«La Festa della Liberazione è la festa di tutti gli italiani – afferma Gigantino in una nota diffusa ai giornali -
Preciso che gli insulti e gli appellativi come “bastardo” e “fascista” e gli inviti ad andare a casa ed a morire sono iniziati dopo circa un minuto della mia allocuzione
precisamente quando stavo parlando dell’importanza della ricorrenza
e del perché fosse stata scelta la data del 25 aprile
nonostante gli improperi e le urla e senza pause parlando di impegno civico di tutti per tutelare le conquiste
Ho ricordato personaggi come Salvo D’Acquisto e gli italiani che nascondevano altri italiani di fede ebraica
di soldati che preferirono farsi internare nei lager nazisti piuttosto che collaborare con le forze nazifasciste»
«Ho affermato che vanno resi gli onori anche ai caduti della parte avversa
perché difendevano la loro bandiera ed i loro ideali (credo lo disse anche Violante
quando era presidente della Camera) – continua -
Ho assunto una posizione di avversione a tutti i regimi totalitaristi e dittatoriali
Quelli che mi ingiuriavano e che ingiuriavano
un uomo delle Istituzioni perché parla di questi argomenti si qualificano da soli
io abbia offeso qualcuno o la memoria di qualcuno: a me pare
che chi sia stato offeso ed ingiuriato sia il sottoscritto»
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Il consigliere provinciale ha tenuto un discorso a nome della Provincia suscitando indignazione e accese contestazioni da parte del pubblico
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La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova voce dei nostri territori
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partito dalla città capoluogo nella quale si fondano le nostre radici
ma aperto ai territori limitrofi e a tutto il Nord Ovest
allo scopo di coinvolgere anche le aree dei nostri laghi
La dimostrazione che il web sa essere local e global allo stesso tempo
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Attenzione al metamizolo contenuto in alcuni antidolorifici e antipiretici: può provocare agranulocitosi
una reazione che colpisce i globuli bianchi
che hanno recepito la segnalazione di alcuni gruppi farmaceutici relativamente alla pericolosità di una serie di medicinali contenenti "metamizolo"
principio attivo diffuso in numerosi antidolorifici
antipiretici e spasmolitici: il rischio legato all'assunzione di questi farmaci è quello di sviluppare una reazione avversa molto seria
Si tratta nello specifico di agranulocitosi
condizione per la quale si verifica una riduzione significativa di neutrofili
leucociti di fondamentale importanza per contrastare infezioni batteriche e fungine: ciò può portare a conseguenze gravi e persino letali in caso di attacco da parte di patogeni particolarmente aggressivi
L'aspetto più pericoloso di una condizione del genere è quello che i suoi sintomi iniziali
sono facilmente confondibili con quelli più tipici dei malanni di stagione
Come desumibile dal comunicato diffuso dall'Aifa
i pazienti che vengono trattati con farmaci contenenti metamizolo devono ricevre una serie di informazioni che possono risultare preziose proprio per via dei rischi connessi alle sopra citate condizioni avverse:
"Se il metamizolo viene assunto per la febbre
alcuni sintomi di una agranulocitosi emergente possono passare inosservati
i sintomi possono essere mascherati nei pazienti in trattamento con una terapia antibiotica"
precisa ancora l'Agenzia italiana del farmaco
Qualora si avesse il sospetto di aver subito gli effetti avversi del principio attivo
"deve essere eseguito immediatamente un emocromo completo (inclusa la formula leucocitaria) e il trattamento deve essere interrotto in attesa dei risultati"
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Il pronto soccorso dell'ospedale di Perugia
Una reazione avversa per la somministrazione di vaccino Astrazeneca
Il legale della paziente ha richiesto l'indennizzo previsto dalla legge ma il ministero della Difesa
dopo quasi tre anni dalla presentazione della domanda
non l'ha ancora sottoposta a visita medico legale
Covid, cinque anni fa il primo lockdown: morti, crisi e un Paese che non ha voluto imparare
subendo però “un grave pregiudizio”
ha ricevuto una dose di vaccino a vettore virale Vaxzevria (il cosiddetto Astrazeneca)
in conseguenza del quale - secondo l’avvocato Perari - “ha sviluppato una mielite trasversa”
Il tutto risulta documentato da una relazione medico legale di parte a firma del dottor Gualtiero Gualtieri.Arriviamo al 18 agosto 2022
quando la donna ha presentato al ministero della Salute
per “danno irreversibile correlato a vaccinazione”.“Da allora - spiega l’avvocato Perari - la pratica è ferma presso il Dipartimento militare di Medicina legale di Roma
dove la paziente si dovrà sottoporre a visita e da cui è stata presa in carico in data 13 settembre 2022
Anche recentemente - continua Perari - il Ministero
mi ha comunicato di attenersi al criterio di protocollazione di arrivo della domanda
sta ancora aspettando di essere chiamata a visita”
Covid, dati in calo in tutta Italia. I più a rischio restano gli over 80
c’è scritto testuale che “in merito ai criteri di chiamata a visita la commissione medica ospedaliera competente opera secondo il criterio dell’ordine di protocollazione della pratica di arrivo”
Per il medico Gualtieri “è del tutto evidente che la paziente in conseguenza della vaccinazione obbligatoria ha sviluppato una mielite trasversa”
Da qui la richiesta di indennizzo per il “danno permanente” riportato.
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di e con Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi
che ha debuttato in prima nazionale al Teatro delle Passioni di Modena
si interrogano sulla politica di oggi: in un’Italia cambiata
in cui i loro “spettacolini di sinistra” non hanno più spazio
non sapendo fare altro nella vita se non teatro
l’unica soluzione che hanno per sopravvivere è quella di diventare artisti di destra… – La recensione
lo spettacolo un po’ sconfortante della destra alle redini della politica culturale
in cerca di occupazione (in primis televisiva) e alla conquista di più vasti
chi da sempre ha riconosciuto e interpretato un ruolo (spesso di e da sinistra) politico e valoriale nel fare teatro
critica e riflessione sullo spazio scenico e su quello pubblico
rimane perplesso e spaventato quando una destra con radici ed elementi nostalgici e reticenze rispetto al passato ottiene consenso e va al potere
retroscena e anteprime sul mondo dell’editoria e della lettura: ogni giorno con ilLibraio.it
distanza satirica e sperimentazioni dei panni dell’altro
fa entrare in gioco il convitato di pietra (letteralmente la statua del Ministro sorveglia il fronte del palco) di questo frangente
La drammaturgia può essere dunque un percorso (riabilitativo e apotropaico) non solo di calarsi nel nuovo perturbante
e adottare il punto di vista dell’avversario (in psicologia si parlerebbe di identificazione con l’aggressore)
ma di guardare il mi(ni)stero dell’interno che alberga dentro ciascuno di noi
parte ombra che esprime ogni pulsione securitaria
che scriveva e portava in scena le sue Istruzioni per diventare fascisti al fine di scovare ed esorcizzare la camicia nera interiore che indossiamo senza saperlo o ammetterlo
a partire da un kit ministeriale fatto di segni e simboli di comprovato segno patriottico
ci trasportano nei dark places ai quali la destra dà voce e stereotipi
E con questa parola di pietra (etimologicamente lo stereotipo è questo) ci aggredisce
di queste parole d’ordine (in spirito e sostanza) ci “obbliga” ad ascoltare la nuova liturgia
fatta di buon senso e insofferenza per il diverso
nelle divise e nelle anime schizzofrenicamente divise in due
qualunquiste e populiste come parti paradossali che ci abitano e ci parlano se appena abbassiamo la guardia (o meglio
il regista di sinistra e il teatrante impegnato
il centro sociale e quello d’accoglienza
ma con toni e tuoni sempre più minacciosi e mitragliosi diventano bersaglio
Così la parodia lascia spasso al paradosso e l’incubo prende corpo fino a invadere lo spazio teatrale e a configurare una vera e propria
Ogni giorno dalla redazione de ilLibraio.it notizie
approfondimenti e interventi d’autore per rimanere sempre aggiornati
C’è qualcosa di giocoso e parossistico che disegna così l’avversario politico
eppure nella paura che esprime divertendosi questo spettacolo c’è molto di come la crisi d’identità politica attraversa entrambi le tradizionali bipartizioni dell’universo politico
e forse ci fa scoprire che non è più possibile
dire con estrema (estremistica?) chiarezza che cosa è di destra e che cosa è di sinistra
e che la vera nostalgia è quella per un mondo così chiaramente suddiviso
uno spettacolo che pure ha le idee più chiare di quello che racconta
mi sembra una testimonianza che fa riflettere e lascia l’amaro in bocca e spazio per interrogarsi
nota: visto il 7 novembre in prima nazionale al Teatro delle Passioni di Modena
selezionate dalla redazione de ilLibraio.it
Fotografia header: "Uno spettacolo italiano"
suggerisce l’idea che il fine ultimo di ogni es…
Fa inevitabilmente discutere la pubblicazione postuma di "Diario per John" di Joan Didion
"Blackout" di Justin Torres è un sovversivo incastro letterario …
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La riflessione di Georg Duhr: «La costruzione di parcheggi sotterranei nelle città ormai è passata di moda un po’ ovunque anche perché ci si è resi conto che i costi superano ampiamente i benefici»
Il progetto del parcheggio interrato di piazza Cittadella fa discutere da mesi
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Georg Duhr (guida turistica dell’Emilia-Romagna
studioso d’arte ed ex docente universitario) che vuole esprimere un pensiero sul tema
«Ora in questo luogo a pochi metri da Palazzo Farnese e a centocinquanta metri dall’insigne chiesa di San Sisto incombe la realizzazione di un parcheggio sotterraneo
una fissa da parte del Comune di Piacenza propugnata anni fa che ingenuamente si era creduta sepolta ma che era passata solo un po’ in letargo per rispuntare disgraziatamente di nuovo in modo ‘cubitale’ – proposito urbanisticamente assurdo e totalmente irrispettoso verso il centro storico
Da quando otto o dieci anni fa è stata eliminata la stazione autocorriere che funzionava benissimo
essa è andata scivolando sempre di più nel degrado e nell’abbandono
Ora incombe pure la demolizione del garbato edifico della ex stazione (ormai da qualche giorno priva degli infissi) dove c’erano la biglietteria
edificio che per la sua dimensione a misura d’uomo andava assolutamente salvaguardato e riqualificato
invece in questi giorni sono stati strappati gli infissi…Come vanno assolutamente salvati i bei tigli – contro i quali
prestando man forte a ‘Piacenza Parcheggi’
il Comune in questi giorni si è addirittura costituito parte in causa -
che per generazioni hanno assicurato apporto di ossigeno
fronde ombrose a riparo della calura estiva e piacevolezza
La costruzione di parcheggi sotterranei nelle città ormai è passata di moda un po’ ovunque anche perché ci si è resi conto che i costi superano ampiamente i benefici
Solo a Piacenza si sta insistendo a portare avanti questo spaventoso anacronismo e in che posto…»
Georg Duhr (guida turistica dell’Emilia-Romagna
studioso d’arte ed ex docente universitario)
©2010 Azienda Ospedaliera "Bianchi Melacrino Morelli"
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Pianura Est
Pianura Ovest
Reno, Lavino e Samoggia
Savena Idice
L’Azienda USL di Bologna promuove e tutela della salute della popolazione per consentire la migliore qualità di vita possibile
garantendo i livelli essenziali di assistenza secondo le normative nazionali e regionali
Concorre alla realizzazione della più vasta missione del Servizio Sanitario della Regione Emilia Romagna
per una popolazione di oltre 880.000 abitanti
Il bilancio annuale si aggira sui 2.1 miliardi di euro
Al suo interno sono impegnati oltre 9.500 professionisti
Ogni prodotto medicinale ha benefici e rischi che vengono attentamente valutati durante le procedure di autorizzazione e rivalutati continuamente dopo l’immissione in commercio
La farmacovigilanza è quell’insieme di attività che hanno lo scopo di raccogliere continuamente tutti i dati di sicurezza e le informazioni disponibili sull’uso dei prodotti medicinali (farmaci e vaccini)
Questa valutazione continua serve tra l’altro ad assicurare che nel tempo il rapporto beneficio/rischio si mantenga favorevole
cioè a garantire che i benefici per la salute siano superiori agli eventuali rischi
I dati e le informazioni sulla sicurezza dei farmaci e dei vaccini possono essere ricavati da fonti diverse
come per esempio le segnalazioni di sospette reazioni avverse
gli studi clinici e la letteratura scientifica
In Italia la farmacovigilanza è uno dei compiti dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)
L'evento avverso è un qualsiasi episodio sfavorevole che si verifica dopo la somministrazione di un farmaco o di un vaccino
ma che non è necessariamente causato dall'assunzione del farmaco o dall’aver ricevuto la vaccinazione
Una reazione avversa, invece, è una risposta nociva e non intenzionale a un farmaco o a una vaccinazione per la quale è possibile stabilire una relazione causale con il farmaco o la vaccinazione stessa. Per distinguere, quindi, se siamo di fronte a un evento avverso o a una reazione avversa, dobbiamo valutare se è possibile risalire a una causa legata al prodotto medicinale
Non è sufficiente che l’evento si sia verificato a breve distanza dalla vaccinazione o dall’assunzione del farmaco
Un effetto indesiderato è un effetto non intenzionale connesso alle proprietà del farmaco o del vaccino
che non è necessariamente nocivo ed è stato osservato in un certo numero di persone
Si tratta quindi di un possibile effetto noto
verificatosi nel corso del tempo e considerato accettabile
Un evento avverso che segue la vaccinazione (Adverse Event Following Immunization - AEFI) è un qualsiasi episodio sfavorevole di natura medica che si verifica dopo la somministrazione di un vaccino (relazione temporale)
ma che non necessariamente è causato dalla vaccinazione (relazione causale)
che un evento si verifichi dopo la vaccinazione non implica necessariamente che sia stato causato dalla vaccinazione stessa
Molti eventi avversi possono essere solo coincidenti o determinati da altre cause (conosciute o non conosciute) precedenti o contemporanee alla vaccinazione stessa
chiedono di segnalare qualsiasi evento negativo per la salute che venga osservato tra le persone vaccinate
che a seguito dell’introduzione di un nuovo vaccino
spesso le segnalazioni di eventi avversi aumentano
probabilmente per una maggiore attenzione da parte sia dei sanitari
Raccogliere e analizzare tutte queste segnalazioni serve a conoscere sempre meglio il rapporto beneficio/rischio del vaccino
Gli AEFI si dividono in 5 categorie:
Indagare ogni eventuale evento che compare dopo una vaccinazione serve a raccogliere quante più informazioni possibili e aumentare la possibilità di individuare gli eventi davvero sospetti di cui è importante capire la natura
o che non sono mai stati osservati in precedenza
con l’obiettivo di accertare se esiste un nesso causale con la vaccinazione
le autorità regolatorie come AIFA e EMA possono verificare la sicurezza dei vaccini nel mondo reale
confermando quanto è stato osservato negli studi precedenti all’autorizzazione ed eventualmente identificando nuove potenziali reazioni avverse
soprattutto se rare (1 su 10.000) e molto rare (meno di 1 su 10.000)
non implica una maggiore pericolosità del vaccino
ma è indice dell’elevata capacità del sistema di farmacovigilanza nel monitorare la sicurezza
La Rete Nazionale di Farmacovigilanza è un sistema di raccolta delle segnalazioni di sospetta reazione avversa a farmaci e vaccini che fa capo ad AIFA e si avvale della collaborazione di Regioni e Provincie Autonome
e all’Uppsala Monitoring Center dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Il sistema nazionale di farmacovigilanza si occupa inoltre di promuovere anche studi più approfonditi di farmacovigilanza e di farmacoepidemiologia (la cosiddetta farmacovigilanza attiva)
nonché attività e iniziative di promozione della segnalazione e di comunicazione rivolte sia ai cittadini che agli operatori sanitari
In vista dell’autorizzazione dei vaccini COVID-19
sono state predisposte una serie di azioni che facilitano la raccolta
l’inserimento e la gestione delle segnalazioni nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza
sono state fornite specifiche indicazioni ai Responsabili Locali e ai Centri Regionali di Farmacovigilanza
in accordo con quanto previsto a livello europeo dall’EMA
si stanno avviando alcuni studi di farmacovigilanza attiva sulle persone che si sono sottoposte alla vaccinazione
che permetteranno di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sull’uso sicuro dei vaccini nel contesto reale
Se si intende segnalare un qualsiasi evento che si è verificato a seguito della somministrazione del vaccino ci si può rivolgere al medico di famiglia
al farmacista di fiducia o alla ASL di appartenenza
È necessario inserire almeno le seguenti informazioni:
Per agevolare la valutazione degli eventi avversi che seguono una vaccinazione è importante anche ottenere informazioni su: sede di somministrazione
orario di inizio del sospetto evento avverso
andamento nel tempo dei sintomi e loro evoluzione
L’AIFA o il Centro Regionale di Farmacovigilanza potranno richiedere ulteriori informazioni a chi ha effettuato la segnalazione tramite il Referente Locale della Farmacovigilanza
Qualora sia direttamente il cittadino a fare la segnalazione
è importante che specifichi tutto quello che ricorda
cercando di essere il più possibile preciso
svolte in continuo a livello nazionale e comunitario (vedi domanda 6)
porteranno a indicazioni diverse a seconda delle diverse conclusioni:
Le reazioni avverse più frequentemente osservate durante la campagna vaccinale in corso sono le reazioni locali nel sito di iniezione (p
il mal di testa e i dolori muscolari o articolari
spesso senza nemmeno ricorrere a trattamenti sintomatici (antidolorifico o simili)
reazioni di tipo allergico fino allo shock anafilattico
Per questo le vaccinazioni vengono eseguite in contesti sicuri da personale addestrato ed è previsto un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione
Un altro aspetto di cui si tiene conto è che
si possono verificare anche reazioni di tipo ansioso con fenomeni vaso-vagali che vanno dalla sensazione di stare per svenire fino allo svenimento vero e proprio
per cui il personale presta attenzione a evitare traumatismi da caduta
Il monitoraggio delle reazioni avverse viene descritto nei rapporti di sorveglianza disponibili qui
TUTTE LE NEWS
Posti di funzione disponibili - aggiornamento sezione
Ruolo dirigenti e Atti generali - aggiornamento sezione
Esito avviso per il conferimento del posto di funzione dirigenziale di livello non generale - Ufficio Gestione dei segnali e Ufficio Ispezioni GCP
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è morta tre giorni dopo un intervento di chirurgia estetica
Voleva un rialzo dei glutei con l’inserimento di fili sottocutanei
Dopo l’anestesia ha accusato un grave malore per una reazione avversa in un ambulatorio di Seregno (Monza e Brianza)
Un intervento di rianimazione adeguato avrebbe salvato la vita della donna
Per questo il chirurgo Maurizio Cananzi ha ricevuto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione con la concessione delle attenuanti generiche e la pena sospesa
La donna ha accusato il malore dopo la somministrazione dell’anestesia il 5 marzo 2019
Una crisi epilettica e il cuore fermo per mezz’ora
È morta l’8 marzo all’ospedale San Gerardo
dove era stata portata in condizioni disperate dopo la chiamata al 118 da parte del chirurgo stesso
Contro la sentenza il professionista ha presentato appello sostenendo la correttezza del proprio operato durante le manovre di primo soccorso
E imputando al limite negligenze al personale paramedico
avevano criticato l’intervento di primo soccorso durante un’emergenza che Cananzi si era trovato ad affrontare senza aiuti
che ha «comportato necessariamente un’interruzione del massaggio cardiaco
che avrebbe dovuto essere in tutti i modi evitata»
sono considerati il mancato uso del defibrillatore
oltre al ritardo nella chiamata dei soccorsi
E la «mancata ossigenazione della paziente mediante l’uso dell’«ambu» (il dispositivo manuale a palloncino che supporta la respirazione nei pazienti con ventilazione polmonare insufficiente) che era risultato scollegato dalla bombola d’ossigeno
spiega il giudice nelle motivazioni della sentenza
nettissimo e inescusabile delle sue condotte dalle regole
Bellissima partita quella del “De Simone” fra Siracusa e LFA Reggio Calabria
ossia quella che noi testardi amanti di un altro tipo di calcio
dove carte bollate e fallimenti non erano così all’ordine del giorno
continueremo a chiamare Reggina senza attendere che un Tribunale acconsenta
a partire dal settore ospiti pieno come poche altre volte si era visto quest’anno
Sono più di trecento i tifosi a supporto de “La Fenice Amaranto” che sperano di veder presto risorgere in altre forme e nomi nuovi
imperniato sul solito campionario di bandiere
battimani e qualche bel fumogeno a levare verso il cielo la tanto amata coltre di fumo e restituire un degno colpo d’occhio cromatico a questa tifoseria
dove la gara del Siracusa viene salutata con un’ottima torciata e l’ormai tradizionale accompagnamento di bandiere
bandieroni e della tipica selva di mani alzate al cielo
Partita tirata sul terreno di gioco ma per la quale possono esultare al termine dei novanta minuti di gioco
Stagione davvero encomiabile per gli aretusei che solo un Trapani inarrestabile ha in parte oscurato
Festa grande anche dopo il triplice fischio finale che straripa anche all’esterno dello stadio
Sempre pericoloso giocare con quella lama a doppio taglio che si chiama speranza
specie a fronte di un regolamento contorto come quello dei playoff che premia solo in caso di ripescaggio e non prima di aver dato un’ulteriore chance a chi è appena retrocesso dalla C
Però a guardare quella maledetta graduatoria per i ripescaggi
ma anche il minimo dei risarcimenti che la sorte deve ad una tifoseria che tanto ha sofferto in questi anni
Testo di Giuseppe RagnoloFoto di Giuseppe Ragnolo e Paolo Furrer
In merito alla rissa avvenuta all’esterno della Curva Nord
teniamo a rimarcare la nostra totale estraneità
Con l’avvio della nuova Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF)
il prossimo 20 giugno 2022 entrano in vigore le nuove schede di segnalazione di sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini da parte degli operatori sanitari e dei pazienti/cittadini
Per le segnalazioni on-line sarà disponibile sul portale AIFA una nuova piattaforma che sostituisce il sistema Vigifarmaco, non più operativo dal 9 giugno 2022 (Vedi "Come segnalare una reazione avversa")
Le schede sono state migliorate dal punto di vista grafico per una maggiore fruibilità e comprensione da parte dei compilatori
introdotti ulteriori campi previsti dal nuovo standard per l’acquisizione di un numero maggiore di informazioni relative alle reazioni avverse
ai farmaci sospetti e agli esami di laboratorio e/o strumentali che consentiranno una sempre più accurata valutazione del profilo di sicurezza dei medicinali
I dati raccolti all'interno delle schede di segnalazione saranno trattati in conformità alle norme sulla protezione dei dati previste dal Regolamento (UE) N 679/2016
Le nuove schede sostituiscono quelle attualmente in uso e
ogni scheda è pubblicata insieme ad una relativa guida alla compilazione
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Aggiornamento "Diario di bordo sulla Trasparenza"
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùClassi dirigenti
Molti affermano che i politici sono lo specchio del Paese
molto meglio di una classe politica che si è dimostrata spesso sciatta
che si sono sistematicamente allontanate dall’impegno politico diretto a causa dell’idea che della politica è stata scientemente costruita
la necessità di far approdare nelle stanze dei bottoni persone “nuove”
ha determinato l’esigenza di costruire un racconto nel quale l’impegno e l’esperienza politica venivano viste come un vizio e non una virtù
forze politiche molto diverse hanno incontrato esattamente lo stesso problema e hanno risposto con la stessa strategia
Il discredito gettato sistematicamente contro la classe politica
tutti accomunati dal peccato originale della militanza
facilitato lo sbarco in Parlamento e in molti altri luoghi del potere
ma ha anche determinato un grave effetto collaterale
La diffidenza costruita sapientemente e con metodo scientifico intorno alla figura del politico ha creato un corto circuito micidiale – una “selezione avversa” – che ha allontanato proprio quelli che si sarebbero dovuti attirare
come in ogni altro mercato caratterizzato da asimmetrie informative
si determina un prezzo di equilibrio troppo basso per i venditori di auto di alta qualità e soddisfacente solo per i possessori di auto di bassa qualità
In questo modo la presenza di auto di bassa qualità induce i proprietari delle auto migliori a ritirarle dal mercato
Allo stesso modo nella scelta dell’impegno politico
quelli che più avrebbero da dare vengono allontanati dalla presenza di chi
ha più da prendere e dalla paura di essere immediatamente assimilati a questi
Quanti di questi hanno rinunciato e si sono allontanati spaventati dall’entità del costo reputazionale di un impegno politico che immediatamente ti bolla come affarista e opportunista
anche in questo caso il candidato scadente rischia di scacciare quello che servirebbe meglio l’interesse del Paese
non si tratta solo di differenze nei titoli di studio o di blasoni di vario tipo
Chi possiede in alto grado queste caratteristiche
è costretto a sopportare un costo enorme nel caso in cui volesse spenderle al servizio della cosa pubblica
Un costo-opportunità elevatissimo che scoraggia molti
In questo modo si è venuta a cristallizzare una classe politica che non è affatto specchio del Paese
ma ne è una rappresentazione deformata e non in meglio
a questo fenomeno l’incapacità dei partiti di uscire dalla logica della cooptazione che
al di là di qualche esempio di facciata che finisce poi o per omologarsi o per essere ridotto all’ininfluenza
rappresenta ancora la via privilegiata di accesso alle istituzioni
questo cortocircuito della selezione avversa
questa tendenza ad allontanare proprio quelli che la politica dovrebbe
verranno formate le liste per le prossime elezioni
saranno capaci di scovare queste energie vitali che le nostre regioni ancora esprimono con generosità o quanto
di ciò che avanza dopo che quelli si sono allontanati
E però è anche responsabilità del “terzo pilastro”
un’azione coordinata e potente per creare una massa critica che risulti non più assimilabile e sterilizzabile
Non è più tempo di una società civile che vive nel suo isolamento più o meno snobistico
perché non può esserci una società veramente civile che non sia anche
Perché il nostro Paese ha un disperato bisogno di concretezza e novità
Vittorio Pelligra
Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici
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È molto difficile stabilire con certezza che un evento avverso osservato sia stato determinato dalla somministrazione di un farmaco
come i sintomi stessi della malattia in corso
la somministrazione contemporanea di altri farmaci o i tempi di azione del farmaco stesso
Conoscere le reazioni avverse per prevenirle
Per facilitare l’identificazione delle reazioni avverse ai farmaci ci dovremmo porre le seguenti domande:
Bisogna quindi cercare nelle risposte il nesso causa-effetto
stabilire la connessione temporale tra la somministrazione del farmaco e l’inizio dell’evento avverso
escludere che i sintomi derivino dalla malattia in sé o da altri farmaci
Solo in questo caso potremmo avere elevate possibilità che il farmaco sospetto sia davvero il responsabile dell’evento
Ma ammettiamo i forti limiti di questo iter
identificare solo effetti avversi che si manifestano durante la somministrazione del farmaco indiziato
ma non quelli che si sviluppano dopo un uso prolungato o quelli che si rivelano passato un lasso di tempo dopo la sospensione
Per avere un quadro più chiaro sulle reazioni avverse ai farmaci bisogna quindi partire dal concetto chiave: cosa sono le reazioni avverse
Negli anni sono state elaborate diverse definizioni di reazione avversa o Adverse Drug Reactions (ADR)
Le reazioni avverse ai farmaci vengono classificate in base a diversi criteri
Siamo passati da una prima descrizione dell’OMS che esplicava: una risposta ad un farmaco che sia nociva e non intenzionale e che avviene a dosi che normalmente sono usate nell'uomo per la profilassi
la diagnosi o la terapia di una malattia o che insorga a seguito di modificazioni dello stato fisiologico
ad una più recente riformulazione grazie alla nuova normativa europea in materia di farmacovigilanza (maggio 2014)
che ha modificato la definizione di reazione avversa
intesa ora come effetto nocivo e non voluto conseguente all’uso di un medicinale
Definizione che annovera tra le reazioni avverse
indipendentemente dal tipo di uso del medicinale
anche quelle che derivano dall’errore terapeutico
sovradosaggio ed esposizione professionale
ognuna delle quali deve essere oggetto di segnalazione spontanea
In base alla loro natura sono ulteriormente suddivisibili in:
Dose-dipendenti e prevedibili in funzione delle caratteristiche del farmaco
raramente mettono in pericolo la vita del paziente
note prima dell’immissione in commercio
Le reazioni avverse ai farmaci vengono inoltre classificate in base alla loro frequenza e alla loro gravità
Ma quali criteri utilizziamo per definire la gravità di una reazione
Una reazione è definita grave quando:
Possono essere molte e differenti le metodologie per l’identificazione delle ADR, come ad esempio trial clinici, studi di follow up, studi sperimentali
banca dati a morbidità e farmaco-utilizzazione e record linkage
Il processo coinvolge tutti coloro che in un modo o nell’altro entrano a “contatto” col farmaco, dalla casa farmaceutica che lo produce, passando per il medico che lo prescrive, fino all’infermiere che lo somministra
Ma non solo; anche chi assume il farmaco svolge un ruolo chiave nell’individuazione e segnalazione dell’evento avverso
L’industria farmaceutica dovrebbe mirare a produrre farmaci più sicuri possibili
il medico che li prescrive dovrebbe considerare il rapporto rischio-beneficio e quindi evitare quelli che potenzialmente potrebbero danneggiare quel determinato paziente
perché minimizzare le reazioni avverse ai farmaci è possibile solo personalizzando la terapia
L’infermiere deve conoscere gli effetti collaterali e le principali reazione avverse che un farmaco può provocare, valutare il potenziale rischio per quel determinato paziente, educare il paziente stesso e i suoi familiari a riconoscere i segni e i sintomi che indicano lo sviluppo di una reazione avversa
Nel caso di terapie a lungo termine bisogna informare il paziente degli effetti avversi che possono insorgere con il tempo e si dovrebbe monitorare la loro comparsa
Conoscere e identificare precocemente gli effetti avversi consente di minimizzare in tempo i danni
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La Farmacovigilanza è l’insieme delle attività che contribuiscono alla tutela della salute pubblica
Esse infatti sono finalizzate all'identificazione
comprensione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altro problema correlato all'uso dei medicinali
per assicurare un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione
Le segnalazioni di sospette reazioni avverse (ADR
Adverse Drug Reaction in inglese) costituiscono un’importante fonte di informazioni per le attività di farmacovigilanza
in quanto consentono di rilevare potenziali segnali di allarme relativi all’uso dei medicinali così da renderli più sicuri
La normativa europea in materia di farmacovigilanza richiede a tutti gli operatori sanitari e ai cittadini di segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa (grave e non grave
La Vaccinovigilanza è l’insieme delle attività di farmacovigilanza relative alla raccolta
analisi e comunicazione degli eventi avversi che seguono l’immunizzazione (AEFI - Adverse Event Following Immunization)
Un evento avverso a un vaccino (AEFI) è definito come qualsiasi manifestazione spiacevole che si verifica successivamente alla sua somministrazione
ma che non ha necessariamente un nesso di causalità con il vaccino stesso
uno strumento utile per monitorare l’uso sicuro dei vaccini
anche dopo l’approvazione e l’immissione in commercio del medicinale
di controllarne costantemente efficacia e tollerabilità
essa permette di analizzare il rapporto rischio/beneficio di ogni vaccino e accertare che questo rapporto si mantenga favorevole nel corso del tempo
Una sospetta reazione avversa (ADR/AEFI) può essere segnalata secondo una delle seguenti modalità:
Il DM 30 aprile 2015 introduce una tempistica precisa per la segnalazione delle sospette reazioni avverse: il segnalatore è tenuto a trasmettere la scheda al Responsabile di farmacovigilanza entro 48 ore
ridotti a 36 ore nel caso di farmaci di origine biologica (vaccini inclusi)
Per farmaci e vaccini è possibile segnalare difetti o presenza di corpi estranei usando questo modulo
Problemi legati all'assunzione di un integratore alimentare, vitamine, probiotici, prodotti erboristici, tisane, medicinali omeopatici, preparazioni galeniche officinali o magistrali, preparati della medicina tradizionale cinese o ayurvedica vanno segnalati al Ministero della Salute tramite il portale Vigierbe https://www.vigierbe.it/
Responsabili di farmacovigilanza AUSL Romagna
Responsabile Ambito di Forlì e Cesena Via Forlanini
farmacovigilanza.fo.ce@auslromagna.it carito.zenico@auslromagna.it
farmacovigilanza.ra@auslromagna.itpaola.santamaria@auslromagna.it
Responsabile Ambito di Riminivia Settembrini
farmacovigilanza.rn@auslromagna.itsimonetta.palazzini@auslromagna.it
CF/P.IVA: 02483810392PEC: azienda@pec.auslromagna.it
che dovrebbe far riflettere i grandi giornali che hanno scritto fiumi di pagine (giustamente) per raccontare le sofferenze dei malati Covid
ma che adesso si dimenticano di raccontare storie come quella di Valentina Maccotta
Qualcuno (non noi che siamo sicuri della buona fede dei giornalisti) potrebbe pensare che
nel primo caso la narrazione era utile a terrorizzare gli italiani per indurli ad accettare palcidamente qualunque restrizione
mentre il secondo caso sarebbe incoerente con la descrizione acriticamente positiva sulla campagna vaccinale
Ma i cittadini hanno tutti la stessa dignità e meritano di essere ascoltati
Ovviamente il racconto di Valentina Maccotta potrà avere un giudizio definitivo solo dopo che si saranno espresse le autorità
Riporteremo letteralmente il racconto di Valentina
Eredi morali del “Giornale di Udine” fondato nel 1866 da Pacifico Valussi
Fondazione Telethon ha recentemente appreso che un paziente affetto da una rara immunodeficienza ereditaria di origine genetica, l’ADA-SCID
e trattato nel 2016 con la terapia genica ha sviluppato una leucemia
Tra le prime terapie geniche in assoluto a essere state rese disponibili
la correzione delle proprie cellule staminali del midollo osseo con un vettore di origine virale
che introduce nel loro patrimonio genetico una versione corretta e funzionante del gene difettoso
Ricevi aggiornamenti sulle ricerche, le storie, le attività e gli eventi della Fondazione Telethon
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMind The Economy
È il marzo 2015 quando il Ministero della Salute rende noti i risultati di una indagine su «Il fenomeno della medicina difensiva: costi
Emerge un quadro sconcertante: «Atteggiamenti di medicina difensiva “positiva” e “negativa” - si legge - sono diffusi in maniera preoccupante tra gli operatori
nel tentativo di minimizzare il rischio di contenziosi legali futuri»
Le pratiche di medicina difensiva «positiva» sono tutte quelle attività non tanto orientate alla protezione della salute del paziente ma
alla minimizzazione della probabilità di una causa legale da parte del paziente
ha a che fare con tutti quei casi che presentano alti rischi di esiti nefasti e che
i medici preferiscono non trattare per allontanare da sé l'alto rischio di cause e contenziosi legali
La ragione che sta alla base di tali pratiche riguarda innanzitutto la rottura del legame fiduciario tra medico e paziente; una relazione nella quale
assume spesso un atteggiamento di sospetto e diffidenza
Indipendentemente dalla fondatezza di tale percezione
ciò che abbiamo osservato in questi anni è stata la crescita della conflittualità e della litigiosità legale in ambito medico che ha portato ad un aumento del 65 percento in dieci anni delle richieste di risarcimento
Una indagine condotta su 800 medici della provincia di Roma ha messo in luce come in media
passino un terzo della loro vita lavorativa sotto processo
È a causa di questo accresciuto rischio di contenziosi che è aumentato l'atteggiamento «difensivo» da parte dei medici
recentemente analizzato il fenomeno ha quantificato nell'ordine dei 10 miliardi di euro annui i costi connessi alla sola medicina difensiva «positiva»
Un valore pari a quasi 1 punto percentuale di Pil
I maggiori costi derivano principalmente da ricoveri che sono più lunghi del necessario
sovrabbondanti rispetto al reale fabbisogno diagnostico
Una ricerca dell'Alta Scuola sulla giustizia penale «Federico Stella» dell'Università Cattolica di Milano ha rilevato che
il 77,9 per cento dei rispondenti ha tenuto almeno un comportamento di medicina difensiva nell'ultimo mese di lavoro
Percentuale che cresce fino al 92,3 per cento tra i medici più giovani (nella classe 32-42 anni)
Si evidenzia che il 68,9 per cento dichiara di aver proposto o disposto il ricovero di pazienti che riteneva gestibili ambulatorialmente
il 61.3 percento dichiara di aver prescritto un numero di esami maggiore rispetto a quello ritenuto necessario per effettuare la diagnosi
Le ragioni alla base di tale atteggiamento «difensivo» sono differenti
ma sostanzialmente convergenti: il 78.2 per cento dei medici ritiene di correre un maggiore rischio di procedimenti giudiziari rispetto al passato
Il 65.4 per cento ritiene di subire una pressione indebita nella pratica clinica quotidiana a causa della possibilità̀ di tale evenienza
Il 59.8 percento ha timore di ricevere richieste di risarcimento
mentre il 43.5 percento esprime il timore di ricevere pubblicità negativa dai mass-media
La percezione generalizzata di una normativa sfavorevole e penalizzante per la classe medica viene ritenuta dalla maggioranza degli interessati una concausa importante dell'incremento della litigiosità e
Per ovviare al problema gli Stati Uniti hanno
deciso di varare normative più protettive verso la responsabilità dei medici
L'idea di fondo è quella secondo cui una maggiore protezione rispetto al rischio di denuncia da parte dei pazienti riduca la necessità di un atteggiamento “difensivo” da parte dei medici e quindi possa determinare un risparmio economico per il sistema sanitario nel suo complesso
Gli Stati Uniti hanno ragionato in questo modo ottenendo risultati non sempre soddisfacenti
Uno degli elementi che ha influito sulla ridotta efficacia delle norme ha che fare con l'asimmetria informativa insita nel rapporto medico-paziente
Le competenze e le qualità intrinseche di ogni singolo medico sono difficili da valutare da parte dei pazienti
C'è una forte differenza di informazioni a riguardo
L'introduzione di una normativa che introduce un maggiore livello di protezione dei medici da eventuali cause per colpa o negligenza intentate da parte dei pazienti o dai loro familiari
potrebbe non solo mettere al sicuro professionisti di valore da cause temerarie
ma anche medici incompetenti da cause più che fondate
La questione non può essere risolta su una base di un principio
È questa l'analisi che ha condotto Ethan Lieber
economista dell'Università di Notre Dame (“Medical Malpractice Reform
Memore della «legge di Gresham» secondo cui la moneta cattiva scaccia la moneta buona
Lieber si pone una semplice domanda: l'applicazione di una normativa più protettiva per i medici che effetti può avere sulla qualità dell'offerta medica
La domanda è particolarmente pertinente se si considera il contesto degli Stati Uniti che è quello che viene analizzato da Lieber
Questo vuol dire che si possono avere stati confinanti che hanno legislazioni con livelli di protezione
Ciò che documenta Lieber è che tra il 1970 e il 2001
45 dei 48 stati confinanti (esclusi Alaska ed Hawaii) hanno promulgato riforme normative di vario genere sul tema della negligenza medica
Queste riforme tendono tutte a ridurre la responsabilità dei medici limitando la probabilità di essere chiamati a pagare un risarcimento per negligenza e alcune di queste limitano anche l'ammontare massimo degli eventuali risarcimenti
queste riforme hanno ridotto del 10-13 percento il numero dei risarcimenti effettivamente pagati per medico e fatto diminuire del 20 percento il valore
Questo effetto complessivo può avere avuto nei diversi stati andamenti molto differenti a causa della diversa natura delle leggi e della possibile migrazione di medici da uno stato con una minore protezione verso uno stato più protettivo
Se anche una manciata di medici si muovesse da uno stato all'altro
a seconda della qualità dei medici indotti alla migrazione
questo potrebbe avere effetti significativi sulla qualità dell'offerta di cura in quegli stati
L'idea di Lieber è questa: ci sono medici che vivono al confine tra differenti stati; se questi stati avessero una legislazione con un livello di protezione differente non sarebbe implausibile pensare che una certa quantità di medici possa decidere di lasciare lo stato con un livello di protezione minore per andare ad esercitare nello stato con un livello di protezione maggiore
Se questi medici abitassero in contee confinanti non dovrebbero neanche cambiare la loro residenza
la differenza normativa non attivasse un processo di selezione avversa
un processo in virtù del quale i medici che decidono di trasferirsi da uno stato all'altro non fossero quelli bisognosi di maggiori tutele
Lieber si concentra sugli stati confinanti che hanno livelli di protezione normativa differenti
l'Indiana e il Michigan e scopre che gli stati che hanno una legislazione meno protettiva perdono medici nel momento in cui gli stati confinanti diventano più protettivi ponendo un limite all'ammontare dei risarcimenti
Si attiva un processo di migrazione e selezione
Questo può non essere un problema fintanto che questa selezione non si dimostri «avversa»
Analizzando il numero di cause intentate ai medici dei vari stati confinanti
trova che se uno stato confinante ha una legislazione più protettiva
allora il numero di cause per responsabilità medica nello stato con una legislazione meno protettiva diminuiscono
Significa che i medici che migrano sono principalmente i medici meno capaci
quelli con maggiore probabilità di essere denunciati per colpa o negligenza
Facendo qualche ulteriore calcolo a riguardo
trova che l'impatto di questa selezione avversa è tutt'altro che marginale
se tutti gli stati confinanti si coordinassero verso una normativa comune sui risarcimenti medici
ci sarebbero 311 morti in meno legati a negligenza o colpa medica ogni anno per ogni stato
Considerando che negli stessi anni dello studio
ci sono stati una media di 335 morti per omicidio
si comprende l'entità dell'inefficienza determinata da questo tipo di selezione avversa
Anche in Italia è stata recentemente approvata una legge volta mitigare il fenomeno della medicina difensiva
Si tratta della legge «Gelli-Bianco» del 2017
Tale norma prevede l'esclusione della punibilità per omicidio colposo o lesioni personali colpose anche se l’evento si è verificato a causa di imperizia nel caso in cui siano state rispettate le raccomandazioni contenute nelle linee guida o le buone pratiche clinico-assistenziali delle diverse società scientifiche
scaricando la responsabilità di mostrare la colpevolezza del medico sul paziente
mentre precedentemente era il medico a dover dimostrare la sua buona condotta
L'informazione asimmetrica produce due diverse forme di inefficienza: la prima
legata ad informazioni nascoste sulla qualità di un bene o di una persona
che origina da informazione nascosta sulle azioni di un individuo
La riforma «Gelli-Bianco» essendo omogenea a livello nazionale
esclude quei fenomeni di selezione avversa che lo studio di Lieber ha messo in luce nel caso degli Stati Uniti
ma non esclude affatto la possibilità il rischio di azzardo morale: un atteggiamento più rilassato e meno vigile dovuto proprio alla ridotta possibilità di cause e di sanzioni
Questo è un altro degli interessanti effetti di cui si occupa l'economia dell'informazione
Ne parleremo diffusamente nelle prossime settimane
scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook
in cui si afferma che la donna soffrirebbe della sindrome di Stevens-Johnson e che sarebbe un effetto avverso avuto dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid Pfizer
Si tratta di una reazione cutanea rara e grave
che solitamente è causata dall’assunzione di determinati farmaci
in particolare medicinali per l’epilessia
antibiotici e antidolorifici antinfiammatori
un farmaco antiepilettico che le era stato prescritto.
Si tratta di una notizia infondata diffusa da un noto sito di disinformazione
La notizia infondata è nata da una lettura fuorviante di uno studio su Nature
Per chi è disposto a credere a tutti i costi c’è davvero l’imbarazzo della scelta
Circolano alcuni post con i quali si riporta un messaggio falso e fuorviante che legherebbe i vaccini anti Covid-19 con il vaiolo delle scimmie:
L’hanno chiamata “vaiolo delle scimmie”
perché chiamarla “reazione avversa” faceva troppo complottista
… e ricordati che è solo l’inizio del circo
Il vaiolo delle scimmie ha innanzitutto una sintomatologia ben precisa, come avevamo riportato in un recente articolo:
ma questo non fa altro che rendere la cosa ancora più assurda: non solo parliamo di virus evolutisi in maniera diversa
Tutte le versioni complottiste sul vaiolo delle scimmie si basano su visioni superficiali
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook
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embolia polmonare: cosa sono queste reazioni avverse di cui si parla a seguito della somministrazione di AstraZeneca
Non c’è dubbio che qualsiasi sospetto debba essere fugato ed esaminato
ma quali sono i dati (reali) di queste patologie indipendentemente dal vaccino
Lo stop dell’utilizzo del vaccino AstraZeneca
è del tutto precauzionale e come hanno dichiarato sia l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) che l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)
al momento non è emerso alcun legame – se non temporale – tra il vaccino e le reazioni segnalate
In questi giorni si sta parlando di trombosi
embolia polmonare come reazioni avverse al vaccino AstraZeneca
La trombosi è una patologia che provoca dei coaguli del sangue
che invece di continuare a essere del tutto liquido e a scorrere normalmente nel nostro sistema circolatorio
si addensa in grumi che vanno a occludere un vaso sanguigno
Se questo accade nelle vene prende il nome di trombosi venosa
il coagulo può finire nel polmone e provocare embolia polmonare
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore
vicepresidente della Joint Committee on Vaccination & Immunisation britannica
“in media ci sono 3 mila casi di coaguli di sangue nella popolazione e dato che stiamo immunizzando così tante persone è inevitabile che ci siano casi di coaguli in contemporanea ai vaccini ma non dovuti ai vaccini”
Ma oltre a questo, il Professore ha fatto notare che “anche il Covid causa coaguli di sangue, quindi i rischi di non vaccinarsi sono di gran lunga superiori ai rischi posti dal vaccino”. Non dimentichiamo infatti, come affermato dall’Aifa
che l’eparina (un principio attivo anticoagulante)
è tra i farmaci utilizzati per la terapia anti Covid
Bisogna poi notare che il tromboembolismo venoso è una patologia molto comune, è infatti la terza malattia cardiovascolare più frequente. Come dichiarato da Andrea Cossarizza
professore ordinario di Patologia generale e Immunologia all’Università di Modena
ad HuffPost: “L’incidenza annua del tromboembolismo è di un caso ogni 1.000 abitanti
In Italia ci si può attendere circa 60 mila casi all’anno
166 al giorno” – indipendentemente dalla vaccinazione
oscillano tra i 71 e i 117 casi su 100 mila abitanti all’anno: circa 65 mila totali
Che possano verificarsi alcuni episodi di tromboembolia in seguito all’immunizzazione quindi è probabile
ma non per questo sono correlati al vaccino
sono stati segnalati in tutto il territorio europeo 30 casi di embolia polmonare su quasi 5 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino di AstraZeneca
Secondo le agenzie sanitarie l’incidenza degli eventi tromboembolici nella popolazione vaccinata è la stessa della popolazione generale
Come ha sottolineato anche il presidente dell’Aifa
“l’evidenza scientifica di un nesso causa-effetto
ha raccomandato ai Paesi di continuare ad utilizzare AstraZeneca
FacebookLinkedIn Direttore responsabile: Michele Guerriero Redazione: Via Po
Editore: Innovative Publishing srl – IP srl www.innovativepublishing.it Via Po
Policy Maker è un progetto editoriale di Fanno parte del nostro network editoriale:
Frontiera Rieti
Anteprima per la stampa e inaugurazione con le massime autorità istituzionali cittadine stamattina a Palazzo Dosi per Oltre una sorte avversa
La mostra di Rieti – articolata in sei sezioni – offre per la prima volta una selezione di 65 opere tra dipinti
delle chiese e dei palazzi di Accumoli e Amatrice
Per l’esposizione – a cura dell’architetto Mauro Trilli – la Fondazione Varrone ha scelto il piano nobile di Palazzo Dosi-Delfini
così da dare una “centralità fisica” alla mostra
Le opere sono state selezionate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio dell’area metropolitana di Roma e della provincia di Rieti tra le centinaia custodite nel deposito del MiBACT allestito presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale
Si va dal modellino ideale di Amatrice in pietra recuperato dalla chiesa del Suffragio
che il terremoto ha strappato dalle mani di Sant’Emidio alla Sacra Famiglia con San Giovannino
dipinta su tavola nel 1527 da Cola dell’Amatrice
uscita praticamente indenne dal Museo Civico
In mostra anche l’antichissima tavola della Madonna di Cossito
la scultura lignea della Madonna con Bambino della chiesa di Poggio d’Api
il trittico della Madonna delle Coste venerata ad Accumoli
il prezioso reliquiario della Filetta e le croci processionali dell’orafo Pietro Paolo Vannini
«La mostra che inauguriamo stamattina ha per la Fondazione Varrone un duplice valore: quello di preservare con queste opere d’arte le radici delle popolazioni di Amatrice e Accumoli e mantenere alta l’attenzione sul tema della ricostruzione»
«Tutto questo è stato possibile grazie al rapporto di fiducia e di collaborazione che abbiamo instaurato con la Soprintendenza
Dopo quella del carro sabino di Eretum è la seconda mostra che inauguriamo in un mese: diamo così alla città un segnale preciso
che è quello della ripartenza con le attività
Il vescovo Domenico Pompili si è soffermato sul titolo della mostra: «Oltre la sorte avversa ci fa pensare non solo a quello che nella storia le comunità di Amatrice e Accumoli abbiano subito ma lo slancio che ogni volta è servito per rimettersi in piedi
È uno sforzo che sostiene anche la Diocesi
che sta lavorando alla ricostruzione di 84 chiese: ridaremo a queste opere d’arte una casa dove tornare»
«Dopo i primi anni di andamento lento la ricostruzione sta finalmente entrando nel vivo – ha detto il vice sindaco di Amatrice Massimo Bufacchi – presto partiranno i cantieri di San Francesco e di Sant’Agostino
Ma anche rivedere queste opere in mostra è un segno di come la ricostruzione sia finalmente realtà e di questo non ringrazierò mai abbastanza la Fondazione Varrone e la Soprintendenza»
«Ci sono esempi di comunità più volte colpite nella storia dai terremoti e ogni volta hanno ridipinto le proprie immagini sacre – ha detto la soprintendente Paola Refice – Questo ci dà la misura dell’energia con cui sempre ci si è rimboccati le maniche e si è andati avanti e del ruolo che l’arte sacra ha per le comunità
Il lavoro che abbiamo fatto sulle opere di Amatrice e Accumoli va in questa direzione
grazie alla collaborazione con un privato illuminato come la Fondazione Varrone»
Sul valore della collaborazione pubblico-privato ha insistito anche Marica Mercalli
direttore generale del neonato settore Sicurezza del Patrimonio Culturale del Mic
che ha ricordato il grande lavoro fatto dal Ministero nel momento dell’emergenza e ora nella complessa fase della ricostruzione
La mostra sarà aperta al pubblico a partire da sabato 22 maggio
L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione
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nonostante nel 2020 risultassero avere lo spaventoso rapporto di una reazione avversa grave ogni 173 inoculazioni
un disastro che dovrebbe contraddire quanto accertato dalle principali Agenzie sanitarie
ovvero che i rischi della vaccinazione anti-Covid siano di gran lunga inferiori ai benefici e ai rischi a cui si incorrerebbe esponendosi al contagio senza protezione
Infatti come vedremo questi dati non sono corretti
Nello screen si può leggere uno schema col seguente confronto tra vaccini:
1976 – Vaccino «influenza suina»1 reazione avversa grave ogni 100.000 inoculazioniRITIRATO1999 – Vaccino «Rotavirus»1 reazione avversa grave ogni 5.000 inoculazioniRITIRATO2020 – Vaccino «COVID-19»1 reazione avversa grave ogni 173 inoculazioniAPPROVATO
6) il rapporto tra eventi avversi segnalati per numero di inoculazioni relativo al periodo «27/12/2020 – 26/09/2021»:
Calcolatrice alla mano, i sospetti eventi avversi gravi segnalati sarebbero stati 14.560 su 84 milioni di dosi inoculate, ovvero 1 ogni 5770 inoculazioni. Va precisato inoltre che parliamo di mere segnalazioni (in Europa vengono raccolte da EudraVigilance; in America dal Vaers)
le quali necessiterebbero di venire verificate in appositi studi
stimava che ogni anno fossero tra i 104 e i 183 i casi accertati ogni 100 mila abitanti»
coordinatore del Comitato tecnico scientifico
Ma se si tiene conto dei soli eventi avversi gravi – per esempio le miocarditi -
si parlava di «2 casi per un milione di dosi somministrate
e in una elevata percentuale di casi c’è la risoluzione del problema»
Il vaccino contro l’influenza suina (virus H1N1) somministrato nel 1976 alla popolazione americana fu realmente «un fiasco». Secondo la ricostruzione dei CDC
le inoculazioni vennero associate alla sindrome di Guillain-Barré (GBS)
Ma oggi sappiamo che i vaccinati avrebbero avuto maggiori rischi contraendo quella forma di influenza:
Coloro che hanno ricevuto il vaccino contro l’influenza suina del 1976 hanno avuto un leggero aumento del rischio di sviluppare GBS di circa un caso aggiuntivo di GBS ogni 100.000 persone che hanno ricevuto il vaccino contro l’influenza suina
Gli scienziati hanno diverse teorie sulla causa – spiegano i CDC americani -
ma la ragione esatta di questo collegamento rimane sconosciuta
Ulteriori studi sono stati condotti sul rischio di GBS dopo la vaccinazione antinfluenzale
I risultati di questi studi suggeriscono che è più probabile che una persona contragga il GBS dopo aver contratto l’influenza piuttosto che dopo la vaccinazione
Per arrivare a un totale di 112 casi entro la fine dell’anno
Novantacinque casi tra i neonati sono stati confermati dalla revisione delle cartelle cliniche e tre sono stati confermati dai fornitori di cure primarie – continua la nota dei CDC -
Nessun caso di invaginazione associata a RRV-TV si è verificata in neonati e bambini vaccinati dopo il 16 luglio 1999
Quando i risultati del VAERS sono stati confermati da studi più definitivi
il produttore ha volontariamente ritirato il vaccino e le raccomandazioni dell’ACIP sono state ritirate nell’ottobre 1999
Ovviamente oggi negli Stati Uniti si somministrano altri vaccini contro il Rotavirus
Gli esempi storici dei vaccini contro l’Influenza suina e il Rotavirus dimostrano che esistono eccome dei controlli anche dopo la somministrazione di qualsiasi farmaco
Tuttavia gli eventi avversi gravi che sarebbero associati ai vaccini Covid – secondo la narrazione in oggetto – sono frutto di segnalazioni che non sono state accertate
né risultano statisticamente più preoccupanti dei precedenti casi citati
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la percentuale di bambini della fascia d'età 5 - 11 anni vaccinata con prima dose è ormai del 33%: un terzo praticamente esatto
Un risultato importante e in continuo miglioramento
non sono state segnalate reazioni avverse significative
"Non ci sono state conseguenze negative o reazioni avverse sui bimbi
per quello che abbiamo potuto vedere dal nostro piccolo 'osservatorio' in Polesine - spiega il primario Rugolotto - E allora dico: 'Genitori
che i bimbi che vengono ricoverati sono della fascia a oggi non vaccinabile
le evidenze cliniche dimostrano come il Covid
"Ma si inserisce comunque - spiega Rugolotto - in un quadro di pandemia
quindi importante vaccinarli come per influenza
Anche le mamme in gravidanza si possono e debbono vaccinare
Ci sono neonati che vengono alla luce positivi per la non vaccinazione delle mamme"
Il pediatra ha quindi presentato i dati che emergono dagli Usa
dove la campagna vaccinale sulla fascia d'età 5 - 11 anni ha già visto la somministrazione di 8,7 milioni di dosi
con reazioni avverse segnalate solo nello 0,05% dei casi complessivi
arriveranno i dati anche sulla vaccinazione
Così che anche questa fascia dovrebbe divenire eleggibile
Proprio per incentivare la vaccinazione in età pediatrica
ossia giornata di vaccinazione ad accesso libero per bambini nella fascia 5 - 11 anni. Sabato si procederà negli ospedali di Adria e di Trecenta
sempre dalle 15.30 alle 18.30.
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa
“La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017
Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17
0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc
Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel
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Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it
Una nostra lettrice ci invia la circolare emanata dal suo dirigente scolastico e ci chiede se è legittimo dare soli 3 giorni di tempo per reclamare avverso le graduatorie interne di Istituto per l’individuazione dei docenti perdenti posto
Rispondiamo che il CCNI mobilità 2022-2025 all’art.17
dà 10 giorni di tempo per la presentazione del reclamo
In una circolare per regolamentare l’espletamento delle graduatorie interne di Istituto per l’individuazione dei perdenti posto il dirigente scolastico scrive: “In mancanza di quanto richiesto
si procederà d’ufficio all’identificazione del punteggio spettante
sulla base della documentazione esistente agli atti dell’istituto ed all’aggiornamento del solo punteggio di servizio e/o di continuità didattica.In seguito a questa data sarà pubblicata graduatoria provvisoria avverso alla quale potrà essere proposto reclamo entro 3 giorni lavorativi“
Ai sensi dell’art.17 del CCNI mobilità 2022-2025
avverso le graduatorie redatte dal dirigente scolastico
nonché avverso la valutazione delle domande
il riconoscimento di eventuali diritti di precedenza
entro 10 giorni dalla pubblicazione o notifica dell’atto
I reclami sono esaminati con l’adozione degli eventuali provvedimenti correttivi degli atti contestati entro i successivi 10 giorni e comunque non oltre la data di inserimento a sistema delle domande fissata dall’O.M
Le decisioni sui reclami sono atti definitivi
Nel caso il reclamo venga non accolto dal dirigente scolastico e il docente o personale ata venga leso in un suo diritto
la strada da percorrere è quella della giustizia civile con ricorso al giudice del lavoro
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Registrazione al tribunale di Catania n. 75 del 21 aprile 1949 | P.IVA 02204360875 | Direttore responsabile Alessandro Giuliani
“Preferisco anche prendermi più tempo per curarmi ed essere sicuro che in futuro non avrò problemi, piuttosto che cercare di tornare in campo il più rapidamente possibile e avere ancora più problemi di salute” ha spiegato Jeremy. “Nella mia testa è difficile perché non so quanto durerà. Per il momento la mia stagione è ferma e non so quando riprenderò“.
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Covid, scendono i contagi in Emilia Romagna, Marche e Veneto
direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e dell'Unità Operativa complessa Igiene e sanità pubblica dell'Asl di Imola di rispondere alle domande più comuni
Terza dose con Moderna o Pfizer costante di questi giorni almeno in Emilia Romagna..
"Diciamo che, fatte salve precise e documentate indicazioni allergiche a uno dei componenti del vaccino, e vista la possibilità del richiamo in eterologa senza rischi per nessuno, non ci sono differenze tra i due vaccini a m-RNA
ciò che si ha disponibile in magazzino seguendo eventualmente possibili date di scadenze
ma tutto potrebbe cambiare anche solo tra qualche giorno
stiamo somministrando mezza dose di Moderna alla stragrande maggioranza della popolazione adulta e tutto sta procedendo senza problemi"
Avete registrato reazioni avverse importanti per ciò che concerne la terza dose
"Al momento nessuna e questo dovrebbe tranquillizzare la popolazione degli indecisi"
"Se per effetto collaterale intendiamo un innalzamento della temperatura corporea
un po' di spossatezza o anche solo dolore nel punto dell'inoculazione allora probabilmente in qualche raro caso sì
percentuali in questo senso non ne abbiamo
anche perché praticamente nessuno telefona all'apposito numero verde per segnalare qualche linea di febbre o un fastidio al braccio
abbiamo avuto meno incidenza di effetti collaterali nella terza dose che nella seconda"
"Quelli di tutti i vaccini che ognuno di noi ha fatto o fa nel corso della propria vita: dolore al braccio dell'inoculazione
spossatezza e in casi più rari alterazione della temperatura con tipici conseguenti dolori articolari
Insomma nella peggiore delle ipotesi un po' di febbre che si combatte tranquillamente con paracetamolo o con ciò che si è abituati a prendere in quei casi
In alcuni soggetti è stato segnalato un ingrossamento linfonodale ascellare: ma si tratta di un disturbo che non deve preoccupare
e se si manifesta non ha grande rilievo e si risolve in poco tempo
E ripeto nessuna reazione avversa grave ci è stata segnalata con la terza dose"
Dopo quanto tempo si manifestano eventuali eventi avversi con la terza dose
Ma è altamente improbabile che si osservino reazioni gravi se nelle prime due somministrazioni non ce ne sono state"
In rete e sui social sono moltissimi i vademecum e i consigli (anche medici) su come affrontare la terza dose e quali farmaci prendere preventivamente
"Come sempre mi consiglierei col medico di fiducia
Abbiamo tutti fatto vaccini come il trivalente molto più pesanti
Assumere farmaci preventivi per il timore di stare male dopo mi sembra in sè un ossimoro
Significa raddoppiare la possibilità (peraltro bassa) di incorrere in effetti collaterali: anche i farmaci come paracetamolo e ibuprofene ne hanno quindi perché rischiare questi ultimi senza sapere
In caso di febbre o dolori muscolari allorà sì
paracetamolo o ibuprofene nelle dosi consigliate aiuteranno a superare una reazione al vaccino del tutto normale"
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Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
dal duttile talento nell’interpretare i ruoli più svariati
capace di dare sfoggio a un personaggio fragile e complesso in una pellicola girata “senza effetti digitali
quindi quando vedete il fuoco sappiate che lo sentivamo davvero sulla pelle”
di origine calabrese arrivata a Milano tentando la scalata sociale) che riesce a emergere lentamente
fino ad assumere un ruolo da coprotagonista
significativo e decisivo ai fini della trama
Sorprendente Antonio Gerardi (il cugino di Viviana)
che gioca in un ruolo alla Joe Pesci di Martin Scorsese
miglior amico di Franco che ha il volto di Francesco Di Leva
Un film tagliente e stringato che scava negli affari sporchi di una Milano corrotta nel cardine della sua economia
che alterna efficaci scene di azione a momenti più tranquilli
accompagnati dalle musiche inquietanti e incalzanti di Santi Pulvirenti
che richiama quella dei Goblin in Profondo Rosso
(in sala dal 9 marzo con Vision Distribution),è una potente e angosciante discesa verso l’abisso di un ligio agente di polizia che per colpa del suo ultimo caso e del Dio denaro
alla ricerca di un difficile equilibrio tra etica e necessità di sbarcare il lunario
resta imbottigliato nei traffici illeciti cinesi allontanandosi dall’ambizione di essere onesto
Una lunga e interminabile notte in un tunnel dalla luce fioca e giallastra
in cui Franco si trova quasi incastrato e non riesce metaforicamente a superarlo e l’arrivo dell’alba diventa un lontano miraggio
Un’opera che trova il respiro giusto per restituirci tutte le contraddizioni
le fragilità e lo sgomento di un uomo che lotta inerme contro qualcosa di molto più grande di lui
ma che nonostante tutto decide di giocare tutte le sue carte per difendere sé stesso e i suoi affetti
"Amore è a confine tra la follia e raziocinio" è secondo me..
Una semplice "bella statuina" da palcoscenico
Non vi conoscevo mia grande colpa complimenti
Questa perfezione siciliana ha permesso la nascita di 2 prem..
Storie di Sicilia di Santi Maria Randazzo
direttore dell'Unità Operativa di Malattie Infettive dell'Ospedale di Belluno: «Di solito il vaccinato per male che vada ha contagiosità bassissima che con i dpi dovrebbe essere ridotta a zero»
Nell’Ulss 1 «nessuna reazione avversa importante dopo i vaccini»
dopo migliaia e migliaia di vaccini somministrati
Lo ha detto poco fa il dottor Renzo Scaggiante
direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Ospedale di Belluno
in collegamento Meet con i giornalisti bellunesi
peraltro «i dati grezzi anche di AstraZeneca mostrano che il numero di embolie verificatesi dopo le vaccinazioni è sovrapponibile al normale dato di incidenza sulla popolazione»
«Se uno si rompe la gamba dopo il vaccino sappiamo che può succedere
Vaccinarsi anche per chi non può vaccinarsi
Ci sono i no-vax che non si vaccinano perché non vogliono
le persone che hanno una situazione di importante immunodeficienza»
«per esempio per trattamenti chemioterapici
Ho esperienza diretta in questo campo pediatrico
quando curavamo i bambini leucemici andavamo nelle scuole per vaccinare tutti i compagni di classe
per non far circolare le malattie e impedire che venissero contagiati i bambini che non avrebbero potuto difendersi
In quei casi è meglio evitare la vaccinazione
quando la popoalzione sarà in larga parte vaccinata risulteranno protetti anche coloro che non si possono vaccinare»
Un operatore sociosanitario bellunese aveva fatto il ciclo completo eppure è stato trovato positivo lo stesso
«Per un infettivologo non è un grande clamore»
«ricordiamoci che i vaccini danno una protezione nel 90-95% delle persone vaccinate e teniamo presente che sono tra i farmaci che danno un’efficacia maggiore
i vaccini sono sicuramente tra le terapie più efficienti che abbiamo
noi vogliamo cercare di migliorarle queste armi
Ma se anche dovessimo arrivare al 95 e non di più
sarebbe sufficiente a proteggerci perché il virus non circolerebbe più
non riuscirebbe a propagarsi e dunque la pandemia andrebbe a ridursi comunque»
«Una settimana o due dopo la seconda dose dovremmo avere la protezione efficiente
ma questo non toglie l’efficacia elevatissima dei vaccini
Però questo caso ci fa capire perché si consiglia cautela e uso dei dpi
Perché non abbiamo ancora certezze per tutte le domande
Resta il fatto che il vaccinato potrebbe comunque essere contagioso
Di solito il vaccinato per male che vada ha contagiosità bassissima che con i dpi dovrebbe essere ridotta a zero»
Nel caso di contagio nonostante il vaccino o di ri-contagio dopo covid abbiamo avuto casi di malattia importanti in Ulss 1 Dolomiti
che sappia io no e comunque nemmeno ci aspettiamo di vederli»
Un’arma in più sono gli anticorpi monoclonali
Riusciamo a intervenire con i monoclonali grazie al fondamentale aiuto dei medici di base
abbiamo con loro una mail attiva 24 ore su 24 perché è necessario applicare la terapia al massimo entro 10 giorni da quando compaiono i sintomi del covid
tuttavia il rapporto costi/efficacia oggi è assolutamente a favore dell’efficacia
E poi quando verranno prodotti e utilizzati su larga scala i prezzi potranno ridursi»
Si hanno già esiti in provincia di Belluno
«Abbiamo trattato 11 persone su una trentina che ci erano state segnalate
abbiamo scelto in base alla gravità di altre patologie presenti
I monoclonali si somministrano con un’iniezione endovenosa
si tiene poi il paziente un’ora in osservazione e poi uno se ne va a casa con le proprie gambe»
L’IMPRESA PERCEPISCE I CONTRIBUTI ALL’EDITORIA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 15 MAGGIO 2017 N
INDICAZIONE RESA AI SENSI DELLA LETTERA F) DEL COMMA 2 DELL’ARTICOLO 5 DEL MEDESIMO DECRETO LEGISLATIVO
si è tenuto l’aperitivo culturale organizzato dalla Commissione per la promozione della cultura del Comune di Poschiavo e a cui erano invitati vari politici del Comune e della Regione
Uno spazio inusuale per un aperitivo culturale
quello scelto dalla Commissione per la promozione della cultura
un po’ per provocazione e un po’ perché può essere visto come una metafora
All’interno di un deposito i treni vengono riparati
puliti e preparati per il viaggio; così come i treni
pure la cultura necessita di accudimento e attenzioni continue
perché essa possa affrontare nuove sfide e trascinare sempre più gente
perché a Poschiavo manca uno spazio dedicato alla cultura e
un centro culturale è ancora lungi dall’essere realizzato
presentata dai membri della Commissione per la promozione della cultura
è stata un susseguirsi di riflessioni e brevi intermezzi di danza
Presenti erano giovani valposchiavini “produttori di cultura”: la ballerina Milena Crameri
Fabio Pola con il Coro 8 voci e Daniele Isepponi
che ha letto un testo riguardante la ferrovia di Felice Menghini
giovani che con il loro talento portano una ventata d’aria fresca nella società
L’obiettivo principale della serata era quello di far comprendere l’importanza vitale della cultura in una società
“Cultura è anche consolazione nei tempi duri
Cultura è anche aver qualcuno che ti canta a un funerale
o un pezzo d’organo che aiuta ad accompagnare
quando davvero sarà necessaria”; queste le parole di Daniele Finzi Pasca (artista
regista e coreografo) che fanno comprendere la necessità di non tagliare i fondi alla cultura anche in tempo di crisi
che “la cultura è un ornamento nella buona sorte ma un rifugio nell’avversa”
Negli ultimi anni il Comune di Poschiavo ha ridotto sensibilmente questi fondi: nel 2011 il preventivo per i contributi destinati a istituzioni private era di 125’000 CHF e nel 2012 venne ridotto a 100’000 CHF
Nel 2015 un’ulteriore taglio riduceva l’importo a 90’000 CHF e nel 2016 è sceso a 81’000 CHF
Bisogna inoltre dire che gli eventi culturali in valle sono possibili solo grazie al volontariato
svolto da associazioni e privati e che i fondi servono a garantire gli strumenti necessari agli organizzatori
è la legge in difesa della cultura adottata dal Comune di Poschiavo e che prevede uno stanziamento
Ha poi preso parola anche il Consigliere comunale a capo del Dipartimento dell’educazione
socialità e sanità Renato Isepponi che ha ribadito l’importanza della cultura ricordando però i mezzi limitati disponibili
affermando che a breve termine la realizzazione di un centro culturale è praticamente impossibile
L’incontro si è poi concluso con un dialogo a cui hanno preso parte i politici presenti e gli invitati
L’aperitivo culturale è stato un incontro ricco di riflessioni
da cui è emersa la voglia di continuare a far vivere la nostra cultura che
come afferma Mario Rigoni Stern in un’intervista proiettata durante la serata
“può essere anche la bellezza del tuo orto
con parole semplici così che sia raggiungibile e godibile da tutti”
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Il match odierno è interessante più per ragioni ultras dunque che per questioni prettamente sportive. Messina e Turris sono oltretutto divise da un’antica rivalità che affonda le proprie radici intorno agli anni ’90, quando i due club si affrontarono nello spareggio play off di C2. Da allora le strade dei due club si sono divise per incrociarsi nuovamente solo negli ultimi anni.
Da Torre del Greco giungono, come detto, circa un centinaio di tifosi divisi in due gruppi, da una parte i Torre del Greco, dall’altro Zona rossa, Cattive compagnie e infine Hijos de Barrios. Il loro tifo è coinvolgente ma sicuramente la spaccatura incide sulla qualità complessiva del loro sostegno.
Foto di Paolo Furrer Testo a cura della redazione
In merito alla rissa avvenuta all’esterno della Curva Nord, ieri, durante la gara Bari-Pisa, teniamo a rimarcare la nostra totale estraneità. Nello specifico, esprimiamo una …
Attivo dal 2 novembre è sostenuto da Lucca Consapevole con Massilimiliano Marchi e l’ex primario di neuropsichiatria Carlo Giraldi, riabilitato dopo la sospensione: “Accettiamo solo offerte e donazioni su base volontaria”
Non solo cartelloni che sposano teorie no vax, a Lucca si passa alla pratica e si raggiungono nuovi obiettivi.
“Con lo scopo – queta l’intenzione dichiarata – di aiutare, accogliere e sostenere, le persone che hanno subito un danno dai vaccini, prendendole in carico sia da un punto di vista diagnostico sia dal punto di vista terapeutico, nasce quindi il primo studio medico specializzato nella cura delle reazioni avverse da vaccino”.
L’iniziativa ha trovato subito un grande riscontro, secondo le parole di Massimiliano Marchi. Dopo poche ore dall’annuncio dell’apertura dello studio medico di Lucca Consapevole, i responsabili sono stati contattati da tantissime persone, arrivando ad una prenotazione ogni 100 secondi, esaurendo i posti da adesso, fino alla fine dell’anno, in un’ora e costringendo lo staff a chiudere le prenotazioni fino a Pasqua.
Lo studio medico di Lucca Consapevole, secondo quello che viene scritto in rete, è totalmente gratuito. Il gruppo dichiara a loro volta nel loro manifesto di essere no profit, sottolineando: “Non chiediamo mai somme di denaro.Saranno accettate solamente offerte e donazioni su base volontaria, che verranno totalmente impiegate per sopperire ad eventuali spese a supporto della causa”.
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MANTOVA – Lo scorso 14 ottobre il giudice civile del tribunale di Mantova ha condannato Mangia Mantova srl alla restituzione dei beni acquistati senza però averli mai pagati alla società Armonia dei Sapori srl
e a pagare circa 18mila euro tra spese legali e ammende per lite e responsabilità aggravata
È questo l’ultimo capitolo della complessa vicenda che prende il via dal fallimento del ristorante aperto in corso Vittorio Emanuele dalla società di Amedeo Palazzi
con Riccardo Arvati come rappresentante legale
a fare andare male questa attività sarebbero stati i lavori di riqualificazione del corso commissionati dal Comune di Mantova e quindi dall’amministrazione di Mattia Palazzi
ma alla luce dei fatti emersi il cantiere e le fioriere sarebbero state il male minore
Al momento della chiusura Mangia Mantova srl aveva chiesto e ottenuto l’ammissione alla liquidazione del patrimonio in base alla legge n
Si tratta di una legge che permette ai debitori in stato di sovraindebitamento
di estinguere i propri passivi tramite procedure di dilazione
Alle calcagna di Mangia Mantova ci sono soprattutto tre creditori: Armonia dei Sapori srl che a suo tempo aveva venduto diversi beni all’attività quali accessori per la cucina e arredi per il ristorante per un valore di circa 35mila euro che non sarebbero mai stati saldati; Borgo Immobiliare srl per l’affitto dei locali in cui aveva sede il ristorante
barista e dipendente della società che vantava stipendi arretrati per poco meno di 10mila euro
Le due società e l’ex dipendente si sono opposte tramite l’avvocato Cristian Pasolini all’ammissione alla procedura di liquidazione concessa a Mangia Mantova
Di fatto Armonia dei Sapori ha presentato un reclamo nel quale sono intervenute le altre due parti
Il reclamo è stato accolto dal tribunale di Mantova con sentenza del 23 gennaio scorso
Paradossalmente questa sentenza di gennaio vedeva Mangia Mantova condannata a rifondere circa 5700 euro ad Armonia
ma nello stesso dispositivo veniva dichiarato inammissibile l’intervento volontario di Lazzari e Borgo Immobiliare
condannati a rifondere alla società di Palazzi e Arvati 6mila euro di spese di lite
In questo stesso dispositivo però i giudici del collegio disponevano la trasmissione alla Guardia di Finanza della comparsa di intervento volontario Di Borgo Immobiliare e di Lazzari e di una memoria difensiva di Mangia Mantova per dare il via a un accertamento
L’ex dipendente aveva infatti fornito la trascrizione di diversi messaggi whatsapp tra lei e i suoi datori di lavoro dove sarebbero emersi pagamenti in nero e altre irregolarità a livello fiscale
Che fine abbia fatto questa indagine per ora non è dato sapere (Il segreto istruttorio quando serve c’è); dalla sentenza di gennaio però emerge che i titolari di Mangia Mantova avrebbero taciuto diversi particolari sulla loro situazione finanziaria al fine di essere ammessi a quella procedura di liquidazione pur non avendone i requisiti
Tra quanto sarebbe stato taciuto ci sarebbe che buona parte di quei beni che i soci di Mangia Mantova intendevano liquidare non erano di loro proprietà
Tra questi c’erano quelli di Armonia dei Sapori
acquistati ma mai pagati dal ristorante di corso Vittorio Emanuele (valore approssimativo: circa 35mila euro)
che addirittura oltre ad essere oggetto di causa per la restituzione
erano anche sottoposti a sequestro conservativo dal tribunale di Mantova
C’è poi una seconda sentenza sempre del tribunale di Mantova
che riguarda la questione dello sfratto per morosità
al quale la società del ristorante si era opposta dicendo di non essere morosa
e che quello sfratto aveva causato la chiusura dell’attività
Mangia Mantova chiedeva quindi 24mila euro di risarcimento a Borgo Immobiliare; il tribunale però rigettava l’opposizione con sentenza delo scorso 20 luglio
E siamo infine alla serie di paradossi che emergono dietro la sentenza dello scorso 14 ottobre
Ad Armonia dei Sapori viene riconosciuta la restituzione dei propri beni che però nel frattempo sono stati smaltiti dall’ufficiale giudiziario che ha eseguito lo sfratto per morosità (sentenza del 20 luglio 2020) e di cui ha dovuto pagare lo smaltimento
Una decina di giorni fa Simona Lazzari si è rivolta all’Inps per sapere qualcosa degli arretrati che le spettano (circa 10mila euro)
e si è sentita dire che deve rifare tutto l’iter perché la società che glieli deve pagare ha cambiato sede legale
Lo stesso vale anche per Borgo Immobiliare
cui Mangia Mantova aveva chiesto 24mila euro di risarcimento facendo opposizione allo sfratto per morosità
Nella sentenza dello scorso 20 luglio veniva riconosciuta la morosità della società condannata a pagare sui 15mila euro all’immobiliare
a fronte di circa 300mila euro di debiti già accumulati
le cause avviate e perse da Mangia Mantova hanno aggiunto altri 40mila euro circa al conto finale
Infine dalle scritture contabili di Mangia Mantova srl tra i principali creditori (circa 36mila euro) risulta la società Fachiro Strategic design di Amedeo Palazzi
Il ristorante Mangia Mantova è rimasto aperto poco più di un anno
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Già spiegata così dovrebbe aiutare in molti a capire che si tratta di affermazioni bizzarre
alcune forse messe in circolazione da autentici troll
ma per amor di cronaca facciamo un piccolo approfondimento
condividendo l’immagine fornita dal canale telegram complottista
E lo scrivono candidamente nel foglietto illustrativo pubblicato nel sito dell’AIFA
Ora registrano un aumento di casi di vaiolo delle scimmie
Stanno montando la tenda del nuovo teatrino
e serviva una nuova arma di distrazione di massa per finire la distruzione delle masse
mostrando una foto di un foglio dove viene indicato cosa contiene quest’ultimo
Una tesi simile era circolata riguardo ai recenti focolai di epatite pediatrica
In quel caso almeno si parlava di un adenovirus umano che avrebbe potuto causarla (ipotesi da verificare)
ma avevamo visto che i primi pazienti individuati non erano stati vaccinati
Del resto sono noti i vettori virali utilizzati nei rispettivi vaccini
che nelle sue due varianti è il noto virus del Vaiolo umano
hanno già dimostrato di essere efficaci anche contro il suo “cugino” Monkeypox
Tanto gli adenovirus usati come vettori nei vaccini quanto i poxiviridae possono essere identificati con un test PCR
in grado di individuarne la presenza molecolare
Chiaramente non può esistere una correlazione tra un adenovirus usato nei vaccini Covid e un qualsiasi patogeno della famiglia dei Poxviridae
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Da alcuni anni
i medici hanno a che fare con un crescente numero di enigmatici casi di persone che
pur non soffrendo di celiachia o di allergia alimentare al grano
lamentano disturbi gastrointestinali ed extragastrointestinali dopo l’ingestione di questo cereale
Sulle prime essi si divisero in due schieramenti contrapposti
riteneva che si trattasse di casi di malati immaginari
Liquidavano perciò i malcapitati che chiedevano aiuto con frasi tipo “Lei non è né celiaco né allergico al frumento
come per sentenziare che il grano non causava loro nessuna forma di reazione avversa e perciò non c’era motivo di eliminarlo dalla dieta
esclusa ovviamente l’immancabile quota di “intolleranti” al grano immaginari
si fosse di fronte ad una nuova (o fino ad allora ignorata) forma di reazione avversa al grano
La disponibilità di test e biomarcatori specifici per la celiachia (anticorpi antiendomisio e antitransaminasi tissutali 2) e per l’allergia alimentare al grano (IgE specifiche) ha permesso di svolgere accurate ricerche epidemiologiche per stabilire la frequenza di queste due reazioni avverse al grano (circa l’1% per la prima e molto meno per la seconda)
Purtroppo la frequenza della SGNC non è stata ancora stabilita perchè attualmente non si dispone di biomarcatori specifici che consentano di effettuare screening di massa
Attualmente la diagnosi di SGNC richiede tempo e necessita l’attiva partecipazione delle persone da esaminare
oltre che essere sottoposte a esami clinici e di laboratorio per escludere celiachia e allergia alimentare al grano
devono seguire per diverse settimane una dieta prima con glutine
La diagnosi di SGNC è posta se la dieta iniziale con glutine scatena sintomi (gastrointestinali e non)
quella intermedia senza li fa scomparire e quella finale ancora con glutine li fa riapparire
Contribuisce a rendere difficile la ricerca epidemiologica anche il fatto che molte persone non celiache
ma convinte a torto o a ragione di soffrire di una qualche forma di “intolleranza” al glutine
decidono autonomanente di seguire una dieta priva di glutine
Ovviamente queste persone sfuggono a ogni controllo medico
Comunque gli scarsi dati epidemiologici disponibili collocano la frequenza della SGNC in un intervallo molto ampio compreso tra 0,6% e 6% della popolazione
diarrea e stitichezza) sono simili a quelli della celiachia e della sindrome del colon irritabile
I sintomi extraintestinali sono vaghi e anch’essi poco specifici (malessere generale
la SGNC non comporta deficienze nutrizionali per ferro
vitamina D e vitamina B12 e presenta una minore associazione con malattie autoimmuni
È in discussione la responsabilità del glutine. Alle ricerche iniziali in base alle quali, forse alquanto precipitosamente, il glutine è stato imputato di essere l’unico responsabile della SGNC, ne sono seguite altre che suggeriscono che anche proteine del grano diverse dal glutine, come gli inibitori delle alfa-amilasi/tripsina, possono essere coinvolte nella genesi di questo disturbo
Tali inibitori sono presenti anche nell’orzo e nella segale
i due cereali contenenti anche proteine che agiscono come il glutine nella celiachia
Per questo nuovo scenario alcuni esperti in materia suggeriscono di modificare la denominazione: non più “sensibilità al glutine non celiaca” ma “sensibilità al glutine/grano non celiaca”
E non è finita. La denominazione potrebbe ancora cambiare (sarebbe la quarta volta!) se avessero ragione coloro che sostengono con dati scientifici alla mano che il glutine non ha nessuna responsabilità nell’insorgenza dei disturbi della SGNC. I veri responsabili sarebbero i fruttani presenti nel grano
Queste sostanze rientrano nella categoria dei carboidrati etichettati FODMAP (acronimo di Fermentable
I fruttani del grano rappresentano da soli circa la metà dei FODMAP ingeriti quotidianamente nella dieta
i FODMAP possono fermentare e causare disturbi intestinali come dolori addominali
È chiaro che se fossero queste sostanze responsabili dei disturbi lamentati dai pazienti con diagnosi di SGNC non ci sarebbe alcun motivo di eliminare il glutine dalla dieta
Vale la pena di sottolineare che una dieta priva di FODMAP può ridurre i sintomi della sindrome del colon irritable in alcuni pazienti. Di questo disturbo è in corso di accertamento la possibile relazione con la SGNC
Buona parte sono anche farciti di additivi alimentari
Quindi è raccomandabile che chi debba seguire una dieta senza glutine stia molto attento non solo alla qualità dei prodotti che acquista
leggendo attentamente gli ingredienti e il valore nutrizionale riportati in etichetta
ma anche a compensare con altri alimenti eventuali deficienze
Matteo Giannattasio – già docente del corso “Qualità degli alimenti e salute del consumatore” all’Università di Padova e autore di Allergie e intolleranze alimentari: i consigli
non siano considerati dalla comunità scientifica biomarcatori della sensibilità al glutine non celiaca
purtroppo già si propagandano per fini commerciali test basati su di essi per la diagnosi di questo disturbo
la “selezione” genetica del grano (uso questo termine perchè l’altro in voga “miglioramento genetico” non mi piace se riferito al grano) e le eccessive concimazioni azotate praticate nelle coltivazioni di grano potrebbero aver portato a un aumento della gliadina
la frazione del glutine maggiormente coinvolta nella genesi della celiachia
Non credo che la prof.ssa Verdù si comporti come Lei sostiene
Si è vero si può andare incontro a carenze nutrizionali anche mangiando alimenti che non sono gluten-free
ma quello che è importante è non arrivare a diete di restrizione estreme
Nella mia pratica medica ho visto molte persone che
andando in pellegrinaggio nei vari centri per le intolleranze
Riguardo ai prodotti gluten-free industriali: l’ho detto nel post e lo ribadisco ora: attenti all’etichetta
in certe “fette biscottate” senza glutine ho contato oltre 1o ingredienti
tra cui margarina vegetale a base di olio di palma e emulsionanti come i mono e digliceridi degli acidi grassi
Molti soggetti che lamentano i sintomi della SGNC con il grano tenero e la semola sostengono di non avere problemi con il Triticum Monococcum
ovvero il farro monococco conosciuto anche come Einkorn che ha una struttura del glutine molto più digeribile e assimilabile
https://ilfattoalimentare.it/grano-monococco-prevenzione-celiachia.html
Di sicuro il farro monococco possiede un glutine più digeribile e meno tossico
non ci sono dati scientifici che provano quanto lei riporta
Purtroppo la categoria delle persone che ritengono di essere “intolleranti” al glutine o al grano e dichiarano di stare meglio se consumano il farro monococco (o anche il kamut) comprende non solo coloro che soffrono di SGNC ma anche coloro che hanno difficoltà digestive di altra natura come la sindrome del colon irritabile o o che sono semplicemente malati immaginari
Tutta l’umanità era destinata ad essere intollerante al lattosio perchè la lattasi intestinale
l’enzima che permette di digerire il lattosio
scompariva dopo l’allattamento al seno per l’inattivazione del gene responsabile della sua sintesi
comparvero i primi “tolleranti” al lattosio perchè in costoro il gene della lattasi
Un gruppo d questi tolleranti emigrò nell’Europa settentrionale
Da costoro è derivata la “schiatta” dei tolleranti al lattosio
Questo spiega perchè nei paesi scandinavi ci sono così pochi gli intolleranti (meno del 10%)
In Italia gli intolleranti al lattosio superano il 50%
Comunque va detto che buona parte di costoro tollera il lattosio se non supera una soglia (variabile da caso a caso)
come pasta da grani antichi o poco manipolati dai trattamenti dei genetisti (il Senatore Cappelli è uno di questi ultimi)”
Strampelli fece solo incroci ed il Senatore Cappelli è una sua creazione incrociando varietà nel 1915
a partire dalla varietà antica tunisina “Jeanh Rhetifah”
sembra di vivere nel V secolo sotto Cirillo d’Alessandria o nel nero Califfato del XXI
Non esistono più i fatti da cui dedurre la realtà
ma si manipolano questi per adattarli a quanto ci si vuol sentir dire (= post verità VS verità) Avviene nei grandi temi della politica e della convivenza sociale ed ormai investe inesorabilmente anche quello che sembrava più al riparo dalla strumentale approssimazione disinformativa di parte
ossia il mondo in qualche modo legato e obbligato al rigore del metodo scientifico
dalla medicina alla biologia e quindi all’agroalimentare
Uno stantio rituale di bufale nell’agognata ricerca di autoconferma di fantasiosi preconcetti di post verità anti moderni e scientofobici
– Cappelli non è un incrocio di varietà
ma selezione genotipica per linea pura dei migliori genotipi mescolati e presenti nella variegata popolazione del grano duro del sottogruppo “tipo” africano
Successo dovuto alla grande capacità e pionerismo di Strampelli di individuare i genotipi migliori dal punto di vista agronomico-adattativo
Una sorta di selezione accelerativa di quello che sarebbe stato comunque un processo naturale
– Strampelli usò invece pesantemente incroci e reincroci sul grano tenero dove ottenne i più grandi successi (e contribuì ad affrancare l’Italia dalla miseria e dalla fame) cercando e fissando geni favorevoli in materiali genetici provenienti da tutto il mondo (abbassamento della taglia senza nessuna radiazione
resistenza alle fitopatie e soprattutto miglioramento dell’harvest index con meno paglia e più granella da varietà giapponesi
Con la varietà Ardito si otterrà già negli anni’20-30 un aumento esponenziale della produttività
Modernissimo e geniale benefattore dell’umanità
Non riceverà il Nobel solo per motivi politici (fascismo in Italia) che invece andrà a Borlaug
padre riconosciuto della “rivoluzione verde” negli anni’60 -70 che però riconoscerà onestamente che i suoi metodi li aveva già applicati 40 anni prima il misconosciuto collega italiano (una sorta di nuovo caso Bell-Meucci)
– I grani “radioattivi” sono una delle balle più grosse cavalcate dal web allarmistico-spaventevole
migliorato con mutagenesi indotta da radiazioni negli anni 70 (non 60) alla Casaccia è praticamente scomparso e oltre il 99% delle varietà di grani duri attualmente coltivati è frutto di miglioramento genetico tradizionale da incrocio tra materiali preesistenti e fissazione di caratteri desiderati in linee pure
leader per quasi trent’anni e ancor oggi varietà fra le più diffuse al Sud-Isole deriva da semplice miglioramento di Capeiti e quindi di Cappelli e di Eiti
popolazioni rispettivamente di “tipo” e origine tunisina e siriana
– Il Creso è stato un ottimo grano duro (rilasciato nel 1974) frutto delle conoscenze evolute dei migliori agronomi italiani degli anni ’60-70 che partendo da Cappelli e sulla scorta di quanto accade da sempre in natura hanno individuato e fissato piccole ma preziose mutazioni geniche che lo hanno reso di grandissimo valore agronomico
qualitativo e di resistenza alle principali avversità abiotiche e biotiche
Un successo evolutivo che infatti lo ha reso altamente competitivo nei diversi ambienti in genere difficili dove da millenni si coltiva il grano duro
altro che la bufavoletta del “ piccolo e debole da sostenere con la chimica e non sopravvivente in natura nemmeno due generazioni”
– Proprio per la sua grande capacità adattativa e di resistenza senza fitofarmaci è stata spesso varietà apprezzata negli ambienti marginali e addirittura in biologico
– In ogni caso la sua diffusione in Italia nel 2013 era SOLO dell’1% scarso
ed è tutto sommato ancora un miracolo per una varietà rilasciata nel 1974
Non le sparate roboanti del 90% DA SCOMPISCIARSI de micuggino al Bar dello sport in cerca di pacche sulla spalla e facili consensi
ma l’afferma in bollettini pubblici l’unico ente nazionale che certifica la diffusione delle varietà delle sementi agricole l’ENSE (oggi CREA-SCS)
– Una varietà così valida è stata ovviamente frutto di successivi miglioramenti e affinamenti cercando di introdurre nuovi geni favorevoli mediante la banale tecnica dell’incrocio semplice
ma di fatto le fantasiose omeriche discendenze oggi si limitano a sole 6 varietà ancora disponibili in commercio di cui 5 ormai quasi scomparse (dallo 0.03% di Valerio allo 0.1% di Colosseo
a lungo protagonista negli anni scorsi dei migliori raccolti biologici…senza aiutini)
Sempre secondo gli unici dati ufficiali credibili
Tutto il resto sono BUFALE allarmiste in cerca di fedeli alla setta da sottomettere con la paura dell’inferno o qualcosa di simile (questa tecnica è sì “ANTICA”)
Cosiddetto antico…vedo che già va meglio
Nessuno dei grani moderni è poi “modificato”
ma semplicemente migliorato per incrocio e fissazione dei caratteri migliori e utili dei genitori
E’ un processo evolutivo naturale millenario in tutte le specie (anche Homo +- sapiens) che i più bravi genetisti hanno semplicemente capito e messo a disposizione dell’umanità per farla star meglio malgrado alla setta dei Savonarola questo dia molto fastidio e tolga clienti pagatori
la luminescenza delle bufavolette webeti non la dava certo il Creso visto che si ereditano le mutazioni e non il processo fisico per indurle e cmq ormai NON ESISTONO QUASI PIU’ SUOI DISCENDENTI come ricorda l’ENSE con grande scorno dei muezzin che avevano un bello spauracchio per il popolo bue
La biofluorescenza delle granelle colpite da Aspergillus è invece ancora tragicamente attuale e ci ricorda il drammatico effetto cancerogeno delle AFLATOSSINE che mietono ancora un’infinità di vittime in quei Paesi dove scienza e modernità sono ostacolate da regimi oscurantisti e antimodernisti
Nessun dubbio sulla validità e sull’utilità del lavoro di Strampelli
che il lavoro di quelli che sono venuti dopo di lui abbia portato ad un aumento dei fattori responsabili della celiachia esiste (van Den Broeck et al
Presence of celiac disease epitopes in modern and old hexaploid wheat varietes: wheat breeding may have contributed to increase prevalence of celiac disease
Io da agronomo prestato alla medicina e dopo decenni di esperienza come consulente in un servizio ospedaliero di allergologia
sono dell’avviso che attualmente non è tanto il glutine colpevole dei malanni ma l’abuso che se ne fa
Si pensi alle farine ad alto contenuto in glutine (quelle che si i usano per fare i cornetti
al glutine cosiddetto vitale che è aggiunto alle farine per fare la pizza e meno frequentemente per fare il pane
o ai tanti prodotti alimentari industriali e al seitan
Se si va in pizzeria a mangiare la pizza e si passa la notte in bianco perchè non pensare ch quanto accade sia dovuta alla pizza ricolma di glutine e in più lievitata con lievito di birra e non con la pasta madre
ritengo che l’aggressività dei suoi interventi sia del tutto gratuita
A proposito di aggressività e ideologie nefaste per l’umanità: ci sono PAESI retti da governi populisti che stanno rendendo facoltativo l’uso della grandiosa scoperta dei vaccini per colpa soprattutto di una Ricerca (fasulla) che correlava AUTISMO e vaccinazioni…Mutatis mutandis
un po’ come quella che molti usano senza prove ulteriori per demonizzare il grano moderno e molti altri per esaltare economicamente il vintage
I risultati mostrano che sia nei vecchi che nei nuovi c’è una ampia variabilità della presenza dei due epitopi
quindi esistono grani antichi più pericolosi per il celiaco e grani antichi meno pericolosi
E la stessa cosa si può dire per quelli più recenti
I già citati “antichi” Akagomugi e Noè per esempio risultano essere mediamente più tossici del grano Irakeno CGN08327
e sono quelli usati da Strampelli nei primi decenni del XX secolo per produrre grani che ora in Italia vengono considerati “antichi”
il solo grano britannico moderno inserito nello studio
risulta molto meno tossico per i celiaci sia di tutti i grani tedeschi moderni considerati
E di sicuro i ricercatori hanno giocato un po’ sporco
Sono perfettamente d’accordo con Ezio
La diatriba sollevata sulla tossicità delle varietà antiche e moderne di grano ha distolto l’attenzione dal problema qui trattato della sensibilità al glutine e più in generale della difficoltà di digerire il glutine
è un complesso proteico per sua natura difficile da digerire
Penso che il dibattito dovrebbe vertere sulla diatriba sorta tra gli addetti ai lavori per quanto riguarda le cause di questo nuovo disturbo ma anche sulla “moda” delle diete gluten-free e della qualità dei prodotti gluten free
Ci sarebbero molte cose da dire su questi ultimi aspetti ma se si gira intorno alle questioni che hanno monopolizzato finora il dibattito
“…i programmi di miglioramento genetico si sono focalizzati sulle glutenine
”“Poiché le varietà e popolazioni antiche presentano quantità uguali (grano duro) o superiori (grano tenero) di epitopi tossici
possiamo dedurre che il miglioramento genetico non ha contribuito all’incremento della celiachia durante la seconda metà del XX secolo” …
“vi è la credenza che le vecchie varietà di grano siano “più sicure” e “più salutari” confrontate con i grani moderni
Al contrario in questo studio mostriamo che le vecchie varietà generano una quantità più elevata di peptidi immunogenici e tossici.”
“è improbabile che le varietà moderne di grano siano responsabili dell’(indimostrato) aumento della celiachia”
“le vecchie varietà producono una quantità più elevata di peptidi con sequenze immunotossiche
dei grani moderni e quindi non sono da considerare “sicuri” per chi è predisposto verso la celiachia”
e tantomeno di qualcosa di molto più “sfumato” (per usare un eufemismo):
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1542356515001536
Quanto lei dice può valere per qualcuna delle qualità del pane ma non per tutte
Come dimostra la vasta letteratura esistente (Gobbetti M et al
Novel insights on the functional/nutritional features of the sourdough fermentation
la biodiversità microbica esistente nella pasta madre (decine di specie di lattobacilli e diverse specie di lieviti)
rispetto alla presenza di un’unica specie (il lievito di birra) della normale fermentazione alcolica
comporta un complesso di attività enzimatiche (proteasi
Ciò conferisce al pane lievitato con pasta madre migliori qualità per quanto riguarda aspetti nutrizionali
rimozione di fattori nutrizionali e produzione di aromi
Ci sono anche ricerche in corso per ottenere un pane adatto ai celiaci utilizzando una lievitazione con pasta madre opportunamente modificata
Va sottolineato che la scuola di microbiologia agraria dell’Università di Bari è tra quelle maggiormente impegnate in tali ricerche
Se vuole saperne di più (Biotecnologia dei prodotti lievitati da forno
come si può dire a una persona non è celiachia quindi non hai niente
ho scoperto con un semplice test di essere diventata sensibile o “chiamatela come volete ” al glutine
Ma credo che ci siano coinvolti anche gli altri componenti del grano
Dopo sei mesi di dieta senza glutine e frumento
ho provato ,sotto consiglio del medico nutrizionista
Mi è venuta in conseguenza una terribile intolleranza al lattosio e alle proteine del latte
E anche li c’è ne voluto a farmi credere dai medici
Ho avuto dimagrimento repentino di almeno 10 chili di peso
Irritazione intestinale da sentirmi bruciare dentro per almeno due anni
dopo di che c’è stata una leggera diminuzione
A distanza di dieci anni dall”accaduto
ancora oggi pago le conseguenze di tutto quanto
Dovete imparare ad ascoltare i vostri pazienti perché nessuno si diverte a privarsi di tanti alimenti se non perché sta veramente male
I medici per aiutarmi mi davano il fermenti lattici
i fermenti non hanno lattosio ma sono comunque derivati del latte
Non hanno mai creduto nemmeno a questo
Ognuno in fatto di intolleranze ha la sua storia
Ascoltate e credete ai vostri pazienti
IT03410570927 Testata registrata presso il tribunale di Cagliari n
La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione
Sono stata a Venezia molte volte perché amo questa città ma ho notato quanto sia avversa al turismo
sia per l’assenza di sedute sufficienti al flusso dei visitatori sia per la mancanza di adeguato servizio di svuotamento dei rari depositi di spazzatura
È davvero brutto vederli stracolmi e debordanti di spazzatura per giorni prima che siano svuotati
A Venezia i prezzi sono davvero esagerati e l’impressione che si ha è quella di una politica che favorisce l’accesso ai ricchi turisti stranieri piuttosto che prediligere quelli nazionali
Infine trovo che prediligere gli extracomunitari ad intraprendere attività turistiche e penalizzare i commercianti veneziani stia denaturano l’atmosfera della città
Ormai la maggior parte dei negozi è gestita da indiani
magrebini (esentati da tasse per anni); è raro trovare un Veneziano anche come semplice cittadino
così evitate di scrivere stupidaggini e anche di raccontarle
Ho girato nelle varie città turistiche per lavoro bancarelle gestite da stranieri ci sono in tutte le città
Molti dicono che quando vai in montagna si mangia bene e si spende poco scrivete dove
Io la frequentavo assiduamente negli anni ’80- ’90
Sono padovana e la confrontavo con la mia città
sta mentalità da “gli stranieri fanno quello che vogliono e noi italiani siamo poveretti” ha sinceramente rotto il c*zzo
informatevi invece di guardare cazzate su facebook
Je suis français et tombé amoureux de VENEZIA avec mon épouse il y a plus de quinze ans après beaucoup de voyages dans d’autres pays
J’y suis revenu une ou deux fois par an et pour deux ou trois semaines à chaque fois (en évitant le carnaval); Je m’y suis fait des amis et des lieux précieux
j’y ai vu des merveilles aux biennales
J’ai vu les grande navi et les vendeurs à la sauvette
Mais j’y connais des artisans du verre et même une santonniere
un imprimeur de tshirts dessinés par sa fille et quelques restaurants aux fond des iles
sont venues avec nous mes deux petites filles de 10 et 18 ans pour deux semaines
C’est une petite revue de mes bonheurs chez vous et j’espère y revenir cette année pour y féter mes 80 ans
Mais dites-le en italien uniquement par respect pour ceux qui l’hébergent
Sono da Venezia .purtroppo quel che dice risponde a verita .troppi turisti sedute nulle
Per sederti ti obbligano andare nei locali ove sono esosi
Purtroppo troppi extracomunitari hanno le attività
Si vuole spolpare il turista e un continuo business
ma vengono tutti a rompere le p***e da noi
Gli italiani diventeranno schiavi degli extraconitari come per 20 anni sono stati della dittatura dei vari pidi se non cambia vennto
Guardi che sono i veneziani come lei che affittano ai turisti e nel 99% dei casi a nero evadendo le tasse
sono i veneziani come lei che non ritirano le immondizie
sono i veneziani come lei che lucrano sui turisti a discapito del decoro e della decenza di una delle città più belle e storiche del mondo
Siate meno attaccati ai soldi ed al guadagno disonesto e più rispettosi di casa vostra
prima di parlare a vanvera di certi argomenti sulla mia città
Perché vengono svuotati dalle 3 volte in sù al giorno
non ho nulla in contrario da chi siano gestiti
Basterebbe che non spacciassero paccottiglia fabbricata a Taiwan x vetro di Murano
adesso anche i locali di periferia hanno capito che non vale la pena di vendere l’ombra di vino a un euro
non la vendono più,per colpa di chi arriva dalla terraferma per ubbriacarsi
ma forse è l’unico sistema per dire a voi rompi c******i restate a casa vostra
venite a Venezia ma fattevi i c***i vostri
Senza i turisti a Venezia sareste quattro pidocchiosi,morti di fame!!
Non avete rispetto per chi vi dà da mangiare
siete il cane randagio che morde la mano di chi lo sfama!!
Una popolazione di buoni a nulla che sanno solo bestemmiare
ubriacarsi e trattare le persone con maleducazione e modi cattivi
Ma d’altronde se avete una classe politica regionale e comunale ignorante
Durante la pandemia piangevate che non avevate turisti da spennare e mangiavate polenta e radici di erba selvatica!!!
Lei può essere semplicemente una persona che si sta guardando allo specchio
che hanno favorito il proliferare di attività gestite da extracomunitari
gli unici che come ricorda la signora sono in grado di aprire nuove attività perché godono di regimi fiscali agevolati
E i rifiuti poi… La signora si sogna che gli vengano a battere la porta a casa per portarglieli via
meno gentaglia e pagare per tutti i servizi di cui si usufruisce
I veneziani hanno la tassa rifiuti più alta di tutti proprio a causa dei costi di smaltimento dei rifiuti prodotti dal turismo
I veneziani doc si sono trasferiti in terraferma e non da adesso
ne fa fede il numero sempre più esiguo di abitanti (case trasformate in accoglienza per turisti)
anzi tutto il contrario e si vede in ogni momento
Bisogna però dare atto che gestire una massa imponente di turisti (tra cui un notevole numero di barbari) è oltremodo difficile
dando atto che i veneziani non si preoccupano di difendere a spada tratta questa città unica
meravigliosa e con una storia che meriterebbe molto
Concordo niente cibo da asporto e ripristino Ombretta
Specialmente quella maleducata e irrispettosa
come quella dei negozi e ristoranti gestiti da non veneziani
Riguardo ai rifiuti ciascuno dovrebbe riportarseli a casa come di consuetudine nei paesi del Nord Europa
questo per non gravare sui pochi residenti
Le panchine servivano solo per gli sbandati
Che i bidoni siano stracolmi per l’immondizia è probabile per i troppi turisti che ogni sacrosanto giorno vengono ma che questa frase dica:” È davvero brutto vederli stracolmi e debordanti di spazzatura per giorni prima che siano svuotati.” Questo di sicuro no,prima di affermare una cosa così venga a vedere lei stessa se i bidoni sono cambiati sia al mattino presto che al pomeriggio
pakistani e indiani…tutto il mondo è paese
KARATE FOLGORE- ORO E DUE BRONZI IN GERMANIA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IL CAPO DI SME
IL SINDACO DI PISTOIA VISITA IL 183mo REGGIMENTO SCHIERATO IN KOSOVO
VITERBO- RICORDATO IL PILOTA PIETRO CALISTRI – TRE MEDAGLIE E PROMOZIONE SUL CAMPO.- FUCILATO DAI PARTIGIANI
"È importante chiarire che le segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini anti COVID-19 (come quelle a qualsiasi altro farmaco o vaccino) vanno indirizzate primariamente al Responsabile di Farmacovigilanza competente per territorio "
Leggo sull’edizione di CataniaToday dell’1 aprile scorso l’interessante intervista rilasciata dal prof. Cristoforo Pomara che informa circa l’esistenza di un’équipe di esperti che in Sicilia si occupa di eventi avversi ai vaccini anti COVID-19
è quello di “creare una rete che consenta di scambiare informazioni in tempo reale a livello internazionale” e di “acquisire dati clinici in modo da rendere più̀ efficaci le cure contro la malattia
oltre che valutare eventuali eventi avversi connessi alla somministrazione dei vaccini”
Sebbene la qualificazione dell’équipe diretta dal prof
nel mio ruolo di Responsabile di Farmacovigilanza e Direttore del Centro di Riferimento Regionale di Farmacovigilanza del Policlinico Universitario di Catania mi preme chiarire alcuni concetti che riguardano la segnalazione di reazioni avversi da farmaci e vaccini allo scopo di evitare equivoci circa il corretto flusso di informazioni riguardanti tali reazioni
come previsto dalla normativa nazionale e internazionale
E’ noto che nessun prodotto medicinale può essere considerato esente da rischi
ma tutti i farmaci in commercio presentano un rapporto rischio-beneficio considerato favorevole dalle agenzie regolatorie competenti sulla base degli studi clinici effettuati ai fini registrativi
la sorveglianza post-marketing è fondamentale per chiarire nella maniera più completa possibile il rapporto beneficio-rischio di ogni medicinale
individuando eventuali reazioni avverse non emerse durante le sperimentazioni cliniche
A questo scopo è istituito un efficiente sistema di Farmacovigilanza per la raccolta
l’analisi e il monitoraggio a livello nazionale e internazionale di tutte le reazioni avverse che dovessero verificarsi dopo la somministrazione di un farmaco o un vaccino
i quali possono inviare le proprie segnalazioni di sospette reazioni avverse al Responsabile di Farmacovigilanza competente per territorio
Tali segnalazioni vengono raccolte nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza
contribuendo così al monitoraggio dell’uso sicuro di farmaci e vaccini a beneficio di tutta la comunità internazionale
Anche nell’ambito della campagna vaccinale COVID-19
l’Agenzia Italiana del Farmaco va raccogliendo tutte le informazioni utili a questo scopo
che vengono pubblicate periodicamente in report ufficiali presso il sito ufficiale dell’Agenzia
chiarire che le segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini anti COVID-19 (come quelle a qualsiasi altro farmaco o vaccino) vanno indirizzate primariamente al Responsabile di Farmacovigilanza competente per territorio e non ad altri organismi o uffici
quantunque prestigiosi e rappresentati da illustri ricercatori
che la segnalazione di una sospetta reazione avversa da parte di un qualsiasi operatore sanitario al Responsabile di Farmacovigilanza di competenza è obbligatorio per legge
Sebbene l’attuale normativa preveda che la segnalazione debba essere effettuata per qualsiasi sospetta reazione avversa
particolare attenzione va posta alle sospette reazioni avverse gravi (la morte di un individuo
l’ospedalizzazione o il prolungamento di essa
l’invalidità grave o permanente
menzionato che il Decreto del Ministero della Salute 30 aprile 2015 ha ribadito l’obbligo di segnalare tempestivamente le sospette reazioni avverse da farmaci e da vaccini
e ha definito dei limiti di tempo entro cui gli operatori sanitari sono tenuti ad effettuare la segnalazione alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza dell’AIFA
le sospette reazioni avverse da medicinali di origine biologica
vanno segnalate entro 36 ore da quando il medico o l’operatore sanitario ne viene a conoscenza
È quindi necessario non dimenticare che i canali ufficiali della Farmacovigilanza
dai Centri regionali di Farmacovigilanza distribuiti su tutto il territorio nazionale nonché dall’AIFA
sono i destinatari ufficiali del flusso di informazioni provenienti dagli operatori sanitari per l’individuazione dei rischi non noti della somministrazione di un vaccino contro il COVID-19
e per chiarirne l’eventuale nesso di causalità
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