In carcere un palermitano accusato di aver provato insieme a un complice a svaligiare la filiale di Belmonte Mezzagno del Monte dei Paschi di Siena A incastrarlo le immagini delle telecamere di videosorveglianza Un ventottenne palermitano è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri della stazione di Belmonte Mezzagno con l'accusa di tentata rapina in concorso a una banca insieme a un complice appostato fuori, a fargli da palo sarebbe entrato all’interno della filiale del Monte dei Paschi di Siena minacciando con un taglierino un impiegato e chiedendo la consegna del denaro Il colpo è sfumato grazie alla reazione del dipendente che ha disarmato il giovane utilizzando un ombrello e lo ha messo in fuga L'attività investigativa della stazione di Belmonte ha consentito ai carabinieri attraverso l'analisi dei filmati estrapolati dall'impianto di videosorveglianza presente sul posto di individuare il ventottenne pochi istanti prima del suo ingresso all’interno della banca si trova attualmente nel carcere di Termini Imerese Pubblicato il bando di gara per i lavori sul costone che sovrasta un tratto della Sp 37 che collega la città di Palermo all’abitato di Gibilrossa e a Belmonte Mezzagno «Si tratta - dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani al vertice della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico - di un primo intervento di messa in sicurezza indispensabile per il ripristino della viabilità dopo l’episodio della caduta massi del novembre 2021 Diamo così avvio al recupero di un intero versante ponendo le basi per le opere successive che restituiranno alla pubblica fruizione un collegamento strategico per tutta l’area» «Desidero sottolineare – aggiunge il governatore – il grande lavoro della Struttura commissariale che individuando le risorse e le soluzioni tecniche da mettere in campo per raggiungere un primo importante obiettivo» La gara ha un importo di 5,8 milioni di euro le domande di partecipazione potranno essere inviate entro il prossimo 30 settembre ma l’inversione di rotta è tracciata e i tempi sono quelli previsti dalle procedure L’area di progetto è caratterizzata da un costone roccioso dell’altezza media di 110 metri che incombe direttamente sulla Sp 37 corre all’interno di una galleria costituita da una soletta in cemento armato sorretta secondo i parametri del Piano per l’assetto idrogeologico della Regione Siciliana si contraddistingue per i suoi alti parametri di pericolosità e di rischio Un quadro generale di riferimento confermato dagli eventi del primo novembre 2021 Le soluzioni progettuali consistono nell’applicazione di pannelli in funi di acciaio ad alta resistenza e ancoraggi posti ai vertici di ciascun pannello del tipo a bulbo iniettato con armature in barre di acciaio zincate Si procederà quindi alla stabilizzazione dei macigni in equilibrio precario individuati mediante ispezione diretta del fronte roccioso Gli interventi saranno eseguiti con tecniche di progressione su corda a cura di rocciatori specializzati e che procederanno da monte verso valle La provinciale che collega Ciaculli a Belmonte Mezzagno è interrotta dall'autunno del 2021 per una frana sulla galleria Una strada interrotta da ormai tre anni e mezzo Ancora chiusa (dal 2021) la provinciale che collega Ciaculli a Belmonte Mezzagno per una frana sulla galleria di Gibilrossa Adesso però - dentro quella galleria - si intravede la luce La Città metropolitana sta procedendo con l’affidamento dei lavori del secondo progetto sulla Sp 37 inerente alla ripresa e messa in sicurezza del "tunnel" artificiale danneggiato dalla caduta massi Una chiusura che di fatto ha quasi "isolato" Belmonte Mezzagno L’avviso di gara è stato pubblicato lo scorso 27 dicembre Il 30 gennaio, alla scadenza della presentazione delle offerte sono state 140 le imprese che hanno manifestato interesse per l’aggiudicazione dei lavori Il valore complessivo dell’opera è di due milioni e mezzo. La migliore offerta è risultata essere quella della ditta Yerax srl L'area sulla quale si dovrà intervenire è caratterizzata da un costone roccioso dell’altezza media di 110 metri che incombe direttamente sulla Sp 37 per un tratto lungo circa 370 metri e all'interno della galleria tre anni e mezzo fa avvenne il cedimento che portò all'interdizione della strada E la Città metropolitana sta acquisendo tutte le certificazioni necessarie per l’aggiudicazione definitiva dei lavori del progetto che riguarda la messa in sicurezza del costone roccioso. Il progetto prevede l'applicazione di pannelli in funi di acciaio ad alta resistenza e ancoraggi posti ai vertici di ciascun pannello In programma pure la stabilizzazione dei macigni in equilibrio precario individuati tramite ispezione diretta sul posto A intervenire saranno rocciatori specializzatiche procederanno da monte verso valle che servirà a ricostruire la galleria paramassi: è previsto l'abbattimento di quattro campate e il rifacimento del tunnel Sullo sfondo resta una strada chiusa da ormai troppo tempo fa sapere che continuerà a vigilare affinché vengano accelerate le procedure per il compimento dell'opera Sulla carta servirebbero 24 mesi per ciascuno dei progetti ma si spera che complessivamente i lavori si possano completare in tutto in tre anni.  Per ben due volte avrei dovuto ricevere delle comunicazioni importanti che non sono mai arrivate ma il postino non è venuto né ha lasciato il foglio nella buca lettere Ora invito chi di dovere a prendere i giusti provvedimenti perché io ho dovuto mettere l'indirizzo dei miei genitori in un'altra città per poter fare arrivare i documenti Questo accade da quando salgono i postini da Palermo È un disservizio che noi cittadini di Belmonte siamo stanchi di subire Si terrà a Belmonte Mezzagno sabato 21 dicembre l'iniziativa promossa dall’associazione Triscele (nucleo protezione civile) che mira a valorizzare alcuni prodotti biologici locali come formaggi Il progetto ValoreBio ha lo scopo di promuovere l’importanza del consumo di prodotti biologici Un'alimentazione di questo tipo riduce infatti l'esposizione ai pesticidi che per il terreno sono davvero molto pericolosi L’uso di queste sostanze provoca inquinamento agli ecosistemi sono tossici per tutti gli organismi viventi e sono la causa di molte patologie per lo più di natura cancerogena Oltre alla tutela della biodiversità ambientale scegliere il biologico ci permette di assumere cibi sani che hanno il vantaggio L'iniziativa si svolgerà con un’adeguata atmosfera natalizia volta a rendere ancor più piacevoli la giornata All’evento parteciperà il deputato questore dell’Assemblea regionale siciliana Vincenzo Figuccia sempre attento ai temi di tutela dell’ambiente e dei prodotti del territorio avendo promosso nel corso di tutta la sua attività politica Lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito e ringraziamo anche l’assessorato regionale all’Agricoltura allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea per aver finanziato questa iniziativa condannato all’ergastolo e detenuto nel carcere Opera di Milano il tribunale aveva negato la possibilità di uscire per andare a visitare la donna ormai malata Ha chiesto di potere uscire dal carcere per partecipare al funerale della moglie È l'istanza avanzata da Benedetto Spera capomafia di Belmonte  Mezzagno condannato all'ergastolo e detenuto nel carcere Opera di Milano ha presentato la richiesta tramite il suo avvocato per avere la possibilità di dare un ultimo saluto alla consorte Già in passato il boss mafioso aveva chiesto di uscire per fare visita alla moglie malata. Il tribunale di Sorveglianza di Milano però, ritenendolo ancora un soggetto socialmente pericoloso, aveva respinto quell'istanza. Così come era accaduto in passato per altre richieste di permesso premio o per il differimento della pena per ragioni di salute è stato capo del mandamento di Belmonte la Procura e la questura di Palermo hanno sempre dato parere negativo temendo che avrebbe potuto approfittare dei permessi per riattivare i contatti con Cosa Nostra A presentare le istanze l'avvocato Maurizio Di Marco che difende il fedelissimo di Bernardo Provenzano arrestato nelle campagne di Mezzojuso dopo nove anni di latitanza Il bando per la messa in sicurezza del costone roccioso franato a novembre 2021 si è chiuso lo scorso 30 settembre In questi giorni è stata nominata la commissione giudicatrice che dovrà affidare l'intervento Successivamente però dovrà essere rifatta la galleria Tre anni in cui i belmontesi sono stati costretti ad allungare - e di parecchio - il percorso per andare a Palermo o per tornare a casa Tre anni in cui quel tratto di strada è stato usato spesso come discarica di rifiuti speciali o per abbandonare auto rubate Tre anni in cui qualcuno ha violato l'inibizione al transito passando ugualmente e mettendosi in pericolo Ma adesso i lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso franato nell'autunno 2021 sono davvero a un passo Sono 17 le imprese che hanno partecipato alla gara d'appalto E in questi giorni, è stata nominata la commissione giudicatrice che valuterà le offerte Al termine delle verifiche si potrà procedere all'aggiudicazione dell'intervento per un tratto lungo circa 370 metri e all'interno della galleria tre anni fa avvenne il cedimento che portò all'interdizione della strada Il progetto prevede l'applicazione di pannelli in funi di acciaio ad alta resistenza e ancoraggi posti ai vertici di ciascun pannello Dopo la messa in sicurezza del costone roccioso è prevista una seconda fase di lavori legata a un altro appalto ancora da indire A occuparsi dei bandi di gara è il soggetto attuatore per il contrasto del dissesto idrogeologico della Regione mentre i progetti sono stati predisposti dalla Città metropolitana "Il Comune - dichiara Maurizio Milone sindaco di Belmonte Mezzagno - continuerà a vigilare affinché vengano accelerate le procedure per il compimento dell'opera ma si spera che complessivamente si possano completare i lavori in tre anni Ci sarebbe infatti la possibilità di avviare il secondo intervento col primo ancora in corso ma si tratta di una ipotesi che dovrà valutare il Rup che è lo stesso per entrambe le opere" Aggressione a Belmonte Mezzagno a due carabinieri da un uomo di 48 anni e dal figlio 17enne che soni stati arrestati.L’episodio è avvenuto subito dopo che i militari avevano fermato il minore a bordo di uno scooter senza targa tentando di tagliare le fascette utilizzate per il sequestro del veicolo è intervenuto aggredendo un carabiniere alle spalle i carabinieri hanno cercato di immobilizzare il giovane ma il padre ha reagito ingaggiando una colluttazione con uno degli uomini in divisa che ha tirato fuori il taser per neutralizzare l’aggressore Da un video risulta che avrebbe cercato di colpire il militare con un pugno per fargli cadere la pistola a impulsi elettrici Anche grazie all’intervento di altre pattuglie i due sono stati arrestati e portati in caserma per ulteriori accertamenti in attesa.Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto l’arresto per entrambi Il minorenne è stato condotto presso l’istituto penale minorile Malaspina mentre per il padre è stato disposto l’obbligo di firma “Ho inviato la mia solidarietà anche alla caserma dei carabinieri di Belmonte Mezzagno” ha detto ieri il sindaco Maurizio Milone ©2012-2025 La Voce Di Bagheria | Associazione Culturale Accademia C.F Ha chiesto di potere uscire dal carcere per partecipare al funerale della moglie. È l'istanza avanzata da Benedetto Spera, capomafia di Belmonte Mezzagno condannato all'ergastolo e detenuto nel carcere Opera di Milano. L'uomo, ormai novantenne, come riporta PalermoToday ha presentato la richiesta tramite il suo avvocato per avere la possibilità di dare un ultimo saluto alla consorte Già in passato il boss palermitano aveva chiesto di uscire per fare visita alla moglie malata Il tribunale di Sorveglianza di Milano però ritenendolo ancora un soggetto socialmente pericoloso Così come era accaduto in passato per altre richieste di permesso premio o per il differimento della pena per ragioni di salute L'appalto ha un importo di 5,8 milioni: le domande di partecipazione potranno essere inviate entro il prossimo 30 settembre Schifani: "Primo intervento indispensabile ne seguiranno altri per il ripristino della viabilità" che collega la città di Palermo all’abitato di Gibilrossa e a Belmonte Mezzagno "Si tratta - dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani al vertice della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico - di un primo intervento di messa in sicurezza indispensabile per il ripristino della viabilità dopo l’episodio della caduta massi del novembre 2021 Diamo così avvio al recupero di un intero versante ponendo le basi per le opere successive che restituiranno alla pubblica fruizione un collegamento strategico per tutta l’area" "se tutto procederà per il verso giusto" come ha detto lo scorso aprile il sindaco di Belmonte ma l’inversione di rotta è tracciata e i tempi sono quelli previsti dalle procedure L’area di progetto è caratterizzata da un costone roccioso dell’altezza media di 110 metri che incombe direttamente sulla Sp 37 corre all’interno di una galleria costituita da una soletta in cemento armato sorretta secondo i parametri del Piano per l’assetto idrogeologico della Regione Siciliana si contraddistingue per i suoi alti parametri di pericolosità e di rischio Le soluzioni progettuali consistono nell’applicazione di pannelli in funi di acciaio ad alta resistenza e ancoraggi posti ai vertici di ciascun pannello Si procederà quindi alla stabilizzazione dei macigni in equilibrio precario a cura di rocciatori specializzati e che procederanno da monte verso valle.    ha organizzato la manifestazione domenica in piazza davanti al Municipio Anche a Belmonte Mezzagno lo sport ha unito tutti e ha abbattuto ogni barriera Una giornata all’insegna dello sport della condivisione e dell’inclusione afferrato un arco per centrare il bersaglio tolto le scarpe per salire sul tatami o preso in mano una racchetta da tennis si è sentito protagonista e parte integrante di una squadra Giacomo Abbate e Manuel Lacerati nel tennis da tavolo o Davide Migliore nel judo hanno dato prova del loro talento Gli allenatori Lele Governale e Francesco Patti hanno montato una porta e hanno fatto calciare i ragazzi in piazza L’associazione Pensiamo in positivo ha fatto ballare e divertire tutti i ragazzi “Siamo qui per fare conoscere varie discipline paralimpiche ai ragazzi con disabilità che vivono in questo territorio – spiega Roberta Cascio delegata regionale Fisdir - che sono meno avvantaggiati rispetto a chi vive in città Grazie all’associazione Il Tesoro ritrovato riusciremo a portare avanti quello che abbiamo iniziato oggi e i ragazzi potranno continuare a fare attività sportiva” La presidente dell’associazione Il Tesoro ritrovato sottolinea: “I miei ragazzi si sono sempre occupati di arte e teatro ora faranno anche sport perché bisogna prendersi cura del corpo e dell’anima” Il sindaco Maurizio Milone ha fatto in modo che la strada fosse chiusa al traffico e sicura “Vedere all’opera questi ragazzi è davvero molto emozionante – dice il primo cittadino - Queste iniziative vanno incoraggiate perché coinvolgono tutti” Il giovane è accusato di due assalti avvenuti a marzo e maggio nell'attività che si trova in via Papa Giovanni XXIII I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere che lo avrebbero immortalato mentre indossava un passamontagna poco prima dell'irruzione In carcere con l’accusa di avere rapinato due volte una farmacia di Belmonte Mezzagno che si trova vicino casa sua I carabinieri hanno arrestato e portato al Pagliarelli un ragazzo di 27 anni che avrebbe messo a segno due colpi tra marzo e maggio scorsi nell’attività di via Papa Giovanni XXIII con un bottino complessivo di 650 euro Al termine di uno dei due assalti l’indagato aveva puntato il coltello contro una farmacista per farsi consegnare l’incasso prima di salutare e andare via L’attività d’indagine condotta dai militari della Compagnia di Misilmeri è stata avviata proprio dopo la prima rapina, risalente al 25 marzo "In pieno giorno - hanno ricostruito dal Comando provinciale - un uomo con il volto coperto da un passamontagna e armato di un coltello è entrato all’interno dell’attività e ha minacciato una dipendente facendosi consegnare l’incasso di 250 euro" L’immediato intervento delle pattuglie della stazione locale aveva permesso di acquisire le immagini riprese dalle telecamere così da ricostruire il percorso fatto durante la fuga La successiva perquisizione effettuata in casa di Capizzi aveva consentito di sequestrare alcuni indumenti indossati il giorno della rapina e il coltello che avrebbe utilizzato per minacciare la farmacista la stessa farmacia aveva subito un’altra rapina In quell’occasione un uomo aveva fatto irruzione nell’attività e minacciato la dipendente prima di farsi consegnare 400 euro in contanti e scappare nel tentativo di fare perdere le proprie tracce A incastrarlo ancora una volta le telecamere che avrebbero immortalato il suo volto scoperto mentre indossava il passamontagna pochi istanti prima dell'assalto Alla luce degli elementi acquisiti dagli investigatori sotto il coordinamento della Procura di Termini Imerese il gip ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare disponendo la detenzione in carcere Il 27enne è stato quindi accompagnato in una cella dell’istituto penitenziario Pagliarelli in attesa del processo o di nuove disposizioni da parte dell’autorità giudiziaria La Sp37 è interdetta per una frana dall'inizio di novembre del 2021 Un comitato di residenti segnala le precarie condizioni igieniche del luogo e i rischi igienici e sanitari Il sindaco di Belmonte scrive alla Regione: "Avviare urgentemente l'appalto per i lavori" eternit compreso. La strada provinciale di Gibilrossa interdetta a causa di una frana ormai da 2 anni e 9 mesi è sprofondata nel degrado. L'iter per avviare i lavori necessari per la riapertura è stato tortuoso ma si intravede uno spiraglio all'orizzonte Il sindaco di Belmonte Mezzagno Maurizio Milone ha infatti scritto a Salvatore Lizzio soggetto attuatore per il contrasto del dissesto idrogeologico della Regione chiedendo di avviare urgentemente le procedure per l'appalto delle opere La missiva di Milone porta la data di oggi e contiene un passaggio che fa ben sperare i tanti pendolari tra Belmonte e Palermo che dal novembre 2021 sono costretti ad allungare - e di parecchio - il percorso "Finalmente dopo due anni e mezzo di tribolazioni prima per mancanza di finanziamenti e successivamente per la revisione prezzi - scrive Milone - il 26 giugno 2024 il Rup Claudio Tascone, ha trasmesso il progetto esecutivo dell'intervento corredato di tutti gli elaborati tecnico-amministrativi nonché il rapporto finale di verifica del progetto e il verbale di validazione dello stesso" Il sindaco aggiunge inoltre che il 28 giugno Lizzio ha emesso "un decreto di approvazione in linea amministrativa l’urgenza e l’indifferibilità dell'intervento" Milone spiega che "la Città metropolitana ha completato ciò che era tenuta a fare e ora tocca alla Regione far partire la gara che spero sia indetta entro settembre" Quello per la messa in sicurezza del costone roccioso dell'importo di 6,8 milioni di euro, è soltanto il primo dei due progetti necessari alla riapertura della strada provinciale La stazione appaltante adesso dovrà procedere all'affidamento dei lavori che dovrebbero durare 12 mesi già predisposto dalla Citta metropolitana servirà a ricostruire la galleria paramassi ha trovato le risorse anche per questo intervento Prevede l'abbattimento di quattro campate e il rifacimento del tunnel e anche in questo caso è stato stimato un tempo di 12 mesi "So che si sta lavorando anche su questo fronte - aggiunge Milone - in modo da farsi trovare pronti quando la prima opera sarà conclusa" Per il momento tocca aspettare e continuare a sopportare i disagi di una situazione che sta peggiorando esponenzialmente - dice Manfredi Campagna presidente del comitato di Gibilrossa - è che diverse persone passate a loro rischio e pericolo dalla galleria hanno respirato del materiale pericoloso abbandonato in vari punti della strada, mettendo a serio rischio la vita delle persone e alcuni rifiuti sono già stati incendiati. Tutto il luogo intorno alla galleria si sta inquinando sempre di più in vicinanza dei vari frutteti lì presenti e delle falde acquifere che portano a valle e sembrano non esserci soluzioni in merito a questa situazione" cara Navigatrice,non riesci a leggere Monreale Press perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità Puoi continuare a leggerci accettando i consensi pubblicitari o sottoscrivendo un abbonamento Sostenitore: in questo modo navigherai senza tracciamento dei cookies e diventerai parte della community di Monreale Press Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “monrealepress.it” al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi Il tuo aiuto è per noi indispensabile I carabinieri della Stazione di Belmonte Mezzagno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 28enne palermitano, già noto alle forze dell’ordine, accusato di tentata rapina in concorso Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Termini Imerese su richiesta della Procura della Repubblica L’indagine condotta dai militari ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato ritenuto il presunto autore del tentativo di rapina avvenuto il 28 gennaio scorso ai danni di un istituto di credito Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti con la complicità di un secondo individuo che fungeva da palo all’esterno della banca avrebbe fatto irruzione nella filiale minacciando un impiegato con un taglierino A sventare il colpo è stata la prontezza di riflessi dell’impiegato che ha reagito con determinazione riuscendo a disarmare il malvivente utilizzando un ombrello è stato costretto alla fuga senza riuscire a portare via alcun bottino i militari sono riusciti a identificare il sospettato Le prove raccolte sono state ritenute sufficienti dall’Autorità Giudiziaria per l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare l’indagato si trova ristretto presso la casa circondariale di Termini Imerese in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari Il comandante provinciale Luciano Magrini ha premiato i militari del Nucleo investigativo e della Compagnia per il blitz di ottobre 2022 che ha portato all'arresto di sei persone Dc e Forza Italia: “Sicurezza e benessere della comunità devono essere al primo posto”Redazionelunedì 30 Ottobre 2023In un momento di urgente necessità e in risposta alle crescenti sfide che la comunità di Belmonte Mezzagno(PA) sta affrontando il Responsabile Regionale delle Grandi Emergenze della Dc in Sicilia e il Commissario di Forza Italia di Belmonte Mezzagno sottolineano l’importanza di riaprire al più presto la strada Belmonte Mezzagno-Palermo un collegamento vitale tra Belmonte Mezzagno e Palermo è stata chiusa a causa di una frana sulla galleria paramassi di Gibilrossa Questa situazione ha creato gravi disagi per i residenti e gli imprenditori della zona oltre a mettere a repentaglio la sicurezza di coloro che devono attraversare strade alternative alcune delle quali vietate al transito” “In considerazione dell’urgenza di questa situazione nel ringraziare il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il sindaco metropolitano di Palermo Roberto Lagalla per l’alto senso di responsabilità dimostrato da entrambi nell’annosa vicenda richiedono un monitoraggio costante degli adempimenti burocratici e dei lavori necessari per riaprire la Strada Belmonte-Palermo – proseguono - È imperativo che i tempi per la riapertura della strada siano ridotti al minimo possibile tenendo conto della sicurezza e dell’efficienza del progetto” “Non possiamo permettere che la comunità di Belmonte Mezzagno continui a subire gravi disagi e rischi per la propria incolumità a causa della chiusura di questa strada cruciale – dichiara Maurizio Di Piazza - È nostro dovere garantire che le opere di ripristino siano completate in tempi brevi e lavoreremo instancabilmente per raggiungere questo obiettivo” “Come Commissario di FI di Belmonte Mezzagno sono pienamente impegnato a garantire che la situazione venga risolta in modo tempestivo ed efficace – dichiara Giuseppe Di Liberto - La cooperazione tra le forze politiche è essenziale per affrontare questa emergenza e garantire il benessere della nostra comunità così come un dialogo aperto con gli enti preposti per garantire che i lavori di riparazione siano condotti con la massima celerità e la massima attenzione alla sicurezza dei cittadini” un impegno congiunto da parte delle autorità regionali e locali non limitandosi alla mera riparazione del sottopasso ma valutare la creazione di ulteriori collegamenti tra Palermo e Belmonte Mezzagno ad esempio dando seguito al progetto redatto dall’Ing Giuseppe Di Marzo che prevede la realizzazione di una bretella per congiungere l’autostrada Pa-Ct alla SP 37 evitando la congestione della borgata di Ciaculli o al progetto di aprire definitivamente il tracciato per congiungere Belmonte Mezzagno a Palermo tramite l’ampliamento della Regia Trazzera Scala dei Muli che costituisce il prolungamento della Via Belmonte Chiavelli dalla via Regione Siciliana a Belmonte Mezzagno Ecco le prime reazioni raccolte da ilSicilia.it a Palazzo Comitini Luca Sbardella è l’ospite della puntata numero 322 di Bar Sicilia Il coordinatore di Fratelli d’Italia in Sicilia commenta il post elezioni Provinciali del 27 aprile La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani Un viaggio indimenticabile attraverso la storia l’enogastronomia e l’economia locale raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie 9 – 90141 – Palermo – 091335557P.IVA: 06334930820Mercurio Comunicazione Società Cooperativa a r.l è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 26988 Sito gestito da La Digitale srlinfo@ladigitale.it Un uomo incappucciato ha fatto irruzione nell'attività che si trova in via Papa Giovanni XXIII ed è fuggito con un bottino di poche centinaia di euro Il racconto della vittima: "Probabilmente era un giovane aveva il passamontagna ma ho notato delle folte sopracciglia" Ha fatto irruzione con un grosso coltello tra le mani ha svuotato la cassa e prima di andarsene ha pure salutato E' successo sabato a Belmonte Mezzagno dove un uomo incappucciato ha rapinato la farmacia di via Papa Giovanni XXIII riuscendo a portare via circa 250 euro in contanti Sull'episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Misilmeri che hanno ascoltato il racconto dei testimoni e sequestrato alcuni video A raccontare del colpo messo a segno dal rapinatore "educato" è la stessa vittima una delle dottoresse che lavora nella farmacia aperta appena sei mesi fa dice a PalermoToday cercando di sdrammatizzare un po' Indossava un giubbotto rosso - aggiunge - e nascondeva il volto dietro un passamontagna nero ha svuotato la cassa e si è allontanato salutando" I testimoni sono riusciti a fornire qualche indicazione che potrebbe rivelarsi utile per gli investigatori racconta ancora la dottoressa che lo ha osservato mentre si faceva spazio fra una mamma con il figlio piccolo e gli altri clienti I militari intervenuti dopo l'allarme lanciato tramite il 112 hanno acquisito le immagini riprese dall'impianto di videosorveglianza interno all'attività ma anche dalle altre telecamere installate a Belmonte che in meno di venti giorni ha ricevuto due visite indesiderate sulle quali indaga la polizia E' stato invece denunciato invece un 35enne che avrebbe tentato di rapinare una farmacia a Capaci a gennaio scorso Pietro Pizzo era finito in carcere con il blitz "Limes" di aprile dell'anno scorso ed era poi tornato libero dopo alcune settimane perché il tribunale del Riesame aveva annullato integralmente l'ordinanza di custodia cautelare per carenza di gravi indizi di colpevolezza Adesso l'indagine a suo carico è stata chiusa Era finito in carcere con l'operazione "Limes" contro il clan di Belmonte Mezzagno il 7 aprile dell'anno scorso con l'accusa di associazione mafiosa ed era stato poi scarcerato due settimane dopo dal tribunale del Riesame Adesso l'inchiesta a carico di Pietro Pizzo (difeso dall'avvocato Manfredi Novara) è stata del tutto archiviata dal gip Antonella Consiglio: gli elementi raccolti non sarebbero sufficienti a sostenere l'accusa A capo del clan - dove negli ultimi anni si sono verificati alcuni omicidi - ci sarebbe stato che avrebbe "curato il mantenimento dell'ordine pubblico e anche la risoluzione di controversie tra privati" oltre a provvedere al mantenimento dei carcerati Secondo l'ipotesi iniziale della Procura Pizzo avrebbe aiutato proprio Giocondo nelle sue incombenze Nello specifico a Pizzo veniva contestato di essersi adoperato per il recupero delle trecce d'aglio rubate ad un ambulante e anche di aver mediato nell'acquisto di un'auto Episodi ricostruiti attraverso delle intercettazioni in alcuni casi - come ha sostenuto la difesa - sarebbe stato travisato che aveva totalmente annullato l'ordinanza di custodia cautelare a carico di Pizzo Per il quale ora è stata disposta l'archiviazione Erano stati arrestati con il blitz "Limes" dello scorso 7 aprile ma il tribunale del Riesame ha integralmente annullato l'ordinanza di custodia cautelare per Pietro Pizzo e Giovan Battista Martini i giudici hanno disposto la reclusione in casa con braccialetto elettronico Erano finiti in carcere il 7 aprile con l'operazione "Limes" dei carabinieri perché avrebbero fatto parte del clan di Belmonte Mezzagno dove negli ultimi anni sono avvenuti anche diversi fatti di sangue il tribunale del Riesame ha deciso di scarcerare tre degli indagati per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico accogliendo le tesi dei difensori, ha invece del tutto annullato l'ordinanza di custodia cautelare e disposto l'immediata scarcerazione per altri due indagati Pietro Pizzo (difeso dall'avvocato Manfredi Novara) e Giovan Battista Martini (assistito dall'avvocato Rocco Chinnici) alla quale è stata applicata una misura più lieve è assistito dall'avvocato Armando Crini) proprio Giocondo avrebbe "curato il mantenimento dell'ordine pubblico e Avrebbe anche provveduto al mantenimento dei carcerati della famiglia mafiosa di Belmonte In tutto erano state arrestate nove persone Gli imputati erano stati coinvolti nel blitz "Limes" di aprile dell'anno scorso anche con l'accusa di mafia che per il momento è stata però stralciata Erano stati arrestati ad aprile dell'anno scorso con il blitz "Limes" dei carabinieri anche con l'accusa - poi non ravvisata dal tribunale del Riesame - di associazione mafiosa Per 6 imputati oggi si è chiuso uno stralcio del processo in abbreviato legato soltanto all'accusa di detenzione di armi Il gup Paolo Magro ha deciso di infliggere 4 condanne Vincenzo Sunseri (difeso dall'avvocato Rosanna Vella) e Salvatore Giocondo (difeso dall'avvocato Armando Crimi) a fronte dei 4 anni e 8 mesi chiesti dalla Procura - per coloro che sono stati invece ritenuti colpevoli dal giudice Giuseppe Martorana (entrambi difesi dall'avvocato Rocco Chinnici) e Salvatore Billeci (assistito dall'avvocato Michele Giovinco) Al momento la contestazione legata al 416 bis è stata stralciata e la Procura ha deciso di procedere con il giudizio immediato soltanto per quanto riguarda la detenzione di armi processo che si è concluso oggi in primo grado Il blitz era scattato anche a seguito di una serie di delitti commessi a Belmonte Mezzagno (gli omicidi di Vincenzo Greco trovato senza vita nella sua auto a gennaio del 2019 nonché il tentato omicidio di Giuseppe Benigno) con l'operazione "Limes" sarebbe stato ricostruito anche l'organigramma del clan di Belmonte.  Sono due i progetti da realizzare: uno prevede la messa in sicurezza del costone roccioso franato sindaco di Belmonte Mezzagno: "C'è la copertura finanziaria per entrambe le opere continueremo a vigilare fino al completamento degli interventi" Si va avanti a piccoli passi per la riapertura del tratto della Sp37 la provinciale che collega Ciaculli a Belmonte Mezzagno chiusa dal novembre 2021 per una frana sulla galleria di Gibilrossa. L'iter che porterà ai lavori di recupero della strada, già tortuoso di suo nei giorni scorsi sembrava avere subito un brusco stop con l'arresto di Maurizio Croce ex commissario per il contrasto al dissesto idrogeologico della Regione e supervisore dell'intervento per la messa in sicurezza del costone roccioso sindaco di Belmonte Mezzagno,tra i comuni più penalizzati dalla chiusura della Sp37 fa sapere che il percorso non si fermerà "Se tutto procederà per il verso giusto potremo vedere la strada riaperta nel 2026" dice Milone, facendo un paio di calcoli basati sui progetti definitivi già approntati da tempo e finalmente coperti anche a livello finanziario Innanzitutto ci sono le opere per evitare che la montagna si sbricioli di nuovo come già accaduto quasi due anni e mezzo fa A questo proposito "il nuovo commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico della Regione Salvatore Lizzio - si legge in una nota di Milone - ha trasmesso al Comune di Belmonte Mezzagno il decreto commissariale con il quale si è proceduto alla conferma dell'incarico relativo all'acquisizione della progettazione esecutiva e al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per gli interventi di mitigazione del rischio geomorfologico per il tratto di Sp37 (di Gibilrossa) che si sviluppa lungo la galleria artificiale danneggiata dalla caduta massi" Milone spiega che "l'immediata nomina di Lizzio da parte del presidente della Regione ha messo al riparo dalla dilatazione dei tempi di attuazione dei lavori della messa in sicurezza della Sp37" Così il nuovo commissario di governo "nel prendere atto del contratto ha confermato l’affidamento alla 'Pro-Geo Progettazione Geotecnica' nella persona del legale rappresentante Fabio Cafiso per l’importo complessivo di 6 milioni e 850 mila euro" per la progettazione esecutiva comprensiva del piano di sicurezza e coordinamento ha 30 giorni di tempo per l’espletamento dell’incarico Successivamente la stazione appaltante procederà all’affidamento dei lavori che dovrebbero durare 12 mesi Quello per la messa in sicurezza del costone roccioso però è soltanto il primo dei due progetti necessari alla riapertura della strada provinciale "L'appalto - conclude Milone - sarà predisposto non appena saranno in fase avanzata i lavori del primo progetto continuerà a vigilare fino al completamento delle opere" e l'analisi dei video ripresi dalle telecamere L'uomo è stato individuato dai carabinieri La processione del Santissimo Crocifisso a Belmonte Mezzagno Idee, storie, persone che muovono la Sicilia Contestano al sindaco la mancata realizzazione del programma elettorale il dissesto finanziario che sarà approvato da un commissario ad acta mandato dalla Regione la mancata stabilizzazione dei precari del Comune la gestione della raccolta dei rifiuti ritenuta inefficiente e con costi molto alti per i cittadini Infine anche la gestione dell’emergenza Covid-19 avvenuta senza la necessaria trasparenza che la situazione richiedeva “Rischia di essere una mozione che non sarà mai discussa in consiglio – afferma il sindaco Salvo Pizzo – La Regione ha già iniziato il percorso che porterà al commissariamento del consiglio comunale E’ stato nominato il commissario ad acta Giuseppe Reitano che voterà il dissesto Provvedimento che porterà alla nomina di un commissario che sostituirà il Consiglio” I veterinari dell'Asp hanno preso in consegna il cane per tenerlo in osservazione I carabinieri della compagnia di Misilmeri stanno cercando di ricostruire quanto successo E' successo ieri sera in via Montagnoli dove un uomo di 70 anni è rimasto ferito Immediato l'intervento dei sanitari del 118 che l'hanno soccorso e portato in ospedale a Palermo I veterinari dell'Asp hanno preso in consegna il cane per eseguire i controlli di rito e tenerlo in osservazione I carabinieri della compagnia di Misilmeri stanno cercando di ricostruire quanto successo mentre gli agenti della polizia municipale eseguiranno i controlli sul microchip L'annuncio del Csa-Cisal: “Dopo anni di attesa Sedici precari del Comune di Belmonte Mezzagno saranno stabilizzati Ad annunciare la notizia è Gianluca Cannella del Csa-Cisal: "“Finalmente Adesso si giunga subito alla firma dei contratti a tempo indeterminato ponendo fine a questo lunghissimo iter” Il sindacato sollecita un intervento anche a favore di 20 Asu "Abbiamo sollecitato l’Amministrazione comunale a chiedere alla Regione la richiesta di quantificazione del finanziamento Il Csa-Cisal - conclude Cannella - resta al fianco dei lavoratori e continuerà in questa battaglia di giustizia sociale finché l’ultimo precario non verrà stabilizzato” che deteneva illegalmente una pistola con canna modificata Nel bilancio delle attività svolte anche 3 denunciati e 14 persone segnalate alla prefettura per consumo di droga I carabinieri della compagnia di Misilmeri negli ultimi giorni hanno intensificato i servizi straordinari di controllo sul territorio anche grazie al rinforzo delle squadre della Compagnia di intervento operativo del 12esimo Reggimento "Sicilia" e del Nucleo cinofili di Palermo-Villagrazia I militari dell’Arma sono stati impiegati massivamente nei territori di Misilmeri ove hanno eseguito mirati posti di blocco e diverse perquisizioni domiciliari Due gli arrestati: un pregiudicato 33enne di Misilmeri pronta all’uso; un 56enne di Belmonte Mezzagno era evaso dai domiciliari Nell’ambito dell’attività antidroga sono state segnalate 14 persone alla prefettura quali assuntrici di sostanze stupefacenti per porto e detenzione abusiva di armi e oggetti atti ad offendere; i controlli hanno consentito di rinvenire e sequestrare diversi tirapugni un coltello a scatto e una spranga in ferro E' scattata una denuncia anche per un disoccupato di Villabate segnalato alla magistratura per ricettazione in quanto trovato in possesso di 13 cavi di rame di varie lunghezze Durante i controlli alla circolazione stradale per guida in stato di ebrezza e guida senza patente è stato trovato nella sua Bmw in via Umbria Sul parabrezza i fori di quattro colpi di arma da fuoco Nella vettura anche una sigaretta ancora accesa La disperazione della moglie che sentendo gli spari ha tentato di contattare il marito quattro in rapida successione - stamani ha svegliato chi abita appena fuori Belmonte Mezzagno Sono da poco passate le 9 quando il telefono del 118 e dei carabinieri comincia a squillare: "In via Umbria c’è un uomo riverso in un’auto Poco dopo la macabra scoperta: Antonio Di Liberto è stato ucciso. Quattro colpi di arma da fuoco fatali per l’uomo molto noto nel paese a una manciata di chilometri da Palermo Di Liberto era fratello dell’ex sindaco il boss di Belmonte Mezzagno arrestato nel blitz Cupola 2.0 perché ritenuto uno dei protagonisti del nuovo vertice mafioso e da alcuni mesi collaboratore di giustizia.  Il fragore dei colpi è arrivato fino alle orecchie della moglie di Di Liberto (nella foto) Ma non è stata ancora aperta la stagione della caccia" avrebbe detto subito alla sorella che era con lei La preoccupazione ben presto si è trasformata in ansia ma il suo cellulare squillava a vuoto e allo studio - le dicono al telefono - non è ancora arrivato Pochi minuti per scoprire che gli spari che aveva sentito erano quelli di un omicidio e che il corpo senza vita trovato in una Bmw vicino casa era quello del marito.  che è stato raggiunto dai colpi di pistola mentre si trovava nella sua auto La Scientifica lo ha trovato seduto sul sedile lato guida ma con il busto riverso sul sedile del passeggero Altri sono stati trovati sulla nuca e sulla schiena Da chiarire se siano di uscita o se chi ha sparato lo abbia colpito sia frontalmente sia alle spalle anche una sigaretta che si è consumata da sola O una volta salito in auto aveva acceso una sigaretta che però il killer o i killer non gli hanno dato tempo di finire? Interrogativi a cui dovranno rispondere gli inquirenti Le indagini sono coordinate dalla Dda.  La parentela con il pentito Bisconti non è sfuggita agli inquirenti che adesso non escludono alcuna pista e stanno sentendo amici e parenti della vitima. Di Liberto potrebbe essere stato ucciso per vendetta che potrebbe essere un segnale di avvertimento al boss pentito. Bisconti ha dato poco scelto di collaborare con la giustizia raccontando agli investigatori gli affari della mafia di Santa Maria di Gesù e Villagrazia al vaglio del reparto operativo dei carabinieri di Palermo che segue le indagini in campo ci sarebbe anche l’ipotesi di un "messaggio" inviato proprio al neo pentito I militari hanno sequestrato anche le telecamere di sorveglianza di un'abitazione non lontana dal luogo del delitto Si torna a sparare così a Belmonte Mezzagno A inizio anno a essere crivellato è stato Vincenzo Greco trovato morto lungo via Portella della Paglia una diramazione della strada provinciale 38 che porta a Santa Cristina Gela Operaio edile palermitano incensurato di 36 anni fu trovato ucciso all’interno della sua auto I militari trovarono Greco all'interno dell'abitacolo Sembrerebbe che al momento dell'agguato che ai tempi della sua amministrazione fu nominato ministro dell'Agricoltura anno in cui si dimise dopo che il Viminale azzerò il suo ufficio tecnico E' morto l'ex sindaco Saverio Barrale ha guidato il comune palermitano dal 2007 al 2011 anno in cui mollò la guida dopo che il Viminale azzerò il suo ufficio tecnico.  che ai tempi della sua amministrazione fu nominato ministro dell'Agricoltura Barrale vinse le amministrative nel maggio del 2007 con una coalizione di Centro Da ex professore fu punto di riferimento non solo per la comunità belmontese arrivate nell'agosto del 2011 al termine di una seduta del Consiglio comunale infuocata Il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso inviò al Viminale una relazione: gettava ombre sull'ufficio tecnico comunale paventando delle irregolarità nella gestione chiese - ma non ottenne - lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.  Fu quella l'ennesima tegola nell'amministrazione Barrale "E' doloroso e difficile sapere che non ci sei più - ricorda il nipote Saverio Romano - il tuo grande cuore così come mi chiamavi da bambino".  Grazie agli elicotteri i carabinieri hanno individuato un'area in cui erano state coltivate 400 piante - alte da 70 centimetri a 3,5 metri - in contrada Casale Valle della Tavola Oltre 400 piante di marijuana alte da 70 centimetri a 3,5 metri scoperte grazie a un elicottero dello Squadrone eliportato cacciatori "Sicilia" durante un sorvolo sopra un terreno a Belmonte Mezzagno I carabinieri hanno sequestrato una mega piantagione in contrada Casale Valle della Tavola arrestando tre persone per produzione e traffico di sostanze stupefacenti I carabinieri si sono appostati a debita distanza e hanno visto i tre poi finiti in manette arrivare a bordo di uno scooter e di un’auto "Il controllo - spiegano dal Comando provinciale - ha permesso di portare alla luce un vero e proprio laboratorio per la produzione e il confezionamento della marijuana La coltivazione risultava essere irrigata con l’acqua prelevata da due cisterne per mezzo di una pompa idrovora" Al termine degli accertamenti i tre sono stati arrestati e su disposizione dell’autorità giudiziaria messi ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida "L’intera piantagione - concludono dal Comando provinciale - a completa maturazione avrebbe fruttato fino a 400 mila euro ed è stata sequestrata e affidata ai laboratori del Lass del Reparto operativo di Palermo per le analisi" Il gip di Termini ha applicato i domiciliari all’uomo trovato in possesso di una calibro 22 che era nascosta nel tronco di un albero Stabili le condizioni del diciassettenne che era stato sorpreso con una ragazzina Già la sera della sparatoria i carabinieri avevano bussato alla sua porta trovando sia lui che il fratello con il volto tumefatto Vicino all’abitazione c’erano pure alcuni schizzi di sangue e i frammenti della carrozzeria di uno scooter a bordo strada si è trovato costretto a consegnare ai militari una pistola calibro 22 con matricola abrasa Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto di un uomo di 52 anni indagato per detenzione abusiva di arma Si tratta del primo provvedimento adottato dopo la sparatoria avvenuta nella notte tra sabato e domenica in via Piersanti Mattarella A scatenare la faida fra due gruppi familiari secondo una prima ricostruzione fatta dai militari della Compagnia di Misilmeri sarebbe stata la relazione - evidentemente non gradita - tra il diciassettenne ricoverato al Civico e una coetanea I due sarebbero stati sorpresi in un luogo appartato scatenando l’ira dei familiari della giovane Ad allertare i carabinieri erano stati i medici del Civico dopo l’arrivo di un uomo e di suo figlio "con ferite da arma da fuoco" Nonostante i due abbiano riferito di essere stati feriti in via Giafar gli investigatori hanno collegato la vicenda con una segnalazione ricevuta da un residente di Belmonte che intorno all’una e mezza di quella notte aveva chiamato il 112 raccontando di una rissa vicino a un’officina Così gli investigatori hanno raggiunto un’abitazione di via Piersanti Mattarella identificando il 52enne che "aveva il volto nero - si legge nell’ordinanza del gip - e tumefatto Giungeva nel frattempo anche il fratello che presentava segni di una colluttazione recente Anche lui si mostrava reticente ed evasivo in merito alle cause delle ferite" l’indagato ha raccontato che "qualche ora prima della mezzanotte - prosegue il giudice - aveva trovato un ragazzo in casa con la nipote e così faceva ritorno in compagnia del padre e così nasceva una nuova colluttazione alla quale partecipava anche il padre della ragazza" si sarebbe allontanato per tornare poco dopo e aprire il fuoco contro il giovane e suo padre "Successivamente - scrive ancora il gip - l’indagato si disfaceva dell’arma avvolgendola in un sacchetto e occultandola in un terreno adiacente all’interno di un tronco d’albero d’ulivo" Pistola che è stata poi trovata e sequestrata insieme a 8 cartucce di calibro 22 Sulla scorta di quanto emerso il pm ha chiesto e ottenuto l’applicazione della misura cautelare dei domiciliari con braccialetto elettronico per la detenzione dell’arma nonostante "si staglino - si legge nell’ordinanza - sullo sfondo altre ipotesi di reato sulle quali occorrerà fare luce" Intanto restano stazionarie le condizioni del diciassettenne ricoverato al Civico Dagli accertamenti eseguiti dai medici è emersa la presenza di alcuni frammenti metallici - con ogni probabilità riconducibili all’arma con cui avrebbe sparato il 52enne - individuati tra cuoio capelluto Il ragazzo nelle prossime ore sarà sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere le schegge La prognosi resta per il momento riservata ma per i medici il peggio sarebbe già passato I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza con cui il gip ha disposto il carcere per tutti gli indagati Tra le figure di spicco emerge quella di Agostino Giocondo Sono accusati di associazione di tipo mafioso porto e detenzione di armi clandestine e ricettazione E’ scattata all’alba l’operazione denominata Limes con cui i carabinieri hanno arrestato a Belmonte Mezzagno e rinchiuso in carcere nove persone considerato personaggio di spicco della famiglia per la quale avrebbe “coordinato l’attività - si legge in una nota - nei settori tipi di controllo di Cosa nostra” Gli altri destinatari della misura sono Gregorio Crini (Belmonte sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia sono stati i carabinieri del Comando provinciale che hanno dato seguito alle operazioni degli ultimi quindici anni dall’operazione Perseo del 2008 a quella di dieci anni dopo “Sussistono gravi indizi - prosegue la nota - per affermare la piena operatività dell’organizzazione criminale Cosa nostra a Belmonte che nell’ultimo triennio è stato teatro dei più eclatanti fatti di sangue dell’intera provincia di Palermo immortalando un contesto territoriale caratterizzato da uno spietato ricorso alla violenza ed all’uso delle armi” Nel gennaio 2019 a morire era stato Vincenzo Greco il cui cadavere è stato rinvenuto all’interno della propria auto Qualche mese dopo toccò a Antonio Di Liberto ucciso con una pistola mentre si trovava in macchina A gennaio di quello stesso anno nel mirino finì Giuseppe Benigno che fu ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito con due proiettili alla spalla L’ultima vittima a Belmonte è stata Agostino Alessandro Migliore fratello di Giovanni (ritenuto uomo d’onore della famiglia di Belmonte e allo stato detenuto) ucciso mentre usciva da casa con dodici colpi di calibro 7,65 Dall’attività investigativa è emerso che Giocondo avrebbe “curato - ricostruiscono dal Comando provinciale - il mantenimento dell’ordine pubblico sul territorio e adoperandosi per la risoluzione di controversie tra privati Risulterebbe essersi attivato per il sostentamento dei detenuti della famiglia di Belmonte e per la restituzione della refurtiva asportata ad un commerciante organico alla famiglia mafiosa e anch’egli arrestato sfruttando la forza di intimidazione promanante dalla loro appartenenza a Cosa nostra avrebbe influenzato la libertà di iniziativa economica locale” Nel corso delle indagini è stata accertata “la piena disponibilità di armi da parte della famiglia di Belmonte Mezzagno delle quali solo due sono state rinvenute: un fucile da caccia marca Winchester calibro 12 con matricola parzialmente punzonata e un revolver 38 special Smith & Wesson con matricola abrasa è stata sequestrata nel corso di un tentativo di venderla a dei palermitani permettendo così di configurare agli odierni arrestati anche l’aggravante di cui al comma 5 dell’articolo 416 bis In particolare sarebbe attribuibile a Giocondo il ruolo di presunto custode dell’arsenale della famiglia di Belmonte poiché questi risulterebbe coinvolto in ciascuna delle vicende riguardanti le armi della consorteria” Quella che allora era poco più che una ragazzina oggi è una trentenne e quel lavoro lì lo ha proprio fatto (e anche bene) Vi raccontiamo la bella storia di Marta Spera donna pastore e imprenditrice agricola di Belmonte Mezzagno La Procura ha invocato anche 10 anni per l'imprenditore Giuseppe Benigno scampato ad un agguato a dicembre del 2019 nonché per tre forestali accusati di favoreggiamento aggravato Il processo si sta svolgendo con il rito abbreviato davanti al gup Simone Alecci Per Benigno il pubblico ministero ha chiesto 10 anni di reclusione Per Giuseppe Cuccia sono stati invocati 6 anni mentre per Giovanni Migliore e Francesco Corso Si tratta di tre operai forestali in servizio nel distaccamento di Belmonte dove Tumminia avrebbe fatto il bello ed il cattivo tempo Infine è stata chiesta una condanna a 4 anni per Giovan Battista Bisconti: per la Procura quando venne chiamato dai carabinieri per fornire informazioni sulla vicenda avrebbe negato le evidenze emerse dalle indagini L'inchiesta si inserisce nell'ambito dei mutamenti nel clan di Belmonte determinati dall'operazione "Cupola 2.0" con cui fu stroncato il tentativo di ricostituire la Commissione provinciale di Cosa nostra Filippo Bisconti, e il suo "feudo" andò in fibrillazione si scontarono le fazioni fedeli a Bisconti e quelle legate invece a Tumminia che era già stato arrestato nel 2008 con l'operazione "Perseo" ed era da poco tornato in libertà Una faida in cui si inserirebbero gli omicidi del commericialista Antonio Di Liberto ucciso a maggio del 2019 con sei colpi di pistola mentre usciva da casa sulla sua Bmw eliminato a gennaio del 2019 mentre si trovava in un suo casolare di campagna che riuscì tuttavia a salvarsi e si rifugiò poi a Mantova Freddato con diversi colpi di arma da fuoco in via Palmiro Togliatti era stato arrestato nell'ambito dell'operazione antimafia "Cupola 2.0" Il rumore dei proiettili ha svegliato Belmonte Mezzagno Intorno alle 5 del mattino è stato ucciso Agostino Migliore boss arrestato nell'operazione "Cupola 2.0" con la quale è stata fermata la riorganizzazione della commissione provinciale di Cosa nostra che gestiva un supermercato in paese, è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco mentre si trovava all'interno della sua Audi in via Palmiro Togliatti Il fratello è ritenuto uomo di fiducia del boss Filippo Bisconti che fino al dicembre 2018 ha retto il mandamento poi Bisconti ha scelto di collaborare con la giustizia. Indagano i carabinieri.   per tentare di uccidere l'imprenditore edile Giuseppe Benigno Nell'ambito delle indagini sulla faida i carabinieri avevano arrestato un mese fa quattro persone tra le quali Salvatore Tumminia ritenuto il nuovo capomafia di Belmonte Mezzagno.  Un uomo di 75 anni è stato preso a calci e pugni da un tredicenne e dai suoi familiari E' finito in ospedale con un trauma cranico e una lesione alla mandibola Sull'episodio indagano i carabinieri che hanno raccolto la denuncia della vittima e avviato le indagini Preso a pugni e calci davanti al municipio prima da un ragazzino e poi dai suoi familiari Un uomo di 75 anni è finito in ospedale dopo essere stato aggredito venerdì scorso in piazza della Libertà La sua "colpa" sarebbe stata quella di aver rimproverato il ragazzino che lo aveva preso di mira lanciandogli contro delle piccole pietre e altri oggetti raccolti da terra I familiari dell’anziano hanno sporto denuncia ai carabinieri che ora indagano sull’accaduto l’episodio è stato raccontato in una lettera da Franco La Barbera medico nonché ex consigliere comunale di Belmonte che avrebbe ricostruito l’accaduto raccogliendo informazioni da altri concittadini “Il rimprovero e l’invito ad essere più educato - scrive - si presume essere stato ritenuto motivo sufficiente per potere sferrare un violento pugno all’uomo che sarebbero arrivati i genitori del ragazzino che avrebbero terminato l’aggressione mandando l’anziano in ospedale con un trauma cranico e una lesione alla mandibola e scagliandosi anche contro i suoi familiari nel frattempo accorsi per aiutarlo La lettera di denuncia si conclude con un attacco al sindaco Maurizio Milone che ignorerebbe "la gravità della situazione sociale nel paese" ha pubblicato un post su Facebook raccontando ciò che aveva visto: "Mentre uscivo dal palazzo comunale - si legge sui social - mi sono ritrovato in mezzo a una confusione di persone accorse per un’aggressione Alcuni presenti mi riferivano che un ragazzino aveva aggredito un uomo che teneva un impacco di ghiaccio sulla mandibola Quel terribile spettacolo mi ha pietrificato" rispondendo a qualcuno che lo aveva attaccato di non aver fatto nulla afferma: "Non sono stato testimone dell’aggressione e valuterò se denunciare chi si è reso autore di false dichiarazioni Ho contattato i carabinieri e sto seguendo direttamente la vicenda Pensavo di non dovere rendere pubblica questa attività sui social perché la cosa è seria e non può diventare cortile Io e gli assessori presenti siamo stati sentiti dai carabinieri e abbiamo reso dichiarazioni spontanee" acquisita la denuncia presentata dai familiari del 75enne hanno identificato il ragazzino e i suoi familiari avviando le indagini per ricostruire la dinamica dell'aggressione Al vaglio anche le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza installate vicino al municipio