viticoltori e artigiani che stanno rivoluzionando il mondo del food nel rispetto del territorio Pronti a partire con noi per questo viaggio gourmet Un verde che riempie gli occhi di lussureggiante natura Di vigne e meleti che si rincorrono a perdita d’occhio fino a scomparire tra i monti Sembra una immagine bucolica e forse lontana dalla realtà ma al contrario di meraviglia concreta si tratta su quella strada del vino nota per le tipicità enologiche che caratterizzano questa zona del Trentino-Alto Adige prima contadini da generazioni e poi albergatori ha aperto un vero e proprio angolo di benessere relax e gusto: l’Hotel Seeleiten è l’unico 5 stelle sul lago ma rappresenta anche una casa che trasmette un senso di intima accoglienza che si lasciano andare ai ricordi nel momento in cui raccontano di quando il nonno ha voluto lasciare a ognuno dei tre figli un albergo da far crescere e curare per il loro domani e quello dei nipoti Una volontà rispettata con amore e dedizione A loro va il merito di aver sviluppato un vero e proprio wellness e gourmet Hotel capace di coniugare il senso di pura distensione che tutti cerchiamo da una pausa tra i monti con l’aspetto enogastronomico che non può mancare in un luogo votato alla buona cucina e al buon bere Qui l’aspetto ristorativo si può definire una vera e propria fucina di bontà espressione di quanto importante sia l’aspetto cibo in un contesto di vacanza Questo è ciò che si cerca e questo è quello che la Famiglia Moser ha da sempre presente Così le specialità culinarie richiamano la cucina altoatesina con influenze mediterranee dove la ricerca delle materie prime incontra cura nella preparazione e una calibrata dose di creatività quella che ben si adatta a un pubblico sicuramente attento perché dalle parole della proprietà si scopre che la clientela risulta per la maggior parte tedesca e austriaca che si occupa di ogni bontà dalla colazione alla cena la cui filosofia culinaria si ispira alla natura nonché alle coltivazioni della splendida valle che accoglie Caldaro il suo lago e la flora che ricorda la maestosità tropicale “Ogni giorno sono numerosi i menu da studiare per poter soddisfare le differenti esigenze della clientela e queste variazioni si moltiplicano per dare sempre più alternanza e differenziazione di scelta nel corso della settimana – racconta lo chef Tollin – Tutto ciò rappresenta un grande stimolo perché mi permette di continuare a creare combinazioni ho la fortuna di lavorare con ragazzi e ragazze che amano ciò che fanno Nei piatti di Tollin c’è sicuramente tanto studio capacità di osservazione e la conoscenza di ingredienti e tecniche di cottura Ma soprattutto si legge la volontà di soddisfare il palato in modo raffinato senza l’ansia di esagerare a tutti i costi Perché qui il “di più,” sarebbe stonato con il contesto e le esigenze Tollin sa osservare quello che accade nel mondo dell’alta ristorazione senza farsi travolgere da esso; sa prendere spunto da colleghi italiani e stranieri Come la sua grande ammirazione nei confronti della tristellata Dominique Crenn oppure le fughe gastronomiche in alcuni dei più rinomati ristoranti italiani per assaggiare studiare. Il suo è un bagaglio culturale costruito sul campo con la giusta dose di umiltà che fa sempre bene Che aiuta ad andare avanti con consapevolezza E se fino a questo momento l’attenzione si è soffermata sulla natura non si può tralasciare un altro fiore all’occhiello della Famiglia Moser: la tenuta vitivinicola situata proprio a Caldaro. Tutto è iniziato circa 40 anni fa dalla grande passione per il mondo della terra e del vino con la coltivazione di vigneti sul versante soleggiato delle Alpi quando le uve venivano ancora cedute alle cantine circostanti per la vinificazione ovvero la realizzazione della Tenuta Moser C’è un filo conduttore che regola tutto l’operato: il rispetto Da quel rispetto nascono produzioni enologiche aromatiche Il Pinot Grigio affinato in botti di legno che conferiscono un tono speziato al vino dalla  equilibrata acidità; Sauvignon dalla struttura profonda e dal finale persistente; Chardonnay fruttato con sentori di ciliegia e fragoline di bosco; Kaltersee classico superiore 18 mesi in barrique e 6 mesi di affinamenti in bottiglia la Famiglia Moser ha voluto sperimentare ulteriormente e puntare anche sulla birra dalla classica Pilsener fino a una invenzione da meditazione: la Barley wine fermentata in botte con 12 gradi da degustazione Trovi qui la mappa delle reti di ricarica BMW Foto di copertina gentilmente concessa dalla proprietà Sito web Pianizza di Sotto 13/a 39052 Caldaro | Alto Adige | Italia Sito web Vuoi scoprire le ultime notizie e ricette dei più grandi chef e ristoranti al mondo La nostra società utilizza inoltre cookie funzionali per registrare informazioni sulle scelte dell’utente e per consentire una personalizzazione del Sito; ad esempio Questi cookie possono essere installati dalla nostra società o da Terze parti In caso di disabilitazione di questi 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autenticità Le temperature miti e le giornate sempre più lunghe rendono la primavera il periodo perfetto per visitare questa zona e apprezzarne le numerose opportunità L’area benessere e le piscine riscaldate all’aperto permettono di godersi la bellezza primaverile dell’Alto Adige in totale tranquillità La proposta gastronomica del resort è altrettanto raffinata con una cucina che valorizza gli ingredienti locali e una vinoteca che offre una selezione dei migliori vini altoatesini consente di vivere un’autentica esperienza a contatto con il territorio La primavera a Cornaiano è il momento ideale per esplorare la natura circostante e immergersi nella cultura locale Gli appassionati di escursionismo possono percorrere il Sentiero Enodidattico di Cornaiano un itinerario che attraversa i vigneti locali e offre informazioni sulla viticoltura della zona numerosi percorsi ciclabili conducono attraverso paesaggi mozzafiato come la pista che porta ai Laghi di Monticolo dove è possibile fare una sosta rinfrescante o organizzare un picnic all’aria aperta Un’altra opzione interessante è il percorso che porta al Castel d’Appiano una delle fortezze più suggestive della zona da cui si gode di una vista panoramica spettacolare Caldaro e Appiano ospitano anche numerosi eventi culturali e enogastronomici Un appuntamento imperdibile è la “Notte delle Cantine” (13 giugno 2025 a Caldaro e Appiano) durante la quale le aziende vinicole della zona aprono le loro porte ai visitatori per degustazioni e visite guidate Altri eventi primaverili includono la “Appiano in Fiore” che celebra il risveglio della natura con passeggiate organizzate tra i frutteti in fiore e diverse sagre locali dedicate ai prodotti tipici dell’Alto Adige una visita al Museo Castel Moos-Schulthaus offre un’interessante panoramica sulla vita medievale nella regione La posizione strategica di Cornaiano consente di visitare facilmente alcune delle località più affascinanti dell’Alto Adige noto per il suo centro storico e il Museo Archeologico dell’Alto Adige Un’altra meta imperdibile è Caldaro sulla Strada del Vino famosa per il suo lago balneabile e il Museo del Vino che offre una panoramica sulla storia vitivinicola della regione con i suoi giardini botanici di Castel Trauttmansdorff e le storiche terme rappresenta una tappa ideale per chi desidera coniugare cultura e benessere Cornaiano e la zona di Appiano sulla Strada del Vino offrono una molteplicità di opportunità per una vacanza primaverile indimenticabile attività all’aria aperta e un’accoglienza calorosa che rende ogni soggiorno speciale nonostante due occasioni in superiorità numerica dei padroni di casa non concretizzate coach Giovinazzo non nasconde la delusione: “Purtroppo per passare devi essere nettamente superiore Per due tempi e mezzo hanno lasciato giocare Cinque minuti a Berger per una carica che forse ne meritava due nessuna chiamata sul fallo su Nimenko lanciato a rete… così diventa difficile ma giovedì dobbiamo rifarci davanti al nostro pubblico” Giovedì al Palaghiaccio di Aosta alle 20 si giocherà gara-6 Per i Gladiators l’unico risultato possibile è la vittoria per continuare a sperare e portare la serie in Alto Adige per l’ultima e decisiva sfida Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento PiùPress società cooperativaP.Iva 01022690075Registrazione Tribunale di Aosta 11/02 del 1° agosto 2002Iscrizione al ROC (Registro degli operatori della comunicazione) con numero 12623 © Copyright 2024 – Aostasera Edizioni Passage du Verger, 1 – 11100 AostaTel. e fax: 0165 610203 – redazione@aostasera.it Silvia Savoye – s.savoye@piupress.it Concessionaria esclusiva per la pubblicitàTel: 0165 548366publiaosta@netweek.it Servizi informatici forniti da Dmedia Group SpA Soc Unipersonale - Società del Gruppo Netweek S.p.A Please upgrade your browser to improve your experience l’enoturismo europei sono storicamente dominati da tre grandi Paesi Ma nel dinamico settore dell’offerta alberghiera legata alle aziende vinicole un nuovo protagonista sta iniziando ad attirare l’attenzione degli appassionati Francia e Spagna sono da sempre i leader indiscussi della produzione vinicola europea e dominano la classifica continentale E lo stesso vale sostanzialmente per l'offerta alberghiera legata al settore Questi Paesi vantano ormai una lunga storia nell’enoturismo e dispongono del maggior numero di hotel con vigneti e impianti di produzione propri rappresentando così un modello di riferimento per l’esperienza enoturistica un nuovo concorrente si affaccia sulla scena e spera di trasformare il terzetto di testa in un quartetto.L'industria vinicola portoghese è in piena espansione sia in termini di produzione che di consumo globale L'esplosione è dovuta almeno in parte al rinnovato interesse dei viaggiatori per questo affascinante Paese Ci piace pensare che questo fascino sia alimentato tanto dalla ricchezza di boutique hotel di alta classe del Portogallo quanto dalla popolarità del Porto o del surf il Portogallo possiede forse più di ogni altro Paese una scelta di hotel architettonicamente all'avanguardia e con un design di tendenza e questo vale anche per gli hotel enoturistici.E per i viaggiatori a cui non piace il vino Che apprezziate o meno un calice di rosso o bianco un hotel enoturistico realizzato con maniacale attenzione ad ogni dettaglio offre un’esperienza di assoluto fascino La viticoltura è uno dei modi più sensibili e poetici con cui interagiamo con la natura frutto di una passione millenaria che pulsa nelle vene (e nelle viti) di ognuna delle strutture che stiamo per presentarvi c’è un legame profondamente romantico con la terra e la manualità che pochi altri tipi di hotel possono offrire.L'Europa propone un’offerta di enoturismo di eccellenza mondiale ma per quanto riguarda la “wine hospitality” Spagna e Portogallo sono decisamente all’avanguardia Prenota Les Sources de Caudalie con la Guida MICHELIN → L'Hôtel & Restaurant Lalique - Château Lafaurie Peyraguey nasce dalla collaborazione tra Lalique celebre produttore di oggetti in vetro e cristallo ma le sue ambizioni in termini di lusso sono altissime è la prima volta che un produttore di “premier cru” consente ad ospiti di pernottare fra le sue mura ed è ovvio che voglia mostrarsi all’altezza dei suoi quattro secoli di storia Prenota Château Lafaurie Peyraguey con la Guida MICHELIN → In Francia ci sono château più grandi e spettacolari ma lo Château Cordeillan-Bages sfrutta al meglio le sue dimensioni relativamente ridotte La struttura si trova nel paesino di Bages nel cuore della regione vinicola dell’Haut-Médoc nella stessa tenuta che produce i vini dello Château Lynch-Bages Prenota Château Cordeillan-Bages con la Guida MICHELIN → Il palazzo risale al 1700 e questo spiega il suo insolito stile italiano La trasformazione in hotel è avvenuta solo nel 2017 lo rende una destinazione ideale per gli amanti del vino Ma la chiave del suo fascino è che si tratta semplicemente dell'hotel più lussuoso della zona Prenota Fonscolombe con MICHELIN Guide → Terra Dominicata – Hotel & WineryEscaladei Hotel Marquès de RiscalElciego Nella regione vinicola della Rioja è in corso una gara fra archistar: agli edifici di Zaha Hadid e Santiago Calatrava si è aggiunto quello del figlio adottivo dei Paesi Baschi Originariamente destinato ad essere la sede aziendale di Marquès de Riscal l'edificio si è rivelato troppo straordinario per non essere condiviso: oggi è quindi è aperto a un pubblico che ambisce a pernottare in uno degli hotel enoturistici più originali del mondo Prenota l’Hotel Marquès de Riscal con la Guida MICHELIN → Casa BeatnikA Coruña In Portogallo si incontrano sempre più spesso eleganti strutture agrituristiche in grado di competere con quelle italiane ma L'AND Vineyards rappresenta qualcosa di completamente diverso: un impressionante esempio di architettura alberghiera moderna all’altezza di alcune delle migliori strutture del mondo un ristorante gourmet e una serie di suite dal sofisticato design Prenota L’AND Vineyards con La Guida MICHELIN → Il Quinta da Pacheca Wine House Hotel è una casa padronale del XVIII secolo situata all'interno di un'azienda vinicola della Valle del Douro che combina il suo fascino classico con interni dal design contemporaneo e comfort moderni da boutique hotel troverete due file di bungalow simili a baccelli grandi quanto basta per offrire una camera da letto e un bagno accoglienti più una terrazza esterna con vista sui vigneti Prenota il Quinta da Pacheca Wine House Hotel con la Guida MICHELIN → Herdade da Malhadinha Nova è un placida oasi per gli appassionati di vino L'hotel di lusso occupa solo una piccola parte di una vasta proprietà di oltre 400 ettari nella splendida e poco popolata regione del Baixo Alentejo La struttura accoglie una cantina all'avanguardia e il ristorante dell'hotel propone una cucina regionale curata da uno chef stellato; quasi tutti gli ingredienti sono biologici e prodotti nella tenuta Prenota Herdade da Malhadinha Nova con la Guida MICHELIN → São Lourenço do Barrocal è una tenuta agricola creata 200 anni fa che si estende su circa 408 ettari nella spettacolare campagna dell'Alentejo ma gran parte delle sue infrastrutture sono state riutilizzate come boutique hotel di lusso stalle e persino un frantoio sono stati trasformati per accogliere camere d'albergo Prenota São Lourenço do Barrocal con la Guida MICHELIN → paesaggi mozzafiato e un servizio impeccabile: i treni di lusso ridefiniscono con stile il concetto di “slow travel” Scoprite con noi alcuni indimenticabili viaggi in treno Un viaggio da Sirmione alla cinematografica strada della Forra tra chiavi MICHELIN I viaggiatori esperti sanno che per godersi al meglio le spiagge Un viaggio nel mistero e nell’archeologia dai templi Patrimonio Unesco di Siem Reap Questo mese 6 nuovi locali entrano a far parte della Guida MICHELIN Italia La creazione di memorie sensoriali durature passa dal piatto e dal drink chef stellati MICHELIN e i produttori artigianali di spirits l’insegna due stelle MICHELIN di Vico Equense guidata dallo chef Gennaro Esposito è un indirizzo che merita la deviazione E’ l’indirizzo che uno dei nostri ispettori consiglierebbe senza esitazioni ad un amico Gli ispettori della Guida MICHELIN ci parlano le loro più recenti e interessanti scoperte Tornate a trovarci ogni mese per una nuova serie di hotel spettacolari ma pochi chilometri verso l’entroterra sono sufficienti per allontanarci dalla frenesia della costa e dei traghetti che portano all’Elba e catapultarci nella quintessenza del più tipico paesaggio toscano Seppur di origini non propriamente laziali dalla seconda metà del Novecento in avanti carbonara ed amatriciana sono divenute parte del panorama capitolino al pari dei monumenti storici che distinguono Roma da tutte le altre città del mondo Roma accoglie almeno 13 milioni di visitatori Una cifra che non sorprenderà chi conosce la Città Eterna e il suo immenso patrimonio artistico e culturale Ma una visita alla Capitale può essere anche un'occasione per scoprire la sua regione Se siete a Roma in questo anno di Giubileo e volete evitare le folle di pellegrini vi suggeriamo quindi 5 gite da un giorno fuori porta per esplorare il Lazio sotto il sole di primavera può aggiungere i vantaggi al momento del check-out grazie al periodo di prova gratuito di 30 giorni Continuando accetto i Termini di utilizzo e lInformativa sulla privacy Desidero ricevere la Newsletter della Guida MICHELIN salvare le liste dei tuoi ristoranti e hotel preferiti aggiungere recensioni di ristoranti e hotel gestire facilmente le tue prenotazioni alberghiere Questi Paesi vantano ormai una lunga storia nell\u2019enoturismo e dispongono del maggior numero di hotel con vigneti e impianti di produzione propri rappresentando cos\u00ec un modello di riferimento per l\u2019esperienza enoturistica un nuovo concorrente si affaccia sulla scena e spera di trasformare il terzetto di testa in un quartetto L'industria vinicola portoghese \u00e8 in piena espansione L'esplosione \u00e8 dovuta almeno in parte al rinnovato interesse dei viaggiatori per questo affascinante Paese Ci piace pensare che questo fascino sia alimentato tanto dalla ricchezza di boutique hotel di alta classe del Portogallo quanto dalla popolarit\u00e0 del Porto o del surf il Portogallo possiede forse pi\u00f9 di ogni altro Paese una scelta di hotel architettonicamente all'avanguardia e con un design di tendenza un hotel enoturistico realizzato con maniacale attenzione ad ogni dettaglio offre un\u2019esperienza di assoluto fascino La viticoltura \u00e8 uno dei modi pi\u00f9 sensibili e poetici con cui interagiamo con la natura c\u2019\u00e8 un legame profondamente romantico con la terra e la manualit\u00e0 che pochi altri tipi di hotel possono offrire.L'Europa propone un\u2019offerta di enoturismo di eccellenza mondiale ma per quanto riguarda la \u201cwine 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cantina Fonscolombe Ma la chiave del suo fascino \u00e8 che si tratta semplicemente dell'hotel pi\u00f9 lussuoso della zona Prenota Fonscolombe con MICHELIN Guide \u2192 Nella regione vinicola della Rioja \u00e8 in corso una gara fra archistar: agli edifici di Zaha Hadid e Santiago Calatrava si \u00e8 aggiunto quello del figlio adottivo dei Paesi Baschi Originariamente destinato ad essere la sede aziendale di Marqu\u00e8s de Riscal l'edificio si \u00e8 rivelato troppo straordinario per non essere condiviso: oggi \u00e8 quindi \u00e8 aperto a un pubblico che ambisce a pernottare in uno degli hotel enoturistici pi\u00f9 originali del mondo Prenota l\u2019Hotel Marqu\u00e8s de Riscal con la Guida MICHELIN \u2192 In Portogallo si incontrano sempre pi\u00f9 spesso eleganti strutture agrituristiche in grado di competere con quelle italiane all\u2019altezza di alcune delle migliori strutture del mondo Prenota L\u2019AND Vineyards con La Guida MICHELIN \u2192 Il Quinta da Pacheca Wine House 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del vino dove Aosta arriva senza aver mai battuto la corazzata bolzanina Pronti via e gli orogranata trovano subito il gol del vantaggio grazie alla zampata di Berger in power play in un match spesso interrotto dai tanti falli Il pareggio arriva in apertura di secondo drittel al 23’54” con Selva che concretizza l’assistenza di Siiki e batte Tura I padroni di casa provano ancora a spingere nonostante i 6′ totali di penalità accumulati con occasioni da una parte e dall’altra ma senza il guizzo che possa sbloccare la parità ma ad Aosta bastano 36″ per portare il match dalla propria parte ma il puck rimbalza sul pattino di Vinatzer finendo nella gabbia di casa e facendo scattare la festa orogranata che martedì 1° aprile è già tempo di gara-2 di finale di Italian Hockey League alle 20 alla Patinoire di regione Tzamberlet Gara-3 si giocherà giovedì alla Raiffeisen Arena Caldaro mentre gara-4 è fissata per sabato 5 ancora ad Aosta Ricordiamo che la serie di finale è al meglio delle 7 partite Quotidiano online Iscrizione al Tribunale di Aosta n. 8/2012 Autorizzazione del 13/12/2012www.gazzettamatin.com Iscrizione al Tribunale di Aosta n.4 del 4/10/2016 Luca Mercantil.mercanti@gazzettamatin.com Alessandro Biancheta.bianchet@gazzettamatin.com Danila Chenald.chenal@gazzettamatin.com Erika Davide.david@gazzettamatin.com Davide Pellegrinod.pellegrino@gazzettamatin.com Cinzia Timpanoc.timpano@gazzettamatin.com Arianna Papaliaa.papalia@gazzettamatin.com Thomas Piccott.piccot@gazzettamatin.com Elena Rembadoe.rembado@gazzettamatin.com Stefania Muscolosegreteria@gazzettamatin.com contattare la segreteria al numero: 0165/231711 segreteria@gazzettamatin.com 2) Oppure compilando la form cliccando qui You are using an outdated browser. Please upgrade your browser or activate Google Chrome Frame to improve your experience Giunge alla settima edizione il Kaltern-Trophy evento che si svolgerà a Caldaro sulla Strada del Vino (BZ) dal 18 al 20 ottobre La manifestazione ha raccolto 127 iscritti nei tre tornei previsti Numero uno del Tabellone del Torneo principale il Maestro FIDE Francesco Seresin seguito dal Maestro FIDE tedesco Ralf Mueller e dal Maestro Internazionale austriaco Schneider-Zinner Cinque i turni di gioco con cadenza 90’+30” Annunciata la trasmissione in diretta delle partite Il Numero Uno del Tabellone Francesco Seresin Sito Ufficiale Risultati su chessresults Partite in diretta Lichess | chess.com Aggiunta qualche altra foto, anche... Questi tornei weekend hanno il... Lottano quindi spalla a spalla i... Nelle ultime due partite del... Si è concluso il Principado de... Mi sa che Leonardo Vincenti... Subito dietro a Fulgentini, anche... In programma anche un match di... sì norma GM per Francesco... Evidenziamo nuovamente l'ottimo... 1);-webkit-animation:animation-f981je 250ms 0.15000000000000002s forwards step-end,animation-1ncn112 250ms 0.65s forwards step-end;animation:animation-f981je 250ms 0.15000000000000002s forwards step-end,animation-1ncn112 250ms 0.65s forwards step-end;}@-webkit-keyframes animation-1ncn112{0%{-webkit-transform:scale3d(0.75 1);transform-origin:top right;}44.4%{-webkit-transform:scale3d(0.25 1);transform-origin:top right;}100%{-webkit-transform:scale3d(0 1);transform-origin:top right;}}@keyframes animation-1ncn112{0%{-webkit-transform:scale3d(0.75 1);transform-origin:top right;}}@-webkit-keyframes animation-f981je{0%{-webkit-transform:scale3d(0 1);transform-origin:top left;}22.2%{-webkit-transform:scale3d(0.25 1);transform-origin:top left;}44.4%{-webkit-transform:scale3d(0.5 1);transform-origin:top left;}66.6%{-webkit-transform:scale3d(0.75 1);transform-origin:top left;}100%{-webkit-transform:scale3d(1 1);transform-origin:top left;}}@keyframes 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animation-8h4f7b{from{-webkit-transform:scale3d(1.5 rimonta Inter: in casa della Roma finisce 2-2 ParcheggiFAQBiglietteria ParcheggiFAQInter Store INTER STORE SAN SIROINTER STORE CASTELLOInter Store Caldaro sulla Strada del Vino dal 23/09/2024 al 26/09/2024 Fra i tanti aspetti critici della moderna vita urbanizzata che la pandemia ha messo sotto la lente di ingrandimento uno in particolare ha guadagnato prepotentemente la scena: il “bisogno di Natura” innato degli esseri umani il concetto di biofilia è presto diventato un oggetto di studio interdisciplinare tutti i settori che riguardano la progettazione dello spazio dove viviamo dall’architettura all’urbanistica dal design d’arredo all’illuminotecnica Ed è proprio al design biofilico che è dedicato il Biophilia Camp arrivato quest’anno alla sua terza edizione e di cui Materia Rinnovabile è media partner Dal 23 al 26 settembre a Caldaro sulla Strada del Vino studiosi ma anche semplici appassionati potranno vivere quattro giorni di full immersion nei temi della progettazione biofilica il 27 settembre a Bolzano si terrà inoltre il primo Biophilia BarCamp organizzato dal Living Future Europe: una non-conferenza a cui sono invitati a partecipare i biophilic lovers di tutta Europa per portare una testimonianza delle loro storie “La biofilia è la tendenza innata a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e La definizione ufficiale di biofilia (letteralmente “passione per la vita”) si deve al biologo Edward O In realtà il concetto era già emerso anni prima negli scritti dello psicanalista tedesco Erich Fromm che usava il termine parlando dell’attrazione dell’uomo nei confronti della Natura l’ipotesi trovò una sua prima formalizzazione nella raccolta di saggi curata da Wilson e dall’ecologo Stephen Kellert: The Biophilia Hypothesis L’ipotesi biofilica di Wilson e Kellert si basa su due idee principali: la fascinazione dell’essere umano per tutto ciò che è Natura (anche una pianta in vaso o un animale domestico) ovvero una vera e propria connessione emotiva che si instaura con gli elementi naturali Ma se la biofilia è una condizione connaturata nell’uomo o quantomeno la difficoltà nell’avere un contatto diretto con la natura negli ambienti urbanizzati in cui oggi la maggior parte delle persone vive porterà a vari problemi psico-fisici aumento delle allergie e degli stati asmatici costituiscono il poco desiderabile corollario di esistenze trascorse indoor Tanto che l’americano Richard Louv ha coniato addirittura l’espressione “deficit di Natura” per definire queste sindromi che se la qualità della vita e il benessere dipendono dal grado di connessione che si riesce a mantenere con gli elementi naturali questi dovranno in qualche modo rientrare negli spazi quotidiani da cui li abbiamo cacciati via E fu proprio Stephen Kellert il primo a riportare la Natura dentro l’architettura dando vita alla corrente del Biophilic Desing Formalizzata in un libro del 2008 e poi in molte altre pubblicazioni la progettazione biofilica definisce caratteristiche ed elementi concreti capaci di rendere ogni ambiente costruito Partendo dai “padri” Wilson e Kellert nella quattro giorni di Caldaro e durante la unconference di Bolzano ci si confronterà dunque sullo stato dell’arte della progettazione biofilica con sguardi inediti sulle nuove tendenze e le testimonianze di professionisti ed esperti da varie discipline Uno dei punti fondamentali del movimento biofilico è infatti l’interdisciplinarietà visto che un design che si basa sui principi della biofilia dovrà “costruire un benessere misurabile in termini di qualità termica La call per prendere parte al BarCamp di Bolzano, il 27 settembre, è invece aperta solo fino al 31 agosto. Può partecipare chiunque voglia condividere una storia o delle buone pratiche nel campo della biofilia, che si tratti di architettura, moda, arte, psicologia o qualsiasi altro settore. Ci si iscrive attraverso il sito ufficiale Cosa fare in autunno in Alto Adige? L’autunno è la stagione ideale per esplorare l’Alto Adige e scoprire panorami mozzafiato non ancora imbiancati dalla neve specialità enogastronomiche e antiche tradizioni alpine Ecco cosa fare in autunno in Alto Adige-Südtirol.  LEGGI ANCHE: BORGHI AUTUNNO IN ALTO ADIGE Era il 13 agosto 1907 quando venne festosamente inaugurato il trenino del Renon, che conduceva da piazza Walther, nel centro di Bolzano, direttamente sull’Altipiano del Renon il trenino superava un dislivello di poco meno di 1.000 metri di altitudine prima di proseguire su un percorso pianeggiante da Maria Assunta per Soprabolzano Il trenino del Renon era un trenino di montagna sul modello svizzero in voga ai tempi della Belle Époque quando si volle aprire l’accesso alle montagne ai turisti benestanti Nel tempo il percorso a cremagliera fu abbandonato ma oggi il trenino a scartamento ridotto rimane l’ultimo del suo genere in tutto l’Alto Adige L’antica linea ferroviaria oggi collega solamente Soprabolzano a Collalbo e Maria Assunta con vagoni d’epoca e altri moderni Salire sul Trenino del Renon è come fare un viaggio nel tempo mentre davanti a voi sfilano panorami mozzafiato delle Dolomiti che in autunno si tingono di colori caldi La funivia del Renon attraversa vigneti dorati, boschi dai toni rossi e arancio, prati verdi e vette già innevate. Una passeggiata poi sul famoso sentiero delle castagne della Val Isarco con soste per la tradizionale castagnata  del “törggelen” vi faranno scoprire le pendici del Renon È un meraviglioso lago alpino nelle Dolomiti occidentali anche conosciuto come Lago dell’Arcobaleno perché a volte è verde smeraldo altre blu scuro o grigio a seconda della luce e delle stagioni In autunno si tinge dei colori caldi che vanno dall’arancio al rosso Il lago di Carezza è la gemma della Val d’Ega e un lago alpino tra i più belli delle Dolomiti Ve ne renderete conto quando vedrete questo incantevole specchio d’acqua dai colori iridescenti circondato da fitti boschi di abeti e incorniciato dal massiccio del Latemar che si specchia nel lago creando un paesaggio suggestivo e altamente scenografico situato precisamente nel comune di Nova Levante a 1534 mslm quindi la profondità e l’estensione delle sue acque variano molto in base alla stagione Perciò il lago di Carezza sembra davvero uscito dalle favole.  In autunno il lago di Braies è più affascinante del solito La “perla delle Dolomiti” è uno dei laghi più suggestivi dell’Alto Adige immerso in un paesaggio da favola nel parco naturale Fanes-Senes-Braies boschi di larici dorati e sfumature dell’acqua color smeraldo creano uno spettacolo incantevole il Monte del Lago che veglia su questo suggestivo specchio d’acqua Il lago di Braies è facilmente raggiungibile ed è una meta ideale per trascorrere una splendida giornata immersi nella natura Si può fare una rilassante gita in barca una passeggiata sul sentiero che circonda il lago oppure partire per diverse escursioni in montagna Da qui per esempio parte l'Altavia delle Dolomiti n° 1.  chiese gotiche e tesori artistici caratterizzano la piccola città di Chiusa situata nella media Valle Isarco a 523 metri di altitudine Antico borgo medievale e uno dei Borghi più belli d’Italia Chiusa è anche soprannominata la città degli artisti Tra il 1874 e il 1914 più di 300 artisti arrivarono a Chiusa dopo la scoperta che il borgo fosse il luogo natale del più grande poeta medievale tedesco Vale la pena visitare il borgo che ha uno splendido centro storico sontuosi palazzi e negozi di artigianato Ma il gioiello del borgo è il monastero di Sabiona l'abbazia benedettina situata su un'alta collina che troneggia sulla città uno dei più antichi luoghi di pellegrinaggio del Tirolo.  In bici potreste raggiungere Chiusa ed esplorare i pendii soleggiati della valle Godrete di magnifiche viste sulle Alpi Sarentine e le Dolomiti In autunno inoltre si possono assaggiare le specialità tipiche altoatesine e le castagne arrostite alla Festa del Törggelen a Chiusa In autunno i vigneti si tingono di dorato sullo sfondo dell’azzurro del lago di Caldaro sulla Strada del Vino È il lago balneabile più grande dell’Alto Adige e quello più caldo delle Alpi La temperatura dell’acqua nei mesi estivi supera i 28° C Anche in autunno il lago di Caldaro è una meta piacevole dove trascorrere una giornata di relax Il Lago di Caldaro (Kalterer See) si trova a 216 metri di altitudine si trova direttamente sulla riva settentrionale qui si trova il noto Biotopo Lago di Caldaro con oltre 100 specie di uccelli stanziali che rappresenta inoltre un importante punto di sosta per gli uccelli migratori I bagnanti invece frequentano soprattutto la riva orientale e occidentale del lago Tempo di vendemmia, foliage e castagnate: l’autunno è il periodo ideale per esplorare la Strada del Vino in Alto Adige feste del vino ed escursioni tra boschi e vigneti La Strada del Vino dell'Alto Adige inizia a Nalles passa per il capoluogo di provincia Bolzano si snoda lungo l'Oltradige e la Bassa Atesina fino a Salorno In totale si estende per 150 km e attraversa 16 borghi e 70 cantine. Esplorate i pittoreschi borghi vinicoli che affascinano per le loro tradizioni lo stile di vita della gente del posto e l’autenticità Degustate gli oltre 150 vini nel corso delle giornate caldaresi del vino o visitate una delle numerose cantine Il villaggio montano di San Martino al Monte si trova a 1.740 metri sopra Laces, sulle pendici del Monte Sole della Val Venosta. È facilmente raggiungibile con la funivia durante tutto l’anno e in autunno è una meta ideale per una piacevole escursione Qui si trova una delle più belle chiese di pellegrinaggio dell’Alto Adige Una volta visto il villaggio baciato dal sole si può partire per esplorare per esempio la Cima Vermoi In autunno potrete godere di una vista meravigliosa sui meleti della Val Venosta e sul gruppo dell’Ortles sulla Val Martello e persino sulle Dolomiti quando l’aria è limpida L’autunno a Merano si celebra con la festa dell’uva il Merano WineFestival & Culinaria e la festa della castagna tra gli altri eventi in cui poter scoprire specialità enogastronomiche e tradizioni altoatesine È l’occasione inoltre per visitare Merano che sorge alla confluenza del fiume Passirio nell’Adige tra quattro valli la Val d’Adige e la Val d’Ultimo A una parte antica dall’architettura gotica si contrappone una parte moderna della città circondata da colline rivestite da frutteti e vigneti Nel centro storico si trova il duomo di San Nicolò risalente al periodo compreso tra il 1302 e il 1495 divisa in Portici del fiume e in Portici della Montagna che attraversa il cuore antico della città Non perdete poi la famosa passeggiata Tappeiner che collega Quarazze a Castel San Zeno quest’ultimo situato su uno sperone all’ingresso della Val Passiria che offre un interessante percorso nella storia e nella cultura delle donne Visitate poi i Giardini di Castel Trauttmansdorff che offrono una varietà di piante esotiche ma anche fantastiche vedute sulle montagne circostanti Merano è infine una rinomata città termale che attrae pazienti con varie patologie o viaggiatori in cerca di relax Nel centro della città si trovano le Terme di Merano una struttura termale circondata da palme mediterranee alberi antichi e il grande lago delle ninfee SCOPRI: VICOLI PIÙ BELLI IN AUTUNNO Una piacevole escursione da fare in autunno è quella nella Gola del Bletterbach la gola permette di osservare l’interno delle montagne il mondo delle rocce e la storia delle Dolomiti La gola del Bletterbach si presenta come un libro aperto escursionisti appassionati alla geologia e famiglie con bambini interessati alla natura possono sfogliare più di 40 milioni di anni di storia della Terra Un’esperienza unica non solo per geologi esperti Anche l’Alpe di Siusi in autunno si tinge di colori meravigliosi nella parte occidentale delle Dolomiti È anche l'altopiano più grande d'Europa e si estende su una superficie di 57 kmq dal parco naturale Sciliar Catinaccio e dalle montagne omonime In autunno si possono fare tante escursioni per godersi il sole e una vista spettacolare sulle Dolomiti Il primo sabato di ottobre poi è possibile assistere alla transumanza: dopo l’estate passata sull’Alpe di Siusi In autunno inoltre si tengono numerose feste culinarie come le settimane dello strudel il tradizionale Völser Kuchlkastl ovvero l’Ottobre Gastronomico di Fiè allo Sciliar festival di musica folk nei dintorni di Castelrotto.  L’ideale per godersi al meglio una vacanza autunnale in Alto Adige è soggiornare in uno dei tanti meravigliosi hotel in alta quota da cui ammirare il foliage e lo spettacolo dei paesaggi che si tingono di arancio e rosso in una radura incontaminata sorge l’Hotel San Luis Qui si dorme in eleganti chalet in legno e intime case sugli alberi sorge il Camping Residence Chalet Corones che mette a disposizione degli ospiti botti di legno per due o tre persone è possibile dormire in botti di vino anche al Camping Antholz Accanto al camping la sorgente di acqua termale di "Bad Waldfriede" offre un rimedio naturale per il benessere del corpo L'unico modo per non perderti nulla sulle novità gastronomiche suggerite da Cibotoday allenarsi e conoscere i vini della zona in una porzione molto apprezzata del Nord Italia Il Lago di Caldaro è una splendida meta per un week end all’insegna di prelibatezze enogastronomiche Il più grande lago dell’Alto Adige rende il clima della zona particolarmente mite Il territorio è ricco di itinerari per percorsi di trekking escursioni sul massiccio della Mendola o rilassanti passeggiate a piedi il lago offre la possibilità di praticare canoa il centro sportivo di Castelvecchio mette a disposizione degli appassionati di tennis cinque campi in terra battuta Chi ama rilassarsi sui campi da golf può scegliere tra diverse strutture che si trovano a circa mezz’ora d’auto da Caldaro: il Golf Club d’altitudine a Monte San Pietro I buongustai potranno deliziarsi con gli ottimi vini locali e con le specialità del territorio: speck schlutzkrapfen e l’immancabile schlachtplatte a base di carne di maiale affumicata Il vino più tipico della zona è il Kalterersee che chiude su note piacevolmente ammandorlate Ma non mancano bianchi interessanti realizzati con i più importanti vitigni internazionali Abbiamo selezionato alcuni hotel e le migliori cantine per scoprire il fascino del lago altoatesino CiboToday è anche su Whatsapp, è sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati L’HC Aosta esce sconfitto per 3-2 nella terza gara della finale playoff IHL contro l’SV Kaltern Caldaro Rothoblaas in una partita intensa disputata alla Raiffeisen Arena di Caldaro sulla Strada del Vino (BZ) La serie ora vede l’HC Aosta ancora in vantaggio per 2-1 La partita è iniziata con grande intensità ed il Caldaro ha trovato il vantaggio al 2’50” con una rete in inferiorità numerica di Siiki L’Aosta ha risposto al 7’04” in situazione di power play Timpone recupera il puck e serve De Toni per il goal del pareggio il Caldaro ha riportato la testa avanti al 10’42” con la rete di Felderer Nonostante la spinta offensiva dell’Aosta e qualche intervento degli arbitri per calmare gli animi il terzo periodo è rimasto a reti inviolate e al segno della sirena il tabellone segnava 3-2 per i padroni di casa A fine gara, il coach Luca Giovinazzo ha spiegato: “Queste partite dei playoff sono molto tirate, la prima partita qua l’abbiamo vinta agli overtime ci sono state parecchie decisioni dubbie dell’arbitro abbiamo la possibilità della ‘carta casa’ sabato Ora la serie si sposta ad Aosta per gara-4 dove la squadra valdostana avrà l’occasione di guadagnare un altro punto in finale davanti al proprio pubblico Un match che si preannuncia molto combattuto con il Caldaro deciso a forzare la serie e l’HC Aosta pronto a dare tutto per conquistare il titolo Il confronto tornerà poi nuovamente a Caldaro il 5 per quella che potrebbe rivelarsi una gara cruciale per l’Aosta e si proseguirà ancora con gara-6 il 10 aprile ad Aosta ed eventualmente gara-7 il 12 aprile Aggiornamento Numerazioni Maglie Primavera 1 2024/2025 Il 16 maggio la presentazione del Festival della Serie A Atalanta a Monza per blindare il terzo posto Copyright © 2024 Lega Nazionale Professionisti Serie A | P Nella seconda partita di ritorno del Master Round di IHL l’HC Aosta è stato sconfitta 4-2 dal Caldaro all’Arena di Caldaro sulla Strada del Vino Il primo periodo ha visto il Caldaro partire subito aggressivo mettendo l’Aosta sotto pressione e costringendola nella propria metà campo Il primo goal è arrivato appena dopo 1 minuto e 13 secondi con Oberrauch che ha sfruttato l’assist del compagno per sorprendere il portiere valdostano con un tiro dalla distanza con Wieser che ha replicato la dinamica della prima rete con la difesa dell’Aosta incapace di contrastare l’azione con la squadra valdostana che ha cercato di tenere duro per non lasciare ulteriore spazio agli avversari il Caldaro ha continuato a pressare e al minuto 32’33” ha trovato la terza rete approfittando di una svista difensiva e di una respinta corta del portiere per insaccare a pochi centimetri dalla linea di porta ha reagito e ha finalmente trovato la prima rete al 32’53” con De Toni che ha sfruttato un ottimo scambio con Nardella e De Nardin per accorciare le distanze i valdostani hanno riacceso la speranza con la seconda rete firmata da Berger riportando il punteggio sul 3-2 e rendendo il finale della partita più equilibrato i ragazzi di coach Giovinazzo hanno provato con tutte le forze a trovare la rete del pareggio alzando il baricentro e aumentando la pressione offensiva gli errori sotto porta e la compattezza difensiva del Caldaro hanno impedito ai valdostani di capitalizzare le occasioni create con l’Aosta sbilanciata in avanti alla ricerca disperata del goal del 3-3 il Caldaro ha chiuso definitivamente il match con la rete a porta vuota a 4 secondi dalla fine I valdostani mantengono la seconda posizione in IHL con un distacco di 10 punti dal Caldaro e un solo punto di vantaggio sul Feltre Il prossimo impegno per l’Aosta sarà proprio contro l’HC Feltre, con il match che si terrà sabato 8 febbraio alle 15:00 all’Acinque Ice Arena di Varese, in occasione della prima semifinale di Coppa Italia A questa fase si sono qualificate le prime quattro squadre della Regular Season – Fase 1 della IHL: Caldaro si giocherà la seconda semifinale tra Caldaro e Varese Le due squadre vincenti si sfideranno per la Coppa Italia nella finale di domenica 9 febbraio l’HC Aosta affronterà nuovamente l’HC Feltre il 15 febbraio 2025 alle 20:00 in occasione dell’ottava partita del master round IHL è un'ideale zona viticola situata in un paesaggio naturale e coltivato a vigneti nel punto d'incontro tra influssi mediterranei e alpini il calice per il Kalterersee (creato dalla nota ditta Riedel) Caldaro in abito rosso il 30/05/2025 Caldaro in abito bianco il 24/06/2025 Vino e Cucina a Caldaro il 04/10/2025 Suggerisci una modifica/correzione La nostra redazione è sempre impegnata per garantire la massima qualità ed accuratezza delle informazioni che pubblichiamo Se hai suggerimenti per migliorare questa pagina puoi inviarceli utilizzando il modulo qui sotto abilita javascript per vedere questa sezione Sentieri enodidattici Vari percorsi tematici…  Viticoltura Nello stupendo paesaggio della regione Tipi di vino La produzione annuale del vino in Alto…  Il vino nell’anno I diversi lavori dei contadini nel…  Vendemmia Da inizio settembre a metà ottobre Consigli sul vino Sono moltissimi gli aspetti e le…  Accademia del Vino Alto Adige L’Accademia del Vino a…  e Autoctono I vini in Italia sono protetti dalla…  WinePass La carta vantaggi WinePass per gli amanti del…  © 2003 - 2025 Peer S.r.l. Part è il lago balneabile più caldo di tutto l’arco alpino Questa è una zona paesaggisticamente bellissima e particolarmente vocata alla coltivazione della vite soprattutto per quel che riguarda la Schiava. Per arrivare al Maso Niklaserhof seicento metri sul livello del mare e una vista magnifica sulla valle con il lago sullo sfondo dove si trovano sia la cantina sia i quattro appartamenti a disposizione degli ospiti che qui volessero passare qualche giorno in mezzo al verde ci si inerpica fino a mezza collina fino alla frazione di San Nicolò trae origine quello della Tenuta della famiglia Sölva È Josef, figlio di uno tra i primi soci della cantina Erste+Neue, a fondare l’azienda nel 1993. La stessa, come ci racconta il giovanissimo Michael, nipote del fondatore e classe 2000, è ancora tutta a conduzione familiare allargata: “Mio nonno si è appassionato al vino fin da piccolo avendo proprio vissuto accanto a Erste+Neue come figlio di un fondatore Ha iniziato quassù a fare vino per sé e per gli amici e poi quando mio padre Dieter ha finito la scuola a San Michele all’Adige realizza con lui la cantina.” All’inizio i Sölva partono con due ettari e mezzo che ora sono diventati sette distribuiti su diciassette vigneti in zone strategiche per la miglior resa dei vitigni coltivati Ci racconta Michael: “Lavoriamo nel modo più ‘biologico’ possibile In vigna non si effettuano più diserbi da vent’anni viene praticata la confusione sessuale e i trattamenti sono ridotti al minimo indispensabile Il trenta per cento dei nostri impianti è ancora a pergola ma il più longevo va oltre i settant’anni.” A oggi la produzione varia tra le cinquanta e le cinquantacinquemila bottiglie: la linea base è caratterizzata da etichette che riportano l’impronta degli animali che si muovono in mezzo ai vigneti il quale ci spiega come lo stile dei vini qui sia tutto legato a un’espressione di finezza pulizia e grado alcolico contenuto a differenza della tendenza tipicamente altoatesina più orientata all’opulenza e alla grassezza Sul Kerner questa azienda è stata pioniera in quest’area: “Mio padre è stato uno dei primi a portarlo in Alto Adige Ma ha avuto successo e abbiamo aumentato la superficie fino a farlo diventare il secondo nostro vitigno come estensione di superficie; in più eravamo gli unici a produrlo anche in versione Riserva.” Sono dodici le etichette della Tenuta Niklas Oltre a queste ci sono degli eccellenti distillati ottenuti dalle loro vinacce. Tra i vini assaggiati tutti accomunati da una bellissima freschezza abbiamo amato particolarmente il Pinot Bianco Riserva Doc Salamander Dieter ce l’ha proposto in diverse annate (e a questo proposito la cantina si allargherà per ospitare le riserve destinate a maturare prima di essere messe in vendita) facendoci percepire come il tempo sia un alleato estremamente prezioso per questo grande vino viene ottenuto da viti di trent’anni su terreno di ciottoli calcarei in località Kardatsch a un’altitudine di 550 metri Fermenta in botti di rovere da 500 litri e affina ancora in legno per un anno Seguono altri sei mesi di affinamento sui lieviti in vasche d’acciaio Il 2020 è di un seducente giallo dorato; di grande raffinatezza al naso ha un bel corpo e una notevole complessità con note di frutta in particolare di mela rossa e pera Williams; cenni balsamici e di erbe spontanee lo rendono ancora più incisivo un grande equilibrio tra intensità e finezza e una sapida nota minerale a rinforzarne il nerbo ancora meglio tra cinque (ma anche dieci) anni Sito web Che ricoprono quasi interamente la valle e il versante occidentale della montagna fino al limite degli 800 metri boschi e le acque tranquille di piccoli laghi che si sviluppa in 16 diversi comuni fra Nalles a Salorno ultimo centro dell'Alto Adige al confine con il Trentino e si entra in un territorio che poco ha in comune con gli scenari dolomitici (le cime del Latemar e il Catinaccio si scorgono solo in lontananza guardando verso Est) ma che rappresenta comunque una perla del Sud Tirolo con il suo ecosistema fatto di cantine a circa 250 metri di altitudine e a pochi chilometri da Bolzano dove in luglio e agosto il caldo si fa sentire e la tarda primavera e la fine dell'estate sono i periodi migliori per una vacanza anche di pochi giorni Perché l'esperienza del vino si accompagna alla possibilità di fare attività fisica – dai percorsi ciclabili con le e-bike agli sport acquatici fino alle passeggiate nei boschi della riserva naturale di Monticolo – o di rilassarsi nei tanti alberghi con piscina e area wellness che si affacciano sul lago di Caldaro il più grande della regione e anche quello più caldo delle Alpi sono alcuni dei borghi che segnano la Strada del Vino e sono i nomi delle cantine in forma di cooperativa più conosciute di questa zona Ed è dalle cantine (70 complessivamente quelle del comprensorio) che è partito un viaggio di due giorni che ci ha portato nel mondo del Pinot Bianco e della Schiava si svolta a destra e si arriva alla frazione di San Paolo conta di circa 200 viticoltori e produce circa 1,5 bottiglie l'anno da terreni che si contraddistinguono per una grande varietà di esposizioni altitudini (da 300 a 700 metri sul livello del mare) e tipologia di terreno come ci ha detto il presidente e direttore generale della cooperativa Haas Dieter (20 anni di esperienza in campo consulenziale in Austria) sono rossi il 40% delle vendite è in Sud Tirolo e l'obiettivo dichiarato è quello di puntare su vini (bianchi in particolare) di fascia medio alta Tutte le etichette si possono degustare e acquistare nel punto vendita della cantina un luogo di ritrovo ormai abituale per molti avventori locali e i turisti tedeschi oppure (su prenotazione) direttamente in vigna su una piattaforma di legno panoramica costruita nel mezzo di viti vecchie di 120 anni dalle quali nasce il Sanctissimus un Pinot Bianco invecchiato in legno particolarmente pregiato.La Cantina Kaltern (Caldaro) la cui storia risale agli inizi del secolo scorso e passa attraverso due guerre mondiali (con la separazione dell'Alto Adige dall'Austria) e varie fusioni è un pezzo importante di questo territorio per i suoi 650 soci quasi interamente del posto (sindaco compreso) e i 450 ettari di vigneti che abbracciano letteralemente la cittadina in una sorta di distretto produttivo (del vino) costellato di edifici vecchi e nuovi Visitandola è difficile immaginare che questa cooperativa produca 4 milioni di bottiglie l'anno (metà rossi e metà bianchi) con soli 50 dipendenti e alcuni lavoratori stagionali è la sua particolare composizione: tanti piccoli viticoltori centinaia di appezzamenti curati personalmente dai proprietari utilizzo delle tecnologie anche in vigna e una struttura all'avanguardia da 10mila metri quadrati per la lavorazione delle uve (realizzata nel 2013 e costata 22 milioni di euro) I due nuovi negozi aperti al pubblico per le degustazioni e gli acquisti sono il biglietto da visita di un'azienda che vuole fortemente essere emanazione del territorio e del suo lago che ha nel Kalterersee Classico (il rosso prodotto da vitigni Schiava) il proprio prodotto bandiera e che punta molto anche sul canale digitale (lo scontrino medio del sito e-commerce è superiore ai 200 euro) per sostenere un'offerta di circa 40 etichette marchi secondari ed etichette premium (Quintessenz e kunst.stück) compresi Alla visita guidata della cantina e della barricaia (circa mille botti) si possono aggiungere attività come il “rent a sommelier” il giro dei vigneti con degustazione in loco e (sempre su prenotazione) il pranzo tradizionale in vigna con prodotti tipici.La tenuta Tiefenbrunner è invece l'emblema di una fetta importante della tradizione vinicola dell'Oltreadige Il castello Turmhof che la ospita fu registrato già a partire dal 1848 nel registro commerciale come azienda vitivinicola ma la sua storia legata al vino risale al 1200 di proprietà della famiglia Tiefenbrunner da quattro secoli non sono tanti i suoi numeri (700mila bottiglie l'anno prevalentemente bianchi) quanto la particolarità del luogo e dei suoi 25 ettari di vitigni intorno alla tenuta che si affacciano sulla valle d'Adige dalle vasche in cemento alle botti in legno fino alle etichette delle bottiglie Imperdibile una degustazione a base di cucina fredda e i vini delle selezioni Merus Turmhof e Vigna presso il Bistrot inaugurato nel mese di giugno e ricavato all'interno del castello nella cantina e nel cortile con l'adiacente parco I migliori consigli su prodotti di tecnologia Accesso illimitato al sito de Il Sole 24 Ore La cantina Tiefenbrunner ha indirettamente un altro pregio quello di essere una delle tappe del percorso eno-didattico che si snoda attraverso i vigneti di Schiava Pinot Bianco e via dicendo che costellano tutto il versante della collina viticoltrice autoctona (è uno dei 190 soci della Cantina Sociale Cortaccia cooperativa in attività da 120 anni che produce 1,2 milioni di bottiglie l'anno) e di madrelingua tedesca Si sviluppa per 4 km su strade di campagna e sentieri raccontando tutte le curiosità legate alla produzione del vino compresa la possibilità di sentire le diverse note olfattive di ogni prodotto da ampolle in terracotta posizionate lungo il percorso Si parte dal centro di Cortaccia e seguendo l'impronta del “Saltner” (guardiano) si cammina fino al centro di Magrè con sosta per la degustazione direttamente fra i vignet i La visita guidata costa 20 euro a persona e si prenota (anche online) con la Proloco locale Servono invece 87 euro per partecipare all'escursione di gruppo di un'intera giornata che prevede (ogni sabato) una camminata di 12 km fra i vigneti partendo da quelli più in quota per arrivare a quelli adagiati lungo la Strada del Vino dal Müller Thurgau al passito di uve di Moscato Giallo e Gewurztraminer mentre di norma i partecipanti sono nell'80% dei casi appassionati locali e tedeschi Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici App disponibile su:Google Play App store Un caso studio che potrebbe ispirare molte realtà collettive del vino Tracciare gli eventi storici che hanno portato alla nascita dell’attuale Cantina Kaltern è una vera impresa Tant’è che ve li abbiamo riportati è scandita da fusioni e affermazioni di cantine nuove e storiche tutte sorte attorno a quella meraviglia naturalistica che è il Lago di Caldaro Un lago dalle vicende geologiche estremamente interessanti e che oltre ad attirare per la sua oggettiva bellezza affascina gli appassionati del mondo del vino per la sua straordinaria vocazione I pendii che costeggiano il lago di Caldaro sembrano davvero essere baciati da qualche divinità amante del buon vino: le condizioni pedo-climatiche ideali per la crescita della vite l’arco alpino che infrange le correnti fredde a nord l’influenza mediterranea che spinge da sud; le brezze costanti l’altitudine repentina che porta sino ai 750 metri sul livello del mare l’esposizione di tutte le pareti coltivabili verso il meridione…e quella postura ad anfiteatro - con i filari e la natura in perfetto stato di grazia - che infonde una pace assoluta.  Chi ha abitato questo luogo ha fatto il resto a trovare nella vite una fedele mediatrice tra la mano dell’uomo e quella della terra Cantina Kaltern è il vero fulcro economico e sociale di Caldaro 123 anni sono un arco temporale in cui il mondo cambia le culture si evolvono e con loro anche la rete sociale di un territorio di fare squadra o di creare individualismi Non è stata da meno questa attività che prima della sua ultima fioritura - la ristrutturazione del 2018 - ha attraversato notevoli mutazioni; ha visto nascere il nuovo corso del vino in Italia dopo lo scandalo del 1986; ha attraversato l’introduzione della tecnologia in vigna e in cantina Oggi si disvela come una realtà unita la più importante dell’Alto Adige con una superficie vitata di circa 440 ettari e 590 conferitori Il 45% di questi detiene meno di 0,7 ettari Una frammentazione così massiccia potrebbe far gridare al miracolo per chi ne mastica di cooperative: mettere insieme mezzo migliaio di produttori in un unico progetto Non si tratta di una mera questione politica: su una località che conta 8.000 anime i numeri di Cantina Kaltern diventano un fattore sociale economico e comunitario di ampia rilevanza Un caso studio a cui molte realtà produttive dovrebbero guardare La dimostrazione che il collettivo nel vino può funzionare Ce lo spiega con grande precisione Andrea Moser che ha accompagnato tutte le recenti trasformazioni strutturali ed enologiche di Cantina Kaltern “Quando si parla di cantina sociale quasi per automazione si pensa a un approccio enologico poco meticoloso e a un vino da prezzo Cantina Kaltern vira in tutt’altra direzione: siamo una grande cantina ma interagiamo con piccoli produttori e lavoriamo per dare quanto più possibile valore alle particolarità del territorio Le tante micro-realtà di produzione del lago di Caldaro non avrebbero la forza commerciale per affrontare il mercato; così vedono rispettato il loro lavoro e possono sentirsi parte di un progetto comune proprio del luogo in cui vivono” spiega Andrea Il progetto Cantina Kaltern è pensato per dare voce ai singoli Non solo ai piccoli produttori che coltivano la vite in quest’area “L’altro aspetto fondamentale per la nostra cantina è dare spazio alle varietà locali il che presuppone un intenso sforzo per fare cultura di prodotto In Italia abbiamo tantissime varietà viticole e affermarle non è immediato in altri si fanno fatica ad individuare le peculiarità di quel vitigno Così per molto tempo in tante zone si è percorsa la strada più semplice allevare vitigni internazionali” continua Andrea tornato in auge negli ultimissimi anni grazie ad una grande sinergia territoriale “In Alto Adige abbiamo lavorato per ridare identità a questo vitigno e per differenziarlo dallo Chardonnay con cui spesso condivideva gli spazi in vigna Sottolineo che si tratta di un lavoro territoriale: la nostra forza sta nei singoli che diventano collettivo” I conferitori di Cantina Kaltern vengono seguiti passo passo sul piano viticolo tecnico e produttivo: un lavoro immane quello svolto dalla cantina reso più agevole dalla nuova grande struttura in cui avvengono trasformazione e indubbiamente reso possibile dalle accortezze dei professionisti di cui si avvale Un ruolo cruciale è proprio quello di Andrea Moser “Adottiamo rigidi criteri nella selezione delle uve e prima ancora nei processi agronomici Abbiamo scelto di connotare i nostri vini rispettando le aree geografiche da cui provengono le uve esattamente come fisiologicamente facevano le cantine prima della fusione Dalle uve raccolte nelle altitudini più elevate otteniamo i vini Erste+Neue e Puntay che originano più a ridosso del lago hanno invece un profilo sensibilmente diverso Per noi questa differenziazione è necessaria dà senso alle diversità che convivono in un territorio” Molti di voi assoceranno Caldaro alle Strade del Vino Fate bene: qui c’è la più antica d’Italia che coinvolge le cantine e tante attività di accoglienza pronte a ospitare migliaia di visitatori e turisti tutto l’anno In questo contesto Cantina Kaltern si inserisce con due shop moderni Ci raccontano che l’impegno nella comunicazione e nell'ospitalità sarà sempre più al centro degli investimenti quando un progetto è così complesso - e facile vittima di stereotipi - diventa cruciale Solo visitando la cantina se ne comprende la particolarità e il grande sforzo collettivo “è sul dettaglio e non sulla massa” Correva l'anno 1965 e alla Fiera del Vino di Bolzano Franco Kettmeir – terza generazione alla guida della cantina di famiglia dopo il fondatore Giuseppe e il padre Guido - presentava il primo spumante sudtirolese del Dopoguerra: la “Grande Cuvée” di Pinot Bianco firmata Kettmeir Fu un successo immediato ed è solo uno dei passaggi-chiave per una cantina che oggi celebra un secolo di vita vantando un ruolo di peso nell'evoluzione della viticoltura altoatesina verso la qualità che oggi le è riconosciuta nel quadro nazionale Vitivinicoltura di montagna La Tenuta di Caldaro fu fondata nel 1919 dal giovane commerciante di vini Giuseppe Kettmeir che aveva studiato all'Università di Vienna Dal 1986 la (oggi) centenaria Kettmeir è un pezzo pregiato del Gruppo vinicolo Santa Margherita che per celebrare la ricorrenza ha deciso di varare un logo celebrativo: il segno dell'infinito affiancato da due leoni rampanti e sormontato da una corona.Progettata con un'attenzione specifica soprattutto al mercato locale e nazionale Kettmeir dichiara di volersi focalizzare sull'innalzamento della qualità e sulla ricerca di una risposta adeguata ai cambiamenti di gusto e delle abitudini di consumo Nel tempo ha realizzato accordi di filiera che hanno permesso l'avvio di politiche di sostenibilità ambientale e soprattutto il mantenimento di una vitivinicultura di alta collina e montagna che altrimenti sarebbe andata perduta negli anni dell'industrializzazione «Per Kettmeir questa stretta collaborazione con le famiglie di agricoltori locali che prosegue da generazioni – evidenziano dall'azienda - ha portato ad ottenere oggi una materia prima conferita di livello eccellente» Un'evoluzione legata anche al processo di zonazione che ha consentito di individuare i siti più vocati per ogni specifico vitigno con la valorizzazione dei “masi” (ovvero i cru della tradizione sudtirolese) che oggi sono la base per la linea delle “Grandi Selezioni” di Kettmeir Spinta sulla spumantistica «Siamo in pochi a crederci ma i numeri aumentano anche in Alto Adige» l'amministratore delegato di Santa Margherita Ettore Nicoletto sintetizza in una battuta la visione strategica che ha spinto gli investimenti del gruppo su Kettmeir E nonostante le bottiglie di bollicine oggi sul mercato siano ancora limitate la cantina conferma un percorso di crescita e di evoluzione nell'ambito dei piani di investimento di Santa Margherita a Caldaro lo scorso anno hanno spinto sull'acceleratore dell'offerta enoturistica ripensando l'area dedicata all'accoglienza dei numerosi turisti e winelover che percorrono la Strada del vino Limited edition per il centenario Essendo conosciuta come una tra i protagonisti nella definizione di una “via altoatesina” alle bollicine la cantina di Caldaro ha deciso di presentare per celebrare il centenario una Limited Edition Riserva 1919 Extra Brut (millesimo 2013) dell'apprezzato Metodo Classico di uve Chardonnay e Pinot Nero provenienti da versanti opposti della valle atesina Il 20% di Chardonnay fermenta e affina in barrique prima dell'assemblaggio e il vino riposa sui lieviti per oltre 60 mesi A Caldaro si rinnovano gli appuntamenti dedicati ai veri gourmand e organizzati da Wein.Kaltern: l’organizzazione riunisce una sessantina di membri tra ristoranti cantine e aziende con lo scopo di valorizzare il territorio e i prodotti locali Il 3 giugno va in scena il “Teatro di Piaceri” sul cui palco sfilano la cucina internazionale accompagnata dai vini di Caldaro: protagonista della serata è lo chef Roland Trettl che con il suo team “Ikarus dell’Hangar-7” L’evento comincerà alle 19.30 con un cocktail di benvenuto presso il ristorante Gretl am See Il 28 giugno si ripete l’appuntamento immancabile con “Caldaro in abito bianco” dove si avrà la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori vini locali I bianchi di questa zona hanno un bouquet dai sapori freschi e fruttati con retrogusto di mela ananas e si presentano con un colore dalle tinte verde fieno o giallo paglierino A partire dalle 18 gli aromi del nettare di Bacco inebrieranno i sensi confermando Caldaro come punto di riferimento nel panorama enoturistico lungo la Weinstrasse (la Strada del Vino) La località è rinomata anche per la presenza del Lago di Caldaro che è lo specchio d’acqua di maggiore estensione nella provincia di Bolzano ed è di origine alluvionale Come arrivare: In macchina: Autostrada A 22 Brennero – Modena fino al casello di Ora-Egna e poi si seguono le indicazioni per Caldaro sulla Strada del Vino In treno / pullman: Treno fino alla stazione di Ora Qui ci sono dei servizi navetta che collegano direttamente a Caldaro Dove dormire: Park Hotel Am See: Albergo di 4 stelle con splendida vista sul lago. Lago di Caldaro, 39052 Caldaro, t. 0471 960000.  Seehotel Ambach: Albergo immerso nel verde dove pace e tranquillità permettono un riposante relax Dove mangiare: Gretl Am See: Ristorante molto suggestivo con terrazza che affaccia direttamente sul Lago di Caldaro Monte Grappa, Asturie, Texas, Cearà, Piemonte Latitudes Travel MagazineVia Carlo Pisacane 26 20129 Milano ItalyTel Latitudes è una testata giornalistica registrata al tribunale di milano n° 606 del 04/10/2007 ed è la prima rivista on line da sfogliare sul tuo computer Il portale Latitudeslife è arricchito quotidianamente con foto e notizie di viaggio e lifestyle firmati da un team di collaboratori di consolidata esperienza Compila questo modulo per ricevere tutti i mesi gratuitamente la nostra rivista Latitudes direttamente nella tua email (i campi contrassegnati con l’asterisco * sono obbligatori) 70 cantine: la strada del vino dell’Alto Adige si spinge per 150 chilometri – ma poco più di 40 in linea d’aria – tra Nalles e Salorno Un’area che conta oltre 4 mila ettari di vigneti tra i 200 e i 1000 metri di quota su terreni di diversa natura irradiati per 10 mesi l’anno dal sole Siamo in una delle grandi regioni vitivinicole con una tradizione che precede l’arrivo degli antichi romani meta di enoturismo e di viaggi in bicicletta prodotti della terra; perfetti per accompagnare i vini locali nati a partire da vitigni autoctoni (tipici di questa zona lagrein gewürztraminer e vernatsch o schiava) e internazionali Non è solo del vino che vogliamo parlarvi oggi ma delle mete interessanti per chi si fosse messo in viaggio nell’area di Bolzano Seguiamo il percorso della Strada da nord a sud con una miniguida del meglio della gastronomia locale Foto: https://www.suedtiroler-weinstrasse.it il paese delle rose nel cuore della Valle dell’Adige dove a fine ‘800 è nata la più antica cantina sociale di questa zona qui – come in tutta la valle – i percorsi immersi nella natura sono meta di escursionisti e cicloturisti (a un passo c’è la ciclabile della Val d’Adige che fa parte del percorso Via Claudia Augusta) e non solo da queste parti; con la cantina omonima datata 1893 Ma non c’è solo vino: siamo nel triangolo degli asparagi insieme alle mele una delle coltivazioni più rilevati della zona Il campanile in porfido rosso della chiesa parrocchiale e i castelli circostanti consentono una vista panoramica sui campi coltivati Per il pane e i prodotti da forno soprattutto locali (ma non solo) c’è invece Franziskaner a due passi dal vecchio convento dei francescani La scena ristorativa più gourmet e cosmopolita è dominata da Claudio Melis che si divide tra le cucine di In Viaggio e Zur Kaiserkron mentre chi cerca atmosfere e sapori locali la più antica osteria della città con una cantina di grande spessore Un’altra tappa fondamentale è Appiano luogo del vino (941 gli ettari coltivati a vite 3 distillerie) che include diverse località e altitudini testimonianze archeologiche e gioielli naturali protetti forno aperto sin dal 1907 che sforna pani della tradizione atesina (di segale schuttelbrot) ma anche prodotti più contemporanei e di altre tradizioni Per il caffè e tutto quel che gira intorno (dal cioccolato ai lieviti dalle torte al gelato alle proposte salate) invece il punto di riferimento è Café Caramel (che ha una sede anche a San Michele) Ci si muove tra nuove insegne e indirizzi storici per quanto riguarda la tavola appena un anno di vita e una progressione costante grandi esperienze accanto ai “grandi” e una bella sensibilità nel trattare sapori eterogenei Ultratrentennale invece Zur Rose di Herbert Hintner e sua moglie Margot a buon titolo considerato il fondatore della grande cucina moderna altoatesina Continuando la discesa verso sud si incontra Vadena dove si trova il centro di ricerca e sperimentazione agraria e forestale Laimburg (Castel Varco) che ospita la famosa e suggestiva cantina nella roccia (Felsenkeller) che custodisce i vini delle regioni vinicole più importanti al mondo grazie alla temperatura costante e naturale A Caldaro c’è il lago balneabile più grande e caldo delle Alpi patria di vitigni a bacca rossa che ospita la bella chiesa tardo-gotica e la via Nazionale probabilmente una parte dell’antica Via Claudia Augusta romana La fama di Termeno è strettamente legata a quella del Gewürztraminer (Tramin è il nome locale della cittadina) Il paese è un gioiellino che mescola vecchio e nuovo: case colorate edifici caratteristici e architettura moderna si gode uno straordinario panorama sui monti del Trentino-Alto Adige Un ristoro perfetto dopo le escursioni a piedi o in bicicletta che punta tutto sulle grandi materie prime elaborate con cura secondo tradizione un delizioso borgo agricolo con muri in pietra fiori e percorsi ciclabili che la collegano ad altri centri della zona circondata dal Parco Naturale Monte Corno conserva reperti di epoca romana mentre Egna è un borgo medievale tutto portici Visitando Cortaccia ci si spinge a scoprire i suoi masi e i ripidi vigneti che la circondano A Magrè è ancora presente e attivo un vitigno piantato nel 1601 patrimonio storico e agricolo di questa cittadina dominata da facciate affrescate dettagli barocchi e gotici; sul suo territorio c’è anche il vigneto di Müller-Thurgau più in quota in Europa Cortina – la piccola Venezia dalla bella piazza lastricata – è il più piccolo comune della Bassa Atesina un paese in cui le viti rampicanti abbracciano le facciate delle case in onore a una tradizione che vuole si piantino alla nascita del primo figlio al passaggio di proprietà del maso o alla sua costruzione porta a sud della provincia di Bolzano e ponte tra Trentino e Alto Adige dove la Chiusa di Salorno (Salurner Klause) definisce un confine naturale tra la Bassa Atesina e la Piana Rotaliana e il territorio di lingua germanica e quello di lingua italiana Il paese dagli edifici barocchi e rinascimentali è circondato da vigneti e frutteti e dominato dal Castel Haderburg Qui c’è un’altra tappa per gli acquisti gastronomici: la Macelleria Magnani quando a 14 anni si avvicina per caso alla macelleria di Natale Magnani a Salorno che a quei tempi era già un’istituzione – “è passione ereditaria trasmessa” dice – Magnani lo fa crescere e lo sceglie come successore nel 2011 “Da mio padre ho imparato il valore del lavoro duro e dell’onesta? da Natale Magnani la passione per la norcineria Nella primavera 2019 ha aperto una nuova sede in centro sempre seguendo la sua idea: “nel tempo scoprii che lavorando potevo contribuire alla bellezza e alla generosità stuzzicare la mia fantasia e quella altrui con sempre nuove prelibatezze e Siamo in una regione in cui c’è una grandissima tradizione norcina frutto di un lavoro costante e di un‘appassionata ricerca: “la carne diventa un mondo immenso fra spezie ricercate e aromi naturali metodi e tempi tradizionali integrati cin la modernità” spiega e aggiunge: “ogni evoluzione e I signature oggi sono il Prosciutto di Pasqua Magnani conosciuto come Prosciutto Magnani raffreddato ad arte e lasciato riposare – la ricetta è segreta affumicato con faggio e ginepro – e lo Speck Riserva affumicato con faggio e ginepro: una lavorazione che parte dalla scelta di cosce pesanti di maiali fatti ingrassare con calma e cura e finisce con un lento riposo di 12 mesi nella Selchkuchl il tradizionale affumicatoio del maso Burgstaller del 1500 Un tempo indispensabile per normalizzarsi e portare parti grasse e magre a bilanciarsi a vicenda Ma qui ci si viene anche per gli insaccati e le carni (beef aged incluso) i formaggi selezionati del maestro affinatore Hansi Baumgartner e di Graziano Lozer del Maso Fior di Bosco in Val Floriana i prodotti tipici e i vini dei più bravi produttori della zona – quelli incontrati lungo la strada appena percorsa – e tanti altri prodotti tipici della produzione di qualità locale Un bottino prezioso per chi vuole portare a casa i sapori di questa terra attraversata da nord a sud lungo la strada del vino dell’Alto Adige Stadtcafé – Bolzano/Bozen (BZ) – piazza Walther 21 – 0471 975221 – www.hotelcitta.info Franziskaner – Bolzano/Bozen (BZ) – via dei Francescani 3 – 0471 976443 – www.franziskanerbaeckerei.it In Viaggio – Claudio Melis Ristorante – Bolzano/Bozen (BZ) – via Piave 15 – 0471 1684878 – www.inviaggioristorante.com Zur Kaiserkron – Bolzano/Bozen (BZ) – piazza della Mostra 1 – 0471 980214 – www.zurkaiserkron.com 3 – 0471 970032 – www.loewengrube.it Plazotta – Appiano/ San Michele – via J Café Caramel – Appiano/Eppan (BZ)- via Cappuccini Osteria Acquarol – Appiano – San Michele – via Plazer Zur Rose – Appiano/Eppan (BZ) – San Michele – via J Taberna Romani – Termeno/Tramin (BZ) – via A 23 – 0471 860010 – www.ansitzromani.com Macelleria Magnani – Salorno (BZ) – Piazza Cesare Battisti 9 – 0471 884536 – www.macelleriamagnani.com Web, social e politica si dividono tra odiatori e solidarietà Attualità Intervista a Julie Cavil della leggendaria maison di Reims: "Prendere decisioni sulla spinta di un evento non è mai una buona idea" Attualità Siamo tornati a Miami per l’evento Vini d’Italia e abbiamo trovato una città in forte ascesa dal punto di vista gastronomico Ristoranti In viaggio tra Val di Fassa, Valsugana e Val di Sole alla scoperta dei migliori formaggi di montagna Rubriche Piatti della tradizione, ricette gourmet di illustri chef, menu tutto pesce, grandi cantine e, ovunque, superbi panorami sulle Dolomiti. I rifugi tra le montagne di San Cassiano, La Villa e Badia offrono tanti spunti per una golosa vacanza in quota Attualità Sono i dolci tipici tedeschi, diffusi però in tutta l'Europa Centrale, che hanno meritato un libro a loro interamente dedicato da parte di una casa editrice altoatesina, la Raetia di Bolzano Attualità Molti conoscono Kettmeir grazie al percorso che ha intrapreso sulle bollicine in tempi non sospetti. Ma l'azienda è in grado di regalare anche ottimi vini fermi, come dimostra l'etichetta a cui abbiamo assegnato il Premio Regionale Qualità Prezzo. Vino A poca distanza dalla casa Bianca, Antonio Mermolia è lo chef di Fiola, tra i ristoranti più amati dai grandi nomi della politica a stelle e strisce Nove insegne di cui sei a Verona: lo chef di Casa Perbellini racconta il fine dining del futuro L'allievo di Gravner denuncia la standardizzazione nei calici, ma anche nel cibo: "Non si sa più riconoscere le diversità nei sapori” © Gambero Rosso SPA 2025P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n Modifica impostazioni cookie Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected] Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso © Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati Made with love by Programmatic Advertising Ltd Riflessioni e consigli su come comportarsi dopo quanto successo il 30 aprile nella città veronese affacciata sul lago. Niente panico e chiamare l’associazione locale di apicoltori Attualità A un anno esatto dall'eliminazione dei super dazi imposti dal governo di Pechino, le spedizioni superano i 2,5 miliardi di dollari ma altri mercati chiave sembrano voltare le spalle ai prodotti "aussie" Vino La regione si distingue per una crescita esponenziale della qualità degli oli, frutto di una sempre maggiore consapevolezza di frantoiani e olivicoltori Olio “Nei grandi ristoranti c’è improvvisazione e omologazione Parla un talentuoso chef italiano a Washington Ecco quanto pesa l’industria moderna di salmone tra politiche Ue e allevamenti intensivi Le migliori pizze al formaggio marchigiane (da mangiare tutto l’anno) Le piadine romagnole che nascono sotto il livello del mare Dove mangiare il baccalà a Lisbona (e un po’ di storia) i vini della linea “Le Stagioni del Vino” e la storia dell’azienda abruzzese Pizza&Falanghina Tour. Da Lioniello La pizzeria Da Lioniello di Succivo (CE) è la prima tappa di Pizza&Falanghina del Sannio DOP Tour 2025, nato dalla collaborazione tra il Consorzio Tutela Vini del Sannio e Gambero Rosso per la valorizzazione della pizza di qualità abbinata alla Falanghina del Sannio. La pizzeria. Salvatore Lioniello definisce la sua pizza […] Tour del Lazio. Relais Colle Buono Il relais Colle Buono di Alvito (Fr) è la seconda tappa di quest’anno del Tour del Lazio, progetto di valorizzazione del territorio ideato da Gambero Rosso con la collaborazione dell’azienda vinicola Casale del Giglio. Tra luglio e ottobre sono in programma 5 cene-degustazione in giro tra le province laziali per conoscere i prodotti […] Tour del Lazio. Papilla Il ristorante Papilla di Rieti è la prima tappa di quest’anno del Tour del Lazio, progetto di valorizzazione del territorio ideato da Gambero Rosso con la collaborazione dell’azienda vinicola Casale del Giglio. Tra luglio e ottobre sono in programma 5 cene-degustazione in giro tra le province laziali per conoscere i prodotti locali ed assaporare le […] Da Lioniello – Succivo (CE) – 30 gennaio 2025 Tamponamento tra due auto: due feriti leggeri e rallentamenti sulla Strada del Vino ieri pomeriggio L’incidente è avvenuto all’altezza del Ritterhof Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di.. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Caldaro e il personale medico del 118 per i soccorsi Indaga la polizia coordinata dalla Procura di Trani La novità è contenuta nel disegno di legge Omnibus appena depositato in consiglio provinciale Scelta fatta per tagliare le liste d'attesa e responsabilizzare l'utente» Scontro tra un pick-up e un van in Idaho: la stampa cinese (Xinhua) riporta cinque morti cinesi e otto feriti totali  Fotomontaggio diffuso nei canali ufficiali e personali del presidente a pochi giorni dal conclave per la successione Francesco L'incidente sulla Strada del Vino all'altezza di Pianizza di Sotto TusciaTimes.eu (.it) Dal 2012 quotidiano online di Viterbo e della provincia i numeri e dove sono stati venduti i 15 biglietti di seconda categoria della Lotteria Italia estratti nella sede dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli del valore di 100 mila euro ciascuno: Senza premi di prima categoria della Lotteria Italia 2023 Roma si consola con due dei quindici premi di seconda categoria con ben quattro biglietti vincenti: a Napoli a Ottaviano (NA) e due in provincia di Salerno dove sono stati venduti tre tagliandi da 100mila euro in provincia di Arezzo e a Figline e Incisa Valdarno I restanti quattro tagliandi fortunati sono stati venduti a Quartu Sant’Elena 190 premi di terza categoria da 20mila euro ciascuno Il tutto oltre ai premi giornalieri che sono stati consegnati dal 16 ottobre al 31 dicembre 2023 Il Lazio è il “grande deluso” della Lotteria Italia 2023: dopo cinque anni nella Regione non sono stati vinti premi di prima categoria L’ultima volta capitò nell’edizione 2018: da lì in poi a Roma e provincia sono stati vinti premi di prima categoria per un totale di 15 milioni di euro con l’exploit del primo premio da 5 milioni centrato nell’edizione 2021 per quanto riguarda il quadro complessivo del Lazio gli ulteriori 2 milioni di euro vinti a Magliano Sabina Tutto questo nonostante l’elevato numero di biglietti venduti: a Roma sono stati staccati quasi un milione di tagliandi rimane la regione dove sono stati vinti più primi premi dal 2000 ad oggi Roma si “consola” con due premi di seconda categoria da 100mila euro ciascuno   redazione@tusciatimes.eu Lotteria Italia illumina – La Lotteria Italia ha portato una pioggia di fortuna su 15 città italiane distribuendo premi da 100.000 euro ciascuno estratti presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli appartengono alla seconda categoria del gioco e Trieste hanno visto la fortuna bussare alle loro porte con i biglietti della serie F ha festeggiato con il biglietto della serie D Tre biglietti della serie I hanno portato fortuna a Civitella Valdichiana (AR) Eboli (SA) e Ottaviano (NA) hanno ricevuto la visita della dea bendata con i biglietti della serie N e L Catania ha visto la fortuna arrivare con il biglietto della serie C ha avuto due vincite con i biglietti della serie M Figline e Incisa Valdarno (FI) e Sala Consilina (SA) hanno chiuso l’elenco dei fortunati con i biglietti delle serie P e L Questi 15 biglietti hanno portato una ventata di fortuna nelle vite dei fortunati vincitori dimostrando ancora una volta che la Lotteria Italia è un evento che può cambiare la vita i vincitori avranno sicuramente qualcosa da festeggiare nel nuovo anno Ecco l’elenco dei biglietti vincenti con i numeri e le località in grassetto: Ogni biglietto ha portato una vincita di 100.000 euro Sempre più vicina estrazione Lotteria Italia, per Umbria è tempo di bilanci da AGIPRO Srl Sempre più vicina l’estrazione della Lotteria Italia, per l’Umbria è [Leggi ancora] Lotteria Italia, Umbria: a Perugia 46mila biglietti, per Terni vendite a picco Taglio per le vendite della Lotteria Italia in Umbria, dove sono staccati 77.740 [Leggi ancora] Lotteria Italia 2024: Umbria in Crescita, Perugia Guida le Vendite Lotteria Italia 2024 – L’Umbria registra un significativo aumento nelle vendite della Lotteria Italia 2024, [Leggi ancora] L'indirizzo email non sarà pubblicato Commentodocument.getElementById("comment").setAttribute( "id" "a02c46fd3139658d53af2c791b20e74c" );document.getElementById("ab4f9e48cd").setAttribute( "id" and website in this browser for the next time I comment Due occasioni di shopping per vedere le ormai mitiche “boutique a cielo aperto” del Consorzio Uno speciale week-end per i tanti fan de Gli Ambulanti [Leggi ancora] ACCADE IN UMBRIAInstalla APP con anteprime dei luoghi Mi permetto di chiedervi di destinare il vostro 5 per mille alla Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura, che ho l’onore di rappresentare. La Fondazione fa molto per coloro che si trovano in difficoltà, ma ha bisogno anche del vostro aiuto per continuare.Grazie,Fausto Cardella verranno sottoposti ad una fase di moderazione che ne verificherà l’idoneità GEDI News Network S.p.A. Iphone | Android Ogni anno ti invieremo una notifica in occasione dell’anniversario in modo che tu possa rinnovare il tuo ricordo I campi obbligatori sono indicati in questo modo ecco dove sono stati venduti i primi cinque biglietti della Lotteria Italia, estratti dal “Comitato per l’espletamento delle operazioni relative alle lotterie ad estrazione differita” composto dal direttore della Direzione giochi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Prestigioso secondo premio di prima categoria venduto a Campagna in provincia di Salerno. Il biglietto che vale 2 milioni e mezzo di euro è il M382938 In questa edizione saranno attribuiti 210 premi totali per un importo complessivo di 17 milioni e 420 mila euro Il primo premio da 5 milioni di euro della Lotteria Italia va al biglietto Serie F 306831 venduto a Milano Il biglietto che vale 2 milioni e mezzo di euro è il M382938 Il biglietto che vale 2 milioni di euro è il I191375 Il biglietto che vale 1 milione e mezzo è il C410438 Il biglietto che vale 1 milione di euro è il N454262 venduto a Montescudo Monte Colombo (Rimini) i numeri e dove sono stati venduti i 15 biglietti di seconda categoria della Lotteria Italia estratti nella sede dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli - segnala Agimeg - del valore di 100 mila euro ciascuno: Clicca qui per aggiornare ilTurista.info è una testata giornalistica quotidiana registrata presso il Tribunale di Bologna n