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Caluso investe sul commercio locale e sul suo “salotto buono”: arriva il totem digitale e nuovi arredi urbani per rilanciare il centro
capace di trasmettere pubblicità per i negozi del territorio e collegato a un’app dedicata
È da questi elementi concreti che parte la trasformazione del centro di Caluso
nell’ambito del neonato Distretto Urbano del Commercio “Terre dell’Erbaluce”
un progetto ambizioso e strutturato che punta a rilanciare l’identità commerciale e turistica della cosiddetta “Città del Vino”
prodotto e installato dalla ditta Tecno World di Cuneo
verrà collocato nei prossimi giorni in piazza Mazzini
già individuata come fulcro del progetto e simbolicamente definita il nuovo “salotto buono” di Caluso
La stessa azienda si occuperà della manutenzione per il primo anno
Un investimento sostenuto da un finanziamento regionale di 52 mila euro previsto per le prime attività di istituzione del distretto
cui si aggiunge un cofinanziamento comunale pari a 13 mila euro
La prima annualità del progetto vedrà il 70% delle risorse impiegate in interventi di rigenerazione urbana
mentre la quota restante sarà destinata al rafforzamento del tessuto commerciale
Già dalla seconda tranche è previsto un raddoppio del finanziamento
da ripartire nuovamente tra Comune e operatori commerciali
ha fatto sapere che la categoria sarà impegnata in modo particolare nella promozione dell’Erbaluce
sia attraverso l’organizzazione di eventi a tema enologico
come quello già realizzato nel mese di aprile
sia con la creazione di una “mappa delle eccellenze” locali
pensata per guidare residenti e visitatori alla scoperta delle migliori realtà produttive del territorio
La nascita del Distretto è il risultato di un lungo lavoro di squadra
che ha visto la costituzione di una cabina di regia formata dalla locale sede dell’Ascom
dall’Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino
dal Consorzio di tutela dei vini docg Erbaluce e doc di Carema e Canavese
dagli istituti scolastici Piero Martinetti e Carlo Ubertini
dall’Università della Terza Età e dall’azienda Margaritelli
Il programma strategico degli interventi è stato affidato all’architetto Corrado Rinaudo
dello studio Balbi & Rinaudo di Spinetta Marengo
Anche i commercianti locali hanno avuto un ruolo attivo
indicando le priorità attraverso un questionario online che ha raccolto numerosi spunti e segnalazioni
Le risultanze di questa indagine verranno rese pubbliche nel corso di un incontro dedicato
il Distretto Urbano del Commercio mobiliterà per Caluso una cifra complessiva di circa 300 mila euro spalmati su tre anni
che serviranno a riqualificare spazi pubblici
rafforzare la visibilità delle imprese locali e attrarre visitatori
la città ha ricostituito l’Ascom grazie al coordinamento della sede torinese
mentre il Comune ha curato in proprio la redazione del dossier progettuale
che accompagneranno il totem nell'opera di rilancio estetico e funzionale del centro storico
saranno collocati in diversi punti del paese
con l’obiettivo di creare isole di comfort e decoro urbano che stimolino la socialità e la frequentazione delle aree commerciali
il marketing del territorio e la bellezza urbana diventano così strumenti integrati di sviluppo per un centro che vuole recuperare il proprio ruolo economico e culturale
sulle energie del commercio di prossimità e su una pianificazione accurata
Un percorso che si costruisce con metodo e alleanze
dove ogni dettaglio – dal totem alla panchina – racconta una scommessa sul futuro del paese
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CALUSO - Nelle scorse settimane il Martinetti di Caluso ha avuto l'onore di ospitare una conferenza sul tema della lotta alle mafie
attività che si inserisce nell'ambito delle iniziative didattiche di istituto per l'educazione alla legalità
Gli studenti e i docenti hanno assistito alle testimonianze di Angelo Corbo
ex agente della scorta di Giovanni Falcone
sorella dell'agente della scorta di Borsellino Emanuela Loi
organizzato in collaborazione con l'istituto Erasmo da Rotterdam
ha visto la partecipazione degli allievi di tutte le classi quarte e quinte
E' stata una testimonianza e una riflessione condivisa sul tema della legalità
cui gli studenti hanno preso parte con la massima preparazione e consapevolezza
I giovani hanno così avuto la possibilità di conoscere più a fondo un pezzo di storia italiana mediante la testimonianza di chi quei fatti li ha vissuti e subiti
poliziotto membro della scorta di Falcone dal 1990 al ‘92
è uno dei 4 sopravvissuti alla strage di Capaci: «Per me e per noi ragazzi di Palermo Falcone rappresentava la speranza di poter vincere la guerra contro la mafia e riprenderci la nostra dignità
Nessuno però in quegli anni se la sentiva di fare da scorta a una Personalità tanto a rischio
«un morto che cammina» come lui stesso si definiva
Quel giorno io chiudevo il corteo a controllo del retro ed era una normale giornata lavorativa
sebbene già da mesi girassero voci sulla preparazione di un attentato
Ci si aspettava un classico agguato con scontro a fuoco
Invece è stato un vero e proprio atto militare
volto ad eliminare Falcone e uccidere la sua idea
Dopo l’esplosione noi sapevamo di essere in svantaggio e di non poter vincere quella guerra
ma abbiamo continuato a fare scudo: eravamo preparati a perdere anche la vita per portare a termine il nostro compito
ma non un fortunato: porto ancora con me il peso e la sofferenza di quanto accaduto
restare uniti in questa guerra contro la criminalità
Oggi più che mai è necessario parlare del fenomeno mafioso
perché esso opera in maniera silente e beneficia del disinteresse collettivo»
una dei 5 agenti di scorta a Borsellino in servizio il giorno della strage di via D'Amelio
ha chiaramente impressa nella memoria quella tragedia: «Il dolore non passa mai
ma si può trasformare in qualcosa di positivo
Noi familiari non sapevamo che mia sorella fosse stata assegnata alla scorta di Borsellino
La sera dell'attentato fu assegnata a quella scorta in via eccezionale e probabilmente si trattò della prima e unica volta
Abbiamo appreso dell'accaduto dalla televisione
Ancora oggi mi fanno soffrire l'omertà e l'indifferenza sul tema delle mafie
ma ho fiducia nella possibilità di cambiamento
I ragazzi devono fare la loro parte per dare un contributo fattivo al benessere sociale»
«Di entrambi gli attentati non si conoscono tutt’ora i mandanti e le vittime reclamano ancora
giustizia - concludono dal Martinetti di Caluso - Perciò iniziative come questa assumono un’importanza cruciale nel mantenere viva la memoria degli eventi passati e la consapevolezza della drammatica attualità e concretezza del fenomeno mafioso»
Approvato lunedì sera il bilancio consuntivo
Pesa sulle casse comunali il fondo dei crediti di dubbia esigibilità che ammonta a quasi 1 milione
Il Martinetti di Caluso contro la mafia: le voci della memoria per educare alla legalità
l’Istituto Martinetti di Caluso ha aperto le sue porte alla memoria viva delle stragi di mafia
ospitando un incontro pubblico destinato agli studenti delle classi quarte e quinte
all’interno del percorso didattico dedicato all’educazione alla legalità
Un’occasione che ha permesso ai giovani di toccare con mano la storia del nostro Paese
attraverso le parole di chi l’ha vissuta sulla propria pelle: Angelo Corbo
uccisa nell’attentato di via D’Amelio accanto a Paolo Borsellino
realizzato in collaborazione con l’istituto “Erasmo da Rotterdam”
ha visto la partecipazione consapevole e preparata di tutti gli studenti coinvolti
ma si sono immersi in un viaggio emotivo e civile tra il dovere e la memoria
Angelo Corbo ha raccontato la sua esperienza nella scorta di Falcone
dal 1990 fino al giorno della strage del 23 maggio 1992
Falcone fosse visto dai ragazzi come un simbolo di speranza
Ha rivelato che pochi volevano davvero far parte della sua scorta
sapendo che accompagnarlo significava condividere un destino segnato
Le voci su un possibile attentato circolavano da tempo
ma nessuno si aspettava una modalità così violenta: non uno scontro a fuoco
ma un’azione militare volta a eliminare non solo l’uomo
la consapevolezza era chiara: quella guerra non si poteva vincere
Corbo ha detto di non sentirsi “fortunato”
ma “un sopravvissuto con un peso enorme sulle spalle”
e ha rivolto un appello agli studenti a restare uniti
Profonda e toccante anche la voce di Claudia Loi
che ha riportato il dolore privato della sua famiglia
Ha ricordato come la sorella Emanuela fosse stata assegnata eccezionalmente alla scorta di Borsellino solo quella sera
e che la notizia della sua morte arrivò in casa attraverso il telegiornale
Claudia ha confessato quanto le pesi ancora l’omertà e la distrazione sociale verso il fenomeno mafioso
ma ha anche espresso fiducia nei giovani e nella possibilità di costruire un’Italia diversa
a partire dall’impegno quotidiano e dal senso civico
L’incontro si è chiuso con le riflessioni del corpo docente del Martinetti
che ha ribadito l’importanza di queste iniziative per tenere viva la memoria e contrastare la rimozione collettiva
Le ferite aperte di Capaci e via D’Amelio continuano a interrogare le istituzioni
anche perché i mandanti restano ancora senza volto
Ma eventi come questo aiutano a salvare le storie dalla dimenticanza
a trasformare il dolore in strumento educativo
a rendere la scuola presidio di democrazia e coscienza critica
la legalità non è stata solo una parola scritta in un regolamento scolastico
ma un incontro tra vite vere e cuori giovani
un momento in cui il passato ha camminato tra i banchi e ha chiesto silenzio
“Tutti a tavola!”: un docufilm racconta l’anima della fiera di Cantoira e l’orgoglio delle Valli
Superga, 76 anni dopo. In ventimila contro Cairo: “Vattene”
Casapound ricorda Marilena Grill a Torino con una gigantografia al Rondò della Forca
disponibilità e per il suo impegno nell’Associazione Mandria di Chivasso
Sui social si stanno moltiplicando i messaggi di cordoglio
primo tra tutti quello del sodalizio chivassese
“Il direttivo e i soci della Pro Mandria APS
commossi e addolorati per la prematura e inaspettata scomparsa di Fabrizio
Samuele e porgono le più sentite condoglianze a tutti i suoi familiari
Fabrizio Vigliocco lascia la moglie Chiara e i figli Celeste
il cognato Cristian con Valentina e i nipoti
Il Santo Rosario verrà recitato questa sera
insieme a Remo Falconieri e sua figlia Lia
con tre annate di spumante Metodo Classico
tre annate di Bianco e altrettante di Passito
agronomo e “angelo custode” dei vigneti
è giovane in termini geologici: ha circa un milione di anni
Si è formato per erosione dopo lo scioglimento dell’antico ghiacciaio della Valle d’Aosta
La serra morenica di Ivrea è un arco collinare di ciottoli e argille fini
Un terroir particolarmente adatto per la coltivazione del vitigno erbaluce»
«Queste terre erano inizialmente abitate dai Celti e successivamente dai Romani
Nel Medioevo hanno vissuto un’economia basata su vino
castagne e legname; a quei tempi prosperarono nobili famiglie come i conti di San Martino Alfieri
che governavano sui sudditi con un sistema feudale e avevano il fulcro delle loro attività nel Castello di Masino
Ancora oggi i Canavesani ricordano con orgoglio la famosa “rivolta dei Tuchini”
quando i contadini si erano ribellati alle pretese dei signori e si erano autogovernati per un periodo»
Zone che sono rimaste estremamente povere fino all’avvento di una delle prime aziende di welfare al mondo: la Olivetti
che ha rivoluzionato un territorio prima principalmente agricolo
con un impatto reale sulla vita delle famiglie
racconta il suo percorso: «Ho lavorato all’Olivetti fino all’età di cinquant’anni
Adriano Olivetti era una persona splendida: sapeva valorizzare i suoi collaboratori e i suoi dipendenti
Ho affiancato Adriano all’ufficio progetti e brevetti dal 1960 fino al 1985
il mio sogno nel cassetto era tornare alle vigne
Da bambino mi ricordo di questa pergola altissima che ombreggiava la strada comunale
tanto alta che non riuscivo a raccogliere un grappolo
Invece è arrivato… Volevo provare a vinificare in bianco
Così sono andato in pensione prima del tempo
Ho preso il mosto di erbaluce e l’ho messo in una botticella per farlo fermentare
ho comprato una vasca da 2.000 litri e mi sono messo all’opera
L’erbaluce è un’uva dalla spiccata acidità
particolarmente adatta per ottenere basi spumante
Assaggiamo 3 annate significative: il filo conduttore sono le bollicine finissime
che permangono a lungo nel calice; un sorso di grande freschezza; una lunghissima persistenza ed eleganza
Erbaluce di Caluso Spumante Nature 2013 – Primo millesimo senza dosaggio
che ha accentuato le peculiarità del vitigno
Erbaluce di Caluso Spumante San Giorgio 2009 – Annata ottima sotto tutti i profili
Colore giallo dorato; al naso composta di mele e crema pasticcera
con una leggera nota di frutta secca sul finale
Erbaluce di Caluso Spumante Calliope 2013 – Una parte della base spumante affina in legno piccolo prima del tiraggio
«Misobolo è la miglior zona viticola di San Giorgio Canavese»
«Avere un pezzo di vigna qui era un privilegio per le famiglie sangiorgesi
La cappella di Misobolo era un villaggio abitato fino al 1400 circa
distrutto durante la “rivolta dei Tuchini”
Oggi resta solo la cappella di campagna con annessa l’abitazione del custode
Filo conduttore: un vino che affina le sue componenti olfattive e gustative col passare degli anni
col tempo il colore rimane brillante e l’acidità sostiene la beva
Erbaluce di Caluso DOCG Vigna Misobolo 2018
– Delicate note di fieno; al palato rotondo e grasso
Erbaluce di Caluso DOCG Vigna Misobolo 2015 – Annata calda
Erbaluce di Caluso DOCG Vigna Misobolo 2013 – Nonostante l’annata magra
il tempo ha forgiato un grande vino bianco
Nasce con appassimento esclusivamente naturale
attaccato dalla “muffa nobile” in media per il 30% (fino al 60% in alcune annate recenti)
Erbaluce di Caluso DOC Passito Alladium 2004 – Profuma di albicocche secche e datteri; il sorso è equilibrato
Erbaluce di Caluso DOC Passito Alladium 2000 – Intriganti sentori balsamici
crema pasticcera che al naso ingolosiscono e al sorso non deludono
Erbaluce di Caluso DOC Passito Alladium 1997 – Esplosione di sensazioni candite
Sembra di addentare una fetta di Panettone artigianale; il finale è armonico e lunghissimo
«Guardiamo con fiducia ai prossimi 40 anni
con l’obiettivo di far conoscere l’Erbaluce al mondo»
«Da Cieck lavoriamo sulla sostenibilità: tecniche di fitodepurazione
e un progetto di formazione per le giovani generazioni
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MAZZE’-CALUSO-CHIVASSO - Un gravissimo lutto ha colpito come un fulmine a ciel sereno la comunità di Mazzè e il chivassese
rimasti sgomenti per la terribile notizia della scomparsa di Fabrizio Vigliocco
Il giovane papà è stato strappato all’affetto della moglie Chiara e dei figli Celeste
Al loro dolore e a quello del padre Renato e della sorella Silvia si stanno stringendo in un ideale abbraccio consolatorio in tanti
Fabrizio Vigliocco è stato ricordato in queste ore di profondo cordoglio anche dall’associazione socioculturale Mandria di Chivasso: «Il direttivo e i soci della Pro Mandria APS
Fabrizio Vigliocco era imprenditore e insieme alla moglie aveva creato la Lamas di Rondissone
operativa nel campo dei lavori di manutenzione stradale
Il funerale di Fabrizio Vigliocco avrà luogo nella chiesa parrocchiale di Caluso mercoledì 23 aprile alle ore 15
Scena da incubo in via Fratelli Berra a Ozegna
Erano da poco passate le 13 del 28 aprile
quando una moto Ducati Monster 600 e una Volkswagen Polo si sono scontrate violentemente
lasciando sull’asfalto due giovani di Caluso gravemente feriti e una comunità intera in stato di shock
I soccorsi sono stati tempestivi: allertati immediatamente
La scena che si è presentata ai primi soccorritori era drammatica
Lei è stata stabilizzata sul posto e poi elitrasportata all’ospedale CTO di Torino
mentre lui è stato trasportato all’ospedale di Cuorgnè per ulteriori accertamenti
dopo aver ricevuto le prime cure sul luogo dell’incidente
si è fermato immediatamente per prestare soccorso ai giovani
Sulla dinamica dello scontro sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri
ma i primi elementi raccolti fanno pensare a un impatto inevitabile per cause ancora da chiarire
Per ore via Fratelli Berra è rimasta chiusa al traffico
trasformata in un cantiere a cielo aperto di rilievi e ricostruzioni
La notizia dell’incidente si è diffusa rapidamente a Ozegna e Caluso
un pomeriggio come tanti che si trasforma in tragedia: la comunità si interroga ora con angoscia su quanto si possa ancora fare per rendere le strade più sicure
piccolo comune solitamente estraneo a eventi così gravi
Questo ennesimo incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale
un tema che torna a imporsi con forza ogni volta che la cronaca si macchia di sangue
Se da una parte la prontezza dei soccorsi ha confermato l’efficienza del sistema di emergenza
dall’altra è chiaro che la prevenzione resta la vera priorità: manutenzione delle strade
Mentre si attendono aggiornamenti sulle condizioni dei due ragazzi
a Ozegna resta il silenzio amaro di chi sa che bastano pochi secondi per cambiare una vita intera
E che ogni sforzo per prevenire il prossimo incidente non è solo necessario: è urgente
Blackout in Spagna, Portogallo e Francia: milioni al buio, paura per un possibile cyberattacco
Traffico ferroviario in tilt tra Torino e Moncalieri: una persona investita da un treno
Mosca sotto attacco: neutralizzati 115 droni ucraini, un civile perde la vita
Shock sulla statale 82: giovane motociclista muore a 24 anni sulla provinciale maledetta
l'usuraio di Caluso condannato in via definitiva
Cinque anni dopo il clamore mediatico dell’operazione “Shylock” – ironico richiamo shakespeariano a uno degli usurai più celebri della letteratura – la giustizia italiana ha messo il sigillo definitivo sulla vicenda giudiziaria di Antonio Ferranti
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni e 6 mesi
già ridotta in appello per effetto della prescrizione su uno dei capi d’accusa
chiudendo una delle pagine più oscure di microcriminalità finanziaria nella provincia torinese
Il processo era iniziato davanti al tribunale di Ivrea
dove Ferranti era stato condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi di reclusione
mentre venivano assolti la moglie Maria Mezzo e il co-imputato Vito Mazzamuto
sostenuta dall’avvocata Patrizia Gambino del foro di Asti
aveva puntato tutto sull’attendibilità delle vittime e sull’asserita inesattezza nei calcoli dei tassi applicati
sostenendo che mancassero riscontri oggettivi e che le testimonianze fossero viziate da elementi di incertezza
Ma né i giudici d’appello né i supremi ermellini hanno accolto queste tesi
La Cassazione ha ribadito un principio giuridico fondamentale: non è necessario che gli interessi usurari vengano materialmente riscossi
poiché la norma penale punisce anche la sola promessa di tassi oltre soglia
E i giudici non hanno dubbi: le pattuizioni tra Ferranti e le vittime erano “determinate sulla scorta di dichiarazioni ritenute attendibili”
Ferranti era stato condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi di reclusione
Ma il dato più inquietante emerge dalle motivazioni
Ferranti avrebbe agito con pervicacia per almeno un decennio
colpendo una pluralità di soggetti in evidente difficoltà economica
alcuni dei quali imprenditori in cerca di liquidità rapida
Non solo: nel corso delle indagini avrebbe cercato di cancellare le prove
manipolando i propri dispositivi elettronici e contattando direttamente le vittime
invitandole a fornire versioni “di comodo” per proteggerlo
La Cassazione ha parlato di “condotte particolarmente odiose”
figlie di un disegno criminoso lucido e reiterato
E l’analisi della situazione patrimoniale dell’imputato – pur disoccupato – ha confermato i sospetti: disponibilità economiche sproporzionate
riconducibili agli introiti illeciti dell’attività usuraria
Immobili e somme di denaro sono stati sottoposti a sequestro
chiudendo simbolicamente il cerchio su un’attività sommersa ma strutturata
nata da un lavoro investigativo partito dalle testimonianze raccolte nel basso Canavese
era stata uno dei primi segnali d’allarme sulla diffusione carsica dell’usura privata in contesti semi-periferici
lontani dai grandi centri urbani ma non per questo immuni da fenomeni di criminalità economica
si mette la parola fine a un percorso giudiziario complesso
ma anche un monito per chi continua a esercitare violenza finanziaria sotto la copertura del bisogno
Una fedina penale lunga quasi come il proprio cognome
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Caluso e la sosta senza regole: tra incuria e disinteresse
un problema che nessuno affronta (foto archivio)
la battaglia contro la sosta selvaggia sembra essere ormai persa
Nonostante la disponibilità di parcheggi – sia gratuiti che a pagamento – il fenomeno dell’arroganza al volante continua a occupare strade
marciapiedi e incroci con una disinvoltura che ha poco a che fare con il caso e molto con la sistematica mancanza di rispetto delle regole
La contraddizione è evidente: il paese dispone di ampie aree di sosta
come gli stalli bianchi vicino al poliambulatorio
l’area mercatale e perfino nuovi spazi ricavati in seguito alla riqualificazione del parco Spurgazzi
gli automobilisti sembrano ignorare ogni norma
persino dove il divieto è chiaramente segnalato con cartelli ben visibili
Emblematica è la situazione in via Morteo e nella piazzetta Ninfa Albaluce
dove gli stalli blu a pagamento restano spesso vuoti mentre le auto vengono lasciate in divieto
anche in prossimità dello stop che immette su via San Francesco
o sul lato sinistro della strada dove la sosta è vietata e soggetta a rimozione forzata
È uno scenario che si ripete giorno dopo giorno
con l’impressione che chi dovrebbe vigilare non riesca – o non voglia – intervenire con decisione
Eppure la polizia locale non è sguarnita: in organico ci sono cinque agenti più un comandante
sembra non riuscire ad arginare una situazione che peggiora a vista d’occhio
Caluso registra un calo significativo degli introiti derivanti dalle multe: un dato che fa riflettere
quanto per il segnale che manda alla cittadinanza
Se le sanzioni diminuiscono mentre le infrazioni aumentano
di eliminare i parcometri dove non vengono usati
mentre alcune zone migliorano grazie a interventi mirati
come nel parcheggio del supermercato Coop in corso Torino
carabinieri e vigili ha dato buoni risultati
altre continuano a essere terra di nessuno
Il punto più critico resta l’incrocio tra via Micheletti e via Marconi
dove il segnale di stop sull’asfalto è ormai quasi cancellato e ignorato da molti
ma di sicurezza stradale: qui gli incidenti non sono un’ipotesi ma una realtà già verificata
la tolleranza rischia di trasformarsi in complicità silenziosa
e la vivibilità del paese viene sacrificata sull’altare della disattenzione collettiva
ma anche una riflessione seria su educazione civica
senso di comunità e responsabilità individuale
Perché un paese che non riesce a gestire dove si parcheggia rischia di perdere molto più che qualche metro di carreggiata
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Undici multe in un anno: a Chivasso gli incivili festeggiano
Rivarolo Canavese si rifà il look tra verde, sicurezza e luce
Il degrado è servito a Rivarolo Canavese: scene di ordinaria inciviltà urbana (FOTO)
per la città del vino interventi dei roggiai provvidenziali
Caluso: controllo dei carabinieri mette fine agli episodi di paura in stazione
La presenza costante dei carabinieri presso la stazione ferroviaria di Caluso ha finalmente posto un freno a una serie di episodi che
avevano destato timore tra i pendolari in attesa dei treni
La situazione era degenerata lo scorso martedì pomeriggio
di origine marocchina e residente a Caluso
aveva minacciato un uomo brandendo un coltello
L’intervento tempestivo dei militari aveva evitato il peggio
lanciando una pietra contro un carabiniere e sferrando calci e pugni a un altro
i carabinieri erano riusciti a immobilizzarlo e ad arrestarlo con l’accusa di minacce
resistenza e violenza a pubblico ufficiale
mentre la comunità locale aveva tirato un sospiro di sollievo
presidente della sezione di Caluso dell’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo (Anc)
aveva sottolineato come il problema della sicurezza alla stazione non fosse limitato a episodi di aggressione
ma fosse aggravato dalla presenza di persone in evidente stato di alterazione psico-fisica che disturbavano i pendolari
Aveva inoltre denunciato il degrado dell’area
riferendo di trovarsi spesso a dover ripulire i cocci di bottiglie di birra lanciate contro i muri e i rifiuti abbandonati a terra
in quanto l’Anc era ancora in attesa di un supporto concreto da parte del Comune per il rinnovo della convenzione con Rete Ferroviaria Italiana
Tale convenzione permetteva all’associazione di presidiare i locali della stazione
garantendo una maggiore sicurezza e arginando gli episodi di vandalismo
in cambio del comodato d’uso gratuito degli spazi
l’Anc si era anche occupata della riqualificazione dei locali abbandonati
con il rifacimento dei pavimenti e la tinteggiatura delle pareti
realizzando un vero e proprio presidio riconoscibile dai colori rosso e blu dell’Arma
Stori aveva ribadito l’intenzione di mantenere il presidio
ma solo nel caso in cui la concessione venisse rinnovata
sottolineando l’impossibilità di sostenere un eventuale canone di affitto
L’intervento di riqualificazione aveva trasformato quei locali in un punto di riferimento per la sicurezza della zona e in un luogo d’incontro per le iniziative legate alle manifestazioni dell’Arma e dell’Anc
Stori era riuscito a raddoppiare il numero di iscritti alla sezione
a ottenere una sede adeguata e a instaurare una proficua collaborazione con le altre associazioni e i sindaci del territorio
e il presidio della stazione era rimasto affidato esclusivamente alla titolare dell’edicola-tabaccheria adiacente
aveva espresso crescente preoccupazione per la propria sicurezza
L’attesa di una soluzione concreta da parte delle istituzioni continua
mentre la comunità di Caluso spera che l’attenzione sulla sicurezza in stazione non venga nuovamente trascurata
Caluso sommersa dall’immondizia: piazzole di sosta trasformate in discariche
Rifiuti a Borgaro: interrogazione sui costi e sulle tempistiche delle nuove campane intelligenti
Accoltellato per un monopattino: 19enne ucciso davanti alla stazione di Tortona
Panico sul bus: giovane aggredisce e sfida la polizia
dove i genitori corrono senza tregua e i figli
spesso etichettati sbrigativamente come “schizzati”
si ritrovano intrappolati in un vuoto fatto di noia
testimoni silenziosi di un amore incondizionato
vere ancore emotive per le nuove generazioni
Sono proprio questi i temi affrontati sabato 12 aprile alla Biblioteca Civica Mottini di Caluso durante la presentazione della Trilogia dell’anima
psicodrammatista junghiana ed esperta EMDR
una tecnica che permette di rielaborare traumi e ricordi disturbanti “sbloccandoli” nella mente
“Si vanno a recuperare le emozioni legate a immagini rimaste impresse nella nostra mente e si riesce a depotenziare il dolore
Dopo l’introduzione a cura di Ombretta Ferioli
la scrittrice – definita “patrimonio culturale canavesano” per le sue competenze – ha ripreso il filo del discorso avviato già con il romanzo Pasticci di famiglia (2022)
presentato in quell’occasione insieme alla volontaria bibliotecaria Annamaria Gifuni
ispirato dai 14 anni di esperienza come psicologa al Liceo Darwin di Rivoli
tristemente noto per la tragedia del 22 novembre 2008
quando perse la vita il diciassettenne Vito Scafidi a causa del crollo del controsoffitto
Graglia propose alla dirigente un servizio di supporto tramite messaggi personalizzati su WhatsApp: “Non tutti i ragazzi stavano bene in casa
Non volevamo costringerli a usare il computer condiviso: con il cellulare potevano scrivermi da qualsiasi angolo in cui si sentivano al sicuro”
L'accompagnamento musicale di Martina Merlo durante un momento riflessivo in silenzio con immagini nello schermo
consigliera della cultura della maggioranza
La trilogia è frutto di un accordo editoriale con Golem Edizioni
che ha creduto nella forza narrativa e nella profondità psicologica dei suoi testi
“Grazie all’interesse per la mia intensità nello scrivere
che ha affrontato il tema dell’anima nelle sue diverse età: "I nodi dell’anima" (2017)
una saga familiare sull’adolescenza; "La cura dell’anima"
dedicato alla fascia tra i 40 e i 60 anni; e "La salvezza dell’anima"
una fase della vita in cui – dice Graglia – “bisogna mantenersi vivi e attivi sempre”
“Ogni persona è ciò che è perché è stata portata dalla propria storia”
sviluppano personalità completamente diverse”
Un concetto che richiama anche la teoria dell’inconscio collettivo di Jung
secondo cui ciascuno di noi porta dentro di sé eredità psichiche provenienti dagli avi: traumi
perfino malattieche si trasmettono transgenerazionalmente finché qualcuno non riesce finalmente a elaborarle e superarle
Attraverso le tappe dell’esistenza – da figli a genitori
da colleghi ad amici – siamo il prodotto di un passato che ci plasma
“Non possiamo illuderci di essere solo persone nel presente
perderemmo pezzi fondamentali della nostra identità”
La resilienza è il tratto distintivo di chi riesce a districare i nodi dell’anima
con coraggio e consapevolezza: “Chi ci riesce è molto cosciente di ciò che è”
passa dalla liberazione delle proprie catene interiori: “Accettare la propria oscurità
il teatro: sono strumenti potentissimi per esprimere ciò che portiamo dentro”
ai momenti di riflessione sono stati alternati brani musicali eseguiti al pianoforte dalla figlia Martina Merlo
Tra le riflessioni condivise anche un riferimento alla recente tragedia del femminicidio di Sara Campanella
assassinata il 31 marzo in una piazza pubblica dal collega Stefano Argentino
“Possiamo suddividere la società in ‘nevrotici normali’
in un ‘oceano borderline’ e nel mondo della psichiatria”
“Quest’ultimo è il mondo della disconnessione
Ma l’area più problematica è proprio quella borderline
dove si trovano persone con disturbi gravi della personalità
In un mondo sempre più confuso e disarmonico
prendere coscienza del proprio percorso interiore diventa fondamentale
Solo così è possibile migliorare le nostre relazioni
e restare vivi anche di fronte alle nostre paure più profonde
“Sono rimasta ammirata dalla qualità di questa giornata”
ha commentato la consigliera alla cultura Mariella Settia
E oggi più che mai sono emersi spunti profondi per riflettere su ciascuno di noi”
E ha concluso con una riflessione personale: “È importante che i ragazzi facciano di più
ma anche noi dobbiamo dedicare loro più tempo
ma non possiamo tirarci indietro nella cura del loro percorso di crescita”
Un’immersione intensa anche per la stessa Daniela Graglia
dal sostegno della madre e dal ricordo tenero della nonna e dell’eredità artistica lasciata dal nonno
emozioni e consapevolezze che ci invita a non disperdere l’armonia interiore
ma a trasformarla in coscienza sociale attiva
tra efficienza fiscale e grandi investimenti: i conti tornano
Caluso chiude il bilancio consuntivo del 2024 con numeri solidi
un avanzo amministrativo di quasi 2,8 milioni di euro e un recupero IMU di 511mila euro
una cifra che l’amministrazione definisce «eccezionale» per entità e tempistiche
Ma sotto la superficie degli incassi record
emergono fragilità strutturali che impongono prudenza
unito ai ritardi nei rimborsi dei fondi statali
ridisegna uno scenario in cui sarà probabilmente necessario ricorrere all’anticipazione di tesoreria nel 2025
Il documento economico approvato lunedì 28 aprile in consiglio comunale
fissa il bilancio complessivo in circa 13,6 milioni di euro
A presentarlo è stata l’assessora Giuliana Patterlini
che ha messo in evidenza la crescita significativa dell’attività di recupero dell’Imposta Municipale Unica: una voce che ha garantito entrate sostanziali
evitando il ricorso ad anticipazioni di cassa e compensando il lieve calo dei proventi da concessioni edilizie
Le spese correnti si attestano sui 6 milioni
mentre tra le voci di spesa spiccano l’istruzione e le politiche giovanili
che insieme alla refezione scolastica rappresentano la fetta più consistente del bilancio: 3 milioni e 960mila euro
si segnala la ristrutturazione della scuola primaria “Giacosa”
di cui 2,17 già pagati ma ancora non del tutto rimborsati dallo Stato
che ha finora erogato solo il 30% dell’importo totale
A questi si aggiunge il consolidamento delle mura del Parco Spurgazzi
un’opera da 750mila euro che ha fatto crescere il capitolo “ambiente e territorio” fino a 2,56 milioni
La liquidità in cassa mostra però un trend preoccupante: se nel 2021 si registravano 2,45 milioni di euro
L’assessora ha spiegato che «la cassa viene monitorata praticamente ogni giorno» e che per l’anno in corso non è stato necessario attivare anticipazioni
Un’altra voce delicata riguarda il fotovoltaico: l’impianto chiude il 2024 con un passivo di 54.500 euro
e le prospettive per il 2025 restano negative
Il Comune ha accantonato 591mila euro per coprire spese future legate allo smaltimento dei pannelli e al riscatto dell’impianto
che continua a pesare sui conti comunali nonostante l’impegno per una transizione energetica più sostenibile
il Comune ha ricevuto solo 22mila euro per lavori già conclusi nel 2022 sulla strada di Rodallo
contribuisce a rallentare la rigenerazione delle risorse impegnate
il quadro che emerge è quello di un’amministrazione che ha saputo ottimizzare le entrate tributarie e concludere importanti opere pubbliche
ma che si muove su un equilibrio sottile tra progettualità e cautela finanziaria
Il 2025 sarà un anno chiave per capire se la macchina comunale riuscirà a reggere il peso degli impegni presi senza sacrificare la stabilità economica conquistata
"Il sindaco deve spiegare perché da sei anni non si puliva il Rio Grande"
Chivasso, schifo in Piazza d’Armi: anziano sorpreso in atto osceno davanti a una ragazzina
al via la rivoluzione della salute: pronta a partire la nuova Casa di Comunità
Entro il mese di aprile prenderanno il via gli interventi per creare la nuova Casa di comunità di Caluso: la notizia
emersa durante un incontro tra la Rappresentanza dei sindaci e la Direzione strategica dell’Asl/To4
ha confermato che l’impresa incaricata è pronta a iniziare le operazioni e che servirà un impegno straordinario per rendere la struttura funzionale nei tempi stabiliti dal Pnrr
La sindaca Maria Rosa Cena ha riferito che la ditta è già stata selezionata e che
dopo un recente sopralluogo da parte dei tecnici
è stato definito un cronoprogramma per portare a termine i lavori in circa un anno senza arrecare disagi all’utenza
già Casa della salute (un tempo ospedale civile sorto nel 1903 nell’ex Palazzo Genta)
oltre a consultori e ambulatori di diverse specialità: al primo piano si trovano ad esempio neurologia
mentre ai piani superiori sono attivi ambulatori di diabetologia
su cui è stato necessario effettuare un aggiornamento progettuale in base alle indicazioni della soprintendenza
Il valore complessivo di riqualificazione e riorganizzazione si aggira intorno a 1,7 milioni di euro
con un contributo di quasi un milione e mezzo proveniente dal Pnrr
continuano a operare i Volontari del soccorso sud Canavese che garantiscono un servizio di 118 e trasporti socio-sanitari
il passaggio a livello di Arè resta aperto: i lavori subiscono un altro rinvio
I lavori per la chiusura del passaggio a livello di Arè
della pista ciclopedonale e della viabilità alternativa
inizialmente previsto per la fine di gennaio
Le cause del ritardo sono molteplici: oltre a problemi tecnici e logistici
si sono verificati rallentamenti nella fornitura dei materiali necessari alla realizzazione dell’opera
aggravati dall’ampliamento del tratto ciclopedonale
che collegherà Arè dalla zona degli impianti sportivi fino alla rotatoria di corso Torino
parte di un progetto più ampio realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Anas
prevede la soppressione di quattro passaggi a livello nel territorio calusiese
con un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro
La necessità di eliminare il passaggio a livello di Arè è diventata ancora più evidente dopo il tragico incidente ferroviario del maggio 2018
in cui un treno si scontrò con un TIR per trasporti eccezionali
provocando due vittime e il ferimento grave della capotreno
Il maxi progetto di RFI interessa l’intera tratta ferroviaria da Chivasso a Quincinetto
con la chiusura di 63 passaggi a livello e la realizzazione di infrastrutture alternative come sottopassi e cavalcaferrovia
Nel gennaio 2024 sono state già chiuse le sbarre di via Doberdò
in un’area di campagna dove non è stato necessario predisporre una viabilità alternativa
se non una strada sterrata con sistema di scolo e barriere di protezione per consentire il transito dei mezzi agricoli
vi sarà la chiusura del passaggio a livello situato nei pressi della stazione di via Vittorio Veneto
Qui è previsto un sottopasso pedonale promiscuo
oltre a una nuova viabilità extraurbana di collegamento
Il progetto comprende anche la realizzazione di una rotonda all’incrocio tra via Mazzè e viale Europa
che migliorerà l’accesso alla zona artigianale
Mentre le opere infrastrutturali proseguono
resta aperta la questione della vecchia casermetta del Genio Ferrovieri
situata accanto ai binari e già più volte teatro di episodi di vandalismo
ma l’edificio necessita di un intervento più strutturato per essere definitivamente recuperato o messo in sicurezza
I residenti di Arè e gli automobilisti della zona attendono da tempo la chiusura del passaggio a livello
un’operazione che migliorerebbe la viabilità e ridurrebbe i disagi legati al traffico ferroviario
i continui rinvii e le difficoltà di realizzazione lasciano ancora in sospeso la conclusione di un’opera tanto attesa
Disastro ferroviario in Canavese: ecco il video del terribile schianto al passaggio a livello
Lunghe code al passaggio a livello sulla SS26 in Canavese, ma RFI non vuole ridurre i tempi di chiusura delle sbarre
La protesta dei cittadini di Arè: "Questo non è un sottopasso, è un buco"
CALUSO. Disastro ferroviario di Arè, dopo 4 anni la prima udienza
A Caluso la viabilità è un incubo
ecco tutte le tappe del piano di ripristino
La questione legata alla strada provinciale 595 e ai problemi di via Martiri della Libertà è arrivata al centro del dibattito durante il consiglio comunale di Caluso
L'interrogazione presentata dalla minoranza "Caluso per un futuro comune" ha sollecitato chiarimenti e interventi urgenti sulla viabilità
dal traffico pesante e dalla mancanza di manutenzione
La sindaca Mariuccia Cena ha fornito un quadro dettagliato sulla situazione
illustrando gli sviluppi legati alla riapertura della circonvallazione di Arè e il complesso passaggio di competenze tra il Comune
Completamento dei lavori sulla circonvallazione
La sindaca ha spiegato che i lavori sulla circonvallazione di Arè da parte di Anas dovrebbero concludersi entro la fine di gennaio 2025
il completamento definitivo del manto stradale
Rfi dovrebbe ultimare la bretella tra Arè e la circonvallazione
necessaria per il completamento della pista ciclopedonale
sarà ripristinata a carico di Smat prima di essere ceduta ufficialmente al Comune
la sindaca Cena ha assicurato che tutte le parti coinvolte verranno sollecitate a rispettare le tempistiche
sottolineando la necessità di un intervento anticipato
"Via Martiri è in condizioni precarie da troppo tempo
Si sarebbe dovuto agire prima," ha dichiarato Ferrero
ribadendo l'urgenza di accelerare i lavori per garantire sicurezza e decoro urbano
Il consiglio comunale ha messo in evidenza la complessità della gestione della viabilità
legata a molteplici enti e al coordinamento tra i lavori in corso
La promessa della sindaca di una maggiore pressione su Smat e altre istituzioni sembra dare speranza
ma i tempi restano lunghi e il traffico pesante continua a gravare sulle strade locali
la soluzione ai problemi della viabilità rappresenta una priorità non solo per la sicurezza
ma anche per il miglioramento della qualità della vita nel territorio
Sarà cruciale monitorare i prossimi passi e assicurarsi che le promesse trovino riscontro nei fatti
Strade da incubo in Canavese: camion dei rifiuti finisce in un campo
Candia nell’oscurità: dov'è Enel? Intanto il Comune continua sborsare soldi
Uno studio sulla sicurezza delle strade panoramiche del Canavese
non ancora finanziate le opere Il sindaco Marco Formia: «Ma siamo in graduatoria con i nostri tre progetti»
IVREA - Si è concluso questa mattina a Ivrea il processo di primo grado per il disastro ferroviario di Caluso
Il giudice ha pronunciato sentenza di condanna per un imputato mentre un altro è stato assolto
Nello specifico è stato assolto Wolfgang Oberhofer
titolare dell’azienda che organizzò il trasporto eccezionale «per non aver commesso il fatto»
Il tribunale ha stabilito anche provvisionali esecutive per un totale di oltre mezzo milione di euro alle parti civili private oltre a risarcimenti per 1,2 milioni a Rfi e Trenitalia
Il disastro ferroviario di Arè di Caluso risale alla notte tra il 23 e il 24 maggio 2018
Nello scontro tra un convoglio regionale della linea Torino-Aosta e un trasporto eccezionale fermo sui binari al passaggio a livello di Arè (nel video)
persero la vita quella notte il macchinista del treno e un membro della scorta tecnica del trasporto eccezionale
erano arrivate le prime due condanne che hanno riguardato Zebedia Mosconi
capo scorta tecnica del primo convoglio eccezionale (condannato a due anni) e Gabriele Bottini
autista del secondo mezzo di scorta (1 anno 10 mesi e 20 giorni)
Entrambi con la sospensione condizionale della pena
Il legale rappresentante della ditta lituana
ha invece patteggiato una pena di tre anni
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L’ennesima sfida per la politica calusiese è tutt’altro che passata
ingombranti scaricati nottetempo e mozziconi di sigaretta lanciati con disinvoltura sui marciapiedi
Non sarà certo un rifiuto facile da riciclare
questa quotidiana emergenza ambientale: la gestione dei rifiuti richiede qualcosa di più di un semplice intervento tecnico
Serve qualcuno disposto ad assumersi la responsabilità di proteggere davvero il paese
quasi come un sussurro ironico che rompe la serietà della questione
nasce una domanda tanto imprevista quanto provocatoria: e se il vero agente segreto
colui chiamato a infiltrarsi nel labirinto dei nostri scarti
a smascherare le cattive abitudini e a difendere l’ambiente
ma l’umile e spesso invisibile figura dell’operatore ecologico
ci spinge a ripensare il ruolo di ciascuno nella complessa e urgente “Missione Rifiuti”
la risposta istituzionale più concreta sembra essere l’arrivo di un servizio privato di sorveglianza
incaricato di vigilare sull’abbandono dei rifiuti e sul corretto conferimento della differenziata
armate e con potere sanzionatorio: questa la proposta della maggioranza consiliare per contrastare inciviltà e incuria
che non ne mette in discussione l’intenzione
ma la reale utilità: “Non conosciamo ancora nel dettaglio le modalità operative di questo servizio: quante ore
e soprattutto se gli agenti saranno davvero competenti nel distinguere cosa va e cosa non va conferito in un bidone della plastica.” Perché sì
anche una bottiglia può diventare un rebus se contiene impurità superiori al 20%
La Lista Civica “Caluso per un Futuro Comune” pone allora alcune domande fondamentali
Questa scelta terrà conto dell’importanza della sensibilizzazione
I cittadini verranno informati e coinvolti in un percorso condiviso
O si limiterà tutto a qualche ora di pattugliamento settimanale
“Non si può mettere un carabiniere dietro ogni cittadino”
“La sensibilizzazione resta lo strumento più forte
È illusorio pensare che poche ore di controllo bastino a cambiare comportamenti radicati
Molti rifiuti vengono lasciati vicino alle isole ecologiche
portando ulteriormente difficoltà nell'accumulo dei rifiuti senza controllo
Il rischio che può capitare senza le giuste attenzioni o la limitazione dei bidoni per evitare la caduta
Una situazione costante in alcune aree
La Lista Civica " Caluso per un futuro comune"
A destare perplessità è anche la scelta di escludere le GEV
le Guardie Ecologiche Volontarie della Città Metropolitana di Torino
che già operano con successo sul territorio – ad esempio nel parco del Lago di Candia – e che
Il tutto con un risparmio di circa 3.000 euro annui
E ancora: a Ivrea esistono gruppi simili che collaborano con enti pubblici in convenzione
Perché non guardare a questi modelli prima di affidarsi a privati armati
L’opposizione non chiude le porte al confronto: “Non siamo contrari a strumenti come le telecamere
Ma non possiamo illuderci che bastino.” Se il servizio funziona solo poche ore a settimana
“è evidente che l’incivile agirà appena si spengono i riflettori
Si chiede quindi l’apertura di un tavolo di confronto
Se poi la maggioranza deciderà di procedere da sola
Ma la minoranza ribadisce la propria posizione: servono percorsi di sensibilizzazione
ratti e volatili nelle zone limitrofe alle isole ecologiche
la vivibilità del paese rischia di peggiorare
L’obiettivo dev’essere uno solo: un controllo giusto
E accompagnato da un’informazione capillare
Magari ripensando e potenziando le isole ecologiche
creando spazi adatti anche allo spegnimento delle sigarette
per scoraggiare gesti incivili ma ancora troppo comuni
Incontri di approfondimento sulla salute dei cittadini
Passeggiata in natura per famiglie con bambini
10034 Chivasso (TO) - 10034 - Chivasso Codice Fiscale: 82500150014 Partita IVA: 01739830014
PEC: protocollo@pec.comune.chivasso.to.it Centralino Unico: 01191151
Intesa Sanpaolo chiude gli sportelli di Caluso
Mentre i bilanci delle grandi banche continuano a prosperare tra fusioni e speculazioni di Borsa
i cittadini si trovano sempre più abbandonati da quegli stessi istituti che un tempo si vantavano di essere "di riferimento" per il territorio
ha messo nero su bianco il suo Piano Territoriale 2025
che prevede una nuova ondata di chiusure e accorpamenti
lasciando intere comunità senza un punto di riferimento fisico per le operazioni bancarie
si inserisce nella solita narrativa della "razionalizzazione"
parola magica che nel linguaggio bancario significa una cosa sola: meno servizi
primo gruppo bancario per capitalizzazione finanziaria nell'Eurozona con un valore che supera gli 81 miliardi di euro
punta a tagliare 7mila posti di lavoro e a ridurre drasticamente la presenza fisica delle filiali
Ma cosa significa tutto questo per il territorio
accorpamenti selvaggi e sportelli che diventano semplici uffici satellite senza autonomia operativa
il 2025 porterà alla chiusura di ben 19 filiali e alla trasformazione o accorpamento di 23 sportelli
La provincia di Torino sarà particolarmente colpita: spariranno gli sportelli di Baldissero
mentre a Sauze d'Oulx l'ultimo giorno di attività è già fissato per il 21 giugno 2025
Le date fissate per questa eutanasia bancaria sono due: il 21 giugno e il 18 ottobre 2025
momenti chiave in cui intere comunità dovranno fare i conti con la realtà di una finanza sempre più distante dalle persone e sempre più concentrata sugli utili degli azionisti
saranno i clienti: anziani che non hanno accesso alla digitalizzazione
piccoli commercianti che si vedranno costretti a spostarsi di chilometri per un'operazione bancaria
famiglie che si ritrovano senza assistenza diretta per i loro risparmi
Ma c'è un dettaglio che non va dimenticato: le banche chiudono sportelli
ma le commissioni sui servizi online e i costi dei conti correnti non sembrano subire alcuna riduzione
il messaggio è chiaro: il cittadino comune non è più un cliente da servire
interi territori vengono lasciati senza servizi essenziali
Ma oggi si è concluso il processo ordinario per il disastro ferroviario di Caluso
un'assoluzione e 1 milione e 740mila euro di risarcimenti ai familiari delle vittime (che si aggiungono alle condanne arrivate con il rito abbreviato): era la notte del 23 maggio 2018 quando
un treno della linea Chivasso-Aosta si scontrò con un Tir con trasporto eccezionale fermo sui binari
Ci furono due vittime: il macchinista del convoglio
è stato condannato a 2 anni l'autista del tir
legale rappresentate della Translog sas che aveva fatto intermediario per organizzare il trasporto
di cooperazione in disastro ferroviario colposo
omicidio stradale e lesioni stradali gravi
Nel processo in abbreviato erano già stati condannati Zebedia Mosconi e Gabriele Bottini: il primo
era il capo scorta tecnica ed è stato condannato a due anni; un anno e dieci mesi
che ha 63 anni ed era l’autista del secondo mezzo di scorta
rappresentante legale della ditta proprietaria del camion
I giudici hanno riconosciuto una provvisionale di 1 milione e 740mila euro alle parti civili: la sorella del macchinista morto
con queste ultime che hanno ricevuto rispettivamente 500mila e 730mila euro
0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere
trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017
Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.
Il sostegno della Sindaca a fine dello spettacolo " Armonie in scena" dell'Istituto Ubertini di Caluso
realizzato dall’Istituto Ubertini di Caluso
Una serata che ha saputo conquistare il pubblico unendo teatro
musica e danza in una celebrazione dell’inclusione e della sensibilità
Un evento che non ha lasciato nessuno escluso
L’iniziativa è stata resa possibile grazie ai fondi del PNRR
nell’ambito del progetto “Imparo a studiare e vivere bene a scuola”
e ha coinvolto tre cooperative sociali del territorio: La Rosa dei 20 di Montanaro
diretta dal musicista Flavio Rubatto; e Passion Dance di Chivasso
La supervisione artistica è stata affidata ai tutor scolastici Manuela Mazzolini
mentre l’organizzazione è stata curata dalla tutor Michela Miscioscia
che ha gestito con precisione gli aspetti burocratici
alcune figure locali hanno voluto portare il loro saluto
contribuendo a creare un clima di attesa e partecipazione
“Grazie di essere qui con noi per assistere a uno spettacolo fatto con il cuore”
che ha poi rivolto parole di incoraggiamento ai ragazzi in scena: “Non abbiate troppa ansia
Esprimete semplicemente ciò che avete imparato e fatelo con il cuore”
ha elogiato l’iniziativa: “Non ho trovato alcuna motivazione per non essere qui
Non alzerò il culo da quella sedia finché non avrete finito
mi voglio godere tutto il vostro spettacolo”
in rappresentanza della sindaca Maria Rosa Cena
La serata è stata introdotta dalla dirigente scolastica dell’Ubertini
che ha sottolineato l’importanza dell’inclusione come pilastro delle iniziative dell’istituto: “Questo progetto è la dimostrazione che la diversità è una forza e che insieme si possono raggiungere grandi risultati”
gli studenti hanno affrontato temi complessi come il bullismo e i disagi emotivi
attraverso un intreccio di momenti musicali
Un momento particolarmente significativo è stato l’esecuzione dell’inedito “Cappio al collo”
che ha raccontato con delicatezza e intensità la ricerca di accettazione e amore per se stessi
Il momento più emozionante è arrivato con la messa in scena di “Esseri Umani” di Marco Mengoni
illuminando la sala con i propri cellulari in una suggestiva atmosfera di luci e voci unite
confermando il successo di un progetto che ha saputo trasformare l’arte in uno strumento di unione e riflessione
“Armonie in scena” non è stato solo uno spettacolo
Il momento sul palco della dirigente Concetta Eleonora Buscemi dell'Istituto Ubertini di Caluso insieme alla Tutor Manuela Muzzolini e all'esperto docente della Rosa dei 20 Marco Mancin
Il momento più emotivo della serata
visto le varie emozioni provate dagli artisti in scena.Nel momento in cui un artista si sentiva perso
un applauso sentito partiva da parte del pubblico come un abbraccio che migliora la giornata
“ Oggi abbiamo assisistito ad un momento davvero emotivo e sono grata di essere stata qui
Abbiamo utilizzato nel miglior modo i fondi che il governo ci ha dato per dare un messaggio molto importante
Grazie di questo prezioso momento di condivisione”
ha concluso in questo modo la Sindaca Maria Rosa Cena
Il discorso conclusivo di Maria Rosa Cena all'Istituto Ubertini di Caluso
dove tutto scorre rapidamente e spesso in modo superficiale
è fondamentale trovare una bussola capace di orientare verso una società più consapevole
È in questo contesto che tornano a riecheggiare le parole di Sandro Pertini
settimo Presidente della Repubblica Italiana e illustre partigiano: “Ricordare le sofferenze e le ingiustizie del passato è un imperativo morale per non ricadere negli stessi errori e costruire un futuro di libertà e di pace”
Un messaggio che l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia porta avanti con determinazione
entrando anche nelle scuole per rafforzare nei giovani il senso critico e la consapevolezza storica
Mercoledì 16 aprile si sono concluse le attività didattiche promosse dalla scuola media Guido Gozzano di Caluso in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione
realizzato con la collaborazione della sezione locale dell’ANPI
Alcune classi hanno partecipato a laboratori sulla poesia partigiana
guidati dalla professoressa Marilena Pedrotti
Presidente dell’ANPI e profonda conoscitrice della storia del territorio
Durante la mattinata si è svolto un significativo momento di condivisione: gli studenti hanno presentato e scambiato i propri lavori
favorendo una crescita collettiva attraverso l’ascolto reciproco
Le classi della secondaria di primo grado si sono esibite in uno spettacolo teatrale dedicato alla Resistenza e al coraggio dei partigiani
frutto di un percorso di preparazione condotto con Davide Motto
L’iniziativa ha rappresentato una preziosa opportunità per stimolare nei giovani una riflessione autentica sul valore della libertà e della memoria
rendendo omaggio a coloro che si sono sacrificati per restituire dignità e diritti fondamentali al nostro Paese
che democrazia e libertà non sono conquiste scontate
Le classi terze hanno realizzato cartelloni e brevi rappresentazioni teatrali sulla Resistenza
mentre le prime hanno letto poesie da loro scritte
anche un video sulla toponomastica di Caluso
accompagnato da una performance teatrale sul valore della ricerca storica e della conoscenza del territorio
strumenti indispensabili per formare una cittadinanza attiva e consapevole
L'esibizione di alcuni studenti della scuola media "Guido Gozzano" di Caluso
Gli studenti e le studentesse della scuola media " Guido Gozzano" di Caluso in un momento di profonda riflessione per la giornata della Liberazione
“La risposta degli studenti è stata entusiasta
Hanno avuto l’opportunità di conoscere un pezzo importante della storia locale
ascoltando racconti e mettendosi in gioco in prima persona”
ha spiegato la professoressa Monica Ramazzina
da anni impegnata nel laboratorio di poesia partigiana
referente del progetto sulla toponomastica con le classi prime
ha contribuito a far maturare negli studenti una profonda coscienza civile
ha scoperto per la prima volta che un proprio parente era stato partigiano
portando alla luce frammenti di storie familiari rimasti a lungo nel silenzio”
Anche la dottoressa Paola Antonella Bianchetta
dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo
ha voluto sottolineare il forte valore formativo dell’iniziativa: “Un momento di crescita collettiva
In un’epoca in cui la memoria rischia di sbiadire sotto il peso del negazionismo e delle riscritture politiche
come ricorda la senatrice a vita Liliana Segre
esperienze come questa diventano fondamentali
Coltivare la memoria non è solo un dovere: è un atto di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni
lavora perché questa eredità non venga dispersa: insegnanti
anche di fronte alle inevitabili difficoltà logistiche e organizzative che vive oggi il mondo scolastico
Questo è un esempio concreto di scuola viva
capace di dialogare con il territorio e di formare cittadini consapevoli
La presidente dell'ANPI la Professoressa Marilena Pedrotti al centro con alcuni suoi collaboratori
ruspe contro il degrado: accampamento smantellato
migranti cacciati dall’ex zona industriale
un'area industriale abbandonata è stata recentemente teatro di un'operazione di sgombero che ha riportato ordine e sicurezza in una zona da tempo degradata
supportati dal 1° Reggimento Piemonte e coordinati dalla Questura di Torino
hanno liberato un accampamento di fortuna situato tra ex capannoni industriali
L'intervento è stato preceduto da un'accurata operazione di pulizia e bonifica
finanziata dal proprietario degli immobili
che occupavano una ex centralina dell'Enel
Uno di loro è stato destinatario di un provvedimento di espulsione
mentre gli altri due sono stati invitati ad allontanarsi
L'operazione si è svolta senza resistenze e si è conclusa rapidamente
i lavori di pulizia sono proseguiti con l'ausilio delle ruspe
che hanno riempito diversi container con i rifiuti accumulati nel tempo
Sul posto era presente anche una colonia felina
che sarà trasferita in un luogo più idoneo
l'area era abitata da una decina di profughi di diversa origine
che avevano costruito rifugi accanto all'ex centralina
Operazione congiunta delle forze dell'ordine
La situazione di degrado era stata documentata attraverso una serie di sopralluoghi effettuati da Carabinieri
Le immagini scattate durante queste ispezioni avevano mostrato un'area colma di rifiuti di vario genere
in qualità di responsabile dell'igiene pubblica
Il proprietario dei capannoni è stato invitato a mettere in sicurezza la zona
chiudendo tutti gli accessi per evitare future occupazioni abusive
un primo intervento era stato effettuato per identificare e allontanare gli occupanti di un precedente insediamento
l'area era stata nuovamente occupata da profughi
che avevano adattato i capannoni a rifugi di fortuna
Dietro queste occupazioni si cela una realtà di emarginazione e sopravvivenza
Molti degli occupanti trascorrevano le giornate davanti ai centri commerciali
cercando di guadagnarsi da vivere con piccoli lavori in nero
non mancavano episodi di abuso di alcol e risse
che avevano contribuito a peggiorare la percezione della sicurezza nell'area
L'operazione di sgombero a Caluso rappresenta un passo importante verso il ripristino della legalità e della sicurezza
ma solleva anche interrogativi sulla gestione delle situazioni di marginalità sociale e sulla necessità di soluzioni più strutturate per affrontare il fenomeno delle occupazioni abusive
Torino: è in corso lo sgombero di 8 alloggi popolari occupati abusivamente a Mirafiori (FOTO)
Edilizia sociale, conclusa l’operazione di sgombero nel complesso ATC
Torino, è in corso lo sgombero di una palazzina occupata abusivamente
In un'epoca in cui il mercato del lavoro sembra escludere sempre più chi ha superato i 58 anni
in provincia di Torino, ha deciso di lanciare una sfida ambiziosa: trasformare la disoccupazione in un'opportunità di riscatto e utilità sociale
Un cantiere di lavoro che promette di rigenerare non solo il tessuto urbano
Il Comune di Caluso ha recentemente presentato la propria candidatura al bando della Regione Piemonte per l'attivazione di un cantiere di lavoro destinato ai residenti in difficoltà occupazionale
ma dal forte impatto sociale: selezionare un lavoratore disoccupato
e inserirlo temporaneamente in attività di pubblica utilità
assenza di ammortizzatori sociali e residenza stabile in Piemonte da almeno un anno
Gli amministratori locali sottolineano l'importanza di offrire opportunità di reinserimento dignitose e concrete a chi si trova in condizioni di fragilità economica
viali e aree verdi attendono mani esperte per rinascere
spiccano la manutenzione dell'arredo urbano e la tutela del parco Spurgazzi
con un'attenzione particolare alla conservazione delle specie arboree
Il progetto prevede mansioni compatibili con diverse condizioni fisiche
svolte prevalentemente all'aperto e adattate ai ritmi stagionali
Al lavoratore selezionato sarà garantita un'indennità giornaliera di 35,31 euro
cui si aggiungerà un buono pasto di 7 euro per ogni giornata di attività
utilizzabile presso le strutture convenzionate
Roberto, 53 anni, senzatetto. "Voglio fare una vita giusta"
Si parla di consapevolezza con il giornalista Bianucci e la proposta di un organismo europeo per i nostri dati Organizzato dallo Spi Cgil
costruito per trasportare acqua ai campi coltivati
si è trasformato in una pericolosa minaccia per i residenti
in un tratto di circa 500 metri privo di protezione
ha visto cedere gli argini a seguito del taglio di alberi lungo il percorso
causando frequenti esondazioni che invadono la stretta strada comunale che corre parallela al canale
La situazione è preoccupante non solo per la sicurezza dei mezzi agricoli
come trattori e camion che transitano nella zona
ma anche per i numerosi residenti che utilizzano quella strada per attività ricreative: jogging
passeggiate in bici e uscite con i bambini
L’acqua che straripa rappresenta un rischio per chiunque vi transiti e
peggiora ulteriormente con la formazione di pericolose lastre di ghiaccio che rendono la strada impraticabile
con il serio rischio di "prendere male le misure" e cadere nel canale
Lo scorso inverno, una donna di origine rumena ha perso la vita scivolando accidentalmente nel canale: la corrente e l’acqua gelida non le hanno lasciato scampo
è stato bollato come un comune incidente.
denunciano la mancanza di risposte concrete da parte delle autorità
residente e lavoratore presso l’azienda agricola Cascina Vittoria
ha più volte contattato gli enti responsabili
“Ho segnalato il problema più volte,” racconta Ferrando
“ma le autorità continuano a ignorare la situazione.”
La risposta dell’amministrazione comunale non si è fatta attendere
la messa in sicurezza del canale non è di loro competenza; tuttavia
il Consorzio del Canale Demaniale di Caluso
rimbalzando il problema nuovamente all’amministrazione comunale
La vicenda ha generato rabbia e frustrazione tra i cittadini
che si chiedono perché la sicurezza di via San Michele sembri di scarsa importanza per le autorità
È lecito chiedersi se questa sia una zona di “serie B” e perché le istituzioni locali non abbiano ancora trovato una soluzione
Il rischio di ulteriori tragedie è tangibile e
cresce il timore che l’inerzia possa costare la vita ad altre persone
sperando che la sicurezza dei cittadini diventi finalmente una priorità
Esce di casa per andare a funghi: il corpo senza vita recuperato in un canale
Caluso: 300mila euro per il commercio grazie al Distretto del Commercio
Un vento di novità soffia sul commercio di Caluso: il Comune ha ottenuto un finanziamento regionale di circa 300mila euro grazie al bando dedicato ai Distretti del Commercio
avviato nel 2020 durante l'emergenza Covid
con particolare attenzione ai Comuni più piccoli
Decisivo è stato il ruolo dell’Ascom locale
recentemente ricostituita sotto la guida di Raffaele Suppo come presidente e Nadia Fisanotti come vicepresidente
con il coordinamento diretto della sede Ascom di Torino
Il Comune ha contribuito con un dossier dettagliato e con un finanziamento di 13mila euro
dimostrando la volontà di investire nel rilancio economico
con 55mila euro già disponibili per il 2025
Il 70% dei fondi è destinato a interventi di qualificazione urbana
mentre il restante 30% sarà riservato ai commercianti per migliorare le loro attività
ha sottolineato: “Siamo stati bravi a presentare il progetto nel modo giusto
Questi fondi permetteranno di riqualificare spazi pubblici
migliorare la vivibilità e promuovere servizi innovativi”
Un vento di novità soffia sul commercio di Caluso
I Distretti del Commercio sono considerati un modello virtuoso
presidente di Ascom Torino: “Supportano lo sviluppo economico e favoriscono la collaborazione tra amministrazioni
Negli anni abbiamo osservato impatti positivi tangibili grazie a questo strumento”
sono destinati alle micro e piccole imprese di vicinato che si occupano di vendita diretta o somministrazione al pubblico di alimenti e bevande
Tra i beneficiari rientrano anche farmacie
tabaccherie e artigiani con scia commercio
come computer e sistemi per migliorare la gestione aziendale
per le nuove imprese è previsto il finanziamento di attrezzature e macchinari interni
l’Ascom di Caluso si riunirà per definire gli interventi prioritari per il 2025
Caluso non è l’unico Comune a beneficiare dei finanziamenti regionali
38 Comuni hanno ricevuto complessivamente oltre un milione di euro
con la costituzione di 20 nuovi Distretti del Commercio
del Canavese Orientale e della Dora Baltea
erano stati costituiti 77 Distretti del Commercio in Piemonte
confermando il successo di un progetto che guarda al futuro
Caluso si prepara a rilanciare il commercio locale
migliorando la qualità della vita e creando nuove opportunità per i cittadini e le imprese
Questo risultato dimostra come una collaborazione efficace tra amministrazione
associazioni e commercianti possa trasformare una sfida in una grande opportunità per la comunità
Olimpiadi delle Menti 2025: i giovani talenti rivoluzionano il futuro da Torino
Piastra sui social con Pirelli, nuovi supermercati e piani regolatori
Ponte dell’Epifania: italiani "spendaccioni". Tutti in vacanza
No problem: al via l’opera da quasi 600mila euro che cambierà tutto
Sono ufficialmente iniziati i lavori di messa in sicurezza idraulica del Canale demaniale di Caluso
che punta a prevenire ulteriori rischi di esondazioni in una zona che
avviati nella zona nord-ovest della "città del vino"
interesseranno in particolare i tratti tra via Brissac e via Piave
dove la “bialera” aveva già mostrato la sua vulnerabilità
con i lavori che partono da via Piave verso la circonvallazione
sfruttando il periodo di messa in secca del canale
prolungato quest’anno da uno a due mesi proprio per consentire l’esecuzione dell’opera
"Interventi che non potevano più essere rinviati"
ricordando i danni subiti dalla popolazione durante le esondazioni di quattro anni fa
aggiudicato alla Somoter srl di Borgo San Dalmazzo con un ribasso del 13,37% rispetto alla base di gara
prevede lavori realizzati in subappalto dalla Cevig di Rivara
con l’auspicio che i tempi previsti siano rispettati per minimizzare l’impatto sulle attività agricole e idroelettriche legate al corso del canale
L’importanza del Canale di Caluso non si limita al controllo del rischio idraulico
dalla centrale di Spineto di Castellamonte fino alla Mandria di Chivasso
il canale fornisce acqua per l’irrigazione di 11mila ettari di campi coltivati in un comprensorio che coinvolge ben 19 Comuni
La sua funzione è dunque duplice: sostenere l’agricoltura locale e garantire un corretto deflusso delle acque nella Dora Baltea
ha sottolineato l’importanza dell’opera: "C’erano stati due incontri con i vertici regionali
che hanno dimostrato grande attenzione alle problematiche del canale
È un’infrastruttura essenziale per l’economia agricola e la sicurezza del territorio."
Dopo il trasferimento dei beni demaniali alle Regioni
il Canale di Caluso è ora di proprietà della Regione Piemonte
che ne gestisce la manutenzione e la supervisione
Il progetto di messa in sicurezza rappresenta una priorità per l’ente regionale
non solo per tutelare l’agricoltura ma anche per garantire la sicurezza delle comunità locali
che aveva visto la partecipazione di dieci ditte
dimostra l’interesse diffuso per un’infrastruttura che resta centrale nelle dinamiche socio-economiche del territorio
Il finanziamento del Pnrr rappresenta inoltre un’opportunità unica per intervenire su opere strategiche come questa
Se da un lato l’avvio dei lavori è stato accolto con favore
dall’altro emergono le preoccupazioni legate alla durata degli interventi
"Mi auguro che l’impresa rispetti i tempi d’intervento previsti
per non creare difficoltà agli agricoltori e alle imprese idroelettriche che dipendono dal canale"
La messa in secca prolungata potrebbe infatti influire sull’irrigazione dei campi e sulla produzione di energia delle centraline idroelettriche situate lungo il corso del canale
possa garantire maggiore tranquillità a tutti gli attori coinvolti
I lavori sul Canale di Caluso rappresentano non solo un’importante opera di manutenzione
ma anche un segnale di attenzione verso il territorio e le sue esigenze
garantire il sostegno all’agricoltura e mantenere l’efficienza delle infrastrutture sono obiettivi che richiedono risorse
Con l’auspicio che i cantieri procedano senza intoppi
Caluso guarda al futuro con la speranza che queste opere possano rappresentare un passo avanti verso una gestione sostenibile e sicura del proprio patrimonio idraulico
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Trasporti scolastici a Caluso: le istituzioni ignorano le famiglie, studenti penalizzati!
Caluso: 300mila euro per il commercio grazie al Distretto del Commercio
è bruciato il tetto di alcune villette in via Carlo Ubertini
Le fiamme si sono estese rapidamente e hanno danneggiato quasi tutta la copertura.
Per limitare i danni e mettere l’area in sicurezza
sono intervenute otto squadre dei vigili del fuoco da Ivrea
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c'è sempre bisogno di un ordine che la custodisca
ne tramandi il valore e ne alimenti il mito in un passaparola collettivo
Le tradizioni sono il cuore pulsante di una comunità
la figura della leggendaria Ninfa Albaluce è diventata un simbolo imprescindibile
un elemento identitario che si fonde con la storia e la cultura locale
Proprio per preservare e valorizzare questa tradizione
si è ufficialmente costituito l'Ordine delle Ninfe Albaluce
un'associazione esclusivamente femminile nata dall'iniziativa di undici ex Ninfe: Federica Actis
hanno avuto l'onore di impersonare questa figura simbolica e che
hanno deciso di unirsi per dare continuità a una tradizione che rischiava di sbiadire nel tempo
Così è nata un'associazione che oggi conta oltre trenta Ninfe
selezionate attraverso un meticoloso lavoro di ricerca negli archivi storici
Oltre a custodire la memoria della Ninfa Albaluce
l'Ordine ha tre obiettivi fondamentali: la promozione del vino Erbaluce
la partecipazione attiva alla vita culturale e ricreativa di Caluso e la ricerca storica sulla figura della Ninfa
ma una vera e propria istituzione al servizio della comunità
Entrare a far parte dell'Ordine non è impresa da poco
Ogni anno vengono selezionate tre giovani donne
di età compresa tra i venticinque e i trentacinque anni
tra cui verrà eletta la nuova Ninfa Albaluce
Il processo di selezione segue un rituale affascinante e rigoroso: un comitato composto da quattro membri dell'Ordine delle Ninfe e quattro rappresentanti della comunità calusiese (Pro Loco
Parrocchia e Credenza) sottopone le candidate a un colloquio individuale
ogni membro del comitato esprime un voto segreto su un foglio bianco
Le schede vengono poi ritirate dalla Presidente dell'Ordine
che ne eseguono lo spoglio e annunciano il risultato
Il collettivo principale dell'Ordine delle Ninfe
l'identità della Ninfa Albaluce eletta resta segreta fino al giorno della proclamazione
Nemmeno le due candidate escluse conoscono il nome della vincitrice
Un elemento di suspense che rende l'incoronazione un evento ancora più atteso e suggestivo
Qualsiasi violazione di questa regola comporta l'immediata squalifica della Ninfa eletta e l'avvio di una nuova selezione
Essere eletta Ninfa Albaluce non significa solo indossare un abito tradizionale e sfilare durante la Festa dell'Uva
un'ambasciatrice del vino Erbaluce e della cultura calusiese
empatica e in grado di rappresentare con fierezza la storia e le tradizioni del suo paese
Non basta il sorriso: la Ninfa deve conoscere la leggenda di cui si fa promotrice
la storia della città e le caratteristiche dei vini Erbaluce e Passito
Un compito di prestigio che richiede dedizione e passione
l'Ordine delle Ninfe Albaluce ha raggiunto traguardi significativi
La presenza ufficiale alle principali manifestazioni di Caluso ha dato nuovo lustro alla figura della Ninfa Albaluce e ne ha rafforzato il valore simbolico all'interno della comunità
La partecipazione ai Carnevali storici di Ivrea
anche di Castellamonte ha permesso di unire le forze con altre realtà del Canavese in una celebrazione collettiva della cultura locale
L'organizzazione dell'evento "Donne per le Donne" in occasione della Giornata Internazionale della Donna ha permesso di realizzare una serata benefica a sostegno di progetti associativi territoriali
La creazione di una mostra fotografica permanente sulla Ninfa Albaluce
inaugurata nel 2023 per il novantesimo anniversario della Festa dell'Uva
raccoglie immagini e documenti dal 1948 a oggi
Un viaggio nella storia calusiese che impreziosisce il palazzo comunale
l'Ordine ha in cantiere due iniziative speciali: una cena di gala e un progetto segreto che sarà svelato in occasione della Festa dell'Uva 2025
Un'ulteriore testimonianza dell'impegno dell'Ordine nel preservare e valorizzare la tradizione
l'Ordine delle Ninfe Albaluce è una realtà consolidata
un punto di riferimento per chi desidera mantenere vivo il legame tra storia
Dentro questa associazione convivono passione
impegno e il desiderio di restituire alla comunità un patrimonio culturale inestimabile
Come sottolinea la Presidente Cristina Gilardi
"Dieci anni di presidenza e non sentirli: la dedizione e l'onore di far parte di questa esperienza associativa sono una costante che non conosce il peso del tempo." Il futuro della Ninfa Albaluce è più vivo che mai
pronto a scrivere nuove pagine di una storia che continua a emozionare generazioni di calusiesi
Il momento della cena avvenuta lo scorso anno
Mostra fotografica permanente sulla Ninfa Albaluce
L'Ordine delle Ninfe al Comune di Caluso
È sufficiente andare in questa pagina e iscriverti inserendo i campi richiesti.
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il sistema di raccolta dei rifiuti organici subirà una modifica significativa: i cassonetti stradali sostituiranno il servizio porta a porta
Il nuovo metodo interesserà tutti i contenitori per uso domestico
mentre i cittadini che utilizzano le compostiere potranno continuare a farlo
ma senza più beneficiare dello sconto sulla tassa rifiuti
L'annuncio è stato dato durante un incontro pubblico a Vallo il 17 marzo
con ulteriori appuntamenti previsti per il 18 alla Scama di Arè e il 20 al Carc di Rodallo
condivise dall'amministrazione comunale e dalla Scs (Società Canavesana Servizi)
sono essenzialmente due: uniformare il servizio con quello del capoluogo e contrastare l'uso improprio delle compostiere
La sindaca Maria Rosa Cena ha spiegato che
sacchetti di rifiuti organici sono stati rinvenuti nei cassonetti della plastica
compromettendo la qualità della raccolta differenziata e rischiando sanzioni
I nuovi cassonetti dedicati all'organico saranno posizionati sia nei pressi di quelli già esistenti per gli altri materiali
il cambiamento porterà vantaggi in termini di comodità
consentendo ai cittadini di depositare i rifiuti in qualsiasi momento senza doverli trattenere in casa fino al passaggio degli operatori ecologici
Per garantire un corretto smaltimento e prevenire abusi
da aprile saranno operative guardie ecologiche e verranno installate telecamere mobili
ha evidenziato come la situazione attuale presenti diverse criticità
con rifiuti organici trovati nei contenitori del vetro
dove già si utilizza il sistema dei cassonetti
la plastica raccolta risulta meno contaminata da frazioni organiche
a conferma dell'efficacia del nuovo modello
la proposta ha suscitato alcune perplessità tra i cittadini
il rischio di cattivi odori nei mesi estivi a causa della raccolta bisettimanale e il timore che i rifiuti possano essere abbandonati in modo improprio da persone provenienti da altri comuni
Il capogruppo di minoranza Giuseppe Ferrero ha sollevato anche la questione dei costi
sottolineando che la riorganizzazione potrebbe comportare un aumento delle spese per il servizio di smaltimento e che
il problema della raccolta errata persiste anche nel capoluogo
sarebbe necessaria una maggiore sorveglianza tramite telecamere e una campagna informativa più incisiva per sensibilizzare la popolazione
Mentre la cittadinanza si divide tra favorevoli e contrari
l'amministrazione e Scs vanno avanti con l'implementazione della nuova gestione
con l'obiettivo di migliorare l'efficienza del servizio e ridurre le impurità nei rifiuti riciclati
Montanaro, cittadini in rivolta per la chiusura dell'ecocentro: rifiuti abbandonati all'esterno
Ovunque guardi, rifiuti dappertutto: Verolengo sotto il peso dell’inciviltà
Rifiuti abbandonati a San Giorgio: la sfida dell'inciviltà e le risposte del Comune
dove un incendio ha devastato il tetto di alcune villette in via Carlo Ubertini
avvolgendo quasi completamente le coperture degli edifici coinvolti
quattro famiglie sono state evacuate in via precauzionale
Il fuoco ha aggredito l’intera struttura lignea del tetto
alimentato forse da un forte vento e da materiali facilmente infiammabili presenti nelle soffitte
sul posto sono arrivate otto squadre dei vigili del fuoco
Torino e altri distaccamenti della provincia
evitare che l’incendio si propagasse ad altre abitazioni vicine e mettere in sicurezza l’intera area
I pompieri hanno lavorato per ore e fino a tarda sera
riuscendo infine a circoscrivere il rogo e ad avviare le operazioni di bonifica
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia locale
che hanno supportato le operazioni di evacuazione e transennato l’area interessata per motivi di sicurezza
Le autorità stanno ora indagando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incendio e individuarne l’origine
dal corto circuito a un possibile malfunzionamento di un impianto termico
raccontano di aver visto le fiamme alzarsi improvvisamente dal tetto di una villetta
seguite da un intenso fumo nero visibile a chilometri di distanza
Alcuni di loro sono riusciti ad allertare i soccorsi con tempestività
Per le famiglie evacuate si sono cercate soluzioni temporanee di accoglienza
una giornata da dimenticare per la comunità di Rodallo
colpita da un evento tanto improvviso quanto distruttivo
Camion compattatore in fiamme: intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco evita il peggio
Incendio in Corso Susa a Rivoli: Vigili del Fuoco al lavoro per domare le fiamme
CALUSO - La comunità di Caluso ha detto addio a Vittoria Actis Alesina
La conosciuta e stimata 72enne è morta lo scorso sabato
nella sua casa nella frazione Vallo di Caluso
impresa del settore costruzione stampi e termoplastici
La politica «di procedere a piccoli passi»: ecco la chiave del successo di Vittoria Actis Alesina e della sua attività
grazie ad una crescita del fatturato e dell'occupazione
la professionalità e la competenza di Vittoria Actis Alesina e del marito Piero Actis Dato sono stati trasmessi ai figli
che oggi continuano con successo il lavoro ammirevole ereditato dai genitori
Vittoria Actis Alesina non si è dedicata solo al mondo dell’imprenditoria
ma anche alla vita amministrativa del suo paese: nel 2012 è entrata nel Consiglio comunale di Caluso nella maggioranza del sindaco Marco Suriani
non ripetuta al termine del mandato consiliare
al servizio di Caluso e della sua comunità
L’ultimo saluto a Vittoria Actis Alesina è stato dato lunedì 7 aprile nella chiesa parrocchiale della frazione Vallo: ai funerali hanno partecipato commossi anche gli amministratori comunali
ricordando il suo alto profilo umano e professionale
Il mondo dell’associazionismo si è stretto nel pomeriggio di sabato scorso
attorno alla famiglia di Lucrezia Manicone
scomparsa all’età di 70 anni nella sua abitazione di via Guala
dopo aver affrontato con coraggio un tumore che l’aveva colpita pochi mesi fa
Pubblicato su La Sentinella Del Canavese
L’erbaluce, uva originaria della zona prealpina piemontese, è diffusa soprattutto nel Canavese e nell’area del lago di Viverone, tra le province di Torino
Vercelli e Biella Un territorio di morbide colline moreniche
che disegnano i rilievi di un anfiteatro naturale d’origine glaciale
I suoli sono prevalentemente costituiti da depositi dell’antico ghiacciaio alpino
particolarmente vocati per una viticoltura di qualità
Il vitigno è estremamente duttile e versatile, adatto a produrre una gamma di vini molto diversi tra loro: dai vini fermi agli spumanti metodo classico
Il nome “erbaluce” pare derivi dall’espressione latina “Alba Lux” e sulle sue misteriose origini sono state create fantasiose leggende
che ancora fanno parte della cultura e della tradizione popolare di queste terre
Secondo l’antica consuetudine del territorio
l’erbaluce è generalmente allevato con il sistema della pergola canavesana
ma non mancano impianti più recenti a guyot
È una varietà che produce grappoli di grandezza media con una forma leggermente allungata
Quando gli acini arrivano a piena maturazione
assumono un bellissimo colore giallo dorato con luminosi riflessi ambrati
è uno dei pochi vitigni che riesce a coprire la produzione di tutte le tipologie di vino
Dalla vendemmia anticipata per la creazione di basi spumante
all’appassimento in fruttaio per i vini da dessert
l’erbaluce regala vini sorprendenti e affascinanti
È una varietà che conserva un’acidità elevata anche al culmine della maturazione
con un corredo aromatico che esprime eleganti e freschi aromi floreali e fruttati
Tutte caratteristiche che permettono di ottenere vini con un ottimo equilibrio tra zuccheri
Gli spumanti Metodo Classico sono freschi e raffinati
perfetti con gli antipasti o con piatti di pesce delicati
I bianchi fermi si distinguono per finezza
A tavola si abbinano con preparazioni a base di verdure o con menu di pesce
che va a controbilanciare il residuo zuccherino
Sono compagni ideali di un tagliere di formaggi stagionati ed erborinati o di pasticceria secca
Ecco gli Erbaluce di Caluso che abbiamo apprezzato di più durante le degustazioni per la guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2025
L’Erbaluce di Caluso Spumante San Giorgio ’20 di Cieck si presenta con un perlage fine e continuo e profuma di agrumi con tocchi di crosta di pane
Anche l’Erbaluce di Caluso Vigna Misobolo ’22 è ben eseguito e propone aromi dai toni floreali e fruttati
accompagnati da uno sviluppo gustativo pieno
Buono l’Erbaluce di Caluso Pas Dosé Nature 2019
Remo Falconieri con la figlia Lia guida la cantina con base a San Giorgio Canavese
protagonista dell’areale di Caluso e fedelissima interprete delle tradizioni
senza però snobbare i messaggi inviati dal mercato
La produzione più rilevante è rappresentata
dall’erbaluce – con i primi esperimenti di spumantizzaione che risalgono al 1951 – ma nei vigneti aziendali
L’Erbaluce La Rustìa ’23 di Orsolani è vino dai profumi sfumati su toni floreali
ad anticipare una progressione gustativa saporita e ben ritmata
sempre condotta dalla famiglia Orsolani in prima fila nella valorizzazione dell’erbaluce
alleva quasi esclusivamente questa varietà
ottenendo vini che declinano tutte le sue tipologie possibili dal bianco secco
che si trovano in prevalenza nelle colline tra Mazzè e Caluso
sono coltivati con lavorazioni a basso impatto ambientale
originando vini dalla cifra stilistica definita e dalla costanza qualitativa ormai consolidata
tra i vini proposti dall’azienda Benito Favaro
è la stella dell’Erbaluce Tredicimesi che sa unire al palato struttura e freschezza con un allungo minerale ed elegantissimo
Buono anche l’Erbaluce di Caluso Le Chiusure 2022
I Favaro sono una famiglia di artigiani della vigna
custodi del patrimonio culturale rappresentato dal vitigno Erbaluce unico nel suo genere
continua il lavoro certosino di questa piccola realtà sia in vigna che in cantina
sempre all’insegna dell’Erbaluce di Caluso
I vini che escono dalla cantina di Piverone sono declinati con un approccio consapevole e rigoroso
restituendo etichette di grande fascino ed energia
Molto agrumato aromaticamente l’Erbaluce Anima dAnnata ’21 proposto da La Masera
Centrato l’Erbaluce Erbalus ’23 di Cantine Crosio
azienda di Candia Canavese (TO) dai profumi intensi di pesca e gelsomino
e dalla progressione gustativa sapida e persistente
Buonole l’Erbaluce Etichetta Bianca di Ferrando dai sussurrati sentori esotici
Dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso
la famiglia Ferrando ha cominciato a lavorare sul Carema – ottenuto da uve nebbiolo e soprannominato il “Barolo di montagna” – dieci anni prima del suo riconoscimento come denominazione
Roberto e Andrea Ferrando continuano nella loro opera di valorizzazione di questa tipologia
vero e proprio fiore all’occhiello aziendale
con gli anni hanno affiancato la produzione dell’intera gamma dei vini canavesi
declinato nelle varianti spumante e passito
profumato (gelsomino e pera) e fresco Erbaluce Fiordighiaccio ’23 della Cooperativa Produttori Erbaluce di Caluso
che associa 130 membri e si avvicina ai cinquant’anni di età
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Da Lioniello – Succivo (CE) – 30 gennaio 2025
Il concept dei Caffè Unes rispecchia la filosofia che il gruppo associa alla sua rete vendita
con punti di vendita di prossimità e un'offerta incentrata su prodotti freschi e di qualità
L'avvio del progetto che ha portato l'apertura del Caffè Unes si inquadra in questo iter di rinnovamento in cui l'insegna intende sottolineare il suo nuovo posizionamento e ampliare la sua offerta per assecondare le più varie esigenze e intercettare nuovi target di consumatori
A ciò si aggiunge la volontà di potenziare e migliorare l'esperienza di acquisto della propria clientela
email e sito web in questo browser per il mio prossimo commento
Gli aggiornamenti sulle ultime innovazioni e trend
per gestire la trasformazione culturale in azienda e identificare nuove opportunità di business
CALUSO - Un accampamento abusivo tra i capannoni inutilizzati vicino al passaggio a livello di Arè
un'area che versa in gravi condizioni igienico sanitarie e che
Lo ha deciso il Comune di Caluso per porre fine ad una situazione complicata che si trascina ormai da tempo
La sindaca Maria Rosa Cena ha firmato l'ordinanza per lo sgombero dell'accampamento dove
da tempo hanno trovato rifugio una quindicina di profughi di diversa nazionalità
le forze dell'ordine hanno costatato il grave stato di degrado dell'area che è reso ancor più problematico dalle condizioni igienico sanitarie
prodotti dalle persone che compongono l’insediamento stesso
che è privo di ogni requisito igienico-sanitario
ed il loro scarico ed accumulo costituisce pericolo per la salute pubblica nonché per gli occupanti stessi»
sottolinea il sindaco nell'ordinanza di sgombero
I profughi dovranno lasciare il Comune di Caluso nel giro di pochi giorni
dovrà occuparsi del ripristino dello stato dei luoghi alle condizioni antecedenti l’insediamento abusivo e quello delle restanti aree interessate dall’abbandono di rifiuti
I rifiuti dovranno essere smaltiti con conferimento a centri di raccolta autorizzati trasmettendo al Comune di Caluso copia del formulario e luogo di conferimento
Sempre i proprietari dovranno poi «adottare ogni cautela per evitare nuovi insediamenti non autorizzati
l’accesso a strutture abbandonate che si possano prestare ad accogliere insediamenti nelle stesse condizioni che hanno reso necessario adottare l'ordinanza di sgombero»
CALUSO – Il Carc di Caluso ha organizza un Pranzo Solidale per domenica 6 aprile
L’iniziativa è finalizzata a raccogliere fondi per la famiglia di frazione Rodallo
la cui casa è stata divorata da un vasto incendio lo scorso 22 marzo
L’intero incasso del pranzo verrà infatti devoluto alla famiglia
Così come la cifra che verrà raccolta tramite una scatola posizionata in loco
che potrà essere utilizzata per le donazioni anche da parte di chi
Il furioso incendio ha divorato il tetto e reso lo stabile in gran parte inagibile
con ingenti danni (non soltanto limitati al tetto)
Il pranzo (costo 35 euro) comprende tre antipasti (flan di zucchini con fonduta
vitello tonnato e insalata di fagioli e tonno); un primo (agnolotti al ragù); un secondo (lonza ai funghi con patate); il dolce (bunet)
Disponibile anche d’asporto.Prenotazione obbligatoria entro il 3 aprile (Sabrina 340.5938431
Caluso entra ufficialmente nel Distretto Urbano del Commercio
Un traguardo importante per Caluso e per il suo tessuto economico: il Comune è stato ufficialmente riconosciuto come Distretto Urbano del Commercio (DUC)
un’iniziativa che rappresenta una grande opportunità per il rilancio delle attività locali
prevede un primo finanziamento che consentirà di avviare interventi mirati a migliorare gli spazi commerciali
valorizzare il centro cittadino e creare una rete solida tra le imprese del territorio
L’adesione al DUC non è solo un riconoscimento formale
ma un impegno concreto per rendere il commercio più competitivo e attrattivo
favorendo l’occupazione e stimolando l’economia locale
Attraverso una stretta collaborazione tra istituzioni
associazioni di categoria e operatori commerciali
il Distretto si pone l’obiettivo di rendere Caluso un punto di riferimento per il commercio di prossimità
incentivando il turismo e migliorando la qualità dei servizi offerti
Il primo passo verso questa trasformazione è stato il finanziamento iniziale ricevuto dalla Regione Piemonte
accompagnato da un cofinanziamento del Comune di Caluso
Questi fondi permetteranno di attuare interventi strategici
tra cui la riqualificazione degli spazi pubblici destinati al commercio
la promozione di eventi e iniziative per aumentare l’attrattività del territorio e il sostegno alle attività locali con strumenti innovativi
A supportare il progetto è Ascom Confcommercio Torino e Provincia
che rappresenta il principale partner del Distretto
Un ruolo attivo lo svolgono anche i commercianti di Caluso
che si sono organizzati in Ascom locale per partecipare attivamente alla gestione del Distretto
Questa sinergia è fondamentale per garantire che le esigenze reali delle imprese vengano ascoltate e che gli interventi siano calibrati sulle necessità effettive del territorio
assume il ruolo di facilitatore e promotore del dialogo tra le parti coinvolte
organizzando incontri periodici per raccogliere feedback
proposte e idee per migliorare il progetto
L’obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole agli investimenti e alla crescita economica
in cui ogni impresa possa sentirsi parte attiva di un sistema che punta all’innovazione e alla qualità
L’adesione al Distretto Urbano del Commercio segna quindi un punto di svolta per Caluso
offrendo strumenti concreti per rendere la città più dinamica e competitiva
il Comune si propone di valorizzare non solo il settore commerciale
creando un circuito virtuoso capace di attrarre visitatori e investitori
Le aspettative sono alte e il lavoro da fare è tanto
ma l’ingresso nel DUC rappresenta un’opportunità unica per dare nuova linfa all’economia locale
facendo di Caluso un esempio di crescita sostenibile e innovazione nel commercio di prossimità
Caluso, il passaggio a livello di Arè resta aperto: i lavori subiscono un altro rinvio
#Domenicalmuseo: il Canavese apre le porte della cultura il 2 marzo
Studiare la storia per capire il presente: il Martinetti di Caluso incontra Gianni Oliva
Il vino come le sigarette? L’UE impone etichette shock sulle bottiglie
Caluso: cambia la raccolta dell'organico, addio al porta a porta nelle frazioni
CALUSO - Paura in frazione Rodallo di Caluso
a causa di un incendio tetto che ha danneggiato un caseggiato in via Ubertini
Quattro famiglie sono state fatte evacuare a causa dell'avanzare del rogo che è stato fermato solo grazie all'intervento in forze dei vigili del fuoco
A Rodallo hanno operato i vigili del fuoco di Ivrea
Le fiamme hanno devastato il tetto del caseggiato che è poi crollato su se stesso rendendo inagibile gran parte dello stabile
Per questo motivo è stato necessario far evacuare le quattro famiglie che ora dovranno trovare ospitalità altrove
almeno fino a quando non si concluderanno le operazioni di messa in sicurezza e le relative indagini per chiarire le cause dell'incendio
Per fortuna non si sono registrati feriti o intossicati
una serata di solidarietà con il Lions Club Chivasso Duomo: beneficenza e sorrisi al Ristorante Mago
È questo lo spirito della Serata Benefica organizzata dal Lions Club Chivasso Duomo
che si terrà venerdì 11 aprile alle ore 20:00 presso il noto Ristorante Mago di Caluso
L’evento si preannuncia come una serata all’insegna della solidarietà e del divertimento
ogni portata contribuiranno a sostenere progetti benefici sul territorio
da sempre in prima linea per supportare chi è in difficoltà
pensata per creare un’occasione di incontro tra cittadini
Non mancheranno momenti di intrattenimento
testimonianze di chi lavora ogni giorno nel sociale e l’opportunità di conoscere da vicino le iniziative finanziate grazie alla raccolta fondi
Il ricavato della serata sarà interamente devoluto a progetti di assistenza locale
un modo concreto per restituire valore alla comunità e rafforzare quel legame tra istituzioni e cittadinanza che
Per chi crede che la solidarietà cominci dalle piccole azioni quotidiane – magari proprio da un pasto condiviso – l’appuntamento di Caluso è imperdibile
Mangialonga del 1° Maggio: tra colline, gusto e solidarietà
Ozegna fiorisce di solidarietà: il “Tulipano Day” unisce scuola, comunità e beneficenza
Pasqua solidale con Galup: la colomba “buona” aiuta i bambini con disabilità
Elio e Mario con il famoso registratore a bobine e dietro il logo della radio calusiese
Era sufficiente girare la manopola fino a 97,2 MHz per spalancare di nuovo le porte del mondo
La radio è ancora oggi una compagna fedele per molti
uno scrigno che custodisce quella speciale magia capace di intrecciare frequenze e quotidianità
la nostalgia per la radio calusiese non conosce eguali: era il fulcro di una comunità che finalmente trovava un mezzo davvero vicino alle proprie esigenze
Chiunque la sintonizzasse non si limitava ad ascoltare
ma sentiva di far parte di qualcosa di unico
Radio Vogue unì in un solo battito moltissimi cuori
regalando un’esperienza di condivisione mai vista prima
un gruppo di sedicenni intraprendenti trovò la strada spianata per consacrare la propria passione
Avevano già sperimentato la radio “fai da te” attraverso Radio Depa Express – nome ispirato a uno dei fondatori e al luogo dove registravano: le puntate venivano incise su un registratore a bobine e fatte circolare tra i compagni di classe
“Ognuno di noi aveva un programma tutto suo
“Poi passavamo le cassette agli amici di scuola: era un modo per divertirci e fare esperienza sul campo”
Le sorti di questi giovani – Gianpaolo Depaoli
Roberto Bonino,Tiziana Ghelfi e molti altri – incrociarono quelle di figure fondamentali che diedero vita a un progetto ambizioso
Anna Viglieno e Franco Vassia offrirono la spinta decisiva
diventando fari luminosi per un sogno che chiedeva solo di prendere il volo
conducevo un programma di musica progressive su Radio Ivrea,” confida Franco Vassia
Fu il suo incontro con due imprenditori di Caluso
a far germogliare l’idea di fondare una radio anche in quel territorio
“All’inizio eravamo in un casolare di via Falchetti
Il nome e il logo vennero quasi da soli: ‘Vogue’ richiamava la moda dell’epoca
con una stilizzazione che evocava un tocco di raffinato decadentismo francese”
Vassia ringrazia ancora “Nino” Gamba per la fiducia che gli consentì di proseguire il suo cammino come articolista e redattore di musica progressiva
Italia e per il giornale giapponese Euro-Rock Press
Vassia cercava nuovi talenti da portare a Radio Vogue
Mario Griselli e soci colsero al volo l’occasione: in un istante
con l’opportunità di trasmettere le proprie passioni
country di Aldo Guglielmetti e liscio di Aldo Zocca e Mauro Goy: ce n’era davvero per tutti i gusti
Il giornale giapponese Euro- Rock Press
invitati a fare il dj nelle discoteche o alle feste di paese”
tornando con la mente a quei giorni fatati
“Era una notorietà sorprendente per quei tempi
quando l’unico mezzo per mandare messaggi e dediche restava il telefono fisso
La radio libera offriva una finestra sul mondo”
La creatività e la spontaneità erano di casa: “Ricordo il programma realizzato con Gianni Casellato
‘7 per 7 97’: lo scopo era indovinare un personaggio misterioso
Si poteva andare avanti anche due settimane prima di arrivare alla soluzione
ma la voglia di partecipare superava ogni barriera”
Un’altra novità fu il programma sportivo “Derby in musica”
Sandro Farcito e Giancarlo Straulino: fra un disco e l’altro
scattava l’aggiornamento lampo sui gol in tempo reale
Era un’epoca in cui si potevano seguire le partite soprattutto su Rai Radio 1 o aspettare la tv con “90° Minuto”; per gli ascoltatori
Radio Vogue rappresentava una scorciatoia entusiasmante
Incredibile anche l’intuizione di Elio Fornero
che registrava i trailer cinematografici dalla tv per poi montarli e trasmetterli in radio: un assaggio
di ciò che oggi è prassi consolidata per la promozione dei film
“Radio Vogue era un’espressione culturale”
che con Carla Biasi conduceva un programma quotidiano (dal lunedì al venerdì
dalle 14 alle 15) popolato da centinaia di lettere e dediche
“Era uno strumento che univa e dava voce persino alle piccole realtà
un mezzo nuovo che entrava nelle case di tutti
Basta un ‘Ho sentito la tua pubblicità in radio’ per far sentire gli sponsor come veri protagonisti
quasi al pari della Nutella promossa dal dottor Ferrero in tv!”
la radio riusciva a coprire i costi e a trasmettere la “voce dei giovani” nell’etere
Ma Radio Vogue non fu mai soltanto un’esperienza commerciale: la sua vera anima era quella di una radio “di tutti e per tutti”
un collante prezioso contro la solitudine che
Mario Griselli in un momento di amarcord nel ricordare quando è stato il disc Jockey per Radio Vogue
Ne ha preso l'opportunità per ringraziare in un post i suoi compagni di avventura
Tra quelli che non sono ancora stati citati nell'articolo: Gabriella Sottero
“Un’ora di trasmissione poteva bastare per sentirti unico
un circolo di energie in cui ti sentivi davvero a casa”
che spaziava da intrattenimento e musica a informazione
quiz e persino spazi dedicati ai più piccoli
Ogni dj aveva la piena libertà di dar forma alle proprie idee
informandosi nei minimi dettagli e studiando i contenuti da offrire in onda
Radio Vogue ospitò voci e nomi oggi leggendari: Alberto Camerini
specialmente durante eventi come le Feste dell’Uva
“È stato un tuffo nel passato meraviglioso”
che aveva già mosso i primi passi da speaker su Radio Ivrea Canavese
Mauceri ricevette la giusta spinta per affermarsi in tv con Antonio Ricci a Striscia la Notizia
collaborando poi a Il senso della vita con Paolo Bonolis e affiancando Pierluigi Diaco a “BellaMa’” su Rai2 e a “Ti sento” su Rai Radio2
amano ricordare quanto Radio Vogue sia stata formativa: “Per me è stata una palestra di vita”
“Ho imparato a comunicare con semplicità e a non dare nulla per scontato
sia come libero professionista che lavora a stretto contatto con le persone”
un cambio di passo più spiccatamente commerciale
Alcuni – come Griselli e Mauceri – erano già orientati agli aspetti pubblicitari
mentre altri continuavano a vivere la radio come pura passione
Griselli cercò di prolungarne la vita trasformandola in Tele-Radio Vogue: “Intorno al 1981 iniziammo a trasmettere in bianco e nero tramite le telecamere dei videocitofoni
Oggi, Mario Griselli è al timone di ProdAction ed è amministratore di Bom Channel (canale 68) in via Martiri d’Italia 46/a
a capo di un team con oltre 30 anni di esperienza nella produzione di spot
eventi in diretta streaming e contenuti per i social
lasciando orfana quella sua storica frequenza
che per tutti i calusiesi non fu mai soltanto un numero
passioni e momenti di condivisione che ancora scaldano il cuore di chi c’era
Dalle Feste dell’Uva alle sponsorizzazioni dei gettoni per le giostre
passando per episodi rocamboleschi – come il fulmine che sfiorò di cinque secondi Aldo Zocca nella sede di via Micheletti – a emergere su tutto è il senso di complicità e appartenenza
spesso vincolato alle case discografiche e alle logiche di mercato
una piccola emittente sia riuscita a far sentire i giovani protagonisti e a regalare loro esperienze che hanno segnato un’intera vita
può ancora sbocciare e farsi seme di nuove storie
in un futuro che speriamo più umano e vicino alle persone
L'intervista a Ivan Graziani di Franco Vassia sotto gli occhi di Donatella Ceresa e Bruna Fiorotto
Un altro momento dell'incontro tra Franco Vassia e Ivan Graziani nella sede di Radio Vogue in Via Morteo tra il '78 e il '79 insieme a Donatella Ceresa
Quel momento di attesa prima di andare in onda con Ivan Graziani
Radio Vogue è stata sicuramente la linfa vitale di chiunque ha avuto l'opportunità di viverla sia come spettatore che chi la conduceva
Tra l'82 e l'83 i soci hanno chiuso la radio e abbandonato quella frequenza che è diventata storia: 97,2 hmz.Al suo interno
vite e passioni si sono intrecciate portando una voce sentita e di sostegno dei canavesani
Tra l'emozioni di andare in giro per la Festa dell'Uva a sponsorizzare i gettoni per le giostre alle sfide della vita come rischiare l'incidente
un fulmine ha rischiato di colpire Aldo Zocca
bastando solo quei 5 secondi per vivere o morire al fine di evitare problemi nella trasmissione del segnale che poi avvenne in quella prima sede in Via Micheletti
prima di tutto è stata complicità e senso di appartenenza
Una virtù difficile da riproporre in un mondo radiofonico troppo legato alle case discografiche e ad un business sempre più influente
quel ricordo e chissà se diverrà nuova linfa per un futuro più umano
ma in quella frequenza ci fu intermittenza con la Radio Gran Paradiso
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CALUSO - Un furioso incendio devasta un’abitazione: parte una gara di solidarietà per aiutare la famiglia che è stata evacuata ed è rimasta senza una casa
Domenica 6 aprile, il Carc rodallese ha organizzato un pranzo solidale per dare un aiuto concreto a chi ha perso tutto a causa del rogo che, nella tarda mattinata di sabato 22 marzo 2025, ha danneggiato un caseggiato in via Ubertini
Nonostante l’enorme lavoro svolto dai vigili del fuoco di Ivrea
quel giorno le fiamme hanno devastato il tetto che è poi crollato su se stesso rendendo inagibile gran parte dello stabile
«Unitevi a noi per una giornata di solidarietà e sostegno – spiegano da Carc – L’intero ricavato del pranzo e tutti i fondi raccolti saranno destinati ad aiutare la famiglia di Rodallo la cui casa è stata colpita da un brutto incendio
Appuntamento domenica 6 Aprile al salone Actis Dato in piazza Santa Croce 1
Racconta offerte (anche per chi non verrà al pranzo)
Vi spettiamo numerosi per unire le forze e sostenere la nobile causa tutti insieme
L’Erbaluce di Caluso brilla su Rai 1
Andrea Amadei celebra l’eccellenza del Canavese a "È sempre mezzogiorno"
Durante la puntata del 5 febbraio 2025 di È sempre mezzogiorno
il sommelier Andrea Amadei ha dedicato ampio spazio all’Erbaluce di Caluso
una delle eccellenze vinicole del Piemonte ancora poco conosciute dal grande pubblico
Amadei ha sottolineato come il Piemonte non sia solo terra di grandi rossi
“Noi ragazzi ci dimentichiamo che ci sono dei grandi bianchi in Piemonte – ha dichiarato – come l’Erbaluce di Caluso
che è un vino veramente poco conosciuto per la qualità che esprime e la sua grande tipicità”
l’esperto ha spiegato l’unicità di questo vino e del territorio in cui nasce
Ha descritto il particolare anfiteatro morenico di Ivrea
un paesaggio plasmato dal ritiro di un antico ghiacciaio
con colline sabbiose e un suolo ricco di minerali
questi fattori contribuiscono alla straordinaria capacità di drenaggio del terreno
evitando ristagni d’acqua nonostante il clima piovoso della zona
Un altro elemento distintivo dell’Erbaluce è la sua buccia spessa
che lo rende particolarmente resistente all’umidità e alle condizioni ambientali della regione
Amadei ha anche ricordato l’origine storica del nome: “È un nome poetico
Questo riferimento è legato alla caratteristica della sua uva
che durante la maturazione assume sfumature rossastre
L’elogio di Amadei rappresenta un’ulteriore conferma dell’importanza dell’Erbaluce di Caluso nel panorama vinicolo italiano
un vino che merita di essere conosciuto e valorizzato a livello nazionale e internazionale
Ottime notizie da Confindustria: la produzione di vini piemontesi è in crescita, ma attenzione a Trump!
Clima impazzito, fioriture anticipate e rischi per i raccolti: l’allarme di Coldiretti riguarda anche il Piemonte
Il lato luminoso del Piemonte: i 10 migliori Erbaluce di Caluso celebrati dal Gambero Rosso
accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.