l’ultrà interista arrestato: “Le armi non sono mie”La versione di Cristian Ferrario arrestato in flagranza per detenzione di armi da guerra in seguito alle rivelazioni di Andrea Beretta: “Erano ben nascoste nel magazzino
non sapevo fossero lì”Il blitz della mobile nei box di Cambiago riconducibili ad Andrea Beretta
ha permesso di scoprire un arsenale di armi
Arrestato in flagranza per detenzione di armi da guerra
che era finito già ai domiciliari a fine settembre nell'inchiesta "doppia curva" come presunto prestanome del capo ultrà Andrea Beretta (misura poi sostituita con l'obbligo di dimora)
ha respinto le accuse nell'interrogatorio di convalida davanti al gip Domenico Santoro e assistito dall'avvocato Mirko Perlino
Il 50enne ha messo a verbale che lui "non sapeva nulla" delle armi
era un magazzino che avevano trovato lui e Beretta quando avevano dovuto "sgomberare un bar di Cambiago cinque anni fa"
Avevano messo "tutti gli arredamenti del bar in questo locale" e non ci andavano "quasi mai"
l'ultima volta che lui ci era andato "era stato lo scorso luglio
quando si era allagato per un temporale e con Beretta" era andato là "per pulirlo"
I pm hanno chiesto per Ferrario la custodia cautelare in carcere e il gip dovrà decidere
Per la difesa mancano "i gravi indizi"
solo perché "a casa sua è stata rinvenuta una chiave" e si è arrivati a lui "tramite una fonte confidenziale
ma la fonte diceva solo che in quel magazzino c'erano armi
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
L'arsenale trovato in un magazzino di cui avrebbero avuto disponibilità Ferrario (arrestato) e Beretta (in carcere per l'omicidio Bellocco)
Cristian Ferrario, 50 anni, arrestato a Cambiago tra venerdì e sabato dalla squadra mobile di Milano, ha dichiarato al gip di non sapere niente della "santabarbara" scoperta in un magazzino riconducibile a lui e ad Andrea Beretta
proiettili di vario tipo e perfino tre granate
già coinvolto nell'inchiesta "Doppia Curva" sugli ultras di Inter e Milan (era finito ai domiciliari
lavorava nel negozio 'We are Milano' di Andrea Beretta
ex capo utlras interista ora in carcere per l'omicidio di Antonio Bellocco
che sta collaborando con gli investigatori
l'uomo ha spiegato di avere utilizzato
il magazzino per custorire gli arredi di un bar che i due avevano sgomberato
erano nascoste e non quindi visibili di primo acchito
Ora gli investigatori si concentreranno proprio su di loro
trovare la pistola con cui è stato ucciso
sotto casa sua a Figino (quartiere ultraperiferico di Milano)
l'ex capo ultras nerazzurro Vittorio Boiocchi.
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kalashnikov e bombe a mano: a Cambiago spunta l’arsenale della Curva dell’InterLe armi scoperte in un capannone dalla polizia che stava indagando su un uomo vicino ad Andrea Beretta
l’ex capo della Nord in carcere per l’omicidio di Antonio BelloccoDa sinistra Antonio Bellocco
Milano, 23 novembre 2024 – Pistole, kalashnikov, bombe a mano e molti proiettili.Un deposito di armi, che si reputa possa essere l'arsenale della Curva nord interista
Il rinvenimento potrebbe essere legato in qualche modo al recente pentimento dello stesso Beretta. L’ex capo della Curva Nord dell’Inter infatti ha rotto gli indugi e ha deciso di collaborare con la giustizia e di svelare tutto quello che sa sulle dinamiche criminali che per anni hanno contaminato il secondo anello verde di San Siro. Che Andrea Beretta stesse per “saltare il fosso” si mormorava da giorni, anche su quegli stessi spalti che lo hanno visto re incontrastato (anche a distanza).
Ora, però, arrivano conferme a quelle indiscrezioni: il quarantanovenne è stato trasferito da San Vittore in un altro penitenziario del Centro Italia e ha cambiato legale di fiducia, dopo aver accettato di rivelare i segreti di cui è a conoscenza ai pm della Dda Sara Ombra e Paolo Storari.
Milano – E’ un "quadro inquietante", quello emerso col ritrovamento nei giorni scorsi di una santabarbara in un magazzino a Cambiago, nel Milanese, tra cui "un fucile AK 47", una "mitragliatrice Uzi" e "tre bombe a mano".
Qui in una perquisizione durata quasi dieci ore
iniziata nel tardo pomeriggio di venerdì e finita stamattina all'alba
è stato trovato un vero e proprio arsenale di guerra riconducibile
È l'inchiesta della dda di Milano su quella rete di legami tra il tifo organizzato di Milan e Inter e la Ndrangheta che a fine settembre ha portato all'arresto di 19 persone accusate di utilizzare gli stadi come piattaforme per affari illeciti
I magistrati hanno scoperto il magazzino di Cambiago seguendo la traccia di una proprietà immobiliare di Beretta passata nella disponibilità di Cristian Ferrario
Oggi è stato nuovamente arrestato e portato a San Vittore con l'accusa di detenzione di armi da guerra
Magazziniere e responsabile del merchandising dell'Inter che arriva a fruttare anche 700 mila euro all'anno
Cristian Ferrario figurava tra i primi indagati
La procura gli contesta l'associazione mafiosa ma anche l'intestazione fittizia: secondo i magistrati sarebbe un prestanome di Beretta e Bellocco ai quali avrebbe fatto dei bonifici di soldi arrivati da terze persone
era stato uno dei primi a rispondere alle domande del giudice che gli aveva concesso l'obbligo di dimora a Cambiago
appartamento nel quale in precedenza aveva vissuto anche Andrea Beretta
Lunedì Ferrario sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari
Dovrà spiegare cosa ci facevano quelle armi nel magazzino preso in affitto e soprattutto di chi sono
È più frequente trovare mazze e spranghe in una perquisizione nel contesto del tifo organizzato
quell'arsenale invece apre scenari inquietanti
Ma non è escluso che il ritrovamento possa essere legato anche alla scelta di Andrea Beretta che
da una settimana ha deciso di diventare un collaboratore di giustizia
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Un'auto che si ribalta dopo un incidente stradale
L'arrivo dei soccorsi e la corsa in ospedale
È ricoverato in gravi condizioni un uomo di 58 anni rimasto ferito in via Matteotti a Cambiago (Milano)
è avvenuto alle 23 di mercoledì
subito dopo la rotonda con via Alberto Da Giussano
Sul posto sono intervenuti due equipaggi dell'Agenzia regionale emergenza urgenza
che ha riportato un trauma cranico, è stato trasporto all'ospedale Niguarda di Milano
Per fare i rilievi e gestire la viabilità, in via Matteotti sono arrivati i militari della Compagnia dei carabinieri di Pioltello, che poco prima erano stati impegnati in un altro grave incidente con un monopattino elettrico
il cinquantottenne era alla guida di una Renault Clio quando
La storia della Helios Quartz di Cambiago prende il via nel 1940
L’intraprendenza di una famiglia che diventa negli anni una solida realtà industriale
azienda di riferimento per quanto concerne le produzioni di lampade a infrarossi e ultravioletti
«Ci definiscono una piccola multinazionale e in effetti è quello che siamo diventati nel tempo»
amministratore delegato della Helios Quartz dal 2016
A dare il via all’impresa è stato un altro Armando Giro
quando acquisì un’azienda elvetica che produceva quarzo
Già agli albori le produzioni di punta riguardavano proprio l’impiego delle lampade UV e IR nel settore medicale
Poi l’orizzonte si è allargato all’ambito industriale
Nel 2016 Armando Giro ha raccolto il testimone del padre Enrico alla guida dell’azienda di famiglia
Attualmente la Helios Quartz è presente negli Stati Uniti
«Siamo un gruppo solido che opera in un settore di nicchia – continua Giro -
I nostri prodotti vantano svariate applicazioni in settori trasversali
Offriamo infatti lo sviluppo di lampade con moduli IR e UV da inserire nel sistema produttivo»
I clienti dell’azienda di Cambiago sono aziende strutturate o clienti finali o anche costruttori di macchine per implementare la linea produttiva
La sede italiana si è traferita nel 2005 da viale Monza
sul territorio di Sesto San Giovanni a quella attuale
«Ci occorreva più spazio per la logistica – continua Giro -
In questo momento vogliamo implementare proprio la filiale italiana di Cambiago a cui abbiamo aggiunto altri tre capannoni tra il 2022 e il 2023»
Attualmente sono venti i dipendenti della Helios Quartz Italia
«ma il trend nell’immediato è di collocare altro personale
da sistemare nel settore produttivo ma anche vendite e soprattutto all’ufficio tecnico
Nella sede di Cambiago si trova ancora uno degli ultimi esempi di soffieria di quarzo in Italia
«Questo tipo di lavorazione richiede grande abilità e precisione perché i tempi di lavorazione con la fiamma sono velocissimi
C’è ancora tanta artigianalità in quello che facciamo».La produzione non è automatica
produrre in linea sarebbe quasi impossibile dal momento che dall’azienda escono lampade lunghe anche 6 metri e quelle da 6 metri e mezzo
«Il know how dei nostri dipendenti è la nostra risorsa più importante
per questo motivo ci teniamo alla formazione dei lavoratori
In questo momento di forte espansione per l’azienda è fondamentale riuscire a trovare nuovo personale
sfruttando anche i legami con le scuole professionali e gli istituti tecnici del territorio
Per informazioni https://www.heliosquartz.com/
AccediCosa sappiamo di Giulia
Chiunque può optare per questa soluzione, a patto che risieda a Basiano, Bellinzago Lombardo, Bellusco, Busnago, Cambiago, Cavenago Brianza, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Masate, Mezzago, Ornago, Pessano con Bornago, Roncello, Vimercate. Molti all’evento hanno già deciso di aderire, altri hanno spiegato che lo faranno.
La Cer è una riposta alle esigenze della gente, rende più ‘verdi’ i consumi, attenuando gli esborsi economici. Una formula praticamente perfetta. E per vederla realizzata basta un tetto da mettere in comune.
Entrambi classe 1976, entrambi grandi sportivi, runner e appassionati di montagna. Due città sono con il fiato sospeso: Cristian abita a San Maurizio e Paolo a pochi chilometri. I telefonini che diventano muti, la tormenta che si scatena e che fa perdere le loro tracce. E l’apprensione a valle sale.
Parenti e amici tentano invano di mettersi in contatto con loro, poi si parlano e si incontrano per condividere il peso dell’angoscia e sostenere insieme il filo della speranza che si assottiglia di ora in ora. Tutti ne parlano al presente, il solo pensiero della tragedia è insopportabile e i verbi la esorcizzano. Nel quartiere al confine con Usmate la moglie Elisa e il figlio di 11 anni Riccardo aspettano Cristian, il padre e il marito.
i soccorritori sono riusciti a trovare Cristian Mauri
i due escursionisti dispersi da sabato in Grignetta
Per cercare sono stati impiegati tutti gli uomini, i mezzi e le risorse disponibili: i soccorritori del Soccorso alpino, i militari della Guardia di finanza, i vigili del fuoco, elicotteri, droni, unità cinofile, dispositivi da guerra elettronica per georeferenziare i loro telefonini.
È stata una corsa contro il tempo, dell'orologio e atmosferico, nella speranza che Cristian e Paolo fossero magari ancora vivi, nonostante il meteo, nonostante le probabilità sempre più scarse. Purtroppo sono stati trovati morti, ma almeno è stata posta fine all'angoscia dell'incertezza sulla loro sorte.
Sabato 23 e domenica 24 novembre 2024 la sede di Cambiago (Milano) della Cooperativa Di Mano In Mano ospita
per soddisfare gli appetiti di tutti gli appassionati di abbigliamento vintage e second-hand
Questa edizione di All You Can Wear si tiene nella sede della Cooperativa Di Mano In Mano di Cambiago
Le regole sono semplici: si acquista una borsa di cotone al costo di 18 euro e la si riempie di abiti e accessori finché ce ne stanno (tutti rigorosamente di seconda mano).
L'evento si svolge in entrambe le giornate in orario 10.00-19.00, o fino a esaurimento scorte. Chi lo desidera può iscriversi on line; per info 02 95349193
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impianti e beni intangibili e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale "Covid19 – Adeguamento processi produttivi delle PMI"
Cavenago e un passo dopo c’è Cambiago
subito dopo il confine tra la provincia di Monza e Brianza e quella di Milano: è lì che l’indagine sulle curve calcistiche di Inter e Milan ha portato gli investigatori
la polizia di Stato ha trovato un intero arsenale di armi che si ritiene sia legato proprio alla Curva nord nerazzurra
È la redazione del Cittadino, uno e tutti: garantisce il flusso costante delle notizie. Senza fermarsi.
A georeferenziare il possibile punto, sono stati i vigili del fuoco grazie al sistema Imsi-catcher, che permette di individuare un cellulare triangolandone il segnale, anche in assenza di campo. Lo hanno fatto tramite i loro droni equipaggiati con il sofisticato apparato.
Per confermare l'indicazione occorre però compiere un'ispezione diretta sul campo. Al momento tuttavia non è possibile: le condizioni meteo sono proibitive e il pericolo di valanghe è troppo elevato. Per questo tutti i soccorritori sono rientrati alla base, dopo aver rischiato più volte di essere sepolti dalle slavine.
Probabilmente raggiungeranno il posto individuato domani, o via terra, oppure in elicottero. Probabilmente sono precipitati nel canalone dopo essere stati sorpresi dal maltempo poco prima di raggiungere la vetta. I due erano escursionisti esperti, spesso salivano in Grignetta, ma sabato le condizioni meteo sono peggiorate in fretta.
Paolo Bellazzi, che ha moglie e un figlio, e Cristian Mauri sono colleghi, lavorano nella stessa azienda. Ogni sabato si davano appuntamento per andare in Grignetta.
Due i feriti trasportati all'ospedale di Bergamo
Tre le persone rimaste coinvolte, tutte trasportate nei vari noscomi in codice giallo
Un grosso incidente si è verificato nella prima serata di mercoledì 8 gennaio a Cambiago, nell'hinterland milanese. Tra i feriti anche una ragazzina di 12 anni. Due le auto che si sono scontrate, una delle quali è finita fuori strada. Secondo quanto appreso, nessuno verserebbe in condizioni gravi.
La chiamata ai soccorsi è giunta intorno alle 19, per un sinistro avvenuto lungo via Matteotti, una frazione di Torrazza. Sul posto sono giunti i soccorritori del 118 con due ambulanze e un'auto medica dapprima in codice rosso. Tre i feriti: un 47enne, un 50enne e una ragazzina di 12 anni, tutti trasportati in codice giallo negli ospedali San Gerardo di Monza e San Raffaele di Milano.
Sul luogo dell'incidente presenti anche i carabinieri di Pioltello e i vigili del fuoco per la messa in sicurezza del tratto e il recupero dell'auto uscita dalla carreggiata. Non è ancora chiara la dinamica precisa del sinistro, i rilievi sono stati effettuati dai militari che dovranno chiarire quanto accaduto.
AccediLa piccola 5th Avenue
dopo aver rischiato più volte di essere sepolti dalle slavine
Cristian Mauri, classe 1976, ha 49 anni. Abita a San Maurizio, Vimercate, in provincia di Monza e Brianza. È uno sportivo, skyrunner e con un grande amore per la montagna. Conosce bene la Grignetta, dove va spesso, sempre ben equipaggiato. È volontario dell'associazione MadeSport che organizzata la Corsa dei Campanili e socio del gruppo podistico Time 4 run.
Lui e Paolo Bellazzi sono colleghi, operai nella stessa azienda, ma soprattutto sono amici uniti dalle stesse passioni. Cristian è sposato con Elisa e la coppia ha un figlio di 11 anni, Riccardo. “Una persona dolcissima, solare, attivissima”, dicono di lui i compagni di una vita che lo aspettano a braccia aperte. Con due grandi amori: la famiglia e la vita all’aria aperta.
Paolo Bellazzi, classe 1976, ha 49 anni. Abita a Cambiago, in provincia di Monza e Brianza. È uno sportivo, runner e con un grande amore per la montagna. Conosce bene la Grignetta, dove va spesso, sempre ben equipaggiato. Lui e Cristian Mauri sono colleghi, operai nella stessa azienda, ma soprattutto sono amici uniti dalle stesse passioni.
sono stati trovati senza vita dai soccorritori sulla Grignetta dopo due giorni di ricerche: amici e amanti della montagna erano usciti sabato per un'escursione e non avevano più fatto ritorno
Amici, colleghi, sportivi. Insieme nelle passioni condivise. Insieme anche in un tragico destino. Cristian Mauri e Paolo Bellazzi, i due escursionisti brianzoli trovati senza vita sulla Grignetta condividevano anche l'amore per la montagna
Le salme dei due brianzoli sono stati individuati lunedì all'interno del canalone Caimi grazie al rilevatore Recco Sar durante un sorvolo
avevano fatto perdere le proprie tracce sabato 8 febbraio, mentre si trovavanno sulla Grigna Meridionale: in vetta i due sono arrivati
di conseguenza la tragedia si sarebbe materializzata durante la fase di discesa. Subito sono state attivate le squadre di soccorritori
in primis del Soccorso alpino della XIX Delegazione lariana
Classe 1976, appassionati di corsa ed escursioni in montagna e buoni conoscitori della celebre cima lecchese
A Vimercate e Cambiago dove i due erano conosciuti e stimati subito sono circolati diversi messaggi di cordoglio e addio
Uno di questi è arrivato dall'Ac Leon
la squadra di calcio dove Cristian Mauri era anche allenatore degli esordineti
"E' con immenso dolore che la Ac Leon tutta piange la scomparsa del suo leone Cristian Mauri" si legge in un post condiviso sui social
per noi tutti era molto di piu' che un ruolo
Una inattesa tragedia lo ha tolto a noi ma soprattutto alla sua cara moglie Elisa ed a suo figlio Riccardo ai quali siamo vicino in questi momenti di sofferenza
Nel cuore di quanti lo conobbero rimanga il suo ricordo
Il ricordo è immortalità
Purtroppo è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto dare
Trovati questo pomeriggio i corpi senza vita di Cristian Mauro e Paolo Bellazzi, i due escursionisti dispersi da sabato sulla Grignetta
i due sono stati rinvenuti a metà del canalone Caimi
dove nelle ultime ore si erano concentrate le ricerche proprio perché i cellulari dei due amici risultavano in quell'area.
Lavoravano insieme come operai e li accomunava la passione per la montagna
I due erano usciti sabato pomeriggio per un'escursione
Le ricerche erano state interrotte domenica sera: le squadre del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco hanno setacciato i sentieri della Grignetta
con l'ausilio dell'elicottero Drago dall'alto e dei più sofisticati strumenti di ricerca per agganciarsi al segnale dei cellulari
Poi il maltempo aveva costretto i soccorritori a prendersi una pausa.
Quattro squadre del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) sono state mobilitate fin da sabato per l'intervento
Due di queste hanno raggiunto rapidamente la vetta
mentre le altre hanno perlustrato metodicamente i canali della zona
Domenica le ricerche sono ricominciate all'alba
con numerosi uomini dei vigili del fuoco e l'elicottero Drago a dare manforte
Intorno all'ora di pranzo l'interruzione e poi la nuova ripresa
Il presunto "custode" è stato arrestato e accompagnato in carcere
Secondo il giudice la disponibilità della stanza sarebbe “ascrivibile” a Ferrario e anche al capo ultrà della Curva Nord Andrea Beretta
arrestato il 5 settembre per l’omicidio di Andrea Bellocco
Proprio Beretta in queste ultime settimane sta collaborando con la giustizia per ricostruire i trascorsi della curva
Per il momento non è chiaro perché siano state “immagazzinate” quelle armi
“Quale la destinazione di armi da guerra - si chiede il gip - di bombe a mano dall'elevatissima capacità offensiva
di materiale utile per veri e propri agguati?”
Nell’ordinanza sono stati elencati uno ad uno i pezzi trovati e sequestrati
tra questi c’è un fucile Ak 47
segni distintivi e contrassegni della polizia contraffatti e un fucile automatico
sono stati trovati puntatori laser per fucili e munizioni
oltre a bombe a mano a frammentazione antiuomo di produzione jugoslava.
Ferrario, interrogato dal gip, ha detto di non sapere nulla della santabarbara
è necessario accertare “i canali di approvvigionamento dell’arsenale” ma anche “l’eventuale utilizzo” di “talune delle armi episodi delittuosi”
Non è chiaro se tra le armi sequestrate ci sia quella che ha ucciso Vittorio Boiocchi
storico capo ultrà interista ammazzato nel 2022