Parto d'urgenza in ambulanza per una giovane donna di Capriolo
un’ambulanza trasformata in sala parto e un lieto fine che ha commosso tutti
È accaduto nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio a Capriolo
dove una giovane donna ha dato alla luce la sua terza figlia
durante la corsa in ambulanza verso l’ospedale
sono rapidamente diventate più intense e ravvicinate
spingendo la famiglia a contattare il numero unico per le emergenze
Sul posto è intervenuta in pochi minuti un’ambulanza dei volontari di Adro
che ha preso in carico la partoriente e ha avviato il trasferimento in ospedale
Ma il travaglio era troppo avanzato: dopo solo poche centinaia di metri
è stato chiaro che non c’era più tempo
il personale ha immediatamente predisposto ogni manovra necessaria per assistere la nascita
Greta è venuta alla luce in ambulanza
accolta dall’equipaggio composto dai volontari Sergio
affiancati dall’infermiere Salvatore
A supportare l’intervento anche l’équipe del Soccorso Avanzato di Palazzolo
Per fortuna non si sono registrate complicazioni: la mamma e la neonata
sono state trasportate al più vicino ospedale
dove hanno potuto ricevere le prime cure e poi le visite di parenti e amici per condividere la gioia di questo straordinario evento e raccontare la loro incredibile esperienza
"Il nostro equipaggio in servizio di emergenza ha vissuto grandi emozioni e per una volta positive" si legge nei post pubblicati sui canali social del gruppo volontari di Adro
Dopo aver assistito alla nascita della piccola Greta
i volontari sono tornati in servizio "con ancora negli occhi e nel cuore lo stupore e la gioia per quanto vissuto"
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Un giovane capriolo è stato salvato nella mattinata di oggi
dopo essere rimasto incastrato nella recinzione esterna della piscina comunale di via Gerbido
è stato condotto dai Carabinieri Forestali delle stazioni di Volpiano e Chivasso
allertati da alcuni residenti che hanno notato l’animale in difficoltà
probabilmente disorientato dopo essersi spinto troppo vicino al centro abitato
ha cercato una via di fuga infilando la testa e parte del corpo tra le sbarre metalliche della recinzione
sono state rese complicate dallo stato di agitazione del capriolo e dalla necessità di evitare ulteriori ferite
Una volta liberato, l’animale è stato affidato alle cure veterinarie del Canc di Grugliasco
centro specializzato nella gestione della fauna selvatica
I medici lo hanno sedato per consentire la visita
confermando il buono stato generale di salute
L’episodio riporta l’attenzione sull’equilibrio fragile tra la fauna selvatica e le aree urbane
Con l’avanzare della primavera e la riduzione della copertura vegetale
sempre più animali si spingono verso i centri abitati
l’intervento tempestivo dei Forestali ha evitato il peggio
Bosconero, la tartaruga abbandonata non ce l’ha fatta: era disidratata e gravemente malata
Lupo a due passi dalla porta: ecco le immagini catturate dall'ex sindaco
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3474431187 La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017
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parto in ambulanza a CaprioloLuca BordoniA dare alla luce la neonata è stata
Mamma e bimba stanno bene all’ospedale di Chiari2' di letturaLa piccola Greta - © www.giornaledibrescia.itAARiduciIngrandisciAveva fretta di nascere la piccola Greta: appena la madre è salita in ambulanza
lei ha deciso che era già arrivato il momento di conoscere il mondo
E di farlo prima ancora di scendere dal monte di Capriolo
libero professionista di due anni più grande
ancora in preda all’eccitazione del momento
già orgoglioso della sua Greta che sin dai primi istanti di vita ha scritto una pagina entusiasmante della storia del paese
nell’ultimo mezzo secolo sono stati ben pochi i bambini nati sul suolo di Capriolo
Per non parlare di quelli nati in ambulanza
La bimba è in salute e ora si trova con la madre all’ospedale Mellini di Chiari dove è stata portata dopo il parto
«La gravidanza era a termine - racconta il padre - e Michela ha iniziato il travaglio pochi minuti dopo la mezzanotte; abbiamo subito chiamato il 112 capendo che era tutto molto veloce e i dolori forti - ha spiegato il papà -
dove abitiamo e nel mentre è arrivata l’ambulanza e il personale medico
il mezzo però si è fermato in mezzo alla strada
insieme con il personale medico-infermieristico del Soccorso Avanzato di Palazzolo
c’erano anche gli operatori del Gruppo volontari ambulanza di Adro
Per i volontari si tratta del secondo parto in ambulanza in pochi mesi: il 23 gennaio un caso simile era avvenuto a Cazzago San Martino
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“Un’esperienza emozionante!”: così un lettore ha descritto l’incontro inaspettato vissuto ieri sera nei pressi della Chiesa di San Nicola a Vasto
quando si è trovato a pochi passi da un cucciolo di capriolo
apparso visibilmente spaesato ma non impaurito
probabilmente in cerca di cibo o semplicemente disorientato
che la fauna selvatica si spinga verso le zone urbane
complice la quiete e la ridotta presenza di persone e traffico
L’avvistamento ha destato sorpresa e meraviglia
In questi casi è sempre consigliabile mantenere la distanza
evitare gesti improvvisi e contattare le autorità competenti
come la Polizia Locale o i Carabinieri Forestali
L’episodio ricorda quanto il territorio vastese sia ancora fortemente legato alla natura e alla biodiversità
ma anche quanto sia importante proteggere questi equilibri con comportamenti responsabili
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è stato salvato un giovane capriolo dopo essere rimasto incastrato all'interno della piscina comunale di via Gerbido
L'animale è stato salvato nel corso di un intervento dei carabinieri forestali di Volpiano e di Chivasso
Il capriolo era rimasto incastrato nella recinzione esterna della struttura
Dopo essere stato visitato dai veterinari del Canc di Grugliasco è stato sedato e rilasciato nei boschi
Frodi e vigilanza: il caso Chivasso tra reddito di cittadinanza e Pnrr
0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere
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RIVA DI SUZZARA – Spettacolare salvataggio nella frazione di Riva
dove i vigili del fuoco di Suzzara sono intervenuti oggi pomeriggio
L’animale era caduto in un canale di via Fiocchetti e
lo hanno recuperato avvolgendo una corda a cappio intorno alle corna
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Uno schianto che la giovane alla guida di un’Alfa Mito non riuscì a evitare
Il capriolo adulto sbucò all’improvviso da una boscaglia alla sinistra dell’automobilista e concluse la sua corsa inconsapevole verso la morte contro la parte anteriore della vettura
La conducente fu costretta a farsi medicare al pronto soccorso (prognosi per un totale di 20 giorni nella rivalutazione della malattia) con la macchina danneggiata per una stima della riparazione superiore al valore del mezzo
la Provincia è stata condannata a risarcire con oltre 3.500 euro la conducente e con 6.358 euro la proprietaria della Mito che nel frattempo ha ceduto il credito
Più di 7mila euro le spese legali all’avvocato dell’automobilista
Sono le 18,40 quando l’allora 29enne percorre la SS 439 di via di Tiglio in direzione Pieve di Compito-San Leonardo
proveniente dalla vegetazione posta sul lato sinistro della strada
saltava nella carreggiata e andava a colpire l’autovettura nella parte anteriore sinistra
facendo esplodere entrambi gli airbag e procurando danni all’autovettura e alla giovane»
Trovano la carcassa del capriolo e l’auto più che ammaccata
Nel verbale di chi rileva l’incidente si legge che «il luogo del sinistro è un tratto di strada “ad esse” con ai lati la vegetazione e l’illuminazione è scarsa; il lampione è posizionato prima della curva destrorsa; nel tratto interessato dal sinistro non c’è illuminazione pubblica e che c’è una rete di delimitazione di un terreno privato dal lato destro rispetto alla direzione di marcia del veicolo della mentre dal sinistro
I punti dirimenti nella causa sono la strada non illuminata e che in quel tratto non è presente segnaletica che avvisi l’attraversamento di animali selvatici
rientra nelle competenze di vigilanza e custodia della Provincia
Una responsabilità oggettiva quella di Palazzo Ducale a cui il Tribunale imputa di non aver dimostrato «che la condotta dell’animale si sia posta del tutto al di fuori della sua sfera di possibile controllo
vale a dire che si sia trattato di una condotta che non era ragionevolmente prevedibile e/o che comunque non era evitabile
anche mediante l’adozione delle più adeguate e diligenti misure di gestione e controllo della fauna (e di connessa protezione e tutela dell’incolumità dei privati)
concretamente esigibili in relazione alla situazione di fatto»
Così come la Provincia «non ha fornito la prova che il danno si sia verificato per una condotta colpevole del danneggiato
con la conseguenza che deve quindi rispondere dell’evento»
I cuccioli sono nascosti nell'erba alta e rischiano di essere uccisi durante lo sfalcio dei prati
che partecipano al progetto su base volontaria
sorvolano i prati con i droni e mettono in sicurezza eventuali cuccioli individuati
in modo che l’agricoltore possa procedere allo sfalcio senza mettere in pericolo i piccoli
L’Unione degli agricoltori dei Grigioni e molto grata per il sostegno dei cacciatori
sottolinea il presidente Thomas Roffler che
nonostante non ci sia una base legale per un sostegno finanziario per il lavoro che forniscono
ritiene che “un pezzo di formaggio o di carne” sia il minimo che un contadino dovrebbe dare ai volontari con i droni
Per legge sono infatti gli agricoltori a essere responsabili della protezione degli animali e se un prato non viene controllato con i droni
sono loro stessi a doversi assicurare che non vi siano cuccioli tra l’erba alta
presidente della sezione dei cacciatori di Surses
il loro lavoro volontario è un servizio alla comunità
Anche se l’Ufficio della caccia mette a disposizione ogni anno un drone
per essere più efficienti grazie alla tecnologia più aggiornata
Per finanziare il mezzo è quindi stata lanciata una campagna di raccolta fondi
che mette a disposizione i droni e si dice disposto ad aggiornare la sua flotta
ma ritiene che il vero motore sia il lavoro volontario dei cacciatori
Ogni anno in Svizzera circa 1’500 cuccioli di capriolo sono ancora vittime delle falciatrici, e il numero reale potrebbe essere molto più alto, secondo Salvataggio Caprioletto
ogni anno istruisce nuove persone all’uso dei velivoli per la ricerca dei cuccioli
Sciacallo dorato in SvizzeraAlphaville 25.04.2025
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succursale della Società svizzera di radiotelevisione
Un capriolo resta “imprigionato” nella golena allagata tra la pizzeria “Conchiglia” e il centro commerciale Belpò di San Rocco al Porto
rischiando di spingersi sulla strada ed essere investito dalle auto
ma i volontari della protezione civile e i tecnici Anas vigilano sull’animale
Lo strano episodio a lieto fine è successo questa mattina e a darne notizia è lo stesso sindaco Matteo Delfini: «I volontari della protezione civile l’hanno marcato a uomo e anche grazie all’aiuto degli operatori di Anas con la cartellonistica per rallentare il traffico
il capriolo all’altezza del Belpò ha attraversato in relativa sicurezza e poi si è perso nella campagna al di qua dell’argine maestro
© COPYRIGHT - Editoriale Laudense srl - (p.iva 04903190157) - È vietata la riproduzione anche parziale
.css-djvho4{margin-bottom:36px;font-family:"PTSans",sans-serif;font-weight:400;font-size:14px;line-height:21px;width:100%;padding-left:15px;padding-right:15px;}Due cuccioli di capriolo portati al rifugio matildico che
non erano stati abbandonatiIl Rifugio Matildico: “Non sono abbandonati
La mamma li lascia intenzionalmente nascosti nell’erba”
REGGIO EMILIA – Con l’arrivo della primavera e la stagione delle nascite
il Rifugio Matildico lancia un appello urgente: “Non toccate i cuccioli di capriolo”
Il centro di recupero faunistico si trova a fronteggiare un crescente numero di piccoli portati via dai prati da cittadini in buona fede
“In realtà – spiegano gli operatori del Rifugio – la mamma capriolo lascia intenzionalmente il piccolo nascosto tra l’erba
tornando solo quando non percepisce pericoli
per allattarlo e poi allontanarsi di nuovo
È una strategia naturale per proteggerlo dai predatori”
Toccare o prelevare un cucciolo sano significa compromettere il suo futuro: la madre potrebbe non riconoscerlo più a causa dell’odore umano e abbandonarlo davvero
rendendo necessario il suo inserimento forzato in una struttura
Cosa fare se si incontra un cucciolo di capriolo?Il Rifugio Matildico invita chiunque trovi un cucciolo apparentemente solo a non toccarlo e a non allontanarlo dal luogo del ritrovamento
Solo in caso di animali feriti o in reale difficoltà
è corretto contattare subito il centro per una valutazione: “Dopo un consulto telefonico decideremo insieme cosa fare”
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mercoledì 30 aprile: dopo i primi accertamenti è stato appurato che non si trattava di un lupo
bensì di un esemplare di un pastore cecoslovacco che è molto simile al predatore
L'episodio risale alla mattina del 30 aprile
quando un esemplare di cane ha inseguito un capriolo all'interno del campo sportivo della Scuola tecnica superiore di Brunico
spingendo l'ungulato fin dentro i cespugli
ma anche tra coloro che hanno ricevuto i video e le foto dell'incidente
L'Ufficio Gestione fauna selvatica ha ricevuto in breve tempo diverse segnalazioni relative all'avvistamento e alla possibilità che il canide individuato potesse essere un lupo
"Dopo gli accertamenti è stato appurato che si trattava di un cane razza pastore cecoslovacco
la coda lunga e l'aspetto molto curato indicano che si tratta di un animale domestico
il comportamento è risultato piuttosto atipico per un lupo"
funzionario dell'Ufficio Gestione fauna selvatica
"Lasciare vagare i cani è severamente vietato dalla legge sulla protezione degli animali e dalla legge sulla caccia; la multa per i trasgressori parte dai 100 fino a 600 euro e può essere raddoppiata nel caso in cui il cane insegua o ferisca un animale selvatico"
direttore della Ripartizione Servizio forestale
in modo che il proprietario possa essere rintracciato se l'animale viene catturato dal guardiacaccia o da altri organi di controllo
Gli avvistamenti e le segnalazioni sospette di grandi predatori devono essere immediatamente comunicati all'Ufficio Gestione della fauna selvatica
anche direttamente alla centrale di emergenza al numero 112
I cittadini interessati possono informarsi sulle caratteristiche distintive del lupo sul sito web dell'Ufficio per la gestione della fauna selvatica
quella che esplode quando si assiste a qualcosa che va oltre la semplice inciviltà
Un capriolo viene investito e lasciato agonizzante sull’asfalto
mentre l’automobilista si allontana come se nulla fosse
E la scena è stata immortalata da un video che ora sta facendo il giro dei social
A riprendere tutto è un automobilista che viaggiava in senso opposto
Il filmato è chiaro: il piccolo animale attraversa la strada
Il conducente dell’auto investitrice non rallenta
Solo una lunga scia di fari che scompare nel buio
Ma questa volta l’omertà si infrange contro la potenza dei social
Il video finisce su Facebook e nel giro di poche ore esplode la protesta popolare
“Ringrazio quel testa di minchia che non si è fermato
si fa largo un’onda di indignazione che coinvolge decine di utenti
“Spero che la Forestale riesca a risalire alla targa”
Qualcuno chiede se l’animale sia stato soccorso
fortunatamente: “Il cerbiatto ora sta bene
La freddezza di chi schiaccia un essere vivente e non sente il bisogno di fermarsi
Eppure il codice della strada parla chiaro: in caso di investimento di animali
C’è chi suggerisce di denunciare il fatto ai carabinieri forestali
non è morto “solo” un cerbiatto: è stata investita anche la coscienza collettiva
E perché — come scrive qualcuno nei commenti — “il karma ci vede benissimo”
Edizione digitale
Crema
OglioPo
CREMONA - Un capriolo è stato avvistato nel magazzino esterno del supermercato Maury’s
sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia provinciale per gestire la situazione
È stato anche richiesto l’intervento di un veterinario per valutare le condizioni dell'animale e provvedere al suo recupero
L’animale è poi stato catturato
è leggermente ferito e sarà portato al Cras Loghino Bosco di Curtatone per accertamenti e cure del caso
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservatiP.Iva 00111740197 - via delle Industrie
2 - 26100 CremonaTestata registrata presso il Tribunale di Cremona n
469 - 23/02/2012 Server Provider: OVH s.r.l. Direttore responsabile: Paolo Gualandris
L’animale è stato notato da alcuni escursionisti la mattina di Pasqua
Una tranquilla mattinata di Pasqua si è trasformata in un’inaspettata operazione di soccorso lungo il sentiero 7 che da Canzo porta al Cornizzolo
Alcuni escursionisti in cammino hanno notato la presenza di un capriolo in evidente difficoltà lungo il percorso immerso nella natura prealpina
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Canzo
che hanno raggiunto l’animale e lo hanno assistito con grande attenzione
cercando di tranquillizzarlo e metterlo al sicuro
Vista la condizione del capriolo e la necessità di cure specifiche
è stata allertata la Polizia Provinciale
competente per gli interventi sulla fauna selvatica
Gli agenti si sono occupati del trasporto dell’animale
affinché possa ricevere le cure veterinarie necessarie
Non è ancora chiaro cosa abbia causato il malessere del giovane esemplare
ma i primi accertamenti fanno pensare a uno sfinimento dovuto a disorientamento o ferite non gravi
Un episodio che ricorda l’importanza del rispetto della fauna selvatica e del ruolo fondamentale svolto dalle forze di soccorso
sempre pronte a intervenire anche in situazioni non convenzionali
attenti e sensibili alla sorte dell’animale
La Guardia Agroforestale Italiana ETS a Feroleto ha salvato un capriolo ferito
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019. Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo. Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ). LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797Service Provider Aruba S.p.a. Contattaci: redazione@lanuovacalabria.itTel
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Innanzitutto è fondamentale avere con sé dei guanti in lattice monouso: non tanto per non sporcarsi
quando per non contaminare la carcassa; Caimi porta con sé anche un sacchetto trasparente per alimenti
Una volta piazzata la testa del capriolo verso valle (in questo modo gli organi tendono a salire verso la cassa toracica) s’inizia l’incisione partendo dallo sterno: se ci si appoggia sull’osso si cancella il rischio di forare gli organi interni
I sette minuti del video consentono di capire quando è opportuno usare l’evisceratore (ha lama concava
affilata solo nel lato interno) e come rimuovere gli organi
intestino – che a causa della carica batterica se si forassero potrebbero contaminare la carcassa
Caimi mostra anche come si stacca il diaframma
il muscolo che rende possibile la respirazione
Non perdere le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine
Il giovane capriolo è stato infine addormentato da un guardiacaccia
Un giovane capriolo ha creato scompiglio nel centro di Basilea venerdì mattina
attraversando più volte una strada parecchio trafficata sotto la pioggia battente
è la polizia basilese in un post sui social
Grazie all’aiuto dei pompieri e di un guardiacaccia l’animale è stato catturato
ma non senza difficoltà: i tentativi con coperte sono proseguiti per oltre due ore e mezza
prima che il guardiacaccia è riuscito ad addormentare l’ungulato esausto in un cortile
ha ricevuto cure veterinarie ed è stato rimesso in piedi nel parco per animali Lange Erlen
Il comunicato stampa non specifica la provenienza dell’animale né come si sia trovato in centro città
00:58Droni per salvare i piccoli caprioliRSI Info 11.03.2019
Ticino e GrigioniOltre 500 cuccioli di capriolo salvati grazie ai droniContinua nei Grigioni l’uso di apparecchi dotati di termocamera per scovare gli animali prima delle operazioni di sfalcio
Svizzera “Bilancio positivo” per l’esercitazione all’estero “TRIAS 25”Un migliaio di soldati sta smobilitando a Thun (BE)
dopo tre settimane di addestramento ad Allentsteig
con le forze armate austriache e tedesche - Tre incidenti sotto la lente della giustizia militare
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Home » Il lupo sta estinguendo ungulati e caprioli: l’appello di Enalcaccia
Una richiesta esplicita di gestire il lupo, al pari delle altre specie selvatiche, arriva dall’Enalcaccia Valle d’Aosta. In un lungo documento, l’associazione venatoria guidata dal Presidente Diano Santo sottolinea come la presenza crescente del predatore stia incidendo in modo significativo sulle popolazioni di ungulati della regione, già in calo da alcuni anni.
Nel documento si citano i dati ufficiali dei censimenti faunistici 2022–2024 e i primi risultati del 2025, che confermano il trend negativo. “Il numero di caprioli rilevato nel 2024 (2.952 capi) – si legge – si avvicina pericolosamente alla soglia di sopravvivenza stimata da ISPRA in 3 capi ogni 100 ettari”.
Altro punto critico sollevato riguarda l’ibridazione tra lupo e cane, definita “una minaccia sottovalutata per la biodiversità e per la stessa specie”.
Enalcaccia chiede che si agisca ora, richiamando gli esempi passati in cui la Regione è intervenuta in modo deciso per contenere i danni causati da altre specie, come il cervo. “Chiediamo che si intervenga sul lupo con la stessa determinazione”, afferma Diano Santo, sottolineando come anche l’Unione Europea e l’ISPRA abbiano recentemente aperto alla possibilità di interventi di controllo.
AostaNews24.it Cercle Proudhon EdizioniP.Iva 01242210076Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015
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AccediCosa sappiamo di Giulia
L'inseguimento della bestiola, avvistata da molti residenti nel letto semivuoto d'acqua del canale, è durato alcune ore: la scorribanda si è conclusa in zona via Trieste, dove l'animale è stato circondato e infine immobilizzato.
Provvidenziale anche l'intervento di un ragazzo, che si è calato a sua volta nel letto e ha supportato gli agenti nella fase 'cruciale' della cattura.
La segnalazione della presenza nel letto del naviglio (in questo periodo in asciutta tecnica e dunque semivuoto) del giovane animale è arrivata al comando dei vigili nel primo pomeriggio.
La mobilitazione è stata immediata, l'operazione non semplice: "Continuava a spostarsi da un punto all'altro - così il comandante della Polizia Locale Antonio Pierni - : era spaventato e alla fine probabilmente esausto. E' andato tutto bene: poteva ferire qualcuno con le corna, o sentirsi male lui stesso".
All'operazione hanno assistito tanti cittadini e la sindaca Ilaria Scaccabarozzi, subito arrivata sul posto. L'animale, in discrete condizioni, è stato recapitato in serata all'Oasi del Wwf di Vanzago, e affidato alle cure dei volontari.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
così come forte è stato il boato
le conseguenze dell'incidente si sono rivelate meno gravi di quanto inizialmente temuto
Due i mezzi coinvolti nel violento frontale avvenuto nella mattinata di mercoledì 16 aprile a Capriolo
all'incrocio tra via Cerese e via Adro: uno scooter di grossa cilindrata
che stava viaggiando in direzione di Adro per raggiungere il proprio ufficio
è stato sbalzato sull'asfalto a causa dell'impatto
è stato trasferito in elisoccorso alla clinica Poliambulanza di Brescia
Non avrebbe mai perso conoscenza e le sue condizioni non sarebbero preoccupanti: è stato ricoverato in codice giallo
La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia locale di Capriolo
che si è occupata dei rilievi e della gestione del traffico
Un episodio decisamente insolito e curioso quello accaduto nella terza tappa del Tour of the Alps 2025 tra Vipiteno e San Candido. Una moto della polizia, dotata di bandierina rossa ovvero colei che anticipa il primo ciclista in gara, è stata letteralmente sfiorata da un capriolo che stava rapidamente scendendo da un sentiero e che, con un balzo, ha superato l’asfalto.
Il motociclista è stato bravissimo a non impattare contro il capriolo altrimenti sarebbe successo un disastro. Senza considerare, poi, se la cosa fosse avvenuta durante il transito dei ciclisti. Fortunatamente, nulla di tutto ciò è accaduto: sospiro di sollievo e immagini, bisogna dirlo, davvero sensazionali.
Intorno alle 8.00, i Vigili del fuoco del distaccamento di Città di Castello sono intervenuti per il recupero di un capriolo. L'animale, rimasto intrappolato nella rete di recinzione dell'antistadio cittadino, è stato catturato in sicurezza e affidato al personale del centro di recupero animali selvatici per le cure necessarie.
AccediLa piccola 5th Avenue
Il testimone ha spiegato che il suo connazionale si era introdotto nel portone della casa dove lui vive. I militari lo hanno colto sul fatto. Lui ha immediatamente reagito, per potersi sottrarre all’arresto: prima ha inveito contro gli uomini in divisa, poi si è scagliato contro di loro, ferendo un militare. Nel frattempo a supporto è arrivata pure la pattuglia di Rovato. Finalmente gli operatori sono riusciti a rendere inoffensivo l’esagitato. È giunta anche una ambulanza.
I carabinieri sono riusciti a caricare l’uomo sul mezzo, dove è stato necessario legarlo perché ha cercato di aggredire anche i soccorritori. Scortato, è stato portato all’ospedale di Iseo.
Capriolo rischia di annegare alla Reggia di Venaria
le risate dei bambini che correvano tra i sentieri fioriti
i fotografi già pronti ad immortalare il verde brillante dei giardini storici
Tutto parlava di bellezza e armonia in occasione di Libera la Natura
l’evento pensato per far dialogare uomo e ambiente
a volte prende la scena con una forza e una verità che nessun programma
quando ancora i cancelli erano chiusi e la Reggia si preparava ad accogliere i primi visitatori
forse in cerca di cibo o semplicemente spinto dalla curiosità — si è avventurato fino al cuore del complesso
specchio d’acqua incastonato tra i giardini come un gioiello
Ma quello che per i visitatori è un luogo da sogno
Il capriolo è scivolato all’interno della vasca e non è più riuscito a risalire: le pareti troppo alte
cercavano una via di fuga che sembrava non esistere
si aspettava di assistere a una scena simile
È stato un operatore della manutenzione a dare l’allarme
dopo aver notato strani movimenti tra le acque
In pochi minuti la notizia si è diffusa e la tranquillità della Reggia è stata spezzata da un misto di apprensione e trepidazione
Le autorità sono intervenute prontamente: le guardie del Parco della Mandria
affiancati da una squadra dei Vigili del Fuoco
accorsi con mezzi di soccorso e tutta la delicatezza necessaria in casi simili
È iniziata così una lunga operazione di salvataggio
Il primo obiettivo era tranquillizzare l’animale
i soccorritori hanno studiato ogni possibilità
operatori — era rivolta a quell’unico punto d’acqua dove la lotta tra istinto di sopravvivenza e paura si faceva visibile
tra gli applausi liberatori e qualche lacrima
il capriolo è stato sollevato fuori dalla Peschiera
L’animale è stato trasportato con ogni cura verso il Parco della Mandria
Non solo come slogan per laboratori o passeggiate ecologiche
ma come testimonianza concreta di un legame autentico tra l’uomo e gli esseri viventi che condividono il nostro stesso mondo
Un messaggio che non ha bisogno di microfoni né palchi: bastano due corna che spuntano da uno specchio d’acqua
e un gruppo di uomini e donne che decidono di fermarsi e aiutare
ricordandoci con forza che la sua libertà è anche la nostra
L'animale è stato poi portato al Centro di recupero animali selvatici di Campoformido
Da tempo sulle rive di alcuni canali artificiali i consorzi di bonifica concessionari
grazie ad un finanziamento regionale sollecitato da una raccolta firme di circa 3500 partecipanti
stanno effettuando una serie di interventi per la messa in sicurezza degli argini a favore della fauna locale
L'operazione tenta di riparare alle morti
di centinaia di animali selvatici che cadono in acqua e sono incapacitati a risalire dalle sponde in cemento
che alla lunga schiera si aggiungesse un capriolo caduto nel Ledra
Il recupero è stato effettuato attorno a mezzogiorno e trenta da due guardie venatorie volontarie dell'Associazione nazionale libera caccia
che assieme alla ditta incaricata del recupero fauna regionale e i vigili del fuoco hanno estratto l'esemplare
vivo ma in ipotermia dopo essere rimasto più di un'ora nelle acque del canale
Trasportato al Centro di recupero animali selvatici di Campoformido – di riferimento per la provincia di Udine –
l'animale ha ricevuto le prime cure ed è stato dichiarato fuori pericolo circa tre ore dopo
A differenza del caso che riportava di recente Repubblica di un capriolo in un naviglio di Gorgonzola
in gran parte dei tratti il Ledra non concede in nessun modo agli animali di salvarsi
a causa dell'altezza e ripidità delle pareti cementizie che contengono il corso d'acqua
I numeri pubblicati a maggio 2024 indicavano per i due anni e mezzo precedenti un totale di 426 animali ritrovati nei canali artificiali
di cui 359 morti per annegamento o ferite. Il numero – riportano alcuni volontari – è probabilmente sottostimato: le carcasse
Le ultime sono causate per lo più dagli sgrigliatori davanti alla centrale idroelettrica in cui sfocia il canale
Tra le vittime dei canali artificiali soprattutto ungulati
Una famiglia di volontari ha riferito di "girare con le corde in macchina" per essere sempre pronta al soccorso: gli interventi della regione
procedono lentamente e talvolta si arrestano
lasciando campo libero a una strage costante
Il precedente più prossimo è il ritrovamento di una coppia di caprioli
I due sarebbero morti in due momenti diversi
come dimostra il diverso insorgere del rigor mortis: erano rimasti impigliati nei denti degli sgrigliatori
per poi finire automaticamente gettati tra i rifiuti
Non si tratta solo delle ferite – ci viene raccontato –: la morte è causata spesso dallo stress e dalla paura
Il quotidiano che racconta l'Umbria
2025 – Ieri mattina all’antistadio di Città di Castello un capriolo è rimasto intrappolato nella rete di recinzione
L’allarme è scattato intorno alle 8 e sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento
visibilmente spaventato ma in buone condizioni
Successivamente è stato affidato alle cure del centro di recupero animali selvatici ‘La nostra arca’ di Città di Castello
Sul luogo dell’intervento sono intervenuti anche i carabinieri forestali
che hanno collaborato alle operazioni di recupero
Umbriacronaca – quotidiano indipendente on-line, diretto da Gilberto Scalabrini. R.S. : tribunale di Perugia n. 7 del 24/03/2012 privacy policy
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Una squadra di vigili del fuoco della sede centrale è intervenuta alle 7 di martedì 29 aprile in via dell' Acquacalda per soccorrere una femmina di capriolo che caduta nel condotto delle acque pubbliche e non riusciva più a risalire
L' animale è stato recuperato in buone condizioni e affidato alle cure di Vega soccorso
AGIPRESS – Lucca (LU) – Una squadra di vigili del fuoco della sede centrale è intervenuta stamani alle ore 07:00 in via dell’ Acquacalda per soccorrere una femmina di capriolo che caduta nel condotto delle acque pubbliche e non riusciva più a risalire
L’ animale è stato recuperato in buone condizioni e affidato alle cure di Vega soccorso
adesso gli animali selvatici si spingono fin dentro i centri storici
(LEGGI ARTICOLO COMPLETO SU IL CORRIERE IN EDICOLA DA LUNEDì 5 MAGGIO oppure acquista la tua COPIA DIGITALE)
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Con pazienza e delicatezza siamo riusciti a liberarlo"
Così raccontano i Vigili del Fuoco di Città di Castello che nella mattinata di oggi
hanno portato a termine un intervento tanto delicato quanto significativo: il salvataggio di un capriolo rimasto incastrato nella rete di recinzione dell’antistadio cittadino
non è più così rara nelle campagne e perfino nelle aree urbane umbre
a causa di dinamiche ambientali sempre più complesse che stanno cambiando il rapporto tra uomo e fauna selvatica
i soccorritori sono intervenuti con tempestività
un giovane esemplare probabilmente smarrito nella ricerca di cibo o di un varco di passaggio
era rimasto intrappolato nella rete metallica
Grazie all’intervento coordinato dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali
l'animale è stato estratto senza riportare danni evidenti
Subito dopo è stato affidato alle cure degli operatori del centro di recupero per animali selvatici "La Nostra Arca" di Città di Castello
che provvederanno a verificarne lo stato di salute prima di reimmetterlo in natura
ma vedere il capriolo tornare libero è stata una grande soddisfazione"
ha commentato uno dei vigili del fuoco presenti
"Episodi come questo ci ricordano quanto sia importante il nostro impegno non solo per le persone
Il capriolo (Capreolus capreolus) è un piccolo cervide agile e veloce
presente in gran parte dell’Europa e dell’Asia
Riconoscibile per il mantello rossastro estivo e grigio-bruno invernale
ha una caratteristica macchia chiara sul posteriore
I maschi sviluppano palchi corti che rinnovano ogni anno
Tradizionalmente abitante dei boschi e delle campagne
negli ultimi anni ha cominciato a popolare le periferie urbane
attratto da nuove opportunità di cibo e da habitat alternativi
Perché vediamo sempre più caprioli nelle città
Il caso del capriolo a Città di Castello non è isolato
In Umbria e in molte altre regioni italiane
il fenomeno della fauna selvatica urbana è in costante crescita
Espansione demografica della specie: grazie a politiche di conservazione e al minor impatto della caccia
la popolazione dei caprioli è cresciuta notevolmente
Riduzione degli habitat naturali: la cementificazione e la frammentazione delle aree rurali spingono gli animali a cercare rifugi alternativi
Disponibilità di cibo: parchi pubblici
giardini e coltivazioni offrono risorse alimentari facili e abbondanti
Mancanza di predatori naturali: lupi e volpi
principali antagonisti naturali del capriolo
sono molto meno presenti in ambiente urbano
Corridoi ecologici accidentali: infrastrutture come fiumi
ferrovie e strade alberate diventano vere e proprie vie di migrazione per gli animali selvatici
"La città non è più solo il regno dell’uomo"
osservano gli esperti del centro “La Nostra Arca”
"Stiamo assistendo a un riavvicinamento naturale
tra due mondi che per secoli si erano separati"
Se da un lato la presenza di animali come i caprioli regala suggestioni romantiche
Pericolo per la circolazione stradale: incidenti causati da attraversamenti improvvisi sono in aumento
Danni agricoli: colture danneggiate e raccolti compromessi sono sempre più frequenti
creando tensioni tra agricoltori e amministratori
Problemi di salute pubblica: la presenza di animali selvatici può comportare rischi legati alla trasmissione di malattie
Stress per gli animali: le aree urbane non sono ambienti adatti alla sopravvivenza naturale di molte specie
Affrontare la questione non è semplice
che combinino interventi immediati e programmazioni a lungo termine
Realizzazione di corridoi ecologici protetti
che guidino i movimenti degli animali lontano dalle zone pericolose
Installazione di barriere e reti di protezione in aree sensibili come impianti sportivi
Campagne di sensibilizzazione per educare la cittadinanza al corretto comportamento in caso di incontro con animali selvatici
Monitoraggio costante delle popolazioni animali e pianificazione di interventi di gestione faunistica equilibrata
"La natura ci sta mandando segnali chiari"
"Sta a noi saperli leggere e agire di conseguenza
Il salvataggio del capriolo di Città di Castello si è concluso nel migliore dei modi
sarà presto libero di tornare nel suo habitat naturale
Ma la vicenda lascia in eredità una domanda importante: siamo pronti a convivere con la natura che ritorna
La risposta passa attraverso un cambiamento di mentalità
che riconosca il valore della biodiversità non come una minaccia
"Ogni vita salvata è una vittoria per tutti"
"Perché salvare un capriolo oggi significa proteggere il nostro futuro domani"
non torni presto a correre libero tra i boschi e le colline umbre
ambasciatore silenzioso di un equilibrio che
Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma
L’intervento congiunto dei militari del Parco della Maiella e dei veterinari ha permesso di liberare l’animale
poi restituito in salute al suo ambiente naturale
Sono numerosi gli interventi dei carabinieri forestali del reparto Parco nazionale Majella e del gruppo di Chieti
unitamente al competente personale veterinario
per fauna selvatica in difficoltà o per incidenti con fauna sulle strade della provincia di Chieti
Quando l’animale è ancora in vita
anche grazie alla tempestività della segnalazione e alla sinergia delle diverse competenze messa in campo
È il caso del capriolo rimasto incastrato tra le sbarre del cancello di una ditta a Fara San Martino
è stato avvistato da persone del posto
che hanno avvertito i carabinieri del nucleo Parco di Palombaro
Con l’intervento del personale veterinario del Parco nazionale della Maiella
il capriolo è stato dapprima addormentato per essere liberato dalle sbarre e successivamente visitato; fortunatamente in buono stato di salute
è stato subito risvegliato e restituito al suo ambiente naturale
ha recuperato tutta la sua fierezza di selvatico
Si ricorda che nel caso ci si imbatta in un piccolo di capriolo in natura è bene non toccarlo ed allontanarsi
perché la madre tornerà a prenderlo
La presenza di persone o anche solo l’odore umano
compromettendo definitivamente la possibilità per il piccolo di proseguire la propria vita in libertà
Rapido intervento dei vigili del fuoco in via dell’Acquacalda a San Pietro a Vico nella mattinata di oggi dopo le segnalazioni
Fatto è che attorno alle 7 di oggi (29 aprile)
un capriolo è caduto nel condotto delle acque pubbliche in via dell’Acquacalda a Lucca e non è stato più in grado di risalire
sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Lucca
che lo hanno recuperato dall’acqua e riportato sulla terraferma
L’animale è stato recuperato in buone condizioni e affidato alle cure di Vega soccorso
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impaurito è stato avvistato nella zona attorno al grande magazzino Maury’s di Cremona
Subito è partita la segnalazione alle autorità competenti: sul posto immediato l’arrivo della Polizia provinciale ma è stato necessario anche un consulto di un veterinario per valutare le condizioni di salute dell’animale
Il capriolo è stato catturato ed è stato portato al Cras Loghino Bosco di Curtatone per gli accertamenti sulle condizioni di salute e le cure del caso
bambini in tenda di notte per imparare a gestire le emergenzeLa Redazione WebLe quinte della primaria dormiranno nelle tende ministeriali allestite nel parco della scuola
Il sindaco Vezzoli: «Fondamentale preparare i ragazzi a situazioni che non si possono prevedere»1' di letturaGli alunni dormiranno in tenda - © www.giornaledibrescia.itAARiduciIngrandisciUn giorno e mezzo per capire come gestire l’imprevisto
imparando dagli esperti anche attraverso la simulazione di situazioni di emergenza
È questo lo spirito di «Vita in emergenza»
l’iniziativa in programma il fine settimana di venerdì 2 e sabato 3 maggio a Capriolo
dall’associazione Amici della Protezione civile e dall’Istituto comprensivo Aldo Moro
L’obiettivo è far vivere ai ragazzi un’esperienza coinvolgente e realistica
ma sempre in un contesto sicuro e formativo
dormiranno nelle tende ministeriali allestite nel parco della scuola di via Gorizia
inizieranno attività formative a rotazione su rischio idrogeologico
una caccia al tesoro con bussole e cartografia metterà alla prova l’orientamento
spazio alle dimostrazioni con unità cinofile
«I ragazzi apprendono con facilità: è fondamentale prepararli a ciò che non si può prevedere»
lodando l’iniziativa come opportunità educativa e seme per futuri volontari
«Vita in emergenza» potrebbe diventare un appuntamento fisso
«Ora si tocca con mano quello che a scuola si era solo accennato»
hanno poi sottolineato i volontari capriolesi guidati dal coordinatore Roberto Alghisi
A partecipare saranno però anche molti volontari anche fuori da Capriolo
come i gruppi di Protezione civile di Palazzolo
Ome e Monticelli (col coordinamento volontari Procivil Brescia)
poi l’associazione nazionale Carabinieri di Capriolo
i gruppi Alpini di Capriolo e Brescia e i Vigili del fuoco di Palazzolo
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali
{"type":"video","object":{"title":"Capriolo salvato a Milano
Avvistato da un passante sono scattati subito i soccorsi
Un capriolo è stato salvato dai vigili del fuoco nel Naviglio Grande. Il ritrovamento dell'animale è avvento alle porte di Milano, nel comune di Zibido San Giacomo, domenica mattina intorno alle 8.30.
Si tratta di un capriolo adulto femmina. È rimasto intrappolato su un canale adiacente del Naviglio. È probabile che fosse lì già da alcune ore. Ad avvistarlo è stato un passante e sono scattati subito i soccorsi.
Sul posto i vigili del fuoco del soccorso fluviale (Saf) che con pazienza e dopo alcune manovre hanno convinto l'ungulato a farsi soccorrere. Riportato fuori dalle acque e constatato che il capriolo stesse bene è stato subito liberato.
attimi di paura questa mattina in via Olevano
è stato portato in uno sgabuzzino e poi poi portato al sicuro dalla polizia provincialeIl capriolo piombato nel negozio negozio di una parrucchiera
Pavia, 2 aprile 2025 – “Cliente” decisamente atipico per un parrucchiere di Pavia dove questa mattina, tra le persone in attesa della piega o del colore è piombato un capriolo
il negozio che si trova all’inizio di via Olevano appena dopo il ponte di via Ghisoni che sovrasta il Naviglio
aveva come sempre la porta della vetrina chiusa
All’interno si trovavano alcune clienti sedute in attesa del proprio turno
una si era portata anche il cagnolino dal quale non si separa mai
e la titolare chesi stava occupando di piega e tagli
“Un capriolo ha deciso di sfondare la vetrina – ha raccontato Silvia Di Meo
poi lo abbiamo scortato fino al retro del negozio che è chiuso da una porta e abbiamo atteso l’arrivo dei soccorsi
L’animale perdeva sangue da una zampa ed era spaventatissimo”
In via Olevano, dove si è formato un capannello di persone, sono arrivati gli agenti della polizia locale, della polizia di Stato, i vigili del fuoco e la polizia provinciale che ha portato via il capriolo per curargli la zampa ferita. La vetrina del negozio, invece, è coperta da un cartone e dovrà essere sostituita.
lungo il fiume Oglio sta per nascere un parco fluvialeLuca BordoniL’area verde avrà dimensioni contenute
ma sarà attrezzata soprattutto per le attività didattiche: già cominciati i lavori1' di letturaI lavori per la realizzazione del nuovo parco fluviale sono già iniziati © www.giornaledibrescia.itAnche Capriolo avrà il suo parco fluviale
Sulla riva orientale dell’Oglio sta infatti per nascere il Parco della Vetra
Sarà un’area verde di dimensioni contenute ma di straordinario valore ambientale e storico
che sorgerà grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale
in particolare dell’assessore ai Lavori pubblici Mario Facchi e dell’insegnante e storica locale Laura Salogni
inserito nel contesto del Parco dell’Oglio
La Polizia provinciale ha recuperato un capriolo rimasto intrappolato da alcuni giorni in un canale irriguo attualmente a secco a Bonemerse
non riuscendo più a risalire dalle pareti verticali
Una scena che si ripete spesso nella stagione primaverile e che stavolta ha visto operare
la pattuglia composta da Paolo Trentarossi
responsabile del nucleo ambientale; Aldo Maffezzoni
La prassi d’intervento prevede che l’animale venga tenuto in osservazione per alcuni giorni
in quanto trovandosi nel pieno delle forze sarebbe impossibile avvicinarlo
quando il capriolo si era rintanato in uno degli anfratti del canale
da cui è stato possible issarlo sul campo e lasciarlo sull’erba a riposare
ha tra i suoi compiti specifici anche il salvataggio degli animali selvatici e non è nuova ad esperienze come quella di ieri
“In primavera capita spesso di trovare esemplari intrappolati
perchè scivolano in questi canali e non riescono più a risalire
i canali verranno riempiti d’acqua e allora è più facile per loro raggiungere il livello del terreno”
Animali selvatici e quindi sottoposti a tutela
oggetto di specifici corsi di aggiornamento che regione Lombardia ed Ersaf stanno rivolgendo proprio ai corpi di polizia provinciale
considerato l’aumento del loro numero nelle nostre campagne
Pesaro lancia il secondo concorso nazionale per gli istituti professionali alberghieri che parte dalla leggendaria cultura enogastronomica del Cigno
Le celebrazioni rossiniane hanno toccato il loro culmine nel 2018, anno che ha segnato i 150 anni dalla morte di Rossini.
Il progetto è stato complesso e articolato e ha inteso valorizzare la figura del compositore a 360°
non solo per il suo genio musicale ma anche per la forte attenzione che il Cigno dimostrò nel corso della sua vita verso le arti della cucina
la cultura della tavola e la filosofia della convivialità
La figura di “Rossini Gourmet” è stata raccontata in Italia e all’estero
attraverso una ricca programma di iniziative.
Visto il successo della prima edizione viene rilanciato anche per il 2019 il Concorso dedicato agli Istituti alberghieri per promuovere la cucina rossiniana filologicamente intesa e
Il bando di concorso nazionale “Gioachino Rossini Grand Gourmet" è riservato agli studenti delle classi quarte di enogastronomia
sala e vendita degli Istituti professionali alberghieri in Italia
La giuria sarà composta da rappresentanti del settore enogastronomico
membri del Comitato “La Cucina di Gioachino Rossini – Rossini Gourmet”
Iscrizioni entro il 28 febbraio 2019 – ore 13
La finale del concorso si terrà a Pesaro venerdì 10 maggio 2019 presso l’Istituto professionale di Stato per i servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera “Santa Marta”
info@rossinigourmet.net
www.rossinigourmet.net
Il concorso nasce su proposta del Comitato “La cucina di Gioachino Rossini – Rossini Gourmet”,il Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei Centenari Rossiniani con disposizione n.39 del 20.12.2018 in collaborazione con: Comune di Pesaro
Istituto Professionale di Stato per i servizi per l’Enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “Santa Marta” di Pesaro
Federazione Italiana Cuochi Pesaro e Urbino e con la Rete delle Scuole della provincia di Pesaro e Urbino
IBAN per pagamenti al Comune di PesaroAttuazione misure PNRR
I medici non hanno ancora sciolto la prognosi
Vittima di un incidente mentre andava in università
è attualmente ricoverata nel reparto di neurorianimazione dell'ospedale Civile di Brescia
e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi
A soli 21 anni sta lottando per la vita e tutto il paese fa il tifo per lei
L'incidente è avvenuto martedì mattina allo svincolo di Brescia Ovest dell'autostrada A4
era al volante di una Kia Picanto quando si è scontrata frontalmente con un furgone Citroën condotto da un 24enne
L'impatto è stato violentissimo: Giada è rimasta incastrata nell'abitacolo della sua auto e
Trasportata d'urgenza a bordo di un'autolettiga di Bresciasoccorso
è stata subito ricoverata in terapia intensiva