Il Gravity Circus è ormai divenuto famosissimo (anche in tv) per l'entusiasmante show a base di performance al limite dell'incredibile proposte dagli artisti internazionali del Festival del circo di Montecarlo
dal lanciatore di coltelli all'uomo che guida il monociclo più alto del mondo
E l'adrenalina e il divertimento contraddistinguono anche lo spettacolo che la compagnia presenterà a Carugate
nei pressi del centro commerciale Carosello
Uno show come sempre senza precedenti e pensato per far vivere agli spettatori un'esperienza mozzafiato
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Sono in programma per tutta la mattina di giovedì 20 maggio le ispezioni dei tecnici sul cavalcavia tra Caponago e Carugate lungo la Sp 13 direzione “Monza – Melzo” (strada comunale Caponago-Carugate scavalco SP13 dir
L’ispezione visiva periodica è in programma fino alle 13 nell’ambito dell’operazione Ponti sicuri
previsti sensi unici alternati regolati da movieri nel tratto di strada provinciale sotto il cavalcavia per permettere l’utilizzo di piattaforme di lavoro elevabili
Gli esiti delle attività permetteranno di definire l’eventuale agenda degli interventi necessari a mantenere lo stato di sicurezza
uno e tutti: garantisce il flusso costante delle notizie
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rese agli inquirenti dal ventitreenne portoferraiese che avrebbe trascorso serata e nottata in compagnia di del cinquantatreenne milanese Angelo Carugati e del ventiquattrenne Mounir Ghallab
rispettivamente l’uomo ucciso a bastonate nella notte fra mercoledì primo e giovedì 2 febbraio in uno scantinato comunale di Portoferraio
e il giovane di origine marocchina accusato del suo delitto
si è infatti tenuta l’udienza di convalida dell’arresto
avvenuto in flagranza di reato da parte dei carabinieri su disposizione del pm Niccolò Volpe e convalidato dalla giudice per le indagini preliminari Tiziana Pasquali
la misura cautelare è necessaria per il pericolo di fuga dell’indagato (che si è avvalso della facoltà di non rispondere).Presunte incongruenze Ci sarebbero varie incongruenze nelle parole rese ai militari dell’Arma dal testimone chiave dell’omicidio
un ex alunno dell’alberghiero di Portoferraio
poi i tre sarebbero rimasti a dormire insieme nello scantinato comunale accanto al tunnel storico di Porta a Terra
i due avrebbero iniziato a litigare poco dopo le 2
dopo che il cinquantatreenne avrebbe chiesto al ventiquattrenne di andare via dall’improvvisato dormitorio
con il delitto che si sarebbe consumato attorno alle 2.30
Secondo quanto riscontrato dai carabinieri
il cinquantatreenne sarebbe stato preso a bastonate in testa
colpito anche con una valigia e una pentola di metallo
Gli oggetti sarebbero stati trovati tutti insanguinati
con il bastone nascosto fra la rete del letto e il materasso.La richiesta di aiutoPerché – sono stati gli interrogativi posti dalla difesa di Ghallab
rappresentata dall’avvocato Nicola Giribaldi – alle 2.15 di giovedì notte l’amico che era con loro sarebbe andato al commissariato della polizia di Stato
chiedendo aiuto per una persona riversa a terra e poi
quando i carabinieri sono giunti sul posto non si sarebbe fatto trovare
ci è tornato sostanzialmente ripetendo le stesse parole
ben diversa dalla realtà visto che poi i militari dell’Arma
insieme ai volontari del Santissimo Sacramento di Portoferraio
hanno trovato Carugati morto in un lago di sangue
motivo per il quale non ha chiamato il 112 ed è andato nel presidio delle forze dell’ordine più vicino al tunnel di Porta a Terra
quella della polizia di Stato che si trova vicino alla spiaggia delle Ghiaie.Gli accertamentiProseguono a tutto campo
Nei prossimi giorni verrà svolta l’autopsia sulla vittima
la valigia e la pentola si attende l’esito dei test del Dna
Al momento dell’arresto i carabinieri hanno trovato addosso a Ghallab l’orologio di Carugati e in casa il suo cellulare.
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«Non sono stato io a uccidere Carugati
ma stavo difendendo l’amico che era con noi
dato che Angelo lo stava picchiando e stava avendo la meglio
Quando me ne sono andato dalla stanza di Porta a Terra li ho lasciati soli»
il ventiquattrenne portoferraiese da tre mesi in carcere con l’accusa di aver ucciso l’aiuto-cuoco Angelo Carugati nella notte fra il primo e il 2 febbraio scorsi in uno scantinato
ha chiesto di parlare agli inquirenti ed è stato ascoltato dal pm titolare dell’inchiesta
In compagnia del suo avvocato Nicola Giribaldi è stato quindi sentito e sulla scia delle dichiarazioni del legale (prima alla gip Tiziana Pasquali
poi al riesame che ha bocciato la richiesta di scarcerazione) si è detto innocente: «Non ho ucciso Angelo»
un ventitreenne portoferraiese ex studente dell’alberghiero che ha indicato il ragazzo di origine marocchina quale autore dell’omicidio
I carabinieri hanno quindi fermato il giovane come persona gravemente indiziata del delitto
trovandogli addosso l’orologio della vittima e in casa il suo cellulare
colpito alla testa con una pentola e una valigia e preso a bastonate
avrebbe perso la vita in seguito a un’emorragia causata dalla rottura della milza dopo essere stato picchiato per aver chiesto a Ghallab – secondo l’accusa – di andarsene dal suo materasso
dove entrambi in quel momento stavano dormendo
Gli orari e i soccorsi Le parole agli inquirenti del testimone non convincono la difesa
alle 2.18 è andato sotto al commissariato della polizia di viale Manzoni
il presidio delle forze dell’ordine più vicino allo scantinato
parlando di una persona sdraiata per terra davanti alla gelateria “Zero Gradi”
I carabinieri sul posto non hanno trovato né lui
il giovane è tornato al commissariato chiedendo nuovamente un intervento
i militari lo hanno trovato e seguito fino alla stanza
del Santissimo Sacramento: era già morto
Secondo il racconto del testimone – e stando anche alle risultanze dei rilievi scientifici dell’Arma – sarebbe stato Ghallab a uccidere l’aiuto-cuoco
Il bastone è stato ritrovato nascosto fra la rete e il materasso del letto
sequestrato insieme alla valigia e alla pentola di metallo usate per picchiarlo