Use Google to translate the web site.We take no responsibility for the accuracy of the translation Riaperto l'incrocio tra via Cristoforo Colombo e via del Canale della Lingua L'intervento è stato realizzato nell'ambito dei lavori in corso per la messa in sicurezza della Colombo in uno dei cosiddetti "black point" su cui sta intervenendo Roma Capitale con Roma Servizi per la Mobilità È previsto che i veicoli che provengono da Ostia e percorrono la corsia laterale della Colombo non possono effettuare la svolta a sinistra su via del Canale della Lingua direzione Ostia Antica devono quindi proseguire dritto per poi effettuare l'inversione di marcia all'altezza dello svincolo di Casal Palocco riprendendo la Colombo verso Ostia e poi svoltando a destra su via del Canale della Lingua.  Istituito inoltre il senso unico di marcia su via del Canale della Lingua nel tratto dalla Colombo verso l'Infernetto (fino all'intersezione con via Gargiulo) Ulteriori informazioni e aggiornamenti su romamobilita.it Sono 10 le persone denunciate a piede libero dai carabinieri 26 marzo 2025 – Casl Palocco e l’Infernetto sotto la lente dei carabinieri: i militari della Compagnia di Roma-Ostia insieme ai  carabinieri del Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria nonché dal personale specializzato del NIL e del NAS di Roma hanno condotto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato a prevenire e contrastare ogni forma di degrado urbano e di microcriminalità allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla cd i carabinieri hanno arrestato 4 persone e ne hanno denunciate altre 10,segnalato alla prefettura 10 assuntori di sostanze stupefacenti e sequestrato circa 120 gr di hashish Sempre nel corso dei controlli i Carabinieri hanno identificato complessivamente 151 persone e controllato circa 80 veicoli ed elevato sanzioni amministrative per un importo complessivo di 20.664 euro elevato sanzioni al Codice della Strada per un importo totale di 3.128 euro gli arresti effettuati dai Carabinieri hanno riguardato un uomo al termine di una perquisizione dei carabinieri della Stazione di Roma-Casal Palocco Altre due persone sono state arrestate poiché destinatarie di ordinanze di custodia cautelare in carcere a seguito delle violazioni accertate e delle proposte avanzate all’Autorità Giudiziaria dalle Stazioni di Ostia Antica e Roma-Vitina un quarto soggetto è stato rintracciato su strada dai militari di Casal Palocco e è risultato destinatario di un ordine di carcerazione Sono invece dieci le persone che a seguito dei controlli sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica per vari motivi controllato a bordo di un monopattino in atteggiamento sospetto per detenzione ai fini di spaccio di 8,5 gr di hashish;un altro invece per il possesso di 8,5 gr per detenzione di 1,1 gr di cocaina; due persone gravemente indiziate di porto di oggetti atti a offendere poiché trovati in possesso di un coltello e di un martello; una donna per furto aggravato in un esercizio commerciale di vendita di capi d’abbigliamento illecitamente sottratti e dal valore di quasi 200 euro Insieme ai carabinieri della Compagnia di Ostia il personale specializzato in supporto del NIL e del NAS di Roma hanno controllato alcuni esercizi commerciali nelle località di Casal Palocco e Infernetto ma anche sanzionato in via amministrativa per vendita di alcolici a minori di anni 18 sanzionato per un totale di quasi 5.000 euro; un bar sanzionato per un totale di quasi 15.000 euro;un supermercato senza riscontrare alcuna violazione; un panificio dove è stata accertata una violazione in materia di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio La tua pubblicità sul giornaleRichiedi informazioni perché qualche giorno fa ho visitato l’Asilo Nido e Scuola dell’infanzia Bilingue “Crescere Insieme” di Casal Palocco… e ho avuto la stessa sensazione di quando trovi il vestito perfetto al primo colpo Una villa indipendente immersa nel verde con un giardino che sembra uscito da una fiaba Altro che cortile con due scivoli tristi: qui ci sono spazi per esplorare saltare nelle pozzanghere come Peppa Pig (ma con più stile) Ogni stanza è un piccolo mondo da scoprire: atelier creativi Ho pensato: “Io qui ci vivrei volentieri Laboratori STEAM per piccoli scienziati e costruttori del futuroOutdoor Education e attività con materiali naturaliAtelier creativi che fanno sembrare Picasso un principiantePercorsi sensoriali lavagne luminoseEducazione socio-affettiva con attenzione ai sentimenti dei bimbiE sì: bilinguismo naturale Sono rimasta colpita da quanto sia family-friendly:Cucina interna con menù sano (ciao bentornate!)Pediatra in sede – che è come avere un angelo custode in camiceApp Diario di Bordo per sapere in tempo reale cosa fa tuo figlio (e intenerirsi davanti a ogni foto)Flessibilità oraria – perché no il teletrasporto al lavoro non è ancora stato inventatoSeminari di supporto alla genitorialità (per ricordarci che anche noi adulti stiamo crescendo) Il nido estivo è aperto anche per i bambini esterni e per i più grandi c’è il Centro Estivo dai 3 agli 8 anni: giochi d’acqua attività motorie… il paradiso dei piccoli vacanzieri perché Crescere Insieme è anche location per compleanni palloncini… tutto pronto per far sentire il tuo bambino al centro di un sogno (E tu senza dover gonfiare nemmeno un palloncino!) amici curiosi… non perdete questa occasione.L’Open Day del 10 maggio è la giornata perfetta per vedere con i vostri occhi questo posto speciale Venite a toccare con mano (e con cuore) l’atmosfera meravigliosa di Crescere Insieme Prenota QUI (:https://www.crescereinsieme.org/polo-infanzia-bilingue-casal-palocco-roma) il tuo posto per l’open day Abbiamo chiesto alle esperte qual è la vera natura del capriccio e quali sono le strategie per superarli Dott.ssa Elisa Cittadini Associazione Millemamme psicologia@millemamme.org Pagina FB Quando annunci la lieta novella Cosa fare a Roma con neonati e bambini da 0 a 3 anni nel weekend dall’1 al 3 febbraio 2019 ATTENZIONE: POST IN AGGIORNAMENTO FINO A DOMENICA PER PARTECIPARE A UN EVENTO BISOGNA SEMPRE E i più piccoli potranno esplorare Roma in modo interattivo e divertente attraverso visite guidate e cacce al tesoro Se stai cercando un’attività che coniughi divertimento e cultura per i tuoi bambini P.IVA:Privacy PolicyCookie Policy PUBBLICITÀ roma03bambini@gmail.com DA 0 A 3 ANNI DA 3 A 6 ANNI DA 7 A 11 ANNI DAGLI 11 ANNI IN SU 2024 All rights reserved | Powered by Wematica Il bilancio del servizio straordinario di controllo è pesante: 4 arresti sequestri di droga e oltre 23mila euro di sanzioni Una stretta senza precedenti contro il degrado urbano e la microcriminalità I Carabinieri della Compagnia di Roma-Ostia con il supporto dei Nuclei Cinofili di Santa Maria di Galeria e del personale specializzato del NIL e del NAS di Roma hanno passato al setaccio le zone di Casal Palocco e Infernetto in un’operazione mirata a contrastare reati predatori spaccio di droga e la cosiddetta “mala movida” tra i più giovani sequestri di droga e oltre 23mila euro di sanzioni tra infrazioni amministrative e violazioni al Codice della Strada Le manette sono scattate ai polsi di quattro persone: Un uomo trovato in possesso di 80 grammi di hashish nella sua abitazione a seguito di una perquisizione dei Carabinieri di Roma-Casal Palocco Due individui destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dopo le indagini delle Stazioni di Ostia Antica e Roma-Vitina rintracciato su strada dai militari di Casal Palocco Dieci le persone denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica per vari reati Un ragazzo fermato su un monopattino con 8,5 grammi di hashish trovato in possesso di 1,1 grammi di cocaina Due soggetti colti con oggetti atti a offendere fermata mentre rubava capi d’abbigliamento per un valore di quasi 200 euro in un negozio L’operazione ha coinvolto anche il Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) che hanno passato al setaccio diversi esercizi commerciali della zona Un noto discopub è stato sospeso per lavoro nero e multato per vendita di alcolici a minori di 18 anni Un bar è stato anch’esso sospeso per lavoro nero e multato per un totale di quasi 15.000 euro Un panificio è stato invece colpito da una multa di 1.000 euro per violazioni in materia di sicurezza alimentare e mancato rispetto dei regolamenti comunitari Elevato sanzioni amministrative per oltre 20.600 euro Contestato infrazioni al Codice della Strada per oltre 3.100 euro Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato è riuscito a qualificarsi per il tabellone principale dell’Australian Open con un percorso netto che lo ha visto superare tutti i turni di qualificazione senza lasciare nemmeno un set agli avversari Nell’ultimo turno Gigante ha battuto il portoghese Henrique Rocha in due set con il punteggio di 6-4 terminando la partita in lacrime per la gioia Matteo Gigante è nato il 4 giugno 2002 a Roma in questo 2025 sta puntando la top 100 della classifica Atp obiettivo che appare verosimile considerata la crescita costante mostrata dal ragazzo in tutto il 2024 e in questo inizio di stagione Trampolino di lancio è stata la vittoria del 2023 nel Challenger di Tenerife proiettandosi nella top 5 dei talenti Next Gen Matteo si è fatto notare anche nella scorsa edizione degli Internazionali d’Italia quando a Roma riuscì a superare il primo turno battendo Giulio Zeppieri nel derby azzurro e cedendo in quello successivo all’argentino Francisco Cerundolo “Ricordo tutti gli anni quando venivo qui a vedere le partite con mio nonno aveva raccontato emozionato Gigante dopo la vittoria con Zeppieri “quest’anno è come se avessi cambiato totalmente le cose: gli allenamenti Gigante è stato anche tra i protagonisti dell’Italia impegnati nella United Cup in cui gli azzurri sono usciti ai quarti di finale contro la Repubblica Ceca Foto MEF tennis events (da FITP Tennis – Facebook) ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. 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Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati - Per la pubblicità Mediamond S.p.A sede legale Amsterdam (Paesi Bassi) - Uffici Viale Europa 46 Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping L’uomo è stato sorpreso alla fermata del bus con generi alimentari di vario tipo 14 gennaio 2025 –  I Carabinieri della Stazione di Roma Casal Palocco notato dai militari nei pressi di una fermata del bus e trovato in possesso di generi alimentari di vario tipo di cui non è stato in grado di fornire spiegazioni sulla provenienza I successivi accertamenti condotti sulla merce hanno permesso ai Carabinieri di scoprire che i citati generi alimentari erano stati asportati dal locale mensa di un istituto scolastico della zona Per l’uomo è scattata la denuncia a piede libero per il reato di ricettazione essendo già sottoposto ad una misura meno afflittiva dell’obbligo di firma in caserma il Gip del Tribunale di Roma ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per cui è stato nuovamente arrestato e condotto presso il carcere di Roma Regina Coeli ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. 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Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti La Testata Giornalistica “Il Tabloid” èregistrata presso il Tribunale di Civitavecchiacon il N° 007/2009.Editore Associazione Culturale “Il Tabloid”P.IVA 10445411001 – ISNN 2281-1427Anno 15 E così la biondissima venditrice si è divertita a girare per il villone per una opportuna descrizione Solo che: Rui Patricio si è dimenticato di portare via le scarpe dalla “stanza delle scarpe” e diversi altri oggetti personali Per chi vuole tuffarsi nel lusso di Casalpalocco ecco la descrizione che accompagna l'annuncio: “Villa di lusso "Total White" di 310 mq su due livelli ultima generazione con impianto domotica grate anti intrusione elettriche a scomparsa L'immobile è composto da salone triplo scenografico con scala di pregio elicoidale sala da pranzo a vetrate con affaccio sulla piscina e parco ampia cucina abitabile completamente arredata stanza studio con grande vetrata sul giardino Tre camere da letto in suite con bagno privato camera padronale con ampia cabina armadio con isola centrale e spogliatoio La Villa è circondata da un giardino di 2.500 mq disegnato da architetti paesaggisti con una elegante piscina con isola centrale All'interno del giardino troviamo anche una dependance di circa 57 mq un locale adibito a palestra di 29 mq e posti auto coperti di 50 mq” Testata giornalistica registrataDirettore responsabile Angelo Maria PerrinoReg di Milano n° 210 dell’11 aprile 1996 - P.I compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi Per segnalare alla redazione eventuali errori nell’uso del materiale riservato scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi I lavori di rifacimento del manto stradale delle due arterie principali di Casal Palocco (V.le Alessandro Magno e V.le Gorgia da Leontini) prevedevano per il primo stralcio di lavori l’abbattimento 64 esemplari sani e rigogliosi di Pinus Pinea e la ventilata possibilità che per completare l’intervento si sarebbero dovuti sacrificare anche i restanti dell’intera alberata Attualmente le due arterie versano in condizioni pietose e pericolose per chi quotidianamente è costretto ad utilizzare tali percorsi tant’è che il risentimento dei residenti del quartiere monta ogni giorno di più In questo clima incandescente corrono voci incontrollate e tendenziose di eventuali responsabilità di Italia Nostra e di altre Associazioni operanti nel territorio Dopo i disastri della perdita della pineta di Castelfusano non si comprende che anche per i pini di Casal Palocco per quanto vale e per come l’abbiamo conosciuta quando i lavori si davano ormai per imminenti e preceduti dall’abbattimento dei pini che meritoriamente è intervenuta la Soprintendenza facendo presente ai responsabili del Dipartimento capitolino Ambiente e del X Municipio di non aver ancora dato l’autorizzazione di propria competenza e di rimanere in attesa di ricevere valutazioni di possibili alternative all’abbattimento prima di esprimersi Un invito a simili valutazioni era stato peraltro formulato anche dall’Assessora all’Ambiente Alfonsi Da tempo anche Italia Nostra si è rivolta ai responsabili comunali per fare presente che esistono idonei trattamenti già realizzati con pieno successo in casi analoghi che possono assicurare la piena stabilità degli alberi pur intervenendo sulle radici affioranti ed evitando il futuro reiterarsi dell’ammaloramento del manto stradale Per accelerare i tempi ha offerto tutta la disponibilità a fornire il supporto di tecnici competenti Se i tempi burocratici invece di abbreviarsi si sono dilatati non ne siamo quindi in alcun modo responsabili E tuttavia consci che la pazienza e lo spirito civico degli abitanti di Casal Palocco riprendiamo l’iniziativa e chiediamo urgenti incontri con Dipartimento capitolino e il Municipio X per trovare la soluzione nell’applicazione di dette tecniche innovative ma sperimentate in decine di altri casi in tutta Italia con pieno successo e costi equiparabili a quelli da sostenere per l’abbattimento Dove sono finiti la partecipazione e il contraddittorio democratico resi possibili dall’Amministrazione Potrebbero anche questa volta generare ottimi risultati da estendere con grandi benefici a tanti altri luoghi e tanti grandi alberi amici della Città e dei suoi impellenti bisogni di ombra Anche in questo caso Italia Nostra non si tira indietro e invita i responsabili comunali a consentirli [email protected] Iscriviti a Italia Nostra e continua con noi una storia lunga 70 anni di attività e progetti per il Paese che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate Viale Liegi, 3300198 RomaTel. 068537271pod: [email protected]pec: [email protected]P.I La nostra reteLink utiliPrivacy / Personal Data Policy Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza Alcuni sono 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youtuber Matteo Di Pietro davanti al gip: “Vorrei tornare indietro nel tempo…” – guarda fu travolto dal Suv Lamborghini preso a noleggio dal collettivo di youtuber Theborderline e guidato da Matteo: il mezzo andò ad impattare contro la Smart sulla quale il bimbo era a bordo con mamma e sorellina Secondo una maxi consulenza disposta dalla Procura il Suv viaggiava ad oltre 120 km orari in una strada in cui il limite è di 50 km l’ora Matteo risultò positivo ai cannabinoidi TheBorderline e l’incidente mortale - guarda LE SCUSE - L’avvocato dello youtuber dice che il suo assistito ha rilasciato dichiarazioni spontanee al gip ed ha «espresso le sue scuse Ha riconosciuto nuovamente la sua responsabilità come aveva già fatto nell’interrogatorio e ha espresso anche il suo desiderio di impegnarsi in futuro in progetti che riguardano la sicurezza stradale Quindi un suo impegno sociale che lui stesso ha definito come obiettivo sociale» E poi: «Di Pietro non andrà in carcere Credo che questa sia una condanna in linea che sono le finalità del nostro ordinamento di risocializzazione proprie della sanzione penale Nessuna condanna può mitigare il grave lutto A Matteo è stata revocata la patente Incidente mortale di Casal Palocco, l’avvocato dell’associazione delle Vittime: “Perché lo youtuber è indagato a piede libero?” - guarda LE REAZIONI - Il legale della famiglia della vittima Oggi abbiamo una condanna che rispettiamo ma non potrà restituire la vita di bimbo di 5 anni» Ora partirà la richiesta di risarcimento che puntualizza l’avvocato all’Ansa Durissima la presa di posizione dell’avvocato Domenico Musicco l’associazione Vittime Incidenti Stradali: «La pena comminata per omicidio stradale per lo youtouber è troppo bassa C’erano tutte le aggravanti e la velocità era quattro volte superiore al consentito in una zona 30 Così non si fa giustizia per la famiglia del bambino ucciso Di Pietro potrà usufruire delle misure alternative al carcere e la concessione del patteggiamento si risolve di fatto in una pena irrisoria Non è una bella pagina per le vittime della strada» Rimane aperta un’indagine per favoreggiamento per la scomparsa delle telecamere dalla Lamborghini ritrovate successivamente in una perquisizione domiciliare Roma, youtuber impegnati in una sfida web travolgono con il loro Suv una Smart: morto bimbo di 5 anni - guarda Uccide un bambino e la ridicola giustizia italiana non gli fa fare un giorno di carcere. E poi ci si lamenta se la quasi maggioranza assoluta degli Italiani è favorevole alla pena di morte. Accadde oggi: Carlo d’Inghilterra viene incoronato re. E muore Giulio Andreotti Naviga il sito di Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Living.corriere.it, Viaggi.corriere.it, Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari. Naviga il sito di oggi.it con pubblicità profilata e senza abbonarti Il piccolo viaggiava su una Smart insieme alla madre e alla sorellina La procura aveva già dato parere favorevole alla richiesta di patteggiamento del ventenne, accusato di omicidio stradale (introdotto nel 2016 e previsto dall'articolo 589-bis del codice penale) aggravato e lesioni A Matteo Di Pietro sono state riconosciute le attenuanti generiche Abbiamo chiesto all’avvocato Michela Scafetta come è possibile una condanna così lieve per un reato tanto gravoso «La pena di 4 anni e 4 mesi cui è stato condannato Matteo Di Pietro per omicidio stradale è una derivante da un patteggiamento cioè da un accordo tra la difesa dell’imputato e il Pubblico Ministero» «Si tratta di un procedimento alternativo con cui si chiude il processo in maniera anticipata rispetto al normale decorso del procedimento penale ordinario in modo tale che convenga all’ordinamento in termini di tempistiche ma anche all’imputato che si vede diminuita la pena rinunciando però a dimostrare la propria innocenza dovrà ritenere corretta e adeguata la pena concordata dalle parti in relazione al reato commesso» La pena per il reato di omicidio stradale «è la reclusione da 2 a 7 anni nel caso sussistano circostanze aggravanti e/o attenuanti pur non conoscendo gli atti del procedimento è ragionevole ritenere che sia stato effettuato un bilanciamento delle circostanze anche in considerazione della dinamica del sinistro e delle particolari modalità con cui si è verificato» Matteo Di Pietro si è scusato e ha espresso il desiderio di impegnarsi in progetti che riguardano la sicurezza stradale «Premesso che non conosco gli atti del procedimento è verosimile ritenere che questo atteggiamento abbia influito positivamente sul patteggiamento e sulla pena Si tratta comunque di un ragazzo di vent’anni che rimarrà col peso di aver spezzato la vita di un bambino di soli cinque Impegnarsi seriamente in progetti sulla sicurezza stradale sarebbe utile quantomeno per una sensibilizzazione sul tema una vita che nessuna pena potrà restituire e sarebbe lecito domandarsi se nel caso di specie la pena sia stata davvero rieducativa e quindi in linea con la finalità del nostro ordinamento» Per restare aggiornati sui reali, le celebrity, gli show e tutte le novità dal mondo Vanity Fair, iscrivetevi alle nostre newsletter Achille Lauro ripercorre con noi alcuni momenti della sua vita, il video Ermal Meta: «Presto avremo con noi le nostre altre due figlie. Finora sono state in un orfanotrofio in Albania Quando le abbiamo conosciute non potevamo adottarle» Rajwa e Hussein di Giordania portano la figlia Iman in Bahrein per il primo viaggio all'estero Dexter: Resurrection: le foto e il racconto in anteprima della nuova serie Liv e Mia Tyler hanno scoperto di essere sorelle a un concerto degli Aeros Queer di Guadagnino con Daniel Craig è eros ed enigma: la recensione I 10 film queer più belli del secolo (finora) David di Donatello 2025: dominano Berlinguer, Parthenope e L'arte della gioia. Tutte le nomination Concerto del Primo Maggio di Roma, da Lucio Corsi a Gabry Ponte: un po' Sanremo con qualche nome indie Nel pomeriggio di un giorno d’estate una mamma col suo bimbo in macchina incrocia per la strada il suo ben aspro destino ventenne a bordo di una Lamborghini Urus con altri tre coetanei noleggiata per poi postare il filmato su you-tube sembrano cercare emuli seguaci delle loro bravate postate a sfida della nostra epoca di noia I testimoni sul posto erano stati concordi nell’affermare la grande velocità della Lamborghini nel transitare in quel tratto di strada urbana col limite di 50 Km cinque anni scarsi era a bordo della Smart For Four della madre Elena Uccello questa la velocità rilevata per la Lamborghini Una vita piena di promesse quella di Manuel I risvolti poi del fatto e gli atteggiamenti sia dell’autista del Suv investitore che degli occupanti del mezzo il loro muoversi in fretta quasi per cancellare il prima possibile le responsabilità La cancellazione della loro presenza dal canale You-tube le telecamere sparite e poi ritrovate a casa di uno degli occupanti del veicolo un’”architettura legale” che subito si mette al lavoro nell’elaborazione della migliore strategia tutto pare difendere la logica follia della noia Matteo Di Pietro è stato riconosciuto colpevole di omicidio stradale aggravato e lesioni e condannato a poco più di quattro anni ma non andrà in carcere perché ha già scontato una parte della pena e quel che rimane da scontare è inferiore ai 4 anni termine massimo previsto dalla legge per la concessione dei domiciliari Di sicuro la parte assicurativa si chiuderà sulla base dell’iter giudiziario appena terminato Sarà possibile da domani sistemare tutte le situazioni L’auto investitrice era di proprietà di una Società di noleggio e nei patti stipulati a questo fine saranno state disciplinate a priori e pertanto il mezzo sarà stato coperto sui danni propri e risarcito secondo le condizioni pattuite con la Società di Assicurazioni Impensabile che una macchina di cotanto valore non avesse avuto la propria Kasko e le garanzie contrattuali per tutte le altre eventualità di danno dovute a responsabilità del noleggiante o del conducente Anche gli aspetti peritali e di accertamento saranno stati eseguiti con dovizia al fine di non tralasciare nessun risvolto di responsabilità al fine di veder ottemperati tutti i principi di risarcimento che un tale episodio ha fatto nascere L’assicurazione quindi potrà mettere la parola fine sulla vicenda avendo provveduto ad effettuare tutti gli accertamenti e ad indennizzare i danneggiati Quest’opera vuole essere un almagesto sui danni alla persona. Ne dà la nozione, ne cerca il fondamento, ne definisce l’accertamento, ne spiega la liquidazione. Tutti i tipi di danno vengono presi in esame: il danno biologico permanente e temporaneo; il danno patrimoniale …continua a leggere TUTTI GLI ARTICOLI DEL MESE la lista degli elementi noti e delle ipotesi sull’accaduto si allunga di ora in ora — com’è forse naturale di fronte a un evento talmente tragico si sa per certo che la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale a carico del ragazzo che si trovava alla guida al momento dell’incidente e che la polizia ha sequestrato i telefoni dei cinque Una ricostruzione che invece si è fatta largo con sempre più forza è che i ragazzi fossero a bordo della Lamborghini Urus per registrare un contenuto video da pubblicare poi sul loro canale e che questo si trattasse di una sorta di sfida — o “challenge” — in cui avrebbero forse dovuto trascorrere un certo numero di ore all’interno dell’abitacolo senza mai uscirne verosimilmente: come si legge sui titoli di clip pubblicate nei mesi scorsi e girate a bordo di altri modelli o come si deduce — anche — dal tipo di video che affolla la loro pagina Con 600mila iscritti e quasi 150 milioni di visualizzazioni totali quello dei “TheBorderline” è un canale dedicato a una varietà piuttosto specifica di contenuti: passare due giorni all’interno di una scatola di cartone tenere una mano sopra la carrozzeria di un’auto al più a lungo possibile per riuscire a vincerne mille mettersi alla prova attraverso meccanismi più o meno complicati per offrire dell’intrattenimento al pubblico e magari far crescere l’appetibilità del proprio profilo da content creator anche dal punto di vista commerciale In particolare, si tratta di un genere comune nel mondo anglosassone, e dichiaratamente ispirato dalle trovate dello youtuber americano MrBeast: sono gli stessi “TheBorderline” ad ammetterlo sul loro canale spiegando di rifarsi apertamente all’esperienza di qualcuno «che in America ha costruito un impero attraverso questi tipi di video» — si legge nella descrizione della loro pagina – prefiggendosi l’obiettivo di portare «per la prima volta in Italia contenuti simili» quasi da presentatore televisivo proveniente da un decennio sbagliato Il ricorso ai premi in denaro spesso finanziati da sponsor e il costante mettersi alla prova in sfide e situazioni fuori dal comune sono poi un tratto ricorrente: persino i caratteri dei testi che appaiono in grafica o le espressioni esasperate adottate nelle thumbnail (le immagini statiche che fanno da copertina al video e appaiono prima di schiacciare play) ricordano da molto vicino MrBeast MrBeast, Jimmy Donaldson, è il modello per centinaia, migliaia di emuli. E quando incappo nei suoi video, ogni volta, mi sembra di vedere internet in persona: un altro giovane bianco diventato apparentemente molto ricco, pieno di idee per provare a sfondare, un certo fascino per Elon Musk e un forte desiderio di auto-affermazione Oggi che ne ha venticinque è stabilmente tra gli youTuber con più visualizzazioni e iscritti al mondo è da molti ritenuto il più influente di tutti ed è il padrino delle cosiddette “challenge” In filmati come “L’ultimo a lasciare il cerchio vince 500mila dollari” o “Premi il bottone e vinci 100mila dollari” lo troviamo a proporre sfide di abilità a fan e sconosciuti in cambio di diverse migliaia di dollari lo si può vedere cimentarsi personalmente in prove inutilmente assurde ed economicamente dispendiose per il gusto di riuscirci la voglia di conquistare l’attenzione di più persone possibili e la volontà di mostrare brand e prodotti all’interno della storia – come in “Sono sopravvissuto a 50 ore in Antartide” dove presenta al pubblico una piattaforma di online shopping mentre scala una montagna innevata per poi piantare in cima una bandiera con il logo che permette di raggiungere anche decine di milioni di spettatori grazie a clip spettacolari e spunti arditissimi che oggi una larga parte di creator può farne un lavoro e finanziare le proprie imprese: gli youTtuber – in particolare – riescono sì a ricavare degli introiti da dividere con la piattaforma tramite le inserzioni pubblicitarie che appaiono durante i loro video Ma è soprattutto grazie alle partnership fatte con le aziende che vengono poi inserite organicamente all’interno di questi video che possono ambire a un certo tipo di entrate economiche Queste — alla fine — serviranno per far crescere il business e sostenere la creazione di nuove magari assurde idee per diventare “virali” Alimentando un circuito chiuso fatto di trovate sempre più audaci e di investimenti dei grandi uffici marketing internazionali negli ultimi anni MrBeast è diventato una specie di caso di studio all’interno dell’industria: è la celebrità di internet con la quale confrontarsi per chiunque voglia diventare uno youTuber professionista Ma soprattutto è il modello ideale di agenzie di comunicazione e brand che intendono lanciarsi nell’oceano dei contenuti social e che da anni vediamo andare a caccia di simili che per la creatività delle sue “challenge” E sebbene “fare MrBeast” – uno che in un video regala delle carte di credito a della gente a caso – possa suonare difficile per chiunque gli emuli di successo in giro per il mondo non mancano In Italia a provarci sono stati soprattutto i “TheBorderline” che tra operazioni in cui donano mille euro a dei senza fissa dimora e video in cui provano a sopravvivere in una foresta per 24 ore dimostrano da qualche anno di rifarsi ampiamente al modello dell’americano sin dall’inizio delle pubblicazioni risalenti almeno a due anni fa appaiono infatti i nomi e i prodotti di quelli che sembrano essere effettivamente degli inserzionisti inclusi spesso – come nello stile di MrBeast – dentro alla narrazione in modo a volte contestuale a volte persino potenzialmente rischioso per l’immagine stessa del brand: i loghi di un autonoleggio che campeggeranno sulle vetture utilizzate in diversi filmati le telecamere e le strumentazioni tecniche di un brand spesso ringraziato per le “migliori riprese e inquadrature” come all’interno di un business plan: un mondo che i media stanno lentamente cominciando a scoprire e a raccontare a partire dal doloroso evento dello scorso 14 giugno spesso spiazzati dal fatto che i ragazzi operassero – simili a molti altri – “come un’azienda strutturata” e che della “TheBorderline srl” si trovi una visura camerale storica che indica chiaramente come una delle loro attività principali sia la “conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari” È con questa disposizione che negli ultimi giorni quotidiani tv e personaggi pubblici si sono talvolta avvicinati al caso chiedendo — magari — "subito una legge per i social” atterriti dalla possibilità che quella delle sfide assurde possa diventare una pericolosa moda in stile “Blue Whale” Mostrando spaventosi video risalenti a qualche ora prima dei fatti Parlando degli youtuber come dei “ragazzi delle sfide nonsense” a queste angolature alimentate da un inconsolabile sofferenza e che provano a raccontarci di imperdonabili “goliardie” post-adolescenziali incoraggiate dal “protagonismo dei social” e dalle “sfide web” viene quasi da accostare la possibilità che il più drammatico degli eventi possa essere stato prodotto anche da un tragico Matteo Di Pietro patteggia 4 anni e 4 mesi: niente carcere Le parole in aula: "Provo dolore" Quattro anni e 4 mesi per aver ucciso un bimbo di 5 anni il ragazzino morto nel drammatico incidente di Casalpalocco alla lettura della sentenza di patteggiamento che condanna Matteo Di Pietro per omicidio stradale aggravato come l'affidamento in prova ai servizi sociali» commenta il legale di parte civile Il 20enne alla guida del bolide che sfrecciava per le strade del quartiere alle porte di Roma prima della sentenza chiede scusa alla famiglia Proietti lo youtuber del gruppo The Borderline alla guida di una Lamborghini Urus assieme a Gaia Nota Vito «Motosega» Loiacono e Marco «Ciaffa» Ciaffaroni a 124 chilometri orari per una challenge di 72 ore Si dice provato per il dramma provocato dalla folle corsa su via di Macchia Saponara stradone che collega via dei Pescatori alla Cristoforo Colombo e ha espresso il suo desiderio di impegnarsi in progetti che riguardano la sicurezza sulle strade che quel maledetto 14 giugno 2023 rientrava a casa dopo aver preso dall'asilo i suoi due bambini la donna è su una Smart e va nella direzione opposta agli youtuber È a 90 metri di distanza quando inizia la svolta a sinistra per via Archelao di Mileto Il Suv sembra lontano ma in un istante la raggiunge e la centra sulla fiancata destra Le immagini di una telecamera di sorveglianza sono chiare La testimonianza del conducente di un bus conferma la dinamica guarda attraverso il finestrino dell'utilitaria per accertarsi della condizioni dei passeggeri Non tutti i suoi amici comprendono la gravità della situazione ride e continua a registrare per la diretta social I primi soccorritori li prendono a parolacce e quando accorre sul posto il papà di Manuel si sfiora la rissa Qualcuno prova a rianimarlo in attesa dell'ambulanza il concessionario che ha noleggiato la supercar per la challenge Non è emersa alcuna responsabilità per ora a carico degli altri occupanti: Vito Loiacono il ragazzo alla guida del suv indagato per omicidio stradale ha guadagnato circa 15mila seguaci in appena tre giorni Numeri che hanno visto i TheBorderline crescere anche sulla piattaforma video di Google - circa 600mila iscritti raggiunti il giorno dell'incidente per oltre 150 milioni di views - il compagno di sfide di Di Pietro che su TikTok si è trovato in poche ore 50mila seguaci in più Domenico Cippitelli / LiveMedia / ipa-agency.netAl di là dei numeri lievitati dai TheBorderline - che vantano un piccolo impero di quasi 200mila euro di ricavi annui - a seguito dell'incidente di Casal Palocco, sono in molti a chiedere dei provvedimenti seri per stroncare sul nascere episodi come questi. Tra loro c'è anche Alessandro Gassmann che ha pensato di affidare a Twitter il suo pensiero: «Una legge che vieti di guadagnare da YouTube costringa chi posta a mettere sempre faccia e indirizzo email e che sequestri gli introiti in caso di danni procurati» è la richiesta lanciata dall'attore dopo l'accaduto a essere punibili debbano essere anche i suoi genitori «La situazione è fuori controllo e va regolata» Domenico Cippitelli / LiveMedia / ipa-agency.netAlle parole di Gassmann fanno eco quelle del dottor Massimo Ammaniti che esprime preoccupazione e allarme per quanto successo a seguito della tragedia di Casal Palocco l’educazione dei ragazzi ci è sfuggita di mano Un bambino è morto e per gli youtuber aumentavano i followers crescete e difendete i vostri figli dalla dipendenza dei social» L’esperto paragona la situazione attuale a quella del film Arancia meccanica di Stanley Kubrick dove una banda di giovani si esaltava nel gusto della violenza e delle azioni più estreme sono visibili a una vasta platea di coetanei dei produttori contenuti Dopo lo schianto quei ragazzi continuavano a filmare la Smart dove era appena morto un bambino di cinque anni Ma contemporaneamente migliaia di altri ragazzi mettevano like a quell’orrore Mentre con assoluto cinismo gli youtuber dicevano che si sarebbe aggiustata ogni cosa con i risarcimenti pagati dai loro genitori si insegue soltanto il proprio desiderio solipsistico di fare cose eccitanti e paradossali» L'appello è alle famiglie e alle scuole affinché aiutino a limitare l’uso dei social media tra i giovanissimi e tornino a svolgere un ruolo chiave nella loro educazione Per restare aggiornato su tutte le novità dal mondo Vanity Fair, iscrivetevi alle nostre newsletter Lampedusa, Pietro Bartolo: «Il governo di Giorgia Meloni ha fallito completamente» Fine vita, il Veneto dà il via libera alla richiesta di suicidio assistito di Gloria Diritti Lgbtqi+, perché l'Europarlamento ha condannato l’Italia Luca Zaia: «Per i diritti civili serve una “no fly zone”» Gpa, maternità surrogata, utero in affitto: quello che c'è da sapere Dopo la ley trans spagnola, a che punto sono i diritti sessuali e riproduttivi nel mondo Contro aborto, eutanasia, unioni civili: chi è Eugenia Roccella Suicidio assistito, +111% di richieste all’Associazione Coscioni © EDIZIONI CONDÉ NAST S.P.A. - PIAZZA CADORNA 5 - 20121 MILANO CAP.SOC. 2.700.000 EURO I.V. C.F E P.IVA REG.IMPRESE TRIB. MILANO N. 00834980153 SOCIETÀ CON SOCIO UNICO Di Pietro ribadisce anche che la Smart sulla quale viaggiavano Manuel la sorellina e la mamma Elena Uccello non gli avrebbe accordato la precedenza che gli era dovuta (anche se nel provvedimento della Gip si legge che l’auto della donna aveva la freccia inserita per svoltare) Sugli ultimi istanti prima dello schianto, l’amica dello youtuber e supertestimone Gaia Nota ha raccontato: «Ho chiuso gli occhi per la paura e l’ultima immagine che mi è rimasta impressa è quella della macchina orizzontale ferma davanti a noi Matteo non andava sicuramente a 40 km orari ma nemmeno eccessivamente veloce Anche altri due dei quattro passeggeri presenti sulla Lamborghini gli avrebbero chiesto di guidare con maggiore prudenza (uno lo avrebbe ripreso anche nei giorni che hanno preceduto l’incidente di Casal Palocco) sono stati effettuati anche nuovi rilievi tecnici all’incrocio di Casal Palocco dove il Suv e la Smart si sono scontrate Per le rilevazioni sono stati utilizzati droni e altre apparecchiature: i nuovi dati confermeranno il percorso della Lamborghini Decisiva sarà da questo punto di vista la consulenza tecnica sul veicolo «In secondo luogo non vi erano tracce nel mio cliente di eccitanti o simili diversamente l’autorità giudiziaria sarebbe pesantemente intervenuta con qualche misura cautelare Il Messaggero fa però notare che il Suv noleggiato a 1.500 euro viaggiava a una velocità sostenuta Che potrebbe essere quindi di molto superiore a quella consentita l’alta velocità non ha consentito alla Lamborghini di evitare la Smart La procura di Roma affiderà nelle prossime ore incarico ad un consulente per effettuare l’analisi del cellulare di Matteo Di Pietro il ventenne youtuber che era alla guida del Suv Lamborghini Obiettivo degli inquirenti è verificare se sul cellulare del giovane ci siano video girati nella fase precedente durante o anche successiva all’impatto La dinamica dell’incidente per ora viene ricostruita così: La ricostruzione dei testimoni è molto diversa da quella dell’avvocato Per le vie di Casalpalocco non si parla d’altro da due giorni ha preso la Smart da tutte e due le parti e l’ha trascinata» dice all’agenzia di stampa Ansa Valeria una diciottenne che ha assistito all’incidente Poi ripete quel che tutti sostengono: «Sicuramente correvano sono scoppiata a piangere e sono dovuta andare via» Valeria ha anche visto uno dei ragazzi scendere dall’auto è andato verso la Smart a vedere se stavano bene «Questa storia – dice un residente – ci è arrivata addosso come un proiettile I carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del ragazzo e presso la società TheBorderline Fondata a giugno dello scorso anno da Di Pietro e da Leonardo Golinelli la Srl ha come oggetto sociale la “conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari” E nei primi sei mesi di attività ha fatturato circa 190mila euro Sull’auto c’erano anche Vito Loiacono “Er Motosega” e Alessio Ciaffaroni “Ciaffa” E altre due persone a bordo (un ragazzo e una ragazza) estranei alla società e all’incidente anche dopo il tragico scontro alcuni dei ragazzi avrebbero continuato a riprendere con le videocamere dei cellulari Scatenando la reazione delle persone accorse a prestare aiuto AccediUna Chiesa in uscita Matteo di Pietro risponde per oltre un’ora al gip: “Sono distrutto per quel che è successo”Lo youtuber all’interrogatorio di garanzia L’avvocato difensore del ventenne: “Una tragedia per due famiglie” Il Suv lanciato a 124 km/h nello scontro con la Smart con a bordo il piccolo Manuel appare con il volto distrutto: lo youtuber ha risposto ai giudici nel corso dell'interrogatorio di garanzia 27 giugno 2023 –  "Sono distrutto per quello che è successo” lo youtuber ventenne agli arresti domiciliari e indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni per l'incidente nel quartiere romano di Casal Palocco in cui è rimasto ucciso il piccolo Manuel di 5 anni Si è concluso dopo un'ora e mezza l'interrogatorio di garanzia che ha confermato per lui i domiciliari Vestito con una camicia celeste e pantaloni beige il giovane è comparso questa mattina davanti alla gip Angela Gerardi e ha risposto alle domande del giudice L'incidente fatale risale al 14 giugno Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Michele Prestipino Il mio assistito è distrutto così come la famiglia di Manuel: sono due famiglie distrutte In questa questa attendiamo l'esito delle consulenze tecniche disposte dalla Procura sui dispositivi sequestrati e sulla velocità del Suv” è quanto ha affermato l'avvocato Antonella Benveduti Il ventenne è ai domiciliari da venerdì scorso ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti Gli amici dello youtuber, erano in quattro a bordo del bolide, avevano chiesto rallentare: "Alcuni dei passeggeri presenti all'interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità che percepivano eccessiva rispetto al limite dei 50 km/h".  Gli youtuber che erano a bordo del Suv già il giorno precedente avevano chiesto a Matteo Di Pietro "di andare più piano” con la Lamborghini a bordo della quale “lui sapeva di essere ripreso ma non interagiva con la telecamera”. È quanto emerge da una testimonianza citata nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip.  Sul suv insieme a Matteo Di Pietro c’erano anche Vito Loiacono, Alessio Ciaffaroni e Leonardo Golinelli: tutti  autori di numerosi challenge social pubblicati sul canale The Borderline e seguiti da 600mila persone. Una ragazza infine è salita sull’auto pochi attimi prima dell’impatto mortale.   Scrive la gip "la condotta di Di Pietro deve ritenersi gravemente colposa e causativa del sinistro nonché delle conseguenze alle vittime a prescindere dall'eventuale accertamento di concause eventualmente ascrivibili alla conducente della Smart".   Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif Innanzitutto c’è da sottolineare che il Gip ha comminato una pena superiore a quella patteggiata con il pm In secondo luogo va detto che sul calcolo hanno pesato una serie di condizioni che a cui il condannato aveva diritto a causa del suo comportamento E anche per lui c’è oggi l’affidamento ai servizi sociali Il Corriere della Sera spiega oggi che il conteggio iniziale per Di Pietro partiva da 9 anni e 3 mesi perché l’imputato aveva già scontato parte della pena ai domiciliari Il suo difensore aveva proposto 4 anni di carcere Gli articoli del codice stradale contestati sono il 141 che impone di mantenere il controllo del veicolo il 142 sui limiti di velocità e il 145 che impone a chi guida di sgomberare un incrocio il prima possibile Lo sconto dipende dalla scelta del rito e dalle attenuanti generiche spiega il professor Francesco Centonze – che insegna diritto penale alla Cattolica – quali sono le circostanze che hanno portato al calcolo della pena: «Sono state applicate le diminuzioni previste dalla legge Nel caso specifico: un terzo in meno per le attenuanti generiche e un terzo per il patteggiamento» che l’articolo 589 bis del Codice penale modificato dalla legge 26 settembre 2023 n 138 ha inasprito le pene ma visto che il fatto è avvenuto a giugno all’imputato è stata applicata la normativa precedente ma dal totale vanno tolti gli arresti domiciliari E l’ex pm di Milano spiega che «l’art 47 della legge 354/ 1975 sull’ordinamento penitenziario stabilisce che: “Se la pena detentiva inflitta non supera tre anni il condannato può essere affidato al servizio sociale fuori dell’istituto per un periodo uguale a quello della pena da scontare” Ma inoltre che: “L’affidamento in prova può essere concesso al condannato che deve e spiare una pena non superiore a quattro anni di detenzione quantomeno nell’anno precedente alla presentazione della richiesta in esecuzione di una misura cautelare ovvero in libertà un comportamento tale da consentire il giudizio di cui al comma 2… ”»