Si ribalta con l'auto in una risaia a Cerano Incidente nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 maggio a lato della strada provinciale 6 a Cerano: alla guida della vettura un giovane residente a Sozzago Nonostante il veicolo abbia subito danni rilevanti a causa dell'incidente che non ha visto coinvolti altri mezzi il ragazzo alla guida fortunatamente è uscito pressochè illeso Nella mattina di sabato la oolizia locale di Cerano ha gestito le operazioni di recupero dell'auto restituendo poi al proprietario documenti e altri effetti personali rimasti nell'abitacolo Banda dei bancomat di nuovo in azione e di nuovo a Cerano domenica 13 aprile: i ladri hanno fatto esplodere il bancomat del Banco Bpm in piazza Libertà Sul posto i carabinieri; non è ancora chiara l'entità della cifra sottratta I ladri hanno avevano fatto visita al bancomat del paese di provincia nella notte fra il 3 il 4 novembre 2023 in quella occasione i vicini erano stati svegliati da un forte boato Questo sito utilizza cookie di profilazione Se vuoi saperne di pi\u00F9 o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui<\/a> Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all\u2019uso dei cookie Edizione digitale Due tentativi di assalto agli sportelli Bancomat sono avvenuti nella notte a Cassolnovo e Cerano (Novara) Intorno alle 2 la banda ha colpito la filiale della Bpm di piazza Libertà a Cerano utilizzando la “tecnica della marmotta” il nome con il quale è definito il congegno che viene collocato all’interno dello sportello elettronico per farlo saltare Ma ai maldestri malviventi è andata male Così mezz’ora più tardi ci hanno riprovato alla filiale della Bpm di via Lavatelli a Cassolnovo Ad agire sono stati quattro individui incappucciati che quando si sono resi conto dell’ennesimo fallimento si sono dati alla fuga a bordo di un’auto scura Sull’accaduto indagano i carabinieri Quelli di stanotte sono solo gli ultimi episodi di una serie preoccupante di azioni criminose in danno di attività commerciali e banche sul territorio di Vigevano e della Lomellina Condividi le tue opinioni su L'informatore Quotidiano Archivio Storico L’Informatore Vigevanese - via Trento 42/b 27029 - Vigevano (PV)Tel 0381.69711 - informatore@ievve.comCopyright(©) 2012-2024 Ievve S.r.l NESSUNA RIPRODUZIONE PERMESSA SENZA AUTORIZZAZIONE Powered by Miles 33 Tradizionale Pellegrinaggio Dei Trecatesi A Cerano In Omaggio Al Beato Pacifico rappresentata dall'assessore Fortunata Patrizia Dattrino e dal consigliere Michela Cigolini al tradizionale pellegrinaggio organizzato dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta e dalla Consulta dei Santi patroni Clemente e Cassiano Con questo gesto devozione si rende omaggio al patrono di Cerano beato Pacifico Ramati per aver soccorso la comunità trecatese liberandola dall'ondata di peste del bestiame che travolse il borgo di Trecate tra il 1628 e il 1630 Un miracolo al quale si lega un antico voto e che ha visto hanno raggiunto la chiesa ceranese di San Rocco dove è stata celebrata la messa e dove è stato reso omaggio al beato nel suo Scurolo NO - 28069Codice Fiscale: 80005270030Partita IVA: 00318800034 PEC: trecate@postemailcertificata.it Centralino Unico: +39 0321776311 è successo nella serata di giovedì 10 aprile nella centralissima via Alfredo di Dio un cittadino marocchino e un cittadino egiziano hanno iniziato a litigare per motivi ancora non chiari Ne è sfociata una vera e propria rissa che è stata fermata dai carabinieri chiamati da alcuni passanti che hanno assistito la scena Sul posto anche due ambulanze per medicare le ferite L'hanno fatto saltare nel buio e nel silenzio della notte verso le 2,30 di stanotte (13 aprile): la banda del bancomat è tornata in azione in piazza Libertà a Cerano I malintenzionati hanno divelto la parte anteriore dello sportello bancomat della filiale del Banco BpM A differenza dell'assalto della notte del venerdì sul sabato del 3-4 novembre 2023 l'esplosione è stata descritta dai residenti come «meno rumorosa» al punto che quasi nessuno l'ha udita in tempo reale Sul posto per i rilievi sono giunti i carabinieri di Trecate I vigili del fuoco del comando provinciale di Novara hanno messo in sicurezza l'area eliminando alcuni cavi elettrici in condizione di pericolo Il bancomat ricaricato per il fine settimana avrebbe potuto contenere fino a 100 mila euro A Cerano torna il raduno di Apecar Piaggio e derivati L'appuntamento nel novarese è per domenica 4 maggio fratelli gemelli ex-dipendenti del Centro Stile Fiat che hanno disegnato la Y10 nei primi anni '80 Arriva anche nel novarese il raduno per i 40 anni della Lancia Y10 attraverserà tre comuni e altrettante province: Trezzano sul Naviglio (Milano) Sono centinaia gli equipaggi iscritti che arriveranno sabato 3 e domenica 4 maggio da tutta Italia dalle isole e dall'estero per il maxi-raduno dell'utilitaria di Desio L'idea dei festeggiamenti e la macchina organizzativa si muove sotto la regia del car influencer William Jonathan (Willy), che ha scelto di essere supportato nell'organizzazione dal brillante lavoro del direttivo del 500Landia Club di Vigevano e dal team Pian Piano Arriviamo l'uomo è stato portato in codice rosso al Cto di Torino dove un uomo di 70 anni è rimasto gravemente ferito il 70enne si sarebbe ustionato mentre stava aggiungendo alcol a un fuoco Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 che hanno portato l'uomo in codice rosso al Cto di Torino Salgono a 24 i cinghiali positivi al virus rinvenuti nel comune novarese Ancora nuovi casi di peste suina africana segnalati in provincia di Novara Secondo quanto comunicato dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte e della Valle d'Aosta nel bollettino di oggi in Piemonte sono state osservate 13 nuove positività tra i cinghiali tutte nel novarese e tutte nel comune di Cerano Sale così a 24 il totale dei casi di peste suina registrati tra i cinghiali nel territorio comunale di Cerano nella nostra provincia sono 26 i casi di peste suina africana registrati fino ad oggi nuovi focolai negli allevamenti suinicoli del novarese migliaia di ore di intercettazioni telefoniche e ambientali «Un processo che non avrebbe nemmeno dovuto iniziare con fatti talmente datati che addirittura persino gli imputati avrebbero dovuto essere altri È comprensibile che adesso i protagonisti assolti non abbiano alcuna velleità e desiderino solo essere dimenticati Per loro è finito un incubo: sono stati letteralmente messi alla gogna alcuni hanno persino rischiato di perdere il lavoro» insieme al collega Alessandro Mezzanotte dello studio legale milanese «Lexalent» ha difeso due degli imputati del processo per la cosiddetta «psicosetta» delle bestie di Cerano Cinque anni di dibattimenti a porte chiuse con una udienza a settimana di almeno otto ore Un processo conclusosi venerdì in Corte d’assise a Novara (presidente Gianfranco Pezone) con una sola condanna a sei anni di reclusione per violenza sessuale e l’assoluzione per tutti gli altri 25 imputati per gli imputati erano pesantissime: riduzione in schiavitù associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù abuso sessuale su minori e abuso sessuale di gruppo Il dispositivo della sentenza ha stabilito che la riduzione in schiavitù non è mai esistita; gli altri reati o sono prescritti o non sussistono Le vittime della cosiddetta setta - che aveva la sua base operativa in una villetta nei boschi del Ticino ma anche con diramazioni in Lombardia a Milano nel Pavese e in Liguria - elencate nei capi d’accusa erano una decina La pm Silvia Baglivo aveva richiesto pene dai sette ai diciotto anni: le più alte per le tre presunte organizzatrici una delle quali ex convivente del presunto capo detto il «dottore» o il «professore» per la sua laurea in farmacia la cui posizione era stata stralciata: una perizia medica aveva certificato l’impossibilità ad affrontare il dibattimento a vario titolo sono stati chiesti quindici anni Era stata richiesta la prescrizione per due uomini e il sequestro preventivo di tutti i beni mobili e immobili appartenenti alla setta In realtà l’intera vicenda sembra basarsi su un colossale e dolorosissimo fraintendimento che ha richiesto alla pm l’analisi di circa 40 anni di storia Gli adepti iniziali di questa setta che poi setta non era - una trentina di persone che hanno cominciato a incontrarsi all’inizio degli anni ’80 - organizzavano e svolgevano corsi di meditazione e di spada celtica parallelamente era nata anche una scuola di danza applicassero discipline forti sostenute da attività sessuali non finalizzate però all’orgasmo bensì al dolore che conduce all’estasi - spiega l’avvocato del Confetto - Alcuni di loro all’epoca si facevano accompagnare a danza anche dai figli» A portare alla luce l’intera vicenda e a creare nel 2018 il caso sfociato nell’inchiesta «Dioniso» aveva accompagnato la madre e la zia e che non frequenta più il gruppo dal 2010 va detto che sia la madre che la zia non sono mai state indagate perché nel frattempo i legami tra le persone si sono assottigliati in molti casi si sono addirittura esauriti e anche tutte le ore di intercettazione non hanno provato niente in questo senso - insiste l’avvocato Del Confetto - Basti pensare che nel processo sono state sentite anche persone che all’epoca dei fatti non erano neanche nate E che da quanto è emerso durante le udienze il reale scopo di questo gruppo era di creare affiliazione: si trattava al massimo di poliamore niente a che fare con violenze o abusi sessuali insomma» Salgono a 11 i cinghiali positivi al virus rinvenuti nel comune novarese Ancora nuovi casi di peste suina africana segnalati nel novarese nella nostra regione sono infatti state osservate cinque nuove positività tra i cinghiali: una in provincia di Alessandria e quattro in provincia di Novara I quattro casi novaresi sono stati riscontrati tutti nel comune di Cerano dove il totale degli animali positivi al virus sale a 11 nella nostra provincia sono 13 i casi di peste suina africana registrati fino ad oggi Da 15 giorni va avanti ininterrottamente il presidio dei lavoratori dell’indotto Zaurito (Uilm): “Tranne questore e prefetto BRINDISI – E’ arrivata al quindicesimo giorno la protesta dei lavoratori all’esterno della centrale Enel Federico II di Cerano La richiesta dei dipendenti dell’indotto è sempre la stessa: garanzie scritte sul futuro occupazionale dopo la chiusura dello stabilimento Presenza fissa al sit è quella di Alfio Zaurito segretario provinciale della Uilm Brindisi I lavoratori “dal 14 ottobre scorso  - rimarca il sindacalista in una nota - hanno intrapreso una lotta senza precedenti per il territorio di Brindisi e che in Italia ha pochi eguali mai si era visto una protesta che prosegue per due settimane ininterrottamente senza alcuna flessione ed il tutto scaturisce in quanto hanno assaporato sulla loro pelle la morte graduale e giornaliera dell’intero complesso industriale di produzione di energia elettrica assistendo in prima persona alla moria dei posti di lavoro dovuta alla decurtazione dei budget da parte di Enel verso le loro aziende le quali a loro volta si son viste chi estromesse dal processo produttivo per le crisi finanziarie già precedentemente annunciate chi in cassa integrazione e chi in diminuzione di personale a fronte del calo sopradescritto” Zaurito ricorda che “i dipendenti scioperanti appartengono a tutte le categorie merceologiche quali pulizie industriali e civili elettrostrumentali e metalmeccanici e provengono da quasi tutti i 20 comuni della provincia di Brindisi” “Ma tranne il questore ed il prefetto di Brindisi – afferma il sindacalista - non hanno visto l’interessamento possibile mai che nessuno si stia accorgendo di loro o abbia sentito parlare che da due settimane i dipendenti sono in sciopero sono impazziti o alla base voglio sollevare una discussione che altri non sono stati in grado di fare?” “Quando poi andremo alle elezioni o quando avremo bisogno di masse popolari per riempire le sedi per qualsiasi manifestazione - si legge ancora nella nota del sindacalista - probabilmente gli analisti si stupiranno come mai il dato dell’astensionismo aumenta sempre più ma il dilemma si scioglie leggendo queste casistiche in cui si fa finta di non vedere che i propri elettori hanno bisogno anche solo di una parola di conforto” “Finché penseremo che le persone servono solo sui manifesti – conclude Zaurito - non daremo mai un contributo alla società che ci ha voluto in quel posto!” Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui Seguici gratuitamente anche sul canale Facebook: https://m.me/j/Abampv2kioahdYYR/ Non si segnalano però nuovi focolai in allevamenti in provincia gravemente colpiti dalla peste suina africana nei mesi scorsi per la prima volta si segnalano casi di positività tra i cinghiali nel novarese in provincia di Novara non si erano mai trovati animali selvatici positivi alla peste suina L'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte e della Valle D'Aosta però ha diffuso una nota oggi in cui comunica che tre cinghiali sono stati trovati positivi alla malattia nel comune di Cerano Non si segnalano però nuovi focolai in allevamenti La peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suini e cinghiali selvatici che causa un'elevata mortalità negli animali infettati A oggi non esiste una cura né un vaccino: l'unica soluzione è abbattere tutti i capi di un allevamento per evitare la diffusione Il presidente della Provincia Matarrelli e il consigliere provinciale Luperti: "Rischio di grave danno economico per il territorio Enel ha assicurato un contributo importante all’occupazione La lotta è finalizzata al mantenimento di una forza lavoro che ad oggi conta 333 unità: 217 in meno rispetto a quante se ne contavano fino a un anno fa.  uomini e donne che lavoriamo e paghiamo per essere rappresentati soprattutto nei momenti di difficoltà – si legge in una nota dei lavoratori delle aziende dell'appalto - e dopo anni di silenzi assordanti abbiamo appeso noi uno striscione in cui chiediamo che al posto della centrale a combustione di carbone si faccia un termovalorizzatore quindi siamo arrivati al punto che i dipendenti si sostituiscano alla politica per fare delle proposte al governo vista l’inconsistenza conclamata negli anni” e il consigliere provinciale Pasquale Luperti lanciano un monito: “L’accelerazione impressa al processo di decarbonizzazione - si legge in una nota congiunta - rischia di determinare notevoli danni all’economia del territorio della provincia di Brindisi” Luperti e Matarrelli ricordano che “la centrale Enel di Cerano è ormai sostanzialmente ferma da mesi e da un momento all’altro potrebbe giungere la notizia riguardante la decisione della società elettrica di chiudere definitivamente i battenti” “Tutto questo - affermano ancora Luperti e Matarrelli - non avrebbe determinato conseguenze drammatiche per lavoratori ed imprese se si fosse realizzata per tempo la fase di transizione con il conseguente processo di riconversione industriale non è avvenuto ed oggi siamo tutti impegnati a recuperare il tempo perso profondendo il massimo sforzo nell’ambito dell’attività del 'tavolo' convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy”.  che un intervento del governo sarà necessario - si legge ancora nel comunicato - per assicurare al territorio brindisino risorse da erogare a chi avrà realmente intenzione di fare impresa assicurando ritorni occupazionali e per le imprese del territorio La Provincia di Brindisi è impegnata in questa direzione e profonderà ogni sforzo possibile perché non si perda un solo minuto sul futuro di tutti coloro che in queste settimane vivono il dramma dell’incertezza occupazionale” Seguici gratuitamente anche sul canale Facebook: https://m.me/j/Abampv2kioahdYYR Torna l'appuntamento con la festa patronale a Cerano Come di consueto luna park all'area mercato e tanti appuntamenti a partire dal 29 agosto Un programma di interventi che punti alla tutela di aziende BRINDISI - "La data di chiusura della centrale Enel di Brindisi sarà definita dal governo italiano dopo aver ricevuto il programma di dismissione e bonifica e il piano di investimenti da parte della società a tutela delle imprese dell’indotto e dei lavoratori" È quanto comunicato in una nota odierna del parlamentare brindisino di Forza Italia nonché commissario regionale del partito in particolare il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin è giusto che si muova logicamente su questi binari prima di indicare la data di completamento del phase-out per la centrale Federico II che potrà essere anche il 31 dicembre 2025 data limite di chiusura - dice ancora D'Attis - di pianificare con serietà il futuro e lavorare per mettere in sicurezza il territorio e i livelli occupazionali esattamente come auspicato dagli enti locali coinvolti dalle associazioni di categoria e dai sindacati - conclude - si attende il piano di investimenti di Enel ma anche il piano di dismissione e bonifica dell’area: solo dopo questo passaggio imprescindibile sarà indicata la data di chiusura” La nota delle sigle sindacali a margine dell'incontro svolto al Mimit durante il quale sono emerse oltre 50 manifestazioni d'interesse da parte di aziende Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni delle organizzazioni sindacali Cisal, Fismic Confsal e Ugl di Brindisi rappresentati da Massimo Pagliara, Davide Sciurti , Damiano Flores, conseguenti al tavolo sulla decarbonizzazione svolto al Mimit e riguardante la centrale Federico II di Cerano (qui l'articolo).  “Esprimiamo soddisfazione per la massiccia partecipazione di aziende che hanno manifestato interesse ad investire nel nostro territorio ed un cauto ottimismo sul percorso virtuoso che il tavolo della decarbonizzazione sta producendo per governare questo passaggio epocale” "Come organizzazione sindacale attendiamo l’imminente nomina da parte del governo del commissario che avrà poteri speciali per accelerare l’iter procedurale e si incaricherà insieme ai dirigenti ministeriali competenti di valutare la fattibilità dei progetti presentati" saranno rivolte per capire il reale rapporto che si avrà tra l’investimento economico proposto ed il concreto impatto occupazionale ed i tempi della messa in opera della cantierizzazione" Il pm aveva chiesto complessivamente 230 anni di carcere per reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alle violenze Il processo a porte chiuse della 'psicosetta delle bestie di Cerano' si è concluso con una condanna a sei anni di reclusione per violenza sessuale e con l'assoluzione per gli altri venticinque imputati per reati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alle violenze Ma alcuni di questi sono andati in prescrizione La procura annuncia: "Faremo appello" tutti lombardi e residenti tra le province di Milano e di Pavia è stata condannata solo Barbara Magnani assolta invece per un altro episodio di violenza due delle tre ragazze che avevano raccontato il clima nella villetta nei boschi del Ticino sono scoppiate in lacrime La violenza sessuale risale alla primavera del 2012 mentre il processo è iniziato nel febbraio del 2023 dopo la denuncia di una donna che all'epoca dei fatti minorenne Era finita nella setta quando aveva solo 7 anni Il suo è un racconto fatto di incontri sessuali di gruppo Il tutto sarebbe avvenuto in un casolare nei boschi di Cerano Secondo la ricostruzione degli inquirenti a capo dell'organizzazione c'era Gian Maria Guidi erborista milanese deceduto a 79 anni prima del rinvio a giudizio Al suo fianco l'ex convivente Barbara Magnani e le psicologhe Andre'e Bella e Manuela Tagliaferri La procura ha già annunciato il ricorso in appello "Sarà importante leggere le motivazioni della sentenza ha dichiarato il pubblico ministero Silvia Baglivo che per i 26 imputati (altri due sono deceduti) aveva richiesto pene dai 7 ai 18 anni "È importante che ci sia stata comunque una condanna per la violenza sessuale di gruppo Sono poi stati riconosciuti i reati anche se risultano prescritti Hanno escluso l'aggravante della riduzione schiavitù Your browser does not support the automatic article reading feature CONTINUA L’IMBARAZZANTE SILENZIO DI ENEL SUL FUTURO DI CERANO LA PRIORITÀ È LA DIFESA DI LAVORO E COMPETENZE Quando il «gioco» si fa complicato Brindisi e le sue infrastrutture tornano ad essere valorizzate per quello che meritano: asset determinanti per l’intero Sistema Paese.  In questa occasione ci riferiamo alle dichiarazioni secondo le quali la Centrale Termoelettrica di Cerano – uno degli impianti messi al bando dalla nuova fase di Transizione Energetica in quanto alimentata con combustibili fossili – potrebbe posticipare il proprio phase out di qualche anno a motivo dei notevoli cambiamenti geopolitici in corso Tradotto: non si comprende ancora chiaramente se nel futuro vi saranno nuovi notevoli aumenti del costo del gas ed altre materie prime l’Italia vorrebbe conservare ancora per qualche anno le Centrali a carbone come quella di Brindisi per potersi trovarsi pronta a produrre energia a costi ragionevoli.  Non vi troviamo scandalo in questa prospettiva Comprendiamo il clima di grande incertezza geopolitico e la necessità per un Paese avanzato come il nostro di prepararsi con ogni mezzo ad un futuro sempre più incerto Non per abbandonare il percorso di Transizione verso fonti più sostenibili ma per bilanciare le esigenze ecologiche di lungo periodo ed urgenze nel Fabbisogno Energetico Nazionale.  Se Cerano continuerà ad essere a disposizione pronta a ripartire per possibili fasi emergenziali che tutte le maestranze dirette e dell’indotto operanti nell’Area siano tutelate e nessuno corra il rischio di rimanere escluso da questi processi Al contempo la nostra richiesta è di portare avanti i nuovi investimenti previsti per l’Area di Cerano almeno quelli compatibili con il mantenimento degli impianti di produzione energetica Presto o tardi la Centrale a carbone sarà superata e bisognerà arrivare pronti con investimenti e nuovo lavoro già operativo anche a fronte di questa ennesima novità dettata dagli scenari internazionali è il silenzio imbarazzante della società Enel su Brindisi Meno che mai confronti seri ed organici con le Organizzazioni Sindacali Solo annunci generici per un impianto – quello di Cerano – unico nel suo genere assieme a quello di Civitavecchia Per Enel ancora una volta Brindisi è terra di confine destinata ad eseguire direzioni e volontà assunte altrove.  Rimarchiamo ancora una volta la differenza di stile comunicazione e sostanza fra Enel ed altre importanti vertenze e Transizioni che si stanno vivendo nel nostro Sistema Industriale i Rappresentanti dei Lavoratori devono apprendere le novità dai giornali come qualsiasi altro cittadino ed i lavoratori subire un destino fatto di maree e secche: per un periodo pronti a riconvertire le proprie mansioni quindi allertati per prepararsi al peggio per poi infine ritornare sui propri passi.  Che la Centrale continui a rimanere «a disposizione» del Sistema Paese è una esigenza che comprendiamo ma che i lavoratori siano costretti a non conoscere con chiarezza il proprio futuro lo riteniamo intollerabile Ancora una volta ci rivolgiamo all’Azienda Enel perché incontri i Sindacati e renda note le prospettive su Brindisi sia per la attuale Centrale Termoelettrica sia per le altre progettualità che si prospettano per l’Area di Cerano Il nostro appello – ancora una volta – è rivolto anche ai Rappresentanti Istituzionali del territorio perché intercedano e pretendano da Enel maggiore chiarezza per e sul territorio di Brindisi Nella attuale fase di instabilità nessuno può conoscere il futuro con certezza ma ognuno secondo competenza deve impegnare ogni energia per condividere con i lavoratori – diretti e dell’indotto –in modo chiaro le prospettive di un impianto decisivo per Brindisi ed il Sistema Paese Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di OPS (Operatori Portuali Salentini) sulle ripercussioni della chiusura della Centrale di Cerano: «La chiusura della centrale Enel Federico II ha già avuto importanti ripercussioni negative sull’economia cittadina ma soprattutto su quella portuale L’Autorità di Sistema Portuale recentemente ha concesso ad Enel un rinnovo sino a fine 2025 della banchina sulla quale non opera ormai da circa 2 anni per permettere l’intera dismissione delle infrastrutture presenti e restituirla alle attività portuali.Potenzialmente il porto industriale di Costa Morena potrebbe contare su una unica ampia infrastruttura di banchine e piazzali Ma tale potenzialità è sempre stata preclusa stante la presenza del nastro trasportatore di Enel che di fatto crea due aree portuali separate in quanto l’altezza delle gru portuali non permette il transito al di sotto del suddetto nastro da un’area all’altra le imprese portuali per poter trasferire le proprie gru da una parte all’altra di Costa Morena sono costrette addirittura a noleggiare navi con evidenti enormi esborsi Una assurda situazione che ancora di più appesantisce le imprese già gravate dalla crisi dovuta alla scomparsa delle attività di sbarco del carbone Tale problematica oggi potrebbe essere risolta attraverso una semplice rimozione di alcune strutture facilmente rimovibili presenti sulla banchina ormai inutilizzata La OPS ha più volte richiesto e sollecitato un intervento in tal senso e nonostante le rassicurazioni ottenute purtroppo ci spiace constatare che ad oggi nulla è cambiato e non ci risultano neanche programmi concreti in tal senso Adottare questa soluzione è oggi più che mai di vitale importanza perché si rischia di perdere ulteriormente competitività operare con un importante aggravio di costi Facciamo quindi nuovamente appello ad Enel e anche al Commissario della AdSP del Mar Adriatico Meridionale affinché questo grave problema Copyright 1991-2020 Agenda Brindisi - Sede legale Via Serafino Giannelli Advertising: 337.825995 | Dati societari Direttore Responsabile Antonio Celeste Testata registrata presso il Tribunale di Brindisi n Scrivi alla Redazione | Cookie policy e Privacy Policy Prescrizione e assoluzioni per gli altri indagati Erano stati chiesti dalla pm 230 anni totali di condanna ma il giudice ne ha confermati solo 6 ad un imputato Si è espressa così la Corte di Assise di Novara nella giornata di venerdì 10 gennaio sul processo della cosiddetta "Psicosetta delle bestie" di Cerano Dei 26 imputati uno solo è stato effettivamente condannato a 6 anni per violenza sessuale mentre gli altri 25 non sono stati condannati alcuni perchè il fatto non sussiste altri perchè è entrata in gioco la prescrizione La pm Silvia Baglivo aveva chiesto condanne per un totale di 230 anni nei confronti degli imputati tra i quali ci sono anche psicologi e professionisti che negli ultimi 40 anni hanno fatto parte a vario titolo della setta anche l'associazione a delinquere finalizzata alla schiavitù É già stato annunciato il ricorso in appello Le indagini, iniziate nel 2018 dalla denuncia di una vittima, hanno portato alla scoperta di una psicosetta con base nella campagna di Cerano e diramazioni nella città di Milano e nel pavese. Gianni Maria Guidi, erborista milanese di 79 anni, era chiamato il "dottore" e dai racconti delle vittime era il leader della setta delle "bestie" veniva aiutato da alcune sue strette collaboratrici oggi tra le persone accusate di vari reati Lui sceglie quali ragazze devono farlo divertire Lui sceglie se puoi o non puoi frequentare i nostri "luoghi fatati" Noi lo chiamiamo "Lui" o "il Dottore" perché non possiamo nominare il suo nome non ci è concesso" raccontava una vittima Secondo le ricostruzioni le "prescelte" come nel caso della prima vittima che ha denunciato venivano introdotte alla filosofia della setta ed iniziate a "pratiche magiche" pratiche sessuali e vere e proprie torture che servivano ad "annullare l’io pensante" "accendere il fuoco interiore" ed entrare in un "mondo magico fantastico e segretissimo".   comprende un orto didattico e un giardino oltre a un murale e lavagne a muro Rivalorizzare il cortile dell'istituto per offrire agli alunni una nuova area dove svolgere attività all'aperto e a contatto con la natura: questo il progetto promosso dall’istituto comprensivo Ramati di Cerano realizzato anche attraverso il contributo di Banco Bpm situato presso l'area esterna della scuola primaria Don Saino è in fase di ultimazione e a disposizione degli oltre trecento alunni che frequentano l'istituto rivalorizzata come spazio l'apprendimento Banco Bpm affianca e supporta gli istituti scolastici attraverso il "Progetto scuola" Dall'avvio del progetto nel 2018 sono stati sostenuti complessivamente 940 istituti pubblici con l'obiettivo di migliorare la didattica a distanza implementare il materiale e le connessioni telematiche aumentare i dispositivi di protezione e rinnovare gli edifici e gli spazi comuni "Ringrazio Banco Bpm - ha dichiarato la dirigente scolastica Giuseppina Ferolo - che ha sostenuto il progetto attraverso un generoso finanziamento contribuendo alla realizzazione di un murale che rappresenta le diverse attività che i bambini possono svolgere in natura: leggere proseguiremo la riprogettazione dell'area verde con la piantumazione di nuove piante e la coltivazione dell'orto didattico" "È per noi motivo d'orgoglio poter sostenere il progetto proposto dall’istituto Ramati Banco Bpm intende essere sempre più vicino ai territori in cui opera sia mediante la propria offerta commerciale sia attraverso la realizzazione di iniziative a beneficio della comunità - ha commentato il responsabile area Novara e Vercelli di Banco Bpm Damiano Buso - Grazie al 'Progetto Scuola' riusciamo a supportare in collaborazione con le amministrazioni locali di tutta Italia le iniziative promosse dagli istituti scolastici Crediamo infatti che la scuola sia un’istituzione di cruciale importanza per la crescita e il benessere del Paese" Coordinatore Provinciale della UIL Brindisi ha espresso preoccupazioni e richieste in merito al futuro della Centrale di Cerano In un contesto di transizione energetica e instabilità geopolitica Caliolo ha sottolineato l’importanza di mantenere l’impianto operativo per rispondere a eventuali emergenze energetiche nazionali pur senza abbandonare il percorso verso fonti sostenibili il possibile posticipo del phase-out della centrale riflette la necessità di bilanciare le esigenze ecologiche con quelle energetiche e geopolitiche ha evidenziato come il silenzio di Enel su Brindisi sia inaccettabile cronoprogrammi e dialoghi con le organizzazioni sindacali lasciando i lavoratori in un’incertezza intollerabile UIL chiede che Enel incontri i sindacati per chiarire le prospettive della centrale e dei progetti futuri per l’area di Cerano Caliolo ha ribadito la necessità di tutelare le maestranze dirette e dell’indotto garantendo investimenti per un futuro sostenibile e nuove opportunità lavorative L’appello è rivolto anche alle istituzioni locali affinché intercedano per ottenere maggiore trasparenza e impegno da parte di Enel Caliolo sottolinea l’importanza di condividere con i lavoratori una visione chiara e concreta per il futuro di un impianto cruciale per Brindisi e per l’intero Sistema Paese noi e i nostri partner utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo Il consenso a queste tecnologie permetterà a noi e ai nostri partner di elaborare dati personali come il comportamento durante la navigazione o gli ID univoci su questo sito e di mostrare annunci (non) personalizzati Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni Clicca qui sotto per acconsentire a quanto sopra o per fare scelte dettagliate. Le tue scelte saranno applicate solamente a questo sito. È possibile modificare le impostazioni in qualsiasi momento utilizzando i pulsanti della Cookie Policy o cliccando sul pulsante di gestione del consenso nella parte inferiore dello schermo Se vuoi saperne di pi\u00F9 o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui<\/a> L'incontro del Movimento 5 Stelle a Brindisi BRINDISI – “Brindisi è ostaggio di una politica confusa incoerente e incapace di offrire un vero progetto di sviluppo” Con queste parole l’europarlamentare del Movimento Cinque Stelle Valentina Palmisano e il capogruppo M5S in Consiglio comunale Roberto Fusco attaccano duramente l’attuale scenario politico legato alla centrale a carbone di Cerano la cui dismissione – secondo le ultime ipotesi – potrebbe essere rinviata al 2030 “nelle ultime ore si sta consumando uno spettacolo indegno privo di qualsiasi rispetto per la comunità brindisina” Nel mirino c’è l’ipotesi lanciata dal ministro Salvini di posticipare di cinque anni la chiusura dell’impianto subito seguita da una presa di posizione dei vertici Enel è il comportamento contraddittorio del parlamentare Mauro D’Attis che “un giorno attacca Enel e il giorno dopo sostiene il rinvio della dismissione” “Questo – affermano – è il vero volto del centrodestra nazionale e dei suoi rappresentanti locali che si dimostrano solo copie sbiadite delle scelte di Roma a discapito di una città già segnata da decenni di sacrifici” L’idea di rinviare ancora la chiusura della centrale di Cerano viene definita dal M5S “raccapricciante” soprattutto in un contesto come quello brindisino dove la cittadinanza ha già pagato un prezzo altissimo in termini di ambiente “Non staremo a guardare – promettono Palmisano e Fusco – per fermare questa ipotesi e per ottenere una vera riconversione industriale L’obiettivo del Movimento è “garantire la salute dei cittadini salvaguardare i posti di lavoro e creare nuove opportunità per i giovani che non vedono altra strada che lasciare la città” Palmisano ha partecipato a un incontro pubblico a Brindisi organizzato dal referente per la formazione del M5S insieme a Fusco e al coordinatore cittadino Ruggiero Valzano per rilanciare il confronto sul futuro energetico ed economico del territorio “Siamo stanchi degli annunci e delle promesse – concludono – Brindisi ha diritto a una transizione giusta non a essere sacrificata ancora una volta sull’altare dell’indifferenza politica” Testata: BuonaseraISSN: 2531-4661 (Sito web)Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo  15 maggio 2017 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | TarantoTelefono: (+39)0996960416Email: redazione.taranto@buonasera24.itPubblicità : pubblicita@buonasera24.it Editore: SPARTA Società CooperativaVia Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)Iva: 03024870739 Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILEDirettore responsabile: ENZO FERRARIPresidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA Il ministro Adolfo Urso: "L’obiettivo è rendere Brindisi il luogo dove transizione energetica e sostenibilità diventinocapaci di generare sviluppo economico e occupazione”" BRINDISI - Sono oltre 50 le manifestazioni di interesse pervenute da altrettanti soggetti industriali entro il termine fissato al 17 marzo scorso per la riconversione e la reindustrializzazione dell'area dell'ex centrale a carbone situata a Cerano I progetti riguardano settori chiave come energia da fonti rinnovabili I nomi di 16 aziende erano già trapelati nella giornata di ieri Le proposte saranno prese in esame dal ministero delle Infrastrutture e del Made in Italy (Mimit) che poi nominerà un commissario per l’attuazione degli investimenti nell’ambito dell’accordo di programma per Brindisi Anche gli enti locali saranno coinvolti negli iter autorizzativi "Si compie un altro passo importante - afferma il ministro del Mimit Adolfo Urso - verso la reindustrializzazione e il rilancio di un'area strategica per il Paese L’obiettivo è rendere Brindisi il luogo dove transizione energetica e sostenibilità diventino realtà concrete capaci di generare sviluppo economico e occupazione” “Vogliamo che quest'area - conclude Urso - diventi un esempio concreto di come sostenibilità e industria possano camminare insieme verso un futuro più green e tecnologico” promossa dal Comitato per il coordinamento del phase-out della centrale Enel a carbone di Cerano presieduto dal Mimit – si legge in una nota del Mimit - introduce un nuovo modello di attuazione basato su una strategia condivisa tra istituzioni e attori locali L’obiettivo è definire un piano di sviluppo per l’area di Brindisi con investimenti strategici per la riconversione e la crescita economica e sociale da formalizzare in un accordo di programma” Il piano di reindustrializzazione prevede step progressivi che condurranno alla stipula dell’accordo di programma con piani di sviluppo per l’intera città Gli uffici tecnici del Mimit sono ora al lavoro per verificare la fattibilità delle iniziative presentate in coerenza con la disponibilità dei siti industriali il porto e l’intera area industriale “Le norme da noi introdotte oggi - dichiara il deputato Mauro D'Attis (Forza Italia) - si rivelano in tutta la loro importanza per la città di Brindisi che oggi può guardare al futuro con prospettive straordinarie: le oltre 50 manifestazioni di interesse a investire nella fase post carbone rappresentano un grande successo per la riconversione e la reindustrializzazione dell’area dell’ex centrale a carbone Sono il frutto di un lavoro importante che abbiamo portato avanti e stiamo proseguendo con il governo e le istituzioni locali" "Abbiamo avuto ragione - prosegue D'Attis - a proporre l’istituzione del comitato per la riconversione della centrale Enel e abbiamo fatto bene perché si è rivelato un organismo essenziale per condurre il processo che tra poco vedrà la nomina di un commissario Sono estremamente soddisfatto perché 50 manifestazioni di interesse sono tantissime e dimostrano che Brindisi potrà tornare ad essere una grande città industriale con insediamenti moderni e sostenibili a lavorare in sinergia con il Ministro Adolfo Urso per raggiungere questo obiettivo cruciale e strategico per il futuro della città e della Puglia” Articolo aggiornato alle ore 19.25 (dichiarazioni di D'Attis) auspicano che tale confronto possa essere proficuo e possa scongiurare i trasferimenti che di fatto si trasformerebbero in licenziamenti Fisascat Cisl e Ultucs Uil sostengono che anche i 10 lavoratori del servizio mensa condotto da Compass Group S.p.a dovranno far parte della platea di lavoratori da tutelare nel percorso di transizione ecologica che vedrà la chiusura della Centrale Federico II di Cerano e che anche loro dovranno aver accesso alle misure di riqualificazione/ricollocazione tese a tutelare tutto il bacino occupazionale coinvolto essendo la Centrale Termoelettrica Enel di Cerano al centro di un piano di dismissione attenzionato a più livelli e che oggi vede oltre 50 manifestazioni di interesse pervenute al Mimit al fine della tutela occupazionale ed economica dei lavoratori e delle lavoratrici e della definizione di un piano più ampio che non trasformi la transizione ecologica in mattanza sociale chiedono ad Enel e Compass Group SPA di fare tutto il possibile per evitare le gravi conseguenze riportare nella presente nota COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO Filcams Cgil Br Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value" Al via la consultazione pubblica per la riconversione e la reindustrializzazione dell’area dell’ex centrale a carbone nel porto di Brindisi: sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato pubblicato un invito a manifestare interesse rivolto agli imprenditori interessati a presentare progetti per quest’area introduce una nuova modalità di attuazione fondata su una strategia condivisa e concertata tra tutti i soggetti istituzionali e locali coinvolti Gli imprenditori interessati potranno presentare le proprie manifestazioni di interesse entro la mezzanotte del 17 marzo 2025 L’obiettivo è definire un piano di sviluppo complessivo per l’intera area di Brindisi con investimenti strategici per la riconversione e lo sviluppo economico e sociale a lungo termine che sarà formalizzato attraverso un accordo di programma si compie un ulteriore passo in avanti decisivo per accompagnare questo territorio nella transizione dal carbone assicurando una prospettiva chiara di riconversione e rilancio” ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy unitamente a tutto il territorio di Brindisi può aspirare a diventare un polo industriale strategico per la tecnologia e i prodotti green un punto di riferimento per la Puglia e l’Italia insieme al Comitato per il coordinamento del phase-out e alle istituzioni locali vigilerà affinché i progetti formulati dalle imprese diventino un reale motore di sviluppo per il territorio” è stato il commento del sottosegretario alle crisi d’impresa del Mimit Si tratta di un dispositivo con intelligenza artificiale che invia allarmi in tempo reale Stop all'abbandono dei rifiuti: questa la battaglia che sta portando avanti il Comune di Cerano che ha scelto di dotarsi di un dispositivo in più: la telecamera E-Killer "Purtroppo la sensibilizzazione e la prevenzione nei confronti della problematica riguardante l'abbandono di rifiuti non sono sufficienti e il fenomeno continua a manifestarsi; per tale ragione come amministrazione comunale di Cerano abbiamo deciso di intensificare l'azione di contrasto dotandoci di uno strumento che in altre realtà ha dimostrato la sua efficacia: la telecamera E-Killer" ha detto l'assessore Alssandro Albanese Si tratta del primo sistema mobile intelligente in Italia appunto per il monitoraggio dei siti in cui si verificano abbandoni di rifiuti; è un vero e proprio sistema di videosorveglianza mobile dotato di intelligenza artificiale e dispone di una modalità che individua ed evidenzia in modo specifico gli eventi di abbandono di oggetti Questo sistema oltre a registrare invia allarmi in tempo reale agli operatori per segnalare abbandoni ma anche tentativi di manomissione o altro; il dispositivo è inoltre concepito per essere spostato facilmente "Dopo il breve corso di formazione online che gli operatori della nostra Polizia locale frequenteranno come previsto per il corretto utilizzo di E-Killer la telecamera sarà impiegata sul territorio comunale nei luoghi individuati come particolarmente soggetti a questo genere di atti che non siamo più disposti a tollerare" ha aggiunto l'assessore.  INTERVENTO/ La chiusura della centrale di Cerano e il fermo del Cracking sul petrolchimico da un lato segnano un passo importante verso la decarbonizzazione ma se non accompagnati da progetti concreti di re-industrializzazione green rischiano di creare un’emergenza occupazionale senza precedenti una città che ha contribuito in termini importanti allo sviluppo industriale della Regione potrebbe continuare a pagare con costi sociali altissimi la riconversione del polo energetico e del polo chimico Legambiente ha da tempo avviato un confronto sul futuro di Brindisi che oggi non può più prescindere dall’impegno formale delle istituzioni regionali e nazionali per costruire insieme il futuro sostenibile della città Se ne parlerà venerdì 28 marzo alle 17:30 a Brindisi dove si terrà l’incontro “La decarbonizzazione a Brindisi – SIN Polo energetico e polo chimico” organizzato da Legambiente Puglia e dal circolo locale non è stata mai detta una parola in tutti questi anni in favore delle migliaia di persone che rischiano il loro posto di lavoro A loro interessava solo la loro dea assurda di chiudere le uniche fonti di sostentamento di migliaia di famiglie Ora se ne escono che sono preoccupati prendendoli per i fondelli Volevano fare i protagonisti e ci stanno riuscendo facendo passare notti insonni a tanti lavoratori e alle loro famiglie!!! L'indirizzo email non sarà pubblicato BRINDISI- La penultima giornata del campionato di Serie A2 si disputerà sabato sera in occasione del turno di anticipo per le festività pasquali del weekend. Forlì e Brindisi si affronteranno in un match dal sapore […] Negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica ha permesso di aprire nuovi orizzonti in molti ambiti, incluso quello del commercio. Il boom dello shopping online dimostra il rapporto sempre più stretto tra i consumatori e la rete […] ( La rubrica  “40 Minuti”) – Se siete amanti dei supereroi un po’ cupi e tenebrosi e vi piacciono le serie d’azione ma con qualche implicazione sentimentale, sicuramente questa serie fa proprio al caso vostro. […] RUBRICA 40 MINUTI- Ricordate quando vi ho parlato dello spin-off  più riuscito della storia degli spin-off? Bhè The Originals è finito lasciando un grande vuoto, ma ehi non disperate se siete in astinenza di vampiri, […] TORCHIAROLO- L’ultimo saluto a Sara, Karyna e Luigi, domani i funerali. Si svolgeranno domani mattina nella chiesa di Santa Maria Assunta di Torchiarolo le esequie dei tre giovani deceduti nel terribile incidente verificatosi domenica scorsa. […] BRINDISI- Si è svolto oggi con importante partecipazione “Paradiso, colori di legalità”, l’evento dedicato alla legalità e alla rigenerazione urbana e sociale, promosso da Arca Nord Salento, Libera e Puglia Culture, con il sostegno della […] BRINDISI- Il 17° report settimanale, elaborato dall’Ambito di Brindisi di ARPAL Puglia  visionabile al seguente link https://rb.gy/n66xpv, conferma un panorama ricco per chi è in cerca di occupazione: 50 annunci attivi, per un totale di […] Testata giornalistica iscritta al Tribunale di Brindisi n Redazione giornalistica: Email: redazione@brindisioggi.it Amministrazione e Commerciale: Email: info@brindisioggi.it Copyright © 2017 Palcom Prende corpo la strategia per traghettare il territorio fuori dall'era del carbone I promotori D'Attis e Battilocchio: "Siamo sulla buona strada per riavviare una strategia seria di sviluppo” ROMA - È legge l’accordo di programma per lo sviluppo territoriale di Brindisi e Civitavecchia che stabilisce una corsia preferenziale su cui velocizzare gli investimenti per compensare i danni economici ed occupazionali derivanti dalla dismissione delle due centrali a carbone dell’Enel dall'onoreveole brindisino di Forza Italia a seguito di un emendamento presentato in parlamento dallo stesso forzista e dal collega Alessandro Battilocchio.   L'accordo di programma prevede anche la nomina di un commissario con poteri speciali per accelerare l’iter procedurale per l’approvazione di progetti pubblici e privati e per la realizzazione delle connesse opere pubbliche "Abbiamo raggiunto un obiettivo che risponde alle aspettative delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali - affermano in una nota congiunta D'Attis e Battilocchio - per riavviare una strategia seria di sviluppo”.  in ottica post carbone con un investimento complessivo presunto pari a 700 milioni di euro per circa 2mila posti di lavoro è stato presentato lo scorso 20 settembre nel corso di un incontro in Prefettura a Brindisi alla presenza del prefetto Luigi Carnevale di un rappresentante del Mimit, Amedeo Teti dei referenti istituzionali e politici locali e delle sigle sindacali.  La proposta è stata presentata dal consigliere Francesco Cannalire (Pd) durante l'assise odierna Il sindaco parla di 350 posti di lavoro scoperti Cannalire propone di invitare i vertici di Eni Versalis Cannalire rimarca l’importanza della posta in palio “La politica - afferma - non può far finta che al petrolchimico non ci sia un problema gravissimo per tutta la città Se il problema lo deve risolvere la politica noi siamo pronti ad assumerci la responsabilità Il destino di Brindisi si deve decidere e si deve discutere a Brindisi” Cannalire chiede che Eni tuteli anche i1405 indiretti “Oggi – afferma - non si possono disimpegnare E se devono fare qualche sacrificio di bilancio Pasquale Luperti (Uguaglianza cittadina) propone che il monotematico venga esteso anche al consiglio provinciale e che si discuta anche del post carbone Roberto Fusco (capogruppo del Movimento 5 stelle) parla di una politica che “per l’ennesima volta è in ritardo” Il consigliere è stato al fianco dei lavoratori dell’indotto che martedì scorso si sono radunati davanti alla prefettura mentre si svolgeva tavolo con il governatore Emiliano “Mi sono reso conto - afferma Fusco - della notevole distanza che c’è fra noi e le sofferenze delle persone Questa battaglia deve vedere unito tutto il consiglio comunale Riccardo Rossi (Brindisi bene comune) chiede la presenza del ministro del Mimit affinché il governo concordi una linea politica con gli enti territoriali Nicola Di Donna (capogruppo di Forza Italia) lancia un invito: “Prima del consiglio sarebbe opportuno avere certezza su quello che sta accadendo” Questo affinché il monotematico non si trasformi in una vetrina Lo stesso si dice contrario all’allargamento ai consiglieri provinciali Il sindaco si dice favorevole all’ipotesi di una “mobilitazione generale”, ma avrebbe senso “se fatta su elementi concreti”. Per questo chiede di attendere l’esito dell’avviso pubblico relativo agli investimenti su Cerano. Da quanto emerso in occasione del tavolo che si è svolto in prefettura lo scorso settembre le società disposte a investire dovrebbero essere 13 Il primo cittadino pone inoltre l’accento sulla necessità di prevedere coperture sociali per la fase di transizione fra la chiusura degli impianti e la partenza dei nuovi stabilimenti Parallelamente si dovrebbe puntare sulla riqualificazione professionale dei lavoratori “Ci sono - afferma il sindaco - 350 posti qualificati scoperti per mancanza di professionalità adeguate Cominciano a ragionare insieme agli enti di formazione” Ma i consiglieri Michelangelo Greco e Pasquale Luperti obiettano sulla cifra fornita dal sindaco “Il primo cittadino - affermano i due consiglieri d’opposizione non può limitarsi a fare affermazioni di questo tipo senza chiarire dove sono realmente disponibili questi posti di lavoro” “Ricordiamo al sindaco Marchionna - proseguono Luperti e Greco - che ci sono migliaia di giovani brindisini emigrati in altre zone del paese per trovare lavoro a cui si aggiungono altre migliaia di disoccupati Denunciare l’assenza di professionalità e poi non attivarsi con tutti i mezzi disponibili è realmente un fatto grave soprattutto in un momento così critico per il nostro territorio” “Adesso – concludono - non resta che sperare che il Sindaco tenga fede all’impegno assunto nel suo intervento fornendo ai consiglieri comunali e dando il dovuto risalto a queste opportunità occupazionali” Non si segnalano nuovi focolai in allevamenti suinicoli in Piemonte PIEMONTE – Il totale dei positivi sui cinghiali sale a 1.738 casi Prime positività sui cinghiali in provincia di Novara Fermi a 9 i focolai riscontrati negli allevamenti suinicoli In Piemonte sono state osservate quattro nuove positività tra i cinghiali: una in provincia di Alessandria a Molare (sedici casi) tutte nel territorio di Cerano (primi tre casi accertati nel comune) In Liguria non sono state riscontrate nuove positività Con le positività riscontrate a Cerano a 170 il numero dei Comuni in cui è stata osservata almeno una positività alla Peste Suina Africana Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato Commento * document.getElementById("comment").setAttribute( "id" "a227c81c2116794a0f24c0e5de537511" );document.getElementById("ebbd71d228").setAttribute( "id" Il casolare di Cerano fu ripreso dalla polizia La sentenza sulla cosiddetta “Psicosetta di Cerano” si è ridotta oggi (venerdì) a una sola condanna Dovrà anche risarcire le parti civili in separata sede per cui il giudice ha fissato una provvisionale di 10mila euro Il processo si è tenuto a Novara in Corte d’Assise aveva chiesto quasi 230 anni di carcere complessivi chiamato da tutti “il dottore” Gianni Maria Guidi è scomparso nel 2023 all’età di 79 anni Le pene chieste dall’accusa andavano dai 7 ai 18 anni per associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alla violenza sessuale La vicenda venne alla luce da alcuni racconti raccolti dagli inquirenti nel 2020 La base del gruppo era nel parco del Ticino in un casolare immerso nei boschi dove si sarebbero tenuti riti Gli imputati vigevanesi erano Claudio Merli Una delegazione di dipendenti delle ditte appaltatrici si è ritrovata stamattina Negli ultimi mesi ha tenuto banco la vertenza Eni Versalis ed è finita un po' in ombra quella riguardante la centrale Enel Federico II così come per quello del petrolchimico I lavoratori delle ditte appaltatrici sono più di 300 si sono ritrovati stamattina (venerdì 14 marzo) davanti al Comune di Brindisi in occasione di una nuova seduta del consiglio comunale dipendente di una impresa attiva nel settore delle pulizie spiega che un paio di aziende sono giò fuori dai giochi mentre due unità dell'azienda addetta al servizio mensa L'effetto domino potrebbe proseguire nei prossimi mesi I lavoratori chiedono chiarezza sul luto futuro e lanciano un appello alle istituzioni locali affinche sostengano la causa dell'indotto.  Va avanti da cinque giorni e proseguirà anche nel fine settimana il presidio all'esterno della centrale Federico II Zaurito (Uilm): "Le maestranze non sopportano più questa spada di Damocle" BRINDISI - Il presidio va avanti da cinque giorni fino a quando non avranno garanzie precise È ancora viva la protesta all’esterno della centrale Enel Federico II di Cerano I dipendenti delle ditte dell’indotto temono per il loro futuro manifestano anche gli addetti dei settori pulizie Oggi campeggiava anche uno striscione recante la scritta: "Fate il termovalorizzatore" “Le maestranze tutte – dichiara il segretario della Uilm Brindisi Alfio Zaurito - non ci stanno più a sopportare la drammatica situazione venutasi a creare che vede la graduale perdita di posti di lavoro nel totale clima di incertezza che rende impossibile poter proseguire con una spada di Damocle che non si sa quando arriverà anzi la committente non solo non si è mai  espressa a garanzia del mantenimento degli appalti secondo i contratti in essere e quindi del mantenimento della forza lavoro che ad oggi conta 333 unità lavorative" "Teniamo a precisare - prosegue Zaurito - che nel 2023 erano 550 anche quelli diminuiti in maniera importante ma assistono a dei fermi giornalieri che non permettono alle aziende di poter pianificare minimamente le manutenzioni ad ogni livello e pertanto dal 14 di ottobre e fino a data in cui non verrà data una certezza qualsiasi essa sia le maestranze hanno inteso incrociare le braccia” I sindacati rimarcano che si tratta solo di idee pochi progetti concreti e buio fitto sul futuro di Cerano una volta ultimata la dismissione della centrale.  Zaurito fa sapere che “sarà stabilita la ripresa solo dopo che Enel metterà nero su bianco un programma che dia certezza non si può più continuare a vivere con un clima che mette a rischi la tranquillità del dipendente che oltre a vedersi lasciato a casa un giorno si ed uno no in base alle commesse che vengono affidate in maniera barcollante alla sua azienda ma non sa quando e nel frattempo deve garantire la prosecuzione anche se a singhiozzo delle proprie mansioni” La protesta andrà avanti a oltranza.  chiede per il sito della Centrale una transizione giusta per garantire una riconversione industriale verso nuove produzioni green Il recente bando chiuso il 17 marzo scorso ha visto la partecipazione di 53 aziende un netto incremento rispetto alle 13 imprese presenti alla riunione in Prefettura del 20 settembre 2024 Un segnale incoraggiante che lascia ben sperare Tutto questo richiede un’azione sinergica tra MIMIT Commissario Straordinario e Sistema delle Imprese in occasione della tappa dell’Amerigo Vespucci rappresenta un’opportunità che Sua Eccellenza il Prefetto potrebbe cogliere per favorire un incontro con le Organizzazioni Sindacali Un momento importante per affrontare sia l’Accordo di Programma relativo alla Centrale di Cerano sia la vertenza del Petrolchimico ENI-Versalis Entrambe le vertenze richiedono un ruolo attivo e responsabile da parte del MIMIT a tutela dei lavoratori diretti e indiretti per garantire la continuità occupazionale e il sostegno al reddito attraverso l’attivazione di adeguati strumenti straordinari Crema OglioPo Con "Un'opera al giorno" ogni mercoledì alle 16.00 il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona ti invita a scoprire un’opera un personaggio o un tema speciale attraverso visite guidate pensate per immergerti nella bellezza dell’arte Un’occasione unica per guardare da vicino i capolavori della nostra collezione e lasciarti affascinare da storie Il prossimo appuntamento sarà dedicato al Cerano e a "La strage degli Albigesi" una tela di grande impatto storico e artistico vi consigliamo di partecipare alla visita guidata del ciclo “Un’opera al giorno” mercoledì 9 aprile alle ore 16.00 Prenotazione obbligatoria:Tel. 0372 407770 museoalaponzone.biglietteria@comune.cremona.it Mediagallery Leggi tutto Ultimo incontro della rassegna “Musica del XXI secolo” Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservatiP.Iva 00111740197 - via delle Industrie 2 - 26100 CremonaTestata registrata presso il Tribunale di Cremona n 469 - 23/02/2012 Server Provider: OVH s.r.l.   Direttore responsabile: Paolo Gualandris L'unione di intenti per cambiare le sorti della città a tutela delle tante famiglie che pagherebbero inevitabilmente un prezzo troppo caro BRINDISI - C'è la volontà di istituire un nuovo coordinamento volto alla salvaguardia dei posti di lavoro a seguito degli ultimi eventi negativi che si sono abbattuti sulla città di Brindisi in particolare sui due poli industriali più importanti: Eni Versalis ed Enel Cerano. Per questo ieri al termine della giornata lavorativa si sono ritrovati tutti i lavoratori dell’indotto di Cerano.  Dall’ultimo sciopero datato ottobre 2024 grazie al quale sono stati salvaguardati i posti di lavoro di 12 unità del comparto metalmeccanico non è pervenuta alcuna rassicurazione sul futuro lavorativo rimandando il destino di tutti noi lavoratori alla fatidica data di dicembre 2025.  Il malcontento generale e la delusione di un futuro tutt’altro che roseo ha determinato un obiettivo: fondare un coordinamento dei lavoratori allo scopo di creare un’unità di intenti tra gli stessi nella speranza di una progettualità a lungo termine anche con l’ingresso di nuove realtà industriali "Il nostro augurio - fanno sapere i lavoratori del coordinamento - è l’unione di intenti possa davvero cambiare le sorti lavorative di questa città a tutela delle tante famiglie che pagherebbero inevitabilmente un prezzo troppo caro senza la possibilità di garantire un cambio generazionale che porterebbe in dote lo sviluppo del territorio" Le scrivo per esprimere la mia profonda delusione e amarezza in merito all’esperienza lavorativa che sto vivendo presso la Centrale Enel di Cerano si percepisce una grave mancanza di trasparenza e comunicazione all’interno delle istituzioni su diverse testate giornalistiche locali e nazionali sono emerse posizioni discordanti all’interno della stessa maggioranza di Governo In più occasioni sono state prese decisioni di grande rilevanza senza coinvolgere noi lavoratori credo in un ambiente lavorativo in cui le idee e le opinioni dei dipendenti siano ascoltate ho riscontrato una preoccupante assenza di supporto da parte di coloro che dovrebbero tutelare i diritti e il benessere dei lavoratori un sostegno concreto che mi aiutasse a difendere con determinazione il mio posto di lavoro ho spesso avvertito una sensazione di isolamento ritengo fondamentale portare alla Sua attenzione queste criticità affinché possano essere individuate soluzioni efficaci e sostenibili L’obiettivo è uno solo: costruire un ambiente di lavoro positivo noi lavoratori rappresentiamo l’anello più debole della catena e sappiamo bene quale sorte tocchi a chi è lasciato indietro La ringrazio per l’attenzione e rimango in attesa di un Suo cortese riscontro I territorio tra Cerano e Trecate saranno protagonisti di un progetto pilota per preservare e ottimizzare la risorsa idrica un nuovo modello per la gestione efficiente dell’acqua capace di contribuire al soddisfacimento del fabbisogno idrico di tutti gli attori in territori complessi dalla produzione di energia fino al consumo privato replicabile in ogni luogo secondo specifiche territoriali che mira ad accrescere la disponibilità di acqua per far fronte alle sfide della crisi climatica in atto attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche per aumentare la resilienza delle comunità “Strategia Di Ottimizzazione Idrica Di Un Comparto Territoriale” è dunque il primo progetto integrato in Italia per la creazione di un Comparto Territoriale ad Alta Sostenibilità Idrica realizzato dalle aziende aderenti al Gruppo di Lavoro di Assoreca (Associazione Ambiente il maggior consorzio di irrigazione in Italia con il patrocinio della Regione Piemonte e insieme ad altri importanti partner tra cui 10 tra le maggiori società di ingegneria del Paese il progetto è stato presentato nel corso dell’evento “STRATEGIE SOSTENIBILI DI OTTIMIZZAZIONE IDRICA – Un progetto pilota nei territori tra Cerano e Trecate” presso la sala Leonardo della sede di Est Sesia Dirigente della Struttura di Missione per la scarsità idrica Il modello sviluppato da Assoreca ha l’obiettivo di realizzare uno standard operativo applicabile in ogni territorio del Paese Ecco perché si è scelto il complesso territorio di Trecate-Cerano per avviare una progettazione dettagliata che fosse poi replicabile ogni tipo di esigenza rispetto al settore idrico: industriale A seguito della stagione irrigatoria 2022 e alla regressione della disponibilità di risorsa idrica degli ultimi anni la falda freatica ha assunto un ruolo ancor più determinante specialmente per quanto riguarda le interazioni con i corsi d’acqua superficiali e in quelle aree che sono caratterizzate da depositi ghiaiosi-sabbiosi che rendono difficoltosa la pratica agricola come le aree individuate per il progetto pilota «I cambiamenti climatici che stiamo vivendo richiedono risposte diverse secondo le specifiche peculiarità dei diversi territori del nostro Paese – ha commentato Mario Fossati – direttore di Est Sesia – Per questo è importante concentrarsi sul territorio per verificare quali sono le specifiche esigenze e le opportunità che possono essere colte capaci di integrare soluzioni diverse per preservare una risorsa essenziale per ogni settore socioeconomico Insieme ad Assoreca abbiamo cercato di proporre un modello che fosse tanto territoriale quanto replicabile secondo linee guida dettagliate e capace di adottare il meglio delle soluzioni tecniche e tecnologiche oggi disponibili superando la concorrenza tra settore agricolo industriale e civile per passare da un “modello competitivo” a un “modello sinergico” della gestione della risorsa idrica» Oggi in Italia si riutilizza solo il 4% delle acque reflue depurate e l’obiettivo posto a livello nazionale è arrivare al 40% entro il 2030 Ogni anno il depuratore tratta oltre 5milioni di metri cubi di acqua: una risorsa preziosa che può essere stoccata sfruttando la vicina cava Cascina Nuova (in foto) per essere poi utilizzata nel settore agricolo la cava verrebbe trasformata in un bacino di 135mila metri quadrati in sostanza un vero e proprio laghetto da 140mila metri cubi con annessi uno spazio ricreativo per tutti i ceranesi e un impianto fotovoltaico Il secondo ambito mira a trasformare i 325mila metri quadrati della cava Cascina Invernizzi in un bacino alimentato dal diramatore Vigevano senza alcuna conseguenza sia per i territori agricoli a valle sia per gli impianti idroelettrici alimentati dal diramatore Il bacino consentirebbe di stoccare fino a 900mila metri cubi di acqua di riqualificare completamente delle zone trascurate offrendo alla popolazione un sensibile miglioramento in termini ecologici e ambientali «Uno dei problemi che ha creato tensioni nel 2022 è stato il tema della distribuzione dell’acqua in maniera equa – ha dichiarato l’assessore Matteo Marnati – occorre allargare il reticolo e verificare la possibilità di trovare nuove fonti di approvvigionamento Come Regione Piemonte siamo particolarmente attenti al tema dell’ottimizzazione e della valorizzazione della “risorsa acqua” in un contesto i cui effetti sono stati particolarmente evidenti proprio nel 2022 sul comparto agricolo del nostro territorio Stiamo lavorando per cercare di garantire l’acqua a tutti con la possibile realizzazione di infrastrutture come il supporto per lo studio di fattibilità che sta conducendo il consorzio Est Sesia per la realizzazione di una nuova possibile presa dal fiume Ticino al canale diramatore Vigevano in località Cerano C’è poi tutta la tematica della realizzazione degli invasi soluzione imprescindibile per stoccare l’acqua da rilasciare in periodi critici come per esempio il potenziamento dell’invaso sul Sessera che risolverebbe i problemi di approvvigionamento per il comparto agricolo della Baraggia» email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento Un nuovo modello capace di contribuire al soddisfacimento del fabbisogno idrico di tutti gli attori in territori complessi © 2025 La Voce di Novara Riproduzione Riservata La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova voce dei nostri territori comunità e socialità sono le parole che accomunano il nostro progetto e costituiscono l’essenza del nostro manifesto e della nostra linea editoriale Un giornale interamente online che nel tempo è stato sempre più riconosciuto dalla comunità locale per un’informazione accorta ed equilibrata senza tesi precostituite e che trasmette semplicità e qualità al tempo stesso Un progetto frutto di persone libere e “normali” partito dalla città capoluogo nella quale si fondano le nostre radici ma aperto ai territori limitrofi e a tutto il Nord Ovest allo scopo di coinvolgere anche le aree dei nostri laghi La dimostrazione che il web sa essere local e global allo stesso tempo La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova Voce dei nostri territori Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del Comitato Lavoratori Enel Cerano «Riteniamo inaccettabile quanto accaduto il 9 aprile 2025 a Palazzo di Città in occasione dell’incontro convocato dal Sindaco con il comitato dei lavoratori dell’indotto Enel Cerano e un rappresentante di Enel affermando di non voler sedere al tavolo con un comitato “non riconosciuto” potremmo anche comprendere la sua posizione Ma l’incontro è stato richiesto dal primo cittadino rappresentante di una comunità che da anni subisce il peso delle scelte industriali imposte dai grandi colossi Rifiutare il dialogo con il Sindaco — e di conseguenza con i lavoratori — è un atto di arroganza istituzionale e umana Noi siamo quelli che per anni hanno lavorato nella Centrale Enel mentre dirigenti ben pagati godevano dei loro stipendi e premi di fine anno seduti comodi dietro una scrivania La nostra unica preoccupazione è il futuro diciamo che domani ci troverà davanti ai cancelli Ma dietro ogni numero ci sono uomini e donne che ogni giorno lottano per portare a casa il pane con dignità Una dignità che manca a chi non ha il coraggio di guardare in faccia chi ha reso possibile la presenza di un lupo nell’area industriale di Cerano è stato filmato e il video è diventato virale sui social L’esperta spiega che l’animale non è pericoloso per l’uomo e che dall’uomo non dovrebbe essere molestato L’intervista a Paola Pino D’Astore responsabile del Centro Recupero Fauna Selvatica Provincia di Brindisi Contatti: info@antennasud.com Testata Antenna Sud 14: Registrazione Tribunale Bari reg Testata Antenna Sud 92: Registrazione Tribunale Brindisi reg Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione offrirti pubblicità o contenuti 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social della compagnia il gruppo ceranese ha voluto fare gli auguri ai loro numerosi fan per le prossime festività natalizie improvvisandosi aiutanti di Babbo Natale l’entrata di Cerano detta "tumbon" ma anche il Ticino con il masso su cui è raffigurato il Beato Pacifico sono i luoghi in cui gli attori hanno voluto riordinare pulire o celebrare la "ceranesità" e il Natale "Il nostro - spiegano i componenti della Compagnia - vuole essere un messaggio di auguri natalizi per il nostro affezionato pubblico ma anche un messaggio positivo e propositivo in cui vogliamo ricordare che basta poco per rendere più bella e allegra la nostra Cerano" Il video termina nella suggestiva piazza Crespi dove i simpatici elfi srotolano uno striscione con scritto: "Tanti auguri bei sapatoi