un fulmine ha colpito un grosso albero in via Primo Maggio a san Vittore Olona al confine con Cerro Maggiore Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Legnano che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’essenza rimasta ferita dalla saetta A dare supporto la Polizia Locale con i carabinieri che hanno chiuso parzialmente la strada durante le operazioni Olona in piena dopo il temporale. Il maltempo proseguirà anche martedì 7 maggio Accedi o registrati per commentare questo articolo L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema Non sei registrato? Clicca qui Hai dimenticato la password? Clicca qui AccediLa piccola 5th Avenue Alla guida del mezzo, un uomo di nazionalità rumena. Gli agenti, con grande prontezza, hanno proceduto agli accertamenti di rito, scoprendo che sul soggetto pendeva un mandato di cattura. Senza esitazione è stata allertata la Stazione dei Carabinieri competente, che ha immediatamente raggiunto il posto e proceduto con l’arresto, l’identificazione e la fotosegnalazione dell’uomo. Un ringraziamento va agli agenti delle Polizie Locali coinvolte, ai rispettivi Comandanti e ai Carabinieri, che ancora una volta hanno dimostrato professionalità e prontezza operativa. La strada è tracciata: più presenza, più coordinamento, più sicurezza. Non solo percepita, ma reale. Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif CERRO MAGGIORE – Con l’Esposizione del Santo Crocefisso al centro della chiesa parrocchiale (nella foto) ha avuto inizio oggi, domenica 27 aprile, a Cerro Maggiore la settimana della Festa del Crocefisso uno dei momenti più sentiti dalla comunità che mantiene così le proprie radici e le proprie tradizioni Quest’anno il cammino di preghiera dei fedeli si arricchisce di un’intenzione speciale: pregheranno anche per il Conclave e per l’elezione del nuovo Papa alle ore 10.00 sarà celebrata la Santa Messa solenne e alle 16.00 avrà luogo la tradizionale processione per le vie del paese Santa Messa con i sacerdoti nativi o che hanno svolto il loro ministero a Cerro; al termine ci sarà la benedizione del paese con il Santo Crocefisso Due nuove postazioni salva vita a Cerro Maggiore grazie alle donazioni per i Dae Vanzaghello apre “Biblioteca ecologica” in occasione del Maggio dei Libri Copyright: Gruppo Iseni Editori | MALPENSA24 è una testata giornalistica - Registrazione Tribunale di Busto Arsizio n. 06/2018 del 26/04/2018 Registrazione ROC n. 31525 | Direttore Responsabile Vincenzo Coronetti | all rights reserved | Design by MyWebSolutions.it il Comune convoca una commissione “trasparente”L’incontro si svolgerà in diretta streaming e sarà registrato così che ogni cittadino possa seguirlo anche da casa Intanto il comitato “No discarica” raccoglie 1.600 firmeLa discarica di Cerro Arrestato dopo un controllo di routine sul Sempione nell’ambito di un’operazione congiunta tra la Polizia Locale di Cerro Maggiore e quella di San Vittore Olona era al volante di un mezzo con targa straniera: fermato per un controllo dopo che dalle verifiche strumentali effettuate tramite i varchi erano emerse possibili anomalie Il mandato di cattura a suo carico ha immediatamente innescato la chiamata alla Stazione dei Carabinieri e l’arresto con conseguenti identificazione e fotosegnalazione «Siamo sicuramente soddisfatti di quanto accaduto che conferma la bontà del progetto e delle idee che stiamo portando avanti in questi primi mesi di collaborazione – sottolineano il sindaco di San Vittore Olona Marco Zerboni e la prima cittadina di Cerro Maggiore Nuccia Berra - il percorso non è semplice né privo di ostacoli ed avrà presumibilmente tempi lunghi ma questo non ci ha affermato e non ci fermerà Abbiamo tutti gli strumenti per agire e lo stiamo facendo Ringraziamo gli agenti delle nostre Polizie Locali i comandanti e i Carabinieri che immediatamente hanno agito e concluso l’arresto» CERRO MAGGIORE – Più di mille firme on line e di 500 “dal vivo”. Le ha raccolte fino ad oggi, mercoledì 9 aprile, il Comitato contro la discarica di Cerro Maggiore «Siamo pienamente soddisfatti della risposta della cittadinanza – commentano dal Comitato – sia per le firme online con cui abbiamo superato il migliaio di sostenitori ma soprattutto per la partecipazione attiva nel vedere i cittadini venire ai banchetti per firmare (nella foto In molti ci hanno detto che erano usciti di casa apposta e negli appuntamenti già svolti abbiamo superato le 500 firme» I prossimi appuntamenti saranno sabato 12 nel pomeriggio in piazza Santi Cornelio e Cipriano e la mattina di mercoledì 16 in piazza Forze Armate (piazza mercato) «L’amministrazione comunale – aggiorna sempre oggi lo stesso Comitato – ha finalmente dichiarato un’apertura al dialogo sul progetto della discarica senza la disponibilità a rivedere le proprie posizioni Un dialogo autentico presuppone la volontà di ascoltare ma soprattutto di mettere in discussione le proprie scelte «La nostra posizione è chiara: no a nuovi conferimenti di 2 milioni di metri cubi di materiali con il rischio che arrivino contaminanti impattanti per il suolo; no ai 7 camion all’ora per i prossimi 10 anni su una arteria viabilistica già congestionata e disinteressandosi dell’impatto che avrebbe sul territorio tutto paesi limitrofi compresi; rispetto degli impegni presi in precedenza con gli accordi passati e vincolanti per l’operatore a partire dal recupero ad area verde boschiva non industriale e privata; no a controlli esclusivamente sulla carta fatti dall’operatore che è controllato e controllore allora deve essere pronto anche ad azzerare il progetto di conferimento di nuovi materiali e a considerare alternative che rispettino le esigenze e le preoccupazioni dei cittadini ci teniamo a precisare che la richiesta di dialogo da parte dell’amministrazione non deve essere fatta al Comitato Perché un nuovo progetto di conferimento al Polo Baraggia con un impatto ambientale e sociale significativo richiede un vero processo di partecipazione pubblica Si parla di riqualificazione ma nei fatti è l’ennesima riapertura della discarica La cittadinanza ha diritto ad essere non solo informata ma anche ascoltata e resa protagonista delle decisioni che influenzano il territorio in cui vive un amministratore deve innanzitutto rispetto alla propria cittadinanza; ancora più per la dignità dei tanti cittadini che hanno lottato in ogni sede Tutto questo – conclude il Comitato – non può essere calpestato e dimenticato» Dopo 35 anni il Comune di Cerro la spunta al Tar sulla scuola di via Boccaccio Torna la ruota panoramica sul Lago di Varese Incontro a Vanzaghello su Chinnici con il nipote segnale che il futuro del Polo Baraggia a Cerro Maggiore rimane un tema “caldo” anche a quasi 30 anni dalle battaglie fatte di manifestazioni assemblee e presidi permanenti ai cancelli dell’allora discarica Tanti i dubbi del comitato sul progetto messo in cantiere dalla giunta Berra, dal «conferimento per i prossimi 10 anni di 2,1 milioni di metri cubi di materiali contenenti concentrazioni di metalli pesanti (arsenico PCB e altre sostanze contaminanti compatibili solo con siti industriali» alle procedure di monitoraggio con procedure di monitoraggio definite «controlli esclusivamente di tipo quantitativo e su carta Passando per il «recupero morfologico dell’area con ripristino a verde unitamente alla successiva realizzazione di un parco fotovoltaico privato senza alcun beneficio economico per la comunità…tra 10 anni» Dubbi già respinti al mittente da Palazzo Dell’Acqua che anzi ha rivolto al comitato un appello all’unità «L’esperienza maturata nelle battaglie giudiziarie di questi anni – ha spiegato l’amministrazione comunale - la valutazione del costo opportunità di medio e lungo periodo ci ha spinto ad agire come fatto nell’attesa che Città metropolitana si pronunci sull’autorizzazione Per tutte queste ragioni chiediamo con forza di non sprecare le forze per dividerci ma rinnoviamo la proposta al comitato di incontrarci per capire le opinioni reciproche al fine di stare uniti perché questo argomento non ha colori politici ma un unico scopo: non rischiare di avere un’altra discarica che il comitato allora e anche questa amministrazione AccediCosa sappiamo di Giulia «La richiesta di confronto da parte del Comune non può essere indirizzata solo a noi – ribadiscono – perché la cittadinanza ha diritto a essere informata, ascoltata e resa protagonista delle decisioni che influenzano il territorio in cui vive». In chiusura, un richiamo al rispetto dovuto ai cittadini che negli anni si sono impegnati, anche in sede giudiziaria, per contrastare la discarica. «Non possiamo accettare che la storia di questa lotta venga dimenticata o sminuita». «Ringrazio mio padre e mia madre perché hanno scelto la via più difficile, quella della legalità». A parlare, davanti a un’ampia platea di studenti del Dell’Acqua di Legnano, nell’ambito di un evento sulla legalità, è la professoressa Paola Gallo Stampino commerciante simbolo della lotta al racket e al pizzo morto a 71 anni Titolare di un negozio con la moglie a Cerro Maggiore Fu riconosciuto vittima e poté accedere al fondo di solidarietà per le vittime del racket Paola – quando sono successi i fatti frequentava il liceo –  porta la sua testimonianza nelle scuole: «I miei genitori avevano un negozio a Cerro – ha raccontato la figlia – e in un momento di difficoltà sono stati raggiunti dalla ‘Ndrangheta Loro hanno scelto la strada della legalità rifiutando di pagare il pizzo Sono stati minacciati e hanno avuto il coraggio di denunciare Sono andati dai Carabinieri e c’è stato un processo» «Le persone coinvolte erano dell’‘ndrangheta – ha spiegato - perché questa storia l’ho vissuta di riflesso Anche mio fratello è riuscito a fare la sua strada Ringrazio mio padre e mia madre perché hanno scelto la via più difficile Sarebbe stato facile per loro fare il lavoro sporco I genitori di Paola Gallo Stampino sono stati i primi a essere riconosciuti dallo Stato come vittime di mafia: «Lo Stato ci ha dato un risarcimento – ha raccontato - Quello che vorrei farvi capire è che tutto questo non è lontano dove ci sono i soldi e agiscono sulle fragilità delle persone Quando si sono accorti che due commercianti — i miei genitori — erano in una situazione di difficoltà si sono presentati come “amici” per aiutarli Quello che dovete fare ogni giorno è scegliere di vivere nella legalità: a scelta più facile alle volte non è la scelta giusta» Il magistrato Tona al Dell’Acqua di Legnano: “Oggi la mafia offre servizi sfruttando le fragilità” La bozza di convenzione era già stata presentata nella commissione dello scorso anno, e ora il Comune si dichiara disponibile ad accogliere proposte emendative, purché fondate su basi amministrative solide, per evitare il rischio che falle normative possano riaprire scenari simili a quelli vissuti in passato, come l’ipotesi – poi sventata – dell’apertura di una discarica di amianto. Inaugurata nel fine settimana in via Magellano a Cerro Maggiore una nuova postazione di defibrillazione pubblica interamente finanziata con la raccolta del 5×1000 dall’associazione 60milavitedasalvare Presente il sindaco Nuccia Berra e una rappresentanza dei residenti è stata allestita da 60milavitedasalvare unei giorni scorsi un’altra postazione DAE con il contributo della famiglia di Luciano Cuoghi cerrese scomparso lo scorso anno in conseguenza di un arresto cardiaco Cerro Maggiore si prepara a cambiare volto Hanno preso il via con le demolizioni gli interventi che porteranno a riqualificare le aree dismesse della ex Gianazza e della ex Fonderia Cerrese due delle cicatrici lasciate nel tessuto urbano dal passato industriale del paese Il progetto per la riqualificazione dell’area ex Gianazza prevede la conversione della parte cerrese dell’ex area industriale in un polo terziario e commerciale con una palazzina di uffici e un supermercato con 2.500 metri quadri di superficie di vendita all’interno del quale Palazzo Dell’Acqua avrà comunque uno spazio a disposizione «da utilizzare o valorizzare per migliorare ancor di più l’utilità pubblica del nuovo comparto» L’intervento comporterà una riduzione del consumo di suolo con la superficie coperta che oggi sfiora l’80% in discesa al 35% e prevede la piantumazione di un’essenza ogni quattro posti auto e la presenza di aree verdi La “rinascita” dell’ex complesso industriale impatterà naturalmente anche sulla viabilità con la realizzazione di una rotatoria per “addolcire” la curva a gomito tra via Tessa e via Catullo e migliorare la sicurezza di un tratto di strada spesso segnato da incidenti; il progetto prevede anche la realizzazione di una nuova rete ciclopedonale collegata al parco vicino al cimitero tramite un sottopasso che permetterà di attraversare via Catullo La riqualificazione dell’area porterà anche all’urbanizzazione di via Saragat Si parla di opere di urbanizzazione per 1,5 milioni di euro cui andranno ad aggiungersi l’acquisizione a titolo gratuito delle aree verdi a fianco del cimitero cittadino e altri 1,7 milioni di euro quali oneri qualitativi che verranno utilizzati per finanziare gli interventi di ristrutturazione dei cimiteri cittadini e verosimilmente per iniziare la sistemazione del centro storico Uffici, supermercato, verde e ciclabili: ecco il progetto definitivo per riqualificare la ex Gianazza La proposta per la riqualificazione dell’ex Fonderia Cerrese prevede che la ex fabbrica metallurgica ceda il passo alle unità commerciali la più grande destinata ad ospitare un piccolo supermercato alimentare dovrà bonificare l’area e realizzare una serie di interventi viabilistici un parcheggio che possa far fronte alle necessità attuali e future dell’area e potenziare la rete ciclopedonale esistente Il tutto senza dimenticare la dotazione di verde Anche in questo caso alle opere vere e proprie si aggiungeranno le risorse che arriveranno nelle casse di Palazzo Dell’Acqua A Cerro Maggiore torna anche per il 2025 l’appuntamento con la rassegna “Anita Bollati” la rassegna teatrale dedicata alla memoria dell’illustre cittadina cantalupese che ha speso tutta la sua vita donandola al teatro dialettale arrivata ormai al traguardo della 25° edizione e diventata anno dopo anno uno strumento per mantenere viva la cultura popolare nelle sue più diverse espressioni Si parte sabato 15 marzo con la commedia “Un capell pien de fiour” a cura della compagnia teatrale “I Sempr’Alegher” per poi proseguire sabato 22 marzo con lo spettacolo “Una cravatta uriginal” messo in scena dalla Compagnia Filodrammatica Agratese Sabato 29 marzo toccherà invece alla compagnia teatrale I Mal Tra’ Insema di Assago che porterà sul palco la commedia “A l’ospizzi di veggett s’é liberaa on lett” per poi chiudere sabato 5 aprile con lo spettacolo “Ul curtil” portato in scena dalla associazione teatrale FamFumFrecc «La rassegna Anita Bollati è molto più di una semplice programmazione teatrale – sottolinea l’assessore alla Cultura Daniel Dibisceglie -: è un omaggio alla nostra cultura un momento di aggregazione e un’occasione per riscoprire le radici della nostra comunità attraverso il teatro dialettale Negli ultimi anni abbiamo assistito a un costante aumento di pubblico segno che l’interesse per le nostre tradizioni è più vivo che mai Questa crescita è un incentivo a proseguire con ancora più impegno nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale» «L’entusiasmo con cui i cittadini partecipano a questi eventi – aggiunge la prima cittadina Nuccia Berra – dimostra quanto sia forte il legame con le tradizioni e quanto il teatro sia ancora oggi un potente mezzo di unione e condivisione» «La commissione – dichiara l’amministrazione comunale – sarà uno strumento ordinato di ascolto per approfondire e chiarire perchè è assolutamente necessario che tutto il percorso sia pubblico e rimanga agli atti per dare la massima informativa a tutti i cittadini utilizzando tutte le tecnologie che permettono di diffondere capillarmente le notizie Questa sarebbe la seconda volta che si riunsice la commissione e lo scopo sarà quello di analizzare insieme il percorso amministrativo utilizzato sinora e quello che dovrà ancora iniziare in Città Metropolitana continuare il percorso pubblico e condiviso iniziato qualche anno fa con le battaglie giudiziarie del 2019 proseguito nella campagna elettorale del 2023 con la predisposizione e diffusione del protocollo di intesa e la presentazione della bozza di convenzione nella commissione del 2024 Tutti i documenti sono e saranno pubblicati sul sito del Comune L’amministrazione si dichiara propensa ad accogliere proposte emendative «seppur fondate sulla concretezza amministrativa che si deve a questa vicenda» «Non vogliano che ci siano falle o cavilli che in futuro possano far ripiombare la nostra comunità nella paura di una vera discarica come successo con il precedente progetto con la proposta di aprire una discarica di amianto – assicura l’ammistrazione – È questo il momento per chiudere definitivamente una brutta pagina di storia che ha visto pagare a caro prezzo il nostro territorio e le comunità di Cerro Più di 1.500 firme per la petizione contro il progetto per il futuro del Polo Baraggia a Cerro Maggiore Un’automobilista ha perso il controllo della sua vettura ed ha abbattuto alcuni paletti stradali tra le vie Turati e San Clemente a Cerro Maggiore ed è stato rilevato dai carabinieri della Stazione locale La vettura uscita fuori strada non solo si è scontrata contro i dissuasori ma ha anche fatto cadere un contenitore della raccolta differenziata Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita Il fatto non è passato inossservato tra i presenti che si sono soffermati per capire quanto stava accadendo CERRO MAGGIORE – «È il momento per chiudere definitivamente una brutta pagina di storia che ha visto, negli anni 90, con l’emergenza rifiuti a Milano, pagare a caro prezzo il nostro territorio e le comunità di Cerro, Cantalupo e Rescaldina». È quanto osserva oggi, venerdì 11 aprile, l’amministrazione comunale di Cerro Maggiore che ha convocato per martedì 22 alle ore 21.00 la commissione consiliare per la gestione del territorio e del patrimonio pubblico Chiamata a riunirsi per la prima volta quest’anno la commissione sarà in diretta streaming e registrata con la registrazione caricata sul sito web del Comune per essere visibile a tutti All’ordine del giorno, il permesso di costruire convenzionato per il recupero ambientale dell’Area Baraggia e l’audizione del comitato antidiscarica, che in pochi giorni ha raccolto più di 1.500 firme contro i piani della giunta Berra per l’area teatro di una lunga e dura battaglia dei cittadini contro la sua trasformazione in “pattumiera” di Milano «L’iter del progetto di recupero ambientale dell’Area Baraggia merita la concretezza trasparenza e la condivisione di intenti – sottolinea l’amministrazione di centrodestra – Per questo abbiamo convocato una nuova commissione consigliare per aggiornamenti sulle procedure e soprattutto per ascoltare le proposte del comitato “No discarica” La commissione sarà uno strumento ordinato di ascolto per approfondire e chiarire perché è assolutamente necessario che tutto il percorso sia pubblico e rimanga agli atti la giunta guidata dal sindaco Nuccia Berra tiene a precisare che «come amministrazione non rigettiamo proposte emendative seppure fondate sulla concretezza amministrativa che si deve a questa vicenda Infatti non vogliano che ci siano falle e/o cavilli che in futuro possano far ripiombare la nostra comunità nella paura di una vera discarica con la proposta di aprire una discarica di amianto» il comitato ritiene «poco credibile» l’apertura al dialogo e la rivalutazione del progetto da parte della giunta «Al primo punto dell’ordine del giorno del 22 aprile – rimarca – c’è la richiesta di permesso da parte dell’operatore del Polo Baraggia che intende costruire un impianto per il trattamento dei rifiuti Questo consentirà all’operatore di portare veri e propri rifiuti in cava La narrazione su terre e rocce da scavo è imprecisa e non corretta non abbiamo ricevuto nessuna convocazione ufficiale per partecipare alla commissione nonostante in Comune abbiano i contatti della referente che ha richiesto i permessi per le autorizzazioni ai banchetti La Famiglia Cerrese riparte con visite degli studenti nelle aziende, eventi e un libro multe più salate e Daspo urbano esteso per riportare ordine in centro furgone in fiamme in via Binda: arrivano i vigili del fuoco Cerro Maggiore (Milano) – Una lite, scoppiata probabilmente per futili, ha coinvolto oggi poco dopo mezzogiorno tre giovani nella zona di via San Carlo, a Cerro Maggiore. Ad avere la peggio un 19enne che è stato infine medicato in ospedale dopo l’intervento dei soccorritori, giunti sul posto con l’ambulanza della Croce rossa di Legnano, e dei carabinieri. nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 2 aprile si sono verificati due tentativi di furto nel giro di poche ore Il primo episodio è avvenuto nella sede dell’associazione Il Quadrifoglio ignoti hanno usato un tombino per sfondare la porta d’ingresso in vetro Una volta dentro i ladri si sono diretti verso la cassa che però era vuota e hanno poi forzato la porta dell’ufficio ma qualcosa li ha messi in fuga prima di poter concludere il colpo è stato preso di mira il salone dell’oratorio Secondo una prima ricostruzione dei fatti un uomo avrebbe lanciato un tombino contro la vetrata dell’edificio ed è così riuscito a entrare ma l’allarme è entrato in funzione e il malintenzionato è stato costretto alla fuga Su entrambi i tentativi di effrazione stanno indagando i Carabinieri CERRO MAGGIORE – Due nuove postazioni salva vita con defibrillatori a Cerro Maggiore è stata inaugurata la postazione in via Magellano (nella foto) interamente finanziata con la raccolta del 5×1000 dall’associazione 60milavitedasalvare Presenti il sindaco Nuccia Berra e una rappresentanza dei residenti Nei giorni scorsi, sempre a Cerro, in via Oberdan, è stata allestita da 60milavitedasalvare un’altra postazione Dae con il contributo della famiglia di Luciano Cuoghi cerrese scomparso lo scorso anno proprio in conseguenza di un arresto cardiaco Legnano col cuore in mano. E più protetto: donati e inaugurati tre defibrillatori taxi boat in avaria sul lago: la Polizia salva undici turisti messicani Ferisce la ex con un cacciavite fuori dal market Giù a capannoni della ex Gianazza tra Cerro Maggiore e Legnano Domenica 16 febbraio gli escavatori hanno lavorato  tutta la mattinata in una delle aree che hanno fatto da culla alla tradizione industriale del Legnanese dove già nei giorni scorsi era iniziato l’intervento di abbattimento che rappresenta di fatto il primo passo per la rinascita dell’ex sito produttivo Proprio per permettere lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di demolizione della parte esterna del capannone che affaccia sulla curva di via Catullo a Cerro Maggiore dalle 8 alle 13 di domenica 16 febbraio via Tessa e via Catullo a Cerro Maggiore sono rimasti chiusi al traffico dall’incrocio con viale Cadonra a Legnano fino alla rotonda tra via del Carmelo e via Papa Giovanni XXIII è stato temporaneamente istituito il doppio senso di marcia primo capitano di industria di quella che rimarrà per tre generazioni una realtà a conduzione familiare tra le protagoniste della rivoluzione industriale di fine secolo nel corso della prima metà del ‘900 si è affermata come una delle più importanti fabbriche meccaniche a livello nazionale Negli anni i suoi orizzonti produttivi hanno spaziato fino alle apparecchiature per l’industria alimentare – come quelle per la concentrazione del pomodoro sottovuoto - con l’azienda che è stata tra i pionieri nel campo delle macchine e degli impianti per il trattamento dei vini Vuota ormai dal 2001 e venduta all’asta nel 2016 dopo un primo esperimento a vuoto nel 2015 la ex Fratelli Gianazza è oggi una delle più evidenti tra le cicatrici lasciate dal passato industriale nel tessuto urbano del paese Si parla in tutto di poco meno di 24mila metri quadri – 7mila sul territorio di Legnano e 17mila su quello di Cerro Maggiore – quasi interamente occupati da capannoni ormai in condizioni di degrado a carico della quale negli anni sono stati ravvisati problemi sia di sicurezza Mentre il “Comitato no discarica” si prepara a scendere in piazza domenica 30 marzo per raccogliere firme contro il progetto ai blocchi di partenza per il futuro del Polo Baraggia l’area a cavallo tra Cerro Maggiore e Rescaldina oggetto di tante battaglie contro l’allora discarica negli anni ’90 Palazzo Dell’Acqua torna a difendere la proposta per il recupero ambientale della zona messo a punto insieme alla società proprietaria dell’area «Le divisioni ideologiche sono dannose e rinnoviamo ancora una volta la disponibilità a spiegare al comitato il protocollo d’intesa ed i nostri obiettivi – sottolinea l’amministrazione comunale di Cerro Maggiore - L’esperienza ci ha insegnato a non aspettare gli eventi Basti pensare a quello che è successo a Busto Garolfo e Casorezzo dove Città metropolitana ha deciso di approvare l’apertura di una discarica in un parco sovracomunale con buona pace per l’attenzione all’ambiente E anche in quel caso Cerro Maggiore ha dimostrato di essere contrario a progetti di discarica infatti ci costituimmo nei procedimenti giudiziali contro Città metropolitana nonostante non fossimo un Comune confinante Proprio quella battaglia ci ha insegnato molto soprattutto a non aspettare le procedure di cui non abbiamo il controllo» «Il Comune non ha il potere di approvare progetti di recupero ambientale perché sono competenza esclusiva di Città metropolitana – aggiungono Nuccia Berra e i suoi - Ma la particolare situazione in cui ci siamo trovati con l’incertezza sull’esito dei processi seguiti dalle vittorie ci ha permesso di instaurare un dialogo con l’operatore e creare le condizioni di reciproco rispetto essenziali per arrivare a sottoscrivere un protocollo d’intesa molto restrittivo come il recupero ambientale in base al Decreto Gentiloni» Palazzo Dell’Acqua torna anche a difendere la scelta di optare per il riempimento per materiali come terre rocce di scavo e materiali assimilabili che rispettino comunque i valori di concentrazioni soglia di contaminazione nel suolo e nel sottosuolo stabiliti per i siti ad uso commerciale ed industriale indicati nella cosiddetta colonna B dal Testo Unico Ambientale «L’ampliamento di Conad potrebbe potenzialmente garantire materiale conforme a “km 0” senza traffico e senza inquinamento – spiega l’amministrazione comunale - Inoltre le politiche di riduzione di consumo di suolo imposte da Città metropolitana e le opportunità offerte dalla “rigenerazione urbana” decise da Regione Lombardia fanno sì che il mercato delle terre rocce da scavo e materiali inerti conformi alla tabella B sia reperibile a dispetto della tabella A che si immagina di poter reperire solo in presenza di grandi opere pubbliche su terreni vergini ma come hanno dimostrato i fatti nemmeno la Pedemontana ha garantito materiale sufficiente per recuperare quell’area Infatti il precedente progetto si è concluso con la richiesta di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi nel nuovo protocollo d’intesa questa possibilità è vietata a caratteri cubitali e l’operatore ha accettato questa condizione Lasciamo la politica fuori dalla porta e siamo pragmatici è e sarà evitare che ci fosse una nuova discarica ma anche la sostanza e quindi il buco deve essere veramente chiuso con materiali controllati restrittivi e compatibili con il recupero ambientale» Puntini sulle i anche rispetto ai controlli che il “Comitato no discarica” ha “bollato” come «esclusivamente di tipo quantitativo e su carta» «I controlli ci sono e saranno di vario tipo – ribadisce l’amministrazione - I materiali saranno controllati chimicamente e incrociati con i vari documenti di trasporto e fiscali In più l’operatore avrà delle prescrizioni di monitoraggio che saranno verificate dal nostro geologo che potrà accedere in loco ed ai documenti per fare ulteriori controlli avrà poi l’ulteriore facoltà di richiedere ad Arpa di controllare l’avvenuto monitoraggio e la regolarità dell’intera procedura dovranno essere controllati in origine e monitorati in loco per tutta la durata del riempimento e per i due anni dopo il termine delle attività Da ultimo nella convenzione abbiamo aggiunto un articolo specifico per punire ulteriormente l’operatore se dovessero manifestarsi situazioni di non conformità “dolosa” o “colposa” «L’esperienza maturata nelle battaglie giudiziarie di questi anni – concludono da Palazzo Dell’Acqua, dopo aver incassato nei giorni scorsi anche il “no” al progettodella maggioranza al governo di Rescaldina - nell’attesa che Città metropolitana si pronunci sull’autorizzazione Per tutte queste ragioni chiediamo con forza di non sprecare le forze per dividerci ma rinnoviamo la proposta al Comitato di incontrarci per capire le opinioni reciproche al fine di stare uniti perché questo argomento non ha colori politici ma un unico scopo: non rischiare di avere un’altra discarica Un’accesa discussione fra due uomini di 33 anni e un ragazzo di 19 anni è finita male con l’arrivo del personale del 118 e dei carabinieri della Stazione locale Tutto è iniziato alle 12.30 in via San Carlo a Cerro Maggiore: una parola di troppo è bastata per accendere gli animi delle tre persone coinvolte che se le sono date di santa ragione Secondo una prima ricostruzione dei fatti due uomini avrebbero aggredito la vittima che tra l’altro avrebbe tentato di scattare una foto con il cellulare Per questo gli aggressori avrebbero requisito il telefono I fatti però sono ancora da ricostruire dai militari è stata soccorsa dalla Croce Rossa di Legnano ed è stata portata in codice verde al pronto soccorso di Castellanza In occasione dell’80° anniversario della Liberazione si esibirà il Coro “Ars Nova” di Cerro Maggiore nella Basilica di San Carlo al Corso in Piazza San Carlo a Milano L’appuntamento è per le 11 di venerdì 25 aprile in concomitanza alla messa in memoria di tutte le vittime dell’immane conflitto L’iniziativa è organizzata da Assoarma Milano realtà che da anni promuove eventi commemorativi e culturali legati alla memoria storica e ai valori della Repubblica ha voluto espressamente la presenza del Coro Ars Nova per animare la liturgia in commemorazione dell’80 anniversario della liberazione d’Italia – spiegano dal Coro di Cerro Maggiore - saranno presenti personalità ecclesiastiche opinion leaders e si terrà nel cuore di Milano nel Tempio di San Carlo in piazza S I referenti della Schola Cantorum di Cerro Maggiore “Ars Nova” ricordano che questa realtà è stata «fondata dal compianto M° Franco Pasquali uomo con una grande e squisita passione per la musica che ha condotto per mano l’Ars Nova facendola diventare protagonista di momenti indimenticabili e che ha poi trovato nell’attuale Direttore M° Mauro Ivano Benaglia colui che ha saputo valorizzare l’opera del suo predecessore con numerosi successi conseguiti sia in Italia che all’estero grazie anche ad un costante ed appassionato impegno nella preparazione tecnica e musicale dei coristi La qualità dei programmi musicali scelti e proposti dal M° Mauro Ivano Benaglia sanno esaltare al meglio le qualità vocali della Corale e questo fa sì che Ars Nova sia sempre più richiesta ed apprezzata» C’era anche una pistola tra i rifiuti trovati durante la Giornata ecologica a Cerro Maggiore si sono dati da fare per “ripulire” il paese: un gruppo di ragazzi della scuola calcio durante le operazioni di pulizia ha ritrovato infatti una pistola senza percussore e ha immediatamente allertato le Forze dell’Ordine L’arma è risultata essere un vecchio modello non completo e non funzionante «La Giornata ecologica è stata anche quest’anno una manifestazione piena di gioia e voglia di agire insieme per tutelare il nostro territorio – sottolinea il sindaco Nuccia Berra - Tanti cittadini si sono prodigati per ripulire diverse zone del paese deturpate dai soliti incivili che inspiegabilmente decidono di sporcare boschi e zone verdi invece di utilizzare i molteplici servizi di igiene pubblica messi a loro disposizione La raccolta porta a porta è infatti tra le più complete inoltre con l’apertura domenicale della piazzola garantita tutto l’anno i problemi di accesso dovrebbero essere azzerati ci sono ritrovamenti particolari – aggiunge la prima cittadina - Quest’anno è toccato ad un gruppo di ragazzi della scuola calcio Chiamate immediatamente le Forze dell’Ordine si è accertato che era un vecchio modello non completo e non funzionante doverosi i ringraziamenti ai partecipanti ed alle numerose associazioni ed aziende presenti Questo è il modo migliore e concreto di dimostrare vicinanza al nostro territorio» CERRO MAGGIORE – Approvato in via definitiva nell’ultima riunione di giunta comunale a Cerro Maggiore il piano proposto da Tigros per la rigenerazione dell’area dismessa dell’ex Gianazza (nella foto sopra) che si affaccia sul viale Cadorna al confine tra Legnano e Cerro Un’area che attualmente risulta densamente costruita con una percentuale di edificazione che sfiora l’80% della superficie fondiaria e una percentuale di verde drenante ridicola rispetto agli standard attuali Il piano di rigenerazione urbana prevede la bonifica dell’ex sito industriale per riconvertire luoghi abbandonati in attività di uso quotidiano con un rilancio a tutto tondo di Cerro e Cantalupo che ci permetterà di garantire nuovi servizi e nuove possibilità lavorative in loco» Il progetto approvato dalla giunta comunale converte un’area industriale dismessa in un polo terziario commerciale con un supermercato di 2.500 mq di superficie di vendita e una palazzina per uffici su più piani; all’interno del supermercato è stata concessa in comodato al Comune un’unità da utilizzare per potenziare ancora di più l’utilità pubblica del nuovo comparto La percentuale di superficie coperta si abbasserà drasticamente al 35% con un notevole guadagno di superficie verde permeabile profonda Proprio la parte verde e drenante avrà un occhio di riguardo: le nuove regole di piano hanno imposto la messa a dimora di una essenza ogni 4 posti auto e numerose aree verdi Sarà realizzata una nuova rete ciclopedonale cittadina con un collegamento diretto con il parco a fianco del cimitero che avverrà con un sottopasso di nuova realizzazione che permetterà di oltrepassare in piena sicurezza via Catullo Sempre dal punto di vista della viabilità sarà realizzata una rotatoria che addolcirà l’attuale curva a gomito tra le via Tessa e Catullo e che dovrebbe rendere molto più sicura la percorrenza di quel tratto di strada Come opere fuori comparto sono state messe a carico del piano le urbanizzazioni di via Saragat che dopo anni sarà finalmente sistemata e urbanizzata migliorando sensibilmente la viabilità limitrofa al cimitero Il restyling completo dell’area vedrà un’attenzione alla sicurezza viabilistica con passaggi pedonali rialzati e revisione delle attuali immissioni Le opere di urbanizzazione pubbliche realizzate dalla proprietà ammontano a 1,5 milioni di euro (la nuova rotatoria la pista ciclabile e tutte le piccole opere di connessione del nuovo piano) e ad esse si aggiungono le opere che rimarranno di proprietà del proponente ovvero i parcheggi di pertinenza e la viabilità interna saranno acquisite dal Comune a titolo gratuito delle aree verdi a fianco del cimitero cittadino che permetteranno di completare il percorso ciclopedonale e progettare un ambito fruibile e ambientalmente sostenibile Il piano garantirà poi nuove risorse per le casse cittadine: in tutto altri 1,7 milioni di euro di oneri qualitativi che permetteranno al Comune di finanziare opere pubbliche come la ristrutturazione dei due cimiteri di Cerro e di Cantalupo con l’abbattimento delle attuali barriere architettoniche e molto probabilmente di iniziare la sistemazione del centro storico per proseguire il lavoro avviato con la nuova Galleria Grassi e la Biblioteca Cerro, fa fumare minori in una sala del suo locale. Multato per più di 8 mila euro 6 occhi elettronici a sorvegliare il cimitero il tutto mascherato da intervento di “riqualificazione ambientale” Questo ci riporta alla memoria quanto duro e faticoso fu il cammino della cittadinanza cerrese rappresentata dal Comitato anti-discarica negli anni 90: manifestazioni un presidio permanente davanti ai cancelli della discarica cittadini denunciati per i blocchi stradali ma poi assolti dal giudice Bricchetti in quanto agirono in nome del sacrosanto diritto alla salute Ciò permise di siglare con la Regione nel 1999 l’Accordo di Programma che sancì la chiusura definitiva della discarica Tale Accordo prevedeva che non sarebbe stato più possibile conferire alcun rifiuto ma solo terra e rocce di scavo oltre all’obbligo di effettuare interventi di recupero ambientale ben definiti; interventi ad oggi eseguiti solo in minima parte in tutti questi anni da parte della società di gestione dell’area (prima denominata Simec il progetto presentato dal Comune di Cerro Maggiore conferisce a Renna l’incarico di procedere al “recupero ambientale” dell’area ma numerosi aspetti non hanno nulla a che fare con l’ambiente: – Conferimento per i prossimi 10 anni di 2,1 milioni di metri cubi di materiali contenenti concentrazioni di metalli pesanti (arsenico Pcb e altre sostanze contaminanti compatibili solo con siti industriali su un terreno che una sentenza del Consiglio di Stato ha già giudicato pericolosamente vicino alla falda acquifera – I controlli previsti dall’amministrazione saranno esclusivamente di tipo quantitativo e su carta: si limiteranno a verificare il peso dei materiali senza alcuna analisi su che cosa venga effettivamente sversato o sul livello di contaminazione Questo approccio non offre alcuna garanzia per i cittadini e l’ambiente poiché non verranno effettuati controlli sulle caratteristiche del materiale conferito il sistema si ridurrà a un mero controllo economico accertando solo che i pagamenti tra chi sversa e l’amministrazione siano corretti e proporzionati l’assenza di verifiche effettive solleva da ogni responsabilità il gestore e tutta la filiera rendendo impossibile risalire a chi dovesse aver trasportato e conferito materiali non conformi – Recupero morfologico dell’area con ripristino a verde unitamente alla successiva realizzazione di un parco fotovoltaico privato senza alcun beneficio economico per la comunità… tra 10 anni Questo approccio ha tutti i presupposti per sfociare in un nuovo danno all’ambiente e alla salute dei cittadini Sullo sfondo il primato degli interessi del privato davanti a quelli della collettività Ricordando che dopo la chiusura della discarica seguirono corruzione e capitali sequestrati all’estero al fine di evitare un nuovo tragico epilogo chiediamo a gran voce lo stop del progetto appena descritto e l’attuazione di un vero recupero ambientale In nome di chi si è battuto negli anni 90 per la chiusura di una discarica che è stata e sarà la vergogna del nostro territorio desideriamo con questa petizione far sentire la voce della gran maggioranza dei cittadini che ritiene di non meritare un progetto di “riqualificazione ambientale” che passa attraverso 10 anni di conferimenti di nuovi materiali contaminati Se ritieni che il territorio abbia già pagato un prezzo troppo salato e soprattutto se hai a cuore l’ambiente e la salute pubblica ti chiediamo di firmare questa petizione e di divulgarla il più possibile sul territorio e sui social Spruzzano spray al peperoncino nel multisala di Cerro Maggiore: 2 intossicati Il sindaco spiega il Comune ai bimbi in visita L’assessorato alla cultura del Comune di Cerro Maggiore e Proloco Cerro e Cantalupo propongono per lunedì 10 marzo 2025 un doppio esclusivo appuntamento presso la nuova Galleria Grassi di via San Carlo Alle ore 19 il Presidente di Proloco e il Sindaco di Cerro Maggiore consegneranno il premio alla carriera alla celebre cantante Iva Zanicchi Alle 21.00 la Senatrice Stefania Craxi presenterà il proprio libro “All’ombra della storia” il memoriale dedicato dalla figlia ad uno dei protagonisti della vita politica italiana di fine Novecento La partecipazione ad entrambi gli eventi è gratuita replica ai sindacati che nella giornata di venerdì 27 febbraio hanno organizzato uno sciopero con i lavoratori coinvolti nella vertenza di licenziamento avviata dall’azienda che a causa di fattori esterni come il rincaro energetico è in crisi La società nel suo commento ha voluto spiegare il suo impegno nel cercare di tutelare i lavoratori ed ha sottolineato di aver già ricollocato alcuni lavoratori Dunque per la proprietà quanto affermato dai sindacati della Fiom Cgil non corrisponde a quanto negoziato nei mesi scorsi con il sindacato e la RSU aziendale «Come già anticipato almeno un anno fa alle OO.SS e alla RSU – si legge nella nota inviata dall’azienda - a causa del perdurare della situazione congiunturale dei mercati dovuta prima all’epidemia Covid-19 all’aumento dei costi e dei tempi di trasporto per l’importazione dall’Oriente la Società sta vivendo una pesante contrazione del numero degli ordini in alcune divisioni e per i piccoli apparecchi elettrici e l’arredamento con conseguente significativo calo di fatturato» Nonostante l’anno di cassa integrazione ordinaria introdotto in funzione di una possibile ripresa del lavoro la proprietà ha constato che la situazione è peggiorata per le divisioni coinvolte» La società per correre ai ripari si è trovata costretta ad avviare una procedura di chiusura di due rami d’azienda che si trovano «in grande difficoltà A questo si aggiunge la richiesta della procedura di riduzione del personale «per evitare che le condizioni degenerassero coinvolgendo ulteriori rami d’azienda al contrario di quanto asserito dal sindacato durante lo sciopero a fronte di un numero iniziale indicato pari a 19 (diciannove) esuberi nel corso della negoziazione e con specifica iniziativa dell’azienda sono stati già ricollocati 9 (nove) dipendenti tra cui peraltro compaiono 2 (due) lavoratori inclusi nelle categorie protette a cui abbiamo rivolto particolare attenzione» Lavoratori in sciopero alla Müster & Dikson di Cerro Maggiore, 19 posti a rischio Da un lato il “Comitato no discarica” che per il progetto ai blocchi di partenza per il futuro del Polo Baraggia parla di intervento «mascherato da riqualificazione ambientale» e di «riapertura di fatto della discarica» Dall’altro l’amministrazione comunale che difende il progetto e chiede di «affrontare la questione con onestà intellettuale e quel pragmatismo che dovrebbe essere il fondamento di una corretta e sana gestione amministrativa lasciando da parte le strumentalizzazioni e senza giocare sulle paure dei cerresi e cantalupesi» È scontro a Cerro Maggiore intorno al destino dell’area a cavallo con Rescaldina già al centro di tante battaglie contro l’allora discarica negli anni ’90 «Sapere che la questione della ex discarica abbia ancora importanza per il nostro territorio ci rassicura – sottolineano da Palazzo Dell’Acqua - La nostra amministrazione è sempre stata in prima linea a combattere battaglie giudiziarie lunghe ed importanti che fortunatamente per il nostro paese abbiamo vinto Purtroppo in quei mesi non c’era nessuno a sostenerci ma non abbiamo desistito: il rischio era la possibile riapertura di una discarica di rifiuti speciali non putrescibili (eternit) Già questi fatti inconfutabili basterebbero per far capire come la pensiamo Superato l’ostacolo più grosso e pericoloso con la vittoria nei tribunali ci siamo seduti al tavolo con la proprietà in una posizione di maggiore forza per affrontare con equilibrio la soluzione definitiva del problema» «Dopo un anno di negoziazione il progetto proposto dalla proprietà ha permesso la stesura di un protocollo di intesa che con massima trasparenza abbiamo presentato alla cittadinanza in campagna elettorale – aggiungono dall’amministrazione comunale - il testo è stato approfondito dal punto di vista legale con le opportune puntualizzazioni della normativa ambientale di riferimento La bozza della convenzione è stata presentata pubblicamente in commissione nel mese di novembre prima che l’iter amministrativo partisse pubblicando sul sito del Comune sia la registrazione della riunione che i testi discussi perché riteniamo la trasparenza e la conoscenza su argomenti così importanti da andare oltre l’usuale» «Per tutti questi motivi siamo contenti che oggi ci sia un interlocutore come il comitato e siamo disponibili a spiegare nuovamente al direttivo il progetto di recupero ambientale perché evidentemente qualcuno ci vuole divisi – concludono Nuccia Berra e i suoi - Le imprecisioni che si leggono sui social sul progetto di recupero ambientale sono eccessive e rischiano di favorire la circolazione di fake news assurde che non giovano alla soluzione definitiva del problema dell’area Baraggia Per questo progetto di recupero abbiamo scelto di utilizzare una norma ambientale molto restrittiva proprio per sottolineare come questo tema deve essere ed è trasversale i materiali che si vorrebbero utilizzare per il progetto di recupero ambientale sono controllati all’origine con controlli chimici da parte di Arpa (soggetto preposto) e definiti dalla legge proprio perché trattasi di recupero ambientale e non discarica» E il momento per Palazzo Dell’Acqua è proprio “quello giusto” «Abbiamo vinto tutti i processi e proprio in questi mesi si è discusso dell’ampliamento del Conad di Rescaldina ma non solo: ci sono ben tre aree dismesse nel nostro Comune in fase di rigenerazione urbana – spiegano dall’amministrazione comunale - Con l’approvazione definitiva del Comune di Rescaldina all’ampliamento di 25.000 metri quadri per il centro commerciale Conad l’operatore avrebbe la possibilità di avere il materiale a portata di mano E tutto questo è compatibile con la legge voluta dal Governo Gentiloni nel 2017 Se perdiamo questo treno per divisioni politiche e posizioni pretestuose e politicizzate siamo aperti a rispondere alle perplessità per fugare ogni dubbio: chiediamo solo di affrontare la questione con onestà intellettuale e quel pragmatismo che dovrebbe essere il fondamento di una corretta e sana gestione amministrativa CERRO MAGGIORE (MILANO) – Un’ora di sciopero, bandiere al vento, striscioni e un presidio compatto davanti ai cancelli di via Kennedy: così, nel primo pomeriggio di giovedì 27 febbraio, i lavoratori della Muster & Dikson hanno manifestato la loro rabbia e preoccupazione di fronte alla prospettiva di 19 licenziamenti nel reparto metalmeccanico. Un taglio che colpirebbe duramente l’organico dell’azienda cerrese, riducendo sensibilmente la forza lavoro, attualmente composta da 110 dipendenti. Alcune decine di lavoratori hanno presidiato l’ingresso della fabbrica bloccando i mezzi in entrata, un segnale chiaro della determinazione a non lasciare che questi licenziamenti passino inosservati. E la tensione potrebbe salire ancora: nei prossimi giorni si ipotizza un inasprimento delle proteste, con ulteriori ore di sciopero e nuove azioni di blocco. Nel frattempo, dai vertici aziendali della Muster & Dikson non è arrivata alcuna replica. Presentato in commissione a Cerro Maggiore il progetto per il recupero ambientale del Polo Baraggia la voragine a cavallo tra Cerro Maggiore e Rescaldina lasciata dalla ex discarica che si era guadagnata a tutti gli effetti il ruolo di protagonista durante l’ultima campagna elettorale quando l’allora amministrazione uscente di Nuccia Berra aveva alzato il sipario su una prima bozza di convenzione che aveva incontrato lo scetticismo di Rescaldina scarti di lavorazione industriale e terre provenienti da attività di recupero Al progetto si erano da subito opposti i Comuni di Cerro Maggiore e Rescaldina puntando il dito soprattutto contro due aspetti In primis l’accordo di programma di venti anni prima per il ripristino di adeguate condizioni ambientali e di riqualificazione territoriale del polo Baraggia: accordo le cui finalità non erano state completamente assolte e in base al quale non era prevista la possibilità di conferire altri rifiuti criterio localizzativo per le discariche che punta ad evitare concentrazioni eccessive di rifiuti in base al rapporto tra il quantitativo di rifiuti e l’estensione del territorio nell’ottica di tutelare l’ambiente e la salute pubblica pur garantendo un corretto dimensionamento delle aree adibite a discarica la società che negli anni passati ha provato a far riaprire i battenti alla discarica sulle scia di quanto promesso in campagna elettorale Cerro Maggiore ha portato la bozza di convenzione per il recupero ambientale del Polo Baraggia in commissione «Un progetto ambizioso – spiegano dall’amministrazione comunale – che si prefigge in primis di riempire la depressione della ex Cava “tombando” per sempre le idee di riapertura della discarica e proprio su quell’area che tanti problemi ha dato nel passato vorremmo realizzare un impianto eco-sostenibile per la produzione di energia pulita «Questa convenzione – aggiungono da Palazzo Dell’Acqua - riporta in primo piano anche il tema delle compensazioni che la nostra comunità dovrebbe ottenere per aver sofferto la discarica per anni e anni i vapori e gli scontri per garantire la nostra sicurezza come ben sancito nell’accordo di programma del lontano 1999 che ritornasse il vincolo del divieto di aprire nuove discariche» L’intervento prevede il riempimento in dieci anni della cavità con terre rocce di scavo e materiali assimilabili che rispettino comunque i valori di concentrazioni soglia di contaminazione nel suolo e nel sottosuolo stabiliti per i siti ad uso commerciale ed industriale (indicati nella cosiddetta colonna B) dal Testo Unico Ambientale garantendo che la destinazione finale dell’area sia compatibile con quella prevista dal PGT che la individua come area pubblica per la produzione di energia rinnovabile da un geologo appositamente incaricato dal Comune per da prassi per le attività di cava approvate da Città Metropolitana «è stato definito un sistema che garantirà al Comune un ristoro economico che potrà essere destinato a migliorare i servizi comunali o per realizzare nuove infrastrutture necessarie – sottolineano dall’amministrazione - Lo stesso dicasi per il contributo annuale di manutenzione stradale che potrebbe essere attivabile a determinate condizioni sottolineando che il percorso dei mezzi non dovrà impegnare le vie del centro urbano a pena di costose penali previste» QUI LA BOZZA DELLA CONVENZIONE I tempi dell’iter che permetterà di vedere andare in porto il progetto Dopo la presentazione della bozza di convenzione in commissione dovrà ora essere approvato l’atto di indirizzo in giunta a valle del quale con ogni probabilità la proprietà presenterà una richiesta di permesso di costruire convenzionato Il passaggio successivo sarà la convocazione di ufficio di una conferenza di servizi L’autorizzazione conclusiva sarà poi portata in consiglio comunale per definire il permesso di costruire convenzionato Se nel corso dell’iter comunale non arrivasse l’autorizzazione di Città metropolitana servirà anche un’istanza per l’autorizzazione del progetto da parte di Palazzo Isimbardi La convenzione presentata in commissione da Cerro Maggiore ha suscitato come era già successo nella primavera 2023 l’altro Comune su cui insiste il Polo Baraggia che parla di «convenzione capestro» e non ha peraltro nascosto «stupore per il mancato coinvolgimento e condivisione di aspetti importanti come ad esempio la costituzione di una nuova società» per la realizzazione dell’operazione Su tutti «l’apertura al riempimento con materiale in colonna B che di fatto solleva il primo operatore dagli obblighi assunti con la prima convenzione» Serata di festa per la Pro Loco di Cerro Maggiore e Cantalupo che lunedì 10 marzo ha festeggiato i suoi primi dieci anni di attività nella nuova Galleria Grassi consegnando il premio alla carriera ad un’ospite di eccezione: Iva Zanicchi conduttrice televisiva e anche europarlamentare Iva Zanicchi ha iniziato a cantare nelle balere romagnole per poi fare il suo esordio vero e proprio sulla scena musicale nel 1960 diventando una delle voci di punta della casa discografica Ri-Fi In carriera la cantante ha vinto tre festival di Sanremo salendo 11 volte da protagonista sul palco dell’Ariston dove durante l’ultima edizione del festival della canzone italiana ha ricevuto il premio alla carriera Zanicchi  è stata anche la prima donna italiana a cantare al Madison Square Garden e in URSS «Quest’anno come Pro Loco festeggiamo i dieci anni di attività e non poteva esserci regalo più grande di quello che ci ha fatto Iva Zanicchi – sottolinea il presidente dell’associazione Alex Airoldi - Cinque anni fa abbiamo premiato Wilma De Angelis ed era giusto continuare su questa scia con una vera regina della canzone italiana» «Accogliere nel nostro Comune una figura di tale spessore umano e artistico è stato un privilegio – aggiunge l’assessore a Cultura La sua presenza ha reso questa giornata ancora più speciale alla sua simpatia e alla grande umanità che la contraddistingue per aver condiviso con noi questo momento indimenticabile» La serata di festa della Pro Loco è poi proseguita con la presentazione del libro “All’ombra della storia” di Stefania Craxi in una tavola rotonda che ha visto protagonisti l’assessore regionale Gianluca Comazzi Teresina Rossetti della Pro Loco e il consigliere del Municipio 2 di Milano Maurizio Nava la srl alla quale era stato ceduto dopo il primo passaggio a Monte dei Paschi di Siena il diritto di superficie per l’area dove è stata realizzata la piscina La vicenda finita tra le aule del palazzo di giustizia meneghino era iniziata ormai diversi anni fa quando aveva preso il via l’iter per realizzare una “nuova” piscina dotata anche di una vasca esterna intervento per il quale si era optato per la formula del project financing Palazzo Dell’Acqua si era anche fatto garante del gestore davanti all’Istituto per il Credito Sportivo sottoscrivendo una fideiussione da oltre 1,5 milioni di euro E proprio il pagamento della fideiussione aveva fatto da detonatore alla vicenda tra il 2018 e il 2019 quando l’Istituto per il Credito Sportivo aveva chiesto al Comune di Cerro Maggiore di far fronte alle inadempienze di NAM pagando la cifra per la quale aveva prestato la garanzia: cifra che alla fine Palazzo Dell’Acqua aveva dovuto saldare nonostante i tentativi di trovare altre soluzioni con le parti in causa da via San Carlo avevano dichiarato risolta la concessione e lì la vicenda si era spostata nelle aule del Tribunale di Milano non solo non aveva lasciato l’impianto di via Boccaccio come avrebbero voluto da Palazzo Dell’Acqua ma aveva citato in giudizio il Comune per far valere la nullità o comunque l’annullabilità della fideiussione Tesi che tre anni dopo era stata “bocciata” dai giudici di primo grado con la Corte d’Appello di Milano che nel prosieguo dell’iter giudiziario aveva poi messo nero su bianco la conclusione del contratto concessorio e della rinuncia di NAM a qualunque indennizzo e all’impugnazione della sentenza NAM aveva sollevato anche il nodo dell’indennizzo economico riconosciuto dalla sentenza in caso di rilascio del centro natatorio a fronte del quale per la società Palazzo Dell’Acqua non avrebbe potuto richiedere a NAM l’intero importo che versato all’Istituto del Credito Sportivo in qualità di fideiussore Intanto la piscina di Cerro Maggiore è ripartita con una nuova gestione “firmata” Euro.PA cui l’impianto natatorio è stato affidato nei mesi scorsi per i prossimi sei anni Ancora Forze dell’Ordine al caseggiato al civico 68 di via Dante a Cerro Maggiore sgomberato ormai quasi due anni e mezzo fa dopo essere stato dichiarato inagibile lo stabile è stato oggetto di un intervento voluto dalla Questura eseguito dalla Polizia di Stato con il supporto della Polizia Locale di Cerro Maggiore: intervento che «ha portato al fermo di cittadini extracomunitari che si trovavano all’interno della proprietà nel momento dei controlli programmati» come spiega il vicesindaco e assessore alla Polizia Locale Alessandro Provini cercando di attivare i proprietari ed al tempo stesso vigilando sulle possibili attività abusive – sottolinea il vicesindaco - Per questo motivo continuiamo a interloquire con la Prefettura di Milano ed abbiamo concluso diverse azioni congiunte con le Forze dell’Ordine Un grande e valido aiuto ci arriva direttamente dai nostri Carabinieri Grazie al loro impegno riusciamo a vigilare la zona in tutte le ore del giorno e della notte con la finalità di analizzare i cambiamenti» abbiamo più volte agito per evitare l’occupazione abusiva dei locali asportando scale o altri mezzi utilizzati per cercare di superare le attuali murature – aggiunge Provini - Certamente non possiamo sostituirci ai privati proprietari nella vigilanza di immobili di cui non abbiamo la diretta proprietà ma continuo a sottolineare che stiamo agendo come e più di ciò che si vede» Mentre il “Comitato no discarica” si prepara a scendere in piazza domenica 30 marzo per raccogliere firme contro il progetto ai blocchi di partenza per il futuro del Polo Baraggia “bollandolo” come intervento «mascherato da riqualificazione ambientale» e «riapertura di fatto della discarica» arriva – ed era nell’aria – un’altra bocciatura per la proposta messa a punto da amministrazione comunale di Cerro Maggiore e operatore per il destino dell’area a cavallo con Rescaldina già al centro di tante battaglie contro l’allora discarica negli anni ’90 E se tutti questi camion li moltiplichiamo per dieci anni Siamo arrivati a conteggiare 154mila camion Sarebbe una colonna lunga circa 1.800 chilometri: come da Rescaldina a Palermo… Ma tutta sul territorio di Rescaldina Vivere Rescaldina appoggia e chiede di firmare la petizione del “Comitato no discarica” di Cerro Maggiore» L’intervento prevede il riempimento in dieci anni della cavità con terre rocce di scavo e materiali assimilabili che rispettino i valori di concentrazioni soglia di contaminazione nel suolo e nel sottosuolo stabiliti per i siti ad uso commerciale ed industriale indicati – nella cosiddetta colonna B – dal Testo Unico Ambientale con una destinazione finale dell’area in linea con quella prevista dal PGT Accedi o registrati per commentare questo articolo Non sei registrato? 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