Home » Maltempo del 16 e 17 aprile 2025: chi ha subito danni conservi la documentazione che li attestano Il Dipartimento Protezione civile e Vigili del fuoco della Valle d’Aosta fa sapere che le tempistiche e le modalità per presentare le domande di ristoro dei danni subiti durante gli eventi calamitosi del 16 e 17 aprile scorsi saranno eventualmente rese note successivamente L’iter dipenderà dall’esito della richiesta di decretazione dello Stato di Emergenza che il Presidente della Regione Testolin sta predisponendo Dopo l’emissione del decreto di calamità regionale (n saranno avviate le procedure per la richiesta dei danni secondo quanto previsto dalla legge regionale di protezione civile (5/2001) in coordinamento con l’eventuale dichiarazione dello Stato di Emergenza nazionale Le modalità operative saranno comunicate tramite mezzi di informazione e canali istituzionali L’invito a tutti coloro che hanno subito danni materiali è raccogliere e conservare la documentazione utile perizie tecniche e fatture per eventuali lavori di ripristino già eseguiti Si specifica che i ristori riguarderanno esclusivamente danni materiali e non includeranno danni indiretti Per quanto riguarda invece i consorzi di miglioramento fondiario e le consorterie, l’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali ha già attivato la possibilità di presentare domande di contributo, utilizzando la modulistica disponibile sul sito della Regione: moduli per calamità naturali 16 e 17 aprile 2025. AostaNews24.it Cercle Proudhon EdizioniP.Iva 01242210076Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015 AostaNews24.it Cercle Proudhon EdizioniP.Iva 01242210076Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015 AccediCosa serve ai territori Ravenna, 7 marzo 2025 – Alla luce della sua dinamica poteva avere conseguenze decisamente peggiori la paurosa uscita uscita di strada di un’auto avvenuta ieri mattina lungo la statale 16 Adriatica alle porte di Mezzano. Intorno alle 7 il conducente, un cittadino straniero, alla guida di una Toyota Corolla stava percorrendo la trafficata arteria (in quel tratto denominata via Reale) con direzione di marcia Ravenna-Ferrara. Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif AccediGiovani morti per niente Santa Croce sull’Arno (Pisa), 18 settembre 2023 – E’ una di quelle morti che lasciano sgomente un’intera comunità, perché ad andarsene non è una persona qualunque. Santa Croce piange la scomparsa di Piero Conservi, già assessore allo sport per un decennio, governatore della locale Misericordia, presidente della squadra di pallavolo dei Lupi e segretario generale della mitica “A.S. Lupi” per circa quindici stagioni (tra gli anni sessanta e settanta), in coppia con il presidente Gronchi. Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif Con il patrocinio di DiVerdeInVerde la kermesse organizzata dalla Fondazione Villa Ghigi di Bologna con l’apertura dei giardini nei palazzi storici nella città tra il 27 e il 28 maggio 2023 gli artisti interpretano ed esprimono attraverso la loro libera creatività La Corte di Felsina che ha sede nel cuore del centro storico bolognese ospita per l’occasione le opere di più di trenta artisti di varie discipline creative L’ingresso alla mostra e agli eventi è libero.La mostra resta aperta tutti i giorni dalle ore 15.30 alle 19.00 fino a domenica 28 maggio 2023.Presso La Corte di Felsina e costituiscono ormai in ventun Paesi del mondo il più grande esempio di museo diffuso della memoria: oltre 75mila piccole targhe d’ottone della misura di un sampietrino (dieci per dieci centimetri) poste davanti alla porta dell’ultima abitazione delle vittime del nazismo o sul luogo in cui furono fatte prigioniere quella della deportazione e – qualora si conosca – la data della morte minuziosa realizzazione si devono all’artista tedesco Gunter Demnig durante una commemorazione a Colonia dei mille sinti deportati dai nazisti Di fronte a chi negava con forza l’esistenza di quel crimine Demnig decise di dedicare il proprio lavoro ad un’opera continua di forte impatto e – al tempo stesso – discreta rispettosa: uno strumento formidabile contro l’oblio e il negazionismo Nel 1992 installò i primi Stolpersteine proprio a Colonia ogni singolo Stolperstein e lo interra personalmente ha fatto l’abitudine a quel gesto quasi rituale risponde con un velo di tristezza negli occhi chiari ma con estrema determinazione: «Ogni volta che incido i nomi nell’ottone Solo così – aggiunge – ricordo a me stesso che uomini e donne che erano magari vicini di casa della verticalità tipica dei soggetti monumentali; per di più gli Stolpersteine hanno bisogno di una distanza ravvicinata per essere notati ed osservati e mettono in luce un altro aspetto importante L’artista è convinto che queste pietre piccine parlino più di ogni dichiarazione stentorea: «Credo siano importanti per il nostro futuro – commenta –ma anche per tutti coloro che non hanno più un posto dove piangere i propri cari … dice il Talmud che quando il nome di un essere umano è scritto La prima posa in Italia di quelle che sono state chiamate “pietre d’inciampo” (forse rifacendosi ad un passo della Bibbia e della Lettera di San Paolo ai Romani come ha suggerito il direttore del Museo di via Tasso al momento in cui il progetto ha preso forma) è stata effettuata a Roma il 28 gennaio 2010: trenta sampietrini dedicati ad ebrei sono stati installati in cinque Municipi della capitale Gunter non si è più fermato: anche per l’Italia molte altre città sono state coinvolte nella sua opera dalle famiglie o dagli amici delle vittime (che forniscono i dati biografici essenziali) mentre l’autorizzazione alla posa è fornita dai Municipi che s’incaricano di tutelarne la permanenza La scelta in controtendenza di Demnig di non utilizzare il piano verticale bensì di disporre sulla strada le pietre d’inciampo rende assimilabile la sua opera alle tombe pavimentali Un inciampo soprattutto morale; persino un azzardo una traccia volta a sollecitare il confronto tra individuo e collettività Con il suo inevitabile valore semantico di natura politica perché la gente si sentiva troppo coinvolta dai crimini passati per doverli ricordare ogni giorno alcune pietre dovettero essere posate ben lontane dai portoni d’ingresso si preferisce rubarle o lesionarle: è tristemente noto il caso del farmacista romano reo confesso di averle asportate al numero 67 di via Santa Maria di Monticelli sono state rubate venti pietre d’inciampo posate in via Madonna dei Monti poi reinstallate: «Tutto questo non mi ferma – sostiene Demnig – perché sono infinitamente di più le pietre che posiamo di quelle che vengono rovinate e che saranno comunque riparate e rimesse in sede Ne sono state rubate finora circa ottocento contro le oltre settantamila che abbiamo installato ne sono state posate centinaia in questi anni dai capoluoghi di provincia ai piccoli centri Alla memoria di Gilda Forti e in via Stella dall’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser) con la posa delle prime dodici pietre nel sestiere di Cannaregio sempre arricchita dalla presenza dello stesso Demnig La posa a gennaio 2023 di altri 24 stolpersteine ne farà contare in tutto 160 (tra personali e collettive come nel caso dei deportati dalla Casa di Riposo del Ghetto Di molti veneziani ebrei conosciamo i destini: storie di persone vittime di una ferocia inaudita Vicende di giovani coppie come quella di Enrico Mariani e di Pia Cesana Deportati con il loro bimbo di appena due mesi Lì verranno immediatamente separati: Pia e Leo con ogni probabilità assassinati subito; Enrico morirà nel gennaio del 1945 pochi giorni prima dell’arrivo dei soldati russi Oppure lo sterminio di famiglie numerose che ancora vivevano nel Ghetto Come quella del chazàn (cantore) della Scola Spagnola Ugo Beniamino Levi e di sua moglie Bruna Grassini due bimbi in braccio ad un testimone che sopravviverà in modo rocambolesco alla Shoah «Avevo chiesto ad un fotografo ebreo tedesco e gliela avevo pagata cinquanta centesimi … lui era di passaggio a Venezia stava cercando di fuggire in America o in Israele» I Levi furono catturati il cinque dicembre del 1943 Nonostante il sacrificio del Presidente della Comunità Ebraica veneziana che si suicidò per non consegnare ai nazisti l’elenco degli iscritti tra il dicembre del 1943 e nell’anno successivo Tutti coloro che non avevano compreso il pericolo non erano fuggiti (spesso per mancanza di denaro) o non si erano nascosti ricordate nel monumento in memoria nel campo di Ghetto Novo se ne è andata quasi centenaria nel gennaio dell’anno scorso Restano le pietre d’inciampo. E l’attenzione di tutti i ragazzi che, con le loro scuole, gli insegnanti, le famiglie, vengono in Ghetto a Venezia. A farsi raccontare le storie di Leo, di Leonella, di Mario e degli altri. Il sito www.pietredinciampovenezia.it fornisce continui aggiornamenti e strumenti utili per la didattica Il progetto prevede addirittura di poter “adottare” una pietra e prendersene cura e a dare frutto al di là di ogni revisionismo Le Pietre d’Inciampo sono la nostra memoria: soffermiamoci sempre per rivolgere un pensiero pieno d’amore quando le incontriamo Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento il Giornale che parla di Voi.Tutti i giorni alla scoperta del Triveneto con le notizie la terra e le eccellenze.éNordEst è una Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Venezia n iscrizione al ROC 30954.Direttore Responsabile: Edoardo Pittalis Contatti: info@enordest.it, tel. 041 5725873 © 2022 éNordEst - Il Giornale che parla di Voi. © 2022 éNordEst - Il Giornale che parla di Voi. "La ZES Sardegna ha già compiuto passi in avanti notevoli in termini di valorizzazione delle reti di impresa e di attrattività dei territori, e si tratta di risultati che vanno tutelati sul piano politico e di governance. In meno di un anno è stata costruita una struttura capace di attrarre imprese ad alto valore produttivo ed economico creando un sistema che meglio si adatta alle specificità della nostra Regione". "Ci sono almeno due grandi specificità che caratterizzano e differenziano la Sardegna rispetto agli alle altre regioni e Zes - continua Michele Pais - una fisica, la condizione insulare, che determina un gap territoriale e di connessione infrastrutturale, ed una giuridica costituita dal nostro Statuto speciale di autonomia rafforzato dal principio di insularità sancito nella Costituzione. Condizioni che mal si conciliano con una grande Zes che consideri tali specificità". "Inoltre a ciò si aggiunga che ognuno degli otto porti sardi ha una particolare vocazione che determina un ulteriore livello di complessità della nostra ZES" - aggiunge il presidente Pais - "Nei 2.696 ettari di ZES si stanno valorizzando settori strategici come la logistica a Cagliari, la nautica ad Olbia e in Ogliastra, l'agroindustria a Oristano e metalmeccanica e chimica a Porto Torres". Solo in seguito scoprii un episodio drammatico: a vent’anni era rimasta incinta a seguito di uno stupro da parte di un uomo più anziano. Decise di non abortire, ma il contratto con la Vides la vincolava a seguire le decisioni del titolare Cristaldi e lui, per tutelarne l’immagine, decise di far passare il figlio Patrick per fratello. Rivelò la verità solo anni dopo a Enzo Biagi . Priamo Bocchi è il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Parma. Lo abbiamo intervistato a 360° sulle attività amministrative della maggioranza e di FdI, oltre che su alcuni temi nazionali. Dopo un anno e mezzo di studio e opposizione, quali punti deboli hai individuato nell’Amministrazione Guerra? Le debolezze dell’Amministrazione Guerra sono tante e riconducibili a un vulnus di fondo: una maggioranza eterogenea, disallineata su troppe questioni cruciali e litigiosa. Mancando compattezza e una visione unitaria del futuro della città il risultato dell’azione amministrativa sono l’inerzia o scelte pasticciate e guidate da continui compromessi e mediazioni al ribasso. L’assessorato di Brianti, quello assai delicato e importante del welfare, ha prodotto solamente sterili convegni, tavoli, cabine di regia e osservatori senza una visione strategica e politica, senza apportare alcuna novità sostanziale al deficitario sistema del sociale delle giunte Pizzarotti. L’assessore Bonetti con la sua marcata ed evidente impronta ideologica non ha apportato alcun miglioramento sulle liste d’attesa di nidi e materne per le quali Parma è fanalino di coda in Emilia Romagna. L’assessorato di Lavagetto ha completamente trascurato la promozione turistica della città. Infine la sicurezza: nonostante i proclami e le promesse ad oggi il numero di agenti della polizia locale è immutato e sotto organico: è stato smantellato il nucleo investigativo, mancano i presidi nelle ore e nei luoghi critici della città che è sempre più insicura. Su quali temi, come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, più state insistendo in Consiglio comunale? La nostra azione di opposizione è rigorosa e puntuale su tutti i temi amministrativi: di critica e controllo ma anche propositiva. Senza indulgere in una contrapposizione forzata e ideologica abbiamo dato il nostro sostegno a delibere quali quelle dell’aeroporto, dell’operazione Fiere di Parma – Fiera di Milano e dello stadio, per esempio. In particolare siamo insistendo sulla necessità di nuove ed efficaci politiche di welfare, sul bisogno del territorio di colmare un evidente deficit infrastrutturale, sulla cura e il rilancio del centro storico, sul miglioramento dei servizi educativi, sulla sicurezza. Nuovo Stadio Tardini: qual è la tua posizione? Quanto il tema dell’immigrazione può essere ancora una o la bandiera di Fratelli d’Italia, ora che a governare c’è Giorgia Meloni? Se al posto di Elly Schlein ci fosse stato Stefano Bonaccini, sarebbe stata più dura per il centrodestra? AccediFascisti Puoi modificare in ogni momento le tue scelte dal pannello delle preferenze Se accetti i cookie di profilazione visualizzerai messaggi pubblicitari personalizzati e in linea con i tuoi interessi oltre a sostenere il nostro impegno nel fornirti sempre contenuti e servizi di qualità Senza invece installi solo i cookie strettamente necessari durante la navigazione visualizzerai invece pubblicità generalista casuale anziché personalizzata che potrebbe infastidirti perché non sarà possibile controllarne né la frequenza poiché la pubblicità personalizzata ci consente di fornirti ogni giorno servizi efficienti e di qualità senza il tuo consenso ai cookie di profilazione in caso di utilizzo del servizio Virgilio Mail ti sarà richiesto di acquistare uno dei nostri abbonamenti a pagamento a partire da 3,99€/anno Trascorsa la Pasqua ci ritroviamo con tanta cioccolata non finita delle uova regalate solitamente è quella di riporla in frigorifero nella convinzione che in questo modo si manterrà più a lungo riporre il cioccolato – che si tratti di uova pasquali ovetti o della più tradizionale tavoletta – nel refrigeratore è sbagliato se mentre state leggendo queste righe avete quel che avanza del vostro uovo in frigo Quando si tiene il cioccolato a basse temperature l’acqua che si condensa danneggia lo zucchero contenuto all’interno della tavoletta Si tratta di una reazione che avviene a livello microscopico e della quale abbiamo anche la prova visiva Ciò che succede, dunque, è che lo zucchero si cristallizza, creando quella patina biancastra che vediamo in superficie. Un problema, fortunatamente, prevalentemente estetico, visto che la cioccolata ‘imbiancata’ resta commestibile. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P Dei cosiddetti “autotest” per il coronavirus siamo tutti ormai a conoscenza Si tratta del test rapido di tipo antigenico che generalmente si esegue con un prelievo nasale (ma ci sono anche test antigenici salivari che consente di rilevare gli antigeni “nucleoproteici” espressi sulla superficie del coronavirus Ma anche per questo tipo di dispositivi bisogna fare attenzione al modo di conservazione Eccessivo caldo (ma anche eccessivo freddo) possono infatti alterare l’efficacia dell’autotest ricordatevi di acquistare solo kit commerciali per l’autotest per il Coronavirus che abbiano il marchio CE e siano convalidati secondo le normative vigenti in conformità con quanto stabilito a livello comunitario (UE) e nazionale ma è utile ribadirlo: mai mettere i test alla luce diretta del sole soprattutto quello cocente di questi giorni Ciò ne altererebbe la funzionalità e aumenterebbe il rischio di risultati falsi negativi quindi potrebbe non mostra un’eventuale infezione da coronavirus perché anche i kit dei test fai-da-te non tollerano bene il freddo tanto che potrebbe dare origine a falsi positivi anche forti sbalzi di temperatura sono un problema L’ideale è quindi conservarli in un luogo fresco A quali temperature devono essere conservati i test sono gli stessi produttori a raccomandare uno stoccaggio tra cinque e 30 gradi leggete sempre le etichette della confezione o alle istruzioni che i tamponi fai-da-te non rientrano nelle raccomandazioni ufficiali e soprattutto vengono sconsigliati dalla maggior parte degli esperti a causa di diversi limiti che non riguardano la sola affidabilità (rischio di falsi positivi e falsi negativi) Il Ministero della Salute raccomanda di fare il tampone molecolare – il “gold standard” per la diagnosi della COVID-19 – o l’antigenico rapido in base alle circostanze Per i risultati positivi al test fai da te COVID-19 ricordate che è sempre opportuna poi la conferma con tampone molecolare Fonte: BMG Maurizio Gherardini, GM del Feneerbahce, è stato ospite di Sport Club. Ecco due sue dichiarazioni riportate da bolognabasket.org «Questo è il mese che conta per definire le squadre non sono certo io la persona che può dire cosa farà ma la Virtus ha dimostrato di essere un club da Eurolega e va pensato in questa dimensione ma le decisioni verranno prese nelle prossime settimane» «Ho avuto la fortuna di vivere la mia passione in ambienti bellissimi e particolari ma forse dovrei pensare a fare il nonno a tempo pieno Anche se la Virtus è la Virtus e vuole tornare alla sua dimensione E sa benissimo quello che serve cosa avere successo Tutte le foto presenti in questo sito sono riservate e protette da copyright no-profit o governativo senza il permesso scritto di Sportando motorzoom.it Cambia tutto per gli automobilisti: arriva una nuova tassa vincolante e obbligatoria per chiunque abbia un’auto non più almeno: se ci conservi la macchina dentro decenni: si arriverà a pagare anche in questo caso Perché adesso da questo vincolo non si scappa: è un obbligo per tutti quelli che hanno un’auto O anche che ‘non’ se ne faccia E’ su questo fronte che scatta la nuova tassa la nuova imposizione di pagamento per gli automobilisti non puoi sfuggire dai tuoi doveri: lo dice la legge come molti avranno intuito e come sapranno le assicurazioni obbligatorie che ogni cittadino titolare di un veicolo deve pagare: e che adesso sono diventate vincolanti e tassative anche per i veicoli fermi Proprio così: anche se la tua auto è ferma in garage dal 23 Dicembre del 2023 è partito l’obbligo di assicurare anche i veicoli fermi in garage In pratica la polizza di assicurazione va pagata anche nei casi in cui il mezzo – che si tratti di una automobile o una motocicletta o altro –  si trovi in garage o parcheggiato Ciò a fronte dell’assimilazione di una Direttiva UE datata 2019 Il motivo per cui devi assicurare i tuoi veicoli anche se fermi in garage è chiaro: l’assicurazione per responsabilità civile è obbligatoria in quanto il mezzo può produrre danni anche quando non in circolazione e se si muova solo in aree specifiche e ristrette o ovunque Fanno eccezione solo i mezzi demoliti o già ritirati quello sotto fermo amministrativo o sotto sequestro da parte delle autorità senza il quale evidentemente non sarebbe possibile fare alcunché La polizza può esser sospesa per massimo 10 mesi in accordo con la compagnia Nel caso di violazione di questa regola sono previsti oltre al sequestro del veicolo e alla perdita dei punti Se si guida con assicurazione già sospesa la multa sale a 1.299 euro perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» Disse questo non perché gli importasse dei poveri perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù Quello di Maria è il profumo dell’amore purissimo per Gesù Signore ai quali Gesù aveva precedentemente dato una particolare essenza: quella del cielo Possiamo applicare a Maria ciò che il Signore ordina a Mosè circa il profumo da preparare e da riservare solo per Lui Il Signore disse a Mosè: «Procùrati balsami: storace gàlbano e incenso puro: il tutto in parti uguali una composizione aromatica secondo l’arte del profumiere Ne pesterai un poco riducendola in polvere minuta e ne metterai davanti alla Testimonianza Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore sia eliminato dal suo popolo» (Es 30,34-38) Anche San Paolo pensa a se stesso e al cristiano come vero profumo che deve inondare di odore intensissimo di vita il mondo intero Il profumo del cristiano deve essere di purissimo amore È il suo profumo che fa la differenza tra la sua religione e le altre il quale sempre ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde ovunque per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo per quelli che si salvano e per quelli che si perdono; per gli uni odore di morte per la morte e per gli altri odore di vita per la vita Noi non siamo infatti come quei molti che fanno mercato della parola di Dio Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni che all’inizio della predicazione del Vangelo nessuna Chiesa mi aprì un conto di dare e avere se non voi soli; e anche a Tessalònica mi avete inviato per due volte il necessario ma il frutto che va in abbondanza sul vostro conto Ho il necessario e anche il superfluo; sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da Epafrodìto colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli Dinanzi a questo profumo di intensissimo amore a cosa pensa Giuda Anche i poveri hanno bisogno di un intenso profumo di amore Non sa che la vita è governata solo dall’amore Gesù invita Giuda a non dare fastidio a questa donna Questo profumo va conservato per il giorno della sua sepoltura che è ormai imminente Cristo oggi ha bisogno di un po’ di amore ed oggi è giusto che gli venga donato Tutti siamo poveri in amore e tutti dobbiamo essere amati (adsbygoogle=window.adsbygoogle||[]).push({google_ad_client:"ca-pub-6421448014335599",enable_page_level_ads:true}); abbiamo utilizzato i francobolli per spedire pacchi e/o lettere ad amici e parenti Prima dell’avvento della più recente posta elettronica l’utilizzo dei francobolli era all’ordine del giorno Tale metodo di affrancatura fu inventato in occasione della riforma postale Il 6 maggio 1840 entrò ufficialmente in vigore il primo francobollo della storia – raffigurante la regina Vittoria –  che prese il nome di “Penny black” ne esiste uno in particolare che ha conservato un grande valore che può estendersi addirittura fino a ventimila euro Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere a riguardo Dopo l’invenzione del “Penny black” da parte di sir Rowland Hill pian piano tutti gli stati iniziarono a produrre il proprio francobollo che ha la funzione di attestare l’avvenuto pagamento di prestazioni come la spedizione di pacchi e/o lettere uno per ogni cantone; fu quello di Basilea cinque anni dopo l’invenzione britannica Quella di essere il primo francobollo composto da ben tre colori diversi: il porpora La peculiarità della quantità di colori utilizzati insieme al fatto che restò in circolazione solo per poco più di tre anni hanno reso il “Basel Dove” uno dei francobolli più rari e prestigiosi della storia con un valore stimato fino a ventimila euro andare a controllare tra i ricordi di famiglia: se mai si possedesse un “Basel Dove” originale e in buono stato sarebbe il caso di procedere con un’accurata valutazione imbattersi in persone che amano collezionare articoli che hanno fatto la storia in grado di “raccontare” molte più cose di quanto si possa pensare attualmente sono diventati quasi introvabili; testimoni di tutte le fasi che abbiamo attraversato prima di arrivare alle tecniche e alle cose utilizzate al giorno d’oggi C’è un cellulare Nokia che consente di guadagnare sino a 2.000 euro un modello che nel tempo non è certo passato inosservato Gli smartphone di ultima generazione sono all’avanguardia e permettono di fare qualsiasi cosa sia sotto un punto di vista del tutto professionale e sia personale Una azienda che ha saputo reinventarsi completamente diventando nel tempo un marchio leader a livello internazionale Non nasce come azienda di cellulari ma lo diventa imponendosi sul mercato sino alla sua chiusura definitiva uno in particolare vale ben 2.000 euro: sicuro di non averlo dentro un cassetto L’azienda Nokia nasce nel 1865 come falegnameria vicino al fiume Nokanvirta Knut Fredrik Idestam decide di avviare una ricca produzione di cellulosa e resta sul mercato per moltissimi anni per la realizzazione di stivali per l’esercito oltre che pneumatici e respiratori Subito dopo si reinventa e passa alla produzione di cavi elettrici entrando di diritto nel mondo dell’elettronica una azienda che durante la Seconda Guerra Mondiale offre una produzione massiva: carta gomma e cavi si fondono negli anni ’60 diventando Nokia Corporation Diventa così un produttore di radio e televisione per poi sentire una esigenza nel momento in cui i telefoni iniziano a diventare uno strumento indispensabile Il resto della storia lo conosciamo e la Nokia diventa leader mondiale nella produzione dei primi cellulari e poi Smartphone mettendo l’accento sulla innovazione sino alla chiusura definitiva Ci sono dei modelli in circolazione che possono valere molto e superare la cifra di 2.000 euro I cellulari della vecchia generazione Nokia si dicono essere indistruttibili nonostante oggi si usino solo smartphone di nuova generazione con potenzialità di altissimo livello questi sono considerati sempre tra i migliori sul mercato Il settore di riferimento è in continua evoluzione e nel prossimo futuro si avranno i foldable e poi i leader internazionali con i loro modelli pieghevoli Oggi facciamo un piccolo passo indietro nel tempo con modelli che conserviamo ancora dentro i cassetti dei ricordi e che comunque funzionano ancora Se da qualche parte troviamo ancora un Nokia 3310 Per questo modello i collezionisti sono disposti a pagare 2.000 euro Ma no stiamo parlando di un cellulare come un altro infatti c’è un modello speciale che è stato prodotto dall’azienda Caviar e sono molti gli appassionati del genere che vorrebbero averlo tra le mani Il modello in particolare è stato sviluppato dalla Caviar per la commemorazione tra l’incontro del 2017 tra Donald Trump e Vladimir Putin La scocca si presenta in titanio temperato per un effetto damascato incredibile mentre alcune parti sono in oro giallo per impreziosire il modello Sul retro si nota uno stemma e i profili dei due Presidenti La targhetta in fondo ricorda la data e la sede dell’evento che è passato alla storia che lo rende un vero e proprio pezzo da collezione Controlla se conservi questi 3 libri in casa: valgono ben 100 mila euro Avresti mai immaginato di poter diventare ricco solo grazie a dei manoscritti preziosissimi Alcuni libri possono rivelarsi una fortuna non solo per chi li scrive ma anche per chi li conserva Se conservi questi 3 libri in casa sei fortunato Preparati a diventare ricco: valgono ben 100 mila euro a patto che si tratti proprio di questi qua Alzi la mano chi non ha mai sognato di frugare tra le librerie polverose della nonna con l’intento di trovare libri antichissimi o prime edizioni di manoscritti rari che oggi potrebbero valere una fortuna Eppure possiamo garantirti che non è esclusivamente il ritrovamento di un vecchio libro a renderti il suo fortunato possessore Talvolta ci sono anche libri nuovi o moderni che possono essere un vero e proprio tesoretto Come succede però per le monete e i francobolli, anche per i manoscritti vale in generale la medesima regola: se qualcosa di vecchio è ben tenuto il suo valore aumenta considerevolmente, soprattutto con il passare degli anni. I libri per esempio, sono dei cimeli preziosissimi di cui non dovremmo mai sbarazzarci. Non puoi mai sapere se in futuro quel vecchio manoscritto che hai conservato nella tua libreria potrà diventare per te un’importante gruzzolo di denaro. Oggi vogliamo parlarti proprio di libri che possono farti diventare ricco. Se hai questi tre conservati in casa, allora sì che sei fortunato: valgono ben 100 mila euro. Se sei un collezionista di monete o di francobolli saprai che ci sono alcuni pezzi che valgono più di altri e che se venduti, potrebbero fruttarti un po’ di soldi. Sai che però oltre a francobolli e monete ci sono altri oggetti che, se conservati in maniera maniacale, possono valere davvero tanti soldi? Stiamo parlando dei libri. E no, forse rimarrai sorpreso nello scoprirlo, non sono soltanto quelli vecchi o antichi a valere tanto. Ci sono anche alcuni libri moderni o nuovi che sono un vero e proprio tesoro. Oggi vogliamo parlarti di 3 manoscritti in particolare che potresti avere tu stesso nella tua libreria. Se li conservi a casa, sappi che sei fortunato: valgono ben 100 mila euro! Sei già corso a controllare? Aspetta prima di scoprire a quali libri stiamo facendo riferimento. Il primo manoscritto a cui ci riferiamo lo conoscerai sicuramente e probabilmente ne avrai una copia. Si tratta di “Harry Potter e la Pietra Filosofale” scritto dall’autrice inglese J.K. Rowling. Il primo volume di questa straordinaria saga che è diventata poi un cult cinematografico, ha venduto oltre 107 milioni di copie, un vero successo che ha cambiato la vita della stessa scrittrice. La prima edizione di questo manoscritto risale all’anno 1997. Se anche tu hai una copia che attesti la pubblicazione in questo anno menzionato sei davvero fortunato perché il valore di questo libro è altissimo: vale ben 37 mila dollari e cioè 34 mila euro. Controlla attentamente nella tua libreria, magari potresti essere davvero tu il fortunato possessore di questo libro. Passiamo al manoscritto numero 2, un altro che vale davvero tanti soldi. Il testo di riferimento è “The Hobbit, There and Back Again”, di Tolkien la cui prima pubblicazione risale al lontano 1938. Potresti controllare nelle librerie di nonni e zii che magari ce l’hanno ma non conoscono il suo valore. Se anche tu non hai idea di quanto questo manuale possa valere, te lo diciamo noi: questa rara e vecchia edizione vale e ben 70 mila euro! Come riconosci se questo testo è quello giusto? Non soltanto per l’indicazione della data ma anche per la copertina che per questa edizione fu illustrata personalmente dall’autore. Il terzo libro che può farti diventare ricco è italiano e sicuramente lo avrai letto anche tu o lo avrai studiato a scuola. Stiamo parlando de “Il gattopardo” di Tomasi da Lampedusa. La sua edizione originale risale al 1958. Ciò che lo rende così costoso è soprattutto un dettaglio: di questo manuale sono state prodotte solo tremila copie. Se ce l’hai potresti rivenderlo a 1000 euro. Insomma, una cifra comunque niente male. Come puoi vedere, i libri possono cambiare davvero la vita. 100 lire Minerva del 1954 con la scritta “prova”: se hai conservato questa moneta sei ricco. Puoi rivenderla ed acquistarci un villone da 200.000 euro. Gli appassionati e gli esperti di numismatica sono sempre alla ricerca delle monete più rare e preziose. Acquistare o detenere in casa o nella propria cassetta di sicurezza certe monete è un vero e proprio investimento ed un’opportunità di guadagno. Non tutti ne sono al corrente. Per questo, bisogna prestare massima attenzione alle monete che si reperiscono in qualche cassetto della propria abitazione. C’è una moneta da 100 lire che ne può valere ben 200.000 euro. Potresti conservarla in casa in qualche cassetto e non sapere che si tratta di una vera e propria fortuna. Ha un valore di 200.000 euro e puoi permetterti di acquistare un villone. Si tratta di una vecchia moneta da 100 lire e potresti essere tu il prossimo fortunato. Si tratta di una monetina che rappresenta un ricordo dell’infanzia, ma potrebbe rappresentare una vera e propria fortuna per il detentore. Spesso troviamo qualche monetina o cimelio in metallo nascosto in qualche cassettino o borsellino, ma non ci rendiamo conto che si potrebbe trattare di una vera e propria opportunità di guadagno. Il mercato della numismatica riserva tante sorprese dato che gli errori di conio sfuggiti all’attento controllo della Zecca possono fare la differenza e la felicità di qualche fortunato. Molti collezionisti ed esperti di numismatica sono alla ricerca di una moneta rara e preziosa: stiamo parlando delle 100 Lire Minerva del 1954 in Acmonital con la scritta “prova”. In circolazione ce ne sono davvero pochissimi pezzi e sono classificare come “Rare R3”. Come si presentano queste monete da 100 lire Minerva? Sul dritto la moneta presenta una testa di Italia coronata di alloro e sono presenti le firme di Romagnoli e Giampaoli INC. Inoltre, la moneta presenta la scritta REPVBBLICA ITALIANA.  Nell’altra faccia della moneta si trova la raffigurazione della Dea Minerva che si allunga verso l’albero di alloro e impugna una lancia. La moneta 100 lire Minerva del 1954 con la scritta “prova” ha un valore che sfiora i 200.000 euro se in perfetto stato di conservazione. in giro ce ne sono davvero pochissimi pezzi. Per chi è fortunato ad aver conservato questa moneta in ottimo stato (“fior di conio”) può rivenderla e acquistare un villone. La sua quotazione è di circa duecentomila euro. 3 ContributorsMarie ti amiamo Lyrics[Testo di / Paroles de "Marie ti amiamo" ft Franco Battiato][Intro][?][Ritornello 1/Refrain 1: Carmen Consoli]Marie a déjà oublié toutes les chansons de NoëlMon Dieu Elle a déjà péché[Strofa 1/Couplet 1: Franco Battiato]Qualcuno dice che gli elicotteri spaventano gli uccelliChe stiamo diventando indifferenti e senza più sensibilità[Ritornello 2/Refrain 2: Carmen Consoli]Marie a déjà oublié toutes les mauvaises penséesMon Dieu Elle a déjà tué[Strofa 2/Couplet 2: Carmen Consoli & Franco Battiato Carmen Consoli]A notte il corpo della luna incanta ma io l'ignoroAppena il cielo si svegliaProfumano i giardini di zagare e gelsominiCodici smarriti codici smarriti(Come stai?)[Ritornello 3/Refrain 3: Carmen Consoli]Marie a déjà souffert toutes les peines de l'EnferOn va alléger ses pieds elle a tué sa mèreYou might also like[Post-Ritornello/Post-Refrain: Carmen Consoli & Franco Battiato]Oh Marie on t'aime[Bridge/Pont: Franco Battiato]Conservi memoria nelle tue radiciConservi memoria nelle tue radiciﻭﺍﻟﻴﺎﺳﻤﻴﻦ ﺑﺎﻟﻮﺭﺩ ﺍﻟﺒﺴﺎﺗﻴﻦ ﺗﺘﻌﻄﺮ ﺍﻟﺴﻤﺎﺀ ﺗﺼﻔﺎ ﻣﺎ ﻋﻨﺪ[Outro: Carmen Consoli]StopEmbedCancelHow to Format Lyrics: To learn more, check out our transcription guide or visit our transcribers forum Find answers to frequently asked questions about the song and explore its deeper meaning Genius Answer1 contributorBattiato ce l'ho come vicino di casa L'altro giorno ascoltavo un suo vecchio disco Subisco piacevolmente l'influenza di Battiato – Carmen Consoli, NonSoloCinema La storia della telefonia ha visto in relativamente pochi anni un enorme impiego diverso di tecnologie ai tempi decisamente all’avanguardia che però hanno reso tutte quelle immediatamente precedenti praticamente obsolete E’ stato così per gli smartphone di prima generazione che hanno portato i vecchi cellulari ad essere effettivamente considerabili “sorpassati” ed anche quelli di ultima generazione hanno fatto lo stesso con quelli di prima generazione eppure molti dispositivi oramai “passati” resistono in qualche modo al tempo e non sono dimenticati come numerosi Nokia che tra gli anni 90 e 2000 hanno cambiato il volto ai dispositivi cellulari con modelli dal grande impatto tecnologico come il Nokia 3510 Si tratta di una delle principali varianti “evolute” del celeberrimo 3310 che ha fatto da apripista a tutta una serie di dispositivi di comunicazione a distanza sviluppati dalla casa finlandese Il 3510 è stato affiancato da una variante quasi identica che è ancora più ambita incluso il sistema operativo del 3510 è preso direttamente dal 3310 somiglianza che è anche evidente nell’estetica il 3510 è di fatto la versione ottimizzata con uno spazio di memoria maggiore un menù sensibilmente modificato ed altre piccole migliore come una migliore capacità responsiva dei tasti Mantiene il design privo di antenna esterna ed una grande resistenza agli urti anche se non paragonabile a quella del 3310 entro la fine dell’anno Nokia ha diffuso anche la variante 3510i praticamente la stessa forma di dispositivo ma munito di uno schermo a colori in quanto un display oggi considerabile “giurassico” ai tempi era qualcosa di raramente visto prima (gli schermi erano soprattutto monocromatici) La scocca e quasi tutto il resto del cellulare nella variante “i” è la stessa del 3510 Ancora oggi questi dispositivi sono funzionanti e diverse aziende vendono delle batterie perfettamente compatibili Un 3510 “base” vale un po’ di meno di quello a colori anche se in entrambi i casi il valore per un pezzo funzionante ma senza caricabatterie e senza batteria originale non vale più di 10-15 euro Discorso diverso se un 3510 è disposto di ottimo stato e caricabatterie originale può valere tra i 30 ed i 60 euro (tra i 40 ed i 80 per un 3510i) Ma un esemplare imballato e tenuto alla perfezione  supera i 100 euro in entrambi i casi mentre alcuni pezzi sigillati e mai aperti possono essere venduti per oltre 250 euro Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly Chi è sufficientemente “maturo” da ricordare lucidamente l’utilizzo delle 100 lire soprattutto nel formato Minerva 1° e 2° tipo difficilmente potrà non ricordare neanche il contesto che ha accompagnato la lira in questione che è stata tra le più longeve come monete eppure le Minerva e poi la variante Italia Turrita diffusa negli ultimi anni di vita della valuta non sono state le uniche emissioni di tale valore ad essere effettivamente utilizzate e coniate nel corso del 20° secolo Il “taglio” da 100 lire infatti è stato utilizzato in anni specifici anche per coniare monete commemorative di cui una presenta un aspetto molto particolare in quanto è riconoscibile con un’ancora Questa emissione è stata legata ad una forma di ricorrenza molto particolare che forse solo alcuni appassionati ricorderanno La 100 lire con l’Ancora non è rarissima ma il valore di questa moneta non è conosciuto ai più L’ancora costituisce qualcosa di assolutamente interessante come dettaglio anche perchè questa emissione è stata concepita oltre 40 anni fa precisamente nel 1981 per celebrare il centenario dell’Accademia Navale di Livorno L’accademia Navale di Livorno infatti è stata fondata nel 1881 e per questo è stata concepita attraverso una lavorazione ” a quattro mani ” dagli incisori Mario Vallucci e Moreno Moppi il primo si è occupato del lato con l’ancora circondata dalla dicitura della Repubblica Italiana ed è presente la firma dell’incisore in basso corrispondente ad una raffigurazione effettiva dell’accademia navale di Livorno coperta in parte dalla bandiera italiana della Marina le due annate 1881 e 1981 e la dicitura in alto che reca proprio l’accademia navale della città di Livorno la 100 lire con l’Ancora è stata sviluppata in quasi 40 milioni di pezzi ai tempi ed anche oggi tra gli appassionati è molto conosciuta Il valore odierno non è elevato (mediamente il valore effettivo non è lontano dai 2-3 euro) anche se alcuni pezzi in eccellente stato di conservazione possono essere venduti anche oltre i 10 euro per singolo pezzo E’ importante anche controllare eventuali piccoli errori di conio che possono rendere un esemplare estremamente più raro e quindi potenzialmente più remunerativo nel volerla ed anche potendola vendere Resta una moneta assolutamente immancabile in qualsiasi collezione sufficientemente ricca soprattutto se in ottimo stato di conservazione