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(W)est side story è una rassegna di arti visive e performative
(Municipio VI) attraverso la quale si vuole avvicinare
il pubblico della periferia a temi civili sempre più attuali
la diversità e la solidarietà
è presente una residenza artistica con l’obiettivo di creare una nuova opera musical e di contorno vengono proposte delle masterclass
un programma pensato per intercettare gusti e interessi di target di pubblico differenti per età
Un altro elemento distintivo è l’attenzione alla storia locale e ai temi sociali: durante il laboratorio teatrale i partecipanti sono accompagnati nella realizzazione di uno spettacolo audiovisivo sulla storia di Giardini di Corcolle e della periferia est di Roma
Gli obiettivi primari dell’offerta proposta sono la valorizzazione delle relazioni intergenerazionali
del rafforzamento e dello sviluppo del tessuto sociale dell’intero quadrante; la creazione di interdipendenze positive tra generazioni per dare origine a relazioni di aiuto vicendevoli
il ricco calendario delle attività in programma:
(Laboratori per adulti e ragazzi del territorio)
(Aperta a adulti e ragazzi del territorio e della città)
(Laboratori sull'audiovisivo per adulti e ragazzi del territorio)
Per ulteriori INFO e PRENOTAZIONI.
Aveva trasformato l’appartamento in un supermercato della droga
ma la vendita al dettaglio è stata stroncata dalla Polizia
Così gli agenti del Commissariato Appio Nuovo hanno arrestato un 26enne
perché gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
il blitz degli investigatori è scattato durante un servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti
I poliziotti hanno controllato l’abitazione dell’uomo in via Polense
periferia Est di Roma al confine con Tivoli
dove sono state rinvenute e sequestrate tutte le sostanze stupefacenti più richiesti dal mercato: in casa c’erano 5 chili tra hashish e marijuana
sostanza sintetica comunemente nota come ecstasy
tre bilancini di precisione e diverso materiale per il confezionamento della droga
il 26enne di origine romena è stato tratto in arresto che è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria
su richiesta della locale Procura della Repubblica
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la circolazione tra Roma e Napoli dell’Alta Velocità
sospesa per diverse ore a causa di due incendi che hanno interessato i binari
più grande ha causato danni alle barriere antirumore e ad alcuni cavi
La circolazione riprenderà gradualmente ed è stato potenziato il servizio di assistenza ai passeggeri per far fronte ai numerosi disagi
Le fiamme sono divampate in un enorme campo in via Ripatrasone
ed è stato necessario l’intervento di sette squadre dei Vigili del fuoco e l’impiego di un Canadair
dove pure la situazione è rimasta tranquilla nonostante ritardi e cancellazioni gli annunci avvisano che «i treni da e per Roma
Verona e Venezia hanno fino a 180 minuti di ritardo e che vi possono essere variazioni o cancellazioni per l’intervento dei vigili del fuoco sulla Alta velocità»
I forti rallentamenti hanno condizionato anche i passeggeri a Firenze «dove i treni in partenza da Firenze in direzione Roma proseguono sulla linea convenzionale con ulteriori ritardi fino a 30 minuti»
«continua la riprogrammazione dell’offerta con cancellazioni per Alta velocità e treni regionali»
dove si registrano forti ritardi ma la situazione non è critica e i treni continuano a partire
Il primo incendio è stato avvistato tra Salone e Anagni
I tecnici di Rfi hanno operato nei pressi del comune romano di Labico
mentre le fiamme si allungavano da un campo a Corcolle
costringendo alla sospensione della circolazione dei treni per i danni alle barriere antirumore e ad alcuni cavi Un secondo incendio è poi divampato nei pressi di Gricignano
interessando anche in questo caso i binari ma senza provocare danni alle infrastrutture
Perché la scelta di fare di Roma una città diffusa è servita ai signori della rendita
Un tempo abusivi oggi proprietari sempre tenuti lontano dal poter decidere di che fare della città e dei propri diritti
Siamo in tanti e questo succede da un po’ di tempo
I palazzi del potere con i loro riti e le nostre manifestazioni
Ci sono le molte periferie auto sovrappostesi al corpo della città
La nominiamo spesso per il suo essere distante
da cui Augusto misurava le miglia che separavano Roma dalle altre città dell’Impero
Dal centro storico abitato solo fino a pochi decenni fa ed oggi derubricato a feticcio commerciale di se stesso
Da quei quartieri disegnati dai piani regolatori che neppure quando hanno dato sostanza a quei disegni colorati
tirate su da costruttori (sic) con il permesso di chi
si presentava all’incasso per spartire i profitti della folle rendita urbana
ci imbattiamo in continue marmellate edilizie
spalmate tra altrettanti vasti terreni agricoli
Solo che non aggiungiamo nulla a quello che abbiamo già visto
Non aggiungiamo nessuno dei particolari urbani con cui coabitiamo ogni giorno
Non troviamo neppure immagini da rubare altrove e confrontarle con ciò che vediamo
Siamo distanti dai palazzoni in bianco e nero del neorealismo o dalle rovine edilizie dai colori acidi fotografate da Wim Wenders
Qui le architetture molecolari delle casette e delle minipalazzine
Ne ci sono le grandi attrezzature urbane scintillanti di Vespignani
Ostiense e Portonaccio sono figurativamente un altro mondo
Anche le pagine di Walter Siti hanno altre location
Siamo soli e nessuno vede meglio di quello che vediamo noi
In case uguali come accade in molti di questi posti
Dove abbiamo ritagliato e strappato le nostre isole
che dovremmo abbassare i nostri ponti levatoi
troveremo quartieri costruiti da regole urbanistiche fatte apposta per condannare Roma ad essere una città slabbrata
Anche se ci sentiamo distantissimi attaccati
al finestrino delle auto – i più ardimentosi di un autobus – per vedere che cosa c’è lì fuori
è simile oggi a quella che vediamo per la prima volta
Non esiste una parte off-shore rispetto al resto del suo territorio
E’ tutta territorio perché tutto il territorio è merce
E’ avvenuto quale risultato dell’espropriazione territoriale che ha costruito la città diffusa
prima di quel quartiere sprofondato sul fianco della Prenestina
c’è la vasta campagna che la stacca da Tor Bella Monaca
ondulazioni del terreno ed è Rocca Cencia…
prati che sembrano pettinati come carezze di verde
qualche boschetto e collinette ed ecco le sgangherate case di Cinquina…Hanno un nome o si chiamano tutte “ufficio vendite?”…
attaccata a larghi scampoli di verde che si rincorrono secondo l’altimetria
pianori liberi ed ecco Mezzocammino dove le case sono uguali a quelle di Cinquina
Roma sta tutta in questa straordinaria anomalia
Gli ettari urbanizzati sono la metà di quelli esistenti e la densità edilizia è bassa
Roma è un multiplo di case deserte e isolate
ammassano le case tra loro e ovunque a queste case mancano sempre molti dei servizi
Così come serve a poco misurare i metri quadri di standard che ci dovrebbero essere
Ora anche questi possono essere monetizzati
Per migliaia di famiglie in emergenza abitativa sono case che non ci sono
TARSI ha di fatto aumentato e di tanto la loro tassazione
Un paese costruito nei decenni sulla proprietà edilizia
trova moltissime famiglie a non poter più mantenere questa proprietà
spesso costituita da individui edilizi segnati dal tempo
che necessitano di costosissimi interventi di manutenzione
scoprirà uno strano repertorio edilizio proprietario fatto di case di pochi piani tirate su in fretta
raccolte all’interno di un successivo piano comunale sono oggi perfettamente regolari
lotti coperti al massimo per strappare la maggiore cubatura possibile
servizi essenziali in parte pagati dagli abitanti stessi
Disposto con fatica su di un doppio insediamento a cavallo della via Prenestina Polense (a 22 km da quella colonna del Foro)
rammendando quanto tirato su “spontaneamente”
gli urbanisti comunali hanno disegnato un insediamento che dall’alto appare come il dispiegarsi delle ali di un grande rapace
Scendendo alla quota del terreno è un incrociarsi di strade e stradine tra loro ammagliate
Qui vive un numero di persone quante sono quelle di Catanzaro
Solo che chi qui abita si è accorto che il numero come l’ essere proprietari non basta per decidere come fare città
prima: soggiacere all’acquisto di un lotto all’interno di un territorio abusivamente suddiviso in piccole e piccolissime partizioni; poi vivere condannato a spostamenti continui
a interventi sempre provvisori destinati a restare a lungo tali
a lottare per avere i più elementari dei servizi come la scuola
ad indebitarsi per finire un intonaco per la facciata di casa
per comprarsi e mantenere un mezzo con cui supplire al’abbandono dei servizi pubblici…
a raggranellare i soldi per pagare le quote del Consorzio con cui quel lotto dopo tanto tempo da zona “O” (questo il gergo urbanistico per definire i vasti settori abusivi da condonare) veniva iscritto nel registro della città
proprietari decidono quello che si deve fare
Come fa Mezzaroma quando decide di fare un nuovo quartiere poco distante a ridosso di Villa Adriana
Come si vede fare a Caltagirone davanti le cui case si passa avanti e indietro tutti i giorni
come prima hanno fatto Berlusconi e Polverini
insistono con spingere ad essere padroni in casa propria
Con il nuovo/vecchio “Piano Casa” e con lo “Sblocca Italia” chi la casa ce l’ha è invitato a spostare mattoni
Come in un Lego in scala 1:1 quei metri quadri che sembrano ora gratis
sono destinati a trasformarsi in un indebitamento costante e progressivo
anche se ti condanna all’asservimento debitorio
che con la loro sola presenza rappresentano un deprezzamento di quel bene
Le recenti manifestazioni non hanno guardato a chi fossero quelle persone che si sono aggiunte a quella comunità
aver deciso di farle vivere male e in modo indegno
serviva a cancellare la condizione abitativa di chi lì c’era; a non far misurare il distacco dalla città di Ignazio Marino
A cancellare la distanza dai progetti annuncio: dal nuovo stadio
dalla vetrina allestita per i colleghi Sindaci europei invitati il prossimo 1 ottobre in Campidoglio
A continuare a pensare che si può continuare a vivere con collegamenti pubblici quasi “virtuali”
A entrare ed uscire dallo squadrato dedalo delle strade attraverso un solo varco
di non riuscire a “guadare” il fiume di acqua che quelle vie non riescono a smaltire
quando non si trova un altro posto dove localizzare l’emergenza di turno
quello che non si sa risolvere: che una volta si chiama nuova discarica
poi pratiche e luoghi di accoglienza per chi viene da noi a chiedere aiuto
immobiliarismo e finanza hanno costruito la propria rendita
Per continuare in questo modo hanno bisogno di aggiornare il modo di come narrare le periferie
Ad iniziare dall’appiccicargli addosso ogni problema che non si sa o si vuole risolvere per alimentare le divisioni tra loro e al loro interno
colpendole nell’ elementare diritto alla mobilità
Costruirle continuamente come radici urbane della crisi della città
Leggi anche: Corcolle, il razzismo alla fermata dell’autobus
dinamozine@gmail.com
www.commonhelp.it
di Riccardo Staglianò pubblicato giovedì, 11 Dicembre 2014 · 2 Commenti
Questo reportage è uscito sul Venerdì di Repubblica
A volte può bastare una bottiglia volante non identificata per mandare in frantumi un piccolo mondo antico
O almeno per dirottare l’attenzione dalla luna dei problemi veri di una borgata disastrata al dito di un’emergenza inesistente ma mediaticamente accattivante
L’unica parte della capitale che pretende un pedaggio autostradale o in alternativa si può raggiungere in un paio d’ore di autobus con lo stesso coefficiente antropologico di un viaggio in Interrail
il meteo e il sito del comitato di quartiere
vi rivelerà il motivo della recente notorietà: «Roma
assalti ai bus: a Corcolle è caccia ai neri»
Che ha intristito la stragrande maggioranza di cittadini che non ha alcun problema con gli stranieri
E fatto schiumare l’esigua minoranza arrabbiata che
per contestare la maniera in cui è stata dipinta
E tuttavia il cronista venuto a trascorrere quasi una settimana qui a un mese dai fatti che stiamo per ripercorrere non ha vita facile
infinitamente più del presunto scontro di civiltà
sembra l’epicentro di una politica transgender
dove nessuna vecchia etichetta attacca più
Con un presidente di circoscrizione piddino che promette di cacciare tutti i rifugiati
Un ex Forza nuova trasmigrato a Forza italia che firma manifesti anti-invasione con iconografia leghista ma poi definisce «beceri» i loro discorsi
E un aspirante capopolo che da dietro i suoi RayBan neri a goccia giura di essere di sinistra mentre lancia la sua Opa ostile all’appassionato comitato di quartiere assieme a un autista con l’A noi mussoliniano tatuato in latino sull’avambraccio
un autobus della linea 42 viene aggredito alla fermata vicina all’entrata di Corcolle
scagliano una bottiglia sul finestrino laterale rompendolo
Chiama il centro di controllo che l’autorizza a rientrare in deposito
Ma all’altezza del capolinea si trova la strada sbarrata dagli africani che l’avrebbero inseguita
Ho pensato: “Se riescono a salire mi violentano e mi ammazzano”» dice al Corriere
sospeso dall’Atac per non precisati motivi disciplinari
si precipita e mette in fuga i trenta aggressori
Si svolge il sabato sera quando anche la sonnacchiosa Corcolle si anima
tranne Tora che da allora lo fa a canali unificati e su Facebook
E tranne alcuni immigrati che però denunciano che i bus spesso non si fermano quando li vedono
costringendoli a chilometri a piedi sulla micidiale Polense
generando la pur ingiustificabile aggressione
A ogni buon conto a bordo non c’è alcun passeggero che possa confermare
si nega e poi incarica l’avvocato di farci desistere) non sporge denuncia né ai carabinieri né alla polizia che apprenderà dei fatti l’indomani dopo che
a seguito di un’aggressione fotocopia (alle 16.30
sassi tirati contro la fiancata da immigrati
qualche centinaio di persone scende in strada per manifestare per la sicurezza
picchia tre africani a caso prima che tolgano da sotto le mani dei pochi scalmanati evidentemente non del posto un brasiliano che viveva lì indisturbato da vent’anni
intervengono gli agenti e fermano otto persone
giovane cronista del settimanale locale Tiburno
c’era: «Almeno metà di quelle facce io non le avevo mai viste
Si è parlato di rinforzi che qualcuno avrebbe chiesto dalla vicina CasaPound di Settecamini
direttrice del combattivo quindicinale Fiera dell’est
ricorda un precedente: «A luglio si era misteriosamente diffusa la notizia che circa 1200 rifugiati sarebbero stati sistemati nei locali del centro commerciale Dima Shopping nella vicina Torre Angela
erano spuntati gli striscioni del gruppo di estrema destra Azione frontale ed era arrivata la polizia
Salvo poi scoprire che l’ipotesi non era mai esistita ed era stata messa in giro ad arte»
indaga il commissariato Casilino che è lo stesso incaricato di appurare come sono andate le cose a Corcolle
Il dirigente Francesco Zerilli si limita a dire che cercano riscontri alla versione dell’autista
Anche i carabinieri di Tivoli sdrammatizzano: «L’indice di criminalità di quelle parti è inferiore a quello che si può trovare a Termini o al Pigneto
E di certo non esiste un’emergenza immigrati»
Lo gesticono una madre e una figlia quarantenne
non si sa chi più sorpresa di avere un cliente
con un gabbiotto di plastica che fa da bagno in camera
L’inverno le ha prese in contropiede («Il riscaldamento
Che ci esercitino le prostitute di mezz’età della Polense
Leggenda forse partorita dalla consueta minoranza livida che aveva assediato l’hotel dopo che si era sparsa voce che doveva ospitare una quarantina di rifugiati
in aggiunta alla cinquantina alloggiata in via Novafeltria
portati con un blitz notturno su ordine della Prefettura a metà settembre
In vent’anni di ordinaria immigrazione non era mai successo niente
una settimana dopo questo mini-sbarco un pezzo di quartiere da in escandescenze
Vero è che dei 39 centri di accoglienza di Roma
Falso invece uno dei cavalli di battaglia degli intolleranti: «Noi italiani moriamo di fame e a loro danno 40 euro al giorno»
Che sono 30 ed è il costo totale per mantenerli
in attesa che si decida sul loro status di rifugiati
il grosso del quale va per l’affitto (all’italiano padrone della palazzina) e per i pasti (a una cooperativa italiana)
all’angolo con la Polense lastricata di tristi pire di rifiuti
ha un’insegna sdentata da due lettere mancanti
Salendo di circa duecento metri c’è l’ufficio postale con intorno un paio di autolavaggi «a mano» e due negozi di frutta gestiti da bangladesi
Altri duecento metri e si arriva al capolinea dei bus
un barbiere da uomo che pubblicizza taglio a 10 euro
sopracciglia a 5 e tiraggio (qualsiasi cosa sia) a 15
Il quartier generale degli scontenti è il baretto «dei fratelli»
Conferma la versione di De Bianchi sull’aggressione
Nega che ci sia un problema con gli immigrati («Gli extra comunitari hanno i loro negozi qui
«dei nigeriani volevano caricasse due ragazzine di diciassette anni» che passeggiavano per il centro
che ha imparato a calibrare la rabbia coi giornalisti
Piccola crestomazia: Fiero di essere razzista per Dio scrive
nell’imminenza della prima aggressione (in un commento chiosa: Bastardi schifosi sulla brace li metterei)
L’indomani si compiace della manifestazione: Corcolle bloccata
Ma già a giugno commentava entusiasta il linciaggio a morte di un borseggiatore rumeno sulla metropolitana: E dajee vedemo mpo se ce sentono de ste recchie rumeni demmerdaaaa
Mattino Cinque chiede aiuto per organizzare l’indomani una diretta dal quartiere
Alle 8.45 hanno racimolato una decina di persone e il cameramen fa del suo meglio per ottenere l’effetto folla stringendo l’inquadratura
A parlare è soprattutto Micaela Quintavalle
che con il quartiere non c’entra niente (abita all’Eur)
ma è un’autista Atac telegenica che per l’occasione indossa un giubbetto di pelle rosa come la coda dei capelli altrimenti biondo platino
L’inviata esordisce parlando di «tensione ancora molto alta» e fa solo domande sugli immigrati
Finito il collegamento il tarantino Stefano Palermo
e un paio di residenti la contestano: «È una trasmissione pilotata
Non ve ne frega niente dei problemi nostri
Alle ultime europee qui il M5s ha preso 831 voti
che rende sospetta la scritta «Salvini santo subito» apparsa su un muro il giorno dell’altrettanto inedita visita di Borghezio
ex-carabiniere con due enormi baffi bianchi
Per non dire del rischio di malattie scomparse
chiama un extracomunitario per sistemargli il giardino
In quei giorni un sondaggio Ipsos Mori certifica un problema di percezione su scala nazionale: crediamo che gli immigrati siano il 30 per cento
è inviperito per i famigerati 40 euro giornalieri dei profughi: «Noi non siamo razzisti ma non si può convivere con degli animali che cacano
è una guerra tra poveri assai più che di civiltà
Dove dieci persone vocianti prendono il sopravvento su diecimila silenziose
Ad avvelenare il clima contribuiscono alcune leggende
Tra cui lo sgravio fiscale di tre anni per i neo-imprenditori immigrati (esiste anche per gli italiani)
Oppure la preferenza verso i figli di immigrati nelle classifiche degli asili
che a Corcolle mancano democraticamente tanto per gli autoctoni che per gli stranieri
«Ogni volta che piove un po’ più forte rimaniamo intrappolati perché la Polense si allaga e non abbiamo altra via di uscita» apre la lunga lista di problemi reali il ventiquattrenne Danilo Proietti
presidente in scadenza del comitato di quartiere
lenti e inaffidabili: per andare al liceo a Cinecittà dovevo prendere il bus alle sei
Con la paura per gli autisti che correvano o telefonavano»
«Il primo commissariato o ospedale a 12 chilometri
che ci condanna a uno stato di arretratezza insopportabile
Per cui i ragazzini sviluppano un’idea così ristretta del mondo che un extracomunitario gli sembra alieno quanto un extraterrestre»
Ci sono così tanti motivi giusti per essere arrabbiati che non c’è bisogno di inventarsene di sbagliati
Nella confinante Fosso San Giuliano il suo amico Fabio Lo Russo mi parla di case non raggiunte dall’acqua potabile e altre escluse dall’illuminazione pubblica: «Certo
ma da allora le sanatoria si sono susseguite
Vi rendete conto che sto parlando di un quartiere della Capitale?»
Tragicamente distante vari fusi orari dalla Grande bellezza
gli risponde a distanza il presidente del VI municipio Marco Scipioni
nel fortilizio cadente che ne ospita gli uffici a Tor Bella Monaca (facendo anticamera nella sua segreteria due giovani maestre elementari si lamentano di un tappeto di siringhe abbandonate nei giardini)
«I nostri quartieri accolgono circa la metà degli oltre duemila rifugiati della città»
Che impallidiscono rispetto ai numeri francesi
«forse il bus non si è fermato e in ogni caso gli incidenti sono stati strumentalizzati»
che avrebbe fatto «andare via» i profughi entro una settimana
I muri del municipio sono tappezzati di manifesti con un barcone colmo di migranti che recita «Non vogliamo morire di accoglienza»
firmati dal capogruppo di Forza Italia Daniele Pinti
Quando mi raccontano che è stato tra i fondatori di Lotta studentesca
Ma quando lo incontro il quadro si ingarbuglia
è gentile e sveglio: «La metà di chi mi ha votato era di sinistra
perché conosceva il mio impegno nel volontariato» giura nella bella trattoria che gestisce nella vicina Castelverde
Racconta della casa che suo padre affitta da oltre dieci anni a una famiglia rumena
E del nigeriano cui suo fratello ha fatto avere il permesso di soggiorno (un altro imprenditore mi mostrerà le foto di un bimbo africano che aiuterebbe
come prova ontologica dell’inesistenza di ogni razzismo)
«A Corcolle sono stati cinque scemi a far casino» dice
È lo stesso Pinti che sui manifesti ha fatto scrivere «Stop all’immigrazione»
Il massimo che gli cavi è che ormai «sono troppi»
che «dobbiamo smistarli in Europa» e soprattutto dovremmo «aiutarli a casa loro
come secondo lui faceva Berlusconi con l’accordo libico (per capire come funzionava
recuperatevi sul web Come un uomo sulla terra)
L’evento più atteso è la riunione del comitato di quartiere
Vi si affronteranno le due anime cittadine
Appuntamento per le nove di sera nei locali della parrocchia
l’informatico pugliese trasferitosi qui da Tor di Nona da soli quattro mesi
Dice che «noi» possiamo risolvere il problema annoso dei due parchi cittadini inutilizzabili perché «non a norma»
con scelta terminologica che equivale a una provocazione
replica: «Siamo papà e stiamo organizzando una festa di Halloween nel parco»
Adriano chiama i carabinieri (ma sono così lontani che farà in tempo a revocare l’intervento)
Un veterano corcollese commenta amaro: «Se questa è un’anteprima del comitato che verrà
Nove cittadini su dieci neppure si sognano di includere gli immigrati nella top ten dei loro problemi
Quelli che lo rivendicano su Facebook e quelli
la loro rabbia contagi gente troppo stanca per fare distinzioni
È probabile che sia avvenuta come reazione esasperata all’ennesima frustrazione di un bus che
È possibile che i trenta energumeni fossero la metà
E che il panico avvertito dall’autista che si è strenuamente rifiutata di spiegarci come sono andate le cose avesse più a che fare con sue pur comprensibili proiezioni che con minacce reali
Magari creare il caso poteva servire ad alcuni per scoraggiare l’azienda dei trasporti dal procedere con tagli agli organici
è una combinazione che fornisce oltre 100 mila risultati su Google
dai biglietti clonati ai due dirigenti apicali che guadagnano ciascuno più di Obama
non ha minimamente collaborato con noi per appurare i fatti
la battaglia di Corcolle può servire a far vincere la guerra della destra per la riconquista della Capitale
Una pista che prende corpo nei giorni successivi
nella non lontana ma ben più degradata Tor Sapienza
Nelle case popolari di viale Morandi un italiano su due (di cui un discreto numero ai domiciliari) non paga la pigione
Spaccio italiano e prostituzione straniera sono tappezzeria urbana
La scintilla sono tre rumeni che avrebbero molestato sessualmente una ragazza (che non denuncia)
ma a tirare le bombe carta su polizia e immigrati e a mandare all’ospedale un bengalese sedicenne sono persone col volto coperto
Un residente rivela all’inviata di Piazzapulita «un via vai di gente di Casa Pound» nei giorni precedenti gli scontri
mobilitati dalla causa di buttar giù l’indebolitissimo sindaco
Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) trasecola all’ipotesi di complotto
La più abile nel capitalizzare la rabbia delle borgate
dice di non averci trovato neppure l’ombra del razzismo
suggeriva «Du’ taniche de benzina e ‘n fiammifero» per risolvere il problema
Parole non diverse da quelle che sentirò io
erano gli arabi a mettere a fuoco il quartiere
è il pachistano ucciso a calci in testa a Tor Pignattara da un minorenne romano aizzato dal padre
che giustamente ricorda l’anziano di Fidene selvaggiamente picchiato da una banda dell’Est
Nella manifestazione anti-Marino che sfilerà per il centro storico pochi giorni dopo
la palla di neve delle agevolazioni per gli imprenditori immigrati è diventata una slavina che rimbalza nei capannelli: «Noi ce strozzamo
Si moltiplicano anche gli annunci senza fondamento di nuovi centri di accoglienza
Nel goffo tentativo di dimostrare di non avere problemi con gli stranieri gli organizzatori fanno salire sul furgone in testa al corteo un giovane africano smarrito che dovrebbe funzionare da mascotte
La prima è che la realtà è sempre infinitamente più complessa di come si tende a raccontarla
più la nostra identità traballa più gli immigrati ne diventano puntelli ideali
i nemici perfetti in opposizione ai quali riaffermarla
Corcolle sarebbe finita sotto l’acqua alta
Su Facebook ho visto via Sant’Elpidio diventata un ruscello profondo 25 centimetri
A sturare i tombini e ad azionare le pompe gli arrabbiati erano in prima fila
Sono convinti che liberandosi dei cinquanta rifugiati e di qualche altro centinaio di rumeni il loro quartiere diventerebbe di colpo bello come Monti
che descrivo benissimo quanto l’ignoranza ci renda facilmente manipolabili
dà l’idea di quale sia la realtà oggettiva
Concordo vivamente con il commento di Laura..anche se mi sono imbattuta in questo articolo cercando notizie su Carcolle.
Siamo nel 2018 ed a oggi comuni con questa descrizione così ironica quanto tragica nella propria realtà quotidiana sono una norma com’è diventata una norma questa maniera insulsa e irrispettosa di far politica… O supposta tale
Perché si chiama politica questa che ci propinano continuamente
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Un'altra verit� sta emergendo dalle indagini
Se da una parte la polizia è sempre più vicina a identificare gli autori dei due episodi di violenza avvenuti alla periferia est di Roma
teatro domenica di un'aggressione a tre immigrati accusati di aver assalito due bus e aggredito le autiste Atac che erano alla guida
dall'altra gli accertamenti sono in corso anche sull'ipotesi che alcuni autisti salterebbero le fermate impedendo così agli immigrati di salire sui bus
costringendoli a camminare per chilometri per tornare nei loro alloggi
Ipotesi che potrebbe essersi verificata anche sabato sera e che sarebbe stata la molla dell'assalto al bus
I residenti di Corcolle affermano che la convivenza con gli extracomunitari non è mai stata un problema
per molti «è una faccenda che qualcuno sta strumentalizzando
E su questa scia la rabbia cieca prende sempre il sopravvento»
il presidio permanente contro l'arrivo di nuovi che ha il sapore di una ronda
il pestaggio di tre extracomunitari e le bandiere di Forza Nuova che «abbiamo visto tutti alla prima manifestazione»
sembrano raccontare uno scenario differente
«quella che non riesce ad apparire sui giornali»: vista dall'alto «è una piccola New York»
Corcolle è il posto dove sono sempre e solo gli abitanti a intervenire per riparare ciò che si rompe
«perchè qui le istituzioni non ci sono proprio»
24 anni e già presidente del Comitato di quartiere
«Dopo le 20 qui chiude tutto - spiega - ed è per questo che ci diamo da fare
Il riscatto passa attraverso politiche sociali e cultura - dice ancora Danilo
che sembra molto più grande dei suoi anni - Ci tengo a dire che la rabbia
anche se non giustifico in nessun caso la violenza
Danilo racconta anche che col suo comitato era andato a trovare gli immigrati del centro di accoglienza per «dare loro il benvenuto e coinvolgerli nelle nostre attività
E poi c'è la voce del minisindaco Marco Scipioni: «Quegli extracomunitari sono uomini in carne e ossa
abbiamo il 50% dei centri di accoglienza di Roma sul nostro territorio
nella persona dell'assessore capitolino ai Lavori pubblici Paolo Masini
danno una prima risposta: a Corcolle nascerà una caserma dei carabinieri
E oggi si è svolto un incontro in prefettura tra forze dell'ordine e rappresentanti Atac sul tema della sicurezza dei trasporti a Corcolle
ospite del centro di accoglienza di via Novafeltria non ha capito perchè in tanti lo hanno picchiato il giorno dopo l'aggressione alla prima autista
Sa solo che se li è visti arrivare addosso
che gridavano e lo colpivano e che a lui non è rimasto altro da fare che correre
Era arrivato al centro di accoglienza da poco
e dell'aggressione alle autiste non sapeva nulla
racconta un extracomunitario in uno stentato inglese
Manuel non ha trovato l'accoglienza che sperava
per scongiurare l'eventualità di nuove aggressione
i lavoratori del trasporto pubblico di Roma e del Lazio incontreranno i cittadini a Largo di Torre Argentina per spiegare le ragioni per cui essi stessi subiscono
segretario della Filt Cgil di Roma e del Lazio
«Dopo le aggressioni dei colleghi a Corcolle
a Nettuno e a Tivoli - continua - i lavoratori del trasporto pubblico di Roma e del Lazio vogliono chiarire come cittadini e lavoratori siano vittime di un sistema che non funziona
un problema che la politica e le istituzioni non riescono a risolvere
siamo impegnati su due fronti: da una parte
affrontando il tema dei tagli al trasporto regionale che vede criticità importanti quali quelle di Cotral e del Tpl privato (taglio dei servizi e ritardi
nel pagamento degli stipendi); dall'altra con il Comune di Roma
Abbiamo chiesto all'assessore Guido Improta di specificare nelle linee guida per il risanamento di Atac
inviate all'azienda e ai sindacati lo scorso 5 agosto
come qualunque azione utile al rilancio abbia l'obiettivo - conclude - di costruire un'azienda sana
per l'affidamento del contratto di servizio»
Convinti che gli assalti fossero opera «degli immigrati dei centri di accoglienza»
l'latro ieri sera un gruppo di persone della zona ha picchiato tre extracomunitari
«Le istituzioni sono assenti e noi qui i neri non livogliamo»
ha invitato a «mantenere la calma e non rinfocolare sentimenti di intolleranza»
Ieri i residenti sono di nuovo scesi in piazza per ribadire a gran voce che «noi gli immigrati non li vogliamo»
E la pensa così anche il presidente della circoscrizione
due settimane fa hanno aperto anche un centro per rifugiati
Così i residenti come si sono organizzati per ripulire strade e giardini si stanno organizzando per «mandare via gli extracomunitari del centro di accoglienza che portano solo guai»
Due giorni da si sono radunati in una manifestazione spontanea in strada dopo quella che definiscono la goccia che ha fatto traboccare il vaso: due aggressioni a due autiste Atac avvenute nella stessa zona nell'arco di 24 ore
Intanto la Questura ha deciso di intensificare le misure di sicurezza
Per evitare nuovi assalti ai bus e anche la giustizia fai da te
E le forze dell'ordine hanno "consigliato" ai rifugiati del Cara di non uscire dalla struttura
Il timore delle forze dell'ordine però è che questo fenomeno possa propagarsi ad altre zone
tanto che la sicurezza è stata intensificata anche nelle altre zone dove sorgono altri centri di accoglienza
Quella di Corcolle può essere la miccia di una polveriera
basti pensare al delitto di Tor Pignattara pochi giorni fa dove un 17enne per uno sputo in faccia ha ucciso a pugni un pachistano ricevendo
la solidarietà di molti cittadini anche sui social
A Corcolle invece la molla sono stati gli assalti ai bus
è stata colpita dai sassi e bottiglie tirati da «una quarantina di extracomunitari» che hanno provocato la rottura di un vetro
Poi insulti e minacce di morte: «facci salire o ti ammazziamo»
La seconda aggressione è dell'altro ieri sera: alcuni sassi sono stati lanciati da ignoti contro un bus della linea 508 con alla guida una 27enne
Appena si è sparsa la voce molti residenti della zona sono scesi in strada e hanno dato vita a una manifestazione contro gli immigrati
E quando hanno visto cinque extracomunitari scendere da un bus li hanno bloccati e ne hanno picchiati tre
poi portati via in ambulanza e medicati per alcune contusioni
Gli altri sono sfuggiti gettandosi in un canale
Ora la polizia sta indagando per identificare gli aggressori
«Abbiamo paura che a causa di queste aggressioni tutte ad opera di immigrati
Atac sospenda le linee - dice un gruppo di ragazzi che vive a Corcolle - Qui i neri non li vogliamo: ne sono arrivate a decine ospitati in un centro di accoglienza nella zona
Anche Francesca la pensa così: «Da loro abbiamo solo problemi: furti
Marino ha promesso che incontrerà gli autisti Atac per parlare di sicurezza ma la polemica politica non si fa attendere
Maurizio Gasparri di Fi attacca: «La Roma di Marino sta diventando un incubo infernale»
Per l'ex sindaco Gianni Alemanno «è giunta l'ora di dire basta ad ogni forma di buonismo»
E Giorgia Meloni (Fdi) annota: «La pazienza è finita»
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e prende in affitto i terreni dalla società anonima svizzera Brixia
proprio la moglie di Piccioni Manuela Terzaghi Planner e il fratello
Nel settembre 2011 il governo Berlusconi nomina Giuseppe Pecoraro Commissario all’emergenza rifiuti a Roma che sceglie proprio Corcolle come futura discarica di Roma
Sentito in Commissione ecomafie nei giorni scorsi
raggiunto al telefono dal Fattoquotidiano.it
ci spiega la genesi di questa affare svanito
“ Fui contattato da Claudio Botticelli che mi disse di costituire una società per gestire la discarica
Sarebbe stato un lavoro redditizio visto che noi viviamo da agricoltori diretti
Oggi è svanita questa possibilità ed ho dato mandato di liquidare Ecologia Corcolle
la società che ho in gestione con i figli di Botticelli”
Piccioni ricorda che Botticelli aveva già fatto un accordo anche con Salini: “Mi spiegò che aveva già un accordo con Salini
il proprietario della cava confinante a quella di proprietà della Brixia”
Insomma Botticelli si era accordato in modo da avere il controllo di entrambi i siti per il futuro lucroso affare
Circostanza ancor più chiara visto che nel novembre scorso l’avvocatura dello stato viene chiamata ad esprimersi sulla proposta formulata al commissario da Ecologia Corcolle
il colosso emiliano consorzio cooperative e costruzioni
per la gestione diretta della futura discarica realizzando anche un impianto di Tmb
L’avvocatura dello stato impone l’indizione di una gara e così svanisce l’affare per il duo Botticelli Piccioni e famiglie
“ Io mi tiro fuori se Botticelli vuole rimanere in pista costituirà una nuova società”
Restano le domande e le parole di Piccioni non escludono nuovi colpi di scena
“ Io ora con la società Castello Corcolle ( che controlla con la moglie) – spiega – ho fatto anche un ricorso ( ne pendono 3) contro la realizzazione della discarica perché da una parte non entreremo nella gestione e
potremmo trovarci con i rifiuti sotto l’agriturismo mandando all’aria anche la nostra attività agricola”
La discarica da possibilità si trasforma in fregatura per Piccioni
il primo relativo alle doti di preveggenza
Tre mesi prima della scelta dei siti da parte di Pecoraro
perché viene costituita una società che affitta la cava e ha come oggetto sociale il business rifiuti
Fu Botticelli – spiega Piccioni – a proporci l’affare anche perché c’era la possibilità che veniva prospettata anche dai giornali di realizzare una discarica nei terreni di mia moglie
Allora l’iter era in mano alla regione poi con il commissariamento è cambiato tutto perché si è deciso di procedere con l’esproprio”
Piccioni lascia così presupporre la strada spianata fino a quando il procedimento era incardinato presso la regione Lazio
L’altro nodo è quello della reale proprietà di Brixia
Più volte la commissione parlamentare ecomafie ha chiarito che dietro la società anonima svizzera potrebbe nascondersi anche interessi poco chiari e che il commissario pagherà
soldi ad una società di cui non conosce la proprietà
L’ufficio di rappresentanza in Italia è a Roma a Largo Trionfale 11
la moglie di Piccioni è la legale rappresentante
quando riusciamo a raggiungerla al telefono ci risponde Piccioni che dichiara il silenzio stampa
anzi sta male per tutta questa storia che l’ha coinvolta
Una cosa ve la posso dire si sono dette un sacco di bugie
i proprietari di Brixia sono mia moglie e il fratello così come i procuratori in italia
Ma allora perché una società anonima in Svizzera
Piccioni getta acqua sul fuoco: “Stiamo provando a riportarla in Italia
E’ una società nata negli anni sessanta
Stiamo provvedendo a far rientrare in Italia la quota di mia moglie”
E sulla sede legale chiarisce: “Stiamo cambiando commercialista e quindi anche sede per questo non c’è nessuno a Largo Trionfale”
Dalle ultime notizie raccolte ora la sede dovrebbe essere a via Prenestina Vecchia
Oltre le buone intenzioni restano in piedi le domande e troppi dubbi
“ In questi giorni io non ho sentito né lui né i figli
voglio uscire da questa storia quanto prima”
Anche i cittadini di Corcolle vorrebbero uscire quanto prima dall’incubo di una discarica a pochi metri da Villa Adriana
L'escalation del capo del governo dello Stato ebraico
L'esercito contrario: "Così si perdono gli ostaggi"
(Adnkronos) - I sistemi di difesa aerea hanno distrutto nove droni ucraini in mezz'ora nelle regioni di Belgorod e Kursk
Lo ha riferito il ministero della Difesa russo
precisando che i velivoli sono stati colpiti stasera alle 20 ora locale
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che la sua amministrazione contribuirà a far arrivare cibo agli abitanti di Gaza "affamati" durante il blocco degli aiuti israeliano che dura da due mesi
ma ha affermato che Hamas ha reso tutto "impossibile" deviando gli aiuti umanitari verso i suoi combattenti
"Aiuteremo la popolazione di Gaza a procurarsi del cibo
ha detto Trump ai giornalisti durante un evento alla Casa Bianca
"Molte persone stanno rendendo la situazione davvero pessima"
"Hamas sta rendendo la situazione impossibile perché sta prendendo tutto quello che viene portato dentro." I palestinesi di Gaza "vengono trattati molto male da Hamas”
(Adnkronos) - L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato un filmato che lo ritrae
insieme al ministro della Difesa Israel Katz e al capo di stato maggiore delle Idf Eyal Zamir
nel bunker di comando dell'aeronautica militare israeliana presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv
durante l'attacco contro obiettivi Houthi nella città portuale di Hodeidah in Yemen
(Adnkronos) - Circa 20 jet da combattimento dell'aeronautica militare israeliana hanno preso parte agli attacchi aerei contro gli Houthi nello Yemen questa sera
gli aerei hanno sganciato 50 bombe sul porto di Hodeidah e su una fabbrica di cemento nei pressi della vicina città di Bajil
All'operazione hanno preso parte anche i rifornitori e gli aerei spia dell'Iaf
(Adnkronos) - Attacchi aerei israeliani sono in corso in Libano nella zona di Janta
(Adnkronos) - Hamas respinge l'offerta israeliana di un cessate il fuoco
poiché non include la fine completa della guerra iniziata il 7 ottobre 2023
Lo ha riferito funzionario del Partito di Dio all'emittente libanese al Mayadeen
distruzioni e carestie nella Striscia di Gaza dimostrano che Israeke non è realmente interessato a negoziare una tregua
(Adnkronos/Afp) - "Raggiungere un accordo sul programma nucleare è pienamente possibile" a condizione che gli Stati Uniti evitino "posizioni irrealistiche e illogiche"
Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in una telefonata con l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue
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TIVOLI – “Abbiamo sentito le urla
Siamo corsi e siamo riusciti a portar via mio figlio da lì”
avrebbe raccontato il papà del bimbo di appena due anni
che sta rischiando la vita dopo essere stato aggredito
il piccolo era entrato nel recinto per vedere i maialini appena nati insieme a un altro signore
morto in seguito all’attacco dell’animale
che probabilmente voleva difendere i cuccioli da eventuali minacce
Il bimbo è stato soccorso e accompagnato dalla mamma all’ospedale di Tivoli
i cui medici hanno in seguito deciso il trasferimento d’urgenza prima a Tor Vergata e poi all’ospedale Bambino Gesù
Il bimbo è tuttora ricoverato in gravissime condizioni a causa dei morsi del maiale
Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri
tra le baracche e le roulotte di una piccola comunità di romeni
I carabinieri della compagnia di Tivoli stanno cercando di accertare se l’allevamento di maiali di via Lunano a Corcolle fosse regolarmente registrato oppure abusivo
Per questo i militari dovranno risalire al proprietario degli animali
ma per il momento ancora non è stato trovato
Stando alle prime ricostruzioni l’uomo ucciso dalla scrofa
ha preso in braccio il figlio dell’amico ed è entrato all’interno del recinto per far vedere i maialini appena nati al piccolo
Il 50enne è morto dilaniato dai morsi del maiale
è tuttora ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Bambino Gesù di Roma
Sulla vicenda la procura di Roma ha aperto un fascicolo e a coordinare le indagini è la pm Carla Canaia
La asl locale è stata avvertita del fatto e probabilmente i veterinari decideranno per l’abbattimento dell’animale
È giunto al Bambino Gesù alle 21.15 di ieri sera
il bimbo di 2 anni aggredito da animali presso un allevamento a Corcolle
Inizialmente ricoverato all’Ospedale di Tivoli
il bimbo è stato trasferito dal 118 in eliambulanza Pegaso dell’Ares 118 di Elitaliana tramite l’Eliporto Vaticano
E’ arrivato al Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Bambino Gesù in condizioni gravissime
Il bambino presenta lesioni traumatiche multiple
in particolare a livello del viso e del collo
Nella notte è stato necessario stabilizzare il paziente ed eseguire procedure chirurgiche in sala operatoria
Il bambino attualmente è sedato e in ventilazione meccanica
Tivoli – Porta il nipote a vedere i maialini e finisce in tragedia. Aggrediti dalla scrofa l’uomo muore e il piccolo in fin di vita
Inserisci localitàchiudi
nell'agguato rimase ferito anche un ragazzo di 29 anni
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Tornano alla ribalta santoni e maghi, visionari e visioni, proprio alle porte della Quaresima e causa fatti di cronaca impazza il web sulla questione santoni
abbiamo seguito per quello che può un blog la questione particolare dell’apparizione della Madonna in quello
adesso la nostra curiosità è stata attizzata
Vediamo insieme cosa fa e di chi si tratta
La storia non è certo di ieri ma sta tornando alla ribalta. A Corcolle, periferia di Roma a quanto pare continua l’attività di un uomo che, a suo dire, ha poteri curativi. La storia è così controversa che la Chiesa ne ha già preso le distanze anni fa.
un pensionato che a quanto si legge e si sente un pò ovunque guarirebbe con l’acqua
affermerebbe di essere un uomo scelto da Gesù per guarire
Per molti è un ciarlatano: non mancano infatti dichiarazioni particolari in cui l’uomo avrebbe detto che le tendenze sessuali sono frutto del demonio
gli esorcisti infatti in Italia sono circa 300 e solo se indicati dalla curia si può diventare esperti in tal delicatissima materia
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Intorno la campagna interrotta dall’A24
a dividere i Giardini di Corcolle da Corcolle
una parrocchia soffocata da giostre e musica da discoteca del luna park proprio davanti all’unica scuola elementare
�Ma un quartiere di 8mila persone non pu� essere rappresentato da 20 deficienti�
�� stata strumentalizzata da chi vuole fare la rivoluzione con cori e insulti�
�noi volevamo dire no a questo tipo di accoglienza che prende dei poveri immigrati
Il Comitato locale dei cittadini sottolinea che �intende dissociarsi dalle violenze subite da parte di alcuni migranti nei giorni scorsi�
Nel centro di accoglienza di Colle Cesarano
�vivono da anni tanti immigrati e non c’� stato mai alcun problema�
Un bel viale di pini marittimi porta in via Novafeltria
i 40 rifugiati politici africani vivono in attesa del proprio destino nella palazzina grigia di cemento armato all’inizio della strada
hanno aggredito l’autista Atac Elisa De Bianchi
I responsabili del Centro richiedenti asilo li chiudono dentro
come consigliato dalle forze dell’ordine che presidiano la strada
i nostri figli prendevano i bus e andavano in giro da soli�
�facciamo la spola e li portiamo di qua e di l�: abbiamo lasciato Roma e scelto Corcolle perch� era un posto pacifico e sicuro
Ma Debora e Maria (a destra nella foto di Mario Proto)
che abitano davanti alla palazzina grigia: �Che male fanno
�Gli abbiamo insegnato a dire “come stai?” e “Bella z�” alla loro vicina�
a Corcolle Bassa fanno la manifestazione solo per andare in tv�
Considerazioni a margine di un abitante della periferia romana (Quadrante sud-est
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004
oggi l’arcipelago Formiche è composto da realtà diverse ma strettamente connesse fra loro: il mensile (disponibile anche in versione elettronica)
la testata quotidiana on-line Formiche.net
le riviste specializzate Airpress e Healthcare Policy e il sito in inglese ed arabo Decode39
Formiche vanta poi un nutrito programma di eventi nei diversi formati di convegni
seminari e tavole rotonde aperte al pubblico e a porte chiuse
che hanno un ruolo importante e riconosciuto nel dibattito pubblico
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Le autorizzazioni rilasciate nel 2008 ad un’altra società non possono essere rinnovate
Tradotto: almeno per il momento l’ex cava di pozzolana di Corcolle
non ospiterà un centro di raccolta dei rifiuti di Roma per fronteggiare l’emergenza ambientale dopo la chiusura di Malagrotta
E’ quanto ha stabilito oggi, mercoledì 5 ottobre, il Tar del Lazio con la sentenza numero 12642 (CLICCA E LEGGI LA SENTENZA)
I giudici amministrativi hanno infatti respinto il ricorso presentato dalla “Daf Costruzioni Stradali”
la srl milanese del Gruppo Donzelli che dal 2017 gestisce la ex cava di pozzolana in località “Porta Neola” di proprietà della “Immobiliare Agricola San Vittorino srl” del gruppo Salini
il sito al chilometro 24,700 della strada provinciale Polense adiacente alla Villa dell’Imperatore Adriano
La “Daf” aveva richiesto di annullare gli atti attraverso i quali a gennaio 2021 la Direzione Regionale Politiche Ambientali e ciclo dei Rifiuti aveva concluso la Conferenza dei Servizi negando il rinnovo delle autorizzazioni concesse a maggio 2008 alla “Metro B1″ per il conferimento di rifiuti inerti nella cava e invitando la società a presentare una nuova istanza aggiornata alle disposizioni introdotte dal Decreto legislativo 121/2020
I giudici hanno chiarito che l’ex cava di pozzolana nel 2008 fu adibita a discarica di rifiuti inerti poiché l’allora Commissario Delegato all’emergenza ambientale approvò il progetto della società “Metro B1 – Società consortile arl” all’epoca conduttrice del terreno
Così nella cava fu autorizzato il conferimento di terre e rocce da scavo provenienti esclusivamente dai lavori di costruzione della Linea B1 della Metropolitana di Roma
la richiesta della “Daf” avrebbe comportato la realizzazione ex novo di una discarica in realtà mai esistita prima di ora
unicamente per accogliere i rifiuti inerti e realizzare celermente i lavori della Linea B1 della Metropolitana di Roma
all’epoca sussisteva un interesse pubblico che oggi non c’è
Per cui il ricorso della “Daf” è considerato infondato
Un viaggio continuo alla ricerca delle radici di una terra
dei suoi valori e delle sue intime connessioni
in collaborazione tra il regista dell’associazione di promozione sociale “Un mondo nel cuore” e il comandante della Stazione di San Vittorino Romano
da fatti reato realmente accaduti e che hanno registrato vittime proprio nei territori del comando Compagnia di Tivoli
Le tre scenette hanno permesso sia agli attori in erba quanto al numeroso pubblico di comprendere le tecniche utilizzate dai malviventi
i militari dell’Arma hanno fornito consigli utili ai presenti sulle tecniche e strategie per prevenire consapevolmente i fatti rappresentati
ed hanno omaggiato a tutti gli attori della compagnia teatrale un calendario storico dei Carabinieri
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Tivoli N°3401/21
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