Registrato al Tribunale di Napoli il 27/11/2003 (Reg Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362. Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362 Le foto e gli articoli presenti su "Napoli Magazine" sono stati in parte presi da internet Prima il golpe fallito al sindaco Ciro Buonajuto poi il «benservito» dalla giunta e una lenta «agonia» di 50 giorni praticamente a due mesi dalla mancata mozione di sfiducia al leader locale di Italia Viva saranno il consigliere regionale Mario Casillo e Giuseppe Annunziata – segretario metropolitano del Pd – a provare a rimediare agli errori messi in fila dal capogruppo dem Antonietta Garzia e a restituire un minimo di dignità politica al primo partito del centrosinistra all’ombra del Vesuvio Una «missione (quasi) impossibile» perché – durante gli ultimi 50 giorni – il sindaco e i suoi alleati sembrano avere trovato nuovi equilibri con buona pace di esecutivo «zoppo» e reso operativo solo grazie alla «nomina strategica» di Pio Valletti fedelissimo dello storico pupillo dell’ex premier Matteo Renzi Il «reuccio» di Boscoreale e il segretario metropolitano del Pd dovranno fare i conti con una situazione incancrenita dalla fuga in avanti del gruppo dem guidato da Antonietta Garzia – una delle aspiranti alla candidatura a sindaco nel 2026 – e da Luigi Luciani e dal successivo veto di Ciro Buonajuto al rientro in giunta del suo ex vicesindaco Una posizione «ufficializzata» dal primo cittadino già a inizio marzo quando Ciro Buonajuto si disse pronto a (ri)accogliere nell’esecutivo solo Carmela Saulino e Gioacchino Acampora – gli assessori dem «costretti» a seguire la linea della sfiducia dettata dalla capogruppo Antonietta Garzia – mentre per l’ex vicesindaco Luigi Luciani l’avventura a corso Resina si doveva considerare finita i tentativi delle colombe locali del Pd di provare a ricucire lo strappo: «La mia determinazione non è cambiata – avrebbe ribadito nei giorni scorsi il sindaco - on le elezioni regionali praticamente alle porte e in vista della corsa alle urne del prossimo anno i big del Pd hanno deciso di scendere personalmente in campo per provare a risolvere il rebus-Ercolano Perché pensare di arrivare al doppio appuntamento con il voto senza alcuna rappresentanza politica a causa di liti e capricci locali sarebbe troppo perfino per un partito storicamente «masochista» con il Pd di Ernesto Lella  Siamo giunti al secondo anno di questo ricordo di Nicola Ugon storico commerciante di Ercolano la cui attività ha superato i 60 anni ed oggi magistralmente condotta dalle figlie Laura e Roberta dopo che lui ha deciso di scorrazzare nei cieli con la sua 500 per guardarci compiaciuto dall’alto perché veder passare davanti al suo negozio 77 delle “sue” 500 (si tutti i cinquecentisti della Campania hanno conosciuto i mitici Ugon anche solo per un consiglio) in una sfilata continua andata e ritorno per poterci poi posizionare nella ZTL del centro non poteva che essergli gradito.Anche quest’anno però come lui avrebbe voluto non è stato un memoriale di tristezza perché due sono stati i momenti di aggregazione concordati col sindaco Ciro Buonajuto che ha fortemente voluto di nuovo la manifestazione ed ha donato ad ogni partecipante una toccante pergamena ricordo che ha contribuito alla minuziosa organizzazione oltre a “prolungare la ZTL” quando si è reso conto dello sforamento delle auto piuttosto che redarguirci ha saputo creare una squadra perfetta delle nostre auto ed è diventato uno di noi coordinando perfettamente tutte la pattuglie che hanno accompagnato la nostra mattinata guidando nelle piccole strade della città il nostro lungo colorato e strombazzante “serpente”.Appuntamento alle 9 in Piazza Pugliano (o Resina che dà il nome all’omonimo mercato di abiti usati e vintage dove si fanno ottimi affari per chi ama il genere ed è conosciuto da tutti gli “addetti ai lavori”) Ma al nostro arrivo alle 8,30 erano già una ventina i mattinieri anche con lo scooter come Giuseppe Raffaele il nostro mitico “Peppe ‘o Fotografo” che immortala con splendide immagini i nostri raduni colazione offerta dalle sorelle Ugon e alle 10,30 saluto del sindaco e delle autorità con “scambio di doni” l’appuntamento per il prossimo anno.Presenti il referente della Campania Domenico Filippella il neo eletto fiduciario di Salerno Bruno Gennatiempo oltre chiaramente ai fiduciari di Napoli Centro e Napoli Sud Antonello Martina e Francesco Puzone tantissimi soci e anche non soci che hanno manifestato la volontà di iscriversi al Club doverosa sosta al negozio Autoricambi Ugon e sistemazione nella ZTL per l’esposizione statica delle vetture in bella mostra per la fruibilità delle centinaia di persone famiglie con bambini (graditissimi i palloncini del Club) e soprattutto tantissimi meravigliati e compiaciuti turisti che “obbligati” nel passaggio diretti alla visita degli scavi di Ercolano hanno riportato foto e selfie delle nostre luccicanti scatolette come un valore aggiunto alla loro visita in questo luogo stupendo dove il tempo si è fermato offrendoci uno scorcio sulla vita dei nostri antenati di 2000 anni fa e purtroppo anche della morte di quanti furono sorpresi dalla catastrofe.Bilancio entusiastico che ancora una volta conferma il potere della nostra passione che riesce a coinvolgere chiunque gente comune che ci ferma per raccontare aneddoti ricordi che affiorano nella memoria accompagnati da grandi sorrisi Chiusura ufficiale il lunedì nell’ufficio del col Vanacore (assente suo malgrado dall’evento per cause di forza maggiore) che ci ha accolto con un sorriso smagliante che manifestava tutto il compiacimento per l’ottima riuscita della manifestazione nella sua città Quando abbiamo fatto un doveroso cenno di scuse per lo sforamento del numero di auto ci ha risposto ancora più compiaciuto: «Ma tu hai capito che hanno telefonato anche a me dicendomi “questi (noi) hanno detto che sono chiuse le prenotazioni Nico’: vedi che puoi fare…”» e ci ha salutato aggiungendo: «Vabbè l’anno prossimo prolunghiamo ancora la ZTL e facciamo 100 macchine»… la sindrome del cinquecentista ha colpito ancora Informativa sulla privacyInformativa estesaLoghi del Fiat 500 Club Italia – marchi registratiCookie PolicyNote legali Fiat 500 Club Italia, Via Roma, 90 – 17033 Garlenda (SV) – P.I. 01079820096 | Copyright © 2025 | Tutti i diritti riservati. | Sito realizzato da CT Solution Your membership card plus gadgets will be sent to you through mail while you may download the 6 issues of the magazine 4PiccoleRuote from the website Your membership card plus gadgets and the 6 issues of the magazine 4PiccoleRuote will be sent to you through mail Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Viceministro Edmondo Cirielli al Parco Archeologico di Ercolano per inaugurare una nuova fruizione Il Parco Archeologico di Ercolano si prepara a entrare nel futuro con una serie di proposte innovative che offrono ai visitatori un'esperienza ancora più completa e coinvolgente del Viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On.le Edmondo Cirielli la conclusione della prima fase del Progetto Domus di due tra le più belle residenze dell’antica città: taglio del nastro per la Casa del Colonnato Tuscanico e la Casa del Sacello di legno simbolicamente rappresentative dell’origine dell’antica Ercolano per un dipinto dove è raffigurato il sacrificio di fondazione della città da parte di Ercole e per il ritrovamento di una statuetta dello stesso eroe  nel  larario da cui prende il nome la seconda Grazie all’ampliamento dell’offerta culturale Ercolano si conferma un luogo unico dove la storia antica incontra le tecnologie moderne Ed è il Ministro Giuli ad essere testimone della nuova vita del Parco: nella giornata del 19 marzo al Ministro è stata presentata una Ercolano in pieno fermento: oltre all’apertura delle Domus restaurate la nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali i lavori in corso alle Terme Suburbane e le manutenzioni straordinarie su scala urbana E per entrare in sintonia con questi straordinari luoghi il Parco mette da oggi a disposizione una nuova App mobile per sistemi Android e IOs un vero e proprio ecosistema di risorse online fruibili attraverso il nuovo portale istituzionale del Parco ricco di molteplici servizi e contenuti 3D la  piattaforma dedicata alla catalogazione dei reperti (già on line attraverso il collegamento dinamico con Il Catalogo Nazionale dei Beni Culturali) e il portale Open Data presto on line per l’intera comunità scientifica di riferimento e non solo.  L’App Ercolano digitale è disponibile in nove lingue e può essere scaricata liberamente dai principali stores;  sfrutta  l’innovativa connessione WIFI e LiFi del Parco attraverso cui  le informazioni arrivano automaticamente sui device fornendo contenuti contestuali rispetto alla posizione del visitatore grazie ad una capillare rete di beacon bluetooth unica nel suo genere nei siti archeologici italiani I visitatori possono scegliere tra cinque percorsi in base ai contenuti tematici all’età e ai tempi di percorrenza per una visita a misura di tutti A fare gli onori di casa il Direttore del Parco Francesco Sirano insieme ai rappresentati del Packard Humanities Institute (prof Jane Thompson) l’Ente filantropico che affianca Ercolano in un partenariato pubblico privato che dura da ben 24 anni Il Direttore ha sottolineato l’estrema complessità e innovazione tecnologica degli interventi sulle domus appena riaperte e si è soffermato sul complessivo approccio strategico ai temi della conservazione e della fruizione del patrimonio Nuove entusiasmanti prospettive si aprono grazie alla sottoscrizione (luglio 2024) del protocollo d’Intesa con il Packard Humanities Institute con la realizzazione di nuovi depositi a quasi cento anni dall’inizio degli scavi Maiuri delle ricerche archeologiche su vasta scala nell’area est della città antica Le domus restaurate e gli strumenti digitali si aggiungono all’offerta di visita già a disposizione del pubblico e rendono l’esperienza di camminare in una città romana ancora più affascinante e ricca di contenuti mettono a diretto contatto con la vita quotidiana degli ercolanesi di duemila anni fa: un’esperienza che pochi siti archeologici al mondo offrono e che ad Ercolano risulta essere ancora più suggestiva grazie all’eccezionale stato di conservazione e agli innovativi restauri inaugurati da Amedeo Maiuri a partire dalla fine degli anni ’20 del Novecento.  "A un quarto di secolo dalla loro chiusura le dimore della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di legno riaprono i battenti segnando il compimento della prima fase del Progetto Domus L’ultraventennale alleanza con il Packard Humanities Institute si conferma feconda e lungimirante Un sodalizio che proseguirà con un investimento di circa 45 milioni di euro consentendo la ripresa degli scavi archeologici nel sito lo studio e l’applicazione delle nuove tecnologie alla ricerca e alla fruizione del patrimonio così il Ministro della Cultura Alessandro Giuli "La riapertura di due domus e la realizzazione della App Ercolano frutto della più che ventennale collaborazione con la Fondazione Packard - dichiara il Vice Ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli - testimonia quanto lo straordinario patrimonio culturale campano possa attivare importanti canali di diplomazia culturale capaci di innescare lo sviluppo armonioso del territorio portando crescita La valorizzazione di Ercolano continua così ad aprire a importanti prospettive nel dialogo transatlantico tra Italia e USA contribuendo al contempo alla tutela di un sito archeologico di grande importanza" Le parole del Direttore del Parco Archeologico di Ercolano Francesco Sirano: "Il nostro obiettivo è quello di rendere il Parco Archeologico di Ercolano un luogo dove storia ma anche familiarità con le nostre origini che definirei quasi sentimentale si intrecciano per offrire ai visitatori un’esperienza senza precedenti La sfida principale che ha caratterizzato l’intero intervento sulle domus ha riguardato la necessità di contemperare esigenze tecniche e di conservazione (come ad esempio ripristinare la stabilità strutturale) con una presentazione al pubblico che ne esaltasse le caratteristiche che le rendevano spazi del buon vivere di vita raffinata e operosa della quale esse sono testimonianza di grandissimo valore storico e monumentale L’ampliamento dell’area di fruizione grazie all’apertura delle domus in cui si è intervenuti è parte integrante di una visione del sito rivolta al futuro che comunica valori universali Per farlo ci si è avvalsi  delle nuove tecnologie che contribuiscono  a far conoscere al mondo la ricchezza storica di questo patrimonio dell’Umanità in modo innovativo e accessibile a tutti ogni visitatore potrà non solo esplorare i nostri siti ma anche entrare in contatto con il nostro archivio digitale un patrimonio che cresce ogni giorno grazie al lavoro di conservazione e ricerca che portiamo avanti con passione Siamo pronti a proiettare nel futuro il nostro straordinario passato e siamo pronti anche al l’avvio di nuovi scavi nell’area est della città antica: una ripresa storica delle ricerche resa possibile dall’eccellente partenariato pubblico privato con l’ente filantropico americano Packard Humanities Institute L’approccio multidisciplinare e l’adozione di un piano di gestione del sito ha portato alla definizione di programmi di manutenzione a scala urbana che hanno disinnescato le emergenze hanno permesso la riduzione delle aree di degrado e hanno garantito la tutela del patrimonio UNESCO” manager incaricato della gestione del partenariato-pubblico su incarico delle fondazioni Packard dichiara: “Oggi festeggiamo gli ultimi esiti di un lungo cammino a Ercolano nella prospettiva e corresponsabilità della strada da percorrere nel prossimo le azioni congiunte per la conservazione e valorizzazione della città antica insieme a progetti mirati a ripensare il suo rapporto con la città moderna attraverso la riqualificazione del quartiere confinante di via Mare oggi il partenariato pubblico-privato sta entrando in una nuova fase ancora più importante. La realizzazione di un nuovo complesso di edifici arretrati verso sud rispetto al sito archeologico consentirà l’eliminazione delle infrastrutture moderne esistenti a bordo scavo e l’arretramento degli attuali limiti di scavo verso est e sud Questa “rivoluzione” crea le condizioni per due svolte epocali: la ripresa degli scavi archeologici verso est ad una scala paragonabile solamente a quella dell’epoca di Amedeo Maiuri; la creazione di un paesaggio verde per chi esplora la città antica luogo accogliente sia la per la comunità locale quanto per i visitatori del sito archeologico L’azione combinata di questi progetti farà del Parco Archeologico di Ercolano e del suo territorio un importantissimo punto di riferimento internazionale per gli studi umanistici.” Il Parco Archeologico di Ercolano continua a rappresentare un esempio virtuoso di come la conservazione del patrimonio culturale possa evolversi con il tempo diventando sempre più accessibile e fruibile grazie alla sinergia tra tecnologia e ricerca Scarica qui foto e video ufficiali Sede centrale MiC Via del Collegio Romano I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla direttiva comunitaria 2003/98/CE e dal d.lgs Proseguendo nella navigazione accetti l’utilizzo dei cookie Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value" Un 37enne incensurato di Ercolano ha risposto ad una perquisizione dei Carabinieri della locale tenenza fuggendo sul tetto di casa l’uomo ha lanciato via un involucro di stoffa nel terreno vicino All’interno una pistola clandestina con matricola abrasa e 6 proiettili 7,65mm e un’altra arma automatica calibro 8mm Questo sito utilizza cookie o altri tracker tecnici e, previo tuo consenso, anche cookie di profilazione o altri strumenti di tracciamento, anche di terze 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Per saperne di più consulta la nostra Cookie Policy Puoi modificare le tue impostazioni in qualsiasi momento Chiudendo questo banner continuerai a navigare sul sito senza cookie o strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici i Carabinieri hanno arrestato Michele Pio Estilio e denunciato un 19enne per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio .  I militari hanno visto lanciare una busta dalla finestra di un appartamento: all’interno 300 grammi di hashish suddivisi in tre panetti Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione offrirti pubblicità o contenuti personalizzati e analizzare il nostro traffico Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito Utilizziamo inoltre cookie di terze parti che ci aiutano nell’analizzare come utilizzi questo sito web memorizzare le tue preferenze e offrirti contenuti e pubblicità rilevanti per te Questi cookie saranno memorizzati sul tuo browser solo a seguito del tuo consenso Puoi decidere di attivare o disattivare alcuni o tutti questi cookie ma la disattivazione di alcuni di questi potrebbe avere un impatto sulla tua esperienza sul browser I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria gallerie e luoghi espositivi potrebbero essere temporaneamente chiusi al pubblico Tante novità per un'esperienza più completa e coinvolgente Vedi tutte le notizie > ARTE.it è una testata giornalistica online iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma al n 292/2012 | Direttore Responsabile Luca Muscarà | © 2025 ARTE.it | Tutti i diritti sono riservati Nella notte i carabinieri della tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba E’ stato portato al pronto soccorso dell’Ospedale Maresca di Torre del Greco Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata “Sono certo che questi criminali saranno presto individuati e arrestati anche grazie al contributo fondamentale del sistema di videosorveglianza installato dalla nostra Amministrazione In questi anni abbiamo lottato a muso duro contro la camorra e continueremo a farlo che ha visto due sparatorie in meno di 10 giorni sarà stroncata sul nascere grazie al lavoro delle forze dell’ordine a cui va il mio ringraziamento per l’impegno costante profuso nel garantire sicurezza al nostro territorio Noi continueremo a investire in videosorveglianza la prossima settimana saranno installate e attivate ulteriori 50 telecamere intelligenti in grado di riconoscere e tracciare le targhe che transitano nel nostro comune Saremo con il fiato sul collo di chi vuole far ripiombare la nostra città nel buio del passato La criminalità non troverà mai più cittadinanza ad Ercolano” Dopo aver svelato dove è stato sepolto Platone oggi l'Intelligenza artificiale rileva nel manoscritto conservato presso la Bodleian Library di Oxford la parola greca "διατροπή" ("diatropé") che può significare "disgusto" o "confusione" ora sarà compiti degli storici contestualizzare questo termine Manoscritto inviolato. Per decifrare i Papiri sono state utilizzate avanzate tecniche di imaging e una combinazione tra scansione a raggi X e Intelligenza Artificiale Il primo passo è stato quello di ricostruire in 3D la struttura del rotolo una macchina che genera fasci di raggi X ad altissima energia questi fasci hanno prodotto migliaia di immagini bidimensionali riprese da angolazioni diverse Queste immagini sono poi state elaborate al computer e unite tra loro per ottenere un modello digitale tridimensionale del rotolo così da poterlo "srotolare" virtualmente senza comprometterne l'integrità ha semplicemente rilevato i simboli grafici e li ha restituiti sullo schermo lasciando agli studiosi il compito di interpretarli Una delle prime parole identificate nel papiro di Ercolano è "διατροπή" ("diatropé") che può significare "confusione" o "disgusto" mentre si ipotizza che il testo potesse appartenere al filosofo epicureo Filodemo di Gadara (110-35 a.C la cui biblioteca rappresenta una delle più preziose testimonianze del pensiero antico la decifrazione dei rotoli potrebbe far luce su aspetti ancora poco esplorati della filosofia ellenistica rivelando idee e concetti rimasti sepolti per millenni Un tesoro sepolto. Il materiale raccolto a Ercolano proviene da una villa che si ritiene appartenesse a Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Giulio Cesare molti furono distrutti nel tentativo di aprirli e si stima che circa 1.800 manoscritti rimangano ancora avvolti nelle loro spire di carbonio questi documenti potrebbero finalmente raccontare storie e idee che il tempo aveva sepolto sotto la cenere del Vesuvio e la loro analisi potrebbe rivelare dettagli inediti su autori sconosciuti su eventi storici dimenticati e su aspetti della vita quotidiana nel I secolo d.C. aprendo una straordinaria finestra sugli eventi del passato Ancora una straordinaria scoperta a Pompei: nei nuovi scavi ripresi all’interno del progetto di manutenzione e restauro della Regio V riaffiora un Termopolio perfettamente conservato con l’immagine di una ninfa marina a cavallo e animali con colori talmente accesi da sembrare tridimensionali Ma a stupire è il ritrovamento nei recipienti del Termopolio di tracce di alimenti che venivano venduti in strada Era infatti abitudine dei pompeiani quella di consumare all’aperto cibi e bevande calde conservati in grandi dolia (giare) incassati nel bancone in muratura dove era abitudine consumare il prandium (il pasto) fuori casa Nella sola Pompei se ne contano una ottantina ma nessuno con il bancone interamente dipinto a conferma dell’eccezionalità del ritrovamento Le decorazioni del bancone - le prime emerse dallo scavo - presentano sul fronte l’immagine di una Nereide a cavallo in ambiente marino e l’illustrazione probabilmente della stessa bottega alla stregua di un’insegna commerciale il ritrovamento di anfore poste davanti al bancone rifletteva non a caso l’immagine dipinta Una sbeffeggiante iscrizione graffita “Nicia cinede cacator” si legge sulla cornice che racchiude il dipinto del cane: “Nicia (probabilmente un liberto proveniente dalla Grecia) Cacatore invertito!” forse lasciata per prendere in giro il proprietario o da qualcuno che lavorava nel Termopolio In questa nuova fase di scavo sono emerse altre pregevoli scene di nature morte con rappresentazioni di animali probabilmente macellati e venduti nel locale sono stati inoltre rinvenuti all’interno di recipienti ricavati nello spessore del bancone contenenti cibi destinati alla vendita Come le due anatre germane esposte a testa in giù L'impianto commerciale dove è riaffiorato il Termopolio era stato indagato solo in parte nel 2019 durante gli interventi del Grande Progetto Pompei per la messa in sicurezza e consolidamento dei fronti di scavo storici Considerata l’eccezionalità delle decorazioni e al fine di restituire la completa configurazione del locale ubicato nello slargo all’incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi si è deciso di estendere il progetto e di portare a termine lo scavo dell’intero ambiente in modo da proteggere con un restauro adeguato l’intero contesto una fontana e una torre per la distribuzione dell’acqua Questo spiegherebbe la presenza sul fronte del bancone dell’immagine di una Nereide a cavallo in ambiente marino In questa nuova fase di scavo sono emerse altre pregevoli scene di nature morte con rappresentazioni di animali probabilmente macellati e venduti nel locale all’interno della stanza - e in particolare dietro al bancone dove sono state trascinate dai primi scavatori - un buon numero di ossa umane pertinenti ad un individuo di almeno 50 anni di età.  Nell’angolo tra le due porte (angolo nord occidentale della stanza) del Termopolio è stato rinvenuto uno scheletro completo di cane Non si tratta di un grande cane muscoloso come quello dipinto sul bancone ma di un esemplare estremamente piccolo attestano selezioni intenzionali avvenute in epoca romana per ottenere questo risultato Gli specialisti del Parco archeologico di Pompei stanno già studiando il materiale per verificare quanto questa scoperta possa ampliare le conoscenze sulle abitudini alimentari di età romana Nel nuovo numero di Focus Storia ripercorriamo i momenti decisivi della lotta partigiana e dell’ultimo anno di guerra che condusse alla Liberazione Il dossier centrale “Resistenza e Liberazione” racconta il coraggio degli antifascisti ma anche storie meno conosciute: dalle staffette partigiane alle figure femminili come Teresa Mattei fino all’impegno internazionale contro il nazismo fino all’impegno internazionale contro il nazismo.Nel nuovo numero di Focus Storia ripercorriamo i momenti decisivi della lotta partigiana e dell’ultimo anno di guerra che condusse alla Liberazione Nel nuovo numero di Focus ci interroghiamo sulle nostre radici biologiche e culturali per capire meglio chi siamo esplora somiglianze e differenze tra l’uomo e le altre specie la lateralizzazione del cervello e il ruolo dell’unione e della cooperazione nell’evoluzione della nostra specie I carabinieri della tenenza di Ercolano hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio M.P.E. un 21enne del posto già noto alle forze dell’ordine e denunciato per lo stesso reato un 19enne i militari hanno notato che da una finestra era stata lanciata una busta Nonostante il tentativo di disfarsi della droga i militari hanno raggiunto l’appartamento e bloccato il giovane Il 21enne è finito in manette e si trova in carcere in attesa di giudizio L’estate non è neanche alle porte e già suona il primo campanello d’allarme in corso Italia la strada della città degli Scavi diventata un abituale punto di ritrovo per i giovani della movida Pronti letteralmente a «invadere» i marciapiedi della zona con chiassosi incontri per trascorrere le serate e con decine di scooter – parcheggiati in modo selvaggio – capaci di rendere impossibile il passaggio dei pedoni A denunciare le «cattive abitudini» di chi evidentemente resiste alla cultura della legalità promossa dal sindaco Ciro Buonajuto e dalla sua amministrazione comunale sono i residenti del quartiere già alle prese con gli «eccessi» dei giovani della movida «Siamo vittime ogni fine settimana di centauri che parcheggiano e camminano con motocicli fumano sostanze stupefacenti e consumano alcolici sui marciapiedi  – raccontano gli abitanti di corso Italia – Dove sono le istituzioni e le forze dell’ordine costretti a camminare con la paura di essere investiti Servono interventi urgenti prima dell’arrivo dell’estate» Il Parco Archeologico di Ercolano annuncia l'apertura regolare del sito durante i ponti del 25 aprile e del 1° maggio un'occasione ideale per immergersi nella storia e nella bellezza dell'antica città romana Nei prossimi giorni si potrà approfittare delle due giornate gratuite del 25 aprile e la settimana successiva il 4 maggio prima domenica del mese con accesso gratuito ma devono essere ritirati esclusivamente in cassa I visitatori potranno immergersi nelle mostre allestite dal Parco che arricchiscono il percorso di visita con due affascinanti viaggi tematici: l'esposizione dedicata agli usi alimentari degli antichi ercolanesi accompagnerà i visitatori alla scoperta delle abitudini quotidiane dei rituali conviviali e delle testimonianze materiali che raccontano la cultura del cibo nel mondo romano - All'Antiquarium del Parco, prende vita un racconto coinvolgente sul vivo mondo dei legni mai distrutti dall'eruzione del 79 dC una straordinaria occasione per ammirare da vicino reperti lignei perfettamente conservati simbolo dell'eccezionale stato di conservazione del sito di Ercolano.  Gli orari di apertura al pubblico dalle 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso consentito alle ore 18:00 ) della stagione calda, parti il 16 marzo saranno in vigore fino al 14 ottobre sono un'opportunità perfetta per approfittare dei diversi abbonamenti di cui dispone il Parco che vanno incontro ad ogni target, tutte le specifiche sul sito web del Parco Biglietti – Parco Archelogico di Ercolano  ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùArcheologia di Vera Viola «Ho trascorso otto anni entusiasmanti a Ercolano abbiamo speso 58 milioni dal 2017 a oggi e lascio altri 70 milioni disponibili per investimenti nei prossimi dieci anni Avviati i grandi restauri e messa sotto controllo la conservazione programmata sogno che partano nuovi scavi a cielo aperto»: mentre sta per lasciare il testimone al successore archeologo e direttore del Parco Archeologico di Ercolano in scadenza di mandato il 10 aprile racconta con passione una esperienza che potrà essere replicata in altri siti Perché Ercolano è stata e continua ad essere un modello Le premesse per far crescere il Parco Archeologico e migliorare la sua gestione erano state create prima dell’arrivo di Sirano il sito all’ombra del Vesuvio era stato baciato dalla fortuna quando il Packard Humanities Institute (PHI) una fondazione non-profit dedita ad archeologia introducendo di fatto in Italia un nuovo modo di fare mecenatismo.«Filantropia creando un rapporto tra Usa Italia molto positivo che continua ancora oggi archeologo e direttore del Parco Archeologico di Ercolano L’altra buona premessa sta poi nella norma che ha riconosciuto autonomia al Parco Archeologico di Ercolano «sganciandolo dalla Soprintendenza di Pompei (a sua volta autonoma da anni) da cui Ercolano finiva per essere fagocitata soprattutto negli anni del Grande Progetto che assorbiva risorse economiche e professionali» Il decreto ministeriale del 23 gennaio 2016 conferiva al parco autonomia organizzativa proveniente dalla Soprintendenza di Baia e Cuma «C’erano aree di grave degrado _ racconta l’archeologo _ nel 2002 il sito aveva rischiato di essere trasferito dalla lista del patrimonio Unesco da tutelare in quella dei monumenti a rischio di perdita» E ancora: «Due terzi delle aree erano chiuse al pubblico per rischio di crollo I progetti offerti da PHI talvolta rimanevano nei cassetti per indisponibilità di professionisti che potessero portarli avanti» il podcast che vi racconta le notizie che muovono i mercati «Si parte dallo studio del sito al fine di adottare una logica proattiva _ racconta Sirano _: individuare le fragilità e programmare la manutenzione sia ordinaria che straordinaria» Al contempo si organizzano le visite con un piano di accoglienza (nel 2017 il Parco riceveva 490mila visitatori l’anno si studia l’uso più oculato possibile delle risorse economiche «Abbiamo vinto la sfida di autofinanziare i costi di manutenzione ordinaria del patrimonio archeologico e delle spese di funzionamento con il ricavato da biglietti e messo in campo progetti di restauro anche grazie a un fondo di dieci milioni ereditato da Pompei al momento della separazione» L’organico ministeriale per effetto dei concorsi viene arricchito di ingegneri Sebbene manchino ancora 36 unità delle 108 previste «La mia vera risorsa è la squadra _ riflette Sirano _ tra tecnici e amministrativi del Parco e del PHI» viene rinnovata anche la partnership con il Packard Humanities Institute con un protocollo d’intesa che tra l’altro consentirà di costruire nuovi uffici e nuovi depositi con laboratori per un valore di 45 milioni «Ma soprattutto il partenariato pubblico privato si arricchisce _ spiega il direttore _ affiancando alla progettazione condivisa la realizzazione di queste nuove strutture che saranno donate per così dire “chiavi in mano” dal Packard Humanities Insitute» in corso di pubblicazione (EDitrice Bibliografica) voluto da Sirano per imprimere una nuova sterzata poiché si ritiene che l’attenzione per l’ambiente sia necessaria per la conservazione delle testimonianze storiche Così come sono necessarie la stabilizzazione delle scarpate che delimitano la città antica e le opere di riconnessione dell’area degli scavi con la città contemporanea La irrregimentazione delle acque meteoriche la massima attenzione nella scelta dei materiali utilizzati per restauri e diserbi Ma il Piano non trascura la sostenibilità culturale e sociale: attraverso l’ampio programma di imminenti aperture al pubblico di nuovi luoghi come il Teatro sotterraneo l’Antica Spiaggia e la sua riconnessione con la Villa dei Papiri «Riteniamo _ aggiunge Sirano _ sebbene si tratti di un bene comune dell’intera umanità che i cittadini di Ercolano debbano sentirlo proprio e che la vita della città vi ruoti intorno La nostra azione mira a incrementare l’impatto economico dell’area archeologica per contribuire al rammendo del tessuto sociale attraverso la cultura» «Per Ercolano _ dice il direttore _ grazie alla manutenzione programmata entrata a pieno regime che possono dispiegarsi su intervalli di tempo anche decennali E l’ingente dotazione di risorse per il prossimo decennio è garanzia di sostenibilità» Sirano sta per passare di mano il testimone. «Con il Phi stiamo lavorando al progetto di scavare l’area est della città antica Un’area nella quale abbiamo effettuato campagne di carotaggi che hanno evidenziato la presenza di edifici conservati su più livelli e strutture che sembrerebbero riferibili al porto della città antica» Vera Violavice caposervizio Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici App disponibile su:Google Play App store La droga veniva indicata con termini comuni in modo da sfuggire a eventuali intercettazioni telefoniche Ma dalle “ricariche” alle “giacche” passando per le “pizze” e il “caffé” il significato era uno e univoco: carichi di hashish e marijuana per rifornire le piazze dell’area vesuviana fino alla penisola sorrentina Si trovava nel cuore della città degli Scavi la centrale operativa dell’organizzazione criminale scoperta e smantellata dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco al termine di un’articolata attività di indagine coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli: 13 sono gli indagati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Nicoletta Campanaro del tribunale di Napoli e arrestati durante il blitz eseguito all’alba dai militari dell’Arma Decine gli uomini in divisa impegnati nell’operazione Gli indagati sono tutti gravemente indiziati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nonché per i reati di detenzione e spaccio di vari tipi di droga gli investigatori hanno documentato circa 500 episodi di spaccio con una rete logistica che partiva da Ercolano e Portici e si estendeva fino a Napoli e alla penisola Sorrentina: vere e proprie «cooperative dello spaccio» di hashish Perché la holding finita sotto i riflettori degli uomini in divisa si occupava anche dello smercio di crack marijuana e cocaina destinata – in larga parte – a facoltosi professionisti con il vizietto della droga Le indagini sono nate in seguito all’arresto di Ciro Sannino – in manette e a oggi detenuto – perché trovato in possesso di armi e droga Gli investigatori hanno ipotizzato che l’uomo fosse solo il ‘depositario’ delle armi e della droga e hanno dato il via alle indagini Risalendo lungo il filo rosso dei contatti dell’uomo – attraverso le intercettazioni dei colloqui in carcere e dall’analisi dei cellulari dello stesso Ciro Sannino – gli investigatori hanno trasformato i dubbi iniziali in certezze portando alla luce i responsabili della ripresa del business-droga lungo i vicoli di Ercolano e non solo Secondo lo schema ricostruito dagli uomini in divisa a guidare l’organizzazione criminale c’era Raffaele Bifolco – 48 anni volto già noto alle forze dell’ordine del territorio – ritenuto legato al clan Ascione-Papale la consorteria camorristica in guerra con il clan Iacomino-Birra per il controllo delle attività criminali all’ombra del Vesuvio avrebbe gestito l’affare-spaccio insieme a quattro fedelissimi complici tra cui il fratello Ciro Bifolco e il complice Carlo De Maio con la moglie Assunta Scognamiglio Entrambi – così come Mario Cozzolino pure ritenuto tra i vertici della gang – sono stati raggiunti dal mandato di arresto e dovranno rispondere al gip Nicoletta Campanaro dei propri traffici per la moglie di Raffaele Bifolco pure citata in diverse pagine dell’ordinanza di custodia cautelare per la sua «versatilità nelle funzioni all’interno dell’organizzazione criminale» Il gruppo aveva organizzato “singole cellule” per spacciare la piazza di spaccio era “itinerante” dopo aver preso contatti telefonici con i clienti La holding della droga aveva una struttura e una serie di ruoli chiari e definiti a partire dai corrieri fino ai custodi delle sostanze stupefacenti passando per i referenti di zona e i gestori delle varie piazze di spaccio Il ruolo di contabile della gang era ricoperto da una donna di 47 anni incaricata di calcolare entrate e uscite della holding dopo l’arresto del suo compagno-pusher La sua attenzione nell’assicurare il recupero di debiti contratti dagli spacciatori per l’acquisto di droga ha attirato l’attenzione degli investigatori Uno degli elementi capaci di blindare a lungo l’organizzazione è stato il ricorso a un linguaggio criptico e in codice per sfuggire a eventuali intercettazioni telefoniche o ambientali Gli indagati si scambiavano riferimenti a sostanze stupefacenti con termini comuni Utilizzavano frasi per comunicare la presenza di clienti in attesa di droga riferendosi a queste persone come “appiedate” in cerca di un passaggio Una serie di “precauzione” insufficienti a fermare le indagini della direzione distrettuale antimafia ora culminata con 13 arresti tra Ercolano e la penisola sorrentina È un caso unico nel suo genere la formazione di materiale organico vetrificato trovato nel cranio di un giovane adulto maschio sepolto dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C e trovato disteso nel suo letto nel Collegium Augustalium In natura il vetro è una materiale poco comune perché la sua formazione richiede un rapido raffreddamento dallo stato liquido tale da non permetterne la cristallizzazione quando diventa solido Estremamente più difficile che si formi e si conservi un vetro da materiale organico poiché essendo composto per gran parte da acqua - che è liquida a temperatura ambiente - si può trasformare in vetro solo abbassando rapidamente la temperatura molto al di sotto dello zero e conservare come tale a quelle temperature Le analisi - che hanno incluso l'acquisizione di immagini in microscopia elettronica la spettrometria Raman ed esperimenti calorimetrici sui frammenti di cervello - hanno dimostrato che la vetrificazione cerebrale è avvenuta attraverso un processo del tutto unico di rapida esposizione del materiale organico prima ad altissima temperatura e di un suo successivo ancor più rapido raffreddamento Il vetro che si è formato come risultato di questo processo ha permesso una preservazione integrale del materiale cerebrale e delle sue microstrutture che si compone ulteriormente da Alessandra Pensa (Roma Tre e Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Tecnologia e Sostenibilità per lo sviluppo dei Materiali Ceramici Raschid Al-Mukadam (Technische Universität Clausthal Joachim Deubener (Technische Universität Clausthal Pier Paolo Petrone (Università di Napoli Federico II ha osservato che il materiale cerebrale non si sarebbe potuto vetrificare se l'individuo fosse stato riscaldato esclusivamente dai flussi piroclastici che hanno seppellito Ercolano le cui temperature non hanno superato i 465 gradi Celsius si sono raffreddati molto lentamente ed avrebbero totalmente distrutto il materiale organico a meno che esso non si fosse già trasformato in vetro “Sulla base delle nostre scoperte e dell’analogia con moderne osservazioni sulle eruzioni vulcaniche" si sia verificato tale scenario: dopo le prime ore di eruzione che produssero la colonna eruttiva osservata e descritta da Plinio il Giovane nella notte del 24 agosto (o forse 24 ottobre come recenti scoperte suggeriscono) iniziarono i primi flussi piroclastici che progressivamente distrussero Ercolano Il primo di essi raggiunse la città solo con la sua parte di nube di cenere diluita ma caldissima Lasciò a terra pochi centimetri di cenere finissima ma l’impatto termico fu terribile e mortale seppur sufficientemente breve da lasciare - almeno nell’unico caso del ritrovamento nel Collegium Augustalium – resti di cervello ancora intatti La nube deve essersi poi altrettanto rapidamente dissipata consentendo a questi resti di raffreddarsi così rapidamente da innescare il processo di vetrificazione Solo più tardi nella notte la città fu completamente seppellita dai depositi dei flussi piroclastici Questo scenario è di grandissima importanza non solo per la ricostruzione storica e vulcanologica perché definisce un’altissima pericolosità anche per flussi molto diluiti che non hanno grandi impatti sulle strutture ma che possono essere letali per le loro temperature la cui conoscenza può tradursi in efficaci misure di prevenzione e mitigazione” Danilo Di Genova (Cnr-Issmc) ha sottolineato l’importanza delle analisi sperimentali che hanno consentito di definire la storia termica del materiale “Per comprendere il processo di vetrificazione abbiamo condotto delle analisi sperimentali riportando i frammenti di cervello alle temperature a cui si sono trasformati in vetro con cicli di riscaldamento e raffreddamento a velocità variabili con apparecchiature molto sofisticate grazie ad una collaborazione tra CNR-ISSMC il Dipartimento di Scienze di Roma Tre e la Technische Universität Clausthal. Le analisi condotte sono state rese possibili grazie alla strumentazione acquista dal Cnr nell’ambito del progetto Nanovolc “Nanoscale dynamics of volcanic processes: Experimental insights and numerical simulations of explosive eruptions”, di cui Di Genova è coordinatore finanziato  nel 2022 con un ERC Consolidator Grant da parte del Consiglio europeo della ricerca Pier Paolo Petrone ringrazia la decennale collaborazione con il Parco Archeologico di Ercolano e che ha consentito la scoperta e lo studio del cervello e sottolinea l’eccezionalità del ritrovamento: “Un materiale cerebrale e spinale come questo non solo non è mai stato trovato in nessun’altra delle centinaia di scheletri di vittime dell’eruzione vesuviana del 79 d.C. ma costituisce l’unico esempio del genere conosciuto al mondo È probabile che le particolari condizioni verificatesi all’inizio dell’eruzione nel luogo di rinvenimento nonché la protezione delle ossa del cranio e della colonna vertebrale dell'individuo abbiano creato le condizioni perché il cervello e il midollo osseo sopravvivessero all’impatto termico permettendo poi di formare questo vetro organico unico” Per informazioni:Per informazioni sulla partecipazione Cnr: Danilo Di GenovaCnr-Issmcdanilo.digenova@cnr.it Ufficio stampa:Francesca GoriniUfficio stampa Cnrfrancesca.gorini@cnr.it Social media policy annunciata in occasione della riapertura di due grandi Domus chiuse da 25 anni con informazioni contestuali rispetto alla posizione dei visitatori che proprio in questi giorni ha visto la riapertura di due grandi Domus Quelle inaugurate dal ministro della Cultura Alessandro Giuli e dal viceministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli sono tra le più belle residenze dell’antica città Parliamo della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di legno simbolicamente rappresentative dell’origine di Ercolano rispettivamente per la presenza di un dipinto che raffigura il sacrificio di Ercole nella fondazione della città e per il ritrovamento di una statuetta dello stesso eroe nel larario da cui prende il nome la seconda.L’apice di un fermento che a Ercolano vede anche la realizzazione di lavori alle Terme Suburbane le manutenzioni straordinarie su scala urbana e la presentazione della nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value" Δdocument.getElementById( "ak_js_2" ).setAttribute( "value" Sviluppata per sistemi Android e IOs e scaricabile a questo link l’App Ercolano sfrutta in tempo reale la doppia connessione del Parco WIFI e LiFi (cioè che usa la luce per comunicare le informazioni): visitatrici e visitatori potranno ricevere sui dispositivi dei contenuti contestuali rispetto alla propria posizione tramite la capillare rete di beacon bluetooth unica nel suo genere nei siti archeologici italiani.L’app presentata dal direttore Francesco Sirano è parte integrante di un ecosistema di risorse online chiamate Ercolano Digitale tutte fruibili attraverso il nuovo portale istituzionale del parco tra servizi e una piattaforma dedicata alla catalogazione dei reperti (disponibile e connessa al Catalogo Nazionale dei Beni Culturali) e il portale Open Data A rendere possibile le riaperture delle Domus e le nuove modalità di fruizione del patrimonio è stato anche il contributo del Packard Humanities Institute, ente filantropico statunitense da 24 anni in un partenariato pubblico-privato con il Parco. Un accordo che, dallo scorso luglio prevede anche la realizzazione di nuovi depositi a quasi 100 anni dall’inizio degli scavi avviati da Amedeo Maiuri delle ricerche archeologiche su vasta scala nell’area est della città antica grazie a “un investimento di circa 45 milioni di euro” in un intervento che consentirà anche l’eliminazione delle infrastrutture moderne e l’arretramento degli attuali limiti di scavo.“Questa ‘rivoluzione’ crea le condizioni per due svolte epocali” ha aggiunto l’architetta Jane Thompson incaricata della gestione della partnership: “La ripresa degli scavi archeologici verso est a una scala paragonabile solamente a quella dell’epoca di Amedeo Maiuri; la creazione di un paesaggio verde per chi esplora la città antica luogo accogliente sia la per la comunità locale sia per i visitatori del sito archeologico L’azione combinata di questi progetti farà del Parco Archeologico di Ercolano e del suo territorio un importantissimo punto di riferimento internazionale per gli studi umanistici”.Giulia Giaume Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati Δdocument.getElementById( "ak_js_3" ).setAttribute( "value" ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo… Δdocument.getElementById( "ak_js_4" ).setAttribute( "value" A Villa Campolieto dal 28 marzo al 31 dicembre 2025 NAPOLI – Il Parco Archeologico di Ercolano si apre a una nuova fase con l’inaugurazione di due domus restaurate e l’introduzione di strumenti digitali all’avanguardia Alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli e del Viceministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli il sito archeologico celebra la conclusione della prima fase del Progetto Domus che ha restituito alla fruizione pubblica due delle più affascinanti residenze dell’antica città: la Casa del Colonnato Tuscanico e la Casa del Sacello di Legno Un evento che segna non solo il ritorno alla luce di straordinari ambienti domestici dopo oltre venticinque anni ma anche l’inizio di una nuova modalità di esplorazione del sito La Casa del Colonnato Tuscanico e la Casa del Sacello di Legno sono due delle residenze meglio conservate di Ercolano e racchiudono riferimenti diretti alla mitologia e alla storia della città La prima è caratterizzata da un affresco che raffigura il sacrificio di fondazione compiuto da Ercole mentre la seconda deve il suo nome alla statuetta dell’eroe trovata nel larario Il complesso intervento di restauro ha permesso di consolidare le strutture e restituire ai visitatori spazi che presentano uno spaccato autentico della vita quotidiana in età romana L’accessibilità del sito si arricchisce ulteriormente grazie al lancio dell’App Ercolano Digitale disponibile in nove lingue e scaricabile gratuitamente Integrata con il nuovo portale istituzionale del Parco l’app sfrutta le connessioni Wi-Fi e Li-Fi per fornire ai visitatori contenuti multimediali geolocalizzati permettendo di personalizzare il proprio percorso di visita Grazie a una rete di beacon Bluetooth distribuiti nell’area archeologica il sistema offre informazioni contestuali basate sulla posizione dell’utente garantendo un’esperienza immersiva e interattiva L’apertura delle domus rappresenta un tassello di un più ampio piano di valorizzazione sostenuto dal Packard Humanities Institute che da ventiquattro anni collabora con il Parco Archeologico di Ercolano L’accordo siglato nel luglio 2024 prevede un investimento di 45 milioni di euro per la costruzione di nuovi depositi oltre alla ripresa degli scavi archeologici su vasta scala nell’area est della città antica Un passo avanti significativo che riporta Ercolano sotto i riflettori della ricerca internazionale ha sottolineato come il progetto si inserisca in una visione strategica che integra tutela “Il nostro obiettivo è rendere Ercolano un luogo in cui la storia dialoga con la tecnologia offrendo ai visitatori un’esperienza senza precedenti La sfida del restauro è stata quella di bilanciare le esigenze di conservazione con una presentazione che restituisse la vivacità e la raffinatezza degli ambienti originari” sono stati avviati i lavori alle Terme Suburbane è stata restaurata la Stanza del Custode del Sacello degli Augustali e sono in corso interventi di manutenzione su scala urbana nell’ottica di un approccio multidisciplinare che valorizza il sito come parte integrante del tessuto culturale contemporaneo manager del partenariato pubblico-privato con la Packard Humanities Institute ha evidenziato l’importanza del progetto: “Oggi celebriamo il successo di un lungo percorso La realizzazione di nuovi spazi di servizio consentirà di ampliare l’area di scavo e di migliorare l’integrazione tra il sito archeologico e la città moderna” “A un quarto di secolo dalla loro chiusura le dimore della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di Legno riaprono i battenti ha dichiarato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli Parco Archeologico di Ercolano Una mostra-archivio che ripercorre cinque anni di progettualità diffusa e radicata nei territori Cento artisti e cento borghi per un’indagine… ROMA – Uno sguardo di troppo può diventare una ferita lo capisce chiunque attraversi le sale del Palazzo delle Esposizioni… C’è tempo fino al 30 giugno 2025 per partecipare alla prima edizione del Premio Meridiana iniziativa ideata dalla Fondazione Donnaregina… Carlo Scarpa intervenne due volte negli spazi del Museo Correr FIRENZE – Il tempo a Sammezzano sembrava essersi fermato non per incanto Chi siamo Archivio Ora un nuovo studio rivela cosa innescò la trasformazione dell'organo Quello del cervello vetrificato è un caso unico nella storia dell'archeologia Gli organi di una persona possono cristallizzarsi secondo un principio noto come transizione vetrosa che però richiede un raffreddamento molto rapido e avviene per esempio durante la crioconservazione Tuttavia la scoperta fatta a Ercolano suggerisce che esiste anche un'altra via alla vetrificazione Il cranio in questione è stato trovato da un gruppo di ricercatori nel 2020 e sembra appartenesse a un uomo rimasto sepolto da flussi piroclastici rocce e gas che si muove come un'onda a seguito un'eruzione la vittima si trovava a letto all'interno di un edificio religioso This content can also be viewed on the site it originates from Un'analisi condotta dal vulcanologo italiano Guido Giordano e dal suo team è riuscita a spiegare il motivo della vetrificazione Il cervello dell'uomo è stato prima investito da una prima nube piroclastica ad almeno 510 °C per poi essere esposto a un drastico calo di temperature una volta passata la prima ondata che ha raffreddato l'organo a tempo di record Il processo è stato probabilmente agevolato dalle ossa del cranio e dalla colonna vertebrale dell'uomo che avrebbero agito da barriera impedendo la totale distruzione del cervello Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español 🗓️ The Big Interview è il nuovo evento di Wired. Ci vediamo a Milano, in Bocconi, il 26 giugno: iscriviti per ricevere aggiornamenti sul programma ⛪️ Papa Francesco è morto: cosa succede adesso nella Chiesa cattolica 🎥 Le interviste, le video-news, i nostri reportage: le notizie “da guardare” di Wired 💸 Trump ha scatenato una guerra dei dazi: tutte le conseguenze per l'industria e i consumi quotidiani 🥸 Come trasformarsi in una action figure con ChatGPT Immagini 📲 Il nuovo bottone di Meta AI, tutto quello che c'è da sapere 🇮🇱 🇵🇸 🇱🇧 🇮🇷 L'escalation in Medio Oriente: cosa sta succedendo in Israele, Libano e Iran 🪲 Cosa mangeremo nel futuro? Ce lo domandiamo nel nuovo numero di Wired in edicola 🇺🇦 La guerra in Ucraina: gli aggiornamenti di Wired sul conflitto ✍️ Vuoi ricevere comodamente a casa il magazine di Wired? 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Usa Wiredleaks Il sindaco Buonajuto e l’assessore Acampora: “Un passo storico per il futuro della città” the Herculaneum Archaeological Park will open to the public an exhibit that is unparalleled in the world The Vesuvian site’sAntiquarium houses a selection of furnishings and wooden objects from the ancient Roman city unique artifacts that the fury of the79 A.D When the more than twenty-meter-high blanket of pyroclastic mud swept over Herculaneum the absence of oxygen prevented the wood from burning causing it to carbonize instead.It is thanks to this process that today it is possible to admire pieces of inestimable historical value which survived destruction and have been returned to collective memory The new exhibition marks the return of these wooden artifacts to Herculaneum after a preview lasting more than a year at the Reggia di Portici the objects find their place in two rooms specially recreated to evoke the atmosphere of a Roman home The experimental set-up displays the artifacts and also enhances their original function allowing visitors to understand the role they played in the daily lives of the ancient Herculaneans The tour is complemented by a visit to the Boat Pavilion dedicated to the city’s seafaring activities paintings and statues that tell the story of the luxury of Vesuvian residences “The Herculaneum Archaeological Park today represents an emblematic model of international collaboration in the field of cultural heritage,” says Museums Director General Massimo Osanna “The joint work between the Park and the Packard Humanities Institute has made it possible to take significant steps in the protection The results achieved demonstrate how public-private cooperation can generate effective and sustainable interventions capable of combining scientific rigor and design vision Every advance in Herculaneum is not only a success for archaeological research but also a concrete contribution to the growth of the community and cultural tourism The display of charred wooden artifacts provides an extraordinary opportunity to show how the fragility of ancient materials can inspire new solutions for conservation and enhancement The use of innovative technologies and the joint contribution of specialized expertise have made possible a rigorous and accessible presentation that restores the objects to their original function and meaning continues to restore the voice of the ancient city.” “After the exhibition at the Reggia di Portici it was necessary to dedicate an exhibition space to the woods,” says Director Francesco Sirano “and so today the Antiquarium becomes not only a place of shelter for these charred wooden furnishings but also a window on a category of archaeological materials that makes Herculaneum unique in the world decorated and even inlaid wood represents not only a true miracle saved from the eruption but also a red thread that from antiquity still accompanies us in our daily experience each find is not just a fragment of the past Thanks to relentless research and preservation work today we can offer the public an experience that goes beyond a simple visit: an emotional journey through the objects architecture and stories of the ancient Herculaneans We wanted each stage of the visit to the Park to be a moment of discovery and reflection which tells us about the drama of the last moment to the extraordinary artifacts that reveal daily activities each find is a piece of a larger narrative that speaks of life Many of the wooden furnishings on display today were recovered thanks to the excavation campaigns conducted by Amedeo Maiuri in the 1920s It was at that time that the first methods of consolidating charred wood But the discoveries did not stop with the last century New fragments emerged in the first decade of the 21st century during investigations in the Villa of the Papyri and along the eastern part of the ancient beach These include remnants of wooden and ivory furniture as well as polychrome fragments of a roof and a suspended ceiling belonging to the famous marble hall of the House of the Relief of Telefo These findings triggered an intensive phase of study and restoration conducted in collaboration with the Packard Humanities Institute’s international team Herculaneum’s wooden objects are in fact particularly complex to preserve because of their charred state and a high degree of imbibition Research has focused not only on the function and production of the artifacts opening new horizons in the scientific literature have already produced significant advances in the understanding of ancient wooden material and the most suitable treatments to ensure its survival The extraordinary fragility of the artifacts calls for cutting-edge conservation measures which is why the entire exhibition is designed to combine accessibility and protection The exhibition spaces are equipped with a constant microclimate monitoring system that complies with the most up-to-date conservation regulations gave priority attention to conservation aspects in synergy with Tecno-El Tecnologie Elettroniche srl which provided an active climate control system to ensure stable environmental conditions The museum experience is distinguished by its visual and narrative layout The colorful backgrounds recall the frescoed walls of the ancient domus while the specially designed display cases house some of the finest pieces of Herculaneum’s wooden corpus These include fragments of the Tetto di Telefo a cradle and even the hull of a boat found on the beach Traditional captions give way to videos with three-dimensional images offering a more engaging and dynamic narrative The exhibition route also represents the culmination of a long and complex enhancement phase The unique condition of Herculaneum’s wooden artifacts required experimental restoration interventions and collaborations with international research institutions Each intervention has helped to improve knowledge of the dynamics of material degradation and to refine conservation methods transforming an archaeological emergency into a living laboratory of innovation and study The new arrangement coincides with a significant transition for the governance of the Herculaneum Archaeological Park has announced that he will take over as director of the Park from today giving an operational delegation to Sirano himself A continuity that ensures consistency and strategic vision at a time of great ferment for the Vesuvian site which is increasingly oriented toward a scientific technological and participatory enhancement of its heritage Puoi accettare tutti i cookie di terze parti o puoi decidere di non accettarli ma in questo caso alcuni contenuti disponibili sui canali social di Agenzia Demanio non saranno più fruibili all'interno del sito Potrai sempre modificare la tua scelta riguardo al consenso a tutti o alcuni cookie utilizzando la funzionalità Preferenze Cookies disponibile nel footer del sito Un passo decisivo per il futuro del Parco Archeologico di Ercolano è stato compiuto con la donazione da parte della Fondazione Istituto Packard per i Beni Culturali all’Agenzia del Demanio di un compendio di 36.400 metri quadrati La firma dell’atto di donazione è una svolta nell’ampliamento e valorizzazione del Parco e segna il completamento di un percorso virtuoso che unisce l’Agenzia del Demanio il Ministero della Cultura e il Packard Humanities Institute in un'azione sinergica per favorire la tutela e dello sviluppo del patrimonio culturale italiano Il terreno si trova al confine meridionale del Parco Archeologico dove la fondazione Packard realizzerà nuove strutture con laboratori di restauro uffici direzionali e depositi per le collezioni già riconosciuto come best practice per la gestione di siti archeologici diventerà anche centro di riferimento su scala europea per la conservazione e lo studio dei reperti di età romana Il rinnovamento delle strutture e degli spazi sarà realizzato con finanziamenti pubblici e dell’ente filantropico laboratori e uffici saranno realizzati con alti standard qualitativi e saranno a carico delle fondazioni Packard che li donerà al Parco Sono previsti nuovi spazi verdi e la creazione di un ingresso su corso Umberto I verso il mare e la realizzazione di un parcheggio per contribuire anche alla rinascita del tessuto urbano con nuove strutture e percorsi per i visitatori e i cittadini AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE   GARE E ASTE 38 – 00187 RomaCodice Fiscale e Partita Iva 06340981007 Direzione GeneraleVia Barberini Direzioni Territoriali I beneficiari inseriti in elenco potranno ritirare il pacco alimentare anche per i mesi di gennaio Avviso BAC All’Antiquarium del Parco Archeologico è infatti il legno il vero protagonista. Nessun altro sito del mondo romano ha restituito una tale quantità e varietà di reperti lignei, giunti fino a noi grazie alle eccezionali condizioni di conservazione dovute all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. È proprio questo materiale fragile e raramente sopravvissuto che offre una finestra concreta sulla vita quotidiana, le tecniche costruttive e il gusto estetico della città antica. Nel percorso espositivo della mostra permanente SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano, accanto ai monili e agli arredi preziosi, emergono straordinari manufatti in legno carbonizzato: elementi architettonici, mobili, infissi, serramenti, ripiani e tavoli, che ricostruiscono in dettaglio l’ambiente domestico romano. «Ercolano è un sito unico al mondo per la quantità di legno conservato. I nostri studi ci permettono di capire come vivevano gli antichi, cosa producevano e con quali materiali», afferma il direttore del Parco, Francesco Sirano. Insieme al team di esperti e restauratori, il Parco ha condotto analisi approfondite sull’anatomia del legno, combinando microscopia ottica e ricerche dendrologiche. Queste hanno permesso di identificare l’impiego massiccio dell’abete bianco (oggi raro in Campania), oltre a cipresso, abete rosso, noce e bosso – quest’ultimo utilizzato per intagli di alta qualità. La presenza di legni di origine alpina, come l’abete rosso, testimonia l’esistenza di una rete di commerci strutturata e un’economia del legno sorprendentemente articolata. L’analisi ha anche mostrato la presenza di parti lavorate con incastri, chiodature, scolpiture e rivestimenti, dimostrando una sapienza artigianale elevata. L’iniziativa espositiva nasce in occasione della riapertura dell’Antiquarium nel 2018 ed è diventata permanente su richiesta del pubblico. “Abbiamo accolto le numerose sollecitazioni dei visitatori – prosegue Sirano – rendendo la mostra permanente. Ma puntiamo più in alto: costruire, nel tempo, un museo completo e innovativo per Ercolano”. Accanto agli arredi lignei, la mostra presenta circa 200 oggetti tra gioielli, vasellame e piccoli tesori ritrovati nei contesti domestici o presso le vittime dell’eruzione. Si tratta di reperti provenienti dalla Villa dei Papiri, dalla Casa dei Cervi, dalla Casa del Rilievo di Telefo e da altri ambienti cittadini. Tra questi, il celebre gruppo scultoreo dell’Idra di Lerna in bronzo e affreschi con amorini e scene mitologiche, testimonianze di un gusto raffinato e cosmopolita. Il Parco Archeologico di Ercolano prosegue in questo solco grazie al lavoro congiunto con restauratori e studiosi. In un recente intervento, Massimo Osanna, direttore generale dei musei,  ha sottolineato l’importanza di Ercolano per la ricerca scientifica e la didattica, definendolo “un laboratorio aperto sul mondo romano, che unisce dati archeologici, ambientali e architettonici in una sintesi unica”. La mostra SplendOri, curata da Domenico Camardo e Maria Paola Guidobaldi, continua ad arricchirsi con nuovi rinvenimenti e approfondimenti. L’idea è quella di mantenere l’Antiquarium come un centro vivo, con spazi dedicati a laboratori, incontri e visite didattiche, pensato per accogliere e formare. La scelta di rendere permanente l’esposizione e di ampliarne i contenuti rappresenta un passo importante per la valorizzazione del sito. I legni di Ercolano, più che una rarità, costituiscono un vero e proprio archivio tridimensionale dell’antichità romana, la cui eccezionalità è riconosciuta a livello internazionale. facebooktwitter Il Parco Archeologico di Ercolano si rinnova con un progetto digitale all’avanguardia: un’app interattiva con percorsi tematici, ricostruzioni 3D e una mappa interattiva guida i visitatori. Al tempo stesso, il sito riscopre due domus storiche, riaperte al pubblico dopo 25 anni e uno scrupoloso restauro. WhatsappTelegramFacebookTwitterCopia linkTi potrebbe interessare Podcast Video Accedi a Sky Go ordinario di Papirologia a Torino e coordinatore del gruppo di lavoro Da chi è composta la task force e quali problemi dovrà affrontare oltre a ricercatrici e ricercatori del nostro dipartimento vedrà la collaborazione dell’Universität Wien (Prof Il gruppo di lavoro si avvarrà delle più avanzate tecniche di decifrazione degli antichi manoscritti per la realizzazione della prima edizione moderna del trattato crisippeo Sulla provvidenza di cui i primi due sono trasmessi da due papiri di Ercolano: il libro I dal PHerc. 1421 e il libro II dal PHerc. 1038 insieme ai complessi problemi papirologici di questi due rotoli pensavano che il mondo non fosse affidato al caso e che tutto nell’universo avesse una sua giustificazione destino e libertà sono alcuni dei temi che verranno discussi e che rendono questo progetto di papirologia e di filosofia antica affascinante ed estremamente attuale.  Quali sono le più avanzate tecniche di decifrazione dei manoscritti che utilizzerete per un papiro berlinese di nostro interesse Tali esperimenti consentono di realizzare immagini molto più avanzate di quelle finora in uso poiché i papiri ercolanesi oggetto di studio sono a stratigrafia complessa Torino e le altre istituzioni internazionali coinvolte nella task force contribuiranno a finanziare alcune ricerche in corso per facilitare l’individuazione dei cosiddetti ‘sovrapposti’ e ‘sottoposti’ presenti nelle varie cornici dei due papiri Stiamo parlando di strati non appartenenti a quello originario rimasti attaccati prima o dopo rispetto alla loro posizione originaria per via del farraginoso ma geniale sistema di svolgimento dei rotoli carbonizzati realizzato da una macchina inventata intorno al 1754 dal benemerito Padre Antonio Piaggio Si tratta di una peculiarità e di una sfida ulteriore messa in campo dalla papirologia ercolanese (praticamente assente nei pezzi greco-egizi) la quale ha messo a dura prova tutti coloro — papirologi filologi classici e storici della filosofia antica — che hanno lavorato o lavorano tuttora alla ricostruzione di questo tipo di testi Per quanto riguarda gli aspetti bibliologici per la prima volta a questi due papiri saranno applicate le metodologie bibliometriche e matematiche più moderne per ricostruire la lunghezza originaria dei rotoli e la sequenza effettiva dei pezzi superstiti in modo da comprendere nella maniera più fedele possibile l’ordine logico degli argomenti filosofici che contengono.  Ci sono anticipazioni riguardo alle novità che questo lavoro potrà portare al pensiero stoico il trattato di Crisippo Sulla provvidenza era in almeno cinque libri Tutte le testimonianze che abbiamo sono indirette. PHerc. 1421 (libro I) e PHerc. 1038 (libro II) sono gli unici manoscritti esistenti dell’opera originale che altrimenti non ci sarebbe giunta tramite la tradizione manoscritta medievale Questo fenomeno è di grande interesse e riguarda in realtà tutti i testi superstiti della Biblioteca ercolanese la quale — occorre sottolinearlo — è l’unica biblioteca privata dell’antichità ad essere giunta l’editore degli Stoicorum Veterum Fragmenta non aveva gli strumenti per servirsi dei due papiri crisippei in questione quando di fatto non era disponibile un’edizione critica affidabile dei testi di cui stiamo parlando Quello che si può evincere dai nostri papiri è già abbastanza per arricchire e completare in maniera decisiva e sorprendente le testimonianze indirette già note sui libri I e II del trattato per meglio comprendere i rapporti tra fato e necessità Come siete arrivati a studiare questi papiri Lo studio dei PHerc. 1038 e 1421 era in programma nell’ambito del New von Arnim Project ho quasi ultimato l’edizione critica di un altro testo crisippeo: le Ricerche logiche Sul piano papirologico il lavoro è estremamente impegnativo ma non lo è meno quello ermeneutico e storico-filosofico Per questo collabora con me un giovane storico della filosofia antica Ma per tornare ai papiri del trattato Sulla provvidenza tanto il lavoro editoriale quanto il commento filosofico sarà necessariamente il frutto della cooperazione scientifica tra Torino e le colleghe e i colleghi che già ci stanno aiutando nelle edizioni dei primi Stoici per Crisippo e il suo trattato Sulla provvidenza Collette è anche l’autore di una delle più recenti monografie sul concetto stoico di provvidenza (pronoia) Questa sinergia porterà inevitabilmente a nuove rivoluzionarie scoperte e soprattutto alla più completa e innovativa edizione dei frammenti di Crisippo mai realizzata Area Comunicazione  Sezione Comunicazione digitale e media relations  Tel. +39 011 670 9611/2755  e-mail otto@unito.itTestata giornalistica registrata presso il Tribunale di Torino - nr Area Comunicazione  Sezione Comunicazione digitale e media relations  Tel. +39 011 670 9611/2755  e-mail otto@unito.itTestata giornalistica registrata presso il Tribunale di Torino - nr. 4/2023 una storia di violenza domestica e omofobia è culminata con l’arresto di due genitori accusati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia È stata la fidanzata della figlia diciannovenne della coppia a denunciare le violenze subite per la relazione sentimentale preoccupata per la sicurezza della fidanzata La giovane donna ha raccontato che la relazione mai tollerata dalla famiglia della fidanzata aveva già suscitato reazioni aggressive in passato arrivando addirittura a promettere di incendiare la casa della 20enne Per sfuggire a questa escalation di violenza le ragazze avevano trovato rifugio temporaneo nell'appartamento di una loro amica decisi a fermare con ogni mezzo la relazione avevano installato un dispositivo GPS sul cellulare della figlia i due sono giunti a casa dell'amica della 20enne e strappandole il telefono e trascinandola fuori sotto gli occhi sconvolti di chi era presente L’intera scena è stata catturata dalle telecamere di videosorveglianza esterne all’abitazione e i carabinieri hanno acquisito il materiale come prova i militari della compagnia di Torre del Greco si sono diretti a casa dei genitori della 19enne Al loro arrivo hanno sentito urla disperate e il pianto di una donna provenire dall’interno dell’appartamento i carabinieri hanno trovato la giovane vittima costretta a rimanere dentro casa rannicchiata sul divano tra le braccia della nonna materna La ragazza ha raccontato agli agenti di essere stata oggetto di ripetuti episodi di violenza fisica intimidazioni e minacce da parte dei suoi genitori i quali cercavano con ogni mezzo di interrompere la sua relazione arrivando a limitare la sua libertà e il suo contatto con l’esterno I carabinieri hanno immediatamente arrestato i genitori della 19enne per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia finalmente libera da una condizione di totale controllo e sofferenza ha scelto di allontanarsi definitivamente dalla casa familiare Per restare aggiornati sui reali, le celebrity, gli show e tutte le novità dal mondo Vanity Fair, iscrivetevi alle nostre newsletter Achille Lauro ripercorre con noi alcuni momenti della sua vita, il video Ermal Meta: «Presto avremo con noi le nostre altre due figlie. Finora sono state in un orfanotrofio in Albania Quando le abbiamo conosciute non potevamo adottarle» Rajwa e Hussein di Giordania portano la figlia Iman in Bahrein per il primo viaggio all'estero Dexter: Resurrection: le foto e il racconto in anteprima della nuova serie Liv e Mia Tyler hanno scoperto di essere sorelle a un concerto degli Aeros Queer di Guadagnino con Daniel Craig è eros ed enigma: la recensione I 10 film queer più belli del secolo (finora) David di Donatello 2025: dominano Berlinguer, Parthenope e L'arte della gioia. Tutte le nomination Concerto del Primo Maggio di Roma, da Lucio Corsi a Gabry Ponte: un po' Sanremo con qualche nome indie Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it e 10 contenuti ogni 30 giornia €16,99/anno Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze Se hai cambiato idea e non ti vuoi abbonare puoi sempre esprimere il tuo consenso ai cookie di profilazione e tracciamento per leggere tutti i titoli di ANSA.it e 10 contenuti ogni 30 giorni (servizio base): Per maggiori informazioni sui servizi di ANSA.it, puoi consultare le nostre risposte alle domande più frequenti, oppure contattarci inviando una mail a 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mondo istituzionale diventando oggi una tra le fonti più autorevoli dell’informazione con i propri prodotti Dal 2009 il Direttore è Luigi Camilloni che ha proseguito lungo la strada tracciata da Lisi e cioè quella che da sempre ha contraddistinto l’Agenzia Una formula editoriale veloce ed innovativa che garantisce un’informazione puntuale e degli approfondimenti originali fare informazione significa mantenere un alto livello di esattezza ma soprattutto senza far ricorso a formule e luoghi comuni giornalistici Firmata al MiC l’intesa con la fondazione The Packard Humanities Institute e l’Istituto Packard per i Beni Culturali: nell’area intorno agli scavi saranno realizzati nuovi depositi archeologici Dopo oltre venti anni di programmazione congiunta tra PHI e il Parco archeologico di Ercolano di cui l’ultimo risultato è stata l’inaugurazione dell’antica spiaggia lo scorso 19 giugno il protocollo d’intesa che segna l’inizio di una nuova pagina nel partenariato pubblico-privato per il Parco archeologico di Ercolano con la riqualificazione delle aree sud e est dell’Antica Ercolano Sono intervenuti: il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano; il Direttore generale Musei Massimo Osanna; il Direttore del Parco di Ercolano Ciro Buonajuto; il presidente del Packard Humanities Institute (PHI) David W Packard e il presidente dell’Istituto Packard per i Beni Culturali L’intesa definisce le priorità degli interventi a partire dai nuovi depositi permanenti con i laboratori di restauro e la nuova sede del Parco archeologico con i relativi uffici I nuovi edifici saranno arretrati dalla città antica verso Sud grazie alla donazione dalla parte delle fondazioni Packard di un’area estesa su più di 3 ettari fino al 79AD occupata dal mare e poi in tempi recenti utilizzata per la coltivazione di piante ornamentali acquistata con l’unico scopo di passare nella disponibilità dell’ente e consentire la liberazione dei bordi del sito dagli edifici moderni esistenti che migliorerà in modo significativo non solo l’esperienza immersiva dei visitatori di essere in una macchina del tempo e ma anche le viste verso il golfo dai quartieri della città moderna intorno al sito La svolta ormai in vista andrà ad abbracciare anche l’ampliamento degli spazi verdi e la creazione di un nuovo ingresso su corso Umberto I verso il mare e la realizzazione di un parcheggio a servizio degli edifici e dei visitatori Tutto questo anche sempre nell'ottica di migliorare il rapporto tra la città antica e la città moderna con le più ampie ricadute sullo sviluppo del comune di Ercolano e la qualità di vita dei cittadini già comprovate con la rinascita in atto del quartiere Via Mare-Via Cortili “Ercolano è uno dei siti archeologici più importanti al mondo Il MiC è in campo per la rinascita e la valorizzazione L’intesa raggiunta ci consente un grande salto di qualità con l’acquisizione di nuovi terreni e la creazione di nuovi spazi per gli uffici direzionali i depositi e i laboratori del Parco archeologico Tutto questo si aggiunge alle attività già programmate dal Ministero che permetteranno di aumentare l’offerta all’interno di una vasta area già oggetto di interventi importanti come la riapertura dell’antica spiaggia di Herculaneum e l’apertura recente del museo di Stabia e creare le premesse per nuove azioni di tutela e valorizzazione di questo unicum mondiale Rivolgo un sentito ringraziamento al presidente del Packard Humanities Institute per l’impegno assunto con questo accordo di collaborazione che garantirà una serie di attività di riqualificazione di una delle aree archeologiche più importanti al mondo Per il Direttore Osanna: "Il programma oggetto dell'accordo virtuosa collaborazione con la fondazione PHI guidata dal Dr è stato elaborato con una visione di lungo periodo e presenta un piano organico di interventi di tutela e valorizzazione che permetterà di traghettare il parco verso una gestione ancora più moderna e innovativa degli spazi e dei depositi sia per quanto riguarda la fruizione da parte del pubblico che per le opportunità di indagine e ricerca scientifica Una buona pratica del Sistema museale nazionale che genererà grazie alla collaborazione fra le istituzioni coinvolte e la fondazione filantropica un impatto positivo esteso ben oltre i confini del parco coinvolgendo l'intero territorio e la comunità" “Si tratta di un progetto che non si esita a definire rivoluzionario Ci sarà “un prima e un dopo” questo accordo che apre una nuova era nella plurisecolare storia delle ricerche e della gestione del sito Una svolta che in pochi anni potrebbe produrre risultati paragonabili con la grande operazione che Amedeo Maiuri vi svolse tra il 1927 e il 1961 - ha aggiunto il Direttore Sirano - Il sito oggi dotato di uffici e aree di deposito inadeguati alle reali esigenze tanto attuali quanto future diventerà un luogo all’avanguardia in campo internazionale sui temi della tutela e conservazione del patrimonio con particolare riferimento ai resti organici che costituiscono una delle più marcate peculiarità del Parco Siamo a una tappa importante e all’avvio di un percorso che ci vedrà ancora più determinati per contribuire con il comune lavoro a realizzare una svolta che renda il giusto merito al luogo dove hanno avuto inizio nel XVIII secolo le prime campagne di scavo sistematico su scala urbana di un sito antico romano e delle prime ancora embrionali e poi sempre più sviluppate politiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio” “È un giorno di grande importanza per la nostra comunità e per il patrimonio archeologico di Ercolano L’accordo con il Packard Humanities Institute consolida il ventennale rapporto con la nostra città e rappresenta un ulteriore passo significativo verso la tutela e la valorizzazione delle nostre radici storiche nonché un’imperdibile opportunità di crescita per il turismo culturale non solo a Ercolano Questa collaborazione porterà ancora una volta innovazione ricerca avanzata e migliori pratiche gestionali che consentiranno di preservare e promuovere al meglio il nostro straordinario patrimonio” “Sono lieto che la nostra fondazione abbia potuto svolgere un ruolo in questo importante lavoro presso il sito dell'antica Ercolano Nutro grande ammirazione per l'abilità e la dedizione degli specialisti italiani che hanno lavorato a questo progetto Spero che i risultati positivi del nostro supporto possano incoraggiare altre fondazioni private a sostenere progetti simili in Italia” presidente del Packard Humanities Institute - Ampliare gli spazi verdi e creare un nuovo ingresso da Sud su corso Umberto I verso il mare in modo da rendere il Parco parte integrante del tessuto urbano moderno come polmone verde e collegamento tra i quartieri più a sud e il centro di Ercolano; - Liberare i bordi del sito dagli edifici moderni esistenti per risolvere i problemi dei fronti di scavo migliorare sensibilmente la luce e il prospetto della città antica e creare le condizioni per estendere lo scavo archeologico verso sud est; - Realizzare spazi di deposito permanente e laboratori all’avanguardia per le collezioni di reperti del Parco Archeologico commisurati non alle esigenze di oggi ma a quelle dei prossimi 50 anni e arretrati dall’area archeologica; - Riqualificare con lungimiranza gli spazi di lavoro di PAE in termini di dimensione e qualità; - Realizzare un parcheggio a servizio degli edifici e dei visitatori LE OPERE SI ARTICOLERANNO IN PIÙ FASI E LOTTI: due delle residenze più straordinarie dell’antica Ercolano sono finalmente riaperte al pubblico La Casa del Colonnato Tuscanico e la Casa del Sacello di Legno sono state restaurate nell’ambito della prima fase del progetto Domus che prevede il restauro e la conservazione di sei dimore Questo importante traguardo è il frutto della collaborazione tra il Parco Archeologico di Ercolano e il Packard Humanities Institute un’alleanza che si tradurrà in continui interventi di manutenzione e in un’offerta sempre più ricca per i visitatori Vi sono poi gli ambienti di servizio come la cucina con bancone e pittura di larario con serpenti agatodemoni (spiriti tutelari di buona fortuna In una stanza al primo piano sono state trovate 14 monete d’oro e un sigillo con il probabile nome dell’ultimo abitante o proprietario della casa Ricevi ogni settimana i migliori articoli selezionati dalla redazione Il Parco Archeologico di Ercolano non cessa di stupire L’attesa riapertura della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di legno sono un gioiello da non perdere Il lancio della nuova App promette itinerari su misura per interesse ed età Al Parco Archeologico di Ercolano sono finalmente visitabili due domus restaurate tra le più belle dell’antica città per la Casa del Colonnato Tuscanico e la Casa del Sacello di legno simbolicamente rappresentative dell’origine dell’antica Ercolano è stato ritrovato un dipinto raffigurante il sacrificio di fondazione della città da parte di Ercole La seconda è legata al ritrovamento di una statuetta dello stesso eroe nel larario da cui prende il nome La Casa del Colonnato Tuscanico offre un affascinante spaccato della vita nell’antica Ercolano testimoniano l’integrazione tra attività commerciale e residenziale Gli affreschi con scene di sacrificio in onore di Ercole con il suo impluvio trasformato in fontana il ritrovamento di monete d’oro e un sigillo in una stanza al primo piano aggiunge un tocco di mistero e intrigo alla storia della casa È così chiamata per un pregevole armadio-sacello al suo interno e conserva l’impianto tipico delle dimore ercolanesi del II secolo a.C il ritrovamento di una statuetta di Ercole e di un sigillo appartenuto all’ultimo proprietario della casa La dimora doveva essere di un certo pregio come testimonia il pavimento del tablino decorato con motivi geometrici Uno studio archeologico ha inoltre rivelato un’antica canaletta per la raccolta dell’acqua piovana evidenziando l’assenza di acqua corrente nella casa al momento dell’eruzione del 79 d.C Il Parco Archeologico di Ercolano è in pieno fermento alla nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali mette a disposizione una App mobile per sistemi Android e IOs L’App Ercolano digitale è disponibile in nove lingue e può essere scaricata liberamente dai principali stores I visitatori possono ora scegliere tra cinque percorsi in base ai contenuti tematici L’esperienza di camminare in una città romana è così ancora più affascinante e ricca di contenuti a diretto contatto con la vita quotidiana degli ercolanesi di duemila anni fa (foto in apertura: atrio della Casa del Colonnato) TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.IT Il Terzo tempo di Lidia Ravera Anni possibili di Marco Trabucchi Effetto terra di Francesca Santolini Quesiti fiscali a cura di 50&PiùCaf Previdenza e diritti  a cura di 50&PiùEnasco Con l’allestimento permanente dei manufatti lignei il direttore del Parco Francesco Sirano termina il suo secondo mandato Resta come delegato in attesa della nomina del suo successore è stato nominato funzionario delegato alla direzione del Parco Archeologico di Ercolano fino a quando non sarà nominato un nuovo successore (è di imminente uscita il bando internazionale) lo stesso direttore generale dei musei Osanna in occasione della presentazione della collezione dei mobili ed elementi di legno proveniente dall’antica città alle falde del Vesuvio accolta dall’Antiquarium del Parco Durante gli otto anni sotto la guida di Sirano si è rafforzata la collaborazione con il Packard institute sono partiti i racconti video e numerose altre iniziative di approfondimento digitale connessione con il territorio e la comunità locale tutti elementi che hanno portato il Parco a un costante incremento di visite «A Ercolano è importante assicurare la continuità per quello che si è fatto e si sta facendo e anche per il bel rapporto pubblico-privato con la Fondazione Packard Il Parco non è più separato dal suo territorio Dopo essere stati esposti per oltre un anno presso la Reggia di Portici i manufatti lignei vengono collocati in maniera permanente in due ambienti tipici di una casa romana all’interno dell’Antiquarium completando l’esposizione degli ori delle sculture e degli affreschi che proprio dall’apertura dello spazio ne hanno progressivamente ampliato l’offerta gli arredi carbonizzati furono ritrovati durate gli scavi condotti da Amedeo Maiuri a partire dagli anni ’20 del Novecento fu proprio l’assenza di ossigeno a evitarne la combustione e a preservarli fino ad oggi funzionaria archeologa del Parco ne descrive l’allestimento: «Abbiamo creato due tipi di ambientazioni per fare in modo che il visitatore possa entrare in connessione con la funzionalità degli oggetti che si trovano in una casa Sono reperti unici dal punto di vista conservativo perché restituiscono non solo la forma ma anche la materia furono trattati con la paraffina mentre attualmente il principio di conservazione prevede l’estrazione di questo materiale dalla fibra e l’uso di diverse soluzioni innovative con resine di nuova generazione che consentono una maggiore integrità nel tempo del reperto» «Il legno è un materiale che accompagna ancora oggi le nostre vite Quando arrivai a Ercolano la prima volta tra le cose meravigliose che vidi nei depositi ci fu proprio questa serie di legni Da oggi sono esposti in vetrine climatizzate mettendo insieme la ragione della conservazione e quella della fruizione perché la nostra necessità è sempre condividere» 10 aprile 2025 | © Riproduzione riservata L’annuncio è stato dato ieri in occasione della presentazione di «Pompeii Theatrum Mundi» la rassegna teatrale in programma negli scavi dal 20 giugno al 20 luglio All’indomani della nomina da parte del ministro Alessandro Giuli e di Alfonsina Russo l’archeologo tedesco traccia un bilancio dei suoi primi quattro anni e anticipa i progetti che verranno Nella settecentesca Villa Campolieto 230 reperti illustrano l’alimentazione degli abitanti dell’antica città ai piedi del Vesuvio Un progetto dell’Università di Pisa in collaborazione con il Cnr e la Biblioteca Nazionale di Napoli prevede lo studio e l’analisi di otto elementi della più antica storia delle scuole filosofiche greche a noi pervenuta Il direttore Francesco Sirano ha presentato le ristrutturazioni della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello i lavori in corso alle Terme Suburbane e una nuova app annunciando futuri scavi nell’area est del Parco l'Informativa sulla privacy e l'Informativa sui cookie Ti abbiamo inviato una e-mail dove troverai il link per procedere con la registrazione Mercoledì 19 marzo alle 10,30 al Parco Archeologico di Ercolano alla presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli e del viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli il direttore del Parco Francesco Sirano presenta alla stampa il rinnovamento dell’offerta culturale di Ercolano nel contesto dei lavori di restauro e valorizzazione condotti dal Parco in partenariato con il Packard Humanities Institute In particolare saranno aperte al pubblico la Casa del Colonnato tuscanico la Casa del Sacello di legno e la cosiddetta Stanza del custode nel Sacello degli Augustali Il tutto nella nuova cornice virtuale con il lancio dell’App di Ercolano digitale Cirielli e Sirano ci saranno rappresentanti del Packard Humanities Institute e della sua articolazione italiana l’Istituto Packard per i Beni Culturali mercati: il quotidiano delle imprese campane Email: redazione@ildenaro.it Copyright © 2015-2025 - Denaro Progetti Srl | P.Iva 07183740633 Una veduta della Casa del Colonnato Tuscanico alla presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli la pianificazione per i futuri nuovi scavi su vasta scala nell’area est del Parco Archeologico di Ercolano La comunicazione arriva in concomitanza con la presentazione della conclusione della prima fase del Progetto Domus che vede l’apertura dopo oltre 25 anni della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di legno primi due edifici sui sei previsti oggetto di restauro conservativo ha inoltre introdotto al ministro e alle altre autorità presenti la nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali le manutenzioni straordinarie su scala urbana e la nuova app mobile Grazie alla sottoscrizione del protocollo d’Intesa con il Packard Humanities Institute per la realizzazione di depositi uffici si aprono ora le possibilità di ripresa per nuove ricerche archeologiche come conferma l’architetta Jane Thompson del Packard Humanities Institute: «Nell’accordo di luglio scorso con il Ministero si parlava di lavorare verso questo traguardo si creano le condizioni per liberare i confini del sito eliminando degli edifici moderni sul bordo dell’area della città antica così da poter arretrare e mettere in sicurezza il fronte di scavo che qui è problematico» Le Domus del Colonnato Tuscanico e del Sacello di legno sono testimoni dell’innovazione tecnologica degli interventi e del complessivo approccio strategico sulla conservazione e sulla fruizione del sito Numerosi i temi affrontati durante gli interventi alle strutture tra cui lo studio della vulnerabilità sismica degli edifici sperimentazione di tecniche ripetibili e la protezione in situ dei reperti in legno carbonizzato Per la Casa del Colonnato Tuscanico sono state eseguite opere che hanno interessato principalmente il quartiere del peristilio con l’innalzamento delle colonne e annessa trabeazione per allineare e stabilizzare la struttura Nella Casa del Sacello di legno invece i lavori hanno interessato prevalentemente le pavimentazioni delle «fauces» e dell’atrio ambienti privi di copertura e quindi affetti da fenomeni di ristagno delle acque e crescita di vegetazione infestante L’intervento di restauro è finanziato con i Fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) per l’importo complessivo di 5 milioni di euro 20 marzo 2025 | © Riproduzione riservata I testimoni hanno sentito un grande tonfo: precipitata dall'alto o lanciata contro il muro o una saracinesca Un tonfo secco che ha fatto affacciare alle finestre diversi residenti una grossa pietra che potrebbe essere caduta dall’alto o che qualcuno potrebbe aver utilizzato per sfondare una saracinesca Nessuno ha visto la pietra cadere (sulle scale però non ci sono segni della caduta dall’alto non ci sono gradini spaccati e visto il peso della pietra dovrebbero esserci) né qualcuno portarla e lanciarla contro l’edicola o il muro Qualcuno ha ipotizzato che sia caduto dal cornicione di uno dei palazzi che si affacciano sulla via ma la forma e il materiale non è riconducibile ad una parte decorativa dei palazzi poi la caduta avrebbe lasciato qualche segno Potrebbe trattarsi di una delle pietre delle aiuole dei giardinetti forse sradicata da qualcuno che voleva usarla per spaccare una vetrina Il fatto è avvenuto dopo le 11.30 e i testimoni raccontano di aver solo sentito un rumore secco e profondo che ha fatto preoccupare qualche residente e i negozianti ancora aperti si è staccata una matassa di filo della fibra ottica (ce ne sono diverse lasciate appese alle pareti in tutta la zona) che si pensa fosse abitata dalla famiglia del proconsole Marco Nonio Balbo deve il suo nome a una gemma incisa con il ritratto di una donna dell’epoca di Claudio la Casa della Gemma si estendeva per ben 1.800 metri quadrati su tre livelli qualificandosi come la seconda abitazione più grande di Ercolano Gli spettacolari pavimenti musivi e le pareti dipinte sono un omaggio alla maestria artistica di un’epoca in cui l’architettura era sinonimo di status e bellezza questa domus è rimasta per decenni un enigma custodito dagli archeologi fino alla prima apertura sperimentale nel 2022 seguita da aperture cicliche che ne limitano l’usura i visitatori potranno esplorare nuovamente questi spazi accedendo al cuore pulsante di una casa che incarnava il lusso e l’opulenza della vita romana La riapertura della Casa della Gemma è infatti parte di una strategia volta a preservare il patrimonio antico che combina conservazione e valorizzazione riflette infatti l’impegno del parco nella ricerca dell’equilibrio tra “tutela del passato” e “accessibilità del presente” ogni affresco e ogni traccia del tempo racconta una storia di splendore Una storia che spetta – anche – ai fruitori dell’oggi conservare e preservare Dopo quattro anni di restauro riapre il Musée Carnavalet di Parigi. La storica istituzione, inaugurata… Da poco concluso il 2021, si tirano le somme del secondo anno di pandemia. Il Parco Archeologico di… A Ercolano, capitale degli “stracci”, sorge una grandissima installazione abusiva realizzata con… Riapre sabato 23 novembre 2013 il MA*GA di Gallarate. In Belgio sarà l’anno dell’Art Nouveau. L’ha anticipato BRAFA, la fiera dell’antiquariato… Basta davvero poco. Due addetti in malattia e scoppia il caso. Gli scavi di Ercolano hanno chiuso in… Oggi: 6 maggio Ieri: 5 maggio Ultimi 3 giorni Ultimi 7 giorni Ultimi 30 giorni Ercolano — Una vasta operazione contro la frode fiscale ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di 877.258 euro nei confronti di una società di Ercolano operante nel commercio all'ingrosso di articoli in pelle emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea (Sezione Criminalità Economica) sono stati i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli scaturita da una verifica fiscale condotta dalla Compagnia di Portici ha portato alla luce un'evasione milionaria: la società è indiziata di aver occultato ricavi per oltre 4,5 milioni di euro e annotato in contabilità circa 2 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti emesse da 14 società "cartiere" prive di reale operatività e intestate a prestanome tra cui due soggetti agli arresti domiciliari Le Fiamme Gialle hanno inoltre accertato che la società aveva indebitamente percepito un contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio per oltre 4.000 euro Numerose persone sono state deferite alla Procura per reati che vanno dalla dichiarazione fraudolenta all’indebita percezione di erogazioni pubbliche finalizzato anche alla confisca per equivalente Si tratta di una misura cautelare adottata nella fase delle indagini preliminari: i soggetti coinvolti sono da considerarsi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva per continuare a offrirti un'informazione di qualità Anche un piccolo contributo può fare la differenza Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado Una vasta operazione contro il fenomeno dei falsi attestati professionali è stata condotta questa mattina dai Carabinieri del NAS di Bologna con il supporto di militari dell'Arma specializzati nella tutela della salute e dell'organizzazione territoriale Sono stati eseguiti 107 decreti di perquisizione.. Attimi di tensione questa mattina al supermercato Lidl di Pontecagnano dove un incendio è divampato all'interno del container compattatore del cartone situato nell'area di carico e scarico merci dell'attività commerciale A dare l'allarme sono stati alcuni addetti del punto vendita La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Benevento ha intensificato nei giorni scorsi i controlli su tutto il territorio sannita nell'ambito di un'operazione mirata al contrasto della commercializzazione di prodotti contraffatti e non conformi agli standard di sicurezza Una sofisticata operazione di contrabbando internazionale è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Treviso che ha intercettato un traffico illecito di 120 mila litri di alcol etilico proveniente dalla Polonia e introdotto in Italia come finto disinfettante il delicato intervento di recupero di una coppia di turisti tedeschi dispersi nella Valle delle Ferriere lungo il sentiero che collega Amalfi a Pontone di Scala I due escursionisti erano rimasti vittime di una caduta da un’altezza considerevole ilvescovado.it è un blog editoriale realizzato in Costa d'Amalfi Privacy Policy Cookie Policy Trasparenza Reportage Andare per bancarelle nei mercati dove 80 anni fa la Storia ha inventato il vintage in Italia la città vesuviana è considerata il maggiore centro italiano per il commercio di abiti usati SalvaRegalaLinkCondividiScaricaReportage Andare per bancarelle nei mercati dove 80 anni fa la Storia ha inventato il vintage in Italia Davide Traglia*«Chiediamo che lo storico Palazzo Capracotta sia recuperato che al suo interno nasca un archivio tessile e un’accademia della moda con laboratori e corsi di formazione» «la città che ottanta anni fa ha inventato il vintage» ha il tono determinato e battagliero di chi ha passato una vita intera nel settore dell’abbigliamento di seconda mano tanti qui a Resìna (l’antico nome di Ercolano ha dato da mangiare a migliaia di famiglie» La città vesuviana è infatti considerata il maggiore centro italiano per il commercio di abiti usati Un primato conquistato nel tempo e che affonda le radici nel 1944 qui nacque un mercato in cui si vendevano le divise trafugate ai convogli americani Oggi invece il «mercato delle pezze» è costituito da una ventina di negozi dove si possono trovare jeans della Levi’s Il volume d’affari è connesso soprattutto ai numerosi capannoni di Ercolano dell’area periferica e delle città vicine in cui avviene la lavorazione degli abiti usati che sono poi venduti in Italia o all’estero LUNGO LA STRADA CHE CONFUCE AL MERCATO incontriamo Ciro Cozzolino Nella sua bottega si trovano giubbotti e pellicce «La bellezza di questo lavoro consiste nella continua ricerca di vestiti a cui poter dare nuova vita nella possibilità di offrire un’alternativa alla moda di oggi poco più avanti c’è il negozio di Luigi D’Urso Dopo aver lavorato per anni nell’attività commerciale familiare «PER ARRIVARE FINO A QUI – esordisce indicando alcuni vestiti ancora chiusi nei sacchi – quei capi compiono un giro lunghissimo La filiera ha inizio dal privato cittadino quando decide di buttare ciò che non indossa più nei cassonetti gialli della raccolta di abiti usati» I bidoni a cui fa riferimento sono quelli di organizzazioni umanitarie come Caritas Ambrosiana o Humana secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) nel 2022 sono state raccolte 160.300 tonnellate di abiti dismessi solo una piccola parte è donata in beneficenza La restante viene raccolta dalle stesse organizzazioni attraverso cooperative sociali e venduta ad aziende autorizzate al recupero disinfettati e venduti «a balloni» in base alle richieste: i pezzi migliori finiscono nei negozi di seconda mano italiani e sui banchi dei mercati settimanali o esportati per lo più nei Paesi asiatici e in Africa Lo stesso processo riguarda i rifiuti di abbigliamento importati dalla Svizzera (12 mila tonnellate) e dalla Germania (17 mila) e recuperati quasi totalmente in Campania RITORNIAMO AL MERCATO con due domande: chi compra i vestiti di seconda mano il suo negozio è frequentato soprattutto dai più giovani dalla possibilità di acquistare un jeans di qualità senza spendere una fortuna» e forse «anche dalla maggiore consapevolezza circa i danni prodotti dalla fast fashion» Giubbotto turchese degli anni ‘80 in «vera piuma d’oca» felpa bianca con su impresso il volto di Maradona un paio di jeans Levi’s acquistati fra i banchi del mercato di Resìna «se sai cercare fra le pezze e contrattare con i venditori puoi fare grandi affari» E continua: «Mi ha sempre affascinato l’idea del riutilizzo: da un lato perché permette di rimettere in circolo vestiti che altrimenti verrebbero buttati; dall’altro mi pare traduca bene l’arte del sapersi arrangiare di saper bonariamente mettere a pezza a culore» (l’arte di trovare un sotterfugio per camuffare un problema anziché risolverlo) LUNGO VIA PUGLIANO INCONTRIAMO Luca De Iorio Preferisco acquistare capi usati perché mi permette di avere uno stile personale scegliere indumenti di seconda mano significa tentare di ridurre il proprio impatto ambientale: «Frequento questo mercato da sei anni da quando mi sono iscritto alla facoltà di Agraria nella vicina Portici perciò credo che ciascuno di noi sia chiamato a cambiare abitudini consumando meno o comprando ciò che già esiste» CHE L’AFFERMAZIONE DEL «SECOND HAND» dipenda soprattutto dai giovani è stato osservato dal rapporto di Boston Consulting Group e Vestiaire Collective piattaforma leader nel mondo dell’abbigliamento di seconda mano il mercato della rivendita di moda vale 120 miliardi di dollari in tutto il mondo Questo si deve in gran parte ai consumatori della cosiddetta generazione Zeta (Gen Z) più propensi a vendere (44%) e ad acquistare (31%) articoli usati docente di Moda dell’Università di Torino – che i ragazzi siano più sostenibili La mia generazione è stata a lungo convinta che vestirsi con capi usati o rattoppati fosse una vergogna la Gen Z ci sta dicendo che si può comprare meno e meglio» L’INDUSTRIA DELLA MODA E’ LA SECONDA più inquinante al mondo docente di Sociologia all’Università di Bari – che ogni anno sia responsabile dell’8-10% delle emissioni globali di anidride carbonica» come il consumo di risorse naturali e l’inquinamento idrico del processo di tintura i benefici ambientali del mercato di seconda mano sono innegabili La Confederazione europea delle industrie di riciclo (EuRic) nel 2023 ha mostrato che il riuso dei tessuti può ridurre di 70 volte l’impatto ambientale dell’industria tessile CREDERE CHE POSSA ESSERE la soluzione definitiva sarebbe semplicistico professoressa di Design della moda all’Istituto europeo di design (Ied) di Cagliari da anni denuncia il «colonialismo dei rifiuti tessili» perpetrato dai Paesi europei sull’Africa (ne parliamo a pagina 4 «L’Occidente tratta gli Stati africani come discariche in cui riversare tonnellate e tonnellate di indumenti usati che andrebbero in realtà smaltiti perché invendibili o di pessima qualità» In Africa arriva di tutto: oltre a indumenti sintetici e altamente inquinanti per non pagare i costi dello smaltimento molte aziende inseriscono nei «balloni» anche gli scarti veri e propri che finiscono così per essere accumulati sulle spiagge e nelle periferie di città come Accra o Nairobi UNA INDAGINE DELLA Changing Markets Foundation ha rivelato che degli oltre tre milioni e mezzo di abiti usati spediti ogni anno dall’Italia al Kenya fino a uno su tre contiene plastica ed è di qualità così bassa che viene gettato o bruciato «L’affermazione della moda di seconda mano – afferma Alice Tolu docente di Storia della moda allo Ied di Cagliari – fa sperare bene ma è necessario anche altro insistere sull’educazione e su una pratica della moda che permetta di usare di nuovo le mani e di conoscere i tessuti e le tecniche dimenticate a causa della fast fashion» PROPRIO PER CHIEDERE ALLE ISTITUZIONI di investire nella formazione tessile Giuseppe Bottone e i membri dell’associazione Ercolano Cultura Vintage hanno abbellito il Palazzo Capracotta – una villa vesuviana del ‘600 in rovina coperta da ponteggi arrugginiti – appendendo lungo l’impalcatura 300 jeans «Continuando ad assecondare questo modello produttivo – afferma Bottone – presto saremo costretti a scegliere se piantare il grano o il cotone recuperare spazi come Palazzo Capracotta per creare luoghi di formazione e di ricerca di tessuti sostenibili» *Questo reportage è stato realizzato nell’ambito della Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio e Lisli Basso Regala questo articolo Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento Un nuovo studio ha svelato che i frammenti di vetro vulcanico trovati nei resti di una vittima dell’eruzione del Vesuvio di 2000 anni fa derivano dalla vetrificazione dei tessuti cerebrali causata dall'interazione rapida con una nube di cenere incandescente Frammenti di vetro vulcanico, originati dalla vetrificazione di tessuti cerebrali, furono ritrovati nel 2020 all’interno del cranio di un giovane uomo scoperto nel sito archeologico di Ercolano, distrutta insieme a Pompei durante la storica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C guidato dagli esperti dell'Università Roma Tre e dell'Università di Napoli Federico II  ha individuato una possibile spiegazione per questo raro fenomeno: la trasformazione dei tessuti cerebrali in vetro sembrerebbe essere stata causata dalla rapida esposizione a temperature pari o superiori a 510 °C generate dall’arrivo di una nube di cenere vulcanica incandescente che avrebbe colpito la vittima per poi dissiparsi altrettanto rapidamente con conseguente raffreddamento e la vetrificazione Il vetro vulcanico, comunemente noto come ossidiana, è un materiale di colore scuro, privo di una struttura cristallina regolare, che si forma a seguito del rapido raffreddamento di una lava ricca in silice Il raffreddamento è talmente repentino da impedire la formazione di cristalli dando origine a un materiale amorfo e vitreo È invece più unico che raro il caso in cui il processo di formazione di vetri vulcanici "coinvolga" dei tessuti organici molli la conservazione o vetrificazione dei tessuti organici avviene attraverso un rapido raffreddamento a temperature ben inferiori a 0 °C esposti a circa -120 °C mediante azoto liquido acquisiscono le proprietà di un solido privo di ghiaccio e simile al vetro pur mantenendo la loro struttura molecolare Altri processi sono la saponificazione e la deidratazione a un processo di vetrificazione dei tessuti molli del cervello e del midollo spinale dovuta all’esposizione alle alte temperature di un flusso piroclastico Attraverso l’analisi al microscopio elettronico a scansione e l’utilizzo avanzati strumenti di elaborazione delle immagini gli studiosi avrebbero individuato tracce di tessuto neuronale (assoni) nonché proteine (mielina) comuni nei tessuti cerebrali umani e di acidi grassi tipici del cervello umano indicando un’origine organica per quei frammenti le condizioni in cui sarebbe avvenuta la trasformazione non erano del tutto chiare Contorni del corpo delineati dallo schizzo realizzato al momento della scoperta.  A – Frammento di cervello vetrificato raccolto dalla parte interna del cranio; B – Frammento di midollo spinale vetrificato prelevato dalla colonna vertebrale. Credit: Pier Paolo Petrone. La causa della vetrificazione: una nube di cenere incandescente Un nuovo studio pubblicato il 27 febbraio 2025 sulla rivista internazionale Nature: Scientific Reports ha chiarito il processo che avrebbe causato la vetrificazione dei tessuti cerebrali Attraverso un’analisi calorimetrica a scansione differenziale che consiste nel riscaldare e raffreddare campioni a diverse temperature per misurare l'energia assorbita o rilasciata e la velocità delle trasformazioni termiche gli scienziati hanno dimostrato che la trasformazione dei tessuti molli in vetro o smalto è avvenuta a una temperatura di circa 510 °C gli scienziati hanno ipotizzato che la vetrificazione fosse stata innescata dai flussi piroclastici una miscela ad alta velocità di materiale vulcanico e gas emessa dal Vesuvio responsabile della sepoltura di Pompei ed Ercolano sotto oltre 20 metri di detriti le temperature di questi flussi sembrano non aver superato i 465 °C e il loro raffreddamento avviene in modo relativamente lento un processo poco favorevole alla formazione di vetro vulcanico l'elevata velocità di raffreddamento è in linea con i risultati degli esperimenti condotti in laboratorio Frammenti di cervello vetrificati ritrovati all’interno del cranio Credit: Pier Paolo Petrone Sebbene il cervello non sia stato completamente distrutto dal calore è stato gravemente danneggiato e frammentato in piccoli frammenti sub-centimetrici – ritrovati nel sito archeologico – facilitando lo scambio termico durante il raffreddamento Sulla base delle nuove evidenze e dei risultati analitici gli scienziati ipotizzano ora che la trasformazione dei tessuti cerebrali in vetro sia stata causata dal passaggio transitorio e di breve durata di una nube di cenere vulcanica incandescente diluita La nube avrebbe investito la vittima ad alta velocità per poi dissiparsi rapidamente creando le condizioni ideali per il rapido raffreddamento e la vetrificazione che si spostano lungo il terreno con una dinamica ricorda quella di una valanga una nube di cenere viene trasportata dall’aria Questo perché è composta dalle particelle più fini e spesso si colloca ai margini del flusso piroclastico stesso Nubi di cenere possono raggiungere anche temperature di 600 °C sarebbe stato rinvenuto uno strato di cenere fine alla base dei detriti che hanno seppellito la città di Ercolano Il custode del Collegio degli Augustali nel suo letto Credit: Pier Paolo Petrone Il guardiano del Collegium Augustalium I resti scheletrici del giovane uomo sepolto dai materiali piroclastici dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C furono scoperti originariamente negli anni '60 durante gli scavi archeologici del Collegium Augustalium un edificio dedicato al culto dell’imperatore Augusto La posizione dei resti fossili suggerisce che la vittima fosse distesa a faccia in giù su un letto di legno avvenuta in una piccola stanza di servizio dell’edificio gli esperti ipotizzano che si trattasse del guardiano del collegio tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Geopop sono da intendersi di proprietà del fornitore Getty Images Eseguita l’autopsia sulla salma di Cristoforo Lucia il fisioterapista con la passione per la pesca subacquea travolto e ucciso da una «barca fantasma» nello specchio d’acqua tra la Favorita di Ercolano e Torre del Greco A 72 ore dalla tragedia – avvenuta venerdì pomeriggio dopo le 15 ora dell’inizio dell’immersione del 55enne residente a Portici – il medico legale incaricato dalla procura di Napoli ha effettuato gli accertamenti necessari a individuare con certezza le cause della morte In attesa della consegna della relazione – prevista entro 90 giorni – confermata la presenza di un evidente trauma cranico e di diverse ferite da taglio sulla parte destra del corpo Se siano compatibili con l’urto contro una barca (e poi con l’elica del motore) sarà accertato dalle indagini la salma è stata restituita ai familiari per i funerali L’ultimo saluto a Cristoforo Lucia – apprezzato professionista in servizio presso il distretto di Pompei dell’Asl Napoli 3 Sud – sarà celebrato mercoledì alle 10.30 nel santuario di piazza San Ciro a Portici L’Asl Napoli 3 Sud guidata dal direttore generale Giuseppe Russo ha espresso il proprio sentito cordoglio ai familiari della vittima in servizio presso il reparto di riabilitazione dell’ospedale Maresca di Torre del Greco Il Parco Archeologico di Ercolano si arricchisce di nuove possibilità di visita grazie alla riapertura di importanti ambienti e all’introduzione di strumenti digitali all’avanguardia Le recenti attività di restauro e valorizzazione permettono – in parte già da questi giorni –  di riscoprire straordinari spazi dell’antica città con un’attenzione particolare alla conservazione e alla fruizione del patrimonio Domus con colonnato tuscanico: una residenza di prestigio con un cortile circondato da colonne in stile tuscanico L’intervento di restauro ha permesso di preservare le strutture originali e valorizzare le decorazioni pittoriche Sacello in legno: uno dei rari esempi di architettura votiva domestica conservata in legno L’eccezionale stato di conservazione ha richiesto interventi specifici per garantirne la stabilità senza alterarne l’autenticità Stanza del custode degli Augustali: un ambiente legato alla gestione del culto imperiale e alla vita amministrativa della città Il recente intervento ha reso questo spazio più leggibile e accessibile ai visitatori Terme Suburbane: dopo oltre vent’anni di chiusura è ormai in via di riapertura uno dei complessi termali meglio conservati dell’antichità I lavori di restauro hanno interessato mosaici con l’aggiunta di un nuovo impianto di illuminazione per una fruizione ottimale il Parco Archeologico lancia ErcolanoDigitale un’app che offre contenuti interattivi per i visitatori Grazie a un sistema di geolocalizzazione con tecnologia beacon i percorsi di visita si arricchiscono di modelli 3D Un progetto che unisce tradizione e innovazione Alessandro Giuli evidenzia che “Ercolano è un laboratorio di innovazione nella tutela del patrimonio Con queste iniziative si rafforza il ruolo del Parco come punto di riferimento per la conservazione e la valorizzazione del nostro passato.” Edit:il titolo è stato corretto per meglio specificare la riapertura delle domus mentre i lavori di restauro alle Terme sono ancora in corso (marzo 2025) NUMERO UNICO 0522 3200 Il giorno 12 Marzo è mancato all’affetto dei suoi cari Ne danno il triste annuncio la figlia PATRIZIA la nipote SARA con ALBERTO e gli adorati pronipoti CHIARA e MATTEO Il funerale avrà luogo Giovedì 13 Marzo alle ore 13,45 partendo dalla Casa Funeraria Croce Verde in via della Croce Verde per la chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo indi si proseguirà per il nuovo cimitero di Coviolo in attesa della cremazione Si ringraziano anticipatamente quanti parteciperanno alla cerimonia La Casa Funeraria Croce Verde sarà aperta dalle 8,00 alle 19,00 Onoranze Funebri Croce Verde Reggio Emilia dal 1962 si occupa di servizi funebri a Reggio Emilia e provincia con rispetto I proventi dell'attività vengono devoluti alla Pubblica Assistenza Croce Verde Croce Verde Onoranze Funebri Sas • Powered by Kaitiexpansion