Nuova sosta in via Eremo – Dopo l’incendio che lo scorso 2 maggio ha reso inutilizzabile il parcheggio “Matteotti” ad Assisi
l’amministrazione comunale ha introdotto modifiche temporanee alla circolazione e alla sosta nella zona adiacente
per fronteggiare l’emergenza legata alla carenza di spazi e garantire la sicurezza pubblica
Con un’ordinanza della Polizia Locale, la n. 126 del 5 maggio 2025, è stato attivato un dispositivo sperimentale che consente il parcheggio lungo via Eremo delle Carceri
in particolare nel tratto compreso tra piazza Matteotti e via Giovanni XXIII
La misura prevede la possibilità di lasciare l’auto sul lato sinistro della carreggiata
a partire dal civico 6 di piazza Matteotti
Restano esclusi i tratti in corrispondenza dei passi carrabili
dove la sosta rimane vietata per non ostacolare l’accesso ai fondi privati
L’intervento si è reso necessario dopo che l’area di sosta Matteotti
una delle più frequentate dai residenti e dai visitatori del centro storico
è stata interdetta a causa dei danni riportati in seguito all’incendio
Il rogo ha compromesso parte della struttura e
è stato deciso di chiuderla fino a nuovo accertamento
Le autorità comunali e i tecnici incaricati sono al lavoro per valutare l’entità dei danni e la possibilità di riaprire almeno il piano superiore scoperto
il Comune ha avviato una ricognizione di possibili alternative per evitare disagi
specie in vista dell’afflusso turistico previsto per il mese di maggio
La scelta di intervenire su via Eremo delle Carceri è maturata dopo una valutazione dei flussi veicolari e delle caratteristiche della sede stradale
ritenuta idonea ad accogliere temporaneamente un certo numero di veicoli senza compromettere la circolazione o creare situazioni di pericolo
Il tratto interessato si trova in una zona a forte densità pedonale
in prossimità di punti di interesse culturale e religioso
e rappresenta un’arteria di collegamento tra piazza Matteotti
La decisione di permettere la sosta su strada
è stata accompagnata da indicazioni operative per gli agenti della Polizia Locale
incaricati di monitorare l’evolversi della situazione e intervenire in caso di criticità
non ha una durata prestabilita ma resterà in vigore fino a quando non sarà risolta l’emergenza legata all’inagibilità del parcheggio
I residenti e gli utenti sono stati informati attraverso la segnaletica provvisoria già installata lungo il percorso interessato e mediante comunicazioni diffuse sui canali ufficiali del Comune
sono state disposte ulteriori verifiche strutturali sul parcheggio Matteotti
con particolare attenzione al piano esterno non coperto
meno esposta rispetto ai livelli inferiori
possa essere riaperta in sicurezza e destinata nuovamente alla sosta pubblica
Gli esiti degli accertamenti tecnici in corso saranno determinanti per la definizione delle successive fasi di intervento
l’amministrazione non esclude di estendere
provvedimenti simili in altre vie limitrofe
qualora l’indisponibilità del parcheggio Matteotti dovesse protrarsi più a lungo del previsto
anche il potenziamento del trasporto pubblico locale
il miglioramento della segnaletica per indirizzare gli automobilisti verso aree meno congestionate e l’eventuale apertura di nuovi spazi temporanei per la sosta
L’incendio ha avuto un impatto significativo sull’organizzazione della viabilità e sulla gestione della sosta in una zona centrale
già caratterizzata da spazi limitati e un’elevata pressione turistica
ha invitato cittadini e visitatori alla massima collaborazione e al rispetto delle nuove disposizioni
sottolineando il carattere transitorio della misura e la necessità di garantire nel contempo fluidità del traffico e sicurezza stradale
Le operazioni di controllo sulla struttura danneggiata stanno proseguendo a ritmo serrato
Gli esiti delle verifiche saranno resi noti non appena completate le analisi tecniche e i sopralluoghi specialistici
la presenza costante della Polizia Locale e l’attività informativa dell’ente mirano a contenere disagi e mantenere sotto controllo l’impatto delle variazioni introdotte
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potrebbe contenere informazioni non aggiornate
continua con grande entusiasmo La vita segreta tour
la tournée di Murubutu dedicata alla presentazione del suo ultimo album
Il rapper-scrittore farà tappa a Molfetta il 9 maggio
portando sul palco dell’Eremo Club uno dei progetti musicali più originali e profondi della scena hip hop italiana
Pubblicato il 7 marzo per Django Music / Glory Hole Records
l’album ha riscosso un immediato successo di pubblico e critica
piazzandosi al 4° posto della classifica FIMI dei vinili più venduti e al 28° nella classifica generale degli album
Un risultato che testimonia la fedeltà e l’interesse di un pubblico sempre più ampio per l’originale proposta artistica di Murubutu
che intreccia contenuti narrativi e sonorità hip hop in chiave cantautorale
Il live di Molfetta rappresenta una delle date più attese del tour primaverile
che sta toccando alcune delle principali città italiane
Murubutu sarà accompagnato da una formazione di musicisti nata in collaborazione con il bolognese Sghetto Club
garanzia di qualità e coerenza artistica con la visione dell’autore
La vita segreta delle città è un concept-album che esplora il tema urbano in tutte le sue sfumature: dalle metropoli alle periferie
dalle piazze alle stanze d’appartamento
ogni traccia è un viaggio che indaga l’anima dei luoghi e le vite che li attraversano
Con riferimenti letterari che spaziano da Benjamin a Woolf
l’album costruisce un affresco ricco di immagini e suggestioni
in cui la città diventa teatro di storie intime
Un approccio che Murubutu riassume con queste parole: “La città è un libro di pietra su cui scivola la storia
ma mi piace immaginarla anche come un organismo vivente e senziente
capace di concertare il destino degli uomini.”
La tappa molfettese sarà l’occasione per ascoltare dal vivo brani come Flaneur (con Ivana LCX)
in un racconto musicale che fonde poesia urbana
riflessione sociale e un’estetica sonora che guarda tanto al rap quanto alla canzone d’autore
I biglietti per il concerto di Murubutu all’Eremo Club di Molfetta del 9 maggio sono disponibili in prevendita a questo link: https://linktr.ee/Murubutu
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Sabato 3 maggio 2025 un’escursione tra spiritualità, natura e storia a cura di CoolTour in collaborazione con Art&Trekking.
CoolTour presenta una proposta unica dedicata agli amanti della natura, della storia e della spiritualità: sabato 3 maggio 2025, prende vita l’iniziativa "Eremita per un giorno. Sulle strade di San Colombano", un’escursione a piedi con partenza da Bobbio e arrivo all’Eremo di San Michele, in collaborazione con Veronica Cavalloni di Art&Trekking.
Un itinerario affascinante che conduce i partecipanti nel cuore dell’Appennino piacentino, sulle tracce di San Colombano, il monaco irlandese che scelse Bobbio come luogo di culto e riflessione.
Dopo una visita guidata al Museo dell’Abbazia, il cammino proseguirà fino alla grotta in cui il santo trascorse in solitudine gli ultimi mesi della sua vita.
L’esperienza, della durata di un’intera giornata, rappresenta un’occasione per riscoprire il valore del camminare come gesto meditativo, attraverso un percorso che intreccia paesaggio, silenzio e memoria storica.
- Ritrovo ore 9,30 a Bobbio, rientro previsto per le ore 16;
- 18 chilometri totali - Difficoltà media;
- Tempo di percorrenza: 5 ore (soste escluse);
L’attività è a pagamento e sarà attivata al raggiungimento di un numero minimo di iscritti
Iscrizioni entro le ore 18 del 2 maggio 2025
«Un’occasione imperdibile per chi desidera scoprire Bobbio da un punto di vista nuovo, rallentare i ritmi e vivere un’esperienza a stretto contatto con la bellezza del territorio e la sua anima più profonda», si legge nel comunicato.
Fino a settembre 2025 ogni mercoledì e sabato 10,00-17,00 e ogni domenica 10,00-13,00, casa Mackenzie, l’Eremo e la chiesetta di S. Maria a Cetrella saranno aperti al pubblico.
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La superiora: “Restano solo le impalcature interne ma ce la faremo per la festa del 13 giugno”A sinistra
la comunità delle suore Clarisse insieme ai tecnici davanti all’eremo
4 maggio 2025 – Montepaolo è un piccolo paese diffuso sulle colline tra Forlì e Faenza
dislocato lungo una strada comunale di 7 km che va da Dovadola all’eremo dove Sant’Antonio da Padova visse 15 mesi fra il 1221 e 1222
È abitato da 20 famiglie, conta due ristoranti, una casa d’accoglienza per una ventina di disabili, diverse aziende agricole, la Fondazione dei Rosacroce d’interesse europeo e soprattutto ospita la comunità delle suore Clarisse dell’eremo santuario di Sant’Antonio.
Tutta la zona è stata colpita nel maggio del 2023 dall’alluvione della Romagna, che rese inagibile la strada comunale d’accesso, mentre il terremoto del 18 settembre successivo ha danneggiato molte strutture.
Qual è la situazione attuale? Per la strada facciamo il punto con il sindaco di Dovadola, per l’eremo santuario con la superiora del monastero e per il ‘paese diffuso’ con i promotori di un nascente ‘Comitato per Montepaolo’.
Spiega il sindaco, Francesco Tassinari: “La progettazione del ripristino totale della viabilità sulla strada comunale, per la quale il Comune di Dovadola ha speso 500mila euro frutto di donazioni, è in ritardo”.
Precisa Tassinari: “La struttura commissariale ha previsto 5milioni di euro, con la progettazione affidata alla Società Sogesid, che ha iniziato da poco la progettazione, come abbiamo appreso durante una recente riunione in Provincia. Ma occorre fare in fretta, perché i lavori dovrebbero essere eseguiti (almeno al 90%) entro giugno 2026, essendo fondi in gran parte del Pnrr”.
Per questi lavori occorrono 150mila euro, “che saranno coperti da contributi già richiesti ad enti, banche, Cei e fedeli”.
Insomma, gli abitanti di Montepaolo, che hanno visto tutti il docufilm a cura del nostro giornale ‘Ho visto il finimondo’ sulle loro dure disavventure, causa alluvione e terremoto, vogliono tornare al più presto a riveder le stelle sul loro paese diffuso sulle colline romagnole, fra Dovadola e Castrocaro Terme, piccolo balcone panoramico sulla pianura di Forlì e Ravenna, fino all’Adriatico.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Capistrello – Una mattinata di grande commozione e partecipazione quella di oggi
dove tantissime persone sono salite per assistere alla messa in suffragio di Quirino Fantozzi
l’imprenditore scomparso prematuramente il giorno di Pasqua
conoscenti e semplici cittadini nel ricordo di una figura molto amata a Capistrello
La presenza così numerosa è stata la testimonianza più forte dell’affetto e della stima che la comunità nutriva nei confronti di Quirino Fantozzi
uomo di grande generosità e impegno civile
Fantozzi era noto per il suo attivismo nel volontariato
in particolare come referente locale di Plastic Free
Era anche profondamente legato alla dimensione spirituale e religiosa del paese ed era sempre presente agli appuntamenti della comunità
Il silenzio composto e i volti commossi dei presenti hanno reso la messa di stamattina un vero e proprio momento di raccoglimento collettivo
in cui la memoria di Quirino è stata celebrata con affetto e gratitudine
A distanza di poche settimane dalla sua scomparsa
Capistrello continua a stringersi intorno alla sua famiglia
per rendere omaggio a chi ha saputo farsi volere bene con i gesti
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Avezzano (AQ) n.9 del 12 novembre 2008 – Editore web solutions Alter Ego S.r.l.s
TERRE MARSICANE È UN MARCHIO DI WEB SOLUTIONS ALTER EGO S.R.L.S
Sarà una delle 27 previste in cinque regioni italiane (Emilia Romagna
Umbria) da un programma che nel weekend del 10 e 11 maggio interesserà tre percorsi dalla forte connotazione spirituale e naturalistica: le Vie e i Cammini Lauretani
scelti pensando al Giubileo e a importanti anniversari francescani quale l’ottavo centenario del Cantico delle Creature
Organizzata nell’ambito del progetto strategico di promozione frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Regione Umbria
l’iniziativa si rivolge agli appassionati del turismo lento
rispondendo alla crescente voglia di esperienze autentiche e rigenerative con esperienze gratuite e a portata di tutti
A lanciare a livello nazionale l’edizione di quest’anno sarà domenica 4 maggio una puntata speciale della trasmissione “Unomattina in Famiglia”
lo storico programma di Raiuno diretto da Michele Guardì
Gli spettatori potranno ammirare anche le immagini girate a Città di Castello nei giorni scorsi da una troupe televisiva guidata dal conduttore Paolo Notari e dalla regista Paola Montali
che è stata accolta nel centro storico dall’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri
avrà come punto di partenza Villa Montesca la dimora dei baroni Franchetti
progettato da Leopoldo insieme alla moglie Alice Hallgarten
è un unicum in Umbria per varietà botanica
grazie alla presenza di specie esotiche e mediterranee frutto dei viaggi del barone in Oriente e nel bacino del Mediterraneo
In occasione dell’evento alcuni spazi della villa saranno aperti in via eccezionale per la visita dei partecipanti
Dal giardino si aprirà il cammino in compagnia di una guida professionista verso il colle di Sant’Angiolino
fino a raggiungere un luogo ricco di spiritualità: l’Eremo di Buonriposo
uno dei primi insediamenti dei frati minori
simbolo di semplicità e raccoglimento francescano
dove sarà possibile fermarsi per un momento di contemplazione
Al termine della visita i partecipanti riprenderanno il cammino per il ritorno a Villa Montesca
Fraternità di Romena
L’esperienza di Quorle non conduce solo in alto
ma va in orizzontale per abbracciare ogni lato di noi
sia le cose più belle che quelle più fragili
E in questo modo ci aiuta a ricordare che vivere è crescere: verso me stesso
Nel 2006 iniziano i lavori di ristrutturazione e dal 2008 Wolfgang ne diviene guida e custode fino al novembre 2021
ha consegnato in altre mani la cura dell’Eremo
Ora sono Giorgio e Roberta i custodi di questo luogo che
Nei giorni in cui non ci saranno proposte organizzate
passare qualche giorno vissuto in semplicità
dall’abbraccio della natura e dal silenzio offerto dall’eremo
con la possibilità di vivere insieme la preghiera
Per raccogliere insieme quello che il luogo ci dona e che le nostre vite sapranno condividere
sono il respiro che l’eremo di Quorle vuole offrire a chiunque abbia voglia di rallentare i ritmi spesso frenetici del quotidiano per cercare un po’ di pace
e ritrovarsi.Qui possiamo non solo “fare”
ma incontrare ed abbracciare la parte più profonda e vera di noi
per poter “essere” semplicemente e meravigliosamente noi stessi.La fraternità e la ricerca di relazioni autentiche
sono tratti che accompagnano le nostre giornate
insieme alla leggerezza e alla serenità che caratterizzano lo spirito di Romena e alla “perfetta letizia” che è il segreto della vita di san Francesco
L’eremo e il silenzio non si possono spiegare
Modalità di accoglienza: in camere e bagni comuni
È necessario portare lenzuola singole (o sacco a pelo)
asciugamani e occorrente per l’igiene personale
nonché abiti comodi e scarpe e abbigliamento per il trekking.Per le attività che si svolgono su più giorni
solitamente l’arrivo è previsto dalle 18.30 alle 19.30 del primo giorno (orario di cena) e la partenza dopo il pranzo dell’ultimo giorno (ore 15.00 circa)
Puoi seguirci anche su Facebook: Eremo di Quorle
Puoi sostenere le attività dell’Eremo di Quorle con un contributo libero tramite donazione:
IBAN IT95C0306909606100000403265 / Intesa San Paolointestato a: Parrocchia Santa Margherita a Quorlecausale: “Donazione Quorle” (indicare data e nome dell’attività)
Via Romena, 152015, Pratovecchio Stia (AR)C.F. 92040200518Come ArrivareContatti
Il blog di Romena:https://romenablog.wordpress.com/
Arriva un paio di volte al mese e porta una piccola scintilla di Romena nella tua casella di posta
attraverseremo i boschi e i suggestivi villaggi di pescatori lungo le rive del pittoresco Lago Maggiore
per raggiungere l'incantevole Eremo di Santa Caterina del Sasso
Abbarbicato a strapiombo su una parete rocciosa
l'eremo si rivela come uno dei panorami più suggestivi e affascinanti della nostra regione.
La nostra guida ci svelerà i molti aneddoti legati a questo luogo intriso di testimonianze storiche e opere d'arte
completeremo il nostro itinerario attraversando la frazione di Cellina
aggiungendo ulteriori sfumature e dettagli al nostro viaggio attraverso questa affascinante zona del Lago Maggiore
guida ambientale e giurista esperta in tutela dell'ambiente
accompagna gruppi alla scoperta della natura
L'attività si svolgerà dalle 09:30 alle 16:00 circa
Percorrere via al Moro fino a quando è presente il cartello di divieto d'accesso
L'ampio parcheggio sterrato è sulla sinistra
Non sono presenti servizi pubblici/bar al punto di ritrovo
Hai dubbi o domande sul processo di iscrizione
se hai bisogno di informazioni o assistenza contattami ora
Organizza Legambiente Arcipelago Toscano con la preziosa collaborazione dell’associazione Elba Officinale che gestisce l’Orto dei Semplici Elbano
L’edizione 2025 della Festa di Primavera si terrà DOMENICA 27 APRILE all’Eremo di Santa Caterina
con la preziosa collaborazione dell’associazione Elba Officinale che ha in gestisce l’Orto dei Semplici Elbano
Quest’anno i partecipanti hanno due possibilità: per chi ama il trekking e il birdwatching
il ritrovo sarà alle ore 10.00 a Aia di Cacio
da dove partiranno con le guide Roberto Barsaglini e Martina Brusaferro per un'escursione ornitologica guidata sul monte Serra; gli altri potranno ritrovarsi
sulla strada che congiunge Rio nell’Elba a Nisporto
gestore e curatore Orto dei Semplici Elbano
mentre gli educatori ambientali di Legambiente Arcipelago Toscano organizzeranno r laboratori sensoriali
tutti insieme all’Eremo di Santa Caterina per uno spuntino offerto da Legambiente: sono assicurati cibarie e bevande
ma sono ovviamente benvenuti dolci o salati portati dai partecipanti e messi in condivisione
Alle ore 15.00 inizierà l’Assemblea annuale di Legambiente Arcipelago Toscano
con la presentazione del bilancio economico ma soprattutto del bilancio sociale
con i numeri delle iniziative e delle persone che hanno partecipato
alla costruzione di un’isola più sostenibile
Sarà anche l’occasione per discutere e progettare insieme
saranno ripetute le visite guidate all’Orto dei Semplici elbano e i laboratori per chi non j ha potuto partecipere la m,attina e anche per chi vorrà ripetere l’esperienza
Vi aspettiamo tutte e tutti per una bella giornata di festa nella natura e di riflessione su come difenderla insieme
Speriamo sia specificato che si tratta di santa Caterina d'Alessandria di Egitto..
Testata registrata al Tribunale di Livorno n
Editore: Elbareport.it di Sergio Rossi & C
Mail: info@elbareport.it - Pec: elbareport@pec.it
AccediChi è povero anche se lavora
Arezzo, 21 aprile 2025 – Cortona, i lavori di riqualificazione del piazzale dell’Eremo de Le Celle
Iniziativa dell’Amministrazione comunale, altri 150mila euro di investimento nel piano della «Città francescana»
Il Comune di Cortona ha approvato il progetto per la riqualificazione del piazzale dell’Eremo francescano de Le Celle. L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza e valorizzare il piazzale antistante la chiesa e la rampa di collegamento con la strada comunale.
L’investimento dell’Amministrazione comunale ammonta a 150mila euro e va ad aggiungersi al piano di interventi denominato «Cortona città francescana» che comprende numerose attività di riqualificazione delle strade e degli accessi ai luoghi del Santo.
L’intervento a le Celle prevede la realizzazione di una pavimentazione in pietra serena in modo da uniformare l’intero piazzale e la dotazione di una ringhiera in ferro battuto per il muretto. Le opere prevedono interventi per la facilitazione del deflusso delle acque piovane e tutta una serie di accorgimenti che miglioreranno l’accessibilità dell’area.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
AccediCosa serve ai territori
Casalecchio (Bologna), 26 aprile 2025 – Una giornata di festa all’aria aperta per l’anniversario della Liberazione ha rischiato di trasformarsi in tragedia per una venticinquenne, che è stata soccorsa nella tarda mattinata di ieri e trasportata d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna dopo essere stata colpita da choc anafilattico.
L’allarme alla centrale del 118 è giunto attorno a mezzogiorno dall’Eremo di Tizzano, un luogo di fede e devozione caro ai bolognesi e meta di passeggiate anche per la vista meravigliosa di cui si gode sulla pianura verso Modena. La ragazza, secondo quanto riferito ai soccorritori, avrebbe accusato la grave reazione allergica dopo avere mangiato una mela, un frutto comune e in apparenza innocuo che però, nei soggetti allergici, può scatenare sintomi anche letali.
In questi casi è cruciale la rapidità dell’intervento e la centrale del 118 ha fatto partire un’ambulanza e un’automedica. Dopo le prime cure prestate sul posto, la venticinquenne è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, dove è stata trattenuta in osservazione e le sue condizioni sono rapidamente migliorate.
Vieni anche se hai infranto i tuoi voti mille volte
Coltriciano è l’ultimo eremo nato a Romena: un luogo di cura e di leggerezza
aperto nel luglio 2021.Una casa colonica ristrutturata con spazi per la convivialità
per vivere in contatto diretto con la natura.Sono disponibili 12 posti letto
di cui due in camera priva di barriere architettoniche.Essenzialità
ci permettono di vivere l’ordinario in maniera straordinaria
ATTENZIONE: posti esauriti per il corso del 28-30 marzo PSICOSINTESI con Chiara Montani e Lorenza Scotti
Per informazioni e iscrizioni: coltriciano@romena.it oppure 379 2615818 dalle 14,00 alle 16,00 (dal martedì al venerdì)
ISCRIZIONI APERTE – MAX 150 ISCRITTI (chiusura iscrizioni 10.04.2025 o al raggiungimento dei 150 partecipanti)
cell: 3469754598 Roberto – 3472307353 Simona
paolonorcini@gmail.com
"Nativ Campi Taurasini" è espressione di una terra che risorge
di un sogno che prende forma nel silenzio di vigne secolari
Secondo la classifica di "Wine Searcher" è il terzo vino italiano più costoso al mondo
dove i suoli vulcanici si legano a una tradizione agricola millenaria
ha conquistato gli amanti del buon bere e gli esperti di settore
posizionandosi con un prezzo di mercato che supera i 1.100 euro a bottiglia
tra i nettari più costosi del Belpaese secondo la classifica di "Wine Searcher"
bensì in emozioni e in una lunga tradizione che affonda le radici nella storia di Mario Ercolino
enologo che negli anni '90 contribuì al rinascimento enologico provinciale
uno dei vini più costosi del panorama vinicolo internazionale
ma il suo prezzo non è solo il riflesso di una produzione limitata e di qualità straordinaria
È il riconoscimento di un lavoro lungo anni
innovazione e un profondo legame con la terra
patron di Nativ «ma il mercato ha riconosciuto il lavoro che stiamo facendo
Il nostro obiettivo non sono solo i numeri
ma far percepire al pubblico la passione e la dedizione che ci mettiamo»
Il vero significato di un progetto enoico oltre le quotazioni
racchiude ciò che rappresenta: volti
Per comprenderne appieno l'essenza è necessario fare un passo indietro e approfondire la figura di chi lo ha generato
La carriera di Mario Ercolino si intreccia indissolubilmente con la riscoperta di un patrimonio agricolo di straordinaria unicità
Mario fu uno dei pionieri della rivoluzione vitivinicola dell’Irpinia
«l’Irpinia non era conosciuta per la qualità dei suoi vini
se non per la presenza storica di Mastroberardino
insieme alla famiglia Capaldo – con cui avevamo stretto un legame familiare
poiché mio fratello aveva sposato una Capaldo – decidemmo di investire in un progetto che avrebbe finalmente dato voce ai vitigni autoctoni
varietà che possedevano tutte le potenzialità per produrre vini di grande valore
ma che erano rimaste ingiustamente nell’ombra per troppo tempo
Da un piccolo fondo agricolo situato a Sorbo Serpico nacque quella che oggi conosciamo come Feudi di San Gregorio
una realtà che ben presto si affermò nel panorama enologico internazionale
concepimmo anche il progetto dell’hospitality
dove Paolo Barrale curava la cucina e Angelo Nudo la sala
dando vita a una serie di iniziative di grande successo»
Feudi di San Gregorio rappresentò una vera e propria svolta per la viticoltura campana
portando l’Irpinia alla ribalta internazionale per i vini e per l'enoturismo
si compì una fase di transizione che sfociò nella totale cessione dell’azienda alla famiglia Capaldo
ma il richiamo della terra natia non cessò mai di farsi sentire
di riscoprire l’essenza autentica dell’Irpinia
di valorizzare i suoi vitigni autoctoni e di esprimere appieno il suo profondo amore per quella terra lo spinse
Il nome stesso di Nativ è un omaggio al legame profondo che Mario Ercolino sente con la sua terra e ai vitigni che ne disegnano il paesaggio
“Nativus” in latino significa “nativo”
e questo concetto racchiude il cuore del progetto: un ritorno alle origini
una valorizzazione dei vitigni che da secoli popolano queste terre
è un sogno che si materializza in un paesaggio incantevole
un piccolo angolo di Irpinia che custodisce la bellezza di un’areale florido e generoso
ogni collina sembra sussurrare al vento memorie antiche e moderne
testimoniando l’armonia di una terra che
ripaga generosamente coloro che con amore e dedizione se ne prendono cura
insieme alla moglie e ai figli Lorenzo
sta forgiando una vineyard che si erge maestosa su un promontorio che prende il nome di San Quirico
si apre generosamente sul verde circostante
circondata dalle vigne di Aglianico e dagli ulivi secolari
L’architettura moderna e all’avanguardia
concepita per esprimere al massimo la comunione tra la natura e l’arte della vinificazione
si integra perfettamente con l'ambiente
creando un luogo luminoso dove il vino è vita
stanno completando quest'opera che si rivela un luogo di produzione
ma anche un manifesto di eleganza e innovazione
pensato per comunicare e celebrare la cultura del vino in ogni sua sfumatura agli enoturisti
«Paternopoli è una terra che custodisce un patrimonio vitivinicolo unico»
«Tre sono gli elementi che determinano la bontà dei nostri vini: il terreno vulcanico
ricco di micro e macroelementi che influenzano positivamente la variabilità delle uve
il clima condizionato dall’altitudine e dai venti che favoriscono le escursioni termiche
i vitigni che provengono da una selezione antica
importata dai Greci più di mille anni fa
Il terreno vulcanico e la sua composizione mineralogica unica sono il segreto della complessità dei vini Nativ
che penso racchiudano bene la potenza e l’eleganza di una terra che ha tanto da offrire»
complice la professionalità di Ercolino
un vino che esprime la potenza della terra irpina e la maestria dell'uomo
Prodotto con uve di Aglianico provenienti dai terreni vulcanici di Paternopoli
poi l'affinamento in Barriques per 18 mesi
l'‘Eremo’ è un'etichetta che racchiude in sé la struttura minerale del suolo
l’eleganza del vitigno e l’esperienza di un enologo che ha dedicato anni alla sua creazione
«L’Eremo è il frutto di un lavoro che si è disteso nel corso di anni
un progetto che ha richiesto non solo pazienza e dedizione
ma anche una profonda sinergia con il nostro team
che ha saputo coglierne e comunicarne il valore aggiunto
Per me ha tracciato anche la strada che dobbiamo perseguire
siamo presenti con le nostre etichette in tutta Europa
ora dobbiamo comunicare il valore di questo territorio
senza mai dimenticare la sua storia e la sua identità» conclude Mario
Di Eremo in cantina restano ormai soltanto poche bottiglie
la ricerca da parte dei collezionisti è già iniziata
con una vera e propria "caccia" al tesoro
che testimonia l’importanza e la rarità di questo vino
Un riconoscimento che premia una visione lungimirante
capace di guardare oltre le convenzioni e di anticipare le tendenze
La "risalita" della patrona di Reggio Calabria, accompagnata dal suo popolo, avviene come consuetudine, nella domenica successiva al 21 novembre, festa della presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio
Con un po' di tristezza nel cuore, il popolo di Reggio Calabria saluta la Madonna della Consolazione che oggi, come consuetudine, nella domenica successiva al 21 novembre, festa della presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, riprende la via del ritorno verso la basilica dell'Eremo.
La Sacra Effigie della patrona della città, accompagnata da monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita della diocesi di Reggio Calabria-Bova, dal clero, dalle autorità cittadine e dai fedeli, lascerà la Cattedrale, dopo un momento di preghiera, intorno alle ore 15.30, per attraversare a ritroso e in solenne processione le vie del centro, prima di essere riaffidata nelle mani dei frati cappuccini che la custodiranno fino al prossimo 13 settembre 2025.
La Vara, trasportata dai portatori, raggiungerà dunque piazza del Popolo per la "volata" fino alla piazzetta della Consegna per poi iniziare la faticosa salita verso il santuario lungo le vie Cardinale Portanova, Monsignor Italo Calabrò ed Eremo.
La patrona della città farà il suo ingresso all’interno del Santuario, accompagnata dai tradizionali canti mariani, in attesa di essere riposizionata sulla grande pala dorata dell’altare, realizzata dall’artista Monteleone.
AccediGiovani morti per niente
nel luogo e da chi meno te la aspetti: la polemica scoppiata ieri nell’auditorium diocesano di San Panfilo
Ed è proprio il Papa “sulmonese”
ad aver suscitato la stizzita reazione del padrone di casa
I toni si sono accesi all’inizio del convegno “Pellegrini di pace”
organizzato dalla Fondazione Carispaq e che vedeva come ospite il giornalista e storico Paolo Mieli a colloquio con il professor Fabrizio Politi
sono state però le parole del moderatore Angelo De Nicola che
ci ha tenuto a ringraziare tutti coloro che contribuiscono a tenere vivo e alto il nome di Celestino V e il progetto di pace che a lui è legato
Tra questi anche l’associazione Celestiniana “che custodisce e ha riaperto l’eremo di Sant’Onofrio”
Tanto è bastato per far sobbalzare sulla sedia
dove era appena tornato dopo il saluto dal pulpito
il vescovo Fusco: “L’eremo non è stato mai chiuso e soprattutto non c’è nessun custode – ha detto – il sito è di competenza della Diocesi e di nessun altro”
“Mi scusi non volevamo fare confusione” ha ribattuto De Nicola con l’intento
di chiudere lì la cosa: “No no – ha replicato Fusco – è bene chiarirlo
Il tono del vescovo non era proprio di quelli concilianti e d’altronde nei giorni scorsi proprio Fusco si è recato in Comune per chiedere conto e lumi al commissario straordinario sulla gestione temporanea affidata dall’inizio del mese all’associazione Celestiniana
Un periodo in convenzione di sei mesi per custodire e manutenere il sito
nelle more della gara che dovrà essere pubblicata
relativa alla proposta di partenariato pubblico privato presentata proprio dall’associazione Celestiniana e che coinvolge
anche lo chalet (che attende ancora l’agibilità) e il Campo 78
“L’eremo è di proprietà del Comune dal 1902 – ribatte il presidente dell’associazione Celestiniana
Giulio Mastrogiuseppe – lo dicono le carte catastali che sono d’altronde alla base giuridica della convenzione con cui il Comune ci ha affidato il sito
Se il vescovo ha documenti diversi li mostri”
è luogo di indulgenza plenaria e nell’anno del Giubileo si prevede che sarà meta di tanti pellegrini e non: dopo anni in cui è stato inaccessibile per ordinanze prima e lavori poi
quest’anno dovrebbe tornare alla piena fruibilità
Sempre che qualcuno “non cambi” le chiavi
“Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio
con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi
e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!»
Siti come questi vengono affidati sulla base di specifiche competenze
sia se si consideri luogo di culto che luogo storico
Quali sono le competenze individuate dagli amministratori che hanno apposto la loro firma nell’atto di affidamento
Spero non sia solo sulla base di false dichiarazioni come quella del moderatore
Lo scopo è soltanto quello di fare cassa come per l’ingresso al cortile dell’Annunziata
Pronto a testimoniare che da oltre cinquanta anni solo una persona custodiva l eremo
deteneva le chiavi faceva apertura e chiusura dell immobile
segnalava e seguiva le opere di riparazione dell eremo
Un vero galantuomo sempre gentile e disponibile
Il custode dell’Eremo è stato ed è uno
Gli altri possono vantare solo chicchiere inutili e senza senso
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Non lontano da Milano un posto incantevole dove vivere il clima natalizio
A Dicembre l’Eremo di Santa Caterina del Sasso si illumina con le 850mila Lucine di Natale e accoglie fino al 6 gennaio la mostra dedicata al Presepe C.174 dell’artista e designer Antonia Campi. Per lo spettacolo delle Lucine di Natale
L’Eremo osserverà alcune aperture serali con navetta inclusa per e da Leggiuno
due visite guidate termineranno con un brindisi e una cena tipici.
Abbarbicato su uno strapiombo roccioso a picco sul lago Maggiore
l'Eremo di Santa Caterina del Sasso è senza dubbio uno tra gli scenari più suggestivi del Lago Maggiore
aperto tutti i giorni dell’anno...anche a capodanno
Il Monumento si pone in relazione con il territorio e i luoghi intorno a sé: questo dicembre
le iniziative coinvolgono anche il museo delle ceramiche MIDeC di Cerro di Laveno Mombello (VA)
ed il comune di Leggiuno (VA) con le sue Lucine di Natale
I visitatori potranno avvicinarsi al Natale partecipando alla celebrazione della S
Messa tutti i giorni alle 18.00 alla chiesa dell’Eremo sotto al Sasso Ballaro
all'Eremo di Santa Caterina del Sasso sarà allestita la mostra Presepe C.174 dedicata ad Antonia Campi ed al suo famoso gruppo di porcellane
Ancora oggi uno dei presepi in ceramica più collezionati
venne realizzato nel 1973 su richiesta della SCI Laveno
la storica fabbrica di ceramiche i cui direttori artistici
furono grandi innovatori nel campo del design
impresa sociale impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale
si svolge in parallelo alla corrente mostra Un uomo
una donna e un bambino al museo di ceramiche MIDeC di Cerro di Laveno Mombello
Le due esposizioni condividono il tema – quello dei presepi artistici in ceramica – e il contesto di riferimento,
per tutto il mese di dicembre arrivano le Lucine di Natale a Leggiuno e all’Eremo
Una tradizione iniziata nel 1999 dal signor Lino Betti
le oltre 700’000 lampadine decorano il centro di Leggiuno (VA) con uno spettacolo per tutte le età dedicato alla magia del Natale
Da qualche tempo l’iniziativa è impegnata anche sul lato ecologico
grazie all’utilizzo dei pannelli solari
L’Eremo osserverà delle aperture straordinarie fino alle 20.30 nei giorni 27
Un servizio navetta sarà attivo dalle 16.30 alle 22.30 per muoversi tra le Lucine e l’Eremo
Il parcheggio dell’Eremo è gratuito e aperto anche ai camper e bus turistici
il giorno di Capodanno l’Eremo accoglierà i visitatori in due diversi orari per delle visite guidate accompagnate da cibo e bevande
una visita guidata al tramonto accompagnerà i visitatori a scoprire la storia millenaria di questo luogo e sarà seguita da un brindisi con dessert al costo di 16 € a persona
una visita guidata serale sarà seguita da una cena semplice e da un brindisi finale alle 22.30
La cena si terrà presso la Locanda dell’Eremo in un piacevole ambiente familiare dove gustare prodotti del territorio a base di ingredienti di stagione
Il prezzo della visita per intero è di 53 € a persona
La prenotazione è obbligatoria con scadenza il 27 dicembre
Maggiori informazioni sulle Lucine di Natale a Leggiuno (VA) sono disponibili a questo link
Il costo per la visita di Capodanno Archeologistics del 31 dicembre 2024
alle ore 16.30 è pari ad € 16 a persona
Avvenire di Calabria
Il Rosario dei Sette Dolori (o Corona dell’Addolorata) ha radici antiche nella spiritualità mariana e risale alla fine del XVI secolo
Si conclude oggi con la processione nel Rione Botte alle ore 17:30 la “Settena dell’Addolorata
L’appuntamento all’Eremo è iniziato lo scorso venerdì 4 aprile con la visita agli ammalati
Le giornate di preghiera sono state scandite dalla recita della Corona dei Sette Dolori animata dalla Fondazione Regina Consolatrice del Rosario
Domenica scorsa tra i tanti appuntamenti in programma l’ostensione della riproduzione fotografica della Sindone
Per l’occasione nella città dello Stretto il pellegrinaggio della Comunità di Cropani (Cz) guidato dal parroco fra’ Francesco Critelli
E poi ancora momenti formativi e di confronto
nella giornata di ieri la musica è stata protagonista dell’omaggio alla Vergine con lo “Stabat Mater” di Luigi Boccherini che ha visto protagonisti i maestri Francesca Canale
Questa sera ad accompagna la processione lungo il rione ci sarà il complesso bandistico “Città di Ortì” diretto dal Maestro Roberto Filippo Caridi
Al rientro la celebrazione della Santa Messa all’Eremo
PER APPROFONDIRE: Assemblea sinodale, un nuovo tempo per maturare scelte condivise
Sette sono i grani del Rosario così come i dolori della Vergine che vengono contemplati
La Profezia di Simeone al Tempio quando le annuncia che una spada le trafiggerà l'anima
Giuseppe e Gesù sono costretti a fuggire da Erode
Gesù viene smarrito a Gerusalemme e i suoi genitori lo ritrovano tornano indietro dal viaggio verso casa
Maria incontra Gesù che porta la Croce mentre sale il Monte Calvario
Maria assiste alla Crocifissione e morte di Gesù
Il corpo di Gesù viene deposto dalla croce e affidato a sua madre
All’interno del volume una raccolta di disegni e opere realizzate dal maestro Stellario Baccellieri
Per la comunità di Reggio Calabria il mese di settembre è sempre una tappa di rinnovamento
“Con Maria… pellegrini di speranza!” è il tema che accompagnerà la meditazione durante le tappe che accompagneranno l’appuntamento
Tags: EremoFrati cappuccini
È completamente nuovo il ponte per la strada che conduce all’eremo francescano de «Le Celle» di Cortona
L’amministrazione comunale con il sindaco Luciano Meoni ha inaugurato la nuova opera che si trova in corrispondenza del fosso «Le Balze»
Presenti al taglio del nastro i rappresentanti comunali
una rappresentanza dei frati dell’eremo
i tecnici che si sono occupati dei lavori e i cittadini del posto
«Era una promessa ed ecco che è diventata realtà - ha dichiarato il primo cittadino Meoni - quest’opera è strategica per i residenti della zona e per i flussi turistici che raggiungono l’eremo francescano
in particolare in questo 2024 ma anche nel 2026 quando culmineranno le celebrazioni dedicate al Patrono d’Italia
Siamo particolarmente soddisfatti del completamento del ponte
ringraziamo la Regione Toscana per il contributo»
I lavori sono partiti a marzo e si sono conclusi alcuni giorni fa
l’Amministrazione comunale ha impiegato un contributo regionale di circa 190mila euro ed ha stanziato oltre 20mila euro di risorse proprie
L’intervento è consistito nella demolizione del vecchio manufatto e in una nuova costruzione
insieme alle opere necessarie che prevengano il potenziale rischio di formazione di un salto sulla piattaforma stradale nelle zone di transizione
il consolidamento delle spalle in muratura e l’installazione di barriere di sicurezza in acciaio «CorTen»
Comune di CortonaPiazza della Repubblica 13, 52044 Cortona (AR)Codice fiscale / P. IVA: 00137520516Ufficio Relazioni con il PubblicoCentralino unico: 0575 6371PEC: protocollo@pec.comune.cortona.ar.it
E’ emersa quindi la volontà di creare un modello di organizzazione della mobilità che privilegia nei collegamenti intercomunali percorsi in sede propria e agevoli
semplice e sicura i principali attrattori quali il sistema scolastico
i centri commerciali e le aree industriali
In quest’ottica e a fronte di una rilettura critica sugli interventi già programmati e da programmare e pianificare
sono state individuate le direttrici ciclopedonali ritenute prioritarie
In particolare si è ritenuta strategica la direttrice che si sviluppa sulla SP 420 (via dei Toscani)
collegando il quartiere di Borgochiesanuova con l’abitato di Eremo
Questa direttrice ad oggi è stata realizzata solo parzialmente: per completare il collegamento ciclopedonale tra il centro di Mantova e località Eremo di Curtatone risulta particolarmente importante la progettazione del tratto sulla ‘Sabbionetana’ SP 420 (via dei Toscani) dall’incrocio con Strada Circonvallazione Sud fino a Eremo
Spesa stimata complessiva 2.500.000 euro: l’intervento sarà candidato a futuri bandi di finanziamento nell’ambito della mobilità dolce
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24 FEBBRAIO 2025 – Nella giornata di ieri è stato pubblicato sul portale della dodicesima edizione de “I Luoghi del Cuore” l’aggiornamento dei voti raccolti (si può votare fino al 10 aprile 2025)
L’aggiornamento ha visto “volare” Villa Eremo-Serponti di Mirasole di Germanedo a poco più di 4600 voti
classificandosi al 47° posto in classifica nazionale
11° regionale e secondo a livello della Provincia di Lecco dopo il traghetto di Imbersago
con la quale è stata instaurata una proficua collaborazione per iniziative condivise
valorizzando il percorso che unisce i due luoghi (Germanedo e Bonacina)
Sono state coinvolte altre associazioni del territorio (fra cui l’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia”) e diverse scuole di ordine e grado
Diverse classi hanno partecipato a visite dedicate a villa Eremo
come da comunicazione che manderemo a seguire
si terrà un importante concerto pianistico dedicato al compositore Gian Raimondo Serponti di Mirasole (1846-1907)
Per sostenere il concerto il gruppo Amici di Germanedo ha organizzato il prossimo 1 marzo una serata gastronomica allietata da pizzoccheri con letture dialettali di Gianfranco Scotti (Associazione Giuseppe Bovara)
Le idee e le iniziative dedicate alla riscoperta e alla rinascita di Villa Eremo si stanno moltiplicando grazie a questa corale e serena collaborazione tra gruppi e associazioni del territorio
Questo impegno sta dando i suoi frutti: è di pochi giorni fa la notizia che la ASST-Ospedale di Lecco
che recentemente ha messo in sicurezza l’edificio
ha commissionato uno studio di fattibilità per il recupero Villa Eremo-Serponti
destinandola a padiglione territoriale di Neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza
per attività ambulatoriali e comunità terapeutica
Si tratta di una splendida notizia che al contempo chiede un ultimo sforzo per raccogliere ulteriori firme: più il luogo viene conosciuto
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L’eremo di Santa Caterina del Sasso (per esteso eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro) è un monastero situato sulla sponda orientale del lago Maggiore
di cui costituisce il monumento più emblematico
al punto da campeggiare nello stemma municipale
CURTATONE – Bomba d’acqua subito dopo pranzo tra Mantova e Eremo di Curtatone
Il temporale è iniziato verso le 14.15 con un fortissimo vento da Sud Est che ha devastato la zona
rami spezzati e caduti sulla sede stradale o nei cortili delle abitazioni
Devastato con tanti grossi alberi sradicati il parco di via Francia al Boschetto dove la furia del vento si è abbattuta soprattutto in un lato del giardino pubblico
Non è andata meglio al campo sportivo di San Silvestro
dove le tensostrutture solo letteralmente volate via
Un grosso albero è caduto anche in via Torre d’Oglio
Il Museo naturalistico Giorgio Segre e l’Associazione Cherasco Cultura organizzano per domenica 17 novembre una doppia escursione: alle cave di alabastro di Busca e al vicino eremo camaldolese di Belmonte
si aprono cinque gole di altezza e lunghezza variabili
dalle spaccature naturali presenti nella collina
in passato si estraeva l’alabastro rosa che veniva poi utilizzato per realizzare manufatti e rivestimenti
Nelle vicinanze sorge l’eremo di Belmonte
fatto costruire nel Seicento dai monaci Camaldolesi e poi trasformato in dimora nobiliare
Il complesso è oggi costituito da un edificio residenziale
che racchiude a sud-ovest un giardino nel quale si trova un monumentale cedro dell'Atlante.
L’escursione prevede nella mattinata la visita alle cave di alabastro guidata da un esperto
Alle 14.30 si verrà guidati dai Volontari dell’Eremo a conoscere il complesso che fu dei Camaldolesi
La visita alle cave è gratuita mentre quella all’eremo prevede un biglietto di ingresso (10 euro
5 per chi è in possesso della Tessera musei)
quest’ultimo però consente anche di accedere alla prestigiosa mostra
Dal patrimonio delle Confraternite ai capolavori moderni e contemporanei". Una rassegna di opere di Picasso
oltre alle testimonianze artistiche delle Confraternite locali
alle ore 8.30 di fronte al Palazzo comunale
Si prega di dare la propria adesione entro venerdì 15 novembre al 360-678534 (Bruno Tibaldi) oppure allo 0172-427050 (Ufficio Turistico comunale)
Questa pagina è gestita dal seguente ufficio
TELEFONO: 0172.427050
EMAIL: turistico@comune.cherasco.cn.it
Ultima modifica avvenuta il venerdì 08 novembre 2024
Qualcosa è andato storto nel salvataggio dei dati..
L'escursionista ha riportato la probabile frattura della caviglia dopo essere scivolato sul sentiero nella zona di Quinzano ed è stato raggiunto dal Soccorso alpino di Verona
è scattata l'allerta per un escursionista scivolato sul sentiero nei pressi dell'Eremo di San Rocchetto a Quinzano
Si trattava di un 69enne veronese che aveva messo male il piede
riportando la probabile frattura di una caviglia.
Il sindaco Raimondo Innamorato ha effettuato un sopralluogo per verificare la progressione degli interventi di recupero della struttura edificata intorno all'anno mille
"Tra la vegetazione della macchia mediterranea nella Lama Paradiso
torna allo splendore antico". Sono queste le parole con cui il sindaco di Noicàttaro
ha commentato lo stato di avanzamento dei lavori di recupero dell’antica struttura
nell’ambito del progetto di valorizzazione della Lama attraverso la riqualificazione dell’area adiacente al Parco Comunale
Gli Interventi sono stati finanziati con fondi Pnrr
nell'ambito del 'Programma Innovativo Nazionale per la Qualita’ dell'abitare' (Pinqua)
grazie al quale il Comune di Noicàttaro
ha ottenuto 800mila euro con l’obiettivo di incrementare i servizi aggregativi
culturali e sociali oggi offerti dal Parco Comunale
"Oggi si può già apprezzare il dettagliato lavoro di recupero del bene
che sta per concludersi e si è svolto nel rispetto delle rigide prescrizioni della Soprintendenza
intravedendo anche la scala esterna che permetterà ai visitatori di salire in copertura per godere del paesaggio della Lama circostante"
ha spiegato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Vito Santamaria
ubicato nel costolone sinistro della Lama San Giorgio
fu edificato probabilmente intorno all’anno mille
per poi essere trasformato in casa colonica
nella quale è stata rinvenuta l’icona bizantina della Madonna della Lama
che prevede anche il rinforzo statico della struttura
coinvolge anche il chiostro circoscritto da muretti a secco
"Il finanziamento ha l’obiettivo di valorizzare la zona residenziale urbana
connettendola con la zona naturalistica della Lama
attraverso percorsi dedicati ai visitatori che cercano un’esperienza di spiritualità e contatto con la natura
Tutto questo permetterà di identificare meglio il territorio e promuovere un turismo nuovo"
Si rinnova l'appuntamento con la tradizione
Grande attesa per la kermesse dedicata alla grande musica e non mancheranno le escursioni all'insegna di bellezza e natura
Torna la guida con gli eventi clou del fine settimana.C'è grande fermento in città per il ritorno all'Eremo della Madonna della Consolazione
un appuntamento con la tradizione irrinunciabile per i reggini
Musica di gran classe in città e a Palmi con una nuova edizione di Reggio in Jazz
In riva allo Stretto arriverà anche il torneo di Calcio da tavolo
Per gli amanti dell'artigianato una salto al mercante in fiera e se non bastasse sono diverse le escursione previste nel Reggino tra paesaggi meravigliosi e prodotti tipici
Si rinnova la tradizione con il ritorno della Madonna della Consolazione all'Eremo che coinvolgerà la popolazione reggina
ci sarà il pellegrinaggio mariano dei portatori della Vara che si prepareranno alla risalita del quadro prevista domenica 24 novembre
Questa si svolgerà alle 15,30 con il ritorno della Sacra Effige alla Basilica dell'Eremo partendo da Piazza Duomo fino al Santuario
Torna una nuova edizione di Reggio in Jazz
Si parte giovedì con Jeff Ballard meet Fabrizio Bosso
Rosario Giuliani e Alberto Gurrisi al teatro Odeon
Si preseuirà venerdì con Ray Gelato & The Giants sempre all'Odeon
Per concludere domenica ci saranno Enzo Favata 5et - Atlantico al teatro Monfroce di Palmi
Nel weekend al Pala Mazzetto del rione Modena ci sarà le quinta tappa del Guerin Subbuteo
Il torneo vedrà la partecipazione di sedici squadre e oltre settanta giocatori
che animeranno le competizioni in riva allo Stretto
Manifestazione molto attesa all'insegna dello sport e molto amata dalle nuove generazioni
Tutte le domeniche dalle 17 all'1 in città e precisamente a Rada Giunchi sotto la stazione Lido c'è il Mercante in Fiera
mercatino dell'usato e del collezionismo
Domenica al borgo di Pietrapennata evento targato Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica
Una giornata particolare per conoscere come utilizzre le erbe aromatiche
A seguire pranzo con prodotti stagionali preparati con erbe raccolte
Come da tradizione l'appuntamento è per questa domenica pomeriggio per riportare nella sua casa la Patrona di Reggio
La Sacra Effige della Madonna della Consolazione questa domenica farà ritorno nella sua casa all’Eremo
Un momento atteso e particolarmente sentito dai fedeli
«Sicuramente la devozione che il popolo reggino esprime verso la Madonna della Consolazione è molto particolare e bella» dice padre Pietro Ammendola parroco dell’Eremo
«Il popolo di Reggio sente la presenza della Madonna nella vita di ciascuno come una presenza unica
E fin dalla nascita il reggino sa di avere come compagna di viaggio la Madonna della Consolazione
E sempre riferito a questo atteggiamento di Maria in cammino anche questo movimento che la Madonna fa verso il centro della città
e poi anche il movimento del popolo che va a trovare la Madonna ad affidarsi a lei sia quando è all’Eremo sia quando è in Cattedrale
tutto questo noi lo cogliamo come una realtà viva e attuale
Noi lo vediamo anche nelle giovani generazioni in cui c’è questo atteggiamento di affidamento
di vedere come punto di riferimento per il popolo di Reggio la Madonna della Consolazione»
Tanti gli aneddoti che potrebbe raccontare in questi anni vissuti sulla collina della città
«Certamente per noi padri cappuccini che viviamo la devozione alla Madonna della Consolazione tutto l’anno all’Eremo dove la Madonna risiede per la maggior parte del tempo
notiamo tanti atteggiamenti e dinamiche da parte dei fedeli verso la Madonna
All’Eremo ci sono delle giornate particolari
vediamo un certo movimento così come per le feste mariane
Adesso la Madonna ritornerà e la festa dell’Immacolata sarà un giorno particolare
E poi i Sette Sabati che sono veramente un momento bello per la nostra Basilica»
«Mi piace molto notare quando i fedeli vengono in chiesa quando non ci sono funzioni
come si pongono dinanzi all’icona della Vergine Maria Madre della Consolazione
Un atteggiamento di grande confidenza e poi penso a questo omaggio che fanno i reggini quando portano i fiori alla Madonna
È molto bello questo senso di partecipazione verso Maria
Come quando si va a fare una visita ad una persona cara regalando dei fiori
«Un aneddoto che mi viene in mente: quest’anno in Basilica abbiamo celebrato tanti anniversari di matrimonio
che sono sempre una bella occasione di gioia e di festa
non solo per quelli che hanno vissuto il loro momento di benedizione
di rinnovo delle promesse matrimoniali nella nostra chiesa ma anche chi arriva dopo aver festeggiato in un’altra chiesa
il giorno dopo viene a ringraziare la Madonna e porta un mazzo di fiori
tante volte mi è capitato di stare in chiesa ed accogliere persone con fiori o piante e candele magari domandavo come mai e loro mi spiegavano che il giorno prima era stato il loro compleanno o l’anniversario di matrimonio
il giorno di laurea e venivano tutti a ringraziare la Madonna portando un dono»
PER APPROFONDIRE: Cultura e sociale, accordo di collaborazione tra MArRC e Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova
«Questo mi ha sempre molto colpito come quando prima di andare a casa portano i bambini che magari nascono al Policlinico
appena usciti passano dalla Basilica per chiedere la benedizione e una preghiera alla Madonna
Quindi prima di entrare in casa presentano il loro bambino
Questo mi ha sempre colpito e dato tanta gioia nel cuore»
per riscoprire l’Italia attraverso le ultime volontà dei suoi protagonisti
presbiteri e comunità: l’invito a fermarsi per riscoprire la propria vocazione alla luce del Vangelo
A guidare il momento l’arcivescovo Morrone
l’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova riflette sull’importanza della formazione sacerdotale
Tags: Madonna della ConsolazioneReggio Calabria
In cosa consiste l'iniziativa di don Raffaele a Premana
"Abbiamo l'obiettivo di raccogliere 35mila euro ma andiamo passo passo
Intanto - scrive il religioso - non manca l'apporto dei volontari che con me sta partecipando ai lavori”
Don Raffaele aggiorna costantemente i donatori con le foto dei progetti e delle fasi di costruzione di quello che vuole essere un prezioso presidio per la sosta durante le gite in una zona tra le più belle e conosciute tra l'Alto Lago e la Valsassina.
una nuova birra artigianale in stile New Zealand IPA della linea Blind
questa birra è realizzata esclusivamente con luppoli neozelandesi che come sappiamo sono noti e apprezzati per i loro intensi aromi di frutta esotica
Birra dell’Eremo descrive la nuova neipa come un’esplosione di aromi di frutta e agrume delicato
Al naso emergono note di frutto della passione
con sfumature agrumate che arricchiscono l’esperienza sensoriale
Imagine si caratterizza per un primo impatto amaricante seguito da una fusione di note tropicali
Viene voglia di assaggiarla. La birra è già disponibile nello shop online del birrificio e sarà presentata in anteprima a Eurhop 2024
La Redazione di Pinta Medicea. Birra artigianale, birra di qualità, birra italiana e cultura birraria. Network di eventi e comunicazione birraria (Linkedin)
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il taglio del nastro del Eremo di San Martino restaurato nell’ambito del Programma Integrato Città Sostenibile
email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento
Si celebra domani all’eremo di Gamogna la festa di San Pier Damiani, con una messa alle 11. In comune di Marradi, ma ai confini fra i territori di Tredozio, Modigliana e San Benedetto in Alpe, l’eremo è raggiungibile dalla Romagna da due parti: dalla valle dell’Acereta, raggiungendo Lutirano da Modigliana, sia a piedi che in auto; e da San Benedetto in Alpe in auto dalla strada provinciale San Benedetto in Alpe-Marradi fino al passo dell’Eremo, proseguendo poi a piedi per circa un’ora.
San Pier Damiani (Ravenna 1037-Faenza 1072, nella cui cattedrale è sepolto) ha scritto anche la vita di San Romualdo, fondatore di vari eremi e monasteri nell’Appennino, fra cui quello di San Benedetto in Alpe con l’eremo sopra la cascata dell’Acquacheta (nel 1021) e quello più famoso di Camaldoli (1024), all’interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, dove tutt’ora vivono i monaci Camaldolesi.
L’area celestiniana per sei mesi sarà in mano all’Associazione Celestiniana
Le chiavi dello chalet di Sant’Onofrio sono state affidate temporaneamente all’associazione presieduta da Giulio Mastrogiuseppe
riconfermato presidente poco meno di tre settimane fa
con la delibera di giunta di Palazzo San Francesco che stipula la convenzione per la custodia e la manutenzione
anche dell’eremo soprastante e delle altre strutture e infrastrutture circostanti
già aveva avuto in affidamento l’area fino al 2010
anno in cui venne chiusa per poi essere riaperta dopo trentasei mesi
Non è ancora il punto finale per quanto riguarda la gestazione di un affidamento lungo almeno due anni
ovvero da quando l’8 dicembre del 2022 i lavori di sistemazione vennero terminati
Nello chalet l’arredo resta ancora generico
in particolare quelli per i portatori di handicap
L’Associazione effettuerà attività di custodia
pulizia e manutenzione ordinaria delle aree incluse nella Convenzione
la pulizia e in generale le buone condizioni dei luoghi (includendo gli edifici
le aree scoperte ed i beni mobili consegnati)
regolando gli accessi per la fruizione in occasione di visite
eventi culturali e progetti di studio e ricerca approvati dal Comune e vigilando sul corretto utilizzo degli spazi
l’associazione curerà apertura e chiusura della sbarra di accesso alla strada di arroccamento
consentendo l’accesso ai veicoli esclusivamente per operazioni di carico e scarico o sosta breve
sarà compito dell’associazione il monitoraggio delle condizioni del sentiero e dei relativi accessori e pertinenze
con obbligo della segnalazione di eventuali criticità; la registrazione degli accessi all’Eremo e comunicazione al Comune con cadenza mensile e lo sfalcio del verde di bordure della strada di arroccamento
area adiacente al piazzale e area del santuario di Ercole Curino
Quando capiranno che cosa hanno fatto sarà troppo tardi
nero su bianco sugli atti che hanno firmato
Sono da poco partiti i lavori di restauro per l’eremo di San Guglielmo di Malavalle a Castiglione della Pescaia
Rovine perse nella macchia mediterranea che hanno resistito a ogni intemperia e che erano abbandonate a se stesse
L’amministrazione comunale e Asbuc di Tirli hanno rivestito un ruolo fondamentale per avviare i lavori e portare di nuovo la struttura alla luce
Ma c’è anche chi si è impegnato prima dell’arrivo del Comune e dell’associazione: si tratta di Progetto migratoria
che monitora le correnti migratorie dell’avifauna nella provincia di Grosseto
«Abbiamo ripulito noi dai rovi l’eremo di San Guglielmo
abbiamo lavorato sodo per mesi e mesi per ripulire la struttura – dice Fabrizio Fabiano
cacciatore e volontario di Progetto migratoria – Abbiamo anche costruito la cassa per le ossa che abbiamo trovato dentro la piccola chiesa e con don Cencioni abbiamo tumulato le ossa»
Via al restauro dell’eremo del santo che uccise il drago
San Guglielmo di Malavalle scelse Castiglione della Pescaia e Tirli come luogo dove ritirarsi in preghiera
Guglielmo fu santificato nel 1174 da papa Alessandro III
il papa approvò anche la regola dei Guglielmiti
fatta di miracoli e che è rimasta impressa in molti
Tanto che nel 1230 fu costruito l’eremo e nel 1249 da papa Gregorio IX
diventando uno dei centri spirituali più importanti della Maremma
Struttura poi abbandonata a se stessa e alla natura
se non fosse stato per il Progetto migratoria che con dedizione e pazienta ha pulito le rovine
attuale presidente del Consorzio di Bonifica 6
per far pulire un fosso vicino all’eremo
visto che era a rischio di frana – conclude – Non vogliamo prenderci meriti inutili
ma solo far presente che anche noi abbiamo curato le rovine e che anche grazie a noi torneranno alla luce»
Spunta un cinghiale nel centro abitato e scatta l’allarme. Ancora una volta un ungulato
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Stoà Sicula vi porterà alla scoperta dell'Eremo di Sant'Anna che con la sua storia
natura e tradizione religiosa ci ha ammaliati
Vi condurremo nella Chiesa con l'altare in ottone intarsiato con il marmo e un dipinto di Alessandro Vasta
attraverseremo il chiostro e i giardini dei frati
potrete entrare nella stanza del primo frate che fondò l'eremo
scoprirete una mostra di Icone provenienti da Bulgaria
L'appuntamento è per sabato 10 agosto in via Eremo Sant'Anna
alle ore 18.00. Per info e prenotazioni messaggio sui canali social
alla mail info@stoasicula.it o al numero 3715667153
Oggi celebrazione della Festa della Santa Patrona Anna dell'omonimo Eremo
rifugio dal mondo frenetico e iper-connesso
Sono circa 400 i visitatori che ogni settimana varcano la soglia di questo luogo che odora di sacro
nella quiete riposante delle campagne di una collina rigogliosa che sovrasta l'abitato di Aci San Filippo
Oggi venerdì 26 luglio è una giornata di festa all’Eremo di Sant’Anna
dove si celebra la ricorrenza liturgica legata alla Santa Patrona
venerata secondo la tradizione cristiana come madre di Maria Vergine e come protettrice delle partorienti e delle madri di famiglia
Un’accoglienza nel segno dell’affratellamento cristiano ci è stata riservata varcando l'ingresso all'Eremo
com’è costume consolidato da lungo tempo in questo luogo sacro; ci si schiude innanzi una natura intatta
fra gli alberi da frutto e il profumo dei limoni tutt’intorno
con l’affaccio naturale sul mar Jonio e dove è possibile intraprendere un viaggio interiore a disposizione di quanti hanno desiderio di ritemprare corpo e anima
A “Sant’Anna” la vita scorre lenta
in un perpetuo ascolto del “Divino”
a metà strada fra l’Etna e il mar Jonio
nell'aria salutare per lo spirito che respirano ancora oggi i religiosi che vi abitano
fin dalla metà del Settecento “Sant’Anna” è stata una sacra dimora da sogno
appartata dal mondo e coi primi monaci eremiti dediti alla preghiera
questo luogo incantevole oggi abitato dalla piccola comunità “Fraternità Mariana Totus Tuus”
ma nel rispetto di questi fratelli e sorelle dediti alla preghiera assidua e tuttavia disponibili ad accogliere nella carità tutti gli ospiti
ispirandosi alla Regola primitiva dei Carmelitani
Il tempo si è fermato qui all'Eremo di Sant'Anna
cristallizzato in un'epoca imprecisata fra Ottocento e Novecento
il pellegrino trova un luogo di devozione religiosa
un’oasi di bellezza che scalda il cuore e che dispensa pace e riflessione
per dirla con le parole del rettore Don Enzo Calà
perché qui all’eremo la pace interiore la si può conquistare
si può sempre inseguire il sentiero interrotto della ricerca dentro noi stessi nella quiete riposante delle campagne di una collina rigogliosa che sovrasta l'abitato di Aci San Filippo
all’ombra dei nespoli e con la splendida vista del mar Ionio
Incastonato a pochi chilometri da Valverde
in uno scenario appartato e quasi mistico di preghiera dove
gli ultimi monaci eremiti superstiti condividevano in solitudine gli incantevoli ambienti all’ombra del chiostro e del pergolato
circondati da rigogliosi giardini mediterranei
oggi è il rettore Don Enzo che ci dà il “benvenuto” con un sorriso
spiegando che adesso il visitatore viene accolto fin dentro queste antiche mura da una piccola comunità di religiosi
“la Fraternità Mariana Totus Tuus”
nel segno dell’affratellamento cristiano
affinché: “La pace di Dio possa invadere tutti i cuori
adesso e sempre; mettendoci certamente il nostro impegno
accogliendo tutti coloro che sono in cerca di raccoglimento
Con l’ingresso in via Eremo Sant’Anna 32
per chi giunge nello spiazzo suggestivo di fianco alla chiesa dell’eremo
ecco che si erge un edificio dall’aspetto semplice e austero
con annessa una chiesetta “bomboniera”
La sensazione è quella di trovarsi al cospetto di un angolo di mondo dove è possibile riappropriarsi del proprio tempo
illustrando che “l’eremo fu fondato nel 1751 dall'eremita acese Fra Rosario Campione”
che “questo antico e grande edificio con annessa chiesa
varcata la soglia dal lato anteriore della chiesetta stessa
si apre alla vista con tutto un mondo da contemplare
con un paesaggio che invoglia al raccoglimento
nella semplicità di una vita religiosa”
quasi protetti dalle antiche mura monastiche e all’interno all'ombra di una vegetazione rigogliosa
Circa 400 i visitatori che ogni settimana giungono all’eremo
Forse perché esso intercetta un bisogno diffuso di ritorno alla spiritualità: “Desideriamo che questo luogo diventi sempre più una dimora di spiritualità
“Molte persone ci chiedono di poter pregare qui con noi
Quindi noi siamo qui ad ascoltare e ad accogliere”
“Facciamo anche questo servizio di ascolto
hanno bisogno di compiere un cammino spirituale
desiderano ritagliarsi un momento di meditazione e anche di essere ascoltate
la chiesa dell’eremo è da lungo tempo divenuta meta fissa di numerose coppie desiderose di contrarre matrimonio
“Sant’Anna” ha dato riparo negli ultimi anni anche ai sacerdoti diocesani
che guida l’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Acireale: “Questa struttura fa parte della Comunità parrocchiale di Aci San Filippo
Qui per due volte all'anno il Vescovo di Acireale
fa svolgere i ritiri spirituali aperti a tutta la comunità diocesana
Riservati a tutti quei fedeli che hanno appunto questo desiderio di ricerca del Signore
ma sempre nel rispetto dello stile della giornata che qui trascorrono i religiosi presenti
che termina la sera sempre con una celebrazione eucaristica
nello spirito appunto eremitico e di preghiera dell'Eremo”
“Questi luoghi immersi nella natura nascono per tutti coloro che vogliono uscire dalla città e dalla sua frenesia
per poi riconciliarsi con il Signore”
“Perché anche attraverso la natura
si può ascoltare la voce del Signore”
la riflessione sono fondamentali per mettersi in ascolto del Signore
condividendo magari un momento di preghiera con la comunità ospitante
Tanti sono i religiosi che in questi anni vi hanno soggiornato
per vivere periodi di raccoglimento e di contemplazione”
Uno degli ultimi appuntamenti qui organizzati dalla Diocesi di Acireale
è stato “il ritiro mensile dello scorso 21 aprile sulla ‘Parabola del fariseo e del pubblicano’ che prevedeva un programma all’insegna del raccoglimento tipico del ritiro spirituale
il Santo Rosario ed infine la Santa Messa delle ore 18.30”
Da vedere e visitare assolutamente qui a “Sant’Anna” c’è intanto la cella austera
semplice e sobria che ospitò nel Settecento il fondatore fra Rosario Campione
con i banchi lignei e l’annesso prezioso organo
“Un tempo – ci illustra Don Enzo – nella cantoria pregavano gli Eremiti
c'è anche un organo molto antico che va ammirato”
Ritirarsi per qualche ora in un religioso silenzio
non può che far bene a corpo e spirito
In questo “paradiso in terra” i pellegrini che chiedono una visita possono riposarsi
ritemprarsi e trovare ristoro all'ombra dei limoni
o nel chiostro o sotto il pergolato”
L'attuale edificio che nel tempo ha accolto numerosi eremiti
pare che in un remoto passato abbia ospitato in contemporanea ben trenta unità remiti
ove è evidente il lavoro artistico e di cesello nei marmi e nel metallo”
Un antico documento destinato agli “eremiti” – per “maggiormente infervorarli” sulla “via dello Spirito” – affisso davanti all’ingresso della cella del frate fondatore
il “Servo di Dio” Fra Rosario Campione
prescriveva al punto numero 6 condotte di assoluto altruismo nel segno cristiano verso il prossimo: “Mantenere l’unione e la pace fra di noi
ed essere sempre i primi a cedere al nostro compagno”
Superato lo spiazzo della chiesetta con un belvedere unico e da sogno
con poche case e molto verde tutt’intorno che digrada verso il mare di un azzurro celestiale
lateralmente al grande edificio c’è l’ingresso di via Eremo Sant’Anna 32
con all’interno una piccola cappella dell’Adorazione eucaristica perpetua dedicata al Beato Carlo Acutis
accessibile per tutti al seguente orario: da lunedì a sabato
perché in questa cappella “si entra solo per pregare”
mette a disposizione un suo numero telefonico con WhatsApp
al quale è possibile chiamare per richiedere informazioni generali oppure per inviare un messaggio al fine di prenotare una visita riservata a piccoli gruppi di pellegrini: (+39) 333 962 5637
Naturalmente la visita è gratuita; chi lo desidera può fare un’offerta assolutamente libera
che sarà destinata al mantenimento corrente dell’eremo
“Esiste anche un portale in Rete della comunità che viene ospitata qui fra queste mura, che fa riferimento a Don Enzo – ci illustra il responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Acireale, il vice parroco Padre Arturo Grasso – che è questo: https://www.fraternitamarianatotustuus.it; mentre l’indirizzo email è: fraternitamarianatotustuus@gmail.com ”
Frate Filippo Maria La Rosa fa parte della comunità dell’eremo
A lui si sommano nell’Eremo di sant’Anna i tre postulanti della comunità
i quali si preparano alla professione religiosa
L’eremo è dedicato a Sant’Anna e Fra Filippo ci riferisce che “durante i festeggiamenti della santa patrona è tradizione radicata offrire a tutti la granita al limone ai piedi di Sant’Anna in chiesa
una granita prodotta coi limoni nostri qui all’eremo
Momento di condivisione molto bello di questa antica tradizione”
La dimora sacra di Sant’Anna rappresenta forse un “unicum” della provincia etnea
per chi volesse accedere a percorsi di fede e di spiritualità
così come può rappresentare un’occasione speciale per un ritiro spirituale individuale o comunitario
Qui si apre alla vista un rigoglioso giardino mediterraneo
con terreni attorno alle mura dell’edificio “dell’estensione di due ettari e mezzo
dove prevale la coltivazione di limoni”
“Con i limoni anzitutto facciamo la granita il giorno di Sant'Anna”
“La filosofia dell'eremo in passato è stata improntata all’autosufficienza per cui
ogni eremita provvedeva ad una necessità comunitaria
compresa la conduzione manuale agricola dei terreni
“Oggi la cura del verde cerchiamo di farla noi
oppure si avvaliamo dell’aiuto di qualche volontario
è necessario ripulire i terreni dall'erba: “L'anno scorso abbiamo avuto ad esempio un incendio”
Prendersi cura di questo luogo non è certo semplice
Luoghi ed edifici qui emanano un irresistibile fascino per chiunque sia alla ricerca di bellezza immateriale
nella semplicità della vita contemplativa
Di sicuro a “Sant’Anna” ci si torna.