presunta responsabile dell'omicidio del 67enne Mauro Pereni si è avvalsa della facoltò di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi è scoppiata in lacrime quando ha saputo della morte dell'amico che l'aveva ospitata La Mazzariol è scoppiata in lacrime quando ha saputo che Pereni era morto «E' una donna che adesso fa i conti con quello che ha fatto e anche con tutta la sua vita tribolata - dicono gli avvocati - il che ovviamente racconta molto sul suo profilo che non è certo quello di una criminale La situazione è molto più complessa di quello che appare Al momento ci sembra prematuro fare qualsiasi tipo di ipotesi non sarebbe rispettoso soprattutto per l'indagata» probabilmente in stato di alterazione da alcolici come la vittima avrebbe reagito ad una aggressione da parte di Pereni i legali dicono che «al momento non crediamo sia opportuno riferire su cose che attengono alle indagini» attualmente reclusa nel carcere femminile di Venezia intervenuti nell'appartamento di via Fratelli Bandiera a Frescada Aveva discusso con l'uomo a partire dalla mattina: lui voleva che lei lasciasse la casa della compagna Barbara non avrebbe contribuito alla spese divenuto via via sempre più aggressivo tra i due c'era stata una colluttazione al termine della quale la donna lo avrebbe colpito con un fendente dritto al torace La lama è entrata nel costato lesionando il pericardio e scatenando una grave emorragia che sarebbe stato gravemente malato al punto di avere gli organi vitali compromessi - soprattutto il fegato - ne avrebbe poi causato il decesso avvenuto lunedì mattina durante l'operazione a cui era stato sottoposto per salvargli la vita Domani sarà svolta l'autopsia sul corpo del 67enne affidata al medico legale veneziano Antonello Cirnelli Se la causa della morte sembra un dato acquisito il posto mortem potrebbe rivelare se fra i due sia o meno scoppiato un litigio che si sarebbe trasformato in una vera e propria aggressione fisica che dopo aver accoltellato Pereni ha atteso l'arrivo dei soccorsi in cucina fumando una sigaretta non avrebbe i segni tipici di una collutazione fisica A parte un ferita da arma da taglio che però sarebbe dovuta all'utilizzo del coltello proprio da parte sua il funerale del 67enne di Preganziol accoltellato a morte dall'amica della moglie defunta Sotto la foto posizionata sulla bara le firme di papà Stelvio e dei fratelli Mauro Pereni rimarrà per sempre un buon amico Così familiari e conoscenti hanno voluto salutare mercoledì pomeriggio il 67enne vedovo di Preganziol morto per una coltellata al cuore inflittagli da Barbara Mazzariol la 56enne amica della moglie che Pereni aveva ospitato in casa dopo che la donna era stata sfrattata Un delitto che ha lasciato nel dolore l'intera comunità di Frescada luogo dove si è consumata la tragedia Ieri pomeriggio, sotto la foto scelta per l'epigrafe si poteva leggere la dedica scritta da papà Stelvio e dai fratelli Danilo e Alessandro: "Con immutato affetto" con gli amici che erano sempre stati vicini a Mauro in una vita segnata da molte difficoltà: il matrimonio con la moglie Antonella sembrava aver dato serenità a Pereni Vent'anni fa era però rimasto vedovo Un trauma da cui non si sarebbe mai davvero ripreso resta per ora nel carcere della Giudecca a Venezia La 56enne si è sempre avvalsa della facoltà di non rispondere La Procura ha predisposto perizie ed esami per capire se veramente quei segni possono essere la conseguenza di un litigo su cui solo Barbara potrà fare chiarezza In via Fratelli Bandiera regna l'incredulità per il grave episodio di sangue che ha visto come vittima il pensionato 67enne Mauro Pereni C'è chi ogni tanto lo vedeva passeggiare con Barbara Mazzariol la donna che domenica sera lo ha ferito mortalmente Il giorno dopo in via Fratelli Bandiera c'è stupore per quello che era un episodio di sangue e si è trasformato in un omicidio il culmina di una lite furibonda tra il padrone di casa elettricista (ormai prossimo alla pensione) e vedovo di 67 anni dipendente di una ditta di pulizie e reduce dallo sfratto in un'abitazione Ater era malato da qualche tempo e per questo motivo aveva smesso di lavorare «Ieri sera sono arrivati l'ambulanza con due pattuglie sono entrati in quattro carabinieri armati e poi sono andati via con l'arresto della signora» racconta Alessandro un vicino di casa «Non si è sentito nulla Ogni tanto li vedevo passare ma nulla di più ma non ci ho mai parlato né niente quindi non saprei al momento che l'hanno portata via le forze dell'ordine era la prima volta che li vedevo «Non conoscevo personalmente il signore conoscevo magari altre persone del palazzo ma lui non aveva mai avuto contatti quello sicuramente non mi ha mai dato però troppo l'impressione di essere una persona proprio calma comunque sapevamo un po' i precedenti suoi non so di cosa si trattasse ovviamente però le voci di quartiere girano» così ha spiegato Pietro Ciofanelli che abita nella casa di fronte a quella in cui è avvenuto il delitto «Però con noi personalmente non ho mai avuto grossi problemi sicuramente non ero presente perché ero fuori e io sono tornato che c'erano solo due giornalisti i miei mi hanno un po' raccontato che c'era un'ambulanza e due volanti delle forze dell'ordine ma si pensava che fosse un maluore o qualcosa legato sicuramente non alla storia che poi è venuta fuori stamattina» io sapevo che lui era vedovo ma non che avesse questa dinamica che ospitasse questa amica della moglie quindi non so niente a riguardo» continua Ciofanelli «Io ho avuto solo una volta qualcosa da ridire con lui: ero con il cane fuori ero un po' agitato ma tolto questo episodio veramente sicuramente non da dire che era una persona da evitare o altro però era molto riservato Infatti vedo come dicevo gli altri membri del palazzo che comunque ci stanno a mano quando si può quant'altro ma con lui si sapevo poco o niente» era una brevissima persona» ha riferito Domenico Chiaia che vive nello stesso condominio della vittima «Sì vedevamo che saliva e scendeva insieme a lei ma non niente di più io sono appena venuto fuori dall'ospedale la sua premura è venire a chiedermi come stavo 56enne accusata dell'omicidio del 67enne Mauro Perin avvenuto nella serata di domenica 16 marzo a Frescada comparirà davanti al gip Piera De Stefani per l'udiuenza di convalida dell'arresto e l'interrogatorio di garanzia Giovedì 20 marzo invece l'autopsia sul corpo della vittima Sul caso interviene il sindaco di Treviso e presidente dell'Anci veneto Mario Conte: «Credo che in questo caso specifico il tema della casa sia una delle criticità» Dice di aver avuto paura di "Ciba" e di essersi soltanto difesa Ma la versione dell'aggressione da parte dell'uomo alterato - come lei del resto - dall'abuso di alcol resta soltanto una pista che è attualmente al voglio degli inquirenti la 56enne che nella serata di domenica ha ferito mortalmente con un coltello Mauro Pereni 67enne elettricista ad un passo dalla pensione potrà dirlo nel corso dell'interrogatorio di garanzia che seguirà la convalida dell'arresto e che si terrà domani 19 marzo davanti al gip Piera De Stefani che ha aperto un fascicolo in cui la donna è accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi (l'aggravante potrebbe costare alla Mazzariol l'ergastolo) ha disposto anche l'autopsia sul corpo di Pereni che si svolgerà giovedì 20 marzo si trova attualmente reclusa del carcere femminile della Giudecca La sua versione su quello che è successo domenica sera al civico 15 di via Fratelli Bandiera mi sono spaventata e ho preso in mano il coltello» avrebbe detto Barbara I due avrebbero cominciato a discutere dalla mattina e soprattutto a bere che conosceva bene la vittima in quanto amica della compagna Antonella Viazzo aveva dato ospitalità alla donna che era stata sfrattata per morosità dall'alloggio popolare di via Italia e la Mazzariol erano insorti dei dissapori Lui voleva che lei andasse via da casa sua: sarebbe stata questo la fiamme che acceso la tragedia avvenuta intorno alle 19 di domenica dopo che i due avrebbero bevuto parecchio Barbara ha preso un coltellaccio da cucina e ha colpito Mauro al costato In preda al dolore e con una grave emorragia in corso lui si è trascinato fuori dall'abitazione e ha chiamato i soccorsi prima di perdere conoscenza ha atteso l'arrivo dei sanitari del Suem e delle Forze dell'Ordine mentre fumava una sigaretta Nella mattinata di ieri 17 marzo a Perencin è morto sotto i ferri all'ospedale di Treviso durante una operazione con cui si è tentato disperatamente di salvargli la vita Ma la copiosa perdita di sangue e soprattutto la situazione degli altri organi vitali compromessi dalla malattia hanno fatto sì che l'uomo non ce l'abbia fatta Il coltello con cui la Mazzariol ha colpito Pereni è ora oggetto delle analisi affidate al Ris dei Carabinieri di Parma Si cercano le impronte digitali di lei ed eventualmente anche quelle del 67enne per confutare la tesi secondo cui sarebbe stato l'uomo a cominciare la violenta discussione prendendo in mano il coltello con cui avrebbe potuto Barbara non ha comunque segni di percosse se si eccettua un taglio ad un mano che però sembra conseguente all'uso del coltello Resta sullo sfondo la tristezza per una storia "border line" che ha avuto come protagoniste due persone fortemente disagiate che viveva nella casa lasciata in usufrutto dalla compagna con alle spalle guai con la giustizia anche per spaccio di droga Di lavoro faceva l'elettricista ma avrebbe vissuto da parecchio di sussidi sociali in attesa della pensione Barbara era invece in una situazione economica drammatica «Credo che in questo caso specifico il tema della casa sia una delle criticità - ha commentato il sindaco di Treviso che è anche il presidente veneto dell'Anci - dopodiché ci sono altri aspetti che devono essere affrontati da un punto di vista sociale e che riguardano i singoli protagonisti della vicenda E' una situazione complicata che ha avuto dei risvolti ovviamente tragici: noi attenzioniamo tutte quelle situazioni che ci vengono segnalate devo dire che i servizi sociali del Comune stanno facendo un lavoro davvero imponente di intercettazione di disagi di qualsiasi tipo che a volte sfociano con gli sfratti altre volte sfociano con violenza o altri comportamenti che non sono però adeguati a quella che è una società civile» «E' un lavoro grande che va svolto a livello comunitario – ha proseguito il primo cittadino - nessuno deve essere lasciato indietro però ci vuole anche la voglia di farsi aiutare Devo dire che adesso non voglio entrare nello specifico dei due protagonisti però ci sono tanti altri problemi e forse il problema della casa è solo l'ultimo elemento fragile E' un periodo delicato da un punto di vista sociale Ed è altrettanto vero che le amministrazioni comunali hanno delle forze a disposizione che sono abbastanza limitate nonostante il grande impegno che ci stiamo mettendo» Carabinieri e Suem 118 sono intervenuti in via Fratelli Bandiera a Frescada di Preganziol per soccorrere un 67enne italiano accoltellato al torace da un'amica della moglie defunta dell'uomo portato al Ca' Foncello dove è stato operato d'urgenza quando i carabinieri di Mogliano Veneto sono intervenuti in via Fratelli Bandiera a Frescada di Preganziol per soccorrere un uomo di 67 anni accoltellato da una 56enne italiana al culmine di un violentissimo litigio domestico Dalle prime ricostruzioni dell'accaduto sembra che il 67enne anche lui italiano e residente da anni a Preganziol, sia stato accoltellato da un'amica della moglie defunta rimasto vedovo, stava dando ospitalità alla 56enne rimasta senza casa dopo lo sfratto Al termine di un violento litigio tra i due la donna in un raptus di follia, ha impugnato un coltello da cucina accoltellando il 67enne all'altezza del torace. Trasportato d'urgenza al Ca' Foncello l'uomo è stato sottoposto a un intervento chirurgico ma le sue condizioni sono disperate: la prognosi è riservata e il 67enne lotta tra la vita e la morte Il coltello da cucina è stato messo sotto sequestro dai carabinieri mentre la 56enne è stata accompagnata in caserma per gli accertamenti del caso I motivi all'origine della lite sono ora al vaglio dei militari dell'Arma Il 67enne vedovo di Preganziol è morto al Ca' Foncello lunedì 17 marzo durante l'intervento a cui era stato sottoposto Mauro Pereni non ce l'ha fatta: il pensionato 67enne di Preganziol accoltellato domenica sera nella sua casa di via Fratelli Bandiera a Frescada ha perso la vita nelle prime ore di lunedì durante l'intervento chirurgico d'urgenza a cui era stato sottoposto da parte dell'equipe medica del Ca' Foncello Erano le 18.30 di ieri sera quando Pereni è stato ferito al torace con un coltello da cucina impugnato da Barbara Mazzariol del 67enne e impiegata in un'impresa locale di pulizia Sfrattata per morosità dalla sua abitazione in viale Italia la 56enne era ospitata da alcuni mesi a Frescada dal vedovo 67enne Domenica i due avrebbero avuto un litigio iniziato la mattina A pranzo il figlio della donna era stato a casa di Pereni ma In serata la situazione tra il 67enne e Barbara Mazzariol è degenerata: la 56enne ha raccontato ai carabinieri che Pereni aveva minacciato di mandarla via di casa: entrambi avevano assunto alcolici In serata il litigio è culminato nel raptus di follia della donna che ha accoltellato Pereni al costato sinistro A quel punto il 67enne ha chiamato il 118 prima di accasciarsi a terra privo di sensi All'arrivo dei carabinieri Barbara Mazzariol ha consegnato il coltello usato per l'omicidio senza opporre resistenza raccontando la sua versione dei fatti e ammettendo di essere stata lei ad accoltellare Pereni. La donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio aggravato Su di lei non avrebbe avuto segni di violenza tranne per un taglio che si sarebbe inferta da sola nel tentativo di accoltellare Pereni. La donna ha dichiarato agli inquirenti di aver agito per legittima difesa temendo di essere aggredita da Pereni pur non essendoci mai stati casi di violenza domestica (codice rosso) a suo nome I Ris di Parma hanno acquisito il coltello e i vestiti sia di Pereni che della 56enne mentre i carabinieri hanno acquisito la telefonata fatta da Pereni al 118 subito dopo l'accoltellamento Nonostante l'intervento immediato dell'ambulanza e il ricovero d'urgenza il 67enne non ce l'ha fatta perdendo la vita in ospedale Il Pm ha già disposto l'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni Nella giornata di oggi 20 marzo è stata effettuata l'autopsia sul corpo di Mauro Pereni il 67enne ucciso nella serata di domenica 16 marzo con una coltellata che gli sarebbe stata inferta da Barbara Mazzariol Sul viso e sulle braccia quelli che potrebbero essere le tracce di una violenta litigata che ha preceduto la tragedia Prima della coltellata ci sarebbe stata una colluttazione come confermerebbero i segni sul volto e sulle braccia della vittima E' questo l'esito dell'autopsia condotta nel pomeriggio di oggi 20 marzo sul cadavere di Mauro Pereni il 67enne morto lunedì mattina dopo che era stato raggiunto al torace da un fendente infertogli da Barbara Mazzariol effettuato dal medico legale Antonello Cirnelli ha confermato che il decesso di Pereni è avvenuto a causa di una emorragia provocata dalla perforazione del pericardio Ma sul viso e sulle braccia di Mauro sono presenti dei graffi e delle contusioni che potrebbero indicare anche uno scontro fisico precedente all'accoltellamento Questi elementi sembrerebbero teoricamente rafforzare la versione che la 56enne ha dato subito dopo il suo arresto che era avvenuto per lesioni gravi colpose Pereni e la Mazzariol avevano cominciato a litigare sin dalla mattina di domenica 16 marzo che l'aveva ospitata presso la casa che aveva ricevuto in usufrutto dalla compagna prematuramente scomparsa alla fine degli '90 avrebbe voluto che Barbara contribuisse alla spese mentre la donna che entrambi avrebbero consumato fin dall'ora di pranzo Barbara Mazzariol si trova reclusa nel carcere della Giudecca La settimana prossima vedrà i suoi difensori gli avvocati Barbara Guolo e Benedetto Pinto a cui riferirà sulle circostanze dell'omicidio non avrebbe segni sul corpo compatibili con una aggressione se si eccettua una ferita da arma da taglio ad un mano che però sarebbe una conseguenza del suo uso del coltello viveva a Preganziol ma era molto conosciuto come manager contabile nella Castellana Il decesso improvviso venerdì 20 dicembre in un autolavaggio di Castelfranco Veneto Era andato a lavare l'auto per le feste di Natale ma un infarto improvviso l'ha strappato all'affetto dei suoi cari a 64 anni. È morto così Carlo Frezza manager trevigiano residente a Preganziol, molto noto anche nella zona della Castellana Proprio a Castelfranco Veneto il 64enne ha perso la vita in un autolavaggio a pochi metri dall'azienda dove lavorava Inutili i tentativi di rianimarlo da perte del Suem 118: all'arrivo del personale sanitario Frezza era già morto Originario del quartiere della Chiesa Votiva Frezza era da tempo il direttore della cooperativa sociale Centro C.i.s.e, specializzata nel settore agricolo Per loro era contabile e curatore della parte fiscale ed amministrativa Professionista stimato per la sua grande dedizione al lavoro, Frezza amava la musica rock jazz e blues, l'arte ed il cinema Organizzatore del cineforum della parrocchia di Frescada, Frezza lascia la figlia Viviana il cognato Giampietro e tantissimi amici e colleghi l'ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Frescada la frazione dove il manager viveva insieme alla famiglia Dopo la cerimonia la salma sarà cremata A chi parteciperà alla cerimonia i familiari di Frezza hanno chiesto non fiori ma opere di bene Carabinieri e Suem 118 sono intervenuti in via Fratelli Bandiera a Frescada di Preganziol per soccorrere un 67enne italiano accoltellato al torace da un'amica della moglie defunta dell'uomo, portato al Ca' Foncello dove è stato operato d'urgenza Erano le 19.30 di domenica sera, 16 marzo, quando i carabinieri di Mogliano Veneto sono intervenuti in via Fratelli Bandiera a Frescada di Preganziol per soccorrere un uomo di 67 anni accoltellato da una 56enne italiana al culmine di un violentissimo litigio domestico. Alle 19.30, di domenica sera, in via Fratelli Bandiera a Frescada di Preganziol, i militari della Stazione di Mogliano sono intervenuti per un accoltellamento in casa.Un 67enne è stato accoltellato da una donna che ospitava in casa da qualche mese perché sfrattata. La donna è una 56enne, amica della defunta moglie ed è incensurata. Il ferimento è avvenuto al culmine di una lite i cui motivi sono ancora da chiarire.L’uomo, ha chiamato il 118 ed è stato soccorso e trasportato in ospedale a Treviso dove è stato sottoposto ad un intervento per una ferita all’altezza del torace.La prognosi è riservata. L’arma utilizzata è un coltello da cucina che è stato sequestrato.La donna è stata accompagnata in caserma per accertamenti. Buonasera, ho potuto constatare personalmente, la scorsa set... Buongiorno, mi sono molto rallegrata per il nuovo terminal A... Certo che sempre più spesso molte aziende nostrane si vendon... La signora molto probabilmente, se ha firmato un consenso al... Ringrazio la redazione del Giornale Nord Est per il cortese... Rito di professione perpetua presieduto dal vescovo Michele. Nella veglia di preghiera che, qualche giorno prima, sempre nella chiesa di Frescada, aveva anticipato la celebrazione, suor Grace ha narrato la sua storia vocazionale “Abbiamo appena sentito un forte «eccomi» detto da suor Grace con grande entusiasmo - ha detto il Vescovo nella sua omelia - una parola piccola, breve, sembra facile da dire… ma la storia nostra, come persone umane, inizia con un’altra parola «non io, non me»... E’ un atteggiamento molto umano, quest’ultimo, che si potrebbe riassumere con un’altra parolina molto comune, che è «forse», che non promette una vita tranquilla, ma sbiadita. Il «forse» porta piano piano a un «no» a Dio”. Cuore della festa è stato l’«eccomi», risuonato in tutta la chiesa, pronunciato da suor Grace nelle mani di madre Edite, superiora generale, che, alla fine della cerimonia, davanti al Vescovo, ha consegnato alla nuova professa anche l’anello, segno di appartenenza definitivo alla famiglia francescana. Il clima di profondità e di festa è stato creato anche dai canti e dalle danze in portoghese, italiano e ibo, che hanno animato e coinvolto i fedeli. Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso... Da quasi un mese, nella sua malattia, Francesco è sostenuto giorno e notte da una incessante preghiera... Trump vuole a qualsiasi costo arrivare a una pace con Vladimir Putin e definire... Quelle che molti ritenevano delle “sparate” un po’ eccentriche di... La scienza al servizio della ricostruzione storica, anzi preistorica; lo studio del Dna dei reperti fossili... La prospettano come una vera e propria rivoluzione del trasporto pubblico, gli amministratori comunali... Treviso si è fermata, martedì 29 giugno, per le esequie di Giancarlo Gentilini. Prima il corteo dell’autobara... Il sindaco “sceriffo” se n’è andato. Giancarlo Gentilini è morto il 24 aprile scorso, all’età di 95 anni,... tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale ferito mortalmente al cuore nella serata di domenica 16 marzo da Barbara Mazzariol si svolgeranno il prossimo 2 aprile all'obitorio dell'ospedale di Treviso La salma verrà poi traslata per essere inumata nel cimitero di Preganziol all'obitorio di Treviso i funerali di Mauro Pereni il 67enne accoltellato al cuore nella serata di domenica 16 marzo e morto per una gravissima emorragia nella mattinata di lunedì 17 La salma di Mauro sarà poi traslata nel cimitero di Preganziol è stato ucciso da Barbara Mazzariol un 56enne di Treviso che l'uomo aveva ospitato a casa sua a Frescada perché sfrattata da una casa dell'Ater Sulla dinamica del fatto di sangue proseguono le indagini coordinate dal pubblico ministero Massimo De Bortoli che ha iscritto il nome della Mazzariol in un fascicolo nel quale si ipotizza l'omicidio volontario aggravato dai futili motivi che è attualmente reclusa nel carcere femminile di Venezia Probabilmente si è tratto di un "delitto d'impeto": la Mazzariol e Pereni avrebbero discusso sin dalla mattina precedente all'assassinio e avrebbero bevuto molto avrebbe voluto che la 56enne se ne andasse dall'abitazione perché non avrebbe contribuito alle spese dell'abitazione Alla sera fra i due sarebbe scoppiata anche una colluttazione fisica come sembrerebbero confermare i segni sul corpo dell'uomo ma anche quelli che sarebbero stati rilevati su Barbara «Ho preso il coltello e mi sono difesa lui era diventato aggressivo» aveva detto la donna ai carabinieri che l'avevano arrestata Non è escluso che Barbara Mazzariol nei prossimi giorni possa chiedere di essere sentita dal magistrato che si sta occupando del caso Barbara Mazzariol ha vissuto per diversi anni in un condominio di viale Italia a San Paolo Grande stupore per il gesto di cui la 56enne si è resa responsabile E' in una palazzina Ater che per anni ha vissuto Barbara Mazzariol la 56enne che si trova attualmente in carcere alla Giudecca di Venezia per l'omicidio di Frescada: la donna madre di due figli e addetta alle pulizie in una ditta trevigiana aveva dovuto lasciare l'alloggio per morosità nell'aprile 2023 Nella palazzina in cui viveva la 56enne (dove ancora risultava avere la residenza prima di trasferirsi a casa della madre in via Irlanda) in tanti si ricordano della donna Tutti sapevano della morosità e dei suoi problemi economici «Non ha mai pagato l'affitto e le spese» riferisce un residente «era una ragazza border line era un caso sociale assistito anche dagli assistenti «L'ultima volta che l'ho vista un ragazzo l'aveva aiutata a fare il trasloco» aggiunge un'amica della 56enne Monica Titti «quando era qua con suo figlio sembrava una tranquilla avevamo un rapporto che se mi serviva un litro di latte andavo da lei a prenderlo questo l'ultima volta che l'ho sentita» L'incidente poco prima delle 10 a Frescada di Preganziol lungo il Terraglio un 21enne di Venezia e una 20enne di Roma che è rimasta ferita in maniera fortunatamente non grave Intervenuti per svolgere i rilievi del caso i carabinieri Un sorpasso azzardato: sarebbe questa la causa di un incidente avvenuto nella mattinata di oggi è avvenuto qualche minuto prima delle 10 all'altezza dello stabilmento dell'azienda Goppion nell'uscire dal distributore IP dopo aver rifornito si è immesso sul Terraglio in direzione di Mogliano Veneto Proprio in quell'istante una motocicletta Yamaha Proprio questa invasione dell'opposta corsia di marcia ha causato lo scontro terribile tra i due veicoli Un'ambulanza del Suem 118 ha trasportato la giovane al pronto soccorso dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso Per svolgere i rilievi del caso sono intervenuti i carabinieri di Treviso Il traffico ha subito inevitabili rallentamenti La situazione è tornata alla normalità intorno alle 11 circa quando sono terminati i rilievi del caso e i mezzi incidentati sono stati rimossi Graffi ed ecchimosi sono stati rinvenuti anche su Barbara Mazzariol ha accoltellato al cuore il 67enne di cui era ospite da qualche mese Anche Barbara Mazzariol avrebbe sul corpo alcuni segni che portano a pensare che fra lei e Mauro Pereni il 67enne accoltellato dalla donna nella serata di domenica 16 marzo a Preganziol Alterata dalla quantità di vino che avrebbe consumato sin dalla mattina insieme alla vittima provocando l'emorragia che la mattina dopo lo ha portato al decesso A parlare dei segni compatibili con una litigata che è diventata un coinfronto fisico sono i due difensori della Mazzariol gli avvocati  Benedetto Pinto e Barbara Guolo, che è indagata per omicidio volontario aggravato dai futili motivi La Procura avrebbe già disposto degli esami sulle ecchimosi di Barbara e che sarebbero la conferma che tra lei e la vittima era scoppiata una violenta discussione probabilmente legata al contributo economico che la donna ospite di Pereni in quanto era stata prima sfrattata dall'abitazione dell'Ater e poi era stata mandata via di casa dalla madre che è al momento reclusa nel carcere veneziano della Giudecca che ha chiamato da solo i soccorsi e sarebbe entrato nell'ambulanza con la proprie gambe ha atteso l'arrivo delle forze dell'ordine in cucina fumando una sigaretta «L'ho fatto per difendermi» aveva detto ai carabinieri giunti nella casa di Frescada Barbara sta lentamente facendo i conti con quello che ha fatto: forse si è trattato di un delitto d'impeto dettato dalla perdita di controllo in quanto avrebbe avuto a mente annebbiata dall'alcool così come non sarebbe stato lucido neppure Mauro Pereni asua volta su di giri perché la sua "ospite" non pagava la propria parte delle bollette relative alle utenze come i riscontri autoptici su quello di lui racconterebbero che i due sarebbero arrivati allo scontro preceduto probabilmente da un duro confronto a parole Intorno a quel tavolo della cucina nell'appartamento che Pereni aveva ricevuto in usufrutto dalla compagna si sarebbe poi consumato l'ultimo atto di due esistenze segnate dal disagio e dalla residualità sociale: lui che nel suo passato avrebbe avuto problemi con la droga tendeva a "bersi" i pochi soldi che racimolava da facendo qualche lavoro da elettricista; lei con gravi problemi di alcolismo lasciata sola dalla famiglia e che nei confronti di Ater avrebbe avuto un debito superiore ai diecimila euro ridotto a rate di poche decine di euro al mese che però E' probabile che la Mazzariol possa chiedere di essere sentita nei prossimi giorni dal pubblico ministero Massimo De Bortoli I funerali di Massimo Pereni non sono ancora stati fissati ma potrebbero avere luogo già nei primi giorni della prossima settimana Il sindaco Paolo Galeano: «Il cantiere durerà per circa 75 giorno: un aspetto organizzativo molto importante è che non vi sarà alcun senso unico sul Terraglio poiché verrà quotidianamente allestito e disallestito il cantiere con lo spostamento dei new jersey» Sono partiti in questi giorni i lavori per la realizzazione del primo stralcio del viale ciclopedonale lungo la "Pontebbana" a Preganziol. Questo primo stralcio in ordine di tempo di realizzazione è il terzo stralcio da progetto compreso fra il confine con Casier e via Basso per un importo totale di circa 336.000 euro L'intervento riguarda un'opera che consentirà prima ancora che mettere in sicurezza un tratto di Terraglio per chi lo percorre a piedi o in bicicletta di riqualificare una parte di territorio che con il fossato a cielo aperto in una zona sprovvista di impianto fognario «La realizzazione -spiega in una nota il sindaco Paolo Galeano- nel suo complesso (il costo totale per i tre stralci dell'opera ammonta a circa 1.150.000 euro) avvierà una fase per rendere moderna e funzionale la strada simbolo del territorio e consentirà di percorrere in una sezione stradale dedicata e separata dal Terraglio l'intero tratto che percorre il Terraglio stesso sul lato est e che collega Frescada a Casier/Treviso inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, è stata più volte oggetto di discussione nelle numerose assemblee svolte nella frazione Ad inizio mandato avevamo detto che il 2018 sarebbe stato l'anno della pista ciclabile sul Terraglio e 2018 è stato Il cantiere durerà per circa 75 giorni: un aspetto organizzativo molto importante è che non vi sarà alcun senso unico sul Terraglio poiché verrà quotidianamente allestito e disallestito il cantiere con lo spostamento dei new jersey in maniera da non inficiare sulla viabilità già parecchio sovraccarica in questo periodo dell'anno Altro aspetto organizzativo non secondario: il deposito del cantiere non essendovi lo spazio necessario in questa prima fase è stato allestito nell'area del parcheggio di via Bassa: questo parcheggio è già "stracolmo" nel breve periodo di apertura e chiusura della scuola e la sua parziale occupazione ovviamente creerà qualche disagio alle famiglie che portano lì i propri figli Chiediamo alla popolazione interessata di sopportare gli eventuali disagi per il periodo che sarà necessario...siamo certi della comprensione visto che stiamo lavorando per un'opera importante e molto attesa da tanti anni Grazie all'applicazione dell'avanzo di amministrazione abbiamo anticipato già in questo 2018 il finanziamento anche del secondo stralcio (quello mediano) il quale era invece prima finanziato per il 2019 Nel piano triennale dei lavori si prevede il completamento di tutta l'opera con il terzo (primo da progetto) ed ultimo stralcio nel 2020» Preganziol in lutto per la scomparsa dell'infermiera 66enne per anni in servizio all'ospedale Ca' Foncello Tre anni fa gli era stata diagnosticata la Sla: lascia la moglie Si è spento nella serata di giovedì 21 settembre il sorriso di Maurizio Tronchin infermiere che ha lasciato il segno al 118 e al servizio di urgenza medica dell'ospedale Ca' Foncello Da tre anni a questa parte Tronchin stava lottando contro la Sla strappandolo all'affetto dei suoi cari dopo una vita vissuta sempre al servizio degli altri.  Tra i primissimi operatori del Suem 118 a Treviso ha lavorato per anni come capo-coordinatore del servizio di urgenza medica In precedenza aveva prestato servizio in pronto soccorso mentre a fine carriera aveva ottenuto il trasferimento nell'area riabilitativa del Ca' Foncello Tronchin non si è mai dato per vinto rimanendo lucido fino all'ultimo giorno aveva da poco festeggiato i 40 anni di matrimonio con l'adorata moglie Sandra mentre la nascita del nipotino Leonardo gli aveva dato nuova gioia e voglia di vivere negli anni difficili della lotta alla Sla Prima di andarsene ha voluto abbracciare tutti i suoi cari un'ultima volta La notizia della scomparsa di Tronchin ha lasciato nel dolore la comunità di Preganziol dove il 66enne viveva da anni Tra le sue tante passioni: i viaggi in camper la sorella Stefania e il fratello Lucio oltre a nipoti colleghi del Suem 118 e parenti tutti L'ultimo saluto a Maurizio sarà celebrato lunedì 25 settembre Su espressa richiesta della famiglia durante la cerimonia non sono chiesti fiori ma eventuali offerte che saranno devolute all'Aism l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla L'azienda di tortellini con sede a Frescada era stata fondata nel 1967 Nel 2016 una cordata di imprenditori aveva provato a rilevarla Mercoledì 4 maggio il tribunale ha messo la parola fine Fine di un'epoca a Frescada di Preganziol: Alibert storica azienda produttrice di tortellini dal 1967 L'istanza di fallimento era stata presentata a fine marzo dagli ultimi dipendenti rimasti Mancati pagamenti, ritardi e problemi con materie prime e costi di produzione hanno portato alla fine di un'avventura imprenditoriale che ha fatto la storia del territorio Nel 2016 una cordata di imprenditori formata dai fratelli Valentino e Angelbruno Fabbian insieme a Giancarlo Simionato aveva provato a salvare l'azienda senza riuscirci hanno consegnato i libri contabili in tribunale a Treviso dove Per chi ci ha lavorato la notizia fa davvero male Oggi i cancelli chiusi dello stabilimento di Via Fratelli Bandiera sono la fine di un'epoca Era dal tempo della loro realizzazione negli anni '70 che non veniva messa mano alle strutture L'importo totale dei lavori si aggira attorno ai 40.000 euro. Insieme ai 180.000 euro spesi qualche anno fa per la messa a norma della palestra di Sambughè ed ai 70.000 euro spesi per la messa in sicurezza del controsoffitto della palestra della scuola media U. Foscolo, arriviamo a circa 300.000 euro di interventi sul nostro patrimonio sportivo. Cerca Se sei già abbonato esegui l'accesso qui: ACCEDI ORA Se sei già abbonato esegui l'accesso qui: ACCEDI ORA Continua a leggere su radioroma.it Giornalisti & Poligrafici Associati Soc. Coop. Via Gustavo Bianchi 11, 00153, Roma P.IVA 04783011002 Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi del Decreto Legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Parco di Frescada - parte II : Venerdì avevo inviato una missiva all'amministrazione ilustrando la situazione del parco pubblico nel quartiere dei Tigli di Frescada e del quartiere in generale A tale missiva il Sindaco mi ha prontamente risposto promettendo di intervenire quanto prima anche a fronte delle criticità di sicurezza che avevo evidenziato A tutt'oggi non è stato effettuato alcun intervento Stasera mi hanno contattato Christian Badin e Valeria Salvati (consigliere comunale di Preganziol) che si sono offerti di fare un sopraluogo (uniche "autorità che si sono presentate) Con alcuni cittadini del quartiere abbiamo fatto un giro veloce nel parco e nel quartiere evidenziando le criticità e lo stato generale di degrado dovuto anche ad anni senza che fosse stata effettuata la dovuta minima manutenzione del verde pubblico e dell'arredo urbano (qui ribadisco che ha latitare sono le diverse amministrazioni che si sono succedute nel tempo) Mentre stavamo passeggiando siamo stati letteralmente divorati dalle zanzare Anche il fatto che il verde pubblico non sia trattato opportunamente per evitare la fortissima diffusione di zanzare pappataci e zecche è un problema che è diventato cronico negli ultimi anni anche a causa dei cambiamenti climatici Voglio pubblicamente ringraziare Christian Badin e Valeria Salvati che sono venuti a constatare la situazione Ad oggi aspettiamo ancora che qualcuno agisca.. alcune foto scattate in giornata e qualche foto scattata questa sera Lascio le valutazioni del caso a chi legge Resto fidcioso che l'amministrazione agisca quando prima Moglie e mamma di due figli quando aveva 25 anni era riuscita a sconfiggere il linfoma di Hodgkin i funerali saranno celebrati giovedì alle ore 15 Un'altra giovane mamma trevigiana ha perso la sua battaglia contro una malattia incurabile che le ha tolto la vita a soli 50 anni. Antonella Busato Merotto ex sindaco di Casier negli anni Settanta e Ottanta lavorava come impiegata alla banca Montepaschi Con la sua famiglia viveva a Frescada dove la notizia della sua scomparsa ha lasciato senza parole tantissime persone Fin da giovane Antonella aveva dovuto combattere contro la malattia quando le era stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin Grazie alle cure a cui si era sottoposta e alla sua grande forza di volontà Antonella era guarita e si era costruita una famiglia con il marito Dennis commerciante di elettronica nel capoluogo di Marca Dal loro amore sono nati due figli: Alberto Sembrava una favola a lieto fine ma l'anno scorso un nuovo male incurabile ha colpito Antonella che si è dovuta arrendere alla malattia Il suo cuore ha smesso di battere domenica 9 giugno lasciando nel dolore della scomparsa i suoi familiari e le tante persone che avevano avuto la fortuna di conoscerla in vita I funerali si terranno giovedì 13 giugno alle ore 15 nella chiesa di San Giovanni Battista a Frescada parrocchia a cui Antonella era da sempre molto legata e che si raccoglierà intorno ai suoi cari per un ultimo commosso saluto.  L'ex dirigente provinciale di Fratelli d'Italia ha espresso parole molto dure contro le proposte del sindaco di Preganziol per contrastare l'ondata di furti in città PREGANZIOL Nelle ultime settimane la frazione di Frescada è stata presa d'assalto da una serie di furti in numerose abitazioni della zona Un problema che il sindaco Galeano aveva provato ad arginare con una serie di inviti alla cittadinanza chiedendo ai residenti di segnalare sempre eventuali nuovi episodi sospetti nei gruppi Whatsapp di controllo del vicinato Un appello che l'ex dirigente provinciale di Fratelli d'Italia Già un anno fa Gardin aveva chiesto un intervento dell'esercito per contrastare i furti a Preganziol La sua lettera è rimasta però inascoltata e il politico trevigiano è tornato alla carica con un nuovo attacco nei confronti dell'amministrazione comunale Solitamente sono i residenti a farlo - esordisce Gardin - Sono i cittadini che eleggono il sindaco e lo pagano affinché sia in grado di garantire i servizi del comune e la sicurezza della sua città Mi verrebbe da dire che di fronte a così manifesta incapacità di risolvere o limitare il problema dei furti non resti altro che rassegnare le dimissioni Siamo di fronte a un'amministrazione che vuole risolve il problema dei ladri (e tanti cittadini di Preganziol ne sono stati vittime di recente) attraverso i gruppi Whatsapp. Ma quanto deve durare ancora la barzelletta di questa amministrazione È ora di lasciare spazio a qualcun altro, magari qualcuno che nel territorio applichi una politica di vigilanza concreta e che accenda la luce su questa città che sta diventando sempre più un quartiere morto Abbiamo bisogno di qualcuno che ridia presto vita all'intero paese" conclude Gardin L’ultima novità del ristorante è sempre all’insegna della tradizione: il laboratorio artigianale “Pasta fresca Da me” vanno dai 17 euro per le tagliatelle e i tagliolini dai 27 ai 35 euro per le paste fresche ripiene le lasagne verdi alla bolognese raggiungono i 30 euro e infine i tortellini i 39 euro al chilo Il ragù alla bolognese con coppone di maiale triplo concentrato di pomodoro viene cotto per 12 ore e ha un prezzo di 25 euro al chilo Pasta fresca da me è aperto tutti i giorni da martedì a sabato dalle 10 alle 14:30 e dalle 16:30 alle 20 e domenica dalle 10 alle 14:30 Pasta fresca Da me, Via San Felice 52/a, Bologna. Tel. 051 5061890. Sito WebPagina Facebook da Jacopa Caffè arrivano le proposte per la domenica Corte dell’Abbadessa San Lazzaro di Savena. Corte dell’Abbadessa è frutto di un progetto concepito negli anni ’90 che oggi è ristorazione (il ristorante […] Alce Nero Berberè Bologna. Asparagi, cipollotti e un bicchiere di rosé oppure prosciutto cotto, bietole, provola e un calice di […] Ricette Rubate, il primo libro di Forno Brisa. È il 6 dicembre 2015 quando viene inaugurato a Bologna il primo laboratorio […] I migliori ristoranti della tua città: Roma Chi siamoCollabora con noi Purtroppo però non c'è stato niente da fare Nelle altre città d'Italia si corre il rischio di vedersi rubata l'auto o il motorino l'occasione fa l'uomo ladro anche in laguna e così gli agenti delle Volanti del centro storico si sono visti costretti ad inseguire due malviventi che si erano impossessati di un “barchino” altrui IN FUGA – La segnalazione è arrivata al 113 intorno alle 23.30 di martedì quando un cittadino veneziano ha avvisato la polizia che due individui si stavano impossessando della sua imbarcazione Gli agenti sono arrivati in pochi minuti in rio della Frescada ma a quel punto i delinquenti si erano già allontanati in direzione del Canal Grande un'imbarcazione blu e bianca con un motore fuoribordo da otto cavalli non è restato altro da fare che formalizzare la denuncia di furto martedì 14 e mercoledì 15 novembre alle ore 20.30 presso una sala dell’oratorio della parrocchia di Frescada si terranno le tre serate di presentazione è avvenuto martedì mattina attorno alle 8.45 Il traffico pedonale sarà deviato fino al 1 ottobre una barca della Veritas adibita al servizio di asporto rifiuti ingombranti ha toccato con lo spigolo del cassone l'arcata del ponte de la Frescada a San Polo caduti all'interno della barca e pertanto recuperabili Il contatto tra barca e ponte sarebbe stato leggero ma non a tal punto da evitare danni di tipo strutturale Veritas avrebbe già segnalato il sinistro alla propria compagnia assicuratrice Intanto dalla direzione dei lavori pubblici del Comune di Venezia fanno sapere che fino a giovedì 1 ottobre il ponte sarà chiuso al transito pedonale per permettere i lavori di messa in sicurezza e restauro del ponte; la ditta incaricata ha già predisposto la segnaletica con lo scopo di deviare i pedoni lungo un percorso alternativo lungo la strada statale Terraglio a Frescada L'impatto tra una bicicletta e un'auto è avvenuto nei pressi dello svincolo di via Bassa PREGANZIOL Incidente stradale ieri pomeriggio lungo la strada statale Terraglio a Frescada L'impatto tra una bicicletta e un'auto è avvenuto nei pressi dello svincolo di via Bassa Dalle prime ricostruzioni parrebbe che l'automobilista non si sia accorto della bici che stava svoltando nella strada a laterale La due ruote è stata così investita mentre l'auto ha finito la sua corsa nel fosso ma che ono stati trasportati all'ospedale Ca' Foncello di Treviso Sul posto oltre ai sanitati del Suem 118 sono intervenuti anche gli uomini dei Vigili del Fuoco per il recupero del mezzo