AccediLa piccola 5th Avenue
Cinquemila euro di multa e due persone denunciate per abbandono di rifiuti in una zona boschiva di Garbagnate Milanese.
La polizia locale grazie alle immagini delle telecamere ha identificato i responsabili di un ingente abbandono di rifiuti tra cui materassi, mobili, sanitari, plastica, polistirolo, telai, cartongesso, giochi per bambini, oltre ad altri materiali indifferenziati contenuti in sacchi neri.
Si tratta di un uomo di Arese proprietario dei rifiuti e di uno di Limbiate, proprietario dell’autocarro utilizzato.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Continuano con successo i controlli della Polizia locale di Garbagnate Milanese per la tutela dell’ambiente e il decoro urbano
Recentemente gli agenti hanno individuato due persone responsabili dell’abbandono di una grande mole di rifiuti lungo una strada nel Parco delle Groane
sotto la direzione del Comandante Luca Leone
ha recentemente denunciato e sanzionato altre due persone
per aver effettuato un ingente abbandono di rifiuti nelle campagne comunali – spiega l’Amministrazione comunale – La pattuglia di servizio ha rinvenuto lungo una strada
parte dell’Area del Parco delle Groane
un abbandono incontrollato di circa 30 metri quadrati di rifiuti
oltre ad altri materiali indifferenziati contenuti in sacchi neri»
Con lo sviluppo dell’indagine e l’acquisizione delle fonti di prova
anche grazie all’ausilio della videosorveglianza urbana
i responsabili sono stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica di Milano
I due uomini – uno residente ad Arese
proprietario dei rifiuti; l’altro a Limbiate
proprietario dell’autocarro utilizzato per lo scarico dell’immondizia – dovranno ora pagare 5.000 euro di sanzione
oltre a provvedere al ripristino dei luoghi
confrontandosi con il Comando di Polizia locale che seguirà gli sviluppi con l’Autorità giudiziaria
«L’operazione fa parte di una più ampia attività della Polizia locale nell’ambito della sicurezza urbana
che coniuga attenzione al decoro e tutela di un bene di primaria importanza quale l’ambiente»
conclude la nota dell’Amministrazione comunale di Garbagnate.
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ringrazio il Ministro Valditara per averci onorato della sua presenza
la signorilità con cui ha gestito ogni scambio
Una giornata che nessuno dei presenti dimenticherà!”
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Piazza De Gasperi, 1, 20024
si era schiantato contro una vettura e poi
ma non è riuscito a rientrare nella corsia ed è finito contro lo spartitraffico
A quel punto l'Audi si è sollevata ed è andata a scontrarsi con un'altra vettura
finendo per ribaltarsi a qualche decina di metri più in là
Il conducente e i passeggeri dell'Audi sono scappati a piedi
Ma ora i carabinieri del radiomobile di Rho li hanno identificati
arrestando il guidatore: si tratta di un 33enne
che risponde di lesioni personali stradali gravissime con l'aggravante della fuga
L'incidente è avvenuto il 9 febbraio in via Peloritana a Garbagnate Milanese (l'ex statale Varesina)
nei pressi dell'intersezione con via principessa Mafalda
I cinque giovani a bordo della Clio hanno avuto conseguenze gravi: tutti sono rimasti feriti
un ragazzo di 24 anni residente a Seveso (Monza-Brianza)
seduto sui sedili posteriori, è finito in terapia intensiva in pericolo di vita
con un grave trauma cranico. Una volta uscito dalla terapia intensiva
ha avviato una lunga riabilitazione in un reparto specializzato della Fondazione Don Gnocchi
Gli investigatori hanno acquisito le immagini di videosorveglianza e analizzato ciò che i fuggitivi avevano abbandonato nell'Audi
Attraverso questi elementi sono riusciti a identificare l'uomo
monitorandolo sui social e sulle sue utenze telefoniche
l'uomo è stato rintracciato in un camper posteggiato in piazza Madonna della Provvidenza (Quinto Romano
quartiere della periferia ovest di Milano)
L'Audi che l'uomo guidava è risultata intestata a un cittadino cinese
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Rintracciato il pirata della strada che lo scorso 9 febbraio aveva causato un incidente a Garbagnate Milanese nel quale erano rimasti feriti cinque giovani
A rintracciare l’uomo che dopo l’impatto non si è fermato a prestare soccorso sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rho
L’arresto è stato effettuato lo scorso 14 aprile in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere
poiché ritenuto gravemente indiziato del reato di lesioni personali stradali gravissime con l’aggravante della fuga
Il colpevole è risultato un uomo di 33 anni con precedenti penali
su richiesta della Procura della Repubblica
è arrivato a seguito di un’attività investigativa condotta dal N.O.R.M
della Compagnia di Rho avviata dopo un incidente stradale rilevato via Peloritana a Garbagnate Milanese lo scorso 09 febbraio 2025
senza riuscire a rientrare nella propria corsia
La vettura ha prima urtato lo spartitraffico centrale e poi è finito contro un’altra auto
con a bordo 5 giovani italiani (di età compresa tra i 21 e i 26 anni)
Il mezzo ha terminato la sua corsa circa 30 metri più avanti ribaltato
Le persone presenti all’interno dell’altro veicolo sono rimaste tutte ferite
uno dei passeggeri aveva riportato gravi lesioni tanto che è stato ricoverato in ospedale in terapia intensiva ed è stato poi trasferito all’interno di un reparto specializzato per la riabilitazione a seguito delle gravissime lesioni riportate
grazie alla visione di immagini del sistema di videosorveglianza
affiancata all’attività tecnica effettuata su quanto rinvenuto all’interno del veicolo del fuggitivo
hanno ricostruito tempestivamente la dinamica dell’evento e identificato il conducente che si era dato alla fuga
raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a suo carico; quest’ultimo lo scorso 14 aprile è stato arrestato in esecuzione all’ordine di custodia cautelare emesso dalla Autorità Giudiziaria meneghina nei suoi confronti
A seguito dell’esecuzione della misura cautelare
l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Milano San Vittore
ferma restando la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari
da reputarsi non colpevoli fino alla eventuale sentenza di condanna divenuta irrevocabile
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Lo scorso 14 aprile, i carabinieri della compagnia di Rho hanno rintracciato e arrestato il rom 33enne che
lo scorso 9 febbraio aveva provocato l’incidente stradale che ha ridotto in coma gravissimo un 24enne italiano di Seveso
L’incidente stradale era successo in serata in via Peloritana
all’angolo con via principessa Mafalda
Ora il 33enne è accusato di lesioni gravissime e omissione di soccorso e si trova in carcere in attesa di processo
Lo scorso 9 febbraio il 33enne residente al campo nomandi di via Novara stava percorrendo a velocità folle via principessa Mafalda
Arrivato quasi all’incrocio canalizzato con via Peloritana
ha improvvisamente deciso di effettuare un sorpasso azzardato e ha colpito lo spartitraffico in cemento
si è ribaltata ed è atterrata su un’auto che proveniva in senso contrario
A bordo c’erano 4 persone fra cui il 24enne rimasto gravemente ferito
erano illesi e se la erano data a gambe a piedi
è stato immediatamente trasportato all’ospedale Niguarda
dove esiste un team grandi traumi in grado di fare veri miracoli
ma la cosa più terribile è stato il grave trauma alla testa
Era il passeggero che si trovava dietro al posto di guida e quindi nel punto che l’Audi dei nomadi ha colpito in modo più forte
Dopo quasi tre mesi dall’incidente il 24enne non ha ancora ripreso coscienza ed è ancora in prognosi riservata
Ora si trova ricoverato nei reparti lunghe degenze della fondazione don Gnocchi di Milano
per lui e per la sua famiglia riprendere una vita normale
I carabinieri della compagnia di Rho intervenuti sull’incidente sono stati incaricati delle indagini
Sul sedile dell’auto hanno trovato un telefono cellulare e dalla targa sono riusciti a risalire al proprietario
apparteneva ad una azienda riconducibile ad un cittadino cinese che ha dichiarato di averla venduta senza nessun contratto e senza occuparsi della registrazione del cambio di proprietà al Pra
Quindi attualmente l’intestatario dell’auto è lui
Tramite l’analisi del telefono cellulare sono risaliti al campo nomadi di via Novara
dove però l’autista dell’audi colpevole delle condizioni del 24enne
Sono stati identificati però gli altri passeggeri dell’Audi
da cui c’è stata la conferma dell’identità dell’autista
I carabinieri hanno rintracciato il rom il 14 aprile
Era in un camper in piazza Madonna della Provvidenza a Milano
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Con l’avvicinarsi delle festività natalizie
CreatiLab – Il Laboratorio della Creatività è la destinazione perfetta per chi ama il fai
E’ stato aperto un Concorso dell’Arma dei Carabinieri per selezionare e arruolare 17 nuovi ufficiali nel ruolo tecnico
Angelo Còrapi è un ristoratore e maestro pizzaiolo di origini calabresi
A Vigevano apre il nuovo hotel per gatti “Casale Dolce Così 2.0” con una giornata evento dedicata anche alla sicurezza
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AccediCosa sappiamo di Giulia
Garbagnate Milanese (Milano) – Assalto al bancomat della filiale del Banco di Desio e chiosco del parco di via Kennedy in fiamme, nel fine settimana, a Garbagnate Milanese.
Due episodi, il primo nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile, il secondo nella notte tra sabato 12 e domenica 13 aprile, sul quale stanno indagando i carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Rho, che hanno sollevato malumori e polemiche da parte dei cittadini chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine soprattutto nelle ore serali e notturne.
L'assalto allo sportello del bancomat del Banco di Desio di via Milano, angolo via Varese, in pieno centro cittadino, è avvenuto intorno alle quattro di notte. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i malviventi hanno fatto esplodere il bancomat e poi hanno letteralmente distrutto, forse con un auto ariete, una vetrina laterale, probabilmente stavano cercando un'altra cassaforte.
Vetrine in frantumi, danni ingenti e bottino ancora da quantificare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Garbagnate milanese che hanno avviato le indagini, al vaglio i filmanti delle telecamere dell'istituto di credito e quelle delle zona. Lo scorso 23 febbraio, intorno alle 3.30 di notte, nel mirino dei malviventi era finito il bancomat della filiale Monte dei Paschi di via Milano. Ingenti i danni sia alla banca, sia ai negozi vicini.
gli Agenti della Polizia Locale di Garbagnate Milanese
hanno riscontrato l’apertura di un’attività di deposito e noleggio auto nella zona protetta del Parco delle Groane
sprovvista delle autorizzazioni paesaggistiche; all’interno dell’area commerciale
Assalto nella notte al bancomat di via Milano a Garbagnate Milanese
I rapinatori hanno fatto saltare lo sportello della Banca Monte dei Paschi di Siena intorno alle 3.30 di domenica 23 febbraio
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Grave lutto per i Vigili del fuoco e per tutta la comunità di Garbagnate Milanese
Sabato pomeriggio all’improvviso è morto il comandante Stefano Garavaglia di 47 anni
Assegnato al distaccamento già dalla sua apertura (il 27 aprile 2007)
Stefano Garavaglia era la memoria storica del distaccamento di Garbagnate Milanese
«Con dedizione si è sempre impegnato per migliore il servizio e le attrezzature a disposizione per il soccorso e i numerosi interventi effettuati in questi 18 anni di attività – ricordano i colleghi del distaccamento – Impegno e dedizione che lo hanno portato a diventare non solo il comandante ma anche un personaggio noto alla popolazione e autorità del territorio
in particolare della sua compagna e del piccolo figlio»
è possibile rendere omaggio a Stefano Garavaglia nella camera ardente
allestita in viale Forlanini a Garbagnate Milanese
I funerali si terranno mercoledì 9 aprile alle 14,30 nella basilica di Sant’Eusebio e Maccabei di Garbagnate
gli irresistibili eventi: la Festa d’Estate e quella della Mamma
Escape Room: il programma della Ludoteca Il Sole per i mesi di Aprile
esperienze e nuovi compagni di viaggio ci aspettano
Locandina
direttore medico del presidio ospedaliero di Rho e il dott
direttore medico del presidio ospedaliero di Garbagnate
hanno accompagnato gli studenti nella visita
durante la quale è stato approfondito il funzionamento organizzativo
tecnologico e impiantistico dell’ospedale
La vittima, colpita da un solo proiettile al torace, è deceduta sul posto per le gravi ferite riportate. Il delitto si è consumato nel palazzo a Garbagnate, dove il78enne viveva insieme alla moglie, una donna albanese di 51 anni, e il figlio di lei. Dalle prime indagini è emerso che il 45enne. residente a Milano, intratteneva una relazione extraconiugale con la donna.
La notte del delitto il 45enne si sarebbe presentato ubriaco a casa del pensionato e della moglie e avrebbe iniziato a inveire contro la donna, arrivando anche ad aggredirla. L’anziano a quel punto avrebbe estratto l’arma e sparato un paio di colpi in aria, nel tentativo di riportare Hakaj a più miti consigli. Il 45enne, spaventato, avrebbe imboccato le scale per scendere nell’androne del palazzo.
Qui il 78enne lo avrebbe raggiunto esplodendo altri due colpi, uno a vuoto e uno ad altezza uomo. Quest’ultimo ha freddato la vittima all’istante. Per il pensionato, tuttavia, il proiettile letale sarebbe partito accidentalmente, durante una colluttazione. Sul posto si sono precipitate un’ambulanza e un’automedica, ma il personale sanitario non ha potuto salvare Hakaj.
ll contesto e la dinamica del delitto, così come sono emersi dalle prime verifiche, dovranno ora trovare conferma nel prosieguo delle indagini. La Beretta calibro 22 è stata recuperata e messa sotto sequestro; ascoltati dagli inquirenti i vicini di casa dell’arrestato.
Soccorsi in azione ieri sera a Garbagnate Milanese
dove poco prima delle 20 un’auto con a bordo cinque ragazzi si è ribaltata in via Peloritana
Nell’incidente sono rimasti coinvolti tre ragazzi di 24
25 e 26 anni e due ragazze di 21 e 24 anni
Sul posto sono intervenuti diversi mezzi di emergenza
con tre ambulanze e tre auto mediche a supporto
La centrale operativa ha allertato i Carabinieri della Compagnia di Rho e i Vigili del Fuoco di Milano Messina
uno è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda
mentre due sono stati trasportati in codice giallo in diversi ospedali: il San Gerardo di Monza e al San Carlo di Milano
Il tratto di strada interessato dall’incidente è stato temporaneamente chiuso al traffico per consentire le operazioni di soccorso e messa in sicurezza
Sulla dinamica dell’incidente indagano i Carabinieri
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Corso di Pittura su Porcellana
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Ieri mattina i genitori di Valentino avevano con sé una lettera scritta di loro pugno che avrebbero voluto consegnare ai giudici, ma non è stato possibile. Una lettera per ribadire che il dolore della loro famiglia "non avrà scadenza, non avrà sconti, sarà un dolore a vita". Nella busta insieme alla lettera c’era anche il certificato di morte di Valentino.
Garbagnate Milanese (Milano) – Appelli diffusi sui social che in poche ore sono diventati virali. La partecipazione alla trasmissione Chi l'ha visto? in onda su RaiTre. Ricerche in corso, ansia e apprensione che crescono con il trascorrere delle ore, per la scomparsa di Nicola Yuri Bruzzano, studente di 17 anni di Bollate.
"La giudice ha dato il massimo della pena che si dà in questi casi, anche se Valentino non tornerà un minimo di giustizia è stata fatta", aveva detto, in lacrime come altri familiari e amici, Emilia, madre del 15enne morto, assistita come parte civile dall'avvocato Carlo Fontana. Oggi è arrivata la riduzione della pena in appello, con revoca anche dell'espulsione a pena espiata, che era stata decisa in primo grado.
Secondo quanto ricostruito quel tragico 17 luglio del 2023, Pasca andava a circa 80 km/h in una strada con limite di 50, quando investì i due ragazzi che stavano attraversando in bici sulle strisce. Dietro di loro c'erano altri due amici su una bicicletta, che si salvarono. Era stato anche denunciato dal datore di lavoro perché si era appropriato del mezzo della ditta, lo stesso che guidava quella sera.
Ad inizio aprile prenderà il via a Garbagnate Milanese il terzo intervento del progetto “Città metropolitana Spugna”
il piano promosso da Città metropolitana di Milano
per contrastare allagamenti e bombe d’acqua attraverso soluzioni nature-based
L’intervento riguarda il parcheggio del mercato in via Como
che sarà trasformato in un’area verde multifunzionale: un bacino di infiltrazione permetterà di raccogliere e gestire le acque piovane
evitando il sovraccarico della rete fognaria durante i nubifragi e offrendo
uno spazio naturale fruibile dai cittadini
Un’opera da oltre 1,8 milioni di euro che unisce innovazione
Per approfondimenti e aggiornamenti su questo cantiere è disponibile la pagina dedicata sul sito di Gruppo CAP: https://www.gruppocap.it/it/cosa-facciamo/mappe-e-cantieri/cantieri-in-evidenza/garbagnate-milanese
È inoltre possibile inviare una mail a comunicazione.cantieri@gruppocap.it: i tecnici di Gruppo CAP sono a disposizione dei cittadini di Garbagnate per rispondere a dubbi
domande e risolvere puntualmente eventuali criticità
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Il giovane è scomparso mentre si trovava nei pressi del liceo Russel Fontana di Garbagnate Milanese
Scomparso a Garbagnate Milanese Nicola Yuri, giovane di 17 anni che si è allontanato da casa nella mattina di martedì 11 marzo. Ne da notizia anche l'associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse. Sui social sono comparsi diversi appelli della famiglia e degli amici per ritrovarlo.
Intanto, è stata sporta denuncia di allontanamento volontario alle forze dell'ordine che si stanno occupando delle ricerche. Il giovane, che potrebbe indossare una giacca e un pantalone scuri, sarebbe scomparso mentre si trovava nei pressi del liceo Russel Fontana di Garbagnate Milanese.
"Chiunque lo vedesse o sapesse qualcosa avvisi immediatamente i carabinieri che sono già stati allertati dalla famiglia. Se avete modo di parlargli, fategli sapere che può tornare a casa tranquillo e che tutti, famigliari e amici lo aspettano con amore e voglia di riabbracciarlo", scrive la famiglia sui social.
rivale ucciso a colpi di pistola: “Non era la prima lite tra quei due”Parla un vicino: svegliato dal rumore sono uscito sul pianerottolo
Sono scappato di corsaI carabinieri sul luogo dell'omicidio
“Certo non è rassicurante sapere che abito vicino a uno che ha una pistola”
il viavai delle auto dei carabinieri e l’arresto del 78enne accusato di omicidio volontario sono sulla bocca di tutti
Pare non fosse la prima volta che l’omicida
e l’albanese – residente a Milano e disoccupato
reati contro il patrimonio e in materia di prostituzione – litigavano per la stessa donna
una 45enne albanese sposata con Budri che pare avesse una relazione extraconiugale con l’albanese
Qualcuno racconta di aver sentito discutere i due uomini altre volte
pare che una volta siano intervenuti anche i carabinieri
da mesi frequentava l’abitazione di Budri nonostante il pensionato lo avesse cacciato più volte
Secondo quando ricostruito dai carabinieri della compagnia di Rho
intorno alle tre di notte di sabato l’albanese sarebbe entrato in casa ubriaco
avrebbe aggredito la donna davanti al figlio undicenne di lei
A un certo punto il 78enne ha impugnato una pistola
una Beretta calibro 22 regolarmente denunciata
ma illegalmente detenuta in quell’abitazione
dicendogli di andarsene per sempre da quella casa ed esplodendo due colpi in aria
Da non molto lavorava anche come geometra nel Comune di Garbagnate Milanese
È morto improvvisamente Stefano Garavaglia
capo distaccamento dei vigili del fuoco di Garbagnate Milanese
A comunicarlo sono gli stessi pompieri sulla loro pagina social
"Con profonda tristezza comunichiamo la prematura scomparsa del nostro capo"
"Un punto di riferimento insostituibile per tutti noi
un uomo che ha saputo guidare con dedizione
competenza e umanità il gruppo dei vigili del fuoco di Garbagnate Milanese"
"Ci stringiamo nel dolore alla sua famiglia
condividendo un lutto che colpisce profondamente tutta la nostra comunità
grazie - concludono la nota - per tutto quello che hai fatto per noi"
"Recentemente, inoltre, Stefano era stato assunto in Comune, come geometra nell'Ufficio Tecnico. In poco tempo era riuscito a lasciare la propria impronta, con pragmatismo e capacità organizzative. Con profondo dolore, rispetto e riconoscenza - a nome dell'amministrazione comunale tutta, e della cittadinanza - mi stringo alla sua famiglia, agli amici, ai colleghi della caserma, ai dipendenti comunali, e a chiunque gli volesse bene", conclude il primo cittadino.
Dalla lotta ai clan ai dossieraggi illegali
colpito da un malore nella sua abitazione di Garbagnate: aveva 66 anni
Era accusato di essere a capo con la sua società Equalize di un’attività di spionaggio al centro della quale c’erano imprenditori e politici milanesi e romani
Si occupò del sequestro Sgarella e del delitto GucciCarmine Gallo
Milano, 9 marzo 2025 – Aveva compiuto 66 anni lo scorso 18 novembre. Tre settimane prima, era finito ai domiciliari nell'inchiesta della Procura sui presunti dossieraggi illegali che vedono al centro l'agenzia di investigazioni Equalize di cui era amministratore delegato
Era quella la seconda vita di Carmine Gallo
morto nella mattinata di domenica 9 marzo nella sua abitazione di Garbagnate Milanese
dove si trovava recluso dal 25 ottobre 2024: stando ai primi accertamenti
l'ex poliziotto è stato stroncato da un malore
anche se il pm di turno ha comunque disposto l'autopsia per chiarire con esattezza le cause del decesso
da ad di una società specializzata in analisi antifrode per imprese e investigazioni private con sede in via Pattari
tra piazza Fontana e corso Vittorio Emanuele
dopo una prima esperienza all'Antiterrorismo della Digos di Milano
Gallo ha iniziato a specializzarsi nel contrasto alla 'ndrangheta
prima a Locri nel Gruppo operativo antisequestri e poi all'ombra della Madonnina alla Polizia criminale Lombardia e alla Dia
che il poliziotto di origini napoletane vive in prima linea: da quello di Cesare Casella
sequestrato a Pavia il 18 gennaio 1988 e rilasciato il 30 gennaio 1990 dopo due anni di prigionia in Aspromonte
a quello dell'imprenditrice Alessandra Sgarella
sparita l'11 dicembre 1997 in viale Caprilli
portata prima a Buccinasco e poi in Calabria e infine liberata il 4 settembre 1998 dopo 266 giorni in mano ai sequestratori
racconta il curriculum del superpoliziotto
Gallo è passato alla Squadra mobile di Milano come vice dirigente della sezione Criminalità organizzata: lavora fianco a fianco con i pm di punta della Procura e partecipa da protagonista alle inchieste che svelano il radicamento della 'ndrangheta al Nord
verbalizzando anche le confessioni del collaboratore di giustizia Saverio Morabito
tocca ancora all'allora ispettore capo suonare al campanello dell'appartamento di Patrizia Reggiani per notificarle l'ordinanza che la accusa di essere stata la mandante dell'omicidio del marito Maurizio Gucci
ma lui le presta il suo cappotto per coprirsi