ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùVenezia
di Silva Menetto
Restaurare un giardino può rivelarsi un atto dirompente
quasi rivoluzionario: può aprire nuove letture architettoniche e creare un nuovo contesto sociale e comunitario in un bene che diventa condiviso
dove i frati Cappuccini della chiesa del Santissimo Redentore
completamente restaurato grazie all’intervento di Venice Gardens Foundation
In Venetia Hortus Redemptoris è un progetto che ha qualcosa di sorprendente
per rimettere l’uomo in dialogo con la natura e offrire alla fruizione lenta dei visitatori - residenti o turisti che siano - un angolo di paradiso
in una città soffocata dall’overtourism e dalla frenesia del “mordi e fuggi”
Il Redentore è uno dei pilastri della devozione popolare veneziana
quella chiesa che ogni anno a luglio è meta di pellegrinaggio; la Serenissima chiamò il grande Andrea Palladio a edificarla dopo la terribile peste del 1576
ex-voto dedicato al Santissimo Redentore come segno di gratitudine e rinascita della città
Quel maestoso tempio votivo che affaccia sul canale della Giudecca custodisce alle spalle un prezioso orto giardino di un ettaro che arriva fino all’altra riva dell’isola e affaccia sulla quiete della laguna sud e sulle isolette delle Grazie
a fianco della chiesa del Redentore: si costeggia un piccolo cortile con ulivi
e finalmente il cuore si spalanca di fronte al Compendio del giardino
Un microcosmo rimasto chiuso al mondo per cinquecento anni
mantenuto dalla operosa comunità dei frati Cappuccini che
seguendo la regola francescana della santa frugalità
fino a qualche tempo fa erano quasi del tutto autosufficienti
Foto ufficiali di Venice Gardens Foundation
in cinque secoli il tempo aveva poggiato pesantemente la mano sul complesso monumentale
ma a infliggere il vero colpo di grazia è stata la forza devastatrice dell’aqua granda del 2019
Anche per i frati i danni della marea eccezionale (187 centimetri sul medio mare) sono stati pesantissimi
tanto da convincere la piccola comunità dei Cappuccini - rimasti appena una decina nell’enorme complesso della Giudecca – che era arrivato il momento di affidarsi a qualcuno per ristrutturare e conservare l’hortus Redemptoris
Con l’autorizzazione della Santa Sede e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio
l’incarico è stato affidato a Venice Gardens Foundation
che a Venezia ha restaurato e gestisce i Giardini Reali di San Marco e che adesso si preoccuperà di mantenere e gestire per 22 anni anche il complesso monumentale del Redentore
I lavori sono iniziati nel 2021 e hanno comportato una spesa di quasi 6 milioni di euro: 2 milioni sono arrivati dal PNRR
gli altri si sono aggiunti grazie alle donazioni di generosi mecenati
grandi aziende e tanti soggetti privati che hanno anche potuto adottare un albero o una panchina dell’Orto Giardino
Progettato su disegno dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone
questo speciale giardino delle meraviglie oggi si presenta abitato da oltre 2500 alberi ad alto fusto
un lunghissimo pergolato in legno di castagno con un percorso a croce ricoperto di viti
glicini e rose rampicanti per passeggiare all’ombra e più di 1500 specie di piante da fiore
alle erbe officinali e a quelle aromatiche; all’incrocio dei vialetti la grande vasca delle ninfee
dal lato della laguna un piccolo e raccolto giardino di pitosfori
Ogni stagione avrà i suoi frutti e i suoi colori
tanto che il giardino sarà sempre una scoperta
Gli interventi di restauro architettonico – affidati ad Alessandra Raso - sono stati concepiti sempre secondo il concetto di essenzialità: le vecchie pietre d’Istria sono state riciclate per perimetrare le aiuole
gli architravi in legno delle Antiche Officine sono travi di recupero che già appartenevano al luogo
Non sarà un problema nemmeno quello dell’irrigazione
con il pozzo per la raccolta delle acque piovane che darà al complesso l’autosufficienza idrica
valorizzazione dell’esistente insomma sono stati la stella polare dell’intervento
i cui costi di gestione annuali si aggireranno intorno ai 300mila euro
Contribuiranno al mantenimento anche le entrate dei biglietti d’ingresso
che vanno dai 6 ai 12 euro; per i residenti è possibile fare una tessera annua ad accesso illimitato per 30 euro
L’Orto Giardino del Redentore è aperto al pubblico il giovedì
Per i frati l’apertura al pubblico dell’orto è il segno di una concezione nuova di comunione e di dialogo
Ci tiene a sottolinearlo fra Alessandro Carollo
Ministro provinciale dei frati Cappuccini del Triveneto: “E’ un muro che cade
una porta che si apre e che mette in comunicazione con una tradizione secolare
è un’opera d’arte dove aleggia lo spirito dei frati che qui hanno vissuto e vivono: vogliamo condividerlo con tutti quelli che vorranno perchè la bellezza
la pace di questo luogo ci aiutino a trovare la parte migliore di noi stessi al di lá di ogni pregiudizio”
Difficile dargli torto: passeggiando tra i vialetti di ghiaino drenante perfettamente battuto
silenzio e acqua si ritrova l’armonia con il creato
bere un caffè o mangiare qualcosa di semplice (solo materie prime dell’orto) alla piccola caffetteria gestita da Illy: prendersi una pausa insomma
Nel tempo è previsto anche un programma di appuntamenti musicali
artistici in sintonia con lo spirito del luogo
Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici
App disponibile su:Google Play App store
Venezia da Vivere
Vivi Venezia la città contemporanea con eventi
L’Orto Giardino del Santissimo Redentore alla Giudecca
chiuso per secoli tra le mura del convento dei frati cappuccini come spazio di riflessione e sostentamento
ha recentemente aperto al pubblico grazie al restauro della Venice Gardens Foundation
elabora e attua progetti rivolti alla protezione del patrimonio botanico
Il restauro ha ridato nuova vita a questo luogo di pace
ulivi e piante officinali – si intrecciano in un giardino simbolo di sostenibilità
Progettato da Andrea Palladio nel XVI secolo
questo angolo di biodiversità si aggiunge al patrimonio verde di Venezia
una città che dietro i suoi palazzi custodisce giardini e orti ricchi di piante mediterranee
L’Orto Giardino si manifesta come uno scrigno sconfinato di meraviglie
e noi di Venezia da Vivere siamo andati a visitarlo
Il pergolato di castagno lungo 400 metri ospita glicini e rose rampicanti
creando percorsi ombreggiati che guidano verso la vasca centrale puntellata da ninfee e fiori di loto
restaurate con materiali tradizionali dell’artigianato veneziano
si aprono oggi a nuove funzioni: uno spazio espositivo accoglie opere che raccontano il restauro
come il video di Lucia Veronesi e le fotografie di Guido Guidi
testimonianza dell’attività agricola che ancora vive nel luogo
che richiamano l’antica tradizione monastica
affacciato sulla laguna e gestito da Illycaffè
propone piatti semplici e stagionali realizzati con i prodotti dell’orto
in linea con la filosofia di sostenibilità e rispetto per la natura della Fondazione
L’Orto Giardino afferisce alla Chiesa dedicata al Santissimo Redentore
una delle personalità più influenti nella storia dell’architettura
dopo uno dei periodi più difficili per Venezia: la peste del 1575-1577
erbe officinali e un “giardino dei semplici” che forniva i rimedi fitoterapici necessari alla comunità
Come per il precedente recupero e restituzione alla città dei Giardini Reali di San Marco
la Fondazione ha incaricato l’architetto Paolo Pejrone per il restauro botanico
che ha ricreato l’originale reticolo ortogonale di sentieri per le coltivazioni
All’architetto Alessandra Raso è stato affidato il restauro architettonico e il ripristino della Serra
Venice Gardens Foundation ha mobilitato fondi pubblici e privati
la Fondazione apre ai visitatori i Compendi
al fine di trasmettere i valori connaturati di serenità e pace
“Restaurare significa ritrovare l’anima di un luogo
– spiega la Presidente Adele Re Rebaudengo – Abbiamo voluto restituire al giardino la sua essenza originaria
mantenendo un equilibrio tra la memoria del passato e le esigenze contemporanee.”
Grande attenzione è stata posta alla sostenibilità: un sistema di recupero delle acque piovane dai tetti e la creazione di un pozzo garantiscono l’autosufficienza idrica
mentre le vasche di compostaggio in loco trasformano gli scarti organici in fertilizzante per il terreno
“La sostenibilità non è solo un principio tecnico
ma una filosofia che guida ogni nostra scelta” sottolinea Re Rebaudengo
Un giardino vivo e rigoglioso regala armonia e pace. Con l’acquisto una Membership è possibile contribuire concretamente alla conservazione e tutela dei Giardini
Per maggiori informazioni contattare la Segreteria all’indirizzo segreteria@venicegardensfoundation.org
Pubblicato in Itinerari, News il 13 Dicembre 2024
Dopo due anni di lavori diretti da Paolo Pejrone
torna visitabile l’Orto Giardino della Chiesa del Santissimo Redentore
Vista sui Giardini Reali di San Marco dal campanile
L’intervento nell’area verde della Giudecca annessa alla Chiesa del Santissimo Redentore ha richiesto circa due anni di lavori e sarà inaugurato venerdì 25 ottobre (aperto al pubblico il giorno successivo)
l’Apiario e la Serra del Convento della chiesa palladiana
All’architetto paesaggista di fama internazionale Paolo Pejrone
all’architetto Alessandra Raso il recupero delle rilevanze architettoniche
hanno fornito una riserva di cibo ed erbe medicinali di vitale importanza per la vita della comunità dei Cappuccini e di pace secondo la concezione francescana del «Paradiso in terra»
il complesso manifestava evidenti i segni del trascorrere dei secoli e dell’abbandono
ai quali si sono aggiunti i danni causati dall’«acqua granda»
la marea record di 187 centimetri che a novembre del 2019 ha flagellato la laguna
È stato per impedire che questa importante testimonianza del paesaggio
della cultura e della religione veneziana venisse ulteriormente compromessa che il 19 maggio 2021 il sito è stato affidato alla Venice Gardens Foundation dalla Curia Provinciale Frati Minori Cappuccini
con l’autorizzazione della Santa Sede (Congregatio pro Institutis Vitae Consecratae et Societatibus Vitae Apostolicae) e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio
Oltre al recupero del verde e degli edifici
il progetto aveva come obiettivo l’apertura del complesso ai visitatori mantenendo al contempo lo spirito del luogo
L’intervento botanico è stato finanziato dal programma NextGenerationEU dell’Unione Europea
con un contributo di due milioni di euro (Pnrr Ministero dei Beni Culturali Restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici)
mentre il restauro architettonico è sostenuto da donatori
Secondo il disegno di Paolo Pejrone sono stati messi a dimora oltre 2.500 alberi e piante
I visitatori (per i veneziani l’ingresso è ridotto a 6 euro; il biglietto ordinario costa 12 euro) potranno passeggiare fra gli ulivi
la vasca delle ninfee, i 400 metri di pergolati in legno di castagno ricoperti da piante di uva
glicini, il giardino di pitosfori e rose affacciato sulla Laguna
le antiche Cappella di meditazione e la biblioteca accanto al ristoro
Grande attenzione sarà dedicata al benessere delle api
con la presenza di arnie e con lo svolgimento dell’attività di smielatura in loco
Il tutto all’insegna della sostenibilità e dell’autosufficienza: approvvigionamento idrico attraverso la realizzazione di un pozzo e il recupero delle acque piovane dai tetti, illuminazione a elevata efficienza energetica
riciclo e valorizzazione degli elementi esistenti
24 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata
Save Venice ha restaurato il capolavoro della Cappella Lando in San Sebastiano: il pavimento rinascimentale in maiolica policroma
«Il loro contributo alla salvaguardia della città è eccezionale
Ma ci occupiamo anche di progetti complessi: dall’ambiente al lavoro alternativo al turismo»
Dopo le analisi a distanza di un fisico del Cnr
è stata rimossa dalla volta dello scalone della Fondazione Cini l’unica opera sopravvissuta della lunga attività veneziana del pittore belga Valentin Lefèvre
Save Venice restaura la tela di Girolamo da Brescia ancora nella collocazione originale nella Chiesa di San Giobbe a Venezia
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la denuncia dei residenti e dell'Assemblea Sociale della Casa: «Segnalazioni continue
La replica: «Centinaia di interventi in corso
quando un forte vento colpiva la città di Venezia
è crollata una grondaia in mezzo a una calle nel quartiere delle case popolari delle Casette
Lo hanno segnalato all'Assemblea sociale per la casa-Asc alcuni residenti del luogo
preoccupati dal rischio di incidenti di fronte a eventi simili: per fortuna in quel momento nessuno stava camminando nella calle
«In tutta Venezia, le segnalazioni che vengono fatte ad Ater di problemi strutturali, di danni, di necessità di intervento restano sistematicamente irrisolte - è l'accusa di Asc - Solo qualche mese fa è stata sfiorata la tragedia con il crollo di un tetto di un appartamento
con madre e figlia che dormivano all’interno»
infissi nelle aree comuni sono solo alcuni tantissimi i problemi strutturali nei condomini Ater
«In più di dieci anni in cui come Asc siamo presenti alle Casette
ci siamo sempre preoccupati di fare interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria dei palazzi
perché nonostante le tantissime segnalazioni l'Ater non si è mai fatta avanti per ristrutturare nulla
Si pensi che più di dieci anni fa è crollato un terrazzo e a niente sono valse le miriadi di segnalazioni che abbiamo fatto all’azienda regionale
Il terrazzo è ancora da ricostruire» denuncia Malika Mouj
che invita l'azienda pubblica a un cambio di passo.
Ater è attiva in realtà nella manutenzione e riqualificazione degli immobili
seppur a ritmi che non sembrano in grado di soddisfare le esigenze degli inquilini e degli immobili stessi
snocciolando numeri: «Consegniamo 300-350 alloggi l'anno
stiamo riqualificando 207 alloggi con i soldi del Pnrr
abbiamo completato l'intervento di Campo di Marte alla Giudecca dopo decenni che l'appalto era bloccato
stiamo riqualificando le case rosse agli Alberoni»
Nordio poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa sul caso Giudecca: «Alla Giudecca abbiamo venduto circa 46 alloggi
dei 100 che abbiamo 19 sono occupati abusivamente
Io non posso avere come interlocutore l'Assemblea sociale per la casa che occupa gli alloggi dicendo che sono da sistemare e che non verrebbero assegnati
commettono un reato e vanno perseguiti»
Il crollo di domenica comunque non riguardava un edificio occupato
ma Nordio relativizza il problema: «Con quel tipo di vento
può capitare che si stacchino grondaie
quella di domenica non è una bora che si verifica continuamente
ma non possiamo prevederlo» assicura
Seppur ammette una questione economica: manutenere un alloggio a Venezia costa quasi il triplo rispetto alla terraferma
per sistemare tutti gli alloggi del centro storico. «Stiamo facendo il possibile
coi soldi che abbiamo» conclude il presidente
un tecnico di Ater è stato inviato a verificare lo stato della grondaia crollata.
L’ex Molino Stucky, oggi grand hotel. Foto Spencer Murphy.
Nella Casa dei Tre Oci. Foto Spencer Murphy.
Il giardino di Palazzo Fortuny. Foto Spencer Murphy.
Il portone di Villa Hériot. Foto Spencer Murphy.
Il canale della Giudecca. Foto Spencer Murphy.
Lo scalone di Villa Hériot. Foto Spencer Murphy.
Chi avrebbe immaginato che l’area occupata dalla barocca basilica di Santa Croce fosse il cuore della Giudecca a Lecce
li viveva la comunità ebraica cittadina in pacifica convivenza con altre etnie fin dall’epoca dell’Impero Romano e durante il Medioevo
per scomparire nel XVI secolo a causa della politica antisemita di Carlo V
sia pure deboli segnali in questo senso erano rimasti nella toponomastica e in alcune tracce architettoniche che attestavano la presenza di una sinagoga
È stata la volontà di un gruppo di privati a realizzare quello che a prima vista sembrava solo un sogno
allorché il signor Michelangelo Mazzotta acquistò una casa in via della Sinagoga adiacente Santa Croce
La curiosità sul nome della via lo spinse a indagare sulla presenza ebrea nel territorio e fu presto affiancato nell’impresa dalla figlia Francesca
da Patrizia Isola e da Francesco e Viviana De Giorgi
con cui fondò una società che dal 2016 prese in affitto una parte del Palazzo Personé-Taurino
inizialmente allo scopo di testimoniare ai turisti la presenza di tracce medievali a Lecce
per colmare una lacuna storica dato che in città tutto parla di Barocco e poco di Medioevo
all’interno di questo edificio che sorge proprio di fianco alla basilica di Santa Croce
vi era probabilmente la sinagoga leccese e ciò è attestato dalla presenza di vasche per le abluzioni rituali nel piano interrato del palazzo
La struttura è divenuta museo ebraico grazie agli studi del prof
docente di Lingua e letteratura ebraica all’Università La Sapienza di Roma
oltre che dell’esposizione di oggetti d’uso rituali e della quotidianità donati da privati
si giova di proiezioni video multimediali che hanno messo in scena la vita della comunità ebraica a Lecce
Una parte dello spazio espositivo è dedicato anche al XX secolo con la mostra “La Puglia crocevia del Mediterraneo – Mobilità di uomini
merci e culture” a cura di Fabrizio Lelli e Fabrizio Ghio
Attraverso fotografie e video si rappresenta l’accoglienza che in territorio salentino fu riservata agli Ebrei di passaggio in Puglia dopo la II guerra mondiale
Visita solo su prenotazione. Tutte le informazioni in https://www.museoebraicolecce.com/
ha compiuto gli studi universitari storico-artistici fra le Università di Bari
Docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bari
collana di ricerca artistica internazionale dell’Accademia di Belle Arti di Bari
Come responsabile del settore Erasmus e delle relazioni internazionali dell’Accademia di Belle Arti di Bari è stata visiting professor in università e istituzioni culturali in Norvegia a Oslo e Bergen; Svezia a Stoccolma; Germania a Berlino e Bielefeld; Portogallo a Leiria e Coimbra; Spagna ad Avilès
Siviglia; Francia ad Ajaccio; Slovenia a Lubiana; Croazia a Zagabria; Slovacchia a Bratislava; Polonia a Cracovia e Tarnow; Romania a Bucarest
Baia Mare; Bulgaria a Sofia e Varna; Ungheria a Budapest; Albania a Tirana; Turchia ad Ankara e Istanbul; Tunisia a Hammamet
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© Copyright 2021 Iscrizione al Tribunale di Bari n.4 del 5 febbraio 2009
Progettato da Gabriele Traversa e Beppe Dammacco
Impara come descrivere lo scopo dell'immagine (si apre in una nuova scheda)
Lascia vuoto se l'immagine è puramente decorativa
tutta l’emozione di quel giorno indimenticabile
ci ha salutate tutte muovendosi faticosamente con la sedia a rotelle»: il pensiero è delle detenute del carcere femminile
su apposita richiesta del settimanale Gente Veneta
all’avvicinarsi dell’anniversario della visita di Papa Francesco a Venezia
per nulla si sentiva la differenza tra la persona importante e noi
L’abbiamo visto emozionarsi per le nostre storie
ci ha abbracciate e quell’abbraccio lo sentiamo ancor oggi
aggiungevano le ristrette nel breve testo di ricordo di quell’avvenimento
che presta la sua assistenza religiosa all’interno del carcere
tutti quei gesti e quei momenti vissuti assumono ancora più significato»
commenta la religiosa riferendo lo stato di emozione che ha coinvolto tutte le detenute in questi giorni
«Anche se molte di loro non c’erano lo scorso anno
per tutte la notizia ha suscitato una profonda emozione
E qualcuna ci ha chiesto di potersi fermare
trovando un momento per riunirsi nella cappellina e pregare»
venuto a inaugurare il Padiglione della Biennale
«Per chi l’ha vissuto – ricorda suor Anna – è stato come un raggio che le ha illuminate e le ha scaldate
Hanno sentito che qualcuno si interessava a loro
è proseguita l’esperienza di fare da guida ai visitatori della Biennale
nei mesi successivi: «Per chi è stato coinvolto è stato un momento importante
soprattutto perché sono entrate in relazione con persone diverse
E’ uno spazio che le ha rese più responsabili e anche in questo hanno potuto dare un seguito a quanto avevano vissuto quel giorno con il Papa»
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alla presenza dell'assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto
la nuova rampa per l’abbattimento delle barriere architettoniche sul Ponte Piccolo alla Giudecca
“La realizzazione della rampa - spiega l’assessore - è stata fortemente voluta dai giudecchini e segna il primo passo verso una maggiore inclusività sia per l’insula che per la città di Venezia
progettata seguendo i criteri di quelle realizzate alle Zattere
è stata migliorata per ottimizzare la manutenzione a lungo termine
oltre a rispondere a una necessità concreta della cittadinanza
conferma l’impegno dell’Amministrazione comunale nel promuovere una mobilità più accessibile e inclusiva"
"ha richiesto tempi più lunghi del previsto
in quanto ha comportato anche la manutenzione dei sottoservizi (acqua
un lavoro essenziale per garantire la sicurezza e la funzionalità dell’opera"
il Ponte Piccolo è ora completamente rinnovato
restituendo così alla cittadinanza una struttura adeguata alle normative sulla sicurezza ed accessibilità
L'intervento andrà anche ad incrementare l'importante patrimonio arboreo del Comune
Mediante l’istituzione di viabilità alternativa in Riviera San Nicolò
L'importo complessivo dell’intervento è di 500.000 euro
Il valore complessivo dell'intervento è di 470.120 euro
L’investimento complessivo previsto è di 600 mila euro
Tra gli interventi previsti: nuove aree gioco
arredi urbani e la creazione di piazzole per attività ed eventi
Saranno istituiti il senso unico alternato
il limite di velocità a 10 Km/h e il divieto di fermata su ambo i lati
La fruibilità della zona sarà assicurata mediante il Ponte Turlona
Il provvedimento dal 16 gennaio al 30 giugno per consentire gli interventi di manutenzione
La Commissione si terrà Martedì 6 maggio alle ore 17:30
L'investimento complessivo per la realizzazione degli interventi è di 800 mila euro
Il progetto prevede un investimento complessivo di 1.216.000 euro
La Commissione si terrà Martedì 29 aprile alle ore 14:30
L’intervento rientra nel piano annuale delle opere pubbliche 2024
L'investimento per questi interventi è di 210.373,84 euro
Brugnaro: “Un simbolo di rinascita ed un esempio di una città che vuole farcela”
Nell’arco di sette mesi le porte della Casa di Reclusione femminile della Giudecca si sono eccezionalmente aperte a oltre 20 mila visitatori
che per tutto il periodo della 60.ma Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia hanno avuto la straordinaria possibilità di visitare il Padiglione della Santa Sede
Organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione
il Padiglione ha ospitato la mostra Con i miei occhi
il cardinale José Tolentino de Mendonça e curata da Chiara Parisi e Bruno Racine
che hanno invitato a partecipare nove artisti di fama internazionale: Maurizio Cattelan
grazie alla collaborazione del Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
ha visto il coinvolgimento attivo delle residenti della Casa di Reclusione che
anche una serie di attività laboratoriali che hanno completato la parte espositiva aperta al pubblico
sono andate esaurite già dai primi mesi di apertura e sono state condotte dalle detenute-conferenziere
La straordinaria portata del progetto ha visto la visita di Papa Francesco
il primo Pontefice della storia a visitare la Biennale di Venezia lo scorso 28 aprile
nel suo discorso alle residenti prima e agli artisti poi
durante l’incontro tenutosi all’interno della Cappella del Carcere della Giudecca
ha dedicato loro parole di vicinanza: "Vi confesso che accanto a voi non mi sento un estraneo: mi sento a casa
E penso che in realtà questo valga per ogni essere umano
l’arte riveste lo statuto di 'città rifugio'
un’entità che disobbedisce al regime di violenza e discriminazione per creare forme di appartenenza umana capaci di riconoscere
prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione
sottolinea come un importante successo del Padiglione della Santa Sede sia stato quello di essere riuscito a sensibilizzare tante altre istituzioni verso prospettive di collaborazione con realtà come quella carceraria; questo per la Santa Sede rappresenta un grande segno di speranza e prospettiva tangibile di cambiamento
come il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
il Patriarcato di Venezia e Intesa Sanpaolo
"Siamo giunti alla fine di questo progetto che ha mi ha visto coinvolto dal primo giorno per volere del cardinale de Mendonça
che ancora ringrazio per aver visto con 'i suoi occhi' la portata trasformatrice di questa mostra che ho curato insieme a Chiara Parisi"
"La mostra ha accolto l’attenzione che il Santo Padre rivolge alle carceri e chi le abita: per questo abbiamo voluto aprire un luogo dove tutti noi ci ritroviamo stranieri e allo stesso tempo siamo invitati a vedere con i nostri occhi senza filtri
Questo ha permesso di accedere a un’esperienza unica di grande condivisione e umanità attraverso l’arte
attraverso le opere realizzate dalle artiste e dagli artisti insieme alle ospiti e attraverso l’incontro quotidiano tra le ospiti e il pubblico arrivato da tutto il mondo"
"Il progetto ha lasciato un importante insegnamento in ognuno di noi
quello di essere sempre meno stranieri ovunque
Non è forse questa la grande forza dell’arte?"
conclude la curatrice Chiara Parisi: "Nulla in questo progetto è stato astratto: tutto è nato dall’incontro
che hanno lavorato con una determinazione incredibile
hanno dovuto dimostrare qualcosa che a noi non è mai stato chiesto di dimostrare
Questo progetto ha creato un legame profondo
Le guide sono le vere eroine: non solo per loro stesse
hanno scelto di dimostrare di essere degne - degne quanto le opere che accompagnavano - di essere viste e ascoltate
a fianco di opere così straordinarie
ha dimostrato che esiste un enorme potenziale di trasformazione"
lo sguardo nuovo che hanno rivolto verso sé stesse
Questo progetto è stato e sarà un’ispirazione
Continueremo a rendere visita alla Casa di detenzione femminile della Giudecca che ci ha ospitato con tanta generosità e coraggio
Durante tutto il periodo di Durante tutto il periodo di apertura
il Padiglione della Santa Sede ha ricevuto grande riscontro sulla stampa nazionale e internazionale
con più di 500 articoli pubblicati su quotidiani
catturando l’attenzione mediatica mondiale
sono state organizzate sette visite guidate riservate ciascuna a 25 giornalisti nazionali e internazionali
che hanno avuto modo di vedere in anteprima l’eccezionale percorso espositivo
con l'allestimento e la produzione affidati allo studio COR arquitectos e Flavia Chiavaroli
Le testate italiane e internazionali accreditate durante gli otto mesi di apertura del Padiglione sono state 115
Parte integrante di questo progetto sfaccettato è anche il catalogo
curato da Chiara Parisi e Bruno Racine e edito da Marsilio Arte sotto la direzione artistica di Irma Boom
anche grazie al prezioso lavoro dei fotografi Juergen Teller e Marco Cremascoli
e un approfondimento sul lavoro svolto dai curatori per il Padiglione della Santa Sede
documentando il dialogo attivo che si è instaurato tra i nove artisti coinvolti e le residenti della Casa di Reclusione femminile della Giudecca
Le residenti hanno poi preso parte – su base volontaria – a diversi workshop
come quello del duo Claire Fontaine sulla base del metodo Feldenkrais per promuovere la consapevolezza di sé in relazione all’ambiente circostante basato sul movimento
Il Corita Art Center le ha invece coinvolte in una serie di appuntamenti al fine di creare
statement sviluppati secondo il metodo pedagogico inventato da Corita Kent
In vista della prossima 19.ma Esposizione Internazionale d’Architettura in programma dal 10 maggio al 23 novembre 2025
il Dicastero per la Cultura e l’Educazione ha avviato un dialogo con il Comune di Venezia per strutturare la presenza della Santa Sede in Biennale nel tempo
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spesso sott'acqua a causa del moto ondoso e dell'innalzamento delle maree
Il testo della petizione sarà trasmesso al Comune e all'Autorità lagunare
Questa mattina sono state consegnate al presidente della Municipalità di Venezia, Murano e Burano le oltre 2 mila firme racccolte dal gruppo Giudecca x sempre per chiedere interventi urgenti sulle rive dell'isola, che versano in condizioni critiche. La petizione, lanciata alla fine di ottobre
sarà trasmessa agli uffici comunali preposti e all'Autorità della Laguna.
«Ringrazio gli oltre duemila firmatari
le problematiche sollevate sono conosciute da molto tempo
ma la situazione è ormai fuori controllo» ha detto il presidente di municipalità Marco Borghi accogliendo la delegazione
descritte dai promotori della petizione e dai consiglieri di municipalità presenti
con conseguenze interconnesse tra loro: il moto ondoso e il mancato rispetto dei limiti di velocità da parte di troppi natanti che attraversano il canale della Giudecca; un intervento sulle rive
condotto «non a regola d'arte»
cioè seguendo procedure poco adatte alla laguna di Venezia
che ha portato i marmi troppo presto a degradarsi; e l'innalzamento delle maree che continua incessante
La conseguenza è quella di una riva della Giudecca - centro nevralgico dell'isola e delle attività, come hanno ricordato i residenti - per molti giorni all'anno, ormai oltre cento, invasa dalle acque
con aree in cui le alghe restano sempre (aumentando il rischio di scivolamenti e incidenti)
creando una situazione di disagio per gli esercenti e i residenti
ma anche di pericolo per i più anziani. «Siamo a qui a rappresentare una situazione di malessere degli abitanti
non siamo un gruppo politico - ha chiarito il creatore del gruppo Facebook
Cristian Palazzo - è una situazione che va avanti da tantissimo tempo: alla Giudecca come alle Zattere
ma in Giudecca non c'è una strada alternativa alla riva
Abbiamo raccolto firme da parte di residenti ma anche di tanti esercenti
il malumore è diffuso: ci sono bar e ristoranti che pagano tasse per poi avere plateatici invasi dall'acqua per settimane ogni anno»
Palazzo si è concentrato sulla velocità dei mezzi: nella foto utilizzata per lanciare la petizione
c'era proprio l'onda creata da un taxi
Il gruppo ha presentato anche sei proposte o richieste
semplici e meno semplici: più controlli sulla velocità
anche attraverso telecamere; una pulizia e manutenzione delle rive più regolare; la revisione di pendenze e drenaggi delle fondamenta (quella di vent'anni fa
si è rivelata non corretta); la designazione di più punti di approdo definiti
oggi carenti; il ripristino di sistemi di video-sorvegliana automatici; e infine la sperimentazione di "deflettori" delle onde
immaginato dall'architetto Lorenzo Pesola sulla base di esperienze in altre città europee
che necessiterebbe di un brevetto: su questo
l'assessore Francesca Zaccariotto avrebbe aperto a una conferenza dei servizi
Ma i consiglieri di Municipalità presenti (tutti di centrosinistra) hanno ribadito che alcuni interventi possono essere messi in campo subito
Il consiglio di municipalità già in novembre - non a caso nelle settimane in cui il problema era esploso ed era stata lanciata la petizione - aveva approvato due ordini del giorno chiedendo all'amministrazione di intervenire sulla manutenzione delle rive e fondamenta
altre decine già raccolte e ancora non validate) sarà presto discussa in consiglio comunale.
Un’ottantina i nuclei familiari della Giudecca sostenuti dai frati Cappuccini del Redentore
che nel Gritti Palace hanno trovato un’alleato prezioso grazie al progetto “Siticibo” del Banco Alimentare
«Un’iniziativa che ha compiuto vent’anni l’anno scorso
Il nostro ruolo iniziale è quello di coordinare il donatore con l’associazione supportata
Dopodiché garantiamo la tracciabilità di questa operazione
rilasciando la certificazione di ciò che è stato offerto»
presidente del Banco Alimentare del Veneto
che fin da giovanissima ha collaborato al suo sviluppo insieme al padre
La sinergia fra Gritti Palace e Cappuccini veneziani è stata raccontata il 6 febbraio scorso in occasione di una cena – ospitata proprio nell’hotel di lusso della città d’acqua
impreziosita dai piatti dello chef Alberto Fol – a sostegno delle attività portate avanti ogni giorno dal Banco Alimentare
consente ai frati del Redentore di risparmiare in media circa 200-300 euro al mese in termini di spesa
«E proprio quanto risparmiato – racconta fra Francesco Daniel
superiore del convento – lo reinvestiamo in prodotti da acquistare per le persone da noi sostenute attraverso il progetto “Dona la spesa”
Una volta alla settimana andiamo al Gritti a recuperare le eccedenze della cucina: pane
primi e secondi… una quarantina di chili di cibo settimanali»
Ciò che avanza dai pasti dello staff e da quanto servito agli ospiti dell’albergo
I prodotti ricevuti vengono in parte destinati alle famiglie della Giudecca in difficoltà
che a quel punto utilizzano la cifra risparmiata per comperare il necessario per i bisognosi: una spesa che normalmente si aggira sui 1000 euro mensili
«Le persone che usufruiscono del nostro servizio una volta al mese (mentre a Natale e a Pasqua anche due)
Diamo loro uno scatolone – illustra il superiore – contenente generi alimentari
oltre che prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa
a volte indicati anche dai Servizi sociali
Persone di cui ormai conosciamo la situazione»
Prima di poter essere inseriti nel progetto
gli utenti vengono invitati ad un colloquio conoscitivo
per capire dove il bisogno stia effettivamente: ci sono casi in cui il problema consiste in una cattiva gestione del patrimonio o in cui i risparmi vengono spesi nella ludopatia»
il ruolo dei volontari delle realtà parrocchiali di Redentore
impegnati nella preparazione degli scatoloni e nella gestione di spesa e magazzino
C’è poi un gruppo incaricato di portare i prodotti
«Questo progetto è iniziato in tempo di Covid
quando assistevamo 100-120 nuclei familiari
Fortunatamente qualcuno non ha più avuto bisogno di essere aiutato
D’altronde il Covid ha fatto emergere criticità che prima erano soltanto sotto traccia
In questi anni abbiamo dato una mano a migliaia di persone»
dopo i due mesi di settembre e ottobre che hanno visto una situazione definita «invivibile» per residenti e esercenti
i sottoscritti residenti e operatori economici dell'Isola della Giudecca vi esortano ad intraprendere tutte le azioni necessarie afnché sia garantita la viabilità e la vivibilità dell’isola
In particolare si fa riferimento alla transitabilità di quella che viene defnita "la Riva"
cioè la "Fondamenta" prospiciente il Canale della Giudecca che risulta soggetta ad allagamenti quotidiani tanto più incredibili quanto indipendenti dall'altezza di marea perché causati da un imponente e incessante moto ondoso prodotto dalle imbarcazioni pubbliche e private che transitano lungo il Canale»
promossa da alcuni giudecchini dopo mesi in cui
complice l'altezza media delle maree in aumento - unita a tutti gli altri fattori elencati nella petizione - molto spesso la riva della Giudecca si è trovata sott'acqua
la vita normale alle persone residenti» recita il testo della petizione
che spiega come la Riva sia il centro pulsante della Giudecca e anche il luogo di attracco del trasporto pubblico
è peggiorato nel corso degli anni e non risulta sia mai stato afrontato seriamente
tanto da assumere i connotati dell'inadempienza di un fondamentale compito dell'Amministrazione di un territorio che è
quello di garantire la normale vita alle persone residenti e le normali condizioni di operatività alle attività economiche»
è diventato più urgente con l'arrivo della stagione autunnale.
non bastano quindi corretti comportamenti e controlli «ma anche e soprattutto di interventi strutturali immediati di difesa dell'abitato»
Ed elencano ad esempio il controllo tramite apparecchiature all'avanguardia e sistemi di rilevazione del moto ondoso, il monitoraggio della velocità dei natanti e la difesa della riva con l'uso di sistemi frangiflutti
“Con Don Bosco costruttori di speranza” è il tema della festa della parrocchia di Sant’Eufemia
che quest’anno si ispira al Giubileo da poco iniziato
«Guardando a don Bosco – spiegano gli organizzatori – vogliamo mettere la nostra attenzione soprattutto sui giovani: saperli ascoltare
guidare e offrire loro strumenti per crescere come uomini e donne di speranza
In un mondo spesso segnato da incertezze e sfide
Don Bosco ci invita a essere testimoni di amore
aiutando i giovani a trovare la loro strada con coraggio e fede»
Su questo tema si svilupperà dunque l’incontro “Don Bosco e le generazioni della speranza”
in programma venerdì 31 gennaio alle ore 20.45
Il clou della festa sarà la settimana successiva
alle 15.15 si terrà “Il bosco di Don Bosco – Giochi itineranti alla Giudecca” per bambini/e dai 7 anni
canti e musica live con Fra Francesco e il gruppo giovani
alle 10.30 la Santa Messa della Comunità e
Nel pomeriggio alle ore 15.30 andrà in scena lo spettacolo teatrale: “1
interpretato con impegno e passione da bambini
Alle 17.30 è prevista la presentazione del progetto di restauro del Patronato Don Bosco
«Questo – sottolineano i parrocchiani – è il sogno di tutta la comunità: avere un patronato accogliente e fruibile in tutti i suoi spazi
Con la speranza che presto possa concretizzarsi
anche quest’anno non mancherà alle ore 18.30 l’estrazione dei biglietti vincenti della tradizionale lotteria Don Bosco
«Il messaggio di Don Bosco non è solo una storia del passato
ma una chiamata viva per il presente: costruire relazioni di amore
Inaugurata lo scorso venerdì 21 febbraio (promossa dall'associazione Venezia Pesce di Pace) terminerà il 4 marzo
le donne del carcere femminile della Giudecca
Successo con già mille visitatori per la mostra "Le Baute di Casanova" promossa dall'associazione Venezia Pesce di Pace con la compagnia "L'Arte dei Mascareri nel progetto Casanova 300"
Sono soprattutto famiglie e giovani provenienti dall'Italia
Alcuni tra i numerosi commenti lasciati dagli ospiti: "Grazie di cuore per questa bellissima iniziativa artistica
Complimenti per la passione che tiene viva Venezia"
un idillio che continua nella storia"
"Con l'augurio che questa antica arte sia sempre più apprezzata nel tempo"
Per rivivere i divertenti momenti ai visitatori è data l'opportunità di indossare maschere e tricorni
venerdì 28 febbraio, per una foto ricordo sono a disposizione anche i 12 maialini utilizzati sul palco di San Marco per la rievocazione storica del Taglio della Testa del Toro
inaugurata lo scorso venerdì 21 febbraio nella sede degli artisti artigiani mascareri alla Sala magica "Black Box"
ingresso gratuito fino a martedì 4 marzo)
Guide speciali della mostra, le donne del carcere femminile della Giudecca
che hanno intrattenuto i visitatori spiegando in italiano e in inglese l'avventurosa vita di Casanova e la storia delle maschere veneziane
Contemporaneamente altre detenute hanno confezionato i costumi in raso e in pizzo indossati durante l'esposizione
Al corso di formazione (8 incontri di due ore ciascuno) si sono iscritte otto donne
rappresentanti il veneziano Giacomo Casanova
realizzate a mano secondo l'antica tecnica artigianale
In esposizione anche due grandi baute realizzate dagli studenti delle scuole Diedo (elementare) e Morosini (media)
I ragazzi con le baute hanno partecipato al corteo acqueo sul Canale Grande in occasione dell'apertura del Carnevale
Il progetto Casanova 300 è sostenuto da Vela
insieme all'Unione Italiana - Cni nel concept Europa Adriatica Nordest.
La casa di produzione nata nel 2020 deve lasciare la chiesa di Cosma e Damiano entro il 31 dicembre
L'appello al Comune di Venezia: «Allontanati senza ragioni»
Sostegno da personalità dello spettacolo internazionali e locali
È un piccolo terremoto per la scena musicale veneziana e non solo, quello che riguarda "Cosmo"
il progetto musicale partito nel 2020 negli spazi della chiesa dei ss
dal 2022 formalmente "Cosmogram" deve lasciare gli spazi che occupa attualmente
su richiesta del concessionario degli spazi
oggi in conferenza stampa ha lanciato un appello alle istituzioni per garantire continuità al giovane progetto
appello già sottoscritto da diverse personalità di peso - che hanno conosciuto Cosmo e collaborato con Wiltsch in questi anni - dal regista Andrea Segre passando per musicisti di fama quali Brian Eno e Gavin Bryars
passando per Caterina Barbieri (da poco direttrice artistica della Biennale Musica) fino al curatore del Padiglione Italia alla Biennale 2024
L'appello è indirizzato al Comune di Venezia
«Gli artisti e operatori culturali firmatari dell’appello chiedono al Sindaco di Venezia un intervento urgente per la continuazione delle attività in corso da parte di Cosmogram
per una rivitalizzazione delle ragioni che hanno indotto il Comune a dar vita all’incubatore e che sembrano al momento inattuate e per richiamare SerenDpt alle sue responsabilità
certi che sia possibile il ristabilimento di una gestione trasparente per un luogo simbolico e prezioso per la città
quale è la ex-Chiesa dei Santi Cosma e Damiano»
L'ex convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca è luogo di un intervento sperimentale «forse unico in Italia», secondo il sito del comune di Venezia
Passato dal Demanio al comune negli anni '90
è stato ampiamente restaurato e ristrutturato al fine di ottenere
4 grandi sale di circa 400 mq con relativi spazi per uffici e servizi
oltre al chiostro quattrocentesco e un giardino di circa 4000mq
"Cosmo" era sicuramente una di quelle che aveva fatto più parlare di sé negli anni recenti
e creando uno spazio di produzione musicale alla Giudecca
l'unica realtà invitata a lasciare gli spazi entro la fine dell'anno
anche riguardo le accuse di poca trasparenza
assicura che fornirà i chiarimenti richiesti appena possibile
SerenDpt in una nota diffusa in serata respinge le accuse
spiegando di aver cercato di coinvolgere nella sua missione operatori del settore culturale
individuando una giovane associazione (Venice Electroacoustic Rendez-Vous - VER-V) di cui faceva parte anche Emanuele Wiltsch Barberio
Il progetto culturale tra VER-V e SerenDpt fu denominato Cosmo. Da questa ‘joint venture’ iniziale - è la ricostruzione del concessionario - nacque Cosmogram
SerenDpt rivendica di aver offerto gratuitamente a VER-V una stanza a sé stante (sala affreschi) che poi fu ‘ereditata’ da Cosmogram
Il rapporto tra la neonata Cosmogram e SerenDpt venne normao da un accordo privatistico tra le parti.
nonostante l’apprezzamento da parte di tutti delle produzioni culturali di Cosmogram
eventualmente il rapporto tra SerenDPT e Cosmogram si incrinò a causa del comportamento non irreprensibile di Emanuele Wiltsch Barberio che si dimostrò poco disponibile a fare squadra per una missione comune» è l'accusa in replica di SerenDpt
che giustifica la scelta di non rinnovare non rinnovare l’accordo di ospitalità con Cosmogram che scade il 31 Dicembre del 2024 dato che «comunque una startup dopo tre anni di insediamento in un incubatore dovrebbe lasciar spazio a nuovi talenti»
Home / Ministro / Il Ministro Nordio visita la Giudecca e l’ex casa lavoro SAT
ha visitato questa mattina la Casa di reclusione femminile di Venezia Giudecca
Il Guardasigilli si è recato nella sezione detentiva per salutare le 94 detenute presenti
ha incontrato il personale in servizio nell’istituto
che conta complessivamente oltre 140 unità fra Polizia Penitenziaria
esprimendo loro “vicinanza e ringraziamento per il difficile compito svolto quotidianamente con grande professionalità e altissimo senso del dovere”
e dal comandante di reparto dell’Istituto
ha visitato il padiglione della casa di reclusione che fino al 4 novembre ospiterà l’esposizione della Santa Sede “Con i miei occhi” per la Biennale d’arte di Venezia
Nordio ha quindi incontrato il personale per portare i saluti di buon Ferragosto
a pochi mesi dalla mia ultima visita in concomitanza con la storica presenza di Papa Francesco per l’inaugurazione del padiglione della Biennale d’arte
perché la Giudecca rappresenta un luogo simbolo del percorso di reinserimento e riscatto sociale delle persone private della libertà
in pochi mesi si sono registrate oltre diecimila visite
che hanno visto le detenute protagoniste nel ruolo di guida dei visitatori
è un luogo che può e sa essere anche un’occasione di rinascita morale e materiale“
“La rieducazione e il reinserimento sociale dei detenuti rappresentano un valore sacro sancito dalla nostra Costituzione
come già ben delineato nel recente Dl Carceri
promuovere e rafforzare ogni progetto in grado di favorire i percorsi di recupero di chi sta scontando una pena
Per realizzarli serve la collaborazione di tutti: dal prezioso coinvolgimento della società civile all’impegno dei detenuti
fino al ruolo fondamentale del personale della Polizia Penitenziaria a cui voglio mandare un ringraziamento particolare per gli sforzi profusi
la professionalità e l’umanità dimostrata ogni giorno”
Dopo la visita alla Casa di reclusione femminile della Giudecca
struttura dismessa e abbandonata fino al luglio 2024
Grazie all’opera del direttore della Casa circondariale Santa Maria Maggiore che ne ha in gestione la struttura e con la collaborazione del Comandante della Polizia Penitenziaria
nell’arco di un mese sono state realizzate delle ristrutturazioni che ne hanno consentito e consentiranno a breve termine altre opere per alloggi della Polizia Penitenziaria e per i detenuti avviati al lavoro all’esterno
Il lavoro è stato compiuto essenzialmente da detenuti coadiuvati da un assistente tecnico e proseguiranno fino al completamento dell’edificio e degli annessi per un totale di 1.000 mq
“Sono straordinariamente soddisfatto di questa iniziativa che si inserisce nel nostro progetto di utilizzazione di strutture dismesse e reintegrazione dei detenuti nel mondo lavorativo
Ringrazio le persone che si sono dedicate a questa impresa che avrà sicuramente seguito nazionale e contribuirà alla riduzione del sovraffollamento delle carceri e all’umanizzazione della pena che si attua attraverso l’attività lavorativa“
Domenica 3 novembre l’associazione Fiori di Cactus ODV di Camposampiero (PD) organizza la “Passeggiata tra le calli della Giudecca”
iniziativa di sensibilizzazione sul tema della prevenzione del tumore al seno
Ritrovo e iscrizione dei partecipanti sono previsti alle ore 10 presso la Casa di reclusione femminile della Giudecca
Proprio con questo istituto carcerario l’associazione ha avviato un progetto che ha permesso di insegnare alle detenute un importante pratica di prevenzione come quella dell’autopalpazione
mentre la conclusione è prevista alle 11.30
quando ci saranno i saluti finali e verrà distribuito un piccolo presente simbolo della prevenzione
L’iniziativa rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa” ed è organizzata col patrocinio del Comune di Camposampiero
L'associazione Fiori di Cactus ODV è nata per offrire un aiuto alle donne operate al seno
a coloro che devono affrontare questa esperienza e ai malati di tumore in generale
quasi tutte donne operate che hanno superato positivamente il trauma
Ancor più efficaci per altri 3 anni le procedure operative attive nel nostre territorio comunale fin dal 2016
Al Parco san Giuliano una camminata non competitiva e test gratuiti per peso corporeo
Venerdì 9 maggio è in programma la relazione dal titolo “Guida ai servizi sanitari”
Quest'anno la manifestazione coinvolgerà anche i Comuni di Marcon e Quarto d’Altino
Lunedì 28 aprile è in programma la relazione dal titolo “Le lesioni muscolari e articolari nella pratica sportiva – Prevenzione e cura”
Il provvedimento segue la presentazione della campagna contro la proliferazione delle zanzare promossa dal Comune in collaborazione con Veritas e Ulss 3 Serenissima
Sabato 12 aprile a Zelarino una serata conviviale e di informazione per far conoscere l’associazione e la sindrome
I prodotti possono essere ritirati in 22 sedi di Veritas e del Comune
Sabato 12 e domenica 13 aprile al Forte Marghera
Nel centro conferenze del NH Laguna Palace ci saranno conferenze
In programma sabato 5 aprile al Centro Culturale Candiani
La presidente Damiano: “Dobbiamo riconoscere i campanelli d’allarme e combattere questa malattia che colpisce ragazze e ragazzi sempre più giovani”
Durante la giornata saranno disponibili le visite guidate del bosco
Alla Giudecca, dalle alte vetrate della fabbrica in mattoni rossi, dietro corposi e antichi tendaggi, tutti hanno sempre sperato nel momento di eureka, un raggio di sole incidente e un soffio di vento a muovere la stoffa, per poter sbirciare all’interno gli artigiani al lavoro
Chiunque altro, anche se parte dell’azienda, non ha mai avuto accesso alla produzione dei meravigliosi tessuti Fortuny. In una palazzina accanto, Elsie McNeill Lee, che era esclusiva distributrice di Fortuny in America, nel ’49 crea la sua dimora, quando, defunto il geniale Mariano Fortuny y Madrazo, la moglie Henriette le cede l’azienda.
La fabbrica Fortuny sull’isola della Giudecca.
Divenuta in seguito contessa Gozzi, McNeill Lee trasforma quelle stanze con gusto americano e crea uno splendido giardino. La storia si ripete nel 1988, quando la contessa offre la vendita di Fortuny al fidato amico Maged Riad e oggi i figli Mickey e Maury ne hanno preso le redini come ceo e direttore creativo.
Tavolo e lampadario in vetro di Murano a righe di Minassian, cubo brutalista di Adrian Pearsall (1970), poltrona Viscontea di Simon Gavina (1980).
«Questo progetto rende omaggio alla nostra storia, abbracciando nuove esplorazioni»
Dettaglio di una delle stanze della villa.
E in quelle stanze, chiuse da quasi trent’anni, hanno invitato Chahan Minassian, designer con vite e progetti nel mondo, molti in laguna, a reinterpretare con passo attuale la produzione tessile mescolandola a pezzi suoi e da collezione. Una casa-galleria in continuo divenire, vivibile e vissuta, dove tutto è in vendita.
Dettaglio di una delle stanze della villa diventata casa-galleria grazie a Chahan Minassian.
Libreria Gritti di Andrea Branzi (1981), divano Omnibus di Vladimir Kagan rivestito con tessuto Fortuny (1953), tavolino Chevron Canal Grande in vetro di Murano e bronzo e tappeto Accademia entrambi di Minassian. A parete, tessuto Fortuny.
«Ogni volta che guardo l’archivio scopro nuove storie, è difficile scegliere, ma è anche una grandissima ispirazione. Così, per esempio, per abbinare diverse fantasie ho preso delle larghe strisce di tessuto orizzontale, ma le ho affiancate in verticale creando un parato patchwork», dice Chahan, per spiegare il suo attualizzare il mito.
«Non si tratta di uno showroom, perché è una casa, che suggerisce atmosfere. Dona un’esperienza unica, questo è il lusso. D’altronde questa non è una tavolozza bianca da cui partire». Ma un viaggio di una leggenda da portare nel futuro.
«Come Elsie McNeill Lee ha incontrato l’artista Fortuny e ha imparato e ha progredito… così facciamo noi oggi, siamo vagoni di un treno»
A parete, fotografia Hallucination di Garo Minassian e, nello studio, raro tavolo in bronzo scolpito di Paul Evans (1973), scultura in marmo Fleur du mal di Marie Khouri, lampada Quartz di Minassian e dipinto di Kostas Papakostas.
La scalinata che collega i vari piani della villa.
Si festeggerà sabato 22 marzo il primo compleanno di Zenobia
la palestra popolare che vuole essere anche spazio di aggregazione e mutualismo
Con l'occasione l'associazione offre una giornata intera di sport e socialità
che permetta la partecipazione di tutti coloro che in questo anno hanno attraversato lo spazio
con lezioni aperte e gratuite di tutte le discipline che la palestra offre
Alle ore 12:30 un pranzo a sostegno di Zenobia
che vorrebbe aprire la stagione delle "magnade in campo" organizzate la scorsa estate
momenti di quartiere in cui condividere il pasto in un'atmosfera di comunità.
Alle 15 un'ospite d'eccezione dalla Germania: Giorgia Bernardini
giornalista sportiva e autrice di numerosi libri sullo sport
presente per una chiacchierata informale con il pubblico
Gli organizzatori spiegano che si partirà dalle esperienze dirette degli atleti e delle atlete della palestra per riflettere insieme su come lo sport possa essere non solo un’opportunità di crescita personale
ma anche un potente strumento di trasformazione sociale
Per finire alle 18:30 brindisi e aperitivo accompagnati da una jam session aperta
alla quale sono invitati tutti i musicisti che hanno accompagnato le serate di Zenobia
Saranno presenti come negli altri eventi gli amici del collettivo di cuochi Tocia
ad arricchire la proposta culinaria con la loro rassegna "i pani e i pesci"
di Patrizia Comuzzi
la vista di quelle opere avrà avuto un senso solo se il nostro sguardo si sarà ribaltato acquisendo una visone lontana dalle modalità normalmente riservate a quel luogo
se saremo capaci di cambiare qualcosa o qualcuno come faceva la Kore sulla terra mortale
Il titolo scelto da Perego provoca già un disorientamento interpretativo: una colombaia è uno specifico spazio architettonico dedicato al ricovero di colombi e piccioni che trova spazio nel sottotetto di case rurali e
La colombaia si differenzia dalla voliera non solo perché destinata ad una stretta specificità ornitologica
ma soprattutto per la totale mancanza di una forzata coazione dei suoi ospiti che possono transitare liberamente dalle piccole aperture che la caratterizzano
le finestre sbarrate mostrano piccoli indumenti e padelle o braccia che hanno semi-atrofizzato la loro capacità di volare
limitandosi a sbattere la posateria a loro concessa per protestare o salutare chi se ne va
Dopo un prologo a colori che racconta l’inizio della quotidianità di chi
la storia di Dovecote inizia proprio con l’attraversamento di uno degli antichi varchi per volatili che dà all’osservatore la possibilità di vedere una realtà inedita
Il taglio di una ciocca di capelli è un simbolo potente
è il gesto ancestrale più antico di condivisione e
il detonatore per l’affermazione di diritti primari irrinunciabili
Nei rituali legati alla morte è la rabbia che cerchiamo di contenere
è il dolore trascinato dalla memoria di ciò che siamo stati assorbito dalle punte dei capelli
La protagonista percorre il corridoio che la porterà all’uscita
dietro di sé il deposito degli effetti personali
ed è allora che si specchia nello sguardo sporcato di lacrime e mascara di una ragazza che viene tradotta alla Giudecca
Donne preparate a calpestare gli stessi masegni illuminati dalla luce livida di un’alba veneziana che è anche il filtro plumbeo usato dal regista per l’ultimo
intensissimo primo piano sulla protagonista che riconosce se stessa in un colombo agonizzante davanti ai suoi piedi
Boccate di nicotina e carta che avrebbero dovuto avere un sapore diverso ma che si rivelano avere la stessa tossicità cancerogena di quelle fumate in residenza
lo stesso sapore di ansia e perdita che si attacca al palato e alla lingua e scende fino ai polmoni assetati d’aria mai sufficiente a diluire l’angoscia
consapevole di non poter più volare Zoe piange
Il nostro sguardo dovrebbe riempirsi di pietas
annullando la convinzione che l’errore non possa essere contabilizzato in una vita programmata con competenza e accogliere finalmente l’idea della fragilità e di una biografia che accetti anche qualcosa di diverso dalla vittoria
L’uomo assumerebbe un comportamento involontario impeccabile
totalmente aderente alla giurisprudenza che lo costringerebbe
ad una detenzione senza fine all’interno di un corpo e di un pensiero condizionato
L’annullamento di ogni possibile scelta non coinvolge la protagonista del corto di Perego
Nel momento di riappropriarsi della propria vita attraverso quegli effetti personali
che entrando alla Giudecca aveva dovuto depositare perché incompatibili a quel luogo
decide di non portare con sé il suo Crocifisso
Da donna libera affronterà le difficoltà reagendo con la forza che saprà trovare in se stessa o negli uomini e nelle donne che saranno accanto a lei
La protagonista abbandona un dio che non le serve e lo fa disfacendosi di un simbolo
mentre Perego recupera l’immensità umana della fede in una sequenza dedicata alle suore nella cappella sconsacrata dedicata a Maria Maddalena
La voluta identità formale tra religiose e i sacchi sottolinea una delle più importanti necessità delle donne in carcere che non hanno bisogno di assorbenti
di ricevere quei beni di prima necessità affettiva ed empatica che le suore potrebbero contenere all’interno del loro guscio carnale
Il gigantismo scelto da Cattelan costringe l’osservatore ad allontanarsi per acquisire la realtà di un’immagine che vuole incombere su noi uomini liberi
l’arroganza di auto-definirci giusti e farci percepire
Quella di Cattelan è la visione di chi si è abbassato fino a condividere l’aria di quel senza tetto
È lo sguardo degli uomini che hanno capito che non sono i clochards ad invadere le nostre strade
l’unico spazio intimo che possono credere di possedere
un luogo pubblico che è di tutti e di nessuno contemporaneamente
Cattelan conduce i suoi osservatori in territori emotivi scoscesi
su piani inclinati in totale assenza di attrito nascondendo sotto un’apparente superficialità linguistica e concettuale improvvise penetrazioni nell’Ego più tutelato e protetto dove la risposta non è mai binaria
La lettura epidermica dell’opera favorisce la centralità etica dell’uomo incensurato e il ruolo paternalistico che assume naturalmente verso chi ha commesso un reato e si trova nella situazione precaria di doverlo espiare
saranno le residenti a confortare gli uomini liberi che vivono una notte insonne e senza appello trascorsa aspettando il ritorno delle luci di un’alba che tarda ad arrivare
sorridenti era il loro mondo quando tutto doveva ancora incominciare
quando tutto poteva accadere in maniera diversa o non accadere affatto
Sono immagini comuni appartenenti agli album di tutti
scene sovraesposte da un viraggio temporale che sottolineano l’identità tra le nostre vite e le storie delle residenti
In maniera più bruciante e drammatica Henry Hergreaves
racconta gli ultimi pasti dei condannati a morte americani
Hargreaves e la Tabouret ci chiedono di guardare ogni uomo come se stessimo osservando il nostro stesso riflesso fino a muovere un sentimento incondizionato verso il mostro o il nostro stesso nemico
una bistecca succulenta possono rimaterializzare ologrammi mnemonici di pomeriggi assolati e barbecue di inizio luglio
L’inarrestabile potenza del fuoco diventa solida materia litoide che le parole
coinvolgono in una reversibilità contronatura capace di innescare una combustione in ogni osservatore e da lì incendiare il pensiero e il giudizio collettivo
Eimear racconta un ambiente distopico e cronologicamente incollocabile
appartenente ad una comunità che indossa abiti della tradizione e altera la fisionomia del volto con inquietanti maschere di lattice verde
Al contrario non utilizzare i device vuol dire stare dentro la situazione e non sulla distratta superficie pixellata del cellulare che surroga la nostra esperienza con un’eredità di dati video che stenteremo a riconoscere e non saremo in grado di trasmettere agli altri se non con impulsive condivisioni multiple destinate alla cancellazione
Sono gli occhi nudi i protagonisti del Padiglione Vaticano
occhi retinici su cui crediamo di poter e dover fare unico affidamento
Claire Fontaine esprime il divieto a scadenza delle detenute di guardare dall’interno del penitenziario verso la laguna aperta
ma anche un paradosso concettuale che nega la funzionalità della torretta
il controllo di quel primo lunghissimo corridoio di accesso e di qualsiasi introduzione di vita dall’esterno verso l’interno
il collettivo apolide acceca tutti gli occhi di Argo Panoptes
indumenti e oggetti appartenuti a donne di diversa capacità economica
genere e indirizzo sessuale per condurre lo sguardo dell’osservatore verso l’alto
oltre quell’occhio di Dio che non è parte della scultura
ma è solidale all’architettura che la contiene
La nascita della Giudecca deve percorrere canali in salita e sfruttare un’attrazione inversa
verso un cielo indifferentemente terso o nuvoloso
simbolo costante di libertà di pensiero e azione
ich fuhre personlich baader meinhof durch die Dokumenta
un’opera-invito destinata al gruppo terroristico Baader-Meinhof
L’artista tedesco era convinto che le opere presenti in mostra avrebbero mutato lo sguardo della coppia che stava terrorizzando l’Europa ed interrotto il loro compulsivo flusso di violenza
perché soltanto gli uomini e le civiltà che hanno imparato a conoscere la bellezza sono in grado di fare la pace e di interrompere l’odio
È un evento che potenzierà le negoziazioni per il miglioramento del sistema carcerario
contribuirà ad accelerare la soluzione del sovraffollamento e reinserimento
delle depressioni e dei suicidi dei residenti
È un’installazione che ha permesso a molti uomini e donne di vedere con i propri occhi le opere e gli spazi carcerari nella realtà e non solo tra le pagine dei legal thriller o sullo schermo cinematografico
Il racconto delle opere fatto dalle guide residenti comunica
L’attraversamento della zona per le passeggiate (che nei film viene chiamata spazio per l’ora d’aria) mi è sembrato irreale perché non riuscivo a valutare la differenza tra me e le due donne che
Non riuscivo a realizzare automaticamente che io sarei uscita
avrei potuto decidere di tornare a casa o cenare in un qualsiasi luogo raggiungibile in alcune ore
programmare liberamente i miei giorni futuri mentre loro non avrebbero potuto farlo fino alla fine della loro condanna
Il Padiglione Vaticano ha bisogno della pubblicazione di un catalogo soprattutto per affermare che la Giudecca ospita
un Padiglione della sessantesima Biennale d’Arte di Venezia e non un’operazione di misericordia a cui concediamo la visita e un benevolo commento
È lo sguardo che si ottiene soltanto quando
terminato il turno o la visita del Padiglione
si esce dalla Giudecca per entrare nella vita
pensando che ognuna delle residenti che abbiamo lasciato all’istituto penitenziario potrebbe essere accanto a noi
il riflesso di una nostra possibilità di errore che in un’altra famiglia
Nota: In riferimento al corto di Marco Perego
Zoe – nome dell’attrice Zoe Saldana – viene usato in alternativa al termine protagonista che nel corto non prevede una specifica nominazione
art a part of cult(ure) remove background noise
Registrazione al Tribunale di Roma n° 74/2010 del 16/03/2010
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una porta che si apre: l'Hortus Redemptoris della Chiesa del Redentore
per la prima volta fa entrare i veneziani e il pubblico
che si estende per circa un ettaro dalla Giudecca sino alla Laguna
domani pomeriggio la grande apertura al pubblico
Il Giardino francescano della Chiesa del Redentore è rifiorito
che ha utilizzato tutto materiale di recupero
fermandone il degrado e rivelando la sua grande bellezza
piante e alberi da frutto: "Non è solo un giardino
nè soltanto un orto: è un giardino vivente che la Chiesa del Redentore offre alla cittadinanza - ha spiegato il Ministro provinciale dei Frati minori dei Cappuccini Alessandro Carollo - Da oggi questo luogo diventa accessibile a tutti perchè c'è un bisogno sempre più grande di comunità
Per la cittadinanza e il pubblico in generale è un grande dono
come lo ha definito l'assessore al Turismo Simone Venturini: "L'emozione di oggi è quella di chi sta per scartare un grande regalo
che hanno permesso la valorizzazione di questo bene monumentale e storico per poi aprirlo ai visitatori"
L'assessore ne ha sottolineato anche il ruolo educativo
perchè un hortus come questo è simbolo dell'attesa: "Insegna che non tutto è immediato e arriva subito: la dinamica del giardino è lenta
Il restauro è stato opera della Venice Gardens Foundation
la medesima che ha realizzato quello dei Giardini Reali di Piazza San Marco: "È una grande gioia e un grande onore poter inaugurare oggi l’Orto Giardino
del Convento del Santissimo Redentore - ha dichiarato la presidente Adele Re Rebaudengo - Un luogo di rara bellezza e di mirabile accordo fra spirito e natura
alta espressione della spiritualità cappuccina
Il restauro e la rigenerazione sono stati fatti in linea con i principi di conoscenza
di un patrimonio botanico e architettonico di assoluto valore storico e culturale non solo per la città di Venezia ma per il mondo intero"
Il grande lavoro di restauro conservativo è costato circa 5milioni 800mila euro: 2 i milioni dal Pnrr
Il Giardino della Chiesa del Redentore sarà aperto al pubblico il giovedì, venerdì e sabato, in orario che seguirà le stagioni. Dal 31 ottobre 2024 al 31 marzo 2025 dalle ore 10 alle ore 16:30. Per informazioni: www.venicegardensfoundation.it
per il Contributo di accesso a Venezia che sarà applicato per altre 48 giornate nell’arco dell’anno in corso
Ben 10.722 le verifiche effettuate sui QR-code da parte del personale dedicato
parte del porto commerciale e dell'area delimitata da AVM/Vela nei punti di approdo dei pontili dell'area Cornoldi
Nei prossimi giorni verrà attivato il portale al seguente link https://cda.ve.it/it
Questa mattina nel piazzale della Stazione erano presenti l’assessore al Turismo Simone Venturini e l’assessore al Bilancio Michele Zuin
Da venerdì 18 aprile tornano in azione i Guardians in piazza San Marco e nell'area di Rialto
Fino al 22 aprile la città si presenterà al pubblico internazionale con una serie di appuntamenti che sveleranno l’essenza veneziana attraverso una combinazione di cultura
Gli assessori Tomaello e Mar alla presentazione della gara del 5 aprile
Il contributo sarà di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno dall'arrivo e di 10 euro per chi prenota dal terzo giorno antecedente la visita
I bandi per figuranti sono scaduti il 31 dicembre 2024
Entro fine aprile sarà pubblicato il nuovo bando
L'assessore al Turismo Simone Venturini è intervenuto questa mattina all'apertura della settima edizione di "Venice Hotel Market 2025"
evento organizzato dall'Associazione Veneziana Albergatori (A
Mar: "È fondamentale condividere esperienze sui temi dei servizi
valorizzando l'evoluzione del turismo di qualità e la promozione del territorio"
Annota nel suo diario di viaggio Beniamino da Tudela
il rabbino esploratore che fu a Trani nel 1165: «In due giorni di viaggio arrivai a Trani
situata in riva del mare; grazie alla comodità del suo porto
Trani è luogo di raccolta dei pellegrini diretti a Gerusalemme; è una città grande e bella
abitata da circa 200 ebrei con a capo rabbi Eliah
rabbi Nathan il commentatore e rabbi Yaaqov».Le violenze della storia e poi gli editti di espulsione cinquecenteschi avrebbero posto fine a tale idilliaco affresco
E solo in anni recenti la sinagoga medievale Scolanova
all’esterno dell’edificio convivono una Stella di Davide e una campana
architetto e vicepresidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia (Fbcei)
È una consapevolezza da rafforzare e va in quella direzione l’evento “Progetto Trani ebraica” in programma la mattina di venerdì 7 febbraio nell’auditorium di un istituto tecnico cittadino
con la partecipazione tra gli altri dello stesso Funaro
dello storico Giancarlo Lacerenza e dell’architetto Giorgio Gramegna
progettista della sezione ebraica del museo diocesano
Per il Comune sono previsti gli interventi tra gli altri del sindaco Amedeo Bottaro e della consigliera Irene Cornacchia
agendo attraverso un piano di segnaletica e cartellonista ad hoc
C’è tanto da conoscere e l’intenzione è di favorire la trasmissione di informazioni anche in digitale»
che fa parte di un gruppo di lavoro istituito nel 2023 per far risaltare l’area «dal punto di vista culturale
Nel corso dell’evento sulla Trani ebraica sarà presentato il logo dell’iniziativa
«scelto da una commissione qualificata tra numerosi progetti»
è stato condiviso «con le scuole e con le organizzazioni turistiche attive localmente»
insieme ad altri soggetti interessati «a questa operazione di rilancio»
è iniziato con la pubblicazione anni fa di un libro da parte di uno studioso tedesco: il professore di Storia del tardo medioevo e della prima modernità Benjamin Scheller
«ha svolto una poderosa ricerca sulla presenza ebraica a Trani
individuando i luoghi di residenza e le collocazione delle varie attività commerciali; le sue mappe riportano nomi
mestieri e altre informazioni per ricomporre pezzi di quel mondo
attinte da uno studio negli archivi dell’arcivescovado»
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Alla Giudecca la situazione continua a essere critica
anche in giorni in cui l'acqua alta ha picchi limitati
Venerdì 1 novembre era una giornata di sole e bel tempo
con Venezia invasa dai turisti come normale in un venerdì festivo
Eppure la riva della Giudecca - così come altre zone più basse della città
ma meno attraversate - si è trovata invasa dall'acqua
in quanto la marea ha raggiunto un picco massimo di 85 centimetri
che di per sé non sarebbe sufficiente a "invadere" la fondamenta; ma
come residenti ed esercenti denunciano da tempo
alla marea si aggiunge quotidianamente il moto ondoso provocato da mezzi sia privati sia pubblici.
la no profit che gestisce la chiesa di Cosma e Damiano spiega che la collaborazione non funzionava più: «Una startup deve camminare da sola»
l'assessora al Patrimonio Paola Mar comunicava di aver ricevuto l'appello
chiarendo che «come Amministrazione
abbiamo affidato la concessione a SerenDPT fino al 2027
concordando anche un regolamento di condominio
che tutte le realtà presenti sono tenute ad osservare»
Mar ha dichiarato: «Nel pieno rispetto dei rapporti tra soggetti privati
proverò a sentire nei prossimi giorni le parti interessate
per avere un quadro ulteriore della situazione
certo non aiuta nel perseguimento di una soluzione conciliatoria»
Di fatto ci troviamo davanti a una querelle tra privati con interessi diversi
che si parla in questo caso di uno spazio pubblico dato in concessione
la società no-profit che gestisce lo spazio come incubatore d'impresa dal 2018 (fino al 2027
tirato in causa da Cosmogram per «richiamare SerenDpt alle proprie responsabilità» non c'entrerebbe nulla in questa storia. «Il rapporto è tra privati
non stiamo gestendo un incubatore per conto del Comune
l'amministratore unico di SerenDpt Luca Giuman - Abbiamo vinto un bando nel 2018 presentando un progetto e una proposta economica
Ci sarà un nuovo bando nel 2027 e Cosmogram se vorrà potrà presentarsi con un suo progetto» chiude Giuman
va bene prendersela con SerenDpt per la scelta fatta - non rinnovare il contratto a Cosmogram - ma lasciate stare il Comune.
le ragioni della rescissione appaiono chiare: Cosmogram
con il suo creatore Emanuele Wiltsch Barberio
un progetto autonomo da SerenDpt (Cosmogram appunto)
e dall'altra reso troppo difficile la collaborazione all'interno degli spazi
quando ci sono state le collaborazioni con Eno
gli abbiamo permesso di restare dentro per altri due anni
ma ora è giusto che cammini con le proprie gambe
gli incubatori di impresa per loro natura sono stazioni transitorie» spiega Giuman
Che sottolinea come non ci sia stata alcuna rescissione
Il contratto era in scadenza il 31 dicembre e non sarà rinnovato
come è accaduto ad altre realtà che sono passate per la chiesa di Cosma e Damiano per poi creare un'impresa con sede altrove a Venezia.
Giuman sostiene di aver messo sull'avviso Wiltsch Barberio a riguardo: «Se pensava di fare di quegli spazi un asset aziendale commetteva un'errore
non avendo alcun diritto su quell'edificio» esplicita Giuman
Che non vede possibilità che il rapporto continui. «Non capisco perché chi ha firmato l'appello chieda a noi di ospitare Cosmogram
è giusto che abbiano uno spazio a Venezia
ma non si va a casa d'altri a chiedere di ospitare un proprio amico» ironizza Giuman
che chiarisce come concerti ed eventi nella chiesa non si interromperanno di certo
che non convince l'amministratore di Cosmogram e ideatore di Cosmo
Emanuele Wiltsch Barberio. Wiltsch nota che nel 2019 è stata consegnata (all'associazione Verv di cui faceva parte) una stanza vuota e senza servizi
Il beneplacito di SerenDpt nel lancio del progetto Cosmo c'è stato
ma l'utilizzo dell'abside della chiesa si è sempre pagato. «Abbiamo rilanciato un luogo in abbandono rendendolo attrattivo anche per musicisti di livello internazionale
abbiamo aiutato SerenDpt e gli spazi della chiesa a crescere e diventare un punto di riferimento riconosciuto» sottolinea Wiltsch Barberio.
il passaggio dal progetto più informale di Cosmo alla srl Cosmogram
sarebbe servito proprio a chiarire le responsabilità reciproche e i costi da sostenere: è stato stipulato a inizio 2023 un accordo quadro per l'utilizzo dell'abside della chiesa
accordo rinnovato per il 2024 ma stralciato da SerenDpt alla fine dell'aprile 2024
pochi giorni dopo che in quell'abside si era tenuta la presentazione del Padiglione Italia della Biennale
Gli spazi dell'abside sono già stati sgomberati
con il mancato rinnovo del'ospitalità
anche le stanze dello studio di registrazione andranno smantellate. «So benissimo che non possiamo restare qui per sempre
ma parliamo di una startup creata a fine 2022
di un accordo quadro stipulato a inizio 2023
che deve spiegare perché in uno spazio pubblico come questo un progetto come il nostro può essere allontanato arbitrariamente» dice ancora Emanuele Wiltsch.
Se gli si chiede perché creare uno studio di produzione simile in uno luogo di quel tipo
di proprietà comunale in concessione a un privato
non ha dubbi. «C'era bisogno di una realtà così a Venezia
che permetta di avere un luogo in cui creare con costi contenuti
il lockdown mi ha dato modo di riflettere e fare qualcosa di nuovo
La sto facendo per senso civico verso la Giudecca e Venezia
per richiedere trasparenza» rincara Wiltsch Barberio
che spiega di aver informato già da mesi il comune riguardo l'evolvere degli eventi
La città di Trani rilancia il suo quartiere ebraico con la presentazione del logo All'istituto Tecnico “Aldo Moro”
Il Patriarca Francesco Moraglia ha presieduto questa mattina a San Marco la Santa Messa nella…
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Per tutto ciò, di cuore, si ringraziano le comunità parrocchiali dei santi Vito e Modesto di Spinea, di san Giovanni Battista in Briana di Noale e dell’Annunciazione B.V. in Stigliano con i rispettivi parroci, don Riccardo Zanchin e don Giovanni Fighera, e, in particolare, i gruppi giovani di queste comunità per il grande impegno, la sensibilità e generosità dimostrata.
“La generosità delle piccole cose allarga il cuore” dice papa Francesco, possa essere per tutti noi un augurio per vivere in pienezza il nostro cammino in speranza e fraternità.
Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Da quasi un mese, nella sua malattia, Francesco è sostenuto giorno e notte da una incessante preghiera...
Trump vuole a qualsiasi costo arrivare a una pace con Vladimir Putin e definire...
Quelle che molti ritenevano delle “sparate” un po’ eccentriche di...
La scienza al servizio della ricostruzione storica, anzi preistorica; lo studio del Dna dei reperti fossili...
La prospettano come una vera e propria rivoluzione del trasporto pubblico, gli amministratori comunali...
Treviso si è fermata, martedì 29 giugno, per le esequie di Giancarlo Gentilini. Prima il corteo dell’autobara...
Il sindaco “sceriffo” se n’è andato. Giancarlo Gentilini è morto il 24 aprile scorso, all’età di 95 anni,...
tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici)
ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
La lettera di assunzione per il 2025 reca la clausola: "entro il 22 aprile
salvo slittamenti dovuti a ritardi nei lavori"
Filcams: «Prima erano garantiti 8 o 9 mesi di occupazione»
La società: «Nostro interesse rispettare i tempi e riavviare»
L'hotel Cipriani del gruppo Belmond alla Giudecca si riqualifica
Ma dilaga la paura per i 180 lavoratori stagionali della struttura
fra le otto in Italia premiate con tre chiavi Michelin
e miglior albergo del mondo nel 2023 secondo la guida francese La Liste
Tutto è iniziato con la lettera inviata al personale storico
che contiene il diritto di priorità nell'assunzione per la stagione 2025
è attivo infatti solo da primavera ad autunno di ogni anno
Gli spazi del complesso si sviluppano prevalentemente all'aria aperta
giardini e passeggiate che sfruttando il bel tempo
Di solito - spiegano i 180 stagionali sui 250 addetti totali al servizio delle 79 camere - sono almeno otto o nove i mesi di attività
E c'è una clausola in particolare che li mette in allarme
«L'assunzione è prevista entro il 22 aprile 2025
salvo slittamenti nella data di apertura dovuti a ritardi nei lavori»
L'hotel Cipriani fa sapere che è interesse della società rispettare i tempi di consegna del prodotto e quindi riavviare
per garantire una riapertura ad elevati standard di qualità
Ma stavolta si tratta di una riqualificazione straordinaria
«Interventi massicci e sicuramente già avviati da mesi - commenta il sindacato Filcams - Al tavolo sindacale di questa riduzione del periodo lavorativo non si era parlato
Cosa succederà se le opere dovessero ritardare mettendo a rischio per i dipendenti la possibilità di chiedere il contributo di disoccupazione per l'inverno?»
Nel progetto di ammodernamento il numero delle stanze non prevede variazioni
Inoltre l'investimento sulla professionalità non è in discussione
visto che 250 addetti sono dedicati ai servizi di 79 camere
L'hotel mantiene il riserbo sul progetto sottolineando che per una struttura come il Cipriani un aggiornamento era ineludibile
«Il tavolo delle trattative non è stato più convocato - prosegue il sindacato - Abbiamo raccolto la preoccupazione dei lavoratori e per questo speriamo che il dialogo riprenda
il prossimo anno attiveremo tutte le misure necessarie a tutelare i dipendenti»
Nello storico hotel di lusso aperto nel 1958 alla Giudecca soggiornano le star del cinema. Da Sophia Loren a Mick Jagger
Da Brad Pitt e Angelina Jolie a George Clooney
la società ha aumentato di cinque milioni di euro gli incassi rispetto al 2023
La visita del ministro della Giustizia italiano
alla Casa di reclusione femminile della Giudecca di questo giovedì
è stata l'occasione per ribadire l’impegno e le azioni di sostegno al mondo carcerario veneziano da parte del Patriarcato di Venezia attraverso progetti messi a punto e rilanciati in questi mesi
“Casa San Giovanni XXIII” - nei pressi di piazzale Roma a Venezia
con il progetto “Dal carcere alla comunità” - è un segno tangibile dell’impegno profuso per l’azione di educazione e reintegrazione sociale di coloro che sono sottoposti a misure detentive per favorire l’esecuzione penale esterna e la promozione umana e l’integrazione sociale di persone svantaggiate
Grazie alla convenzione sottoscritta nello scorso mese di aprile tra il Patriarcato di Venezia
e la società cooperativa sociale Nova
la Chiesa di Venezia ha già messo a disposizione dieci posti a favore di persone in esecuzione penale: accanto ai cinque posti già disponibili per donne
presto ne saranno disponibili altri cinque per uomini così da coprire l’intero numero di posti assegnato al territorio veneziano
In occasione della visita pastorale di Papa Francesco a Venezia
presso la “Casa San Giuseppe” alle Muneghette (nella zona di Castello) sono stati predisposti otto minialloggi - “Dimora Betlemme” - per persone in momentanea difficoltà abitativa; alcuni di questi sono destinati con particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità che interessano la realtà femminile di reclusione e piccoli nuclei familiari con la presenza di minori
A partire dai primi mesi del 2025 il Patriarcato di Venezia interverrà ulteriormente
mediante la Caritas Veneziana e con la collaborazione di realtà cooperative già impegnate nel settore del co-housing e del social housing
predisponendo ulteriori 20 posti in mini alloggi con servizi comuni ed accompagnamento sociale per soggetti maschili che si trovano in difficoltà abitativa o inseriti in progetti di reinserimento a seguito di misure detentive
si è interfacciato personalmente con realtà imprenditoriali del tessuto produttivo veneto e le locali Camere di Commercio
anche mediante il coinvolgimento della Fondazione Marcianum
Ora sta promuovendo una rete di soggetti imprenditoriali disponibili ad attivare percorsi e opportunità che favoriscano il reinserimento lavorativo di donne e uomini che si trovano nel periodo terminale delle misure detentive
Tali processi e progettualità vanno ad offrire prospettive di reinserimento e nuova dignità alle persone ospiti delle case di reclusione e alle rispettive famiglie che quotidianamente sono già accompagnate e assistite
mediante le due cappellanie presenti nella struttura della Giudecca e in quella di Santa Maria Maggiore
Una turista francese cade in laguna e scompare sotto gli occhi dei figli: il titolare di una pizzeria
A febbraio a cadere nello stesso tratto di laguna era stato un cagnolino
che non riusciva a capire come tornare a riva: una donna arriva
Gli "eroi" della Giudecca si chiamano Fabio Bognolo
La coppia è stata accolta questa mattina a Ca' Farsetti dall'assessore alle Attività produttive Sebastiano Costalonga
l'assessore ha ringraziato Fabio Bognolo e Valentina Comin per il gesto di grande altruismo
consegnando loro il gagliardetto della Città di Venezia: "Due gesti che ci inorgogliscono"
un mercatino della creatività handmade e uno di produttori agricoli locali
Via Garibaldi si trasforma in un percorso d’arte
Al Parco Albanese ogni prima domenica del mese da maggio a settembre
Il mercatino di artigiani locali è allestito nella Pescheria del mercato di Rialto
I pittori dell’Associazione La Torre espongono le proprie opere in via Palazzo
Mercoledì 30 aprile Alice Guerra presenterà il suo ultimo libro
Dal 25 aprile al 1 giugno esibizioni ludico-sportive
animazione per bambini a cura delle associazioni del territorio
esposizione di piante e fiori e apertura dell’uovo di cioccolato gigante
Al via la sperimentazione della gestione delle Fiere in collaborazione con Ascom e Ambulanti Goia
Appuntamento dall’11 a al 13 aprile con prodotti hand made
Il provvedimento passerà al voto del Consiglio comunale
Gli agenti hanno riscontrato diverse irregolarità
Si potrà curiosare tra tanti banchetti che esporranno prodotti handmade
è prevista una giornata speciale dal titolo “Road to Venezia Comics”
all’insegna del divertimento e della fantasia
Sabato 12 e domenica 13 aprile Tutto in piazza propone la “L’orto in piazza”
una mostra-mercato con prodotti dell’orto e della creatività handmade
Sabato 12 e domenica 13 aprile nel chiostro di San Francesco della Vigna
la motonave "Giudecca" salpata da Chioggia in direzione Venezia
venne affondata all’altezza dell’isola di Pellestrina a seguito di un'incursione aerea
nella Chiesa di Ognissanti di Pellestrina si è tenuta la cerimonia di commemorazione alla presenza del consigliere delegato ai Rapporti con le Isole Alessandro Scarpa 'Marta' e del presidente della Municipalità di Lido Pellestrina Emilio Guberti
Dopo la Messa sono state deposte due corone d'alloro: una sull'opera in bronzo dello scultore Giuseppe Vio
e l'altra sul cippo posto nella laguna antistante il piazzale in memoria delle 67 vittime
"Una commemorazione molto sentita dalla comunità di Pellestrina e S.Pietro in Volta - ha dichiarato Scarpa Marta - E' sempre emozionante vedere tanti cittadini ed associazioni che non vogliono dimenticare un importante evento che si celebra da 80 anni
Un ringraziamento va a loro e alle parrocchie dell'isola di Pellestrina
comunità accogliente e particolarmente legata a queste cerimonie"
da sempre molto sentite dalla cittadinanza
hanno preso parte una delegazione di soci della sezione di Venezia dell’ANVCG - Associazione nazionale Vittime Civili di guerra e del Comune di Chioggia
associazioni combattentistiche e di volontariato
la banda musicale e i volontari di protezione civile
Un progetto Speciale per la Biennale Architettura 2025 che prende vita a Forte Marghera nella Polveriera Austriaca
Entrambe le visite sono gratuite ma su prenotazione
Forte in Fiore è aperto dalle 9 alle 19 con ingresso gratuito
Sabato 10 e domenica 11 maggio nel parco di via Torre Belfredo
Presenti il presidente della Biennale di Venezia
Pietrangelo Buttafuoco e il sindaco di Venezia
Il testo di Daniele Resini racconta in 600 fotografie la storia dei ponti veneziani
Al Candiani giovedì 8 maggio fa tappa il tour di presentazione di Soloist
il nuovo album in solo di Davide “Boosta” Dileo
In programma da sabato 17 maggio al Teatro Aurora
L’assessore Mar: “Innovazione e tradizione si sono unite e hanno coinvolto anche i giovani chef della scuola Barbarigo”
Arrivano da mercoledì 30 aprile Thunderbolts*
La presidente Damiano: "Abbiamo voluto affidare alla musica della Gom il nostro messaggio di libertà
"Anche oggi voglio ringraziare tutti i sindaci e tutte le persone presenti qui" ha detto il sindaco della Città di Venezia e della Città metropolitana
In programma dal 29 aprile al 6 maggio nella Sala Palazzo della Provvederia di Mestre
Convenzione con il settore ambiente del Comune per legittimare l'Aps a curare piante e aiuole su un'area di 8mila mq
Il verde dell'intera via Giudecca sarà affidato alla comunità patrimoniale
Nei giorni scorsi l’adozione è stata formalizzata attraverso la firma di una convenzione con il settore ambiente del Comune di Reggio Calabria
“Questo atto ci legittima a curare e abbellire tutte le aiuole della via"
afferma la presidente della comunità patrimoniale, Simona Lanzoni. “E' un momento importantissimo per noi e per le generazioni future”
Sono passati due anni da quando la comunità patrimoniale della Giudecca ha adottato la scalinata monumentale
riportando a nuova vita un sito importantissimo dal punto di vista storico e culturale per la città
Adesso si compie un notevole balzo in avanti con l’adozione del verde dell’intera via. La convenzione “Adotta il Verde” è uno strumento fondamentale che favorisce la partecipazione della cittadinanza alla cura dell’abitare
per valorizzare e promuovere la qualità dello spazio urbano come luogo concreto e di fruizione per la collettività
compresa fra via Reggio Campi e corso Matteotti
con più di 100 aiuole che costeggiano il tapis Roulant che saranno curate dall’Aps con la partecipazione dei commercianti che
hanno aderito alla comunità patrimoniale divenendo soci
“Una scelta - continua Lanzoni - che ci darà anche la possibilità di utilizzare le aree pedonali adiacenti al tapis roulant
culturale ed attrattivo da condividere con commercianti
”La partecipazione dei cittadini - sottolinea la presidente - è diventata un obbligo etico e una necessità dell’oggi; partecipare singolarmente o collettivamente
rafforza la democrazia e promuove la coesistenza per una migliore qualità della vita”
L’area di via Giudecca a Reggio ha un’importanza storica e culturale di alto spessore
Basti pensare – spiega Simona Lanzoni - al Commentario al Pentateuco stampato in 30 copie proprio a Reggio Calabria
nell’antico quartiere ebraico cittadino
con il sistema a caratteri mobili inventati dal Gutenberg 20 anni prima
L’unica copia esistente al mondo è conservata presso la Biblioteca Palatina di Parma
indipendentemente da chi ne detenga la proprietà
delle conoscenze e delle tradizioni che questa terra ha partorito nel tempo fra le genti e i luoghi”
grazie alla convenzione di Faro del Consiglio d’Europa ha operato per promuovere e utilizzare tale patrimonio
al fine di garantirne e migliorarne l’accesso. “In particolare – dice ancra Lanzoni - per i giovani e le persone svantaggiate
al fine di aumentare la consapevolezza sul suo valore
sulla necessità di conservarlo e preservarlo e sui benefici che ne possono derivare”
conclude la presidente della comunità patrimoniale
“detiene un unicum di grande valore storico
L’adozione delle aiuole non ha un fine esclusivamente ambientale o di decoro pubblico
ma la finalità di questo nostro processo di adozione
iniziato nel 2021 con il recupero della scalinata monumentale
che abbiamo attribuito valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale
sostenere e trasmettere alle generazioni future”
È successo venerdì pomeriggio nel canale della Giudecca
L'incidente nautico si è verificato nel canale della Giudecca
Un barchino si è scontrato con un taxi e nell'impatto si è ribaltato
La persona alla guida - sembra si tratti di un giovane - è finita in acqua ed è stata subito aiutata e messa in salvo dal tassista
Fortunatamente non avrebbe riportato conseguenze
Sul posto sono poi intervenuti i mezzi della capitaneria di porto
i vigili del fuoco e gli ormeggiatori del porto
Sono state avviate le operazioni di recupero del natante
Le cause dell'incidente sono in fase di accertamento
ma dalle testimonianze sembra che il conducente del barchino non si sia reso conto della presenza dell'altra imbarcazione
«Il tassista stava entrando in rio di San Basilio e in quel momento ha visto il barchino procedere con la prua alta fino a finirgli addosso
Forse non ha visto il taxi nella manovra di accelerazione»: questa la ricostruzione del titolare del taxi
Prosegue l'attività di manutenzione del patrimonio immobiliare a uso residenziale di proprietà o in disponibilità del Comune di Venezia
su proposta degli assessori ai Lavori pubblici
ha approvato il progetto di fattibilità tecnico ed economica di manutenzione sulle facciate esterne di alcuni edifici alla Giudecca e nell'isola di Pellestrina
per un importo complessivo di 500mila euro
"Alla Giudecca si interverrà sulle facciate di alcuni edifici
sia sugli intonaci per risarcire alcune lacune e distacchi che sulla sostituzione di alcuni finestroni ad arco - spiega l'assessore Zaccariotto - L'altro intervento riguarderà alcuni immobili sull'isola di Pellestrina
dove si procederà con la posa di nuovi serramenti esterni su parti condominiali
in particolare i vani scala che si affacciano sulla viabilità pubblica
Tutti gli interventi risultano prioritari in quanto la vetustà dei serramenti e degli intonaci
rischiano di precludere la sicurezza delle sottostanti aree pubbliche"
Sull'intervento approvato dalla Giunta l'assessore Venturini ha evidenziato: "Continua l'impegno nel settore della residenza con investimenti significativi
In particolare in Giunta abbiamo approvato l'ulteriore finanziamento di nuove risorse per la manutenzione programmata
che si aggiunge al milione di euro investito nel recupero di alloggi in case sfitte
per essere poi assegnate agli inquilini - conferma l'assessore - Quest'anno riusciremo a recuperare 300 case che assegneremo ad altrettante famiglie veneziane"
"Si procede con la riqualificazione del Patrimonio residenziale del comune di Venezia nelle isole - sottolinea l'assessore Mar - Un'attenzione che questa Amministrazione ha sempre avuto con interventi sia puntali che ad ampio raggio"
I candidati potranno far pervenire la domanda fino al 1
E' stato consegnato un assegno del valore di 1.500 euro
L’incontro è l’ultimo passo del percorso di ricerca-azione avviato a gennaio
La domanda può essere presentata dal 6 maggio al 15 giugno
Alla manifestazione è intervenuto il presidente della Commissione consiliare allo Sport
Coinvolte altrettante classi di “Edison Volta”
Devono essere presentate entro le ore 10 del 5 maggio
L'assessore Venturini: "Più di 200 le abitazioni disponibili tra centro storico e terraferma"
La comunicazione dell'Area Coesione sociale del Comune di Venezia
I tagliandi potranno essere acquistati direttamente alla biglietteria del Teatro
Il capogruppo di Terra&Acqua: «Da mesi lo diciamo: il piano va cambiato
Da Campo San Giacomo alla Palanca la fondamenta diventa stagno con 80 centimetri
Lo stesso succede da Ponte Piccolo a Sant'Eufemia
Acqua alta a Venezia: sorpresa per i turisti e anche disagi per i residenti
«Alla Giudecca mancano passerelle - esordisce il capogruppo di Terra&Acqua, Marco Gasparinetti -
Serve trovare un rimedio nel piano passerelle
in attesa di misure strutturali per contrastare il moto ondoso che contribuisce a causare questi problemi»
«Da Campo San Giacomo alla Palanca la fondamenta diventa stagno con 80 centimetri
Lo stesso accade da Ponte Piccolo a Sant'Eufemia
Gasparinetti si rivolge all'assessore ai Lavori pubblici
«Dal 15 settembre al 30 aprile l'amministrazione comunale
in base alle previsioni emesse dal Centro maree
attiva il "piano di viabilità pedonale" su passerelle la cui gestione e posa è affidata a Veritas
Per la Giudecca le tabelle del piano indicano due percorsi con livelli di marea pari o superiori a 110 centimetri
Mentre il primo (in zona Redentore) si snoda da Ponte de la Croce a Campo San Giacomo per una lunghezza di 161 metri
il secondo (in zona Palanca) si limita a collegare la fondamenta con il pontile Actv per 3 metri e mezzo».
«I residenti - prosegue il consigliere di opposizione - diversamente dai gabbiani sono sprovvisti di ali per "sorvolare" la zona allagata planando sulla passerella da 3 metri e mezzo
che collega la fondamenta all'imbarcadero dei vaporetti»
di conseguenza alle anticipazioni del Centro maree il Comune sia possibile modificare il piano passerelle
in modo che vengano messe anche nei punti indicati dove si creano disagi appena l'acqua manda a fondi i punti più bassi della città
Avvenire di Calabria
La presidente Simona Lanzoni: «Un momento importantissimo per noi e per le generazioni future»
Sono passati due anni da quando la comunità patrimoniale della Giudecca ha adottato la Scalinata Monumentale
Riportando a nuova vita un sito importantissimo dal punto di vista storico e culturale per la città
il notevole balzo in avanti con l’adozione del verde dell’intera via
in questi giorni la convenzione con il settore ambiente del Comune di Reggio Calabria che «ci legittima a curare e abbellire tutte le aiuole della via Giudecca» afferma la presidente Simona Lanzoni
La Convenzione “Adotta il Verde” è uno strumento fondamentale che favorisce la partecipazione della cittadinanza alla cura dell’abitare
Per valorizzare e promuovere la qualità dello spazio urbano come luogo concreto e di fruizione per la collettività
compresa fra Via Reggio Campi e Corso Matteotti
Con più di 100 aiuole che costeggiano il Tapis Roulant che saranno curate dall’Aps con la partecipazione dei commercianti che
hanno aderito alla Comunità Patrimoniale divenendo soci
che ci darà anche la possibilità di utilizzare le aree pedonali adiacenti al Tapis Roulant
scuole e associazioni e turisti» prosegue la presidente
«La partecipazione dei cittadini è diventata un obbligo etico e una necessità dell’oggi
Partecipare singolarmente o collettivamente
rafforza la democrazia e promuove la coesistenza per una migliore qualità della vita» aggiunge ancora la Lanzoni
L’area di via Giudecca a Reggio ha un’importanza storica e culturale di alto spessore
Basti pensare – rincara la presidente della comunità - al “Commentario al Pentateuco” stampato in 30 copie proprio a Reggio Calabria
L’unica copia esistente al mondo è conservata presso la Biblioteca Palatina di Parma
indipendentemente da chi ne detenga la proprietà
delle conoscenze e delle tradizioni che questa terra ha partorito nel tempo fra le genti e i luoghi»
grazie alla Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa ha operato per promuovere e utilizzare tale patrimonio
al fine di garantirne e migliorarne l’accesso
«In particolare – chiosa la Lanzoni - per i giovani e le persone svantaggiate
Al fine di aumentare la consapevolezza sul suo valore
sulla necessità di conservarlo e preservarlo e sui benefici che ne possono derivare»
PER APPROFONDIRE: Alla Pineta Zerbi due scacchiere donate dal Rotary alla città
«detiene un unicum di grande valore storico
L’adozione delle aiuole non ha un fine esclusivamente ambientale o di decoro pubblico
Ma la finalità di questo nostro processo di adozione
iniziato nel 2021 con il recupero della Scalinata Monumentale
che abbiamo attribuito valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale
sostenere e trasmettere alle generazioni future»
insieme alla Città Metropolitana e alla Regione Calabria
Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria
analizza le trasformazioni nei rapporti tra imprese
Presentato a Catanzaro il progetto triennale “Crescere in Comune”
promosso dalla Regione Calabria e finanziato
Tags: Reggio Calabriascalinata via giudecca
Fino al 24 novembre sarà possibile visitare l'esposizione del Vaticano alla Biennale d’arte 2024
ospitata nel contesto quasi metafisico del carcere femminile dell’isola della Giudecca
Le due detenute che fanno da guida al gruppetto dei visitatori
sempre affiancate dalle agenti penitenziarie
si fermano nell’ampio piazzale carcerario e mostrano le linee gialle sul selciato
tracciate per delimitare l’atterraggio dell’elicottero di papa Francesco
il quale è stato qui in visita lo scorso 28 aprile
stando a ciò che raccontano con pudore misto a gioia
prima in italiano e quindi in un buon inglese
nella Casa di reclusione femminile dell’isola della Giudecca
fra le quali oltre la metà non sono di cittadinanza italiana
sorvegliate nei vari turni da altrettante poliziotte in gran parte giovani
Siamo a poche decine di metri dal Canale che guarda alle Zattere e al bacino di San Marco
eppure relativamente lontano dal turismo sempre più invasivo nella Serenissima divenuta Inquietissima
che neanche la tassa d’ingresso varata di recente sembra mettere al riparo dallo snaturamento dell’identità lagunare
Un’identità che almeno alla Giudecca è ancora “leggibile” nelle abitazioni non tutte trasformate in B&B e nelle relazioni sociali del tessuto urbanistico di residue botteghe artigiane
di locande tradizionali a prezzi non impossibili e di istituzioni culturali come la Fondazione Archivio Luigi Nono nell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano o l’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser) nel complesso di Villa Hériot
Su uno dei muri campeggia una scritta
una frase che proviene dai turbolenti anni Settanta
quando fu vergata a spray su un muro di fronte ai finestroni del carcere di Firenze
il carcere occupa la struttura cinquecentesca dell’ex convento delle Convertite
con annessa la chiesa di Santa Maria Maddalena
e fino al prossimo 24 novembre ospiterà il padiglione della Santa Sede alla Biennale
l’esposizione di arte contemporanea prevede una serie di sedi nazionali disseminate in città
oltre ai nuclei principali ai Giardini e nell’Arsenale
Su uno dei muri che delimitano il cortile campeggia una scritta al neon bianca su fondo blu
quando fu vergata a spray su un muro di fronte ai finestroni del carcere di Firenze in cui erano stati tradotti dei giovani militanti di estrema sinistra. Uno slogan rincuorante tornato in auge nel periodo della pandemia
È un’opera del duo parigino-palermitano Claire Fontaine (Fulvia Carnevale e James Thornhill) cui si deve anche l’installazione che dà il titolo all’intera Biennale Arte 2024 curata dal brasiliano Adriano Pedrosa
Stranieri ovunque: due parole essenziali e quanto mai attuali mentre si moltiplicano i muri xenofobi dall’Europa all’America
Due parole riprodotte nei sessanta neon colorati in altrettante lingue che sono sospesi nello spazio delle Gaggiandre
i bacini di carenaggio coperti dell’Arsenale
Di certo è straniero a se stesso
giocoforza lasciando all’ingresso il telefonino e ogni altro apparecchio elettronico
che danno corpo a un’esperienza inconsueta: dover ascoltare
senza filtri tecnologici che mettano illusoriamente al riparo dall’impatto e oltre l’inevitabile voyeurismo che costituisce la nostra cifra quotidiana
ovvero l’orizzonte in cui siamo iscritti più o meno consapevolmente
il percorso del padiglione Vaticano curato da Chiara Parisi e Bruno Racine
concepito sotto l’egida del commissario pontificio
il cardinale José Tolentino de Mendonça
prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e raffinato letterato portoghese
che ci accompagna nella visita alla Giudecca all’indomani di un confronto pubblico con il presidente della Biennale
L’incontro è stato organizzato dall’Ente dello Spettacolo diretto da monsignor Davide Milani durante l’ultima Mostra internazionale d’arte cinematografica
e in quell’occasione Tolentino de Mendonça ha parlato di “conversione dello sguardo”
di sfida ai pregiudizi e di difesa dei diritti degli ultimi che stanno a cuore al pontificato di Francesco
il grande murale Father di Maurizio Cattelan sulla facciata esterna della Maddalena
dunque l’unica opera fotografabile del Padiglione: due giganteschi piedi stanchi
con rimandi iconografici al Cristo morto di Mantegna e alla Madonna dei Pellegrini di Caravaggio
Con i miei occhi include inoltre lavori e installazioni di Bintou Dembélé
che allinea i ritratti delle detenute da bambine o dei loro affetti infantili
Ecco ancora le “lastre parlanti” della siriana Simone Fattal
che istoria su lava smaltata i pensieri e i versi delle ospiti dell’istituto di pena. Per non parlare dei coloratissimi quadri di Corita Kent
l’ex suora di Los Angeles che nel fatidico 1968 lasciò la vita consacrata in polemica con le correnti anti-conciliari della Chiesa californiana
divenendo da lì a poco un’esponente di primo piano della Pop Art
Fa fede il grande murale Father di Maurizio Cattelan sulla facciata esterna della Maddalena: due giganteschi piedi stanchi sporchi lacerati
C’è infine una saletta adibita ai colloqui in cui viene proiettato il cortometraggio Dovecote (Colombaia)
già nel cast di Avatar o della saga di Star Trek e premiata a Cannes nei mesi scorsi per Emilia Pérez di Audiard
un’attrice assai impegnata nelle battaglie antirazziste
Tra gli interpreti di Dovecote vi sono Marcello Fonte (Dogman di Garrone) e soprattutto le detenute stesse
il cui viaggio verso la libertà è davvero toccante nella dialettica tra “dentro” e “fuori”
Anche se il momento più forte dell’intera visita è la sosta dinanzi “alla nostra finestra preferita”
ossia l’unica finestra senza sbarre che in un gabbiotto di passaggio dell’istituto di pena si affaccia sull’orto dove si coltivano gli ortaggi biologici
venduti ai giudecchini su un banchetto esterno ogni giovedì
È un riquadro quasi metafisico sul verde
il verbo che serba pur sempre nell’etimo il “templum”
un momento sacro perduto e ritrovato in carcere
La visita è possibile ogni giorno dalle 9 alle 15
su prenotazione al numero di telefono 06.39967444; a metà novembre sono in programma tre giorni di visite guidate a cura del quotidiano “Avvenire”
Per i territori più deboli ci sono i fondi europei della coesione territoriale
è giunto il momento di capire perché
Un papa che nulla ha innovato sul piano della dottrina
ma i cui atti simbolici sarebbe fuorviante sottovalutare (un papa che afferma: «Chi sono io per giudicare i miei fratelli?»)
In ogni collettività fondata su princìpi liberali e democratici il conflitto è ineliminabile. Destra e sinistra non sono solo espressione di questo conflitto
Se vogliamo che il lavoro umano rimanga un'attività fondamentale
la transizione tecnologica deve essere governata con un ruolo attivo delle istituzioni e dei sindacati
«rappresenta un luogo simbolo del percorso di reinserimento e riscatto sociale delle persone private della libertà»
La mattina di Ferragosto il ministro della giustizia
ha visitato la casa di reclusione femminile dell'isola della Giudecca
Ha salutato le 94 detenute presenti e incontrato il personale in servizio
che conta circa 140 unità fra polizia penitenziaria
A loro il ministro ha espresso «vicinanza e ringraziamento per il difficile compito svolto quotidianamente con grande professionalità e altissimo senso del dovere»
perché la Giudecca rappresenta un luogo simbolo del percorso di reinserimento e riscatto sociale delle persone private della libertà - ha spiegato Nordio -
è un luogo che può e sa essere anche un'occasione di rinascita morale e materiale»
«La rieducazione e il reinserimento sociale dei detenuti rappresentano un valore sacro sancito dalla nostra Costituzione - ha proseguito il ministro -
come già ben delineato nel recente "Dl carceri"
Per realizzarli serve la collaborazione di tutti: dal prezioso coinvolgimento della società civile all'impegno dei detenuti
fino al ruolo fondamentale del personale della polizia penitenziaria a cui voglio mandare un ringraziamento particolare per gli sforzi profusi
la professionalità e l'umanità dimostrata ogni giorno»
Con l'occasione della visita del ministro
il patriarcato di Venezia ha ricordato le proprie azioni di sostegno al mondo carcerario
«La chiesa - scrive il patriarcato - intende mantenere viva la memoria della visita pastorale di Papa Francesco»
proseguendo e intensificando la collaborazione con il Dicastero vaticano per la cultura e l’educazione e il ministero della giustizia e il dipartimento per l’amministrazione
con il progetto “Dal carcere alla comunità”
agevola la reintegrazione sociale di coloro che sono sottoposti a misure detentive
per favorire l’esecuzione penale esterna e la promozione umana delle persone coinvolte
Grazie alla convenzione sottoscritta in aprile tra la Caritas e la cooperativa Nova
la chiesa di Venezia ha messo a disposizione 10 posti a favore di persone in esecuzione penale: ai 5 già disponibili per donne
presto saranno aggiunti altri 5 per uomini
presso la Casa San Giuseppe alle Muneghette (nella zona di Castello) sono stati predisposti 8 minialloggi - “Dimora Betlemme” - per persone in momentanea difficoltà abitativa; alcuni di questi sono destinati con particolare attenzione alle situazioni di maggiore fragilità che interessano la realtà femminile di reclusione e piccoli nuclei familiari con la presenza di minori
il patriarcato interverrà ulteriormente
mediante la Caritas e con la collaborazione di cooperative già impegnate nel settore del co-housing e del social housing
predisponendo altri 20 posti in minialloggi con servizi comuni ed accompagnamento sociale per soggetti maschili che si trovano in difficoltà abitativa o inseriti in progetti di reinserimento a seguito di misure detentive
interfacciandosi personalmente con realtà imprenditoriali venete e con le Camere di commercio
sta promuovendo una rete di soggetti imprenditoriali disponibili ad attivare percorsi di inserimento lavorativo nel periodo finale delle misure detentive
Tra gli appuntamenti le giornate dell’11 e 12 marzo dedicate al “Turismo Scolastico ed Educazione Ambientale”
Continua l’attività della Comunità Patrimoniale di via Giudecca che si è dotata di un calendario online per informare
degli appuntamenti in programma presso la Scalinata monumentale e i siti adottati dalla comunità stessa
“Le meraviglie della Giudecca” è il nuovo strumento online
«Al fine di divulgare e diffondere le attività che l’APS svolge durante il mese
Coinvolgendo così oltre ai soci anche la cittadinanza o i volontari che vogliono in qualche modo partecipare alla cura del patrimonio pubblico» spiega la presidente della Comunità Patrimoniale
Il calendario è uno strumento utile per avere sempre a portata di mano un promemoria degli appuntamenti mensili dell’APS
Può essere anche scaricato sul proprio dispositivo digitale e salvato sul desktop
ogni eventuale aggiornamento sarà inserito online sul calendario stesso e sulla pagina Facebook della Scalinata Monumentale di via Giudecca
il calendario inizia sempre con il primo appuntamento del mese
dedicato alle attività di pulizia e manutenzione dei siti adottati dall’Aps
Ossia la Scalinata monumentale e tutta l’area verde sull’intero asse stradale di via Giudecca
saranno dedicati al “Turismo Scolastico ed Educazione Ambientale”
con la via Giudecca che diventa un “luogo educativo”
«Saranno con noi due classi del liceo scientifico di Paternò
I ragazzi hanno voluto fortemente Reggio Calabria e
toccheranno diversi siti di patrimonio ma anche luoghi della cultura della nostra città
Il loro itinerario toccherà anche la via Giudecca e la Scalinata monumentale – spiega la Lanzoni - dove avranno un incontro con noi per una lezione di educazione ambientale
per avvicinare i giovani alla cittadinanza attiva»
Sarà ovviamente «una lezione leggera che toccherà argomenti come la Convenzione di Faro
Ma spazierà anche sugli strumenti che il cittadino ha a disposizione per la cura dello spazio pubblico
sulla via Giudecca e ci accosteremo alle aiuole per mettere a dimora delle piante in fiore insieme agli studenti e agli insegnanti
Passeremo dalla teoria alla pratica e in questo modo si svilupperà quel processo educativo che sarà molto interessante e di facile apprendimento»
L’ultimo appuntamento in programma per il mese di marzo è con l’evento “La filiera orafa reggina”
il 16 marzo alle ore 16:30 presso Spazio Open di via dei Filippini
«Si tratta del secondo appuntamento del ciclo di eventi di Open Giudecca
il progetto ideato e promosso da Spazio Open e dalla Comunità Patrimoniale della Scalinata Monumentale
che segue quello già organizzato il mese scorso sulla Filiera tessile Reggina
In quest’occasione si parlerà della filiera orafa reggina ed evidenzieremo come vi sia un nucleo importante di ben 15 attività orafe nella zona della via Giudecca
cuore operativo della città» spiega Lanzoni
PER APPROFONDIRE: Basket In Carrozzina: la Reggio Bic fa la storia e conquista i playoff
come già evidenziato nello scorso incontro
fin dai tempi della presenza della comunità ebraica e in cui sopravvive un patrimonio di valore che va preservato e condiviso
Proprio da qui nasce il ciclo di eventi organizzato da Open Giudecca – conclude la presidente - con il fine di tramandare memorie e testimonianze alla cittadinanza
rendendola consapevole del valore prezioso
In vista delle celebrazioni per il Redentore
mobilità e trasporti ha emanato un'ordinanza che stabilisce le modifiche alla viabilità pedonale e al traffico acqueo in prossimità del Ponte Piccolo alla Giudecca dove sarà presente una passerella pedonale provvisoria a rampa al fine di garantire il miglioramento dell'accessibilità al ponte
a partire dalle ore 16 di sabato 20 luglio e fino alle ore 8 di domenica 21 luglio
sarà vietato il transito sulla passerella pedonale provvisoria oltre all'ormeggio o attracco di imbarcazioni
Il testo dell'ordinanza
Nel tratto compreso tra l'intersezione con via Ponte Alto e via Ca' Zorzi
A seguito del sopralluogo di Veritas sono stati riscontrati cedimenti sotto il manto stradale
Il piano include lavori di pronto intervento e manutenzioni programmate
L'intervento in via Sandro Gallo fino a giovedì 15 maggio
Rivolto a proprietari o intestatari di autoveicoli - motoveicoli
Le altre domeniche ecologiche in programma il 17 novembre e 29 dicembre per l’anno 2024 e 19 gennaio
Il gran finale al parco Albanese di Mestre in piazzale Divisione Acqui dalle 15.30 alle 18.30 circa
nel tratto tra viale Ancona e la rotonda Bonomi
Zuin: "Si conferma la capacità delle nostre società di investire in innovazione
digitalizzazione e sicurezza per il miglioramento dei servizi pubblici sul territorio"
La comunicazione della Società Concessioni Autostradali Venete per interventi di manutenzione
Per la realizzazione della nuova stazione di sollevamento di acque bianche
Scalinata monumentale di via Giudecca e Spazio Open illuminano
Le sedie stavano a semicerchio: al centro c’erano Franco Arcidiaco e Nanni Barbaro
simbolo – quella scalinata – della voglia di un popolo di coccolare la Terra Madre
Il tutto titolato “keep calm and Open Giudecca” e ideato e concretizzato dall'associazione Aps Comunità patrimoniale Scalinata monumentale di via Giudecca e la cooperativa culturale Spazio Open
leggittimamente s’interrogherà il lettore: ma
chi non c’era s’è lasciato sfuggire una garbatissima
in compagnia della simpatia di Nanni Barbaro
delle punzecchiature dell’editore Franco Arcidiaco
proposte dalla sua Comunità patrimoniale Scalinata monumentale di via Giudecca ed essenziali per chi desidera scoprire la storia ed il fascino di una paese
mai saprà come nasce il titolo che viene dato ad un libro: Antonella Cuzzocrea
anima unitamente al consorte Franco Arcidiaco di Città del Sole Edizioni
tirata in ballo da Nanni Barbaro e dai titoli dei suoi libri
come viene scelto il… nome di un romanzo
gli organizzatori sottolineavano il disagio provocato dall’assenza di microfoni e amplificazione
Fatto sta che tale assenza ha costretto il pubblico ad esercitare
l’arte dell’ascolto: nonostante il costante passaggio d’automobili sull’adiacente e trafficata via Possidonea
nonostante il coperchio ballerino d’un tombino
che ad ogni passaggio di macchina “ululava”
chi c’era non ha perso una sola sillaba
di un racconto sviluppatosi attorno ai racconti e ai versi poetici di Barbaro
Reggio nostra è una porzione di storia intrigante
ricca di uomini e donne capaci di vivere con dignità e laboriosità
di trovare nuovi e originali ricamatori e ricamatrici
vien fuori dall’evento sognato e reso vivo da Arcidiaco Cuzzocrea e Lanzoni
avrebbero pensato quella piazzetta nuova su via Possidonea come luogo per libri e per corde di chitarra
per melodie di Fabrizio De Andrè e per provocazioni culturali: e invece
presenti e assenti a “Open Giudecca” a guardar Reggio nostra con occhi nuovi
sportivo… Reggio Calabria s’è sempre immaginata come culla del turismo: contribuiamo
Lanzoni: “Un momento importantissimo per noi e per le generazioni future”
riportando a nuova vita un sito importantissimo dal punto di vista storico e culturale per la città
in questi giorni la convenzione con il settore ambiente del Comune di Reggio Calabria che “ci legittima a curare e abbellire tutte le aiuole della via Giudecca” - afferma la presidente Simona Lanzoni
per valorizzare e promuovere la qualità dello spazio urbano come luogo concreto e di fruizione per la collettività
con più di 100 aiuole che costeggiano il tapis Roulant che saranno curate dall’APS con la partecipazione dei commercianti che
scuole e associazioni e turisti” - prosegue la presidente
”La partecipazione dei cittadini è diventata un obbligo etico e una necessità dell’oggi; partecipare singolarmente o collettivamente
rafforza la democrazia e promuove la coesistenza per una migliore qualità della vita” - aggiunge ancora Simona Lanzoni
Giudecca: un unicum di grande valore storico
Basti pensare – rincara la presidente della comunità - al ‘Commentario al Pentateuco’ stampato in 30 copie proprio a Reggio Calabria
delle conoscenze e delle tradizioni che questa terra ha partorito nel tempo fra le genti e i luoghi”
“in particolare – chiosa la Lanzoni - per i giovani e le persone svantaggiate
sulla necessità di conservarlo e preservarlo e sui benefici che ne possono derivare”
“detiene un unicum di grande valore storico
ma la finalità di questo nostro processo di adozione
sostenere e trasmettere alle generazioni future”
La Regione guadagna oltre 20 punti sulla prevenzione
ma resta insufficiente sull'area distrettuale
Anche oggi sono stati tanti i visitatori su nave scuola della Marina Militare
Obiettivo è promuovere e valorizzare l’eccellenza enogastronomica reggina
I 133 cardinali elettori saranno isolati dal resto del mondo fino alla scelta del nuovo Papa
Musica e sentimento si fondono in un nuovo brano tutto da ascoltare
Super Pippo non dimentica la sua esperienza in riva allo Stretto
Zejiko Likic racconta l’anno che ha fatto la storia
Al centro della seduta il Contratto di servizio tra Castore e il Comune e il gap tra risorse finanziarie previste e stanziate
La struttura di via XX Settembre verrà potenziata e resa ancora più accessibile grazie ad un altro finanziamento di 55mila euro
Una proposta dell’associazione Venezia Pesce di Pace in collaborazione con la Compagnia dell’arte dei Maschereri e l’Unione Italiana insieme alle Comunità di Fiume
Qui Casanova era di casa e a lui è dedicata una statua in bronzo
Da lunedì 27 gennaio un gruppo di detenute seguirà un corso di formazione tenuto da Nadia De Lazzari
Le recluse conosceranno la figura di Casanova
la sua storia e le sue avventure tra imperatori
Successivamente dal 21 febbraio al 4 marzo
sede della Compagnia dell’arte dei Maschereri
si terrà la mostra “Le Baute di Casanova”
Presentazione in anteprima al Caffè Florian
Sarà rievocata la leggenda di Casanova che
appena evaso dalle Prigioni di Palazzo Ducale
si diresse al Florian per gustare un caffè
All’esposizione – unica nel suo genere – sarà data massima evidenza alla tecnica artigiana dei maschereri
Le recluse che usciranno dal carcere saranno “guide” speciali alla mostra
L’iniziativa è regolata da una convenzione siglata dalla direttrice della Casa di reclusione della Giudecca Mariagrazia Bregoli
Pensata per le detenute è un’occasione per sottolineare il legame di apertura e dialogo tra Venezia e la realtà carceraria
Per le recluse che saranno parte attiva è un’opportunità di riscatto sociale e di speranza”
conclude l’ideatrice Nadia De Lazzari
Il Comune di Venezia intende incentivare imprese innovative al fine di rafforzare la competitività del territorio
di spazi ad uso laboratori o uffici presso l’edificio di proprietà comunale denominato ex Herion “Deposito” sito in Giudecca
L’obiettivo che si prefigge l'Amministrazione Comunale è potenziare il tessuto produttivo e stimolare la crescita economica del territorio
attraverso il sostegno ai servizi dedicati al consolidamento di imprese ad elevato contenuto tecnologico
Le domande devono essere presentate entro le ore 12 del giorno giovedì 14 novembre 2024
Le richieste per il sopralluogo obbligatorio agli spazi
che si terrà il giorno martedì 22 ottobre 2024
devono essere presentate entro le ore 12.00 del giorno venerdì 18 ottobre 2024
3 ha organizzato le prime azioni per fornire aiuto alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina
Le manifestazioni d'interesse devono essere presentate entro le ore 10 del 5 maggio
In attuazione della deliberazione di Consiglio comunale dello scorso 6 febbraio
Le domande vanno presentate entro le ore 15 del 28 aprile
Nell'ambito del progetto PNRR promosso dal Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio regionale
Grazie ad alcuni fondi destinati dall'amministrazione comunale
I dettagli dalla presidente della comunità patrimoniale Simona Lanzoni che ha adottato l'area insieme a un gruppo di cittadini
continuano i lavori di ripristino della scalinata della centralissima via Giudecca
Nei giorni scorsi è stata avviata la ritinteggiatura delle ringhiere e delle panchine e con il sopralluogo del consigliere Franco Barreca
che insieme all’assessore Paolo Malara coordina le operazioni di riqualificazione
è stato stabilito il piano d’azione degli interventi e si è dato inizio ai lavori di riqualificazione
A farlo sapere è la presidente della comunità patrimoniale “Scalinata monumentale di via Giudecca” Simona Lanzoni che raggiunta da ReggioToday aggiorna la città sullo stato dell’arte della storica scalinata
Grazie ad “alcuni fondi destinati dall’amministrazione comunale proprio ai lavori di ripristino e restauro di alcune parti”
“è stata sostituita la precedente illuminazione ad alto consumo energetico con luce led bianca
che restituisce più luminosità e continuità con la piazza sottostante e l'intera via Giudecca”
“è stata resa più accessibile grazie alla rimozione del vecchio corrimano arrugginito sostituito con il nuovo
donato da Diano Siderurgica Srl di Lazzaro; è stata ripulita e attuate misure per contrastare il randagismo felino
la bellissima scalinata di via Giudecca è stata adottata da alcuni cittadini
che con tanta buona volontà e olio di gomito l’hanno liberata dalle sterpaglie e immondizia che
a causa dell’incuria e del degrado, avevano invaso l’intera area
Un’area che ha una forte valenza architettonica
Quando i terrazzamenti delle scale erano punti di incontro per ristorarsi dopo lunghe camminate per arrivare al centro città
per incontrarsi e ascoltare musica ed erano anche crocevia di attività commerciali
Le scalinate ‘reggine’ rappresentano dei collegamenti trasversali alla rete viaria principale
che permettono di godere di una vista privilegiata sullo Stretto
con dei veri e propri coni prospettici che esaltano la bellezza dello scenario
servono proprio da collegamento pedonale mare-monte della città e si configurano come percorsi pedonali preferenziali per il raggiungimento della zona alta della città
sviluppandosi lungo gli assi ortogonali al Corso Garibaldi
Le caratteristiche tipologiche delle scalinate variano in scale ad andamento rettilineo, curvilineo
a zig-zag e scale ad andamento rettilineo con terrazze laterali
Tutte appartengono al medesimo periodo storico compreso tra il 1916 e il 1930 e sono state al centro di un recupero funzionale e architettonico nel 2003
In alcune scale i parapetti erano costituiti da muretti in mattoni (come nella scala di accesso a via Reggio Campi da via Giudecca)
ma la maggior parte è stata sostituita con ringhiere
Proprio il muraglione che insiste lungo via Reggio Campi
“sarà oggetto di un importante restauro
infatti riaperto il cantiere Tapis Roulant
la parte che riguarda l’ascensore; la ditta che si sta occupando dei lavori
si occuperà anche del ripristino del muraglione di via Possidonea
che proprio dai primi anni 2000 non è oggetto di manutenzione”
“saranno avviati i lavori di posa in opera della nuova pavimentazione
con appositi lavori di bonifica e messa in sicurezza
La precedente - aggiunge - era davvero messa male e serviva un intervento radicale
con bonifica e ripristino del vano sotto Giudecca
utilizzato in passato come centralina elettrica e rimasto in disuso dagli anni ’80
Uno spazio davvero piccolissimo largo circa un metro e mezzo
Questo vano sarà trasformato in uno spazio aperto info-espositivo”
tornerà agli ‘antichi fasti’ a vivere e respirare la vera essenza di un luogo che merita di essere apprezzato e vissuto nuovamente dalla città
Il Comune di Venezia ha approvato il progetto di restauro di alcune parti esterne condominiali
Arrivano altri 500mila euro per restaurare le facciate esterne di alcune case pubbliche veneziane e rimetterle a disposizione degli aventi diritto
In questo caso le risorse si concentrano sugli edifici alla Giudecca e nell'isola di Pellestrina
come stabilito da un progetto di fattibilità approvato dalla giunta comunale
come illustrato dall'assessore ai lavori pubblici Francesca Zaccariotto
si interverrà sulle facciate di alcuni edifici: da una parte vanno rifatti gli intonaci
dall'altra vanno sostituiti dei finestroni ad arco
prevede la posa di nuovi serramenti esterni su parti condominiali (in particolare i vani scala che si affacciano sulla viabilità pubblica)
«Tutti gli interventi risultano prioritari - fa presente Zaccariotto - in quanto la vetustà dei serramenti e degli intonaci
rischiano di precludere la sicurezza delle sottostanti aree pubbliche»
società comunale che si occupa della gestione del patrimonio immobiliare
spiega il presidente Fabio Raschillà
«consentirà di dare risposte alle richieste abitative urgenti che arrivano da quella porzione del territorio comunale
grazie al lavoro che stanno portando avanti suoi tecnici e grazie a questi stanziamenti
inizierà poi anche i lavori di manutenzione sulle parti comuni degli edifici in loco di proprietà pubblica
ma stiamo cercando di recuperare un buio manutentivo di tipo ordinario anche su queste parti
l'assessore alla coesione sociale Simone Venturini ha evidenziato: «Continua l'impegno nel settore della residenza con investimenti significativi
Questo finanziamento si aggiunge al milione di euro investito nel recupero di alloggi in case sfitte
Quest'anno riusciremo a recuperare 300 case che consegneremo ad altrettante famiglie»
Conclude l'assessore al patrimonio Paola Mar: «Si procede con la riqualificazione del patrimonio residenziale delle isole
un'attenzione che questa amministrazione ha sempre avuto con interventi sia puntali che ad ampio raggio»
Home / Comunicati Stampa / Il Ministro Nordio visita l’ex casa lavoro SAT alla Giudecca
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Il Comune di Venezia ha stanziato 500mila euro per la manutenzione straordinaria di alcuni edifici residenziali pubblici situati nelle isole di Giudecca e Pellestrina
mira al restauro delle facciate esterne e alla sostituzione dei serramenti in parti condominiali
i lavori si concentreranno sul ripristino degli intonaci deteriorati e sulla sostituzione di grandi finestroni ad arco
mentre a Pellestrina saranno rinnovati i serramenti delle aree comuni
in particolare quelli dei vani scala affacciati sulla viabilità pubblica.
La gestione dei lavori è affidata a Insula
la società comunale responsabile del patrimonio immobiliare
Il presidente Fabio Raschillà ha sottolineato l’importanza dell’operazione per rispondere alle richieste abitative urgenti e colmare anni di mancata manutenzione
Il Comando generale della Polizia locale ha emanato un’ordinanza che dispone misure a tutela della circolazione pedonale e acquea in Venezia Centro Storico in occasione della tradizionale “Festa del Redentore”
la chiusura al transito del ponte votivo, in direzione Giudecca, dalle ore 19 di sabato 20 luglio e fino al termine dello spettacolo pirotecnico, salvo che per i residenti alla Giudecca, i loro ospiti e per chi in possesso di prenotazione nei pp.ee. dell’isola, nelle strutture ricettive o che abbiano prenotato la presenza nell’isola attraverso questo link
Dalle ore 22 di sabato 20 luglio e fino al termine dello spettacolo pirotecnico il ponte votivo sarà chiuso al traffico a chiunque e altresì vietato lo stazionamento sul medesimo ponte dalle ore 19 di sabato 20 luglio e fino alle ore 2 di domenica 21 luglio;
nella zona e nei settori della Giudecca e Zattere individuati per assistere allo spettacolo pirotecnico
sarà attivato il dispositivo di controllo e contingentamento
dalle ore 18:30 e accesso ai prenotati dalle ore 19
A partire dalle ore 18 di sabato 20 luglio
una corsia di emergenza parallela ed adiacente alla riva
con accesso riservato al personale di soccorso ed alle forze dell’ordine nelle zone seguenti:
Sono interdette al traffico pedonale Fondamenta del Fontegheto
Ponte de l’Accademia dei Pittori e l’area antistante i Giardini Reali sino al Ponte della Zecca a partire dalle ore 19 di sabato 20 luglio
fino al termine dello spettacolo pirotecnico
sono interdette al traffico pedonale Calle Vallaresso fino all’intersezione con calle Seconda de l’Ascension
i Portici di Palazzo della Zecca e della Biblioteca Nazionale Marciana
eccezion fatta per coloro che si recano ai pubblici esercizi dell’area
Interdette al traffico pedonale anche Calle del Ridotto e Calle dei 13 Martiri
dall’intersezione con Calle Barozzi e fino ai pontili esistenti sul Canal Grande al fine di garantire eventuali interventi di emergenza
Tale divieto non si applica ai frontisti e a coloro i quali debbano accedere alla sede della Biennale di Venezia e ai pp.ee
è interdetta al traffico pedonale la Punta della Dogana (verso il Canal Grande) e dalle ore 19 è interdetta la sosta sui ponti che si affacciano sul Bacino di San Marco nonché sul ponte dell’Accademia
Le zone e i settori di San Marco individuate come aree deputate ad assistere allo spettacolo pirotecnico devono essere sgomberate dai presenti e interdette all’accesso pedonale a partire dalle ore 19 di sabato 20 luglio
Dalle ore 20 di sabato 20 luglio possono accedere alle zone e ai settori di San Marco soltanto i possessori di prenotazione e solamente attraverso i varchi e secondo l’orario indicati nella prenotazione; una volta effettuato l’accesso
è vietato qualsiasi spostamento tra i vari settori
Le misure sopraindicate non si applicano a frontisti
che possano dimostrare il titolo di residenza/domicilio o di prenotazione presso dette strutture/esercizi
È consentito ai residenti in centro storico dalle ore 18 di sabato 20 luglio
l’occupazione in prossimità della propria residenza
delle Zattere e al di fuori degli spazi concessi per l’ampliamento di plateatici esistenti
di aree di suolo pubblico per l’allestimento di tavoli per cene all’aperto
di dimensione massime previste nell'ordinanza
Il testo dell'ordinanza.
A inizio maggio gli Stati Generali della Città sulla mobilità acquea e il moto ondoso
Il fermo è avvenuto nel pomeriggio di martedì 25 marzo
Dal generale Carmine Lopez al generale Giuseppe Gerli
Il responsabile individuato grazie all’analisi dei filmati della videosorveglianza comunale
il Comune di Venezia ha assicurato il proprio supporto in occasione delle gravi alluvioni che hanno che hanno interessato l'Emilia Romagna negli ultimi due anni
Le domande possono essere presentate entro le ore 12 del 29 marzo
Divieto di vendita di bevande nell'area della stazione ferroviaria di Mestre
Via libera della Giunta alla concessione di un locale alla Regione per l'installazione del nuovo sistema che potenzierà il segnale radio sull'isola
manifestazioni ed eventi nell'ambito della celebrazione ufficiale del Carnevale.