Lunedì 21 aprile 2025 dalle 9.00 alle 18.00 tornano puntuali a Inveruno (Milano), in concomitanza con la festività di Pasquetta, l’Antica Fiera dell’Angelo e Floribunda: collezionisti di fiori nel parco. Da tempo immemore l’Antica Fiera dell’Angelo anima il Lunedì dell'Angelo di Inveruno con centinaia di bancarelle di ogni genere per le vie del centro; accanto alla fiera dal 2015 si svolge anche Floribunda: collezionisti di fiori nel parco, mostra mercato florovivaistica con espositori di fiori, piante, erbe officinali e aromatiche, composizioni florali: l'appuntamento è nella cornice del Parco Comunale di Villa Tanzi. Ad arricchire la giornata, l'inaugurazione della mostra In Re (Quando l'Arte Arriva Dentro), con opere dello scomparso Giovanni Rubino, poeta del disegno, e del giovane inverartista coreano Guem Muk Lee, alle ore 11.00 presso la Sala Virga della Biblioteca Comunale; l'incontro Una Foresta in Città con gli studenti della Scuola Volta; e I Giochi di Una Volta dalle ore 14.00 nel Parco Comunale (alle ore 15.30 è prevista la costruzione del Ponte di Leonardo). Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter Mentelocale Web Srl - Piazza della Vittoria 6/6 - Genova Testata giornalistica registrata al Tribunale di Genova nr. 16/2005 Iscrizione al Registro delle Imprese di Genova n.02437210996 - R.E.A. di Genova: 486190 - Codice Fiscale / P.Iva 02437210996 Copyright © 2023 (V3) - Tutti i diritti riservati La nostra azienda nel corso del 2022 a fronte della domanda di agevolazione presentata in data 05/08/2020 a valere sull’Azione 3.1.1 "Covid19" del POR FESR 2014-2020 ha ricevuto il sostegno finanziario dell’Unione Europea per la realizzazione di un programma di investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale "Covid19 – Adeguamento processi produttivi delle PMI" AccediCosa sappiamo di Giulia Inveruno (Milano) – Non si è fermato all’alt dei carabinieri, ha dato vita a un inseguimento durato alcuni chilometri e ha concluso la corsa scontrandosi con un’altra auto prima di darsi alla fuga a piedi: sull’autovettura, però, ha abbandonato il suo ‘tesoretto’, fatto di panetti di droga e denaro contante. La successiva perquisizione dell’auto ha fornito gli inequivocabili motivi della fuga: sull’auto, infatti, sono stati trovati alcuni panetti di hashish, per un totale di due chilogrammi circa di sostanza stupefacente, e ben 13mila euro contanti. Il conducente dell’altro veicolo coinvolto nell’incidente ha riportato lievi ferite: i carabinieri sono ora alla ricerca dell’uomo che era alla guida dell’autovettura. Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif di Francesco Colombo INVERUNO (MILANO) – Quando Mimmo Cutrì scrive il suo libro si trova ancora nella comunità ‘Exodus’ di Lonato del Garda: è lì che sta scontando la sua pena dopo che le sue condizioni di salute – a causa di un grave tracollo psicofisico dovuto a una forma acuta di depressione causata dal rimorso per la morte del fratello Nino – sono state ritenute “incompatibili” con il regime carcerario Da pochi giorni il 42enne inverunese (in foto con il fratello Nino) ha fatto rientro nel carcere di Opera che definisce di “pentimento” e “riabilitazione” di cui parla ne I mali Un libro nel quale Cutrì – condannato in via definitiva a 26 anni per l’omicidio di un giovane polacco a Trecate oltre al patteggiamento 2 anni per l’evasione dal tribunale di Gallarate – racconta la sua vicenda umana e giudiziaria a partire proprio dall’assassinio del povero Lukacs Kobrzeniecki nel giugno 2006 All’epoca Cutrì gestisce L’angelo e il diavolo Le cose funzionano fino a quando – a causa forse di un apprezzamento del giovane polacco rivolto a Rosita la fidanzata di Mimmo – Cutrì decide di farsi giustizia da solo gli spara addosso: esplode cinque colpi all’inguine per castrarlo Lo scrive lo sesso Cutrì nel suo libro: “Non volevo ucciderlo ma evitare che usasse di nuovo il suo organo” È in quel momento che la vita del 42enne inverunese cambia per sempre quando capisce che le forze dell’ordine stanno chiudendo il cerchio scegliendo una vita da fuggitivo in compagnia del fratello Antonino finanziata dalle attività legate ai giri dello spaccio di droga che oggi l’ex latitante condanna e rinnega Così come Mimmo condanna e rinnega “l’educazione calabrese” che gli è stata impartita: “Una mentalità forte Un indottrinamento i cui lati negativi si riescono a comprendere soltanto con l’età la cui affidabilità è tuttora al vaglio dei magistrati Cutrì viene rinchiuso a San Vittore: condannato all’ergastolo in primo e in secondo grado da quel momento il suo unico pensiero sarà “quello di evadere” Un piano poi tradotto in azione dal fratello Nino che si concluderà nella drammatica fuga dal tribunale di Gallarate il 3 febbraio 2014 Creatività e tecnologia by: Viral Agency - Vuoi un sito Web? Copyright © 2020 L' Altomilanese - Libera Stampa Un malvivente durante un inseguimento a tutta velocità ha causato un incidente a Inveruno e per sfuggire dai carabinieri ha abbandonato l’auto con a bordo due chili di droga e 13mila euro in contanti Preso dalla fretta ha persino lasciato il suo portafogli griffato Tutto è iniziato alle 20 circa della sera di venerdì 11 aprile quando i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Legnano hanno intimito l’alt ad una persona alla guida di una vettura in viaggio sulla Sp12 Solo che il conducente al posto di fermarsi ha schiacciato sull’accelleratore I militari non hanno perso tempo ed hanno inseguito il fuggitivo: dopo pochi chilometri il conducente è finito con il suo mezzo contro un’altra vettura in corso Europa a Inveruno A fronte di ciò ha abbandonato l’auto ed è scappato a piedi lasciando droga Il cittadino ignaro di tutto che è rimasto coinvolto nell’incidente con il malvivente fortunatamente non ha riportato gravi ferite I carabinieri ora sono sulle tracce dell’uomo che è riuscito a scappare Accedi o registrati per commentare questo articolo L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema Non sei registrato? Clicca qui Hai dimenticato la password? Clicca qui INVERUNO – Un inseguimento nell’Altomilanese ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di droga e di denaro provento dello spaccio. È successo ieri sera, venerdì 11 aprile, dopo che intorno alle 20.00 una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Legnano ha intimato l’alt a un’autovettura lungo la Strada provinciale 12 nel territorio di Inveruno ingaggiando un inseguimento con l’autopattuglia che si è concluso dopo alcuni chilometri quando l’auto inseguita si è scontrata con un’altra vettura il cui conducente è rimasto lievemente ferito l’uomo che ha dato vita all’inseguimento si è dileguato a piedi Dalla perquisizione del suo veicolo sono saltati fuori alcuni panetti di hashish per un peso totale di circa 2 chilogrammi (nella foto in alto) oltre a 13.000 euro in contanti (qui sopra) Le ricerche avviate per rintracciare il fuggitivo non hanno avuto finora esito Tragico incidente sulla Piana di Taino. Morto motociclista di 67 anni Un mercato coperto a Varese: in viale Valganna la spesa è a chilometro zero Ciclo di incontri sulla salute mentale da Cri Legnano e La Crisalide di Saronno Copyright: Gruppo Iseni Editori | MALPENSA24 è una testata giornalistica - Registrazione Tribunale di Busto Arsizio n. 06/2018 del 26/04/2018 Registrazione ROC n. 31525 | Direttore Responsabile Vincenzo Coronetti | all rights reserved | Design by MyWebSolutions.it Don Marco Zappa ha lasciato la parrocchia di San Martino Ha deciso di lasciare la parrocchia San Martino di Inveruno (hinterland Ovest di Milano) Don Marco Zappa ci sarebbero motivazioni legate alla sua sfera intima e personale Il fatto è stato reso noto dal vicario episcopale Luca Raimondi alla messa delle 18 di sabato e poi ancora durante la funzione di domenica 6 aprile Don Marco “si è ritirato in maniera segreta ma non ha commesso alcun reato né ha violato norme canoniche” ha puntualizzato Raimondi precisando che la decisione è stata innescata da “una situazione personale di pesantezza nell’ufficio di parroco” “affronterà un periodo di accompagnamento psicologico e da settembre tornerà a dare la sua disponibilità a essere prete ma in un'altra destinazione” arrivato a a Inveruno a settembre del 2019 ha comunicato la sua decisione venerdì ci sarebbero motivazioni più intime legate alla sua sfera privata Scelte fatte nell’ambito della propria libertà personale e secondo quanto appreso da MilanoToday non si tratterebbe di azioni illegali ma che sul lungo periodo hanno portato il sacerdote a interrogarsi sul senso della sua missione sacerdotale iniziata nel 2000 Luca Raimondi ha puntualizzato che si è trattato di “chiacchiericcio che può essere devastante e serve solo a soddisfare curiosità morbose” Don Marco aveva scritto e pubblicato in un post sui social le sue riflessioni: “Quando visiti un prete ricordati che un prete non è sposato né avrà una famiglia propria - aveva scritto lo scorso mese di gennaio - Il suo futuro è celebrare l’Eucaristia nella messa tutti i giorni servire coloro che si rivolgono a lui in cerca di aiuto” Il prete aveva poi aggiunto: “Anche loro sono uomini con le loro fragilità Se senti qualcuno parlare male di un prete correggilo e non partecipare a gossip senza conoscere i fatti Ricorda che i preti sono soli e a volte avranno bisogno di compagnia L’Accademia Inveruno supera il Barbaiana e vince il campionato di Prima Categoria 2-0 il risultato finale con le reti di Alessandro Vago e Davide Bellin Per la squadra di Nicola Napolitano un vero e proprio trionfo da vedere con le nostre immagini e con le interviste ai protagonisti email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento © 2020 Copyright - paolozerbi.com - Privacy Policy GDPR - Testata registrata al Tribunale di Varese n. 1/2021 - We use cookies to enhance your browsing experience, serve personalized ads or content, and analyze our traffic. 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Il ‘chiacchiericcio’ e il passo indietro: “Nessun reato"La crisi di coscienza del parroco 50enne originario di Cantù: il prete era arrivato nel paese del Magentino nel 2019 L’annuncio di monsignor Raimondi: “Sta attraversando un momento di pesantezza e lo stiamo accompagnando con un supporto psicologico Chi è senza peccato salga sull’altare che lo adoriamo”Il vicario episcopale monsignor Luca Raimondi Da domani i parrocchiani inverunesi avranno dunque un nuovo prevosto, almeno fino a settembre. Si tratta di don Felice Noè, classe 1946 e sacerdote dal 1971, per quasi 15 anni parroco di Parabiago. Arriva dalla vicina Buscate dove svolge attualmente degli “incarichi pastorali”. Quel che è certo è che a Inveruno don Marco non tornerà più. INVERUNO – Spettacolare incidente per fortuna senza gravi conseguenze oggi pomeriggio, giovedì 6 marzo, a Inveruno Pochi minuti prima delle 17.00 due auto si sono scontrate all’incrocio tra via Vittorio Veneto e via Cimabue e nell’impatto una delle due si è ribaltata (nella foto) Sulle due auto viaggiavano due conducenti e un passeggero I danni però sono stati solo materiali: i tre sono usciti tutti illesi Sul posto sono intervenuti i sanitari della Croce Azzurra di Buscate e dell’automedica di Legnano i Vigili del Fuoco volontari di Inveruno e la Polizia Locale; notifica dell’incidente è pervenuta anche ai Carabinieri della Compagnia di Legnano Gruppo Iseni Sanità: con Alessandro Geddo dalla Scala del calcio alla Formula1 Il gruppo “No alla Grande Malpensa” scrive al Cor2: «No ai voli notturni» di Francesco Colombo INVERUNO (MILANO) –  I paletti – parecchi – sono posizionati a distanza di circa 90 centimetri l’uno dall’altro Essi sono stati installati da Città Metropolitana per impedire il parcheggio selvaggio degli automobilisti non ci sta e rende infuocato il dibattito politico Pubblica infatti un video sui social in cui denuncia una “disparità di trattamento” rispetto ad altre attività commerciali della zona punta il dito contro l’Amministrazione comunale – quella che lui ha sempre appoggiato e sostenuto – per averlo trattato in maniera “tiepida” “La Città Metropolitana ha rovinato l’immagine dell’ingresso del mio agriturismo – denuncia Carbone – hanno messo paletti ogni 90 centimetri Quali sono le altre attività che hanno avuto un trattamento del genere?” Prosegue Carbone: “Scarsa manutenzione e spazzatura regnano dappertutto Il titolare dell’agriturismo poi alza i toni e trasforma la questione in una vicenda politica: “Forse qualcuno vuole colpire me perché do fastidio dal punto di vista politico – alla compagine amministrativa di centrosinistra che Carbone ha sempre appoggiato: “Mi hanno trattato in modo freddo dicendomi sostanzialmente che ero libero di protestare Sulla vicenda è arrivata a stretto giro la replica dell’amministrazione comunale: “Quando abbiamo appreso che Città Metropolitana stava posizionando i paletti all’esterno della tenuta abbiamo inviato sul posto la Polizia locale per effettuare un sopralluogo Da qui è stato preso atto che i dissuasori sono stati posti in numero considerevole e su entrambi i lati della carreggiata la posa dei paletti è stata effettuata non dal Comune ma da Città Metropolitana a cui sono demandati gli interventi di sicurezza stradale sulle strade provinciali A seguito di segnalazione ufficiale inviata dai diretti interessati agli uffici preposti di Città Metropolitana verranno monitorati gli sviluppi Si è anche provveduto a dare riscontro ai rappresentanti di categoria che hanno richiesto chiarimenti in merito alla procedura di posizionamento di questi paletti lungo le strade provinciali” ma le celeri verifiche che sono state demandate alla Polizia locale a seguito di segnalazione dimostrano come a livello procedurale e come di consueto in queste situazioni così come abbiamo fatto e così come faremo con tutti i cittadini che ci segnalano un problema” sono scappati con la droga a bordo di un’auto e hanno imboccato a tutta velocità anche quattro rotatorie contromano L’inseguimento è iniziato nel pomeriggio di sabato 19 marzo a Inveruno ed è terminato a Sedriano con l’arresto di tutti i fuggitivi (italiani) e il sequestro di oltre 9 chili di droga e quasi 40mila euro in contanti La banda era composta da un 23enne residente a Sedriano che ha anche opposto resistenza all’arresto da due 24enni (uno di Cuggiono e l’altro di Mesero) e da una donna di 37 anni residente a Ospitaletto I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Legnano hanno colto sul fatto i quattro complici mentre si scambiavano sostanze stupefacenti I tre ragazzi sono fuggiti a bordo di un’auto mentre la donna è stata bloccata sul posto I militari hanno quindi inseguito il mezzo che con la loro condotta hanno messo in serio pericolo le persone in transito sono riusciti a bloccare il veicolo e a fermare tutti i protagonisti della vicenda Al termine delle operazioni di controllo sono stati rinvenuti 8 chili di hashish suddivisi in panetti da poco meno di un chilo e un chilo di marijuana conservata in tre buste sono stati sequestrati in totale di 38mila euro in contanti di cui circa 8mila trovati nell’abitazione di uno dei due 24enni La Procura di Milano ha convalidato l’arresto di tutte e quattro le persone che ora si trovano nel carcere di San Vittore il ritiro e il supporto psicologico: il caso nella chiesa di InverunoIl parroco Marco Zappa si ritira ma resta prete: tornerà in servizio a settembre in un’altra comunità Il “malessere” e lo sfogo social a gennaio: “Anche noi siamo uomini con le nostre fragilità”Don Marco Zappa sacerdote che ha lasciato la parrocchia di Inveruno Inveruno (Milano) – Don Marco Zappa ha lasciato la Comunità pastorale di Inveruno e Furato Una decisione presa in accordo con l’arcivescovo dopo che il sacerdote nei mesi scorsi gli aveva confidato problemi di coscienza legati ai suoi comportamenti (si vocifera della frequentazioni di siti internet per adulti) La notizia è stata data dal vicario episcopale della zona IV dapprima al Consiglio pastorale della Comunità e poi ai fedeli intervenendo a tutte le messe che si sono svolte ad Inveruno e Furato in questo fine settimana "Don Marco – ha aggiunto monsignor Raimondi – si è ritirato per un periodo di discernimento e di accompagnamento psicologico per poter tornare, da settembre, a dare la sua disponibilità a essere prete e a svolgere la sua missione sacerdotale, con una differente destinazione”. “La vicenda di don Marco mi rattrista come vescovo e invito tutti a non alimentare il chiacchiericcio. Questo momento di fatica del nostro fratello va accompagnato con il silenzio e con la preghiera. Del resto – ha aggiunto il prelato rivolgendosi ai fedeli radunati in chiesa – se qui c’è qualcuno che nella sua vita non ha mai commesso un peccato o una mancanza alzi la mano e si faccia avanti”. E a queste parole sono scattati degli applausi, spontanei, un sintomo di riconoscenza per quello che don Marco ha fatto nei cinque anni e mezzo in cui ha retto la comunità. Nelle scorse settimane l’ex parroco aveva fatto trapelare su Facebook il proprio malessere: “Anche loro (i preti, ndr) sono uomini con le loro fragilità”. di Francesco Colombo INVERUNO (MILANO) – È andato via “in segreto” don Marco Zappa, ex parroco di Inveruno che ha deciso di dimettersi e lasciare il paese dopo aver ammesso al Vescovo di frequentare siti di per incontri di sesso con altri uomini prima della quale il sacerdote non ha avvisato nessuno nemmeno chi lavorava al suo fianco quotidianamente in parrocchia come don Lamberto Leva e suor Silvia Testa sulla quale oggi emergono i primi retroscena La decisione delle dimissioni da parroco sarebbe maturata Messo di fronte alle sue responsabilità da parte del vicario episcopale il sacerdote avrebbe deciso di lasciare la città in fretta e furia per evitare imbarazzi e svicolare dalle inevitabili e innumerevoli domande che i parrocchiani gli avrebbero rivolto la situazione è precipitata e le tensioni tra il sacerdote e i suoi superiori si sono acuite fino a quando don Marco ha gettato la spugna e ha preso atto di una situazione divenuta ormai “insostenibile” la città di Inveruno è sotto choc e la comunità parrocchiale divisa tra chi sottolinea l’ipocrisia dell’ex parroco – noto per le sue dure prese di posizione su alcuni temi delicati tra cui proprio l’omosessualità – e chi difende l’uomo e le sue fragilità evidenziando quanto di buono ha fatto don Marco per il paese che però non deve sfociare nel gossip e nella condanna morale: si tratta di una vicenda delicata che va guardata con gli occhi della comprensione umana e dell’equilibrio e non con la voglia di spiare dal buco della serratura Toccherà alla Curia tentare di rasserenare il clima e recuperare la fiducia dei fedeli affidato al Vescovo e vicario episcopale per zona IV di Rho “Don Marco vive un momento di pesantezza personale non ce la faceva più – ha detto dal pulpito della chiesa parrocchiale durante la messa di sabato 5 aprile – ma non ha commesso reati canonici o civili” Perché il vescovo ha sentito l’esigenza di smentire fatti di eventuale rilevanza giudiziaria Perché la Curia ha voluto evidenziare l’assenza di fattispecie giuridicamente rilevanti senza che nessuno abbia avanzato sospetti in questo senso è che ci si stia in qualche modo preparando ai nuovi sviluppi di una vicenda che ha già terremotato un intero paese Creatività e tecnologia by: Viral Agency - Vuoi un sito Web? Copyright © 2020 L' Altomilanese - Libera Stampa. Tutti i Diritti Riservati. Riproduzione anche parziale vietata. Nel cortile del palazzo i militari dell’Arma, intanto, trovano il 34enne romeno che vaga nel cortile del palazzo. è lui a raccontare cos’è successo da Inveruno a Milano. In banca dati risulterà inoltre che il marocchino è destinatario di un recente (di ottobre 2024) ordine di carcerazione del Tribunale di Milano a 3 anni e 10 mesi per spaccio e rapina. È stato quindi arrestato per spaccio e denunciato per sequestro di persona. Inveruno, 24 gennaio 2025 – Momenti di tensione all’istituto superiore Marcora di Inveruno, dove i carabinieri sono intervenuti per calmare un ex studente in evidente stato di alterazione. Il giovane si era presentato a scuola con l’intenzione di salutare i suoi vecchi professori, ma la sua condizione, verosimilmente dovuta a un abuso di alcol, ha rapidamente destato preoccupazione tra il personale scolastico. Inizialmente, il ragazzo sembrava solo agitato, ma la situazione è presto degenerata. Nonostante i tentativi di docenti e personale di riportarlo alla calma, l’ex studente ha continuato a comportarsi in modo irrequieto, parlando a voce alta e dando vita a discussioni accese. Per quanto non si siano verificati episodi di violenza né danni alla struttura o agli oggetti presenti nell’istituto, il suo atteggiamento ha creato disagio e tensione, disturbando le normali attività didattiche. Di fronte all’impossibilità di gestire la situazione autonomamente, la scuola ha ritenuto necessario rivolgersi ai carabinieri. Gli uomini dell’Arma sono arrivati rapidamente sul posto e hanno affrontato la questione con professionalità e fermezza. Ieri sera alle 22.50 la centrale operativa del 112 ha ricevuto una chiamata da una donna Chiedeva aiuto per il compagno che si trovava a Inveruno e che era stato sequestrato e portato via La donna ha raccontato che l’ uomo in quel momento era trattenuto contro la sua volontà in un appartamento di via Cassinis Le radiomobili dei carabinieri si sono precipitate all’indirizzo indicato dalla donna e si sono trovati a inseguire a piedi un uomo che si è infine nascosto sotto un’auto Lo hanno estratto e gli hanno trovato addosso una tracolla che conteneva circa 7 mila euro in contanti e le chiavi dell’auto sotto cui si era nascosto Nell’auto c’erano un lungo machete e 7 kg di hashish senza fissa dimora e con diversi precedenti Ha sulle spalle anche un ordine di carcerazione per una condanna a 3 anni e 10 mesi Durante l’arresto è arrivata anche la vittima del sequestro Ha detto di essersi recato a un appuntamento a Inveruno per comprare un’auto usata e di essere stato obbligato a seguire il marocchino fino in via Cassinis contro la sua volontà All’interno di questa seconda auto i carabinieri hanno trovato un revolver perfetta riproduzione di un’arma vera Attualmente il marocchino è in camera di sicurezza arrestato con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio e denunciato per il sequestro di persona la convalida dell’arresto avverrà domani mattina Attualmente i carabinieri stanno svolgendo approfondimenti sulle indagini per comprendere meglio i contorni di questa fosca storia la precedente condanna da scontare in carcere permetterà di tenere in custodia il 31enne fino a che gli accertamenti non saranno completati appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy Con l’avvicinarsi delle festività natalizie CreatiLab – Il Laboratorio della Creatività è la destinazione perfetta per chi ama il fai Un patto concreto per il territorio: la Bcc di Busto Garolfo lancia un crowdfunding sociale con contributo a fondo perduto Angelo Còrapi è un ristoratore e maestro pizzaiolo di origini calabresi A Vigevano apre il nuovo hotel per gatti “Casale Dolce Così 2.0” con una giornata evento dedicata anche alla sicurezza No o revoca Ok potrebbe influire su uso del sito di Valeriano Mariolini INVERUNO-bareggio (MILANO) – Hanno dato esito negativo le perquisizioni effettuate dai carabinieri della compagnia di Legnano a carico di un 26enne di Inveruno, indagato per traffico di sostanze stupefacenti dalla Procura di Milano aveva venduto una partita di droga da 20.000 euro e il sostituto procuratore Leonardo Lesti ha disposto a suo carico una perquisizione personale e domiciliare eseguita dai militari nella mattinata di lunedì 17 febbraio I carabinieri hanno prima perquisito il 26enne e la sua compagna Poi si sono recati presso l’abitazione della coppia a Inveruno ma gli uomini dell’Arma non hanno individuato alcun elemento riconducibile alla presunta attività di spaccio Infine, gli investigatori sono andati a Bareggio per controllare l’abitazione dei genitori dell’inverunese indagato e un box nella loro disponibilità: gli ambienti sono risultati puliti che rappresenta una battuta d’arresto nell’inchiesta aperta in Procura a Milano.                              INVERUNO (MILANO) – Terremoto in paese: don Marco Zappa si dimette da parroco e lascia per sempre Inveruno riguarderebbe la sfera intima e privata del sacerdote ordinato prete nel 2000 e divenuto parroco di Inveruno il 1° settembre 2019 avrebbe comunicato ai propri superiori in Curia di essere omosessuale e di frequentare alcuni siti di incontri gay su internet alla ricerca di partner sessuali su cui ormai da tempo circolavano voci sempre più insistenti e che ha trovato conferma alcuni giorni fa quando don Marco – che era anche il responsabile del decanato di Castano Primo – ha comunicato al vicario episcopale che chiaramente non è una scelta né una colpa ma la continua ricerca di incontri erotici sul web che ha esposto oltremisura il sacerdote e che ha fatto esplodere lo ‘scandalo’ Sarebbero diverse le frequentazioni intrattenute da don Marco nel corso degli ultimi mesi In rete era conosciuto con il soprannome di “Proviamo73”: a tradire l’ormai ex parroco sarebbe stata la facilità con cui contattava i possibili partner alcuni addirittura di paesi vicinissimi a Inveruno scambiandosi nel giro di poche ore numeri di telefono e foto che rivelavano la sua vera identità in quanto ormai sempre più persone erano a conoscenza dei comportamenti e delle abitudini del sacerdote nella sua vita privata sarebbe stato a conoscenza della situazione ormai da tempo La Chiesa metropolitana ha cercato di temporeggiare per permettere a don Marco di capire cosa fare per dargli modo di riflettere attentamente e decidere se proseguire o meno il suo ministero lette quelle frasi che oggi suonano come una confessione a cuore aperto i vertici della Curia milanese hanno ritenuto di non poter più aspettare: convocato dai suoi superiori il parroco ha deciso di lasciare Inveruno pochi giorni fa consegnando in mano a don Luca Raimondi la lettera di rinuncia don Marco ha tagliato i contatti con il resto del mondo si è reso irreperibile e ha cancellato i suoi profili social Abbiamo tentato di contattarlo per chiedergli una dichiarazione Ad annunciare ufficialmente la notizia ai parrocchiani è stato proprio Raimondi vicario episcopale per la zona pastorale IV di Rho Il vescovo ha celebrato messa a Inveruno nel tardo pomeriggio di oggi Queste le parole di monsignor Raimondi: “Devo dirvi quello che è giusto sapere e quello che poco fa ho detto al Consiglio Pastorale al consiglio affari economici e al consiglio dell’oratorio don Marco non sarà più parroco di Inveruno e Furato Da fine gennaio c’è stato un momento di discernimento personale che ha portato alla decisione di interrompere il suo ministero di parroco ma non c’è stato alcun reato di tipo canonico o di tipo civile Si è verificata una condizione personale di pesantezza nell’ufficio di parroco Don Marco ha detto: ‘Non ce la faccio più” E quindi tutto questo ha portato alla decisione di ritirarsi Affronterà un momento di accompagnamento psicologico da settembre tornerà a dare la sua disponibilità ad essere prete residente a Buscate e già parroco a Parabiago Sarà lui a rivestire il ruolo di parroco fino a settembre quando sarà nominato un nuovo parroco titolare Curiosità e morbosità non devono abitare in questa comunità Questo momento va accompagnato con il silenzio e con la preghiera Il chiacchiericcio è devastante e serve solo a soddisfare curiosità morbose.” Lo stesso annuncio è stato comunicato ai sacerdoti del decanato di Castano Primo e al consiglio pastorale e sarà ripetuto durante tutte le messe della domenica Anche il nostro settimanale era da tempo a conoscenza della situazione: abbiamo deciso di non pubblicare la notizia per evitare a don Marco la gogna mediatica e per non incentivare speculazioni sulla sua vita privata dal momento che il sacerdote (che è a tutti gli effetti un personaggio pubblico) ha scelto di lasciare la città ammettendo di aver in violato le regole – discutibili e forse antiquate ma ancora in vigore e quindi da rispettare – che la Chiesa cattolica ha posto alla base del suo ministero Il punto è proprio questo: prima di essere un sacerdote non può soffocare il proprio legittimo orientamento sessuale e certamente nessuno lo può giudicare perché gay e la decisione di vestire l’abito talare comporta – per la Chiesa cattolica – il rispetto del voto di castità e l’adesione ai princìpi e ai valori morali della dottrina una sorta di tradimento del patto di fiducia con i parrocchiani soprattutto se dal pulpito si sostengono posizioni pubbliche in netto contrasto con i comportamenti privati ma con uno spirito di moderazione e di umana comprensione nella speranza che la Chiesa cattolica possa un giorno guardare in faccia alla realtà e comprendere che per fronteggiare l’ormai consolidata crisi delle vocazioni bisognerebbe forse valutare la possibilità di rivedere il principio del celibato obbligatorio per i sacerdoti l’ex parroco don Cesare Corbetta fu scoperto mentre navigava tra siti di incontri gay alla ricerca di partner con cui avere rapporti il sacerdote fu mandato dalla Curia in un paesino sperduto al confine con la Svizzera – San Bartolomeo in Valcavargna in provincia di Como – per un “periodo di riflessione” prima di essere promosso “responsabile della pastorale della Famiglia” a Seveso e al di là delle riflessioni più ampie sul sacerdozio la comunità di Inveruno resta scossa e attonita Originario della parrocchia Beata Vergina Assunta in Montesolaro prima di approdare a Inveruno è stato vicario della comunità pastorale a Giussano e a Robbiano Un futuro tutto da riscrivere e da inventare con un grande interrogativo: tornerà davvero sacerdote in un’altra parrocchia o abbandonerà anche la tonaca Non ce l’ha fatta l’uomo di 67 anni rimasto coinvolto oggi in un incidente stradale violentissimo fa un’auto e la sua moto nel tratto di sp 48 che collega Taino a Lentate Massimo Rondena di Inveruno è morto poco dopo lo scontro in cui è stato sbalzato dalla sella per parecchi metri Il motociclicsta ha riportato un forte trauma cranico tanto da obbligare i primi soccorsi ad attuare le manovre rianimatorie nell’attesa di avere un supporto più efficace dal medico rianimatore sceso dall’elicottero levatosi in volo da Milano Era questo il quadro che si è trovato di fronte l’equipaggio del Cva di Angera chiamato ad intervenire intorno alle 15 e 30 sul violento incidente stradale avvenuto lungo la sp48 Sul posto oltre all’ambulanza del Cva di Angera anche l’automedica e i carabinieri della compagnia di Gallarate L’incidente è avvenuto all’altezza di una curva (nella foto) e dalle prime informazioni il motociclista avrebbe fatto un volo di almeno trenta metri dopo l’impatto della moto con la vettura Sul posto i carabinieri della Stazione di Angera che hanno chiuso la strada INVERUNO (MILANO) – Siamo ormai allo scatto finale i lavori per la realizzazione del nuovo Eurospin di Inveruno che sorgerà sulle ceneri dell’ex Siderurgica Inverunese in Corso Italia era stata demolita nei mesi scorsi per far spazio agli scaffali e alle corsie del discount è arrivato ufficialmente il permesso di costruire e a breve le ruspe saranno pronte a entrare in azione I lavori propedeutici alla costruzione del manufatto sono già stati ultimati si attende la realizzazione vera e propria del corpo dell’edificio Il nuovo stabile occuperà uno spazio di 3.300 metri quadrati; 7.000 metri quadrati saranno utilizzati per parcheggi e aree verdi di modo da garantire ai clienti un accesso agevole e immediato a livello di mitigazione ambientale e paesaggistica è stata completata a tempo record la nuova rotatoria tra via Garibaldi e via Legnano che ha rivoluzionato la viabilità della zona particolarmente critica negli orari di punta E i primi effetti sono già tangibili: traffico decisamente meno congestionato divenuta finalmente realtà alla fine di dicembre di Alessandro Colombo ALTOMILANESE – Il maltempo di questi giorni sta incominciando a creare i primi danni: la pioggia e il vento hanno sradicato alcuni alberi dei comuni dell’Altomilanese andando a bloccare la circolazione stradale dalle quali sarebbero volati via alcuni gazebo Parzialmente bloccata da alcune transenne la strada provinciale che porta da Inveruno a Cuggiono Nell’attesa che l’albera venga rimosso la circolazione è stata bloccata con l’utilizzo di alcune transenne che impediscono il passaggio delle macchine ma la chiusura di una via molto trafficata del paese Danni ben più gravi si registrano invece a Magenta un gazebo all’interno del campo sportivo avrebbe preso il volo finendo la sua ‘corsa’ pochi metri al di fuori dello stadio: anche in questo caso nessun ferito Ha avuto la peggio anche l’albero tra via Saffi e via Espinasse A pagarne le spese sono state alcune auto parcheggiate nei pressi dell’albero non si registrano ulteriori incidenti e – quelli sopra descritti – non hanno portato a nessun danno particolarmente ingente INVERUNO –  L’Accademia Inveruno supera il Barbaiana e vince il campionato di Prima Categoria 2-0 il risultato finale con le reti di Alessandro Vago e Davide Bellin e per la squadra di Nicola Napolitano arriva la Promozione “L’ex presidente aveva pensato di vendere il titolo dell’eccellenza ad altra società perché retrocesso Adesso la società è gestita da un nuovo presidente che sta ricostruendo il tutto Ringraziamo perché siete attenti alla nostra storia” il commento della sala stampa inverunese La tua pubblicità sul giornaleRichiedi informazioni INVERUNO – È finito in carcere un uomo di 45 anni, originario di Cuggiono e residente a Inveruno, dopo che i Carabinieri lo hanno arrestato su ordine di carcerazione: doveva scontare un anno e 8 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni I fatti risalgono al periodo compreso tra l’agosto del 2017 e il gennaio dell’anno seguente quando l’uomo conviveva nel comune di Certosa di Pavia con una donna L’uomo è ora detenuto nella casa circondariale di San Vittore a Milano Blitz nei boschi dello spaccio a Rescaldina: 70 identificati, due trovati con 5.000 euro Come ha ricordato il sindaco Luca Del Gobbo «celebrare San Martino è uno degli eventi più sentiti e partecipati dell’anno dai magentini che attendono con curiosità e interesse l’attribuzione del San Martino d’Oro prestigioso riconoscimento assegnato a singoli cittadini emeriti o a realtà del tessuto sociale che abbiano contribuito alla crescita della nostra comunità e a promuovere la città» Nell’intenso weekend di eventi anche alcune novità: prima fra queste una serata dedicata al primo sindaco dell’età repubblicana Carlo Fontana e di cui sarà ospite il nipote Carlo Fontana alle ore 21.00 in sala consiliare si intitolerà “Le chiavi della memoria Il lascito documentario di Carlo Fontana alla città di Magenta” e vedrà uno speciale momento dedicato ai sindaci di Magenta dal 1972 in poi ai quali l’attuale primo cittadino ha rivolto l’invito ad essere presenti Altra novità per questo 2024 oltre ai momenti liturgici in onore del santo patrono e all’ingresso ufficiale di don Federico Papini a prevosto di Magenta sabato 9 per la prima volta protagonisti del tradizionale concerto di San Martino durante il quale sarà conferito il 25° San Martino d’Oro saranno i cori cittadini: la Cappella Aloysiana della basilica di San Martino il Coro civico “Città di Magenta” e il Coro polifonico “San Giuseppe” di Pontenuovo Fra gli appuntamenti da segnalare un’edizione speciale di “Curiosità a Magenta” artigianato e hobbistica sabato dalle 8.00 alle 19.00 in piazza Liberazione e via Mazzini; due cartoline realizzate dal Comune insieme a Poste Italiane e un timbro speciale per l’annullo filatelico sabato in piazza Liberazione allo stand del Comune; domenica 10 la Santa Messa solenne internazionale per il santo patrono alla presenza delle autorità cittadine e delle associazioni seguita dalla deposizione di una corona alla statua di san Martino a cura dei vigili del fuoco del distaccamento di Magenta con Pro Loco Magenta; nel pomeriggio dalle 15.00 vin brulè e castagnata con il Gruppo Alpini Magenta e Bersaglieri Magenta Sarà inaugurata sabato 9 alle 17.00 a Palazzo Rosario Livatino di Legnano (via Gilardelli 21) “Fabbriche e memoria” la mostra fotografica sulla storia e l’archeologia industriale curata da Renata Castelli Graziella Clementi e Luisa Pagani che ripercorre alcune tappe del percorso di trasformazione del paesaggio lombardo a partire dai segni lasciati dalle famiglie di pionieri del cotone che hanno contribuito al cambiamento della storia economica e sociale della regione Cuore della trasformazione è stata la Valle Olona insieme con le città di Gallarate vide anche la nascita dell’industria meccanica che andò ad affiancare quella tessile che rientra nel programma del centenario di Legnano Città si svilupperà lungo le rampe di accesso di Palazzo Livatino con più di 300 scatti Orari di visita: dall’11 novembre al 15 dicembre da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.30; lunedì martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 17.00; sabato dalle 9.00 alle 12.30 Lo straordinario coro gospel dei Joyful Singers (sopra) torna ad esibirsi nel nostro territorio Lo farà sabato 9 alle 21.00 all’auditorium della Bcc di Busto Garolfo (via Manzoni 50) durante una serata speciale con un concerto evento organizzato in collaborazione con l’associazione Volare insieme Odv di Vanzaghello L’assessorato alla cultura del Comune di San Giorgio su Legnano invita al ciclo di quattro incontri dal titolo “Leonardo alla corte degli Sforza” a cura di Maurizio Maniscalco sulla Dama con l’ermellino; seguiranno il 31 gennaio un cavallo dimenticato il 28 febbraio un giallo alla corte degli Sforza e il 28 marzo l’enigma della Gioconda sede la sala consiliare “Giacomo Bassi” (piazza IV Novembre 7) Sabato 9 alle ore 17.00 a Canegrate 14° aperitivo con l’autore: Mario Alzati presenterà nella sede delle associazioni “Peppino Impastato” (via Alberto da Giussano 5) il suo romanzo “La levatrice di Olonia” edito da Macchione Organizzano Cultura dei Sogni e Auser Canegrate con il patrocinio del Comune Ingresso libero; seguirà un piccolo rinfresco Domenica 10 alle ore 14.30 venite a scoprire la bellezza dei boschi e dei prati di Magnago in questo periodo autunnale con una nuova uscita didattica adatta a tutti anche per famiglie con bambini dai 6 anni in su guida naturalistica ed escursionistica del Parco della Valle del Ticino condurrà i partecipanti a un percorso con spiegazioni Ritrovo in via Gobetti 4; si raccomandano scarpe chiuse e comode abiti adatti alla temperatura e di portare borraccia e uno snack i posti sono limitati (25); prenotazioni via whatsapp al 344 4422808 Da lunedì 11 novembre l’Auditorium Paccagnini di Castano Primo (piazza XXV Aprile) diventerà anche un cinema con “PAC Cineforum” rassegna di quattro film del grande cinema d’autore (sempre alle 21.00; ingresso 5 euro) Primo film in cartellone “Reality” di Matteo Garrone (sopra una scena) cui seguiranno il 18 novembre “Animali Selvatici” di Christian Mungiu il 25 “Monster” di Hirokazu Koreeda e il 2 dicembre “The Quiet Girl” di Colm Bairéad letture cinematografiche a cura di Marco Invernizzi Biglietti prima dello spettacolo oppure in biglietteria mercoledì e venerdì dalle 16.30 alle 19.30 Ha difeso il lago di Varese: intitolato a Salvatore Furia il Lido della Schiranna Stazione di Somma Lombardo piazza di spaccio: arrestati 4 marocchini INVERUNO (MILANO) – Si finge interessato a comprare un’automobile da un commerciante rumeno di 34 anni e gli dà appuntamento a Inveruno poi lo rapisce e lo sequestra in un palazzo di Milano: pusher arrestato dai carabinieri Ha dell’incredibile quanto accaduto nella giornata di mercoledì 5 febbraio quando un marocchino di 31 anni ha teso una trappola ai danni di un cittadino inverunese I due si danno appuntamento in città per la compravendita di un’auto e il rumeno si presenta all’incontro senza alcun tipo di timore o remora ignaro di quel che accadrà nelle ore successive costringe la vittima a salire in macchina sotto la minaccia di un machete e lo costringe a guidare fino in via Cassinis a Milano alla periferia sud del capoluogo lombardo.  Il ‘sequestratore’ obbliga il malcapitato 34enne a entrare in un palazzo e lì lo rinchiude senza però rendersi conto che – durante il tragitto – l’uomo è riuscito ad allertare la sua compagna che riesce a fornire ai militari via e numero civico della ‘prigione’ in cui è clamorosamente rinchiuso il fidanzato I carabinieri del nucleo Radiomobile si recano in pochi minuti sul posto e individuano il marocchino nascosto sotto un’automobile i militari scoprono 7.000 euro in contanti.  Durante la perquisizione della vettura gli uomini dell’Arma trovano anche il machete (con lama di 43 centimetri) decine di panetti di hashish per un peso complessivo di 7 chili e la riproduzione di un revolver senza tappo rosso.  I controlli degli investigatori scoprono la vera identità dell’uomo: si tratta di uno spacciatore di tutto rispetto che deve scontare una condanna a 3 anni e 10 mesi di carcere per spaccio e rapina i carabinieri hanno arrestato il pusher per spaccio e lo hanno denunciato per sequestro di persone: portato subito in prigione sconterà dietro le sbarre la condanna pregressa di Ersilio Mattioni INVERUNO (MILANO) –  “Ho incontrato queste parole E’ quanto scrive il parroco don Marco Zappa sul suo profilo Facebook Segue una lunghissima riflessione – che alterna momenti di sconforto a richieste di aiuto – dove il sacerdote ricorda ai fedeli chi è un prete qual è la sua condizione (spirituale e umana) questo aiuterebbe la comunità “ad avere uno ‘sguardo di vangelo’ sulla vita del prete” che don Marco dice di aver trovato da qualche parte ma senza citare la fonte ricordati… Che un prete non è sposato La sua famiglia sono i suoi parrocchiani (…) Il suo futuro è celebrare l’eucaristia nella messa tutti i giorni servire coloro che si rivolgono a lui in cerca di aiuto” ti sorprenderà sapere che i soldi non sono per lui perché nessun prete guadagna uno stipendio fisso Ricevono uno stipendio per coprire le spese di base di cibo Risparmiano ogni centesimo per andare in vacanza e gran parte dei soldi sono regalati da amici parenti e simpatizzanti perché non ricevono la licenza pagata Mentre lavoriamo per un numero fisso di ore con due giorni liberi alla settimana i sacerdoti dovrebbero essere disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 Anche loro sono uomini con la nostra stessa fragilità” Poi la parte più delicata: “Se senti qualcuno parlare male di un prete Accompagnali se necessario o offri loro una mano amica (…) Che Dio benedica i nostri sacerdoti nel nome di Gesù” Perché don Marco ha sentito il bisogno di condividere tutto ciò Il 67enne abitava a Inveruno: è morto in seguito a un incidente con un'auto a Taino Massimo Rondena è morto a 67 anni, nel giorno del suo compleanno, in un incidente stradale Fatale lo schianto frontale contro un'auto a Taino L'uomo, residente a Inveruno (Milano), è deceduto nella giornata di giovedì 10 aprile in seguito a un sinistro avvenuto intorno alle 16, in via Milano, lungo la strada provinciale che collega il comune del Varesotto a Sesto Calende. Il 67enne era in sella a una Kawasaki 650 quando è avvenuto lo schianto con un'utilitaria, una Ford Ka al volante della quale c'era un 50enne. L'impatto è stato violento e le condizioni del motociclista sono apparse fin da subito molto gravi. La centrale operativa dell'agenzia regionale emergenza e urgenza ha inviato sul posto i mezzi sanitari in codice rosso. Il 67enne è stato soccorso in arresto cardiocircolatorio e accompagnato in elicottero all'ospedale Circolo di Varese con le manovre di rianimazione in corso. Purtroppo non c'è stato nulla da fare, troppo gravi le lesioni riportate nell'impatto: è morto poco dopo. Sul luogo del sinistro sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Gallarate che hanno effettuato i rilievi per ricostruire l'esatta dinamica del sinistro mortale.  Otto anni fa aveva maltrattato la sua ex compagna a Certosa di Pavia e proprio in questi giorni l’uomo violento è stato arrestato a Inveruno colpito da un ordine di carcerazione per maltrattamenti in famiglia e lesione Un reato commesso tra l’agosto del 2017 e il gennaio 2018 ai danni di quella che allora era la sua convivente L’uomo è stato quindi arrestato dai carabinieri della Stazione locale e ora dovrà scontare una pena di un anno e otto mesi di reclusione di Francesco Colombo INVERUNO (MILANO) – È una vera e propria battaglia legale quella che si sta scatenando attorno alla figura di Antonio Zito dirigente scolastico dell’istituto di istruzione superiore di Inveruno che comprende l’Ipsia Marcora e l’Ips Lombardini il nostro settimanale solleva il tema degli incentivi incassati dal preside come “coordinatore” di alcuni progetti didattici redatti per accedere ai fondi del Pnrr Soldi ricevuti a prescindere dall’effettivo ottenimento dei finanziamenti europei ma legati esclusivamente alle ore di lavoro svolte La cifra sarebbe superiore ai 20.000 euro e risulta “eccessiva” rispetto al lavoro “effettivamente svolto” dal preside e “sproporzionata” in relazione agli incentivi ottenuti dal corpo docente Dal canto suo Zito ha sempre sottolineato di avere agito secondo il rispetto delle regole e della legge avendo dato a tutti “la possibilità di lavorare e guadagnare di più” Lo accerteranno gli ispettori dell’ufficio scolastico regionale della Lombardia che a seguito di un esposto arrivato al Provveditorato nel corso di questa settimana si sono recati presso la sede dell’Ipsia Marcora per fare chiarezza sulla vicenda e approfondire quanto accaduto all’istituto superiore cittadino L’obiettivo è verificare se il dirigente abbia seguito correttamente tutte le procedure e rispettato le norme c’è una guerra ormai totale tra le sigle sindacali – che rappresentano i docenti scontenti dell’operato del dirigente scolastico – e lo stesso preside Da un lato c’è il sindacato nazionale autonomo dei lavoratori della scuola (‘Snals’) che ha pubblicato un durissimo articolo in rete in cui ha attaccato frontalmente Zito ritratto addirittura in un fotomontaggio con la divisa da carabiniere: “Un preside generale l’associazione nazionale presidi ha emanato una nota per esprimere solidarietà al dirigente: “Ha applicato rigorosamente la legge e non si è piegato alle pretese infondate di alcuni sindacati Ha sempre messo al centro il buon andamento della scuola contro di lui bullismo mediatico inaccettabile” ha dato mandato ai suoi legali di tutelare la sua immagine e presenterà una querela per diffamazione contro l’articolo dei sindacati di Francesco Colombo INVERUNO (MILANO) – Sono (ri)cominciati i lavori per la realizzazione del nuovo Eurospin di Inveruno e per la costruzione della rotonda sulla strada Provinciale all’altezza dell’incrocio che da via Garibaldi immette su via Legnano già teatro di numerosi incidenti e di costanti rallentamenti dovuti al traffico Nella mattinata di mercoledì 20 novembre gli operai delle imprese coinvolte hanno accelerato i lavori che si conta possano concludersi nel giro di 6 mesi al massimo Il supermercato sorgerà sulle ceneri dell’ex ‘Siderurgica Inverunese’ il fabbricato produttivo dismesso e abbattuto dalle ruspe per fare spazio alla nuova costruzione L’area ha una superficie totale di circa 10.000 metri quadrati: l’ex Siderurgica demolita ne occupava circa 3.300 L’edificio dell’Eurospin sarà costurito nella parte est del terreno con il fronte principale su corso Italia e un orientamento che “permette di distribuire in modo ottimale le aree da destinare a parcheggi di uso pubblico” di modo da renderli direttamente accessibili dall’ingresso su corso Italia è prevista “la realizzazione di una cortina di arbusti verdi per una mitigazione visiva e paesaggistica” così da limitare l’impatto della nuova attività sul tessuto circostante.  Parabiago (Milano), 10 gennaio 2025 - Problemi strutturali e disservizi tornano a colpire le scuole superiori di competenza della Città Metropolitana di Milano, sollevando preoccupazioni tra studenti, genitori e istituzioni locali. Raffaele Cucchi, consigliere metropolitano della Lega e sindaco di Parabiago, insieme a Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega in Lombardia, hanno preso posizione su queste criticità. “L'anno nuovo inizia con i soliti disservizi nelle scuole gestite dalla Città Metropolitana,” denunciano Cucchi e Scurati. “Alla ripresa delle lezioni, ci sono state segnalate situazioni già evidenziate in passato ma rimaste irrisolte. Al Liceo Quasimodo di Magenta, i caloriferi non riescono a garantire un riscaldamento uniforme, e una parte del controsoffitto è ceduta, aumentando le preoccupazioni per la sicurezza.” La situazione non è migliore all'Istituto Marcora di Inveruno, dove si registrano continui guasti alla caldaia, muffa diffusa in diverse aree e una palestra che necessita di urgenti lavori di ristrutturazione. Problemi simili riguardano anche l'Istituto Bachelet e il Liceo Alessandrini di Abbiategrasso, con segnalazioni di infiltrazioni e riscaldamenti non funzionanti. Maratona colma di emozioni e chi l’ha fatta lo sa» ha commentato Manzotti dopo l’arrivo «Tifo e “piacevole baccano” assurdo dal primo fino all’ultimo chilometro Io che sono un debole di cuore e di lacrima facile Complimenti agli americani che hanno una cultura sportiva imbattibile e un grande rispetto per chi pratica sport e per chi organizza gli eventi Penso sia stata una delle esperienze sportive più belle della mia vita» Accedi o registrati per commentare questo articolo Non sei registrato? Clicca qui ci sono due ladri che hanno appena scavalcato il muro di cinta della casa accanto alla mia» La telefonata è giunta al Nue 112 alle 22.30 di ieri in via Carlo Porta nella frazione di Furato era stato compiuto o tentato un furto e i ladri si stavano allontanando su un’auto dopo essersi calati dalla recinzione che corre intorno alla casa Sul posto si è precipitata una pattuglia dei Carabinieri è emerso che uno di loro abitava proprio all’indirizzo segnalato: in realtà si trattava di un giovane era uscito di casa in quel modo per non farsi vedere dalla madre che gli aveva negato il permesso di uscire l’allarme per la presunta presenza di ladri nella frazione è rientrato Tenta di truffare anziana a Busto Garolfo, ma arriva il figlio che chiama il 112. Presa 80 anni fa nasceva Gigi Riva: Leggiuno lo ricorda con la nazionale under18 Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.