Continue with Facebook Oppure inserisci le tue credenziali Hai dimenticato la password? freddati a colpi di pistola il 15 giugno scorso a Marcianise erano i contitolari della ditta che si era aggiudicata i lavori nella scuola della Bassa bresciana Accedi o registrati per commentare questo articolo L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema Restano confermate le celebrazioni ufficiali ma si elimina la convivialità dell'iniziativa la religione di Stato in Italia non esiste più dal 1985; ma certi legami sono duri a morire il già di per sé controverso invito a una celebrazione "sobria" rivolto alla cittadinanza dal ministro Musumeci nel quadro del lutto nazionale proclamato per la morte di Papa Francesco - insolitamente lungo vista la durata di cinque giorni - si è concretizzato nell'eliminazione dell'elemento festoso dai programmi previsti per gli ottant'anni del 25 aprile dove alcune amministrazioni comunali hanno interpretato le indicazioni prefettizie in modo restrittivo il comunicato ufficiale ha annunciato modifiche sostanziali al programma per l'80° anniversario della Liberazione: niente corteo niente banda musicale e annullamento del tradizionale ritrovo conviviale presso Palazzo Cigola Martinoni Il ritrovo è stato spostato direttamente alle 14.45 presso il monumento dei Caduti di Via Quattro Novembre in un'atmosfera inevitabilmente più austera.  Ancora più drastica la scelta a Leno dove il 23 aprile l'amministrazione ha comunicato l'annullamento di tutti gli eventi conviviali previsti fino a sabato 26: niente più ciclopasseggiata di primavera niente festa della Liberazione: la gioiosa programmazione prevista per il pomeriggio del 25 aprile presso il Parco Gino Vaia viene annullata Scatenando un vespaio di critiche: sui social piovono copiosi gli "Inaccettabile" e i "vergogna" dei cittadini; "E io che pensavo di vivere in uno stato laico" rimangono confermate le celebrazioni ufficiali del mattino: il raduno alle 10 presso il Circolo Combattenti la messa nella Chiesa Abbaziale, il corteo verso il Monumento ai Caduti e la commemorazione ufficiale per rispondere al malcontento cittadino e all'accusa di "voler cancellare il 25 aprile" lo ha ben ribadito in una seconda comunicazione rilasciata lo stesso giorno. "Il 25 aprile è una ricorrenza fondante della nostra Repubblica In questa giornata rinnoviamo con convinzione il nostro impegno nei valori della democrazia della libertà e dell'antifascismo" E sottolinea: le celebrazioni istituzionali sono confermate non placa le polemiche: la posizione del Comune non convince La rinuncia agli aspetti più partecipati e informali del 25 aprile non è una semplice questione di calendario questi momenti rappresentano un ponte tra generazioni e un'occasione concreta per rinsaldare il legame tra memoria storica e impegno civile giustificata da un’interpretazione particolarmente rigida delle indicazioni ministeriali solleva interrogativi sull'equilibrio tra rispetto istituzionale e diritto alla partecipazione una ricorrenza fondante della storia della Repubblica - e del territorio - rischia di venire subordinata a un lutto nazionale di matrice religiosa la scelta di limitare le celebrazioni rischia di svuotare la ricorrenza del suo valore più autentico privo di quella dimensione popolare che le dà senso ha smentito le voci circolate nei giorni scorsi2' di letturaLa cascina Mirabella a Leno © www.giornaledibrescia.itNel Barbiere di Siviglia Don Basilio dice che «la calunnia va crescendo e una notizia per sentito dire può diventare verità» Si veda quella relativa all’apertura di un Cas (Centro accoglienza straordinaria) per migranti alla cascina Mirabella rilanciata dai social e da qualche giornale in vena di gossip che è stata però smentita ufficialmente durante l’ultimo Consiglio comunale Disattiva il tuo AdBlockerLa pubblicità è fondamentale per sostenere il nostro lavoro e permetterci di offrirti un giornalismo di qualità Ti invitiamo a disattivare il blocco pubblicitario per continuare a navigare su Giornale di Brescia e supportare il nostro impegno L'adattamento totale o parziale e la riproduzione con qualsiasi mezzo elettronico, in funzione della conseguente diffusione online, sono riservati per tutti i paesi. Informative e moduli privacy. Edizione online del Giornale di Brescia, quotidiano di informazione registrato al Tribunale di Brescia al n° 07/1948 in data 30 novembre 1948. Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif A seguito dell’espletamento di procedura di gara il Comune di Rovereto ha recentemente affidato la gestione del centro sportivo comunale di tennis e padel Mario Comperini di via Lungo Leno destro ad ASD CUS Trento - Centro Universitario Sportivo di Trento Il CUS Trento è un'associazione sportiva dilettantistica fondata nel 1968 e operante sul territorio trentino che ha come missione quella di promuovere lo sport con un forte impegno sociale rivolgendosi principalmente ai giovani e agli universitari ma estendendo il raggio d'azione a tutta la comunità Attraverso una vasta gamma di attività sportive e ricreative l’obiettivo dell’associazione è quello di favorire l'inclusione creando un ambiente accogliente e stimolante per persone di tutte le età e abilità Il centro sportivo comunale di via Lungo Leno è stato oggetto nel corso degli ultimi anni di una serie di lavori di ristrutturazione e adeguamento che lo hanno ampliato e rinnovato prevedendo al suo interno due campi da tennis ed due campi da padel oltre ad un’ampia palazzina a servizio dell’utenza che comprende al piano terra un bar/ristorante locali di servizio e tunnel per l’accesso ai campi A partire da sabato 19 ottobre 2024 i campi da da gioco potranno essere utilizzati dall’utenza In loco sarà presente anche una segreteria aperta dal lunedì al venerdì negli orari indicati nel depliant allegato via whatsapp (qualche giorno prima dell’apertura) e in loco nei momenti in cui sarà attiva la segreteria presso il centro sportivo secondo le tariffe e le modalità indicate nel depliant informativo allegato Verrà invece attivato in un momento successivo il bar/ristorante della struttura non appena sarà completata la dotazione di arredi ed attrezzature Fin da subito saranno comunque disponibili per l’utenza distributori automatici di bevande nonché un piccolo punto di ristoro collocato in una casetta in legno installata nell’area campi da gioco Verranno esclusi dalla ricerca i contenuti archiviati e non più validi come gli eventi terminati o i bandi scaduti Da giovedì 22 a domenica 25 agosto 2024 presso l’Oratorio di Leno tradizionale Festa Alpina sabato e domenica sarà attivo il servizio cucina Maggiori informazioni sulla pagina Facebook @gruppoalpinileno Brescia a Tavola non è l’organizzatore dell’evento ma si occupa unicamente della sua diffusione. Per informazioni vi preghiamo di contattare l’ente organizzatore. Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value", ( new Date() ).getTime() ); AccediCosa sappiamo di Giulia Leno (Brescia), 5 gennaio 2025 –  Accoltellamento nella notte a Leno, dove attorno alle 24 della notte tra sabato e domenica si è scatenata una lite tra uomini di nazionalità indiana. Durante il contenzioso un indiano ha pugnalato un connazionale di 26 anni, che ora è ricoverato in prognosi riservata anche se non in pericolo di vita. I fatti sono accaduti nel piazzale dell’Italmark, in via Brescia. La vittima è stata colpita più volte a un braccio e a una gamba. Fortunatamente non sono stati toccati organi vitali. Indagano i carabinieri. Il feritore è stato identificato ma al momento non ancora trovato.  avrebbe comunque le ore contate. La giunta comunale con due distinte delibere ha approvato i documenti di fattibilità concernenti i progetti di miglioramento per due impianti sportivi di proprietà comunale proposti dai soggetti gestori possono ora presentare domanda di finanziamento provinciale riguarda la realizzazione di una tensostruttura stagionale per i campi da tennis e di una tensostruttura fissa in legno per i campi da padel nell’impianto sportivo di via Lungo Leno il soggetto che ha in gestione il centro dall’ottobre scorso questi interventi non solo migliorerebbero la qualità complessiva degli impianti ma consentirebbero di dare continuità alle attività sportive nelle stagioni più fredde e nelle mezze stagioni Aprirebbero anche alla possibilità di ospitare tornei federali tornei giovanili e manifestazioni promozionali Ciò porterebbe a un incremento notevole di giocatori e di pubblico e alla possibilità per il centro di diventare il punto di riferimento per il tennis e per il padel non solo a livello cittadino ma anche provinciale è studiata appositamente per ridurre al minimo l’impatto paesaggistico anche in considerazione del fatto che l’impianto sportivo è situato all’interno di uno dei parchi cittadini Il secondo progetto riguarda l’ampliamento degli spogliatoi del centro sportivo Baratieri l’intervento proposto dalla Usd Virtus Rovere di Rovereto la società incaricata della gestione dall’amministrazione comunale prevede una spesa complessiva di 600 mila euro e consiste nella realizzazione di due nuovi spogliatoi di circa 30 metri quadri per gli atleti e di uno spogliatoio di 10 metri quadri per i giudici di gara si giustificata alla luce dal fatto che la ridotta dimensione degli attuali spogliatoi non permette una corretta programmazione delle attività previste nei tre campi presenti all’interno del centro Ogni giorno sono infatti oltre 300 gli atleti e 30 gli allenatori che utilizzano il centro sportivo e soprattutto nella fascia oraria di massima concentrazione tale da impedire una agevole fruizione degli ambienti Dal 30 aprile al 3 maggio 2025, il Parco Comunale Gino Vaia di Leno si prepara a ospitare una nuova edizione del Festival di Primo Maggio, organizzata dall'Associazione Baccano. Dopo 24 anni di tradizione e 14 edizioni sotto la guida dell'associazione, l'evento torna con quattro giornate piene di energia, aperte a tutti con ingresso gratuito, che si terranno con la pioggia o con il sole. L'appuntamento sarà un'esplosione di musica, sapori e convivialità: il palco accoglierà numerosi artisti, mentre il bar e la cucina, sempre aperti, offriranno birre fresche, "renatini" e un menu all-day con opzioni vegetariane per accontentare ogni gusto. Non mancherà un'area market, perfetta per curiosare tra stand e prodotti, immersi nella cornice verde del parco, accessibile a chiunque voglia unirsi alla festa. Leno (Brescia) – E’ stato trovato a bordo strada incosciente, in arresto cardiaco. Accanto, c’era la sua bicicletta. Un uomo di 66 anni è stato soccorso oggi, lunedì 23 settembre alle 16.30 a Leno, nel Bresciano, lungo la Sp8. Rianimato dai soccorritori, intervenuti con automedica, auto infermieristica, ambulanza, è stato trasportato d’urgenza in gravi condizioni all’ospedale di Manerbio.  Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che avranno il compito di ricostruire quanto accaduto. Compito arduo. dal momento che secondo le prime informazioni, non ci sarebbero testimoni. Il ciclista potrebbe essere stato urtato da un altro mezzo che poi non si è fermato oppure aver accusato un malore.  16 kg di marijuana in casa: arrestata una coppiaLa Redazione WebUn artigiano di 43 anni e la compagna di 24 sono stati trasferiti rispettivamente a Canton Mombello e a Verziano1' di letturaLa marijuana trovata in casa della coppia di LenoAARiduciIngrandisciAvevano in casa 16 chilogrammi di marijuana le due persone un artigiano di 43 anni e la compagna di 24 I militari dell'Arma avevano raccolto informazioni che indicavano la coppia come grossisti di hashish e marijuana e hanno organizzato un'irruzione nella loro abitazione All'interno hanno trovato lo stupefacente in sacchi da 500 grammi ciascuno Nella stessa abitazione anche 500 grammi di hashish I due conviventi sono stati arrestati e trasferiti rispettivamente a Verziano la donna e a Canton Mombello l'uomo mentre le indagini proseguono per capire a chi fosse diretta e da dove arrivasse la marijuana Riproduzione riservata © Giornale di Brescia Condividi l'articoloIscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato A sera il riassunto della giornata: i fatti principali controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione Informativa ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento UE 2016/679 o GDPR* L'adattamento totale o parziale e la riproduzione con qualsiasi mezzo elettronico in funzione della conseguente diffusione online quotidiano di informazione registrato al Tribunale di Brescia al n° 07/1948 in data 30 novembre 1948 Dopo un'attesa di oltre dieci anni finalmente tempi certi per l'ointervento di ripristino della via che da San Colombano porta al lido dei roveretani e alle frazioni di S A far dilatare i tempi erano state le valutazioni di carattere tecnico e geologico ROVERETO - L'attesa è stata lunga (oltre 10 anni) ma ora finalmente è possibile stabilire i tempi certi (salvo i famosi imprevisti) per ripristinare la strada che da San Colombano porta ai laghetti del Leno (il lido dei roveretani) e alle frazioni di S ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica propedeutico alla stesura del progetto definitivo per poi procedere all'indizione della gara d'appalto e da qui al via ai lavori.  «Se tutto procederà come previsto penso che in autunno si potrà allestire il cantiere e partire con i lavori» spiega l'assessore comunale Carlo Fait che si è ritrovato il non semplice compito di seguire il lungo e tormentato iter visto e considerato che la progettazione e l'appalto dell'opera sono in capo al Comune con il suo ufficio tecnico Il costo complessivo per il ripristino della strada e la messa in sicurezza della parete rocciosa (franata nel novembre 2014) che lo sovrasta è stimato in 2 milioni e 100 mila euro finanziati in gran parte (quasi 1,5 milioni di euro) dalla Provincia e quindi dalla Comunità di Valle (608.000) con una piccola parte (80.000 euro) a carico del Comune di Rovereto A far dilatare i tempi sono state le valutazioni di carattere tecnico e geologico sulla tipologia di intervento da attuale per rendere transitabile e sicura la strada un tempo molto frequentata non solo dai residenti delle piccole frazioni lungo il Leno ma anche da tantissimi roveretani che dei laghetti ne hanno fatto il loro lido estivo Inizialmente si pensava ad un prolungamento della galleria artificiale all'imbocco della strada a San Colombano.  Ma ulteriori valutazioni hanno portato alla scelta di utilizzare l'attuale tracciato non prima di aver bonificato la parete franata: lavori di pulizia di disgaggio e di demolizione di rocce pericolanti alle quali farà seguito la stesura di reti di contenimento la realizzazione di barriere paramassi e l'innesto di micropali a sostegno della strada L'intervento di "mitigazione del rischio" (su progetto dell'ingegner Stefano Filippi in accordo con il geologo Gabriele Modena e con il direttore della sicurezza ingegner Tiziano Tita) comporterà dunque un lungo lavoro di consolidamento della montagna dalla quale si è staccata la frana con un fronte di 25 metri trascinando nella forra del Leno circa 1000 metri cubi di materiale «Ci eravamo presi l'impegno di portare a termine quest'opera nel più breve tempo possibile Ora veramente si può dire - conclude Fait - che siamo in dirittura d'arrivo con le procedure preliminari ai lavori» Sabato i funerali nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo Leno piange la scomparsa di Giorgio Bolentini Una vita spezzata davvero troppo presto: classe 1983 "forza e condoglianze alla famiglia": appena in paese si è diffusa la triste notizia sui social sono apparsi decine di messaggi in ricordo del povero Giorgio Tantissime le persone che stanno facendo visita alla camera ardente allestita nella casa funeraria Pinzi di via Bravo (orario visite  9 - 20) per portare cordoglio e un po' di conforto ai familiari Giorgio Bolentini lavorava come agricoltore nella cascina di famiglia situata nella campagna a sud del paese in Contrada Gaidano la mamma Gabriella e l'amata sorella Silvia I funerali saranno celebrati in paese nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo il feretro verrà accompagnato al tempio crematorio di Sant'Eufemia è invece in programma la veglia di preghiera I post e le segnalazioni si moltiplicano sui social così come le chiamate alle forze dell'ordine Con l'accorciarsi delle giornate e l'avvicinarsi delle festività di Natale si moltiplicano le incursioni dei ladri nelle abitazioni Razzie che interessano tutti i comuni della provincia e che vengono messe a segno nonostante la presenza dei proprietari di casa alcuni malviventi hanno passato al setaccio la zona circostante l'oratorio E c'è pure chi se li è trovati in giardino per fortuna: i ladri si sarebbero dileguati appena scoperti Ma non avrebbero desistito: verso le 19 di venerdì sera un'abitazione di via Mirella Cerutti è infatti stata messa a soqquadro da una banda in cerca di contanti e gioielli da arraffare una persona fisica unisce la sospensione della partita di Terza Categoria tra Real Leno e Azzano Mella e l'esplosione che si è verificata in una palazzina di Montichiari È ricoverato in prognosi riservata a Manerbio Un giovane di 26 anni di nazionalità indiana è stato accoltellato nella notte tra sabato e domenica a Leno nei pressi del piazzale dell'Italmark.  L'aggressione è avvenuta poco dopo la mezzanotte quando una lite tra connazionali è degenerata e uno dei presenti ha estratto un coltello colpendo più volte la vittima a un braccio e a una gamba.  Il ferito è stato trasportato all'ospedale di Manerbio dove è ricoverato in prognosi riservata; fortunatamente I carabinieri della Compagnia di Verolanuova hanno identificato l'aggressore ma al momento non è stato ancora rintracciato accoltella un 26enne durante una lite: si cerca l’aggressoreAlessandra PortesaniIl fatto è avvenuto tra sabato e domenica quando durante un litigio tra due uomini indiani è spuntato un coltello: chi ha sferrato il colpo è stato identificato sono in corso le ricercheAccoltella un connazionale a Leno in fugaAARiduciIngrandisciLite tra indiani L’aggressione é avvenuta in via Brescia a Leno poco dopo la mezzanotte quando uno di questi stranieri ha estratto dal giubbino un coltello con il quale ha pugnalato un connazionale di 26 anni La vittima é stata ricoverata in ospedale a Manerbio: il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita ma i medici non hanno ancora sciolto la prognosi che rimane riservata I carabinieri della Compagnia di Verolanuova hanno individuato chi ha sferrato il colpo Spettacolo di e con Alessandra Domeneghini regia Sergio Mascherpa scene di Giacomo Andrico immagini video Roberto Capo disegno luci Elena Guitti "Che cosa avrebbe fatto lei al mio posto?" È questa domanda che Giorgio Perlasca rivolge a tutti noi Metteremmo a rischio la nostra vita per salvare persone sconosciute Sapremmo attingere a quella parte di noi che cerca di combattere l'ingiustizia A pochi giorni dall'ottantesimo anniversario della Giornata della Memoria il teatro di Leno porta in scena la storia del Magnifico Impostore, che nell'inverno del 1944 salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah Qualcuno ha chiesto aiuto al numero unico per le emergenze 112, che ha inviato un’ambulanza e i carabinieri della Compagnia di Manerbio. Nel frattempo l’aggressore si è dato alla fuga. Grazie alle testimonianze raccolte, i militari sono risaliti alla sua identità – si tratta di un indiano – e ora lo cercano. dopo aver attraversato l’Atlantico ed essere approdata negli States attraversi il Pacifico e arrivi in Australia Capita anche che dall’altra parte del mondo siano stuzzicati da questa esperienza didattica al punto da invitare gli italiani a spiegare come funziona la mensa apre in ritardo di un anno: colpa di un delittoGianantonio FrosioI fratelli Marrandino due dei quattro titolari della ditta appaltatrice sono stati uccisi nel giugno scorso: i lavori alla scuola primaria ora che le questioni legali sono state risolte sono ripartiti2' di letturaLa nuova mensa nasce di fianco di quella esistente - © www.giornaledibrescia.itPartiti un paio di anni fa grazie ai fondi Pnrr (quasi un milione di euro) i lavori di ampliamento della mensa della scuola primaria avrebbero dovuto terminare l’anno scorso avrebbe dovuto entrare in funzione a settembre Mense scolastiche: alimentazione sana e di qualità una priorità E invece i lavori sono ancora in corso: «Chiuderanno entro maggio – assicura la sindaca Cristina Tedaldi che Il titolare Alessandro Marangoni: «È la terza volta in dodici mesi nei casi precedenti avevano asportato la cassa automatica distruggendola per aprirla» Ora le misure di protezione sono potenziate anche per preservare il registratore di cassa che costa 18 mila euro ed era stato rotto dai ladri per asportare poche centinaia di euro ROVERETO Furto al bar: «Ho il video del ladro, ma non denuncio: lo rovinerei» con il volto coperto e un piccone in mano e un solo fine: aprire la porta d'ingresso del Bicigrill per rubare il fondo cassa Un furto che è rimasto solo un tentativo questa volta «ma è la terza volta che subiamo la visita dei ladri in dodici mesi» commenta amaro Alessandro Marangoni il titolare della frequentatissima struttura delle Zigherane lungo la pista ciclabile.  «In due occasioni - prosegue - sono riusciti ad entrare portando via la cassa automatica che in entrambi i casi hanno poi distrutto per aprirle Questa volta la porta ha resistito all'assalto».  Ma non è un caso perché dopo il secondo furto Marangoni ha preso una serie di accorgimenti per rendere il suo locale a prova di ladri È brutto trovarsi costretto a "blindare" un luogo ma non ho avuto alternative viste le esperienze passate E quindi ho rinforzato ulteriormente la porta d'accesso e la cassa automatica l'ho "chiusa" all'interno di una gabbia d'acciaio.  La mia cassa costa qualcosa come 18mila euro quindi i ladri per portare via magari 500 euro lasciati come fondo cassa mi hanno provocato danni per migliaia di euro».  Accorgimenti che sono stati fondamentali per evitare che anche la terza incursione dei ladri in un anno avesse un finale amaro I ladri hanno preso a picconate il vetro di uno dei due pannelli che compongono la porta ma l'unica cosa che sono riusciti a fare è stata creare una ragnatela sul vetro Quindi con il piccone hanno cercato di aprire sempre la porta E sono riusciti a spostare le ante di pochi centimetri e poi il manico dell'attrezzo ha ceduto: si è rotto A quel punto i malviventi - che sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza del locale - si sono dati alla fuga senza riuscire «Quello che è successo - commenta infine Marangoni - mi lascia tanta amarezza Episodi come quello di cui è stato vittima il Bicigrill raccontano di una società che sta cambiando KARATE FOLGORE- ORO E DUE BRONZI IN GERMANIA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IL CAPO DI SME IL SINDACO DI PISTOIA VISITA IL 183mo REGGIMENTO SCHIERATO IN KOSOVO VITERBO- RICORDATO IL PILOTA PIETRO CALISTRI – TRE MEDAGLIE E PROMOZIONE SUL CAMPO.- FUCILATO DAI PARTIGIANI Un blitz ben pianificato dei carabinieri ha portato alla scoperta di un grosso quantitativo di droga in un'abitazione a Leno. Durante l’operazione, che si è conclusa con l’arresto di un artigiano 43enne e della sua compagna di 24 anni, i militari hanno rinvenuto 16 chilogrammi di marijuana. Germania con l’emergenza portieri, ma Leno rinuncia alla convocazione: “Sapevo che non avrei giocato, preferisco allenarmi”. Con Manuel Neuer che ha annunciato la decisione di lasciare la Nazionale lo scorso 21 agosto e Marc-André ter Stegen costretto ad un lungo stop a causa della rottura completa del tendine rotuleo del ginocchio destro, la Germania si riscopre senza un vero portiere titolare. Tra i candidati a raccogliere due eredità così pesanti c’era anche Bernd Leno che però ha deciso di non rispondere alla convocazione per le prossime due sfide di Nations League che vedranno la Nazionale tedesca opposta ad ottobre prima alla Bosnia-Erzegovina (in trasferta l’11) e poi all’Olanda (in casa il 14). Una decisione, quella dell’estremo difensore del Fulham, che ha destato qualche polemica in Germania e spiegare le ragioni della rinuncia è stato lo stesso Leno alla ‘Bild’. che esporranno – presso la Fondazione Dominato Leonense a Villa Badia in via Guglielmo Marconi 28 a  Leno (Brescia) – le loro opere nella collettiva: “Oltre il comune senso del colore” Marcello Merosi e Fabrizio Tedeschi sono gli artisti che con le loro produzioni pittoriche di genere astratto e informale e alcune sculture comporranno l’esposizione dal titolo: “Oltre il comune senso del colore” clicca qui e compila il modulo! Poco dopo le 15.30 di domenica 29 dicembre tre auto si sono scontrate all'incrocio tra via Viganovo e via Tito Speri a Leno Nessuna di loro sarebbe in condizioni gravi: dopo le prime cure prestate dai volontari delle ambulanze di Ghedi e Verolanuova sono stati trasportati all'ospedale Civile di Brescia e a Manerbio La dinamica è al vaglio dei carabinieri intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118: i militari hanno raccolto le testimonianze delle persone coinvolte ed effettuato i rilievi del caso.  13 del Codice in materia di protezione dei dati personali (“GDPR”) che i dati conferiti dall’utente mediante la compilazione dei campi del form sopra riportato (“Dati personali”) saranno trattati in qualità di Responsabile del trattamento al solo fine di soddisfare la richiesta dell’utente e ottemperare al contratto con i propri clienti Italiaonline non assume alcuna responsabilità in merito al contenuto del messaggio formulato dall’utente e alla gestione dei suoi dati personali da parte del Titolare a cui sono indirizzati Subito allertati, non ci è voluto molto prima che i militari del Nucleo radiomobile individuassero il rapinatore che si allontanava. Al momento del controllo, è stato trovato ancora in possesso del coltello utilizzato solo poco prima per la rapina: i soldi appena rubati erano stati poi nascosti in una busta di plastica (sono già stati restituiti al direttore del supermercato).  Il 46enne, italiano e incensurato, a quanto pare residente in paese o comunque in zona, è stato trasferito in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Sotto sequestro il coltello della rapina. Nessun ferito, per fortuna, ma un grande spavento per i due commessi loro malgrado coinvolti. Partendo dal pezzo di carta, è emerso che la banconota apparteneva al paese d’origine dell’uomo allontanatosi da casa tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera scorsi. I resti sembrerebbero essere nel bosco da quel periodo. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, è stato scoperto il 7 ottobre da due cacciatori impegnati in una battuta di caccia al cinghiale nella località Sassiva, lungo la strada che porta verso Caino. Accanto al cadavere è stato trovato anche uno zaino contenente un paio di occhiali da vista e alcuni fogli, ormai illeggibili a causa del lungo periodo trascorso nella vegetazione. Forse contenevano una spiegazione o un saluto per i congiunti. L'equivoco generato dal fatto che gli uomini dell'Arma erano intervenuti per verificare perchè fosse scattato l'allarme antifurto in un'abitazione vicina Accedi o registrati per commentare questo articolo. L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema. in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia Memoria per i sette fratelli Cervi” del Teatro dell’Orsa sarà in scena alle ore 21 al Teatro Comunale di Leno nell’ambito della rassegna culturale “È questo il fiore | 1945 – 2025” Evento a cura dell’Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Leno vincitrice del prestigioso Premio Scenario per Ustica in uscita in questi giorni per Corsiero Editore contenente il testo integrale dello spettacolo e alcuni autorevoli interventi.♦ Ingresso libero e gratuito La prossima settimana la commissione giudicatrice esprimerà il suo verdetto e dirà in seduta pubblica chi, a suo giudizio, ha presentato la proposta migliore per i due campi in terra rossa e i primi due terreni da padel ROVERETO. Centro tennis in lungo Leno, questa volta ci siamo davvero. La prossima settimana la commissione giudicatrice esprimerà il suo verdetto e dirà in seduta pubblica chi, a suo giudizio, ha presentato la proposta migliore per la gestione del nuovo impianto, che porterà in dote all'offerta sportiva della città due campi in terra rossa e i primi due campi da padel. La prima, il "Centro universitario sportivo", è un'associazione sportiva dilettantistica che supporta l'Università di Trento nella promozione, nell'organizzazione e nella gestione di eventi e attività sportive, e gestisce il Centro sportivo universitario di Mattarello, che offre due capi da tennis all'aperto. La seconda, di base a Varese, è una società privata che gestisce dei campi tennis anche a Bolzano, in via Parma. L'esperienza nel settore è fondamentale nell'ambito della gara, visto che se per parte sua al Comune, proprietario dei nuovi campi in lungo Leno, spetta una funzione di indirizzo, il gestore potrà attivare i propri progetti in maniera autonoma, tenendo presente che per l'aggiudicazione della concessione per un periodo di sette anni l'offerta tecnico-qualitativa costituisce la parte predominante con 90 punti rispetto ai 10 previsti per l'offerta economica. Un artigiano di 43 anni e la sua compagna di 24 coinvolti in un traffico di stupefacenti Rinvenuti oltre 16 kg di droga nella loro abitazione la società cooperativa di Leno oggi produce 90mila forme all’anno: siamo stati a vedere come funziona al suo interno4' di letturaAll'interno di Solat dove nasce il Grana PadanoIl paragone è fin troppo scontato quasi completamente distrutta da un devastante incendio che l’ha colpita nell’ottobre del 2019 è risorta a nuova vita dalle proprie ceneri Il 24 ottobre di cinque anni fa le fiamme hanno avvolto i capannoni dell’azienda e ci volle una settimana di lavoro da parte dei vigili del fuoco per avere ragione del rogo ROVERETO. Si era gridato al disastro ambientale alla colata di fango uscita dalla diga della Busa a Raossi di Vallarsa e che ha dipinto di marrone il Leno uccidendo Una piena con danni alimentata da Vaia che ha aggiunto problemi a problemi Tanto da «scomodare» la politica e portare la questione in Comune in Provincia e alla fine in Procura della Repubblica Al di là delle questioni amministrative - soprattutto il risarcimento per la fauna ittica ottenuto dall'Associazione pescatori pagato dall'assicurazione dell'Agsm Verona - il caso è stato preso in mano dalla pm Viviana Del Tedesco che con pazienza certosina si è spulciata tutte le determine degli enti preposti al controllo del territorio (parliamo di Provincia Bacini montani ma anche magistrato delle acque di Venezia) ed ha analizzato passo passo i lavori messi in atto dalla diga per liberarla dai detriti dopo l'assalto del maltempo hanno comunque prodotto un'invasione di limo nel torrente che si configura come inquinamento ambientale e come tale perseguibile si sono presentati quattro imputati: i due tecnici che lavorano alla diga il rappresentante dell'Agsm e il direttore dell'impianto alla Busa in Vallarsa sarà il solo che resterà con il fatidico cerino in mano visto che la procura ha chiesto il processo a dibattimento solo per lui formalizzando invece richieste di assoluzione perché il fatto non sussiste per gli altri imputati La giudice si è presa un po' di tempo per decidere ma il 6 marzo si saprà come si chiuderà la vicenda che destò tanto scalpore soprattutto da un punto di vista politico il solo capo della diga è stata la decisione di agire «di testa sua» sull'abbassamento dei limiti del bacino occupato da fango e da quant'altro portato dal maltempo In verità era stato presentato un cronoprogramma che Salgarelli ha sempre detto che questa soluzione contrastava con la richiesta della Provincia di fare in fretta è cambiata ma il direttore della diga ha deciso di proseguire per la propria strada è stata di inquinamento ambientale per aver illecitamente smaltito poco meno di 15mila metri cubi di materiale inerte che era nella diga del lago della Busa Smaltimento illecito che si sarebbe realizzato facendo uscire fango compatto dagli scarichi di fondo e di esaurimento che si trovano nel bacino si era detto di non seguire ma che alla fine è stato adottato «sporcando» il torrente Leno potrebbe essere il solo responsabile dell'impianto mentre potrebbero essere estromessi dal procedimento penale i due tecnici e la titolare della concessione Maso Corona-Valbona l'Agsm di Verona per l'illecito legato alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche risalgono al 2019 e a far partire l'azione penale era stato un esposto presentato da Gloria Canestrini Esposto che era stato preceduto da un'interrogazione in consiglio comunale e da una firmata da Filippo Degasperi in Provincia Tre atti che vertevano su un'unica questione: c'erano stati degli sversamenti nel Leno e il torrente aveva pagato care conseguenze con diversi esemplari morti e la levata di scudi dei pescatori Questo aspetto è stato definito in sede civile mentre è rimasto aperto quello penale Che è il risultato di un'approfondita e meticolosa indagine condotta dalla pm Del Tedesco sui lavori avviati per alleggerire l'accumulo di limo che si era creato all'interno del bacino sono comunque poche rispetto alle corde dell’anima che ha toccato: «Col suo coro - dice don Davide Colombi - ha dato a tante persone la possibilità di gustare il bello maestro e direttore della Corale San Benedetto di Leno ha deciso di scendere dal podio e appendere la bacchetta al chiodo Il saluto della comunità è domenica 20 ottobre insieme con la Schola Cantorum di Bagnolo diretta da Franco Cucchi la Corale San Benedetto animerà in occasione della Terza di Ottobre Verranno eseguiti la Missa Brevis k 220 «Spatzenmesse» per soli «Sono arrivato a Leno nel 1982 - ricorda il maestro - Insegnavo musica alla scuola media: la Corale era rimasta senza direttore e la preside Costanzi fece il mio nome all’abate Capuzzi poi mi affidò l’incarico di dirigere la Corale «Ringrazio uno ad uno i coristi - continua Paioli - Con loro ho cercato di far musica e cultura Però era inevitabile che il rapporto andasse oltre Infatti ho costruito forti legami: nel corso degli anni ho gioito per i loro successi e sofferto per i loro drammi Anche se la data ufficiale della nascita è fissata al 1930 rovistando negli archivi lo storico Francesco Ziziola ha scoperto documenti che attestano l’esistenza della Corale già nel XIX secolo quando uscirà il libro che Ziziola sta scrivendo Una parte di questa storia è ancora viva: «Nella Corale - dice Paioli - ci sono persone che cantano dagli anni ‘50 del secolo scorso» ai coristi il maestro ha insegnato altro: passione e dedizione Massimo Paioli scende dal podio per salire nell’Olimpo dei simboli: emblema di come quotidiano di informazione registrato al Tribunale di Brescia al n° 07/1948 in data 30 novembre 1948.