reo confesso dell’omicidio di Riccardo Claris
è il fratellastro di Carmine Francesco
Due assassinii che nella provincia di Bergamo hanno macchiato di sangue la stessa famiglia
quella che aveva adottato Francesco e messo al mondo De Simone
un intero equilibrio si è ribaltato
Claris è stato accoltellato durante una rissa tra tifosi
“Lasciate in pace questa gente, non immaginate che cosa sta passando”, è l’appello di un vicino dei De Simone raccolto da Bergamo News dopo i fatti che si sono consumati nella notte tra il 3 e il 4 maggio a Bergamo, quando Riccardo Claris
è morto lungo via Ghirardelli dopo essere rimasto ferito mortalmente da un coltellata inferta probabilmente da Jacopo De Simone
che infine si è consegnato ai carabinieri
Jacopo de Simone è figlio di sangue della stessa famiglia che tempo fa ha adottato Carmine Francesco
Francesco sarebbe stato poi allontanato da casa per quella vita sregolata che rischiava di gettare una cattiva influenza tra le mura domestiche
un equilibrio tormentato da droga e reati vari
dove Riccardo Claris è stato accoltellato a morte dopo una rissa tra tifosi
Il presunto omicida Jacopo De Simone è il fratellastro di Carmine Francesco
in carcere per l’omicidio di Luciano Muttoni
Solamente il 7 marzo Carmine Francesco avrebbe ucciso Luciano Muttoni a Valbrembo (Bergamo) insieme al complice Mario Vetere durante un tentativo di rapina
Nonostante non vivessero sotto lo stesso tetto
Francesco e De Simone erano rimasti in contatto come attesterebbero alcune foto presenti sui social
Duro attacco di Matteo Salvini contro i genitori di Jacopo De Simone
il 19enne che ha confessato di aver ucciso Riccardo Claris
era un host che offriva stanze in affitto sulla piattaforma Booking
Qualche giorno prima Francesco vi aveva alloggiato insieme alla fidanzata e Muttoni
aveva accompagnato entrambi alla stazione di Ponte San Pietro insieme ad un’altra coppia
In quel momento sarebbe scattato il desiderio di agire contro il 57enne: “Ho visto che mentre ci accompagnava in auto guardava nello specchietto retrovisore la mia ragazza e la sua amica
ha raccontato il 24enne in sede di confessione al gip Alessia Solombrino
insieme al complice Mario Vetere di 23 anni
avrebbe pensato di rapinare Muttoni per fargli pagare il prezzo di quell’affronto: il 57enne
avrebbe reagito scatenando l’aggressione da parte del 25enne
I due complici lo avrebbero lasciato agonizzante per poi darsi alla macchia
C'è un tentativo di rapina dietro l'omicidio di Luciano Muttoni avvenuto a Valbrembo
I killer incastrati dall'auto rubata alla vittima
erano presenti dei tifosi interisti che avrebbero intonato cori da stadio nonostante fossero presenti degli ultrà atalantini
Tra i due gruppi sarebbe iniziata una rissa nella quale avrebbero avuto la peggio i tifosi nerazzurri i quali
tuttavia – stando al racconto di Jacopo De Simone riportato da Today – si sarebbero accaniti con il fratello del reo confesso
sarebbe rientrato in casa per prendere un coltello da cucina con l’intento di difendere il fratello
Quindi sarebbe tornato in strada dove avrebbe affrontato e colpito a morte Riccardo Claris
ferito gravemente sotto la clavicola sinistra di fronte alla fidanzata
Come stanno cambiando le abitudini degli italiani
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Luciano Lepore ha raggiunto il traguardo dei suoi ottant’anni attorniato dall’affetto dei suoi familiari che lo hanno degnamente festeggiato all’unisono circondandolo di tanto amore
Lepore è stata una giornata molto speciale densa di significato e di ricordi per quanto ha fatto in questi molteplici decenni di attività pastorale che lo hanno visto
impegnato al servizio della chiesa e soprattutto dei suoi fedeli che lo hanno sempre stimato e benvoluto
Prima di diventare parroco della chiesa di Santa Barbara
“Don Luciano” ha frequentato con grande dedizione e impegno il seminario e poi tutti gli istituti religiosi più importanti tra cui il Collegio Leoniano di cui è stato successivamente anche docente
il liceo e dopo aver ottenuto due lauree in Storia e Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università Lateranense si è dedicato prevalentemente allo studio e all’approfondimento delle materie biblico-religiose rivolgendo le sue attenzioni in particolare sia alle ricerche sull’Antico e Nuovo Testamento che alle relative filosofie teologiche
Per lustri e lustri è stato insostituibile e benamato parroco di Colleferro impegnandosi sempre a difesa dei più deboli
dell’assistenzialismo e difendendo le masse lavoratrice della sua “città industriale”
Don Luciano ha sempre esternato le sue opinioni con coraggio e lucidità
Collocato a riposo per raggiunti limiti di età continua con vigore ancora oggi la sua missione
In questo felice momento giungano al caro amico Luciano i più sinceri ed affettuosi auguri per questi suoi grandiosi ottant’anni da parte dell’intera comunità colleferrina e della Redazione di Cronache Cittadine (di cui e stato anche un apprezzatissimo collaboratore) in particolare del Direttore Responsabile Gianluca Cardillo e del Direttore Editoriale Giulio Iannone
Cronache Cittadine • Il Giornale n. 1431 di Nov-Dic 2023 è in distribuzione gratuita
Cronache Cittadine • L’Annuario 2024 è in distribuzione gratuita
figura storica della provincia di Cuneo e punto di riferimento per la tutela della fauna selvatica
Con la sua instancabile dedizione e una visione pionieristica
ha trasformato il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Bernezzo in un simbolo di speranza per migliaia di creature ferite
Remigio era molto più di un semplice naturalista: era un uomo capace di ascoltare il respiro del bosco e leggere i cieli
La sua storia comincia negli anni ’80
dopo la chiusura dello zoo di Cuneo di cui era gestore
decide di dare una seconda possibilità agli animali rimasti
ospitandoli nella casa di famiglia a Bernezzo
Da quel gesto nasce un progetto rivoluzionario: un luogo dove la cura degli animali selvatici diventa missione
Nel 2001 il CRAS viene riconosciuto ufficialmente dalla Provincia di Cuneo
ma già da anni Remigio era diventato per molti una guida: non solo per la sua competenza
ma per la passione contagiosa con cui sapeva coinvolgere giovani volontari
«Remigio» – ricordano dal CRAS – «non era solo un nome raro
ogni racconto una lezione di rispetto»
I funerali si terranno domani martedì 6 maggio alle 15:30 presso la chiesa parrocchiale di Madonna delle Grazie
“Il suo spirito continuerà a vivere nei cieli che ha amato e negli occhi di ogni animale salvato”
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Ragazzo ucciso a Torino in una rissa: abitava a Torre Mondovì
Carrù: i proprietari dello stabile che ospita i migranti chiedono risarcimento milionario al Comune
Uno dei volti nuovi della Rai a Dogliani: al Festival della Tv 2025 Stefano De Martino
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Spalletti, racconta la chiamata di Gravina e la nomina a ct "Non me lo aspettavo, fu una sorpresa a tutti gli effetti" e del ricordo di Italia-Germania del 1970: 'Pensai di andare a festeggiare con tutti gli amici e chiesi alla mamma di fare una bandiera con i brandelli di tessuti che aveva in casa con la vecchia Singer. La mamma fu bravissima ad accontentarmi in pochi minuti".
E poi la pace con Francesco Totti: Mi piaceva pensare che il mio destino fosse affidato alla qualità e ai piedi magici di questo campione - dice il ct - per me averlo riabbracciato, anche se poi due precisazioni le ho dovute fare, ma ormai non si tornerà indietro, resteremo superamici. Io ho fatto sempre tutto in funzione della Roma mai di personale".
L'ultima vittoria mondiale è del 2006, siamo forti?, chiede vespa: "Stiamo per diventare forti e lo dobbiamo fare velocemente", conclude Spalletti.
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Era l’ex gestore dello Zoo di Cuneo e il fondatore del Centro recupero animali selvatici di Bernezzo
Remigio si occupava delle regine dei cieli
«Qui è l’unico centro dove si ospitano animali selvatici di ogni taglia e specie
dove ogni anno vengono curati circa 1200 esemplari
fu costretto a smantellare il «giardino pubblico»
perché il Comune non rinnovò più la convenzione
Il rischio era che gli animali venissero venduti o
Ma la famiglia di Luciano ha una casa a Bernezzo ed è lì che gli esemplari hanno trovato nuovo riparo
All’inizio i compaesani guardarono con un po’ di apprensione quell’esperimento
la Provincia di Cuneo ha autorizzato il Cras a operare per il salvataggio e la custodia dei selvatici
Il nome era tanto particolare e inconfondibile quanto la persona che lo portava
Esistono numerose versioni di lui e tutte hanno a che fare con gli animali: Remigio è stato il ragazzino che attraversava i paesi con la pelle di volpe sulla moto
è stato Nonno Remi che racconta la storia della pantera o del morso della scimmia
Gli ultimi venticinque anni li ha passati qui al Cras di Bernezzo
che da piccolo centro di recupero è diventato un punto di riferimento per i cittadini e le istituzioni piemontesi
Il Centro - come diceva sempre lui - è stato il suo modo di restituire alla Natura ciò che le aveva sottratto in gioventù
ma è stato anche un veicolo per trasmettere agli altri ciò a cui teneva di più: la passione per gli animali
Lo ha fatto intorno al tavolo della cucina e seduto alla scrivania in ufficio
Remigio resterà sempre un mentore e un punto di riferimento e in questo giorno triste ci piace pensarlo libero
nella chiesa di Madonna delle Grazie a Cuneo
Mettere ordine nella successione e blindare la governance in mano ai “fratelli germani”
i quattro figli nati dal matrimonio con Maria Teresa Maestri: Mauro
Ecco cosa risulta dalla riforma dello statuto
Fuori dai giochi decisionali rimane Brando, il figlio più giovane (32 anni), nato dalla relazione di Luciano con Marina Salomon negli anni ’80
Già nel 2019 era stato deliberatamente escluso dalla prima redistribuzione delle quote
gli viene concessa una categoria speciale di azioni (“C”)
senza diritto di voto ma con la possibilità di incassare dividendi e farsi liquidare in qualsiasi momento
Una sorta di "buonuscita" incorporata nella struttura societaria
Una exit strategy blindata che lo tiene fuori dalla governance attiva
Forse non lo ritengono in grado di prendere decisioni
Non avrà lo stesso Dna imprenditoriale della famiglia
Non ha voglia di assumersi responsabilità e preferisce continuare la sua attività da regista
ma intanto esploriamo la nuova architettura societaria
già presidente esecutivo di Edizione e figura-chiave del gruppo
Come in ogni ingente spartizione ereditaria
Rocco non ci sta: “Questa riforma penalizza i miei diritti.” Rocco Benetton
Nella verbalizzazione dell’assemblea del 15 aprile
definendo le modifiche “pregiudizievoli” per i suoi diritti
potrebbe persino uscire dalla società chiedendo la liquidazione delle sue quote
con una perizia firmata dal professor Gabriele Villa
economista e consigliere d’amministrazione di Unicredit
con pieni poteri strategici e visione imprenditoriale
Il suo ruolo in Ricerca serve proprio a garantire stabilità all’assetto e a evitare che l’impero finisca in balia delle lotte ereditarie
Ma cosa succederà alla scomparsa di Luciano Benetton
Brando riceverà una parte del patrimonio
non potranno mai interferire con il potere dei fratelli maggiori
Rai Play Sound racconta Luciano De Crescenzo
un vero e proprio "Simposio 3.0" ideato e condotto da Luigi di Dieco che ripercorre
attraverso le testimonianze degli affetti più cari
la vita di una delle personalità più affascinanti del nostro tempo: Luciano De Crescenzo...Più che un "semplice" ingegnere informatico dell'IBM
tratti dall'autobiografia ufficiale scritta dal maestro De Crescenzo
inizia un percorso di domande e risposte sui temi principali della vita che
prende spunto dalla letteratura e dai contributi audio/video del nostro autore
Il racconto è arricchito dalle testimonianze delle personalità più vicine a De Crescenzo: familiari – amici e colleghi dello spettacolo
Questi temi sono sviluppati seguendo i pensieri dell'autore strettamente legati ai libri dedicati
Gli ospiti intervengono legandosi al tema della puntata aprendosi poi ai ricordi più vivi
Gli ospiti del podcast sono: Paola De Crescenzo (figlia di Luciano)
Michelangelo Porzio De Crescenzo (nipote di Luciano e Presidente dell'Associazione Culturale "Luciano De Crescenzo")
Enzo D'Elia (storico agente),Andy Luotto,Silvia Annicchiarico
Gegè Telesforo,Nino Frassica,Renato Ricci,Isabella Rossellini,Benedetto Casillo,Marina Confalone,Ugo Porcelli,Nino D'Angelo
Rai Play Sound racconta Luciano De Crescenzo
Milano Post
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le vite parallele dei fratelli nel sangue: omicida di Riccardo Claris e killer di Luciano MuttoniBergamo
Il 18enne ha ucciso il tifoso dell’Atalanta con una coltellata al petto
Carmine ha ammazzato Luciano Muttoni due mesi fa a Valmrembo per rapinarlo di 50 euro
la vittima Luciano Muttoni e Francesco De Simone
Valbrembo (Bergamo) – La famiglia di Jacopo De Simone, che a 19 anni ha ucciso il brembano Riccardo Claris con una coltellata alla schiena
finisce nel mirino delle forze dell’ordine per la seconda volta in pochi mesi
sarebbe intervenuto per difendere uno dei fratelli che stava partecipando a uno scontro tra tifoserie non distante dallo Stadio Gewiss
Il giovane sarebbe salito nella casa di famiglia
e avrebbe preso un coltello da cucina con l’impugnatura in ceramica per poi scendere e colpire Claris
Carmine risultava residente a Bergamo ma era di fatto senza fissa dimora
prima ancora era stato in comunità per avere rapinato un altro ragazzo quando era minorenne e poi in diversi centri per disintossicarsi
A 25 anni è entrato in azione con Mario Vetere
polacco a sua volta adottato da una famiglia italiana
Vetere lavorava in una comunità terapetutica della provincia di Monza Brianza come aiuto animatore
L’omicidio è accaduto nella notte tra sabato 8 e domenica 9 marzo a Valbrembo
dove il cinquantottenne Luciano Muttoni affittava delle stanze
che si sono incontrati solo il giorno dell’omicidio e non erano amici ma avevano conoscenze comuni
si sono mascherati con i passamontagna e presentati a casa di Muttoni mentre mangiava
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Un nome tanto particolare e inconfondibile quanto la persona che lo portava
Remigio è stato il ragazzino che attraversava i paesi con la pelle di volpe sulla moto
Remigio Luciano li ha passati come fondatore al Cras di Bernezzo
che da piccolo centro di recupero di animali selvatici è diventato un punto di riferimento per i cittadini e le istituzioni piemontesi
È stato il suo modo di restituire alla natura ciò che le aveva sottratto in gioventù
Remigio resterà sempre un mentore e un punto di riferimento e in questo giorno triste ci piace pensarlo libero
Anche le Aree Protette Alpi Marittime lo ricordano con affetto: "Un uomo che ha dedicato la vita al recupero della fauna selvatica e che in tantissime occasioni ha collaborato con il nostro Ente
Lo ricordiamo in particolare per la liberazione di un grifone al Colle di Tenda nel 2022 (nella foto)
Ci uniamo a quanto scritto dai sui collaboratori e amici del Cras: 'Ci piace pensarlo libero
Remigio Luciano si è spento all’età di 87 anni all'ospedale di Cuneo
I funerali saranno martedì 6 maggio alle 15,30 presso la chiesa di Madonna delle Grazie
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Osimo Oggi Blog
Dalla Redazione di OSIMO OGGI le più vive condoglianze ai familiari del caro LUCIANO
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AccediChi sono i fascisti
Lui è sempre qui con noi”Centinaia di persone hanno visitato il museo in occasione del decennale
Nicoletta Mantovani: “Siete davvero tantissimi
per me è una grande emozione”Musica e applausi a Casa Pavarotti
grande festa per il decennale del museo dedicato al maestro
Fin dalle 9 tantissime persone erano già in fila ai cancelli della villa in stradello Nava
aspettando di immergersi nel mondo di big Luciano
nelle sue stanze che ancora parlano (e cantano) di lui
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AccediFascisti
A ritirare il premio il giovane casaro Manuel Aguzzoli, che aveva presentato uno stagionato 25 mesi; si tratta di un formaggio più morbido e dolce al palato rispetto al Grana o al Parmigiano Reggiano, ma che preserva tutte le caratteristiche organolettiche derivate dall’alimentazione delle bovine di Razza rossa reggiana che vengono allevate in un podere sul confine tra Cavriago, Bibbiano e Montecchio.
Sito Ufficiale FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA
presso la Zona Addestramento Cani di Limbiate (MB)
Due intense giornate di cinofilia venatoria
nel ricordo di un amico e appassionato che ha segnato la storia di questa zona addestramento
I concorrenti si sono sfidati in due formule: Cane-cacciatore
dove il binomio viene valutato sull’intera azione venatoria – dal lavoro sul terreno fino allo sparo e al riporto della selvaggina – e Caccia pratica
disciplina in cui è il solo ausiliare a essere protagonista
chiamato a dimostrare tutte le sue capacità nel reperire e fermare le quaglie
La partecipazione è stata più che soddisfacente
nonostante la concomitanza con altre manifestazioni tipica di questo periodo
Un risultato che ha riempito d’orgoglio gli organizzatori e i familiari di Luciano De Zotti
memoria viva della cinofilia lombarda e figura storica di Limbiate
sempre presente e attivo in eventi come questo
Le due giornate – diverse tra loro anche sotto il profilo meteorologico – si sono concluse domenica alle 13
con la sospensione delle prove e la proclamazione delle classifiche (riportate in fondo alla pagina)
Un momento che ha unito l’agonismo alla convivialità
nel pieno spirito di queste manifestazioni
come certamente avrebbe voluto anche Luciano
Un ringraziamento sentito da parte degli organizzatori va agli sponsor dell’evento: Endurance (pet food)
e naturalmente alla sezione FIdC di Limbiate
gestita con passione e dedizione dall’instancabile Cristiana Preti
Un grazie anche alla coppia giudicante Erario/Franchi per la competenza e la disponibilità dimostrate sul campo
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Home » Eventi » Cultura & Cinema » Cherasco Tra Le Storie – Luciano Violante
Un incontro intimo e riflessivo sulla perdita
in cui la memoria diventa occasione di riconciliazione e comprensione tardiva
magistrato ed ex Presidente della Camera dei Deputati
presenta il suo libro Ma io ti ho sempre salvato
un’opera intensa che intreccia memoria personale e riflessione pubblica
Il libro si muove attorno al tema della fine
intesa non solo come conclusione dell’esistenza
ma anche come trasformazione del legame tra chi resta e chi se ne va
Violante narra un rapporto padre-figlio mai pienamente compreso in vita
e solo dopo la morte riesaminato attraverso il filtro della coscienza adulta
L’opera si configura come un viaggio interiore
ma anche come un tentativo di trasmettere la memoria come gesto di cura
della gratitudine che arriva tardi ma non troppo tardi
Il tema del ricordo diventa centrale: non come archivio sterile del passato
anche quando tutto sembra già concluso
l’incontro si inserisce nel ciclo Storie di fine
offrendo al pubblico un momento di ascolto e raccoglimento
in cui la letteratura si fa ponte tra generazioni
e la narrazione diventa strumento per abitare il tempo della perdita
Cherasco tra le Storie è un festival culturale che si svolge dal 16 al 18 maggio 2025
l’evento si affianca alla ventiquattresima edizione del Premio Internazionale Cherasco Storia
ampliando l’offerta culturale della città con una tre giorni dedicata al tema del racconto in tutte le sue forme
Il festival esplora il racconto come espressione dell’universo umano attraverso parole
Gli eventi si svolgono in diverse location del centro storico di Cherasco
Tutti gli appuntamenti sono pensati per coinvolgere un pubblico eterogeneo
dagli appassionati di letteratura agli studenti e ai semplici curiosi
Il festival è organizzato dal Comune di Cherasco
con la direzione artistica e organizzativa affidata a Produzioni Fuorivia e IL Idee al Lavoro
L’evento ha ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati e del Ministero della Cultura
a testimonianza del suo valore culturale e istituzionale
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
In caso di maltempo verrà comunicata la sede alternativa per tutti gli incontri
Graziosa cittadina posta sull'altopiano che domina la confluenza tra il fiume Tanaro e la Stura
è attivo centro agricolo e commerciale
sede di laboratori artigianali per la lavorazione del legno e di apprezzate botteghe di restauro e antiquariato
Una graziosa cittadina sede di laboratori artigianali per la lavorazione del legno e di apprezzate botteghe di restauro e antiquariato
ex gestore dello zoo di Cuneo e fondatore del C.R.A.S
era stato il gestore dello zoo di Cuneo e fondatore del C.R.A.S
alle ore 20 nella chiesa parrocchiale di Madonna delle Grazie si reciterà il rosario
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da redazione | Mag 2, 2025 | Approfondimenti
Ascolto e apprezzo la giusta tutela ed il riconoscimento di quanti quotidianamente si spendono per rendere produttivo ed operoso il nostro Paese
Leggo di come ancora oggi non ne sia tutelata a sufficienza salute e sicurezza
nonostante gli ormai continui provvedimenti legislativi
che altro non sembrano francamente che aggravi burocratici e prebende economiche
che si impegnano quotidianamente nei servizi verso i più deboli
portati avanti attraverso quel variegato mondo di associazionismo e cooperazione che chiamano Terzo Settore
Professionisti di altissima qualità
anche quando rappresentano oltre il 5% del Pil italiano sono sottovalutati
sviliti nella loro dignità…con stipendi al limite della sopravvivenza
e che anche quando finalmente vedono adeguati i propri contratti nazionali
perché a non essere adeguate sono le tariffe pagate dalle pubbliche amministrazioni
Il mondo del terzo settore che lavora nel campo sociale e socio sanitario vive una condizione paradossale di “monopolio al contrario” in cui ad essere monopolista è
Quello stesso Stato che oggi celebra il primo maggio e che
Eppure in occasioni come quella di oggi ecco i nostri governanti a condannare
chi sfrutta i lavoratori sottopagandoli e svilendoli
Ma si dimenticano di questi lavoratori che
nonostante la loro alta professionalità e l’enorme responsabilità che hanno a lavorare con le persone fragili
sono considerati dai più alla stregua di una sorta di “volontari” che è normale debbano sopportare tagli e ritardi abnormi nei pagamenti
senza i quali rimarrebbero abbandonate centinaia di migliaia di persone
come chiarito da una recente indagine della rivista Vita
Un’indagine con un titolo molto centrato “Provate a farne senza!”
mi piacerebbe risuonasse nelle orecchie di tanti governanti poco attenti
questa frase chiara e diretta “provate a farne senza!”
cuochi…provate a farne senza…oppure
redazione@progettouomo.net
Ufficio Stampa FICT Via Nizza 56 Roma cell
chirurgo senologo in servizio da oltre vent’anni presso l’ospedale di Città di Castello
ha deciso di lasciare l’incarico per trasferirsi in una struttura oncologica a Milano
La notizia ha provocato la reazione del gruppo femminile “Ama Farfalle”
che ha diffuso una lettera aperta per denunciare quanto accaduto
firmato anche dal presidente AACC Italo Cesarotti
si parla di una decisione “incredibile” e “incomprensibile”
che priva il territorio altotiberino di una figura professionale e umana di riferimento
il dottor Carli è stato un sostenitore determinante della Breast Unit altotiberina
frutto di una lunga battaglia politica e sanitaria
“Le conseguenze – si legge nella nota – le pagheranno le donne della nostra Regione che hanno beneficiato delle sue prestazioni o che ancora avrebbero potuto farlo”
L’associazione si appella a tutte le autorità competenti affinché venga trovata al più presto una soluzione che garantisca la continuità assistenziale
il gruppo annuncia azioni pubbliche di protesta
denunciando “comportamenti amministrativi e organizzativi gravemente lesivi del diritto alla salute delle donne”
Nota dei sindaci di Città di Castello e San Giustino
In relazione alla notizia del trasferimento del dottor
noto e apprezzato chirurgo senologo di chiara fama
dall’ospedale di Città di Castello ad un’altra struttura oncologica-sanitaria milanese diffusa dalle donne del gruppo “AMA FARFALLE”
i sindaci di Città di Castello e San Giustino
manifestano “seria preoccupazione per la scelta professionale del responsabile di un servizio di notevole importanza ed impatto sociale”
“Nell’apprendere con dispiacere e preoccupazione questa decisione assunta
ci auguriamo che non rappresenti un segnale di depotenziamento della struttura sanitaria di cui lo stimatissimo dottor Carli per oltre 15 anni
come hanno giustamente evidenziato donne del gruppo “AMA FARFALLE”
ne è stato il punto di riferimento professionale ed umano non solo a livello locale e regionale ma anche nazionale
Auspichiamo dunque che tutto ciò non preluda ad un indebolimento di un servizio ospedaliero
che è sempre stato una vera e propria eccellenza che in nessun modo non può essere depotenziato con la perdita di un professionista del calibro del dottor Carli”
hanno concluso Secondi e Veschi nel ricordare come lo stesso professionista abbia sempre sostenuto e voluto la Brest Unit
una vera eccellenza che ha visto in prima linea la AACC accanto alle istituzioni: “da anni inoltre si è occupato di organizzare e partecipare ad attività di sensibilizzazione dei cittadini
relativamente alle problematiche della prevenzione del tumore al seno
in particolare presso le scuole superiori della regione
dove ho collaborato con psicologi specialisti ed insegnanti del luogo
incontrando le ragazze e formandole alla cultura della prevenzione svolgendo al meglio il ruolo di dirigente medico presso U.O Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Responsabile di Unità Semplice per la Chirurgia senologica presso Azienda Sanitaria n.1 Regione Umbria
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Due occasioni di shopping per vedere le ormai mitiche “boutique a cielo aperto” del Consorzio Uno speciale week-end per i tanti fan de Gli Ambulanti [Leggi ancora]
ACCADE IN UMBRIAInstalla APP con anteprime dei luoghi
Mi permetto di chiedervi di destinare il vostro 5 per mille alla Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura, che ho l’onore di rappresentare. La Fondazione fa molto per coloro che si trovano in difficoltà, ma ha bisogno anche del vostro aiuto per continuare.Grazie,Fausto Cardella
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Un altro pensionamento alla polizia stradale di Orvieto
Un altro “centauro” che taglia il traguardo di fine servizio alla polizia stradale di Orvieto
sovrintendente capo coordinatore della polizia di Stato
è scoccato il momento del pensionamento
Un altro pezzo di storia della sottosezione che è arrivato alla fine del proprio percorso professionale
preceduto negli ultimi mesi da altri due veterani del reparto
in ordine di tempo dal sovrintendente capo coordinatore Giulio Benedetti arrivato tra i "centauri” di Orvieto nel 1988 e dall’ispettore Ivo Mortini
Il capo di gabinetto della Questura Giuseppe Taschetti lascia la polizia dopo 40 anni e va in pensione
"E’ inevitabile che la polizia non si fermi
non lo ha mai fatto fin da quando è stata fondata nel luglio 1852
e di gente dentro alla sua divisa ne è passata tanta e tanta ne passerà
ma la stradale di Orvieto che sebbene conti quasi 50 uomini e donne
è come una famiglia per chi ne fa parte ed il dover rinunciare alla presenza di 3 dei suoi componenti
alla loro esperienza ma anche e solamente alla loro voce
ad averli a fianco gomito a gomito durante gli interventi
rattrista un po' chi resta - fanno sapere dalla polstrada
Il comandante Domenico Bellacicco va in pensione. Lascia i carabinieri dopo 27 anni trascorsi in città. Al suo attivo numerose operazioni
perché la loro assenza in servizio sarà uguale alla loro presenza
Dalla radio di bordo delle auto di servizio: “Centro operativo da ispettore Mortini
da sovrintendente capo coordinatore Benedetti e da sovrintendente capo coordinatore Rossi
“Centro operativo ha ricevuto ragazzi
In pensione Stefano Spagnoli, incontro con il questore Failla
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Osimo in lutto per la morte di Luciano Raponi
aveva 69 anni e lottava da tempo contro una lunga e debilitante malattia degenerativa
Stimato per il percorso professionale (aveva curato la realizzazione e ristrutturazione di immobili) ma anche per le sue lezioni come docente dell’Itcg Corridoni- indirizzo Geometri e per l’incarico tecnico nella Commissione edilizia del comune di Osimo nei primi anni 2000
Raponi si era speso anche nell’impegno politico sempre a quell’epoca tra le file del Pdl Osimo
Alla notizia della scomparsa sono comparsi anche sui social tanti messaggi di condoglianze alla famiglia
alla moglie Donatella e ai figli Andrea ed Elena
alla sorella Maria Carla che gli sono rimasti accanto fino alla fine
«Ho conosciuto Luciano una trentina di anni fa
professionalmente preparato e sempre disponibile
La terra ti sia lieve» scrive l’ex consigliera comunale Maria Grazia Mariani
Molti lo ricordano come «un grande professionista
«sono sempre i migliori ad andarsene prima di tutti»
La camera ardente è stata allestita nella Casa Funeraria Vigiani di via Oscar Romero 11/b a San Biagio di Osimo
aperta alla visite da domani mattina alle ore 8
6 maggio alle ore 10.30 nella chiesa di San Marco Evangelista di Osimo
Dopo il funerale si procederà con il corteo per la sepoltura al Cimitero Maggiore della città
“L’unica vera alternativa per Castellanza siamo noi”
fondatore del circolo cittadino di Fratelli d’Italia
candidato sindaco di Castellanza Protagonista
la coalizione di centrodestra sostenuta da Forza Italia e Fratelli d’Italia
pronta a scendere in campo per le elezioni amministrative del 25-26 maggio
“La mia candidatura – afferma Luciano Lista – nasce da un dialogo continuo con i cittadini
un confronto aperto che ha coinvolto ogni angolo della città
Le idee e i bisogni raccolti durante questa ampia consultazione partecipativa sono stati tradotti in un programma elettorale concreto e realizzabile
sulla valorizzazione della socialità e sul potenziamento dei servizi
“Con il 41% delle preferenze raccolte da Fratelli d’Italia e Forza Italia alle ultime elezioni europee – sottolineano i segretari cittadini Antonella Zucchelli (FdI) e Leonardo Scaringelli (FI) – Luciano Lista rappresenta l’unica scelta concreta per offrire a Castellanza una vera alternanza dopo anni di governo del centrosinistra di Partecipiamo
Scegliere altre opzioni significa sostenere la continuità dell’amministrazione Borroni
condannando la città all’immobilismo e all’isolamento politico ed economico”
“Con l’esperienza e la visione di Luciano Lista – proseguono Zucchelli e Scaringelli – Castellanza potrà finalmente ripartire
finanziare nuovi progetti e creare opportunità per tutti sono gli obiettivi di un’amministrazione che vuole rilanciare la città e renderla protagonista nel panorama dell’Altomilanese”
Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti
Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico
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Ieri è stato processato per direttissima in tribunale a Reggio e il giudice ha disposto l’espulsione (già su di lui pendeva un decreto, poi non ottemperato) con accompagnamento alla frontiera a Gorizia.
“Speriamo che sia davvero finita e che non torni più”, sospira Luciano, operaio in ceramica, che vive in una villetta a schiera di recente costruzione da circa tre anni con la moglie e due figlie. Sì, perché è un calvario che dura dal dicembre 2023.
“Si era presentato più volte qui sostenendo che una villetta del vicino fosse casa sua – continua a raccontare Palmiotto – Da quanto abbiamo poi ricostruito, all’epoca del cantiere, avrebbe dormito abusivamente qui. Poi è stata venduta, ma lui è tornato più volte a ‘rivendicarla’ dopo un fuori e dentro dal carcere”.
Luciano ci tiene infine “a ringraziare i poliziotti che sono sempre arrivati ogni qualvolta siano stati chiamati. Certo, la giustizia non è questa e ha lasciato un po’ a desiderare, forse andava espulso prima. Però di certo la colpa non è delle forze dell’ordine. Ma l’importante ora è che sia finita”.
FOTO – Fonte: Grimaldi Loreto. Link: Album Facebook
Classifica completa su Speed Pass
nella tabella del programma provvisorio delle gare si..
perché per essere un grande sindacalista quale eri bisogna essere prima di tutto un essere capace di amare
Amare così tanto l'umanità da odiare senza quartiere e senza astio l'ingiustizia e la sopraffazione
"Gli uomini sono esseri mirabili" e tu lo hai dimostrato ogni giorno
e un piccolo sorriso sempre pronto ad essere donato
il prossimo papa dovrà affrontare anche il tema del deficit finanziario della Santa Sede
la sbandierata “rivoluzione” sudamericana… si sono presto rivelate un buco nell’acqua e
a parte lo stipendio dei cardinali (ma non si poteva evitare di nominarne così tanti
così come previsto dalla Costituzione Apostolica voluta da GPII?)
la voragine debitoria della chiesa non accenna a frenarsi.Ci rimetteranno sicuramente le piccole (e antichissime) diocesi italiane come quella di Ischia
(Luciano Castaldi)La spending rewiew applicata alla chiesa (ma il ragionamento va fatto anche per il Comune Unico
l’accorpamento dei circoli didattici
la sanità) fa sorgere un serie infinita di quesisti
Il primo: ma possibile che tutto debba essere quantificato
trasformato in una questione di “costi e ricavi”?E
perchè non si comincia col ridurre il numero dei cardinali e dei vescovi emeriti (che pure credo abbiano un costo) e dei tantissimi vescovi ausiliari
A che servono quattro cinque vescovi per le grandi città come Milano
visto che si parla tanto di costi superflui da eliminare
perchè non evitare tutta quella miriade noiosissima di convegni
sinodi con il loro profluvio di chiacchiere che poi vanno a finire in pubblicazioni costosissime destinate al macero o
Lo ripeto: nella vita degli uomini e delle loro comunità (Comuni
le parrocchie) non conta solo ciò che è “utile”
per usare una espressione cara all’ecclesialese 3.0
che (riflesso dell’intero occidente sazio e disperato)
rischia di finire ai margini delle tanto accarezzate (almeno a parole) periferie geografiche ed esistenziali
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Luciano Dall'Acqua, opitergino, aveva 80 anni: nel 1980 vinse la Coppa Italia con la squadra del Pordenone, il trofeo più importante nella storia della società che oggi, giorno di Pasqua, lo ha ricordato con un toccante post su Facebook
Si terrà domenica 4 maggio alle ore 10:30 nella sala consiliare di Guilmi l’incontro pubblico Una politica per il territorio e i cittadini: riflessioni sull’esempio di Armando Lizzi per le sfide attuali.
Interverranno il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti, il presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Vasto Francesco Menna, il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio, il direttore del dipartimento di Lettere, arti e scienze sociali dell’Università di Chieti-Pescara Stefano Trinchese e il deputato e presidente emerito della Regione Luciano D’Alfonso. L’incontro è organizzato dall’Officina delle Idee dell’onorevole D’Alfonso, dal Comune e dalla Provincia.
Guilmi ha dato i natali ad Armando Lizzi, figura poliedrica che, da piccolo imprenditore, ha ricoperto il ruolo di sindaco e, parallelamente, ha operato attivamente sul territorio a supporto di Remo Gaspari. Quest’ultimo si dedicava alla preparazione dei dossier necessari per concretizzare le aspirazioni dei territori abruzzesi, superando le difficoltà poste dai complessi meccanismi burocratici nazionali.
«Mentre Gaspari si concentrava sulla programmazione e sullo sviluppo a livello regionale, Lizzi si occupava della dimensione umana e sociale, ascoltando le preoccupazioni e le difficoltà dei singoli cittadini nei vari comuni – spiegano gli organizzatori – Il loro lavoro sinergico ha permesso di tradurre i programmi di sviluppo in interventi concreti, colmando il divario tra le leggi, per loro natura generali, e le reali condizioni di vita degli abruzzesi».
«La segreteria particolare di Gaspari svolgeva un ruolo cruciale nel curare ogni dettaglio, perseguendo l’idea che il bene comune fosse il risultato di un equilibrio tra progetti di sviluppo e attenzione alle situazioni di difficoltà, soprattutto nelle aree marginali. Questo modello di azione politica si colloca in un periodo precedente alla legge 241 del 1990, che lo stesso Gaspari avrebbe promosso e fatto approvare dal ministero della Funzione pubblica».
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Nostra intervista esclusiva a Luciano D’Amico
consigliere regionale e leader del Patto per l’Abruzzo
domani (oggi per chi legge) andrà al funerale di Papa Francesco
E poi ha visto il corteo di traslazione della salma di Francesco da Santa Marta al Vaticano
Centinaia di migliaia di persone riunite per ricordarlo
Molte persone erano lì in piazza San Pietro per farsi i selfie
Con una persona defunta: mi sembra irriguardoso nei confronti di Francesco
È la stessa dinamica dei funerali di Giovanni Paolo II e Lady Diana che si ripete
Migliaia di persone che piangono la loro morte e partecipano al funerale
Nell’epoca della superficializzazione di tutto
in molti si rifiutano di vivere le proprie emozioni e quindi operano una sorta di proiezione sugli altri: è meno impegnativo
Lady Diana e ora Francesco: sono tutti personaggi-simbolo dell’età contemporanea
Abbiamo bisogno di figure di riferimento che lancino messaggi importanti
E lo dico anche con tutto il rispetto per i credenti
lei ridimensiona l’importanza del pontificato di Bergoglio
ma non credo sia stato rivoluzionario come oggi se ne sente parlare
Papa Francesco ha rilanciato i messaggi del cristianesimo di duemila anni fa
Quest’immagine che Bergoglio avrebbe proiettato la Chiesa nel futuro non la condivido pienamente
che sui matrimoni e sulle unioni civili è ferma alla “Santa inquisizione”
tra cui anche la sua stessa struttura e il suo stesso modello di governo
A confronto Paolo VI era un rivoluzionario “rosso”
Pensavo di trovarmi davanti un fan di Bergoglio
Molte delle cose che ha detto sono condivisibili
Ma i suoi messaggi “dirompenti” ritornano all’ordine costituito nella misura in cui non si compie il passaggio successivo
La visione di Luciano D’Amico stupisce per la lettura critica che fa del pontificato di Bergoglio
un papa rivoluzionario e una figura di riferimento per il mondo del pacifismo e dell’anti-capitalismo
per quanto anche D’Amico condivida queste posizioni
non si sbilancia nel giudizio su Bergoglio
Non posso che cercare di capirne le motivazioni
L’asilo che ho frequentato era gestito dalle suore e da piccoli eravamo tutti chierichetti a Torricella Peligna
La parrocchia sarà stata importante per una piccola comunità
per noi l’unico modo per uscire dal paese era andare alle gite con il parroco
Diciamo che quella chiesa era ancora preconciliare
Era un’abitudine e faceva parte della vita quotidiana
Era adolescente durante il pontificato di Paolo VI
perché fu in grado di portare il concilio verso conclusioni che allora furono dirompenti
ha posto le premesse per l’internazionalizzazione della Chiesa cattolica
ha avviato il colloquio interreligioso sulla base del reciproco rispetto
per le altre religioni e ha cominciato a parlare con i non religiosi
per queste ragioni è stato più rivoluzionario di Bergoglio
Dal mio punto di vista - non quello di un esperto vaticanista - quando dico che Francesco ha lanciato i messaggi del cristianesimo di duemila anni fa
credo che culturalmente non possiamo non definirci tutti cristiani
ma partiamo anche dal riconoscere diritti come quello di una donna di celebrare una liturgia
Si ricorda quando ha detto: “Chi sono io per giudicare un gay che cerca la fede”
Io capisco che la Chiesa sia un’organizzazione estremamente complessa
ma al “chi sono io per giudicare?” mi verrebbe da dare una risposta: sei il papa che può stabilire che le unioni civili siano anche religiose
che può dare alle donne un ruolo maggiore all’interno della chiesa
Il tema del ruolo delle donne e degli omosessuali è dibattuto anche nel mondo laico
Ci si può aspettare che la chiesa faccia dei passi in avanti che la società non ha ancora compiuto
ma il cristianesimo si è affermato come movimento rivoluzionario
se lo intendiamo come movimento politico-sociale-culturale
È stata la rivoluzione che ci ha portato dall’età classica a quella contemporanea
Noi siamo cristiani perché crediamo in dei valori che
Umberto Galimberti ha scritto una cosa bellissima in questo senso
Riflette sul fatto che il cristianesimo ha cambiato anche la nostra percezione del tempo
Da quella circolare dei greci siamo passati alla linearità passato-presente-futuro
è la linearità del percorso ignoranza-ricerca-conoscenza
Questa è la molla rivoluzionaria che ha permesso all’Occidente di dominare il mondo
E come il cristianesimo potrebbe tornare ad avere quella carica rivoluzionaria
che porta a vedere il papa come una “star”
sminuendone l’autorevolezza e per il quale si va davanti al feretro a scattarsi un selfie
La grande affluenza di fedeli a Roma non deriva
dal fatto che sia stato il papa degli ultimi
Ha riavvicinato la chiesa ai fedeli e lanciato messaggi importantissimi
ma cosa significa stare dalla parte degli ultimi
Non potrebbe significare anche stare dalla parte delle ultime
ammorbidire le rigide regole dottrinali che erano funzionali in passato e che ora non sono pienamente attuali
Anche il papa deve fare i conti con la sua base
Io penso che la chiesa abbia visto un indebolimento del proprio messaggio e lo dimostra la fila di 7 ore solo per dire di esserci stato
Sono sempre meno quelli che adempiono davvero ai precetti del cattolicesimo
Ci sarà un motivo se non sono più rispettati
Una religione che parla di uguaglianza non può essere
Per un credente non sarebbe difficile accettare cambiamenti così radicali
Chiaramente io lo dico guardando al cristianesimo da un punto di vista sociale e culturale
ma penso anche che non bisogna essere per forza dei credenti per aderire ai principi del cristianesimo
perché nessuno vuole più vivere pienamente la propria vita
e chi più della Chiesa cattolica può farlo
Francesco è stato il papa dei messaggi orientanti
come sulla questione del genocidio a Gaza e della necessità della pace in Ucraina
ha avuto posizioni anche più nette e radicali della sinistra
trovare soluzioni di pace tra Ucraina e Russia e fermare la strage a Gaza
Il papa può rimanere sulle questioni di principio
e per questo può assumere posizioni più radicali
è riuscito ad essere un punto di riferimento anche per parte del mondo laico
sono i movimenti sotterranei della società che creano i simboli
E la chiesa cattolica è fenomenale nel creare questi testimoni-simbolo: lo fa da 2000 anni
parlava della prima guerra mondiale come “inutile strage”: quello era dirompente
Allora si andava in giro con gli elmetti col chiodo
Ciò non toglie che Francesco abbia fatto benissimo ad assumere queste posizioni
penso all’aborto e alla “teoria gender” Bergoglio ha anche mantenuto delle posizioni rigide
A me non stupisce che il papa sia contro l’aborto
Sono il portato di una sedimentazione storica che ha visto dalla fine del medioevo fino al pontificato di Pio XII una chiesa spesso fortemente retriva
Una religione senza dogmi può ancora essere considerata tale
E ripeterli stancamente fino a separarsi dalla realtà
con il pellegrino modello che parte per Roma
Il cristianesimo è stata una rivoluzione perché ha inciso sulla vita quotidiana
di ascoltare in televisione delle omelie in cui ripetono letteralmente
ciò che è stato scritto 2000 anni fa nei vangeli
dalla chiesa mi aspetto che contestualizzi questi messaggi nella contemporaneità
È questo il pontefice che auspica per il futuro
Mi auguro che il successore possa avere quel coraggio in più per dare le risposte che possono sembrare divisive ma che in realtà ridanno significato al messaggio cristiano
Un esempio di cosa potrebbe essere rivoluzionario per la Chiesa
Affiancare al messaggio consolatorio un’attenzione al cambiamento
La mancanza di chiarezza giurisprudenziale in tema di omologazione degli autovelox (si attende ancora il decreto del Mit prima presentato e poi ritirato) rischia di portare a un crollo verticale dei proventi da multe stradali incamerati dai Comuni
Cantieri aperti: i principali provvedimenti sulla viabilità di Anas
Strada dei Parchi e Aspi / GUARDA DOVE E QUANDO
La conferenza stampa di Silvio Baldini alla vigilia del match dei play off contro la Pianese
Ai biancazzuri basta non perdere per accedere da testa di serie alla fase nazionale
si giocherà domani 7 maggio allo stadio Adriatico con inizio alle ore 20
All’undici di Baldini sarà sufficiente un pareggio al 90′ per accedere da testa di serie alla fase nazionale
Il calciatore nigeriano (ex Lazio): «Vinta la causa
Il presidente Andrea Pecorelli: «Abbandonò il ritiro
e quindi al Venezia Comics l’area riservata agli autori Disney
Maurizio Amendola ed Andrea Malgeri “Lapis”
Gli autori saranno presenti all’interno dello spazio Disney/Multiverse Comix in Area Editori entrambi i giorni per il firmacopie
sketches ed incontri con gli autori (Lapis sarà presente solo il sabato dalle 11 alle 19)
Inoltre sarà possibile dialogare con gli autori Disney sul Main Stage sabato dalle 13.00 alle 14.00 per l’incontro “I maestri Disney
è possibile rivolgersi direttamente alla fumetteria Multiverse Comix di Mestre
Luciano Gatto: leggenda del fumetto italiano
festeggerà a maggio i suoi 91 anni dopo una carriera straordinaria iniziata nel 1957 sulle pagine di Topolino
ha dato vita a indimenticabili avventure di Paperino
contribuendo anche a testate storiche come Geppo e Topo Gigio
La sua ultima storia Disney è apparsa su Topolino n
illustratore Disney dal 1986 e autore chiave della testata Paperinik
la creazione della famiglia Duckis nel 1999 insieme a Bruno Concina
ha illustrato il volume celebrativo per il tricentenario del Caffè Florian
Completa il trio dei “veterani” Maurizio Amendola
entrato in Disney nel 1979 dopo l’esperienza con Romano Scarpa nel mondo dell’animazione
ha collaborato con il Corriere dei Piccoli e creato storie per Prezzemolo e Animal Bus
a un giovane molto promettente: Andrea Malgeri “Lapis”
nel 2017 corona il sogno di diventare disegnatore di Topolino
Dopo 5 anni passati a disegnare storie di topi e paperi
grazie ai quali entra a far parte anche degli sceneggiatori
La prima storia da lui scritta e disegnata è “Newton Pitagorico e il questionabile Que”
📗Spazio Disney/Multiverse Comix – Area Editori Sabato 3 maggio: Luciano Gatto
Valerio Held e Maurizio Amendola (10.00 – 20.00) Andrea Malgeri “Lapis” (11.00 – 19.00) Domenica 4 maggio: Luciano Gatto
Valerio Held e Maurizio Amendola (10.00 – 19.00) Main Stage – Sabato 3 maggio alle ore 13.00 “I maestri Disney
Venezia Comics si svolgerà il 3 e 4 maggio 2025 a Forte Marghera per due giornate all’insegna del divertimento e della passione per il fumetto, il gioco, il cosplay e la cultura pop. Puoi acquistare i biglietti online fino al 2 maggio su PostoRiservato.it
“Venezia Comics – festival del fumetto e della cultura pop di Venezia” è un evento realizzato dall’associazione culturale VeneziaComix
che dal 2006 si dedica con passione alla promozione e alla tutela della cultura del Fumetto e
Venezia Comics ® 2008 – 2025 | info@veneziacomics.com | Privacy Policy | Cookie Policy | Credits
Secondi e Veschi: Condividiamo le preoccupazioni del gruppo “AMA FARFALLE"
dall’ospedale di Città di Castello ad un'altra struttura oncologica-sanitaria milanese diffusa dalle donne del gruppo "AMA FARFALLE"
come hanno giustamente evidenziato donne del gruppo "AMA FARFALLE"
Bisogna essere registrati per lasciare un commento
Saturno Notizie è un quotidiano on-line edito da Saturno Comunicazione sas – Via Guglielmo Marconi 19/21 – 52037 Sansepolcro (Arezzo) Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Arezzo al n°6/2007 del 2/3/2007 ed al Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc) n°19361 Telefono 0575 749810 - Fax 0575 749810 - E-mail: redazione@saturnonotizie.it
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Celebriamo Luciano e i 10 anni del museo”"Doveva essere un progetto transitorio legato all’Expo di Milano ma si è trasformato in una realtà permanente grazie alla gente
A Modena faremo altro"Nicoletta Mantovani e Luciano Pavarotti che quest'anno avrebbe compiuto 90 anni
"Luciano oggi lo immagino con la stessa allegria di allora
E credo che anche in questi mesi si sarebbe speso immediatamente per le persone che stanno soffrendo a causa della guerra
Sarebbe in prima linea a portare conforto"
vedova di Luciano Pavarotti e presidente della Fondazione a lui intitolata
Il 12 ottobre il tenorissimo avrebbe compiuto 90 anni
questo è davvero un anno speciale – aggiunge Nicoletta –
Celebreremo l’importante compleanno di Luciano ma anche il decennale dell’apertura al pubblico della Casa Museo
Sembra incredibile che siano già trascorsi dieci anni da quando questa casa è divenuta un luogo per tutti: era un’iniziativa nata in occasione dell’Expo e pensavamo che potesse durare sei mesi
ma la risposta calorosa dei visitatori è andata oltre ogni attesa
Quindi quello che doveva essere un progetto transitorio si è trasformato in una realtà stabile e permanente"
(si avverte il ronzio come di un motore elettrico
ndr) Tutte le volte che parliamo di Luciano
"Innanzitutto il 1° maggio con un momento di festa al mattino
E poi lungo l’estate con la nuova edizione della rassegna ‘Musica
che tiene insieme i grandi nomi e i talenti che sbocciano
proprio in quella che era l’intenzione di Luciano: aiutare i giovani a crescere nel loro percorso artistico
a coltivare i loro sogni e le loro aspirazioni"
Poi ci saranno le celebrazioni per i 90 anni. Il 30 settembre a Verona...
"Abbiamo voluto riunire là un eccezionale numero di amici di Luciano e di protagonisti della lirica, che si uniranno a grandi voci della musica pop, prima fra tutte Laura Pausini. Ho appreso che questa proposta ha trovato subito un grande riscontro e un grande affetto nel pubblico: i biglietti sono quasi agli sgoccioli..."
Ma non si sarebbe potuto realizzare questo stesso show a Modena?
A Modena cosa state pensando per il 90° compleanno?
"Con il Comune abbiamo concordato di realizzare un evento al teatro Comunale proprio il 12 ottobre, la data in cui Luciano avrebbe compiuto 90 anni. Stiamo lavorando insieme sul programma, la serata verrà inserita nel cartellone del ‘Modena Belcanto Festival’ che sarà presentato prossimamente. Ci piace l’idea che non sia una ricorrenza fine a se stessa, ma che possa rappresentare un ricordo che guarda al futuro".
E per il 6 settembre, anniversario della scomparsa di Luciano?
"Mentre a Modena ricorderemo la data di nascita, per il 6 settembre, data della morte, saremo in un’altra città italiana con i cantanti della nostra fondazione, in memoria di Luciano. Lo scorso anno ci ha accolti Comacchio e per quest’anno stiamo valutando alcune proposte di altre località che definiremo nelle prossime settimane".
NUMERO UNICO 0522 3200
Il giorno 6 Aprile è mancato all’affetto dei suoi cari
Ne danno il triste annuncio la moglie MARIA
dalle ore 9,30 alle ore 18,30 presso la Casa Funeraria Croce Verde in via della Croce Verde
1 a Reggio Emilia.I funerali si svolgeranno in forma privata
Si ringraziano anticipatamente quanti parteciperanno
Onoranze Funebri Croce Verde Reggio Emilia dal 1962 si occupa di servizi funebri a Reggio Emilia e provincia con rispetto
I proventi dell'attività vengono devoluti alla Pubblica Assistenza Croce Verde
Croce Verde Onoranze Funebri Sas • Powered by Kaitiexpansion
In carica fino al 2028, al timone anche della Libertas (oltre 13mila iscritti) «Sport locale non in crisi, tecnici preparati. Impianti? Serve un piano nazionale»
le intuizioni e soprattutto la passione con la quale ha reso possibili alcune sfide che oggi contribuiscono a delineare il profilo strategico della CGIL su diversi piani”
Così il segretario generale della CGIL Maurizio Landini ricorda Luciano Silvestri a nome di tutta la CGIL
come la sindacalizzazione delle forze armate grazie a Luciano sono divenuti nostro patrimonio: un progetto per il quale la difesa del mondo del lavoro passa anche dalla lotta alla criminalità e di questo lo ringrazieremo per sempre
sempre con grande umiltà e con un unico interesse: fare il bene delle lavoratrici e dei lavoratori
al dolore della famiglia e di chi gli ha voluto bene
Luciano Silvestri si è spento dopo una malattia
già segretario di Cgil Toscana dal 2000 al 2007
è stato operaio alla Dalmine; lì ha iniziato il suo impegno sindacale come delegato aziendale e nella Fiom
per diventare poi nel 1981 segretario della Fiom Cgil di Piombino
Dal 1986 al 1995 è stato segretario generale della Camera del lavoro piombinese
per poi passare alla segreteria di Cgil Toscana di cui è diventato segretario generale nel 2000
Dal 2007 ha avuto un incarico a Roma alla Cgil nazionale come responsabile legalità e sicurezza
baluardo contro le diseguaglianze sociali e la precarietà dei contratti
Da più di cento anni ogni progresso nel mondo del lavoro è frutto delle nostre lotte
compositore e intellettuale di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita
il rapporto tra tradizione musicale popolare
e pensiero musicale contemporaneo costituiva una delle possibilità di creare opere musicali
in quel continuo e irrinunciabile dialogo tra “dimensione intellettuale e spirituale“
alla base dei processi che animano il rapporto tra natura e cultura
In tale contesto nascono i Volksongs – ormai celebre raccolta di “trascrizioni” di canti popolari di varie tradizioni europee e extraeuropee – e Naturale
lavoro che si basa sulla reinterpretazione di alcuni canti e storie tradizionali siciliani registrati da Berio a Palermo alla fine degli anni ’60
Un programma volto ad esplorare le “radici primordiali della musica” che si completa con una esibizione di launeddas
tra gli strumenti più caratteristici della musica folcloristica sarda