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Reggio Emilia, 5 maggio 2025 – Domani 6 maggio si decide il futuro di Meta System. Martedì, infatti, si tiene l’udienza nella quale il Tribunale di Bologna si esprimerà nel merito del ricorso per l’accesso al concordato preventivo. Meta Systema, importante operatore della e-mobility basato a Reggio Emilia e Mornago (Varese), occupa più di 500 dipendenti e che alimenta un importante indotto sia Italia che in Europa.
A dicembre 2024 l’azienda ha sottoposto al Tribunale di Bologna una domanda prenotativa di accesso al Concordato Preventivo, e ha depositato la propria proposta ai creditori unitamente al Piano concordatario.
Il piano si basa sulla continuità indiretta garantita da fondo di investimento Certina, che ha sottomesso alla società un’offerta vincolante per acquisirne il business e l’intero organico dei dipendenti italiani. Il 30 aprile 2025 Certina e le rappresentanze sindacali, al culmine di un serrato ma franco confronto, hanno verbalizzato i termini sostanziali di quello che potrebbe essere un accordo sindacale.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Il pubblico del PalaCatania, oltre 2000 presenze, applaude una squadra inarrestabile per ritmo, qualità e spirito
Un'altra serata da ricordare per la Meta Catania che, al PalaCatania, firma l’ennesima impresa stagionale battendo in rimonta la Roma con un netto 7-3. La squadra di Juanra conferma così il suo momento straordinario, centrando la nona vittoria consecutiva e mantenendo la vetta solitaria della Serie A di futsal.
Eppure, non era iniziata nel migliore dei modi: dopo il vantaggio iniziale firmato da Anas, la Roma reagisce e ribalta il risultato con Ercolessi e Dimas, chiudendo il primo tempo avanti. Ma nella ripresa si scatena il ciclone rossazzurro.
Con un pressing feroce e giocate di alta scuola, la Meta Catania ribalta tutto: Turmena apre la rimonta con un siluro, poi si scatena Salamone, autore di una splendida doppietta che riscatta le occasioni mancate nel primo tempo. A segno anche il giovane Mario Musumeci, sempre più protagonista, e infine il sigillo del capitano Carmelo Musumeci, all’undicesimo centro stagionale.
Il pubblico del PalaCatania, oltre 2000 presenze, applaude una squadra inarrestabile per ritmo, qualità e spirito. La Roma, pur pericolosa con il power play e autrice di tre reti, si inchina alla superiorità degli etnei.
La capolista corre, e dietro possono solo inseguire. La Meta Catania sogna, e fa sognare.
che dovrebbe essere la fonte stessa dello spirito critico e che invece
preda ormai imbelle di quelle che Spinoza chiamava «passioni tristi»
Però Tomaso Montanari ha ragione fin dalla prima riga del suo pamphlet appena uscito per le «Vele» Einaudi
Libera università: «questo non è un momento qualunque»
e bisogna avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome: l’Italia è governata «da un partito di matrice fascista»
la reazione alle mobilitazioni studentesche contro il genocidio a Gaza è stata «una violenta repressione»
come altri settori vitali per la tenuta democratica e l’equilibrio dei poteri
rischia «di essere messa alla catena del potere esecutivo»
anzi dal cuore del mondo accademico (Montanari è rettore dell’Università per Stranieri di Siena)
ma la sua vera posta in gioco è parlare «a chi sta fuori»
perché l’università è da sempre un microcosmo esemplare
un laboratorio in cui certi processi politico-sociali si mostrano in anticipo o in forma amplificata
un appello sottotraccia rivolto al mitico uomo della strada: caro concittadino
qui si parla anche di te; l’università non è la torre d’avorio del cliché
ma un termometro della libertà del paese; e se andrà definitivamente in malora
se tradirà il suo spirito critico e sovversivo
se diventerà un ufficio di collocamento per piazzare manovalanza a basso costo
non solo sfumeranno le ultime possibilità che lo studio sia un diritto e un mezzo di emancipazione sociale
ma anche la qualità democratica della vita pubblica verrà gravemente degradata
quanto siano fragili le conquiste democratiche lo sta mostrando drammaticamente il quadro politico globale
intimidazioni e licenziamenti stanno colpendo l’università ad alzo zero
che però cerca di traguardare il presente alla luce del passato
ricostruendo con puntualità storica alcune fasi salienti nella dialettica tra università e potere: la riforma Gentile
l’ignavia (o la complicità) del centrosinistra
fino ai pessimi provvedimenti del governo attuale
A guidare l’argomentazione sono due parole-chiave
di cui Montanari addita il nesso organico nell’articolo 33 della Costituzione
tra primo e sesto comma: «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento»; «Le istituzioni di alta cultura
hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato»
Un baluardo antifascista con cui rispedire al mittente qualunque attacco dei potenti o dei loro tirapiedi
ci sono due aspetti che il libro tocca ma che rischiano di finire un po’ in secondo piano
perché fanno meno notizia rispetto allo scontro frontale con il potere politico
Il primo è la responsabilità dell’università stessa
che negli ultimi decenni ha fatto davvero del suo peggio per ridursi in questo stato
perché «siamo noi professori a doverci battere il petto
per aver supinamente accettato un modello universitario assai più dedito a formare un disciplinato “capitale umano” che non ad alimentare un solido e attrezzato pensiero critico»
tra la vulnerabilità agli attacchi politici e l’involuzione neoliberale di cui tutto il corpo docente è stato complice o corresponsabile
Perché la libertà accademica non è minacciata solo dal nemico esterno
che è l’universitario stesso nel momento in cui introietta un modello di sapere acritico
a una qualità intesa solo in senso procedurale
cioè come quality assurance di marca aziendale
Se trasformiamo l’università in una macchina tecnocratica governata da oligarchie sempre più opache
azionata da un grottesco connubio di aziendalismo e servitù volontaria
in cui gli spazi del dissenso vengono sterilizzati
non possiamo stupirci che l’autonomia si riduca a un fatto puramente contabile (far quadrare il bilancio) e la libertà della scienza a una delle tante lettere morte della Costituzione
ben prima delle rozze incursioni di qualche neofascista al potere
Il secondo aspetto è il ruolo decisivo dei fattori materiali
che lo scontro ideologico rischia talvolta di offuscare
serve forse meno idealismo e più materialismo storico
Non ci può essere libertà di pensiero senza affrancamento dai bisogni e da un sistema ferocemente gerarchico
I fattori materiali sono innanzitutto i finanziamenti
non solo scarsi e ulteriormente tagliati da questo governo
ma sempre più vincolati a un perverso sistema premiale: un «progettificio» in cui l’accesso alle risorse è eterodiretto
spesso controllato da stakeholders e interessi privati
con tanti saluti alla libertà di ricerca e al bene comune
Anche la tragedia umana e civile del precariato si coglie materialmente nella parcellizzazione delle figure precarie che di legge in legge
una giungla di contratti e profili giuridici differenziati che stroncano alla base
ma qualunque mobilitazione solidale e organizzata
Il tutto si innesta poi su un apparato gerarchico tardo-feudale come quello dell’università
che le riforme degli ultimi decenni non hanno fatto che peggiorare
L’uomo della strada probabilmente non lo sa
reclamizzata con il brand «riforma antibaronale»
ha ristretto ancor più il potere al vertice
in un mostruoso incrocio di aziendalismo e baronato: rettori autocrati
organi di rappresentanza aboliti o svuotati
tutto il potere accentrato nelle mani dei professori ordinari
Chissà se dall’abisso di questa «brutale regressione»
per costruire davvero l’università libera e antifascista disegnata dalla Costituzione
spazio extraterritoriale in cui progettare ancora l’utopia
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Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento
Meta ha presentato ufficialmente la nuova app dedicata a Meta AI
un assistente virtuale potenziato dal modello di intelligenza artificiale Llama 4
progettato per offrire un’esperienza più personalizzata e naturale
la big tech compie un ulteriore passo avanti lanciando un’app autonoma focalizzata sulle interazioni vocali
Meta userà contenuti pubblici condivisi da utenti adulti dell’Unione Europea sulle sue piattaforme
come post e commenti pubblici su Facebook e Instagram
Sfrutterà anche le interazioni con Meta AI — come domande e richieste fatte all’assistente
L’app consente di conversare tramite testo e voce
grazie alla modalità “full-duplex” che permette dialoghi più naturali
generare immagini e testi creativi su richiesta
personalizzare le risposte in base ai dati dei propri account Facebook e Instagram
Tutte queste funzionalità sono alimentate dal modello linguistico Llama 4
l’ultima evoluzione dell’intelligenza artificiale di Meta
Una delle novità dell’app è il feed “Discover”
che mostra le interazioni con l’AI condivise dagli utenti
mettere “mi piace” e remixare le richieste e le risposte generate dall’AI
Questa funzione mira a rendere l’uso dell’intelligenza artificiale un’esperienza più sociale e condivisa
avvicinando gli utenti alla tecnologia attraverso l’interazione con i contenuti degli altri
L’app sostituisce la precedente “Meta View” per gli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta
è possibile trasferire le conversazioni tra gli occhiali e l’app o il web e utilizzare l’AI per il riconoscimento di oggetti e la traduzione in tempo reale
Meta prevede di lanciare un nuovo modello di occhiali con display integrato entro la fine del 2025
ampliando ulteriormente le possibilità di interazione con l’AI
In cinque punti quello che dobbiamo sapere di Meta Ai
Dopo OpenAi, Google, Adobe e Runaway ecco Movie Gen il generatore di video di Meta
Cosa sono Llama 4 Scout e Llama 4 Maverick? In cinque punti
Meta AI sfida ChatGpt: arriva l’app per iPhone e Android. Ecco a cosa serve
Meta inizia l’addestramento dell’Ai sui post e commenti pubblici. Ecco come opporsi
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Il 6 maggio il tribunale di Bologna si esprimerà sulla domanda di accesso alla procedura
Nel 2024 l’azienda ha subìto un crollo dei ricavi del 40%
REGGIO EMILIA – La decisione è nelle mani del giudice delegato Pasquale Liccardo
Il piano di salvataggio di Meta System si basa sull’intervento del fondo di investimento bavarese Certina
ha formalizzato una proposta d’acquisto delle attività dell’azienda
Nella valutazione della praticabilità del piano concordatario
grande peso avrà l’orientamento dei commissari giudiziali nominati dal tribunale di Bologna
il commercialista reggiano Silvio Facco e i professionisti modenesi Stefano Zanardi e Stefano Dalla Verità
che hanno messo sotto la lente i conti del gruppo
che negli ultimi dieci anni è stata controllata da fondi d’investimento cinesi
sia per una generale crisi del mercato dell’auto elettrica
sia per l’elevato assorbimento di capitale dei progetti di sviluppo
Nel 2024 i ricavi hanno subito un crollo del 40%
In una nota dall’aspetto piuttosto informale diffusa in queste ore
i vertici aziendali si dicono ottimisti sul futuro e sostengono che il 30 aprile scorso direzione e sindacati “hanno verbalizzato i termini sostanziali di quello che potrebbe essere un accordo sindacale”
Il 18 aprile scorso il segretario provinciale della Fiom
parlando di “condizioni capestro” per i lavoratori dello stabilimento di Reggio Emilia
tel : 0522/304411 email: redazione@reggionline.com
con il suo abito consapevolmente analogico
Che illumina la melodia e fa risaltare i testi
ad ogni modo ben scritti e interpretati con passione
Un migliaio di spettatori hanno accolto al Dis_Play del Brixia Forum l’artista di origine albanese
reduce dalla conduzione del Concertone romano del 1º Maggio
riproduce un camerino e invita a entrare in casa del cantautore
pervase da una vena costante di malinconia
Nonostante in scena siano soltanto in due – con Meta c’è il giovane e istrionico pianista Davide Antonio Pio
anche arguta spalla comica – e sebbene buona parte della scaletta si dipani sull’asse chitarra-pianoforte
il suono acustico acquista sfumature inedite per il gran numero di strumenti (classici e digitali)
E se ci sono brani che proprio con questa confezione francescana rivelano in pieno la loro bellezza («Piccola anima»
ce ne sono altri – come lo splendido «Stelle delle notti lunghe»
reso struggente dall’accompagnamento ulteriore di una fisarmonica
«9 primavere» e «A parte te» – che vengono proposti con armonizzazioni più ariose
anche per l’(auto)ironia con cui si rivolge alla platea
scherzando sui mariti trascinati al concerto dalle mogli
su stravaganti esperienze in discoteca e tv ovvero giocando con autotune e falsetto
gigioneggiando divertito con «Una rotonda sul mare» di Fred Bongusto o intenso con «Exit Music» dei Radiohead e «Wicked Game» di Chris Isaak
Il cantante e autore certifica di avere un posto nel panorama contemporaneo della canzone nazionale
E il 12 maggio sarà in libreria il suo secondo romanzo
chiamato a confermare la convincente vena letteraria mostrata all’esordio
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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cercando di comprendere e interpretare la realtà in modo onesto e approfondito
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approfondimenti verticali che - tra articoli
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si fa consumandosi le suole delle scarpe per andare nei territori e toccare con mano problemi e soluzioni
Per mettere insieme la domanda e l'offerta di cambiamento e costruire insieme il mondo che sogniamo
Scopri le realtà incontrate durante i viaggi o segnalate dalla community ritenute etiche e in linea con la nostra visione
C’è tempo fino al 31 maggio per compilare e inviare i moduli per impedire all’Intelligenza artificiale di meta di usare i nostri dati
A partire da giugno 2025, Meta – la casa madre di Facebook, Instagram e WhatsApp – inizierà a utilizzare i dati personali dei suoi utenti per addestrare i suoi sistemi di intelligenza artificiale. Non è fantascienza né paranoia digitale: è un’informazione concreta diffusa in queste ore dal Garante per la protezione dei dati personali
commenti e foto diventino carburante per l’IA targata Zuckerberg
Verranno usati tutti i dati pubblici: post
Ma anche le conversazioni con strumenti come Meta AI su WhatsApp
Non solo: anche chi non ha un account Meta potrebbe finire nel database dei dati
se appare in contenuti pubblicati da qualcun altro
Meta assicura invece di non leggere i messaggi privati con amici e familiari – a meno che qualcuno nella chat non decida di condividerli con l’IA
Tuttavia è possibile impedire a Meta di accedere ai nostri dati
Per farlo la scadenza è il 31 maggio 2025: chi presenta opposizione entro quella data
blocca l’uso dei propri dati passati e futuri
potrà fermare solo i dati pubblicati da quel momento in poi
Ecco i moduli per negare il consenso a Meta:
ma se compaiono in contenuti pubblicati da adulti
i genitori possono intervenire con il modulo per i non utenti
Non sono al momento disponibili moduli per gli utenti Whatsapp
È importante notare che questi moduli non disattivano l’IA di Meta né la rimuovono dalle tue App come WhatsApp o Facebook
Quello che fanno è semplicemente impedire a Meta di usare i contenuti delle nostre conversazioni con i chatbot per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale generativa
anche nelle app di chi si oppone si continuerà a vedere (e magari interagire con) Meta AI su Facebook
Instagram e WhatsApp e Meta potrà comunque mostrare risposte generate dall’IA
Insomma: il “no” serve a evitare che i nostri dati vengano usati per insegnare qualcosa all’IA
ma non blocca l’IA né la sua presenza nelle app
non esiste un interruttore “off” universale per Meta AI
Quando si dice che Meta usa i nostri dati per “allenare la sua intelligenza artificiale”
significa che prende contenuti pubblici che pubblichiamo o condividiamo – come post
immagini e interazioni con chatbot – e li inserisce in un gigantesco archivio usato per insegnare ai suoi modelli di IA come parlare
In generale compilare i moduli potrebbe non essere semplice
Alcuni utenti lamentano che Facebook chiede di effettuare nuovamente un login per poter accedere al modulo
e effettuare operazioni di controllo dell’account
mentre se si vuole compilare il modulo relativo ai Non utenti Meta viene chiesto di dimostrare
non siamo del tutto al riparo dagli utilizzi
Meta potrebbe comunque usare informazioni che ci riguardano se appariamo in una foto pubblica postata da qualcun altro o veniamo menzionati in commenti o didascalie altrui
stanno valutando se l’intera operazione sia legale
Meta si basa sul “legittimo interesse” e sul cosiddetto silenzio-assenso
ma non è chiaro se possa essere considerato “legittimo” prendere i dati degli utenti senza un consenso esplicito
Nel mirino anche l’uso delle immagini dei minori pubblicate da adulti
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
Israele approva un piano per occupare tutta Gaza e restarvi a tempo indefinito
Ma l’insofferenza verso il governo Netanyahu cresce
Il TAR ha accolto il ricorso dell’associazione […]
La Food and Drug Administration ha licenziato più di 140 dipendenti
tra questi diversi veterinari impegnati a contrastare la resistenza antimicrobica e l’uso di farmaci negli allevamenti intensivi
In Italia dal 2021 il 3 maggio si celebra anche un tipo specifico di informazione
Lo farà per tutelare l’apprendimento e la socialità degli studenti
Una scelta netta che rilancia il dibattito anche in Italia
la salute del suolo è la chiave per affrontare siccità e scarsità d’acqua
il naturalista denuncia la distruzione dei fondali e il “colonialismo moderno in mare”
Aggiornati sempre sugli argomenti del cambiamento
abbiamo 5 newsletter con diversi temi e frequenza
“Italia che Cambia” è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n
24323 ©2012-2025 Associazione Italia Che Cambia
Test superato per la filiera regionale: i territori marchigiani si confermano - grazie ad un'offerta ampia e variegata - location attrattive per i turisti italiani ed europei
ANCONA – Sono positivi i riscontri sulla prima vera finestra turistica della stagione che si è aperta con le feste pasquali e si è chiusa con il ponte lungo del primo maggio
Un test importante per la filiera marchigiana
che continua ad essere una meta di richiamo grazie ad un’offerta molto ampia come sottolinea il Prof
Massimiliano Polacco Direttore Regionale di Confcommercio Marche e Segretario Generale di Federalberghi Marche
«Sapevamo – le sue parole – che le festività pasquali e i ponti successivi sarebbero stati un banco di prova cruciale per il comparto turistico marchigiano in vista dell’imminente stagione estiva
I segnali sono certamente positivi come dimostra il trend registrato in questi giorni di festa che ci fa ben sperare per i prossimi mesi: aumenta la fiducia e l’ottimismo in una stagione 2025 che potrebbe consolidare i dati in crescita registrati negli ultimi anni»
Una combinazione di fattori che ha permesso alla nostra regione di avere
picchi legati alle località più gettonate come Senigallia o la Riviera del Conero
«Certamente i luoghi più frequentati a livello turistico – prosegue il Direttore Polacco – hanno confermato le attese ma c’è stata una presenza sul territorio che ha rispecchiato la varietà delle nostre proposte: bene i luoghi di mare ma anche le città della cultura e legate alla tradizioni religiose
i borghi storici e le aree di montagna»
Sull’andamento delle prenotazioni ha influito ovunque il fattore incertezza legato al meteo ma per quanto riguarda le località di mare nel periodo pasquale sono andate bene a Senigallia le prenotazioni con gruppi e individuali (anche se il meteo ha un po’ limitato questo segmento) con provenienza prevalente dal nord Italia (Lombardia
Veneto ed Emilia Romagna) e con arrivi last minute anche dall’estero (Svizzera
Civitanova Marche e Cupra Marittima bene i gruppi e le prenotazioni individuali con arrivi dalla Lombardia
Per il 25 aprile e il ponte del primo maggio a prevalere sono stati i clienti last minute (soprattutto per il meteo)
A Pasqua sono andate bene le prenotazioni di gruppi e anche quelle individuali con provenienza prevalente da Lazio
Il 25 aprile molto bene le prenotazioni di gruppi mentre per il ponte del primo maggio parecchi clienti dell’ultimo minuto (per il meteo)
Nell’entroterra positivi i segnali provenienti da Sarnano e Camerino dove a Pasqua c’è stata una prevalenza di turisti individuali con prenotazioni last minute per il meteo con provenienza da Lazio
Clienti last minute anche per il 25 aprile e il ponte del primo maggio
Nella provincia di Pesaro buoni i dati di Pesaro e Fano con particolare riferimento ai gruppi legati agli eventi sportivi provenienti in prevalenza da Veneto
Ottimo anche il riscontro per il turismo culturale come ad Urbino sia per Pasqua che per il 25 aprile e il ponte del primo maggio con molti turisti dell’ultimo minuto
«Siamo chiaramente di fronte ad un trend positivo – il commento del Prof
Polacco – che ci può far affrontare in maniera ancora più convinta le sfide che ci attendono nei prossimi mesi puntando su una competitività marchigiana sempre più evidente e di qualità»
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùDati trimestrali
Meta e Microsoft battono nettamente le stime di fatturato e utili nei primi tre mesi dell’anno
trainate da intelligenza artificiale e servizi cloud
E danno prova della continua forza di Big Tech negli Usa
nonostante le incertezze create dalle guerre commerciali e le sfide di regolamentazione e antitrust
Nel dopo mercato i titoli Meta hanno guadagnato oltre il 5%
Meta Platforms ha superato le attese di Wall Street per quanto riguarda i ricavi del primo trimestre
segnalando che i suoi strumenti basati sull’intelligenza artificiale hanno contribuito ad attirare raccolta pubblicitaria anche in presenza di timori per la salute dell’economia
La società ha registrato un fatturato in aumento del 16% a 42,31 miliardi di dollari per il primo trimestre
rispetto alla stima media degli analisti di 41,40 miliardi
I profitti sono aumentati del 35% a 16,6 miliardi
ha previsto un aumento tra l’8% e il 16% nel giro d’affari anche nel trimestre in corso
“Siamo ben posizionati per affrontare le incertezze economiche”
Gli analisti considerano il business pubblicitario del gruppo
come solido e in migliori condizioni rispetto a rivali per reggere all’impatto di generalizzate frenate
Meta ha stimato che i suoi investimenti quest’anno cresceranno tra i 64 e i 72 miliardi
circa l’11% in più rispetto ai 60-65 miliardi in precedenza ipotizzati
anzitutto per la scommessa sull’intelligenza artificiale
Zuckerberg ha anticipato l’avvento di nuovi strumenti di Ia
in particolare per il messaging aziendale e la pubblicità
Incertezza invece regna per i destini di un processo antitrust appena iniziato e che potrebbe portare a scorpori delle attività dell’azienda
la quale si difende negando di essere un monopolio illegale
Un accordo con il governo è finora parso elusivo
Anche Microsoft ha superato le stime del mercato nel dare il bilancio
grazie alla costante domanda dei suoi servizi cloud e di aziende che hanno aumentato la spesa per strumenti di intelligenza artificiale
L’azienda ha riportato un aumento dei ricavi del 13% a 70,1 miliardi di dollari nel suo terzo trimestre fiscale
rispetto alla stima media degli analisti di 68,42 miliardi di dollari
Gli utili operativi sono stati di 32 miliardi
e quelli netti sono lievitati del 18% a 25,8 miliardi
Per il trimestre in corso ha anticipato entrate tra i 73,15 e il 74,25 miliardi
I risultati trimestrali della società di Redmond potrebbero attenuare le preoccupazioni per eccessi di spesa e potenziale rallentamento della domanda nella Ia
Alcuni analisti avevano indicato la cancellazione di contratti di locazione dei data center di Microsoft come segno di capacità in esubero
e l’azienda ha stimato una crescita del 34%-35% nei tre mesi in corso
ha registrato un fatturato di 26,8 miliardi di dollari
in crescita di quasi il 21% rispetto allo scorso anno e rispetto alle aspettative di 26,17 miliardi di dollari.Il Ceo Satya Nadella ha sottolineato come la performance dell’azienda sia stata oggi sostenuta da artificial intelligence e cloud
ha riportato aumenti del 10% a 29,9 miliardi
La divisione di pc è cresciuta del 6% a 13,4 miliardi
I dazi commerciali hanno comportato maggiori scorte di pc
Anche la rivale Alphabet ha registrato ottimi risultati la scorsa settimana
grazie alle funzionalità di Ia integrate in Google Search che hanno attirato gli inserzionisti e hanno respinto la concorrenza di startup come OpenAI
anche se la crescita della sua divisione cloud è stata meno brillante
di Sissi Bellomo
di Dario Aquaro e Cristiano Dell'Oste
di Vittorio Carlini
In Romania il candidato della destra George Simion vince il primo turno delle presidenziali con oltre il 40% dei voti
Ma i giochi restano aperti per il ballottaggio
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Tutto pronto all’Arbatax Park Resort & Spa per la riapertura del prossimo 16 maggio
con una stagione 2025 ricca di proposte e attività per tutte le età
nonché di appuntamenti alla scoperta del territorio
Tra le novità più rilevanti spicca il restyling dell’Hotel Telis
con circa 300 camere che sono state completamente ristrutturate
con nuovi arredi e pavimentazioni in travertino
Il complesso si conferma anche quest’anno una destinazione ideale per le famiglie
con un’ampia gamma di attività e servizi pensati per coinvolgere grandi e piccoli in un’esperienza indimenticabile tra natura
c’è il rinnovato Vik Club (Very Important Kids)
un vero e proprio mondo a misura di bambino che punta in particolare alla fascia d’età tra i 10 e i 13 anni
torna anche quest’anno il Cagliari Calcio Summer Camp
un’occasione per bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni di vivere una settimana da veri calciatori.
Non manca poi l’attenzione al benessere per tutta la famiglia grazie al programma LongAge Fitness, pensato per chi desidera mantenersi attivo e in salute anche in vacanza
Tra gli appuntamenti più attesi spicca “A Chent’Annos… a Tavola”
un evento gastronomico che omaggia la longevità degli abitanti dell’Ogliastra
una delle cinque Blue Zone del mondo
In questo viaggio tra tradizione e innovazione, chef di talento reinterpreteranno i piatti tipici locali con uno sguardo contemporaneo
raccontando non solo i sapori di una terra antica
Per chi ama le leggende e le narrazioni popolari
l’evento “Istoria e Istrellas” regalerà un’immersione nelle storie antiche della Sardegna
attraverso performance teatrali e artistiche
Infine, l’Arbatax Park rinnova il suo impegno verso la sostenibilità ambientale con l’evento “Clean Up”
un’iniziativa collettiva che invita ospiti e collaboratori a prendersi cura del territorio
sentieri e aree naturali verranno ripuliti durante giornate dedicate, all’insegna della sensibilizzazione ecologica e del rispetto per la natura.
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Il fondo Certina ha firmato un verbale di incontro con i sindacati
Previsto il ricorso ai contratti di solidarietà con l’anticipazione della quota Inps. Il testo del verbale d’incontro è stato inviato al Tribunale di Bologna
REGGIO EMILIA – Alla vigilia della decisione del Tribunale di Bologna
sulla domanda di accesso al concordato preventivo
si avvicinano sensibilmente le posizioni nella vertenza aziendale di Meta System
azienda e fondo Certina hanno firmato un verbale di incontro in cui si esprime la volontà di arrivare a breve ad un accordo sindacale a tutela dei lavoratori di Meta System
si è impegnato ad assumere tutti i lavoratori
facendo poi ricorso ai contratti di solidarietà e anticipando la quota Inps
L’azienda ha messo a punto un piano industriale che punta sui rapporti con Volvo e Bmw
Il testo del verbale d’incontro è stato inviato al Tribunale di Bologna
Ore calde per Meta System: martedì si decide sul concordato. VIDEO
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ma il sogno dell’Unicusano Livorno Rugby non finisce qui
nei quarti di finale dei playoff di serie A
anche Valsugana e Calvisano hanno perso (rispettivamente contro Biella e Paese)
quindi adesso scatta il triangolare tra le tre squadre ieri sconfitte
due delle quali saliranno in serie A girone 1
altre due partite da giocare per provare a conquistare il traguardo
Livorno subito pimpante che prova a guadagnare metri
Al 12’ arriva il momento di sbloccare il risultato
Del Bono subisce fallo e i biancoverdi optano per la via del piazzato
che lo stesso numero 10 biancoverdi si incarica di calciare: dal clamore di un tifo accesissimo al silenzio assoluto al momento dell’esecuzione
che l’apertura labronica realizza centrando i pali e portando i suoi sul 3-0
Verona incassa e poi risponde al 15’ con Venter
Al 22’ i biancoverdi intercettano un calcio degli scaligeri nell’area dei ventidue
La palla resta in gioco e Giunta prova a raggiungerla prima che esca dal campo
ma scivola sul più bello e una grande occasione sfuma
Verona imposta l’azione che lo porta al pareggio
grazie a una punizione guadagnata centralmente che Venter trasforma agilmente
Dopo il giro di boa della prima frazione Verona fa vedere le cose migliori
Livorno resiste in modo composto e poi attende paziente il momento buono per ribattere
Arriva al 37’ quando un tenuto a terra provoca il calcio di punizione che Del Bono spedisce direttamente in mezzo ai pali
per il suo secondo piazzato che vale il 6-3
È questo il punteggio con cui si va al riposo
dopo che l’ultima azione prima del fischio ha visto Livorno tentare invano la via della meta
Il piede ispirato di Del Bono non si raffredda nell’intervallo
anzi torna subito a colpire a inizio ripresa
quando al 42’ centra nuovamente i pali sul terzo piazzato assegnato dall’arbitro ai biancoverdi
Il divario nello score si allunga per la prima volta sul + 6
È una bella sensazione anche se dura solo una manciata di minuti
perché al 46’ Venter replica su piazzato e riporta Verona a -3
Ma Livorno è in partita e non si limita a cercare punti su palle da fermo
dopo un’azione insistita in più fasi la palla capita di nuovo dalle parti di Del Bono
Il momento della prima meta dell’incontro arriva al 58’ e purtroppo non è di marca locale
La firma Bezzolato al termine di una penetrazione degli scaligeri sugli sviluppi di una touche battuta sulla sinistra
Venter realizza pure la successiva trasformazione al piede
quindi Verona passa per la prima volta in vantaggio
Il punteggio diventa 9-13.Il momento si fa delicato per le sorti dell’Unicusano
con le energie che cominciano a calare e coach Squarcini che opta per il primo cambio: dentro Piras per Ianda
Al 65’ c’è una nuova chance su piazzato per i labronici
ma stavolta il mancino di Rocco Del Bono non è preciso
Verona attinge a più riprese dalla panchina per immettere forze fresche
quindi al 77’ Venter fa di nuovo centro su calcio piazzato e Verona va sul 9-16 a tre minuti dal fischio finale
Due minuti dopo il 10 antracite si ripete e il punteggio si porta sul 9-19
Prim dell’amaro the c’è tempo anche per la meta di Dowd
I chatbot AI di Meta permettevano anche conversazioni sessuali con minori
L’AI conversazionale non è semplice automazione
Ma è una tecnologia che interagisce con la psiche
l’identità degli utenti e come tale va progettata e regolata con attenzione
Combattendo le tentazioni delle big tech di varcare i paletti di sicurezza
Meta ha reso via via più “sessuali” i propri chatbot con AI, per renderli più interessanti
Al punto da arrivare così a coinvolgere anche minorenni in conversazioni inappropriate con l’intelligenza artificiale
Risulta da un’inchiesta del Wall Street Journal – dopo la quale Meta ha messo in fretta nuovi paletti ai propri bot
Il caso getta una luce su come sia sempre forte la tentazione delle big tech di varcare certi confini e tutele per rendere più engaging i propri prodotti o in nome di una certa idea di progresso
Meta ha lanciato una nuova generazione di “compagni digitali” alimentati da AI
capaci di intrattenere conversazioni realistiche
giocare ruoli e persino utilizzare le voci di celebrità come John Cena o Kristen Bell
Centinaia di test condotti dal giornale hanno mostrato che questi chatbot
anche in scenari in cui l’utente si dichiara minorenne o il bot impersona un personaggio adolescente
sono in grado di sostenere conversazioni sessualmente esplicite
hanno partecipato a scenari immaginari in cui emergeva consapevolezza dell’illegalità delle azioni simulate arrivando a evocare ipotetici arresti o conseguenze legali
Sebbene Meta abbia successivamente imposto alcune limitazioni
come il blocco dei giochi di ruolo espliciti per account registrati come minorenni
molti dei bot rimangono disponibili e attivi per gli utenti adulti
L’ambizione di Meta è chiara: spingere i chatbot AI oltre i limiti degli assistenti digitali per farne veri e propri “compagni conversazionali”
capaci di instaurare relazioni emotive con gli utenti
purché ricondotte a un contesto di “gioco di ruolo”
l’urgenza di innovare e conquistare fette di mercato ha sovrastato le cautele
lo stesso Mark Zuckerberg avrebbe sollecitato un allentamento delle restrizioni dopo che i bot Meta erano risultati “troppo noiosi” in un test condotto alla conferenza hacker Defcon
Il risultato è una strategia di engagement che espone l’azienda a rischi reputazionali
Il tema centrale resta la protezione dei minori
Sebbene Meta abbia comunicato ai genitori che i suoi strumenti AI sono “adatti a tutte le età”
l’inchiesta dimostra che fino a pochi mesi fa un tredicenne poteva facilmente accedere a contenuti sessualmente espliciti o instaurare interazioni emotive disturbanti con chatbot
Le conversazioni cominciano con un tono leggero e affettivo: una passeggiata sulla spiaggia
anche quando questi dichiara apertamente di avere 13 o 14 anni
dice una voce femminile sintetica a un account adolescente
il bot è in grado di descrivere atti sessuali
perfino i tentativi di bloccare certi sviluppi
con frasi neutre o deviazioni verso attività innocue come “costruire un pupazzo di neve”
possono essere superati chiedendo al bot di tornare “alla scena precedente”
L’episodio Meta si inserisce in un contesto globale sempre più consapevole della necessità di proteggere i minori nei mondi digitali
il governo ha proposto di vietare completamente l’uso dei social ai minori di 16 anni
prevedendo sistemi di verifica dell’età più rigorosi e sanzioni per le piattaforme
È un approccio estremo, ma che riflette un principio: non è possibile continuare a contare solo sull’autoregolazione delle Big Tech. In Europa, il Digital Services Act (DSA) già prevede obblighi specifici per la protezione dei minori da contenuti inappropriati
compresi i sistemi di profilazione vietati per i minori e l’obbligo di valutazioni di rischio sistemico per le grandi piattaforme
questi strumenti risultano oggi inadatti ad affrontare le ambiguità dei chatbot conversazionali
che sfuggono spesso alla classificazione come “contenuto” o “prodotto editoriale”
l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e l’AGCOM hanno più volte sollecitato misure specifiche per ambienti digitali sicuri
ma al momento manca una strategia nazionale su AI conversazionale e minori
parla genericamente di “esperienza sicura” senza dettagliare i limiti delle interazioni possibili
Da segnalare anche i prossimi filtri verifica età di Agcom.
Il caso Meta mostra con chiarezza come l’AI conversazionale non possa più essere considerata un semplice strumento di automazione
È una tecnologia che interagisce con la psiche
né neutri: la loro capacità di rispondere a stimoli
di imitare relazioni affettive li rende comparabili a oggetti culturali e sociali dotati di influenza
Un aspetto oggi sempre più centrale è la modalità vocale
La possibilità di interagire con chatbot attraverso la voce
in combinazione con l’uso di toni empatici
linguaggio personale e “mirroring” emotivo
sta modificando profondamente l’esperienza dell’utente
Due studi recenti contribuiscono a illuminare il fenomeno
Il primo è il paper di OpenAI intitolato “Investigating Affective Use and Emotional Well-being on ChatGPT”
L’analisi di oltre 4 milioni di conversazioni reali suggerisce che un sottoinsieme di utenti
in particolare i cosiddetti power users (coloro che usano la modalità vocale per decine di minuti al giorno)
sviluppi forme di uso affettivo della tecnologia
uso di linguaggio emotivo e percezione di dipendenza
del MIT Media Lab (“How AI and Human Behaviors Shape Psychosocial Effects of Chatbot Use”)
adotta invece un approccio sperimentale e longitudinale
Gli autori misurano l’impatto della modalità di interazione (voce vs testo)
del contenuto (personale vs strumentale) e del tono della voce (neutro vs coinvolgente) su indicatori di benessere emotivo
l’interazione prolungata e affettivamente intensa può generare effetti ambivalenti
Entrambi i lavori pongono una domanda cruciale: le AI conversazionali
possono innescare meccanismi emotivi non intenzionali
il livello di personalizzazione e la durata delle interazioni emergono come fattori chiave da monitorare e regolare
né criminalizzare la ricerca di compagnia in rete
Il punto è capire come e per chi queste tecnologie debbano essere disponibili
possono essere utilizzati per scopi nobili
La corsa all’adozione di queste tecnologie richiede uno sforzo parallelo di consapevolezza collettiva
È il momento di aprire un dibattito trasparente che coinvolga piattaforme
Solo così potremo assicurarci che l’intelligenza artificiale conversazionale non diventi
un’ulteriore zona grigia in cui a pagare sono i più giovani
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Da fine maggio 2025 Meta userà i post pubblici degli utenti maggiorenni
e i dati generati attraverso i suoi servizi di intelligenza artificiale per addestrare Meta AI e i modelli linguistici LLaMA
Ma possiamo esercitare il diritto di opposizione previsto dal GDPR
L’annuncio di Meta di voler utilizzare
i dati personali degli utenti di Facebook e Instagram per l’addestramento dei propri sistemi di intelligenza artificiale rappresenta un punto di svolta nel rapporto tra big tech
in un contesto in cui il trattamento dei dati assume nuove finalità rispetto a quelle originarie
si pongono interrogativi fondamentali di tipo giuridico
La novità riguarda non solo gli utenti attivi delle piattaforme di Meta
ma anche i soggetti non iscritti le cui informazioni possono essere state condivise online da terzi
Sotto esame sono la finalità del trattamento dei dati personali da parte di Meta AI
la base giuridica e la tutela effettiva dei diritti
è importante sottolineare che il diritto di opposizione è esercitabile anche nei confronti di altri sistemi di intelligenza artificiale come quelli di OpenAI e Google
Il trattamento dei dati personali da parte di Meta per l’addestramento dei suoi sistemi di intelligenza artificiale
come il chatbot Meta AI e i modelli linguistici LLaMA
si basa sulla base giuridica del “legittimo interesse” ai sensi dell’articolo 6
lettera f) del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR)
L’indagine del Garante italiano serve a valutare la legittimità di tale trattamento
concentrandosi su aspetti quali la compatibilità tra le finalità originarie della raccolta dei dati e il loro utilizzo per l’addestramento dell’IA
la necessità del trattamento e la proporzionalità rispetto ai diritti degli utenti
sebbene Meta invochi il legittimo interesse come base giuridica per il trattamento dei dati personali per l’addestramento dell’IA
questa posizione è attualmente oggetto di esame da parte delle autorità competenti
che stanno valutando la sua conformità al GDPR
Secondo l’opinione del Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) adottata il 18 dicembre 2024
il legittimo interesse può costituire una base giuridica valida per il trattamento dei dati personali nell’ambito dell’addestramento e dell’implementazione di modelli di intelligenza artificiale
a condizione che vengano rispettati i principi fondamentali del GDPR
l’EDPB sottolinea che tale base giuridica deve essere utilizzata con cautela e solo in presenza di specifiche condizioni:
l’EDPB raccomanda l’adozione di misure adeguate a tutelare i diritti degli interessati
come la pseudonimizzazione dei dati e l’implementazione di controlli di accesso rigorosi
l’uso del legittimo interesse come base giuridica per l’addestramento dell’IA è stato oggetto di critiche
Organizzazioni come NOYB (None of Your Business)
sostenendo che Meta non abbia un interesse legittimo che giustifichi l’uso dei dati personali degli utenti per l’addestramento dell’IA
specialmente in assenza di un consenso esplicito
Meta utilizzerà i contenuti pubblici degli utenti maggiorenni di Facebook e Instagram per addestrare i propri sistemi di intelligenza artificiale
tra cui il chatbot Meta AI e i modelli linguistici come LLaMA
I dati oggetto di trattamento includeranno post
immagini e interazioni con strumenti IA aziendali
come l’agente conversazionale integrato in WhatsApp
secondo il Garante per la protezione dei dati personali
solleva importanti questioni di legittimità ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR)
in particolare rispetto alla liceità della base giuridica invocata – il legittimo interesse – e alla compatibilità tra le finalità originarie della raccolta e i nuovi utilizzi previsti
riconosce agli interessati il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali
in particolare quando basato sul legittimo interesse del titolare
Questo diritto è alla base dell’intervento del Garante
che ha richiamato Meta a garantire una modalità semplice
Gli utenti di Facebook e Instagram possono compilare appositi moduli online per opporsi all’utilizzo dei propri dati a fini di addestramento IA
Ma la questione più rilevante è che anche i non utenti
le cui informazioni potrebbero essere state condivise da terzi (es
tramite un modulo dedicato disponibile senza necessità di login
Meta ha predisposto tre moduli distinti per esercitare il diritto di opporsi all’utilizzo dei propri dati personali:
i loro dati sono esclusi automaticamente dal trattamento
i genitori o tutori legali possono usare il modulo per i non utenti per esercitare il diritto di opposizione anche a loro nome
Se l’opposizione è inviata entro fine maggio
i dati precedentemente pubblicati non saranno utilizzati per l’addestramento dell’IA
la protezione riguarderà solo i dati futuri
Anche OpenAI consente di richiedere la rimozione dei dati personali dai suoi modelli di intelligenza artificiale, come ChatGPT. La procedura è attivabile attraverso un modulo disponibile sul sito ufficiale
Scorrendo la pagina, si trova la sezione Your Privacy Choices/Exercise Your Rights/Request for data removal. In alternativa, si può accedere direttamente al modulo Data Subject Access Request
È necessario specificare il tipo di dati che si ritiene siano stati usati (nome
contenuti pubblicati online ecc.) e dimostrare di esserne il titolare
OpenAI valuterà la richiesta in conformità con le normative europee
Google ha da tempo avviato una raccolta di dati pubblici per addestrare i propri modelli di IA
anche in questo caso il GDPR garantisce il diritto di opposizione
La procedura da seguire è la richiesta di rimozione di contenuti o risultati da Ricerca Google, accessibile attraverso il modulo per la rimozione di contenuti personali dalla Ricerca Google
Se invece si vuole richiedere la rimozione di dati personali dall’addestramento dei modelli IA, bisogna passare per la pagina dedicata ai diritti GDPR
È consigliabile indicare chiaramente che si intende esercitare il diritto di opposizione all’utilizzo dei propri dati personali per l’addestramento dell’intelligenza artificiale
Meta ha escluso l’impiego dei dati pubblicati da utenti minorenni
non è escluso che dati riferibili a minori (utenti o non utenti) possano essere presenti nei contenuti postati da adulti
i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale sono invitati a valutare l’opportunità di esercitare il diritto di opposizione per proteggere la privacy dei minori coinvolti
La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza sancisce che ogni bambino e bambina ha diritto a un ambiente che favorisca la crescita e la protezione
Le tecnologie oggi rappresentano uno strumento fondamentale di comunicazione
apprendimento e interazione sociale per i giovani
è essenziale che siano protetti da possibili rischi legati alla condivisione non consapevole dei propri dati
inclusi quelli che possono essere pubblicati da altri utenti
come adulti che postano immagini o contenuti che li ritraggono
studi recenti hanno dimostrato che l’esposizione eccessiva alle tecnologie digitali può avere effetti negativi sul benessere dei minori
È quindi importante che gli adulti guidino i bambini e adolescenti in un uso responsabile dei dispositivi
Il tema della protezione dei dati “riflessi”
ossia i dati personali di minori (o di altri soggetti) che possono apparire nei contenuti pubblicati da utenti adulti
continua a essere una questione complessa e non pienamente regolata
Nonostante il principio di minimizzazione del trattamento sancito dall’articolo 5 del GDPR
la gestione dei dati “riflessi” solleva interrogativi rilevanti
specialmente quando i minori sono coinvolti
Il Garante italiano ha avviato un’istruttoria formale
in coordinamento con le altre Autorità europee riunite nel Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB)
per valutare la legittimità del trattamento prospettato da Meta
è stato chiesto a Meta di fornire chiarimenti sull’utilizzo di immagini che potrebbero ritrarre minori
Il caso Meta si inserisce in un contesto più ampio
che coinvolge anche altri grandi operatori come OpenAI
anch’essi soggetti agli obblighi previsti dal GDPR
L’uso dei dati personali per l’addestramento di modelli IA impone una riflessione urgente su etica
trasparenza e controllo nell’utilizzo di informazioni personali in ambiti innovativi ma ad alto rischio
La possibilità di esercitare i propri diritti in modo consapevole e tempestivo resta l’argine più efficace contro la profilazione invisibile e la perdita di controllo sui propri dati
in uno scenario dominato da sistemi IA sempre più pervasivi
Cultura e Spettacolo
Il tour farà tappa in Sicilia con la data in programma a Noto (Siracusa) l’8 agosto alla Scalinata della Cattedrale
Lo spettacolo rientra nell’edizione 2025 della rassegna di eventi “Le Scale della musica” con l’organizzazione di Puntoeacapo
GG Entertainment e Il Botteghino in collaborazione con il Comune di Noto
Le prevendite del live sono aperte su www.puntoeacapo.uno e circuiti di vendita abituali a partire da oggi
Ad accompagnare Ermal Meta nel nuovo tour ci sarà ancora l’ironia di Davide Antonio Pio
con l’aggiunta di un terzetto d’archi ad impreziosire un viaggio di musica e parole che racconta l’essenza stessa dell’ispirazione artistica
che si snoda tra i grandi successi di repertorio e alcuni brani inediti
tutti resi attraverso un’orchestra di tastiere
chitarre ed altri effetti in un continuo fluire di sperimentazioni sonore
Ogni sera lo show si trasforma in un sogno che prende forma
proprio come un motivo che affiora nella notte svelando sfumature inedite artistiche e personali
ha condotto per il secondo anno il Concerto del Primo Maggio a Roma ed è in radio e sulle piattaforme digitali con il nuovo singolo “Ferma gli orologi”
Uscirà inoltre il 13 maggio il suo secondo romanzo dal titolo “Le camelie invernali”
Free Press Online è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Catania n.2/2020 del 02/03/2020
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C’è tempo fino al 31 maggio 2025 per dire alla società di non addestrare la sua intelligenza artificiale con i nostri dati
L'ascolto è riservato agli abbonati premium
GEDI News Network S.p.A.
Iphone | Android
Da fine aprile è disponibile l’app che permette di interagire con Meta AI senza utilizzare WhatsApp
un giornalista del Washington Post ha scritto che il chatbot è una versione più spaventosa di ChatGPT
L’azienda di Menlo Park ha dichiarato che vuole offrire un’esperienza personalizzata
Per avere un chatbot su misura è necessario effettuare l’accesso all’app con l’account dei due social network
Meta AI fornirà così risposte sulla base dei contenuti pubblicati e le informazioni personali
Per impedire a Meta AI di ficcanasare deve essere utilizzato un account separato
È necessario anche fare attenzione a cosa si condivide pubblicamente toccando il pulsante in alto a destra. Non esiste un’opzione per scegliere di mostrare la conversazione solo agli amici su Facebook o Instagram. Infine, Meta utilizzerà tutti i contenuti (testo, foto e voce) per l’addestramento dei modelli AI. Per evitare l’uso dei dati al di fuori delle conversazioni deve essere negato il consenso
Mark Zuckerberg ha dichiarato che in futuro verranno mostrati annunci pubblicitari
Gli utenti vedranno inserzioni personalizzate sulla base del contenuto delle conversazioni
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPrivacy
di Giovanni Negri
utilizzando i moduli resi disponibili online dalla società
Lo ricorda il Garante della privacy in una nota diffusa ieri
Il diritto di opposizione, riconosciuto dal Gdpr (Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali), può essere esercitato, avverte ancora il Garante, anche nei confronti di altri sistemi di Ia
Il momento di esercizio dell’opposizione ha una rilevanza immediata. Infatti, se esercitata entro fine maggio, l’opposizione permette di sottrarre all’addestramento dell’intelligenza artificiale di Meta tutte le informazioni personali già presenti sul web
mentre se esercitata successivamente interesserà solo i contenuti pubblicati successivamente e non quelli già online
Meta utilizzerà tutti i dati per l’addestramento delle proprie intelligenze artificiali
Il diritto di opposizione è esercitabile compilando i moduli i cui link sono disponibili sul sito stesso dell’Autorità
Mentre i dati pubblicati dagli utenti minorenni sono sottratti di default al trattamento di Meta per l’addestramento delle proprie intelligenze artificiali
escluso che dati relativi a utenti e non utenti minorenni possano essere presenti nei contenuti pubblicati da utenti maggiorenni
Anche in questo caso tuttavia esiste una possibilità di opposizione, si preoccupa di sottolineare l’Authority: utenti e non utenti minorenni e chi su di loro esercita la responsabilità genitoriale possono procedere utilizzando il modulo riservato ai non utenti dei servizi di Meta
Giovanni Negri
Il 6 maggio il giudice di Bologna si esprimerà sulla domanda presentata dall’azienda reggiana
Il futuro legato alla proposta del fondo Certina
ma il crollo dei ricavi e i dubbi sindacali pesano come un macigno
REGGIO EMILIA – È attesa per martedì 6 maggio la decisione del tribunale fallimentare di Bologna sulla richiesta di accesso al concordato preventivo avanzata da Meta System
azienda reggiana dell’elettronica per il settore automotive
La parola passa ora al giudice delegato Pasquale Liccardo
che dovrà valutare la praticabilità del piano presentato dall’impresa
fondata sul possibile ingresso del fondo tedesco Certina Holding
Secondo quanto emerso dall’istruttoria affidata ai commissari giudiziali Silvio Facco
la situazione economico-finanziaria del gruppo è fortemente compromessa
passando da 259 milioni di euro nel 2023 a 156 nel 2024
in gran parte a causa della crisi che ha investito il settore dell’auto elettrica e dell’elevato fabbisogno di capitale per i progetti in sviluppo
Il piano di salvataggio si regge sull’offerta d’acquisto avanzata a metà aprile dal fondo Certina
l’operazione non ha convinto i sindacati: Simone Vecchi
ha definito “condizioni capestro” quelle proposte ai lavoratori dello stabilimento di via Galileo Galilei a Reggio Emilia
ricevendo un chiaro mandato di contrarietà dalle assemblee
i vertici aziendali hanno diffuso nelle scorse ore una nota ottimista
dichiarando che lo scorso 30 aprile “direzione e rappresentanze sindacali hanno verbalizzato i termini sostanziali di quello che potrebbe essere un accordo sindacale”
lasciando intendere la possibilità di un’intesa all’orizzonte
Meta System fa notare che il 2 maggio scorso “è stato raggiunto un accordo di massima tra le parti sociali e l’investitore Certina in relazione ai termini contenuti del possibile passaggio dei lavoratori di Meta Italia al fondo Certina
Meta ritiene quindi “che ci siano tutte le condizioni affinché il Tribunale di Bologna possa ritenere ammissibile il concordato e autorizzare la cessione a Certina previo esperimento di una procedura competitiva come previsto dalla Legge Applicabile”
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Il Garante Privacy ha avvito una consultazione pubblica di 60 giorni per verificare se il cosiddetto modello “pay or ok” usato per dare il consenso all’uso dei dati personali per accedere a determinati contenuti – in primis articoli di giornale online
m anche altri servizi come i social – sia lecito e sufficiente a garantire il diritto alla riservatezza dei dati personali
Non sembra un caso che la consultazione venga avviata dopo che lo scorso 27 aprile la Commissione Ue ha sanzionato Meta per 200 milioni di euro per violazione del DMA (Digital Markets Act)
ordinandole di modificare il modello “paga o acconsenti”
con cui obbliga gli utenti europei a scegliere tra l’accettazione della profilazione pubblicitaria o il pagamento per l’uso dei servizi come Facebook e Instagram
Tale modello impone agli utenti, per accedere ai contenuti, ai servizi o alle funzionalità offerte online, di scegliere se sottoscrivere un abbonamento a pagamento oppure acconsentire al trattamento dei propri dati personali, attraverso cookie e strumenti di tracciamento
C’è da dire che l’EDPB, Comitato Europeo per la Protezione dei Dati, spinge per una terza via alternativa che vada oltre l’”aut aut”, oltre il “prendere o lasciare” del modello “paga o acconsenti”
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle istruttorie già avviate dall’Autorità nei confronti di numerosi editori di giornali che utilizzano tale modalità di business ritenuta controversa sul piano della normativa privacy (Gdpr e direttiva e-privacy)
in particolare sulla possibilità di considerare libero il consenso eventualmente prestato dall’utente
pur di accedere “gratuitamente” ai contenuti o alle funzionalità e ai servizi offerti
spesso neppure comprendendo a pieno gli effetti delle proprie scelte
l’obiettivo è verificare la presenza di possibili alternative all’attuale binarietà delle proposte commerciali indirizzate agli utenti per il tramite di sistemi di Pay or Ok
di minor impatto in termini di compressione del diritto alla privacy degli interessati
secondo quanto indicato nel parere dell’EDPB
come pure nella recente pronuncia della Commissione europea (nei confronti di Meta)
nel suggerire un’interpretazione uniforme della vigente disciplina in materia di protezione dei dati personali
fanno riferimento all’eventualità che i titolari del trattamento che intendano proporre agli interessati un’opzione tra il pagamento di un prezzo in denaro e la prestazione di un consenso al trattamento dei dati personali per finalità di profilazione commerciale
offrano ai medesimi interessati altresì ulteriori opzioni
analoghe ma comportanti una minore compressione del loro diritto alla protezione dei dati personali e
un trattamento meno pervasivo di dati personali che implichi il trattamento di un numero minore o di nessun dato personale
occorre valutare se ogni editore ha attivato una modalità lecita oppure no
devono essere rispettati tutti i princìpi del GDPR e devono essere garantiti i diritti che sono inalienabili
indisponibili e che non possono certamente essere derogati con un clic
Leggi anche: Cookie wall, i princìpi della Commissione Ue aprono a una terza possibilità “forma di pubblicità meno invasiva”
Spuntano i cookie wall su molti siti, il Garante Privacy esamina le iniziative
Cookie wall, Garante Privacy apre indagine su ogni sito che lo usa per verificare la conformità
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Tutto quello che c’è da sapere su LLaMA 4
che porta l’intelligenza artificiale allo stato dell’arte direttamente nelle mani delle aziende
rendendo più facile innovare e costruire soluzioni su misura
LLaMA 4 è l’ultima generazione dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) sviluppati da Meta
È stata rilasciata ufficialmente all’inizio di aprile 2025 e qualche giorno fa è stata potenziato con l’arrivo delle prime API
La famiglia LLaMA 4 comprende inizialmente due modelli principali – LLaMA 4 Scout e LLaMA 4 Maverick – con un terzo modello ultra-potente in arrivo chiamato LLaMA 4 Behemoth
in grado di comprendere non solo il testo ma anche immagini
ciò significa che questi modelli possono analizzare e generare contenuti attraverso diversi formati (ad esempio descrivere un’immagine o rispondere a domande su un video)
Meta ha presentato LLaMA 4 come i suoi modelli di intelligenza artificiale più avanzati e “i migliori della categoria per multimodalità”
LLaMA 4 è open-source (o più precisamente open-weight): Meta ha reso pubblici i pesi del modello
consentendo a sviluppatori e aziende di scaricarli liberamente e usarli
con alcune linee guida di utilizzo responsabile
L’arrivo di LLaMA 4 rappresenta un’opportunità strategica per le aziende di ogni settore
Grazie a innovazioni nella sua architettura
LLaMA 4 offre prestazioni di alto livello usando meno potenza di calcolo per ogni richiesta rispetto ai modelli tradizionali
la versione Scout è progettata per funzionare su un singolo GPU NVIDIA H100
rendendola accessibile anche a startup o reparti IT con risorse limitate
Ciò si traduce in costi operativi più bassi per utilizzare l’AI
un fattore cruciale per le aziende che vogliono integrare queste soluzioni senza investire fortune in hardware
il fatto che solo una parte del modello “si attivi” per ciascun compito significa risposte più veloci e meno spreco di calcolo
LLaMA 4 offre alle imprese un livello di controllo impossibile con soluzioni chiuse
capire come funziona e persino adattarlo alle proprie esigenze
Questa trasparenza aiuta a costruire fiducia nell’AI e a spiegare meglio le decisioni prese dal modello a clienti o autorità
un aspetto importante in ambito normativo
non c’è il rischio di vendor lock-in: avendo il modello “in casa”
l’azienda non dipende da un fornitore esterno che potrebbe cambiare prezzi o condizioni
un’azienda può prendere il modello di base e personalizzarlo
il modello può essere ri-addestrato con i dati specifici dell’azienda (documentazione interna
stile comunicativo) così da specializzarlo nel proprio dominio
una società farmaceutica potrebbe tarare LLaMA 4 sul proprio archivio di ricerche cliniche per ottenere un assistente virtuale esperto in terminologia medica
Questa capacità di adattamento significa risposte più accurate e pertinenti per il proprio business
LLaMA 4 supporta facilmente l’approccio RAG (Retrieval Augmented Generation), ovvero la possibilità di collegare il modello a fonti di dati esterne (come database aziendali
il modello può recuperare informazioni aggiornate o specifiche dai dati aziendali al momento della domanda
Ciò consente di sfruttare la conoscenza interna senza dover re-addestrare continuamente l’AI
La gigantesca finestra di contesto di LLaMA 4 (fino a 10 milioni di token
come vedremo) amplifica ulteriormente questo vantaggio
permettendo di inserire direttamente documenti molto estesi nelle richieste e migliorando le capacità di RAG
per un’azienda questo significa poter costruire assistenti virtuali che attingono all’intero patrimonio informativo aziendale
dando risposte precise e basate sui fatti interni
Le aziende possono iniziare in piccolo (magari usando la versione Scout su hardware limitato) e poi crescere man mano che aumentano i casi d’uso
passando a versioni più potenti o distribuendo il carico su cloud all’occorrenza
la disponibilità del modello su diverse piattaforme (on-premise o cloud
vedi sezione successiva) significa che ogni impresa può scegliere l’opzione di deployment più adatta: dal data center privato per i dati più sensibili
ai servizi cloud per rapidità e semplicità di gestione
LLaMA 4 offre alle aziende un mix di prestazioni avanzate
ciò si traduce nella possibilità di adottare soluzioni AI all’avanguardia ritagliandole sui propri bisogni
il tutto mantenendo controllo sui dati e sui processi
La famiglia LLaMA 4 si presenta come un “branco” di tre modelli
Maverick e Behemoth e di cosa li distingue:
Maverick quella equilibrata e potente per usi generali avanzati
e Behemoth sarà la punta dell’iceberg tecnologico per esigenze estreme
Questa diversificazione permette alle imprese di scegliere il modello LLaMA 4 più adatto alle proprie necessità e risorse
sapendo che condividono la stessa base tecnologica e filosofia open-source
LLaMA 4 introduce diverse novità tecniche di rilievo:
Un elemento distintivo di LLaMA 4 è la sua natura open-source e la conseguente possibilità di personalizzazione
In questo modello Meta ha mantenuto la filosofia di apertura già vista con LLaMA 2: i pesi del modello sono disponibili alla comunità
permettendo a chiunque (aziende incluse) di eseguirlo e modificarlo
questo aspetto è fondamentale sotto due profili: l’adattamento ai propri dati e l’integrazione con le proprie informazioni
LLaMA 4 essendo aperto offre libertà totale di sperimentazione
Le aziende possono partire dal modello base e plasmarlo
sia “insegnandogli” direttamente il proprio sapere (fine-tuning) sia collegandolo dinamicamente al proprio patrimonio informativo (RAG)
Questo livello di flessibilità è qualcosa che i modelli chiusi spesso non offrono
significa poter costruire soluzioni AI fortemente integrate nel business
mantenendo i dati sensibili in casa e ottenendo risposte più rilevanti
Meta ha reso LLaMA 4 disponibile con un approccio aperto
e allo stesso tempo ha stretto partnership per facilitarne l’uso tramite i principali provider cloud
Ecco come un’azienda può accedere e usare LLaMA 4 in pratica:
Meta ha annunciato una partnership strategica con Cerebras Systems per potenziare la propria API LLaMA 4
Grazie all’hardware specializzato di Cerebras
i modelli come LLaMA 4 Scout sono in grado di raggiungere una velocità di oltre 2.600 token al secondo
superando nettamente i circa 130 token/s di ChatGPT e i 25 token/s di DeepSeek
Questa potenza computazionale deriva dal Wafer-Scale Engine di Cerebras
un chip AI estremamente performante che alimenta i data center dedicati di Meta dislocati in Nord America
L’interfaccia API LLaMA consente agli sviluppatori di scegliere Cerebras come backend con un semplice flag nell’SDK
garantendo un accesso immediato all’inferenza ultraveloce
Meta ha inoltre collaborato con Groq per offrire ulteriori opzioni di inferenza ad alte prestazioni
rafforzando così la competitività rispetto a OpenAI
Meta e i suoi partner hanno reso LLaMA 4 molto accessibile: sia che si voglia usare in casa propria
sia che si preferisca un servizio cloud chiavi in mano
I manager possono quindi scegliere la modalità d’uso più adatta in base alle proprie esigenze di sicurezza
con la certezza di poter contare sullo stesso modello di base in tutti i casi
LLaMA 4 si colloca come alternativa aperta ai modelli chiusi più blasonati
È utile per un decisore aziendale capire in cosa LLaMA 4 differisce da altri nomi noti come GPT-4 di OpenAI
LLaMA 4 si distingue dai suoi concorrenti soprattutto per l’approccio open
Pur essendo leggermente inferiore ai top di gamma chiusi in alcune metriche specialistiche
offre caratteristiche uniche come l’immenso contesto e l’integrazione multimodale aperta che possono rivelarsi determinanti in molti scenari aziendali
libera le organizzazioni dai limiti imposti dalle piattaforme proprietarie
la scelta potrebbe non essere “o l’uno o l’altro”: ad esempio
potrebbero usare GPT-4 o Claude tramite API per certi servizi consumer-facing che richiedono il massimo della finezza
ma adottare LLaMA 4 internamente per sviluppare soluzioni su misura (dove la conoscenza del dominio e la personalizzazione contano più della supremazia assoluta in logica)
L’importante è comprendere i punti di forza di ciascun modello per abbinarli alle giuste esigenze
LLaMA 4 rappresenta un momento significativo nell’evoluzione dell’AI per uso aziendale: Meta ha alzato la posta offrendo alle comunità di sviluppatori e alle aziende uno strumento potente
la capacità di gestire contesti vastissimi e di comprendere più modalità di input
questo modello apre nuove possibilità per creare applicazioni intelligenti
dal customer service automatizzato all’analisi dei dati multimediali interni
la natura open-source di LLaMA 4 significa che le aziende non devono più scegliere tra performance e controllo: possono avere entrambe le cose
adattando l’AI al proprio contesto come un abito su misura
la domanda chiave da porsi è: “Come può LLaMA 4 inserirsi nella mia strategia digitale?”
Se la vostra impresa maneggia grandi quantità di informazioni (testi
immagini) e cercate un modo per estrarne valore in modo efficiente
Se avete bisogno di un assistente intelligente che risponda con cognizione di causa attingendo al vostro patrimonio di conoscenze
LLaMA 4 – magari combinato con i vostri database tramite RAG – può essere la base giusta
E se finora eravate frenati dai costi o dai vincoli delle soluzioni AI proprietarie
questo modello vi offre un percorso alternativo
supportato da una crescente comunità di sviluppatori in tutto il mondo
LLaMA 4 porta l’intelligenza artificiale allo stato dell’arte direttamente nelle mani delle aziende
Valutando i suoi vantaggi e confrontandolo con le altre opzioni sul mercato
ogni organizzazione potrà capire se – e come – sfruttare al meglio questa nuova generazione di AI nel proprio contesto
Le possibilità sono ampie: dalla riduzione dei tempi di ricerca di informazioni
fino alla generazione automatica di rapporti e contenuti
ma è uno strumento potente: sta alla visione e alla creatività di ciascuna azienda decidere come impiegarlo per dare impulso al proprio business nel segno dell’innovazione
Con Facebook meno rilevante nel mondo social
Zuckerberg è pronto alla concorrenza lato IA con il lancio di una nuova app stand-alone stile ChatGPT che promette risposte più inerenti alle preferenze
non è più influente e rilevante nel panorama social attuale
Presentata all’ultimo evento LlamaCon la nuova IA si mostra come un’app a sé
non troppo diversa da come già accade con il prodotto di OpenAI
La grande differenza però sta nel fatto che
previa iscrizione ai social del gruppo Meta
questa intelligenza artificiale ha già una buona conoscenza del suo utilizzatore
Prendendo dati e informazioni dagli account
l’IA intuisce con maggiore precisione le preferenze e le abitudini di chi ne fa uso
rispondendo quindi alle richieste e consigliando soluzioni più allineate possibili
Una personalizzazione maggiore che porta a risultati migliori in meno tempo
Tra le novità di questa app AI stand-alone c’è la possibilità di “far tenere a mente” dei dettagli
L’esempio usato al LlamaCon è stato quello dell’intolleranza al lattosio
affinché l’IA non consigliasse ristoranti o ricette che comprendessero latticini nel menù
per condividere con gli amici l’utilizzo dell’IA
Anche qui dunque una funzionalità social che potrebbe però portare ad una maggiore proliferazione di immagini generate con IA
Questa novità arriva dopo che Meta è stata chiamata a testimoniare in un processo legato all’antitrust
In quello che è stato un seguito di ciò che accadde nel 2021
con l’accusa di aver monopolizzato il mercato
si è difeso facendo notare quanto sia cambiata la natura dei social network
Se prima Facebook era in molti tratti unico
TikTok e YouTube ci sono un’infinità di similitudini
Tra video corti verticali e strumenti di messaggistica simili
ogni social si somiglia tranne che nell’algoritmo e alcuni dettagli
La concorrenza dunque è più diretta ed esplicita
impossibile dire che Meta abbia il monopolio su questo fronte
Possibile che Zuckerberg abbia in mente di smantellarlo puntando tutto sulla nuova IA
O di reinventarlo così tanto da non essere più
questa versione a sé di Meta AI sarà a breve disponibile tra USA e Canada
non ci sono notizie per il suo rilascio a breve in Europa e nel resto del globo
Il rinnovamento dei social continua e l’IA è sempre più cruciale
mentre regolamentazioni e opinione pubblica faticano a stare dietro a questo ritmo
Pubblicit�
30 Aprile 2025
A partire da fine maggio, dunque, Meta avrà l'autorizzazione di utilizzare i dati degli utenti maggiorenni* che non hanno esercitato il diritto di opposizione estraendoli dai post pubblici e dalle interazioni con l'AI (ad esempio su WhatsApp)
Le informazioni raccolte verranno sfruttate per l'implementazione dei modelli linguistici e di Meta AI
Nel caso di mancata opposizione entro i termini stabiliti è possibile esercitare il proprio diritto anche successivamente
Se invece non c'è opposizione, Meta sarà libera di utilizzare tutti i dati personali per l'addestramento dell'intelligenza artificiale.
Il Garante per la protezione dei dati personali sta lavorando di concerto con le altre Autorità europee "per valutare la conformità del trattamento dei dati personali che Meta ha annunciato di voler porre in essere sulla base del legittimo interesse"
Meta è stata interpellata in merito all'uso di immagini di utenti minorenni pubblicate da utenti adulti
Perch� nei dataset normali gi� ci sono conversazioni umane
E sicuramente se anche lo vuoi fare serviranno alcune milioni di conversazioni
men che meno le migliaia di miliardi presenti su facebook.Un fine-tuning di solito si fa con qualche centinaia di migliaia di esempi
Mi domando come possa conoscere il linguaggio (modi di dire
lo fai benissimo con i dataset gi� esistenti
E sicuramente non servono miliardi di post
Se vuoi creare un LLM iper realistico che scriva proprio come persone reali
ma poi quei modelli non finiscono per essere LLM
Ci son 1000 modi che pu� penalizzarti l'esperienza utente: + pubblicit�
+ post di gente random e meno di persone che realmente segui etc etc
L'Unica cosa seria che potrebbero fare � che io dia un eventuale permesso su richiesta non che mi debba opporre o me lo ficcano in quel posto bella stronzata iil silenzio assenso
Non ti far� fare gattini e cagnolini pucciosi
Forse i semplici post servono per profilare
dato che adesso i chatbot possono anche suggerire gli acquisti
A te che non dai il consenso non credo cambi nulla
semmai i tuoi commenti saranno meno visibili agli altri
non credo possa penalizzarti in altri modi..
ad esempio per riconoscere commenti offensivi da non
L'ho fatto pi� di una settimana fa e compare
https://uploads.disquscdn.c... Bruh
Me lo hanno chiesto e il mio rifiuto pare sia andato a buon fine
quindi tracciamento azioni in base a quello che fanno sul social
Comunque io ci lavoro con questi modelli e sinceramente ancora non ho capito cosa ci dovrebbero fare con questi dati degli utenti
vengono addestrati su dati di sempre maggiore qualit�
quindi testi ben scritti (nel senso di grammaticalmente corretti) e che contengano informazioni nuove
vengono addestrati in modo da risolvere sfide di programmazione
Non mi � mai capitato di vedere qualche dataset che contenesse posti di instagram o roba cos�
anche perch� fondamentalmente il testo di bassa qualit�
ripetitivo o scorretto peggiora le performance di un modello.Il massimo che ho visto sono le risposte da alcuni forum molto tecnici di reddit o stackoverflow (quindi comunque roba molto selezionata)
I post su facebook semplicemente sono inutili
Son curioso di sapere di quanto ti penalizzer� l'algoritmo se non dai il consenso
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Recensione Samsung Galaxy A56: linee e aggiornamenti in stile S25 sotto i 400�
2008 - 2025 HDnetwork srl - (parte del gruppo BlazeMedia) - P.IVA 06183350484
impreziositi da commenti e sintesi inediti
Il Garante ci ricorda che possiamo avvalerci del diritto all’opposizione e impedire a Meta di usare i nostri dati per addestrare l’AI
In questo clima di incertezza guidato dalle scelte delle big tech
ora il diritto alla privacy è strumento attivo di autodeterminazione…
E’ il momento di attrezzarci per un’autodifesa privacy verso l’invadenza dei chatbot e modelli AI
L’invito viene dallo stesso Garante Privacy che ieri in un comunicato ci ricorda che abbiamo tempo fino al 31 maggio per opporci al trattamento dati di Meta AI
Secondo quanto dichiarato dalla stessa società, Meta utilizzerà per finalità di addestramento dell’IA i contenuti pubblicati da utenti maggiorenni su Facebook e Instagram (tra cui post
nonché le interazioni avute con strumenti di intelligenza artificiale come Meta AI su WhatsApp e
l’assenza di opposizione verrà interpretata come assenso implicito a tale trattamento
facendo tuttavia leva su una base giuridica controversa: il legittimo interesse del titolare
Tra l’altro è un approccio già seguito
Meta almeno ci sta avvisando preventivamente
Questa impostazione ha già sollevato critiche significative
poiché si discosta dalla tradizionale centralità del consenso quale fondamento del trattamento
specialmente quando i dati sono utilizzati per scopi ulteriori rispetto a quelli originariamente previsti
Il problema, dunque, non è solo giuridico, ma sistemico: infatti se l’intelligenza artificiale generativa dipende dalla disponibilità di dati su larga scala per migliorare le proprie prestazioni, la tentazione di estendere le basi giuridiche esistenti per legittimare il trattamento può portare a un’inversione della logica protettiva del GDPR
l’utilizzo del legittimo interesse come fondamento per raccogliere
senza previa richiesta di consenso esplicito
rischia di ridefinire il confine tra utilizzo legittimo e appropriazione indebita dell’identità digitale degli individui
non si limita a una presa di posizione simbolica
ma mette a disposizione moduli specifici per utenti
non utenti e soggetti minorenni i cui dati siano stati pubblicati da terzi
Riguardo la possibilità di esercitare il diritto di opposizione
si segnala che Meta ha predisposto tre moduli distinti
a seconda della condizione dell’interessato:
però: l’opposizione riguarda solo l’utilizzo per fini di addestramento dell’IA
Meta continuerà a trattare i dati personali per tutte le altre finalità già previste nella sua informativa (pubblicità
anche per coloro che hanno esercitato l’opposizione all’uso per addestramento
i dati già trattati prima dell’esercizio dell’opposizione – se questa è esercitata dopo maggio – potrebbero non essere più eliminabili dal modello
Questo limite evidenzia la necessità di agire tempestivamente
Bisogna indicare i dati da rimuovere (nome
contenuti) e dimostrare di esserne titolari
consente di opporsi all’utilizzo dei propri dati pubblici per l’addestramento dei modelli IA tramite:
È consigliabile specificare chiaramente che si sta esercitando il diritto di opposizione all’uso dei propri dati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale
segnala così la necessità di una consapevolezza attiva
sebbene la questione vada oltre l’esercizio puntuale del diritto di opposizione poiché investe chiaramente la capacità del diritto europeo di reagire in tempo reale all’evoluzione tecnica delle piattaforme e alla velocità con cui il ciclo di raccolta
addestramento e output algoritmico si realizza
Pertanto – in assenza di un intervento regolatorio armonizzato a livello europeo – il rischio è che ogni Autorità nazionale sia costretta a rincorrere le iniziative delle Big Tech
Il riferimento del Garante alla liceità della base giuridica e alla compatibilità delle finalità introduce inoltre un tema cruciale: il principio di limitazione della finalità (art. 5, par. 1, lett. b) GDPR)
secondo cui i dati devono essere raccolti per scopi specifici
e non trattati ulteriormente in modo incompatibile con tali scopi
Utilizzare dati originariamente raccolti per la condivisione sociale per addestrare modelli di IA rappresenta una trasformazione funzionale che richiede una valutazione puntuale di compatibilità
viene ulteriormente marginalizzato in favore di assetti che favoriscono l’inerzia dell’utente
Il punto giuridico di fondo riguarda allora la capacità degli utenti di esercitare effettivamente i propri diritti in ecosistemi digitali costruiti per scoraggiarne l’esercizio
l’opacità della catena algoritmica: i dati
non possono essere “disappresi” dal sistema
di una forma di irreversibilità tecnica che mette in discussione la stessa efficacia della revoca del consenso o dell’opposizione con la conseguenza che il trattamento
anche in assenza di una decisione automatizzata individuale
è opportuno segnalare che il Garante italiano ha confermato che sono in corso valutazioni congiunte con le altre autorità europee per verificare la conformità della strategia adottata al quadro normativo vigente
in particolare alla luce della base giuridica del legittimo interesse invocata per giustificare l’uso dei dati personali a fini di addestramento algoritmico
tale fondamento – se non accompagnato da un’effettiva valutazione di bilanciamento degli interessi e da garanzie adeguate per gli interessati – rischia di rivelarsi inidoneo in contesti ad alto impatto come quelli dell’intelligenza artificiale generativa: il punto critico riguarda
la compatibilità tra le finalità originarie del trattamento e quelle
rischia di violare i principi fondamentali del GDPR
Altro nodo cruciale è la protezione dei dati dei minori: Meta ha infatti dichiarato che escluderà i dati degli utenti sotto i 18 anni
ma non ha chiarito come tratterà contenuti che li riguardano indirettamente – ad esempio se pubblicati da adulti: le autorità hanno chiesto chiarimenti specifici su questo punto
consapevoli che si tratta di una delle categorie più vulnerabili e difficili da tutelare con i soli meccanismi di opt-out
Queste indagini non hanno un valore meramente tecnico
ma rappresentano l’indice di una possibile frattura tra le promesse di compliance delle big tech e la reale capacità del diritto europeo di garantire un controllo effettivo
infatti se la logica dell’addestramento dei modelli IA dovesse imporsi come nuovo standard operativo
la sostenibilità dell’intero impianto del GDPR rischierebbe di essere compromessa
La sfida diventa dunque – forse per la prima volta in modo così evidente – di portata costituzionale: poiché bisogna riuscire a dimostrare che i diritti fondamentali non sono residuali ma strutturanti anche nei nuovi ecosistemi digitali
non può che riguardare il ruolo della cittadinanza digitale in una società sempre più modellata da processi computazionali invisibili
Il diritto alla privacy non è più soltanto una barriera di protezione
ma uno strumento attivo di autodeterminazione nell’ecosistema informativo
opporsi al trattamento dei propri dati non significa rifiutare il progresso tecnologico
ma riaffermare la necessità che esso si sviluppi secondo criteri di equità
In un’epoca in cui i dati sono divenuti la materia prima del potere
difendere il diritto a dire “no” al loro sfruttamento è forse il gesto più politico e consapevole che possiamo compiere e sarà proprio la capacità di rendere effettivo questo “no” – accessibile
rispettato – a decidere se l’Intelligenza Artificiale potrà davvero essere alleata dei diritti fondamentali
o se finirà per riscriverli nel silenzio del codice: se è vero
che il diritto di opposizione rappresenta un argine normativo
è altrettanto vero che esso si scontra con un’asimmetria strutturale tra chi genera i dati e chi ne estrae valore predittivo
non può che essere questa: l’Europa riuscirà a preservare il primato della persona nel nuovo ordine algoritmico
o stiamo assistendo a una silenziosa delega del nostro profilo digitale alle logiche del machine learning
Nel cuore del Maggio dei Libri e della festa catalana del “Dia del llibre i de la rosa”
la città di Alghero si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi della primavera culturale: giovedì 8 maggio
lo scrittore milanese Francesco Gungui presenterà il suo ultimo romanzo per ragazzi
organizzato dalla libreria Il Labirinto Mondadori Bookstore in collaborazione con l’Amatori Rugby Alghero
si propone di fondere cultura e sport in un unico grande evento aperto a tutta la cittadinanza
Autore di successo di narrativa per adolescenti e giovani adulti – con titoli celebri come Mi piaci così e la trilogia Inferno
Purgatorio e Paradiso – Gungui si conferma ancora una volta sensibile alle tematiche formative legate all’età della crescita
scopre nel rugby un’alternativa educativa al calcio
dopo essere stato escluso dalla sua vecchia squadra
che lo porterà a comprendere quanto la vera vittoria non sia fare meta da soli
Il libro è già stato accolto con entusiasmo da lettori
anche per il suo approccio inclusivo: la squadra di Tommaso è composta da ragazzi e ragazze
e lo spirito del terzo tempo – tratto distintivo del rugby – viene descritto come momento di condivisione autentica
padre di due adolescenti e lui stesso coinvolto nel mondo della palla ovale grazie all’attività dei figli nella ASR Milano
sarà presente all’appuntamento algherese con uno dei figli e parteciperà anche all’“Open Day – Rugby in famiglia”
un momento esperienziale sul campo organizzato dai tecnici dell’Amatori Rugby
L’idea è semplice quanto potente: far provare a genitori e figli
«Una palla rotonda te la può passare anche un muro
Una palla ovale te la può passare solo un amico»: è questo il messaggio che campeggia sulla locandina dell’evento
sintesi perfetta del senso più profondo del libro e dell’incontro
L’appuntamento dell’8 maggio sarà quindi non solo una presentazione letteraria
dove i valori dello sport si intrecciano con quelli della lettura e della crescita personale
Per informazioni è possibile contattare la libreria Il Labirinto al numero 079980496 o al cellulare 3480612836
Visualizza i risultati
Previsioni per i prossimi giorni
suggerimenti personalizzati e integrazione con dispositivi come gli occhiali Ray-Ban Meta
Annunciata nel corso dell’evento LlamaCon
l’app è disponibile come piattaforma autonoma
oltre che integrata nei principali social di Meta
l’app Meta AI rappresenta il primo passo verso la creazione di un’intelligenza artificiale che si adatta ai gusti
Prendi visione dell’Informativa Privacy e
Meta AI ora si trova anche su WhatsApp: ecco come funziona l'intelligenza artificiale di Meta e perché non puoi rimuoverla del tutto
senza che nessuno glielo abbia chiesto davvero. E mentre molti si chiedono come sfruttarla al meglio
altri vorrebbero disattivarla: ma possiamo davvero scegliere di non usarla
Per quanto riguarda il tasto di Meta AI che compare nella barra di ricerca di WhatsApp
c’è poco da fare: non si può togliere
opzione o aggiornamento che permetta di rimuoverlo
Fa parte dell’interfaccia e resta lì
visibile anche se non hai mai usato l’intelligenza artificiale
Meta non offre alcuna possibilità di personalizzazione su questo fronte
Eventualmente quello che si può fare è bloccare le notifiche automatiche che ogni tanto arrivano dal chatbot
fare tap sul nome del contatto in alto e da lì gestire le notifiche come in qualsiasi altra conversazione
ma può aiutare a rendere l’esperienza un po’ più discreta
Le domande che si pongono gli utenti sono molte e
a colpire più di tutto non è quello che Meta AI può fare
ma ciò che può fare anche se non la usiamo direttamente
anche se non le scriviamo o non facciamo richieste specifiche
alcune delle nostre attività su WhatsApp (o Instagram
Facebook) potrebbero essere elaborate e “lette” dalla sua intelligenza artificiale
Al momento l’azienda promette attenzione alla privacy
nella pagina relativa si legge "Sulla base dei feedback delle autorità di controllo
stiamo continuando a rimandare i nostri piani di usare le tue informazioni nei Prodotti di Meta per sviluppare e migliorare l’IA di Meta
Prima di iniziare a usare le tue informazioni a tale scopo
ti informeremo e ti spiegheremo come esercitare il tuo diritto di opposizione".
Quello che stiamo vedendo con Meta AI non è solo l’aggiunta di una nuova funzione: è un cambiamento vero e proprio nel modo in cui usiamo i social e le app di messaggistica
Stiamo entrando in una fase in cui le intelligenze artificiali sono già qui
Per anni ci siamo domandati quando sarebbe arrivato il momento in cui l’AI avrebbe rivoluzionato la nostra vita
Quel momento è già cominciato
Non servono annunci in grande stile o aggiornamenti clamorosi
E forse è proprio questa normalità silenziosa il punto su cui vale la pena fermarsi a pensare
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Servizio di Mondadori Media S.p.A su modello IA di ChatGPT
Versione BETA soggetta a possibili imprecisioni o interruzioni
Meta userà i dati da Facebook e Instagram per addestrare l’AI
Ecco cosa sapere e come proteggere la tua privacy digitale
Si riassume così l’ultima novità che arriva da Meta
ed è noto che le Big Tech fanno di tutto per farci sentire coinvolti con l’obbiettivo poi di utilizzarci travestiti da dati sensibili
Così ecco che la notizia che la società di Mark Zuckerberg comincerà anche in Europa ad allenare la sua intelligenza artificiale grazie alle nostre interazioni con Facebook
contiene il paradosso di cui all’inizio: possiamo opporci
Altrimenti è come se avessimo accettato l’inesorabile
In pratica: per alimentare il suo modello Meta AI l’azienda utilizzerà un’enorme quantità di dati
inclusi quelli generati dagli utenti sulle sue piattaforme
ma qui da noi ha dovuto aspettare dodici mesi per allinearsi alle normative Ue sulla privacy
principalmente a quella sulla protezione dei dati personali chiamata GDPR
Meta ha annunciato che i contenuti condivisi pubblicamente dagli utenti – post
informazioni di profilo e altri dati – possono essere utilizzati per "migliorare i suoi modelli di intelligenza artificiale"
Uniche eccezioni le chat privare di WhatsApp e i dati dei minori di 18 anni
Questo significa che le interazioni su Facebook e Instagram possono contribuire ad addestrare gli algoritmi di AI generativa
non avviene in modo del tutto arbitrario: in Europa
nello Spazio Economico Europeo (SEE) o in Svizzera ha diritto a presentare una richiesta contro l’uso dei propri dati per finalità di addestramento AI
sapere il perché: anche i contenuti pubblici possono contenere dati personali
e per questo la normativa permette comunque di esercitare un diritto di opposizione
Secondo le norme Ue si può chiedere che Meta non utilizzi i dati personali per addestrare i modelli di AI
limiti o cessi il trattamento dei contenuti pubblici a fini di AI; fornisca informazioni chiare su quali dati vengono usati
Meta ha predisposto un modulo online specifico per la richiesta di opposizione all’uso dei dati personali per l’AI
La procedura è relativamente semplice ma va seguita con attenzione
Se non si esercita il diritto all’opposizione
l’azienda può continuare a usare i contenuti pubblici per alimentare la propria intelligenza artificiale
commenti e altre interazioni pubbliche potrebbero
finire nei dataset usati per sviluppare sistemi di generazione automatica di contenuti
Come chatbot o strumenti per la creazione di immagini AI
Attenzione: anche se Meta afferma di “anonimizzare” i dati
il rischio che venga ricondotto a una persona specifica non è mai del tutto nullo
ci sono alcuni accorgimenti pratici che si possono adottare per limitare l’uso dei dati
Norme di comportamento base che tutti gli utenti del web e dei social dovrebbero adottare (ma che molti ignorano
abbracciando utilità che spaziano dall'interazione vocale con conversazioni naturali alla generazione di immagini realistiche
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Dal 25 maggio Meta inizierà ad addestrare i suoi sistemi di intelligenza artificiale utilizzando i dati personali degli utenti di Facebook e Instagram
Il Garante Privacy invita cittadini e genitori a informarsi e
Il trattamento solleva interrogativi legali a livello europeo
A renderlo noto è il Garante per la protezione dei dati personali
che mette in guardia cittadini e utenti rispetto ai rischi e alle implicazioni della scelta del colosso tech
I dati coinvolti comprendono tutti i contenuti pubblici pubblicati dagli utenti maggiorenni
e persino informazioni fornite attraverso l’utilizzo dei servizi di intelligenza artificiale integrati nelle piattaforme di Meta
tra cui l’agente conversazionale disponibile su WhatsApp
Chiunque desideri evitare che i propri dati vengano utilizzati per tali scopi ha il diritto di opporsi
come previsto dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati)
Questo diritto può essere esercitato tramite moduli online messi a disposizione dalla stessa Meta
È fondamentale sapere che l’opposizione espressa entro la fine di maggio consente di escludere tutti i dati personali pubblicati fino a quel momento dal trattamento a fini di addestramento dell’AI
un’opposizione tardiva impedirà soltanto l’utilizzo delle informazioni pubblicate dopo la data dell’opposizione stessa
Meta considererà automaticamente consenzienti tutti gli utenti che non eserciteranno il diritto di opposizione
i loro dati saranno impiegati liberamente nei processi di addestramento dei sistemi di AI
Il diritto di opposizione non si applica solo agli iscritti a Facebook o Instagram
i cui dati potrebbero essere stati pubblicati da terzi (ad esempio in foto
Di seguito i link ai moduli per l’opposizione:
Meta ha escluso di default i contenuti pubblicati direttamente da utenti minorenni dal trattamento per l’addestramento dell’intelligenza artificiale
non è escluso che dati riferiti a minori – anche non iscritti alle piattaforme – possano comparire nei post pubblicati da adulti
come fotografie o informazioni condivise da genitori
è necessario che chi esercita la responsabilità genitoriale valuti l’opportunità di opporsi utilizzando il modulo per i non utenti
così da proteggere le informazioni personali dei minori eventualmente coinvolti
La questione non si esaurisce con l’informazione all’utente e la possibilità di opposizione
Il Garante italiano ha comunicato che è in corso un coordinamento con le altre Autorità europee per verificare la liceità del trattamento dei dati personali che Meta intende avviare
sulla base del principio del “legittimo interesse”
Le autorità vogliono vederci chiaro su diversi aspetti critici:
Meta dovrà fornire chiarimenti sull’eventuale utilizzo di immagini di minori pubblicate da adulti e sul trattamento di questi dati da parte dei propri sistemi di intelligenza artificiale
il Garante per la protezione dei dati personali invita tutti i cittadini a informarsi attentamente sulle modalità con cui i propri dati potrebbero essere utilizzati
valutando consapevolmente l’opportunità di esercitare il diritto di opposizione
La posta in gioco riguarda la tutela della sfera privata
l’uso potenzialmente massivo di informazioni personali da parte di algoritmi sempre più potenti e le implicazioni etiche e giuridiche dell’addestramento delle intelligenze artificiali su contenuti generati dagli utenti stessi
Vuoi che i tuoi dati aiutino ad addestrare l’intelligenza artificiale di Meta
Per ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, è comunque possibile visitare la nostra COOKIE POLICY.
Clicca sul pulsante per copiare il link RSS negli appunti.
Il libro, il secondo dopo il sorprendente debutto nel 2022 con “Domani e per sempre”, arriva in libreria il 13 maggio
Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Ermal Meta (@ermalmetamusic)
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AccediGiovani morti per niente
foto e interazioni online: tutto potrà essere usato per l’addestramento dell’IA
a meno che tu non dica noHai tempo fino al 31 maggio: ecco come impedire a Meta di usare i tuoi dati per l’IA
e le future soluzioni basate sull’IA generativa
Secondo quanto emerso da un comunicato ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali
utilizzerà i contenuti pubblici degli utenti e quelli derivanti dall’interazione con i suoi servizi per migliorare i propri algoritmi di IA
esercitarlo non è affatto semplice né automatico: bisogna agire proattivamente e rispettare una scadenza precisa
pena il rischio che i tuoi dati vengano trattati senza ulteriore richiesta di consenso
Questo approccio si basa su un presunto “legittimo interesse”
una base giuridica contestata dal Garante italiano
devi opporti esplicitamente entro il 31 maggio 2025
Attenzione: anche se non usi Facebook o Instagram
Il trattamento può infatti includere contenuti in cui sei stato menzionato o taggato da altri utenti
oppure dati elaborati indirettamente tramite le interazioni su WhatsApp e Messenger
Puoi accedere al modulo ufficiale di Meta per esercitare il tuo diritto di opposizione al seguente link
Questo modulo è destinato sia agli utenti con un account Meta (Facebook
WhatsApp) sia a coloro che non ne possiedono uno ma i cui dati potrebbero essere stati trattati da Meta
Ribadiamo che è fondamentale inviare la richiesta di opposizione entro il 31 maggio 2025
Se l’opposizione viene presentata dopo questa data
Meta potrebbe aver già utilizzato i tuoi dati per l’addestramento dell’IA
e l’opposizione avrà effetto solo sui dati futuri
Meta potrebbe continuare a trattare informazioni che ti riguardano se
sei stato taggato in una foto o menzionato in un post da altri utenti
è consigliabile compilare il modulo per ciascun account
Per ulteriori dettagli, puoi consultare il comunicato ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Nei prossimi giorni riceverete delle notifiche nelle app di Meta (Facebook
WhatsApp e Messenger) in cui verrete informati dell'uso dei vostri dati per il training del suo modello di AI
Meta ha avviato il lancio della propria tecnologia di intelligenza artificiale generativa anche in Europa
dopo il debutto negli Stati Uniti nel 2023
A differenza di quanto avvenuto nella sponda dell'Atlantico opposta alla nostra
il rollout di Meta AI dalle nostre parti è stato rallentato da vari ostacoli normativi legati alla privacy e alla trasparenza nel trattamento dei dati personali
in particolare con l'autorità irlandese per la protezione dei dati o DPC (Irish Data Protection Commission)
Meta ha ottenuto l'autorizzazione a proseguire
impegnandosi a rispettare i principi del GDPR (General Data Protection Regulation)
il regolamento europeo che per l'appunto disciplina la protezione dei dati personali dei cittadini europei
La nuova fase prevede l’impiego di due categorie principali di informazioni per l’addestramento dei modelli AI: contenuti pubblici (come post o commenti visibili a tutti) pubblicati da adulti
ovvero ciò che scrivete durante l’utilizzo dell’assistente virtuale presente su piattaforme come Messenger
comune tra le grandi aziende tech come Google e OpenAI
serve a rendere i modelli linguistici più “intelligenti”
ovvero capaci di comprendere meglio le specificità linguistiche e culturali degli utenti europei: dialetti locali
In una nota ufficiale
Non userà i messaggi privati che le persone scambiano con amici e familiari per formare i [suoi] modelli di AI generativa
i dati pubblici provenienti dagli account delle persone nell'UE di età inferiore ai 18 anni non vengono utilizzati ai fini dell'addestramento dei modelli
Per rispettare il diritto degli utenti europei a decidere sull’uso dei propri dati
Meta ha introdotto un modulo di opposizione
Questo documento digitale consente ai maggiorenni che vivono nell'Unione Europea e utilizzano le piattaforme della società di rifiutare esplicitamente che i propri contenuti pubblici vengano usati per addestrare l'AI
Il modulo verrà linkato direttamente all'interno delle notifiche che riceverete in app o via e-mail
tutte le opposizioni già ricevute saranno rispettate
tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Geopop sono da intendersi di proprietà del fornitore Getty Images
01 Maggio 2025
Meta sta apportando alcune modifiche significative alLa politica sulla privacy dei suoi smart glass Ray-Ban Meta
In una comunicazione via email inviata ai possessori statunitensi degli occhiali
l'azienda ha delineato due cambiamenti chiave
Meta AI con l'uso della fotocamera è d'ora in avanti sempre abilitata
a meno che l'utente non disattivi l'opzione "Hey Meta"
ovvero la possibilità di richiamare l'AI con comando vocale
Il portavoce Albert Aydin ha dichiarato a The Verge che le foto e i video catturati con Ray-Ban Meta si trovano nel rullino fotografico dello smartphone e non vengono utilizzati da Meta per l'addestramento dell'AI
e questo vale anche per le foto o i video catturati utilizzando i comandi vocali "Hey Meta
condividendo quegli stessi contenuti con un prodotto
allora verranno applicate le politiche di quel prodotto
L'altro cambiamento riguarda invece le registrazioni vocali acquisite con gli occhiali: Meta ha scelto infatti di rimuovere la possibilità di disabilitarne l'archiviazione nel cloud:
L'opzione per disabilitare l'archiviazione delle registrazioni vocali non è più disponibile
ma puoi eliminare le registrazioni in qualsiasi momento nelle impostazioni
Nella sua informativa sulla privacy vocale
Meta afferma che "le trascrizioni vocali e le registrazioni audio archiviate vengono altrimenti conservate per un massimo di un anno per contribuire a migliorare i prodotti Meta"
Se l'azienda rileva che un'interazione vocale è stata accidentale
tali registrazioni vengono eliminate dopo un periodo più breve
La motivazione alla base di questi cambiamenti sembra chiara: l'intenzione di Meta è quella di continuare a fornire ai suoi modelli di intelligenza artificiale enormi quantità di dati su cui addestrarli per migliorarli in un settore estremamente rapido e competitivo
Alcuni utenti avevano iniziato a notare questi cambiamenti nelle politiche a marzo
Meta afferma che sono entrati in vigore a partire dal 29 aprile
dubito che in Europa passi una cosa del genere
Ecco perch� mi sento con tutti quegli occhi addosso...
Calore "intrappolato" a 100.000 gradi: nuova ricerca sulla fusione negli USA
Nuovo polimero "autoriparatore" promette di proteggere i satelliti dai pericolosi detriti spaziali
Il Dma impone regole precise ai cosiddetti gatekeeper — aziende che dominano l’accesso al mercato online — per garantire condizioni di concorrenza eque e tutelare utenti e imprese più piccole
Entrambe le aziende sono tenute a conformarsi alle decisioni entro 60 giorni
hanno già annunciato di voler impugnare le decisioni
L’esito definitivo dei procedimenti sarà perciò determinato più avanti
Se le accuse verranno confermate Apple dovrà pagare una multa da 500 milioni di euro per aver limitato la libertà degli sviluppatori di app nel comunicare direttamente con i propri utenti
l’azienda ha violato l’obbligo di permettere agli sviluppatori di informare gli utenti su offerte disponibili al di fuori dell’App Store e di reindirizzarli verso queste alternative
avrebbe imposto restrizioni che nei fatti rendono molto difficile — se non impossibile — questo tipo di comunicazione
queste limitazioni non solo ostacolano la concorrenza
che non vengono messi al corrente dell’esistenza di opzioni più vantaggiose
Apple non è riuscita a dimostrare che tali restrizioni fossero giustificate da motivi tecnici o proporzionate
La Commissione ha quindi ordinato all’azienda di rimuovere ogni ostacolo
e di evitare comportamenti simili in futuro
Meta è stata invece sanzionata per 200 milioni di euro a causa del sistema “pay or consent” introdotto nel 2023 su Facebook e Instagram
Il modello obbligava gli utenti europei a scegliere tra due opzioni: accettare l’uso dei propri dati personali per ricevere pubblicità mirata
oppure pagare un abbonamento mensile per continuare a usare le piattaforme senza pubblicità
ma una pressione indebita che non rispetta i principi previsti dal regolamento
Affermazioni che ricalcano la retorica trumpiana e fanno presagire nuove tensioni nei rapporti già tesi tra Ue e Stati Uniti
ma – essendo il Dma una normativa recente – il parametro della durata non è stato ancora applicato in modo rigoroso
fa pensare che ci sia il desiderio da parte della Commissione di evitare di inasprire ulteriormente le relazioni bilaterali
la piattaforma è oggetto di inchiesta nell'ambito delle regole introdotte con il Digital services act
l'altra importante normativa Ue a tutela degli utenti online
che impone alle piattaforme digitali obblighi di trasparenza e responsabilità
X non sarebbe sufficientemente trasparente riguardo alla pubblicità e non contrasterebbe adeguatamente i rischi di manipolazione dell'informazione
aprendo così un ulteriore fronte di scontro tra Bruxelles e i giganti hi-tech statunitensi
presidente della ong Noyb (attiva sulle questioni legate alla privacy digitale) ha commentato a stretto giro la multa a Meta: “A malapena il 3% delle persone vuole pubblicità personalizzata”
“Ma il sistema pay or ok produce un tasso di consenso del 99%
Noi lo chiamiamo 'tasso di consenso nordcoreano'
E' ovvio che il consenso non è prestato come richiesto dalla legge”
Noyb sottolinea come la Commissione abbia preso in esame solo il periodo tra marzo e novembre 2024
dal momento che il sistema introduce delle pause nello scrolling fino a che un timer termina il conteggio
secondo Schrems continuerebbe a usare alcuni dati personali
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lasciando un vuoto profondo nella sua comunità e nei suoi cari
amici e conoscenti per dare l’ultimo saluto a Tommaso D’Esposito
un giovane 20enne di Meta che ci ha lasciato troppo presto
una cerimonia commovente ha riunito la comunità per ricordare un ragazzo che ci ha lasciato troppo presto
Tommaso era un brillante studente di ingegneria meccanica alla Federico II di Napoli
una promessa del futuro che aveva saputo distinguersi per la sua preparazione e passione
ma era talmente brillante e determinato che nessuno aveva dubbi sul suo futuro da ingegnere
Tommaso non era solo un eccellente studente
ma anche una persona di grande valore umano
Descritto da chi lo conosceva come un ragazzo sportivo
solare e sempre pronto ad affrontare le sfide della vita con il sorriso
ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di incrociare il suo cammino
che lo ricordano con affetto per la sua intelligenza
la sua dedizione agli studi e il suo spirito di squadra
La sua morte prematura ha colpito duramente chi lo amava
ma il suo ricordo rimarrà vivo nei cuori di tutti
che coinvolge non solo la sua famiglia e i suoi amici
che oggi si stringe nel lutto per un giovane che aveva tutto davanti a sé
La tua pubblicità sul giornaleRichiedi informazioni
molti utenti hanno iniziato a notare una presenza nuova all'interno delle app di messaggistica: una chat automatica firmata Meta
generare testi o suggerire contenuti.
Ma se il suo tono troppo "presente" o le risposte non richieste ti creano disagio
In molti segnalano un senso di invasione e una crescente ansia digitale
hanno accolto questa novità con entusiasmo.
Nei prossimi paragrafi vedremo come gestire Meta AI
e soprattutto perché potrebbe valere la pena farlo.
Meta non offre un vero pulsante per disattivare del tutto l'intelligenza artificiale dalle sue app
ci sono alcuni accorgimenti utili per tenerla in disparte e ridurre al minimo la sua presenza nelle chat e nelle ricerche
con qualche passaggio è possibile evitare che Meta AI si intrometta nelle vostre attività
lasciandovi un'esperienza più semplice e sotto controllo
Per qualcuno è solo una funzione in più. Per altri
è qualcosa che cambia il modo di vivere le app che usano ogni giorno. Meta AI non è solo un assistente digitale: è una presenza costante
che si fa spazio tra le conversazioni. C'è chi sceglie di limitarla o disattivarla del tutto. Ecco cinque motivi che
Non è solo una questione di tecnologia
Parlare di intelligenza artificiale significa entrare in territori più profondi: l'autonomia nelle scelte
il modo in cui costruiamo le nostre relazioni
Limitare l'uso di Meta AI non vuol dire chiudere la porta al futuro
per molti è un modo per usare l'innovazione con più consapevolezza
e quando invece rischia di portarci troppo lontano da ciò che siamo
In questo equilibrio fragile tra novità e benessere
Notificato avviso di conclusione delle indagini preliminari ai boss Condello e De Stefano firmato dal procuratore Lombardo
dagli aggiunti Musolino e Ignazitto e dai sostituti della Dda Amerio e De Caria
La procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha notificato l'avviso di chiusura dell'indagine Meta bis ai boss detenuti Giuseppe De Stefano
L'inchiesta era nata dagli accertamenti del Ros dei carabinieri nel 2010 che aveva coinvolto vertici e gregari delle cosche della 'ndrangheta del mandamento di centro di Reggio Calabria.
nasce da un annullamento senza rinvio disposto dalla Cassazione nel 2019 "per difetto di correlazione fra imputazione contestata e sentenza" con restituzione degli atti alla procura
e Giuseppe De Stefano (figlio del defunto boss assassinato
indicati dagli inquirenti come i capi delle omonime cosche di Archi
quartiere della periferia nord di Reggio Calabria
detenuti da tempo al 41 bis nelle carceri di Opera e di Novara
"in concorso con ulteriori soggetti appartenenti al medesimo sistema criminale
inseriti in più elevati ambiti decisionali in parte occulti
fanno parte della struttura organizzativa "visibile" dell'associazione di tipo mafioso".
L'avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato firmato dal procuratore Giuseppe Lombardo
dagli aggiunti Stefano Musolino e Walter Ignazitto e dai sostituti della Direzione distrettuale antimafia Sara Amerio e Nicola De Caria
La Basilica Santuario San Sebastiano di Melilli sarà meta dei tradizionali pellegrinaggi a partire dalla notte tra il 3 e 4 maggio
in occasione del Giubileo del 2025 indetto da Papa Francesco
Per conseguire l’indulgenza plenaria
i fedeli dovranno osservare le solite condizioni:
Per chi volesse intraprendere il pellegrinaggio a piedi
sarà sufficiente svolgere l’ultimo tratto dall’ingresso della Città (edicola votiva di San Sebastiano)
La Basilica Santuario San Sebastiano di Melilli invita tutti i fedeli a partecipare a questo importante evento spirituale
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