Inizieranno oggi le attività di espianto a Minervino Murge del primo ulivo colpito dalla Xylella nella zona vicina al parco dell’Alta Murgia barese
L’area infetta è estesa per circa 50 metri quadrati e complessivamente sarebbero una settantina gli alberi da eradicare
nella zona di Canosa di Puglia era risultata infetta una pianta che si trovava in un vivaio
L’espianto – fanno sapere da Coldiretti Puglia – è necessario per eliminare la fonte di inoculo e arrestare l’avanzata del batterio ma sono urgenti anche le lavorazioni artificiali contro la sputacchina
Anche a Minervino Murge “è stata effettuata un’attività di sorveglianza rafforzata dell’area attorno alla zona infetta per verificare la presenza di ulteriori piante malate”
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Un nuovo focolaio è stato scoperto oltre i confini della provincia barese, a Minervino Murge
Sembra inarrestabile l'avanzata della Xylella in Puglia. Le ultime operazione di espianto, riporta Coldiretti Puglia, riguardano la zona di Minervino Murge, nella Bat: sono iniziate le pratiche per l'operazione di rimozione dell'ulivo presente nel focolaio puntiforme. La zona infetta, di 50 metri, è posizionata in agro di Minervino Murge.
ma sono urgenti anche le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’
o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto
anche da parte degli enti pubblici come Comune
strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata della malattia
in relazione alle pratiche di espianto dell’ulivo infetto nel focolaio puntiforme sito in agro di Minervino Murge (BT) costituito da una zona infetta di 50 metri
Va incluso anche Minervino Murge nell’elenco dei comuni delle province di Bari
Taranto e Brindisi dove vanno effettuate le lavorazioni obbligatorie
erpicature o trinciature per ridurre la popolazione della sputacchina
che si stima riesca a percorrere in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori
E’ stata effettuata un’attività di sorveglianza rafforzata dell’area di 400 m attorno alla zona infetta
finalizzata a verificare la presenza di ulteriori piante infette e di conseguenza l’estensione dell’area infetta
con l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia che ha istituito l’area delimitata per “Xylella fastidiosa sottospecie pauca – Minervino Murge”
1; zona cuscinetto di 2,5 km di raggio attorno alla zona infetta
Al netto degli spostamenti che l’insetto vettore riesce a fare autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia – è ancora da accertare la distanza percorsa dalla sputacchina
a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ sia reale
La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia – esclusivamente nutrendosi da pianta infetta
rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte
Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria
monitoraggi delle piante non solo visivi e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’
campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti
nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai
considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi
sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione
L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione
Risultano contaminati quasi 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio
per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione – conclude Coldiretti Puglia – su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge
così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati
restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione
L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe
anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto
Emergenza Xylella Minervino Murge: oggi si è svolto l’espianto di un ulivo infetto nella zona rurale del comune in provincia di Barletta-Andria-Trani
Coldiretti Puglia ha reso nota l’operazione
chiedendo un intervento urgente delle autorità per limitare la diffusione del batterio killer degli ulivi
L’ulivo si trovava in un’area delimitata di 50 metri, parte di un nuovo focolaio che ha fatto scattare le misure di sorveglianza rafforzata da parte dell’Osservatorio fitosanitario regionale
È stata istituita una zona cuscinetto di 2,5 km per contenere il contagio
La diffusione della Xylella fastidiosa avviene attraverso la sputacchina
insetto vettore che può spostarsi autonomamente o tramite veicoli
soprattutto in presenza di aree incolte o non trattate
Coldiretti ha ribadito la necessità di interventi pubblici su terreni abbandonati
trinciature e monitoraggi regolari sono considerati fondamentali per prevenire nuovi casi
“Serve un’azione sinergica – ha dichiarato Coldiretti – che coinvolga enti locali
Consorzi e Demanio per eliminare i potenziali focolai.”
L’espansione della malattia verso la provincia di Bari evidenzia l’urgenza di strategie a lungo termine
Con oltre 21 milioni di ulivi già contaminati
la Puglia resta il fulcro dell’emergenza fitosanitaria
La prevenzione rimane l’unico strumento efficace in attesa di cure definitive
Per approfondimenti: Strategia contro la Xylella in Puglia
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Gli ulivi colpiti da xylella a Minervino Murge
MINERVINO MURGE – È stato effettuato questa mattina l’espianto dell’ulivo infetto da Xylella individuato nelle scorse settimane in un focolaio puntiforme dell’agro di Minervino Murge
all’interno di una zona infetta di 50 metri già delimitata dall’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia
eseguito secondo le procedure previste dal piano di contenimento
è parte di una strategia più ampia che punta a bloccare l’avanzata del batterio in un’area sinora rimasta fuori dai principali focolai dell’infezione
L’organizzazione agricola chiede azioni immediate e coordinate contro la sputacchina
in particolare attraverso lavorazioni obbligatorie dei terreni – come arature
fresature ed erpicature – da estendere anche al territorio di Minervino Murge
come già accade in altri comuni delle province limitrofe
La richiesta è rivolta non solo agli agricoltori
ANAS e Demanio sono chiamati a intervenire per ripulire strade
spesso invasi dai famigerati “sputi” dell’insetto nella fase giovanile
è già attiva una zona cuscinetto di 2,5 km
con una sorveglianza rafforzata su un’area di 400 metri per monitorare eventuali nuovi casi
nasce sana ma si infetta nutrendosi su piante contaminate
restando poi portatrice del batterio per tutta la vita
Un insetto che può spostarsi autonomamente fino a 400 metri
ma anche percorrere chilometri interi se trasportato da auto e camion
La Puglia conta ormai quasi 21 milioni di ulivi infetti
e secondo Coldiretti non c’è alternativa alla prevenzione meccanica e fitosanitaria
al monitoraggio serrato e all’espianto tempestivo
Una corsa contro il tempo per proteggere le aree ancora indenni e fermare un nemico invisibile che continua ad avanzare
Testata: BuonaseraISSN: 2531-4661 (Sito web)Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
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Grande apprensione nel mondo olivicolo del nord barese
Dopo Minervino anche altri comuni inseriti in zona cuscinetto
Le autorità competenti hanno già attivato le misure previste dall’art
con la definizione delle aree infetta e cuscinetto
ma la minaccia del batterio impone un’azione rapida
coordinata e soprattutto condivisa tra istituzioni
18 aprile 2025 | 12:00 | C. S.
Desta forte preoccupazione l’individuazione di un nuovo focolaio di Xylella Fastidiosa sottospecie Pauca in agro di Minervino Murge
primo caso accertato nel territorio a più alta vocazione olivicola d’Italia
il comparto olivicolo stava finalmente vivendo una fase di ripresa
con produzioni di qualità e un mercato in equilibrio
ma non ci scoraggia: siamo pronti a collaborare con le istituzioni per contenere il focolaio e proteggere il settore
è fondamentale il coinvolgimento concreto di tutte le amministrazioni pubbliche
anche per garantire la gestione dei terreni incolti e delle aree pubbliche
spesso veicolo di diffusione dell’insetto vettore”
Un appello condiviso anche da Massimiliano Del Core
“La Xylella si diffonde attraverso la Philaenus Spumarius
un insetto che prolifera nei terreni incolti e lungo le strade
Chiediamo con forza che venga attuata una capillare opera di pulizia del territorio
e vengano rafforzate le misure di controllo del vettore”
sottolineando come già da tempo sia stato richiesto un incontro urgente con l’Osservatorio Fitosanitario Regionale per fare il punto sulla situazione fitosanitaria della Xylella
tali richieste non hanno finora trovato riscontro
“Gli olivicoltori del nord Barese hanno dimostrato tenacia e resilienza
ma temono di essere lasciati ancora una volta soli
Se muore l’olivicoltura nel nord Barese – concludono Aproli e Confagricoltura – muore un’economia
ANDRIA - Un nuovo fronte si è aperto nel contrasto alla Xylella fastidiosa nel territorio della provincia Bat
ma l’immediata risposta delle autorità regionali ha evitato
L’allarme è scattato a seguito della scoperta di un olivo infetto nel territorio di Minervino Murge
durante le ordinarie attività di sorveglianza sanitaria delle piante
A darne notizia sono stati Vincenzo Villani e Massimiliano Del Core
rispettivamente direttore e presidente di Confagricoltura Bari-Bat
responsabile dell’Osservatorio Fitopatologico della Regione Puglia
per un aggiornamento tecnico da trasmettere agli agricoltori associati
Durante il confronto è stato sottolineato come la prontezza nella rilevazione e nell’eradicazione della pianta infetta confermi l’efficacia dell’intero sistema di controllo attivo in Puglia
L’albero malato è stato eliminato immediatamente e
sono stati avviati campionamenti a tappeto in fasce concentriche
per un totale di oltre 2.000 controlli effettuati in tempi rapidi
I risultati preliminari hanno escluso la presenza di ulteriori focolai
l’area interessata è stata delimitata in un raggio di circa 50 metri
con una fascia cuscinetto per garantire l’isolamento del caso e scongiurare nuove infezioni
Confagricoltura ha inoltre richiesto una mappatura aggiornata dei focolai nelle province di Bari e Bat
allo scopo di fornire informazioni tempestive e dettagliate agli operatori agricoli
impegnati quotidianamente nella tutela delle proprie coltivazioni
“In un territorio tanto esteso e complesso
è fondamentale poter contare su un sistema di sorveglianza ben organizzato e attivo”
hanno dichiarato i vertici dell’associazione agricola
“Ringraziamo la Regione Puglia per l’attenzione dimostrata: il lavoro degli ispettori è un presidio essenziale per proteggere l’olivicoltura pugliese
con particolare attenzione alla provincia Bat”
Prosegue intanto il monitoraggio sul campo
con la speranza che l’assenza di nuove positività possa aprire la strada al ripristino degli indennizzi totali per le zone colpite
un tema particolarmente sentito dagli agricoltori locali
Notizie da MinervinoDirettore Antonio Quinto
Appuntamento domenica presso la Chiesa Madre alle ore 19.30
Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Vincenzo Saracino
e ha disposto la sua immediata scarcerazione
L’uomo era stato arrestato con l’accusa di aver minacciato e insultato sul suo profilo Facebook la sindaca di Minervino Murge
il comandante della Polizia locale Ignazio Ciccolella e un funzionario della Città metropolitana di Bari incaricato dal Comune per l’abbattimento selettivo dei cinghiali
ritenuti da lui responsabili di aver soppresso gli animali nei terreni di sua proprietà
Non solo: secondo le indagini dei carabinieri Saracino sarebbe stato coinvolto anche nell’incendio dell’auto del comandante della polizia locale a settembre dello scorso anno
rappresentata dall’avvocato Sabino Di Sibio
ha smontato la tesi accusatoria per la mancanza dei gravi indizi
sia per quanto riguarda il contenuto del post sui social
spiegando che l’uomo si riferiva solo alla violazione della sua proprietà privata
che per il collegamento con l’incendio della macchina del comandante avvenuta dieci giorni dopo l’uccisione dei cinghiali
L’olivo infetto è stato individuato grazie all’attività di sorveglianza a Xylella fastidiosa avviata da gennaio 2025 dall’Osservatorio fitosanitario regionale nell'area indenne del territorio pugliese
in applicazione del piano di azione di cui alla Dgr 1593/2024
Nell'agro di Minervino Murge nel 2025 sono stati prelevati e analizzati 1.798 campioni vegetali da piante della specie ospiti a Xylella fastidiosa:
L’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) - Cnr
incaricato dall’Osservatorio della caratterizzazione della sottospecie
ha comunicato che la sottospecie individuata nella pianta di olivo infetta innanzi citata è Xylella fastidiosa sottospecie pauca
Attualmente è in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidiosa sottospecie pauca individuata a Minervino Murge (BT) da parte dell’Ipsp-Cnr
Nel frattempo è stata effettuata un’attività di sorveglianza rafforzata dell’area di 400 m attorno alla zona infetta
Sul ritrovamento dell’olivo infetto a Minervino Murge è intervenuto il presidente di Cia Puglia Gennaro Sicolo: «Serve subito che il governo nomini un commissario straordinario capace di imprimere una vera svolta al piano di contrasto e rigenerazione
Si proceda immediatamente all’eradicazione dell’albero contaminato e si porti al massimo livello possibile la prevenzione sulla zona cuscinetto
Per questo da tempo la nostra organizzazione sta chiedendo la nomina di un commissario straordinario che possa determinare un’accelerazione nella messa in atto di un piano di azioni rafforzato e aggiornato contro la diffusione del ceppo principale del batterio e di tutte le sue varianti»
ribadisce che «nell’interesse degli agricoltori pugliesi
Regione Puglia e governo lavorino insieme anche per ottenere dalla Ue la necessaria attenzione e le risorse indispensabili a finanziare la ricerca scientifica per trovare finalmente una soluzione che fermi definitivamente il batterio
Si lavori insieme anche per dare un impulso decisivo al processo di riconversioni e reimpianti per ripristinare in toto il potenziale produttivo delle zone colpite
Solo attraverso un piano dotato delle necessarie risorse
e di concerto con le organizzazioni agricole
è possibile pensare di sconfiggere definitivamente la piaga ultradecennale della Xylella
per tutte le zone colpite da Xylella c’è l’urgenza di ripartire
dall’altra parte occorre fermare definitivamente sia lo sviluppo dei nuovi ceppi sia l’avanzata del batterio verso il centro e il nord della Puglia
perché questo avrebbe effetti disastrosi su un’economia del comparto olivicolo-oleario pugliese con riverberi occupazionali e produttivi non sostenibili nemmeno dal punto di vista della tenuta sociale
ed è necessario che l’Europa se ne faccia carico almeno in parte
anche perché gli oliveti pugliesi sono identità
paesaggio e contribuiscono in maniera decisiva sia a contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico sia ad abbattere i livelli delle sostanze inquinanti presenti nell’aria»
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I consigli di Terra e Vita agli agricoltori
L’individuazione di un nuovo caso di Xylella fastidiosa a Minervino Murge riaccende la preoccupazione per l’avanzata del batterio che da oltre un decennio devasta l’olivicoltura pugliese
presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani
che chiede con forza l’immediata nomina di un Commissario straordinario
dotato di poteri speciali e risorse adeguate per fronteggiare l’emergenza
Bisogna procedere subito con l’eradicazione della pianta contaminata e innalzare i livelli di prevenzione nella zona cuscinetto”
Il presidente di Cia Puglia evidenzia come la situazione richieda un’accelerazione delle misure già previste e l’adozione di un piano di contrasto aggiornato e condiviso
capace di agire tanto sulle aree colpite quanto su quelle ancora indenni
“Chiediamo da tempo che venga designato un Commissario con competenze straordinarie
per evitare la burocrazia e intervenire tempestivamente”
Al centro della strategia proposta c’è anche la richiesta di coinvolgimento diretto dell’Unione Europea
al fine di individuare una soluzione definitiva contro il batterio;
Alla riconversione e al reimpianto degli uliveti nelle zone colpite;
Alla salvaguardia del patrimonio produttivo e paesaggistico pugliese
Sicolo avverte: la Xylella non è solo un problema agricolo
ma un fattore che mette a rischio l’equilibrio socioeconomico di interi territori
La sua espansione verso il centro e nord della Puglia rischia di provocare danni irreversibili all’economia olivicola-olearia
con ricadute drammatiche anche sul piano occupazionale e ambientale
Svolgono un ruolo fondamentale contro il dissesto idrogeologico e l’inquinamento atmosferico
05 MAG - Inizieranno tra poco le attività di espianto a Minervino Murge
del primo ulivo colpito dalla Xylella nella zona vicina al parco dell'Alta Murgia barese
L'area infetta è estesa per circa 50 metri quadrati e complessivamente sarebbero una settantina gli alberi da eradicare
era risultata infetta una pianta che si trovava in un vivaio. "L'espianto è necessario per eliminare la fonte di inoculo e arrestare l'avanzata del batterio ma sono urgenti anche le lavorazioni artificiali contro la sputacchina"
fa sapere Coldiretti Puglia in una nota in cui ricorda che risultano efficaci anche "misure fitosanitarie da parte degli enti pubblici come Comuni
strade e aree pubbliche e demaniali incolte"
Anche a Minervino Murge "è stata effettuata un'attività di sorveglianza rafforzata dell'area attorno alla zona infetta per verificare la presenza di ulteriori piante malate"
aggiunge l'associazione di categoria che ha lavorato con l'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia che "ha istituito l'area delimitata per Xylella fastidiosa sottospecie pauca
costituita da una zona cuscinetto di 2,5 chilometri di raggio attorno alla zona infetta"
"Non esiste ancora una cura per la batteriosi
ma le attività di prevenzione e pulizia sono - conclude Coldiretti Puglia - l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione"
A metà marzo uno dei 1798 campioni vegetali prelevati ed analizzati nell’agro di Minervino Murge da inizio 2025 ha dato
esito positivo riportando dopo alcuni anni un focolaio di Xylella nella BAT
come da indicazioni dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia
dopo una prima potatura e pulizia già effettuata
sarà eradicato così come le piante per un raggio di 50 metri attorno così come da norme regionali
Ci sarà anche una zona cuscinetto da 2,5km attorno alla zone infetta
mentre le analisi effettuate in un’area attorno di circa 400 metri dalla pianta infetta hanno dato comunque esito negativo
dopo il Salento è rapidamente arrivata alle porte di Bari e si è scoperto nel corso del tempo come siano diverse le piante attaccate dal batterio che ha però verso gli ulivi una preferenza particolare
Una vicenda che fa tremare i polsi dell’economia dell’intero nord barese che aveva già conosciuto il batterio nel 2020 dopo il monitoraggio all’interno di un vivaio
In quel caso però fu una pianta infetta e non un albero di ulivo
Un allarme quello lanciato ormai sin da marzo dalle associazioni di categoria che chiedono interventi risolutivi e decisi direttamente al Governo nazionale
Da lunedì l’intervento che tanti avrebbero voluto scongiurare in questo lembo di terra in contrada La Minerva a Minervino Murge caratterizzato proprio dai maestosi ulivi e da una coltivazione attenta e pregiata di olio d’oliva extravergine e non solo
Ma sono tante le criticità su diversi terreni che proprio le associazioni di categoria hanno voluto evidenziare sia per quel che concerne i privati che per le proprietà pubbliche
Una bomba ad orologeria sembra essere l’Azienda Papparicotta ad Andria di proprietà della Provincia BAT ed ormai abbandonata da diverso tempo ma che si estende per oltre 100 ettari tra vigne ed ulivi non curati
Come si può vedere dal monitoraggio dell’Osservatorio Fitosanitario in realtà non sembrano esserci state verifiche in quello che sarebbe dovuto essere un fiore all’occhiello del territorio per ricerca
L’ultimo atto ufficiale della Provincia BAT su questo bene di sua proprietà risale ad inizio 2025 con l’affidamento del servizio di redazione del piano economico finanziario per la concessione dell’azienda
Le iniziative in calendario per le festività natalizie in città
MINERVINO MURGE – Un ulivo infetto da Xylella fastidiosa sottospecie pauca è stato individuato nei campi di Minervino Murge
seppur isolato tra centinaia di campioni analizzati
rappresenta un nuovo fronte nella battaglia contro il batterio che ha già devastato milioni di piante in Puglia
che sollecita un’azione immediata per impedire la diffusione del contagio: eradicazione immediata della pianta infetta e rafforzamento della sorveglianza nell’intera area cuscinetto
estesa per un raggio di 2,5 km intorno al focolaio
è che la xylella possa arrivare nella zona di Andria
l'area più olivetata d'Italia mettendo definitivamente in ginocchio l'intero comparto
Secondo l’Osservatorio fitosanitario regionale
è stata istituita ufficialmente una zona infetta di 50 metri e una fascia di protezione più ampia
Tra le misure urgenti indicate figurano arature
per abbattere la popolazione della sputacchina
capace di percorrere anche 400 metri con i propri movimenti o
portando il contagio a chilometri di distanza
Uno studio condotto su 7 esperimenti tra Piemonte e Puglia ha confermato che il 98% delle sputacchine rimane entro i 400 metri dal punto di origine
ma alcuni esemplari si spostano molto più lontano
alimentando il timore che la Xylella possa oltrepassare i confini già compromessi
La prevenzione resta l’unica arma efficace
sottolinea Coldiretti: dal monitoraggio costante delle piante alla rimozione tempestiva degli alberi colpiti
dei terreni abbandonati e delle aree demaniali dove l’insetto trova habitat ideali
In questa lotta sono chiamati a collaborare anche i Comuni pugliesi
in Puglia sono quasi 21 milioni gli ulivi contaminati
con la minaccia che ora si estende anche nelle province di Bari e Bat
è necessario puntare anche sulle tecnologie di monitoraggio remoto e sulle analisi di laboratorio per intercettare i focolai sin dalle prime fasi
“Non esiste ancora una cura per la batteriosi – avvertono – ma l’unico modo per rallentarne la corsa è intervenire subito
“Mi auguro sia un caso isolato – dichiara Loiodice – e che si intervenga subito con l’eradicazione della pianta colpita e di quelle circostanti
come avvenne già cinque anni fa nel vivaio di Canosa di Puglia”
Il riferimento è a un precedente episodio di infezione prontamente gestito grazie all’intervento delle autorità competenti
Loiodice sottolinea l’importanza del monitoraggio costante e capillare del territorio
in particolare in un raggio di 2,5 chilometri dal focolaio e nell’intera area della provincia Bari-BAT
“La Regione Puglia – afferma – ha già dimostrato grande attenzione e operatività
e ringrazio l’assessore Pentassuglia e il dipartimento per l’impegno
Il presidente Unapol invita anche i comuni e la Città Metropolitana ad assumersi responsabilità concrete
a partire da misure di prevenzione da tempo discusse
parchi pubblici e aree agricole abbandonate
“Terreni infestati da erbe spontanee rappresentano un habitat ideale per la sputacchina
anche attraverso ordinanze sindacali contro i proprietari di terreni in stato di abbandono”
Loiodice conclude con un richiamo alla responsabilità collettiva: “Non possiamo permetterci il lusso di affrontare il problema con superficialità
La Xylella è una minaccia reale e concreta: fermarla significa proteggere l’economia agricola
il paesaggio e l’identità stessa della nostra terra”
Il 14 aprile 2025 l'Osservatorio Fitosanitario di Regione Puglia ha ufficializzato l'individuazione di un nuovo focolaio di Xylella fastidiosa sottospecie pauca in agro di Minervino Murge
Il batterio è stato individuato dalle analisi su una sola pianta di olivo in una posizione ben più a Nord delle aree infette di Bari e Taranto
vicina al confine con la Basilicata e non lontano dal confine con la provincia di Foggia
Un caso che sembra fare il paio con quello del 2019 che rimase circoscritto a Canosa di Puglia
ma si trattava di piante ornamentali presenti all'interno di un vivaio
In questo caso il ritrovamento è stato effettuato in pieno campo e per di più su una pianta di olivo
che ha delimitato l'area focolaio e la zona cuscinetto
misure previste dall'articolo 4 del Regolamento Ue 2020/1201
Ma il caso di Minervino Murge riaccende l'attenzione su cosa fare per fermare l'avanzata dell'infezione
che a ben vedere l'ultima cartografia dell'Osservatorio Fitosanitario della Puglia sembra non facile da arrestare
In foto la cartografia tratta dall'atto dirigenziale dell'Osservatorio Fitosanitario di Regione Puglia n 00059 del 14 aprile 2025 con il quale si delimita l'area del ritrovamento a Minervino Murge di un olivo affetto da Xylella fastidiosa sottospecie pauca
Del resto gli olivicoltori italiani sono ancora in attesa di conoscere maggiori dettagli sul Piano Olivicolo Nazionale e sul secondo Piano di Rigenerazione Olivicola della Puglia.In questo momento l'enfasi della politica e delle organizzazioni agricole è molto tesa ad esaltare la necessità di innovare profondamente le tecniche colturali e di gestione dell'oliveto Italia e al tempo stesso di rimettere in moto l'oliveto pugliese
con una forte azione di ripopolamento delle aree vocate all'olivicoltura con piante resistenti alla Xylella fastidiosa
Tale enfasi ha trovato la sua massima espressione nel recente provvedimento del Milleproroghe
che dà licenza di abbattere qualsiasi olivo
in area infetta non soggetta a misure di contenimento
in deroga a tutte le normative agricole e ambientali vigenti e al solo scopo di ridurre la superficie di inoculo per il vettore
Peraltro i piani in divenire dovrebbero prevedere anche fondi per la ricerca
indirizzati a trovare soluzioni innovative per combattere il flagello Xylella
pur rimanendo questo aspetto in funzione piuttosto ancillare rispetto alla politica di "espianto e reimpianto" sin qui seguita
Al momento il mondo della ricerca offre delle soluzioni
ma che ormai possono considerarsi degli strumenti che hanno già superato almeno una prima fase sperimentale
suscettibili dunque di poter essere utilizzati anche se occorrerebbe un investimento per svilupparli e renderli pratica quotidiana e alla portata di tutti
due apparsi su Pest Management Science e uno su Plos One dai quali emergono ulteriori dettagli sulle metodologie di contenimento del vettore
e che puntano su vari organismi antagonisti in grado di ridurre le popolazioni di cicalina sputacchina
in grado di cibarsi attingendo linfa dai vasi xylematici
pungendo le piante e così trasmettendo il batterio
Su Pest Management Science nell'articolo "Efficacia dei funghi entomopatogeni contro Philaenus spumarius, il vettore di Xylella fastidiosa"
viene messa a confronto l'attività di alcuni funghi contro la cicalina sputacchina (Philaenus spumarius)
Laura Pietrantonio e Antonio De Cristofaro
perviene ad un risultato incoraggiante: i funghi Beauveria bassiana SGB7004 e Metarhizium robertsii SGB1K
pur testati immergendo ninfe e adulti di cicalina sputacchina in una sospensione acquosa di coltura fungina in polvere (PFC) o sospensione conidica (CS)
hanno provocato una mortalità rispettivamente del 97% e dell'83% di Philaenus spumarius entro 120 ore
Analogo esperimento effettuato con il fungo Akanthomyces lecanii SGB4711 ha invece realizzato una mortalità del vettore pari al 27%
nella ricerca condotta dallo stesso team che ha più recentemente indagato Beauveria bassiana SGB7004
Metarhizium robertsii SGB1K e Akanthomyces lecanii SGB4711
erano stati effettuati saggi biologici di patogenicità
eseguiti immergendo adulti di cicalina sputacchina in sospensioni di colture fungine o surnatante di coltura privo di cellule di Trichoderma chlorosporum GJS 91-150
la coltura fungina in polvere di Trichoderma clorosporum GJS 91-150 non ha mostrato attività patogena quando iniettato nello sputo della ninfa
Secondo questa ricerca "l'effetto letale non è stato associato allo sviluppo del micelio sulla cuticola
ai metaboliti fungini rilasciati nel terreno di coltura
Il fungo qui testato ha un buon potenziale per lo sviluppo di efficaci strategie di controllo a basso impatto ambientale di Philaenus spumarius e soppressione di Xylella fastidiosa"
vengono messi a confronto due diversi approcci nell'utilizzo dell'insetto antagonista della cicalina sputacchina Zelus renardii
Il lavoro di ricerca firmato da Antonella Liccardo
Ugo Picciotti e Francesco Porcelli mette a confronto un esperimento di laboratorio per testare le dinamiche di predazione di Zelus renardii su Philaenus spumarius e il suo atteggiamento come candidato per una strategia di inondazione; ma anche un esperimento simulato di inondazione
per testare preliminarmente l'efficacia di tale strategia
prima di procedere infine a una sperimentazione sul campo
Con questo doppio approccio il lavoro mostra che una strategia di inondazione con Zelus renardii "ha il potenziale per fornire una soluzione efficiente e green all'invasione di Xylella fastidiosa
con una riduzione dell'incidenza dei patogeni al di sotto del 10%". Il modello di biocontrollo presentato
secondo i ricercatori "potrebbe essere promettente per contenere l'impatto e la diffusione della Xylella fastidiosa
dopo una validazione sul campo della tecnica di inondazione"
Resta il problema della biodiversità in zona infetta non soggetta a misure di contenimento
dove è stato autorizzato l'abbattimento di qualsiasi pianta sensibile alla Xylella fastidiosa anche sana
Filippo De Curtis e Giuseppe Lima trova conferma la strategia di cura delle piante di olivo mediante l'utilizzo di fertilizzanti a base di rame e zinco
Il parterre di ricercatori che firma questo lavoro è ampio e comprende il Cnr (Maria Saponari)
che in passato aveva espresso riserve verso questo metodo
Invece oggi c'è una ulteriore conferma di questo metodo
testato - a differenza degli altri lavori sugli organismi antagonisti della sputacchina - anche in pieno campo
"In questo studio sono stati valutati gli effetti collaterali antibatterici di alcuni fertilizzanti commerciali contro Xylella fastidiosa" scrivono i ricercatori
contenenti ioni metallici (principalmente rame e/o zinco) complessati con fosfiti e silicio biodisponibile
mostrano attività antimicrobiche e battericide in vitro che suggeriscono il loro possibile utilizzo per controllare l'agente patogeno
nonché una maggiore resistenza delle piante agli stress biotici e abiotici"
E ancora "Studi in serra e in campo aperto hanno dimostrato che possono ridurre significativamente la gravità della malattia e la popolazione di agenti patogeni
migliorando così la resa delle piante
La strategia integrata di gestione dei parassiti e delle malattie (IPDM)
che combina questi trattamenti con misure agronomiche e fitosanitarie di controllo dei vettori
porta ad una riduzione dei sintomi della malattia nelle piante trattate rispetto a quelle non trattate"
sempre secondo questa ricerca i fertilizzanti sistemici "probabilmente migliorano le difese delle piante
poiché è noto che composti simili sono induttori della difesa delle piante in altri patosistemi
questi prodotti offrono una soluzione sostenibile per la gestione dei batteri patogeni delle piante e il miglioramento della salute e della resa delle colture"
Sono comunque ancora necessarie "ulteriori ricerche" per ottimizzare queste strategie per l'efficacia a lungo termine sul campo
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L'avvio presumibile dell'attività è settembre 2025
Il gip del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura, ha adottato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo originario di Canosa di Puglia, ma residente a Minervino
Il 46enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Cia Puglia: «Ci sono rischi e casi specifici su cui intervenire»
Si proceda immediatamente all’eradicazione dell’albero contaminato e si porti al massimo livello possibile la prevenzione sulla zona cuscinetto”
presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani
a commentare così il caso Xylella rilevato nelle scorse ore su una pianta d’olivo a Minervino Murge
“per questo da tempo la nostra organizzazione sta chiedendo la nomina di un Commissario straordinario che possa determinare un’accelerazione nella messa in atto di un piano di azioni rafforzato e aggiornato contro la diffusione del ceppo principale del batterio e di tutte le sue varianti”
ribadisce un concetto già espresso recentemente: “Nell’interesse degli agricoltori pugliesi
Regione Puglia e Governo lavorino insieme anche per ottenere dalla Ue la necessaria attenzione e le risorse indispensabili a finanziare la ricerca scientifica per trovare finalmente una soluzione che fermi definitivamente il batterio
Si lavori insieme anche per dare un impulso decisivo al processo di riconversioni e reimpianti per ripristinare in toto il potenziale produttivo delle zone colpite”
“Solo e soltanto attraverso un piano dotato delle necessarie risorse
perché questo avrebbe effetti disastrosi su un’economia del settore olivicolo-oleario pugliese con riverberi occupazionali e produttivi non sostenibili nemmeno dal punto di vista della tenuta sociale Occorrono risorse ingenti
anche perché gli uliveti pugliesi sono identità
paesaggio e contribuiscono in maniera decisiva sia a contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico sia ad abbattere i livelli delle sostanze inquinanti presenti nell’aria”
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Non si arresta l’epidemia da Xylella sugli ulivi pugliesi
A due giorni dall’annuncio del ministro dell’agricoltura Lollobrigida
dall’Amerigo Vespucci attraccata a Brindisi
un nuovo ritrovamento di un albero infetto
Lo afferma Coldiretti Puglia evidenziando che si tratta di “un unico ritrovamento dopo centinaia di campionamenti effettuati” e che quindi “serve una sorveglianza tempestiva e continua sulla zona cuscinetto
oltre all’eradicazione chirurgica dell’unico ulivo infetto per eliminare la fonte di inoculo”
Il batterio killer degli ulivi ha infettato oltre 21 milioni di alberi piantati su poco meno della metà degli ettari di uliveti pugliesi
Gli ultimi ritrovamenti di piante contagiate erano avvenuti a Capurso
è scomparso un terzo degli ulivi monumentali in Puglia
Nello stesso mese si era dato il via al secondo bando con una dotazione finanziaria di 1,7 milioni di euro del Piano di rigenerazione olivicola da destinare agli innesti per la salvaguardia degli ulivi monumentali
Quanti adolescenti si sono lasciati abbronzare selvaggiamente dal sole
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Preoccupazione crescente per la scoperta di un nuovo focolaio di Xylella Fastidiosa sottospecie Pauca nel territorio di Minervino Murge
primo caso accertato in un’area simbolo dell’olivicoltura italiana
Le autorità hanno già avviato le misure di contenimento previste dal Regolamento UE 2020/1201
che ha già devastato ampie zone del Salento
“Il settore stava finalmente rialzando la testa
ora serve compattezza – ha dichiarato Giacomo Patruno
Non bastano misure isolate: servono azioni concrete anche per la gestione dei terreni incolti
troppo spesso fonte di diffusione dell’insetto vettore”
Un appello rilanciato anche da Massimiliano Del Core
presidente di Confagricoltura Bari-BAT: “La sputacchina si moltiplica lungo strade e aree abbandonate
È urgente una pulizia capillare e controlli mirati
Abbiamo chiesto da tempo un incontro con l’Osservatorio Fitosanitario Regionale
è di vedere compromesso un intero ecosistema economico e culturale
“Gli olivicoltori del nord Barese non temono la Xylella
Contatti: info@antennasud.com
Testata Antenna Sud 14: Registrazione Tribunale Bari reg
Testata Antenna Sud 92: Registrazione Tribunale Brindisi reg
“Si proceda subito all’eradicazione dell’albero contaminato e si porti al massimo livello possibile la prevenzione sulla zona cuscinetto”
la Confederazione Italiana Agricoltori della Regione
interviene sull’infezione da xylella rilevata negli scorsi giorni su una pianta d’olivo a Minervino Murge e chiede che il Governo nomini subito un Commissario straordinario che possa accelerare l’esecuzione di un piano rafforzato ed aggiornato contro la diffusione del ceppo principale del batterio e di tutte le sue varianti
Il presidente Gennaro Sicolo propone che “Regione Puglia e Governo lavorino insieme per ottenere dalla Ue la necessaria attenzione e le risorse indispensabili a finanziare la ricerca scientifica per trovare finalmente una soluzione che fermi definitivamente il batterio
Una sinergia che serva a dare un impulso decisivo al processo di riconversioni e reimpianti per ripristinare totalmente il potenziale produttivo delle zone colpite”
e di concerto con le organizzazioni agricole – prosegue Sicolo – sarà possibile pensare di sconfiggere definitivamente la piaga ultradecennale della Xylella
per tutte le zone colpite dal batterio c’è l’urgenza di ripartire
dall’altra parte occorre fermare definitivamente sia lo sviluppo dei nuovi ceppi sia l’avanzata della xylella verso il centro e il nord della Puglia
perché questo avrebbe effetti disastrosi sull’economia del settore olivicolo-oleario pugliese con riverberi occupazionali e produttivi non sostenibili nemmeno dal punto di vista della tenuta sociale”
Sui pericoli di una diffusione ulteriore della xylella è intervenuta anche l’associazione FareAmbiente Puglia chiedendo di monitorare costantemente il territorio della BAT con l’ausilio di tecnologie innovative ricorrendo anche all’utilizzo di droni dotati di speciali termocamere
per contenere l’estensione dell’area coinvolta e non compromettere irrimediabilmente uno dei comparti trainanti del settore agricolo-produttivo dell’intera regione
Un uomo di 46 anni originario di Canosa di Puglia e residente a Minervino Murge è stato arrestato per detenzione illegale di armi e minaccia a pubblico ufficiale per aver insultato e minacciato sui social la sindaca di Minervino
il comandante della polizia locale e un dirigente dell’ambito territoriale caccia di Bari
responsabili a suo dire di aver soppresso i suoi cinghiali
Gli animali sarebbero stati abbattuti in seguito a un provvedimento perché lasciati liberi di circolare “con grave pericolo per i cittadini e gli automobilisti”
l’uomo sarebbe coinvolto nell’attentato incendiario ai danni del comandante della polizia locale a cui lo scorso 30 settembre è stata data alle fiamme l’auto
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CLICCA SULLA FOTO PER VEDERE LA GALLERIA COMPLETAFoto di Antonia e Roberto Annoscia
Notizie da BarlettaDirettore Antonio Quinto
Riconosciuti un braccialetto e una collanina indossati dal giovane
I dati sul progressivo spopolamento sono allarmanti
«Ho chiesto al Prefetto di convocare urgentemente il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza»
Scadenza per la domanda entro e non oltre le ore 23.59 del giorno 31 gennaio
BARI – La minaccia della Xylella Fastidiosa torna a far tremare la Puglia
è stato ufficialmente rilevato nel territorio di Minervino Murge
in un’area tra le più produttive e identitarie dell’olivicoltura italiana
La conferma arriva dagli organismi fitosanitari competenti
che hanno immediatamente attivato le misure previste dal Regolamento UE 2020/1201
istituendo zone infette e cuscinetto come da protocollo
ha già sollevato un’ondata di preoccupazione tra produttori e associazioni di categoria
che chiedono una reazione tempestiva e coordinata da parte delle istituzioni
«Dopo anni segnati da crisi e sacrifici – commenta Giacomo Patruno
presidente dell’Organizzazione di Produttori Aproli Bari – il settore olivicolo stava finalmente recuperando terreno
con raccolti di qualità e mercati più stabili
Questa nuova emergenza ci colpisce duramente
ma serve l’impegno reale di tutte le amministrazioni pubbliche
soprattutto per gestire i terreni abbandonati e le aree comunali dove il vettore della Xylella può trovare terreno fertile»
La trasmissione del batterio avviene infatti tramite la Philaenus Spumarius
un insetto che si sviluppa facilmente nei terreni incolti
nei bordi stradali e nei fondi non coltivati
A ribadire l’urgenza dell’intervento è anche Massimiliano Del Core
presidente di Confagricoltura Bari-BAT: «Chiediamo da tempo un piano straordinario di pulizia e monitoraggio del territorio
ma finora le nostre richieste sono rimaste inascoltate
Oggi non si può più tergiversare: servono azioni concrete
a partire da un incontro immediato con l’Osservatorio Fitosanitario Regionale per fare il punto sulla diffusione del batterio»
la chiave per evitare una nuova catastrofe è la prevenzione sul campo
la gestione rigorosa delle aree a rischio e una forte alleanza tra enti locali
«Gli olivicoltori del nord Barese – concludono Aproli e Confagricoltura – non si arrendono alla Xylella
ma temono di essere lasciati nuovamente soli
non perdiamo solo alberi: muore un’economia