Il diciottenne dello Zen fermato è considerato uno dei componenti del "gruppo di fuoco"
Avrebbe confermato di essere lui il giovane che si trovava a bordo della moto immortalata dalle telecamere quella notte
salvo poi non rispondere alle altre domande
diciottenne dello Zen anche lui finito al Pagliarelli perché considerato uno dei componenti del "gruppo di fuoco" che il 27 aprile ha ucciso Andrea Miceli
I carabinieri erano già sulle sue tracce da ieri mattina
della Bmw Gs che quella notte sarebbe stata immortalata da diversi impianti di videosorveglianza installati vicino al luogo in cui è avvenuta la sparatoria e indicata anche da numerosi testimoni
avrebbe riferito che proprio Acquisto avrebbe avuto la disponibilità della moto di cui aveva le chiavi e che era pure custodita nel suo box
Di fatto è stato lo stesso diciottenne
che nel tardo pomeriggio ieri si è presentato negli uffici della squadra mobile
confermando la propria presenza nel luogo in cui si sono consumati i tre omicidi
Quasi tutti i testimoni sentiti dagli investigatori hanno riferito che il conducente della moto sarebbe stato alto circa 1 metro e 90
avrebbe restituito un'immagine diversa e corrispondente a quella di Acquisto
Un'ulteriore conferma è arrivata dall’analisi dei tabulati del cellulare utilizzato dal diciottenne fermato
da cui è emerso che si sarebbe trovato vicino alla piazza di Monreale poco prima dell’una e mezza di quella notte
"A tale quadro - scrivono i sostituti procuratori Felice De Benedittis e Luisa Vittoria Campanile - si aggiungevano le dichiarazioni rese tra il 3 e il 4 maggio da Acquisto
presentandosi spontaneamente e scegliendo di rendere interrogatorio
forniva conferma sulla sua presenza durante le fasi dell'azione criminale
pure se poi tentava maldestramente di negare il proprio coinvolgimento trincerandosi dietro un costante ‘non risponde’ alle domande rivolte per comprendere il suo ruolo e i nominativi dei complici
Le dichiarazioni di Acquisto appaiono invero illogiche"
Alla luce degli elementi emersi fino a questo punto
diversi dei quali risultati convergenti con il racconto dei testimoni e con le risultanze investigative acquisite sinora
hanno convinto la Procura ad emettere il provvedimento di fermo nei confronti di Acquisto che avrebbe "istigato
determinato e rafforzato il proposito criminoso di Calvaruso" e avrebbe "assistito lui e gli altri complici allo stato non identificati durante le fasi della sparatoria conducendo il motoveicolo Bmw con cui procedeva ad effettuare più di un transito durante le fasi dell'azione criminosa"
L'indagato infine avrebbe "assistito Calvaruso e gli altri complici per la successiva fuga"
non spiegando però chi fossero gli altri ragazzi che hanno aperto il fuoco quella notte né come o dove abbiano gettato le armi
compresa quella che Calvaruso avrebbe detto di aver trovato per strada allo Zen e di cui si sarebbe sbarazzato
lanciandola lungo la strada fatta per tornare a casa
Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Monreale proseguono dunque con l'obiettivo di ritrovare le armi utilizzate - che sarebbero almeno due stando al numero di colpi esplosi - e rintracciare gli altri complici visto che
sulla base di quanto acquisito sinora dagli investigatori
nella sparatoria ci sarebbero altre persone coinvolte i cui ruoli però devono ancora essere definiti
Ha passato la sua prima notte nel carcere Samuel Acquisto, 18 anni, del quartiere Zen di Palermo, fermato con l’accusa di concorso in strage per la sparatoria avvenuta lo scorso 27 aprile a Monreale, in cui sono morti tre ragazzi: Massimo Pirozzo
Il giovane si è consegnato spontaneamente ai carabinieri
dichiarando di sentirsi in colpa ma di non aver preso parte attiva nella sparatoria
Acquisto avrebbe avuto un ruolo determinante
guidando la moto Bmw durante l’assalto e incitando il complice Salvatore Calvaruso a sparare «ad altezza d’uomo»
l’ex pugile dello Zen ha passato le ore in silenzio
in attesa dell’interrogatorio di convalida da parte del gip
Tutto è cominciato con un banale rimprovero sulla guida spericolata di una moto
la serata a Monreale si è trasformata in una tragedia
un gruppo di ragazzi provenienti da Palermo ha raggiunto il centro del paese a bordo di scooter e moto
Tra loro c’erano Salvatore Calvaruso
la comitiva è entrata in contatto con alcuni ragazzi locali
poi colpi di pistola: più di venti in totale
Le videocamere di sorveglianza e le testimonianze oculari hanno permesso agli inquirenti di risalire ai responsabili
mentre Acquisto lo avrebbe accompagnato e incitato
conosciuto nel quartiere come "il boxer" per la sua passione per la boxe
è stato arrestato con l’accusa di aver partecipato alla strage di Monreale
Non è incensurato: a novembre era stato coinvolto in una tentata estorsione ai danni di una discoteca
episodio per cui gli era stato imposto il collocamento in comunità
Acquisto aveva stretto un forte legame con Calvaruso
tanto da scrivere sui social: «Sempre insieme
Un pensionato riceve una bolletta della luce da quasi 1500 euro
e non riesce a capire da dove salti fuori quella cifra
"Le case vengono distrutte con le persone ancora dentro
Gaza non è solo una “crisi umanitaria”
i paramenti sacri rivestono un ruolo di primaria importanza
si è svolta la cerimonia commemorativa per l'anniversario dell'uccisione della medaglia d’oro al valor civile alla memoria
si è svolta la cerimonia commemorativa per il 45esimo anniversario dell'uccisione del capitano dei carabinieri Emanuele Basile
medaglia d’oro al valor civile alla memoria
giornata di festa a Monreale per la ricorrenza del Santissimo Crocifisso e Basile stava tornando a casa con la moglie e la figlioletta in braccio
dopo aver assistito ai festeggiamenti cittadini
i sicari di Cosa nostra gli tesero un agguato mortale
La commemorazione si è svolta questa mattina alla presenza del comandante interregionale carabinieri “Culqualber”
il generale di brigata dell’Esercito Italiano Domenico Basile
dei vertici dell’autorità giudiziaria giudicante e inquirente
del comandante della Legione carabinieri Sicilia
del sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono
del comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, Luciano Magrini e di numerose altre autorità civili
La cerimonia articolatasi in più momenti
ha avuto inizio nella sede del Gruppo carabinieri di Monreale
dove Giuseppe Spina, accompagnato dai familiari del caduto - dinanzi una folta rappresentanza di carabinieri in servizio e in congedo - ha deposto un mazzo di fiori ai piedi del busto eretto a ricordo del capitano Basile
si è tenuto un breve momento di preghiera da parte cappellano militare
il luogo della tragedia, si è svolta la cerimonia militare
il sindaco e il presidente del consiglio comunale di Monreale, Marco Intravaia
hanno deposto due corone di alloro dinanzi alla targa commemorativa - dicono dal comando dell'Arma -
Questo gesto semplice ma profondamente evocativo
testimonia la gratitudine che la cittadinanza e le istituzioni nutrono nei confronti del capitano Basile"
Toccante il momento di preghiera celebrato da monsignor Gualtiero Isacchi
che ha unito tutti i presenti nel ricordo di Basile
Alla cerimonia ha assistito una rappresentanza di studenti delle scuole primarie e secondarie
Veneziano Novelli e Guglielmo Secondo
che ha letto dei brevi pensieri e la cui partecipazione
ha sottolineato l'importanza di tramandare la memoria di figure come il capitano Basile alle nuove generazioni
affinché il loro esempio possa continuare a ispirare valori quali
Al Duomo di Monreale l’arcivescovo Gualtiero Isacchi
Il generale Truglio nel suo intervento al termine della celebrazione eucaristica
si è rivolto ai tanti giovani presenti "esortandoli a non restare indifferenti e a ispirarsi all’eredità morale lasciata dal Capitano Basile
che ha offerto la propria vita in nome di un ideale più grande: difendere la legalità e il diritto di ogni cittadino di vivere libero
lontano dalla paura e dall’oppressione mafiosa
Questo è il messaggio che il capitano Basile ha lasciato in eredità e che continua a vivere nel cuore di ogni carabiniere e di ogni cittadino onesto"
"È stato il suo ultimo gol"
il racconto dei compagni di squadra del Real Pioppo tra le lacrime
È grande il dolore di familiari e amici di Andrea Miceli, il ventiseienne ucciso la notte del 26 aprile con colpi di pistola a Monreale durante una lite in strada con un gruppo di ragazzi palermitani
si sono tenuti i funerali: migliaia di persone si sono strette attorno ai cari delle tre vittime ed è diventato virale il commovente tributo organizzato dagli amici di Miceli
Il ventiseienne giocava a calcio nel Real Pioppo e i compagni di squadra hanno voluto dedicargli un emozionante omaggio al campo Conca d’Oro
La bara del giovane è stata posizionata davanti alla porta del rettangolo verde con sopra la maglietta gialla numero 10
I compagni hanno abbozzato un’azione conclusa in rete
"È stato l'ultimo gol di Andrea" il racconto degli amici tra le lacrime
C’è anche chi ha voluto ricordarlo con il sorriso: "Eri in fuorigioco..
ma l'arbitro era cieco e ci hai portati alla vittoria più difficile della stagione e di tutte quelle che verranno"
I carabinieri sono risaliti alla sua identità dalla targa di una moto trovata nel quartiere Zen
ma il giovane li ha anticipati e si è fatto accompagnare dal suo avvocato
Ancora da chiarire il suo ruolo nella sparatoria costata la vita a Andrea Miceli
Individuato un altro giovane che sarebbe coinvolto nella sparatoria di Monreale
I carabinieri hanno fermato la scorsa notte un diciottenne che
è accusato dalla strage avvenuta lo scorso 27 aprile nella piazza principale del comune e costata la vita ad Andrea Miceli
Nel corso delle indagini gli investigatori dell’Arma
coordinati dai procuratori Felice De Benedittis e Luisa Vittoria Campanile
sono riusciti a rintracciare una moto nel quartiere Zen che sarebbe stato utilizzato quella notte
Si tratterebbe del mezzo utilizzato dai giovani che avrebbero esploso diversi colpi di pistola sulla folla
ma restano da chiarire chi fosse alla guida e i contorni del coinvolgimento di Acquisto sono ancora al vaglio degli inquirenti
Mentre i carabinieri stavano effettuando degli accertamenti sullo scooter
negli uffici della squadra mobile della polizia e poi
è stato ascoltato dai militari dell’Arma
Al termine dell’interrogatorio è stato emesso il provvedimento di fermo e per lui si sono aperte le porte del carcere Pagliarelli dove resterà sino all'udienza di convalida
il rischio di una strage dagli esiti ancor peggiori
Ma che radici ha questa violenza e quali strumenti
una coltre scura galleggia sui cieli miti di questa primavera ambigua
Come se qualcosa si fosse rotto all’improvviso
piccolo Comune alle pendici della città
celebre per lo splendore della sua cattedrale normanna
con la maestà del Cristo Pantocratore e gli strepitosi racconti musivi intarsiati nell’oro
tra gli ultimi agglomerati popolari edificati nel secondo dopoguerra e ampliati su progetto di Vittorio Gregotti: pensato come isola autosufficiente
separato dal centro e ripiegato su sé stesso
il quartiere fu presto terra d’emergenza e di degrado
esplode una rissa per futili motivi: la gang dello Zen
arrivata in sella ai motorini per creare scompiglio
Segue una sparatoria: dai palermitani arriva una scarica di proiettili
Chi aveva osato reagire è stato punito
Andrea e Massimo vengono salutati da una comunità impietrita
un complice beccato pochi giorni dopo e gli altri da scovare
paura.Eppure questa è una città che le dinamiche del sangue le ha imparate a memoria
che ha confidenza con i cadaveri sull’asfalto
che conosce il cancro della prepotenza e dell’indifferenza
gli occhi bassi e le “corna calate” davanti a chi ha i numeri per farsi rispettare
tra ragazzi qualunque e uomini dello Stato
tra agnelli e padrini.“La morte ha fatto 100”
titolava il glorioso quotidiano L’Ora il 27 agosto del 1982
con un disegno di Mario Bardi in cui i due zeri erano le canne di una lupara
A partire da gennaio e in soli 8 mesi i morti per mafia avevano raggiunto la cifra tonda
di giornalisti e poliziotti che rischiavano (e a volte perdevano) la vita
mentre il nome di quell’inferno si pronunciava a fatica
E quando i pentiti iniziarono a “cantare”
il vertiginoso teatro dell’aula bunker
L’impero del male mostrava i primi scricchiolii: vulnerabile
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ripeteva una giovane Letizia Battaglia ai microfoni della Rai
durante un evento per sensibilizzare cittadini sordi e ciechi
in trincea insieme a Franco Zecchin per L’Ora
persino a inventarsi mostre itineranti in piazza
usando le fotografie per denunciare il male che tanti
una rivoluzione delle immagini prima che delle parole
comunicazione.E vennero i giorni delle stragi
nuovo sangue nella lunga lista degli eroi caduti in nome della legge
mentre la coscienza delle nuove generazioni si faceva vigile
la scuola in campo per armare la battaglia dell’istruzione: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”
diceva Gesualdo Bufalino con una candida metafora
autentica come un distillato d’utopia
l’aggettivo “mafioso” che adesso suona come il più laido degli insulti
Oggi abbiamo ancora paura?Quel che è accaduto a Monreale – e che è accaduto decine di volte e ancora accadrà – è altro rispetto a ciò che resta di quelle storie
Il nesso con il contesto mafioso o paramafioso non è diretto
non sono omicidi riconducibili a dinamiche di quel tipo.Si tratta spesso di branchi di cani sciolti
sciami di mine vaganti che ignorano persino le regole della criminalità organizzata
la quale già molto tempo fa capì che i morti facevano rumore
Le cose però non sono così lontane
Non lo sono perché questo è il peccato originale di Palermo
questo è il veleno che scorre nelle arterie nascoste di una città mafiosa oltre la mafia stessa
Perché quei giovani che si procurano pistole
si muovono tra i gangli di piccoli potentati locali
E in ogni caso è modello resistente
eredità culturale. Succede allora che la violenza diventi lezione quotidiana
diritto d’emergere e possibilità di sopravvivere
niente a parte il prossimo video su Tiktok e la prossima bravata
Il senso delle cose viene meno e con questo il senso della vita umana
Così piccoli gangaster da quattro soldi
aggrappati all’idea di onnipotenza regalata da un’arma
arrivano a sparare per rispondere a una parola di troppo
Nel maggio del 2022 l’allora sindaco Leoluca Orlando
al margine di una ennesima retata di arresti
parlava di “una subcultura che non risparmia neanche i più piccoli
Per queste ragioni dobbiamo sempre mantenere alta l’attenzione nella lotta alla mafia
perché Cosa Nostra non governa più la città ma non è stata sconfitta“
ma siamo lontani dall’avere atterrato il mostro.La mafia ha cambiato pelle
da frequenti cambi ai vertici dei singoli mandamenti
che ha perso la presa assoluta sui territori
Insieme a un profondo radicamento culturale: il più invincibile
ha scritto: “Allo Zen c’è un pezzo di comunità straordinario: uomini e donne che non si danno per vinti e si spendono ogni giorno per costruire faticosamente quel riscatto che gli è stato negato
a Palermo i fondi per l’infanzia e l’adolescenza sono al palo; i servizi educativi sono perennemente appesi a un filo; chi ogni giorno lavora sul territorio trova ostacoli burocratici dove dovrebbe trovare agevolazioni; il terzo settore
diventa nei fatti un’utile stampella
Si criminalizzano le famiglie e si riempiono le carceri minorili
La povertà aumenta e i sussidi diminuiscono
all’indomani dei fatti ha scritto: “Mi chiedo chi siamo diventati
Mi illudo che se quei ragazzi – che non erano di Monreale ma dei quartieri degradati di Palermo – avessero mai visto in vita loro i mosaici del Duomo
forse non si sarebbero comportati così“
se non inserita all’interno di programmi complessi
terzo settore e amministrazione pubblica siano davvero alleati
in direzione di un obiettivo serio.Il lavoro delle scuole è prezioso
nella quotidianità di insegnanti troppo soli e troppo disarmati dinanzi al vuoto familiare e al degrado; allo Zen come in molte altre realtà difficili
Perché il tempo non basta e le energie si investono in continue sessioni di educazione civica
nelle discussioni in aula sulle basi della convivenza sociale
Poi tutto si infrange contro il muro di gomma del reale: le famiglie
catene di destini che sembrano già scritti
che nel 2025 è tornata al centro di una nuova progettualità
grazie a un bando e al lavoro di Zen Insieme
che insieme a studenti e residenti hanno ideato e realizzato nuovi arredi
della cogestione di luoghi collettivi.
investono le loro vite per radicare una pratica della differenza e della fiducia
fra centri storici problematici e periferie mai ricucite
capiranno che il vuoto educativo e culturale è spaventoso
che le risorse umane e finanziarie sono inadeguate
che il presidio delle forze dell’ordine è necessario – e va ovunque irrobustito – ma che non è la soluzione
La risposta non può essere unicamente securitaria
L’azione profonda riguarda le coscienze
gli occhi e le orecchie dei più piccoli
il loro potenziale di desiderio e di consapevolezza
perché possano domani crescere dei figli liberi dal giogo della prepotenza
della sottomissione.Servono anni di semina
per un’azione poderosa e trasversale
Purtroppo la percezione attuale va in senso opposto: il progetto culturale messo in campo per questa città è inesistente
al pari di qualunque visione regionale che – eccetto pochi esempi felici – sia minimante orientata alla complessità
c’è chi si scaglia contro certe serie tv che romanticizzano la criminalità
mitizzando diseducative figure di antieroi
sventolava uno striscione con su scritto “Basta con Gomorra e Mare fuori
forse l’ennesimo tentativo di identificare un responsabile
scontare il peso di una viralità al negativo
Naturalmente no.Il piano ruvido della realtà non può che accogliere le voci degli artisti
ai quali di dare l’esempio o di fare blanda didattica non importa nulla
La brutalità del mondo va raccontata
se è vero che la buona arte e la buona letteratura producono pensiero
piuttosto che feticci a buon mercato e idoli di plastica da emulare
i quali però – confezionati per fare tendenza – funzionano se e solo se il substrato che li accoglie è già tarato
Le due cose procedono in parallelo.Cosa ne faremo allora di questa splendida memoria
Cosa ne faremo di uno spazio pubblico che chiede protezione e cura
di un contesto urbano in cui languono i progetti di riqualificazione
Intanto la città seppellisce i cadaveri di tre ventenni e si interroga su cosa abbia mosso la mano dell’altrettanto giovane assassino
Ma soprattutto su chi l’abbia armata
promettendo il brivido fasullo di un’autorevolezza senza onore
non ceda al normale senso d’impotenza: anche e soprattutto nei luoghi delle emergenze non bisogna tacere
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Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione)
Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore
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Tutto è cominciato con un banale rimprovero sulla guida spericolata di una moto. In pochi minuti, la serata a Monreale si è trasformata in una tragedia. Il 27 aprile, un gruppo di ragazzi provenienti da Palermo ha raggiunto il centro del paese a bordo di scooter e moto. Tra loro c’erano Salvatore Calvaruso, 19 anni, e Samuel Acquisto
Secondo la ricostruzione degli investigatori
vi sarebbe stato proprio il 18enne fermato nella notte
Un altro ragazzo è stato fermato nella notte tra sabato e domenica in relazione alla strage di Monreale
Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 18enne palermitano
ritenuto responsabile - in concorso - del reato di strage
hanno individuato nel quartiere Zen il motociclo utilizzato da alcuni dei giovani che la scorsa domenica
hanno esploso decine di colpi di pistola sulla folla
uccidendo tre coetanei e ferendone gravemente altri due
vi sarebbe stato proprio il 18enne fermato questa notte
Mentre erano in corso gli accertamenti tecnici sul motociclo da parte dei militari della Sezione investigazioni scientifiche
il 18enne si è consegnato agli inquirenti
accompagnato dal proprio legale di fiducia
i pubblici ministeri hanno disposto il suo fermo che è stato immediatamente eseguito dai Carabinieri
L’indagato si trova al momento nella Casa circondariale di Palermo Pagliarelli
Acquisto avrebbe istigato Calvaruso a farlo
Entrambi si trovano nel carcere Pagliarelli di Palermo
la sparatoria sarebbe avvenuta dopo una rissa tra due gruppi di ragazzi in una strada vicino al Duomo
Nella sparatoria sono stati uccisi a colpi di pistola Andrea Miceli
Massimo Pirozzo (entrambi di 26 anni) e Salvatore Turdo (di 23 anni)
I responsabili nell’omicidio sarebbero almeno cinque: gli altri tre non sono ancora stati identificati
– Leggi anche: Cosa sappiamo sul triplice omicidio di Monreale, vicino a Palermo
La macchia nera che sembra ingrandirsi in realtà – indovinate? – è ferma, ma trae in inganno le nostre pupille
16 libri su morti che ritornano: zombie, principesse avvelenate, eroici pirati e rockstar immortali
È solo una definizione introdotta da una vecchia legge italiana, non legata a un tipo di birra in particolare: e ci sono altri luoghi comuni da sfatare
Chi SiamoPrivacyGestisci le preferenzeCondizioni d'usoPubblicitàIl Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano
419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980
Le denunce alle forze dell’ordine si susseguono una dopo l’altra
in un clima di tensione e paura che agita entrambe le cittadine tre giorni dopo i funerali delle vittime
«Vedi che se ci sta andando qualcuno che conosci
È uno degli audio che da giorni rimbalza di cellulare in cellulare per tutta Palermo e avverte di non avvicinarsi per nessun motivo a via Cavour
che sono diretti sia «quelli dello Zen» che i «ragazzi di Monreale» in una resa dei conti per vendetta: «Si stanno prendendo a colpi di pistola
La registrazione audio allarma molte persone
tra cui alcuni sacerdoti che hanno allertato immediatamente le forze dell’ordine
chiedendo – ottenendo – che la zona sia pattugliata
AccediChi è povero anche se lavora
Un 19enne del quartiere Zen di Palermo viene interrogato da ore dai carabinieri perché sospettato di essere uno dei ragazzi che la scorsa notte, ha aperto il fuoco. Poco prima di mezzanotte ecco l’annuncio del fermo di questo giovane proprio da parte dei carabinieri.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLo scontro a fuoco nella notte
di Redazione Roma
È di tre morti e due feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo)
Le vittime hanno 26 e 23 anni; i feriti 33 anni e 16 anni
La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata
davanti ad almeno un centinaio di testimoni
Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria
Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza
Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni
Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo
Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni
Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime
Mentre proseguono le indagini dei carabinieri
alcuni testimoni raccontano all’agenzia Ansa che Miceli sarebbe stato ucciso nel momento in cui stava raggiungendo a piedi il cugino Turdo
aveva poco prima messo al sicuro la fidanzata
chiudendola in auto e raccomandandole di non muoversi
Pochi minuti dopo è stato colpito dai proiettili
è deceduto stamani in ospedale per le gravi ferite
Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici
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Si tratta di un palermitano: è accusato dei reati di strage
porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco
E' sospettato di aver ucciso a colpi di pistola Andrea Miceli
Massimo Pirozzo e Salvo Turdo durante una rissa scoppiata a nella notte tra sabato e domenica
I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura del capoluogo nei confronti di un 19enne palermitano accusato dei reati di strage
è sospettato di aver ucciso a colpi di pistola Andrea Miceli
Massimo Pirozzo e Salvo Turdo durante una rissa scoppiata a Monreale nella notte tra sabato e domenica
Il ragazzo fermato avrebbe piccoli precedenti penali
Calvaruso ha trascorso la prima notte in carcere dopo una giornata di interrogatori
"Il provvedimento - spiegano in una nota diramata dal comando dell'Arma - è scaturito dagli esiti delle prime indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Palermo e dai carabinieri"
Secondo quanto si apprende ieri mattina il 19enne si era presentato in caserma dicendo di avere subito il furto del proprio scooter
Secondo la Procura di Palermo che indaga sul triplice omicidio si tratterebbe di una mossa per sviare le indagini
Il giovane poi è stato identificato grazie alle testimonianze e alle telecamere di videosorveglianza
Il dicianovenne è stato portato nel carcere Pagliarelli di Palermo
Nella sparatoria sono rimasti feriti anche un 16enne e un 33enne che
ma sarebbero passati sul luogo della sparatoria per caso. Nella notte il pm Felice De Benedittis ha firmato il decreto di fermo
che ora passerà al vaglio del gip di Palermo per la convalida del provvedimento
Da quanto trapela pare che una banda di ragazzi dello Zen composta da dieci persone si aggirasse per le strade del centro di Monreale con l'intenzione di rubare dei mezzi parcheggiati (non è chiaro se un'auto o dei motorini)
I giovani monrealesi sarebbero intervenuti per farli desistere. A questo punto sarebbe scoppiata la rissa
A perdere la vita un 23enne e un 26enne arrivati all'ospedale Ingrassia in condizioni disperati
Andrea Miceli di 26 anni è deceduto al Civico dopo qualche ora
Feriti un 33enne a una gamba e un sedicenne colpito in testa e sottoposto a un delicato intervento chirurgico
Tre giovani sono morti e due sono rimasti feriti dopo una sparatoria nella notte a Monreale
Secondo le prime informazioni intorno all'una di notte è iniziato un conflitto a fuoco vicino alla piazza del comune normanno
In due hanno perso la vita: il 26enne Massimo Pirozzo e il 23enne Salvatore Turdo
anche lui di 26 anni - è morto invece all'ospedale Civico dove era stato trasportato in condizioni gravi
Secondo le prime informazioni pare che tutto sia nato per una banale lite davanti a un locale in via Benedetto D'Acquisto
Ma i contorni sono ancora tutti da chiarire
Sull'episodio indagano i carabinieri di Monreale che stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza. La procura di Palermo ha aperto un'inchiesta per triplice omicidio
Sul posto il pm di turno. L’attenzione degli inquirenti è puntata su due giovani palermitani
che sono sotto interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Monreale
Quattro sono stati trasportati all'ospedale Ingrassia e uno al Civico
Pirozzo e Turdo sono arrivati in condizioni disperate al nosocomio di corso Calatafimi e sono morti poco dopo il loro arrivo
mentre Miceli è spirato dopo qualche ora al Civico
Due invece i feriti che si trovano all'Ingrassia: un 33enne ferito a una gamba e un sedicenne che è stato colpito da un proiettile tra la cute e la teca cranica
Sottoposto a un delicato intervento chirurgico
adesso si trova in terapia intensiva.
Secondo il racconto di alcuni testimoni sembrerebbe che la lite sia iniziata davanti alla caffetteria 365
Colpi di pistola anche nei vasi delle piante e sui muri
Sangue per terra in diversi punti della piazza
quando c'era una grande quantità di giovani lungo il viale
Secondo qualche commerciante della zona il bilancio poteva essere di gran lunga peggiore
Oltre 20 i colpi che sarebbero stati esplosi
È di tre morti e due feriti – tutti giovanissimi – il bilancio di una sparatoria avvenuta nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile in piazza Duomo a Monreale
A loro si aggiungono altri due ragazzi rimasti feriti – uno di 33 e l’altro di 16 anni – che non sarebbero in pericolo di vita
prima di aprire il fuoco ci sarebbe stata una rissa per futili motivi davanti a una pizzeria
i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza e uno o forse due ragazzi avrebbero aperto il fuoco
esplodendo una ventina di colpi di pistola
Secondo quanto si apprende dalle prime indagini
alla base della rissa ci sarebbe stato un apprezzamento dei monrealesi sul modo di guidare il motorino dei giovani di Palermo
Sembra che qualche piccolo scontro ci sia stato già venerdì
I due gruppi di giovani avrebbero avuto una prima violenta colluttazione nei pressi di una pizzeria e del pub 365 in via Benedetto D’Acquisto
Dopo la lite alcuni palermitani sono saliti a bordo degli scooter
hanno fatto un giro e poi sono tornati di nuovo dove si trovavano i giovani seduti tra i tavolini del locale
sin quando qualcuno di loro ha esploso almeno 20 colpi di pistola
Poi i giovani sarebbero fuggiti via da via Vescovado
Uno di questi sarebbe stato bloccato poco dopo: si tratta di un 19enne del quartiere Zen di Palermo
Al vaglio degli inquirenti c’è anche la posizione di un secondo palermitano
Gli altri giovani sarebbero comunque già stati rintracciati grazie alle immagini delle telecamere di video-sorveglianza e alle testimonianza delle persone che sono state sentite in caserma
Alcuni testimoni hanno raccontato all’Ansa che Andrea Miceli – una delle vittime – sarebbe stato ucciso mentre raggiungeva a piedi il cugino Salvatore Turdo
il ragazzo aveva messo al sicuro la fidanzata
chiudendola in un’auto e raccomandandole di non muoversi per alcun motivo
è stato colpito dai proiettili ed è morto questa mattina in ospedale
si è recato in ospedale per esprimere vicinanza alle famiglie dei giovani coinvolti e ha convocato una giunta straordinaria
«Siamo dinanzi ad una tragedia senza precedenti
Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro
Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di dare conforto alle famiglie
A osservare con un certo stupore l’area transennata dove è avvenuta la sparatoria sono anche alcuni turisti
giunti stamani a Monreale per ammirare i monumenti della città e probabilmente ignari di quanto accaduto nelle scorse ore
chiedono un po’ increduli alla vista delle transenne e dei nastri bianchi e rossi che delimitano la zona
A Monreale da alcuni giorni fervono i preparativi per la festa del Santissimo Crocifisso
il patrono della cittadina con poco meno di 40mila abitanti
Foto copertina: ANSA/Marchese | Carabinieri sul luog della sparatoria a Monreale
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I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura del capoluogo nei confronti di un 19enne palermitano accusato dei reati di strage
Il ragazzo è sospettato di aver ucciso a colpi di pistola Andrea Miceli
Massimo Pirozzo e Salvo Turdo durante una rissa scoppiata a Monreale sabato notte
ma sarebbero passati sul luogo della sparatoria per caso
Il provvedimento è nato dagli esiti delle prime indagini
Il ragazzo fermato si chiama Salvatore Calvaruso e ha piccoli precedenti penali
E' stato portato nel carcere Pagliarelli di Palermo
Il ragazzo in un primo momento ha confessato con dichiarazioni spontanee
poi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Pm
bottiglie di vetro lanciate da una parte all'altra della strada
piena di pizzerie e pub a pochi passi dal Duomo di Monreale
che sarebbe stata scatenata da un gruppo di giovani palermitani in trasferta
qualcuno fa riferimento a una parola di troppo per la guida spericolata di uno scooter tra la folla
non trova conferma invece l'ipotesi di un tentativo di furto sventato dai ragazzi del luogo
alcuni avventori per paura si allontanano a piedi in fretta e furia
in direzione di Palermo perché dalla parte opposta
quella che porta alla piazza principale di Monreale
racconta un testimone pensando alla festa per il Santissimo Crocifisso
evento clou per Monreale che celebra il suo patrono proprio in questi giorni con le luminarie già sistemate
Sono stati sentiti alcuni ragazzi dei quartieri Zen e Borgo Nuovo di Palermo che avrebbero presso parte alla rissa: una ventina i colpi di pistola sparati
sarebbe stato bloccato poco dopo e sentito per ore (In serata è stato fermato
Gli altri sarebbero stati rintracciati grazie alle immagini delle telecamere di video-sorveglianza e i testimoni ascoltati in caserma
Almeno un centinaio le persone presenti in quel momento tra piazza Duomo e le strade limitrofe
Le ambulanze del 118 sono arrivate immediatamente
I soccorritori però sono stati circondati e strattonati da parenti e amici delle vittime
ognuno cercava di convincere gli operatori a prendersi cura prima del proprio congiunto
Nelle ambulanze sono stati caricati Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26
entrambi di Monreale: sono morti poco dopo
è la terza vittima: troppo gravi le ferite d'arma da fuoco; il suo cuore si è fermato a metà mattinata
Gli amici riferiscono che avrebbe salvato la sua fidanzata
prima di raggiungere il cugino Salvatore Turdo per aiutarlo
pure loro residenti a Monreale e ricoverati al Policlinico: Nicolò Cangemi di 33 anni
e un ragazzo di 16 anni che nel pomeriggio ha rassicurato gli amici sentendoli al telefono
gli investigatori stanno stringendo il cerchio per identificare chi ha premuto il grilletto e perché
L'area della sparatoria è stata transennata per i rilievi
fori di proiettili sono stati trovati nelle fioriere dei locali e in alcune intercapedini
la preghiera e il pianto; questo fatto mi colpisce e genera in me un senso di responsabilità
perché queste morti chiedono e meritano una risposta personale da parte di ciascuno"
commenta l'arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi
atterrato stamani a Palermo con il primo volo da Roma di ritorno dalla celebrazione del funerale di Papa Francesco
In accordo con la giunta e le altre autorità
ha annullato la festa del Santissimo Crocifisso
decretando la giornata di lutto cittadino nel giorno in cui saranno celebrati i funerali dei tre ragazzi e facendosi carico delle spese per le esequie: "In un momento di così profondo dolore per la nostra comunità - le sue parole -
ogni festeggiamento appare inopportuno e irrispettoso"
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Le urla disperate di una donna, poi il rumore del vetro che si infrange. Su Dossier di questa settimana il video dei tragici momenti in cui hanno perso la vita tre ragazzi di Monreale: Andrea Miceli e Massimo Pirozzo di 26 anni e Salvo Turdo di 23
Il racconto di alcuni amici delle vittime: "Hanno iniziato prima a sparare in aria
"Ho visto Salvo in una pozza di sangue e ho corso per raggiungerlo"
Le testimonianze e le immagini nell'approfondimento di Federica Virga
Sandra Figliuolo, invece, ricostruisce i retroscena di quello che viene definito "un finimondo" analizzando l'ordinanza di custodia cautelare con cui è stato confermato il carcere a Salvatore Calvaruso
il ragazzo di 19 anni accusato di aver ucciso i tre giovani
Un uomo si è ritrovato uno dei feriti insanguinati sul furgone
L'indagato in lacrime: "Non c'entro nulla con la rissa
mi sono difeso e sono pentito di tutto"
Avvocato, massone e imprenditore: Rosita Rijtano racconta invece i retroscena dell'arresto di Antonio Messina
considerato il cassiere di Matteo Messina Denaro
Ma non piaceva alla storica amante dell'ex primula rossa Laura Bonafade che in un pizzino al boss diceva: "Quella merda di Solimano ci ha distrutti"
Tutti i dati e le nuove opportunità nell'articolo di Rosita Rijtano
Infine, Rosaura Bonfardino ci porta oltre le porte di BeetCommunity
un luogo che accoglie coloro che scelgono di vivere e lavorare dove vogliono
portando con sé solo un laptop e tanta voglia di scoperta
Palermo è la meta preferita dai nomadi digitali
con vista mare: "Mi sono fermata alla prima tappa e non me ne sono più andata"
All'iniziativa hanno aderito 17 parrocchie e 6 associazioni: "Vogliamo maggiore attenzione verso le periferie
dove trovare armi e droga è sempre più facile"
Diverse centinaia di persone hanno partecipato ieri sera (domenica 4 maggio) alla fiaccolata organizzata nel centro storico di Palermo in memoria dei tre giovani monrealesi uccisi nella notte del 27 aprile in pieno centro a Monreale
All'iniziativa hanno aderito le 17 parrocchie del centro storico e sei associazioni civiche
riunite per l'occasione dall'assessore alla Cultura e vicesindaco Giampiero Cannella
"Una manifestazione pensata per lanciare un segnale dopo la strage e chiedere maggiore attenzione verso le periferie
dove – denunciano gli organizzatori – droga
coltelli e pistole sono sempre più facili da reperire
in rappresentanza dei comitati e delle realtà impegnate ogni giorno nei quartieri popolari"
L'accusa è di concorso in strage con Salvatore Calvaruso
il 19enne suo amico accusato per il triplice omicidio
In centinaia alla fiaccolata in centro a Palermo in ricordo dei tre giovani uccisi
Il cerchio si stringe e c’è un altro fermato per la sparatoria che una settimana fa è costata la vita a tre giovani di Monreale
19 anni già in carcere per questo motivo con la pesantissima accusa di strage
scovato nel pomeriggio di sabato 3 maggio nel quartiere ZEN di Palermo e usato nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile scorsi quando furono esplosi decine di colpi di pistola sulla folla
tra le centralissime Via Benedetto D’Acquisto e piazza Duomo
uno del posto e l’altro composto da ragazzi del quartiere Zen di Palermo
Salvatore Calvaruso era stato fermato dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Palermo dopo che si era presentato in caserma per denunciare il furto del suo motorino
Versione che non aveva convinto i militari dell’Arma
Il 19enne aveva quindi prima confessato di aver preso parte alla sparatoria
facendo scattare il fermo di indiziato di delitto
si è avvalso della facoltà di non rispondere
che stanno indagando per ricostruire i fatti e identificare tutti i componenti del gruppo di Palermo
la sera di sabato 3 maggio hanno individuato proprio nel popolare quartiere palermitano uno scooter che sarebbe stato usato quella sera
Mentre stavano effettuando gli accertamenti il 18enne Acquisto si è presentato in caserma
Nelle ore successive è stato fermato su disposizione dei pubblici ministeri Felice De Benedittis e Luisa Vittoria Campanile ai quali avrebbe confessato che c’era lui alla guida dello scooter
Per Acquisto è scattata l’accusa per concorso in strage
Operazione dei carabinieri di Palermo nei confronti di un 18enne
04 MAG - La scorsa notte i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura
accusato - in concorso - del reato di strage
hanno individuato nel quartiere Zen cittadino il motociclo utilizzato da alcuni dei giovani che la scorsa domenica
in concorso con altre persone ancora non identificate
a sparare colpi di pistola ad altezza uomo in strada dove si trovavano oltre cinquanta persone
Aquisto avrebbe assistito Calvaruso durante le fasi dell'azione di fuoco
"compiendo atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità"
Mentre erano in corso gli accertamenti tecnici sul motociclo da parte dei carabinieri della sezione investigazioni scientifiche
il 18enne si è consegnato agli inquirenti
i pubblici ministeri hanno disposto il suo fermo che è stato immediatamente eseguito dai carabinieri
L'indagato si trova nella Casa Circondariale di Palermo "Pagliarelli"
Scontro tra un pick-up e un van in Idaho: la stampa cinese (Xinhua) riporta cinque morti cinesi e otto feriti totali
Fotomontaggio diffuso nei canali ufficiali e personali del presidente
a pochi giorni dal conclave per la successione Francesco
sei associazioni civiche e tanti cittadini: così Palermo è scesa in piazza contro la violenza di strada dopo i drammatici fatti di Monreale
Che a rispondere fossero le associazioni era stata una richiesta del vice sindaco di Palermo
Giampiero Cannella: “A reagire a questa assurda violenza – l’appello lanciato nei giorni scorsi a margine di un evento di Fratelli d’Italia – devono essere gli stessi giovani
Solo i giovani possono dare un segnale ai giovani
così si deve spezzare la catena di violenza
Ieri sera da piazza Marina è partito il corteo che ha attraversato il centro città in silenzio con le fiaccole accese in mano
Una carovana in memoria dei tre ragazzi uccisi a Monreale e per dire no alla violenza di strada
In testa al corteo uno striscione con la scritta: ‘Non uccidere
Ecco le prime reazioni raccolte da ilSicilia.it a Palazzo Comitini
Luca Sbardella è l’ospite della puntata numero 322 di Bar Sicilia
Il coordinatore di Fratelli d’Italia in Sicilia
commenta il post elezioni Provinciali del 27 aprile
La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica
Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù
Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani
Un viaggio indimenticabile attraverso la storia
l’enogastronomia e l’economia locale
raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie
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ha attraversato min silenzio le vie del centro storico la fiaccolata organizzata in memoria dei tre ragazzi uccisi a Monreale
A sfilare dietro lo striscione con la scritta «Non uccidere
la vita è sacra» sono state le 17 parrocchie del centro storico e sei associazioni civiche
riunite per l’occasione dall’assessore alla Cultura e vicesindaco Giampiero Cannella
Un’iniziativa pensata per lanciare un segnale dopo la strage e chiedere maggiore attenzione verso le periferie
dove – denunciano gli organizzatori – droga
coltelli e pistole sono sempre più facili da reperire
in rappresentanza dei comitati e delle realtà impegnate ogni giorno nei quartieri popolari
La fiaccolata è stata molto più partecipata della veglia che si era svolta la sera prima nella chiesa di San Filippo Neri allo Zen
dove erano arrivate solo poche decine di persone
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"Oggi simbolicamente tutta la città di Palermo ha abbracciato le famiglie di Salvatore
Andrea e Massimo giovanissime vittime innocenti di una assurda follia
di una sottocultura che mai dobbiamo smettere di contrastare
Ciò che abbiamo visto ha devastato i cuori di ognuno di noi e la speranza è che mai più tale lutto ci raggiunga così da vicino"
Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla nel giorno dei funerali al Duomo di Monreale di Salvatore Turdo
cui in rappresentanza dell'amministrazione era presente l'assessore Fabrizio Ferrandelli
su delega del sindaco Lagalla - ha detto Fabrizio Ferrandelli -
abbiamo voluto testimoniare la presenza dell'istituzione Comune di Palermo in un momento così difficile
L’amministrazione comunale è qui per esprimere il cordoglio e la vicinanza della città di Palermo nei confronti dei familiari e delle comunità sconvolte da quanto accaduto"
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L'omelia dell'arcivescovo per i tre giovani vittime della sparatoria: "C'è contagio di violenza
serve una radicale inversione di marcia"
tanti gli amici dei ragazzi in Duomo tra striscioni e foto
memoriale della morte e risurrezione di Gesù
indica anche a noi quell’unica strada sulla quale i nostri figli ci hanno preceduti
e sulla quale siamo chiamati a camminare qui ed ora"
"Preghiamo e affidiamo alla misericordia di Dio Andrea
Padre misericordioso che non perde nessuno dei suoi figli
li accolga nella pienezza di quella eternità nella quale non c’è più dolore
Ricompensali per il bene e la gioia che hanno portato nelle loro case e nella nostra città
perché possano trovare consolazione nelle Parole della fede e nel sostegno dell’intera comunità"
per le vostre famiglie e per la vostra Monreale: ora che vedete Dio faccia a faccia domandate per noi pace e speranza
finché non ci incontreremo di nuovo nel paradiso che da oggi è la vostra casa"
si sono sacrificati perché quella sera poteva succedere di peggio - dice -
Hanno mostrato a tutti noi cosa sono coraggio
Ognuno di noi deve ispirarsi a loro per tornata a camminare
Grazie a loro avremo la possibilità di tornare a respirare”
“Nessuna mamma deve vivere quello che stiamo passando noi: Massimo era beddu come u suli (era bello come il sole ndr)
Era una persona altruista e buona e felice
le strazianti parole della mamma di Massimo Pirozzo in chiesa al termine dell’omelia
"Poco fa sentivo parlare di 'perdono'
Come si perdona una cosa del genere?"
la domanda del fratello di Massimo Pirozzo
"Mi auguro solo una cosa: che venga fatta giustizia
spiegando: "Dall'alto non si è fatto vivo nessuno"