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Dal 15 al 19 maggio 2025 al Salone del libro 2025 la Liguria celebra i cento anni di “Ossi di seppia” e il suo autore
uno dei più grandi poeti italiani del Novecento
La Liguria e i suoi editori partecipano alla XXXVII edizione del Salone del Libro di Torino
dal 15 al 19 maggio celebrando Eugenio Montale e i cento anni dalla pubblicazione di “Ossi di seppia“
Lo stand di Regione Liguria al Lingotto di Torino (Padiglione oval
V151) sarà uno spazio espositivo pensato per promuovere e valorizzare il patrimonio editoriale ligure
Uno spazio di circa 50 metri quadrati concepito come un vero e proprio scrigno grafico dedicato a Montale e alle sue opere
Ad avvolgere e accompagnare i libri saranno i pannelli artistici firmati da Jean Blanchaert che ha reinterpretato graficamente
All’interno dello stand sarà distribuito un segnalibro decorato con un disegno di Blanchaert
ideato appositamente per il Salone del Libro 2025
Con oltre 30 editori coinvolti lo stand della Regione Liguria offrirà una panoramica completa sul mondo del libro in Liguria: dai romanzi alla saggistica
dalle pubblicazioni dedicate all’arte alle guide passando per manuali di cucina
spiterà un folto programma di eventi per conoscere la Liguria del libro e i suoi numerosi festival letterari
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Amministrazione trasparente fino al 28.02.2025
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Amministrazione trasparente dal 01.03.2025
Transparent administration from 01.03.2025
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La Regione Liguria celebra i 100 anni di Ossi di seppia con oltre 30 editori e un ricco programma di eventi dedicati a Montale
La Regione Liguria protagonista al Salone del Libro di Torino 2025 con uno stand dedicato a Eugenio Montale e all’editoria ligure
nello spazio espositivo del Lingotto (Padiglione Oval
oltre 30 editori presenteranno le proprie pubblicazioni
accompagnati da un fitto programma di eventi
Tema centrale dell’allestimento sarà il centenario di Ossi di seppia
capolavoro del poeta Premio Nobel originario di Genova
renderà omaggio all’opera e al legame tra Montale e la Liguria
con pannelli artistici e una mostra fotografica collegata all’esposizione “Meriggiare pallido e assorto”
in programma dal 13 maggio al 29 giugno a Palazzo Ducale
“La partecipazione al Salone è una vetrina importante per la nostra cultura e per gli editori liguri”
“Uno spazio che valorizza le nostre eccellenze e favorisce il dialogo con altri operatori del settore editoriale”
Allo stand sarà distribuito un segnalibro esclusivo firmato da Blanchaert
In calendario numerosi incontri con autori
presentazioni e momenti dedicati ai festival letterari liguri
“La qualità editoriale ligure si misura nei contenuti: a Torino porteremo il meglio delle nostre novità”
presidente della Fondazione De Ferrari ETS
La mostra fotografica a Palazzo Ducale proporrà 99 scatti di tre giovani fotografi italiani
più il celebre ritratto di Montale realizzato da Ugo Mulas
“Sarà un omaggio contemporaneo e internazionale a un poeta che ha saputo raccontare la Liguria”
In occasione del 50° anniversario del Nobel a Eugenio Montale
Uno spettacolo di narrazione per celebrare il grande poeta attraverso la sua poesia
la sua vita e le influenze nella cultura italiana e internazionale
Appuntamento il 9 maggio alle 20.30 all' EcoMuseo Nesta
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria QUI
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Forum: Ecosostenibilità
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Dal 15 al 19 maggio la Regione e i suoi editori parteciperanno alla più prestigiosa kermesse dell’editoria italiana
E' stato presentato lo stand di Regione Liguria per l'edizione 2025 del Salone del Libro di Torino
A fare da leitmotiv allo stand sono i cento anni dalla pubblicazione di "Ossi di seppia" e la figura del suo autore
uno dei più grandi poeti italiani del Novecento
La grafica dello stand e molti degli eventi in programma
saranno dedicati al Premio Nobel per la Letteratura e al suo strettissimo legame con la Liguria
Un palinsesto di eventi che parleranno non solo di poesia di Montale
Rapporto col libro - "Montale è un poeta che ha sempre dato una descrizione particolare della Liguria - dichiara il presidente di Regione Liguria
Marco Bucci - veramente molto consona a quello che è
Sono ben contento che si possa festeggiare l'opera di Montale alla Fiera del Libro
con il libro noi abbiamo un rapporto molto positivo: due anni fa siamo stati nominati Città Italiana del Libro e ha avuto veramente un grande successo qui a Genova
Ha funzionato bene e per questo motivo pensiamo che sia opportuno essere sempre presenti al Salone
perché dà la possibilità non solo di tenere viva l'attenzione
ma soprattutto di continuare a sviluppare quello che è un mezzo culturale di estrema importanza
Oggi il libro è quello che ti consente
in qualunque momento della giornata - aggiunge il presidente - della sera
di poter pensare a certe cose nella lettura e soprattutto anche di poter tramandare nella storia
i libri hanno sempre tramandato tutta la cultura dei popoli."
L'editoria - “L’editoria della nostra regione è ricca e variegata
spesso composta di realtà aziendali medio-piccole e dinamiche
Ma la qualità editoriale si misura coi contenuti più che coi fatturati
e gli editori liguri metteranno in campo a Torino il meglio delle loro novità e dei loro cataloghi
mirati e di qualità – ha detto Fabrizio De Ferrari
presidente della Fondazione de Ferrari ETS -
ente del terzo settore che opera nel campo della cultura
è un punto di orgoglio oltre che una grande soddisfazione poter coordinare anche per quest’anno la partecipazione dei nostri operatori alla più importante kermesse del settore editoriale
Il mercato si evolve molto velocemente - conclude De Ferrari - ma la nostra dimensione di aziende medio-piccole ci aiuta a evolverci altrettanto velocemente."
"Un modo davvero per poter far comprendere quella che è la nostra potenzialità sotto il profilo editoriale - sottolinea Simona Ferro
assessore alla Cultura - ci saranno 30 editori che dialogheranno e che daranno grande impulso a quella che è l'offerta culturale della Liguria
Lo stand è la location perfetta per ospitare i volumi e gli eventi scelti per rappresentare la nostra Regione all’interno della più grande rassegna italiana dedicata all’editoria: una struttura curata nei minimi dettagli e impreziosita dalle opere di artisti di primo livello
uno dei più grandi poeti – e più grandi liguri - del Novecento
Il programma - Con oltre 30 editori coinvolti
uno spazio espositivo pronto a offrire una panoramica completa sul mondo del libro ligure attraverso una vasta offerta di titoli che spazieranno dai romanzi alla saggistica
dalle pubblicazioni dedicate all’arte alle guide
Ad animare lo stand della Regione sarà anche un vasto programma di eventi: incontri con gli autori
tutti pensati per permettere al pubblico del Salone del Libro di conoscere le novità editoriali e i fiori all’occhiello del panorama letterario ligure
Non mancheranno anche i momenti dedicati ai tanti festival letterari in programma nelle due Riviere
realtà preziose per la promozione culturale del territorio tutte da scoprire
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On the centenary of the first edition of Ossi di Seppia
a collection that marked a turning point in twentieth-century Italian poetry
Palazzo Ducale in Genoa is hosting the exhibition Meriggiare pallido e assorto
Eugenio Montale: 100 Images for 100 Years of Ossi di Seppia
which can be visited from May 13 to June 29
curated by Ilaria Bonacossa and Paolo Verri with Michela Murialdo
offers a visual journey composed of one hundred photographs
three young Italian authors entrusted with the task of translating the spirit of Montale’s work into images.The initiative is the result of a collaboration between Fondazione Arnoldo and Alberto Mondadori
Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura and Electa
with the support of Strategia Fotografia 2024
promoted by the General Directorate for Contemporary Creativity of the Ministry of Culture
Underlying the project is a clear idea: to reread one of the founding works of modern opera through a contemporary visual language
taken after a careful study of Montale’s texts
offer a subjective reworking of the landscapes evoked in the verses of Ossi di Seppia
relating the poetic gaze of the early 20th century to a current visual sensibility
The photographs in the exhibition interpret the symbolic and perceptual structure of the places of Montale’s imagination
Positano and Legnani chose to move between close observation and a broad gaze on the landscape
composing a visual narrative that explores the unstable relationship between man and the natural environment
urban and terrestrial details-become fragments through which to read the transformation of matter and time
elements also central to the Ligurian author’s poetics
The final shot of the exhibition is an emblematic photograph: the portrait of Eugenio Montale next to the hoopoe
An image that restores the public and private face of the poet
and ideally completes the visual path of the exhibition
a sensibility akin to that which pervades Montale’s verses
The approach is based on a deeper correspondence between the image and the text
between the physicality of the landscape and the existential tensions of the poem
contributes to defining a sensitive map of the work
where the natural environment takes on the role of an emotional mirror
Photography thus becomes not only a document
Completing the exhibition project is a series of lectures designed to offer further keys to interpreting Montali’s text and his cultural legacy
The first meeting is scheduled for Tuesday
one of the most influential writers and literary critics on the Italian scene
in an appointment that aims to reflect on the forms of contemporary poetic saying in light of Montale’s legacy
The exhibition is thus articulated as a multi-level journey: on the one hand
the visual investigation conducted by the photographers; on the other
the discussion with scholars and authors who
seek to restore the complexity and topicality of Ossi di Seppia
including original editions of the collection
which make it possible to follow the evolution of Montale’s poetic work until 1975
the year in which he was awarded the Nobel Prize for Literature
The documentary value of these objects dialogues with contemporary images
establishing a bridge between the forms of memory and the possibilities of artistic interpretation
The decision to entrust the visual narrative to three young photographers
with different but complementary approaches
The layout suggests a non-linear reading of the work
as in Montalian verse is an active presence
an ambiguous entity that reflects and distorts human experience
Dal 15 al 19 maggio la Regione e i suoi editori partecipano alla XXXVII edizione con uno stand dedicato a Eugenio Montale
di cui ricorre il centenario di Ossi di Seppia e il cinquantennale dal premio Nobel per la letteratura
La grafica dello stand e molti degli eventi in programma saranno dedicati al poeta e al suo legame con la Liguria
A comporre lo stand della regione 34 editori
che proseguono così la collaborazione avviata lo scorso anno
«Gli editori genovesi e liguri sono molte aziende
ma di grande qualità − spiega Fabrizio De Ferrari (nella foto di apertura)
presidente della Fondazione De Ferrari Ets − abbiamo predisposto un palinsesto di eventi
Dei 34 editori tanti sono specializzati in filoni unici e tanti proseguono una tradizione
La partecipazione arriva un anno dopo gli stati generali dell’editoria genovese
«Intanto sono velocissimi i cambiamenti − sottolinea De Ferrari − siamo ancora tutti qui
ma la nostra dimensione di aziende medio-piccole ci aiuta a evolvere altrettanto velocemente»
Per l’assessore alla Cultura Simona Ferro «la presenza della Liguria al Salone del Libro di Torino con uno spazio dedicato rappresenta la forte volontà dell’ente di investire nella cultura e di sostenere il lavoro di chi
si impegna quotidianamente per promuoverla e animarla
Chissà che anche l’anno prossimo non si possa ripensare a una nuova edizionelLigure presso il Salone del Libro»
Il presidente della Regione Marco Bucci aggiunge: «La presenza di uno spazio tutto ligure al Salone del Libro di Torino è strategica per la promozione della nostra cultura e del nostro territorio
un ligure che con il suo genio ha segnato la storia della letteratura
abbiamo voluto dare continuità a questa esperienza anche nel 2025: si tratta di una grande opportunità di promozione per gli editori e gli autori liguri
che hanno così modo di farsi conoscere da un pubblico molto vasto
e di poter fare networking con editori provenienti da altre Regioni italiane e gli altri professionisti del settore»
ma è anche animato dalle immagini di tre fotografi
in collaborazione con la mostra che aprirà a Palazzo Ducale il 13 maggio (sino al 29 giugno)
di circa 50 metri quadrati (Padiglione Oval V151)
è stato concepito come un vero e proprio scrigno grafico dedicato a Montale e alle sue opere
Ad avvolgere e accompagnare i libri esposti saranno dei pannelli artistici di Blanchaert
avranno al centro la mostra fotografica del Ducale
Non mancheranno i gadget: all’interno dello stand sarà distribuito un segnalibro decorato con un disegno di Blanchaert
Il programma degli eventi della Liguria al Salone del Libro di Torino
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Per le sue ricerche sulla microscopia ottica avanzata e per l’impegno nella formazione dei giovani ricercatori e la divulgazione della scienza
nella prestigiosa Sala delle Grida del Palazzo della Borsa di Genova
sarà conferito al professor Alberto Diaspro il Premio Montale Fuori di Casa
riconoscimento riservato a personalità capaci di operare al confine tra discipline
oltre i limiti di una visione specialistica
come suggerisce il titolo della sezione ispirato alla celebre poesia In limine che apre Ossi di seppia (1925) di Eugenio Montale
Presidente della Camera di Commercio di Genova al quale faranno seguito i saluti della Prof.ssa Adriana Beverini
In dialogo con il premiato la giornalista e scrittrice Laura Guglielmi
L’evento è organizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Genova
nato per onorare la figura e l’opera del grande poeta ligure
si distingue per la sua vocazione itinerante e per la capacità di intercettare voci originali e significative nei diversi ambiti dell’espressione artistica e culturale
spesso in contesti “fuori casa” rispetto agli ambienti tradizionali della cultura ufficiale
Quest'anno il Premio celebra due ricorrenze fondamentali: i 50 anni dal conferimento del Premio Nobel a Montale (1975) e i 100 anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia (1925)
che saranno al centro delle iniziative 2025
Ed è proprio per onorare oltre a Montale anche la città che gli ha dato i natali che nel mese di maggio verranno premiati tre genovesi illustri
il 19 maggio il Prof.re Francesco De Nicola e il 30 maggio il poeta e regista Maurizio Gregorini
è una delle figure italiane più autorevoli nel campo della nanoscopia ottica e della biofisica alla nanoscala
Professore ordinario di Fisica all’Università di Genova e Direttore di Ricerca all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
è autore di oltre 500 articoli scientifici
accademico dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere e dell’Istituto Veneto di Scienze
Ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali tra cui l’Emily M
il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica
si è distinto per la sua intensa opera di divulgazione e mentoring
collaborando con le maggiori testate giornalistiche italiane e partecipando a programmi RAI di cultura scientifica
LA MOTIVAZIONEIl Premio “In Limine” 2025 viene assegnato al professor Alberto Diaspro “…per il valore delle sue ricerche di frontiera focalizzate sulla microscopia ottica avanzata e per l’impegno nella formazione dei giovani ricercatori attraverso workshop internazionali
ma anche per la sua costante opera di divulgazione della scienza verso un pubblico più ampio e consapevole
Diaspro incarna il modello auspicato da Charles Percy Snow della ‘terza cultura’
capace di superare l’incomunicabilità tra scienze e lettere
rendendolo interprete moderno di quella spinta oltre i confini che Montale stesso invocava con il verso ‘tu balza fuori
fuggi!”Il conferimento del Premio Montale Fuori di Casa per unire scienza
letteratura e cittadinanza attiva è un’occasione
costruisce ponti tra mondi apparentemente distanti
contribuendo a rendere la conoscenza un bene comune e accessibile
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Cerimonia a Prato il 30 aprile nel suggestivo Convento di San Leonardo al Palco
Quale sarà il futuro della poesia nel secondo millennio
nell'epoca della società di massa e dell’intelligenza artificiale
di Francesco Vito Ciaravino - A leggere e commentare alcuni passi
N. iscrizione ROC:35268 - Codice Univoco: P62QHVQ
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In occasione dell’Anniversario della liberazione d’Italia, proponiamo la lettura di “Primavera hitleriana”, un profondo componimento di Eugenio Montale che mette in risalto l’insensatezza della guerra e cerca una via per resistervi.
l’anniversario della liberazione della penisola dall’occupazione nazista e dal governo fascista
che con il suo prezioso contributo ha reso possibile la Liberazione
Ecco perché, oggi, vogliamo condividere con voi una poesia di Eugenio Montale intitolata “Primavera hitleriana”
che mette in risalto l’insensatezza della guerra mentre l’io lirico cerca un modo per combattere la violenza
Quelli di “Primavera hitleriana” sono versi emozionanti e – purtroppo – attualissimi
che raccontano di come la resistenza costituisca un baluardo di speranza
Folta la nuvola bianca delle falene impazzite turbina intorno agli scialbi fanali e sulle spallette
stende a terra una coltre su cui scricchia come su zucchero il piede; l’estate imminente sprigiona ora il gelo notturno che capiva nelle cave segrete della stagione morta
negli orti che da Maiano scavalcano a questi renai
Da poco sul corso è passato a volo un messo infernale tra un alalà di scherani
un golfo mistico acceso e pavesato di croci a uncino l’ha preso e inghiottito
povere e inoffensive benché armate anch’esse di cannoni e giocattoli di guerra
ha sprangato il beccaio che infiorava di bacche il muso dei capretti uccisi
la sagra dei miti carnefici che ancora ignorano il sangue s’è tramutata in un sozzo trescone d’ali schiantate
e l’acqua séguita a rodere le sponde e più nessuno è incolpevole
ed i pegni e i lunghi addii forti come un battesimo nella lugubre attesa dell’orda (ma una gemma rigò l’aria stillando sui ghiacci e le riviere dei tuoi lidi gli angeli di Tobia
la semina dell’avvenire) e gli eliotropi nati dalle tue mani – tutto arso e succhiato da un polline che stride come il fuoco e ha punte di sinibbio…
Oh la piagata primavera è pur festa se raggela in morte questa morte
fino a che il cieco sole che in te porti si abbàcini nell’Altro e si distrugga in Lui
i rintocchi che salutano i mostri nella sera della loro tregenda
si confondono già col suono che slegato dal cielo
vince – col respiro di un’alba che domani per tutti si riaffacci
Dove leggere “Primavera hitleriana”
“Primavera hitleriana” è un ponte sospeso tra due tempi oscuri: il 1939 e il 1946
le soglie gemelle dell’incubo e del risveglio
La prima parte della poesia prende forma nel 1939
nell’immediatezza della visita di Hitler a Firenze
episodio che Montale vive come un presagio sinistro
un’ombra che scivola rapida e insidiosa sulla città
La figura del Führer è già quella di un “messo infernale”
accolto da folle plaudenti sotto un cielo che
Le immagini che nascono da questa prima stesura sono attraversate da un’angoscia che cova sotto la pelle delle cose: tutto brilla di una festa deformata
come maschere che sorridono nell’attimo prima della tempesta
è un sigillo lirico che cerca nella memoria
nell’amore e nella fedeltà a un’idea di bellezza
Il componimento viene poi incluso nella raccolta La bufera e altro
cuore della stagione poetica montaliana segnata dal confronto con la Storia e le sue ferite
in cui il linguaggio si fa magma e cristallo insieme
Ogni parola trattiene un doppio peso: quello concreto delle cose e quello simbolico delle visioni
L’apertura è un quadro notturno in cui le falene
si abbattono come anime perdute sulle luci spente della città
Il gelo notturno che “scricchia come su zucchero il piede” è un’immagine di straordinaria forza sensoriale
Tutto è deformato da una luce acida: le vetrine sbarrate
i capretti infiorati come offerte a una festa crudele
Le immagini si inseguono in un montaggio serrato
Il tempo stesso sembra spezzarsi: siamo in maggio
si avverte l’inquietudine di una lingua che non vuole pacificare
scolpisce nella carne della realtà la sua condanna poetica
un seme di salvezza che si nutre di memoria
trasfigurazione della poetessa Irma Brandeis
presenza angelica che sopravvive al disastro e ne annuncia il superamento
È lei che porta nelle mani gli “eliotropi”
e che tiene acceso il lume di un amore che non muta
Clizia si fa quasi figura cristica: colei che
innalza lo sguardo e attende la fusione con il “cieco sole” che in lei arde
In questa visione mistica si condensa la possibilità di una resurrezione collettiva
di una nuova alba che non abbia “ali di raccapriccio”
ma la trasparenza di un giorno finalmente umano
Quei puntini di sospensione finali sono il varco sottile da cui può stillare la salvezza
se solo sapremo restare fedeli a ciò che ci rende uomini: la bellezza
“Cavarsela per il rotto della cuffia”, significato e origine del modo di direE' successo a tutti in una situazione di "cavarsela per il rotto della cuffia"
Scopriamo l'origine di questo modo di dire molto comune
Leggiamo questa citazione di Tommaso Landolfi in cui riecheggiano i pensieri e le teorie di Giacomo Leopardi con la sua strenua ricerca della felicità
Mariangela Gualtieri parla alla parte più ferita
sono diventati anche imprenditori di successo nel loro campo
Scopri i potenti versi di Rupi Kaur tratti dalla poesia "Appartieni solo a te stessa"
un inno femminista alla forza e all’identità delle donne
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In occasione della Festa dei Lavoratori di giovedì 1° maggio e della prima domenica del mese a ingresso gratuito
la Terramara di Montale torna a far rivivere l’età del bronzo con esperienze immersive
visite guidate e laboratori per tutte le età
“Il suono attraverso l’uomo” è l’affascinante esperienza sensoriale proposta per giovedì 1° maggio dagli archeologi
archeotecnici e musicisti di Tramedistoria
da oltre vent’anni impegnati nello studio degli strumenti musicali preistorici
All’interno delle abitazioni ricostruite nel museo all’aperto
i visitatori vengono guidati in un viaggio sonoro che parte dal Paleolitico e arriva fino all’età del bronzo
ascoltando le fedeli riproduzioni di strumenti antichi realizzati in pietra
archi sonori e trombe primitive che raccontano un mondo perduto fatto di ritmo
Al termine dell’ascolto – rigorosamente a occhi chiusi – vengono presentati al pubblico gli strumenti protagonisti della performance
L’esperienza si svolge a conclusione di ogni visita guidata al Parco che include l’area archeologica originaria e il museo all’aperto
Le visite con laboratorio si tengono ogni ora a partire dalle 9.30 fino alle 17.30 (mattina: 9.30
La prenotazione è fortemente consigliata perché l'esperienza sonora richiede un numero limitato di partecipanti alla volta
Domenica 4 maggio - giornata di apertura gratuita grazie all’iniziativa del Ministero della Cultura - il Parco propone un programma ricco e adatto a tutte le età
Torna “L’arte del vasaio”
laboratorio sempre molto apprezzato che permette di scoprire dal vivo come veniva realizzato il vasellame delle Terramare: ciotole
orcioli e i grandi dolii per lo stoccaggio delle derrate alimentari
Le dimostrazioni dell’archeologo Gianluca Pellacani sono affiancate dai laboratori per bambine e bambini (età consigliata dai 6 ai 13 anni)
che possono cimentarsi nella modellazione dell’argilla e nella creazione di piccole forme ceramiche
La novità di quest’anno è il workshop intensivo dedicato nello specifico agli adulti
condotto dal ceramista Andrea La Torre: tre ore di laboratorio pratico per imparare a impastare
modellare e foggiare vasi secondo le tecniche in uso nelle terramare
ma è consigliato un abbigliamento comodo e che si possa “sporcare”
Il workshop si svolge su prenotazione obbligatoria in due turni: dalle 10 alle 13 oppure dalle 15 alle 18
Il programma delle attività al Parco prosegue ogni domenica e festivo fino all’8 giugno 2025
con numerose occasioni per scoprire da vicino la vita quotidiana dei nostri antenati dell’età del bronzo
Palazzo Ducale di Genova presenta la nuova mostra fotografica “Meriggiare pallido e assorto
Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di Seppia”
in occasione dei cento anni dalla prima pubblicazione della raccolta di versi del poeta genovese
Un progetto che affida al linguaggio fotografico di tre giovani talenti italiani
il racconto di uno dei testi poetici che hanno segnato l’intero Novecento
ridefinendo il ruolo della poesia nei confronti della realtà
partendo dallo studio dei versi di Ossi di Seppia e ispirandosi alle invenzioni letterarie dell’autore
hanno realizzato una serie inedita di 99 fotografie che riproducono creativamente i luoghi nel modo in cui li guardava Montale
come spazi di relazione tra individuo e territorio
capaci di riflettere le mutazioni provocate dagli eventi della storia
gli scatti degli autori esplorano il rapporto mutevole tra l’essere umano e la natura
Il centesimo scatto esposto è invece il celebre ritratto del poeta con la sua upupa
Attraverso un’indagine visiva che alterna il dettaglio ravvicinato all’ampiezza del paesaggio
la fotografia diventa uno strumento per osservare il modo in cui la natura si scompone e si riorganizza
scogli e particolari del paesaggio naturale marino
terrestre e urbano diventano segni di questa trasformazione
raccontando la frammentazione della materia e la stratificazione del tempo
Nell’ambito della mostra si svolgerà un ciclo di conferenze dedicate a Ossi di Seppia di Eugenio Montale
caposaldo della letteratura italiana e internazionale
riletto da narratori e poeti capaci di rinnovare il senso di un’opera senza tempo
Il primo appuntamento è martedì 6 maggio con lo scrittore Walter Siti; a cui segue martedì 13 maggio il secondo incontro guidato da Antonio Franchini
e il poeta Antonio Riccardi; chiude il programma il poeta Enrico Testa
organizzata da Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova ed Electa
include anche edizioni originali e fotografie d’epoca che tracciano un percorso poetico che dalla prima edizione degli Ossi porta al 1975
anno in cui a Montale viene attribuito il Premio Nobel per la letteratura
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Da giovedì 10 aprile a sabato 12 aprile 2025
Villa Castello La Smilea ospita Montale Paese della Fiaba
è promosso da Comune di Montale – Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione
Clicca qui per la locandina.
Comune di Montale
PORTALE TURISTICO UFFICIALE DELLA COMUNITÀ D'AMBITO DI PISTOIA E MONTAGNA PISTOIESE
Pasquetta di profumi e colori con Montale in fiore, iniziativa dedicata agli amanti del giardinaggio e del florovivaismo, in calendario lunedì 21 aprile.
Dalle 8 di mattina e fino a sera, lungo via Cavani e via della Chiesa, saranno allestiti il mercato dei fiori, il mercato toscano e il mercato dell’arte e ingegno, con tante occasioni da scoprire e l’opportunità di vivere appieno il territorio. L’evento è patrocinato dal Comune di Castelnuovo Rangone e realizzato in collaborazione con i volontari Ipes di Castelnuovo.
AccediGiovani morti per niente
L’uomo era in stato palesemente confusionale e non era in grado di ricordare la dinamica dell’incidente. I soccorritori si sono presi cura dell’uomo che nel giro di pochi minuti ha dato segni di miglioramento. E’ stato trasportato con l’ambulanza fuoristrada nel luogo in cui era rimasta in sosta l’altra ambulanza con la quale l’anziano è stato poi portato al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo in codice giallo.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
La Regione ha sottoscritto con il Comune di Montale (PT) un Accordo di programma secondo il quale erogherà all’Amministrazione comunale 1 milione di euro destinati alla realizzazione di un magazzino comunale e della sede protezione civile che saranno collocati in via Primo Maggio
“Il due e tre novembre 2023 Montale – ha ricordato il presidente Giani - ha subito il drammatico allagamento della sua zona industriale
l’impegno dei volontari e della Protezione Civile regionale e di tutta l’amministrazione locale nel fronteggiare questa difficile situazione ci ha determinati a dotare la città di una sede destinata alle funzioni di protezione Civile appropriata e attrezzata
Si tratta di uno degli interventi che abbiamo giudicato strategici e che rientrano nelle opere di miglioramento ambientale
realizzazione di immobili adibiti a funzioni pubbliche
acquisto di beni privati al patrimonio pubblico e di altri investimenti a servizio dei cittadini
Insomma sono i segni tangibili e concreti della nostra attenzione nei confronti delle esigenze dei nostri Enti locali con i quali con gli Accordi di programma sottoscritti
stabiliamo un reciproco rapporto di collaborazione e di unità di intenti nella chiarezza circa la disponibilità delle risorse e dei tempi di attuazione degli interventi”
“Questo importante intervento della Regione ci permette – aggiunge il sindaco di Montale Ferdinando Betti – di ospitare e razionalizzare in una struttura moderna funzioni prima dislocate in edifici da rimodernare e nello stesso tempo è un importante messaggio di attenzione da parte delle istituzioni rivolto a cittadini ed imprenditori”
Il nuovo edificio avrà una superficie di circa 475 metri quadrati e si svilupperà su due piani fuori terra
L’importo totale dell’intervento è pari a Euro 1.450.000,00
finanziato prevalentemente dalla Regione Toscana ed in parte dall’amministrazione comunale con fondi propri
Nel corso di quest’anno saranno corrisposti 150.000 euro
L’esecuzione dei lavori per la realizzazione dell’intervento è prevista a partire dalla seconda metà del 2026 e dovrebbero durate fino alla seconda metà del 2027
L’edificio confiscato alla mafia riconsegnato alla comunità per diventare luogo di diffusione della cultura della legalità
Un edificio riqualificato e riconsegnato alla comunità per diventare punto di riferimento territoriale sulla legalità
Sabato 29 marzo sarà inaugurato lo Spazio Libra di via Campania 24 a Montale
il bene confiscato alla mafia destinato a diventare centro di iniziative e polo aggregativo per l’inclusione sociale e la diffusione della cultura della legalità
Conclusi i lavori di riqualificazione strutturale e impiantistica
grazie a un significativo contributo della Regione Emilia-Romagna e del Lions Club Castelnuovo Rangone per la cucina attrezzata e inclusiva
il capannone si lascia alle spalle la sua storia criminale e torna a disposizione della comunità in una veste completamente nuova
“Con questa inaugurazione termina un lavoro lungo mesi
straordinario per come nato e sviluppato – afferma il Sindaco di Castelnuovo Rangone
Restituiamo alla comunità un bene frutto di un’attività criminale e lo dedichiamo ad iniziative culturali
dell’espressione più bella della nostra comunità
quella che lega le persone all’insegna dei valori di solidarietà e condivisione
Insieme all’Assessora alla Legalità Monique Bonacorsi
che ha seguito in prima persona il progetto
ringrazio la Regione Emilia-Romagna per l’importante contributo fornito
i Lions Club di Castelnuovo e Montale per aver donato una cucina utilizzabile anche da persone con disabilità e tutti coloro
che hanno contribuito in prima persona affinché questa straordinaria giornata divenisse realtà”
Il progetto ha visto il coinvolgimento delle comunità di Montale e Castelnuovo in un percorso partecipativo promosso da Libera Emilia-Romagna
in collaborazione con l’Amministrazione comunale e con l’Agenzia Cooperare con Libera Terra
per trovare soluzioni socialmente condivise per nuove destinazioni d’uso del bene
Nel corso dei mesi il percorso è stato affiancato da diverse iniziative rivolte alla comunità per preparare il “terreno culturale” in vista del completamento dei lavori di recupero
tra cui incontri con familiari di vittime di criminalità e spettacoli teatrali a tema
Il progetto ha visto anche il coinvolgimento del mondo della scuola
iniziative in sinergia con le scuole primarie e secondarie di Primo grado
il “corner della legalità” all’interno della biblioteca comunale Luis Sepúlveda e
in collaborazione con l’Istituto d’arte Adolfo Venturi di Modena
il murales collocato all’ingresso dell’edificio
Sabato 29 marzo l’evento inaugurale sarà alle 16
accompagnato dalla musica di Däje Vocalgroup e il rinfresco a cura di Magicamente Liberi
Il torrente Agna a Stazione di Montale ha subito un altro crollo nella parte interna dell'argine
Torna così alta la preoccupazione tra gli imprenditori della limitrofa zona industriale
che fu già completamente allagata durante l'alluvione del novembre 2023
Il Genio Civile ha affidato i lavori di somma urgenza che inizieranno domani
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non convinto dello spettro di incertezza della meccanica quantistica
disse risolutamente: «Dio non gioca a dadi col mondo»
La risposta fu altrettanto secca: «Smettila di dire a Dio che cosa deve fare!»
sarà – se possibile – più radicale di Bohr: «L’idea di un mondo reale oggettivo le cui parti più piccole esistono oggettivamente nello stesso senso in cui esistono le pietre o gli alberi
indipendentemente dal fatto che le osserviamo o meno… è impossibile»
È davvero sorprendente comparare queste frasi con un’intervista di Eugenio Montale rilasciata nel ’65: «Non sono sicuro nemmeno che il mondo esista
Non mi stupirei affatto che qualcuno mi dimostrasse che non esiste nulla»
Al di là delle ironie provocatorie montaliane
l’aspetto ontologico-relazionale della vacuità sub-quantistica pare qualcosa di assodato: tutto è in rapporto a qualcos’altro
E la poesia del «tu» dell’autore genovese sembra confermare in qualche modo tale Weltanschauung
Adriana Beverini in L’Oltre: Eugenio Montale tra filosofia
fisica e religione (prefazione di Alessandro Zaccuri
€ 15,00) mette in parallelo le acquisizioni quantistiche – che a loro volta hanno più di una prossimità con il buddismo e con il pensiero orientale tout court
si veda Il Tao della fisica di Fritjof Capra (Adelphi 1975) – e alcune intuizioni in versi e in prosa particolarmente dell’ultimo Montale
di Quaderno di quattro anni e degli Altri versi
Il già noto thunderbolt per Schopenhauer si arricchisce
di suggestioni scientifiche e taoiste (peraltro evidenziate anche da Andrea Gareffi in L’opus contra naturam di Montale
le riflessioni di Beverini – fondatrice e presidente del Premio Montale Fuori di casa – «seguono un loro itinerario
del tutto coerente nella libertà delle associazioni e dei rimandi
e proprio per questo si offrono come invito a una molteplicità di approfondimenti ulteriori»
di un brilliant essay che ripercorre la trama dell’attrazione montaliana per il significato ultimo della realtà fino agli interrogativi di carattere più squisitamente cosmologico
specie se rivolti al Big Bang e affini («Se l’universo nacque / da una zuffa di gas / zuffa non zuppa allora / com’è possibile
come… / ma qui gli cadde di mano / quella penna di cigno / che seppure in ritardo / si addice ancora a un bardo»)
ebraismo: nel Montale errante (alla porta della fede confessa di «aver bussato come uno che attende una risposta») c’è posto per un’oltranza sfiorata e ferita
Eugenio stesso confermò che nella sua poesia una nozione di Dio c’era eccome
«ma a patto di togliere a Dio ogni attributo dogmatico»
I tasselli del mosaico approntato da Beverini trovano ordine e senso e si concludono con un particolare poco noto ma assai indicativo della sofferta spiritualità montaliana
durante il suo soggiorno nella clinica San Pio X Montale soleva ricevere quasi ogni giorno padre Bressanin
con il quale conversava su temi religiosi e pregava assiduamente il Pater
Un ritorno finale al cristianesimo per il «Nestoriano smarrito»
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Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento
La presentazione del libro martedì 8 aprile alla Biblioteca Berio di Genova con l’autrice e studiosi dell’Università
A cinquant'anni dal conferimento del Premio Nobel a Eugenio Montale
la scrittrice e studiosa Adriana Beverini sceglie di rendere omaggio al poeta genovese con un saggio che esplora territori ancora poco indagati della sua opera
L'Oltre: Eugenio Montale tra filosofia
martedì 8 aprile alle 17 nella Sala dei Chierici della Biblioteca Berio di Genova
a ingresso libero fino a esaurimento dei posti
e i professori Alberto Diaspro e Stefano Verdino dell'Università degli Studi di Genova
Beverini – ideatrice del Premio Montale Fuori di Casa e fondatrice del Parco Letterario Montale a Monterosso – si concentra su una lettura originale dell'opera del poeta
mettendo in rilievo il suo rapporto con la scienza
"L'esame del rapporto di Montale con la scienza è la caratteristica più vistosa del saggio"
scrive Alessandro Zaccuri nella prefazione
sottolineando anche gli spunti illuminanti sulle influenze filosofiche (su tutte
quella di Schopenhauer) e sulle inquietudini spirituali del poeta
Il cuore dell'analisi di Beverini si fonda sulle raccolte tarde di Montale: Diario del ’71 e del ’72
"È in questi testi - spiega l’autrice - che emergono con forza domande cosmologiche come l'origine dell'universo
l'ipotesi suggestiva di una curiosità montaleana verso le rivoluzioni della fisica quantistica: da Einstein a Heisenberg
Diviso in sezioni tematiche – Il Vuoto
Il Nulla – il libro si sviluppa come un’indagine trasversale
in cui la poesia dialoga con la scienza e la filosofia
evitando i tecnicismi della critica letteraria per offrire una riflessione accessibile e profonda
"Leggere Montale è opera ardua - osserva Beverini -
perché per comprenderlo davvero serve un corredo di conoscenze che va oltre la letteratura: occorre inoltrarsi nel territorio dell''Oltre'
dove la parola poetica si fa ricerca di senso e di verità ultime"
Beverini non solo rinnova il suo legame intellettuale e affettivo con Montale
nato negli anni universitari a Genova grazie agli insegnamenti del professor Croce Bermondi
ma invita anche i lettori a rileggere il poeta con uno sguardo nuovo
capace di coglierne la profondità esistenziale e la tensione verso l’invisibile"
L'istituto è stato selezionato per partecipare al Campus Scuola Futura promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito
Il Campus Scuola Futura rappresenta un’importante vetrina internazionale per le scuole italiane che si distinguono per innovazione, progettualità e apertura al mondo. La partecipazione del Liceo Montale conferma il percorso avviato negli ultimi anni sul fronte dell’internazionalizzazione, con numerosi progetti Erasmus+, gemellaggi europei, scambi culturali e percorsi di mobilità studentesca e docente.
Durante il soggiorno in Giappone, studenti e docenti del Montale avranno l’opportunità di confrontarsi con coetanei e istituzioni di altri Paesi, presentare esperienze didattiche innovative e approfondire tematiche legate all’educazione globale, alla sostenibilità e alla cittadinanza del futuro.
Per la scuola e per il territorio si tratta di un riconoscimento di grande valore, che sottolinea la capacità del Liceo Montale di coniugare radicamento locale e apertura internazionale, offrendo ai propri studenti opportunità educative di respiro europeo e mondiale.
Maria Milvia Morciano – Città del Vaticano
il Papa li definisce un “occhio che ascolta”
Per Francesco "L’artista è l’uomo che con i suoi occhi guarda e insieme sogna
annuncia un modo diverso di vedere e capire le cose che sono sotto i nostri occhi
la poesia non parla della realtà a partire da princìpi astratti
ma mettendosi in ascolto della realtà stessa"
Nel pomeriggio di mercoledì 2 aprile
presso l’Università Cattolica del Sacro di Milano
riceve il "Premio Montale Fuori di Casa" e nell'occasione viene ricordato quel 10 dicembre 1975
in cui Eugenio Montale vinse il Premio Nobel per la letteratura
la presidente del Premio Montale Adriana Beverini e il presidente di Fondazione Crocevia Giovanni Gazzaneo
Guido Oldani è il fondatore del "Realismo Terminale"
movimento letterario e artistico internazionale
aperto alle varie forme espressive dell’arte che
“ambisce a essere la rappresentazione critica e ironica della civiltà globalizzata degli anni Duemila
interpretando e descrivendo quegli aspetti del divenire storico-sociale che maggiormente caratterizzano il nostro tempo"
"Il Realismo terminale - si legge ancora - nasce dall’osservazione
di alcuni fatti macroscopici che si stanno verificando su scala mondiale e delle trasformazioni antropologiche che stanno generando in occidente e nelle società più avanzate del mondo”
Un tema che richiama la “drammatica preveggenza” presente fin dal libro-manifesto del poeta
quando Oldani osservava l’alterazione dell’esperienza del mondo
immersa in megalopoli accatastate che definisce “pandemie abitative” che attraggono intere popolazioni in fuga da guerre
miserie e carestie in cerca di rifugio in luoghi di apparente benessere e che sono artificiali
straripanti di merci e alterano la percezione della realtà
in un’era radicalmente diversa da ogni tempo precedente
che sta provocando una “frattura millenaria” con la natura
che è diventata “azionista di minoranza”
Il primato della realtà artificiale provoca quella che è un punto essenziale della poetica di Oldani
un’inversione di rapporti dove non è più la natura il punto di riferimento
di confronto degli oggetti ma proprio il contrario.
Il Premio Nazionale e Internazionale "Montale Fuori di Casa" è stato istituito nel 1996 da Adriana Beverini
scrittrice e giornalista già presidente del Parco letterario Eugenio Montale di Monterosso in provincia della Spezia
in ogni aspetto della sua esistenza: poeta
Il sottotitolo del Premio “Fuori di casa” rimanda proprio all'attività di giornalista e alle pagine dei viaggi l compiuti dal Premio Nobel come inviato del “Corriere della Sera” in Europa
Tali resoconti pubblicati sul “Corriere” sono poi stati raccolti dallo stesso Montale nel volume Fuori di casa
pubblicato la prima volta nel 1969 per Ricciardi
Il Premio si svolge nelle città dove Montale ha vissuto o alle quali ha dedicato poesie o scritti in prosa: Genova
Ma anche in altre centri dove il Premio viene invitato come Roma
può decidere di assegnare un Premio Speciale ad uno scrittore
artista o musicologo di fama internazionale
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giornata di Pasqua, il Parco archeologico di Montale dedicato alla civiltà delle Terramare apre le porte a un’esperienza sensoriale tutta nuova: per la prima volta sarà possibile “sentire” le case dell’età del Bronzo
grazie a un suggestivo allestimento sonoro ideato dallo studio Delumen di Modena
I visitatori lo scopriranno entrando nelle due capanne ricostruite sulla base dei dati di scavo: all’interno
i suoni delle attività quotidiane degli abitanti e dell’ambiente circostante accompagneranno il pubblico in un viaggio immersivo nel tempo
Un modo originale e coinvolgente per rivivere la quotidianità di un villaggio preistorico
l’attenzione si sposta su una delle tecnologie più antiche – e ancora oggi fondamentali – sviluppate dalla civiltà delle Terramare: la tessitura
Con “Trama e ordito” il parco propone un focus dedicato a una delle principali attività femminili dell’epoca
Maria Elena Righi del Museo Civico di Modena accompagnerà i visitatori alla scoperta delle fasi di lavorazione dei tessuti
e tessuti su grandi telai verticali a pesi
proprio come quelli ricostruiti nel museo all’aperto
Le ricerche più recenti confermano l’importanza del centro terramaricolo di Montale nella produzione di lana durante l’età del Bronzo: gli archeologi hanno rinvenuto oltre 4.000 fusaiole per la filatura e quasi 400 pesi da telaio in terracotta
Si stima che si potessero ottenere fino a 1.500 chili di lana all’anno
con una produzione potenziale di circa 1.000 tessuti annuali
destinati non solo all’uso locale ma anche agli scambi di materie prime preziose come stagno e ambra
Non mancherà un’attività dedicata alle bambine e ai bambini (età consigliata dai 6 ai 13 anni): al termine della visita
potranno realizzare tessuti colorati con piccoli telai in legno
utilizzando filati sgargianti ispirati ai colori naturali ottenuti dalle piante del territorio
Il Parco archeologico della Terramara di Montale prosegue la stagione di apertura fino all’8 giugno 2025
Il progetto della Provincia è stato preso in esame alla Fiera Nazionale Didacta
la più grande Fiera della Scuola in Italia che si svolgerà dal 12 al 14 marzo a Firenze
"La volta dell'ente provinciale pisano sarà il 13 marzo
con una tavola rotonda che illustrerà il percorso che portato alla nascita di un plesso innovativo
alla presenza anche di alcune scolaresche del Liceo 'Montale'" afferma il presidente Massimiliano Angori
"L’intervento per la realizzazione del 'Nuovo Montale' è stato finanziato con mutui BEI nell'ambito del Piano regionale triennale 2018-2020 di edilizia scolastica
oltre il successivo cofinanziamento della Provincia di Pisa per ulteriori 290.000 euro e il costo aggiuntivo per l’aggiornamento dei prezzi legato al rincaro dei materiali e dell’energia
per un totale di circa 11 milioni di euro" aggiunge la consigliera all'edilizia Scolastica Cristina Bibolotti
"La tavola rotonda di cui sarà protagonista la Provincia di Pisa il prossimo 13 marzo per la realizzazione del 'Montale' di Pontedera ha come obiettivo quello di portare a conoscenza degli operatori della pubblica amministrazione e della scuola
il percorso che ha portato ad avere nuovi spazi di apprendimento aperti
spazi che ora sono a disposizione di studenti e docenti
e di tutta la comunità scolastica" spiega Anna Cardoso della ditta GAM che ha realizzato il plesso.
"A circa due mesi dall'utilizzo del nuovo plesso
il bilancio è sicuramente positivo e i nostri spazi sono usati anche in modo versatile per accompagnare eventi formativi ed educativi ad ogni livello" aggiunge la Dirigente Scolastica Reggente professoressa Maria Papa
dalla superficie di circa 4.000 metri quadrati
suddivisi su tre livelli consiste di 34 aule che si vanno ad aggiungere alle 22 già disponibili nella sede attuale dell’istituto
sono presenti spazi di relazione utilizzabili sia come laboratori sia per attività alternative e momenti di aggregazione
il tutto completamente accessibile a qualsiasi tipo di utenza
alcune dotate di ampie terrazze idonee per lo svolgimento di attività alternative
conferenze e per lo sviluppo di percorsi cosiddetti green per i quali la scuola ha da tempo manifestato grande sensibilità
La scuola è stata concepita sulla base dei principi cardine dell’inclusività e della versatilità degli spazi
Il progetto è stato sviluppato in costante condivisione con la scuola
in un vero processo partecipativo a vari livelli di coinvolgimento
con la consulenza pedagogica di una professionista che ha permesso di ottenere un utilizzo degli spazi funzionale
dinamico e adeguato alle esigenze della didattica e alle specificità della scuola
è stato progettato per rispondere alle tematiche di risparmio energetico mediante sistemi di efficientamento sia dell’involucro che della componente impiantistica e che comprende anche un impianto fotovoltaico ad alto rendimento energetico
In occasione del weekend della Festa di Liberazione
il parco archeologico della Terramara di Montale duplica gli appuntamenti e propone una doppia apertura venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile con due eventi speciali che intrecciano archeologia
Venerdì 25 aprile la proposta per i visitatori è un viaggio nella storia del vetro
guidati dagli esperti di Officina Temporis
per scoprire come i nostri antenati producevano e lavoravano faïence (maiolica faentina)
già a partire dall’età del bronzo
Dalle indagini archeologiche condotte nelle terramare affiorano piccoli tesori: bottoni
Per i più piccoli (ma anche per i grandi con animo creativo) il laboratorio della giornata è un invito a creare ciondoli colorati ispirati alle antiche perle vitree – consigliato per bambine e bambini dai 6 ai 13 anni
Domenica 27 aprile è invece una giornata all’insegna dei colori naturali e delle piante tintorie
in collaborazione con Unimore e il suo dipartimento di Scienze della Vita
L’archeobotanica Rossella Rinaldi guida il pubblico tra le erbe spontanee di Montale per ricostruire il paesaggio dell’età del bronzo
A sua volta l’erborista Elisa Bevini svela le tante virtù delle piante
soprattutto quelle capaci di regalare pigmenti: verde da ortica e piantaggine
Un laboratorio creativo mette a disposizione di tutti – bambini e adulti – una tavolozza naturale e pennelli realizzati con rami
Le visite guidate al Parco – con partenza ogni 45 minuti – conducono il pubblico alla scoperta del villaggio di 3500 anni fa
accompagnati da archeologi e archeologhe esperti
compresi nel biglietto d’ingresso e senza prenotazione
consigliati per bambini e bambine dai 6 ai 13 anni
seguono ogni visita e permettono ai più giovani di conoscere giocando il mondo affascinante delle terramare
Approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale la mozione per valorizzare l’episodio modenese raccontato in un celebre mottetto de “Le Occasioni”
Una targa commemorativa da apporre “tra i portici modenesi” per omaggiare il poeta Eugenio Montale che a Modena trovò ispirazione per alcuni versi del mottetto “La speranza di pure rivederti”
È la richiesta che il Consiglio comunale rivolge all’Amministrazione approvando
la mozione dedicata al premio Nobel per la letteratura nel 1975 e che intende portare alla luce un frammento prezioso della identità culturale modenese
Il documento è stato presentato da Pd
Fratelli d’Italia e Modena per Modena
Federica Di Padova (Pd) ha ricordato come nel cuore del mottetto “La speranza di pure rivederti”
composto nel 1937 e pubblicato nella raccolta “Le Occasioni”
si annidino alcuni versi “ambientati” proprio a Modena
intrisi della malinconia d’amore per Clizia – all’anagrafe Irma Brandeis
critica letteraria e italianista statunitense – e di una visione simbolica che da decenni appassiona lettori e critici
Nel 1950 il poeta stesso svelò in un articolo sul Corriere della Sera l’origine concreta dell’ispirazione: una passeggiata estiva sotto i portici modenesi
l’incontro con un anziano in divisa che portava al guinzaglio due animali insoliti
“non lessi il nome di Modena senza associarlo a Clizia e ai due sciacalli”
propone di valorizzare questo legame tra la città e il poeta con l’apposizione di una targa
possibilmente proprio sotto quei portici che ispirarono i versi
riportando il testo del mottetto e un omaggio a Montale da parte di Modena
capace di restituire alla città un frammento poetico della sua memoria e di rendere visibile un legame che profuma di parole
Francesca Cavazzuti (Pd) ha voluto ricordare come Modena possa vantare tutta una serie di “illustri concittadini nel campo delle arti umanistiche
arrivando ad Antonio Delfini a cui è dedicata la nostra biblioteca principale
Ma anche altri letterati hanno frequentato la nostra città
A sua volta Dario Franco (Fratelli d’Italia)
citando altri due celebri componimenti del poeta: “Forse un mattino” e “Prima del viaggio”
ha spiegato l’adesione alla mozione “perché in questo mottetto si esprime un elemento fondamentale nella tematica di Montale
e cioè che la realtà è sempre schermo di qualcos’altro”
Appuntamento con la stampa alle 9,30 in via Guido Rossa
L’assessora all’ambiente e alla protezione civile Monia Monni sarà domani
a Montale (Pt) per un sopralluogo sugli interventi eseguiti in seguito all’alluvione di un anno fa
insieme al sindaco di Montale Ferdinando Betti farà un punto complessivo sulla situazione
Il ritrovo con la stampa è alle ore 9,30 in via Guido Rossa
Qui la posizione: https://maps.app.goo.gl/HpG3GmNiFwALDxqp7
AccediChi è povero anche se lavora
il Montale assegnato a BardottiIl Premio Montale Fuori di casa
eccezionalmente assegna nel 2025 tre premi per la...Il poeta Massimiliano Bardotti
Non ci sta a passare per "cattiva" la famiglia che in questi giorni è stata additata, in primo luogo sui social, come l’unica responsabile dello spegnimento delle campane del campanile di Montale. Anzi, secondo la testimonianza degli stessi, le cose stanno molto diversamente. A parlare sono due componenti della stessa famiglia additata come responsabile, Roberto e suo figlio Alberto M.
La nostra famiglia- continuano a raccontare Roberto e Alberto - assieme a un’altra decina di residenti ha quindi presentato una petizione in Comune e fatto una denuncia ai carabinieri.
La scorsa settimana, incontrandoci con sindaco e parroco, abbiamo appreso che il parroco voleva completamente spegnere le campane. Siamo stati noi, che abbiamo interloquito pure con il vescovo di Reggio Emilia, a suggerire di mantenere le suonate alle 8, alle 12, alle 16 e alle 20.
Inizialmente, per una questione di schede elettroniche, la cosa non sembrava possibile, poi invece si è arrivati a farle suonare alle 8, alle 12 e alle 20. Crediamo sia una soluzione sostenibile per tutti".
Ieri pomeriggio è tornato via social sulla questione anche il sindaco di Castelnuovo, Massimo Paradisi, che dopo avere incontrato il parroco Don Andrea ha scritto tra l’altro: "Ho invitato Don Andrea, fatte le opportune verifiche sia legali che tecniche, a riconsiderare tale decisione (di spegnere le campane, ndr)".
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Sabato 22 febbraio 2025, dalle 14.30, il Carnevale torna a Montale
Da Piazza Giacomo Matteotti partirà la sfilata per le vie del paese con il carro allegorico “Giramondo… i vestiti da tutto il mondo”
grande festa in Piazza Matteotti con musica e animazione per grandi e piccoli
accompagnata dai dolci tipici di Carnevale
la festa sarà posticipata a sabato 1 marzo
Associazione Culturale Rione Dore ODV
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Da ormai tre giorni le campane del campanile di Montale non suonano più per scandire le ore
Una diatriba tra i residenti della località di Castelnuovo: tra chi lamenta di essere disturbato dai rintocchi e chi invece vorrebbe mantenere attive le campane
Tra i due fuochi c’è don Andrea Gianelli: «La decisione è stata adottata a seguito delle proteste di una famiglia che vive vicino alla parrocchia
sono abituati a dormire di giorno e che vengono quindi infastiditi durante il sonno
- spiega il parroco - poi con soluzioni intermedie
Per diversi giorni il campanile ha suonato solo alla mattina
ma anche questa opzione non è stata presa di buon grado
Ho anche incaricato un ingegnere per capire il livello sonoro avvertito nella casa di questa famiglia
Nel cortile dell'abitazione il suono delle campane arriva a 52 decibel
e sono molti meno quindi quelli uditi all’interno della casa
Considerato che il valore massimo non deve superare i 72 decibel
i rintocchi erano abbondantemente entro i limiti sonori previsti dalla legge
pur essendo consapevole dell’importanza delle campane per la nostra comunità
L’orologio ha una funzione più civile che religiosa: è stato istituto secoli fa
quando nessuno aveva un orologio al polso o lo smartphone
Ora la sua utilità è superata
ma rimaneva il valore simbolico tradizionale
Voglio però precisare che nelle cerimonie religiose le campane rimarranno regolarmente attive»
La torre dell'orologio di Montale suonava solo durante il giorno
dalle 8 alle 21.30 con un quantitativo di rintocchi pari all’ora nel suo scoccare
Lo stop ha creato malumori nella cittadinanza: «Diverse persone si sono lamentate
sottolineando che è una tradizione che dura da 200 anni spezzata dalla volontà di una sola famiglia
Io mi trovo quindi a mediare tra due volontà: credo che attraverso il confronto e il dialogo si possa arrivare a una soluzione che metta d’accordo tutte le parti
Mi piacerebbe che con la famiglia che ha sollevato la polemica ci fosse un dialogo più costruttivo e che venga considerata le volontà dell'intera comunità»
La protesta contro la decisione del parroco ha investito una piccola parte della cittadinanza
«Alcuni cittadini - spiega il sindaco Massimo Paradisi - hanno depositato in Comune
una petizione per ripristinare il suono dell’orologio
Come sindaco mi limito a fare da mediatore per trovare una soluzione
il caso non è di competenza dell’amministrazione comunale
Auspichiamo che si possano trovare punti di incontro tra le due parti attraverso il dialogo e che non prevalgano toni verbali accesi
Non c’è una soluzione giusta o sbagliata
si deve adottare una scelta che possa ristabilire la tranquillità nella comunità
faremo di nuovo da mediatori in futuri tavoli che coinvolgano la cittadinanza e la parrocchia
Auspichiamo che la diatriba si possa risolvere nel più breve tempo possibile»
decorazioni tradizionali e un’atmosfera calorosa rendono il Natale a Montale un’esperienza magica per tutta la famiglia
Nel cuore del paese e nelle frazioni circostanti
eventi culturali e attività dedicate ai più piccoli regalano momenti indimenticabili per trasportarvi nella magia delle feste
Clicca qui per la locandina.
Circolo Arci di Montale – Tombola di Natale
Piazza Matteotti – Mago Goldman e la Magia della neve
Consegna doni da parte della Misericordia di Montale e Croce d’Oro
Ore – La Befana della Banda di Fognano
Comune di Montale
Sono passati 100 anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia di Eugenio Montale e le tematiche della raccolta risultano attuali e prepotenti
Il primo ostacolo da superare per concludere un percorso di studi che rappresenta un punto di partenza, un trampolino di lancio per il futuro. Non deve passare inosservato un fatto: sono passati 100 anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia di Eugenio Montale
Si tratta di un'opera straordinaria e immortale: rappresenta la cifra stilistica di un esponente cruciale della letteratura italiana ma non esistono documenti formali e testimonianze dirette da parte dell’autore rispetto alla sua genesi
Ossi di seppia è costituito da 23 liriche e corrisponde a una delle sezioni della prima raccolta di poesie di Eugenio Montale
non succede in maniera così lineare
Si nota più un’alternanza musicale di movimenti più distesi e meditativi e di sprazzi fulminei di immagini simboliche
Il modo di comporre di Montale impone una doppia riflessione: una sul piano metrico e un’altra su quello del contenuto
Quale migliore occasione per cogliere ogni sfaccettatura della cifra stilistica e umana di una persona un uomo e un artista
Fra le più accreditate c’è quella per la quale gli ossi di seppia - che sono residui calcarei di molluschi che il mare deposita sulla spiaggia - rappresentino una condizione esistenziale impoverita
Farebbe riferimento a una poetica degli scarti
Considerando anche il periodo storico che il mondo sta vivendo
è possibile che agli studenti venga chiesto di fare un parallelismo fra la poetica di Eugenio Montale e la condizione geopolitica internazionale attualmente in costante divenire
consigli e aggiornamenti per 500mila maturandi. Iscriviti ai canali social della maturità di Studenti.it:
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A 100 anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia di Eugenio Montale è d’obbligo ricordare quanto questa figura
abbia avuto un ruolo determinante (e quanto continui a essere attuale)
La sua è una poetica del negativo, nella quale il cosiddetto male di vivere viene rappresentata dalla corrosione dell'Io lirico tradizionale e del suo linguaggio
È un aspetto che viene indagato con maggiore attenzioni in Occasioni
in cui entra in gioco anche una poetica dell’oggetto
Montale si dedica allo studio di oggetti e immagini ben definite che spesso provengono dal ricordo e che sono destinate a scomparire
una raccolta di poesie che narrano degli anni della guerra e di quelli successivi
l’autore decide di dedicarsi alla critica e di mettere da parte la sua vena maggiormente artistica
Montale si ridà alla poesia dopo la morte della moglie
Nel 1967 viene nominato senatore a vita e nel 1975 riceve il Premio Nobel
un po’ a suggello della caratura artistica di un uomo che ha lasciato il segno nella letteratura italiana.
Ossi di seppia è la risposta negativa
il diario di un'estate alle Cinque Terre liguri
Appare evidente un rovesciamento che ha come figura centrale il mare
verso la quale Montale prova sia attrazione che repulsione
Il titolo fa riferimento alla struttura del pesce che
viene trascinato a riva fra i rifiuti che provengono dalla profondità marina
Il mare - che rappresenta la maturità - rifiuta
qualcosa di cui è rimasto affascinato ma che ormai è superato
Centrale è il tema del tempo della vita
che viene ridotto a simbolo dell'alienazione e del male ("il male di vivere”).
A 100 anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia, e con un tempismo perfetto in termini di attualità, torna la tematica del male. È il controcanto di un’esistenza priva di consistenza del primo Montale. È il male della “necessità”
la cui unica alternativa è il caso oppure il "miracolo" di un'apparizione (la figura femminile) che non è comunque riservato a sé
Non si tratta di fare i conti con i sentimenti dell’angoscia e della negatività emotiva
e si potrebbe chiedere ai maturandi di rintracciarla
in cui Eugenio Montale attua una costruzione filosofica di significato fenomenologico ed esistenziale
Gli studenti che dovranno sostenere l’esame di maturità 2025
dovranno cimentarsi con la prima prova il 18 giugno
Secondo quanto previsto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito
dovranno scegliere fra sette tracce differenti
La tipologia A riguarda l’analisi del testo
possono essere sia relative a un testo di prosa che a uno di poesia di un autore italiano vissuto fra l'Unità di Italia e oggi
La tipologia B riguarda il testo argomentativo
che da qualche anno sostituisce il saggio breve
tre tracce che possono essere d'ambito: artistico
La tipologia C della prima prova riguarda l’attualità ed è il cosiddetto “tema d’ordine generale”
Il MIM sceglierà due tracce diverse con argomenti che sono inerenti alle esperienze vissute dai maturandi e che riguardano questioni accadute nel recente passato o che sono ancora in corso
Con l’espressione anniversari letterari si intendono le ricorrenze che celebrano la nascita o la morte di scrittori e poeti che - attraverso le loro opere - hanno dato un contributo al pensiero passato e odierno
Sono molto importanti per non scordare le proprie origini
per tenere in mente chi ha voluto contribuire all’evoluzione della società
Sono un’occasione per riflettere sul tempo che passa inesorabilmente e per confrontarsi con testi di una levatura notevole
Nel 2025 ci sono diversi autori che meritano di essere citati
Si celebrano i 760 anni dalla nascita di Dante Alighieri
che con la sua “Divina commedia” si è guadagnato un posto permanente fra i più grandi letterati di tutti i tempi
l’autore - fra le altre - della celeberrima opera “I promessi sposi”
fra i poeti più formativi della scuola italiana
entrambi scrittori e pensatori che hanno lasciato un’impronta indelebile
Tra le possibili tracce che i maturandi di quest’anno possono trovarsi alla prima prova dell’esame di Stato ci sono altri argomenti altrettanto degni di nota. Potrebbero essere i versi e il pensiero di Ugo Foscolo a ispirare le analisi letterarie degli studenti
Se, invece, qualcuno vorrà sfruttare le tematiche di attualità, il Manifesto di Ventotene è fra le ipotesi più plausibili
del documento fondante dell’idea di Europa unita
e il ruolo dell’UE nel dibattito contemporaneo
è un argomento molto controverso e che spinge a una riflessione urgente (soprattutto da parte delle nuove generazioni)
Oltre agli anniversari letterari vanno menzionati anche quelli scientifici. È infatti il 70° anniversario della morte di Albert Einstein e il 100° della formulazione del principio di incertezza di Heisenberg
donna e scienziata dalle doti umane e professionali fuori dal comune
Servizio di Mondadori Media S.p.A su modello IA di ChatGPT
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La Provincia ha fatto il punto con Comune, dirigenza scolastica e consiglio d'istituto: durante le vacanza di Natale sarà ultimato il trasloco da Palazzo Blu
Confermata la consegna del nuovo Liceo 'Montale' di Pontedera, messo a punto dalla Provincia di Pisa, per la fine del 2024. Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione tra l'ente provinciale, la dirigenza scolastica e il consiglio di istituto, alla presenza dell'amministrazione comunale di Pontedera, per concordare le fasi di trasloco operativo.
"Abbiamo scelto di proseguire in questa fase di confronto partecipato, mettendo dei punti fermi, a partire dal fatto che verrà realizzato il trasloco dei materiali in regime di collaborazione tra l'ente provinciale e il personale scolastico durante le prossime vacanze natalizie, in modo che il nuovo plesso possa essere fruibile al rientro dalle vacanze di inizio gennaio 2025" afferma il presidente Massimiliano Angori.
"Un totale di 56 nuove aule, alla fine, che saranno messe a disposizione di oltre 1300 tra studenti e studentesse, lasciando liberi i locali attualmente occupati di Palazzo Blu, per i quali si cercherà di capire l'eventuale utilizzo futuro. Sottolineo che dal 14 novembre sono state avviate le operazioni di pulizia dei locali, e da oggi lunedì 18 novembre gli allacciamenti alla fognatura comunale".
È stata inaugurata la nuova scuola primaria nella frazione di Stazione di Montale
operativa dall’inizio dell’anno scolastico
La comunità attendeva questo momento dal 2015
quando la bufera rese inagibile la vecchia scuola
costringendo al trasferimento delle classi nella scuola media del capoluogo
Un traguardo significativo per il territorio e per le tante famiglie della zona
con il patrocinio del Comune di Montale e l’organizzazione congiunta dell’Aurora Montale e Gruppo Podistico Trekking e Camminate Croce Oro Montale
si recupera la gara podistica annullata domenica 16 marzo
si svolgerà lungo un percorso di 12 chilometri (per i competitivi) e ludico motoria di 7 chilometri
Il ritrovo della gara è fissato in piazza Matteotti alle ore 7,30 da dove alle ore 9 prenderà il via la gara
La quota iscrizione è di 8 euro per i tesserati alla Uisp e di 10 euro per tesserati Fidal e altri enti di promozione sportiva nazionale. Le iscrizioni vanno inviate all’indirizzo e mail auroramontale1975@gmail.com,mentre per i singoli le iscrizioni vengono accettate fino a mezzora prima della partenza della gara.
Saranno premiati con premi in natura 20 assoluti, 10 donne assolute, 20 veterani, 5 donne veterane, 7 veterani argento ,1 donna veterana argento, 3 veterani oro. Per i premi alle società verranno cosi distribuiti, alla prima società con maggior numero di iscritti il Trofeo Città di Montale, alla seconda Trofeo Pier Paolo Becheri, alla terza Coppa; le società al momento della conferma delle iscrizioni dovranno presentare una lista degli iscritti firmata da un responsabile.
Per informazione telefonare a questi numeri 3357438147-3384697182-3473737884.
Reportpistoia è un quotidiano on line che racconta gli avvenimenti che accadono nell'area dell'Alta Toscana (da Prato alla Versilia, passando per Pistoia e Lucca) e della Città metropolitana di Firenze; l'attività delle istituzioni, la politica, la cronaca nera lo sport, senza trascurare le più importanti notizie di interesse nazionale e internazionale. Di proprietà di Tuscanet Srl sb, il quotidiano è gestito da Image comunicazione&eventi
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Tanta apprensione ad Agliana per il livello dei torrenti. Chiuse per allagamento via Acqualunga, Calamandrei e Nerucci, nella zona industriale al confine con Pistoia. Permangono le annose criticità, come gli allagamenti del sottopasso di via Ferrucci e via Branaccia, via Reno, via Panaro e Parallela Sud. A Serravalle circolazione interrotta in via Catavoli e via Vallone per smottamenti. Ieri sera il livello dei torrenti aveva superato il livello di guardia in tutta la piana.
Pagina a cura di Giacomo Bini Daniela Gori e Piera Salvi
La nuova area attrezzata è stata realizzata dall’amministrazione comunale nell’ambito degli interventi di rigenerazione urbana che interessano la zona C1/2
Si è trasformata in una festa per bambine e bambini e in un’occasione per apprendere semplici ma importanti nozioni di educazione civica l’inaugurazione del nuovo parco ricreativo realizzato a Porto Torres nell'area compresa tra via Manzoni, via Montale, via Lussu e via Pertini che costituisce il primo tassello degli interventi di rigenerazione urbana portati avanti dall’amministrazione comunale nella cosiddetta zona C1/2.
All’inaugurazione ha preso parte anche l’ex assessora ai Lavori Pubblici Simona Fois che ha seguito il progetto fin dalla sua nascita insieme alla responsabile del procedimento Fabrizia Muzzu e al funzionario del settore tecnico comunale Silvio Cambula.
L’assessore Carta, in modo semplice e coinvolgente, ha anche spiegato alle piccole e ai piccoli turritani tutte le fasi che portano alla nascita di un parco attrezzato, dal reperimento delle risorse alla realizzazione, passando per la progettazione. «Tutti passaggi – ha sottolineato - in cui risulta fondamentale il gioco di squadra».
«Il completamento dell’opera – hanno concluso Carta e Muzzetto - rappresenta un passo significativo per la valorizzazione del quartiere e una risposta alla crescente domanda di spazi verdi, sicuri e inclusivi per tutte le fasce d'età».
Gli amministratori hanno ringraziato le bambine e i bambini per aver partecipato e aver ricoperto il ruolo di piccoli cerimonieri e, nell’ottica della promozione della cittadinanza attiva fin dalla più tenera età, hanno affidato loro un compito speciale: redigere il regolamento di fruizione del parco sotto l’attenta guida del corpo docente.
Piazza Umberto I, 07046 Porto Torres SS, Italia
Tutte le domeniche e festivi dal 15 settembre al 24 novembre
Alle visite guidate da uno staff di archeologi si associano dimostrazioni di esperti sui vari aspetti della vita che
ricostruita nel luogo stesso in cui è stata scoperta grazie a scavi archeologici del Museo
i laboratori per bambini e ragazzi progettati in relazione alle diverse tematiche
renderanno divertente ed efficace l’apprendimento di antichi saperi e nuove scoperte
Le visite sono guidate con partenza ogni 45 minuti.I laboratori sono consigliati per bambini da 6 a 13 anni
Consulta il programma delle iniziative e dei laboratori
L’ingresso è gratuito fino a 5 anni e oltre i 65 anni
per gli altri il biglietto ha un costo di 7 euro intero e 5 euro ridotto (riduzione del 50 per cento presentando la Fidelity Card del Parco di Montale)
Ingresso gratuito nelle domeniche 29 settembre
Evento culturale » Manifestazione artistica » Visita guidata
Via Vandelli (Statale 12 – Nuova Estense) - Montale Rangone - 41050
Il Parco è aperto dal 15 settembre al 24 novembre
tutte le domeniche compreso venerdì 1°novembre 2024
gratuito fino a 5 anni e dai 65 anni; riduzione del 50% ai possessori della fidelity card del Parco
Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?1/2Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2Vuoi aggiungere altri dettagli?1/2DettaglioInserire massimo 200 caratteriIndietroAvantiComune di Modena
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Comune di ModenaPiazza Grande 16 | 41121 Modena – Italia | P.I.00221940364
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Appuntamento domenica 13 aprile al Parco archeologico della Terramara di Montale dove grandi e piccoli sono invitati a scoprire — e provare con le proprie mani — un’arte antichissima: la realizzazione di cesti in salice
una tecnica tramandata da generazioni che affonda le sue radici nella Preistoria
L'appuntamento si intitola “Intrecci di salice” e prende spunto dai ritrovamenti archeologici che testimoniano l'uso del salice già oltre 3.500 anni fa
il salice era una preziosa risorsa per gli abitanti delle terramare: da esso si ricavavano corde
Accanto ai vasi in ceramica e agli oggetti in legno
i cesti in fibre vegetali svolgevano ruoli fondamentali nella vita quotidiana dell’età del bronzo
le archeologhe del parco mostreranno come si realizzavano questi manufatti
spiegando i gesti e i materiali usati nell’antichità
Bambine e bambini potranno partecipare a un laboratorio creativo
dove realizzare il proprio cestino intrecciato con fibre naturali
un’attività che unisce archeologia sperimentale e manualità
perché i cestini si riempiranno di ovetti di cioccolato
L’attività è inclusa nel biglietto d’ingresso e non richiede prenotazione
Le dimostrazioni e i laboratori si svolgono al termine di ogni visita guidata
che parte ogni 45 minuti circa dalla reception e si articola tra l’area archeologica e il museo all’aperto
dove si possono ammirare le ricostruzioni fedeli di due abitazioni dell’età del bronzo
Il programma di appuntamenti al Parco della Terramara di Montale prosegue fino all’8 giugno 2025
la vita e le tecniche di un passato remoto e
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L'indagato, un giovane italiano, era stato spesso visto in compagnia di minorenni, sia nel pomeriggio che in orario serale. La segnalazione ha dato il via a un'attività investigativa meticolosa da parte dei carabinieri, che hanno condotto osservazioni, pedinamenti e raccolta di testimonianze, delineando un vasto sistema di spaccio che operava nelle principali vie del paese e che aveva come target principale i giovani.
Le indagini hanno permesso di identificare circa 100 acquirenti. I numeri emersi dall'inchiesta sono impressionanti: in un solo anno, si stima che siano state effettuate circa 7.500 cessioni di cocaina e hashish, per un volume d'affari di circa 300.000 euro.
L'operazione si è conclusa con l'esecuzione di dieci misure cautelari disposte dall'Autorità Giudiziaria: cinque persone sono state arrestate e condotte in carcere, due poste agli arresti domiciliari e per tre è stato stabilito il divieto di dimora nelle province di Pistoia e Prato. Inoltre, è stata sequestrata preventivamente un'autovettura utilizzata da uno degli indagati, ritenuta provento dell'attività illecita.
· Città del Vaticano ·
È amara la conclusione di Montale che lascia intendere che potrebbe risultare inutile domandarsi quale sarà il destino delle arti. «È come chiedersi — dichiarava — se l’uomo di domani, di un domani magari lontanissimo, potrà risolvere le tragiche contraddizioni in cui si dibatte fin dal primo giorno della creazione, e se di un tale giorno, che può essere un’epoca sterminata, possa ancora parlarsi».
L'Osservatore Romano00120 Città del Vaticano.Tutti i diritti riservati
Questa poesia di Montale, “L’inverno si prolunga”, fa parte della produzione più matura del poeta ligure e racconta il senso di smarrimento dell’uomo moderno.
e lo si denota tanto nello stile quanto nel contenuto figlio dell’incertezza e della disillusione
che racconta il senso di smarrimento e i dubbi dell’uomo moderno
Non è strano che noi padroni e forse inventori dell’universo per comprenderne un’acca dobbiamo affidarci ai ciarlatani e aruspici che funghiscono ovunque
Pare evidente che i Numi comincino a essere stanchi de presunti loro figli o pupilli
Anche più chiaro che Dei o semidei si siano a loro volta licenziati dai loro padroni
“L’inverno si prolunga” non ha un titolo specifico
La denominiamo prendendo in prestito il primo verso del componimento
così come accade in molti dei testi appartenenti alla stessa opera: si tratta della terza poesia contenuta nella raccolta “Altri versi e poesie disperse”
pubblicata nel 1981 all’indomani della scomparsa dell’autore ligure
Questa, così come tutte le altre raccolte che compongono l’opera omnia del poeta, si possono leggere nel volume “Eugenio Montale. Tutte le poesie”
edito da Mondadori in vari formati per venire incontro alle esigenze di qualunque fruitore
Il disincanto nello stile riflette quello del contenuto
Lo stile di Montale in questa poesia è asciutto e tagliente
eppure carico di un’ironia sottile che si insinua tra le parole
rispecchia l’incertezza del pensiero e la disillusione del poeta
ma punteggiato da immagini che evocano un senso di distanza e incomprensione: il “contagocce” che scandisce l’avaro sole
gli “aruspici” che proliferano come funghi
La struttura stessa del testo si apre a una riflessione che sembra dissolversi nel vuoto
culminando in un’invocazione interrotta: il “Ma…” finale lascia il lettore sospeso
come se il poeta volesse suggerire una risposta impossibile o un dubbio irrisolvibile
“Non è strano che noi padroni e forse inventori dell’universo per comprenderne un’acca dobbiamo affidarci ai ciarlatani e aruspici che funghiscono ovunque?”
Il contenuto della poesia riflette il senso di smarrimento dell’uomo moderno di fronte all’universo e alla propria condizione
Eugenio Montale ironizza sulla presunta centralità dell’essere umano
“padrone e forse inventore dell’universo”
che tuttavia si ritrova incapace di comprenderne il significato senza affidarsi a falsi profeti e superstizioni
L’idea di un mondo ormai privo di certezze trascendenti si fa strada nei versi: gli dèi
potrebbero essersi dimessi dalla loro funzione
La poesia disegna così un panorama in cui non vi è più una guida né un ordine prestabilito: resta solo l’incertezza
espressa magistralmente in quell’ultima parola tronca che si perde nell’indefinito
Eugenio Montale nasce a Genova il 12 ottobre 1896 da una famiglia benestante
attraverso componimenti straordinari che hanno lasciato un solco indelebile nella storia della poesia
Ha vissuto in uno dei periodi più complessi della storia dell’umanità
e alcune delle sue poesie sono il risultato della violenza che ha visto e vissuto
mentre è ricoverato in una clinica a causa di una vasculopatia