Questo sito utilizza cookie di profilazione Se vuoi saperne di pi\u00F9 o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui<\/a> Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all\u2019uso dei cookie Montanaro dice sì al bacino di laminazione Giovanni Ponchia oggi può finalmente togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Sono soddisfatto per il risultato raggiunto” con la voce impastata di fatica e orgoglio Il bacino di laminazione a monte dei campi sportivi spiegato in ogni sede e ostacolato in ogni modo Un voto che ha del clamoroso: anche coloro che si erano schierati apertamente contro l’opera – persino i promotori della raccolta firme “NO CAVA PONCHIA” – hanno votato a favore invertendo la rotta dopo l’evento spartiacque del 17 aprile devastando aree a rischio e facendo riscoprire che il Fossasso non è affatto un rigagnolo “Per anni mi hanno ridicolizzato – racconta Ponchia – dicevano che bastava pulire i fossi che tanto non pioveva più… Poi però sono arrivate le piogge e allora anche i più scettici hanno dovuto aprire gli occhi.” 1223 cittadini avevano firmato per chiedere che il bacino si facesse tra cui l’intera maggioranza – tranne proprio i consiglieri Gallon e Pellegrino gli unici che avevano presentato osservazioni contrarie in Regione e che ora si sono impegnati ad approvarlo anche in Giunta “I miracoli accadono – dice Ponchia con sarcasmo – forse è l’attaccamento alla poltrona ma poco importa: il risultato è un successo.” fortemente osteggiato durante la campagna elettorale del 2024 (e nemmeno menzionato nel programma della nuova amministrazione Careri) sarà completamente autofinanziato da un privato utile alla sicurezza idrogeologica quanto alla riqualificazione paesaggistica Ponchia non si prende tutto il merito: “Ringrazio i consiglieri che mi hanno affiancato nei miei dieci anni da sindaco i dipendenti comunali che ci hanno creduto il Comitato Pro Alluvionati che ha saputo parlare ai cittadini con competenza e verità Abbiamo messo in piedi un partenariato pubblico-privato che farà scuola.” Quelle degli adesivi "NO CAVA PONCHIA" incollati persino nei banchi della chiesa quelle delle risate sguaiate durante le riunioni tecniche quelle di chi lo ha accusato di voler cementificare Montanaro quando invece l’obiettivo era proteggere e trasformare è tempo di guardare avanti: “INSIEME SI PUÒ SALVARE MONTANARO ma solo con chi ha davvero a cuore il paese e non le polemiche sterili.” sembra aver vinto la realtà: quella del fango che ritorna Ma anche quella di un progetto ingegneristico serio che ha saputo resistere al tempo e alle voci contrarie fino a farsi strada tra i voti del consiglio comunale Anche quelli che giuravano: “Quel bacino non si farà mai.” Rischio alluvione a Montanaro: l'ex sindaco depone l'ascia di guerra? Montanaro, il Consiglio comunale affronta il rischio alluvione tra petizioni inesistenti e vecchi progetti Che fine ha fatto il progetto del bacino azzurro a Montanaro? Dopo l'alluvione di giovedì 17 aprile, facciamo il punto sul "Bacinetto" di Montanaro Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce Direttore responsabile: Liborio La Mattina 3474431187 La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017 Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati L’utilizzo dei testi e delle foto on line è LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale MONTANARO - Ancora atti di vandalismo in Canavese A farne le spese questa volta è stata la colonia felina di Montanaro il cibo sbattuto ovunque e un telo strappato sono stati i volontari dell’associazione Cuore di gatto Odv Gli incivili sono entrati in azione nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 maggio «Questa mattina la casetta della colonia felina di via Don Minetti ossia ribaltata e spostata dal pallet su cui era stata poggiata Il cibo secco (crocchette) riverso e sparso ovunque Il telo posizionato a protezione della casetta in caso di pioggia strappato – spiegano dal sodalizio che si prende cura dei felini sul nostro territorio - La nostra presidente ha risistemato la casetta della colonia e ha segnalato l'accaduto alle autorità competenti affinché vengano individuati i responsabili e vengano presi provvedimenti contro di loro» recante “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” l'istituzione delle colonie feline è stata ufficialmente riconosciuta – concludono da Cuore di gatto Odv – E’ severamente vietato a chiunque ostacolare l’attività dei tutori; asportare o danneggiare oggetti utili per l’alimentazione e la cura dei gatti; allontanare o spostare i gatti di colonia dal proprio habitat Auspichiamo che episodi simili non si ripetano» il presidente del Fasano Ivan Ghilardi ha rilasciato un’indicazione chiara sul futuro della società biancazzurra annunciando i primi tasselli della prossima stagione “Non è stato semplice poter virare su Antonio Montanaro Ha rifiutato almeno 4-5 richieste dalla Lega Pro per venire a Fasano Paolo Sardo è una persona di un elevato spessore calcistico dobbiamo stoppare le richieste per chi deve entrare nella Lega dei 100 Contatti: info@antennasud.com Testata Antenna Sud 14: Registrazione Tribunale Bari reg Testata Antenna Sud 92: Registrazione Tribunale Brindisi reg Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione offrirti pubblicità o contenuti personalizzati e analizzare il nostro traffico Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono 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un'auto Su un'altra auto sono state trovate ulteriori macchie di sangue A terra sono stati trovati vari cocci di bottiglie di vetro verosimilmente usati come armi. Le forze dell'ordine sono intervenute per i rilievi del caso "Continuo a chiedermi che cosa debba ancora accadere in questa città - attacca su Facebook Verangela Marino capogruppo di Fratelli d'Italia in Circoscrizione 6 - prima che vengano presi dei seri provvedimenti Mentre qualcuno continua a minimizzare quanto accade in alcuni quartieri della città assistiamo quotidianamente a persone che perdono la vita Sarebbe opportuno che il sindaco, invece che andare a festeggiare il Ramadan tagliare nastri e fare bellissime passerelle elettorali incominciasse insieme al suo assessore alla sicurezza a interessarsi seriamente ai veri problemi che attanagliano la città" "Siamo stanchi di questi episodi - dichiara sempre su Facebook Domenico Garcea consigliere comunale di Forza Italia e vicepresidente vicario del consiglio comunale - non possiamo uscire la sera perché abbiamo paura che ci possa succedere qualcosa L'amministrazione comunale guarda inerte a un territorio senza controllo. Servono pattugliamenti antisommossa blitz e una presenza concreta sul territorio di uomini con l'aiuto di droni anche e soprattutto in Barriera di Milano" “Il gravissimo episodio di criminalità avvenuto in Barriera di Milano - replica il sindaco Stefano Lo Russo - ci pone ancora una volta di fronte alle drammatiche conseguenze del dilagare del consumo Una situazione critica rispetto alla quale siamo a disposizione del ministro dell’interno del prefetto e del questore e delle azioni che vorranno mettere in atto Sono temi che ci proponiamo di affrontare al più presto nell’ambito del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura Rimaniamo convinti che il tema della sicurezza urbana si possa affrontare efficacemente lavorando in modo integrato su più livelli istituzionali: quello della rigenerazione urbana e della sicurezza sociale su cui il Comune è attivo e sta investendo tutte le risorse che ha a disposizione quello del contrasto alla criminalità e alla delinquenza di competenza dei responsabili dell’ordine pubblico e quello sanitario per la gestione delle tossicodipendenze su cui è fondamentale il ruolo della sanità territoriale regionale si tratta di un fenomeno complesso da affrontare e serve l’impegno di tutti" Continua a leggere le notizie di TorinoToday, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale WhatsApp TORINO – Continua ad essere molto difficile la situazione meteo nel Piemonte settentrionale, con le situazioni più critiche nell’Ossola, nel Verbano e nel Canavese In serata si sono registrati allagamenti anche ad Agliè così come allagamenti sono segnalati a Foglizzo e Montanaro L’esondazione del torrente Chiusella in località Cappia a Traversella ha reso necessaria la chiusura del tratto terminale della Strada Provinciale 64 della Val Chiusella Intervenuto su segnalazione del Sindaco di Traversella e constatato l’allagamento delle sede stradale il personale della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino ha provveduto a posizionare la segnaletica che indica la chiusura dell’arteria In serata nel Canavese si sono rese necessarie anche le seguenti chiusure: – Strada Provinciale 69 di Quincinetto al km 13 in corrispondenza del sottopasso autostradale – StradaProvinciale 46 a Cuorgnè e Pont Canavese Nel Pinerolese le chiusure interessano le seguenti arterie di competenza della Città metropolitana di Torino: – Strada Provinciale 167 a San Pietro Val Lemina dal km 4+400 al km 6+500 per una frana al km 3+800 e per allagamenti in diversi tratti della carreggiata – Strada Provinciale 165 a San Secondo di Pinerolo al km 4+300 – Strada Provinciale 158 a Bricherasio per allagamento tra il km 8 e il km 10+542 – guado sul Pellice a Cavour lungo la Provinciale 152 tra il km 6+100 e il km 6+300 in via precauzionale – Provinciale 160 a Buriasco tra il km 0 e il km 3+800 per allagamenti causati dall’esondazione del torrente Lemina Ricorda Andrea Vuolo che “dal tardo pomeriggio è entrata ufficialmente nel vivo la perturbazione associata alla circolazione depressionaria denominata Hans con il vento di Scirocco in quota che sta determinando un imponente afflusso di aria umida e marcatamente instabile in direzione delle valli alpine piemontesi con il clou dei nuclei precipitativi che nelle prossime ore si concentrerà soprattutto tra il Canavese e la Valsesia” – prosegue – entro la tarda mattinata di giovedì si potranno accumulare altri 150-200 millimetri di pioggia localmente anche oltre i 250 millimetri sui contrafforti prealpini esposti perpendicolarmente al flusso portante da Est-Sudest alle medio-basse quote con nubifragi semi-stazionari e persistenti (anche temporaleschi) in grado di determinare estese criticità idrogeologiche e idrauliche piene ed esondazioni di numerosi torrenti e rii talora a carattere alluvionale tra Verbano e Canavese con potenziali ripercussioni anche verso le zone di pianura prossime ai corsi d’acqua” Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato Commento * document.getElementById("comment").setAttribute( "id" "a78cce481811168eb42ef6ee3810dce1" );document.getElementById("ebbd71d228").setAttribute( "id" borgo del Canavese poco distante da Torino si anima con la storica Fiera del Canestrello appuntamento imperdibile che unisce gastronomia Da giovedì 23 a lunedì 27 maggio 2025 il paese celebra il suo dolce simbolo con cinque giorni di eventi tra sapori tipici luna park e ovviamente canestrelli per tutti Ogni sera si potrà gustare la cucina locale grazie agli stand gastronomici con piatti della tradizione accompagnati da musica e animazioni Una settimana che mette al centro le eccellenze del territorio in un’atmosfera allegra e accogliente Il canestrello di Montanaro è molto più di una semplice cialda friabile: è parte integrante dell’identità del paese la sagra è nata per rendere omaggio a questa delizia tramandata da generazioni nelle famiglie del posto Realizzato con una ricetta antica e riconoscibile per la classica trama “a cestino” il canestrello veniva spesso usato come bomboniera nei matrimoni Tra gli ingredienti che ne definiscono il carattere: farina croccante: conquista per semplicità e gusto il canestrello è stato inserito nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino confermandone il valore storico e gastronomico che un tempo ospitava anche una torre adibita a zecca voluta dal Cardinale Bonifacio Ferrero la chiesa seicentesca di Santa Maria Assunta rendendo la visita un’esperienza completa I canestrelli di Montanaro si distinguono per la loro sottile croccantezza e un profumo delicato che invita all’assaggio più intensa ma ugualmente irresistibile Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Torino e dintorni Mentelocale Web Srl - Piazza della Vittoria 6/6 - Genova Testata giornalistica registrata al Tribunale di Genova nr Iscrizione al Registro delle Imprese di Genova n.02437210996 - R.E.A di Genova: 486190 - Codice Fiscale / P.Iva 02437210996 Copyright © 2023 (V3) - Tutti i diritti riservati La nostra azienda nel corso del 2022 a fronte della domanda di agevolazione presentata in data 05/08/2020 a valere sull’Azione 3.1.1 "Covid19" del POR FESR 2014-2020 ha ricevuto il sostegno finanziario dell’Unione Europea per la realizzazione di un programma di investimenti in macchinari impianti e beni intangibili e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale "Covid19 – Adeguamento processi produttivi delle PMI" un geniale imprenditore nella periferia dell’Europa La sera del 21 giugno ricevo una telefonata da Peppino Montanaro che mi comunica di avere scritto un libro di memorie della sua vita e che Pur se lusingato e onorato dalla sua proposta gli confessai che di prefazioni non ne avevo mai scritta una prima d’ora e che quindi ero la persona meno indicata anche perché non c’è alcuna affinità professionale tra me e lui In origine conoscevo Peppino come grande amico di mio fratello Pietro Ricordo poi che nel 1967 papà affidò proprio a Peppino la cui officina metalmeccanica era già all’avanguardia per i materiali e per le vernici utilizzati nella produzione dei serramenti la costruzione e la messa in opera degli infissi esterni del primo piano di casa nostra Ho poi avuto occasione di conoscerlo più a fondo di frequentarlo e di diventarne amico grazie a Roberto Caprara e ad Elisabetta Pasanisi immancabilmente rendeva visita a Peppino e toccava a me accompagnarlo al Villino Santa Croce Elisabetta Pasanisi mi ha parlato degli anni ‘50 quando il Villino Santa Croce si trasferiva da Tricase a Massafra nel Villino dello zio Leo per i mesi estivi A lei piaceva trascorrere il giorno più nella masseria con Peppino e i suoi fratelli anziché nel Villino beveva l’acqua attinta dal pozzo usando per bere il secchiello dal quale bevevano tutti Elisabetta ricorda che la madre di Peppino diceva di avergli fatto mangiare il cuore di una rondine Secondo la leggenda chi avesse mangiato il cuore di una rondine avrebbe avuto un carattere speciale In effetti Peppino nella sua vita ha volato molto in alto pur avendo sempre vissuto nella sonnacchiosa Massafra paese che non riusciva a scrollarsi di dosso usi e tradizioni della Civiltà contadina mentre l’Italia si era già aperta al boom economico e alla industrializzazione Peppino nasce come imprenditore nei primi anni ’60 quasi contemporaneamente all’industria pubblica che in termini di spreco di risorse non ha eguali e che da decenni è in perenne crisi mentre la KIKAU e le altre imprese fondate dall’A. rappresenta il lungo apprendistato in cui l’Autore descrive le più diverse esperienze di lavoro fatte come garzone (sarto agricoltore-muratore-costruttore di impianti irrigui e lavoratore metalmeccanico presso altre officine) Il secondo descrive la tumultuosa e frenetica attività imprenditoriale iniziata nel 1963 con l’apertura della sua officina metalmeccanica che si conclude nel 1983 con l’ingente investimento per informatizzare l’azienda passando per la costituzione della Mec Motor Srl seguita dalla gestione della concessionaria Renault e dalla messa a punto del rivoluzionario impianto di verniciatura delle barre di alluminio di sei metri che ha commerciato per tanti anni in condizioni di monopolio Il terzo è caratterizzato dalla nascita del marchio KIKAU e dei suoi prestigiosi traguardi non ultimo quello dell’acquisto del Villino Sansonetti-masseria Santa Croce e con l’acquisto di alcune storiche masserie: Canonico Maglio la fondazione di Kikau Store sulla statale Appia con la sua Scatola Nera e della azienda viti-vinicola Amastuola che esporta i suoi pregiati vini biologici in tutto il mondo Naturalmente questi brevi accenni sono solo alcune delle tracce narrative che il libro offre per non togliere al lettore il piacere di leggere gli aneddoti le curiosità e i tanti episodi di vita molto interessanti La genialità dell’Autore emerge da tutte le attività svolte nella sua vita e dalla formazione a livello universitario ottenuta partecipando a tutte le fiere in Italia e in Europa Questo libro non è scritto con la pretesa di esaltare le capacità imprenditoriali dell’Autore per dire agli altri quanto sono bravo bensì per dimostrare che si può fare con successo impresa al Sud (pur con tutte le sue criticità rispetto al Nord) costruendo il proprio futuro attingendo al tesoro del proprio cervello restando caparbiamente qui anziché trasferire al Nord la propria attività pagando onestamente le tasse sugli utili guadagnati Nello stesso tempo è un libro che insegna un metodo replicabile da tutti per ottenere gli stessi risultati cioè mirare sempre più in alto degli altri competitori conoscere come producono le imprese del settore prima di fondare la propria essere all’avanguardia adottando le nuove tecnologie e/o creandole ad hoc con l’obiettivo di ottenere un prodotto unico È un messaggio quello di Peppino ricco di speranza e di amore nei confronti delle nuove generazioni che emigrano sradicandosi dalla loro terra natìa Giulio Mastrangelo (a sua volta autore di vari libri) Laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova svolge l’attività di avvocato libero professionista Da sempre impegnato nel mondo delle associazioni (cattoliche promuove e organizza iniziative dirette alla tutela e alla valorizzazione dei beni naturali archeologici artistici e storici del territorio e per il recupero di antiche tradizioni popolari Presidente dell’Archeogruppo “Espedito Jacovelli” (ha sede presso il Santuario Madonna di tutte le Grazie) per il quale ha anche curato il “Bollettino n Nelle foto: 1) Peppino Montanaro con la figlia Ilaria 2) Copertina libro “L’innovazione fatta bellezza”.3) Giulio Mastrangelo che offre voce a tutte le fonti di informazione email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione.  rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati.  Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.  Google Tag Manager è un servizio di gestione dei tag fornito da Google Ireland Limited.I dati inviati vengono collezionati per gli scopi di personalizzazione dell'esperienza e il tracciamento statistico. 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Nei giorni scorsi, il sindaco Federico Ropa, la vicesindaco Susanna Rossi Torri e l’assessore Sara Sandrolini gli hanno consegnato un attestato di benemerenza con medaglia. "E’ arrivato il mio momento per fermarmi – afferma Ilvano Prostrati -. Mi dispiace che nessuno si sia fatto avanti per rilevare un’attività che mi ha dato e che potrebbe ancora dare tante soddisfazioni. Ho avuto qualche contatto, ma quando hanno sentito che io aprivo al mattino alle 6 il discorso si è chiuso lì. Sono disposto a regalare l’attrezzatura, ogni cosa, ma nessuno pare interessato". Prostrati ha in negozio 90 articoli di giornale che parlano di lui. La notorietà dei suoi prodotti è vasta. Con le sue specialità ha partecipato alla ’Prova del Cuoco’ con Antonella Clerici, è stato intervistato da Rai News 24 e da altre emittenti nazionali e locali. Le crescentine alla cunza de Il Montanaro sono andate anche dall’altra parte del mondo: nel 2010 le portò in Giappone. E, anche in quella terra lontana, il successo fu immediato. Nel settembre 2021 spopolarono durante le giornate del Festival del cinema di Venezia. Era il quinto anno consecutivo che portava questa specialità nella città lagunare, assieme a prosciutti, salami e suoi prodotti preparati con le mani sue e dei suoi familiari, riscontrando un successo straordinario. A Venezia, la degustazione avvenne in un luogo esclusivo, un ambiente da favola che si allungava in parte sulla terra ferma e in parte fluttuava sulle onde del mare sulla storica imbarcazione che Pier Paolo Pasolini condivise con il pittore Giuseppe Zigaina, utilizzandola come luogo d’ispirazione per le sue opere. Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati * Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value" Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati Rischio alluvione a Montanaro: l'ex sindaco depone l'ascia di guerra Con questo articolo proseguiamo il lavoro di ricostruzione del decennio 2014-2024 stiamo cercando di ricostruire i diversi tentativi operati in dieci anni dal sindaco Giovanni Ponchia di realizzare l’opera che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto mettere in sicurezza buona parte del territorio montanarese: un bacino di laminazione delle acque del rio Fossasso concepito prima nelle cave Ronchi a Est della ferrovia (progettista geologo Sassone) poi in terreni comunali a Ovest (progettista studio ENDACO) infine in terreni comunali più terreni privati (progettista società ALLARA) In precedenti articoli li abbiamo chiamati “dieci anni perduti” perché in quel decennio il sindaco Ponchia non solo non ha concretamente realizzato il bacino ma non è neanche arrivato ad avere fra le mani un progetto approvato dalla Regione Scrivendo che Ponchia “non ci è riuscito” non intendiamo addossare tutte le responsabilità all’ingegnere Sicuramente ha incontrato ostacoli: resta il fatto che dopo dieci anni siamo al punto di prima perché per decisione del Comune non è stato fatto neanche il 4° lotto dello scolmatore LO STUDIO ENDACO: LE OPERE MINORI CHE BISOGNA FARE Abbiamo ora recuperato lo studio che nel giugno 2022 l’eporediese Studio ENDACO dell’ing In quel 2022 il sindaco Ponchia aveva già messo da anni al lavoro ALLARA ma continuava a pagare le parcelle a ENDACO che correttamente seguitava a svolgere il lavoro che il Comune gli aveva commissionato Ecco perché ci siamo permessi di chiamare il Comune di quel decennio un “progettificio” Il documento ENDACO è intitolato: “Studio di verifica che le misure di messa in sicurezza del territorio abbiano raggiunto l’obiettivo di minimizzazione del rischio ai fini della fruibilità urbanistica delle aree interessate” cioè delle grandi opere come il 4° lotto dello scolmatore e i vari progetti di bacino di laminazione ideati dall’amministrazione Ponchia in attesa della realizzazione della grande opera quasi decisiva si possono e si potevano eseguire in minor tempo riducendo così il rischio esondazione Facciamo notare che per il Comitato di Difesa Ambientale occorrono perlomeno dieci anni per arrivare alla conclusione delle opere maggiori dal progetto al collaudo: nel frattempo era ed è opportuno cercare di fare almeno quelle “minori” Conseguentemente ENDACO indica un “piano di interventi”: “Oltre al canale scolmatore Nord sono stati individuati i seguenti interventi da realizzarsi nell’ambito del territorio comunale a completamento della sistemazione idrogeologica (…): pulizia e rimodellamento alveo Rio Fossasso (int adeguamento manufatto di immissione nella Gora Baina (int ripristino funzionalità idrauliche sottopassi Gora Baina [in realtà Gora di Chivasso] ferrovia e strada provinciale (int formazione bacino di laminazione Gora Baina (int convogliamento ed evacuazione acque meteoriche zone S rimodellamento alveo ed adeguamento sezione di deflusso Gora Baina (int prolungamento in direzione sud dell’arginello in sponda sinistra del canale scolmatore Nord (int in riferimento a queste opere e interventi da effettuare nel solo territorio di Montanaro: “La realizzazione di tale piano di interventi consentirebbe la mitigazione del rischio idraulico in tutto il territorio comunale come rappresentato nella Tavola AT/F/01.06 di PRGC ‘PLANIMETRIA AREE ESONDABILI CON OPERE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO’ che illustra le condizioni di rischio idraulico residuo a seguito della realizzazione degli interventi di mitigazione succitati” ENDACO raccomanda infatti di lavorare in una prospettiva territoriale più ampia in sinergia con altri Comuni e con consorzi irrigui come quello di Caluso Sia perché i rii che attraversano Montanaro (Fossasso Denoglia) nascono in parte nei Comuni a monte sia perché questi rii debbono venire considerati come parte di un sistema di mitigazione del rischio idraulico di dimensioni sovracomunali il Consorzio di Caluso aveva manifestato la propria disponibilità a lavorare insieme già nel 2020: un episodio sul quale torneremo Ricordiamo di nuovo che questo studio ENDACO è del giugno 2022 Pochi giorni fa il Comitato di Difesa Ambientale ha chiesto all’ex sindaco Ponchia: quali di queste opere o interventi sono stati realizzati Si rivolge anche all’amministrazione Careri: se non sono stati attuati Scrive lo studio ENDACO: “non essendo state realizzate opere di mitigazione sul rio Fossasso risultano totalmente invariate le condizioni di rischio idraulico nel settore orientale” del territorio comunale Prendiamo ad esempio le condizioni delle fognature: “Adeguamento sistema di raccolta Si tratta di un intervento di altra natura finalizzato ad evitare allagamenti puntuali determinati non già dalla rete idrografica superficiale bensì da acque meteoriche non collettate” Anche questo mancato intervento è stato rilevato dal Comitato di Difesa Ambientale: “Ci chiediamo… perché non sia stato intrapreso in tutti questi anni un piano di collaborazione con SMAT per potenziare le fognature come previsto dal PRGC neppure per esempio in piccola parte quando è stato rifatto il manto stradale di via Cesare Battisti numerosi concittadini si pongono questo interrogativo (a cui chiediamo risposta all’ingegner Ponchia)” permangono “le criticità idrauliche connesse alle esondazioni del rio Fossasso nella parte orientale dell’abitato che come capitato nel corso degli eventi alluvionali storici possono interessare anche aree della porzione occidentale (zone San Rocco – Sant’Anna)” La questione del rio Fossasso ricorre ovviamente in tante altre pagine dello studio ENDACO Lo studio non si esprime sull’alternativa fra 4° lotto dello scolmatore e bacino di laminazione In questo documento ENDACO non pretende di sentenziare se sia meglio il 4° lotto dello scolmatore o il bacino di laminazione che il 4° lotto non è stato fatto per scelta del Comune fin dal 2013 e pure il bacino di laminazione non è ancora stato costruito Le due opere principali erano in alternativa: dopo dieci anni di amministrazione Ponchia non c’è né l’uno né l’altro ENDACO non si pronuncia sulle due opere principali perché questo suo studio ha un altro scopo come abbiamo già scritto: questo studio è finalizzato a indicare le opere minori che occorre fare E in mancanza di queste opere il rio Fossasso è talvolta pericoloso riportiamo per intero un lungo passo dello studio tratto dal paragrafo “Scenari di esondazione in assenza di interventi”: “Le esondazioni del Rio Fossasso interessano principalmente la parte orientale del concentrico ad ovest del rilevato ferroviario a defluire interamente nel tratto intubato superato il terrazzamento che lo separa dal bacino occidentale stimata in circa 1/3 di quella complessiva per un evento con tempo di ritorno 200 anni La porzione più settentrionale del territorio Comunale situata ad est della ferrovia è protetta dalle esondazioni del Rio Fossasso dallo stesso rilevato In tali aree non si evidenzia la presenza di altri corsi d’acqua ad esclusione di alcuni fossi di modesta rilevanza; inoltre visto l’andamento planoaltimetrico del territorio si può supporre che non si verifichino significative inondazioni provenienti dai territori posti a nord-est Eventuali modesti fenomeni di esondazione sono da attribuire all’inefficienza dei sistemi di raccolta convogliamento ed evacuazione delle acque meteoriche le verifiche idrauliche hanno evidenziato che il rilevato ferroviario può essere sormontato dalle acque del Rio Fossasso I territori ad est della ferrovia a ridosso del rilevato possono essere interessati da modeste esondazioni anche per eventi di entità inferiore a causa di contributi idrici provenienti dai manufatti che attraversano il rilevato stesso.” Avevamo scritto che la precedente amministrazione aveva perso dieci anni perché non era riuscita a fare né il 4° lotto dello scolmatore né il grande bacino di laminazione l’ingegner Ponchia ha perso molti anni anche riguardo alle opere minori: anche queste le ha realizzate solo in parte Fortunatamente l’ultimo consiglio comunale si è svolto in un clima di collaborazione fra amministrazione e opposizione Il consigliere Ponchia ha momentaneamente deposto l’ascia di guerra La raccolta firme del Comitato Alluvionati è transitata in consiglio con destinazione Regione Tutti attendono fiduciosi che Allara mandi al Comune il progetto corretto in base ai 21 punti critici rilevati dalla Regione che tutti i santi giorni su Facebook attacca tutto il mondo – Careri – si è concesso una mezza giornata di riposo Montanaro: chi si deve dimettere, Careri o Ponchia? MONTANARO - Domenica 27 aprile i due judoka Marco Brucculeri e Francesco Quattrone hanno conquistato un prestigioso secondo posto al Gran Prix di Castel Maggiore a Bologna Dopo l’oro vinto a Catania a febbraio e l’argento conquistato a Pordenone a marzo la coppia si conferma ad altissimi livelli I due sportivi canavesani mostrano segni di progressivo miglioramento gara dopo gara Una bella soddisfazione per i due talentuosi atleti che sono contenti di poter far parte di una squadra regionale affiatata dove non contano solo le vittorie ma soprattutto il valore umano e l’unità del gruppo Brucculeri e Quattrone ora si preparano con il team regionale di kata per il campionato nazionale Fijlkam kata che si svolgerà a giugno presso il palazzetto Pala Pellicone del centro olimpico federale Fijlkam di Ostia i due judoka sono anche insegnanti federali Fijlkam Il Fasano programma già la prossima stagione Dopo aver annunciato l’inserimento di Facundo Ganci nello staff dirigenziale il club del Presidente Ivan Ghilardi è pronto ad annunciare anche l’ingaggio di Antonio Montanari come direttore sportivo e di Paolo Sardo come direttore generale è un ds particolarmente apprezzato in questa categoria ed è reduce dalle esperienze di Bra e Varese dove ha scoperto diversi talenti è una figura di grande spessore nel calcio nazionale e internazionale avendo lavorato accanto a diversi personaggi di rilievo e accanto a club della massima serie Montanaro celebra le Donne Costituenti: inaugurata una stele per ricordare chi ha scritto la storia della Repubblica Un 1° maggio dal doppio significato quello celebrato a Montanaro dove accanto alla Festa dei Lavoratori si è scelto di onorare anche le madri fondatrici della Repubblica italiana In una cerimonia sobria ma densa di significato è stata inaugurata questa mattina una stele in memoria delle Donne Costituenti le 21 donne elette all’Assemblea Costituente nel 1946 protagoniste di una stagione irripetibile di rinnovamento democratico e di riconquista dei diritti A chiedere fortemente questo gesto di riconoscimento sono stati la sezione locale dell’ANPI e il sindacato pensionati SPI-CGIL in dialogo diretto con il Comune di Montanaro L’iniziativa è stata portata avanti anche grazie all’impegno dell’ex sindaco Riccardi o Massa che ha sottolineato come la memoria non debba mai essere celebrata solo con le parole La stele commemorativa è stata collocata in uno spazio centrale della cittadina proprio per rimarcare l’importanza civica e collettiva della scelta non relegata a celebrazione episodica ma inserita in un più ampio percorso di valorizzazione della memoria democratica e femminile ma anche un invito alla riflessione permanente sul ruolo che le donne hanno avuto – e devono continuare ad avere – nella costruzione delle istituzioni e nella difesa dei valori costituzionali troppo spesso dimenticate nei racconti ufficiali cittadine coraggiose che contribuirono in modo determinante alla stesura della Carta Costituzionale imprimendo nella legge fondamentale i principi di uguaglianza in un momento storico in cui la democrazia vive nuove sfide e i diritti delle donne sono ancora oggetto di attacco e compressione è un atto di lucidità politica oltre che di giustizia storica i rappresentanti dell’ANPI e dello SPI-CGIL hanno ricordato il significato di una memoria che non è nostalgia Il lavoro delle Donne Costituenti – da Nilde Iotti a Teresa Noce da Lina Merlin a Maria Federici – è stato evocato non solo come esempio da onorare ma come radice da cui far germogliare nuove forme di partecipazione e rappresentanza Masino fiorisce: torna la Tre Giorni per il Giardino, 4 giorni tra piante rare, cultura green e biodiversità Case lesionate dalla frana e paura a Castellamonte: “Famiglie a rischio, la Regione intervenga subito” (VIDEO) Tragedia di Pasquetta: sabato 3 maggio l'ultimo saluto a “Franchetto dei Pogliani” CHIVASSO - Si chiamava Giovanni Pagliano, il 79enne residente a Montanaro che è morto nel pomeriggio di ieri, lunedì 21 aprile 2025, giorno di Pasquetta, a seguito di un terribile incidente stradale avvenuto in frazione Boschetto di Chivasso I carabinieri hanno ricostruito lo schianto L'uomo era in sella ad una motocicletta da enduro quando all'improvviso ne ha perso il controllo andando a sbattere violentemente contro il muro di una casa all'uscita di una rotonda viaggiava anche il nipote 17enne che ha riportato la frattura di un polso ed è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Chivasso Dopo l'incidente il ragazzo ha preso la moto per raggiungere l'abitazione e avvisare la famiglie di quanto accaduto ha potuto soltanto constatare il decesso del pensionato In corso le indagini del caso da parte dei carabinieri della compagnia di Chivasso Per rimanere sempre aggiornato con le notizie di Quotidiano Canavese, scarica la nostra APP gratuita disponibile sugli store online per tutti i telefoni smartphone oppure iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere sul telefono gli aggiornamenti Il Consiglio comunale è stato convocato lunedì 28 aprile alle ore 20,30 Sono 11 i punti all’ordine del giorno: i primi sette riguardano l’ordinaria amministrazione del Comune I punti dall’ottavo al decimo concernono invece il rischio alluvione e le misure per mitigarlo L’ottavo punto stabilisce che il consiglio eleggerà una commissione consiliare dedicata al “Progetto del bacino di laminazione multiscopo a monte dei campi sportivi” Il nono e il decimo punto riguardano due mozioni presentate dal gruppo consiliare “Salviamo Montanaro” capeggiato dall’ingegner Ponchia (l’undicesimo è costituito dalle comunicazioni del sindaco) i consiglieri di “Salviamo Montanaro” chiedono che il consiglio comunale approvi la petizione del Comitato Pro Alluvionati che approvi “quanto richiesto dai cittadini firmatari della petizione pro bacino di laminazione a monte dei campi sportivi” Peccato che nell’ordinamento del Comune di Montanaro l’istituto della “petizione” non esista per le forme di partecipazione dei cittadini lo Statuto rinvia ai regolamenti comunali Sono due i regolamenti che riguardano la partecipazione ma in nessuno dei due c’è traccia di qualcosa come l’istituto della “petizione” che invoca ogni giorno “la petizione” e incalza il sindaco Careri affinché la approvi e la mandi in Regione per introdurre la petizione nello statuto o nei regolamenti e anche per quanto riguarda le forme di partecipazione in dieci anni non ha provveduto a dotarle di regole precise se per il Comune la petizione semplicemente non esiste che cosa sono le firme del Comitato Pro Alluvionati Il Comitato ha creduto di fare una petizione e invece ha fatto una semplice raccolta firme informale L’ingegner Ponchia chiede anche che l’amministrazione Careri mandi la “petizione” alla Regione Ma in Regione si guarderebbero in faccia stupiti: che “petizione” è questo pacco di fogli con tante firme provenienti da un Comune dove la “petizione” non esiste “Salviamo Montanaro” chiede che il sindaco e la giunta approvino “velocemente” il progetto del bacino di laminazione. “Velocemente” Ma Ponchia ci ha messo dieci anni a fare progetti la Regione lo ha giudicato talmente imperfetto che lo ha rimandato indietro sottolineando con la matita blu 21 criticità in gran parte di natura ambientale in dieci anni Ponchia non solo non è riuscito a realizzare il bacino di laminazione promesso fin dal 2013 ma non è riuscito nemmeno a farsi approvare il progetto Forse non è del tutto demerito suo (il Covid Nella seconda mozione “Salviamo Montanaro” chiede che la giunta nomini un “rappresentante tecnico del Comune… per la partecipazione alla prossima conferenza dei servizi” Non sappiamo se “Salviamo Montanaro” ha già un nome da proporre In una dichiarazione apparsa il 15 aprile nella pagina facebook “Ex sindaco di Montanaro e gruppo consiliare Salviamo Montanaro” il gruppo chiede al sindaco Careri di nominare l’ing Giovanni Ponchia “tra i rappresentanti del Comune di Montanaro che parteciperanno in Regione Piemonte ai lavori della Valutazione di Impatto Ambientale” Perché l’ingegnere “grazie alla sua competenza in materia ha seguito il progetto in questi anni” ha seguito il progetto per ben dieci anni senza riuscire nemmeno arrivare all’approvazione del progetto… LETTERA APERTA del COMITATO di DIFESA AMBIENTALE di MONTANARO al Sindaco dr all’Amministrazione Comunale e al Consigliere ing.Giovanni Ponchia egregi consiglieri,L’imponente evento del 17/4/2025 e su questo eravamo e siamo tutti d’accordo che esiste un rischio idraulico residuo.In attesa di opere idrauliche di completamento di quanto già iniziato a salvaguardia del paese con i primi 3 lotti dello scolmatore per la realizzazione delle quali ci vorranno diversi anni è importante leggere approfonditamente lo studio di verifica degli ingg cosiddetto collaudo del III lotto dello scolmatore.Riteniamo che tale documento sia di fondamentale importanza per poter valutare di intraprendere azioni che fin da subito o comunque in un tempo più breve di un decennio possano parzialmente mitigare il rischio idrogeologico nel caso che si verifichino nel frattempo eventi analoghi o maggiori rispetto a quello del 17-4.Lo studio di verifica suddetto elenca le opere fatte sul territorio previste dal piano generale di mitigazione del rischio idraulico elenca inoltre quelle previste che non sono state realizzate: completamento del IV lotto e opere complementari.Elenca le opere che sono state fatte a monte a Foglizzo e sul torrente Orco e avverte che il rischio idraulico è influenzato dalla gestione di organi di regolazione esterni al comune avvisa che la mitigazione del rischio idraulico è influenzato da una corretta gestione degli organi di regolazione sul canale scolmatore avvisa che risultano invariate le condizioni di rischio idraulico nel settore orientale avvisa che qualsiasi opera realizzata non può che mitigare il rischio e che le opere idrauliche non possono in nessun modo compensare problematiche di allagamento connesse al malfunzionamento delle reti fognarie di collettamento delle acque.Vi invitiamo tutti a riflettere sul fatto che le azioni per contenere alluvioni ed allagamenti debbano essere prese su più fronti.Il P.G.R.C sancisce da più di un decennio che alcune zone del paese necessitano di interventi di miglioramento e manutenzione rete di drenaggio a scala locale.Ci chiediamo dunque perché non sia stato intrapreso in tutti questi anni un piano di collaborazione con la S.M.A.T per potenziare le fognature come previsto da P.R.G.C. neppure per esempio in piccola parte quando è stata rifatto il manto stradale di via Cesare Battisti numerosi concittadini si pongono questo interrogativo (a cui chiediamo risposta all’ex sindaco Ponchia).Auspichiamo che la presente amministrazione affronti finalmente anche questa problematica: l’evento del 17-4-25 ha in tutta evidenza confermato che la rete di drenaggio a scala locale è inefficiente.Qualche mese fa abbiamo scambiato alcune missive con il comitato pro-alluvionati con i quali concordiamo che occorre sistematicamente pulire lo scolmatore le rogge e i rii e l’utilità delle opere complementari per migliorare la situazione idraulica territoriale ci chiediamo quindi perché non siano state valutate prima (Ponchia potrà rispondere) e invitiamo l’attuale amministrazione a valutarle ora.Il suddetto studio di verifica invita nelle more del completamento delle opere di mitigazione del rischio idraulico a dotare la protezione civile di sacchi di sabbia che possano eventualmente deviare le acque che arrivassero da via Roma verso la parte bassa del paese San Anna e San Rocco nella Gora di Chivasso e nella Bealera di Montanaro: questa precauzione è stata valutata dalla precedente e dall’attuale amministrazione comunale?Il Consorzio Irriguo di Caluso nel 11/2020 aveva indicato un punto sul territorio di Rodallo che potrebbe deviare le acque verso il rio Vallunga per poter portare minor flusso al rio Fossasso Tutti consapevoli del fatto che tale opera non sarebbe risolutiva del rischio idraulico residuo insistente sul rio Fossasso ci domandiamo perché non sia stata valutata dalla precedente amministrazione in quanto avrebbe potuto ridurre la portata del Fossasso che sappiamo ha avuto un principio di esondazione il 17-4-2025 in via Caluso all’incrocio con via Ubertini.Il consorzio irriguo aveva inoltre invitato nel 2020 l’amministrazione comunale a procedere in collaborazione con la protezione civile al censimento delle rogge dei canali e dei rii che abbiano funzione di scaricatore valutando se la sezione idraulica sia atta a smaltire le portate d’acqua promiscua transitante negli stessi.Tale lavoro è stato preso in considerazione dalla precedente amministrazione Può essere valutato dall’attuale amministrazione può essere di supporto per affrontare future emergenze idrauliche?Il suddetto studio di verifica di collaudo III lotto scolmatore del 2022 a pag 21-22 sostiene che il canale scolmatore sia stato dimensionato con riferimento ad una portata di progetto che comprende anche i contributi del Rio Auzero e Rio Fossasso (IV lotto).Tuttavia allo stato attuale essendo il IV lotto del canale scolmatore non realizzato e sempre secondo lo studio di verifica di collaudo del III lotto citato in caso di eventi consistenti non è necessario che vengano aperte parzialmente le prese sul rio Vallunga per far defluire le acque in esubero verso il concentrico del paese lungo le rogge.Il 17-4-2025 lo scolmatore ha assolto alla sua funzione esondando nei campi a sud ed ad ovest dove è previsto che esondi; inoltre la sponda sinistra ha ceduto un punto in sponda destra.Opere di ripristino saranno necessarie per: ricostruire la sponda crollata rimuovere il legname rimasto impigliato nelle reti con funzione di filtro rimuovere il fango e le pietre rimaste depositate nelle griglie e negli alvei dei rii.Se si ritiene che in contrasto a quanto detto dal progettista dello scolmatore e vadano di conseguenza aperte le prese sul rio Vallunga per un parziale deflusso verso il concentrico; allora a maggiore ragione occorre accelerare l’esecuzione almeno di alcune delle opere complementari che qui per comodità elenchiamo:• pulizia e rimodellamento alveo Rio Fossasso• adeguamento manufatto immissione nella Gora Baina• ripristino funzionalità idrauliche sottopassi Gora di Chivasso ferrovia e strada provinciale• formazione bacino di laminazione Gora Baina• adeguamento sistema di raccolta convogliamento ed evacuazione acque meteoriche zone San Rocco – S.Anna• rimodellamento alveo ed adeguamento sezione di deflusso Gora Baina• prolungamento in direzione sud dell’arginello in sponda sinistra del canale Scolmatore NordLa regione Piemonte valuterà a breve l’impatto ambientale del progetto del Bacino di Laminazione di Allara S.p.A.Rimpiangiamo il vecchio progetto del Bacino Azzurro ancora non comprendiamo perché non sia stato possibile realizzare il bacino di laminazione prospettato dal 2013 situato nelle cave esistenti ad est ferrovia Era un progetto che piaceva a tutti poiché permetteva di risolvere una parte di rischio idrogeologico residuo e scongiurare il rischio di insediamento di nuove discariche (3 volte presentatosi a Montanaro in zona Ronchi) senza rischio di inquinare la falda acquifera.Certamente necessitava di fondi pubblici per pagare gli espropri e i manufatti ma questo si sapeva fin dall’inizio.Perché non è stato fatto lo studio comparativo tra scolmatore e bacino di cui la Regione ha indicato la necessità fin dal 12/2013 Il progetto del “Bacino Azzurro” era nella procedura RENDIS per la richiesta dei finanziamenti per rischio idrogeologico fino al 2017 come mai non è mai stato presentato un progetto supportato con tutta la documentazione richiesta affinché tale progetto potesse ottenere dei finanziamenti?Le cave in Zona Ronchi sono previste in ampliamento a sud (in base al nuovo P.R.A.E Piano Regionale Attività Estrattive) verso il concentrico e la precedente amministrazione non ha posto nessun vincolo sul P.R.G.C. affinché si eviti in tale zona di andare avanti all’infinito con ampliamenti in una lettera al comitato scrivente del 02-2023 “tenuto conto che sono trascorsi più di 10 anni dall’approvazione del PRGC è auspicabile mettere mano al Piano Regolatore nei prossimi anni” Auspichiamo dunque che l’attuale amministrazione considerato che l’autorizzazione sui siti delle cave attive scade il 01/06/2026 ed è previsto un ampliamento con il nuovo P.R.A.E inserisca dei vincoli tramite piano regolatore su dette aree e loro limitrofe in modo che ulteriori ampliamenti non possano più essere autorizzati da Città Metropolitana.Ringraziamo i volontari di protezione civile per il lavoro svolto nel corso di questo importante ultimo evento atmosferico.Con la presente si coglie l’occasione per ricordare che quando ci sono eventi atmosferici importanti occorre che i cittadini non si rechino nelle zone a maggior rischio esondazione per non intralciare gli addetti e per non trovarsi in situazioni di pericolo Abbiamo fatto vari sopralluoghi a partire dal 18/4/2025 in campagna con foto che documentano i segni sul territorio lasciati dall’evento e la necessità di opere di ripristino inoltre abbiamo anche molte foto da noi effettuate in paese la mattinata del 17-4-2025 nei punti con più forte deflusso di acqua e allagamenti nel concentrico.Attendiamo il responso della Regione Piemonte relativamente alla V.I.A del progetto del bacino di laminazione di Allara S.p.A e ci auguriamo che l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco dr.Careri possa lavorare in un clima politico più sereno.Ringraziamo l’ing Giovanni Ponchia per le riposte che cortesemente vorrà fornirci.Invitiamo l’attuale amministrazione ed il gruppo di minoranza ad una collaborazione costruttiva tenendo in considerazione quanto esposto sopra ed auspichiamo che l’attuale amministrazione affronti le suddette numerose problematiche rimaste irrisolte il Comitato di Difesa Ambientale di Montanaro Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo sulle (almeno) tre soluzioni per ridurre il rischio alluvione a Montanaro che avevamo trovato nella documentazione in nostro possesso Sono le tre soluzioni che erano in campo nel decennio 2014 – 2024 durante i due mandati del sindaco Giovanni Ponchia La prima era la creazione del 4° lotto dello scolmatore prevista da anni nei programmi dello Stato del Commissario di governo e della Regione La seconda è il “Bacino [di laminazione] azzurro” presentato da Ponchia nel 2013 in alternativa al 4° lotto dello scolmatore La terza è quella presentata nell’aprile 2024 dal sindaco Ponchia e dal partner Allara – un bacino di laminazione diverso dal precedente – e ancora in esame in Regione Sulla base della nuova documentazione che abbiamo acquisito siamo in grado di colmare alcune lacune della nostra precedente ricostruzione Abbiamo ancora dei buchi dei quali cercheremo di dare conto nei prossimi articoli La giunta è guidata dall’avvocato Marco Frola e scade l’anno successivo Regione e Commissario viaggiano tranquillamente verso la realizzazione del 4° lotto dello scolmatore già finanziato dalla Regione con 700.000 euro Ma a luglio 2013 irrompe sulla scena pubblica un nuovo protagonista con un nuovo progetto: l’ingegner Giovanni Ponchia presenta al pubblico l’idea progettuale “Bacino azzurro” L’ingegnere propone di rinunciare al quarto lotto dello scolmatore e in alternativa di creare nelle cave Ronchi un bacino di laminazione dove convogliare le acque in eccesso del rio Fossasso Per collegare il Fossasso alle cave Ronchi bisognerà costruire un tunnel o meglio uno scatolare di cemento che passerà sotto la ferrovia e la strada Secondo Ponchia il 4° lotto dello scolmatore non era da farsi perché avrebbe avuto almeno due difetti: in primo luogo avrebbe convogliato le acque del Fossasso nell’Orco che quando piove molto è già fin troppo pieno e potrebbe respingere le acque era previsto che lo scolmatore avrebbe rilasciato parte delle acque nella gora Baina che a sua volta recapita nella roggia San Marco che arriva a Chivasso e lo attraversa in pieno centro e i geologi si orientano sempre più verso i bacini di laminazione da situare in cave o in terreni più bassi del piano campagna L’idea progettuale del “Bacino azzurro” riscuote molto successo presso i montanaresi Che sia questa la soluzione finalmente trovata per ridurre il più possibile il rischio alluvione la giunta Frola si risolve a rinunciare al 4° lotto si impegna a realizzare il “Bacino Azzurro” Ponchia vince le elezioni e diventa sindaco Comunica alla Regione il cambio di rotta e chiede che i 700.000 euro destinati al 4° lotto siano devoluti alla costruzione del “Bacino Azzurro” già coautore dell’idea progettuale del “Bacino Azzurro” dapprima la redazione di valutazioni tecniche e poi una relazione geologico-tecnica “propedeutica alla redazione di uno studio di fattibilità” del Bacino Azzurro LE OBIEZIONI DELLA REGIONE AL BACINO AZZURRO La Regione non sembra gradire l’improvviso mutamento delle intenzioni del Comune Possiamo fare delle ipotesi: il 4° lotto fa parte di un disegno complessivo di opere di mitigazione del rischio idraulico delineato e programmato insieme dalla Regione dal Ministero e dal Commissario governativo e risalente ad un accordo di programma del 2010 Un incastro di opere che coprono un’area molto più vasta di Montanaro La mossa di Ponchia forse scombina questo disegno complessivo studiato accuratamente l’apparato tecnico della Regione non ama le audaci innovazioni per quanto ormai consolidate negli studi geologici Non aggiungiamo ancora gli eventuali “poteri forti” (?) man mano che il Comune presenta nuovi progetti e soprattutto a esigere uno “studio comparativo” che dimostri che il Bacino Azzurro è più efficace del 4° lotto Un film che si ripeterà fino alle 21 criticità rilevate dalla Regione nel giugno 2024 nell’ennesimo progetto di Ponchia Non sappiamo se lo studio comparativo sia mai stato approntato dal Comune e mandato alla Regione Sappiamo però che la Regione lo chiede al Comune addirittura dalla fine del 2013 pochi giorni dopo che Frola ha comunicato alla Regione stessa di volere il Bacino Azzurro al posto del 4° lotto dello scolmatore se avesse veramente voluto cambiare progetto – dal 4° lotto al Bacino Azzurro – la “richiesta [dovrebbe] essere necessariamente supportata da una documentazione tecnica particolarmente articolata con la quale risulti di tutta evidenza il vantaggio soprattutto in termini di rischio idrogeologico residuo rispetto alla soluzione attualmente prevista [il 4° lotto]” Ma le obiezioni della Regione sono soltanto uno degli ostacoli che Ponchia incontra Un altro è costituito dal fatto che le cave Ronchi dove dovrebbe venire realizzato il Bacino Azzurro non sono nella disponibilità del Comune… ma sono della società COGEFA Una volta entrato in carica Ponchia infatti va da COGEFA e chiede di comprare le cave Lo ha scritto pochi giorni fa su fb un collaboratore di Ponchia Ma la trattativa non si conclude bene perché COGEFA chiede una cifra che il Comune non ha e non sa dove trovare COGEFA lavora in un orizzonte di lungo periodo: può lasciare una cava inattiva per decenni in attesa che arrivi l’occasione per riempirla con qualcosa o per ricavarne un qualsiasi profitto Non ha alcuna fretta di sbarazzarsene per fare un favore ai montanaresi e a Ponchia E qui cominciamo a farci delle domande: quando nel luglio 2013 l’ingegner Ponchia sventola davanti ai concittadini il “Bacino Azzurro” forse non sapeva che le cave sono di COGEFA Eppure sul “Bacino Azzurro” ci ha pure costruito una campagna elettorale: senza sapere come ottenere la disponibilità di quelle cave Viene un dubbio: certo Ponchia era in buona fede Ma forse era un po’ velleitario: il mondo reale là fuori è diverso dai corridoi silenziosi e tranquilli della Provincia Il mondo là fuori è più duro: è fatto di muri di gomma come la Regione di studi di ingegneria e geologia quasi monopolisti Sta di fatto che Ponchia si rende conto che il sogno del Bacino Azzurro è svanito Per la verità oggi gli ambientalisti che lo sostennero ritengono che si è arreso troppo presto che avrebbe dovuto fare il benedetto “studio comparativo” e mandarlo in Regione: poteva andare male ma se fosse andata bene Ponchia avrebbe potuto chiedere il finanziamento dell’opera Ponchia però non si arrende e concepisce l’idea di un bacino di laminazione in un altro luogo Nel 2016 scarica il geologo Sassone e affida la redazione di un nuovo progetto allo studio ENDACO di Ivrea Mira sempre ad un bacino di laminazione: ma non più nelle cave Ronchi bensì in terreni comunali che purtroppo sono più piccoli delle cave ENDACO si mette al lavoro e all’inizio di aprile 2017 consegna al Comune il progetto “preliminare” La giunta lo approva e lo sottopone alla Regione Nel 2019 ENDACO consegna al Comune il progetto “definitivo”: la giunta Ponchia lo approva e lo manda in Regione Il costo dei lavori preventivato da ENDACO è di 720.000 euro ma il Comune non ha ancora ottenuto che la Regione devolva i 700.000 euro destinati originariamente al 4° lotto alla realizzazione del bacino di laminazione voluto da Ponchia Che ne è stato di quel progetto di ENDACO inviato alla Regione nel 2019 ma sappiamo che nel frattempo la Regione ha continuato a martellare il Comune e a negare il cambio di destinazione dei 700.000 perché ancora una volta il progetto non la convince: gli elaborati risultano “carenti sotto diversi aspetti… [mancano] elementi di confronto tra la nuova soluzione proposta e soluzioni alternative (almeno con quella precedentemente adottata che consisteva nella prosecuzione del canale scolmatore) sia sotto l’aspetto delle mitigazione del rischio sia sotto l’aspetto ambientale…” manca ancora “una valutazione comparativa in grado di dimostrare la maggiore o quantomeno uguale efficacia dell’intervento di realizzazione di una vasca di laminazione in luogo del completamento del quarto lotto dello scolmatore” (citiamo da una lettera della Regione al Comune del 2024) Ma mentre quel progetto è ancora all’esame della Regione già nel 2017 l’attivissimo sindaco Ponchia pensa già a un altro progetto Questa volta entra in campo la grande società di escavazione Allara di Casale Monferrato un incontro fra Allara e i proprietari dei terreni circostanti gli impianti sportivi La società ALLARA ha proposto al Comune di realizzare a proprie spese (4.900.000 euro) un bacino di laminazione del rio Fossasso a monte dei campi sportivi: ALLARA farà il bacino e opere connesse e rientrerà dei costi cavando il materiale siete disposti a vendere i vostri terreni?” Da qui in avanti abbiamo ancora qualche buco nella documentazione sappiamo che il Comune e ALLARA stipulano un accordo di partenariato Stavolta il progetto non lo farà né Sassone né ENDACO: lo farà ALLARA e il Comune lo presenterà in Regione Immaginiamo che una qualche bozza di progetto sia stata depositata in Regione fra il 2020 e il 2021: lo immaginiamo perché la Regione ricorda al Comune di non avere ancora in mano lo studio comparativo E aggiunge: “dalla lettura della Deliberazione di Giunta Comunale n 80 del 15/06/2021 (allegato 3 della relazione tecnico illustrativa) non sono chiari i termini del partenariato pubblico privato sotto l’aspetto finanziario e come si coordinano con il finanziamento commissariale [i 700.000 euro per il 4° lotto] attualmente ancora in atto” il Comune sta diventando un progettificio: dopo 10 anni di sindacatura Ponchia E non sappiamo quanto siano costate le parcelle dei progettisti Così arriviamo all’ennesimo progetto: in aprile 2024 la giunta Ponchia manda in Regione un nuovo progetto e lo sottopone alla fase di verifica di assoggettabilità della procedura di VIA L’autore del progetto è il “partner” Allara Il nome è: “Realizzazione del bacino di laminazione del rio Fossasso” Dal 2014 al 2024 è sempre la stessa storia: progetti parcelle dei progettisti… e neanche un mattone del bacino di laminazione promesso nel 2013 Sembra un replay del 2013-2014: un bel progetto da sventolare in piazza davanti agli elettori… Anche questa volta la Regione non pare soddisfatta: due mesi dopo la Regione segnala al Comune di avere rilevato nel progetto le ormai note 21 “criticità” in gran parte di natura ambientale e non ci vuole un paio d’ore per rispondervi Ma ora il consigliere di minoranza Ponchia si sbraccia a rimproverare la giunta Careri di tardare a rispondere alla Regione e a ripresentare il progetto emendato Non so se Careri è in ritardo: però Careri deve rispondere a 21 punti critici che stavano in un progetto presentato da Ponchia Se quel progetto contiene 21 notevoli punti critici che si ritrova a gestire la patata bollente di un progetto non suo Oppure la colpa è di Ponchia che ha mandato alla Regione un progetto pieno di lacune Ammesso e non concesso che Careri sia in ritardo di qualche mese Dieci anni di progetti e non si è ancora visto niente di concreto Ponchia addirittura chiede le dimissioni di Careri Ma dopo dieci anni di nulla o quasi (almeno sotto il profilo del rischio idraulico) non dovrebbe dimettersi da consigliere l’ingegner Ponchia Montanaro, mozioni sul bacinetto: polemica continua. La maggioranza chiede le dimissioni di Ponchia? MONTANARO - Paese in lutto per la scomparsa improvvisa di Loris Bertone azienda locale nota anche per il suo salumificio lungo la provinciale per Foglizzo Il dramma si è consumato nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 marzo 2025 Inutili i soccorsi: quando il personale del 118 è arrivato nella casa dell'uomo Presenti anche i carabinieri ai quali ora spettano gli accertamenti del caso La notizia ha colpito duramente l’intera comunità lavorava da anni alla Viber ed era considerato un punto di riferimento Chi lo conosceva lo descrive come una persona socievole l’abbraccio commosso di un’intera comunità L'assessore all'Ambiente Stefano Pellegrino del balletto di responsabilità che da trent’anni accompagna ogni progetto di messa in sicurezza del paese Era il 1994 quando l’alluvione devastò il Piemonte Un post condiviso da Giornale La Voce (@giornalelavoce) l’unico che avrebbe potuto davvero evitare che oggi — giovedì 17 aprile 2025 — via Cesare Battisti tornasse a trasformarsi in un fiume tra vetrine e garage Ma l’amministrazione dell’epoca li dirottò su un’altra idea: il “bacino azzurro” con l’eterna melassa della politica attendista idea dell’ex sindaco Giovanni Ponchia: una versione ridotta E oggi che governano gli stessi che allora lo affossarono — con il dottor Antonino Careri in fascia tricolore — ci si ritrova al punto di partenza il Fossasso che esonda e il solito commento sarcastico che rimbalza da un social all’altro: “Cosa vuoi che serva un bacino In fondo non è che un apostrofo rosa tra le parole ma vaffa****o!” Oggi a Montanaro si scivola sul fango e si affoga nel silenzio ha affidato la gestione della comunicazione a… un’auto con altoparlante avete capito bene: una macchina che gira per il paese con un megafono Sui social si rincorrono commenti degni di una commedia grottesca: “Qualcuno ha capito cosa ha detto l’auto?” — “Io solo allerta arancione” — “Da noi neanche è passata” l’unico segnale visibile della presenza istituzionale è una foto dell’Assessore all’Ambiente Stefano Pellegrino A tenere informata la cittadinanza, ancora una volta, non è il Comune, bensì la pagina Facebook dell’ex sindaco Giovanni Ponchia e del gruppo consiliare “Salviamo Montanaro!”. QUI si trovano aggiornamenti puntuali video della situazione reale e informazioni operative Come ad esempio: “Sta uscendo il Fossasso” — “Bisogna mettere al sicuro le auto da via Battisti e dalla piazza” — “Aprire le paratoie per scaricare lo scolmatore in Baina” E un altro rincara: “È vergognosa questa mancanza di informazioni da parte degli aventi titolo!!” L’eco della rabbia si fa largo anche tra le ex figure istituzionali l’ex assessora Bruna Bocchiotti che urla — tutto maiuscolo come si fa nei momenti disperati —: “COMUNEEEEE COSA FAI???” che rimbalza come uno schiaffo tra i commenti pieni di frustrazione e sarcasmo Perché la verità è che Montanaro non è solo allagata: è lasciata sola quando i negozi diventano acquari e i garage pozzi tutto quello che resta è una comunità che guarda al passato con rimpianto e al presente con sconcerto La Protezione Civile — va detto — è in prima linea Ma la sensazione è chiara: Montanaro è sola E il cielo — ironia della sorte — continua a buttare giù pioggia si finisce sempre nello stesso posto: sott’acqua Maltempo nel chivassese: uomo di 92 anni muore in casa sommerso dall'acqua (VIDEO) Cavagnolo sott’acqua: il Trincavena esonda, il paese è in ginocchio (FOTO) Allerta maltempo, il ponte di Chivasso chiuso per piena: traffico bloccato e fiumi in esondazione L’apocalisse annunciata: la peggior ondata di maltempo del decennio, devasta il Piemonte la Festa dei Lavoratori si colora di musica il Circolo ARCI Pratomagno ospiterà “Un Primo Maggio di Canzoni – Rosso e Montanaro” un evento collettivo che intreccia arte e impegno civile promosso dalla storica etichetta Materiali Sonori e dal vivace Circolo di Modine-Gorgiti A ispirare il titolo dell’iniziativa è un’ironia non troppo velata: un Primo Maggio vissuto con spirito montanaro all’aperto e all’insegna della sobrietà ma anche profondamente “rosso” per le sue radici ideali nel segno della memoria operaia e del lavoro come diritto e dignità Completano il programma: Chiara Cappelli e Sergio Serges con un frammento teatrale su Salvatore Carnevale sindacalista ucciso dalla mafia nel 1955; Stefano “Dona” Donato poeta e bluesman; il cantautore Enrico Bernardoni; oltre ai padroni di casa Arlo e Giampiero Bigazzi vere anime storiche della Materiali Sonori Previsti anche gli interventi del filosofo e agricoltore Marco Noferi e del giornalista e scrittore Enzo Brogi il regista Pierfrancesco Bigazzi leggerà la poesia “Il mio maggio” di Vladimir Majakovskij accompagnato dal servizio food truck a cura de Il Porter dei Fiorentini sarà organizzata una camminata tra i sentieri di Gorgiti in collaborazione con l’associazione Viandare Con Treekking (per info: 339 766 2102) Nel ricordare la tragedia della rivolta di Haymarket del 1886 a Chicago da cui nacque la Festa Internazionale dei Lavoratori questo 1° maggio montano si presenta come un’occasione per ritrovare – tra colline note e parole – il senso profondo di comunità e memoria condivisa Copyright 2022 © Arno Edizioni srl | P.I./C.F n.02314000510 | Reg 9/11 info@valdarnopost.it - PEC: arnoedizioni@legalmail.it - tel Foggia Manfredonia Cronaca Politica Sport Eventi San Severo Cerignola Home // Cronaca // Pisticci tragedia senza fine: è morta anche la 18enne Alisea Montanaro tragedia senza fine: è morta anche la 18enne Alisea Montanaro ph Pino Cariglia tramite facebook MATERA – Non ce l’ha fatta Alisea Montanaro la 18enne rimasta gravemente ferita nell’incidente stradale avvenuto la sera di Pasqua a Pisticci Dopo giorni di lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Carlo di Potenza i medici ne hanno constatato la morte cerebrale Un dolore che si rinnova per la comunità lucana che aveva appena dato l’ultimo saluto a Vito Casalaspro alla guida della moto su cui viaggiava anche Alisea una Lancia condotta da un 32enne del posto risultato positivo ai test su alcol e droga L’uomo è attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale Le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sono ancora in corso Alisea è la settima giovane vittima di incidenti stradali a Pisticci negli ultimi tre anni il suo: qualche anno fa aveva già perso un cugino in un sinistro simile La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto l’intera città che ora si ritrova ancora una volta a piangere La magistratura dovrà ora autorizzare la restituzione della salma ai familiari per l’organizzazione dei funerali Pisticci si stringe attorno alla famiglia Montanaro unita da un dolore che nessuno dovrebbe mai conoscere Stato Donna è l'inserto di Stato Quotidiano che parla al femminile Con decine di storie e volti di donne che raccontano il mondo attuale "L'INFORMAZIONE LIBERA DELLA CAPITANATA ED OLTRE (DAL 2009)" Registrazione al tribunale di Foggia n°28 del 05.10.2009 PRIVACY POLICY Vuoi segnalare un problema nella tua città Manfredonia Foggia San Severo Lucera Cerignola Gargano Prima Pagina Primo Piano Cronaca Scienza e tecnologia Medicina Economia Lavoro 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giugno (era già stato eletto Careri) rimandò al Comune il progetto sottolineando 21 criticità alle quali occorreva o rispondere e / o provvedere ad eliminare Così i tempi si sono allungati ulteriormente in questa circostanza diventata per fortuna una agorà dove se c’è la volontà di farlo si discute seriamente si è appunto accesa un serio dibattito sul bacinetto Alla discussione ha partecipato anche il Comitato pro Alluvionati: sono andati sott’acqua nelle precedenti alluvioni e comprensibilmente premono perché si provveda celermente a mettere in sicurezza il territorio Ora però torniamo al decennio 2014-2024 di amministrazione Ponchia In quel decennio comparvero almeno tre progetti o abbozzi di progetto tesi a ridurre il rischio idraulico del paese Il primo era il quarto lotto dello scolmatore Ponchia era contrario ma lo ereditò quando divenne sindaco Lo ereditava dalle precedenti amministrazioni si era svolta una conferenza dei servizi proprio su quel progetto Il quarto lotto dello scolmatore avrebbe convogliato le acque in piena del rio Fossasso nell’Orco Il progetto era già almeno in parte finanziato Non ho ancora tutta la documentazione e al momento non so perché non fu realizzato: certo non convinceva Ponchia o meglio “idea progettuale” del “Bacino azzurro” fu presentato ai cittadini di Montanaro nel luglio 2013 dall’ingegner Ponchia non ancora sindaco (lo sarebbe diventato l’anno dopo) Era stato elaborato da Ponchia stesso con l’aiuto di tre professionisti I quattro esperti giudicavano negativamente il progetto del quarto lotto dello scolmatore: avrebbe convogliato le acque del Fossasso nell’Orco che quando piove molto è già fin troppo pieno e potrebbe non farcela ad accogliere altre acque il progetto prevedeva che lo scolmatore rilasciasse parte delle acque nella gora Baina che a sua volta scarica nella roggia San Marco che arriva a Chivasso e lo attraversa in pieno centro già allora un rimedio superato: oggi si privilegiano i bacini di laminazione A Chivasso l’assessore Debernardi ha pubblicato una fotografia che mostra l’area e la circonvallazione: il 17 aprile l’area si è riempita di acqua impedendole di fare danno agli edifici e strade circostanti Dunque un terreno “depresso” che svolge funzione di bacino di laminazione nel luglio 2013 Ponchia presentò ai cittadini la sua idea progettuale del “Bacino Azzurro” Un rimedio alle alluvioni più ambientalmente sostenibile del quarto lotto Tanto che aveva – allora – il sostegno dei comitati Restiamo Sani e Difesa Ambientale Penso che l’anno successivo la popolarità del “Bacino azzurro” lo aiutò a vincere le elezioni Il “Bacino azzurro” prevedeva di utilizzare le cave Ronchi di COGEFA come bacino di laminazione delle acque del rio Fossasso in piena Ma occorreva superare un ostacolo: il Fossasso si trova a Ovest della ferrovia e della strada mentre le cave Ronchi sono a Est della ferrovia Come collegare il rio Fossasso alle cave Ronchi Ponchia proponeva una soluzione: la costruzione di un tubo scatolare di 200 metri di lunghezza che sarebbe passato sotto la ferrovia e la strada Questa idea progettuale non fu mai mandata alla Regione come vero e proprio progetto del Comune Fu però inviata alla Regione in forma di “osservazione” al quarto lotto La Regione prese seriamente in considerazione il “Bacino azzurro” Non so che fine fece il progetto del quarto lotto dello scolmatore Il “Bacino azzurro” incontrava però una difficoltà: le cave Ronchi non erano del Comune Ponchia presentò l’idea progettuale su un terreno che non era nella disponibilità del Comune Possiamo dire che vendette (ai cittadini) la pelle dell’orso prima di avere preso l’orso un consigliere e collaboratore dell’ingegnere La trattativa fallì: COGEFA voleva X soldi e il Comune non li aveva né sapeva dove andarli a trovare mentre i sostenitori del quarto lotto si lamentavano: si fosse fatto almeno quel quarto lotto… Ponchia ha elaborato l’attuale progetto del bacinetto cioè del “Bacino di laminazione del rio Fossasso” È il terzo progetto circolato durante i suoi dieci anni di mandato Però Ponchia lo ha inviato in Regione solo nell’aprile 2024 dieci anni dopo la sua prima elezione a sindaco: cosa ha fatto in tutti questi anni È ragionevole supporre che la trattativa con COGEFA per acquisire le cave le abbia condotte subito dopo essere diventato sindaco nel 2014 quel fallimento delle trattative probabilmente risale a parecchi anni fa che cosa ha fatto Ponchia in tutti questi anni Lo chiediamo di nuovo perché è per questo che abbiamo scritto un po’ provocatoriamente: “Ponchia dimettiti!” Se Ponchia sollecita così vigorosamente la giunta Careri vuol dire che considera urgente la costruzione del bacinetto Ma allora perché è stato apparentemente inerte per anni l’anno scorso ha spedito alla Regione un progetto così fragile da meritare ben 21 punti segnati con la matita blu non lo ha controllato scrupolosamente prima di spedirlo in Regione Se Ponchia considera comprensibile la fretta degli alluvionati Lunedì 28 aprile c’è consiglio comunale: Ponchia si dimetterà Alluvione a Montanaro: la mantellina gialla dell'assessore Pellegrino non basta a fermare l'acqua La maggioranza chiede le dimissioni di Ponchia La minoranza guidata dall’ex sindaco Giovanni Ponchia annuncia su Facebook che nel prossimo Consiglio comunale presenterà due mozioni sulla questione del cosiddetto “bacinetto” cioè del “bacino di laminazione del rio Fossasso” Ponchia e i suoi colleghi scrivono che il prossimo Consiglio comunale sarà 23 aprile cioè mercoledì: ma per ora nel sito del Comune non compare alcuna convocazione ma è ragionevole supporre che non tarderà molto perché il bacinetto è una questione importante Con la prima mozione Ponchia chiede che tutto il Consiglio comunale approvi la petizione pro bacinetto presentata dal Comitato Pro Alluvionati e firmata da 1219 cittadini (ma sono proprio quel numero e che il Sindaco e la Giunta approvino il progetto del bacino di laminazione e lo trasmettano alla Regione Con la seconda chiede che il sindaco Careri includa l’ingegner Ponchia fra i rappresentanti del Comune di Montanaro che parteciperanno in Regione ai lavori della Valutazione di Impatto Ambientale Nel Consiglio del 9 aprile l’amministrazione Careri si era infatti limitata a prendere atto della petizione Le due mozioni non erano ancora state depositate ma il consigliere Schifanella aveva annunciato che avrebbe chiesto di votarle nel successivo Consiglio comunale Al termine di quel Consiglio del 9 aprile il sindaco Careri aveva risposto che la Giunta era in attesa di avere fra le mani il progetto emendato predisposto dalla società Allara Poi l’avrebbe votato e lo avrebbe trasmesso alla Regione che è l’ente (non è il Comune) cui compete respingere o approvare il progetto Scrivo il progetto “emendato” perché ormai conosciamo tutti come si sono svolti i fatti: nell’aprile 2024 l’allora sindaco Ponchia aveva depositato in Regione il progetto redatto dalla società Allara di Casale Monferrato Il partenariato vuol dire che sarà Allara a costruire il bacinetto usando soldi propri: soldi che la società recupererà trattando e vendendo il materiale asportato per fare il bacinetto quando ormai si è insediata la nuova Giunta Careri la Regione manda al Comune una determinazione nella quale rileva nel progetto ben 21 criticità soprattutto di “natura ambientale” e decide di sottoporre il progetto medesimo alla fase di Valutazione di Impatto Ambientale Ne consegue che tocca ad Allara modificare il progetto eliminando le 21 criticità il quale dovrà inviarlo alla Regione affinché in questa versione auspicabilmente migliorata avevo riassunto la determinazione della Regione e illustrato alcune delle 21 criticità Da quel che empiricamente si può ricavare dai social l’articolo è stato accolto e discusso animatamente dalla comunità montanarese Sono felice che il giornale al quale collaboro abbia riscosso un tale successo Nel suo profilo Facebook l’ex sindaco Ponchia ha rivendicato il lavoro svolto in dieci anni dalla sua amministrazione a tutela del territorio montanarese ha rimproverato la Giunta Careri per il ritardo nell’invio del progetto alla Regione e ha chiesto le dimissioni dei membri della maggioranza a suo parere contrari al progetto: “l'attuale maggioranza è spaccata e noi chiederemo le dimissioni di coloro che sono contrari al bacino… I ritardi sono sotto gli occhi di tutti” Chi sono i membri della maggioranza contrari al progetto circa il ritardo: non è Allara che deve fare il progetto Che oltretutto ha fatto un primo progetto impallinato dalla Regione con 21 punti di criticità E quindi allungando i tempi del procedimento se alcuni della maggioranza di Careri devono dimettersi non dovrebbe dimettersi da consigliere anche Ponchia Forse Careri è in ritardo di qualche mese – non lo sappiamo – ma è entrato in carica dieci mesi fa È diventato sindaco a metà del 2014 e ha presentato il progetto in Regione ben dieci anni dopo Alla vigilia delle elezioni che poteva perdere Se il bacinetto è così decisivo per mettere in sicurezza il paese perché Ponchia ci ha messo dieci anni per presentarlo che trasaliscono ogni volta che piove tanto perché l’amministrazione Ponchia lo ha progettato dopo dieci anni dal suo insediamento Ponchia ha deluso una parte dei montanaresi qualcuno dai banchi della maggioranza lo additerà: “Ponchia tutto pronto per il Carnevale Storico: attesa per Ciaplera e Generale 2025 L’edizione numero 51 del Carnevale Storico di Montanaro è pronta ad accendere l’entusiasmo della comunità con un ricco programma di eventi che si snoderanno tra il 23 febbraio e l’8 marzo Il momento più atteso sarà l’investitura ufficiale della Ciaplera e del Generale che si terrà domenica 23 febbraio alle ore 15 nel padiglione delle feste in Piazza Donatori di Sangue dai consegnanti del 2007 e dalle storiche maschere della Zecca di Fruttuaria i nomi dei due protagonisti sono mantenuti segreti fino all’ultimo alimentando l’attesa e il divertente Toto Ciaplera e Generale il gioco che permette di indovinare le identità delle maschere tramite le scatole colorate nei negozi aderenti o online sui social Chi riuscirà a svelare i nomi avrà la possibilità di vincere premi speciali Il calendario del Carnevale di Montanaro propone una serie di appuntamenti imperdibili Si parte con l’Aperi-Teatro di venerdì 28 febbraio che abbina lo spettacolo Sorpresi da una crisi di nervi nel mezzo dei meravigliosi anni ’80 dell’associazione La Rosa dei 20 a un apericena a base di pinsa il Corpo Carnevalesco porterà allegria tra i borghi mentre in serata la Cena del Carnevale e la serata danzante con l’Orchestra Maria Ravera animeranno la comunità la giornata si aprirà con la tradizionale fagiolata offerta dai coscritti 2006 seguita dal Carnevale dei Bambini e una serata musicale con Zio Gibba e le maschere ospiti con la suggestiva sfilata notturna di carri allegorici e il rogo dello scarlo La festa proseguirà il 7 e l’8 marzo con le serate in discoteca dedicate ai coscritti del 2006 Un’edizione che si preannuncia ricca di emozioni e pronta a regalare momenti indimenticabili a tutti i partecipanti Favria in festa con la tradizionale fagiolata della Pro Loco Tuchini scatenati: la festa prima della battaglia I Mercenari "accendono" i giardinetti con i concerti Carnevale di Agliè 2025: storia, tradizione e spettacolo nel Canavese (VIDEO) memoria viva: Montanaro tra rastrellamenti È anche la festa in ricordo dei partigiani che lottarono per la liberazione del suolo nazionale e per l’abbattimento definitivo del fascismo Contribuirono a conquistare quella libertà che consente a noi di scrivere questo articolo Anche Montanaro ha combattuto e pagato caro la “sua” Resistenza al fascismo La Resistenza montanarese comincia ufficialmente il 1° settembre 1944 Carlo Frassale in rappresentanza dei contadini Bernardino Massa e Mario Piccablotto per il Pci e Francesco Gianaria per il Partito d’Azione danno vita al CLN locale [Comitato di Liberazione nazionale]” I momenti peggiori e tragici arriveranno più tardi tra gli ultimi giorni di aprile e il 1° maggio 1945 Alla fine di aprile in paese si sparge la voce secondo la quale alla tenuta Cerello sono nascosti quattro o cinque militari del Reich Vanno in ricognizione i fratelli Domenico e Michele Zocca Una volta all’interno della cascina scoprono che i militari tedeschi nascosti non sono quattro o cinque I due fratelli bluffano: all’ufficiale tedesco dicono che lui e suoi soldati sono circondati da migliaia di partigiani L’indomani i tedeschi si arrendono e consegnano le armi ai membri delle SAP (Squadre di azione partigiana) montanaresi: “incolonnati … sotto la pioggia … i militari del Reich attraversano il paese accorso in strada a vederli… e sono avviati alle scuole elementari dove rimarranno prigionieri” per pochi giorni “una macchina con a bordo due tedeschi rapisce due partigiani e li porta a Chivasso Il 30 aprile un treno tedesco si guasta in zona e venti ostaggi vengono prelevati e usati come manovalanza” il fatto più noto: la morte in combattimento del partigiano Luigi “Gino” Massa Ovunque la guerra stava finendo e i nazifascisti sparavano i loro ultimo disperati colpi con la ferocia vendicativa degli sconfitti Autocarri di nazisti e fascisti in fuga entrano in Montanaro Si trova vicino alla torre dell’acquedotto al comando di un gruppo di sappisti Ma compare una automobile dalla quale parte una raffica: Gino Massa viene colpito mortalmente ma prima di cadere riesce ancora sparare e colpisce quattro nazifascisti Ma muore anche Gino Massa: “articola ancora poche frasi al padre accorso … poi gli muore fra le braccia” La reazione dei fascisti e dei nazisti è immediata: “Pochi minuti ed i soldati occupano l’intero paese: sparano Intanto arriva il secondo morto montanarese: “È ancora buio e dalle parti della gora di Chivasso un uomo spaventato scappa; lo vedono Un gruppo della brigata fascista Ettore Muti preleva da casa sua “Italo Giavarini in pigiama lo trascinano in strada” e lo uccidono i nazisti hanno preso in ostaggio un centinaio di uomini: “Piccablotto e Binello – due «anziani» in grado di assumersi responsabilità ed essere ascoltati – si consegnano ai tedeschi; l’interprete viene convocato i due spiegano che offrono la vita purché gli ostaggi siano liberati Il maggiore tedesco è disposto a liberare gli ostaggi ma esige la restituzione del corpo dell’ufficiale Kerb Winatr ucciso da Gino Massa e il rilascio dei commilitoni catturati e rinchiusi nelle scuole elementari” Nel frattempo il paese “subisce un cannoneggiamento dalla piazza verso Sant’Anna poi l’ultima bordata è per la chiesa di San Grato” Intanto la trattativa per la liberazione degli ostaggi si conclude nel pomeriggio I tedeschi ottengono il rilascio dei camerati che si trovano nelle scuole elementari e la restituzione del corpo dell’ufficiale e verso le 17 in colonna lasciano il paese come condannati alla fucilazione se la colonna venisse attaccata: i due montanaresi saranno rilasciati il giorno dopo ammaccati e sanguinanti per un pestaggio gratuito ultimo atto di quegli ultimi giorni della Liberazione L’“Atlante delle stragi nazifasciste” riporta i dati delle tre vittime montanaresi: L’episodio della morte in combattimento di Gino Massa è raccontato più dettagliatamente nella pagina Facebook dell’ANPI di Montanaro Non siamo sicuri di avere riferito tutti gli eventi: i montanaresi che vorranno segnalarci eventuali dimenticanze ci aiuteranno a completare il racconto Cambio al vertice nell’Arma: a guidare la stazione arriva il maresciallo Martoscia Resistenza e memoria: il documentario che racconta la lotta in Valle Orco Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Sanità ha scritto una lettera all’assessore Piemontese e al capo dipartimento Montanaro anche perché fortemente addolorato dalla scomparsa sia di un mio grandissimo amico sia di uno stimatissimo collega consigliere regionale ho indirizzato una lettera all’assessore alla Sanità e al capo dipartimento Salute della Regione per comprendere come e cosa viene in Puglia per la diagnosi precoce del tumore al pancreas e se si può incrementare un’attività di screening per le persone dai 50 anni in su ma soprattutto per coloro che hanno una familiarità con malattie oncologiche visto che è scientificamente dimostrato che il 10% dei casi è collegato proprio alla componente genetica ma nonostante si conoscano alcune di queste predisposizioni genetiche l’assenza di marcatori predittivi o specifici nonché di sintomi facilmente riconoscibili ne ritardano la diagnosi il carcinoma pancreatico rappresenta una delle forme tumorali più aggressive e letali Nonostante i recenti progressi nella ricerca e nei trattamenti il tasso di sopravvivenza a cinque anni resta estremamente basso Per questo ritengo fondamentale che anche il nostro territorio si doti di strumenti di prevenzione e diagnosi precoce affinché si possa intervenire tempestivamente e migliorare concretamente le prospettive di vita dei pazienti” Reg. Trib. n°1011 del 29 dicembre 2008 - © 2015-2016 Corriere Salentino - Pwd by Weblogging Edizione digitale Simone Montanaro bacia la Champions League eppure se riguarda indietro vede il Tor de' Cenci l'Urbetevere e i primi anni in cui la magia ha iniziato a prendere forma Ci aspettavamo un "Ripenso alla prima Champions League vinta" "Il primo pensiero va al Tor de' Cenci e poi all’Urbetevere dove ho iniziato ad allenare i bambini dai 10 ai 14 anni fino ad arrivare alla telefonata di un certo Bruno Conti per affiancare il gruppo dei Giovanissimi Mi vengono in mente i sacrifici fatti tra lavoro e allenamenti quotidiani a Trigoria con i ragazzi fino alla scelta di dedicarmi esclusivamente a questo sport accantonando il lavoro grazie anche a persone che mi sono state particolarmente vicine ma consapevole del fatto che avrei messo tutto me stesso per poter diventare un professionista per trasformare la mia immensa passione per questo sport in un lavoro ma ero certo di raggiungere il mio massimo possibile" Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale Scopril'ultimonumero! Sfoglia l'edizione Dopo la guerra dei gatti scoppia a Montanaro la guerra sui “distretti del commercio” Per ora è solo una guerra per strada e sui social: il sindaco Antonino Careri e l’ex sindaco Giovanni Ponchia non si sono ancora ufficialmente pronunciati.È una materia complicata Bisogna leggere montagne di determine della Regione Piemonte Per ora cerchiamo di riassumere alla buona Lo scontro fra le due fazioni è questo: i sostenitori dell’ingegner Ponchia rimproverano l’amministrazione del dottor Careri di non avere partecipato nell’ottobre scorso al bando della Regione sui distretti del commercio il Comune avrebbe potuto ottenere dalla Regione un contributo finanziario a sostegno del commercio locale La gente non esce di casa e i negozi sono vuoti probabilmente anche su sollecitazione di ASCOM e altre associazioni di categoria decide di stanziare una considerevole somma per aiutare il piccolo commercio E nel 2020 pubblica un bando: i Comuni possono costituire un “distretto del commercio” e presentare domanda di contributo economico Settimo Torinese e San Benigno - ottengono un primo contributo per poi giungere nel giro di due anni a incassare circa 300.000 euro a testa grazie a successivi rifinanziamenti dei distretti Attenzione: pare che abbiano partecipato i grandi Comuni che hanno in organico le risorse professionali per studiare determine regionali complesse e risorse economiche per pagarsi un professionista esperto e farsi aiutare nella pratica Nel sito di ASCOM ci sono i video del 2022 nei quali gli amministratori di alcuni di questi grandi Comuni annunciano di avere ottenuto ciascuno il contributo complessivo di 300.000 euro: per Chivasso parla Pasquale Centin e così via.Su Facebook qualche montanarese i piccoli Comuni non ce l’hanno fatta a presentare le carte alla Regione Ma questo è vero solo in parte: vedi il miracolo di San Benigno che è riuscito ad acciuffare l’occasione del 2020 – preciso nel 2020 – e da quattro anni sta utilizzando proficuamente i soldi ricevuti Perché nel 2020 il Comune di Montanaro non ha partecipato?Teniamo conto che un piccolo o medio Comune come Montanaro avrebbe potuto – in base alle disposizioni regionali – unirsi ad altri Comuni per creare un distretto pluricomunale Come in questi mesi hanno fatto i due Comuni di Foglizzo e San Giusto Ripeto la domanda: perché nel 2020 quello di Montanaro non si è mosso E veniamo all’oggi e alle attuali polemiche Nell’ottobre del 2024 la Regione emette un nuovo bando per la formazione di nuovi distretti e per l’erogazione dei relativi contributi finanziari questa volta partecipano: i già menzionati Foglizzo e San Giusto e gli altri che abbiamo nominato sopra.Anche questa volta Montanaro non partecipa Non che l’operazione fosse semplice e priva di rischi La Regione ti dà 52.000 euro a condizione che il Comune ne metta altri 13.000 Inoltre il Comune deve nominare un consulente possiamo immaginare il dilemma di una amministrazione e della quale i cittadini scrutano con attenzione le prime mosse: e se dopo avere speso i soldi della parcella e messo a bilancio i 13.000 euro I cittadini mi salteranno addosso per avere sprecato 4.000 o 5.000 euro di parcella del professionista Persino il Comune di Chivasso era stato escluso nel primo bando essendosi classificato troppo in basso nella graduatoria stilata dalla Regione: poi era rientrato fra i Comuni beneficiati grazie alla riapertura della graduatoria.Inoltre questi “distretti del commercio” sono veramente utili dal quale il paese ricaverà ben pochi benefici a fronte delle spese sostenute e i quattro anni trascorsi dal 2020 forse non bastano per capire se funzionano proprio dappertutto E non basta: per predisporre la domanda di contributo è utile che il Comune possa contare sulla collaborazione dei commercianti preferibilmente costituiti in associazione per parlare con una voce sola I commercianti conoscono bene il paese e le esigenze del commercio e possono aiutare il Comune a stilare un progetto convincente E se invece i commercianti del paese sono rissosi sono refrattari a qualsiasi idea di unirsi un una associazione commercianti o locale o aderente alle associazioni nazionali?Tutto ciò ovviamente non scusa la nuova amministrazione: altri Comuni hanno avuto coraggio e se temevano di non farcela da soli si sono collegati con altri Comuni o anche con uno solo: vedi ancora la coppia vincente Foglizzo e San Giusto che l’11 marzo a San Giusto presenterà ai cittadini il percorso già fatto e quello ancora da fare Ma c’è ancora una domanda da fare: perché i membri della precedente amministrazione che ora esibiscono la loro competenza e la loro esperienza perché dall’alto di queste virtù non hanno toccato il tempo al sindaco Careri La notizia che sarebbe arrivato il bando dell’ottobre 2024 era “nell’aria” da mesi fra cui un dirigente di Città Metropolitana non avrebbero dovuto sollecitare Careri a partecipare Poi avrebbero potuto vantarsi sui giornali della loro virtù civica e dire: “Se non era per noi quegli storditi di nuovi amministratori…” e ora sparano sulla nuova giunta: tradotto in italiano hanno fatto l’interesse di parte e non quello della collettività Ho posto la domanda agli ex amministratori: perché non avete incalzato Careri Naturalmente se vorranno tirare fuori l’eventuale interrogazione al sindaco sarò ben contento di ricredermi e scriverlo sul giornale Si prevede e si spera che fra un annetto la Regione pubblicherà un nuovo bando: i commercianti di Montanaro sono pronti a collaborare col sindaco Chissà se sono pronti tutti quanti a sedersi a un tavolo a creare un’associazione commercianti e / o aderire ad una associazione di categoria già esistente Sono pronti a buttare giù una prima bozza delle esigenze del commercio del paese Sono disponibili ad incontrare la giunta comunale E ad incontrare naturalmente anche l’opposizione che qualche consiglio lo saprà dare.Una bozza che non sia la lista delle richieste dei singoli commercianti: io devo cambiare il vetro della vetrina Il sindaco di San Giusto ce lo ha spiegato bene ma interventi che trattano i commercianti tutti allo stesso modo: in primo luogo opere pubbliche per abbellire il paese e renderlo attraente per gli abitanti degli altri Comuni Organizzazione di eventi promozionali con la partecipazione di tutti i soggetti interessati: fabbriche interventi più mirati: magari panchine attrezzate Wi-Fi davanti ai negozi e così via ingegnandosi.Sono pronti i commercianti di Montanaro a collaborare ordinatamente o preferiscono continuare a scaricare il malumore su Facebook prendendosela col sindaco A Montanaro è "guerra civile": "ponchiani" e "careriani" litigano anche sui gatti Gaetano Cupello ha ricevuto ieri pomeriggio la gradita visita dell’Ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro Comandante Interregionale Marittimo Sud- Taranto in occasione dell’arrivo della nave Amerigo Vespucci presso il porto di Ortona L’incontro ha costituito un importante occasione per sottolineare la proficua collaborazione tra le istituzioni che è stata attuata per consentire che la presenza della Vespucci ad Ortona avvenga nelle condizioni di sicurezza ottimali per i numerosissimi visitatori attesi E’ stato sottolineato il valore della Vespucci quale simbolo del made in Italy nel mondo e di eccellenza della Marina Militare e delle Forze Armate italiane.  A Montanaro nasce 'Cuore di gatto': ecco come sette donne stanno cambiando il destino dei gatti randagi Mercoledì 15 gennaio 2025 segna una data importante per la comunità di Montanaro e per tutti coloro che amano e rispettano gli animali È stata infatti fondata l’associazione “Cuore di gatto OdV” un’organizzazione di volontariato che si pone l’obiettivo di proteggere gli animali e di promuovere la cultura del rispetto per l’ambiente e tutti gli esseri viventi mira a salvaguardare l’ambiente naturale e a tutelare i diritti degli animali combattendo ogni forma di sfruttamento e violenza guiderà un gruppo di volontarie con un’esperienza consolidata nella protezione dei gatti randagi e nella lotta contro il randagismo Tra le fondatrici figurano figure di spicco come Loretta Giorio attiva da decenni nella tutela dei felini sul territorio in passato impegnata con la Leidaa di Torino L’associazione si ispira a valori fondamentali come il rispetto del diritto alla non sofferenza degli esseri viventi e la tutela dell’ambiente con l’obiettivo di promuovere una convivenza armoniosa tra uomo e natura Fondata l’associazione “Cuore di gatto OdV” Il progetto è stato fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale di Montanaro in particolare dall’assessore Elisabetta Marchisio che ha spiegato come il sindaco Careri le abbia affidato la gestione delle colonie feline e dei gatti randagi fin dal suo insediamento alla luce delle nuove disposizioni della legge regionale sulla tutela degli animali da affezione e la prevenzione del randagismo ho incoraggiato le volontarie a riunirsi in associazione,” ha dichiarato l’assessore “La nascita di ‘Cuore di gatto OdV’ permetterà di rendere il loro operato più efficace e coordinato sono molto soddisfatta di questo risultato.” L’assessore Marchisio continuerà a seguire da vicino il lavoro dell’associazione con l’obiettivo di promuovere la cultura animalista nella comunità sensibilizzare sulla necessità delle sterilizzazioni e combattere l’abbandono e la diffusione di malattie infettive tra i felini L’associazione “Cuore di gatto OdV” si presenta come un esempio concreto di come la passione e l’impegno possano tradursi in azioni efficaci a beneficio della comunità Con il supporto delle istituzioni locali e la dedizione delle volontarie Montanaro si candida a diventare un modello virtuoso nella tutela degli animali e dell’ambiente “La solida esperienza delle fondatrici garantisce che il servizio sarà gestito con diligenza e passione,” ha concluso l’assessore Marchisio “Sono certa che questa associazione rappresenterà un punto di riferimento per la nostra comunità.” Verso un futuro più rispettoso della natura e degli animali l’associazione “Cuore di gatto OdV” promette di essere un simbolo di cambiamento e un faro per chi crede in un mondo più giusto per tutti gli esseri viventi L’asilo nido Adriano Olivetti: dal gattile all’alchimia politica Canavese, i lupi scendono a valle: il racconto degli abitanti "Adotta un nonno"...a quattro zampe: un anno di cibo gratis per chi fa del bene Appuntamento il 26 aprile alle 19 presso la libreria Macaria di Corso Roma di Gallipoli Focus sull’opera “L’incredibile storia di Callista Wood che morì otto volte” GALLIPOLI - Ultimo appuntamento per la rassegna culturale “Congiunzioni” a Gallipoli: il 26 aprile Manuela Montanaro presenta la sua opera dal titolo “L’incredibile storia di Callista Wood che morì otto volte” Si concluderà così la terza edizione della rassegna ideata e promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Gallipoli Nata per valorizzare la cultura del libro come strumento d’incontro Congiunzioni si sta affermando anche come uno dei momenti più rilevanti nel panorama culturale cittadino Il titolo dell’edizione 2025 – "Direzioni ostinate" – è un omaggio a chi sceglie sentieri narrativi meno battuti Un filo conduttore che lega ogni appuntamento della rassegna dedicata quest’anno a storie ribelli alle 19 presso la Libreria Macaria di Corso Roma autrice del romanzo “L’incredibile storia di Callista Wood che morì otto volte” che ha conquistato lettori e critica per la sua originalità e forza espressiva tra il villaggio di Keystone e una riserva indiana Nel locale di Lenny è stata uccisa una giovane nativa eppure le dichiarazioni di ben otto abitanti rendono tutto ancora più enigmatico: ognuno confessa di averla assassinata e di averlo fatto da solo Intanto in paese è tornata una delle gemelle Jones un udito che le permette di ascoltare fino a mezzo miglio di distanza lei ne farebbe a meno pur di avere indietro sua sorella e la gamba che le manca E perché sente le bocche del paese bisbigliare il suo nome Il narrare di Manuela Montanaro è vivido retto da un'architettura che non lascia scampo Nelle sue mani l'indagine su un misterioso omicidio diventa il racconto di un mondo di frontiera di una comunità la cui forza - nel bene e nel male - è data da quello che si è da ciò che si ha e dai territori in cui si vive "Il libro che tenete tra le mani è la prova della tenacia del talento e della vigorosa immaginazione della Montanaro La storia di Callista Wood è davvero incredibile E la sua scrittrice" (dalla prefazione di Chris Offutt) organizzata e promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Gallipoli nata con l’intento di creare un dialogo tra autori attraverso incontri con scrittori e scrittrici di rilievo e momenti di approfondimento letterario Il nome “congiunzioni” nasce dai concetti di unione e connessione propri del significato stesso della parola; la congiunzione rappresenta la parte invariabile del discorso il cui scopo è quello di unire tra loro due sintagmi in un periodo creare una sinergia costante con lo scopo finale di riscoprire temi attuali e non il tema “Direzioni ostinate” richiama la forza e la determinazione di chi sceglie attraverso la cultura di percorrere sentieri non sempre facili La direzione artistica della nuova edizione è affidata ad Andrea Donaera La chiusura prolungata dell'ecocentro di Montanaro sta scatenando l'ira dei cittadini il centro di raccolta rifiuti risulta inaccessibile creando disagi e spingendo alcuni residenti a gesti estremi: nelle ultime giornate cumuli di spazzatura sono stati abbandonati nei pressi dell'ingresso della struttura con i cittadini che lamentano la mancanza di una comunicazione chiara e tempestiva da parte dell'amministrazione comunale "Non possiamo aspettare all'infinito per smaltire i nostri rifiuti ingombranti" "Ci troviamo costretti a soluzioni estreme per colpa di una gestione inefficace" A gettare benzina sul fuoco è stata l'assenza di informazioni chiare sui motivi della chiusura e sui tempi di riapertura il Comune di Montanaro ha rilasciato una comunicazione ufficiale a seguito della comunicazione ricevuta in data odierna da Seta il centro di raccolta dovrebbe essere riaperto il giorno sabato 22 febbraio se da un lato ha dato una prima risposta ai cittadini dall'altro non ha placato del tutto il malcontento Molti si chiedono come mai non sia stata trovata una soluzione temporanea per evitare il proliferare di discariche abusive nei pressi dell'ecocentro "Ci auguriamo che la riapertura avvenga nei tempi indicati e che l'amministrazione prenda misure per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro" il Comune invita i residenti a rispettare le regole e a non abbandonare i rifiuti fuori dalla struttura resta aperta: la gestione della raccolta differenziata e dei rifiuti ingombranti sarà un tema su cui l'amministrazione dovrà necessariamente intervenire con maggiore prontezza e trasparenza per evitare che la frustrazione dei cittadini continui a crescere Montanaro, tre incontri per la salute e la tutela dei gatti: l’iniziativa dell’Associazione Cuore di Gatto ODV La Rosa dei 20 porta in scena “Sorpresi da una crisi di nervi nei meravigliosi anni '80” Oltre 1.200 firme raccolte per il bacino di laminazione del Rio Fossasso I cittadini di Montanaro hanno recentemente dimostrato un forte impegno civico raccogliendo 1.219 firme a sostegno della realizzazione di un bacino di laminazione sul Rio Fossasso soprattutto se si tiene conto del fatto che la popolazione complessiva del comune piemontese è pari a 4999 abitanti. Questa iniziativa promossa dal Comitato Pro-Alluvionati guidato da Wolgher Molinari evidenzia la crescente preoccupazione dei cittadini riguardo al rischio idrogeologico che minaccia il territorio e le firme raccolte sono state consegnate al Comune il 3 febbraio 2025.  Montanaro ha una storia segnata da eventi alluvionali devastanti con episodi significativi nel 1994 e nel 2000 che hanno causato ingenti danni a proprietà e infrastrutture Questi precedenti hanno rafforzato la determinazione della popolazione nel cercare soluzioni concrete per prevenire future calamità Il bacino di laminazione proposto è concepito per controllare le piene del Rio Fossasso riducendo il rischio di esondazioni e proteggendo l'abitato Il Comitato di Difesa Ambientale di Montanaro ha sollevato obiezioni riguardo all'impatto ambientale dell'opera evidenziando possibili rischi per le risorse idriche locali e l'ecosistema sono state espresse preoccupazioni sulla soggiacenza della falda e sulla potenziale contaminazione delle acque sotterranee richiedendo ulteriori approfondimenti e sottoponendo l'opera a una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).  il ruolo dell'amministrazione comunale è cruciale Il sindaco Antonino Careri ha espresso la volontà di affrontare il rischio alluvionale attraverso un approccio globale annunciando l'istituzione di un tavolo di confronto che coinvolga tutte le parti interessate inclusi i comitati cittadini e la ditta Allara S.p.A. incaricata della realizzazione del bacino tramite un project financing da 4,9 milioni di euro.  La vicenda di Montanaro riflette una realtà comune a molte comunità italiane dove la gestione del territorio e la prevenzione dei rischi naturali si intrecciano con la tutela ambientale e le esigenze di sviluppo sottolinea l'importanza del coinvolgimento pubblico nelle decisioni che riguardano la sicurezza e il benessere collettivo.​ Montanaro, scontro sul bacino. Ponchia accusa il sindaco di incompetenza: "La maggioranza scherza con il fuoco!" Bufera a Montanaro: il Consiglio respinge la mozione per il bacino anti-alluvioni Montanaro, rischio alluvioni in Canavese: il paese si spacca. Parte la raccolta firme Incendio a Montanaro: scatta la gara di solidarietà per aiutare la famiglia colpita La comunità di Montanaro si stringe attorno alla famiglia colpita dal drammatico incendio che lasciando i due giovani residenti senza un posto dove vivere La risposta del paese è stata immediata: il sindaco Antonino Careri ha lanciato una raccolta fondi per sostenere la famiglia nel difficile percorso verso la normalità “Abbiamo intenzione di aprire un canale di raccolta fondi per aiutare i due giovani che hanno perso la casa,” ha dichiarato il sindaco Careri L’iniziativa mira a coinvolgere tutta la comunità di Montanaro offrendo la possibilità di contribuire in maniera concreta "I nostri cittadini potranno collaborare con un contributo concreto per aiutare questa famiglia a tornare alla normalità" Gli stessi amministratori comunali hanno deciso di dare il buon esempio annunciando che doneranno parte dei propri emolumenti per sostenere la causa che dimostra quanto sia sentita questa emergenza L’incendio è scoppiato nel primo pomeriggio del 6 gennaio distruggendo il tetto dell’abitazione e rendendo la casa inagibile Sul posto sono intervenute prontamente diverse squadre dei Vigili del Fuoco tra cui quelle di Torino Stura e i volontari di Chivasso e Volpiano che hanno lavorato per ore per domare le fiamme L’intervento ha visto anche la presenza dei Carabinieri di Montanaro che hanno garantito la sicurezza dell’area La comunità di Montanaro si stringe attorno alla famiglia colpita i residenti non hanno riportato ferite né intossicazioni ma l’impatto emotivo e materiale dell’incidente è stato devastante La famiglia ha dovuto lasciare la casa e trovare una sistemazione provvisoria mentre i danni strutturali richiedono interventi significativi per il ripristino Montanaro ha dimostrato ancora una volta di essere una comunità unita e solidale Il sindaco Careri ha sottolineato l’importanza della partecipazione collettiva: "Siamo stati i primi ad arrivare sul posto ed è stata una situazione difficile da vedere è il momento di fare qualcosa di concreto per aiutare chi ha perso tutto." L’iniziativa non si limita al supporto economico: la raccolta fondi rappresenta anche un messaggio di vicinanza e speranza per chi è stato colpito da questa tragedia L’obiettivo è quello di restituire a questa famiglia una casa e una vita normale il più presto possibile La raccolta fondi sarà attivata nei prossimi giorni e il conto corrente dedicato offrirà a tutti i cittadini la possibilità di contribuire La sfida ora è quella di garantire un intervento rapido ed efficace per ricostruire l’abitazione e consentire alla famiglia di tornare alla propria quotidianità L’incendio di Montanaro è un episodio che lascia una ferita profonda ma al tempo stesso dimostra la forza della solidarietà il paese si è mobilitato per sostenere chi ha perso tutto Incendio nella notte: Fiat 500 elettrica distrutta dalle fiamme Incendio al giardino Madre Teresa di Calcutta: un parco in balia dei vandali Auto in cenere e tensioni alle stelle: case ATC sotto assedio Venerdì 25 aprile il Volley Montanaro ha celebrato la trentaquattresima edizione del torneo di Minivolley organizzato come sempre con il patrocinio della locale sezione dell’ANPI e del Comune di Montanaro oltre che con il supporto della Croce Rossa Italiana Il torneo è dedicato ai bambini in età tra i 6 ed i 12 anni d'età ma non sono mancati alcuni partecipanti più piccoli Il presidente biancorosso Angelo Sajeva ha fatto gli onori di casa La bella giornata di sole ha favorito un afflusso notevole di persone con ben 10 società presenti per un totale di 200 piccoli atleti che hanno dato luogo alle consuete “battaglie” sui campi allestiti in Piazza Donatori di Sangue ed in Via Caluso Tanti genitori e simpatizzanti hanno assistito alle partite che quest’anno viste le poche adesioni alla sessione pomeridiana forse per via del ponte che incombeva sul week end si sono concluse ufficialmente verso ora di pranzo con i consueti discorsi delle autorità i “balletti” finali per salutarsi e la distribuzione di due piccoli gadget offerti dall’ANPI e dal Volley Montanaro guidato dal presidente Angelo Sajeva Oltre 200 i protagonisti del Torneo di Minivolley del 25 aprile largo spazio alle sfide sui campi fino all’ultimo respiro e all’ultima goccia di sudore visto il sole a picco uno spazio è stato dedicato allo stand del "Piccolo Guerriero Simone" associazione che sostiene la lotta contro la PLMD malattia rarissima e ad oggi senza una cura La premiazione dei piccoli atleti che si sono sfidati sotto un bel sole primaverile per aver passato una bella giornata all’aria aperta sotto il segno di questo sport che merita sempre di più di avere un ruolo centrale nello svago e nel percorso di crescita sportiva ed educativa per i nostri ragazzi il gran lavoro organizzativo dei volontari biancorossi che a partire dalla singola linea tracciata del campetto fino al caffè distribuito al bar per un evento che si dimostra sempre di grande appeal nella sua semplicità riassunta ora e sempre negli sguardi stremati Il sogno di Joel si tinge d'azzurro ad Avignone Volley e passione: una trasferta indimenticabile in Polonia per le ragazze del Volley Montanaro Il Canavese indossa le ginocchiere per il Trofeo BE FUN Volley Montanaro: un nuovo capitolo culturale prende vita ​Montanaro si prepara a un'importante novità culturale: mercoledì 2 aprile presso la sede delle associazioni in via Bertini 1 verrà presentata ufficialmente la nuova sezione culturale della Pro Loco fortemente voluta dall'associazione turistica locale nasce con l'obiettivo di promuovere e valorizzare le ricchezze culturali turistiche e storiche del territorio montanarese La gestione delle attività sarà affidata ai volontari culturali iscritti all'albo comunale contribuiranno a mettere in luce le peculiarità di Montanaro.​ La nuova sezione culturale esordirà in occasione della prossima Fiera del Canastrel evento di grande rilevanza per la comunità locale è una cialda di pastafrolla sottile e friabile prodotta sin dal 1800 in occasione dei matrimoni l'ultimo fine settimana di maggio è dedicato a questa sagra che celebra il prodotto locale attraverso degustazioni il Canestrello di Montanaro fa parte del "Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino" è un'associazione attiva nella promozione e tutela delle risorse turistiche locali prevista per il penultimo sabato di novembre La creazione della sezione culturale rappresenta un ulteriore passo verso la valorizzazione del patrimonio locale coinvolgendo la comunità in attività che spaziano dalla riscoperta delle tradizioni alla promozione di nuove iniziative culturali.​ L'invito è rivolto a tutti coloro che desiderano contribuire attivamente alla crescita culturale e turistica di Montanaro sarà possibile approfondire la conoscenza delle tradizioni locali e collaborare alla realizzazione di eventi che esaltano l'identità del territorio Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sugli eventi è possibile seguire la pagina Facebook della Pro Loco di Montanaro Centro cinematografico a San Benigno: tutte le domande senza risposta Discariche: dal Canavese a Chivasso, l'eterno disastro di rifiuti in tutta Italia Montanaro dichiara guerra agli scaricatori abusivi con gli eco-volontari Prosegue l’attività di manutenzione del patrimonio pubblico di Carpaneto Prosegue l’attività di manutenzione del patrimonio pubblico di Carpaneto con riferimento in questo caso ai cimiteri Carpaneto e le sue frazioni constano di 11 cimiteri tutti richiedenti periodici interventi di sistemazione L’impostazione adottata negli anni è la stessa che viene utilizzata per la manutenzione delle strade e degli altri beni pubblici: in base alle disponibilità di bilancio ripartiti di volta in volta sui punti che rientrano in un elenco di situazioni bisognose di manutenzione riusciamo a prendere in mano vari interventi arrivando di anno in anno a mettere a posto quello che lo necessita dal così detto avanzo di amministrazione che consiste negli importi che ogni anno il Comune risparmia rispetto alle spese attese e che può investire in progetti di anno in anno «Da ultimo – commenta l’assessore ai lavori pubblici Mario Pezza - è stato oggetto di attenzione il cimitero di Montanaro prevedeva globalmente il riordino del camposanto di Badagnano Per quest'ultimo sono stati rifatti gli intonaci interni ed esterni della recinzione completati poi da tinteggiatura con cromie conformi alla situazione preesistente: all'interno è stata ritinteggiata la cappella centrale È rimasta esclusa la tinteggiatura delle pareti interne che andrebbero coordinate con un unico intervento valutando la disponibilità di tutti È stato consolidato il livello di un pavimento affossato e fatta la pulizia da arbusti vari sul perimetro esterno La spesa complessiva del progetto sui tre camposanti è di 65.000 euro La manutenzione interna di questo cimitero è curata dagli Uffici attraverso l'aiuto prezioso di un volontario Auser questo ci consente di avere il verde sempre nelle migliori condizioni In questo periodo si sta svolgendo il piano delle esumazioni e l'estumulazione dei defunti la cui concessione è scaduta e non rinnovata questo anche nei Cimiteri di Chero e Rezzano Gli elenchi sono disponibili presso l'ufficio cimiteriale o consultabile on line sul sito istituzionale» Montanaro ancora protagonista sulla vicenda del "bacinetto" un progetto di bacino di laminazione del rio Fossasso L'ultimo capitolo di una saga vede protagonisti l'ex sindaco Giovanni Ponchia e l'attuale amministrazione guidata da Careri.  Giovanni Ponchia ingegnere e sindaco di Montanaro dal 2014 al 2024 ha visto passare sotto la sua amministrazione almeno tre progetti volti a mitigare il rischio idraulico del paese era un'eredità delle precedenti amministrazioni e prevedeva di convogliare le acque del rio Fossasso nell'Orco Tuttavia Ponchia e altri esperti lo giudicarono inadatto temendo che l'Orco non potesse gestire ulteriori volumi d'acqua Nel luglio 2013 Ponchia presentò ai cittadini il "Bacino Azzurro" un progetto di bacino di laminazione che prometteva di essere una soluzione più sostenibile L'idea era di utilizzare le cave Ronchi di COGEFA ma la proprietà privata delle cave e il fallimento delle trattative per l'acquisto posero fine al sogno del Bacino Azzurro Così il progetto rimase un'idea mai realizzata mentre il quarto lotto dello scolmatore non trovò mai compimento Un ritardo che ha sollevato non poche critiche soprattutto considerando che la Regione ha rispedito il progetto al mittente con 21 criticità da risolvere La lentezza nell'azione di Ponchia appare in contrasto con l'urgenza che ora attribuisce al progetto sollecitando la giunta Careri a procedere rapidamente I membri del Comitato pro Alluvionati  premono per una rapida messa in sicurezza del territorio e la risposta potrebbe risiedere in una serie di ostacoli burocratici e finanziari che hanno rallentato l'iter ma resta il fatto che il tempo perso non è più recuperabile Facebook si è trasformato in una moderna agorà dove cittadini e politici discutono animatamente del futuro di Montanaro La piattaforma ha dato voce anche al Comitato pro Alluvionati che ha vissuto in prima persona le conseguenze delle alluvioni e chiede soluzioni concrete La situazione attuale vede una maggioranza consiliare divisa e un'opposizione che chiede le dimissioni di Ponchia L'ex sindaco ha risposto suggerendo che siano i membri della maggioranza a dimettersi per la loro incapacità di avanzare con il progetto. Lunedì 28 aprile il consiglio comunale si riunirà per discutere la questione.  Meteo Piemonte, la grande pioggia è cominciata. E' allerta rossa, fiumi osservati speciali 0116669232 ISSN 2611-2272                                                                                           Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017 Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo. Hai raggiunto il numero massimo di postazioni per questo giorno Ponchia accusa il sindaco di incompetenza: "La maggioranza scherza con il fuoco!" La minoranza consiliare di Montanaro ha presentato ufficialmente la richiesta di istituzione di una Commissione Speciale sul progetto del Bacino di Laminazione Multiscopo ARTICOLO PREMIUMSe sei un abbonato all'edizione digitalefai il login con le tue credenziali Altrimenti approfitta delle offerte esclusive e scopri i nostri abbonamenti Nuovo prestigioso incarico per Giulia Montanaro: nominata direttore generale del brand Sambòa lanciato sul mercato dal gruppo Rivoira assumerà la responsabilità diretta con effetto immediato premiata con il nostro Oscar dell’Ortofrutta 2022 insieme a Simona Rubbi di CSO Italy ha già maturato una lunga esperienza nel settore Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche svolge un periodo di studio a Maastricht prima e un’esperienza lavorativa presso l’ambasciata d’Italia in Senegal poi Lavora in seguito per la Delegazione dell’Unione Europea presso le Nazioni Unite (FAO IFAD) a Roma e grazie a questi primi incarichi si approccia al mondo dell’agricoltura.Nel 2013 entra a far parte del team di Assomela come International Relation Officer e nel 2023 viene nominata Brand Manager di Interpoma Giulia Montanaro assume ora la responsabilità diretta della nascente rete Sambòa che nei prossimi anni sosterrà attività congiunte di marketing e comunicazione per far conoscere il marchio e aumentare i volumi di produzione Il brand Sambòa è attualmente alla sua terza stagione commerciale e finora in Italia sono stati piantati 200 ettari delle tre varietà extra-dolci con un’aggiunta di ulteriori 100 ettari prevista per la primavera del 2025 Il raccolto di quest’anno dovrebbe raggiungere le 4.000 tonnellate circa 1.200 tonnellate di Venice e 1.000 tonnellate di Isadora Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana nato negli anni Sessanta e acquisito da Gemma Editco nel 1987 è lo storico mensile di informazione economica e commerciale del settore ortofrutticolo italiano affermatosi negli anni come rivista “di filiera” 240mila euro per riqualificare l'ex Tappetificio Tapiform La rigenerazione dell'ex Tappetificio Tapiform entra nella fase operativa grazie a un finanziamento regionale di 240mila euro rientra nelle Strategie territoriali d'area omogenea con il Gal Valli del Canavese come ente coordinatore Per il sub-ambito territoriale di Montanaro il Comune di Agliè gestisce il coordinamento mentre Montanaro gioca un ruolo chiave nel percorso di riqualificazione ha dato il via libera alla bozza di convenzione con il Gal Il piano prevede la trasformazione dell'ex stabilimento artigianale in un'area attrezzata con parcheggi con l'obiettivo di migliorare la qualità urbana e rendere il centro storico più accogliente per cittadini e visitatori Al via i lavori ex tappetificio di Montanaro Un punto centrale dell’intervento è la realizzazione di un varco di accesso verso via Vittorio Veneto che renderà più fluida la connessione con il cuore del paese L’integrazione dell’area con le vie Corso I° Maggio rappresenta un importante miglioramento della viabilità con benefici per la mobilità pedonale e il commercio locale In base a quanto affermato dagli amministratori restituire un’area riqualificata alla comunità può incentivare i privati a investire nella ristrutturazione degli immobili e nell’apertura di nuove attività economiche un’ex area industriale inutilizzata si trasformerà in un nuovo spazio pubblico dando impulso alla crescita economica e sociale del paese La riqualificazione dell’ex tappetificio rappresenta un modello di recupero urbano che potrebbe ispirare altre realtà con situazioni analoghe Montanaro: fermato in stato di ebbrezza con una paletta della polizia municipale e un palanchino A Montanaro, la Palestina incontra il Canavese: serata con Muin Masri e il suo “Vendesi croce” Elisabetta Marchisio: la nuova assessora che punta su sociale, cultura e innovazione Nicola Fusco è il nuovo Maresciallo dei Carabinieri di Montanaro Ha preso ufficialmente servizio a Montanaro il nuovo Maresciallo dei Carabinieri dove ha costruito la sua carriera all’interno dell’Arma Dopo aver vinto il concorso da carabiniere nel 2005 Fusco ha frequentato la Scuola Allievi di Torino per un anno e nel 2006 ha ricevuto il primo incarico presso la stazione di Leinì Quell’anno ha superato con successo il concorso per vice brigadiere assumendo il nuovo grado nel 2015 e venendo assegnato alla stazione di Settimo Torinese con primo incarico presso la Compagnia di Chivasso dove è stato accolto in questi giorni come nuovo comandante della locale stazione ma anche di un profondo legame con l’uniforme: Nicola Fusco proviene infatti da una famiglia con radici profonde nell’Arma con il padre ex comandante di stazione e la sorella attualmente in servizio a Roma e ha scelto con convinzione di mettere la propria esperienza al servizio di una comunità di dimensioni più contenute rispetto ai centri in cui ha lavorato finora Se a Settimo e Chivasso l’elevato numero di abitanti imponeva un’organizzazione più strutturata a Montanaro – come ha già avuto modo di dichiarare inform– si punta su un rapporto diretto con il cittadino si possono costruire relazioni di fiducia durature e la presenza dell’Arma può diventare un riferimento ancora più visibile e percepito L’arrivo di Fusco rappresenta per Montanaro un segnale di continuità e rinnovamento allo stesso tempo: un militare con una lunga esperienza sul territorio ma con la voglia di affrontare nuove sfide in un contesto più raccolto dove si può fare la differenza anche con un saluto per strada Montanaro investe sulla cultura: nasce la Sezione Culturale della Pro Loco Montanaro: i cittadini si mobilitano per la sicurezza idrogeologica Macellaio trovato senza vita in casa: dramma in Canavese Montanaro: un nuovo capitolo culturale prende vita. Di cosa si tratta? distretti del commercio: l'ex sindaco Ponchia parla ma si dimentica di una cosa (almeno) Nel profilo fb “Ex Sindaco di Montanaro e gruppo consiliare "Salviamo Montanaro!" informano l’ex sindaco Giovanni Ponchia e i suoi consiglieri di minoranza - dal giugno 2024 all’opposizione del nuovo sindaco dottor Antonino Careri - prendono posizione circa la “diatriba” sui distretti del commercio insorta nei profili Facebook di due cittadini montanaresi Col suo intervento Ponchia intende «mettere un punto fermo su questo tema per evitare di dare ulteriore spazio alle polemiche» la cosiddetta diatriba consiste in primo luogo in ciò: alcuni sostenitori della minoranza che fa capo a Ponchia criticano l’amministrazione di Careri per non avere partecipato al bando regionale dell’ottobre 2024 sui “distretti del commercio” Perdendo così l’occasione di ricevere finanziamenti regionali a favore del commercio locale quella del primo bando regionale sui distretti Il Comune di Montanaro non vi ha infatti partecipato Al riguardo Ponchia replica: «Il bando di OTTOBRE 2024 nulla ha a che fare con il bando del 2020 periodo complesso e di grande difficoltà anche per le amministrazioni e gli uffici Ma perché mai il bando di ottobre 2024 non ha nulla a che fare con quello del 2020 Quello dell’ottobre 2024 rinvia esplicitamente a quello precedente La Deliberazione della Giunta Regionale dell’11 dicembre ottobre 2024 reca fin nel titolo l’espressione “Distretti del commercio” e si riallaccia a quel precedente bando del 2020 Con questo primo bando la Regione Piemonte aveva riconosciuto e inserito nell’elenco regionale 77 distretti del commercio la Regione ritiene utile aumentare il numero dei distretti esistenti permettendo ai Comuni che non hanno ancora costituito un distretto di farlo adesso: «Ritenuto opportuno implementare ed ampliare la rete dei Distretti del Commercio del Piemonte prevedere un cofinanziamento regionale delle prime attività che finora non hanno costituito un Distretto di poter presentare una candidatura e conseguentemente di poterlo istituire in modo da includere il proprio territorio» l’amministrazione Ponchia nel 2020 non ha partecipato a quel primo bando Eppure in giunta c’era (mandato 2019-2024) la signora Maria Teresa Linzalata proprio nel Settore commercio della Regione Lavorava proprio nell’ambiente regionale dove è stato concepito il bando Basta digitare “Regione Piemonte Maria Teresa Linzalata” per rendersene conto Sui social un ex assessore della giunta Ponchia ha fatto notare che i piccoli Comuni non ce la fecero a partecipare al bando Ma allora perché nel 2020 ce la fece il “piccolo” Comune di San Benigno Che dava notizia l’anno dopo del successo conseguito e poi nel dicembre 2022 annunciava già di essere arrivato a ricevere ben 300.000 euro complessivi di contributi regionali: infatti la Regione periodicamente – se ne ha le risorse – “rifinanzia” i bandi cioè eroga ulteriori contributi ai Comuni che hanno vinto il bando del 2020 Certo che nel periodo Covid i piccoli Comuni Ma proprio le difficoltà del momento avrebbero dovuto indurre le amministrazioni comunali a tenere gli occhi bene aperti per cogliere al volo la più piccola possibilità di venire aiutati dalla Regione o da altri enti pubblici E dunque dov’era l’assessore al commercio nonché dipendente regionale del Settore commercio Maria Teresa Linzalata Anche i commercianti avrebbero dovuto tenere gli occhi aperti nel 2019-2020 Si sono informati presso le associazioni di categoria Hanno parlato con i commercianti dei Comuni che avevano intendevano presentarsi al bando si sono precipitati in Comune a sollecitare Ponchia e Linzalata a partecipare al bando Negli anni precedenti – a quanto mi risulta – i commercianti di Montanaro non si erano iscritti alle grandi associazioni nazionali come ASCOM e Confesercenti che le informazioni le avevano essendo citate come “partner” nelle delibere e determine regionali Avevamo invece voluto fare da sé e nel 2017 avevano costituito una associazione locale nel 2020 non si è accorta del bando regionale a favore del commercio L’associazione si è poi sciolta nel giugno 2024 Sicuramente l’associazione si è data fare per anni i suoi volontari si sono sacrificati: ma sono stati all’altezza del compito Certamente hanno fatto cose buone per il commercio di Montanaro E hanno pure allargato i loro orizzonti al di fuori dei confini comunali insieme al sindaco Ponchia nel 2018 i rappresentanti dell’associazione sono andati fino a Sparone a donare i loro pini natalizi («adottati dai montanaresi per le feste a fronte di un contributo di 30.000») a quel Comune e a quello di Ribordone l’associazione lentamente si spegne e nel giugno 2024 il presidente Scavarda ne annuncia lo scioglimento dichiara: «È stata una bellissima esperienza che ci ha premiato dal punto di vista umano» Non è tutto qui: ci sono altri punti del comunicato dell’ex sindaco Ponchia e dei suoi ex membri di “Salviamo Montanaro” che ci hanno colpiti e sui quali torneremo A Montanaro è guerra sui "distretti del commercio" Montanaro alza la voce e chiede alternative al bacino di laminazione: la Regione conferma Il Comitato di Difesa Ambientale di Montanaro si è espresso duramente contro il progetto del bacino di laminazione sul Rio Fossasso e recentemente sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) In un comunicato ufficiale diffuso in questi giorni il Comitato ha evidenziato criticità strutturali e ambientali che mettono a rischio la qualità delle risorse idriche locali e la stabilità dell'ecosistema Più volte abbiamo parlato del tanto discusso bacino di laminazione a Montanaro. Il progetto presentato del 2022 dalla precedente amministrazione è davvero ai nastri di partenza? L'opposizione ha spesso sottolineato che la nuova Amministrazione Comunale, capitanata da Sindaco Careri, non voglia dare il via ad un progetto che è già definito Abbiamo letto il comunicato stampa del Comitato Difesa Ambientale di Montanaro per capire come stanno davvero le cose Problemi di soggiacenza della falda e rischio contaminazione.. La determinazione regionale ha confermato le osservazioni avanzate dal Comitato sollevando il problema della soggiacenza della falda esistente "L'attuale studio idrogeologico-idraulico," sostiene il Comitato "non tiene conto dei benefici che alcuni interventi precedenti nella zona a nord di Montanaro potrebbero avere avuto sulla portata in arrivo." rischia di compromettere la precisione della valutazione attuale viene richiesto un monitoraggio dei piezometri locali per almeno un anno idrogeologico L'infiltrazione delle acque profonde è un altro aspetto critico "La possibilità che le acque del bacino si infiltrino in profondità richiede un’analisi accurata delle fonti di contaminazione a monte del sito effluenti zootecnici e fitofarmaci," dichiara il Comitato evidenziando il rischio per la falda freatica superficiale e per un pozzo idropotabile vicino situato a meno di 200 metri dalle opere previste Il Comitato critica anche la mancanza di un confronto tra il progetto del bacino di laminazione e altre possibili soluzioni come il completamento dello scolmatore di Caluso "Non è stato prodotto uno studio comparativo che dimostri una maggiore efficacia del bacino rispetto allo scolmatore sia dal punto di vista del rischio idraulico che dell’impatto economico-finanziario," afferma il Comitato Ponchia-Careri: il dibattito entra nel vivo è particolarmente rilevante in una situazione dove la sicurezza idrica deve andare di pari passo con la sostenibilità economica L’analisi regionale mette in evidenza anche la necessità di una verifica preventiva di interesse archeologico per evitare ritrovamenti imprevisti che potrebbero ritardare ulteriormente i lavori Il Comitato sottolinea inoltre gli alti costi di manutenzione che il bacino richiederebbe come l’uso di un’idrovora per lo svuotamento delle acque e la rimozione periodica dei sedimenti "L'opera appare costosa e difficile da mantenere con il rischio di carichi finanziari eccessivi e continui per la comunità," sostiene il Comitato Il Comitato propone di investire nella manutenzione della rete di scolmatori e canali già esistenti integrando il tutto con uno studio idrogeologico aggiornato che tenga conto delle opere già realizzate a monte "è prioritario evitare il consumo di nuovo suolo agricolo e concentrarsi su soluzioni più integrate e meno invasive che possano risolvere le problematiche idrauliche con minor impatto ambientale." il Comitato di Difesa Ambientale di Montanaro continua la sua campagna per proteggere il territorio invitando le autorità competenti a riconsiderare il progetto e ad esplorare soluzioni più efficaci e sostenibili Rischio alluvione, Ponchia incalza Careri: "Vuoi salvare Montanaro o no?" Per la festa internazionale dei lavoratori ci sarà anche un 1° Maggio intitolato con un po’ di ironia – ma non troppo – “Rosso e Montanaro” al Circolo ARCI Pratomagno di Modine e Gorgiti Dalle ore 16 (“fino a quando non fa freddo”) si alterneranno una fitta schiera di musicisti e cantautori amici e collaboratori della Materiali Sonori che hanno risposto all’invito di Arlo Bigazzi e dell’attivissimo Circolo di Modine-Gorgiti Nel giardino del circolo si alterneranno: Daniele Trambusti (attore e musicista dal Collettivo V Jara ai Giancattivi ai molti spettacoli teatrali e film) che si presenterà con la cantante Antonella Taccarino; cantautore e avvocato milanese per più di 20 anni in prima linea contro le mafie; il cantautore psichedelico e multimediale Claudio Fusai; Marco Zampoli e Mattia Calosci che si presenteranno in separate vesti di cantanti; Chiara Cappelli e Sergio Serges che proporranno un frammento dello spettacolo dedicato a Salvatore Carnevale il sindacalista ucciso dalla mafia proprio settant’anni fa; il poeta e bluesman Stefano “Dona” Donato; il cantautore Enrico Bernardoni l’anima storica della Materiali Sonori con Arlo Bigazzi e Giampiero Bigazzi Il regista Pierfrancesco Bigazzi leggerà in apertura la poesia “Il mio maggio” di Vladimir Majakovskij Molti saranno quindi gli intrecci musicali e di liberi pensieri in un inedito concerto collettivo Funzionerà un servizio “food truck” a cura de Il Porter dei Fiorentini Rocca Ricciarda e ritorno a Modine organizzata dall’Associazione Viandare Con Treekking (info: 339 766 2102) Il Primo Maggio Rosso e Montanaro a Modine-Gorgiti è un’anteprima [ La scelta della giornata del 1° maggio vuole ricordare la tragedia della rivolta di Haymarket avvenuta a Chicago nel 1886,  quando i sindacati organizzarono uno sciopero per chiedere in tutti gli Stati Uniti la giornata di 8 ore Log in to leave a comment Chiusura con il botto per la mostra “Principio” di Arkè Stelle dello Sport, della TV e della Cultura brillano ad Amacortona Corso gratuito per proprietari di cani: teoria e pratica in 8 ore Un problema evidente è lo stato di incuria delle strade di Arezzo nella sala di BrArte presenta il suo libro “La musica a modo mio” Sarà Raffaele Montanaro il grande ospite musicale del Caffè letterario di Albedo curato dalla giornalista Silvia Gullino. Giovedì 10 aprile nella seducente cornice di BrArte (via Vittorio Emanuele II 148) il pianista e compositore torinese presenterà il libro La musica a modo mio (edizioni LiberFaber) in cui esprime tutto il suo amore per le sette note L’autore riprende e approfondisce il discorso iniziato con l’autobiografia La musica mi ha salvato già presentato al Caffè letterario nel 2019 come spiega a margine: «Ho inteso sviluppare “a modo mio” le fasi del mio approccio tramite le esperienze e le scoperte personali spaziando sul mondo musicale in genere: leggero con la convinzione che la musica non sia un universo riservato ad una cerchia ristretta ma come ho già scritto e qui ribadisco “La musica è un bene per tutti Aggiungendo: «Spero che il mio amore per la musica possa contribuire ad incuriosire chi si è fermato sulla soglia ed aiutarlo alla scoperta di una nuova emozionante dimensione A questo punto potrò davvero considerare raggiunto l’obiettivo del mio libro» da padre torinese e madre valdostana (Valle d’Ayas) Raffaele Montanaro ha iniziato a comporre all’età di quindici anni trovando nella musica una nuova ragione di vita È autore di musiche di genere classico e di colonne sonore Ha tenuto diversi concerti di musiche proprie in Italia e all’estero e negli ultimi tempi le sue composizioni hanno trovato ottimi interpreti anche stranieri La sua produzione include brani per pianoforte solo Nel 2016 ha pubblicato la sua autobiografia La musica mi ha salvato (LiberFaber) Raffaele Montanaro ha pubblicato Terra & tempo Vita e ricordi di un compositore (L’Artistica editrice Copyright © 2015-2022 Gazzetta D'Alba Prosegue lo stato di agitazione a San Giustino Valdarno dove numerosi cittadini si stanno opponendo alla decisione di installare una Stazione Radio Base per la trasmissione del segnale 5G all’ingresso del paese suscitando forte preoccupazione per l’impatto paesaggistico Una residenza sociale capace di generare inclusione non emarginazione: è questo l’obiettivo che guida l’azione del Centro Basaglia in collaborazione con la cooperativa sociale Koinè Obiettivo di cui si discuterà nel corso di un convegno su abitare e fragilità sociale il 9 maggio alla fattoria di Ramarella Il messaggio è chiaro: no ai grandi contenitori […] Alla luce dell’allerta meteo diramata dalla Regione Toscana che interessa anche il territorio comunale il sindaco di Figline Incisa Valdarno Valerio Pianigiani ha firmato nella tarda mattinata di oggi un’ordinanza urgente con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica Il provvedimento dispone la chiusura immediata di tutti i parchi E’ ancora maltempo in Toscana per un’intensa perturbazione atlantica in transito sulla regione più probabili e insistenti sulle zone interne centro-settentrionali le perduranti condizioni di instabilità causeranno ancora rovesci e locali temporali i Carabinieri della Compagnia di Incisa e Figline hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze nei confronti di un cittadino albanese di 39 anni sospettato di essere coinvolto in un traffico di stupefacenti destinati a diverse piazze della provincia di Firenze La sala operativa della regione Toscana ha emesso due allerte meteo per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore: la prima scatterà da questa sera alla mezzanotte e sarà valida fino alle 8 di domani lunedì 5 maggio i soccorsi del 118 sono intervenuti a Terranuova Bracciolini lungo la Strada Provinciale 11 in località Ponte Mocarini a seguito di un incidente stradale che ha coinvolto una moto Nell’impatto sono rimaste ferite due giovani donne     Sul posto sono state prontamente attivate […] Una tragica notizia ha sconvolto i vertici e i dipendenti di Banca Valdarno che ha lavorato per molti anni all’interno dell’Istituto di credito è scomparsa prematuramente dopo una malattia affrontata con forza e circondata dall’affetto dei familiari “Ieri sera al Consiglio Comunale di Figline Incisa erano assenti tutti i consiglieri del PD ed il Consigliere del M5S Per il PSI erano invece presenti in aula i Consiglieri Ciucchi e Sarri.” Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Enrico Venturi Lo Sportello dei Cittadini – Sindacato dei Consumatori – di Arezzo ha commissionato un sondaggio realizzato nel mese di aprile nel Valdarno aretino relativo alla prossime elezioni regionali realizzato dalla società di sondaggi Quaeris Srl Il sondaggio ha testato un campione di abitanti residenti negli otto comuni della vallata in relazione alle prossime elezioni regionali […] Una lettera aperta indirizzata al gruppo consiliare “San Giovanni Civica” nonché la principale forza opposizione in consiglio comunale è stata “inviata” dal Partito Democratico sangiovannese (nella foto in alto il segretario Andrea Romoli) Il documento critica aspramente i toni con cui si esprimono i civici nel dibattito politico Fioccano le polemiche dopo l’ultimo consiglio comunale di San Giovanni Valdarno con il Partito Democratico cittadino che accusa senza mezzi termini il gruppo di opposizione San Giovanni Civica scomodando anche alcune trasmissioni storiche “Era la fine degli anni ‘60 quando alla radio cominciarono ad esibirsi i primi “Dilettanti alla sbaraglio” all’Auditorium Banca Valdarno a San Giovanni Valdarno si è svolta l’Assemblea dei Soci di Banca del Valdarno All’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio 2024 ancora una volta si è caratterizzato per risultati importanti in quanto a solidità della Banca e capacità di dare risposte […] È Bruno Tiesi il nuovo coordinatore del presidio territoriale Valdarno Superiore Nord di Confindustria Toscana Centro e Costa Tiesi sarà affiancato nel suo mandato biennale da Paolo Corneo dell’Istituto De Angeli L’assemblea ha inoltre eletto i nuovi membri del Comitato di presidio: Pierluigi Banchetti (Italbuild) Cavriglia si conferma protagonista del turismo in Valdarno: con 134.397 presenze registrate nel 2024 il comune si posiziona al primo posto nel comprensorio e al terzo nella classifica provinciale di Arezzo che segna una crescita decisa rispetto al 2019 anno in cui le presenze turistiche erano 76.775 Continua il trend positivo del turismo a Bucine e in tutta la Valdambra I dati ufficiali diffusi dall’Ufficio regionale di statistica attestano per il 2024 un incremento del 5% rispetto all’anno precedente consolidando la posizione del Comune come una delle mete più visitate della provincia di Arezzo in costante aumento negli ultimi […] a tutti i suoi membri e al Presidente della Marzocco Sangiovannese riteniamo sia doveroso fare un passo indietro dalla gestione tecnica e sportiva della ASD Sangiovannese 1927.” Lo ha detto questa mattina È stato un brusco risveglio quello con cui hanno dovuto fare i conti ieri mattina gli sportivi sangiovannesi La retrocessione della prima realtà calcistica cittadina nei campionati regionali ha creato un vespaio di polemiche attorno al gruppo dirigenziale rappresentato principalmente da Giovanni Serafini e Maurizio Minghi Fine settimana lungo e di lunghe trasferte per il Rugby Valdarno under 10 e under 12  hanno raggiunto Calvisano per partecipare al torneo in memoria del presidente federale Alfredo Gavazzi Una buona occasione per confrontarsi con inconsuete realtà rugbistiche del Nord Italia in un impianto all’avanguardia nel panorama italiano e […] attraverso un comunicato ufficiale diffuso nella giornata odierna di aver ricevuto le dimissioni irrevocabili del direttore generale Giuseppe Morandini Una decisione che segna la fine di un lungo percorso dirigenziale all’interno del club biancoazzurro Giuseppe Morandini lascia l’incarico dopo diversi anni di collaborazione durante i quali ha ricoperto un […] L’ex direttore dell’Aquila Montevarchi è il nuovo responsabile tecnico del Grassina perché Rosadini aveva lavorato in rossoverde molti anni fa avendo allenato la squadra negli anni 90 […] La notte è passata e per fortuna non ci sono state grosse criticità sul fronte maltempo una zona che è stata risparmiata dall’alluvione che ha invece colpito le aree più a nord L’onda di piena è passata da Pisa poco dopo le 6.00 […] intense precipitazioni hanno interessato il settore toscano si registrano accodamenti nel tratto compreso tra Firenze Scandicci e il bivio con la Direttissima verso Bologna Squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro da stamattina in Toscana per far fronte ai danni causati dalle forti piogge..Criticità a Firenze dove sono in atto operazioni di soccorso a Sesto Fiorentino per allagamenti generati dall’esondazione del torrente Rimaggio     A Prato le squadre sono impegnate per soccorsi nelle zone di Carmignano il Circolo ARCI Pratomagno di Modine e Gorgiti ospiterà una festa del lavoro decisamente originale Per celebrare la Festa Internazionale dei Lavoratori dalle ore 16 (“fino a quando non farà freddo”) andrà in scena “Rosso e Montanaro” un Primo Maggio intitolato con ironia – ma non troppo – per raccontare il lavoro la cultura popolare e l’impegno civile in chiave artistica Protagonisti della giornata saranno musicisti e cantautori amici e collaboratori della storica etichetta Materiali Sonori che hanno accolto l’invito di Arlo Bigazzi e del dinamico Circolo di Modine-Gorgiti Nel giardino del circolo si alterneranno: Daniele Trambusti Jara ai Giancattivi e numerosi spettacoli teatrali e film) accompagnato dalla cantante Antonella Taccarino; Gaetano Nicosia cantautore e avvocato milanese da oltre vent’anni in prima linea nella lotta contro le mafie; Claudio Fusai artista psichedelico e multimediale; i tre componenti dei Flame Parade – Letizia Bonchi Marco Zampoli e Mattia Calosci – che si presenteranno con performance individuali; Chiara Cappelli e Sergio Serges che interpreteranno un frammento dello spettacolo dedicato a Salvatore Carnevale sindacalista ucciso dalla mafia settant’anni fa; il poeta e bluesman Stefano “Dona” Donato; il cantautore Enrico Bernardoni le performance dell’anima storica della Materiali Sonori A dare ulteriore profondità culturale alla giornata saranno gli interventi del filosofo e agricoltore Marco Noferi e del giornalista scrittore e poliedrico intellettuale Enzo Brogi L’apertura sarà affidata alla lettura della poesia “Il mio maggio” di Vladimir Majakovskij “Rosso e Montanaro” si annuncia come un intenso concerto collettivo Durante l’evento sarà attivo un servizio food truck curato da Il Porter dei Fiorentini è prevista una camminata organizzata dall’Associazione Viandare Con Treekking Rocca Ricciarda e ritorno a Modine (info: 339 766 2102) Il Primo Maggio “Rosso e Montanaro” rappresenta anche una sobria anteprima del Festival Orientoccidente 2025 che si conferma appuntamento di riferimento per chi ama contaminazioni culturali e riflessioni civili Valdarno24 è una testata registrata al tribunale di Arezzo (Reg.T.A Arno Edizioni Srl ©2025 all rights reserved di certo impegnativa ma anche assai stimolante già responsabile delle relazioni internazionali dell’associazione di categoria Assomela e Brand Manager di Interpoma è iniziato un nuovo percorso con la sua nomina a direttore generale del progetto Sambòa Il “battesimo” ufficiale si è celebrato a Berlino durante la quale si sono annunciati i tre nuovi partner cileni inseriti all’interno del network attorno a cui ruota il piano di sviluppo del brand di mele lanciato dal gruppo Rivoira: Magna Il contratto prevede 150 ettari per ciascun nuovo socio cileno da piantare nei prossimi anni nella Central Valley del Paese sudamericano con le tre varietà di mele a marchio Sambòa In totale 450 ettari che verranno piantanti nel corso di quest’anno In Italia Sambòa conta ad oggi oltre 200 ettari ma nei prossimi mesi ne sono previsti altri 100 I volumi per il 2025 si dovrebbero assestare sulle 4 mila tonnellate In generale l’ambizioso obiettivo finale per il progetto Sambòa è di arrivare a 4 mila ettari entro il 2036 da piantare in tutto il pianeta grazie alla creazione di un network mondiale sui cinque continenti “Si tratta di una sfida entusiasmante in cui coordinerò un network nuovo ma da subito molto dinamico che punta a sviluppare il marchio in tutto il mondo Con questo nuovo incarico – afferma Montanaro – rimango nel settore della mela vedendo però aspetti più pratici In precedenza si lavorava tanto per molto tempo per vedere i risultati dopo mesi e mesi Ora la sfida è quasi quotidiana all’interno di un progetto dal respiro davvero internazionale non solo per i partner ma anche per la tipologia di prodotto compresi quelli all’interno di Paesi lontani L’obiettivo è sviluppare ulteriormente l’internazionalizzazione A tal proposito mi sarà molto utile utilizzare al meglio le relazioni che ho saputo avviare e sviluppare negli anni sottolinea la general manager di Sambòa “È importante capire nel dettaglio che cosa significhi l’apertura di un mercato anche dal punto di vista burocratico” “Stiamo portando avanti un’idea innovativa sul prodotto con l’utilizzo di un unico brand per una mela in grado di coprire un’intera stagione commerciale con varietà selezionate in grado di garantire una costanza qualitativa e di gusto tutto l’anno” Dopo un accurato intervento di manutenzione conclusosi in autunno l'organo storico della chiesa di Santa Maria Assunta a Montanaro L'occasione sarà il tradizionale concerto di Santo Stefano in programma il 26 dicembre alle ore 15:00 collaboratore da 25 anni con Antichi Organi del Canavese eseguirà una selezione di brani dal Seicento all'Ottocento ispirati al titolo dell'ultimo CD della collana "Tra gli splendori del Secolo d’oro e i clamori risorgimentali" costruito tra il 1808 e il 1810 dai fratelli Giovanni e Giacinto Bruna con oltre 2.700 canne e una monumentale facciata di 12 piedi Particolarmente affascinanti sono i 15 putti sonanti sculture di angeli con trombe collegate alle canne realizzata anche grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) è stata eseguita dagli organari Dell'Orto e Lanzini di Dormelletto rimontato e accordato le canne e le trombe dei putti Il concerto, a ingresso gratuito, è organizzato da Antichi Organi del Canavese con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Per informazioni, è possibile contattare Roberto Ricco al numero 335 5454623 o via email all'indirizzo info@antichiorganidelcanavese.it L'evento rappresenta un'opportunità unica per riscoprire la musica classica attraverso le sonorità di un organo monumentale simbolo del patrimonio culturale e musicale del territorio è possibile visitare il sito ufficiale di Antichi Organi del Canavese Antichi Organi del Canavese presenta il Concerto di Santo Stefano: un viaggio tra storia e note È il più classico dei fulmini a ciel sereno quello caduto oggi – martedì 4 marzo – in casa Città di Varese La società biancorossa ha annunciato la risoluzione del contratto di Antonio Montanaro il direttore sportivo arrivato l’estate scorsa a Masnago dal Bra insieme all’attuale allenatore Roberto Floris Si tratta – spiega una nota del club – di una “risoluzione consensuale” del rapporto di collaborazione quindi concordata con il diretto interessato per Montanaro il Varese ha parole positive: «Rimane immutato il rapporto di stima e amicizia con Antonio al quale la società desidera esprimere un sentito ringraziamento per il lavoro svolto durante questi mesi e gli augura una carriera ricca di soddisfazioni e successi sportivi» coperti: nelle ultime settimane il Varese ha purtroppo perso terreno dalla capolista – proprio quel Bra da cui provengono Montanaro e Floris – e con la sconfitta di domenica scorsa a Tortona ha probabilmente detto addio alle ultime speranze di rimonta sull’unico piazzamento (il primo posto) che dà la promozione diretta in Serie C Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico Accedi o registrati per commentare questo articolo L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema Non sei registrato? 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