Negrar di Valpolicella si prepara a vivere uno degli eventi più amati e attesi dell’anno: il Palio del Recioto e dell’Amarone della Valpolicella Classica
giunto quest'anno alla sua 71esima edizione. La manifestazione si svolgerà da sabato 19 a lunedì 21 aprile 2025
animando il centro del paese tra viale Giuseppe Mazzini e piazza Vittorio Emanuele
con un ricco programma all’insegna del vino
Organizzato dalla Pro Loco di Negrar di Valpolicella
in collaborazione con il Comune e con il patrocinio della Provincia di Verona e della Regione Veneto
il Palio celebra due tra le eccellenze enologiche più prestigiose del territorio: il Recioto e l’Amarone della Valpolicella
Nato nel 1952 su iniziativa dell’allora sindaco Guido Ghedini
l’evento ha saputo rinnovarsi negli anni
mantenendo vivo lo spirito originario e rafforzando il suo ruolo di volano per la promozione del territorio e delle sue tipicità
Quest’anno saranno 19 le cantine protagoniste
pronte a far degustare le proprie etichette più rappresentative
il Palio offrirà un’esperienza completa: food truck gourmet
specialità culinarie locali proposte dalle associazioni del territorio
con l’obiettivo di coinvolgere e affascinare residenti e visitatori
Dalle ore 9:30 – DiVin Negrar Valpolicella 2025. Degustazione itinerante dedicata alla storia dei vini Valpolicella Classico, Superiore, Ripasso, Recioto e Amarone. A cura dell’Associazione La Vigna Info e prenotazioni: www.divinnegrarvalpolicella.it / info@divinnegrarvalpolicella.it / 366 8326791
Il Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata dell’IRCCS di Negrar adotta per primo in Italia un software che integra e potenzia l’acceleratore lineare Ehos dotato di intelligenza artificiale
Grazie a questo nuovo sistema la macchina è in grado individuare con qualità eccezionale le immagini del tumore da trattare e irradiarlo con estrema precisione in appena sei secondi
La moderna tecnologia rende possibile curare molti tumori solidi
Si chiama Hypersight il nuovo arrivato nel Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
Un “super occhio” che integra e potenzia Ethos
macchina di radioterapia guidata da intelligenza artificiale
cioè in grado di ricalcolare a ogni seduta un nuovo piano di cura
in base alle variazioni della massa tumorale e a quelle anatomiche che possono verificarsi durante il trattamento
Grazie a Hypersight questa apparecchiatura è ora equipaggiata
con un software capace di catturare con qualità eccezionale le immagini del tumore da trattare e irradiarlo in appena sei secondi
permettendo di ricalcolare il piano di cura con estrema precisione e velocità
Ciò consente di individuare perfettamente la sede tumorale e di trattarla senza danni ai tessuti sani e in tempi più brevi
contribuendo a ridurre durata e numero delle sedute e abbattere le liste d’attesa
l’IRCCS di Negrar si colloca ulteriormente all’avanguardia nella cura radioterapica delle patologie oncologiche
confermandosi tra i centri più avanzati nell’offerta di trattamenti adattativi di tutti i tumori solidi
“Il nuovo strumento è una guida al trattamento di precisione in tempo reale
un’importante implementazione tecnologica introdotta recentemente all’Ospedale di Negrar – spiega Filippo Alongi
direttore del Dipartimento di radioterapia oncologica avanzata dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria e professore ordinario all’Università di Brescia -
Ora – aggiunge – è come se si avesse a bordo un “super mirino” per indirizzare e colpire con estrema precisione la sede della malattia tumorale da trattare.
Il dispositivo consente infatti di ottimizzare l’efficacia del sistema permettendo di ricalibrare in tempo reale
sulla base dei cambiamenti della posizione
che comunque avvengono di seduta in seduta
Ciò si rivela un prezioso supporto per il clinico anche nella definizione dei piani di cura personalizzati
soprattutto nei pazienti più fragili e nelle condizioni più complesse
Il nuovo strumento permette di trattare anche i pazienti che non sono in grado di restare a lungo sotto la macchina
oppure i portatori di pacemaker o protesi metalliche”
più rapido e di estrema precisione nella visualizzazione anatomica
consente di irradiare la massa tumorale in modo sartoriale
e abbattendo le liste di attesa e i costi indiretti dei pazienti e dei familiari
soprattutto per chi proviene da altre sedi o regioni lontane”
“La moderna tecnologia rende possibile trattare molti tumori solidi
del pancreas e del fegato in media in 5 sedute
la radioterapia adattativa e di ultra precisione può essere impiegata anche in caso di recidive tumorali
re-intervenendo in pazienti già sottoposti a precedente radioterapia
che oggi non avrebbero altre opzioni di trattamento”
“Il nuovo investimento tecnologico arricchisce la dotazione per il trattamento radioterapico del “Sacro Cuore Don Calabria”
attualmente composta da quattro acceleratori lineari di ultima generazione: già nel 2019 era stata installata per la prima volta in Italia Unity Elekta
guidata da risonanza magnetica ad alto campo
l’IRCCS di Negrar cura più di 1700 pazienti l’anno
confermandosi centro di riferimento regionale e tra i centri più rinomati in Europa per la radioterapia adattativa”
amministratore delegato dell’IRCCS di Negrar
L’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria è un ospedale classificato
presidio ospedaliero accreditato con la Regione Veneto e Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per le malattie infettive e tropicali
L’ospedale per acuti è inserito nella “Cittadella della Carità” che comprende anche strutture socio-sanitarie (RSA e casa di riposo) per un totale di 968 posti letto
IRCCS Ospedale Classificato Equiparato Sacro Cuore – Don Calabria – Presidio Ospedaliero Accreditato – Regione VenetoVia don A. Sempreboni, 5 - 37024 Negrar (Verona) - P.IVA 00280090234 tel. (+39) 045 6013111 - Fax (+39) 045 7500480pronto soccorso 045 6013222 - EMERGENZE: 118 - informazioni@sacrocuore.it
Il Palio del Recioto si sviluppa su un percorso di 146,5 chilometri totali con partenza e arrivo a Negrar di Valpolicella (Verona)
Dopo una prima parte ondulata tra Santa Maria di Negrar
Pedemonte, San Floriano e Valgatara
il gruppo salirà al Colle Mausa per poi scendere di nuovo a Negrar ed imboccare la salita per Jago di Sopra
Il giro di conclude con la tradizionale Curva del Ferar
Il sesto giro sarà lungo 18,9 chilometri perché a 300 metri dal termine si svolterà a sinistra per immettersi nel raccordo di collegamento con il circuito finale
L’ultimo giro è lungo 39,8 chilometri e comincerà in Piazza V
Il gruppo salirà a Jago di Sopra e affronterà ancora la Curva del Ferar
Da San Ciriaco salirà a Boschetti e dai 480 metri s.l.m
di Saline si arriverà in 700 metri di strada ai 652 metri s.l.m
affronteranno un’altra dura salita che è quella della Chiesa di Montecchio
si porteranno fino a San Peretto per imboccare la discesa finale che porterà al traguardo in Viale della Rimembranza
Tra i favoriti al via c’è Lorenzo Nespoli
che ha dichiarato in una nostra intervista di puntare al Palio del Recioto e alla Torino-Biella
lo inseriscono di rigori tra i papabili vincitori della 62ª edizione
Ma il leader designato dalla squadra sarà Cesare Chesini
Con la formazione anche il ceco Pavel Novak
Anche la Vf Group Bardiani CSF Faizanè avrà diverse carte da giocare: Luca Paletti e Matteo Scalco che vengono dal Giro d’Abruzzo con i professionisti e Filippo Turconi (1° al Trofeo Piva e 4° a San Vendemiano)
Da tenere d’occhio Ludovico Mellano e Mattia Negrente della XDS Astana Development Team
ma anche Duarte Marivoet (Visma|Lease a bike Development Team)
Non potranno nascondersi i corridori del vivaio della Redbull Bora
vincitori con Finn al Giro del Belvedere: schiereranno oltre al ligure anche Donati
Accompagnano la donna nel corso della gravidanza
durante il parto e nelle prime settimane di vita del bambino
Se non sono le migliori amiche delle future mamme
sono sicuramente un punto di riferimento sanitario prezioso per chi sta vivendo un’esperienza meravigliosa
Stiamo parlando delle ostetriche a cui il 5 maggio è dedicata dal 1991 la Giornata internazionale: figure sanitaria con un ruolo importante per la salute della donna in tutte le fasi della vita
Durante la giornata le ostetriche saranno a disposizione per ogni dubbio o domanda riguardo la gravidanza e il parto
Sono in programma laboratori dove saranno mostrate le tecniche dolci per vivere serenamente il travaglio e condivise le modalità migliori per prendersi cura del neonato
Spazio anche alla creatività con il laboratorio di “Belly-painting”
la tecnica di pittura temporanea del corpo
Il Punto nascita dell’Ospedale di Negrar segue la donna in gravidanza fin dalle prime settimane con la possibilità di accedere ad ambulatori dedicati e di partecipare a incontri sull’organizzazione della struttura
con il pediatra e con l’anestesista sulla partoanalgesia
servizio disponibile h24 e in tutti i giorni dell’anno
è possibile accedere all’ambulatorio puerperio e allattamento
La nuova applicazione digitale è scaricabile su tutti gli smartphone e consente di prenotare prestazioni anche con l’impegnativa del medico curante
L'ospedale di Negrar ha ampliato le modalità di prenotazione di visite
esami e prestazioni con prescrizione medica con l’attivazione della app "Sacro Cuore Don Calabria"
La nuova applicazione digitale è scaricabile su tutti gli smartphone e consente di prenotare prestazioni anche con l’impegnativa del medico curante
visualizzare gli appuntamenti fissati e avere a portata di cellulare il proprio dossier sanitario
dove sono archiviati i referti di visite ed esami eseguiti al Sacro Cuore Don Calabria
L'applicazione comprende anche uno spazio riservato alle news
grazie alle quali si può rimanere aggiornati su tutte le novità che riguardano l'ospedale
Lo strumento digitale si aggiunge alle prenotazioni online attraverso il sito www.sacrocuore.it
oltre alle prestazioni con il servizio sanitario nazionale (con il solo pagamento del ticket e l’obbligo di prescrizione medica)
è possibile prenotare prestazioni in attività sanitaria privata (con tariffa calmierata dalla struttura
ma senza scelta del medico) e in attività libero professionale
E rimane sempre attivo il numero telefonico del Cup: 045-6013257
Dalla chirurgia robotica alla genetica applicata alla prevenzione
dalle strumentazioni diagnostiche con intelligenza artificiale alle terapie di ultra-precisione: nel 2024 sono state 18mila le persone affette da malattia oncologica che si sono rivolte al “Sacro Cuore Don Calabria” nel loro percorso di cura
La dottoressa Stefania Gori: “I migliori risultati di cura si ottengono solo con un’organizzazione multidisciplinare: la complessità della malattia oncologica è tale che il paziente non può essere preso in carico da un solo specialista”
Sono 18.000 le persone affette da malattia oncologica che nel 2024 si sono rivolte all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar per prestazioni di diagnosi
terapia o follow-up all’interno del loro percorso di cura
Una crescita del 21% rispetto a cinque anni fa quando i pazienti erano 14.812
Numeri che attestano un riconoscimento da parte dei pazienti
rinnovamento tecnologico sommato a professionalità di alto livello e alla realizzazione di percorsi di cura multidisciplinari per ogni tipo di neoplasia
In vista della Giornata mondiale contro il cancro
l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria ha l’attività del Cancer Center che nel 2023 ha ottenuto la certificazione da parte dell’OECI
la più importante rete europea degli Istituti Oncologici
L’incontro ha avuto come ospite il professor Paolo Marchetti
oncologo e direttore scientifico dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma
che ha tenuto un intervento sul ruolo sull’esposoma – cioè la totalità dei fattori esterni a cui è esposto un individuo – nella genesi dei tumori
In sala erano presenti anche i rappresentanti di alcune associazioni presenti nel territorio e che collaborano con l’IRCCS di Negrar: Lega Italiana per la lotta contro i tumori- Lilt; l’Associazione donne operate al seno (Andos) e Pink Darsena del Garda
Durante l’incontro i direttori delle Unità Operative del Cancer Center sono intervenuti presentando gli aspetti più innovativi della loro attività: la chirurgia robotica con oltre il 70% degli interventi oncologici urologici effettuati con i tre robot chirurgici
impiegati anche per altre specialità; la elevata casistica di interventi in laparoscopia per il tumore all’ovaio; il ruolo fondamentale della biologia molecolare che traccia la “carta d’identità”
anche con un semplice prelievo del sangue (biopsia liquida)
terapeutici e prognostici; la prevenzione oncologica attraverso la genetica; le strumentazioni diagnostiche di nuova generazione
tra cui due nuovi mammografi con intelligenza artificiale
E infine le terapie di ultra-precisione della Medicina Nucleare e della Radioterapia
“Negli anni l’IRCCS di Negrar ha visto crescere le competenze professionali e tecnologiche
ma ha anche migliorato l’organizzazione con la creazione e lo sviluppo dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM)
nei quali un team di professionisti di diverse specialità discutono il caso di malattia neoplastica che per la sua complessità non può essere presa in carico da un solo specialista”
“Una simile organizzazione determina beneficio per il paziente: migliore assistenza
aumentata aderenza del percorso diagnostico-terapeutico dettato dalle Linee Guida nazionali e internazionali e aumento della sopravvivenza
maggiore opportunità di arruolamento in studi clinici
Nel 2024 sono stati discussi nell’ambito dei GOM i casi clinici di 1.200 pazienti
che entrano a far parte del dossier clinico del paziente
Un esempio di GOM è quello della mammella: il caso della paziente viene discusso collegialmente dall’oncologo
dal radioterapista oncologo e dal medico nucleare
Lo scorso anno i ricoveri oncologici sono stati 3.800 su un totale 31.500 e sono stati effettuati 2.800 interventi chirurgici per neoplasia (21.000 quelli totali)
Di questi 400 hanno riguardato gli interventi maggiori per patologie neoplastiche urologiche
95 le malattie tumorali ginecologiche e 116 i tumori della tiroide
Diretta live dalle sale dell’Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria per il settimo corso internazionale dell’EGEUS – European Group for Endoscopic Ultrasonography sull’uso combinato dell’Ecoedoscopia (EUS) e della colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ECRP)
Si è aperto ieri mattina con interventi in diretta dall’IRCCS di Negrar, il settimo corso internazionale “live” dell’EGEUS – European Group for Endoscopic Ultrasonography sull’uso combinato dell’Ecoedoscopia (EUS) e della colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ECRP). L’appuntamento scientifico (clicca qui per il programma)
direttore della Gastroenterologia e Endoscopia digestiva del Sacro Cuore Don Calabria
con interventi trasmessi dall’Ospedale Maggiore della Carità della città piemontese
dall’Ospedale Ordine Mauriziano Umberto I di Torino e
Più precisamente da una delle sale dell’Endoscopia digestiva
di cui è responsabile il dottor Marco Benini
Il dottor Paolo Bocus ha condotto con la sua équipe otto interventi tra il primo e il secondo giorno di corso su altrettanti pazienti
che si sono sommati ai 24 interventi tra Novara e Torino
Circa 800 persone erano in collegamento da tutta Europa
“Abbiamo effettuato un’ecoendoscopia operativa ed endobiliare e colangiopancreatografie e colangioscopie con biopsie e minisonde ecografiche intraduttali”
Per la lettura delle biopsie è intervento in live anche il professor Giuseppe Zamboni
Il primo corso live dell’EGEUS si è tenuto nel 2012 con l’obiettivo
che poi è proseguito per altre sei edizioni
di evidenziare gli sviluppi più aggiornati in materia di EUS e di ERCP e il loro utilizzo combinato
che comprende un nuovo modo di affrontare la patologia biopancreatica sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico
Le due nuove sedi didattico formative dell’Università di Verona in via San Marco
dove sono state realizzate tre aule per le lezioni frontali
per la formazione nei reparti dei futuri medici e infermieri
Martedì 15 ottobre lo storico taglio del nastro
Università di Verona e IRCCS Sacro Cuore Don Calabria avviano i poli di formazione universitaria di alcuni Corsi di laurea della Macroarea di Scienze della vita e della Salute dell’Università scaligera
L’ufficializzazione è avvenuta questa mattina con l’inaugurazione delle nuove aule a Verona
l’altro è lo stesso Ospedale di Negrar che ospiterà i tirocini nei vari reparti individuati
A tagliare il nastro della nuova struttura il Magnifico Rettore dell’Ateneo
il Direttore Generale della Ricerca con delega all’Università dell’IRCCS di Negrar
come rappresentante legale dell’Opera Don Calabria
All’evento erano presenti anche l’Amministratore Delegato dell’IRCCS di Negrar
il Presidente del Corso di Laurea magistrale in Farmacia
la Presidente del Corso di Laurea in Igiene Dentale
il dottor Piccinini e fratel Nazzari hanno firmato anche l’addendum alla convenzione del 13 dicembre 2022
il quale porta alla collocazione in via San Marco del Corso di laurea magistrale a ciclo unico di Farmacia e delle nuove sedi del Corso di laurea triennale in Igiene Dentale
del Corso di laurea magistrale biennale in Scienze delle professioni sanitarie e tecniche e del Corso di Laurea triennale in logopedia
saranno attivi i tirocini clinici curriculari delle Scuole di Specializzazione
dei Corso di laurea di Medicina e Chirurgia (IV-VI anno)
Corso di laurea in Infermieristica (I-III anno)
Il polo universitario di via San Marco è stato realizzato al piano terra della palazzina D del complesso dove al piano superiore si trova una delle sedi del Centro Odontostomatologico dell’Ospedale
dallo scorso gennaio è operativa la Struttura autonoma di Odontoiatria infantile e igiene orale
diretta dalla professoressa Nicoletta Zerman docente di Odontoiatria Pediatrica e Odontoiatria Cosmetica e Estetica dell’Università di Verona nel corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e del Corso di laurea in Igiene Dentale di cui è Presidente
comprende anche quattro uffici dedicati al personale docente e amministrativo dell’ateneo e a fine mese sarà disponibile un ulteriore spazio dedicato allo studio
Inizialmente sono oltre 200 studenti che potranno usufruire di ambienti totalmente nuovi immersi in una zona verde
con ampia possibilità di parcheggio e raggiungibile facilmente anche con i mezzi pubblici
“Quello che oggi celebriamo è un ulteriore
passaggio della collaborazione tra l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria e l’Università di Verona – ha sottolineato il dottor Piccinini – attraverso la quale intendiamo perseguire una sempre maggiore integrazione tra attività assistenziale
Questo polo universitario di Verona è stato realizzato per la formazione teorica degli studenti e teorico-clinica degli igienisti dentali
mentre il polo collocato all’Ospedale di Negrar è dedicato alla preparazione clinica
che avranno l’opportunità di un’esperienza formativa accanto ad eccellenti professionisti e in un contesto con tecnologia all’avanguardia
perché più si ampliano e diversificano le opportunità formative
Di fatto siamo un ospedale di insegnamento e stiamo lavorando presso le istituzioni preposte
“Come avevo promesso alle nostre studentesse
ai colleghi e alle colleghe dell’ateneo e all’intera comunità territoriale nel dicembre di due anni fa
alla sigla del primo accordo tra la nostra Università e l’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
– ha affermato il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini – abbiamo potenziato la rete formativa di alcuni corsi di laurea della Macroarea di Scienze della vita e della Salute e l’inaugurazione di oggi prosegue il percorso intrapreso
biologi e tecnici sanitari che prepariamo nella nostra Università garantiscano ai pazienti le migliori cure possibili
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo lavorato con impegno con l’obiettivo di poter realizzare un’integrazione concreta delle nostre attività formative
di ricerca e assistenziali con quelle di altre eccellenti realtà sanitarie come l’Irccs Sacro Cuore don Calabria
Sono sempre convinto che fare rete sia la strada maestra per il pieno raggiungimento degli obiettivi comuni
obiettivi che abbiamo condiviso in questi anni con l’Irccs di Negrar per migliorare i profili di cura dei nostri pazienti e per ottimizzare e rendere sempre più efficienti le risorse e potenzialità del nostro sistema sanitario regionale”
Nella foto da sinistra a destra: il dottor Fabrizio Nicolis
direttore sanitario dell’IRCCS di Negrar
direttore generale dell’Università di Verona
amministratore delegato dell’IRCCS di Negrar
presidente del Corso di Laurea in Farmacia
presidente del Corso di laurea in Igiene dentale
direttore generale della ricerca con delega all’Università dell’IRCCS di Negrar
Lunedì 7 aprile è scomparso all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria il dottor Gastone Orio
di cui 32 come Direttore Sanitario e primario di Anestesia e Rianimazione
Mezzo secolo di vita dedicato alla Cittadella della Carità
di cui è stato uno degli artefici del suo sviluppo
I funerali si tengono oggi 9 aprile alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Negrar
Lascia la moglie Maria Luisa e i figli Alessandra e Stefano
direttore del Centro Odontostomatologico dell’Ospedale di Negrar
“Abbiamo lavorato intensamente, mai per ambizione, ma sempre per passione e per senso del dovere”. Sono le parole pronunciate dal dottor Gastone Orio nel corso della cerimonia del 14 dicembre del 2022 per l’intitolazione a suo nome del blocco operatorio dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria
Primario di Anestesia e Direttore Sanitario dal 1970 al 2002
Tre anni fa la voce del dottor Orio tradiva l’emozione
ma non la memoria nel ricordare che quando era arrivato all’ospedale di Negrar
“esisteva una sola sala operatoria e si effettuavano 250 interventi all’anno
Oggi le sale sono 16 e gli interventi oltre 22mila
Cito alcuni numeri per sottolineare quanto la scelta di realizzare un blocco chirurgico nel 2001 sia stata lungimirante
Inutile nascondere che nel mettere le basi di questo grande ospedale ci siano state delle difficoltà che abbiamo tuttavia superato guardando avanti e avendo fiducia nei nostri operatori”
Il dottor Orio rimane a Negrar fino al 2009 come consulente e responsabile delle sale operatorie
Mezzo secolo dedicato all’Ospedale e ai suoi pazienti
Sono i tre pregi che incarnava il dottor Orio con il quale ho avuto il privilegio di lavorare”
afferma l’Amministratore Delegato dell’IRCCS di Negrar
“Era un profondo conoscitore della Sanità
A lui va tutta la nostra riconoscenza per i 50 anni a servizio del “Sacro Cuore Don Calabria” durante i quali ha contribuito significativamente allo sviluppo dell’Ospedale e di tutta la Cittadella della Carità”
“Con la sua scomparsa abbiamo perso uno dei principali artefici della storia della Cittadella della Carità
sottolinea il successore del dottor Orio alla direzione sanitaria
“Da primario anestesista ha sempre dato sicurezza ai chirurghi in sala operatoria
Da Direttore Sanitario ha sempre saputo guardare oltre
al futuro migliore per la crescita dell’ospedale e per la miglior cura dei pazienti
Direttore Generale per la Ricerca con delega ai rapporti con l’Università e già amministratore delegato
“Quando ho avuto l’incarico di direttore amministrativo
il dottor Orio è entrato nel mio ufficio e
mi ha detto: “Sono a sua disposizione per qualsiasi cosa…”
E così ha fatto con i suoi preziosi consigli che mi hanno supportato nell’amministrare la Cittadella della Carità e il suo sviluppo
Era un uomo di grande visione e di intelligenza cristallina
E come tutti gli uomini intelligenti si comportava con modestia”
“Con il dottor Orio ho un doppio debito di riconoscenza”, dice il dottor Luigi Giacopuzzi, direttore per 20 anni del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, fino al 2018. “Innanzitutto perché ha avuto fiducia in me
grazie a lui ho imparato ad essere un anestesista
avendo conseguito la specializzazione lavorando in reparto
Quando ti confrontavi con lui avevi sempre l’impressione che vedesse oltre
che parlasse al presente guardano al futuro”
“Ho avuto il dottor Orio sempre accanto con la sua infinita saggezza nei passaggi più importanti della mia vita
E’ stato lui l’artefice della mia carriera professionale
dove il dottor Orio era consulente anestesista e spesso mi assisteva in sala
Dopo un intervento mi ha detto in veronese: ‘Sai che sei bravo
Non mi sono fatto pregare e così è iniziata la mia avventura al Sacro Cuore Don Calabria e lo sviluppo dell’Ortopedia
La saggezza era ciò che lo contraddistingueva e quando non ascoltativi un suo consiglio il più delle volte sbagliavi”
Gli eventi promossi dall’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria a Verona in occasione della Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette che ricorre il 30 gennaio
Nel programma un congresso che vede la partecipazione dei maggiori esperti nazionali ed internazionali sulle NTD
Gli esperti dell’Ospedale di Negrar: “Alcune malattie tropicali neglette sono endemiche anche in Italia
La scorsa estate abbiamo avuto il record di casi di trasmissione autoctona
E’ necessario intensificare la ricerca e la sorveglianza”
In occasione della Giornata mondiale delle malattie tropicali neglette (NTD-Neglected Tropical Diseases)
l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar -Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le malattie infettive e tropicali e Centro collaboratore dell’OMS per la strongiloidosi e le altre malattie tropicali neglette – è protagonista di due giorni di eventi
tra cui il congresso internazionale in corso oggi alla Camera di Commercio di Verona
Il simposio vede la partecipazione dei maggiori esperti nazionali ed internazionali sulle NTD tra cui Maria Elena Bottazzi
microbiologa honduregna naturalizzata statunitense di origine italiana
docente al Baylor College of Medicine di Houston (Texas)
Nel 2022 è stata candidata al Nobel per la Pace
per aver realizzato il vaccino Corbevax contro il Covid-19 senza depositare il brevetto
affinché fosse accessibile economicamente anche ai Paesi più poveri
E’ interventa anche Denise Mupfasoni
del Dipartimento dell’OMS per il controllo delle malattie neglette di Ginevra
e Adriano Casulli dell’Istituto Superiore di Sanità con cui collabora anche il Dipartimento di Negrar
L’incontro internazionale è stato preceduto ieri dall’Iniziativa “Ricercatori in cammino”
a cui hanno aderito 250 ragazzi delle scuole medie superiori e che ha avuto come ospite il noto divulgatore televisivo e presidente della Società Metereologica Italiana
Alla Camera di Commercio è stata allestita anche la mostra “Salute dimenticata
gentilmente concessa da Pintre-Associazione Percorsi Intrecciati Onlus
25 pannelli sulle malattie tropicali neglette e le lro conseguenze sulla popolazione
Le malattie tropicali neglette sono un gruppo eterogeneo di patologie
Si stima che siano 1,7 miliardi di persone nel mondo che necessitano di interventi sanitari a causa delle NTD e con mezzo milione i decessi all’anno
Le accomuna il fatto di essere “dimenticate” (neglette) dalla ricerca pubblica e privata (per molte non esistono né terapie né vaccini) e di avere origine
nelle zone povere e marginalizzate delle aree tropicali e subtropicali
misura della gravità globale di una malattia
cioè la somma degli anni di vita persi per mortalità prematura (Years of Life Lost -YLLs) e degli anni di vita vissuti in condizioni di salute non ottimale o di disabilità
Il DALY relativo alla malattie tropicali neglette è di 19milioni
che molte di queste malattie portano con loro deturpando il corpo delle persone colpite
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2021 ha delineato una road map per ridurre entro il 2030 l’impatto mondiale delle NTD
su cui sarà fatto il punto nel corso del congresso “NTD days: towards 2030 targets”
“La riduzione globale del numero di persone che necessitano interventi contro queste patologie è stimata attualmente al 25% contro il target del 90% fissato dall’OMS” ha spiegato la dottoressa Dora Buonfrate
direttrice del Centro collaboratore dell’OMS per la strongiloidosi e le altre malattie tropicali neglette
“Questo anche in conseguenza dell’epidemia da COVID-19 che in molte aree ha determinato l’interruzione dei programmi di controllo delle NTD con ripercussioni sull’aumento dei casi
Ci sono invece risultati più confortanti sul numero dei Paesi che hanno certificato l’eliminazione di almeno una NTD
altro obiettivo per il 2030: 54 sui 100 previsti
E’ innegabile – ha sottolineato – che per raggiungere quanto fissato dall’OMS sia richiesto uno sforzo straordinario da parte della comunità mondiale finalizzato a sviluppare metodologie diagnostiche da poter utilizzare sul campo in zone dove il sistema sanitario è quasi inesistente e per scoprire farmaci e vaccini
Ma soprattutto è necessario attuare politiche di sviluppo
perché queste patologie sono causate dalla povertà e a loro volta sono causa di povertà”
“Oggi più che mai si deve ragionare in termini di salute globale”
“Curare chi è più lontano significa prevenire le malattie di chi ci sta accanto
considerando che viviamo in un mondo in cui la salute dell’uomo
degli animali e dell’ambiente sono sempre più interconnesse”
Lo dimostrano le stesse malattie tropicali neglette
alcune delle quali sono presenti anche in Italia e interessano complessivamente migliaia persone
diagnosticata soprattutto negli anziani che erano soliti camminare a piedi nudi su terreni (fino agli Sessanta) contaminati da feci umane
La scorsa estate ha segnato il record nel nostro Paese di casi di dengue a trasmissione autoctona: 213 che si sommano ai 474 casi d’importazione
In Veneto si è verificato un solo caso di trasmissione locale
Complessivamente il Laboratorio di Virologia e Patogeni emergenti dell’IRCCS di Negrar ha diagnosticato 19 casi importati (il 25% dei totali in Veneto)
7 dei quali hanno necessitato il ricovero nel reparto di malattie infettive e tropicali
Nel 2023 i casi diagnosticati al Sacro Cuore Don Calabria erano stati solo 2 con un solo ricovero
può manifestarsi con sintomi simili a quelli dell’influenza
dolori dietro agli occhi e soprattutto forti dolori ai muscoli
caratteristica per cui la dengue è conosciuta come “febbre spaccaossa”
In una minima percentuale può evolversi in febbre emorragica
Non esiste terapia farmacologica specifica e il vaccino
introdotto in commercio negli ultimi mesi del 2023
è indicato solo per i viaggiatori che si recano spesso in zone endemiche o dove è presente un’epidemia
L’IRCCS di Negrar dal novembre 2023 al 23 gennaio 2025 ha somministrato 399 dosi di vaccino
che prevede due dosi a distanza di un minimo di 3 mesi a un massimo di 12
“In Italia nei prossimi anni assisteremo molto probabilmente a epidemie sempre più importanti di dengue
complice il cambiamento climatico con l’innalzamento della temperatura che favorisce la sopravvivenza della zanzara tigre oltre ai mesi estivi”
“Dobbiamo essere preparati a questa probabilità intensificando la ricerca su queste patologie e rafforzando il sistema di sorveglianza
Un sistema riguardo al quale il Veneto è stato pioniere
Esso prevede che nel caso di diagnosi di dengue in viaggiatori internazionali sia attivata l’autorità di igiene pubblica per procedere alla disinfestazione di zanzare tigre in un raggio di 150 metri dall’abitazione del paziente
Questo per impedire il crearsi di un cluster autoctono
cioè che una zanzara punga la persona infetta e trasmetta a sua volta il virus pungendo una persona sana”
Il contributo della popolazione è fondamentale nella sorveglianza di queste patologie
“In caso di febbre o altro malessere al ritorno da un viaggio in zone tropicali è necessario rivolgersi il prima possibile al Pronto Soccorso di un ospedale con un reparto di malattie infettive”
“In questo modo si potranno ricevere tempestivamente le cure necessarie: non dimentichiamo che recentemente sono deceduti due connazionali per una malattia tropicale
Inoltre il ricorso al Pronto Soccorso permetterà ai sanitari
in presenza di una diagnosi positiva di infezione da virus trasmesso dalla zanzara tigre
di attivare subito l’autorità locale di igiene pubblica
E’ altrettanto importante fare informazione in ambito medico
affinché di fronte a febbri estive apparentemente senza causa si inseriscano nella diagnosi differenziale anche le arbovirosi”
Dopo aver diagnosticato i primi casi europei di Oropouche nello scorso mese di giugno
Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ha isolato per la prima volta al mondo il virus Oropouche (OROV) nel liquido seminale di un viaggiatore
al quale era stata diagnosticata l’infezione oltre due settimane prima
Si teme una possibile trasmissione seessuale
non solo tramite vettore (zanzare e moscerini)
Ma servono ulteriori studi per confermarlo
pubblicata su Emerging Infectious Diseases rivista del CDC
agenzia federale USA per la prevenzione e il controllo delle malattie
apre nuovi e importanti scenari di salute pubblica e suggerisce che la trasmissione dell’infezione potrebbe avvenire anche tramite contatto sessuale oltre che attraverso la puntura di insetti
“Sino ad oggi sapevamo che questa infezione si trasmette da uomo a uomo soltanto in maniera indiretta
ovvero attraverso la puntura di un insetto
che l’infezione possa essere trasmessa tramite rapporti sessuali
è un campanello d’allarme da non sottovalutare – commenta Federico Giovanni Gobbi
direttore del Dipartimento di Malattie Infettive
Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS di Negrar e uno degli autori della pubblicazione –
Non sono stati ancora descritti casi di trasmissione diretta interumana dell’infezione e il livello di rischio è molto basso per l’Italia
dove sono stati registrati 5 casi tutti importati
i cambiamenti climatici e l’aumento degli spostamenti delle persone rendono necessari ulteriori studi per confermare la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo
Resta importante anche monitorare costantemente
l’andamento delle infezioni per poterle individuare con tempestività
“La febbre Oropouche è una infezione tropicale causata dall’omonimo virus (OROV)
scoperto nel 1955 nel sangue di un lavoratore forestale di Trinidad e Tobago
Si tratta di un patogeno diffuso normalmente nella regione amazzonica e trasmesso all’uomo dalle punture di insetti: in particolare il culicoides paraensis
un moscerino diffuso in tutto il continente americano
responsabile dell’Unità di Virologia e Patogeni Emergenti dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
“I sintomi della febbre Oropouche – prosegue Gobbi – si manifestano di solito dopo 3-8 giorni dalla puntura dell’insetto vettore
e sono in gran parte sovrapponibili a quelli di altre febbri virali tropicali come dengue
Zika o chikungunya: febbre alta (oltre i 39 °C) accompagnata da mal di testa
Sono stati inoltre registrati sporadici casi di interessamento del sistema nervoso centrale
in forma meno grave: di solito da due a dieci giorni
ma anche dopo un mese dalla prima comparsa”
L’ultimo aggiornamento pubblicato ai primi di settembre dall’ufficio per le Americhe dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta che dall’inizio dell’anno ai primi giorni di settembre sono stati registrati quasi 10.000 casi in otto Paesi: Bolivia
dove è stato riscontrato anche un caso di encefalite e diversi casi di trasmissione del virus durante la gravidanza: morti fetali
“Il primo imperativo è quello di conoscere meglio questo virus sino ad oggi poco studiato – afferma Castilletti –
il virus lo abbiamo messo subito a disposizione
in un’ottica di condivisione e collaborazione
di alcuni dei più importanti laboratori italiani ed esteri
l’Istituto di Medicina Tropicale di Anversa
il Netherlands Centre for Infectious Disease Control
Saranno inoltre fondamentali studi di competenza vettoriale
per verificare se le zanzare e i moscerini presenti alle nostre latitudini siano potenzialmente in grado di trasmettere l’infezione da Oropouche
ed a tal fine stiamo già collaborando con l’Istituto Superiore di Sanità”
all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar: il presidente della Regione Veneto
Inoltre ha inaugurato i due nuovi mammografi della Radiologia Senologica dotati di intelligenza artificiale
L’IRCCS di Negrar sviluppa ulteriormente l’ambito oncologico con due importanti novità
Si tratta in primo luogo del potenziamento della dotazione tecnologica per la diagnosi precoce del tumore del seno con l’acquisizione di due mammografi con intelligenza artificiale
intitolato al primo successore di San Giovanni Calabria
Con la struttura residenziale dedicata ai pazienti nella fase terminale della malattia
si consolida l’attività del Cancer Center del Sacro Cuore
l’organizzazione grazie alla quale la persona affetta da neoplasia viene presa in carico dalla diagnosi alla cura
dalla riabilitazione a tutta la durata del follow up
fino all’accompagnamento con le cure palliative
L’inaugurazione delle due realizzazioni si è tenuta questa mattina alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e di altre autorità
il direttore generale e il direttore sanitario dell’ULSS 9
il comandante provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza
colonnelli Francesco Novi e Italo Savarese
“L’attenzione integrale per i nostri pazienti è il filo conduttore delle due inaugurazioni di oggi
Un’attenzione che vogliamo avere in ogni fase della malattia e in ogni momento del percorso che gli ammalati
ha detto il presidente dell’IRCCS di Negrar
“In particolare siamo felici di intitolare l’hospice a don Luigi Pedrollo
vicario e primo successore di san Giovanni Calabria
i cui tratti caratteristici erano proprio la grande umanità e sensibilità”
“Il nostro Ospedale negli anni ha sviluppato una forte vocazione oncologica sia in ambito clinico-assistenziale che di ricerca
investendo in professionalità e tecnologie innovative
affinché il paziente con malattia tumorale potesse usufruire di una presa in carico a 360°
“Un percorso che ha portato alla certificazione di Cancer Center da parte della più grande organizzazione europea degli istituti oncologici
e l’ingresso nella rete ministeriale Alleanza contro il Cancro
Gli interventi che inauguriamo oggi si inseriscono in questo contesto – ha sottolineato -
Da un lato l’adozione di due nuovi mammografi di ultima generazione
in grado di elaborare una diagnosi sempre più accurata e precoce
previsto dalla programmazione sanitaria regionale
come completamento della presa in carico non solo del paziente oncologico
ma di tutti quei malati per i quali è necessario un accompagnamento medico con cure palliative per il controllo del dolore
nonché un supporto psicologico e spirituale”
“Il modo di fare sanità del “Sacro Cuore Don Calabria” è di assoluta eccellenza – ha detto il presidente Luca Zaia – Il Veneto è la regione a statuto ordinario che conta il minor numero di strutture private
ma vanta un modello di privato accreditato
che condivide con il pubblico un progetto e le sfide che oggi la sanità ci pone
Il privato infatti è l’alter ego del pubblico – ha sottolineato – perché opera per la stessa missione: curare i cittadini
elemento che fa la vera differenza nell’erogazione delle cure
L’Ospedale di Negrar con l’IRCCS per le malattie infettive e tropicali e il Cancer Center
è presidio della nostra regione che continua a fare sempre di più e sempre meglio
Da una parte due mammografi di ultima generazione che vanno nella direzione della prevenzione del tumore del seno che in Veneto funziona
E dall’altra l’hospice che ci tenevo ad inaugurare perché queste strutture sono un grande segno di civiltà
Io considero gli hospice più importanti degli ospedali
perché è all’ultimo miglio che si tocca con mano la qualità del servizio”
Anche l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria si colora di rosa
accendendo i riflettori sulla prevenzione del tumore del seno
si tingerà al tramonto del colore femminile per eccellenza
simbolo anche della lotta contro una neoplasia
Gli specialisti della Breast Unit del Sacro Cuore Don Calabria ospiti della serata
organizzata dall’Andos in collaborazione con il Comune di Negrar
mercoledì 16 ottobre presso la scuola primaria
“Un tumore ad altissima incidenza che tuttavia vede un tasso di sopravvivenza a cinque anni vicino al 90% e la disponibilità di trattamenti efficaci anche per le forme più aggressive e metastatiche – spiega la dottoressa Stefania Gori
direttore del Dipartimento Oncologico dell’IRCCS di Negrar – Tutto questo grazie alla diagnosi precoce
aumentando le conoscenze di biologia molecolare sulle differenti forme di carcinoma mammario
consente oggi di applicare protocolli terapeutici personalizzati
Fondamentale è stata l’istituzione delle Breast Unit
centri avanzati dove la donna viene presa in carico dalla diagnosi alla terapia fino alla riabilitazione da un team multispecialistico”
Saranno proprio alcuni specialisti che compongono la Breast Unit del Sacro Cuore Don Calabria ad essere ospiti all’incontro
che si terrà mercoledì 16 ottobre alle 20.30 presso la scuola primaria di Negrar di Valpolicella (via Cavalieri di Vittorio Veneto)
Promossa dall’Andos-Associazione Nazionale Donne Operate al Seno – Comitato di Verona
che rientra tra le varie iniziative per il mese dedicato alla prevenzione
ha come obiettivo quello di informare a 360° la cittadinanza sul tumore del seno
partendo dall’importanza degli esami strumentali (mammografia) per la diagnosi precoce e illustrando il percorso durante e dopo l’ospedalizzazione nel caso di diagnosi positiva
All’incontro interverranno oltre a Stefania Gori
direttore del Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata
responsabili rispettivamente della Chirurgia Plastica
della Medicina della Sport e della Radiologia Senologica
Proprio per favorire l’accesso agli esami senologici completi
nelle due sedi di Negrar e di Verona (via San Marco 121)
offre la possibilità per tutto questo mese di eseguire in tempi celeri la mammografia
Un nuovo contributo del MiC permetterà il restauro
la copertura degli scavi e i percorsi di visita della villa romana tardoantica in provincia di Verona
Alcuni ambienti della Villa dei Mosaici di Negrar
Nel 2022 aveva ricevuto un finanziamento ministeriale di un milione e mezzo
ora l’interesse del MiC per il recupero e la valorizzazione della cosiddetta Villa dei Mosaici di Negrar (Verona) è stato confermato con il conferimento di un nuovo contributo
un milione e 400mila euro da spendersi in questo triennio
con il prelievo di una piccola porzione di pavimento musivo conservato al Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona
e di nuovo un secolo fa tra i vigneti di una delle campagne più note per la produzione vitivinicola
La seconda volta fu per volontà allora di una donna
la prima iscritta alla Società Archeologica Italiana di Atene (Saia)
non era che la minima parte di quello che è emerso a partire dal 2020 per volontà (e testardaggine) di uno dei funzionari della Soprintendenza Archeologia
è ancora impegnato nel ruolo di consulente per questo ritrovamento al cui studio partecipa l’Università di Verona con la docente Patrizia Basso
L’allora soprintendente archeologo Vincenzo Tinè
seguito da Fabrizio Magani e ora da Andrea Rosignoli
nel suo attuale ruolo alla dirigenza della Soprintendenza per l’area metropolitana di Venezia e le province di Padova
continua a essere «responsabile unico del procedimento» e segue il progetto di tutela e valorizzazione di quanto emerso a Negrar in questi anni
Un complesso che si estende per circa 4mila metri quadrati con un vasto campionario di raffinati pavimenti musivi
emerso anche grazie alla generosità dei proprietari dei terreni che hanno creduto in questa scoperta rinunciando alla produzione vitivinicola e finanziando inizialmente lo scavo: l’Azienda agricola Benedetti «la Villa» innanzitutto
con cui è stato stipulato un accordo campione Stato-privati
Di recente la villa è stata oggetto di una mattina di studi all’Università di Bari
e precedentemente di un convegno organizzato dall’Università di Verona a dicembre scorso nella sede della Soprintendenza
«La conclusione dell’attività di scavo ha visto il moltiplicarsi di quella relativa agli studi e alle ricerche
resa possibile dalla destinazione ad hoc di una parte dei fondi ministeriali
oltre ai numerosi studi universitari curricolari (tesi di laurea
Sono stati così realizzati approfondimenti di particolari tematiche archeologiche e scientifiche
presentati nel corso di questi ultimi anni in numerosi convegni e riunioni scientifiche nazionali e internazionali
Fondamentale è l’inquadramento cronologico dell’edificazione della villa dopo la metà del IV secolo d.C.
grazie alle analisi al carbonio 14 di alcuni resti organici particolarmente indicativi
grazie alle numerose indagini eseguite sui resti del lastricato in pietra
della produzione vinicola nella parte produttiva della villa
e la ricostruzione della sezione trasversale della decorazione pittorica del soffitto del peristilio orientale»
Sono dunque in corso la sistematizzazione e l’interpretazione di tutti i dati archeologici raccolti e delle analisi scientifiche effettuate
che si estendono a numerose discipline e che vedono coinvolte anche le Università di Padova e di Ferrara
nella prospettiva di una pubblicazione entro l’anno
coordinata da Patrizia Basso e da de Zuccato
In gioco è la trasformazione di questo sito archeologico
comunque attualmente visitabile (la gestione è della Società Archeologica Padana che ha realizzato lo scavo)
in un sito dotato di tutti i servizi accessori
«I fondi ministeriali precedentemente stanziati
con terre armate e una copertura provvisoria
ma anche alla progettazione esecutiva del restauro
a cura della Società archeologica di Firenze
della realizzazione del restauro che ci aspettiamo concluso prima di agosto seguito dalla funzionaria veronese Giovanna Battista
Il secondo finanziamento ministeriale servirà dunque per questo intervento
ma anche per il progetto di copertura degli scavi e per l’assetto generale del sito
che dovrà essere dotato di percorsi di visita
Un progetto per il quale vorremmo procedere su invito a una rosa selezionata di studi professionali di chiara fama per evitare di stagnare in una tempistica molto lunga
Allo studio è anche una ricostruzione digitale tridimensionale scientificamente corretta a supporto dei visitatori»
Il caso della villa romana a Negrar
Mosaici romani in mezzo ai vigneti dell’amarone
01 aprile 2025 | © Riproduzione riservata
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Il Castello del Buonconsiglio ospita la prima retrospettiva di un artista «sottovalutato e bistrattato
il suo catalogo è stato inflazionato con copie e derivazioni
innescando una percezione in diminutivo delle sue capacità a favore di Ceruti»
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L’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar – come casa filiale dell’Istituto Don Calabria – è tra gli enti che sono stati ammessi al Progetto #Conciliamo
l’iniziativa della Presidenza del Consiglio – Dipartimento Politiche per la Famiglia
finalizzata ad incentivare l’introduzione nei luoghi di lavoro di politiche che favoriscano la conciliazione tra i tempi di vita e quelli professionali
perché quando lo abbiamo analizzato ai fini di una possibile candidatura
abbiamo riscontrato che buona parte delle azioni richieste erano già in atto nel nostro ospedale e nelle nostre strutture socio-sanitarie adiacenti
che fanno parte della Cittadella della Carità”
dottor Claudio Cracco “Grazie a #Conciliamo abbiamo l’opportunità di far emergere e valorizzare le attuali politiche di Welfare in atto
con lo scopo di migliorare ulteriormente il benessere lavorativo dei nostri collaboratori
il quale è determinato anche dalla possibilità di dedicare il giusto spazio alla famiglia
soprattutto in presenza di figli in età scolare
Tra le iniziative introdotte all’IRCCS di Negrar nel corso degli anni e dedicate principalmente agli operatori sanitari sono previste la possibilità nei primi anni di vita dei bambini di lavorare in settori con minor gravosità di turni e il part time per le mamme che rientrano dalla maternità
“In generale circa il 65% dei nostri 2.300 dipendenti sono donne
maggioranza che riguarda soprattutto coloro che lavorano nell’assistenza – sottolinea l’AD -
Quindi l’agevolazione del lavoro femminile per noi oltre ad essere un dovere
Un’agevolazione che passa anche attraverso la tutela del diritto di trascorrere i tempi del riposo con la famiglia
Per questo le molte coppie che lavorano nella Cittadella della Carità hanno la possibilità di godere di turni di lavoro ad hoc finalizzati all’armonizzazione degli orari con quelli del coniuge o alla programmazione combinata dei periodi di ferie e di riposo
che viene favorita anche se la moglie o il marito sono impiegati in un’altra realtà”
Tutto questo è possibile grazie ai coordinatori tecnico- infermieristici che ogni mese redigono il turno lavorativo dei propri collaboratori conciliando le prioritarie esigenze dell’assistenza
della cura e dell’attenzione all’ammalato con quelle dell’operatore
“Il mutamento dei bisogni all’interno del contesto lavorativo ha avuto una notevole accelerazione nel periodo pandemico
quando il Covid ha rimesso al centro della nostra vita valori quali famiglia
tempo da dedicare ad altro oltre al lavoro – conclude il dottor Cracco – E’ a questa esigenza di “altro” che ogni organizzazione lavorativa oggi viene chiamata a rispondere se vuole fidelizzare i propri collaboratori
La partecipazione al progetto #Conciliamo da parte nostra è un ulteriore incentivo a far sì che l’ambiente lavorativo della Cittadella della Carità rimanga
nonostante il personale in continuo aumento
in cui le esigenze del singolo possano trovare spazio a beneficio di tutta l’organizzazione”
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
mercoledì 27 novembre all’IRCCS di Negrar si terrà un incontro con i rappresentati della rete di presa in carico delle vittime: i sanitari
Nel 2024 sono stati 22 i casi identificati come violenza di genere dagli operatori del Pronto Soccorso del Sacro Cuore Don Calabria
come luogo privilegiato dove intercettare le donne vittime di violenza e dare loro una via di uscita grazie alla presa in carico da parte di una rete che comprende non solo i sanitari
Un circuito virtuoso già presente da anni sul nostro territorio
ma che necessità di essere sempre alimentato da un’azione di sensibilizzazione verso un fenomeno ancora troppo sommerso e negato anche da chi lo subisce
“Violenza di genere: dalla percezione dei segnali alla presa in carico” (per il programma clicca qui) è il titolo dell’incontro che – nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – si terrà mercoledì 27 novembre a partire dalle 14 presso la sala convegni Fr
il convegno è promosso dal dottor Giuseppe Deledda
responsabile della Psicologia clinica del Sacro Cuore Don Calabria
anche l’intervento della professoressa Fulvia Signani – psicologa
psicoterapeuta e docente di Sociologia di genere all’Università di Ferrara – su “Alla ricerca dei prodomi dimenticati”
“I prodomi sono i segnali di violenza non riscontrabili sul piano fisico e non espressi a parole”
“Manifestazioni di disagio da parte della donna
verso i quali tutti dovremmo sviluppare maggiore sensibilità
ma in particolare gli operatori sanitari che hanno l’opportunità nella riservatezza anche di una semplice visita di andare oltre il puro aspetto clinico
L’IRCCS di Negrar nel 2017 ha sottoscritto il protocollo “per la segnalazione e la presa in carico urgente di donne vittime di violenza”
insieme a Ulss 9 Scaligera-Distretto Ovest Veronese
L’obiettivo è quello di “assicurare interventi urgenti di presa in carico e inserimento in strutture protette delle donne vittime di violenza affinché possano determinarsi nella scelta di uscire dalle situazioni di violenza”
Quest’anno sono già 22 – lo stesso numero dell’intero 2023 – i casi identificati ufficialmente come “violenza di genere” (i sanitari li segnalano attraverso un’apposita scheda) che si sono rivolti al Pronto Soccorso del “Sacro Cuore Don Calabria”
con titoli di studio differenti e appartenenti a tutti i ceti sociali
a dimostrazione che la piaga della violenza è veramente trasversale
uno dei primi contatti della vittima è con l’assistente sociale
che ha il compito di attivare la presa in carico
un passaggio molto delicato che sarà illustrato durante il convegno da Francesca Martinelli
La psicologa Benedetta Tesoro porterà invece la sua testimonianza come coordinatrice dell’area donne di casa S
Benedetto- Fondazione Don Calabria per il Sociale
In sei anni le strutture hanno accolto 64 donne con i loro 79 bambini
in parrocchie e nelle associazioni sportive per sensibilizzare le nuove generazioni sulle diverse tipologie di violenza affinché siano viste e riconosciute
La stessa fondamentale attività viene svolta anche dalle associazioni del territorio
di cui parlerà la dottoressa Teresa Zuppini
già direttore della Farmacia Ospedaliera e socia del Soroptimist International di Verona
Il sodalizio – che fa parte della Consulta delle Associazioni femminili – nel corso degli anni ha sviluppato numerosi progetti in favore delle donne in difficoltà
In particolare ha contribuito alla realizzazione delle aule di ascolto protetto per donne e minori vittime di violenza
poi presso il Comando provinciale dei Carabinieri (2020) e infine
13 del Codice in materia di protezione dei dati personali (“GDPR”)
che i dati conferiti dall’utente mediante la compilazione dei campi del form sopra riportato (“Dati personali”) saranno trattati
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L’implementazione di Hypersight arricchisce ulteriormente l’offerta tecnologica dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria
che già nel 2019 aveva introdotto Unity Elekta
la prima macchina in Italia dotata di risonanza magnetica ad alto campo per la guida dei trattamenti radioterapici
Con oltre 1.700 pazienti trattati ogni anno e circa 20.000 sedute effettuate
l’istituto si conferma un punto di riferimento non solo a livello nazionale
“Questo nuovo investimento rafforza la nostra posizione come centro all’avanguardia nella cura oncologica
permettendoci di offrire trattamenti sempre più personalizzati
Con tecnologie sempre più avanzate e una visione orientata al futuro
l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria continua a rivoluzionare il settore della radioterapia
offrendo nuove possibilità di cura per i pazienti oncologici
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L’Hospice “Don Luigi Pedrollo” è stato studiato per offrire strutturalmente al paziente un’accoglienza residenziale simile a quella familiare
sono dei piccoli appartamenti in cui i pazienti possono portare anche i loro effetti personali
In linea con la funzione propria degli hospice
anche in quello del “Sacro Cuore Don Calabria” il prendersi cura è rivolto non solo al paziente
Per loro sono stati realizzati spazi comuni
dove possono incontrarsi e nell’eventualità condividere l’esperienza che stanno vivendo
L’Hospice “Don Luigi Pedrollo”, inaugurato lo scorso 6 novembre dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
rientra nella Rete di Cure Palliative dell’ULSS 9
Gli hospice sono dedicati ai pazienti – non necessariamente oncologici – in fase terminale di vita
non più responsivi alle terapie convenzionali
ma che necessitano di cure palliative non erogabili a domicilio
cioè di trattamenti per il controllo dei sintomi (in particolare dolore
insufficienza respiratoria e distress psicologico)
oltre che un supporto psicologico e spirituale
L’hospice può essere anche una sistemazione temporanea nel caso in cui il caregiver (colui
che si prende cura del paziente) sia momentaneamente impossibilitato ad assistere il proprio congiunto a domicilio oppure quando si verifica una stabilizzazione di malattia che permette al paziente di ritornare a casa
dopo un periodo di ricovero nella struttura
L’accesso all’hospice è gestito dalla COT- Centrale Operativa Territoriale dell’ULSS 9 a cui il medico ospedaliero o di medicina generale invia la richiesta di ricovero
Pertanto possono essere accolti tutti i cittadini del territorio della “Scaligera”
Alla richiesta di accesso segue una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un Piano di assistenza individuale (PAI) per ogni paziente
Il personale che opera nell’hospice è formato da medici
“L’erogazione delle cure palliative richiede competenza e professionalità perché la qualità di vita del paziente è un obiettivo primario quando egli è in fase terminale”
ha sottolineato il dottor Roberto Magarotto
“Questo hospice è il coronamento di un lavoro sulle cure palliative iniziato nel nostro ospedale nel 2007
quando è stata aperta nel reparto di Oncologia medica una sezione (8 letti) dedicata ai pazienti che necessitano di terapie di supporto – ha continuato -
Il lavoro è proseguito nel 2012 con la certificazione da parte di ESMO (European Society for Medical Oncology)
di Centro integrato di Oncologia e Cure palliative
dove integrato significa l’associazione dei trattamenti oncologici attivi alle cure continuative (che nel concreto non differiscono da quelle palliative) affinché il paziente possa affrontare nel miglior modo possibile tutto il percorso di cura
Infine nel 2021 è stato attivato un team intra-ospedaliero di cure palliative per i pazienti pre-terminali e terminali ricoverati in tutti i reparti”
I monolocali sono dotati di angolo cottura
servizi igienici privati e divano-letto per la permanenza anche notturna di un’altra persona
Gli ampi locali di degenza sono affacciati tutti verso l’esterno: alcuni danno direttamente sul giardino
mentre i rimanenti godono di un balcone privato
è stato curato particolarmente il verde all’esterno della struttura
un ampio prato dove sono stati impiantati degli ulivi
Un ulivo è stato collocato anche all’interno del cavedio al centro dell’edificio a pianta quadrata
una sala riunioni e alcuni uffici tra cui quello dell’assistente sociale
Nel seminterrato (1.180 mq) si trovano gli spogliatoi del personale
Il Servo di Dio Luigi Pedrollo nacque a San Gregorio di Veronella il 31 dicembre 1888
Venne ordinato sacerdote nel 1912 e poco dopo entrò nell’Opera fondata da don Giovanni Calabria
Don Pedrollo fu sempre molto vicino a don Calabria
Sotto la sua guida vennero aperte le prime missioni della Congregazione
inoltre venne costruito l’ospedale geriatrico “Don Calabria” di Negrar
Morì in concetto di santità il 16 febbraio 1986
Attualmente è in corso la sua causa di canonizzazione
Presentati i risultati delle ricerche condotte sull’importante sito archeologico della Villa dei mosaici di Negrar di Valpolicella
nel corso della giornata di studi che si è tenuta lunedì 16 dicembre
Il progetto di studio è stato coordinato dal dipartimento di Culture e civiltà dell’università di Verona
su incarico e in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia
belle Arti e paesaggio per le province di Verona
sulla base di una convenzione siglata fra i due enti nel novembre 2023
diretto dalla Soprintendenza (e in particolare da Gianni de Zuccato) fra il 2020 e il 2022
anche per l’estensione dell’area oggetto di indagine (ca
3500 mq) e per la lunga continuità nel tempo della sua frequentazione
Tale complessità ha richiesto un lavoro interdisciplinare e corale che ha integrato le più tradizionali analisi archeologiche (delle strutture
fino alle più innovative analisi isotopiche e biomolecolari
Allo studio hanno partecipato docenti del dipartimento Patrizia Basso
come la stessa Soprintendenza e il Parco Archeologico del Colosseo
con l’apporto di vari laboratori nazionali e internazionali e il coinvolgimento di studenti e studentesse del corso di laurea magistrale
reclutati e reclutate dal dipartimento dell’università attraverso borse di ricerca
Nel corso dell’incontro è stato ribadito lo straordinario interesse della villa
armoniosamente inserita nel paesaggio della Valpolicella romana e disposta secondo il naturale andamento del terreno su più terrazze
sviluppata su una superficie di almeno 3000 mq
comprendeva un settore residenziale organizzato attorno a un giardino con peristilio e un complesso termale con vani per i bagni freddi
Si tratta di un complesso estremamente raffinato nelle decorazioni
espressione di un proprietario ricco e colto
che commissionò ad abili maestranze mosaici pavimentali di grande qualità
ed eleganti pitture parietali: i mosaici si conservano in ottimo stato su gran parte dei vani del complesso
mentre dei soffitti dipinti si sono recuperati alcuni lacerti in crollo
ricostruibili nello schema compositivo e ben databili sulla base di analisi al radiocarbonio delle cannucce palustri che li tenevano uniti alla muratura
è stato dedicato un focus particolare alla vivace attività economica del complesso
a un settore produttivo di notevole sviluppo
Se le analisi archeobotaniche hanno dimostrato che in loco si coltivavano cereali e legumi
il rinvenimento di legno di vite e di vinaccioli
in un’area caratterizzata da ampi spazi per la spremitura e la torchiatura dell’uva
attesta che la produzione vinicola era il principale investimento del proprietario
Una prova di tale produzione è venuta dalle analisi biomolecolari che hanno rivelato tracce di mosto e vino sulle pavimentazioni di questi stessi spazi produttivi
Come dimostrano anche le fonti letterarie di VI secolo
doveva trattarsi di un vino quantitativamente e qualitativamente di grande rilevanza
su cui sono in corso analisi genetiche per capire i vitigni con cui era prodotto
nell’ambito di un altro progetto di studio coordinato dallo stesso dipartimento Culture e civiltà dell’ateneo
è stato affrontato il tema della lunga continuità di vita del complesso
in un territorio come la Valpolicella che si sta rivelando ampiamente insediato e molto vivace anche nell’età altomedievale
Fra le fasi di frequentazione è importante sottolineare quella di età longobarda
quando si procedette all’occupazione selettiva di alcuni settori di quella che era stata la villa tardoantica
in parte realizzando nuovi edifici in tecnica mista (base in pietra e alzato ligneo) o completamente in materiale deperibile (legno)
Da segnalare anche la presenza di tre distinte aree funerarie
in cui furono deposti alcuni soggetti con corredi tardo longobardi (prima metà VII secolo)
Il progetto sulla Villa “dei mosaici” di Negrar si presenta come un esempio di efficace interazione fra una molteplicità di enti territoriali
nonché come un esempio di analisi storica integrata e multidisciplinare
dopo i restauri e gli interventi di valorizzazione ora in fase di avvio
si appresta a diventare uno dei complessi archeologici di maggiore interesse del Veronese e dell’intero Veneto
il giornale dell’Università degli Studi di Verona
Registrazione presso il Tribunale di Verona
Numero di registrazione testata N.1820 del 18.11.2008
Università degli Studi di Verona - Area Comunicazione e Public Engagement (Direzione Informatica
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Due donne si sono rivolte a USB Veneto in quanto
sarebbero stati negati loro i «diritti di legge in materia di maternità per l'allattamento»
ma dall'IRCCS Sacro Cuore ribadiscono che le norme sono state rispettate e sono state offerte «tutte le opzioni opportune»
Arriva da USB Veneto e Nursind Verona una forte contestazione all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
spiegando di aver osservato le disposizioni di legge e i contratti sul tema
Al centro della discussione la situazione di due infermiere che operano presso il nosocomio
alle quali sarebbero stati negativi permessi relativi alla loro situazione
motivo per cui una delle due si sarebbe anche licenziata.
Da USB Veneto infine informano che nella giornata di giovedì
l'infermiera rimasta alle dipendenze dell'ospedale Sacro Cuore di Negrar avrebbe ricevuto la comunicazione che dalla prossima settimana scatterà la riduzione dell'orario per l'allattamento
mentre la donna che ha rassegnato le dimissioni lunedì dovrebbe recarsi all'Ispettorato Territoriale del Lavoro per risolvere la sua situazione.
Venerdì 7 febbraio 2025 alle ore 9.00 presso il Palazzo di Santa Teresa dei Maschi (Strada Torretta
Città Vecchia - Bari) si terrà l'incontro "La villa di Negrar: dallo scavo alla valorizzazione"
L'incontro si svolge all'interno del ciclo di seminari “Dialoghi sul patrimonio culturale“
organizzato nell’ambito delle attività del progetto PNRR CHANGES con il Corso di Dottorato di Interesse Nazionale PASAP_Med (Patrimoniarcheologici
architettonici e paesaggistici mediterranei)
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Potenziata la dotazione tecnologica e realizzata una struttura residenziale dedicata ai pazienti nella fase terminale della malattia
Al taglio del nastro presente anche presidente della Regione Veneto Luca Zaia
Taglio del nastro con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia per il nuovo hospice dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
che nell'occasione ha inaugurato anche due nuovi mammografi per esami più confortevoli e diagnosi sempre più precise
L'ospedale di Negrar sviluppa ulteriormente l’ambito oncologico con due importanti novità
viene potenziata la dotazione tecnologica per la diagnosi precoce del tumore del seno con l’acquisizione di due mammografi con intelligenza artificiale
Inoltre è stato istituito l’hospice
si consolida l’attività del Cancer Center del Sacro Cuore
l’organizzazione grazie alla quale la persona affetta da neoplasia viene presa in carico dalla diagnosi alla cura
fino all’accompagnamento con le cure palliative
L’inaugurazione delle due novità si è tenuta ieri mattina
alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e di altre autorità
tra cui il prefetto di Verona Demetrio Martino
la direttrice generale e quella sanitaria dell'Ulss 9 Scaligera Patrizia Benini e Denise Signorelli
i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza Francesco Novi e Italo Savarese
pronipote del sacerdote che ha voluto e realizzato
«L’attenzione integrale per i nostri pazienti è il filo conduttore di queste due inaugurazioni - ha detto il presidente dell'ospedale Gedovar Nazzari - Un’attenzione che vogliamo avere in ogni fase della malattia e in ogni momento del percorso che gli ammalati
In particolare siamo felici di intitolare l’hospice a don Luigi Pedrollo
vicario e primo successore di San Giovanni Calabria
i cui tratti caratteristici erano proprio la grande umanità e sensibilità»
«Il nostro ospedale negli anni ha sviluppato una forte vocazione oncologica sia in ambito clinico-assistenziale che di ricerca
investendo in professionalità e tecnologie innovative
affinché il paziente con malattia tumorale potesse usufruire di una presa in carico a 360 gradi
in tutte le fasi della malattia - ha aggiunto l’amministratore delegato Claudio Cracco - Un percorso che ha portato alla certificazione di Cancer Center da parte della più grande organizzazione europea degli istituti oncologici
e l’ingresso nella rete ministeriale Alleanza contro il Cancro
Gli interventi che inauguriamo si inseriscono in questo contesto
Da un lato l’adozione di due nuovi mammografi di ultima generazione
acquisiti in occasione dell’ottobre rosa
in grado di elaborare una diagnosi sempre più accurata e precoce
Dall’altro l'istituzione dell'hospice
ma di tutti quei malati per i quali è necessario un accompagnamento medico con cure palliative per il controllo del dolore
nonché un supporto psicologico e spirituale»
«Il modo di fare sanità del Sacro Cuore Don Calabria è di assoluta eccellenza - ha detto il presidente Luca Zaia - Il Veneto è la regione a statuto ordinario che conta il minor numero di strutture private
che condivide con il pubblico un progetto e le sfide che oggi la sanità ci pone
Il privato infatti è l’alter ego del pubblico
perché opera per la stessa missione: curare i cittadini
elemento che fa la vera differenza nell’erogazione delle cure
L'ospedale di Negrar è presidio della nostra regione che continua a fare sempre di più e sempre meglio
Lo prova è questa doppia inaugurazione
E dall’altra l’hospice che ci tenevo ad inaugurare perché queste strutture sono un grande segno di civiltà
Io considero gli hospice più importanti degli ospedali
perché è all’ultimo miglio che si tocca con mano la qualità del servizio»
L'Hospice "Don Luigi Pedrollo"
il cui responsabile medico è il dottor Roberto Magarotto
rientra nella rete di cure palliative dell'Ulss 9
Gli hospice sono dedicati ai pazienti in fase terminale di vita
non più responsivi alle terapie convenzionali
cioè di trattamenti per il controllo dei sintomi
L’hospice può essere anche una sistemazione temporanea nel caso in cui il caregiver sia momentaneamente impossibilitato ad assistere il proprio congiunto a domicilio oppure quando si verifica una stabilizzazione di malattia che permette al paziente di ritornare a casa
L’accesso all’hospice è gestito dalla Centrale Operativa Territoriale dell’Ulss 9 a cui il medico ospedaliero o di medicina generale invia la richiesta di ricovero
Pertanto possono essere accolti tutti i cittadini del territorio veronese
non solo i pazienti dell'ospedale di Negrar
Alla richiesta di accesso segue una valutazione multidimensionale finalizzata a definire un Piano di assistenza individuale (Pai) per ogni paziente
Il personale che opera nell’hospice è formato da medici
«L’erogazione delle cure palliative richiede competenza e professionalità perché la qualità di vita del paziente è un obiettivo primario quando egli è in fase terminale - ha sottolineato il dottor Magarotto
oncologo ed esperto di cure palliative - Questo hospice è il coronamento di un lavoro sulle cure palliative iniziato nel nostro ospedale nel 2007
quando è stata aperta nel reparto di oncologia medica una sezione (8 letti) dedicata ai pazienti che necessitano di terapie di supporto
Il lavoro è proseguito nel 2012 con la certificazione da parte di Esmo (European Society for Medical Oncology)
dove integrato significa l’associazione dei trattamenti oncologici attivi alle cure continuative (che nel concreto non differiscono da quelle palliative) affinché il paziente possa affrontare nel miglior modo possibile tutto il percorso di cura
Infine nel 2021 è stato attivato un team intra-ospedaliero di cure palliative per i pazienti pre-terminali e terminali ricoverati in tutti i reparti»
L'hospice è stato studiato per offrire strutturalmente al paziente un’accoglienza residenziale simile a quella familiare
servizi igienici privati e divano-letto per la permanenza anche notturna di un’altra persona
anche in quello del Sacro Cuore Don Calabria il prendersi cura è rivolto non solo al paziente
dove possono incontrarsi e nell’eventualità condividere l’esperienza che stanno vivendo
Gli ampi locali di degenza sono affacciati tutti verso l’esterno: alcuni danno direttamente sul giardino
Come per tutta la Cittadella della Carità
è stato curato particolarmente il verde all’esterno della struttura
Un ulivo è stato collocato anche all’interno del cavedio al centro dell’edificio a pianta quadrata
l’ambulatorio medico e infermieristico
una sala riunioni e alcuni uffici tra cui quello dell’assistente sociale
Nel seminterrato di 1.180 metri quadrati si trovano gli spogliatoi del personale
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E COMFORT PER LA PAZIENTE: I NUOVI MAMMOGRAFI
di cui è responsabile la dottoressa Anna Russo
è la prima in Italia a dotarsi dei mammografi Amulet Sophinity (della multinazionale giapponese Fujifilm Healthcare)
che vanno a sostituire le precedenti acquisite nove anni fa
la tecnica mammografica digitale riguardo alla quale diversi studi hanno dimostrato la capacità di aumentare il numero dei tumori diagnosticati
ma con molteplici caratteristiche innovative
«Innanzitutto sono state studiate per il comfort della paziente - ha sottolineato la dottoressa Russo - Il tumore mammario colpisce nel corso della vita una donna su otto (56mila le nuove diagnosi nel 2023) ed è ormai consolidato che più la diagnosi è precoce
eppure sono ancora troppe le mancate adesioni ai programmi di prevenzione
Una della ragioni principali è il dolore causato in corso di mammografia dalla compressione della mammella necessaria per ottenere immagini diagnostiche
Inoltre è sempre il dolore a causare movimenti involontari che possono compromettere l’esame
oltre ad avere una struttura più ergonomica
dispongono di una funzione innovativa di controllo automatico della riduzione della compressione
che consente di alleviare il dolore senza alterare la qualità dell’immagine e diminuire l’accuratezza della diagnosi»
Ulteriori innovazioni riguardano l’integrazione di procedure diagnostiche e interventistiche eseguite con mezzo di contrasto
«A partire dal 2016 siamo stati tra i primi ospedali in Italia ad impiegare la mammografia con mezzo di contrasto
esame di secondo livello che ha la specificità di fornire non solo le immagini morfologiche del tumore
andando a visualizzare i vasi sanguigni neoformati
che sono la spia di tumori in fase iniziale - ha proseguito la dottoressa - Grazie all'esperienza acquisita e all’avanzamento tecnologico di questi mammografi
a breve avremo l’opportunità di eseguire anche la biopsia mammografica con mezzo contrasto
Si riducono così i tempi diagnostici e vengono meno i limiti dell’indagine con risonanza magnetica: tempi lunghi di organizzazione ed esecuzione
disagio per le donne anziane o che soffrono di claustrofobia
le quali non riescono a rimanere a lungo nella stessa posizione oppure portatrici di dispositivi come i pace maker
che devono essere preventivamente spenti»
Ad aumentare l’accuratezza diagnostica interviene anche l’intelligenza artificiale
grazie alla quale si ottiene una migliore qualità di immagini
magnificando la visualizzazione di quelle che possono essere alterazioni neoplastiche iniziali e calcificazioni submillimetriche
«Inoltre è un valido supporto diagnostico - ha concluso Russo - grazie all’auto-acquisizione di una molteplice quantità di dati
l'intelligenza artificiale può aiutare il medico radiologo ad individuare lesioni che all’occhio umano potrebbero anche sfuggire»
il modulo di intelligenza artificiale integrato nei nuovi sistemi consente la replicabilità dell’esame da un controllo all’altro: infatti il tecnico di radiologia può posizionare la mammella esattamente nella posizione del precedente esame grazie alle guide che compaiono sul piano di appoggio
Viene facilitato così il confronto tra i diversi esami
L’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria si colloca all’11° posto nella top 20 degli ospedali italiani
A dirlo un’indagine del Ministero della Salute redatta in base alle schede di dimissione (Sdo) del 2022 e pubblicata da Il Sole24Ore
Due gli indicatori considerati: il peso medio dei Drg (la complessità dei casi trattati) e l’attrattività dei pazienti in arrivo da altre regioni
Dall’elaborazione di questi indicatori è risultata una “classifica” che vede l’IRCCS di Negrar in undicesima posizione
Rilevante anche il dato regionale: nella top 20 il “Sacro Cuore Don Calabria” compare con soli due altri ospedali
l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (4° posto) e
“Quanto emerso dall’indagine del ministero della Salute è un indicatore dell’apprezzamento dei pazienti della qualità di accoglienza e assistenza del nostro IRCCS”
Grazie alla presenza nel nostro ospedale di competenze riconosciute anche a livello internazionale
di alte tecnologie e di una modalità di assistenza basata sulla presa in carico globale della Persona
oggi possiamo offrire a tutti i cittadini trattamenti avanzati anche per le patologie più complesse
E’ il motivo per cui da anni il numero dei pazienti afferenti da un po’ tutta la penisola è in costante crescita
Nel 2023 oltre il 30% dei circa 30.700 ricoveri riguardava pazienti provenienti da fuori regione
con punte di eccellenza per il trattamento dell’endometriosi
per la patologia oncologica (comprese la radioterapia e la medicina nuclerare) e per le malattie infettive e tropicali
il “Sacro Cuore Don Calabria” è Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”
Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ha diagnosticato il primo caso in Europa di febbre Oropouche
in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica
Nessun allarme: l’isolamento del virus
normalmente diffuso nella regione Amazzonica
è il primo passo per poter sviluppare test diagnostici specificii
ma anche studi sulla capacità di veicolare il virus da parte dei potenziali vettori (zanzare e moscerini) diffusi anche da noi
Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ha diagnosticato il primo caso in Europa di febbre Oropouche relativo alla pandemia 2024
Il caso è stato già segnalato alle autorità sanitarie e alla ASL di competenza della Regione Veneto
nonché ai servizi di informazione e monitoraggio internazionali
Il virus è stato isolato nel laboratorio BSL3 del Dipartimento
primo passo per poter sviluppare test diagnostici specifici
Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrare professore associato all’Università di Brescia
“La febbre Oropouche è una delle arbovirosi più diffuse del Sud-America
con oltre 500.000 casi diagnosticati dal 1955 a oggi
un numero probabilmente sottostimato viste le limitate risorse diagnostiche disponibili nell’area di diffusione – spiega Federico Giovanni Gobbi
Tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrare professore associato all’Università di Brescia-
Dall’ultimo aggiornamento epidemiologico risultano tra la fine del 2023 ed il 2024 più di 5.000 casi di febbre Oropouche in Bolivia
I sintomi della febbre Oropouche si manifestano di solito dopo 3-8 giorni dalla puntura dell’insetto vettore
Sono stati inoltre registrati sporadici casi di interessamento del sistema nervoso centrale
Nel 60% circa dei casi dopo la prima fase acuta i sintomi si ripresentano
“La febbre Oropouche è causata dall’omonimo virus (OROV)
scoperto nel 1955 nel sangue di un lavoratore forestale di Trinidad e Tobago – prosegue Concetta Castilletti
responsabile dell’Unità di Virologia e Patogeni Emergenti dell’IRCCS di Negrar-
Si tratta di un virus diffuso normalmente nella regione amazzonica
ma ciò che è più rilevante è che si tratta di un virus che viene trasmesso all’uomo dalle punture di insetti
“Le arbovirosi come la febbre Oropouche
costituiscono una delle emergenze di salute pubblica con le quali dobbiamo abituarci a convivere
I cambiamenti climatici e l’aumento degli spostamenti delle popolazioni umane rischiano di rendere endemici anche alle nostre latitudini virus un tempo confinati nella fascia tropicale
È fondamentale essere sempre preparati a rispondere all’emergenza di patogeni che non sono abitualmente diffusi nella fascia mediterranea
e sotto questo aspetto l’essere riusciti ad isolare il virus OROV nel nostro laboratorio ci fornisce un’arma in più per affinare la diagnostica e la ricerca”
“La diagnosi di febbre Oropouche effettuata dall’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria – conclude Gobbi – conferma l’importanza di disporre di presidi specializzati
in grado di monitorare costantemente l’andamento delle arbovirosi e di altre patologie trasmissibili
La duplice specializzazione del nostro IRCCS in malattie infettive e tropicali
e il fatto che da oltre trent’anni sia presente presso il nostro ospedale un servizio di medicina dei viaggiatori
ci mettono nelle condizioni di poter individuare con tempestività l’emergenza di potenziali rischi di salute pubblica
che in questo modo possono essere gestiti sul nascere grazie alla consolidata collaborazione con le autorità sanitarie della provincia di Verona e della Regione Veneto”
Il 4 febbraio ricorre la Giornata mondiale contro il cancro
La chirurgia ha un ruolo cruciale nella cura contro i tumori
Andiamo a scoprire insieme ai professionisti del Sacro Cuore Don Calabria alcune specificità della chirurgia oncologica del Cancer Center dell’IRCCS di Negrar
direttore dell’Urologia; Marcello Ceccaroni
direttore della Ginecologia; Giacomo Ruffo
direttore della Chirurgia Generale; Diego Gavezzoli
direttore della Chirurgia Toracica; Alberto Massocco
direttore della Chirurgia Senologica; Cesare Cristofoli
Nel 2024 all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria sono stati effettuati 2.800 interventi chirurgici per neoplasia (21.000 quelli totali)
La chirurgia mini-invasiva (laparoscopica o robotica) è da molti anni una prassi consolidata all’IRCCS di Negrar anche per la chirurgia oncologica
In particolare l’Unità Operativa Complessa di Ginecologia
ad offrire un trattamento laparoscopico del tumore dell’ovaio avanzato
Neoplasia (con circa 5.200 nuovi casi all’anno in Italia) che oggi rappresenta una sfida oncologica tra le più grandi
in quanto nella maggioranza dei casi la diagnosi avviene in fase avanzata quando sorgono i primi sintomi
“Un nostro studio retrospettivo pubblicato nel 2024 da Cancers (“Things Have Changed-Laparoscopic Cytoreduction for Advanced and Recurrent Ovarian Cancer: The Experience of a Referral Center on 108 Patients”) riporta il più alto numero di pazienti (108) con tumori ovarici avanzati e ricorrenti sottoposti a chirurgia laparoscopica in un unico centro di riferimento – ha spiegato il dottor Ceccaroni -
La chirurgia mini-invasiva è predominante nelle sale operatorie
Tuttavia per il tumore ovarico è rimasta confinata a piccoli numeri
Il nostro studio ha dimostrato invece che l’approccio laparoscopico è fattibile in pazienti selezionati con risultati paragonabili a quelli ottenuti con la chirurgia open
la qualità di vita e permettendole di accedere molto prima ad una chemioterapia post-operatoria”
La chirurgia robotica oncologica è praticata all’IRCCS di Negrar da un decennio
Nel 2024 è stato acquisito un secondo robot Da Vinci Xi e il robot Hugo Ras
“Oltre il 70% degli interventi di chirurgia urologica oncologica vengono eseguiti con tecnica robotica
che consente un approccio più preciso e meno invasivo per il paziente – ha sottolineato il dottor Stefano Cavalleri
Con la disponibilità di tre robot abbiamo possibilità di estendere questo tipo di chirurgia a un numero maggiore di pazienti oncologici
Anche l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria aderisce alla campagna regionale di prevenzione contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV)
offrendo la somministrazione gratuita del nuovo anticorpo monoclonale Nirsevimab a tutti i nuovi nati del Punto nascita dell’Ospedale
L’RSV è la causa principale di bronchioliti e polmoniti nei bambini: nei neonati può portare a forme gravi che richiedono l’ospedalizzazione e
La somministrazione è iniziata a novembre e proseguirà fino a marzo/aprile
quando conclude il periodo dell’anno durante il quale è più diffuso il virus
la profilassi viene effettuata dai pediatri di libera scelta
L’RSV è una delle principali cause di infezione delle vie respiratorie nei bambini più piccoli
causando bronchioliti (infezioni delle piccole vie respiratorie) e polmoniti (infezione dei polmoni)
I quadri più severi di bronchiolite e polmonite con febbre
tosse e difficoltà respiratoria da richiedere l’assistenza ospedaliera si verificano nei bimbi di età inferiore a un anno e in particolare sotto ai 6 mesi
Nel 20% dei casi è necessario il ricovero in terapia intensiva
Purtroppo non esistono farmaci specifici per la cura delle infezioni da RSV e la terapia della bronchiolite si limita a trattamenti sintomatici e a misure di supporto (idratazione e ossigeno)
Pertanto la prevenzione è l’unica strategia disponibile per contenere questa infezione
L’anticorpo monoclonale Nirsevimab rappresenta una grande risorsa per la prevenzione delle infezioni da virus RSV: diversi studi scientifici hanno dimostrato che la sua somministrazione è associata a una riduzione dell’80% delle infezioni respiratorie che richiedono assistenza medica
la profilassi universale dei neonati e dei bambini nel primo anno di vita
con una riduzione notevole dei ricoveri legati all’infezione da RSV
Fino ad alcuni mesi fa era a disposizione un altro anticorpo monoclonale
che però è indicato solo per i bambini appartenenti alle categorie a maggior rischio di infezioni severe (grave prematurità
Il Nirsevimab è indicato invece per tutti i neonati e viene somministrato in un’unica iniezione (sulla coscia)
a differenza del Palivizumab che richiede un’iniezione al mese per 5 mesi
Meno di un bambino su 100 sottoposto a profilassi con Nirsevimab ha manifestato:
possono manifestarsi reazioni allergiche immediate come le reazioni anafilattiche; per tale motivo
il bambino deve attendere 15 minuti prima di lasciare il luogo dove viene somministrato l’anticorpo
AccediCosa sappiamo di Giulia
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Articolo pubblicato il giorno: 11 Aprile 2025
Negrar di Valpolicella si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: il Palio del Recioto e dell’Amarone della Valpolicella Classica
organizzato dalla Proloco di Negrar di Valpolicella
in collaborazione con il Comune e con il patrocinio di Provincia di Verona e Regione Veneto
si terrà da sabato 19 a lunedì 21 aprile 2025 nel cuore del paese
lungo Viale Giuseppe Mazzini e Piazza Vittorio Emanuele
Un evento che celebra il vino e il territorio
come confermato dal sindaco Fausto Rossignoli al nostro microfono:
Il programma prevede diversi momenti importanti
come la cerimonia d’inaugurazione di sabato 19 aprile dalle 17:00
il tradizionale rito della benedizione del Recioto lunedì 21 aprile
degustazioni guidate a cura di esperti sommelier
musica dal vivo e attività per famiglie e sportivi
il Palio è incorniciato da un ricco calendario di eventi collaterali che culmineranno con la corsa ciclistica internazionale “Gran Premio Palio del Recioto” del 22 aprile
Assessore al Turismo e Attività di Promozione:
h.20.30 presso Auditorium di Negrar di Valpolicella L’artista e fotografo Silvano Paiola presenta “Le foreste dell’orso” Organizzato da Università del Tempo Libero
Info e prenotazione: segreteria@utlnegrar.com | n.3482416951
h.18:30 – Premiazione Torneo Mini Basket
19:00 – musica con BANKAI 360° Rock Party Band
h.10:15 – Rito di benedizione del “Vino Recioto”
h.10:30 – Apertura forma Parmigiano Reggiano di Montagna
h 16:00 – IMPARIAMO A DEGUSTARE Un evento per avvicinare il pubblico al mondo del vino con degustazioni guidate da Sommelier AIS dei vini della Valpolicella classica
Info e prenotazione: info@proloconegrardivalpolicella.it oppure al n
h.17:00 – musica dal vivo con la Band Red Flaminia
h.17:30 – Premiazione concorso Palio In Vetrina
Chi vuole provare a vedere l’effetto che fa viaggiare a piedi
il 10 e l’11 maggio potrà sperimentarlo scegliendo una delle 27 escursioni di Cammini Aperti: Edizione Speciale 2025
seconda edizione dell’iniziativa di grande successo lanciata lo scorso anno
Secondo le stime di Coldiretti e Terranostra Campagna Amica
sono seicentomila le presenze attese negli agriturismi italiani per il ponte del 1° maggio
la vacanza in campagna si conferma tra le scelte più gettonate
torna la campagna “Io per lei” di Fondazione Telethon
dedicata alla forza proprio delle “mamme rare”
da sempre al centro della missione della Fondazione nata trent’anni fa dall’appello di un gruppo di madri dell’Unione..
Nasce da un’idea di Monica Colella – General Manager di Segni d’Infanzia – il progetto La Corsa Continua
sviluppato durante l’edizione 2024 del SEGNI New Generations Festival e oggi realizzato all’interno del programma Giovani (In)formati
appuntamento con la terza edizione della Maratona della Battaglia
organizzata dal Club Super Marathon Italia
In questi luoghi si combatté per la libertà d’Italia e qui si correrà l’unica prova sui 42,195 km della..
in collaborazione con il Servizio Affidi “Zorba”
promuove un ricco programma di iniziative in occasione della Giornata dell’Affido Familiare (4 maggio)
scegliendo di dedicare all’affido l’intero mese di maggio
appuntamento di valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio
che unisce il piacere della conoscenza a quello del buon vino
su iniziativa di Fondazione Aida ETS con la..
Per il terzo anno il Comune di Verona organizzerà attività dedicate a famiglie
nell’ambito della Giornata Regionale per i Colli Veneti 2025
L’iniziativa si inserisce tra le azioni promosse dalla Regione Veneto per valorizzare il patrimonio paesaggistico,..
Al Teatro Laboratorio di Verona (Lungadige Galtarossa 22/a) dall’8 al 18 maggio è di scena l’11a edizione di “Non c’è differenza”
organizzato da Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio
Il Festival pone il focus sull’altro da sé per una cultura del rispetto
dell’inclusione e l’abbattimento delle barriere fisiche e mentali
Un momento di grande entusiasmo per la Pallavolo Stadium di Mirandola
squadra della provincia di Modena che milita nel campionato nazionale di serie B e che sta vivendo una stagione ricca di soddisfazioni dentro e fuori dal campo
Sabato 17 maggio Piazza Mazzini a Modena si trasformerà nel cuore pulsante della solidarietà e dell’allegria con il ritorno della Giornata del Naso Rosso
organizzato dai volontari clown di corsia di VIP Modena – Viviamo in Positivo
sguardo deciso e un look totalmente rinnovato: Annalisa sorprende i fan con un’immagine inedita e audace
abbandonando la celebre chioma rossa in favore di un’estetica più androgina e dandy
La trasformazione accompagna l’annuncio del nuovo singolo..
Emis Killa e Lazza sono tornati a collaborare per il brano “In auto alle 6:00”
il loro nuovo singolo in uscita su tutte le piattaforme digitali e in radio venerdì 2 maggio
Dopo le svariate apparizioni insieme sui social
Fedez e Clara hanno finalmente svelato il segreto: Scelte stupide
È questo il titolo del loro featuring in uscita venerdì 2 maggio
Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso..
Alessandra Gagliotto e Dino Ponchio hanno inaugurato l’Extra Festival 2025 presso la Cantina Valpolicella di Negrar tra i loro ricordi legati ai Giochi Olimpici
Sabato 22 marzo presso la Cantina Valpolicella di Negrar – sponsor del Festival e in questo caso anche partner organizzativo – ha preso il via l’Extra Festival
la serie di appuntamenti in provincia del Festival del Giornalismo di Verona 2025
L’incontro “Una vita a cinque cerchi” è stata l’occasione per immergersi nei ricordi e nelle emozioni legate ai Giochi Olimpici del giornalista – storico commentatore Rai dei Giochi – Franco Bragagna
l’ex-canoista olimpica a Pechino 2008 e oggi consigliere comunale di Bardolino Alessandra Galiotto e il presidente del CONI Veneto ed ex-direttore tecnico nazionale della FIDAL Dino Ponchio
Con la moderazione del direttore responsabile di SportdiPiù Magazine Alberto Bruno Cristani (che ha collaborato alla realizzazione di questo incontro)
i tre ospiti sono partiti nel loro racconto da cosa significhino per loro le Olimpiadi
«Il sogno di un bambino» esordisce Franco Bragagna
organizzando persino le “Olimpiadi rionali” nel suo condominio insieme agli amici del quartiere
«a livello pratico era come partecipare a un Campionato Regionale o Italiano
anche se me ne sono resa conto solo dopo»
Galiotto ricorda con piacere l’atmosfera e lo scambio culturale vissuti nel villaggio olimpico di Pechino 2008
partecipò alla gara del K4 500 metri insieme a Stefania Cicali
Ripercorrendo la parabola sportiva di un atleta
Dino Ponchio sottolinea come alla prima convocazione con la nazionale possa scappare una lacrima sull’inno
come gli Europei e i Mondiali siano il massimo a cui aspirare ma non ha dubbi: «Le Olimpiadi sono tutta un’altra cosa»
è arrivato a commentare ben 17 edizioni dei Giochi Olimpici – sia estivi che invernali – iniziando con Albertville 1992
dall’allenatore al Direttore Tecnico
Bragagna ricorda Dino Ponchio come un allenatore «estremamente severo anche con se stesso e molto preparato
Ponchio sottolinea che «con le pacche sulle spalle non si portano a casa medaglie»
Galiotto sottolinea le sfide legate al ruolo di allenatore o allenatrice: «Cerco di trasmettere ai ragazzi valori legati al rispetto
Fare l’allenatrice non è semplice
Significa comprendere l’atleta e il giovane nell’età della crescita
riuscendo a entrare nella sua mente»
L’olimpionica di Pechino 2008 ricorda poi il suo primo contatto con la canoa
quando i genitori cercavano un’attività estiva da farle praticare durante l’estate della quinta elementare
Dai primi allenamenti con i Canottieri Bardolino fino all’esperienza ai Giochi Olimpici di Parigi 2024
lo sport ha subito una trasformazione profonda
«La vita è cambiata radicalmente
Negli anni Novanta potevi raccontare storie di vent’anni prima e sentirti ancora attuale
persino ciò che accadeva cinque anni fa sembra appartenere a un’altra era» riflette Bragagna
soffermandosi sull’impatto delle nuove tecnologie e dei moderni metodi di allenamento.«Un tempo l’allenatore era una figura onnisciente
il risultato si costruisce grazie a un’equipe di specialisti
l’atleta ha bisogno di un punto di riferimento unico: il coach
il coordinatore del team» conclude Ponchio
dai “10 minuti indimenticabili” descritti da Bragagna
che videro l’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto e quello di Marcell Jacobs nei 100 metri a Tokyo 2020
fino all’esempio di determinazione che Josefa Idem trasmetteva ad Alessandra Galiotto e alle altre atlete della canoa italiana a Pechino
si giunge infine a parlare di Milano Cortina 2026
Bragagna sottolinea ciò che distingue i Giochi Olimpici
definendoli come «il punto di riferimento per il comune che ospita l’evento»
nonostante l’Agenda Olimpica 2020 promuova l’organizzazione su territori più ampi
puntando a una gestione sostenibile delle risorse
a Milano siano stati investiti ingenti fondi nella costruzione di nuove strutture
Ponchio ricorda chi sosteneva che per completare tutte le infrastrutture e arrivare pronti all’appuntamento olimpico sarebbe stato necessario un miracolo
aggiungendo con ironia: «Noi italiani
Milano Cortina 2026 coinvolgerà anche la città di Verona
che ospiterà la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi il 22 febbraio e quella di apertura delle Paralimpiadi il 6 marzo 2026
entrambe previste nell’iconica Arena
«Siamo fortunati ad avere questa opportunità»
C’è tempo fino al prossimo 18 ottobre per iscriversi alla selezione del corso per la qualifica di operatore socio-sanitario (Oss) organizzato dall’IRCCS di Negrar in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria
nell’ambito della programmazione regionale (DRG n.811/2022)
La prova scritta è prevista per martedì 22 ottobre alle 10 presso l’auditorium del Centro di via San Marco 121 a Verona
“Le competenze dell’OSS trovano applicazione in diversi ambiti: dall’ospedale alle strutture residenziali per anziani e disabili
dove gli operatori socio-sanitari sono dedicati agli studenti con disabilità gravi”
responsabile del Servizio infermieristico dell’IRCCS di Negrar
“In particolare nelle strutture ospedaliere e residenziali – sottolinea – negli anni
in parallelo con l’evolversi della figura dell’infermiere
il ruolo dell’Oss ha acquisito sempre più importanza nel processo di assistenza
Di fatto è l’operatore più vicino al paziente
in quanto lo supporta in tutte le azioni quotidiane come l’igiene
la deambulazione… E per questo è in grado di fornire informazioni preziose che condivide con l’équipe medico-infermieristica per un’assistenza il più possibile efficace e personalizzata”
Se il Sistema sanitario nazionale sta vivendo una stagione difficile anche a causa della carenza di medici e infermieri
il problema non è meno importante sul fronte Oss e si complicherà ulteriormente nei prossimi anni
in Veneto usciranno per pensionamento dalle strutture ospedaliere e residenziali per anziani e disabili oltre 1.500 operatori socio-sanitari
“Un Oss oggi trova subito occupazione a tempo indeterminato – prosegue la dottoressa Benedetti -
di un percorso lavorativo molto vario e stimolante
proprio in virtù delle diverse collocazioni che un operatore socio-sanitario può avere
Il corso che proponiamo fornisce tutte le conoscenze teoriche necessarie e soprattutto una formazione sul campo presso le nostre strutture che ha valenza di insegnamento pratico
ma è nello stesso tempo un’opportunità per il candidato di sperimentare la complessità del rapporto con le persone fragili
Complessità che richiede competenza ma anche predisposizione umana”
All'ospedale Don Calabria di Negrar nuova arma ultra rapida contro i tumori
L'istituto veronese è il 1° in Italia ad adottare “Hypersight”
il nuovo strumento guida al trattamento oncologico in qualsiasi stadio
Il ruolo dell’Oss ha acquisito sempre più importanza nel processo di assistenza e le sue competenze trovano applicazione non solo negli ospedali
nelle case di riposo ma anche nelle scuole: «La Regione prevede che in Veneto nei prossimi anni andranno in pensione oltre 1.500 operatori socio-sanitari»
C’è tempo fino al prossimo 18 ottobre per iscriversi alla selezione del corso per la qualifica di operatore socio-sanitario (Oss) organizzato dall’Irccs di Negrar in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria
nell’ambito della programmazione regionale
La prova scritta è prevista per martedì 22 ottobre alle 10 presso l’auditorium del Centro di via San Marco 121 a Verona.
«Le competenze dell’Oss trovano applicazione in diversi ambiti: dall’ospedale alle strutture residenziali per anziani e disabili
dall’assistenza domiciliare alle scuole
dove gli operatori socio-sanitari sono dedicati agli studenti con disabilità gravi
- spiega la dottoressa Regina Benedetti
responsabile del Servizio infermieristico dell’Irccs di Negrar - In particolare nelle strutture ospedaliere e residenziali - sottolinea ancora Benedetti - negli anni
in parallelo con l’evolversi della figura dell’infermiere
il ruolo dell’Oss ha acquisito sempre più importanza nel processo di assistenza
Di fatto è l’operatore più vicino al paziente
in quanto lo supporta in tutte le azioni quotidiane come l’igiene
la deambulazione…E per questo è in grado di fornire informazioni preziose che condivide con l’équipe medico-infermieristica per un’assistenza il più possibile efficace e personalizzata».
Secondo quanto segnalato in una nota dell'Irccs di Negrar
se il Sistema sanitario nazionale sta vivendo una stagione difficile anche a causa della carenza di medici e infermieri
il problema non è meno importante sul fronte Oss ed è verosimile possa complicarsi ulteriormente nei prossimi anni
in Veneto usciranno per pensionamento dalle strutture ospedaliere e residenziali per anziani e disabili «oltre 1.500 operatori socio-sanitari»
«Un Oss oggi trova subito occupazione a tempo indeterminato - prosegue la dottoressa Benedetti -
proprio in virtù delle diverse collocazioni che un operatore socio-sanitario può avere
ma è nello stesso tempo un’opportunità per il candidato di sperimentare la complessità del rapporto con le persone fragili
Complessità che richiede competenza ma anche predisposizione umana»
Venerdì 24 gennaio presso l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria
sede provinciale di AIS- Associazione italiana stomizzati
si terrà un’iniziativa di sensibilizzazione e informazione ad un adeguato approccio all’incontinenza e alle stomie
L’appuntamento è nella hall dell’Ospedale di Negrar (ingresso da viale Rizzardi): dalle 8.30 alle 13; sarà presente la presidente regionale di AIS Veneto Antonella Trolese insieme al presidente veronese
che assieme a operatori sanitari e volontari dell’AIS incontrerà
famigliari e chiunque sia interessato all’argomento
Sono oltre un migliaio le persone che nella provincia di Verona sono stomizzate
cioè hanno subito un intervento chirurgico in conseguenza del quale devono portare con sé una sacca per l’evacuazione del contenuto intestinale e vescicale
un terzo dei quali affetti da forme tali da compromettere la quotidianità
Ma la qualità della vita di queste persone potrebbe migliorare notevolmente se fosse fornito loro maggior supporto informativo e formativo
che le renda in grado di rispondere alle necessità quotidiane
sede provinciale di AIS-Associazione italiana stomizzati
L’appuntamento è nella hall dell’Ospedale di Negrar (ingresso da viale Rizzardi): dalle 8.30 alle 13; sarà presente la presidente regionale di AIS Veneto Antonella Trolese che assieme a operatori sanitari e volontari dell’AIS incontrerà
“Negli ultimi anni assistiamo a un aumento delle persone con stomia
soprattutto nella popolazione sotto i 30 anni
dovuto all’incremento in questa fascia di età dell’incidenza del tumore del colon-retto e delle patologie infiammatorie croniche dell’intestino
quali la malattia di Crohn e la colite ulcerosa”
presidente di AIS Verona e chirurgo colorettale dell’IRCCS di Negrar
“I bisogni dei pazienti stomizzati sono molteplici e complessi – prosegue – Spaziano dalle necessità fisiche (gestione della stomia e cure mediche) a quelle psicologiche (accettazione della condizione)
dalle esigenze sociali a quelle economiche (accesso ai dispositivi)
Affrontare tutti questi bisogni in modo integrato e completo è essenziale per consentire alle persone stomizzate di vivere in modo più sereno e autonomo
i professionisti sanitari e la famiglia giocano un ruolo cruciale in questo processo di adattamento e gestione quotidiana”
Presso l’IRCCS di Negrar i pazienti stomizzati sono assistiti da infermiere specializzate (enterostomiste)
in un ambulatorio dedicato che nel 2024 ha erogato quasi 800 prestazioni
per un totale di circa 320 pazienti di cui 135 nuovi stomizzati
L’attività delle enterostomiste (Debora Dalle Pezze
Giuditta De Grandis e Chiara Bonfante) è coadiuvata da un gruppo di volontari che ogni martedì dalle 10 alle 12 sono presenti in sede per rispondere alle varie esigenze dei pazienti
oltre a quello di sensibilizzare le istituzioni sui bisogni dei pazienti
affinché sappiamo orientare correttamente le persone stomizzate o incontinenti alle cure più appropriate e alla consapevolezza dei loro diritti”
coordinato dal Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali dell’IRCCS di Negrar
fa il punto sulle epidemie autoctone di Dengue
Zika e Chikungunya sviluppate in Europa negli ultimi 15 anni (2007-2023)
Nessun allarme ma il trend di crescita richiede di sviluppare nuove politiche sanitarie per la rilevazione precoce dei focolai
In Europa si sviluppano con sempre maggiore frequenza epidemie autoctone di Dengue e Chikungunya
a causa della mancata diagnosi su viaggiatori di rientro dai Paesi tropicali
il trend richiede di sviluppare nuove politiche sanitarie finalizzate alla rilevazione precoce dei focolai
Questo è ciò che emerge dalla lettura della review Transmission of autochthonous Aedes-borne Arboviruses and related public health challenges in Europe 2007-2023: a systematic review and secondary analysis pubblicata su Lancet Regional Health Europe
che contiene i dati delle epidemie autoctone di Dengue
Zika e Chikungunya in Europa dal 2007 al 2023
“La Dengue è un esempio di questo trend di espansione delle epidemie tropicali anche alle nostre latitudini
si è il record di casi a trasmissione autoctona: 279 che si vanno ad associare ai 474 casi d’importazione
Significativo è stato il focolaio localizzato a Fano
tutte sintomatiche e con identificazione del virus Dengue
è stato individuato in un comune della Regione Emilia-Romagna
In Lombardia sono stati invece confermati 10 casi
mentre in Abruzzo è stato segnalato un focolaio con 8 casi.” – chiarisce Federico Gobbi
direttore del Dipartimento di malattie infettive/tropicali e microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) e professore associato di malattie infettive all’Università di Brescia
– “In Italia nei prossimi anni assisteremo molto probabilmente a epidemie sempre più frequenti di dengue complice l’innalzamento della temperatura che favorisce la sopravvivenza e la proliferazione della zanzara tigre
In gran parte del territorio italiano è presente la zanzara Aedes Albopictus (zanzara tigre) per cui oltre a focolai autoctoni di dengue (in Veneto nel 2020
Lombardia e Lazio nel 2023) vi è anche il rischio di trasmissione autoctona di Chikungunya
come testimoniato dalle recenti epidemie in Emilia-Romagna (2007)
Lo studio offre un panorama europeo di ciò che è accaduto negli ultimi 15 anni
mettendo in evidenza il rischio crescente per Paesi come la Francia
In questi anni i casi di trasmissione autoctona sono aumentati e le tendenze climatiche in atto potrebbero aumentare la diffusione della zanzara Aedes albopictus
responsabile della trasmissione di arbovirus quali Chikungunya
accelerare la trasmissione delle patologie
occorre programmare le strategie di difesa
valutare il rischio di trasmissione di questi virus e stimare le probabilità di uno sviluppo dei focolai autoctoni
così da accelerarne l’individuazione e mettere in atto i protocolli sanitari adeguati
Il primo è sensibilizzare la classe medica
così che sappia intuire il prima possibile la presenza di un possibile focolaio: la differenza nei casi e le dimensioni dei focolai tra Italia e Francia – dove è stato registrato un numero maggiore di cluster rispetto al nostro Paese
ma circoscritti a pochi infetti – è riconducibile a una maggiore abitudine dei medici francesi ad avere a che fare con viaggiatori provenienti dai territori d’oltremare e a una conseguente maggiore familiarità a segnalare alle autorità potenziali casi
Il secondo è sensibilizzare l’opinione pubblica
affinché sia consapevole che una febbre estiva
Il terzo riguarda la riorganizzazione dei laboratori di microbiologia e la messa a disposizione di test rapidi
è necessario sensibilizzare i viaggiatori internazionali a recarsi prontamente a un centro di malattie infettive in caso di febbre al rientro da zone endemiche in modo da diagnosticare una eventuale Dengue o Chikungunya e attivare tempestivamente le operazioni di bonifica di zanzare tigre nei pressi dell’abitazione del paziente in questione
Orari Messe Contattaci
presso Villa Rizzardi a Negrar di Valpolicella
il vescovo Domenico interviene all’inaugurazione della mostra “Il mio Purgatorio – Dante profeta di speranza”
Dal 20 al 26 marzo, Villa Rizzardi ospiterà l’esposizione che ripercorre il viaggio di Dante e Virgilio attraverso le sette balze del Purgatorio
I visitatori saranno accompagnati in un percorso di riflessione sul tema del perdono
il Purgatorio è quella che più facilmente possiamo sentire nostra e quotidiana
ci ricadiamo sempre; ma davvero è l’ultima parola
L’ingresso è gratuito, per info e prenotazioni: danteprofetadisperanza-Negrar.it
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I Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Caprino Veronese
con l’accusa di aver tentato di raggirare una donna di 71 anni
Il malvivente ha usato la tecnica del “finto Carabiniere”: ha contattato l’anziana sull’utenza del telefono fisso
presentandosi come un militare e raccontandole che il figlio era stato coinvolto in un grave incidente stradale
Per evitare guai giudiziari – le ha spiegato – era necessario consegnare subito una grossa somma di denaro contante o monili in oro a un collega che si sarebbe presentato di lì a breve a casa sua
Ma la truffa non è andata come previsto: l’anziana donna ha mantenuto la calma e ha continuato ad assecondare le richieste del suo interlocutore
dichiarandosi pronta a consegnare tutti i preziosi presenti in casa
ma dall’altro capo del telefono aveva già capito di essere finita nel mirino di uno dei tanti truffatori seriali di anziani
Ha finto di doversi allontanare dal telefono fisso per controllare la quantità di gioielli presenti in cassaforte e ha subito allertato il 112 tramite telefono cellulare
così da non allarmare il potenziale truffatore
un maglione e dei piccoli oggetti presenti in casa in grado di simulare lo stesso rumore dei gioielli
pacco consegnato poi al finto carabiniere all’ingresso della propria abitazione
Un attimo dopo l’uomo è stato bloccato e arrestato dai militari dell’Arma prontamente intervenuti nella zona
incastrato dalla donna che voleva raggirare e che ha assistito a tutta la scena dall’ingresso di casa sua
il giudice Sabrina Miceli ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli
Sono diciassette le cantine che partecipano all’evento con i propri principali prodotti vitivinicoli
Le associazioni avranno il compito di gestire la degustazione in piazza
realizzando in questo modo una perfetta sinergia con lo scopo di promuovere le etichette e nello stesso tempo far conoscere ai visitatori l’importante attività di volontariato presente sul nostro territorio.
l'evento offrirà un'ampia selezione gastronomica di ottima qualità
realizzata sempre dalle nostre associazioni
oltre alla presenza di hobbisti e stand di prodotti tipici
in particolar modo: la passeggiata tra le colline del Recioto e dell’Amarone
la visita al sito archeologico della Villa Romana e la visita al rinnovato giardino di Pojega di Villa Rizzardi.
Di seguito le associazioni che hanno confermato la loro presenza:
Durante l'evento sarà funzionante un parco divertimenti gonfiabile per bambini e famiglie con ingresso gratuito
Fiamme spente in un'oretta dai vigili del fuoco con del liquido schiumogeno
un'auto a preso fuoco vicino all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Il conducente è rimasto illeso ed il rogo è stato spento dai vigili del fuoco
L'intervento dei pompieri è scattato intorno alle 14.45 di questo pomeriggio per l'incendio di una vettura alimentata a gasolio in Viale Rizzardi a Negrar di Valpolicella
Il conducente era intento a parcheggiare il mezzo nell'area adiacente all'ospedale e accortosi del fumo è sceso immediatamente dal veicolo ed ha allertato i soccorsi
giunti da Verona con un'autopompa e cinque operatori
hanno spento le fiamme con del liquido schiumogeno ed ha messo in sicurezza l'area
L'intervento si è concluso intorno alle ore 16.30 con il ripristino della viabilità
Verona – Si chiama Hypersight il nuovo arrivato nel Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
Un “super occhio” che integra e potenzia Ethos
cioè in grado di ricalcolare a ogni seduta un nuovo piano di cura
Grazie a Hypersight questa apparecchiatura è ora equipaggiata
con un software capace di catturare con qualità eccezionale le immagini del tumore da trattare e di colpirlo in appena sei secondi
permettendo di ricalcolare il piano di cura con estrema precisione e velocità senza precedenti
Ciò consente di individuare perfettamente la sede tumorale e di trattarla con estrema accuratezza e precisione
senza danni ai tessuti sani e in tempi più brevi
contribuendo a ridurre durata e numero delle sedute e abbattere le liste d’attesa
Con l’arrivo di questo sistema integrato
l’IRCCS di Negrar si colloca ulteriormente all’avanguardia nella cura radioterapica dei tumori
confermandosi tra i centri più avanzati nell’offerta di trattamenti avanzati adattativi di tutti i tumori solidi
“Il nuovo strumento è una guida al trattamento di precisione in tempo reale
un’importante implementazione tecnologica introdotta al Negrar di recente – spiega Filippo Alongi
direttore del dipartimento di radioterapia oncologica avanzata dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria e professore ordinario all’Università di Brescia -. Ora – aggiunge – è come se si avesse a bordo un “super mirino” per indirizzare e colpire con estrema precisione e nitidezza la sede della malattia tumorale da trattare
identificandola e colpendola in pochi secondi con estrema nitidezza
Il dispositivo consente infatti di ottimizzare l’efficacia del sistema permettendo di ricalibrare in pochi secondi e in tempo reale
cioè in sede di trattamento del paziente sul lettino
Ciò si rivela un prezioso supporto del clinico anche nella definizione dei piani di cura personalizzati giorno per giorno su ogni caso
soprattutto nei pazienti più fragili e nelle condizioni più complesse
oppure i portatori di pacemaker o protesi metalliche dove questo tipo di immagini prodotte dal sistema non interferisce nel trattamento”, riferisce Alongi
più rapido e di estrema precisione nella visualizzazione anatomica
e abbattendo le liste di attesa e i costi indiretti dei pazienti e dei familiari verso l’ospedale
soprattutto per chi proviene da altre sedi o regioni lontane”, sottolinea Alongi
“La moderna tecnologia rende possibile trattare molti tumori solidi
la radioterapia adattativa e di ultra precisione può essere impiegata anche in caso di recidive tumorali
re-intervenendo in pazienti già sottoposti a precedente radioterapia
che oggi non avrebbero altre opzioni di trattamento”, riporta Alongi
“Il nuovo investimento tecnologico arricchisce la dotazione per il trattamento radioterapico del “Sacro Cuore Don Calabria”
attualmente composta da quattro acceleratori lineari di ultima generazione: già nel 2019 era stata installata per la prima volta in Italia Unity Elekta
l’IRCCS di Negrar cura più di 1700 pazienti l’anno
confermandosi centro di riferimento regionale e tra i centri più rinomati in Europa per la radioterapia adattativa”, conclude Claudio Cracco
amministratore delegato dell’IRCCS di Negrar
Consumatori su Istat inflazione: le città più care d’Italia
A SIRACUSA L’INFLAZIONE PIU’ ALTA D’ITALIA
Festa del Papà: INPS e Save the Children
in Italia il tasso di utilizzo del congedo di paternità è più che triplicato fra il 2013 e il 2022
SOSTANZE DOPANTI. OPERAZIONE “A BOMBA”: UN ARRESTATO E SEQUESTRATI PIÙ DI 850 MILA FARMACI ANABOLIZZANTI. La Guardia di Finanza di Malpensa, nel corso di indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di […]
In un Paese lacerato da inflazione e rincari, una quantità enorme di scadenze fiscali concentrate in un solo giorno ha un solo effetto: moltiplicare i carichi sulle spalle dei cittadini, già stremati nel portafogli e […]
L’Istat ha svolto per la prima volta l’indagine sui servizi offerti dai Centri antiviolenza alle donne vittime, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari opportunità (Dpo) presso la Presidenza del Consiglio, le regioni e […]
Inaugurate le due nuove sedi dell’Università di Verona in via San Marco
dove sono state realizzate tre aule didattiche e all'Irccs di Negrar per la formazione nei reparti dei futuri medici e infermieri
Il professor Nocini, il dottor Piccinini e fratel Nazzari hanno firmato anche l’addendum alla convenzione del 13 dicembre 2022
il quale porta alla collocazione in via San Marco del corso di laurea magistrale a ciclo unico di Farmacia e delle nuove sedi del corso di laurea triennale in Igiene Dentale
del corso di laurea magistrale biennale in Scienze delle professioni sanitarie e tecniche e del corso di Laurea triennale in logopedia
del corso di laurea di Medicina e Chirurgia (IV-VI anno) e del corso di laurea in Infermieristica (I-III anno).
Il polo universitario di via San Marco è stato realizzato al piano terra della palazzina D del complesso dove al piano superiore si trova una delle sedi del Centro Odontostomatologico dell’Ospedale
l’altra è all’Irccs di Negrar
dallo scorso gennaio è operativa la Struttura autonoma di Odontoiatria infantile e igiene orale
diretta dalla professoressa Nicoletta Zerman docente di Odontoiatria Pediatrica e Odontoiatria Cosmetica e Estetica dell’Università di Verona nel corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e del Corso di laurea in Igiene Dentale di cui è Presidente. Una collocazione
che viene incontro così alle esigenze didattico-formative degli studenti che si preparano nell’ambito delle cure dentali
Le aule per le lezioni sono tre: rispettivamente da 116
dotate di tutti i dispositivi tecnologici necessario all’attività didattica. L’area
comprende anche quattro uffici dedicati al personale docente e amministrativo dell’ateneo e a fine mese sarà disponibile un ulteriore spazio dedicato allo studio
Inizialmente saranno oltre 200 gli studenti che potranno usufruire di ambienti totalmente nuovi immersi in una zona verde
con ampia possibilità di parcheggio e raggiungibile facilmente anche con i mezzi pubblici
«Quello che oggi celebriamo è un ulteriore
passaggio della collaborazione tra l’Irccs Sacro Cuore Don Calabria e l’Università di Verona - ha sottolineato il dottor Piccinini - attraverso la quale intendiamo perseguire una sempre maggiore integrazione tra attività assistenziale
didattica e di ricerca. Questo polo universitario di Verona è stato realizzato per la formazione teorica degli studenti e teorico-clinica degli igienisti dentali
mentre il polo collocato all’ospedale di Negrar è dedicato alla preparazione clinica
che avranno l’opportunità di un’esperienza formativa accanto ad eccellenti professionisti e in un contesto con tecnologia all’avanguardia
Questo a vantaggio di tutta la comunità
- ha evidenziato Piccinini - perché più si ampliano e diversificano le opportunità formative
più avremo personale sanitario preparato
biologi e tecnici sanitari che prepariamo nella nostra università garantiscano ai pazienti le migliori cure possibili
Per raggiungere questo obiettivo - ha dunque rimarcato il rettore Nocini - abbiamo lavorato con impegno con l’obiettivo di poter realizzare un’integrazione concreta delle nostre attività formative
di ricerca e assistenziali con quelle di altre eccellenti realtà sanitarie come l’Irccs Sacro Cuore don Calabria
Sono sempre convinto - ha infine concluso Nocini - che fare rete sia la strada maestra per il pieno raggiungimento degli obiettivi comuni
obiettivi che abbiamo condiviso in questi anni con l’Irccs di Negrar per migliorare i profili di cura dei nostri pazienti e per ottimizzare e rendere sempre più efficienti le risorse e potenzialità del nostro sistema sanitario regionale»
Dopo essere stato investito in Via Leonardo Da Vinci
è stato soccorso dal personale del 118 giunto con ambulanza e automedica e poi trasportato a Borgo Trento
Un pedone è stato investito a Negrar e
i sanitari del 118 lo hanno trasportato d'urgenza all'ospedale di Borgo Trento
L'incidente è avvenuto questo pomeriggio
Il pedone stava attraversando Via Leonardo da Vinci
quando è stato investito da un veicolo
Per soccorrere la vittima sono stati inviati sul posto un'ambulanza e un'automedica
Ed il personale sanitario ha portato il ferito in codice rosso all'ospedale di Borgo Trento
sacerdote di 41 anni in servizio a Negrar di Valpolicella
Nelle scorse settimane era stato in ospedale e dopo una parziale ripresa
purtroppo le sue condizioni si sono aggravate negli scorsi giorni
Il funerale sarà celebrato dal Vescovo di Verona Domenico Pompili nella chiesa parrocchiale di Negrar domani
A partire dalle 11 il feretro sarà in chiesa per chi volesse salutarlo
LEGGI ANCHE: Spaccio in stazione a Verona: un arresto e una denuncia
lunedì 9 dicembre alle ore 18 sarà pregato il S
sarà celebrato il rosario in suffragio del sacerdote
LEGGI E GUARDA: Inaugurata al Bentegodi la mostra “Verona Campione”
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Una rivoluzione nella qualità e nella velocità delle immagini che consente di individuare e colpire il tumore con estrema precisione e rapidità durante una seduta di radioterapia
Si tratta di una tecnologia di ultima generazione di cui l’IRCCS di Negrar è il primo ospedale in Italia a essere dotato
che integra e potenzia l’acceleratore lineare guidato dall’intelligenza artificiale
Il dispositivo cattura l’immagine del tumore ad altissima definizione in soli sei secondi
un’importante implementazione tecnologica introdotta recentemente all’Ospedale di Negrar - spiega Filippo Alongi
Ora - aggiunge - è come se si avesse a bordo un “super mirino” per indirizzare e colpire con estrema precisione la sede della malattia tumorale da trattare.
L’IRCCS di Negrar ha partecipato alla 46esima edizione degli “OECI Oncology Days”
le Giornate Oncologiche dell’Organizzazione Europea degli Istituti Oncologici
la rete che riunisce 141 strutture europee che si occupano di diagnosi
Tra i relatori anche la dottoressa Stefania Gori
Direttore del Dipartimento Oncologico del “Sacro Cuore Don Calabria”
Si è svolta a Helsinki dal 12 al 14 giugno 2024 la 46esima edizione degli “OECI Oncology Days”, le Giornate Oncologiche dell’Organizzazione Europea degli Istituti Oncologici – OECI, di cui fa parte anche l’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria.
Si tratta di un appuntamento annuale in cui si riuniscono i rappresentanti dei 141 membri della rete europea che condividono la stessa sfida: mettere i pazienti al centro del loro percorso oncologico e lavorare per fornire loro un accesso equo a cure oncologiche di alta qualità e ai migliori trattamenti disponibili
Durante l’evento – che ha visto la presenza di più di 350 persone all’University Hospital Comprehensive Cancer Centre – è stato illustrato lo stato di avanzamento del Programma di Accreditamento
a cui attualmente aderisce il 60% degli affiliati
e dell’attività dei gruppi di lavoro di OECI che si occupano di diverse tematiche: outcome oncologici
collaborazione con i pazienti per l’introduzione di buone pratiche
Tra i temi più rilevanti trattati nelle conferenze scientifiche: l’aggiornamento sulle innovazioni tecnologiche
come la terapia per cattura neutronica del boro (BNCT)
la radioterapia guidata dalla risonanza magnetica e i radiofarmaci nella terapia radiometabolica
Direttore del Dipartimento Oncologico dell’IRCCS di Negrar
è stata invitata a presentare una relazione sulle opportunità di miglioramento derivate dal percorso di accreditamento OECI che ha portato il “Sacro Cuore Don Calabria” alla certificazione di Cancer Centre nel 2023
Il processo di accreditamento si configura come un percorso di miglioramento continuo che fa della dinamicità il suo punto di forza
Le più rilevanti opportunità finora scaturite per l’IRCCS da questo iter hanno riguardato: l’ambito della governance
con l’attivazione di un board funzionale che segue l’evoluzione delle attività assistenziali e della ricerca del Cancer Centre; la qualità dell’assistenza
con il rafforzamento dell’approccio multidisciplinare al paziente oncologico; l’organizzazione delle attività della ricerca; la prossima creazione della biobanca; il contributo alle strategie di prevenzione oncologica
Sono 15 nuovi Istituti che quest’anno hanno richiesto di aderire ad OECI
Tra questi il Fundacao Antonio Prudente di San Paulo (Brasile)
il Turkiye Cancer Institute Istanbul (Turchia) e il National Cancer Institute of Ukraine Kiev (Ucraina)
Mentre tra i Centri che hanno ottenuto il rinnovo della certificazione di Comprehensive Cancer Centre nel 2024 ci sono anche due Istituti italiani: l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Milano e l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova
Articolo pubblicato il giorno: 20 Settembre 2024
Il 28 e 29 settembre torna il Palio del Vino e dei Sapori di Negrar di Valpolicella (Vr)
Lo scopo è quello di promuovere i prodotti enogastronomici della Valpolicella
dare visibilità e nello stesso tempo creare rete tra le realtà associative di volontariato
culturali e di promozione sociale che operano sul territorio comunale
Queste le dichiarazioni raccolte nella giornata di presentazione dalla nostra inviata Angelica Adami:
Presidente della Pro Loco di Negrar di Valpolicella
Sono diciassette le cantine che parteciperanno all’evento con i propri principali prodotti vitivinicoli
realizzando in questo modo una perfetta sinergia con lo scopo di promuovere le etichette e nello stesso tempo far conoscere ai visitatori l’importante attività di volontariato presente sul nostro territorio
l’evento offrirà un’ampia selezione gastronomica di ottima qualità
in particolar modo: la passeggiata tra le colline del Recioto e dell’Amarone
la visita al sito archeologico della Villa Romana e la visita al rinnovato giardino di Pojega di Villa Rizzardi
Durante l’evento sarà funzionante un parco divertimenti gonfiabile per bambini e famiglie con ingresso gratuito
Aveva 65 anni e dal settembre del 2021 si trovava in coma dopo una caduta nella sua casa a Negrar di Valpolicella
già condannato assieme a Marco Furlan per quindici omicidi risalenti al periodo tra il 1977 e il 1984
ha vissuto gran parte della sua vita nella provincia di Verona
Lombardia e in Germania nella zona della Baviera
avevano sconvolto l’opinione pubblica per la loro efferatezza e per la connotazione ideologica
di dichiarata matrice neonazista. Gli episodi portarono ad una complessa indagine che si concluse con la cattura sia di Furlan che di Abel
Wolfgang Abel aveva scontato complessivamente 32 anni tra carcere e arresti domiciliari
ottenendo la libertà completa nel 2016
si è sempre professato innocente riguardo ai crimini attribuitigli. Nel settembre del 2021
Wolfgang Abel era stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Borgo Trento a Verona
dopo essere stato colpito da un malore ed essere caduto mentre era nella sua casa a Negrar di Valpolicella
sarebbe stata la badante della madre. L’incidente pare gli avesse provocato un grave trauma cranico che lo lasciò in coma fino al suo decesso
Per la festa di San Giovanni Calabria la struttura si è regalata un laboratorio di farmacia oncologica e galenica avanzata
«Maggiore qualità per offrire al paziente terapie sempre più personalizzate»
In occasione della festa di San Giovanni Calabria
all'ospedale di Negrar è stato inaugurato il nuovo laboratorio di farmacia oncologica e galenica avanzata della farmacia ospedaliera
Si tratta di un totale rinnovamento strutturale e tecnologico della precedente unità farmaci antiblastici (Ufa)
dove già avveniva dal 2005 l’allestimento centralizzato delle terapie antitumorali per ogni singolo paziente
Una struttura all’avanguardia che implementa ulteriormente il percorso multidisciplinare del paziente oncologico del cancer center del Sacro Cuore Don Calabria
la nuova struttura potrebbe diventare una preziosa opportunità formativa per i tirocinanti del corso di laurea in farmacia dell'università di Verona
Il nuovo Laboratorio non si occuperà solamente dei farmaci oncologici
Una parte infatti è stata dedicata ad allestimenti particolarmente delicati e critici
come i tessuti umani per gli impianti di chirurgia ortopedica e le iniezioni intravitreali per il trattamento delle maculopatie degenerative
che ora trovano posto in ambienti dall’elevatissimo standard qualitativo e di sicurezza
«Per don Calabria l’ospedale è anche un luogo di incontro e di scambio
pazienti e familiari formano una comunità unita dalla solidarietà e dalla speranza
Un luogo dove la fede in Dio si traduce in opere concrete di misericordia e di sollievo per chi soffre - ha affermato il presidente dell'ospedale di Negrar fratel Gedovar Nazzari - Questo nuovissimo laboratorio
così come tante altre piccole e grandi innovazioni del nostro ospedale
è espressione della cura e del rispetto per il paziente che don Calabria ci ha lasciato in eredità
Per questo ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno lavorato per realizzarlo e tutti i collaboratori dell’ospedale che ogni giorno si impegnano per trasformare in realtà il sogno del Fondatore»
«L’oncologia oggi offre molteplici opportunità terapeutiche che fino a pochi anni fa non erano disponibili - ha sottolineato l'amministratore delegato Claudio Cracco - Farmaci che richiedono anche nell’allestimento sempre maggiore qualità
sicurezza e precisione per offrire al paziente terapie sempre più personalizzate
Questo nuova struttura è stata progettata e realizzata affinché il percorso del farmaco dal laboratorio al letto del paziente risponda ai più elevati standard qualitativi a beneficio assoluto del malato e del nostro personale e del personale che vi lavora
È un laboratorio che risponde alle esigenze di oggi
a tutto ciò che la tecnologia potrà offrire in questo ambito ed a eventuali collaborazioni con il territorio»
«Il nuovo laboratorio supera il tradizionale concetto di unità farmaci antiblastici
per dare vita a un sistema di gestione completa delle terapie oncologiche: dall’acquisto del farmaco
all’allestimento delle terapie personalizzate
fino alla somministrazione - ha spiegato il dottor Roberto Tessari
direttore della farmacia ospedaliera - Un sistema pensato e realizzato per garantire la massima qualità
in una logica di sterilità e precisione dei dosaggi
nella preparazione dei farmaci antitumorali e quindi la massima sicurezza per il paziente e per gli operatori
che ogni giorno manipolano dalle 10 alle 15 sostanze intrinsecamente pericolose
La nuova struttura si distingue per una forte aderenza alla normativa europea
obbligatoria per l’industria farmaceutica
ma difficilmente applicabile in toto nelle farmacie ospedaliere
Il modello creato a Negrar si contraddistingue per l’impiego di tecnologie avanzate
informatizzazione del processo dell’allestimento
il monitoraggio in tempo reale delle operazioni
l’adozione dei flussi di lavoro "paperless"
attraverso monitor touchscreen integrati nelle cappe a flusso laminare
e specifiche procedure per garantire un’efficiente strategia del controllo della contaminazione microbica»
«Il fatto di avere un’attenzione non solo per le terapie che si preparano ma anche per la sicurezza dei dipendenti è un aspetto che valorizza un’istituzione oltre ad essere un dovere per il datore di lavoro - ha sottolineato la direttrice dell'Ulss 9 Patrizia Benini - Attualmente stiamo collaborando con l'ospedale di Negrar per erogare un servizio di eccellenza in grado di rispondere alle esigenze dell’area veronese
Non precludo altre tipologie di collaborazione
perché è necessario essere sempre ‘sul pezzo’ in questa sanità che si muove in tempi rapidi»
Locali classificati con progressivo gradiente di pulizia dell’aria; assenza di materiale cartaceo (paperless); armadi per la vestizione nelle zone filtro con flussi d’aria aspiranti; predisposizione a sistemi di tracciamento dei farmaci
che sfruttano i campi elettromagnetici (tecnologia Rfid- Radio Frequency Identification); varchi di passaggio dei prodotti da una stanza all’altra (pass box) dotati di flussi d’aria decontaminante
fanno di quello dell'ospedale di Negrar uno dei laboratori di farmacia oncologica e galenica avanzata più innovativi in Italia
che si estende per 180 metri quadrati di cui 50 adibiti a spazi tecnici
sono i due locali nei quali sono collocate le quattro cappe a flusso laminare
sono dedicate alla manipolazione esclusiva degli antiblastici
cioè al frazionamento o alla diluzione dei chemioterapici (ma non solo)
provenienti dall’industria farmaceutica
in base alla terapia prescritta dall’oncologo per ogni paziente
è riservata all’allestimento dei tessuti per gli impianti di chirurgia ortopedica
cartilagini umane forniti dalla Banca dei Tessuti di Treviso a -80 gradi centigradi
Con una procedura messa a punto dalla farmacia ospedaliera
lavati dalle sostanze crioconservanti e messi in contenitori con soluzione fisiologica sterile
pronti per essere impiegati nell’intervento
L’allestimento "sotto cappa"
anziché direttamente in sala operatoria
Inoltre viene minimizzato il rischio di possibili sprechi
in quanto il personale di laboratorio della farmacia prepara i tessuti solo dopo conferma da parte dei clinici della certezza d’impiego
con importanti risvolti anche dal punto di vista etico
è dedicata alla preparazione delle terapie oncologiche ancillari (cortisone
antiemetici…) e delle iniezioni intravitreali per il trattamento delle maculopatie degenerative
«Nella sanità moderna innovazione
ricerca e tecnologie avanzate fanno la differenza - ha commentato l'assessora Lanzarin - Tre caratteristiche che ritroviamo in un nuovo e moderno laboratorio
che consentono di assimilarlo alle regole rigide che vengono applicate alle case farmaceutiche
Strutture come questa fanno davvero la differenza
perché presentano la caratteristica innovativa di elaborare cure personalizzate e tarate sulla situazione e la patologia di ogni singolo paziente
Cure come se fossero cucite su misura per ogni individuo»
lo Stone Rose di San Vito di Negrar accoglie i Dea Diva
gruppo storico della scena musicale veronese
Suoni ed effetti davvero interessanti e approccio professionale distintivo caricano l’esibizione della band e mantengono alta la passione per un genere che ha fatto la storia del rock
Il genere proposto sin dagli esordi del gruppo è il rock americano che ha le sue radici nel Southern Rock dei prolifici anni ’70
esplorando l’evoluzione del "Suono del Sud" con alcune delle più famose rock hit americane più moderne
Il rock blues più potente delle origini si sviluppa in brani attuali fondati sui medesimi toni ed intenzioni
comprenderà oltre agli immancabili ZZ Top