.css-jca7la{margin:0;font-family:ITCFranklinGothicStd-Book,Franklin_Gothic_Book,PoynterOldstyleDisplay-SemiBold,PoynterOldstyleDisplay-NarSemiBd,PoynterOldstyleDisplay-NarRoman,PoynterOldstyleDisplay-NarBold,Utopia-Regular;font-weight:400;font-size:1rem;line-height:1.5;font-family:PoynterOldstyleDisplay-NarRoman;text-transform:capitalize;font-family:Franklin_Gothic_Book;font-weight:700;}cronaca ora in custodia presso il carcere di Sassari Bancali su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari è ritenuto responsabile non solo di strage ma anche di minaccia a pubblico ufficiale e simulazione di reato I fatti si sono svolti nella serata di ieri quando alla centrale operativa del 112 è giunta una chiamata in cui l’uomo dichiarava di aver ucciso la propria compagna e di voler togliersi la vita vigili del fuoco e personale del 118 presso un’abitazione nella località “Tramentu” ha permesso di scoprire una situazione di estremo pericolo: l’intero edificio era saturo di gas propano diffuso attraverso l’impianto di aerazione interna da due bombole mentre porte e finestre erano state sigillate Le forze dell’ordine hanno rinvenuto un dispositivo di attivazione a distanza che avrebbe potuto innescare una mola a disco e un fornello generando scintille sufficienti a provocare un’esplosione devastante l’uomo è stato trovato nascosto in una legnaia e in possesso del telecomando di attivazione sono stati rinvenuti scritti deliranti contro le istituzioni e materiale di propaganda neofascista ora all’esame dell’Autorità Giudiziaria L’arrestato era già noto alle forze dell’ordine per aver distrutto nel 2022 la lapide commemorativa del carabiniere scelto Walter Frau l’uomo è da ritenersi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna Solo pochi giorni fa, l’uomo era stato condannato a nove mesi di reclusione per aver vandalizzato la targa commemorativa dedicata a Frau, a Ped’e Semene. L’episodio di ieri sera lascia intendere un gesto premeditato, forse con l’intento di attirare le forze dell’ordine in una trappola. Fortunatamente, non si sono registrati feriti. I fatti risalgono alla sera di martedì scorso, 29 aprile. Pani avrebbe saturato di gas il suo appartamento in via Meridda 15, nel quartiere Tramentu di Ozieri, sigillando porte e finestre con nastro isolante. Poi avrebbe telefonato al 112, dichiarando di aver ucciso la moglie. Una bugia costruita ad arte per attirare sul posto carabinieri e polizia, vittime designate di una trappola esplosiva. L'uomo si sarebbe nascosto in un rifugio sotterraneo scavato nella legnaia del cortile. Da lì, pronto ad azionare un telecomando collegato a una mola a disco e a un piano cottura, avrebbe atteso il momento in cui l’accensione avrebbe innescato una pioggia di scintille nel gas accumulato, causando un’esplosione devastante. Solo l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno chiuso le bombole e messo in sicurezza l’edificio, ha evitato la tragedia. I carabinieri e gli agenti di polizia, giunti in via Meridda, hanno contattato la moglie di Pani, verificando che fosse viva e incolume. Dopo un’ora di ricerche, l’uomo è stato scovato nel bunker dai carabinieri della Compagnia di Ozieri, guidati dal maggiore Gabriele Tronca, e dagli agenti del commissariato, diretti da Ettore Floris. Assistito dall’avvocata Antonella Chirigoni, Pani avrebbe ammesso di aver architettato l’intero piano, sostenendo davanti al giudice che si trattava solo di una simulazione, senza la reale intenzione di fare una strage. Secondo quanto riferito, il suo obiettivo era soltanto “mettere in ridicolo” le forze dell’ordine, che riterrebbe responsabili della separazione dalla moglie, avvenuta dopo una denuncia per maltrattamenti. Un uomo di 64 anni avrebbe acceso il gas e lasciato la propria abitazione contattando immediatamente il numero di emergenza 112 e avrebbe dichiarato: "Ho ammazzato mia moglie" i Carabinieri e i Vigili del fuoco sono intervenuti prontamente irrompendo nell'abitazione per trovarla vuota e invasa dal gas Gli operatori hanno tempestivamente chiuso la valvola e messo in sicurezza l'edificio sotto la guida del maggiore Gabriele Tronca sono riusciti a contattare telefonicamente l'ex moglie del 64enne confermando che si trovasse in buone condizioni I Carabinieri hanno iniziato le ricerche dell'uomo che è stato successivamente rintracciato e catturato un'ora più tardi sarebbe stato recentemente dichiarato colpevole dal Tribunale di Sassari per il danneggiamento della lapide del carabiniere Walter Frau ucciso a Chilivani nel 1995 durante uno scontro a fuoco con una banda di rapinatori che stava pianificando un assalto a un furgone blindato Momenti di panico e terrore ieri sera ad Ozieri quando un un 64enne ha chiamato i carabinieri dicendo di aver ucciso la moglie l’uomo aveva lasciato il gas aperto in casa è stato accertato che la donna stesse bene in un altro luogo e i vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area coinvolta L’uomo è stato rintracciato poco dopo e fermato Le forze dell’ordine hanno anche appurato che il 64enne è la stessa persona autrice delle offese ai carabinieri sulla lapide di Walter Frau Frau fu ucciso nell’agguato di Chilivani il 16 agosto 1995 L’uomo era stato condannato a nove mesi di reclusione e a una multa di 3500 euro Una vicenda che poteva trasformarsi in tragedia se non ci fosse stato l’intervento tempestivo di forse dell’ordine e pompieri IT03410570927 Testata registrata presso il tribunale di Cagliari n La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione NEWSARDE.IT Il quotidiano online della Sardegna OZIERI > Netta presa di posizione della Diocesi di Ozieri a favore del Cardinale Angelo Becciu una lettera aperta per  esprimere tutta la vicinanza stima e affetto verso il Porporato di Pattada E allo stesso tempo rimarcare l’infondatezza di quello che oramai appare come un clamoroso complotto di delegittimazione come pochi nella storia della Chiesa e della Giurisprudenza vaticana L’ulteriore prova di quanto ordito e tramato ai danni di Angelo Becciu è stato pubblicamente reso di dominio pubblico grazie alla trasmissione televisiva Mediaset “Le Iene” nella puntata andata in onda martedì 29 aprile in prima serata Riportiamo di seguito la lettera nella sua versione integrale resa pubblica attraverso la pagina facebook della Diocesi di Ozieri “Cari cristiani della comunità diocesana di Ozieri e caro don Angelino sento forte il dovere di condividere tre pensieri che affiorano dalla preghiera di questi giorni e che esprimono la profonda amicizia che lega don Angelino alla mia persona e a questa sua cara terra diocesana di Ozieri Mischiato con il rammarico di vedere le pagine dei giornali cariche di ingordo gossip superficiale e contradditorio sulla delicata fase della scelta di un nuovo Pastore per la Chiesa universale riconosco nel mio cuore un sentimento di stima e apprezzamento per la postura saggia sobria e pacata di don Angelino anche nel gesto ufficiale di rinuncia al dovere di partecipare al Conclave per eleggere il nuovo pontefice In questo clima così accanito che vorrebbe definire i confini degli avversari inquadrare gli schieramenti e anche le regole di un braccio di ferro tra “pro e contro Bergoglio” emerge infatti l’incrollabile certezza dell’affetto che il cardinal Becciu nutriva per la persona di papa Francesco Personalmente sono sconcertato proprio per la distanza e la dissonanza tra il vociare eguagliato dei media sull’affaire Becciu e la semplicità e autenticità dello stesso Cardinale Ancora una volta il popolo della rete ha bisogno di panem et circenses per fare da spettatore allo spettacolo delle divisioni all’interno della Chiesa lo Spirito Santo saprà sorprendere e lavorare anche con le sporcizie e macchinazioni umane mi piace proprio e raccolgo con grande stima la testimonianza di mitezza evangelica che percepisco dalla sua persona che noi suoi amici e fratelli di ministero sappiamo essere plasmato dalla spiritualità del crocifisso abbandonato e risorto ha fatto della mitezza un’arte da affinare sempre meglio al crogiuolo delle costanti tempeste che da quasi 5 anni aggrediscono la sua storia Il mite è un grande collaboratore dello Spirito Santo perché deve affrontare con creatività la sfida di restare sereno e amabile senza mai rinunciare ad affermare con decisione la verità Una persona mite guadagna infinitamente in credibilità gratuite e sciocche che circolano sui social (leggi: dietro lo scudo di uno schermo) si fanno sempre più strada gli appassionati della verità lenta disposti a rinunciare alla legge del più forte del “chi infanga di più” e mettersi in silenzio e in preghiera per far avvicinare sempre più la giustizia alla verità mi risuonano nel cuore queste parole bibliche che lascio alla meditazione e alla preghiera personale Sono parole di san Paolo agli abitanti di Filippi (3,7-14) e penso dipingano bene tutte quelle stagioni della vita che rischiano di incidersi nella nostra storia come protagoniste rubando il posto all’essenziale io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge basata sulla fede: perché io possa conoscere lui nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù io non ritengo ancora di averla conquistata So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù fidiamoci della potenza della risurrezione e affidiamo al Pastore mite misericordioso e giusto ogni desiderio di bene per ogni uomo innamorato della vita della sua preziosa ricchezza e del suo profondo senso eterno Ogni giorno le notizie più recenti in Sardegna su cronaca CNSTG.NET – Testata registrata al nr 07/2020 del Tribunale di Sassari Direttore Responsabile:  Pasquale Paqujto Farina Registrato presso il Tribunale di Cagliari al n i Carabinieri della Compagnia e il personale del Commissariato di P.S hanno arrestato in flagranza di reato un uomo ritenuto responsabile dei reati di strage minaccia a Pubblico Ufficiale e simulazione di reato nel corso della serata di ieri 29 aprile 2025 attestata presso la Centrale Operativa della Compagnia CC di Ozieri era giunta una chiamata che richiedeva un intervento urgente presso un’abitazione sita nella località “Tramentu” poiché un uomo aveva riferito di aver assassinato la propria compagna (senza specificare altri dettagli) annunciando l’intenzione di togliersi la vita Immediatamente sul posto si sono precipitati i Vigili del Fuoco della cittadina del sassarese dove tutti assieme sono riusciti ad accedere all’interno della palazzina costituita da quattro livelli scavalcando il muro di recinzione e forzando la porta di ingresso in quanto anche allarmati dal forte odore di gas che interessava l’intera zona ha ispezionato tutti i locali e giunti all’interno dell’ultimo appartamento hanno constatato che gli ambienti era completamente saturi di gas in quanto porte e le finestre esterne erano state tutte accuratamente sigillate con nastro adesivo da carrozziere al fine di non disperdere la miscela di gas propano che fuoriusciva da due grosse bombole che erano state appositamente collegate ai tubi del sistema di aereazione interna Pertanto i Vigili del Fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e nel corso delle ulteriori ispezioni eseguite all’interno di un locale adibito a legnaia posto nel cortile interno dello stabile sono riusciti finalmente a scovare l’uomo che sin da subito mostrava un atteggiamento ostile Nella circostanza questi è stato trovato in possesso di un telecomando dotato di sistema wireless e a seguito degli immediati accertamenti eseguiti avrebbe dato corrente ad una mola a disco e a un piano cottura che avrebbero provocato una pioggia di scintille incandescenti che avrebbero innescato l’esplosione del gas con terribili conseguenze L’ulteriore attività di perquisizione condotta ha poi consentito di recuperare numerosi fogli manoscritti recanti frasi farneticanti contro l’Arma dei Carabinieri oltre che libri e manifesti inneggianti al fascismo che è ora al vaglio della competente Autorità Giudiziaria tenuto conto della gravissima condotta attuata che avrebbe potuto causare numerose vittime anche in considerazione delle complesse modalità di realizzazione che nel 2022 aveva deturpato e distrutto la lapide posta nella Frazione di Chilivani in ricordo del Carabiniere Scelto M.O.V.M (Medaglia d’Oro al Valor Militare) Walter Frau che la mattina del 16 agosto 1995 erano stato trucidato da alcuni rapinatori insieme al collega Ciriaco Carru è stato dunque condotto in caserma dove ha a conclusione delle incombenze di rito su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari che coordina e dirige le indagini è stato trasferito presso il carcere di Sassari Bancali Per il principio della presunzione d’innocenza la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini sarà definitivamente accertata solo se interverrà sentenza irrevocabile di condanna Published in ARCHIVIO and CRONACA Un piano inquietante e ben architettato è stato sventato il 29 aprile 2025 a Ozieri è stato arrestato con l’accusa di tentata strage dopo aver inscenato un finto femminicidio per attirare i carabinieri nella propria abitazione trasformata in una vera e propria trappola esplosiva l’uomo ha contattato il numero NUE di emergenza 112 dichiarando di aver ucciso la moglie e di volersi togliere la vita L’allarme ha subito attivato l’intervento delle forze dell’ordine dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118 i soccorritori hanno trovato l’abitazione completamente saturata di gas e sigillata ermeticamente con nastro adesivo Il vero intento era di far saltare in aria i carabinieri La telefonata si è rivelata una messinscena La moglie dell’uomo era viva e si trovava in un’altra città L’obiettivo dell’uomo non era togliersi la vita Aveva collegato due bombole di gas propano al sistema di aerazione dell’abitazione e predisposto un innesco rudimentale che avrebbe generato scintille capaci di provocare un’esplosione Il tutto era studiato per colpire gli agenti che sarebbero entrati per soccorrerlo i carabinieri hanno trovato l’uomo nascosto in un bunker artigianale scavato nel cortile della casa Era pronto ad azionare il meccanismo esplosivo Gli artificieri hanno disattivato l’innesco e messo in sicurezza l’intera area Dalle indagini è emerso che Pani nutriva da tempo un profondo rancore nei confronti delle forze dell’ordine ritenute da lui responsabili della separazione dalla moglie che anni prima lo aveva denunciato per maltrattamenti Nei giorni precedenti all’attentato fallito l’uomo era stato anche condannato per aver danneggiato la lapide di un carabiniere caduto in servizio L’uomo è stato arrestato in flagranza e trasferito nel carcere di Bancali Le accuse a suo carico sono gravi: tentata strage simulazione di reato e minaccia a pubblico ufficiale Il suo gesto ha sollevato grande preoccupazione tra gli inquirenti che ora stanno indagando per avere un quadro preciso e puntuale dell’intera vicenda Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento cinque  −   =  due .hide-if-no-js { display: none !important; } 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L’inchiesta è quella per riciclaggio e peculato: secondo la Procura di Sassari gli imputati (sono esclusi Arcadu Demontis e Saba che devono rispondere solo di favoreggiamento e false dichiarazioni al pm) avrebbero fatto confluire fondi dell’8 per mille destinati alla Diocesi di Ozieri nei conti correnti della cooperativa Spes come persona offesa anche se non costituita parte civile rappresentata dagli avvocati Agostinangelo Marras Attimi di paura nella tarda serata di ieri a Ozieri quando un uomo di 64 anni ha telefonato al numero di emergenza 112 dichiarando: “Ho ammazzato mia moglie” che ha immediatamente fatto scattare l’intervento delle forze dell’ordine si sono precipitati nel quartiere Tramentu hanno trovato l’appartamento chiuso e invaso dal gas I pompieri sono intervenuti tempestivamente chiudendo la valvola principale e mettendo in sicurezza l’intero stabile evitando il rischio di una possibile esplosione è emerso che nell’abitazione non vi fosse alcuna vittima è stata contattata dai militari e ha confermato di stare bene e di non trovarsi in casa Immediatamente sono scattate le ricerche dell’uomo È stato tratto in arresto dai Carabinieri coordinati dal maggiore Gabriele Tronca Il 64enne era già noto alle forze dell’ordine: pochi giorni fa era stato condannato dal Tribunale di Sassari per aver danneggiato la lapide dedicata a Walter Frau il carabiniere ucciso nel 1995 a Chilivani durante un conflitto a fuoco con una banda criminale Sul caso indagano i Carabinieri per ricostruire con precisione le motivazioni del gesto e valutare eventuali ulteriori reati a suo carico Informativa privacy Sardiniapost