Biancoscudati ancora in estasi per la conquista della serie B
vanno a vincere la prima partita di Supercoppa e ora attendono il match con l'Entella
La compagine di Andreoletti ha mostrato qualità e tanta fame
Il Padova si impone al “Partenio-Lombardi” nella gara inaugurale della Supercoppa di Serie C
A decidere il match è una prodezza di Capelli al 16’ del primo tempo
che regala ai biancoscudati il primo successo nel triangolare tra le vincitrici dei tre gironi
nonostante una reazione più convinta nella ripresa
non riesce a trovare la via del gol e incassa la prima sconfitta
L’inizio del match è caratterizzato da ritmi blandi e da una fase di studio tra le due formazioni
Dopo un primo tentativo del Padova già nei primi secondi con Bortolussi
L’Avellino fatica a innescare Lescano e Patierno
mentre il Padova si affaccia con maggiore continuità
l’episodio che sblocca la partita: Patierno perde palla a centrocampo
Capelli viene servito da Cretella e lascia partire un destro potente da fuori area che si insacca all’incrocio dei pali
Lescano lavora un buon pallone per Patierno
che però non riesce ad agganciare sul secondo palo
Il Padova continua a gestire il vantaggio con ordine
sfiorando anche il raddoppio con una conclusione di Faedo
deviata in angolo da un attento Iannarilli
un blackout parziale ai riflettori crea qualche attimo di sospensione
l’Avellino entra con un altro piglio
costringendo il Padova nella propria metà campo
Al 9’ e al 10’ arrivano due occasioni in rapida successione: prima Rigione di testa manda alto su punizione
poi Palmiero chiama Fortin alla respinta su una conclusione da fuori
L’undici di Biancolino prova il tutto per tutto
cambiando assetto e schierando un modulo più offensivo
I biancoverdi si rendono ancora pericolosi con Palmiero e Panico
ma è Lescano ad avere le chance migliori: prima un gol annullato per fuorigioco
poi una girata alta nel finale che sfiora il pareggio
Il Padova conquista i primi tre punti della Supercoppa grazie alla rete di Capelli e a una prova solida sul piano difensivo
cresce nella ripresa ma non riesce a capitalizzare le occasioni
saranno chiamati a reagire nella seconda giornata del triangolare per restare in corsa per il titolo
AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli; Cancellotti
Cagnano (32' st Manzi); Palumbo (13' st Panico)
Sounas; D'Ausilio (23' st Rocca); Lescano
Nesta: "La morte di Berlusconi ha invertito la freccia per Monza"
Davie Bariti, Virtus Entella 2024-2025 (Getty Images)
25 aprile 2025, 38a e ultima giornata del campionato di Serie C girone A, Lumezzane-Padova 0-0: la festa al triplice fischio dei giocatori del Padova per la promozione in Serie B (Getty Images)
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PADOVA – Una violenta ondata di maltempo di stampo temporalesco ha colpito nel pomeriggio di lunedì 5 maggio le province di Padova e Venezia, portando con sé forti rovesci, numerose fulminazioni e locali grandinate.
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Conclusa la sesta edizione della Padova Water Marathon: due giorni di gare tra il 3 e 4 maggio, dimostrazioni e cultura fluviale tra canoe, SUP e voga alla veneta lungo l’anello dei canali cittadini
Padova si rema sul serio. Ma con stile. E con vista mura. La sesta edizione della Padova Water Marathon ha trasformato i canali della città in un'arena liquida di sport, passione e poesia fluviale. Due giornate, il 3 e 4 maggio, in cui la città ha riscoperto sé stessa specchiandosi nell’acqua che l’attraversa da secoli.
Sabato il via con un pomeriggio tutto dedicato alla scoperta della voga alla veneta e della canoa, in collaborazione con gli Amissi del Piovego e il Comitato Mura: un mix tra tradizione e voglia di raccontarsi in punta di remo.
Menzione d’onore ai coloratissimi amatori di Canoe, Kayak, SUP e Surfski: non una semplice sfilata, ma una cartolina viva e palpitante della città vista dal suo ventre d’acqua. E che dire della staffetta in voga alla veneta, prima volta assoluta: le remiere padovane si sono passate il testimone su 20 km, in un rituale antico ma pieno di energia nuova.
Spazio anche ai giovanissimi (9-14 anni) nella Canoa Giovani non competitiva: qui si vince con il sorriso e si pagaia con l’anima. Perché lo sport, prima di tutto, è un modo per imparare a stare insieme.
E tra un remo e un applauso, c’erano anche loro: i volontari di Professione Cane, a ricordare che anche l’amicizia a quattro zampe va coltivata con rispetto.
La Water Marathon è molto più di un evento sportivo: è una dichiarazione d’amore alla città, ai suoi fiumi e al modo tutto padovano di navigare nella storia.
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Padova si trasforma in una galleria a cielo aperto con "Super Walls": dal 17 maggio al 1° giugno, 29 street artist internazionali dipingeranno 33 nuovi murales sul tema “Il Sogno”. Tra arte, rigenerazione urbana e dialogo culturale.
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Le reliquie – un mezzo busto dorato contenente la Massa Corporis e un frammento della costola fluttuante del Santo – resteranno esposte nella Cappella di Sant’Antonio fino al 5 maggio
L’iniziativa è stata possibile grazie alla richiesta del parroco don Giovanni Butera e alla collaborazione dell’Associazione Sant’Antonio di Padova di Poggioreale
momenti di preghiera e un rosario in dialetto
culminando con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo
il Vescovo ha sottolineato l’importanza di essere non solo ammiratori
ma imitatori del Santo: “Sant’Antonio vuole che siamo nel cuore di Dio e che portiamo il Vangelo con amore e umiltà
come comunità e come individui”
Un messaggio che si è intrecciato anche con il richiamo alla rinascita di Poggioreale Antica
vista come simbolo di speranza per contrastare lo spopolamento
L’intensa tre giorni si concluderà lunedì 5 maggio con la messa presieduta da don Santino Taormina
le reliquie proseguiranno il loro pellegrinaggio e il 13 giugno 2025 saranno accolte nella città di Vittoria
i paramenti sacri rivestono un ruolo di primaria importanza
Mazara del Vallo si prepara a vivere con intensità spirituale e senso di comunità i festeggiamenti in onore di Santa Gemma Galgani
patrona dell’omonima parrocchia di via Castelvetrano
Mancano pochi giorni all'inizio del 72° Raduno Nazionale dei Bersaglieri
che dall'8 all'11 maggio 2025 trasformerà Marsala in un palcoscenico di storia
dedicato a uno dei corpi militari più rappresentativi..
ha coinvolto la comunità di Poggioreale: per la prima volta sono arrivate in paese le reliquie di Sant’Antonio da Padova
Artista: The Who | Fotografa: Luna La Chimia | Data: 17 giugno 2023 | Evento: Firenze Rocks | Città: Firenze
THE WHO: Il concerto inizialmente previsto per il 20 luglio allo Stadio Euganeo di Padova si terrà nella stessa data presso l’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta (PD)
I biglietti per il concerto nella nuova location a Piazzola sul Brenta e per il concerto del 22 luglio al Parco della Musica di Milano sono disponibili su livenation.it
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Ennesima operazione nel settore dello student housing. Central Sicaf, la società con un patrimonio da 1 miliardo sotto direzione e coordinamento di Covivio, ha concluso la vendita di un’area da 16 mila metri quadri situata in via Martiri Giuliani e Dalmati a Padova
per un controvalore di 9,2 milioni di euro
L’area è stata acquisita da Castello sgr per conto di un investitore istituzionale e verrà sviluppata da Collegiate Ac Europe
operatore internazionale specializzato nella progettazione e gestione di studentati di alta qualità
Un intervento strategico di valorizzazione urbana
reso possibile anche dal dialogo avviato da Central Sicaf con il comune di Padova finalizzato al cambio di destinazione d’uso dell’area da servizi a residenziale e ricettiva.
Oltre alla ricerca e selezione dell’investitore
Central Sicaf ha gestito la fase preparatoria
curando la demolizione del già esistente edificio a uso tecnologico precedentemente locato a Telecom e la bonifica del terreno
rendendo l’area pronta per il suo successivo sviluppo
L’accordo prevede anche la cessione al Comune di una porzione del lotto destinata alla realizzazione di un parco pubblico
la cui manutenzione sarà affidata a Collegiate.
«Dopo un 2024 in cui abbiamo raggiunto i 110 immobili venduti per un valore complessivo di circa 800 milioni di euro dal 2017
si apre una nuova fase in cui ci confronteremo anche con la valorizzazione di asset vacant o sottoutilizzati»
«La vendita del lotto di Padova ne è un esempio concreto: un progetto che unisce visione urbanistica
sostenibilità e collaborazione istituzionale»
secondo il ceo Heriberto Cuanalo «l’Italia vanta alcune delle migliori e più storiche università del mondo»
Per questo il gruppo negli ultimi sette anni «si è concentrato sulla creazione della prossima generazione di comunità studentesche e ha completato la prima di queste residenze di nuova generazione
Adesso è impegnata in un’espansione nelle principali città universitarie italiane: «il Collegiate Padova è uno dei nostri progetti più importanti e stiamo lavorando a stretto contatto con tutte le parti interessate per realizzare uno dei nuovi progetti leader in Italia»
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Dopo aver guidato il gironcino per il 5° posto
Modena si conferma in un buon momento battendo anche Padova
Modena parte col sestetto composto da De Cecco-Buchegger in diagonale principale
Polo-Truocchio centrali con Toscani libero
muro di Gutierrez su Stefani e 14-14 dopo i primi scambi
è Padova a portare a casa il primo set: 22-25
Modena parte subito forte: ace di Buchegger e 7-3
I padroni di casa continuano a spingere: doppio ace di Davyskiba
25-16 con la pipe di Massari e 1-1 al PalaPanini
ace di Polo per l’11-12 e timeout Giuliani
I veneti sfruttano alcuni errori dei padroni di casa e conquistano il set
riportandosi avanti: 21-25 e 2-1 per la formazione di Cuttini
Dopo un avvio complicato di quarto parziale
Modena rialza subito la testa trascinata da un super Buchegger sia in battuta che in attacco: 14-10 e timeout Padova
La compagine di Giuliani non molla di un centimetro: Davyskiba a segno dopo una lunga azione
Modena mantiene il vantaggio e porta la gara al tie-break: 25-18 e 2-2
i gialloblù conducono dall’inizio alla fine: 15-11 (punto finale di Gutierrez) e 3-2
con Modena che sfiderà Milano nella finale playoff quinto posto in programma sabato 10 maggio alle ore 17.30 al PalaPanini
Valsa Group Modena – Sonepar Padova 3-2 (22-25
È del Padova la prima vittoria nella Supercoppa Serie C 2024-25
I biancoscudati hanno battuto l’Avellino al Partenio per 1-0 al termine di una sfida intensa
in attesa della seconda sfida della competizione in programma per sabato 10 maggio a Chiavari
dove la Virtus Entella ospiterà l’Avellino
la partita tra i veneti e i liguri all’Euganeo di Padova il 17 maggio
il Partenio è stato teatro della premiazione della squadra di casa per la vittoria del Girone C della Serie C NOW
Il capitano Armellino ha alzato al cielo il trofeo consegnato dal presidente della Serie C
insieme al Vicepresidente Giovanni Spezzaferri e al Segretario Generale Emanuele Paolucci
al numero uno del club irpino Angelo Antonio D’agostino
con cui la Lega Pro si congratula per il risultato conseguito
(La premiazione dell’Avellino per la vittoria del Girone C della Serie C NOW 2024-25)
In vista dell'ultimo impegno ufficiale della stagione il Padova ha stilato il programma allenamenti fino al 17 maggio: all'Euganeo arriverà l'Entella per la sfida decisiva per la SuperCoppa di Serie C
martedì 6 maggio ai campi della Guizza con inizio previsto per le 15 e mercoledì 7 maggio dalle 9.30
Giovedì 8 maggio amichevole con il Mestrino: appuntamento alle ore 18
Quindi mister Andreoletti concederà tre giorni di riposo
Ritorno alla Guizza nella giornata di lunedì 12 per un allenamento mattutino
quindi fino a venerdì sessioni alternate tra mattina e pomeriggio
quindi: Padova-Entella è in programma allo stadio Euganeo sabato 17 maggio alle ore 20.30
Mister Matteo Andreoletti nel post Avellino-Padova: “È stata una vittoria complicata e difficile
il primo tempo molto bello per la qualità della manovra
quando affrontiamo squadre così aggressive soffriamo e non abbiamo contromosse adeguate
ci sono le caratteristiche che ci hanno portato a vincere il campionato
c’erano ragazzi che non avevano i 90′ nelle gambe
Mi è piaciuto che senza la tensione delle ultime settimane siamo riusciti a esprimerci come nel girone di andata
Preferisco lasciare un po’ di libertà ai ragazzi”
sconfitti in casa dai veneti grazie a un gran gol di Capelli
Sabato si prosegue a Chiavari contro l'Entella per provare a rientrare in gara per la vittoria finale
AVELLINO – Il Padova si impone al “Partenio-Lombardi” nella gara inaugurale della Supercoppa di Serie C
AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli; Cancellotti
è l’unica città italiana che vanta due siti Patrimonio Universale UNESCO
Tra le più importanti città del nord est italiano, ricca di arte, storia e cultura, Padova si distingue per essere stata inserita ben due volte nella World Heritage List dell'UNESCO
diventando a pieno titolo una città patrimonio dell'umanità
dal 1997 è inserito nella lista del patrimonio mondiale
attestazione ulteriore del suo valore scientifico e culturale
è il più antico mercato coperto d'Europa
offrendo un assaggio della tradizione gastronomica locale
la Cappella degli Scrovegni è un autentico gioiello del Trecento
un capolavoro che ha segnato la storia dell'arte italiana
Costruita tra il 1303 e il 1305 per volere di Enrico Scrovegni
la cappella non è solo un luogo di culto
ma un vero e proprio scrigno di opere d'arte
La sua fama è legata principalmente al genio di Giotto
il grande maestro che ha affrescato l'intero interno con un ciclo di opere che raccontano la vita di Cristo e della Vergine Maria
verrete avvolti da una sinfonia di colori e forme che sembrano danzare sulle pareti
Gli affreschi di Giotto non sono semplicemente delle immagini
Ogni scena è un invito a riflettere sulla condizione umana: dalle gioie della nascita alla sofferenza della Passione
il maestro riesce a trasmettere sentimenti profondi e universali
che abbandona il bizantinismo in favore di una rappresentazione più naturale e realistica
ma anche un crocevia di storia e innovazione artistica
PER QUESTA VISITA GUIDATA È OBBLIGATORIO EFFETTUARE IL PAGAMENTO ANTICIPATO ONLINE
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL LINK: https://www.italia-intour.com
All'Euganeo la squadra di Andreoletti fa il suo dovere e vince 2 a 1 contro la Clodiense già retrocessa
Villa e Perrotta fanno decollare i biancoscudati
Discorso promozione rimandato ai 90' finali a Lumezzane
Come aveva previsto Andreoletti ancora in tempi non sospetti. Il Padova fa il suo dovere e si sbarazza della Clodiense per 2 a 1
ma il Vicenza pure contro una Triestina più combattiva
Si deciderà tutto nei 90' finali
Novanta minuti per scrivere la pagina più attesa degli ultimi sei anni
al termine di un campionato al cardiopalma
Fatta la necessaria premessa e in attesa dei 90' finali, il Padova chiude la stagione regolare da imbattuto in casa con il quindicesimo successo su diciannove partite
ma non ancora sufficienti per festeggiare davanti al proprio pubblico
Il 25 aprile contro il Lumezzane sarà una gara da dentro o fuori
I tifosi con il clap banner accolgono la squadra in campo
poco prima Andreoletti riceve una standing ovation sacrosanta
Le formazioni sono quelle previste e il Padova parte subito all'arrembaggio
Belli prova a colpire il pallone in rovesciata ed indirettamente libera al tiro l'accorrente Villa
che tutto solo batte con il piatto mancino Brzan
dopo quella di fine settembre contro la Virtus Verona sempre in casa.
lasciano il pallino del gioco alla Clodiense
I lagunari sfiorano il pari due volte con Biondi
i padroni di casa rispondono con la B2, Buonaiuto e Bortolussi
mentre il secondo viene murato in corner al momento della conclusione da Munaretto.
Andreoletti si sbraccia come sempre fatto in stagione
lo si può notare da come richiama i movimenti delle mezzali e le uscite dei braccetti sul pungente Orfei
La gara si trascina al termine della frazione
con la Clodiense ancora pericolosa in chiusura
Si va al riposo in vantaggio e con il Vicenza avanti 1 a 0 sulla Triestina
L'approccio dei biancoscudati è identico a quello dei primi 45'
Il raddoppio è pura formalità ed arriva
Perrotta prende l'ascensore e insacca di testa
seconda rete in campionato dopo quella con la Pro Vercelli del 24 gennaio scorso.
anche se la Clodiense non rinuncia ad attaccare quando può
Bortolussi non riesce a correggere in porta un assist al bacio di Fusi
ma al 58' arriva la rete ospite con Serena a zittire
Capelli tenta di suonare la carica al 68'
ma la sua girata rasoterra è debole tra le mani di Brzan
i ragazzi di Andreoletti rischiano meno e all'83' sprecano l'occasione per il tris
con il rigore sparato alle stelle da Bortolussi
Primo errore stagionale dagli 11 metri per il numero 20
subito applaudito dal pubblico presente allo stadio per incoraggiarlo.
Varas si fa stoppare da Salvi all'89' il possibile 3 a 1
La promozione in Serie B si deciderà nei 90' finali il prossimo 25 aprile
Al Nereo Rocco il Padova vince grazie ad una rete di Bortolussi in apertura di gara
Nella ripresa Buonaiuto colpisce il palo e Fortin salva il risultato su Udoh
Biancoscudati nuovamente in testa alla classifica a 180' dalla fine
che da lassù in cielo avrà gridato ai suoi beniamini di non fermarsi proprio ora
come cantavano i Queen tantissimi anni fa
lo prende alla lettera e sotto una pioggerellina primaverile insistente si fa sentire chiaro e forte: vittoria di corto muso contro la la Triestina
favore dalla Virtus Verona che trionfa contro il Vicenza al 97'
Primo posto padovano a +2 dai berici e ritorno alla vittoria dopo quasi quattro mesi dall'ultima volta a Sesto San Giovanni contro l'Alcione il 19 gennaio scorso
La domenica perfetta che porta con sè un vantaggio da difendere
Con 2097 cuori biancoscudati a spingere la volata
mentre a Vicenza - dopo due settimane di luna di miele in vetta - e si torna a rincorrere
Il tifo biancoscudato di 2097 persone - e forse qualcosina in più - sovrasta in decibel il pubblico di casa
L'inizio delle due squadre è contratto
anche se al 10' arriva la prima grande occasione per il Padova
Buoniauto spedisce un assist al bacio per Bortolussi
Conclusione alta del 17 deviata da Frare in angolo
È l'anticamera del vantaggio un minuto più tardi
Buonaiuto si infla sul centro destra dell'area di rigore su invito di Bianchi e con un tocco di mancino scodella sul primo palo per Bortolussi
abile ad indirizzare di testa il pallone alle spalle di Roos
Dopo la rete dell'andata su rigore il 20 biancoscudato si ripete, timbrando il cartellino per la sedicesima volta in campionato
come dimostrano i quattro corner conquistati dagli uomini di Andreoletti nei primi 17'
ma il suo colpo di testa è dritto su Roos
Capelli sulla destra è una spina nel fianco del tenero Tonetto
Buonaiuto fluttua sul centro sinistra sempre pronto a mettere in moto il suo destro mortifero.
un po' sulla falsariga di lunedì scorso contro il Lecco
portandosi la Triestina nella propria metà campo per poi attaccarla in contropiede
se si fa eccezione per la botta centrale dal limite di Bianchi al 34'
La prova del sostituto di Crisetig è positiva
elettrici e dinamici insieme a Belli.
ma il rientro dagli spogliatoi è un'altra partita
I padroni di casa prendono in mano il comando delle operazioni
ammassando uomini in area di rigore e provando a sfondare in modi differenti dal cross dalla trequarti
Olivieri sfiora il gol di testa su cross di Vertainen dalla destra al 57'
Strizzolo costringe Bianchi ad una chiusura acrobatica in corner.
Prima Buonaiuto coglie il palo accentrandosi dalla sinistra dopo un bell'assolo al 61'
Silvestri è provvidenziale su Bortolussi un minuto più tardi
mentre per completare il tris è sempre il 20 biancoscudato
scatenato al 65' a costringere Roos all'intervento in angolo dopo una bella girata.
Andreoletti rispolvera Liguori e Cretella per Buonaiuto e Bianchi
anime e personalità della trasferta del Rocco
si esalta su Udoh da solo davanti alla porta
con un super intervento che di fatto salva il risultato.
L’appuntamento è per giovedì 8 maggio alle 18.30 in sala Pertini con esperti del settore
in collaborazione con la Pro Loco Saonara e il patrocinio dell’amministrazione comunale
L'evento in concomitanza con la storica fiera di Primavera che si protrarrà fino al 12
In vista della Fiera di Primavera in programma a Saonara tra l'8 e il 12 maggio
sono molti gli appuntamenti collaterali alla kermesse in scaletta
Coldiretti Padova fa il punto sul settore del florovivaismo
una delle voci più significative dell’agricoltura della provincia di Padova
con il convegno dedicato all’andamento economico
ai rischi di introduzione di organismi nocivi emergenti in Veneto e ai controlli in campo
L’appuntamento è per giovedì 8 maggio alle 18.30 in sala Pertini con esperti del settore
in collaborazione con la Pro Loco Saonara e il patrocinio dell’amministrazione comunale
Dopo i saluti del sindaco Michela Lazzaro e del presidente di Coldiretti Padova Roberto Lorin la parola passa agli ospiti: Agostino De Luca
direttore della sede padovana del Servizio Fitosanitario della Regione Veneto illustrerà il piano di gestione dei rischi
le attività di autocontrollo e i controlli in campo
tecnico del Servizio Fitosanitario regionale
prenderà in esame gli organismi nocivi emergenti a rischio introduzione in Veneto
coordinatrice della Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti
analizzerà luci e ombre del comparto florovivaistico nazionale
presidente della Consulta Florovivaistica di Coldiretti Padova.
Il florovivaismo padovano conta circa 400 aziende produttrici
di cui una cinquantina nel distretto di Saonara
e un fatturato di quasi 75 milioni di euro
pari al 30 per cento del totale del Veneto
«Per quasi il 40 per cento le vendite sono concentrate nell’ambito della nostra provincia – spiega Diego Masaro - mentre
il 34% della produzione finisce nel resto dell’Italia e il resto viene esportato
Circa l’87 per cento delle aziende padovane si occupa di vivaismo ornamentale
mentre il 33 per cento fa vivaismo orticolo e il 35% per cento il frutticolo
a cui seguono il viticolo e i fiori recisi
La produzione registra un calo tra il 3 e l’uno per cento
La Fiera di Primavera di Saonara è l’occasione ideale per incontrare gli imprenditori del settore e confrontarsi sulle sfide del settore
Ringraziamento la Pro Loco e l’amministrazione comunale per l’attenzione verso un comparto significativo per l’economia del nostro territorio»
«Il nostro florovivaismo ha raggiunto risultati importanti - ha concluso Roberto Lorin - dietro ai quali c’è il lavoro di imprese che non temono di affrontare anche le sfide più impegnative degli ultimi anni
in particolare l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia
ma anche gli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico che sono all’origine di problematiche come l’introduzione di organismi nocivi per le piante
meno vincolata dalle regole ambientali dell'Unione Europea
Uno scenario impegnativo e ricco di incognite
di fronte al quale gli imprenditori rispondono investendo su una produzione di qualità e attenta alla sicurezza
determinando così un significativo valore aggiunto per l’intero settore»
«Un grave passo indietro per l’educazione e l'inclusione»
Rita Fusinato chiama alla mobilitazione: «In difesa del Convitto Magarotto e dei diritti degli studenti e degli educatori pronti a promuovere tutte le azioni di protesta necessarie»
La notizia della chiusura del Convitto Magarotto di Padova
è arrivata a sorpresa ed ha suscitato un’ondata di preoccupazione e protesta da parte del sindacato Anief
che accusa le istituzioni di non tutelare un modello educativo fondamentale per l'inclusione scolastica e sociale
Per Rita Fusinato (Anief Veneto) si tratta di «un errore imperdonabile chiudere un punto di eccellenza educativa»
Inaugurato nel 1961 dall'allora Presidente del Consiglio
il convitto ha dato la possibilità a tanti bambini sordi.
Il convitto Antonio Magarotto è un istituto che da decenni si occupa di istruzione secondaria superiore per ragazzi e ragazze sordomute
offrendo loro anche la possibilità di alloggiare presso la struttura. La sede dell'istituto è in Via Cardinale Callegari
una struttura che fino ad oggi ha offerto diversi servizi: vitto
volti a garantire benessere e sicurezza ai giovani ospiti
L'ordine di chiusura arriva dal Ministero tramite l’Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo diretto dal dottor Roberto Natale che
non ha voluto rilasciare commenti a riguardo
Da quel che filtra emerge che entro agosto la struttura dovrà essere liberata mentre subito, in pochi giorni
bisogna invece trovare una soluzione alternativa.
ha commentato con forte disappunto la decisione di chiudere il Convitto Magarotto
uno dei pochi che offre un percorso educativo e formativo personalizzato per studenti con necessità specifiche
«Il Convitto Magarotto non è solo una scuola
ma un vero e proprio punto di riferimento per l'inclusione scolastica
per l'accompagnamento e la crescita di giovani con bisogni educativi speciali
La sua chiusura rappresenta un grave passo indietro per l'intero sistema educativo regionale e nazionale
In un momento in cui il Ministero dell’Istruzione dovrebbe incentivare queste strutture
l’amministrazione si rende responsabile di un errore che avrà pesanti ricadute sul territorio e sulle famiglie coinvolte»
che ha sottolineato le inevitabili difficoltà che gli studenti e il personale educativo dovranno affrontare a seguito della chiusura di questa realtà storica
«La chiusura del Convitto Magarotto crea una situazione di profonda incertezza per gli studenti e i loro educatori
Questo non è solo un taglio a una struttura
ma una minaccia al futuro formativo e professionale di tanti giovani»
che svolgevano un ruolo fondamentale nell’accompagnamento quotidiano dei ragazzi
ora si trovano di fronte a un futuro incerto e senza risposte concrete da parte delle istituzioni»
«La decisione è stata presa senza alcun confronto con le parti sindacali e le famiglie
Questa mancanza di dialogo e partecipazione è un ulteriore segno di disattenzione verso le reali esigenze del sistema educativo e delle persone coinvolte»
attraverso le sue rappresentanze regionali e locali
chiede che il Convitto Magarotto non venga definitivamente chiuso e che venga avviato un percorso di confronto per individuare soluzioni alternative
che garantiscano a tutti gli studenti il diritto a un’istruzione inclusiva e di qualità
«L’educazione è un diritto fondamentale che deve essere accessibile a tutti – conclude la Fusinato – e la chiusura di una realtà come il Convitto Magarotto non solo danneggia gli studenti
ma minaccia anche la qualità e l’uguaglianza del sistema scolastico pubblico
Anief sarà in prima linea per chiedere al Ministero dell'Istruzione di rivedere questa decisione e di garantire un futuro per queste istituzioni educative cruciali per il benessere di tanti ragazzi»
«In difesa del Convitto Magarotto e dei diritti degli studenti e degli educatori
l’Anief non esiterà a scendere in piazza e a promuovere tutte le azioni di protesta necessarie
È ora di far sentire forte la nostra voce
per evitare che scelte irresponsabili compromettano il futuro di chi ha bisogno di un’educazione davvero inclusiva».
sala conferenze “Levi Civita” dell’Ordine degli Avvocati”
nasce proprio dalla volontà di presentarsi al foro ma anche e soprattutto ai principali ordini professionali come commercialisti
Attivo da poco meno di un anno è un tavolo permanente di confronto tra magistrati e avvocati su temi di interesse comune dal quale possono emergere protocolli d’intesa
buone prassi o linee guida su tematiche che interessano i professionisti ma anche i cittadini
L’Osservatorio è aperto ad altre professionalità che possono essere coinvolte in quanto portatori d’interesse
sala conferenze “Levi Civita” dell’Ordine degli Avvocati”
nasce proprio dalla volontà di presentarsi al foro ma anche e soprattutto ai principali ordini professionali come commercialisti
All’incontro parteciperanno Caterina Santinello (Presidente del Tribunale di Padova)
Francesco Rossi (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Padova)
Clarissa Fedrigoni (Coordinatrice del Tavolo delle Associazioni) e Luciana Breggia (Coordinamento Nazionale degli Osservatori sulla Giustizia Civile)
L’Osservatorio sulla Giustizia Civile ha avviato due tavoli di confronto
uno in materia di diritto di famiglia e il secondo in materia di responsabilità civile e danno
Il confronto con gli altri ordini professionali è propedeutico a individuare le tematiche da mettere al centro del dibattito e costruire sinergie per il futuro
il Padova si prepara al match finale contro la Virtus Entella di sabato 17 maggio e viene celebrato mercoledì 7 maggio alle 15 a Venezia nella sede del Consiglio Regionale
In attesa dell'arrivo del patron Joseph Oughourlian
previsto per il 17 maggio in concomitanza con l'ultimo impegno ufficiale della stagione all'Euganeo
che solo lo sbarco del proprietario franco-armeno potrà chiarire nelle prossime settimane
c'è da segnare con l’evidenziatore due appuntamenti extra campo che raccontano quanto il biancoscudo
sia più di una squadra: è un simbolo in marcia
una storia che cammina fiera anche tra le colonne di Palazzo Ferro Fini a Venezia
nella sede del Consiglio Regionale del Veneto
il Calcio Padova sarà ricevuto in pompa magna dal presidente della Prima Commissione
l’AD Alessandra Bianchi e una delegazione della squadra celebreranno il ritorno tra i cadetti
avvenuto il 25 aprile con quella carica da Liberazione sportiva
il Memo Geremia sarà la seconda casa dei biancoscudati
test e un’amichevole a Mestrino contro la squadra del patron Stefani l’8 maggio a partire dalle ore 18.00
Occhi puntati sulla data cerchiata in rosso: sabato 17
l'obiettivo è quello di centrare il double tanto sospirato e già compiuto nell'anno di grazia 2018 con Bisoli in panchina
ma i piedi ben piantati su quel prato che profuma di B.
I vertici dell'azienda tendono la mano alla città di Padova dove sono operativi da oltre mezzo secolo
Prevista una crescita dell'indotto con ricadute economiche sulla città stimate in 100milioni di euro
La catena di supermercati Alì tende la mano alla città e all'amministrazione comunale di Padova e conferma la volontà dell’azienda di proseguire nel percorso che porterà all’ampliamento del polo logistico di via Svezia
«Un progetto - hanno detto i vertici dell'azienda - che ci permetterà di offrire ai nostri collaboratori un luogo di lavoro migliore
assumere e dare un contributo allo sviluppo e alla crescita della città di Padova
Attendiamo - hanno proseguito - che l’iter amministrativo arrivi velocemente alla fine in modo tale da poter programmare l’avvio dei lavori
con la consapevolezza che l’importante contributo economico richiesto all’azienda sarà impiegato in interventi strategici per la città come già annunciati dal Comune»
Tra Alì e la città di Padova sono 53 anni di collaborazione e l'azienda ha le idee chiare sul futuro: «Alì vuole investire nella città di Padova e la decisione di firmare è la diretta conseguenza di un percorso che ci lega a questa città da oltre mezzo secolo
Alì - hanno puntualizzato i vertici - è nata e si è sviluppata qui e a questa città vogliamo continuare a dare il nostro contributo
L’ampliamento dell’hub logistico di via Svezia rappresenta un progetto unico nel suo genere sia in termini di sostenibilità ambientale che sociale
Il 32% dell’area interessata dai lavori
che rientra nelle aree di espansione della zona industriale di Padova
sarà destinata al verde con la piantumazione di alberi
Anche dal punto di vista progettuale saranno utilizzati materiali e soluzioni idonee per il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente
come impianti fotovoltaici e tavelle fotoattive per catturare la Co2»
L'azienda ha chiuso con una riflessione anche economica: «Di fianco all’aumento dell’occupazione crescerà anche l’indotto
con ricadute economiche su Padova stimate in 100milioni di euro.Il progetto dunque si inserisce perfettamente nel solco delle nuove dinamiche di sviluppo della logistica green
Abbiamo convintamente intrapreso questa strada che garantirà una maggiore efficienza
un miglioramento della situazione dal punto di vista ambientale
un incremento di posti di lavoro e risultati tangibili per la città
La volontà è quella di arrivare in fondo al percorso amministrativo e iniziare i lavori il prima possibile»
Spiegano dal direttivo: «Di fianco all’aumento dell’occupazione crescerà anche l’indotto
con ricadute economiche su Padova stimate in 100 milioni di euro»
azienda leader nella grande distribuzione organizzata
ha espresso all’amministrazione comunale di Padova la volontà di proseguire nel percorso che porterà all’ampliamento del polo logistico di via Svezia
Spiegano da Alì: «Si tratta di un progetto che ci permetterà di offrire ai nostri collaboratori un luogo di lavoro migliore
assumere e dare un contributo allo sviluppo e alla crescita della città di Padova. Attendiamo che l’iter amministrativo arrivi velocemente alla fine in modo tale da poter programmare l’avvio dei lavori
con la consapevolezza che l’importante contributo economico richiesto all’azienda sarà impiegato in interventi strategici per la città come già annunciati dal Comune. Alì vuole investire nella città di Padova e la decisione di firmare è la diretta conseguenza di un percorso che ci lega a questa città da 53 anni
Alì è nata e si è sviluppata qui e a questa città vogliamo continuare a dare il nostro contributo»
Aggiungono da Alì: «L’ampliamento dell’hub logistico di via Svezia rappresenta un progetto unico nel suo genere sia in termini di sostenibilità ambientale che sociale
con prospettive occupazionali importanti. Il 32% dell’area interessata dai lavori
per un totale di quasi 2.500 piante. Anche dal punto di vista progettuale saranno utilizzati materiali e soluzioni idonee per il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente
come impianti fotovoltaici e tavelle fotoattive per catturare la Co2
Di fianco all’aumento dell’occupazione crescerà anche l’indotto
con ricadute economiche su Padova stimate in 100 milioni di euro. Il progetto dunque si inserisce perfettamente nel solco delle nuove dinamiche di sviluppo della logistica green
un incremento di posti di lavoro e risultati tangibili per la città. La volontà è quella di arrivare in fondo al percorso amministrativo e iniziare i lavori il prima possibile»
Artista: Paradise Lost | Fotografo: Emanuela Giurano | Evento: Brutal Assault 2018 | Luogo: Repubblica Ceca
sorpreso mentre estraeva dalla bocca una dose per venderla a una donna
Nel pomeriggio di venerdì 2 maggio gli agenti della squadra mobile della Questura di Padova, impegnati in un servizio finalizzato al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti
ha arrestato in zona Arcella un 44enne di origini tunisine
I poliziotti lo hanno notato all'altezza del cavalcavia Dalmazia: prima si è avvicinato al guardrail
poi ha armeggiato nella parte retrostante dello stesso e quindi è ripartito a bordo di una bicicletta nera in direzione del centro della città
Altri poliziotti in borghese hanno poi accertato che l'uomo dopo circa venti minuti è tornato nello stesso punto
tornando a cercare qualcosa dietro al guardrail
A quel punto gli agenti sono intervenuti: inizialmente il 44enne - che in tasca aveva 205 euro - ha cercato la fuga
salvo venire subito bloccato e portato in Questura
mentre nel frattempo un'altra pattuglia della squadra mobile è giunta sul cavalcavia Dalmazia recuperando dietro al guardrail due scatole di plastica (attaccate con una calamita) di cui una ancora piena di dosi di cocaina
senza fissa dimora e irregolare sul territorio - è stato giudicato per direttissima con convalida dell'arresto e applicazione della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Questore della provincia di Padova, ha attivato l’Ufficio Immigrazione ai fini delle verifiche sulla sua posizione in Italia ed il suo allontanamento dal territorio nazionale
Nella serata di venerdì 2 maggio
transitando lungo il cavalcavia Maroncelli
hanno notato uno spacciatore originario dell'Africa
che cedeva rapidamente una dose di cocaina estratta dalla bocca ad una donna
L’uomo aveva nelle tasche dei pantaloni il denaro appena consegnato dalla donna e
sottoposte anch’esse a sequestro in quanto presunto provento dell’attività di spaccio
con numerosi precedenti penali, è stato giudicato per direttissima con convalida dell'arresto e applicazione della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
ha causato ristagni d'acqua su alcune strade
soprattutto nelle aree più basse del territorio
Numerose le segnalazioni da parte dei cittadini
ma al momento non si registrano danni gravi
Il contributo è rivolto alle famiglie con un indicatore Isee fino a 40.000 euro per studenti normodotati e fino a 60.000 euro per studenti con disabilità
La Giunta regionale del Veneto ha approvato anche per l’anno scolastico 2024-2025 il bando per la concessione del contributo regionale “Buono Scuola”
1/2001 “Interventi a favore delle famiglie degli alunni delle scuole statali e paritarie”
che si inserisce in un percorso ormai consolidato di sostegno al diritto allo studio
prevede uno stanziamento di tre milioni di euro
Le domande possono essere presentate dal 19 maggio al 20 giugno 2025
Afferma in merito l'assessore alla Formazione e Istruzione Valeria Mantovan: «Sostenere le famiglie nelle spese scolastiche significa garantire pari opportunità educative per tutte e tutti
Il Buono Scuola rappresenta un aiuto concreto
soprattutto per chi si trova in condizioni economiche più fragili
La Regione continua a credere fortemente nell’istruzione come leva di sviluppo e coesione sociale
basti pensare che dal 2000 sono state assegnate risorse per quasi 170 milioni di euro a favore di più di 200.000 beneficiari»
Il contributo è rivolto alle famiglie con un indicatore Isee fino a 40.000 euro per studenti normodotati e fino a 60.000 euro per studenti con disabilità
Sono ammissibili le spese di iscrizione e frequenza sostenute per le scuole statali
private e gli istituti della formazione professionale o di acquisto di testi e sussidi scolastici
è previsto un contributo fino a 15.000 euro
finalizzato a garantire un reale supporto inclusivo
Visto il buon esito della procedura adottata lo scorso anno
viene confermata la modalità di verifica diretta dell’Isee da parte del richiedente
«Confermiamo un modello di gestione semplificato ed efficiente - ha aggiunto l’assessore Mantovan - che ha già dato prova di funzionalità
Puntiamo a garantire tempi certi e trasparenza alle famiglie
sostenendole con misure che riconoscono e valorizzano il ruolo fondamentale che svolgono nel percorso formativo dei figli»
Particolare attenzione sarà rivolta all'ospitalità e alla risemantizzazione degli spazi
con l'obiettivo di stimolare nuove interpretazioni del concetto di comunità
giunto alla sua terza edizione e sempre consolidato nel programma degli eventi padovani
con eventi principali al Centro Culturale Altinate San Gaetano e in diverse sedi cittadine
Il cuore del festival è la mostra “Guerrilla Lab_Matsuri 03”
che presenta i risultati del Laboratorio di Interior Design 2024-25 dell’Università Iuav di Venezia
condotto da Silvia Codato con la collaborazione di Davide Cecconello ed Elisabetta Gabrielli
Il laboratorio ha esplorato il riuso dell’ex cinema Excelsior di Padova
trasformandolo in una metafora di comunità e riflettendo su nuove possibilità di utilizzo degli spazi urbani attraverso il design degli interni
La mostra sarà accompagnata da una serie di eventi
professionisti e cittadini in una riflessione condivisa sui temi dell’abitare contemporaneo
Particolare attenzione sarà rivolta all'ospitalità e alla risemantizzazione degli spazi
con l'obiettivo di stimolare nuove interpretazioni del concetto di comunità
Come nelle precedenti edizioni il festival si articolerà con l'esplorazione condivisa di diverse sedi oggetto di studio e attenzione tra le quali si segnala in particolare
la sala Fronte del Porto e lo spazio indipendente Unobis in un ex capannone all'Arcella
Afferma l’assessore Antonio Bressa: «Il Microfestival dell’Abitare rappresenta un'occasione preziosa per riflettere su come possiamo reinterpretare e valorizzare gli spazi esistenti
rispondendo anche alle nuove esigenze abitative e sociali della nostra comunità
Attraverso la collaborazione con l'Università Iuav di Venezia e il coinvolgimento di giovani progettisti
questo festival stimola un dialogo costruttivo tra istituzioni
promuovendo una cultura del recupero di spazi urbani in linea con i principi del nostro Piano degli Interventi
Sostenere iniziative come questa significa investire nel futuro della nostra città
favorendo processi di rigenerazione urbana che rispettano la memoria dei luoghi e ne immaginano nuovi usi
in linea con le esigenze emergenti della nostra città»
Aggiunge l'assessora Francesca Benciolini: «Abitare non significa solo avere un tetto sopra la testa
ma poter vivere pienamente uno spazio che risponda ai bisogni delle persone
Il Microfestival dell’Abitare è un’occasione importante per riportare al centro del dibattito pubblico il tema del diritto alla casa e della qualità dell’abitare
come stiamo facendo a Padova coinvolgendo tutti gli interlocutori interessati
In una fase storica di mutamento demografico e sociale e in cui crescono le fragilità abitative
serve immaginare nuovi modelli che coniughino inclusione e sostenibilità
Questo festival offre spunti concreti per costruire città più giuste
dove l’abitare diventa un’esperienza condivisa
sicura e dignitosa per tutte e tutti». Il festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Padova
Progetto Giovani e l’Università Iuav di Venezia
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito
Nel primo tempo ci siamo espressi su alti livelli
Quando gli avversari si trovano in difficoltà contro di noi vanno all'uomo contro uomo e noi non abbiamo ancora sviluppato una adeguata contromisura
al termine della sfida di SuperCoppa di Lega Pro vinta ad Avellino dai biancoscudati grazie alla rete al 16' del primo tempo
“In questa vittoria c'è dentro tutto il Padova che ha vinto il campionato
L'avversario era forte e lo sapevamo: altro che turnover
L'Avellino era in campo con dieci undicesimi della formazione titolare
mettendo in campo giocatori che soprattutto nell'ultimo periodo avevano giocato meno e il nostro collettivo ha dato l'ennesima risposta positiva
Sì è visto il tanto lavoro che abbiamo fatto
Mi è piaciuto molto il fatto che si sia rivisto in noi un livello di gioco superiore rispetto alle ultime di campionato in cui c’era tensione per il risultato e dal punto di vista del gioco avevamo perso qualcosa per strada
Con la mente sgombra si è rivisto uno dei migliori Padova nel primo tempo
visto che giochiamo in casa con la Virtus Entella il 17 maggio e non sabato 10
Sono dell'idea che adesso come adesso non abbia senso stare troppo in campo
Quando ci alleniamo dobbiamo andare sempre a 300 allora
Quindi meglio un allenamento in meno e un giorno a casa in più piuttosto che andare al campo a fare calciotennis e cazzate di questo genere…”
Il 28 aprile il gup Elena Lazzarin ha chiuso definitivamente il caso decretando l'archiviazione del procedimento
Il 22 dicembre 2022 non vi fu alcun accanimento fisico ai danni di un diciassettenne da parte di due agenti della Squadra Mobile di Padova
Il 28 aprile il Gup Elena Lazzarin ha chiuso definitivamente il caso decretando l'archiviazione del procedimento
Il 22 dicembre 2022 non vi fu alcun pestaggio ai danni di un diciassettenne da parte di due poliziotti della Squadra Mobile di Padova
L'iter era passato attraverso la richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Roberto D'Angelo
Di fronte a questa proposta la famiglia del giovane si era opposta all'archiviazione attraverso i legali Cristina Bissacco e Pier Paolo Casale
adesso è arrivata la parola fine sulla vicenda e la definitiva archiviazione.
Si è giunti all'archiviazione dopo che il diciassettenne nelle sue testimonianze si sarebbe contraddetto su un punto decisivo: la qualificazione da parte dei due indagati come appartenenti alle forze di polizia
E' infatti il diciassettenne a riferire agli inquirenti che i due agenti si qualificano
pur spostando questo momento a una fase successiva a seconda delle versioni rese
Altro punto che scagiona gli investigatori della Squadra mobile è legato alla discrepanza tra quanto detto al ragazzo sulle botte prese e i verbali del pronto soccorso
Non sono infatti stati riscontrati traumi riconducibili ad un brutale pestaggio
Altro dettaglio che di fatto non ha aiutato il giovane è legato ad una perquisizione effettuata dai carabinieri nella sua abitazione il 16 maggio 2023 quando venne recuperato un modico quantitativo di hashish
La sera dell'identificazione del 17enne il minorenne stava rientrando a casa dopo aver partecipato ad una festa di compleanno
La denuncia formalizzata dalla famiglia della presunta vittima recita che il giovane si è trovato di fronte un'auto che gli ha tagliato la strada
Successivamente due uomini in abiti civili l'avrebbero gettato a terra cominciando a perquisirlo
Il minore avrebbe pensato di essere vittima di una rapina e ha provato a difendersi
Una volta appurato che il giovane non aveva droga
i poliziotti l'hanno accompagnato a casa
Di qui la famiglia ha deciso per il trasferimento al pronto soccorso e l'inizio dell'iter burocratico ai danni dei due agenti
Ora il caso è stato definitivamente chiuso
una persona muore ogni 10 minuti per un trauma cranico grave: incidenti stradali
sportivi o cadute accidentali sono tra le cause più comuni
Sabato 17 maggio alle ore 8.30 presso la Sala Ippolito Nievo del Palazzo del Bo
si terrà la XXVI Giornata Nazionale sul Trauma Cranico
promossa dall’associazione Daccapo insieme alla Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico
Le due cicliste percorreranno in tutto 770 chilometri con quasi 8.000 metri di dislivello: ieri la tappa di Firenze con un doveroso tour del centro storico per continuare a portare il messaggio del loro progetto legato ad Ail Padova
che si unisce al desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca e del ruolo fondamentale che ha l’Ail - Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, quella che hanno lanciato le due sportive ed amiche venete Claudia Meneghello di Piove di Sacco e Valentina de Pizzol di Motta di Livenza (Treviso)
che mercoledì 30 aprile sono partite dalla sede di AIL Padova in via d’Acquapendente
con il saluto del presidente don Marco Eugenio Brusutti
per un viaggio sulle due ruote che le porterà ad attraversare Veneto
la Toscana ed infine piazzale San Pietro a Roma
che raggiungeranno martedì 6 maggio in mattinata
ma agonista nella disciplina del Triathlon
mamma di due bambini e campionessa italiana Acsi Gravel e Campionessa Acsi strada 2024
in questa loro prima avventura si sono messe alla prova
La bicicletta è stata il loro mezzo per uscire da periodi difficili
dall’anoressia che ha colpito nel 2009 Claudia
al bisogno di riscatto fisico e psicologico di Valentina
pedaliamo insieme per la ricerca” è per Ail Padova non solo un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica
ma anche per iniziare a formare un team di ciclisti che diventi partner in altre iniziative solidali e raccolte fondi
abbracciando il binomio vincente sport e salute. «Siamo davvero entusiate dopo la prima tappa a Ferrara
abbiamo proseguito in questi giorni godendoci il viaggio
tra panorami bellissimi ed un’accoglienza che non ci aspettavamo
Ovunque ci fermiamo c’è curiosità
ci chiedono del nostro progetto e ci offrono anche l’aperitivo - spiega Claudia durante una delle soste - Questo progetto è nato da Valentina
Entrambe abbiamo come passione la bicicletta
entrambe siamo determinate e amiamo le sfide
questa è l’occasione giusta e abbiamo pensato di aprire una raccolta fondi e abbiamo scelto l’Ail perché entrambe crediamo nell’importanza e nel valore della ricerca
a mia madre è stata diagnosticata una leucemia
e se si sta curando è grazie alla ricerca e alle nuove cure
La bici l’abbiamo scelta perché rappresenta il nostro percorso di vita
è il coraggio di non mollare e credere in noi stesse»
Le due cicliste percorreranno in tutto 770 chilometri con quasi 8.000 metri di dislivello
ieri la tappa di Firenze con un doveroso tour del centro storico per continuare a portare il messaggio del loro progetto
poi la via Francigena e oggi è iniziata un’altra giornata di sali e scendi
il week-end sarà la parte più intensa da fare
Se il meteo lo permetterà insieme raggiungeranno piazzale San Pietro in Vaticano martedì mattina del 6 maggio
Il viaggio sarà documentato direttamente dalle due cicliste attraverso i loro account social
in particolare su Instagram: @meneghelloclaudia @valeds1983
condivisi poi nelle pagine social Facebook e Instagram di Ail Padova
che appoggiano e supportano l’impresa di Valentina e Claudia
si potranno fare direttamente seguendo le indicazioni disponibili nel sito www.ailpadova.it con causale "Da Padova a Roma"
Nel ponte del primo maggio i poliziotti del Reparto Mobile di Padova sono stati inviati in provincia di Trento per bonificare un'area teatro di una festa non autorizzata
I sindacati chiedono la certezza della pena per i responsabili dell'aggressione
Il rave party non autorizzato in Val Lomasona
nelle Giudicarie in provincia di Trento si è trasformato in guerriglia urbana
Nel ponte del primo maggio ancora feriti e referti medici per i poliziotti del II Reparto Mobile di Padova
Impegnati in un servizio per lo sgombero della festa a cielo aperto in provincia di Trento
trenta operatori si sono trovati accerchiati da persone violente e
sono stati costretti a un contatto diretto
con conseguente utilizzo di gas lacrimogeni per sedare gli scontri
«E' stato un pomeriggio di fuoco per gli agenti
che hanno dovuto fronteggiare oltre 300 persone tra lanci di travi
priva di qualsiasi giustificazione - riferiscono dalla segreteria provinciale FSP Padova - che deve necessariamente avere delle conseguenze per i responsabili»
otto operatori del reparto sono rimasti feriti
Per due di loro si sospettano lussazioni a polsi
segretario provinciale FSP Padova: «Le aggressioni alle forze di polizia sono ormai quasi all’ordine del giorno
Un problema che stenta a trovare soluzioni concrete
È doveroso ringraziare tutti gli operatori quotidianamente impegnati nel garantire la sicurezza dei cittadini
anche nei contesti più difficili e pericolosi
Servono - ha concluso - pene esemplari ma soprattutto certe
E' ora che chi di dovere applichi le giuste sanzioni
Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi del II Reparto Mobile di Padova
Grazie al loro sacrificio professionale è stato possibile restituire alla comunità il meraviglioso territorio verde delle vallate trentine»
l'appuntamento in programma sabato 17 maggio a partire dalle 15:30 presso il Centro Congressi di Padova
si fa sempre più grande e festeggia con un’edizione che guarda al domani come fosse un ricordo da evocare
Dopo gli annunci nei giorni scorsi dei primi 10 speaker, si è svolta oggi
a Palazzo Moroni la conferenza stampa di presentazione del TEDxPadova
in programma per sabato 17 maggio a partire dalle 15:30, presso il Centro Congressi di Padova
Con il concorso di copertine "The Padovaner"
trasformando un tema astratto in immagine concreta
lo spazio libreria dedicato agli speaker di tutte le edizioni
anche i pensieri si mettono in fila sugli scaffali
ogni anno TEDxPadova affida ad un artista la creazione della borsa personalizzata
regalo utile e sostenibile per tutti i partecipanti all’evento
L’autore della bag TEDxPadova 2025 sarà l’artista milanese Isabella Bersellini: illustratrice e grafica
ha lavorato con diversi clienti internazionali e italiani come The New York Times
Big Mamma e Freeda per citarne alcuni.
Ci saranno anche diversi momenti dedicati alla musica
a cura anche quest’anno di Alice Cossa e che s’intitola “NO TIME NO SPACE”, sarà un’esperienza di arte sinestetica
nella quale il pubblico diventerà il vero protagonista e performer: attraverso una serie di stimoli percettivi verrà invitato a riflettere sul valore del “tempo” e sulla dimensione collettiva di “spazio”
La parte visiva della performance sarà affidata a Samuele Poggi
AI artist e filmmaker lombardo conosciuto come Visualsk2
Con oltre dieci anni di esperienza nel video editing
Conta oltre 390.000 follower su Instagram e più di 200 milioni di visualizzazioni a livello globale. La parte sonora sarà curata da Riccardo Quagliato
musicista e produttore per alcuni dei principali nomi della scena italiana (Eros Ramazzotti
ma anche studioso del suono e degli effetti di particolari frequenze sull’essere umano. A chiudere la performance, Marina De Luca
attrice e insegnante di tecniche attoriali
attiva nel teatro classico e sperimentale fin dalla giovane età.
verrà portata in scena un’innovativa performance di teatro-danza – dal titolo “Silenzio Che Urla” – nata da un’idea di Edonella Bresci e curata della regista
ceo dello studio circuitozero ed esperta di comunicazione multimediale Samantha Bavazzano
coordinata dalla coreografa Augusta Basile: cinque danzatrici
porteranno in scena una coreografia contro la violenza di genere
che parlerà per tutte le donne che ogni giorno resistono
in mezzo al silenzio assordante lasciato da chi non può più esserci
Il match sarà disputato al Partenio-Lombardi
Tutto pronto per la prima giornata di SuperCoppa di Serie C
L'Avellino di mister Biancolino dovrà sfidare il Padova presso lo Stadio Partenio-Lombardi
AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli; Cancellotti
saranno aperti ai visitatori la meravigliosa Sala dei Giganti e il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte nell’iniziativa di Ateneo dal titolo “Sabato al Liviano” per offrire a cittadini e turisti l’opportunità di ammirare due autentici gioielli della città di Padova
«È con grande soddisfazione che l'Ateneo apre ai visitatori due autentici gioielli della nostra città: Palazzo Liviano
capolavoro del genio pontiano capace di conservare pressoché integre nel tempo le forme della sua coerente progettazione
Sono luoghi che raccontano al pubblico le varie fasi della storia di Padova
da quella romana di cui restano preziose testimonianze presso il nostro Museo
alla carrarese e poi veneziana narrate dalla Sala dei Giganti
fino agli sviluppi della modernità – dice Monica Salvadori
Prorettrice con delega al Patrimonio Artistico
Storico e Culturale dell’Università di Padova –
grazie alle importanti collezioni del Museo
è anche un viaggio attraverso le culture del Mediterraneo antico
oltre a un'immersione nella grande arte italiana del Novecento
con i capolavori di Martini e Campigli nell'atrio del palazzo
L’iniziativa “Sabato al Liviano” è un'ulteriore testimonianza dell'impegno dell'Università nel rendere i suoi luoghi della cultura spazi sempre più aperti alla cittadinanza
attraverso i quali promuovere un arricchimento dell'offerta formativa scolastica e un turismo sostenibile che porti un reale accrescimento alla città – sottolinea Monica Salvadori –
Il continuo incremento di pubblico dei nostri musei
sempre più attenti nel proporre percorsi accessibili e inclusivi
dimostrano che la richiesta di nuove opportunità culturali è alta a livello territoriale
E come Ateneo siamo certo pronti a soddisfarla»
L’ingresso avviene da Palazzo Liviano
attraverso l’atrio che conserva due capolavori dell’arte italiana del Novecento: il maestoso Tito Livio di Arturo Martini
inginocchiato a scrivere “per tutta la vita” citando l’artista
dispiegata su ben 250 metri quadrati di parete
che ritroveremo al primo piano visitando la Sala Virorum Illustrium (Sala dei Giganti)
in particolare quello relativo alla trasmissione dello studio e del potere
La seconda sala coperta più estesa di Padova infatti
dove già nel Cinquecento gli studenti universitari festeggiavano il Carnevale con danze e balli in maschera (testimone lo storico dell’arte Giorgio Vasari)
è completamente ricoperta da un ciclo ad affresco raffigurante 44 uomini di governo
imperatori e condottieri della storia romana fino all’epoca rinascimentale
appartenenti all'epoca antica e a quella moderna e tutti particolarmente significativi per la storia di Padova: non manca ovviamente il ritratto di Petrarca
unico lacerto rimasto della decorazione trecentesca precedente il riammodernamento dell’ambiente voluto tra il 1539 e il 1541 dall’allora capitano di Padova Girolamo Cornaro
gli artisti capeggiati dal maestro padovano Domenico Campagnola si sono ispirati a modelli antichi e all’antica presenti nelle collezioni dell’epoca
prima fra tutte la ricca raccolta di Marco Mantova Benavides
in parte oggi conservata nella prima sala del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte
Nella suggestiva ambientazione degli spazi appositamente creati da Gio Ponti all’ultimo piano del Liviano
il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte racconta ai visitatori le storie degli antichi abitanti del Mediterraneo
dell’Egitto dei Faraoni (ma non solo)
della civiltà greca e delle popolazioni italiche
Viaggiando alla scoperta delle civiltà del passato
possiamo anche conoscere le vicende di collezionisti e studiosi che
hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo delle scienze archeologiche
è un’autentica celebrazione del genio pontiano
nella capacità di dar vita a interni di grande fascino e allo stesso tempo funzionali alle collezioni ad esse destinate: qui i richiami classici nell’ambientazione
l’illuminazione e persino i colori usati alle pareti contribuiscono a creare un ambiente di straordinaria suggestione e grandiosità pur nelle dimensioni in realtà molto contenute
L'attuale Palazzo Liviano sorge sopra le fondamenta di quella che era l'antica Reggia dei Carraresi
cioè la residenza dei signori di Padova
la cui costruzione fu avviata nel 1338 sotto Ubertino da Carrara
Il vasto complesso signorile era racchiuso da mura duecentesche che comprendevano gli edifici del Duomo
via Dante (all'epoca denominata Strada Maggiore)
oggi rimane intatta solo la Loggia carrarese
attuale sede dell'Accademia Galileiana: le piante degli edifici antichi situati in questa zona
non corrispondono a quelle delle strutture che vediamo oggi poiché sono state più volte demolite o ristrutturate
Nel 1933 per volontà del rettore Carlo Anti (1889-1961)
viene bandito il concorso per la nuova sede della facoltà di Lettere e Filosofia: su scala regionale
non porta a nessun esito; nel 1934 la selezione viene ampliata su scala nazionale e il 12 marzo risulta vincitore l'architetto milanese Gio Ponti (1891-1979)
I lavori che vedono all'opera Gio Ponti per l'erezione del Liviano hanno inizio nel 1937
quando il palazzo viene costruito seguendo le forme dello stile razionalista
rispecchiando fedelmente le richieste del bando: non “l’imitazione di stili passati
ma una semplice ed equilibrata espressione d’arte moderna (…)
ma ricevere decoro dalle linee e dal materiale degli elementi decorativi strettamente indispensabili”
Il cantiere dura fino al 1943 e viene dedicato allo storico latino Tito Livio
Oltre ad occuparsi della costruzione architettonica
Gio Ponti partecipa insieme ad Anti come membro della commissione giudicante i progetti dell'affresco che doveva andare a decorare l'atrio del palazzo
per una superficie totale di 250 metri quadri
L'architetto è anche il coordinatore dei lavori che verranno eseguiti all'interno e suoi sono dunque i progetti per le panche collocate all'ingresso
il rettore Carlo Anti si impegna anche per promuovere la realizzazione della decorazione interna e nel 1937 viene bandito un concorso per l'esecuzione dell'affresco dell'androne
Il Rettore è parte della commissione insieme allo storico dell'arte Giuseppe Fiocco e a Gio Ponti
il quale avrebbe voluto affidare l'incarico direttamente a Massimo Campigli
Il soggetto che viene deciso da Anti è legato all'archeologia e inteso a celebrare la figura di Tito Livio e la continuità della cultura romana nella moderna
attraverso l'esaltazione di simboli di vita e poesia
I pittori invitati a partecipare alla gara sono tra i cinque più grandi esponenti del gruppo Novecento italiano: Massimo Campigli
ognuno dei quali deve presentare un bozzetto in scala 1:20
Achille Funi non risponde all'invito e Ubaldo Oppi viene giudicato fuori concorso per aver presentato fuori tempo massimo il suo lavoro; nell'aprile 1938 si riunisce per la prima volta la giuria e durante la seconda seduta
viene scelto come vincitore Massimo Campigli
I bozzetti del concorso sono ancora oggi conservati dall’Ateneo ed esposti in uno degli ambienti di Palazzo del Bo
a cavallo tra il 1939 ed il 1940 per un periodo di circa cinque mesi
Il dipinto si svolge a partire dalla parete di fronte l'ingresso e si sviluppa fino alla parete contigua di destra e va letto tenendo conto anche della sua complessiva disposizione su più livelli
se si sale la prima rampa ci si trova di fronte ai ritratti di Carlo Anti (il secondo da sinistra
dell’architetto Gio Ponti (colto nell'atto di indicare i lavori al rettore) e del pittore Massimo Campigli (mentre mescola i colori per l'affresco)
accompagnati dalla seconda moglie di questi
Il gruppo di personaggi poggia i piedi sopra un basamento formato da pezzi di statue classicheggianti e alle loro spalle si nota un pilastro sormontato da un capitello ionico: questi simboli dell'Antichità e dell'Archeologia sorreggono emblematicamente i tre uomini
La scena successiva vede nel registro superiore una schiera di uomini vestiti in abiti contemporanei che osserva il lavoro di tre operai intenti a erigere una colonna istoriata
Sotto di loro si scorge un personaggio sdraiato che tiene in mano un foglio e una penna: simboleggia pertanto la figura di un poeta e a lui sono vicini quattro bambini
i quali giocano con un elaborato capitello corinzio
che rappresentano l'immersione nella Classicità in maniera spontanea e ingenua
poggia ancora una volta i piedi sopra un altro livello
ovvero una massa di corpi di eroi e guerrieri
L'idea che il Passato sia il fondamento su cui si innestano il Presente e il Futuro è stata condotta e realizzata
Spostandosi al centro della parete si trova quello che resta di un edificio classico (di cui rimangono in piedi i fusti spezzati di colonne) e che viene a dividere la narrazione sulla sinistra dalla scena che si trova sulla destra
Quest'ultima è composta da due livelli: su quello superiore Campigli affresca Tito Livio
mentre fa lezione ad una classe di studenti universitari
abbigliata secondo la moda degli anni Trenta
ma che scrive su antiche tavolette di cera
Nel registro inferiore sono invece dipinti degli archeologi al lavoro mentre scoprono i tesori archeologici sotto terra
mentre molti altri ancora rimangono nascosti
La sequenza rappresenta dunque il lavoro intellettuale
e questi due gruppi sono inseriti in contesti ricchi di testimonianze storiche e archeologiche
illustrando in questo caso dei gruppi di operai al lavoro: nel livello superiore alcuni sono intenti ad erigere delle colonne di cemento
che poggiano su segmenti di colonne antiche; più in basso
un altro gruppo di lavoratori è colto con i picconi in mano
Campigli fa scoprire il mondo archeologico agli operai e non agli archeologici e
due uomini calatisi nel sottosuolo sono gli scopritori del tesoro sotterraneo
Nel 1942 l’atrio del Liviano si arricchisce di un nuovo capolavoro: l’occasione è il bimillenario della nascita di Tito Livio
Mario Bellini (1863-1946) mette a disposizione dell'Ateneo padovano la somma necessaria per la realizzazione di una statua da collocare nell'atrio del palazzo
Per l'opera viene chiamato il più grande scultore dell'epoca
tre anni dopo la conclusione del grande affresco
L'artista aveva inizialmente pensato di realizzare un gruppo scultoreo comprendente diversi personaggi: nel bozzetto
lo scultore aveva progettato Tito Livio con Romolo e Augusto e la personificazione della Repubblica
Lo scultore realizza poi un secondo bozzetto
dal quale si può vedere come egli abbia deciso di eliminare tutti i personaggi ad eccezione del solo Tito Livio
che rispetto alla statua effettivamente realizzata è disposto seduto
Il Tito Livio che è oggi visibile nell'atrio è dunque il frutto di diversi ripensamenti compiuti nel tempo da Martini
che arriva infine a rappresentare il grande storico chinato
“un bambino che si inginocchia e scrive per tutta la vita”
deve il suo nome a un ciclo di affreschi con uomini famosi della storia antica che ne decora le pareti
In origine era uno dei principali ambienti di rappresentanza della Reggia Carrarese
parte di un più ampio e articolato sistema decorativo che comprendeva la Sala Thebarum
evidentemente ispirata alla Tebaide di Stazio
e ancora le Sale di “Camillo” e di “Lucrezia”
il cui committente viene identificato con il principe Francesco il Vecchio da Carrara
L’elaborazione del programma figurativo spettò a Francesco Petrarca
che stava in quegli anni lavorando al De viris illustribus
una serie di biografie di antichi uomini famosi
il ciclo ad affresco celebrava 36 personaggi storici
5 dell’Impero e 3 presenze esterne al mondo romano (Alessandro Magno
per esaltare il valore dei condottieri cui si opposero
attribuita ad Altichiero e Ottaviano da Brescia
tra il 1379 e il 1388 vennero eseguiti sul lato occidentale della Sala anche i ritratti dello stesso Petrarca (l’unico rimasto del ciclo originale
se pur ampiamente rimaneggiato) e del suo stretto collaboratore Lombardo della Seta
cui spettò il completamento dell’opera letteraria
la Sala dei Giganti fu restaurata nell’ambito di un più ampio intervento di ristrutturazione che interessò il complesso della Reggia Carrarese
trasformata sotto il dominio veneziano nel palazzo del Capitanio
sede dell’autorità preposta al comando militare di Padova dalla Serenissima Repubblica di Venezia
per volontà del capitano di Padova Girolamo Corner la sala venne ampliata
alzata e dotata di un nuovo ciclo di affreschi
L’opera pittorica spetta a Domenico Campagnola e artisti della scuola locale
fra i quali sicuramente Stefano dell’Arzere e probabilmente Gualtiero Padovano; è stata ipotizzata inoltre la partecipazione di Giuseppe Porta Salviati
i quali portarono un sensibile rinnovamento nella resa spaziale dei corpi
Responsabile del programma iconografico fu questa volta il collezionista ed esperto d’antichità Annibale Maggi da Bassano
mentre l’erudito umanista Giovanni Cavazza curò la stesura dei testi degli elogia
trascritti dal calligrafo Francesco Pociviano detto il Moro
La nuova decorazione si sviluppa lungo le due pareti maggiori con una finta partitura architettonica scandita da colonne su un alto podio
coronata da architrave e da un fregio continuo con figure allegoriche (personificazioni di virtù e divinità del mito classico)
Lo spazio compreso entro ogni intercolumnio risulta articolato in più registri sovrapposti: nella zona inferiore compaiono le tabulae che recano iscritti gli elogia; al di sopra si vedono i monocromi
che raffigurano le imprese dei Giganti in finto bassorilievo; nel registro principale si alternano i viri illustres
lungo un arco di tempo che va dalla fondazione di Roma agli albori del Rinascimento: sulle pareti maggiori 44 uomini di governo
da Romolo a Carlo Magno (i monarchi di età regia e imperiale risultano isolati all’interno di nicchie
i personaggi di età repubblicana stanno a gruppi di due o tre
su sfondo aperto); sulle pareti minori 6 poeti e letterati padovani
Il programma figurativo si presta a una lettura per livelli
ma con una netta preponderanza del tema politico: è evidente la celebrazione della Serenissima Repubblica di Venezia
che afferma il proprio dominio quale apportatore di benessere e prosperità grazie all’esercizio del “buon governo”
Implicito è quindi l’intento di omaggiare Carlo V d’Asburgo
ma non secondaria è anche l’apertura nei confronti dell’ambiente aristocratico e intellettuale padovano
di cui vengono celebrate le radici classiche e l’antica tradizione
in un contesto storico che vide sancita la funzione dello Studio universitario come supremo polo culturale del territorio veneto
Alla vita dell’Università di Padova la Sala dei Giganti è stata sempre legata: già dieci anni dopo la sua realizzazione
vi si organizzavano feste da ballo per gli studenti
come si legge nelle Vite di Giorgio Vasari (1550): «la sala degl’imperadori romani
dove nel tempo di carnovale vanno gli scolari a danzare»
A lungo adibita a sede delle Biblioteca Universitaria
negli anni Trenta del secolo scorso la Sala è stata annessa alla nuova sede della Facoltà di Lettere e Filosofia
realizzata ad opera di Gio Ponti (1934-1939)
Come in un’ideale macchina del tempo
le collezioni del museo raccontano di personaggi e vicende che fanno parte della lunga storia degli studi antichistici e riflettono i mutamenti
che hanno caratterizzato la nascita e la strutturazione della disciplina archeologica a Padova in parallelo a quanto avveniva nel resto d’Europa
l’estrema eterogeneità delle collezioni
rende possibile molti altri percorsi di visita del museo per quanto riguarda le classi di materiali conservati e la relativa cronologia
Ciascun nucleo ha infatti caratteristiche e composizioni differenti che rispecchiano gusti
epoche ed anche opportunità di acquisizione estremamente diversificate
successivamente ricondotte all’utilizzo didattico e di ricerca
Una parte delle collezioni tuttavia ha avuto una genesi differente
radunata appositamente per la didattica della scultura antica rivolta ai futuri archeologi come pure i materiali da scavo
Nell’insieme una raccolta molto eterogenea che si è scelto di esporre mantenendo integri nella loro composizione originaria i nuclei della collezione Mantova Benavides e della gipsoteca e suddividendo invece in più sale le collezioni archeologiche e didattiche
La cinquecentesca collezione di Marco Mantova Benavides in Padova fu una raccolta nella quale elementi naturalistici
manufatti artistici e reperti archeologici erano esposti senza soluzione di continuità ma fu anche Luogo delle Muse
dove l’artista moderno come pure gli umanisti del tempo potevano studiare l’antico e trarne ispirazione per le proprie creazioni
Una scelta di questi oggetti fu acquistata da Antonio Vallisneri senior
medico e naturalista emiliano professore allo Studio Padovano dall'anno 1700
Successivamente il Museo Vallisneriano fu donato all'Università di Padova nel 1733 dal figlio Antonio Vallisneri iunior e divenne una istituzione pubblica
Da questo nucleo onnicomprensivo progressivamente
si differenziarono molti degli attuali musei universitari tra cui appunto il Gabinetto di Numismatica e Antichità
l'attuale Museo di Scienze archeologiche e d'Arte
Nella sala dedicata alla collezione benavidiana
l’esposizione privilegia alcuni filoni collezionistici presenti nell’originaria raccolta quali il ritratto antico e all’antica
accanto a calchi e modelli di artisti contemporanei al collezionista Marco (sec.XVI)
tra cui Bartolomeo Ammannati e Alessandro Vittoria
L’esposizione inizia proprio con opere dei tre artisti sopra nominati: il modello della Cariatide o Allegoria dell’Architettura di Alessandro Vittoria
quello dell’Allegoria della Sapienza di Bartolomeo Ammannati e la Testa del Gattamelata
gesso derivante dal modello di fusione del grande monumento equestre donatelliano presente in Padova
nel sagrato della basilica di Sant’Antonio
all’interno di un pregiato ed unico esemplare di una scanzia veneta (libreria a giorno) attribuita al sec
XVI e proveniente dalla collezione originaria
si trovano piccole produzioni di botteghe venete e lombarde
marmi e bozzetti assieme a piccoli marmi antichi
è invece esposto in una nuova vetrina che riprende la modularità di quella storica
I personaggi che vi ritroviamo raffigurati sono quelli dell’antichità romana
Molti di essi li ritroviamo affrescati nella contigua Sala dei Giganti a riprova della circolarità di utilizzo delle suggestioni iconografiche dall’antico
L’esposizione termina con la scultura antica
che annovera tra i manufatti più interessanti una statuetta votiva di Athena
e una buona copia antica in marmo dell'Eros che allenta l'arco
un’opera originale di Lisippo (338-335 a.C.) andata perduta
Le dodici salette centrali del museo espongono collezioni molto eterogenee e in molti casi prive di contesto perché derivanti da raccolte di tipo collezionistico e non da scavi regolari
Nel nuovo allestimento i materiali sono stati pertanto riaggregati per insiemi culturali e cronologici che potessero fornire
un quadro generale per ogni ambito culturale documentato:
Una delle salette ospita infine l’archivio e il catalogo informatizzato
Per quanto riguarda i reperti da collezione
si segnalano la storica collezione Neumann e un lotto di materiali dalla collezione Gorga che hanno arricchito il museo di ceramiche magnogreche
Recente (2006) è invece la donazione della collezione dei coniugi Michelangelo Merlin e Oplinia Hieke che hanno destinato all’Università la loro raccolta privata di antichità
La collezione comprende 138 oggetti tra vasi greci
Ai reperti più significativi della collezione sono state dedicate tre salette
rispettivamente la sala n.3 per la ceramica geometrica apula; la sala n.4 per i vasi greci e la sala n.6 per i reperti vascolari ma anche le monete e la coroplastica di area magnogreca
di questa collezione ha consentito di riallestire completamente queste tre sale con reperti decisamente importanti e significativi
sia dal punto di vista didattico che scientifico
Per quanto riguarda invece i materiali pre-protostorici e romani della collezione
sono stati inseriti nei percorsi espositivi preesistenti
Non mancano tuttavia reperti e collezioni da scavo
Si segnalano in particolare tre steli da Padova e suburbio
alcuni reperti emersi dagli scavi dei cantieri edilizi di Bo e Liviano negli anni ’30 del Novecento e una campionatura di tombe scavate negli anni ‘70 nella necropoli veneta del Piovego
Dal 2013 è allestita un’esposizione permanente dedicata agli scavi dell’Università di Padova nell’oasi del Fayum
L’istituzione della gipsoteca si deve a Gherardo Ghirardini
che nell’autunno del 1899 fu chiamato alla cattedra di archeologia a Padova dove rimase sino al 1907
l’impegno maggiore per il potenziamento della gipsoteca
calcolabile tra il 60% e il 70% della consistenza finale
I soggetti prevalenti dei calchi acquisiti nel primo ventennio del Novecento sono sculture classiche dai musei di Roma
Firenze ma anche da collezioni venete (Museo Archeologico di Venezia)
Sono presenti anche calchi di sculture e rilievi dal Partenone fidiaco
perlopiù acquisiti tramite ateliers fiorentini (Lelli)
Rimandano invece ad opere provenienti da campagne di scavo la presenza del gesso dell’Hermes da Olimpia (calco berlinese acquisito tramite il Museo Civico di Bologna) e di 10 calchi di notissimi reperti minoici da Creta (eseguiti sull’isola da matrici formate
sugli originali e donati da Massimiliano Ongaro)
con l’arrivo a Padova nel 1922 di Carlo Anti
comprendendo sia altre sculture classiche sia calchi derivanti da differenti tipologie di reperti quali le monete (in totale 149) e i materiali preistorici (34)
Nell’ambito della costruzione della nuova sede del museo all’ultimo piano del nuovo edificio per la Facoltà di Lettere e Filosofia
la gipsoteca fu ambientata dal progettista
in una vasta sala organizzata intorno ad una riproposizione in chiave razionalista dell’atrio di una casa romana e di un emiciclo
Solo nel dopoguerra la gipsoteca venne terminata e vennero eseguiti alcuni restauri
tuttavia con il passare del tempo fu sempre meno utilizzata
L'ultima importante acquisizione di opere si ebbe nel 1980 quando giunse in museo un deposito di 11 calchi dal Museo Correr di Venezia
dovendosi procedere ad urgenti lavori edilizi e di sicurezza in tutto il museo
si è colta l’occasione per riallestire anche il settore della gipsoteca ripristinando
l’originario progetto di Gio Ponti e completandolo con un nuovo allestimento delle opere
Il nuovo progetto espositivo della gipsoteca si è posto da un lato in ideale continuità con le scelte museografiche e museologiche degli anni ’30
dall’altro ha dovuto contemperare ad esse le necessità di un’esposizione moderna e scientificamente aggiornata delle opere
A tal fine il percorso è stato organizzato per ambiti cronologici e scuole
rilievi e statue a tutto tondo prima esposti separatamente
La ritrovata armonia degli spazi pontiani ha consentito infine di conferire al percorso generale una maggiore flessibilità e la possibilità
Tra le recenti acquisizioni del museo vi è una collezione di campioni di marmi bianchi e colorati usati in età classica sia per statuaria sia per decorazione architettonica
già professore ordinario di Petrografia applicata dello IUAV di Venezia e direttore del L.A.M.A (laboratorio di analisi dei marmi antichi)
i materiali direttamente dalle cave antiche o in cave moderne situate nelle aree di quelle antiche
I campioni provengono da una cinquantina di cave distribuite lungo tutto l’arco del Mediterraneo (Asia Minore
Grecia) e vi sono comprese rocce molto varie per origine e composizione chimica: non solo metamorfiche ma anche magmatiche e sedimentarie
si intende qualsiasi roccia suscettibile di diventare lucida mediante levigatura
il termine di marmo è usato secondo la sua accezione antica e non con il significato strettamente scientifico che gli è stato attribuito in petrografia
Durante il periodo imperiale a Roma era altissimo l’interesse per i marmi policromi ed ogni provincia forniva il suo contributo in questo settore del mercato “di lusso”
Nei periodi successivi gli stessi marmi vennero reimpiegati per la costruzione di nuovi edifici saccheggiando quelli classici
Le articolate vicissitudini storiche e le carenze scientifiche nell’individuazione dei litotipi hanno portato ad una gran varietà e imprecisione nella nomenclatura
con il risultato di avere nomi diversi per lo stesso marmo e talvolta anche il contrario
È facilmente immaginabile la confusione che ne deriva e l’utilità per archeologi
restauratori e studiosi in genere di poter disporre di una collezione di esemplari di riferimento significativi e classificati
è talvolta sufficiente il semplice esame macroscopico
facilitato dalla possibilità di confronto con il campione
La collezione occupa il lato sud della gipsoteca ed ha trovato la sua sistemazione ottimale
all’interno di una parete attrezzata che svolge la doppia funzione di vetrina espositiva e separatore tra l’area della gipsoteca
con i suoi suggestivi chiaroscuri creati da una luce radente sempre indiretta
e un luminoso corridoio di servizio che corre lungo il lato sud
Le visite alla Sala dei Giganti e al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte sono possibili ogni primo sabato del mese
al prezzo speciale di 8 euro a persona (biglietto famiglia 18 euro): i biglietti sono acquistabili online o presso la biglietteria di Palazzo del Bo
È possibile usufruire gratuitamente dell’audioguida accessibile tramite QRcode
Centro Prenotazioni: 049 827 3939 - tour@unipd.it (tutti i giorni
Biglietteria di Palazzo del Bo (situata nel corridoio di passaggio tra i due Cortili):
Biglietteria on line: https://www.midaticket.it/eventi/palazzo-liviano-universita-di-padova/
A Palazzo Liviano non è disponibile il servizio di biglietteria
Visita guidata individuale 5 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): su prenotazione per i turni a partenza fissa
Visita guidata individuale famiglia 10 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): su prenotazione per i turni a partenza fissa
per un nucleo di 2 adulti con massimo 3 ragazze/i under 18 (ogni ulteriore componente paga 5 euro)
Visita guidata gruppi misti 80 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): turni su prenotazione contattando il centro prenotazioni (costo da 1 a 30 partecipanti)
Visita guidata gruppi scuola e universitari non UniPd 70 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): turni su prenotazione contattando il centro prenotazioni (costo da 1 a 30 partecipanti)
Visite guidate gruppi UniPd 60 euro: ospiti o gruppi di dipartimento
o partecipanti a convegni UniPd che richiedono turni a loro dedicati (massimo 30 partecipanti) con azzeramento del biglietto di ingresso
Cagnano (32′ st Manzi); Palumbo (13′ st Panico)
Sounas; D’Ausilio (23′ st Rocca); Lescano
Protagonisti della giornata saranno alcuni detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi”
coinvolti nell’iniziativa grazie alla collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza e all’impegno condiviso per la costruzione di percorsi di responsabilizzazione e inclusione
sabato 3 maggio, Padova sarà una delle tredici città italiane coinvolte nell’iniziativa nazionale promossa da Plastic Free Onlus e Seconda Chance
che vedrà impegnati fianco a fianco detenuti in permesso premio e volontari nella pulizia del territorio
l’appuntamento sarà in viale Gino Cappello a Padova
Protagonisti della giornata saranno alcuni detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi”, coinvolti nell’iniziativa grazie alla collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza e all’impegno condiviso per la costruzione di percorsi di responsabilizzazione e inclusione
L’attività ambientale sarà coordinata da Federica Maratini e Anna Luisa Zanettin
con il supporto di Seconda Chance, associazione che si occupa del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti
l’iniziativa potrà contare sulla collaborazione di AcegasApsAmga
L’evento rappresenta un’azione simbolica e concreta al tempo stesso
che unisce il rispetto per la natura alla possibilità di riscatto personale per chi ha commesso errori in passato
Dichiara Flavia Filippi, presidente e fondatrice dell’associazione: «Seconda Chance è sempre più un punto di riferimento per la popolazione carceraria che cerca una via per reinserirsi. Non si tratta solo di uscire per un paio d’ore a pulire
Queste giornate sono vere e proprie esperienze di comunità: si lavora insieme
si condivide un momento di libertà e di umanità prima di rientrare in carcere
È il primo anno in cui collaborano così tanti istituti penitenziari e questo ci rende orgogliosi: oggi abbiamo una rete attiva in tutta Italia e oltre 520 offerte di lavoro già attivate per i nostri beneficiari». Un modello inclusivo che si sposa perfettamente con la missione di Plastic Free
come spiega il suo direttore generale Lorenzo Zitignani: «Abbiamo costruito questa sinergia
su un principio semplice: l’associazionismo deve essere aperto a tutti
Le nostre giornate di raccolta ambientale vogliono sensibilizzare
ma anche offrire opportunità di riscatto e di gratitudine
Perché per cambiare il mondo serve il contributo di tutti
Il Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio ha salutato il Sovrintendente Tecnico della Polizia Di Stato Iginia Bovo
ha frequentato il corso presso la Scuola Allievi Agenti di Genova ed è stata assegnata alla Polizia Postale di Milano
Dal 1991 al 2016 ha operato presso la Zona Telecomunicazioni di Padova
dove si è occupata della gestione amministrativa del personale e della logistica tecnica
Dal 2016 ha prestato servizio presso l’Ufficio Licenze della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza e
presso l’Ufficio del Personale della Questura di Padova
seguendo i corsi di formazione e le procedure concorsuali
il Sovrintendente Bovo ha rappresentato con orgoglio una tradizione familiare fortemente legata alle Forze dell’Ordine
il marito e i due figli hanno indossato tutti una divisa
Il Questore e tutta l’Amministrazione della Polizia di Stato di Padova esprimono il loro sincero ringraziamento al Sovrintendente Tecnico Iginia Bovo per il servizio reso con dedizione e professionalità
L’associazione Arka organizza le visite guidate all’Orto Botanico dell’Università di Padova che si svolgeranno domenica 11 maggio alle ore 10:15 ed alle ore 15:15
Ogni visita sarà condotta da esperta guida naturalistico-ambientale accreditata all’Università di Padova
La durata della visita sarà di circa 1 ora e 30 minuti
Attualmente sono visitabili l’Orto Botanico rinascimentale
le Serre Ottocentesche ed il nuovo Museo Botanico
Momentaneamente le serre del Giardino della Biodiversità sono chiuse al pubblico a causa di lavori di manutenzione straordinaria
La quota di partecipazione alla visita guidata comprende sia il biglietto d’ingresso che il contributo per il servizio guida
Essa varia con l’età come segue:
Il numero di partecipanti ammessi per ogni turno è limitato a 30 persone
quindi le iscrizioni chiuderanno al raggiungimento di tale numero
Pertanto per partecipare l’iscrizione è obbligatoria
contattate il numero 377-8407205 (oppure il numero 347-2103368)
inviando un messaggio di richiesta con i seguenti dettagli: nome e cognome di chi prenota
Vi sarà inviato un messaggio di risposta
Le iscrizioni terminano alle ore 19 del giorno precedente alla visita guidata
https://www.facebook.com/associazionearka/
https://assoarka.it/
L’associazione Arka organizza la visita guidata all’Orto Botanico dell’Università di Padova che si svolgerà sabato 10 maggio alle ore 16.15
La visita sarà condotta da esperta guida naturalistico-ambientale accreditata dall’Università di Padova