Biancoscudati ancora in estasi per la conquista della serie B vanno a vincere la prima partita di Supercoppa e ora attendono il match con l'Entella La compagine di Andreoletti ha mostrato qualità e tanta fame Il Padova si impone al “Partenio-Lombardi” nella gara inaugurale della Supercoppa di Serie C A decidere il match è una prodezza di Capelli al 16’ del primo tempo che regala ai biancoscudati il primo successo nel triangolare tra le vincitrici dei tre gironi nonostante una reazione più convinta nella ripresa non riesce a trovare la via del gol e incassa la prima sconfitta L’inizio del match è caratterizzato da ritmi blandi e da una fase di studio tra le due formazioni Dopo un primo tentativo del Padova già nei primi secondi con Bortolussi L’Avellino fatica a innescare Lescano e Patierno mentre il Padova si affaccia con maggiore continuità l’episodio che sblocca la partita: Patierno perde palla a centrocampo Capelli viene servito da Cretella e lascia partire un destro potente da fuori area che si insacca all’incrocio dei pali Lescano lavora un buon pallone per Patierno che però non riesce ad agganciare sul secondo palo Il Padova continua a gestire il vantaggio con ordine sfiorando anche il raddoppio con una conclusione di Faedo deviata in angolo da un attento Iannarilli un blackout parziale ai riflettori crea qualche attimo di sospensione l’Avellino entra con un altro piglio costringendo il Padova nella propria metà campo Al 9’ e al 10’ arrivano due occasioni in rapida successione: prima Rigione di testa manda alto su punizione poi Palmiero chiama Fortin alla respinta su una conclusione da fuori L’undici di Biancolino prova il tutto per tutto cambiando assetto e schierando un modulo più offensivo I biancoverdi si rendono ancora pericolosi con Palmiero e Panico ma è Lescano ad avere le chance migliori: prima un gol annullato per fuorigioco poi una girata alta nel finale che sfiora il pareggio Il Padova conquista i primi tre punti della Supercoppa grazie alla rete di Capelli e a una prova solida sul piano difensivo cresce nella ripresa ma non riesce a capitalizzare le occasioni saranno chiamati a reagire nella seconda giornata del triangolare per restare in corsa per il titolo AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli; Cancellotti Cagnano (32' st Manzi); Palumbo (13' st Panico) Sounas; D'Ausilio (23' st Rocca); Lescano Nesta: "La morte di Berlusconi ha invertito la freccia per Monza" Davie Bariti, Virtus Entella 2024-2025 (Getty Images) 25 aprile 2025, 38a e ultima giornata del campionato di Serie C girone A, Lumezzane-Padova 0-0: la festa al triplice fischio dei giocatori del Padova per la promozione in Serie B (Getty Images) Addio Papa Francesco: il toccante omaggio dei tifosi del San Lorenzo PubblicitàCom'è stata la tua esperienza oggi? PADOVA – Una violenta ondata di maltempo di stampo temporalesco ha colpito nel pomeriggio di lunedì 5 maggio le province di Padova e Venezia, portando con sé forti rovesci, numerose fulminazioni e locali grandinate. AccediFascisti Cerchi una farmacia di turno aperta a Padova? Consulta il nostro elenco e trova la farmacia più vicina a te a Padova: Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif Conclusa la sesta edizione della Padova Water Marathon: due giorni di gare tra il 3 e 4 maggio, dimostrazioni e cultura fluviale tra canoe, SUP e voga alla veneta lungo l’anello dei canali cittadini Padova si rema sul serio. Ma con stile. E con vista mura. La sesta edizione della Padova Water Marathon ha trasformato i canali della città in un'arena liquida di sport, passione e poesia fluviale. Due giornate, il 3 e 4 maggio, in cui la città ha riscoperto sé stessa specchiandosi nell’acqua che l’attraversa da secoli. Sabato il via con un pomeriggio tutto dedicato alla scoperta della voga alla veneta e della canoa, in collaborazione con gli Amissi del Piovego e il Comitato Mura: un mix tra tradizione e voglia di raccontarsi in punta di remo. Menzione d’onore ai coloratissimi amatori di Canoe, Kayak, SUP e Surfski: non una semplice sfilata, ma una cartolina viva e palpitante della città vista dal suo ventre d’acqua. E che dire della staffetta in voga alla veneta, prima volta assoluta: le remiere padovane si sono passate il testimone su 20 km, in un rituale antico ma pieno di energia nuova. Spazio anche ai giovanissimi (9-14 anni) nella Canoa Giovani non competitiva: qui si vince con il sorriso e si pagaia con l’anima. Perché lo sport, prima di tutto, è un modo per imparare a stare insieme. E tra un remo e un applauso, c’erano anche loro: i volontari di Professione Cane, a ricordare che anche l’amicizia a quattro zampe va coltivata con rispetto. La Water Marathon è molto più di un evento sportivo: è una dichiarazione d’amore alla città, ai suoi fiumi e al modo tutto padovano di navigare nella storia. facebooktwitter Padova si trasforma in una galleria a cielo aperto con "Super Walls": dal 17 maggio al 1° giugno, 29 street artist internazionali dipingeranno 33 nuovi murales sul tema “Il Sogno”. Tra arte, rigenerazione urbana e dialogo culturale. WhatsappTelegramFacebookTwitterCopia linkTi potrebbe interessare Podcast Video Accedi a Sky Go Le reliquie – un mezzo busto dorato contenente la Massa Corporis e un frammento della costola fluttuante del Santo – resteranno esposte nella Cappella di Sant’Antonio fino al 5 maggio L’iniziativa è stata possibile grazie alla richiesta del parroco don Giovanni Butera e alla collaborazione dell’Associazione Sant’Antonio di Padova di Poggioreale momenti di preghiera e un rosario in dialetto culminando con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo il Vescovo ha sottolineato l’importanza di essere non solo ammiratori ma imitatori del Santo: “Sant’Antonio vuole che siamo nel cuore di Dio e che portiamo il Vangelo con amore e umiltà come comunità e come individui” Un messaggio che si è intrecciato anche con il richiamo alla rinascita di Poggioreale Antica vista come simbolo di speranza per contrastare lo spopolamento L’intensa tre giorni si concluderà lunedì 5 maggio con la messa presieduta da don Santino Taormina le reliquie proseguiranno il loro pellegrinaggio e il 13 giugno 2025 saranno accolte nella città di Vittoria i paramenti sacri rivestono un ruolo di primaria importanza Mazara del Vallo si prepara a vivere con intensità spirituale e senso di comunità i festeggiamenti in onore di Santa Gemma Galgani patrona dell’omonima parrocchia di via Castelvetrano Mancano pochi giorni all'inizio del 72° Raduno Nazionale dei Bersaglieri che dall'8 all'11 maggio 2025 trasformerà Marsala in un palcoscenico di storia dedicato a uno dei corpi militari più rappresentativi.. ha coinvolto la comunità di Poggioreale: per la prima volta sono arrivate in paese le reliquie di Sant’Antonio da Padova Artista: The Who | Fotografa: Luna La Chimia | Data: 17 giugno 2023 | Evento: Firenze Rocks | Città: Firenze THE WHO: Il concerto inizialmente previsto per il 20 luglio allo Stadio Euganeo di Padova si terrà nella stessa data presso l’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta (PD) I biglietti per il concerto nella nuova location a Piazzola sul Brenta e per il concerto del 22 luglio al Parco della Musica di Milano sono disponibili su livenation.it Ogni mattina l’informazione di MilanoFinanza Attiva le Newsletter per approfondire i temi importanti Ennesima operazione nel settore dello student housing. Central Sicaf, la società con un patrimonio da 1 miliardo sotto direzione e coordinamento di Covivio, ha concluso la vendita di un’area da 16 mila metri quadri situata in via Martiri Giuliani e Dalmati a Padova per un controvalore di 9,2 milioni di euro L’area è stata acquisita da Castello sgr per conto di un investitore istituzionale e verrà sviluppata da Collegiate Ac Europe operatore internazionale specializzato nella progettazione e gestione di studentati di alta qualità Un intervento strategico di valorizzazione urbana reso possibile anche dal dialogo avviato da Central Sicaf con il comune di Padova finalizzato al cambio di destinazione d’uso dell’area da servizi a residenziale e ricettiva.  Oltre alla ricerca e selezione dell’investitore Central Sicaf ha gestito la fase preparatoria curando la demolizione del già esistente edificio a uso tecnologico precedentemente locato a Telecom e la bonifica del terreno rendendo l’area pronta per il suo successivo sviluppo L’accordo prevede anche la cessione al Comune di una porzione del lotto destinata alla realizzazione di un parco pubblico la cui manutenzione sarà affidata a Collegiate.  «Dopo un 2024 in cui abbiamo raggiunto i 110 immobili venduti per un valore complessivo di circa 800 milioni di euro dal 2017 si apre una nuova fase in cui ci confronteremo anche con la valorizzazione di asset vacant o sottoutilizzati» «La vendita del lotto di Padova ne è un esempio concreto: un progetto che unisce visione urbanistica sostenibilità e collaborazione istituzionale» secondo il ceo Heriberto Cuanalo «l’Italia vanta alcune delle migliori e più storiche università del mondo» Per questo il gruppo negli ultimi sette anni «si è concentrato sulla creazione della prossima generazione di comunità studentesche e ha completato la prima di queste residenze di nuova generazione Adesso è impegnata in un’espansione nelle principali città universitarie italiane: «il Collegiate Padova è uno dei nostri progetti più importanti e stiamo lavorando a stretto contatto con tutte le parti interessate per realizzare uno dei nuovi progetti leader in Italia» Per salvare la news è necessario fare la login Dopo aver guidato il gironcino per il 5° posto Modena si conferma in un buon momento battendo anche Padova Modena parte col sestetto composto da De Cecco-Buchegger in diagonale principale Polo-Truocchio centrali con Toscani libero muro di Gutierrez su Stefani e 14-14 dopo i primi scambi è Padova a portare a casa il primo set: 22-25 Modena parte subito forte: ace di Buchegger e 7-3 I padroni di casa continuano a spingere: doppio ace di Davyskiba 25-16 con la pipe di Massari e 1-1 al PalaPanini ace di Polo per l’11-12 e timeout Giuliani I veneti sfruttano alcuni errori dei padroni di casa e conquistano il set riportandosi avanti: 21-25 e 2-1 per la formazione di Cuttini Dopo un avvio complicato di quarto parziale Modena rialza subito la testa trascinata da un super Buchegger sia in battuta che in attacco: 14-10 e timeout Padova La compagine di Giuliani non molla di un centimetro: Davyskiba a segno dopo una lunga azione Modena mantiene il vantaggio e porta la gara al tie-break: 25-18 e 2-2 i gialloblù conducono dall’inizio alla fine: 15-11 (punto finale di Gutierrez) e 3-2 con Modena che sfiderà Milano nella finale playoff quinto posto in programma sabato 10 maggio alle ore 17.30 al PalaPanini Valsa Group Modena – Sonepar Padova 3-2 (22-25 È del Padova la prima vittoria nella Supercoppa Serie C 2024-25 I biancoscudati hanno battuto l’Avellino al Partenio per 1-0 al termine di una sfida intensa in attesa della seconda sfida della competizione in programma per sabato 10 maggio a Chiavari dove la Virtus Entella ospiterà l’Avellino la partita tra i veneti e i liguri all’Euganeo di Padova il 17 maggio il Partenio è stato teatro della premiazione della squadra di casa per la vittoria del Girone C della Serie C NOW Il capitano Armellino ha alzato al cielo il trofeo consegnato dal presidente della Serie C insieme al Vicepresidente Giovanni Spezzaferri e al Segretario Generale Emanuele Paolucci al numero uno del club irpino Angelo Antonio D’agostino con cui la Lega Pro si congratula per il risultato conseguito (La premiazione dell’Avellino per la vittoria del Girone C della Serie C NOW 2024-25) In vista dell'ultimo impegno ufficiale della stagione il Padova ha stilato il programma allenamenti fino al 17 maggio: all'Euganeo arriverà l'Entella per la sfida decisiva per la SuperCoppa di Serie C martedì 6 maggio ai campi della Guizza con inizio previsto per le 15 e mercoledì 7 maggio dalle 9.30 Giovedì 8 maggio amichevole con il Mestrino: appuntamento alle ore 18 Quindi mister Andreoletti concederà tre giorni di riposo Ritorno alla Guizza nella giornata di lunedì 12 per un allenamento mattutino quindi fino a venerdì sessioni alternate tra mattina e pomeriggio quindi: Padova-Entella è in programma allo stadio Euganeo sabato 17 maggio alle ore 20.30 Mister Matteo Andreoletti nel post Avellino-Padova: “È stata una vittoria complicata e difficile il primo tempo molto bello per la qualità della manovra quando affrontiamo squadre così aggressive soffriamo e non abbiamo contromosse adeguate ci sono le caratteristiche che ci hanno portato a vincere il campionato c’erano ragazzi che non avevano i 90′ nelle gambe Mi è piaciuto che senza la tensione delle ultime settimane siamo riusciti a esprimerci come nel girone di andata Preferisco lasciare un po’ di libertà ai ragazzi” sconfitti in casa dai veneti grazie a un gran gol di Capelli Sabato si prosegue a Chiavari contro l'Entella per provare a rientrare in gara per la vittoria finale AVELLINO – Il Padova si impone al “Partenio-Lombardi” nella gara inaugurale della Supercoppa di Serie C AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli; Cancellotti è l’unica città italiana che vanta due siti Patrimonio Universale UNESCO Tra le più importanti città del nord est italiano, ricca di arte, storia e cultura, Padova si distingue per essere stata inserita ben due volte nella World Heritage List dell'UNESCO diventando a pieno titolo una città patrimonio dell'umanità dal 1997 è inserito nella lista del patrimonio mondiale attestazione ulteriore del suo valore scientifico e culturale è il più antico mercato coperto d'Europa offrendo un assaggio della tradizione gastronomica locale la Cappella degli Scrovegni è un autentico gioiello del Trecento un capolavoro che ha segnato la storia dell'arte italiana Costruita tra il 1303 e il 1305 per volere di Enrico Scrovegni la cappella non è solo un luogo di culto ma un vero e proprio scrigno di opere d'arte La sua fama è legata principalmente al genio di Giotto il grande maestro che ha affrescato l'intero interno con un ciclo di opere che raccontano la vita di Cristo e della Vergine Maria verrete avvolti da una sinfonia di colori e forme che sembrano danzare sulle pareti Gli affreschi di Giotto non sono semplicemente delle immagini Ogni scena è un invito a riflettere sulla condizione umana: dalle gioie della nascita alla sofferenza della Passione il maestro riesce a trasmettere sentimenti profondi e universali che abbandona il bizantinismo in favore di una rappresentazione più naturale e realistica ma anche un crocevia di storia e innovazione artistica PER QUESTA VISITA GUIDATA È OBBLIGATORIO EFFETTUARE IL PAGAMENTO ANTICIPATO ONLINE PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL LINK: https://www.italia-intour.com All'Euganeo la squadra di Andreoletti fa il suo dovere e vince 2 a 1 contro la Clodiense già retrocessa Villa e Perrotta fanno decollare i biancoscudati Discorso promozione rimandato ai 90' finali a Lumezzane Come aveva previsto Andreoletti ancora in tempi non sospetti. Il Padova fa il suo dovere e si sbarazza della Clodiense per 2 a 1 ma il Vicenza pure contro una Triestina più combattiva Si deciderà tutto nei 90' finali Novanta minuti per scrivere la pagina più attesa degli ultimi sei anni al termine di un campionato al cardiopalma Fatta la necessaria premessa e in attesa dei 90' finali, il Padova chiude la stagione regolare da imbattuto in casa con il quindicesimo successo su diciannove partite ma non ancora sufficienti per festeggiare davanti al proprio pubblico Il 25 aprile contro il Lumezzane sarà una gara da dentro o fuori I tifosi con il clap banner accolgono la squadra in campo poco prima Andreoletti riceve una standing ovation sacrosanta Le formazioni sono quelle previste e il Padova parte subito all'arrembaggio Belli prova a colpire il pallone in rovesciata ed indirettamente libera al tiro l'accorrente Villa che tutto solo batte con il piatto mancino Brzan dopo quella di fine settembre contro la Virtus Verona sempre in casa.  lasciano il pallino del gioco alla Clodiense I lagunari sfiorano il pari due volte con Biondi i padroni di casa rispondono con la B2, Buonaiuto e Bortolussi mentre il secondo viene murato in corner al momento della conclusione da Munaretto.  Andreoletti si sbraccia come sempre fatto in stagione lo si può notare da come richiama i movimenti delle mezzali e le uscite dei braccetti sul pungente Orfei La gara si trascina al termine della frazione con la Clodiense ancora pericolosa in chiusura Si va al riposo in vantaggio e con il Vicenza avanti 1 a 0 sulla Triestina L'approccio dei biancoscudati è identico a quello dei primi 45' Il raddoppio è pura formalità ed arriva Perrotta prende l'ascensore e insacca di testa seconda rete in campionato dopo quella con la Pro Vercelli del 24 gennaio scorso.  anche se la Clodiense non rinuncia ad attaccare quando può Bortolussi non riesce a correggere in porta un assist al bacio di Fusi ma al 58' arriva la rete ospite con Serena a zittire Capelli tenta di suonare la carica al 68' ma la sua girata rasoterra è debole tra le mani di Brzan i ragazzi di Andreoletti rischiano meno e all'83' sprecano l'occasione per il tris con il rigore sparato alle stelle da Bortolussi Primo errore stagionale dagli 11 metri per il numero 20 subito applaudito dal pubblico presente allo stadio per incoraggiarlo.  Varas si fa stoppare da Salvi all'89' il possibile 3 a 1 La promozione in Serie B si deciderà nei 90' finali il prossimo 25 aprile Al Nereo Rocco il Padova vince grazie ad una rete di Bortolussi in apertura di gara Nella ripresa Buonaiuto colpisce il palo e Fortin salva il risultato su Udoh Biancoscudati nuovamente in testa alla classifica a 180' dalla fine che da lassù in cielo avrà gridato ai suoi beniamini di non fermarsi proprio ora come cantavano i Queen tantissimi anni fa lo prende alla lettera e sotto una pioggerellina primaverile insistente si fa sentire chiaro e forte: vittoria di corto muso contro la la Triestina favore dalla Virtus Verona che trionfa contro il Vicenza al 97' Primo posto padovano a +2 dai berici e ritorno alla vittoria dopo quasi quattro mesi dall'ultima volta a Sesto San Giovanni contro l'Alcione il 19 gennaio scorso La domenica perfetta che porta con sè un vantaggio da difendere Con 2097 cuori biancoscudati a spingere la volata mentre a Vicenza - dopo due settimane di luna di miele in vetta - e si torna a rincorrere Il tifo biancoscudato di 2097 persone - e forse qualcosina in più - sovrasta in decibel il pubblico di casa L'inizio delle due squadre è contratto anche se al 10' arriva la prima grande occasione per il Padova Buoniauto spedisce un assist al bacio per Bortolussi Conclusione alta del 17 deviata da Frare in angolo È l'anticamera del vantaggio un minuto più tardi Buonaiuto si infla sul centro destra dell'area di rigore su invito di Bianchi e con un tocco di mancino scodella sul primo palo per Bortolussi abile ad indirizzare di testa il pallone alle spalle di Roos Dopo la rete dell'andata su rigore il 20 biancoscudato si ripete, timbrando il cartellino per la sedicesima volta in campionato come dimostrano i quattro corner conquistati dagli uomini di Andreoletti nei primi 17' ma il suo colpo di testa è dritto su Roos Capelli sulla destra è una spina nel fianco del tenero Tonetto Buonaiuto fluttua sul centro sinistra sempre pronto a mettere in moto il suo destro mortifero.  un po' sulla falsariga di lunedì scorso contro il Lecco portandosi la Triestina nella propria metà campo per poi attaccarla in contropiede se si fa eccezione per la botta centrale dal limite di Bianchi al 34' La prova del sostituto di Crisetig è positiva elettrici e dinamici insieme a Belli.  ma il rientro dagli spogliatoi è un'altra partita I padroni di casa prendono in mano il comando delle operazioni ammassando uomini in area di rigore e provando a sfondare in modi differenti dal cross dalla trequarti Olivieri sfiora il gol di testa su cross di Vertainen dalla destra al 57' Strizzolo costringe Bianchi ad una chiusura acrobatica in corner.  Prima Buonaiuto coglie il palo accentrandosi dalla sinistra dopo un bell'assolo al 61' Silvestri è provvidenziale su Bortolussi un minuto più tardi mentre per completare il tris è sempre il 20 biancoscudato scatenato al 65' a costringere Roos all'intervento in angolo dopo una bella girata.  Andreoletti rispolvera Liguori e Cretella per Buonaiuto e Bianchi anime e personalità della trasferta del Rocco si esalta su Udoh da solo davanti alla porta con un super intervento che di fatto salva il risultato.  L’appuntamento è per giovedì 8 maggio alle 18.30 in sala Pertini con esperti del settore in collaborazione con la Pro Loco Saonara e il patrocinio dell’amministrazione comunale L'evento in concomitanza con la storica fiera di Primavera che si protrarrà fino al 12 In vista della Fiera di Primavera in programma a Saonara tra l'8 e il 12 maggio sono molti gli appuntamenti collaterali alla kermesse in scaletta Coldiretti Padova fa il punto sul settore del florovivaismo una delle voci più significative dell’agricoltura della provincia di Padova con il convegno dedicato all’andamento economico ai rischi di introduzione di organismi nocivi emergenti in Veneto e ai controlli in campo L’appuntamento è per giovedì 8 maggio alle 18.30 in sala Pertini con esperti del settore in collaborazione con la Pro Loco Saonara e il patrocinio dell’amministrazione comunale Dopo i saluti del sindaco Michela Lazzaro e del presidente di Coldiretti Padova Roberto Lorin la parola passa agli ospiti: Agostino De Luca direttore della sede padovana del Servizio Fitosanitario della Regione Veneto illustrerà il piano di gestione dei rischi le attività di autocontrollo e i controlli in campo tecnico del Servizio Fitosanitario regionale prenderà in esame gli organismi nocivi emergenti a rischio introduzione in Veneto coordinatrice della Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti analizzerà luci e ombre del comparto florovivaistico nazionale presidente della Consulta Florovivaistica di Coldiretti Padova.  Il florovivaismo padovano conta circa 400 aziende produttrici di cui una cinquantina nel distretto di Saonara e un fatturato di quasi 75 milioni di euro pari al 30 per cento del totale del Veneto «Per quasi il 40 per cento le vendite sono concentrate nell’ambito della nostra provincia – spiega Diego Masaro - mentre il 34% della produzione finisce nel resto dell’Italia e il resto viene esportato Circa l’87 per cento delle aziende padovane si occupa di vivaismo ornamentale mentre il 33 per cento fa vivaismo orticolo e il 35% per cento il frutticolo a cui seguono il viticolo e i fiori recisi La produzione registra un calo tra il 3 e l’uno per cento La Fiera di Primavera di Saonara è l’occasione ideale per incontrare gli imprenditori del settore e confrontarsi sulle sfide del settore Ringraziamento la Pro Loco e l’amministrazione comunale per l’attenzione verso un comparto significativo per l’economia del nostro territorio» «Il nostro florovivaismo ha raggiunto risultati importanti - ha concluso Roberto Lorin - dietro ai quali c’è il lavoro di imprese che non temono di affrontare anche le sfide più impegnative degli ultimi anni in particolare l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia ma anche gli effetti sempre più gravi del cambiamento climatico che sono all’origine di problematiche come l’introduzione di organismi nocivi per le piante meno vincolata dalle regole ambientali dell'Unione Europea Uno scenario impegnativo e ricco di incognite di fronte al quale gli imprenditori rispondono investendo su una produzione di qualità e attenta alla sicurezza determinando così un significativo valore aggiunto per l’intero settore» «Un grave passo indietro per l’educazione e l'inclusione» Rita Fusinato chiama alla mobilitazione: «In difesa del Convitto Magarotto e dei diritti degli studenti e degli educatori pronti a promuovere tutte le azioni di protesta necessarie» La notizia della chiusura del Convitto Magarotto di Padova è arrivata a sorpresa ed ha suscitato un’ondata di preoccupazione e protesta da parte del sindacato Anief che accusa le istituzioni di non tutelare un modello educativo fondamentale per l'inclusione scolastica e sociale Per Rita Fusinato (Anief Veneto) si tratta di «un errore imperdonabile chiudere un punto di eccellenza educativa» Inaugurato nel 1961 dall'allora Presidente del Consiglio il convitto ha dato la possibilità a tanti bambini sordi.  Il convitto Antonio Magarotto è un istituto che da decenni si occupa di istruzione secondaria superiore per ragazzi e ragazze sordomute offrendo loro anche la possibilità di alloggiare presso la struttura. La sede dell'istituto è in Via Cardinale Callegari una struttura che fino ad oggi ha offerto diversi servizi: vitto volti a garantire benessere e sicurezza ai giovani ospiti L'ordine di chiusura arriva dal Ministero tramite l’Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo diretto dal dottor Roberto Natale che non ha voluto rilasciare commenti a riguardo Da quel che filtra emerge che entro agosto la struttura dovrà essere liberata mentre subito, in pochi giorni bisogna invece trovare una soluzione alternativa.  ha commentato con forte disappunto la decisione di chiudere il Convitto Magarotto uno dei pochi che offre un percorso educativo e formativo personalizzato per studenti con necessità specifiche «Il Convitto Magarotto non è solo una scuola ma un vero e proprio punto di riferimento per l'inclusione scolastica per l'accompagnamento e la crescita di giovani con bisogni educativi speciali La sua chiusura rappresenta un grave passo indietro per l'intero sistema educativo regionale e nazionale In un momento in cui il Ministero dell’Istruzione dovrebbe incentivare queste strutture l’amministrazione si rende responsabile di un errore che avrà pesanti ricadute sul territorio e sulle famiglie coinvolte» che ha sottolineato le inevitabili difficoltà che gli studenti e il personale educativo dovranno affrontare a seguito della chiusura di questa realtà storica «La chiusura del Convitto Magarotto crea una situazione di profonda incertezza per gli studenti e i loro educatori Questo non è solo un taglio a una struttura ma una minaccia al futuro formativo e professionale di tanti giovani» che svolgevano un ruolo fondamentale nell’accompagnamento quotidiano dei ragazzi ora si trovano di fronte a un futuro incerto e senza risposte concrete da parte delle istituzioni» «La decisione è stata presa senza alcun confronto con le parti sindacali e le famiglie Questa mancanza di dialogo e partecipazione è un ulteriore segno di disattenzione verso le reali esigenze del sistema educativo e delle persone coinvolte» attraverso le sue rappresentanze regionali e locali chiede che il Convitto Magarotto non venga definitivamente chiuso e che venga avviato un percorso di confronto per individuare soluzioni alternative che garantiscano a tutti gli studenti il diritto a un’istruzione inclusiva e di qualità «L’educazione è un diritto fondamentale che deve essere accessibile a tutti – conclude la Fusinato – e la chiusura di una realtà come il Convitto Magarotto non solo danneggia gli studenti ma minaccia anche la qualità e l’uguaglianza del sistema scolastico pubblico Anief sarà in prima linea per chiedere al Ministero dell'Istruzione di rivedere questa decisione e di garantire un futuro per queste istituzioni educative cruciali per il benessere di tanti ragazzi» «In difesa del Convitto Magarotto e dei diritti degli studenti e degli educatori l’Anief non esiterà a scendere in piazza e a promuovere tutte le azioni di protesta necessarie È ora di far sentire forte la nostra voce per evitare che scelte irresponsabili compromettano il futuro di chi ha bisogno di un’educazione davvero inclusiva».  sala conferenze “Levi Civita” dell’Ordine degli Avvocati” nasce proprio dalla volontà di presentarsi al foro ma anche e soprattutto ai principali ordini professionali come commercialisti Attivo da poco meno di un anno è un tavolo permanente di confronto tra magistrati e avvocati su temi di interesse comune dal quale possono emergere protocolli d’intesa buone prassi o linee guida su tematiche che interessano i professionisti ma anche i cittadini L’Osservatorio è aperto ad altre professionalità che possono essere coinvolte in quanto portatori d’interesse sala conferenze “Levi Civita” dell’Ordine degli Avvocati” nasce proprio dalla volontà di presentarsi al foro ma anche e soprattutto ai principali ordini professionali come commercialisti All’incontro parteciperanno Caterina Santinello (Presidente del Tribunale di Padova) Francesco Rossi (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Padova) Clarissa Fedrigoni (Coordinatrice del Tavolo delle Associazioni) e Luciana Breggia (Coordinamento Nazionale degli Osservatori sulla Giustizia Civile) L’Osservatorio sulla Giustizia Civile ha avviato due tavoli di confronto uno in materia di diritto di famiglia e il secondo in materia di responsabilità civile e danno Il confronto con gli altri ordini professionali è propedeutico a individuare le tematiche da mettere al centro del dibattito e costruire sinergie per il futuro il Padova si prepara al match finale contro la Virtus Entella di sabato 17 maggio e viene celebrato mercoledì 7 maggio alle 15 a Venezia nella sede del Consiglio Regionale In attesa dell'arrivo del patron Joseph Oughourlian previsto per il 17 maggio in concomitanza con l'ultimo impegno ufficiale della stagione all'Euganeo che solo lo sbarco del proprietario franco-armeno potrà chiarire nelle prossime settimane c'è da segnare con l’evidenziatore due appuntamenti extra campo che raccontano quanto il biancoscudo sia più di una squadra: è un simbolo in marcia una storia che cammina fiera anche tra le colonne di Palazzo Ferro Fini a Venezia nella sede del Consiglio Regionale del Veneto il Calcio Padova sarà ricevuto in pompa magna dal presidente della Prima Commissione l’AD Alessandra Bianchi e una delegazione della squadra celebreranno il ritorno tra i cadetti avvenuto il 25 aprile con quella carica da Liberazione sportiva il Memo Geremia sarà la seconda casa dei biancoscudati test e un’amichevole a Mestrino contro la squadra del patron Stefani l’8 maggio a partire dalle ore 18.00 Occhi puntati sulla data cerchiata in rosso: sabato 17 l'obiettivo è quello di centrare il double tanto sospirato e già compiuto nell'anno di grazia 2018 con Bisoli in panchina ma i piedi ben piantati su quel prato che profuma di B.  I vertici dell'azienda tendono la mano alla città di Padova dove sono operativi da oltre mezzo secolo Prevista una crescita dell'indotto con ricadute economiche sulla città stimate in 100milioni di euro La catena di supermercati Alì tende la mano alla città e all'amministrazione comunale di Padova e conferma la volontà dell’azienda di proseguire nel percorso che porterà all’ampliamento del polo logistico di via Svezia «Un progetto - hanno detto i vertici dell'azienda - che ci permetterà di offrire ai nostri collaboratori un luogo di lavoro migliore assumere e dare un contributo allo sviluppo e alla crescita della città di Padova Attendiamo - hanno proseguito - che l’iter amministrativo arrivi velocemente alla fine in modo tale da poter programmare l’avvio dei lavori con la consapevolezza che l’importante contributo economico richiesto all’azienda sarà impiegato in interventi strategici per la città come già annunciati dal Comune» Tra Alì e la città di Padova sono 53 anni di collaborazione e l'azienda ha le idee chiare sul futuro: «Alì vuole investire nella città di Padova e la decisione di firmare è la diretta conseguenza di un percorso che ci lega a questa città da oltre mezzo secolo Alì - hanno puntualizzato i vertici - è nata e si è sviluppata qui e a questa città vogliamo continuare a dare il nostro contributo L’ampliamento dell’hub logistico di via Svezia rappresenta un progetto unico nel suo genere sia in termini di sostenibilità ambientale che sociale Il 32% dell’area interessata dai lavori che rientra nelle aree di espansione della zona industriale di Padova sarà destinata al verde con la piantumazione di alberi Anche dal punto di vista progettuale saranno utilizzati materiali e soluzioni idonee per il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente come impianti fotovoltaici e tavelle fotoattive per catturare la Co2» L'azienda ha chiuso con una riflessione anche economica: «Di fianco all’aumento dell’occupazione crescerà anche l’indotto con ricadute economiche su Padova stimate in 100milioni di euro.Il progetto dunque si inserisce perfettamente nel solco delle nuove dinamiche di sviluppo della logistica green Abbiamo convintamente intrapreso questa strada che garantirà una maggiore efficienza un miglioramento della situazione dal punto di vista ambientale un incremento di posti di lavoro e risultati tangibili per la città La volontà è quella di arrivare in fondo al percorso amministrativo e iniziare i lavori il prima possibile» Spiegano dal direttivo: «Di fianco all’aumento dell’occupazione crescerà anche l’indotto con ricadute economiche su Padova stimate in 100 milioni di euro» azienda leader nella grande distribuzione organizzata ha espresso all’amministrazione comunale di Padova la volontà di proseguire nel percorso che porterà all’ampliamento del polo logistico di via Svezia Spiegano da Alì: «Si tratta di un progetto che ci permetterà di offrire ai nostri collaboratori un luogo di lavoro migliore assumere e dare un contributo allo sviluppo e alla crescita della città di Padova. Attendiamo che l’iter amministrativo arrivi velocemente alla fine in modo tale da poter programmare l’avvio dei lavori con la consapevolezza che l’importante contributo economico richiesto all’azienda sarà impiegato in interventi strategici per la città come già annunciati dal Comune. Alì vuole investire nella città di Padova e la decisione di firmare è la diretta conseguenza di un percorso che ci lega a questa città da 53 anni Alì è nata e si è sviluppata qui e a questa città vogliamo continuare a dare il nostro contributo» Aggiungono da Alì: «L’ampliamento dell’hub logistico di via Svezia rappresenta un progetto unico nel suo genere sia in termini di sostenibilità ambientale che sociale con prospettive occupazionali importanti. Il 32% dell’area interessata dai lavori per un totale di quasi 2.500 piante. Anche dal punto di vista progettuale saranno utilizzati materiali e soluzioni idonee per il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente come impianti fotovoltaici e tavelle fotoattive per catturare la Co2 Di fianco all’aumento dell’occupazione crescerà anche l’indotto con ricadute economiche su Padova stimate in 100 milioni di euro. Il progetto dunque si inserisce perfettamente nel solco delle nuove dinamiche di sviluppo della logistica green un incremento di posti di lavoro e risultati tangibili per la città. La volontà è quella di arrivare in fondo al percorso amministrativo e iniziare i lavori il prima possibile» Artista: Paradise Lost | Fotografo: Emanuela Giurano | Evento: Brutal Assault 2018 | Luogo: Repubblica Ceca sorpreso mentre estraeva dalla bocca una dose per venderla a una donna Nel pomeriggio di venerdì 2 maggio gli agenti della squadra mobile della Questura di Padova, impegnati in un servizio finalizzato al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti ha arrestato in zona Arcella un 44enne di origini tunisine I poliziotti lo hanno notato all'altezza del cavalcavia Dalmazia: prima si è avvicinato al guardrail poi ha armeggiato nella parte retrostante dello stesso e quindi è ripartito a bordo di una bicicletta nera in direzione del centro della città Altri poliziotti in borghese hanno poi accertato che l'uomo dopo circa venti minuti è tornato nello stesso punto tornando a cercare qualcosa dietro al guardrail A quel punto gli agenti sono intervenuti: inizialmente il 44enne - che in tasca aveva 205 euro - ha cercato la fuga salvo venire subito bloccato e portato in Questura mentre nel frattempo un'altra pattuglia della squadra mobile è giunta sul cavalcavia Dalmazia recuperando dietro al guardrail due scatole di plastica (attaccate con una calamita) di cui una ancora piena di dosi di cocaina senza fissa dimora e irregolare sul territorio - è stato giudicato per direttissima con convalida dell'arresto e applicazione della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Questore della provincia di Padova, ha attivato l’Ufficio Immigrazione ai fini delle verifiche sulla sua posizione in Italia ed il suo allontanamento dal territorio nazionale Nella serata di venerdì 2 maggio transitando lungo il cavalcavia Maroncelli hanno notato uno spacciatore originario dell'Africa che cedeva rapidamente una dose di cocaina estratta dalla bocca ad una donna L’uomo aveva nelle tasche dei pantaloni il denaro appena consegnato dalla donna e sottoposte anch’esse a sequestro in quanto presunto provento dell’attività di spaccio con numerosi precedenti penali, è stato giudicato per direttissima con convalida dell'arresto e applicazione della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ha causato ristagni d'acqua su alcune strade soprattutto nelle aree più basse del territorio Numerose le segnalazioni da parte dei cittadini ma al momento non si registrano danni gravi Il contributo è rivolto alle famiglie con un indicatore Isee fino a 40.000 euro per studenti normodotati e fino a 60.000 euro per studenti con disabilità La Giunta regionale del Veneto ha approvato anche per l’anno scolastico 2024-2025 il bando per la concessione del contributo regionale “Buono Scuola” 1/2001 “Interventi a favore delle famiglie degli alunni delle scuole statali e paritarie” che si inserisce in un percorso ormai consolidato di sostegno al diritto allo studio prevede uno stanziamento di tre milioni di euro Le domande possono essere presentate dal 19 maggio al 20 giugno 2025 Afferma in merito l'assessore alla Formazione e Istruzione Valeria Mantovan: «Sostenere le famiglie nelle spese scolastiche significa garantire pari opportunità educative per tutte e tutti Il Buono Scuola rappresenta un aiuto concreto soprattutto per chi si trova in condizioni economiche più fragili La Regione continua a credere fortemente nell’istruzione come leva di sviluppo e coesione sociale basti pensare che dal 2000 sono state assegnate risorse per quasi 170 milioni di euro a favore di più di 200.000 beneficiari» Il contributo è rivolto alle famiglie con un indicatore Isee fino a 40.000 euro per studenti normodotati e fino a 60.000 euro per studenti con disabilità Sono ammissibili le spese di iscrizione e frequenza sostenute per le scuole statali private e gli istituti della formazione professionale o di acquisto di testi e sussidi scolastici è previsto un contributo fino a 15.000 euro finalizzato a garantire un reale supporto inclusivo Visto il buon esito della procedura adottata lo scorso anno viene confermata la modalità di verifica diretta dell’Isee da parte del richiedente «Confermiamo un modello di gestione semplificato ed efficiente - ha aggiunto l’assessore Mantovan - che ha già dato prova di funzionalità Puntiamo a garantire tempi certi e trasparenza alle famiglie sostenendole con misure che riconoscono e valorizzano il ruolo fondamentale che svolgono nel percorso formativo dei figli» Particolare attenzione sarà rivolta all'ospitalità e alla risemantizzazione degli spazi con l'obiettivo di stimolare nuove interpretazioni del concetto di comunità giunto alla sua terza edizione e sempre consolidato nel programma degli eventi padovani con eventi principali al Centro Culturale Altinate San Gaetano e in diverse sedi cittadine Il cuore del festival è la mostra “Guerrilla Lab_Matsuri 03” che presenta i risultati del Laboratorio di Interior Design 2024-25 dell’Università Iuav di Venezia condotto da Silvia Codato con la collaborazione di Davide Cecconello ed Elisabetta Gabrielli Il laboratorio ha esplorato il riuso dell’ex cinema Excelsior di Padova trasformandolo in una metafora di comunità e riflettendo su nuove possibilità di utilizzo degli spazi urbani attraverso il design degli interni La mostra sarà accompagnata da una serie di eventi professionisti e cittadini in una riflessione condivisa sui temi dell’abitare contemporaneo Particolare attenzione sarà rivolta all'ospitalità e alla risemantizzazione degli spazi con l'obiettivo di stimolare nuove interpretazioni del concetto di comunità Come nelle precedenti edizioni il festival si articolerà con l'esplorazione condivisa di diverse sedi oggetto di studio e attenzione tra le quali si segnala in particolare la sala Fronte del Porto e lo spazio indipendente Unobis in un ex capannone all'Arcella Afferma l’assessore Antonio Bressa: «Il Microfestival dell’Abitare rappresenta un'occasione preziosa per riflettere su come possiamo reinterpretare e valorizzare gli spazi esistenti rispondendo anche alle nuove esigenze abitative e sociali della nostra comunità Attraverso la collaborazione con l'Università Iuav di Venezia e il coinvolgimento di giovani progettisti questo festival stimola un dialogo costruttivo tra istituzioni promuovendo una cultura del recupero di spazi urbani in linea con i principi del nostro Piano degli Interventi Sostenere iniziative come questa significa investire nel futuro della nostra città favorendo processi di rigenerazione urbana che rispettano la memoria dei luoghi e ne immaginano nuovi usi in linea con le esigenze emergenti della nostra città» Aggiunge l'assessora Francesca Benciolini: «Abitare non significa solo avere un tetto sopra la testa ma poter vivere pienamente uno spazio che risponda ai bisogni delle persone Il Microfestival dell’Abitare è un’occasione importante per riportare al centro del dibattito pubblico il tema del diritto alla casa e della qualità dell’abitare come stiamo facendo a Padova coinvolgendo tutti gli interlocutori interessati In una fase storica di mutamento demografico e sociale e in cui crescono le fragilità abitative serve immaginare nuovi modelli che coniughino inclusione e sostenibilità Questo festival offre spunti concreti per costruire città più giuste dove l’abitare diventa un’esperienza condivisa sicura e dignitosa per tutte e tutti». Il festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Padova Progetto Giovani e l’Università Iuav di Venezia Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito Nel primo tempo ci siamo espressi su alti livelli Quando gli avversari si trovano in difficoltà contro di noi vanno all'uomo contro uomo e noi non abbiamo ancora sviluppato una adeguata contromisura al termine della sfida di SuperCoppa di Lega Pro vinta ad Avellino dai biancoscudati grazie alla rete al 16' del primo tempo “In questa vittoria c'è dentro tutto il Padova che ha vinto il campionato L'avversario era forte e lo sapevamo: altro che turnover L'Avellino era in campo con dieci undicesimi della formazione titolare mettendo in campo giocatori che soprattutto nell'ultimo periodo avevano giocato meno e il nostro collettivo ha dato l'ennesima risposta positiva Sì è visto il tanto lavoro che abbiamo fatto Mi è piaciuto molto il fatto che si sia rivisto in noi un livello di gioco superiore rispetto alle ultime di campionato in cui c’era tensione per il risultato e dal punto di vista del gioco avevamo perso qualcosa per strada Con la mente sgombra si è rivisto uno dei migliori Padova nel primo tempo visto che giochiamo in casa con la Virtus Entella il 17 maggio e non sabato 10 Sono dell'idea che adesso come adesso non abbia senso stare troppo in campo Quando ci alleniamo dobbiamo andare sempre a 300 allora Quindi meglio un allenamento in meno e un giorno a casa in più piuttosto che andare al campo a fare calciotennis e cazzate di questo genere…” Il 28 aprile il gup Elena Lazzarin ha chiuso definitivamente il caso decretando l'archiviazione del procedimento Il 22 dicembre 2022 non vi fu alcun accanimento fisico ai danni di un diciassettenne da parte di due agenti della Squadra Mobile di Padova Il 28 aprile il Gup Elena Lazzarin ha chiuso definitivamente il caso decretando l'archiviazione del procedimento Il 22 dicembre 2022 non vi fu alcun pestaggio ai danni di un diciassettenne da parte di due poliziotti della Squadra Mobile di Padova L'iter era passato attraverso la richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Roberto D'Angelo Di fronte a questa proposta la famiglia del giovane si era opposta all'archiviazione attraverso i legali Cristina Bissacco e Pier Paolo Casale adesso è arrivata la parola fine sulla vicenda e la definitiva archiviazione.  Si è giunti all'archiviazione dopo che il diciassettenne nelle sue testimonianze si sarebbe contraddetto su un punto decisivo: la qualificazione da parte dei due indagati come appartenenti alle forze di polizia E' infatti il diciassettenne a riferire agli inquirenti che i due agenti si qualificano pur spostando questo momento a una fase successiva a seconda delle versioni rese Altro punto che scagiona gli investigatori della Squadra mobile è legato alla discrepanza tra quanto detto al ragazzo sulle botte prese e i verbali del pronto soccorso Non sono infatti stati riscontrati traumi riconducibili ad un brutale pestaggio Altro dettaglio che di fatto non ha aiutato il giovane è legato ad una perquisizione effettuata dai carabinieri nella sua abitazione il 16 maggio 2023 quando venne recuperato un modico quantitativo di hashish La sera dell'identificazione del 17enne il minorenne stava rientrando a casa dopo aver partecipato ad una festa di compleanno La denuncia formalizzata dalla famiglia della presunta vittima recita che il giovane si è trovato di fronte un'auto che gli ha tagliato la strada Successivamente due uomini in abiti civili l'avrebbero gettato a terra cominciando a perquisirlo Il minore avrebbe pensato di essere vittima di una rapina e ha provato a difendersi Una volta appurato che il giovane non aveva droga i poliziotti l'hanno accompagnato a casa Di qui la famiglia ha deciso per il trasferimento al pronto soccorso e l'inizio dell'iter burocratico ai danni dei due agenti Ora il caso è stato definitivamente chiuso una persona muore ogni 10 minuti per un trauma cranico grave: incidenti stradali sportivi o cadute accidentali sono tra le cause più comuni Sabato 17 maggio alle ore 8.30 presso la Sala Ippolito Nievo del Palazzo del Bo si terrà la XXVI Giornata Nazionale sul Trauma Cranico promossa dall’associazione Daccapo insieme alla Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico Le due cicliste percorreranno in tutto 770 chilometri con quasi 8.000 metri di dislivello: ieri la tappa di Firenze con un doveroso tour del centro storico per continuare a portare il messaggio del loro progetto legato ad Ail Padova che si unisce al desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca e del ruolo fondamentale che ha l’Ail - Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, quella che hanno lanciato le due sportive ed amiche venete Claudia Meneghello di Piove di Sacco e Valentina de Pizzol di Motta di Livenza (Treviso) che mercoledì 30 aprile sono partite dalla sede di AIL Padova in via d’Acquapendente con il saluto del presidente don Marco Eugenio Brusutti per un viaggio sulle due ruote che le porterà ad attraversare Veneto la Toscana ed infine piazzale San Pietro a Roma che raggiungeranno martedì 6 maggio in mattinata ma agonista nella disciplina del Triathlon mamma di due bambini e campionessa italiana Acsi Gravel e Campionessa Acsi strada 2024 in questa loro prima avventura si sono messe alla prova La bicicletta è stata il loro mezzo per uscire da periodi difficili dall’anoressia che ha colpito nel 2009 Claudia al bisogno di riscatto fisico e psicologico di Valentina pedaliamo insieme per la ricerca” è per Ail Padova non solo un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche per iniziare a formare un team di ciclisti che diventi partner in altre iniziative solidali e raccolte fondi abbracciando il binomio vincente sport e salute. «Siamo davvero entusiate dopo la prima tappa a Ferrara abbiamo proseguito in questi giorni godendoci il viaggio tra panorami bellissimi ed un’accoglienza che non ci aspettavamo Ovunque ci fermiamo c’è curiosità ci chiedono del nostro progetto e ci offrono anche l’aperitivo - spiega Claudia durante una delle soste - Questo progetto è nato da Valentina Entrambe abbiamo come passione la bicicletta entrambe siamo determinate e amiamo le sfide questa è l’occasione giusta e abbiamo pensato di aprire una raccolta fondi e abbiamo scelto l’Ail perché entrambe crediamo nell’importanza e nel valore della ricerca a mia madre è stata diagnosticata una leucemia e se si sta curando è grazie alla ricerca e alle nuove cure La bici l’abbiamo scelta perché rappresenta il nostro percorso di vita è il coraggio di non mollare e credere in noi stesse» Le due cicliste percorreranno in tutto 770 chilometri con quasi 8.000 metri di dislivello ieri la tappa di Firenze con un doveroso tour del centro storico per continuare a portare il messaggio del loro progetto poi la via Francigena e oggi è iniziata un’altra giornata di sali e scendi il week-end sarà la parte più intensa da fare Se il meteo lo permetterà insieme raggiungeranno piazzale San Pietro in Vaticano martedì mattina del 6 maggio Il viaggio sarà documentato direttamente dalle due cicliste attraverso i loro account social in particolare su Instagram: @meneghelloclaudia @valeds1983 condivisi poi nelle pagine social Facebook e Instagram di Ail Padova che appoggiano e supportano l’impresa di Valentina e Claudia si potranno fare direttamente seguendo le indicazioni disponibili nel sito www.ailpadova.it con causale "Da Padova a Roma" Nel ponte del primo maggio i poliziotti del Reparto Mobile di Padova sono stati inviati in provincia di Trento per bonificare un'area teatro di una festa non autorizzata I sindacati chiedono la certezza della pena per i responsabili dell'aggressione Il rave party non autorizzato in Val Lomasona nelle Giudicarie in provincia di Trento si è trasformato in guerriglia urbana Nel ponte del primo maggio ancora feriti e referti medici per i poliziotti del II Reparto Mobile di Padova Impegnati in un servizio per lo sgombero della festa a cielo aperto in provincia di Trento trenta operatori si sono trovati accerchiati da persone violente e sono stati costretti a un contatto diretto con conseguente utilizzo di gas lacrimogeni per sedare gli scontri «E' stato un pomeriggio di fuoco per gli agenti che hanno dovuto fronteggiare oltre 300 persone tra lanci di travi priva di qualsiasi giustificazione - riferiscono dalla segreteria provinciale FSP Padova - che deve necessariamente avere delle conseguenze per i responsabili» otto operatori del reparto sono rimasti feriti Per due di loro si sospettano lussazioni a polsi segretario provinciale FSP Padova: «Le aggressioni alle forze di polizia sono ormai quasi all’ordine del giorno Un problema che stenta a trovare soluzioni concrete È doveroso ringraziare tutti gli operatori quotidianamente impegnati nel garantire la sicurezza dei cittadini anche nei contesti più difficili e pericolosi Servono - ha concluso - pene esemplari ma soprattutto certe E' ora che chi di dovere applichi le giuste sanzioni Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi del II Reparto Mobile di Padova Grazie al loro sacrificio professionale è stato possibile restituire alla comunità il meraviglioso territorio verde delle vallate trentine» l'appuntamento in programma sabato 17 maggio a partire dalle 15:30 presso il Centro Congressi di Padova si fa sempre più grande e festeggia con un’edizione che guarda al domani come fosse un ricordo da evocare Dopo gli annunci nei giorni scorsi dei primi 10 speaker, si è svolta oggi a Palazzo Moroni la conferenza stampa di presentazione del TEDxPadova in programma per sabato 17 maggio a partire dalle 15:30, presso il Centro Congressi di Padova Con il concorso di copertine "The Padovaner" trasformando un tema astratto in immagine concreta lo spazio libreria dedicato agli speaker di tutte le edizioni anche i pensieri si mettono in fila sugli scaffali ogni anno TEDxPadova affida ad un artista la creazione della borsa personalizzata regalo utile e sostenibile per tutti i partecipanti all’evento L’autore della bag TEDxPadova 2025 sarà l’artista milanese Isabella Bersellini: illustratrice e grafica ha lavorato con diversi clienti internazionali e italiani come The New York Times Big Mamma e Freeda per citarne alcuni.  Ci saranno anche diversi momenti dedicati alla musica a cura anche quest’anno di Alice Cossa e che s’intitola “NO TIME NO SPACE”, sarà un’esperienza di arte sinestetica nella quale il pubblico diventerà il vero protagonista e performer: attraverso una serie di stimoli percettivi verrà invitato a riflettere sul valore del  “tempo” e sulla dimensione collettiva di “spazio” La parte visiva della performance sarà affidata a Samuele Poggi AI artist e filmmaker lombardo conosciuto come Visualsk2 Con oltre dieci anni di esperienza nel video editing Conta oltre 390.000 follower su Instagram e più di 200 milioni di visualizzazioni a livello globale. La parte sonora sarà curata da Riccardo Quagliato musicista e produttore per alcuni dei principali nomi della scena italiana (Eros Ramazzotti ma anche studioso del suono e degli effetti di particolari frequenze sull’essere umano. A chiudere la performance, Marina De Luca attrice e insegnante di tecniche attoriali attiva nel teatro classico e sperimentale fin dalla giovane età.  verrà portata in scena un’innovativa performance di teatro-danza – dal titolo “Silenzio Che Urla” – nata da un’idea di Edonella Bresci e curata della regista ceo dello studio circuitozero ed esperta di comunicazione multimediale Samantha Bavazzano coordinata dalla coreografa Augusta Basile: cinque danzatrici porteranno in scena una coreografia contro la violenza di genere che parlerà per tutte le donne che ogni giorno resistono in mezzo al silenzio assordante lasciato da chi non può più esserci Il match sarà disputato al Partenio-Lombardi Tutto pronto per la prima giornata di SuperCoppa di Serie C L'Avellino di mister Biancolino dovrà sfidare il Padova presso lo Stadio Partenio-Lombardi AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli; Cancellotti saranno aperti ai visitatori la meravigliosa Sala dei Giganti e il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte nell’iniziativa di Ateneo dal titolo “Sabato al Liviano” per offrire a cittadini e turisti l’opportunità di ammirare due autentici gioielli della città di Padova «È con grande soddisfazione che l'Ateneo apre ai visitatori due autentici gioielli della nostra città: Palazzo Liviano capolavoro del genio pontiano capace di conservare pressoché integre nel tempo le forme della sua coerente progettazione Sono luoghi che raccontano al pubblico le varie fasi della storia di Padova da quella romana di cui restano preziose testimonianze presso il nostro Museo alla carrarese e poi veneziana narrate dalla Sala dei Giganti fino agli sviluppi della modernità – dice Monica Salvadori Prorettrice con delega al Patrimonio Artistico Storico e Culturale dell’Università di Padova – grazie alle importanti collezioni del Museo è anche un viaggio attraverso le culture del Mediterraneo antico oltre a un'immersione nella grande arte italiana del Novecento con i capolavori di Martini e Campigli nell'atrio del palazzo L’iniziativa “Sabato al Liviano” è un'ulteriore testimonianza dell'impegno dell'Università nel rendere i suoi luoghi della cultura spazi sempre più aperti alla cittadinanza attraverso i quali promuovere un arricchimento dell'offerta formativa scolastica e un turismo sostenibile che porti un reale accrescimento alla città – sottolinea Monica Salvadori – Il continuo incremento di pubblico dei nostri musei sempre più attenti nel proporre percorsi accessibili e inclusivi dimostrano che la richiesta di nuove opportunità culturali è alta a livello territoriale E come Ateneo siamo certo pronti a soddisfarla» L’ingresso avviene da Palazzo Liviano attraverso l’atrio che conserva due capolavori dell’arte italiana del Novecento: il maestoso Tito Livio di Arturo Martini inginocchiato a scrivere “per tutta la vita” citando l’artista dispiegata su ben 250 metri quadrati di parete che ritroveremo al primo piano visitando la Sala Virorum Illustrium (Sala dei Giganti) in particolare quello relativo alla trasmissione dello studio e del potere La seconda sala coperta più estesa di Padova infatti dove già nel Cinquecento gli studenti universitari festeggiavano il Carnevale con danze e balli in maschera (testimone lo storico dell’arte Giorgio Vasari) è completamente ricoperta da un ciclo ad affresco raffigurante 44 uomini di governo imperatori e condottieri della storia romana fino all’epoca rinascimentale appartenenti all'epoca antica e a quella moderna e tutti particolarmente significativi per la storia di Padova: non manca ovviamente il ritratto di Petrarca unico lacerto rimasto della decorazione trecentesca precedente il riammodernamento dell’ambiente voluto tra il 1539 e il 1541 dall’allora capitano di Padova Girolamo Cornaro gli artisti capeggiati dal maestro padovano Domenico Campagnola si sono ispirati a modelli antichi e all’antica presenti nelle collezioni dell’epoca prima fra tutte la ricca raccolta di Marco Mantova Benavides in parte oggi conservata nella prima sala del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte Nella suggestiva ambientazione degli spazi appositamente creati da Gio Ponti all’ultimo piano del Liviano il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte racconta ai visitatori le storie degli antichi abitanti del Mediterraneo dell’Egitto dei Faraoni (ma non solo) della civiltà greca e delle popolazioni italiche Viaggiando alla scoperta delle civiltà del passato possiamo anche conoscere le vicende di collezionisti e studiosi che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo delle scienze archeologiche è un’autentica celebrazione del genio pontiano nella capacità di dar vita a interni di grande fascino e allo stesso tempo funzionali alle collezioni ad esse destinate: qui i richiami classici nell’ambientazione l’illuminazione e persino i colori usati alle pareti contribuiscono a creare un ambiente di straordinaria suggestione e grandiosità pur nelle dimensioni in realtà molto contenute L'attuale Palazzo Liviano sorge sopra le fondamenta di quella che era l'antica Reggia dei Carraresi cioè la residenza dei signori di Padova la cui costruzione fu avviata nel 1338 sotto Ubertino da Carrara Il vasto complesso signorile era racchiuso da mura duecentesche che comprendevano gli edifici del Duomo via Dante (all'epoca denominata Strada Maggiore) oggi rimane intatta solo la Loggia carrarese attuale sede dell'Accademia Galileiana: le piante degli edifici antichi situati in questa zona non corrispondono a quelle delle strutture che vediamo oggi poiché sono state più volte demolite o ristrutturate Nel 1933 per volontà del rettore Carlo Anti (1889-1961) viene bandito il concorso per la nuova sede della facoltà di Lettere e Filosofia: su scala regionale non porta a nessun esito; nel 1934 la selezione viene ampliata su scala nazionale e il 12 marzo risulta vincitore l'architetto milanese Gio Ponti (1891-1979) I lavori che vedono all'opera Gio Ponti per l'erezione del Liviano hanno inizio nel 1937 quando il palazzo viene costruito seguendo le forme dello stile razionalista rispecchiando fedelmente le richieste del bando: non “l’imitazione di stili passati ma una semplice ed equilibrata espressione d’arte moderna (…) ma ricevere decoro dalle linee e dal materiale degli elementi decorativi strettamente indispensabili” Il cantiere dura fino al 1943 e viene dedicato allo storico latino Tito Livio Oltre ad occuparsi della costruzione architettonica Gio Ponti partecipa insieme ad Anti come membro della commissione giudicante i progetti dell'affresco che doveva andare a decorare l'atrio del palazzo per una superficie totale di 250 metri quadri L'architetto è anche il coordinatore dei lavori che verranno eseguiti all'interno e suoi sono dunque i progetti per le panche collocate all'ingresso il rettore Carlo Anti si impegna anche per promuovere la realizzazione della decorazione interna e nel 1937 viene bandito un concorso per l'esecuzione dell'affresco dell'androne Il Rettore è parte della commissione insieme allo storico dell'arte Giuseppe Fiocco e a Gio Ponti il quale avrebbe voluto affidare l'incarico direttamente a Massimo Campigli Il soggetto che viene deciso da Anti è legato all'archeologia e inteso a celebrare la figura di Tito Livio e la continuità della cultura romana nella moderna attraverso l'esaltazione di simboli di vita e poesia I pittori invitati a partecipare alla gara sono tra i cinque più grandi esponenti del gruppo Novecento italiano: Massimo Campigli ognuno dei quali deve presentare un bozzetto in scala 1:20 Achille Funi non risponde all'invito e Ubaldo Oppi viene giudicato fuori concorso per aver presentato fuori tempo massimo il suo lavoro; nell'aprile 1938 si riunisce per la prima volta la giuria e durante la seconda seduta viene scelto come vincitore Massimo Campigli I bozzetti del concorso sono ancora oggi conservati dall’Ateneo ed esposti in uno degli ambienti di Palazzo del Bo a cavallo tra il 1939 ed il 1940 per un periodo di circa cinque mesi Il dipinto si svolge a partire dalla parete di fronte l'ingresso e si sviluppa fino alla parete contigua di destra e va letto tenendo conto anche della sua complessiva disposizione su più livelli se si sale la prima rampa ci si trova di fronte ai ritratti di Carlo Anti (il secondo da sinistra dell’architetto Gio Ponti (colto nell'atto di indicare i lavori al rettore) e del pittore Massimo Campigli (mentre mescola i colori per l'affresco) accompagnati dalla seconda moglie di questi Il gruppo di personaggi poggia i piedi sopra un basamento formato da pezzi di statue classicheggianti e alle loro spalle si nota un pilastro sormontato da un capitello ionico: questi simboli dell'Antichità e dell'Archeologia sorreggono emblematicamente i tre uomini La scena successiva vede nel registro superiore una schiera di uomini vestiti in abiti contemporanei che osserva il lavoro di tre operai intenti a erigere una colonna istoriata Sotto di loro si scorge un personaggio sdraiato che tiene in mano un foglio e una penna: simboleggia pertanto la figura di un poeta e a lui sono vicini quattro bambini i quali giocano con un elaborato capitello corinzio che rappresentano l'immersione nella Classicità in maniera spontanea e ingenua poggia ancora una volta i piedi sopra un altro livello ovvero una massa di corpi di eroi e guerrieri L'idea che il Passato sia il fondamento su cui si innestano il Presente e il Futuro è stata condotta e realizzata Spostandosi al centro della parete si trova quello che resta di un edificio classico (di cui rimangono in piedi i fusti spezzati di colonne) e che viene a dividere la narrazione sulla sinistra dalla scena che si trova sulla destra Quest'ultima è composta da due livelli: su quello superiore Campigli affresca Tito Livio mentre fa lezione ad una classe di studenti universitari abbigliata secondo la moda degli anni Trenta ma che scrive su antiche tavolette di cera Nel registro inferiore sono invece dipinti degli archeologi al lavoro mentre scoprono i tesori archeologici sotto terra mentre molti altri ancora rimangono nascosti La sequenza rappresenta dunque il lavoro intellettuale e questi due gruppi sono inseriti in contesti ricchi di testimonianze storiche e archeologiche illustrando in questo caso dei gruppi di operai al lavoro: nel livello superiore alcuni sono intenti ad erigere delle colonne di cemento che poggiano su segmenti di colonne antiche; più in basso un altro gruppo di lavoratori è colto con i picconi in mano Campigli fa scoprire il mondo archeologico agli operai e non agli archeologici e due uomini calatisi nel sottosuolo sono gli scopritori del tesoro sotterraneo Nel 1942 l’atrio del Liviano si arricchisce di un nuovo capolavoro: l’occasione è il bimillenario della nascita di Tito Livio Mario Bellini (1863-1946) mette a disposizione dell'Ateneo padovano la somma necessaria per la realizzazione di una statua da collocare nell'atrio del palazzo Per l'opera viene chiamato il più grande scultore dell'epoca tre anni dopo la conclusione del grande affresco L'artista aveva inizialmente pensato di realizzare un gruppo scultoreo comprendente diversi personaggi: nel bozzetto lo scultore aveva progettato Tito Livio con Romolo e Augusto e la personificazione della Repubblica Lo scultore realizza poi un secondo bozzetto dal quale si può vedere come egli abbia deciso di eliminare tutti i personaggi ad eccezione del solo Tito Livio che rispetto alla statua effettivamente realizzata è disposto seduto Il Tito Livio che è oggi visibile nell'atrio è dunque il frutto di diversi ripensamenti compiuti nel tempo da Martini che arriva infine a rappresentare il grande storico chinato “un bambino che si inginocchia e scrive per tutta la vita” deve il suo nome a un ciclo di affreschi con uomini famosi della storia antica che ne decora le pareti In origine era uno dei principali ambienti di rappresentanza della Reggia Carrarese parte di un più ampio e articolato sistema decorativo che comprendeva la Sala Thebarum evidentemente ispirata alla Tebaide di Stazio e ancora le Sale di “Camillo” e di “Lucrezia” il cui committente viene identificato con il principe Francesco il Vecchio da Carrara L’elaborazione del programma figurativo spettò a Francesco Petrarca che stava in quegli anni lavorando al De viris illustribus una serie di biografie di antichi uomini famosi il ciclo ad affresco celebrava 36 personaggi storici 5 dell’Impero e 3 presenze esterne al mondo romano (Alessandro Magno per esaltare il valore dei condottieri cui si opposero attribuita ad Altichiero e Ottaviano da Brescia tra il 1379 e il 1388 vennero eseguiti sul lato occidentale della Sala anche i ritratti dello stesso Petrarca (l’unico rimasto del ciclo originale se pur ampiamente rimaneggiato) e del suo stretto collaboratore Lombardo della Seta cui spettò il completamento dell’opera letteraria la Sala dei Giganti fu restaurata nell’ambito di un più ampio intervento di ristrutturazione che interessò il complesso della Reggia Carrarese trasformata sotto il dominio veneziano nel palazzo del Capitanio sede dell’autorità preposta al comando militare di Padova dalla Serenissima Repubblica di Venezia per volontà del capitano di Padova Girolamo Corner la sala venne ampliata alzata e dotata di un nuovo ciclo di affreschi L’opera pittorica spetta a Domenico Campagnola e artisti della scuola locale fra i quali sicuramente Stefano dell’Arzere e probabilmente Gualtiero Padovano; è stata ipotizzata inoltre la partecipazione di Giuseppe Porta Salviati i quali portarono un sensibile rinnovamento nella resa spaziale dei corpi Responsabile del programma iconografico fu questa volta il collezionista ed esperto d’antichità Annibale Maggi da Bassano mentre l’erudito umanista Giovanni Cavazza curò la stesura dei testi degli elogia trascritti dal calligrafo Francesco Pociviano detto il Moro La nuova decorazione si sviluppa lungo le due pareti maggiori con una finta partitura architettonica scandita da colonne su un alto podio coronata da architrave e da un fregio continuo con figure allegoriche (personificazioni di virtù e divinità del mito classico) Lo spazio compreso entro ogni intercolumnio risulta articolato in più registri sovrapposti: nella zona inferiore compaiono le tabulae che recano iscritti gli elogia; al di sopra si vedono i monocromi che raffigurano le imprese dei Giganti in finto bassorilievo; nel registro principale si alternano i viri illustres lungo un arco di tempo che va dalla fondazione di Roma agli albori del Rinascimento: sulle pareti maggiori 44 uomini di governo da Romolo a Carlo Magno (i monarchi di età regia e imperiale risultano isolati all’interno di nicchie i personaggi di età repubblicana stanno a gruppi di due o tre su sfondo aperto); sulle pareti minori 6 poeti e letterati padovani Il programma figurativo si presta a una lettura per livelli ma con una netta preponderanza del tema politico: è evidente la celebrazione della Serenissima Repubblica di Venezia che afferma il proprio dominio quale apportatore di benessere e prosperità grazie all’esercizio del “buon governo” Implicito è quindi l’intento di omaggiare Carlo V d’Asburgo ma non secondaria è anche l’apertura nei confronti dell’ambiente aristocratico e intellettuale padovano di cui vengono celebrate le radici classiche e l’antica tradizione in un contesto storico che vide sancita la funzione dello Studio universitario come supremo polo culturale del territorio veneto Alla vita dell’Università di Padova la Sala dei Giganti è stata sempre legata: già dieci anni dopo la sua realizzazione vi si organizzavano feste da ballo per gli studenti come si legge nelle Vite di Giorgio Vasari (1550): «la sala degl’imperadori romani dove nel tempo di carnovale vanno gli scolari a danzare» A lungo adibita a sede delle Biblioteca Universitaria negli anni Trenta del secolo scorso la Sala è stata annessa alla nuova sede della Facoltà di Lettere e Filosofia realizzata ad opera di Gio Ponti (1934-1939) Come in un’ideale macchina del tempo le collezioni del museo raccontano di personaggi e vicende che fanno parte della lunga storia degli studi antichistici e riflettono i mutamenti che hanno caratterizzato la nascita e la strutturazione della disciplina archeologica a Padova in parallelo a quanto avveniva nel resto d’Europa l’estrema eterogeneità delle collezioni rende possibile molti altri percorsi di visita del museo per quanto riguarda le classi di materiali conservati e la relativa cronologia Ciascun nucleo ha infatti caratteristiche e composizioni differenti che rispecchiano gusti epoche ed anche opportunità di acquisizione estremamente diversificate successivamente ricondotte all’utilizzo didattico e di ricerca Una parte delle collezioni tuttavia ha avuto una genesi differente radunata appositamente per la didattica della scultura antica rivolta ai futuri archeologi come pure i materiali da scavo Nell’insieme una raccolta molto eterogenea che si è scelto di esporre mantenendo integri nella loro composizione originaria i nuclei della collezione Mantova Benavides e della gipsoteca e suddividendo invece in più sale le collezioni archeologiche e didattiche La cinquecentesca collezione di Marco Mantova Benavides in Padova fu una raccolta nella quale elementi naturalistici manufatti artistici e reperti archeologici erano esposti senza soluzione di continuità ma fu anche Luogo delle Muse dove l’artista moderno come pure gli umanisti del tempo potevano studiare l’antico e trarne ispirazione per le proprie creazioni Una scelta di questi oggetti fu acquistata da Antonio Vallisneri senior medico e naturalista emiliano professore allo Studio Padovano dall'anno 1700 Successivamente il Museo Vallisneriano fu donato all'Università di Padova nel 1733 dal figlio Antonio Vallisneri iunior e divenne una istituzione pubblica Da questo nucleo onnicomprensivo progressivamente si differenziarono molti degli attuali musei universitari tra cui appunto il Gabinetto di Numismatica e Antichità l'attuale Museo di Scienze archeologiche e d'Arte Nella sala dedicata alla collezione benavidiana l’esposizione privilegia alcuni filoni collezionistici presenti nell’originaria raccolta quali il ritratto antico e all’antica accanto a calchi e modelli di artisti contemporanei al collezionista Marco (sec.XVI) tra cui Bartolomeo Ammannati e Alessandro Vittoria L’esposizione inizia proprio con opere dei tre artisti sopra nominati: il modello della Cariatide o Allegoria dell’Architettura di Alessandro Vittoria quello dell’Allegoria della Sapienza di Bartolomeo Ammannati e la Testa del Gattamelata gesso derivante dal modello di fusione del grande monumento equestre donatelliano presente in Padova nel sagrato della basilica di Sant’Antonio all’interno di un pregiato ed unico esemplare di una scanzia veneta (libreria a giorno) attribuita al sec XVI e proveniente dalla collezione originaria si trovano piccole produzioni di botteghe venete e lombarde marmi e bozzetti assieme a piccoli marmi antichi è invece esposto in una nuova vetrina che riprende la modularità di quella storica I personaggi che vi ritroviamo raffigurati sono quelli dell’antichità romana Molti di essi li ritroviamo affrescati nella contigua Sala dei Giganti a riprova della circolarità di utilizzo delle suggestioni iconografiche dall’antico L’esposizione termina con la scultura antica che annovera tra i manufatti più interessanti una statuetta votiva di Athena e una buona copia antica in marmo dell'Eros che allenta l'arco un’opera originale di Lisippo (338-335 a.C.) andata perduta Le dodici salette centrali del museo espongono collezioni molto eterogenee e in molti casi prive di contesto perché derivanti da raccolte di tipo collezionistico e non da scavi regolari Nel nuovo allestimento i materiali sono stati pertanto riaggregati per insiemi culturali e cronologici che potessero fornire un quadro generale per ogni ambito culturale documentato: Una delle salette ospita infine l’archivio e il catalogo informatizzato Per quanto riguarda i reperti da collezione si segnalano la storica collezione Neumann e un lotto di materiali dalla collezione Gorga che hanno arricchito il museo di ceramiche magnogreche Recente (2006) è invece la donazione della collezione dei coniugi Michelangelo Merlin e Oplinia Hieke che hanno destinato all’Università la loro raccolta privata di antichità La collezione comprende 138 oggetti tra vasi greci Ai reperti più significativi della collezione sono state dedicate tre salette rispettivamente la sala n.3 per la ceramica geometrica apula; la sala n.4 per i vasi greci e la sala n.6 per i reperti vascolari ma anche le monete e la coroplastica di area magnogreca di questa collezione ha consentito di riallestire completamente queste tre sale con reperti decisamente importanti e significativi sia dal punto di vista didattico che scientifico Per quanto riguarda invece i materiali pre-protostorici e romani della collezione sono stati inseriti nei percorsi espositivi preesistenti Non mancano tuttavia reperti e collezioni da scavo Si segnalano in particolare tre steli da Padova e suburbio alcuni reperti emersi dagli scavi dei cantieri edilizi di Bo e Liviano negli anni ’30 del Novecento e una campionatura di tombe scavate negli anni ‘70 nella necropoli veneta del Piovego Dal 2013 è allestita un’esposizione permanente dedicata agli scavi dell’Università di Padova nell’oasi del Fayum L’istituzione della gipsoteca si deve a Gherardo Ghirardini che nell’autunno del 1899 fu chiamato alla cattedra di archeologia a Padova dove rimase sino al 1907 l’impegno maggiore per il potenziamento della gipsoteca calcolabile tra il 60% e il 70% della consistenza finale I soggetti prevalenti dei calchi acquisiti nel primo ventennio del Novecento sono sculture classiche dai musei di Roma Firenze ma anche da collezioni venete (Museo Archeologico di Venezia) Sono presenti anche calchi di sculture e rilievi dal Partenone fidiaco perlopiù acquisiti tramite ateliers fiorentini (Lelli) Rimandano invece ad opere provenienti da campagne di scavo la presenza del gesso dell’Hermes da Olimpia (calco berlinese acquisito tramite il Museo Civico di Bologna) e di 10 calchi di notissimi reperti minoici da Creta (eseguiti sull’isola da matrici formate sugli originali e donati da Massimiliano Ongaro) con l’arrivo a Padova nel 1922 di Carlo Anti comprendendo sia altre sculture classiche sia calchi derivanti da differenti tipologie di reperti quali le monete (in totale 149) e i materiali preistorici (34) Nell’ambito della costruzione della nuova sede del museo all’ultimo piano del nuovo edificio per la Facoltà di Lettere e Filosofia la gipsoteca fu ambientata dal progettista in una vasta sala organizzata intorno ad una riproposizione in chiave razionalista dell’atrio di una casa romana e di un emiciclo Solo nel dopoguerra la gipsoteca venne terminata e vennero eseguiti alcuni restauri tuttavia con il passare del tempo fu sempre meno utilizzata L'ultima importante acquisizione di opere si ebbe nel 1980 quando giunse in museo un deposito di 11 calchi dal Museo Correr di Venezia dovendosi procedere ad urgenti lavori edilizi e di sicurezza in tutto il museo si è colta l’occasione per riallestire anche il settore della gipsoteca ripristinando l’originario progetto di Gio Ponti e completandolo con un nuovo allestimento delle opere Il nuovo progetto espositivo della gipsoteca si è posto da un lato in ideale continuità con le scelte museografiche e museologiche degli anni ’30 dall’altro ha dovuto contemperare ad esse le necessità di un’esposizione moderna e scientificamente aggiornata delle opere A tal fine il percorso è stato organizzato per ambiti cronologici e scuole rilievi e statue a tutto tondo prima esposti separatamente La ritrovata armonia degli spazi pontiani ha consentito infine di conferire al percorso generale una maggiore flessibilità e la possibilità Tra le recenti acquisizioni del museo vi è una collezione di campioni di marmi bianchi e colorati usati in età classica sia per statuaria sia per decorazione architettonica già professore ordinario di Petrografia applicata dello IUAV di Venezia e direttore del L.A.M.A (laboratorio di analisi dei marmi antichi) i materiali direttamente dalle cave antiche o in cave moderne situate nelle aree di quelle antiche I campioni provengono da una cinquantina di cave distribuite lungo tutto l’arco del Mediterraneo (Asia Minore Grecia) e vi sono comprese rocce molto varie per origine e composizione chimica: non solo metamorfiche ma anche magmatiche e sedimentarie si intende qualsiasi roccia suscettibile di diventare lucida mediante levigatura il termine di marmo è usato secondo la sua accezione antica e non con il significato strettamente scientifico che gli è stato attribuito in petrografia Durante il periodo imperiale a Roma era altissimo l’interesse per i marmi policromi ed ogni provincia forniva il suo contributo in questo settore del mercato “di lusso” Nei periodi successivi gli stessi marmi vennero reimpiegati per la costruzione di nuovi edifici saccheggiando quelli classici Le articolate vicissitudini storiche e le carenze scientifiche nell’individuazione dei litotipi hanno portato ad una gran varietà e imprecisione nella nomenclatura con il risultato di avere nomi diversi per lo stesso marmo e talvolta anche il contrario È facilmente immaginabile la confusione che ne deriva e l’utilità per archeologi restauratori e studiosi in genere di poter disporre di una collezione di esemplari di riferimento significativi e classificati è talvolta sufficiente il semplice esame macroscopico facilitato dalla possibilità di confronto con il campione La collezione occupa il lato sud della gipsoteca ed ha trovato la sua sistemazione ottimale all’interno di una parete attrezzata che svolge la doppia funzione di vetrina espositiva e separatore tra l’area della gipsoteca con i suoi suggestivi chiaroscuri creati da una luce radente sempre indiretta e un luminoso corridoio di servizio che corre lungo il lato sud Le visite alla Sala dei Giganti e al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte sono possibili ogni primo sabato del mese al prezzo speciale di 8 euro a persona (biglietto famiglia 18 euro): i biglietti sono acquistabili online o presso la biglietteria di Palazzo del Bo È possibile usufruire gratuitamente dell’audioguida accessibile tramite QRcode Centro Prenotazioni: 049 827 3939 - tour@unipd.it (tutti i giorni Biglietteria di Palazzo del Bo (situata nel corridoio di passaggio tra i due Cortili): Biglietteria on line: https://www.midaticket.it/eventi/palazzo-liviano-universita-di-padova/ A Palazzo Liviano non è disponibile il servizio di biglietteria Visita guidata individuale 5 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): su prenotazione per i turni a partenza fissa Visita guidata individuale famiglia 10 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): su prenotazione per i turni a partenza fissa per un nucleo di 2 adulti con massimo 3 ragazze/i under 18 (ogni ulteriore componente paga 5 euro) Visita guidata gruppi misti 80 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): turni su prenotazione contattando il centro prenotazioni (costo da 1 a 30 partecipanti) Visita guidata gruppi scuola e universitari non UniPd 70 euro (oltre al prezzo del biglietto di ingresso): turni su prenotazione contattando il centro prenotazioni (costo da 1 a 30 partecipanti) Visite guidate gruppi UniPd 60 euro: ospiti o gruppi di dipartimento o partecipanti a convegni UniPd che richiedono turni a loro dedicati (massimo 30 partecipanti) con azzeramento del biglietto di ingresso Cagnano (32′ st Manzi); Palumbo (13′ st Panico) Sounas; D’Ausilio (23′ st Rocca); Lescano Protagonisti della giornata saranno alcuni detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi” coinvolti nell’iniziativa grazie alla collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza e all’impegno condiviso per la costruzione di percorsi di responsabilizzazione e inclusione sabato 3 maggio, Padova sarà una delle tredici città italiane coinvolte nell’iniziativa nazionale promossa da Plastic Free Onlus e Seconda Chance che vedrà impegnati fianco a fianco detenuti in permesso premio e volontari nella pulizia del territorio l’appuntamento sarà in viale Gino Cappello a Padova Protagonisti della giornata saranno alcuni detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi”, coinvolti nell’iniziativa grazie alla collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza e all’impegno condiviso per la costruzione di percorsi di responsabilizzazione e inclusione L’attività ambientale sarà coordinata da Federica Maratini e Anna Luisa Zanettin con il supporto di Seconda Chance, associazione che si occupa del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti l’iniziativa potrà contare sulla collaborazione di AcegasApsAmga L’evento rappresenta un’azione simbolica e concreta al tempo stesso che unisce il rispetto per la natura alla possibilità di riscatto personale per chi ha commesso errori in passato Dichiara Flavia Filippi, presidente e fondatrice dell’associazione: «Seconda Chance è sempre più un punto di riferimento per la popolazione carceraria che cerca una via per reinserirsi. Non si tratta solo di uscire per un paio d’ore a pulire Queste giornate sono vere e proprie esperienze di comunità: si lavora insieme si condivide un momento di libertà e di umanità prima di rientrare in carcere È il primo anno in cui collaborano così tanti istituti penitenziari e questo ci rende orgogliosi: oggi abbiamo una rete attiva in tutta Italia e oltre 520 offerte di lavoro già attivate per i nostri beneficiari». Un modello inclusivo che si sposa perfettamente con la missione di Plastic Free come spiega il suo direttore generale Lorenzo Zitignani: «Abbiamo costruito questa sinergia su un principio semplice: l’associazionismo deve essere aperto a tutti Le nostre giornate di raccolta ambientale vogliono sensibilizzare ma anche offrire opportunità di riscatto e di gratitudine Perché per cambiare il mondo serve il contributo di tutti Il Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio ha salutato il Sovrintendente Tecnico della Polizia Di Stato Iginia Bovo ha frequentato il corso presso la Scuola Allievi Agenti di Genova ed è stata assegnata alla Polizia Postale di Milano Dal 1991 al 2016 ha operato presso la Zona Telecomunicazioni di Padova dove si è occupata della gestione amministrativa del personale e della logistica tecnica Dal 2016 ha prestato servizio presso l’Ufficio Licenze della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza e presso l’Ufficio del Personale della Questura di Padova seguendo i corsi di formazione e le procedure concorsuali il Sovrintendente Bovo ha rappresentato con orgoglio una tradizione familiare fortemente legata alle Forze dell’Ordine il marito e i due figli hanno indossato tutti una divisa Il Questore e tutta l’Amministrazione della Polizia di Stato di Padova esprimono il loro sincero ringraziamento al Sovrintendente Tecnico Iginia Bovo per il servizio reso con dedizione e professionalità L’associazione Arka organizza le visite guidate all’Orto Botanico dell’Università di Padova che si svolgeranno domenica 11 maggio alle ore 10:15 ed alle ore 15:15 Ogni visita sarà condotta da esperta guida naturalistico-ambientale accreditata all’Università di Padova La durata della visita sarà di circa 1 ora e 30 minuti Attualmente sono visitabili l’Orto Botanico rinascimentale le Serre Ottocentesche ed il nuovo Museo Botanico Momentaneamente le serre del Giardino della Biodiversità sono chiuse al pubblico a causa di lavori di manutenzione straordinaria La quota di partecipazione alla visita guidata comprende sia il biglietto d’ingresso che il contributo per il servizio guida Essa varia con l’età come segue: Il numero di partecipanti ammessi per ogni turno è limitato a 30 persone quindi le iscrizioni chiuderanno al raggiungimento di tale numero Pertanto per partecipare l’iscrizione è obbligatoria contattate il numero 377-8407205 (oppure il numero 347-2103368) inviando un messaggio di richiesta con i seguenti dettagli: nome e cognome di chi prenota Vi sarà inviato un messaggio di risposta Le iscrizioni terminano alle ore 19 del giorno precedente alla visita guidata https://www.facebook.com/associazionearka/ https://assoarka.it/ L’associazione Arka organizza la visita guidata all’Orto Botanico dell’Università di Padova che si svolgerà sabato 10 maggio alle ore 16.15 La visita sarà condotta da esperta guida naturalistico-ambientale accreditata dall’Università di Padova