Si è chiusa sul punteggio di 40 a 24 la prima semifinale promozione tra Frascati e Rugby Parabiago Women Le  ragazze hanno affrontato una squadra ben organizzata e determinata disputando una partita intensa e combattuta fino al fischio finale ma la sfida resta apertissima: grazie alle quattro mete segnate in trasferta La semifinale di ritorno sarà tutta da vivere e le Rugby Parabiago Women sono pronte a dare anima e cuore per ribaltare il risultato «È stata senza dubbio la partita più impegnativa della stagione – racconta il team manager Riccardo Bono – Abbiamo incontrato un Frascati molto motivato che ha saputo giocare sui propri punti di forza Alcuni momenti della gara hanno girato a favore delle nostre avversarie contribuendo a un risultato finale che appare più ampio rispetto all’andamento reale della partita A suonare la carica è anche il capitano Stefania Rosini che guarda con fiducia alla gara di ritorno:«È stata una partita molto combattuta dall’inizio alla fine con entrambe le squadre che hanno dato il massimo Roma ha trovato forse prima di noi la giusta concentrazione Ma non ci siamo abbattute: abbiamo reagito e messo in campo il nostro gioco con determinazione sono stati sfruttati con grande lucidità dalle avversarie Ora dobbiamo resettare la testa e ripartire con ancora più motivazione: abbiamo una settimana di allenamenti davanti e sono certa che ritroveremo la concentrazione necessaria per ribaltare il risultato.» L’appuntamento per tutti i tifosi è per domenica 11 maggio alle ore 15:30 sul campo di Rho La squadra cadetta chiude con una vittoria: 33-15 contro Velate Con una bella prestazione e una vittoria per 33 a 15 sul Velate si conclude positivamente la stagione della nostra squadra cadetta nel campionato di Serie C che ha visto i nostri ragazzi protagonisti per tutti gli 80 minuti regalando soddisfazione allo staff tecnico ma anche un pizzico di rammarico per quanto poteva essere fatto di più durante l’anno «Questa partita contava poco ai fini della classifica – commenta il coach Cristian Agresta – ma volevamo chiudere la stagione con il giusto spirito soprattutto dopo alcune prestazioni meno convincenti Ai ragazzi è stato chiesto di dare il massimo ma cercando di esprimere la miglior prestazione possibile che ha generato palloni di qualità anche in attacco L’attitudine è stata quella giusta e la partita ha preso una direzione ben precisa già entro la prima frazione ma siamo riusciti a far giocare tutti i ragazzi che ha onorato il campo: è stata una partita corretta pulita e per larghi tratti davvero piacevole da seguire avremmo potuto fare qualcosa di più anche in classifica Ora ci concediamo una settimana di riposo e poi inizieremo a lavorare per raggiungere quegli obiettivi che quest’anno ci sono solo sfuggiti.» Accedi o registrati per commentare questo articolo L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema Non sei registrato? Clicca qui Hai dimenticato la password? Clicca qui Due anni fa l’allora presidente del Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini impressionata dai grossi numeri che giungevano dalle statistiche sulle donne colpite dal tumore al seno si è rimboccata le maniche e con l’aiuto ed il sostegno morale di tutto il Club quello del Comune e della Farmacia comunale oltre all’inventiva di alcuni soci in particolare si è giunti ad organizzare un nuovo service intitolato “Noi con Voi contro il tumore al seno” Sappiamo tutti che le idee sulla carta vano sempre bene ma nella realtà hanno bisogno di braccia e gambe su cui viaggiare ed ecco che si è trovato un fantastico professionista il dottor Giorgio Carnevali coadiuvato da una gentile “infermiera” la signora Giancarla l’Assessore ai servizi sociali Elisa Lonati le dottoresse della farmacia comunale capitanate dalla dott.ssa Federica Morlacchi e alcune socie del Club come la stessa Ambrogina con Antonella Adriana ……ed altre ancora che come dice chiaramente la locandina per ben due anni ogni quindici giorni al sabato mattina si sono messi in gioco per fare le visite nell’ambulatorio comunale prospiciente la farmacia in base all’elenco compilato durante i giorni precedenti accompagnando con un sorriso e tanto affetto le donne che venivano per essere visitate Il compito dei Lions consiste molto spesso nel prendere in esame un problema e cercare di coinvolgere le Autorità locali per risolverlo ma in questo caso ciò non bastava ed allora ci si è rivolti a Lions Club International Foundation che attraverso un contributo speciale i cd CDG ha permesso di sostenere le spese assicurative del progetto: grazie all’aiuto avuto dall’Officer Distrettuale Gabriele Necchi che non ha risparmiato suggerimenti ed aiuti concreti presso la Foundation Dalla Presidenza di Ambrogina Pravettoni passando per quella di Carmelo di Fede si arriva oggi con la Presidenza di Francesco Munafò a concludere il service che ha prodotto ben più di 500 visite ed ha fatto prevenzione in moltissimi casi; se parecchie donne non hanno dovuto ricorrere al chirurgo è grazie al fatto che il Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini si è impegnato a diffondere il service con tutti i mezzi possibili giungendo persino ad esportarlo anche a Legnano il Lions Guida del Club Franco Rossi ha consegnato l’Attestato di Apprezzamento al Dottor Carnevali già premiato con Melvn Jones ed un foulard del centenario Lions a Giancarla nonché le rose alle dottoresse come piccoli segni di un ringraziamento senza limiti Il lavoro dei Lions e del LC Parabiago Giuseppe Maggiolini in particolare non finisce qui comunque perché è già partito un altro nuovo service che riguarda la ludopatia e che è in attività I primi risultati dicono che ancora una volta si è messo il dito in una grande piaga ed il Club farà di tutto contando sempre sull’aiuto delle Autorità Locali e del Sert per cercare di continuare il proprio intervento al fine di far capire a tutti che quando il gioco si fa tossico bisogna avere il coraggio di smettere e rivolgersi allo sportello di ascolto contro la ludopatia in funzione presso Villa Corvini a Parabiago HOME | LA REDAZIONE Busto Arsizio (Varese) – Nuove accuse per la “Mantide di Parabiago” la 49enne imputata in quanto regista dell’omicidio del compagno Fabio Ravasio travolto da un’auto mentre era in biciletta il 9 agosto 2024 a Parabiago ha reso spontanee dichiarazioni nel corso del processo in corso presso la Corte d’Assise di Busto Arsizio Ha ammesso di essere stato inizialmente coinvolto nell’organizzazione del delitto ma di essersi tirato indietro all’ultimo momento legato sentimentalmente alla figlia di Pereira ha confermato che il piano per uccidere Ravasio accusava Ravasio di maltrattamenti e temeva che una separazione avrebbe compromesso i suoi interessi economici stimato in 3 milioni di euro tra immobili e attività commerciali Lavezzo doveva bloccare il traffico con il suo furgone sulla provinciale 149 dando il segnale a Igor Benedito (figlio di Adilma) e Marcello Trifone (marito di Adilma) per investire Ravasio con una Opel Corsa nera Adilma lo avrebbe poi contattato per spostarsi temporaneamente Lavezzo ha spiegato di aver scelto di non eseguire il compito credendo che ciò avrebbe fermato l’omicidio come confermato dai segni sull’Opel post-incidente che lo hanno lasciato “con il sangue gelato” Lavezzo ha inoltre riferito ai giudici di aver sentito Adilma e Massimo Ferretti pianificare l’omicidio nel bar di quest’ultimo Ferretti avrebbe detto: “Dopo di lui toccherà alla vecchia” contraria al progetto di Adilma di acquistare una cascina per un rifugio per animali Lavezzo in aula si è rammaricato per non aver allertato le forze dell’ordine pur non avendo agito direttamente: “Avrei dovuto denunciare” soprannominata “Mantide” per il sospetto di aver eliminato partner precedenti è al centro di un intricato intreccio relazionale fu ucciso in Brasile a colpi di pistola; il secondo morì in circostanze misteriose nel 2011 Il movente dell’omicidio di Ravasio sarebbe stato il controllo del suo patrimonio dipingeva Ravasio come violento per giustificare il delitto Adilma avrebbe manipolato i complici con promesse di denaro e immobili potrebbe includere la testimonianza di Adilma “POP Il Giornale Popolare” è una testata giornalistica edita da Emmepiedizioni P.Iva 10746390151 registrata in data 3 luglio 2019 con atto n°147 presso il Registro della Stampa del Tribunale di Milano Redazione via Roma 28A – 20057 Assago Milanofiori (Milano) – Telefono: +39.0283533405 r.a – E-mail: info@ilgiornalepopolare.it – Pec: edizioniemmepi@pecimprese.it Managedserver.it Depositphotos Adilma che parlando di Fabio Ravasio dice che «lo deve fare fuori» Massimo Ferretti – all’epoca suo amante – che pronuncia frasi come “Un giorno vedrete me guidare la BMW” riferendosi alla macchina di Ravasio oppure “Dopo di lui toccherà anche alla vecchia” continuano a parlare davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio gli imputati a processo insieme ad Adilma Pereira Carneiro ucciso lo scorso 9 agosto in un agguato orchestrato in modo da far credere che l’uomo fosse stato investito da un pirata della strada poi datosi alla fuga Lunedì 5 maggio a scegliere di rendere spontanee dichiarazioni davanti alla Corte presieduta da Giuseppe Fazio (a latere Marco Montanari) è stato Fabio Lavezzo compagno di una delle figlie della “mantide” che il giorno in cui la vita di Fabio Ravasio è finita sull’asfalto della provinciale tra Busto Garolfo e Parabiago avrebbe dovuto dare il via al piano omicidiario fingendo un’inversione di marcia con il suo furgone manifestò astio anche nei confronti dei suoi genitori i quali a suo dire stavano ostacolando l’acquisto di una cascina a San Lorenzo di Parabiago dove voleva trasferirsi con tutti i figli e realizzare una pensione-ricovero per animali – ha raccontato in aula Lavezzo - Mi sembravano inizialmente frasi senza senso e mi è capitato di chiederle per quale motivo non lo lasciasse Ma la risposta di Adilma era che avendo affari insieme ed essendo soci non avrebbe mai accettato la fine della loro relazione» «In altri momenti ho sentito anche Ferretti al bar dire frasi tipo “Un giorno vedrete me guidare la BMW” riferendosi alla macchina di Ravasio – ha aggiunto - lasciando intendere che ci fosse da parte sua l’intenzione non solo di sostituirsi a Fabio Ravasio nel rapporto con Adilma ma anche quella di eliminare la signora Trentarossi (la madre di Fabio Ravasio di investirlo simulando un incidente stradale» Poi la ricostruzione di quel maledetto 9 agosto quando a poche ore dall’omicidio Lavezzo viene coinvolto nel piano della “mantide” e della sua banda a dare il segnale del passaggio in bici di Ravasio di posizionarsi sulle panchine dei giardinetti davanti al cimitero di Casorezzo e a me assegnò il compito specifico di mettermi con il furgone sulla curva in direzione di Parabiago: al passaggio di Ravasio in bicicletta avrei dovuto fingere di fare un’inversione di marcia con il mio furgone allo scopo di bloccare il traffico La manovra sarebbe servita da segnale per Igor Benedito e Marcello Trifone che erano appostati a bordo della Opel Corsa che dalla loro posizione avrebbero potuto chiaramente vedere della mia manovra» Su quella curva Fabio Lavezzo effettivamente ci si posizionerà con il suo furgone dopo essere stato raggiunto da Adilma Pereira Carneiro che lo invitava a tornare più tardi «per non destare sospetti» secondo quanto riferito in aula se ne andrà e non vi farà più ritorno «Allontanandomi e non dando il segnale del passaggio di Fabio Ravasio in bicicletta ero convinto di poter evitare che venisse investito» ha spiegato davanti alla Corte d’Assise lui stesso scoprirà poche ore dopo entrando nel cortile della casa di via delle Orchidee e vedendo «la Opel Corsa con il tetto e i vetri sfondati» «In quel momento mi si gelò il sangue e mi resi conto che Fabio Ravasio era stato comunque investito malgrado il mio tentativo di evitare l’azione – ha ricordato l’imputato - Con il senno di poi ho compreso che non solo mi dovevo allontanare dalla posizione che mi era stata assegnata ma avrei dovuto anche allertare le forze dell’ordine Purtroppo non l’ho fatto e me ne dispiaccio» imputato: 'Volevano uccidere anche la madre'2' di letturaAARiduciIngrandisciBUSTO ARSIZIO (VARESE) 05 MAG - "Sono stato coinvolto nell'organizzazione dell'omicidio il 9 agosto 2024 giorno in cui Fabio Ravasio fu ucciso" ha reso spontanee dichiarazioni nel processo davanti alla Corte d'Assise di Busto Arsizio (Varese) che lo vede imputato con altre 7 persone per l'assassinio di Fabio Ravasio investito mentre era in bicicletta il 9 agosto 2024 a Parabiago (Milano) Per l'accusa il piano per uccidere Ravasio fu organizzato da Adilma Pereira Carneiro nota come la 'Mantide di Parabiago' Lavezzo ha sostenuto che "Adilma accusava Ravasio di maltrattarla disse di non volerlo lasciare sia per ragioni economiche sia perché lui non avrebbe accettato una separazione" Lavezzo - che è il compagno della figlia di Pereira - ha dichiarato di aver sentito parlare la 49enne e Massimo Ferretti ultimo amante della donna e titolare del bar di Parabiago frequentato da quasi tutti i coinvolti nella vicenda "Avrebbero simulato un incidente stradale" "Sentii Ferretti dire dopo di lui toccherà anche alla vecchia Sentii che la signora si opponeva al progetto di Adilma di comprare una cascina per trasformarla in un rifugio per animali e andarci a vivere" Lavezzo ha infine detto di non aver svolto il "compito per il quale ero stato coinvolto Avrei dovuto fare una manovra con il mio furgone e bloccare il traffico dando contemporaneamente il segnale a Igor (Benedito marito della donna) di partire con la Opel per investire Ravasio Fui raggiunto da Adilma che mi disse di spostarmi dalla mia postazione per non dare nell'occhio e tornare più tardi" Lavezzo ha concluso dicendo di non essere tornato: "Volontariamente scelsi di non svolgere il compito che mi fu assegnato Credendo così che Ravasio non sarebbe stato ucciso Quando ho visto la Opel con i segni dell'investimento mi si è gelato il sangue Igor e Marcello lo avevano fatto lo stesso Quando mi contattarono per coinvolgermi avrei dovuto allertare le forze dell'ordine Riproduzione riservata © Giornale di Brescia Condividi l'articoloIscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato Disattiva il tuo AdBlockerLa pubblicità è fondamentale per sostenere il nostro lavoro e permetterci di offrirti un giornalismo di qualità Ti invitiamo a disattivare il blocco pubblicitario per continuare a navigare su Giornale di Brescia e supportare il nostro impegno L'adattamento totale o parziale e la riproduzione con qualsiasi mezzo elettronico in funzione della conseguente diffusione online quotidiano di informazione registrato al Tribunale di Brescia al n° 07/1948 in data 30 novembre 1948 E’ in funzione dallo scorso 28 aprile il nuovo sito istituzionale del Comune di Parabiago rinnovato secondo uno dei progetti finanziati con i fondi del PNRR “Si chiede ai cittadini di avere un po’ di pazienza se non tutte le informazioni sono ancora ottimizzate e si avvisa che alcuni link del sito precedente condivisi sui social istituzionali con la certezza che dopo qualche disagio iniziale il sito sarà ben funzionante per offrire ai cittadini un servizio di accessibilità e informazione sempre più puntuale CONTATTI   redazione@settenews.itinfo@settenews.it UFFICIO COMMERCIALE   info@pubblidelta.net Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici La scelta può essere modificata in qualsiasi momento Quando visiti un sito Web è possibile che vengano archiviate o recuperate informazioni e salvate nella cache del tuo Browser A rompersi è stato un contatore di metano sul balcone al secondo piano di una palazzina a Parabiago Qui sono arrivati i Vigili del fuoco di Legnano che hanno spento l’incendio e svolto le verifiche del caso per capire le cause che hanno causato la piccola deflagrazione Lo scoppio per fortuna  non ha provocato danni importanti o ferite La squadra del distaccamento legnanese ha e messo in sicurezza il contatore rotto e il balcone Nel contempo a Legnano in via Pastrengo è stata registrata una fuga di gas Sono stati chiusi alcuni impianti per la messa in sicurezza In questo caso sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco volontari di Inveruno Vigili del Fuoco in via Pastrengo a Legnano per una fuga di gas Taglio del nastro a Parabiago per il nuovo murale realizzato sulla facciata della biblioteca verso il Parco Crivelli ultimo tassello di un percorso che ha visto la riqualificazione oltre che della biblioteca stessa – grazie anche ai fondi stanziati da Regione Lombardia – anche del polmone verde circostante Il murale è dedicato a “One Piece” un giovane pirata sognatore che da piccolo ha involontariamente mangiato un frutto del diavolo diventando così un uomo di gomma con la capacità di allungarsi e deformarsi a piacimento: nel manga Rufy si mette in mare e riunisce intorno a sé una ciurma con l’obiettivo di diventare il re dei pirati e di ritrovare il leggendario tesoro One Piece nascosto secondo le leggende da Gol D.Roger sull’isola di Raftel alla fine della Rotta Maggiore «L’obiettivo di questo murale è innanzitutto quello di portare a conclusione la riqualificazione di questo spazio sia della biblioteca a livello esterno che del parco giochi – ha spiegato il sindaco Raffaele Cucchi insieme all’assessore alla partita Dario Quieti Abbiamo poi pensato di attrezzare questa facciata della biblioteca con qualcosa che fosse destinato ai ragazzi: l’idea è stata quella di realizzare un murale che avvicinasse i più giovani permettendogli anche interagire e confrontandoci con i ragazzi abbiamo pensato di dedicare il murale a One Piece manga molto letto e seguito dai nostri giovani e in particolar modo al protagonista Monkey Rufy un ragazzo di gomma ritratto mentre “cattura” il visitatore In questo modo il murale diventa “instagrammabile”» L’opera ha richiesto all’incirca una settimana di lavoro e porta la firma di Cosimo Caiffa tra i più apprezzati street artist italiani che ha a Nerviano – dove si è trasferito dopo un’infanzia a Gallipoli e un’adolescenza in Germania – la sua Hall of Fame «È nato tutto da un’idea studiata con il sindaco – ha spiegato Cheone al momento del taglio del nastro - Volevamo un’opera con cui le persone potessero interagire e quest’angolo si prestava bene: lo abbiamo sfruttato proprio per farci “entrare” le persone Di solito realizzo innesti in PVC o con altri materiali è la prima volta che mi capita che mi capita di lavorare su una parte in muratura» che domenica 6 aprile tornerà al 1339 grazie alla Giornata medievale organizzata dalla Pro Loco al Parco Crivelli e alla rievocazione storica della battaglia che andrà in scena nel parco di Villa Corvini con la regia dell’associazione Parabiago Medievale insieme all’associazione culturale El Bigatt e a Legnanum Medievalis Un doppio appuntamento tutto dedicato alla storia che tornerà a colorare la città dopo aver portato negli anni scorsi migliaia di persone Il parco Crivelli e via Sant’Antonio dalle 10 in poi si immergeranno nella storia con la sfilata dei figuranti e l’apertura del villaggio medievale dove i visitatori verranno accolti da lanaia speziale e persino mendicante e fattucchiera oltre a nobili e tanti popolani con ceste di ortaggi Insieme ad arti e mestieri nel villaggio ci sarà spazio anche per una locanda per rifocillarsi una birreria artigianale medievale con sidro idromele e vino speziato e una griglieria per il pranzo vero e proprio Durante la mattinata verrà inoltre inaugurato il murale realizzato dallo street artist Cheone sui muri della biblioteca di via Brisa Alla giornata di festa organizzata dalla Pro Loco parteciperanno gli Sbandieratori di Legnano la compagnia teatrale “Dove osano le aquile” un gruppo di lettura che leggerà brani dal Paradiso di Dante suonatori di arpa classica e artigiani del ferro e del legno Ogni realtà avrà – novità di quest’anno – una location ad hoc che potrà utilizzare per tutta la giornata senza più limitarsi ad una breve esibizione nonostante la scelta di «non enfatizzare la battaglia di Parabiago – come spiega la presidente Donatella Pozzati - sia stata cruenta e abbia sparso sangue e morti» dando invece spazio alla «vita quotidiana nell’anno della battaglia» Quest’anno a far rivivere la battaglia sarà una partita a scacchi a personaggi viventi su una scacchiera gigante dove ogni pedina sarà impersonata dagli studenti delle scuole cittadine fino all’apparizione di Sant’Ambrogio tra le nuvole che decreterà mentre a lato della grande scacchiera andrà in scena la partita giocata da Lodrisio e Luchino Visconti Anche il parco Corvini si colorerà di Medioevo fin dalle prime ore della mattinata con la quarta rievocazione storica della Battaglia di Parabiago professionisti di diversi settori sono saliti in cattedra per una lezione di orientamento scolastico e professionale organizzata dal Lions Club Parabiago Host nell’ambito del “Service di visibilità 2024-2025” rivolto ai giovani I relatori che hanno condiviso il proprio percorso scolastico e professionale: il dott ex alunno del Liceo Cavalleri di Parabiago e laureato in Biologia applicata alla nutrizione e in Farmacia ad indirizzo nutrizionale ha raccontato il suo cammino accademico e professionale parlando anche della specializzazione in Iridologia e Naturopatia; Andreea Corina Cerevat ha parlato della sua esperienza formativa e lavorativa accompagnata dal titolare dell’azienda in cui lavora; Paolo Monteverdi ha illustrato come la sua formazione lo abbia portato a sviluppare un’importante esperienza nel settore artigiano È seguito l’intervento appassionato di Fulvio Raffanini chef e titolare da 25 anni del ristorante “La Corte Lombarda” di Cerro Maggiore Il cuoco ha descritto il suo percorso di crescita professionale nel campo della ristorazione attuale Branch Manager presso Manpower Italia (sede di Magenta) ha poi parlato del suo ruolo nel settore delle agenzie per il lavoro e del percorso che lo ha condotto fino a quella posizione partendo dal Liceo Cavalleri e dagli studi in Economia e Management all’Università dell’Insubria DJ di Radio R101 e frontman della band legnanese Finley ha chiuso l’incontro raccontando la sua esperienza tra scuola e carriera musicale offrendo agli studenti spunti di riflessione sulla vita da artista e sull’impegno richiesto per raggiungere il successo nel mondo dell’intrattenimento.L’ incontro è stato molto apprezzato dagli studenti che hanno avuto modo di ascoltare testimonianze dirette da parte di professionisti con esperienze eterogenee Le finali di Coppa Conference, disputate a Thiene, hanno incoronato Parabiago e Villorba, rispettivamente vincitrici della Coppa Serie A e della Coppa Serie A Elite Femminile dopo due partite dal tenore diverso. Nella prima, Parabiago ha gestito e ha portato a casa una vittoria con il risultato di 35-10, dopo aver concluso sul 20-5 la prima frazione. Vittoria all’ultimo respiro invece per le campionesse d’Italia in carica di Villorba, che la spuntano con il risultato di 31-26 IBAN: IT08Y0100503309000000010122 Inserisci i dati per creare una nuova utenza. La password deve contenere almeno 8 caratteri. Inserisci la password per accedere al tuo account Clicca sul link che trovi nella mail per reimpostare una nuova password. AccediCosa sappiamo di Giulia Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐚 𝐏𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢𝐚𝐠𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐥𝐢𝐥𝐥𝐚 𝐚 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐥’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 Vi aspettiamo tutti all’impianto sportivo “𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨” di via Guglielmo Marconi a 𝐏𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢𝐚𝐠𝐨 La tua pubblicità sul giornaleRichiedi informazioni il barista Massimo Ferretti torna a casa: “Voglio lavorare e lasciarmi tutto alle spalle”L’uomo fra gli imputati per l’omicidio di Fabio Ravasio Si trova ai domiciliari con braccialetto elettronicoFabio Ravasio e Adilma Pereira Carneiro 19 marzo 2025 – Dopo mesi dietro le sbarre Massimo Ferretti ha lasciato il carcere di Busto Arsizio ed è tornato a casa agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico "È stato felice di riabbracciare i suoi figli Ferretti è uno degli imputati nel processo per l’omicidio di Fabio Ravasio il parabiaghese travolto e ucciso mentre rincasava in bicicletta sarebbe stato orchestrato dalla compagna Adilma Pereira Carneiro Nell’ultima udienza, Ferretti ha sconvolto l’aula con una confessione dettagliata: gli incontri nel suo bar in cui veniva pianificato l’agguato, le informazioni fornite sulla vittima e il sopralluogo nel punto scelto per l’omicidio. “Vuole lavorare, cercare il conforto della giustizia riparativa e lasciarsi tutto alle spalle”, ha aggiunto il legale. Separatosi dalla moglie, Ferretti ha ammesso di essere stato irretito in una spirale di rituali, sacrifici e manipolazioni psicologiche, soggiogato da un "attaccamento morboso" per Adilma. Intanto, la perizia psichiatrica su Marcello Trifone, marito della donna, ha fatto slittare l’inizio del dibattimento al 14 aprile. Ma l’attesa è tutta per il 7 aprile, quando Mirko Piazza, presunto palo, e Fabio Oliva, il meccanico che avrebbe sistemato l’auto-killer, rilasceranno dichiarazioni spontanee. Anche loro, come Ferretti, sembrano intenzionati a prendere le distanze da quella che il barista ha definito una “mantide”, capace di trascinare uomini fragili in un disegno di morte. Soccorritori del 118 in via Resegone a Parabiago per un incidente tra auto accaduto alle 12 di oggi Un impatto rilevato dalla Polizia Locale all’altezza di via Cevedale In totale sono state tre le persone soccorse da due ambulanze e dall’automedica: una donna di 25 anni Nessuno di loro avrebbe riportato gravi ferite Gli agenti del Comando oltre agli accertamenti del caso hanno gestito la viabilità che ha subito alcuni rallentamenti durante le operazioni di soccorso che domenica 6 aprile è tornata al 1339 grazie alla Giornata medievale organizzata dalla Pro Loco al Parco Crivelli e alla rievocazione storica della battaglia di Parabiago andata in scena nel parco di Villa Corvini con la regia dell’associazione Parabiago Medievale insieme all’associazione culturale El Bigatt e a Legnanum Medievalis Un doppio appuntamento tutto dedicato alla storia che è tornato a colorare la città e ha fatto come da copione il pienone di visitatori Il parco Crivelli dalle 10 in poi si è immerso nella storia con la sfilata dei figuranti e l’apertura del villaggio medievale dove i visitatori sono stati accolti da lanaia Alla giornata di festa organizzata dalla Pro Loco hanno partecipato gli Sbandieratori di Legnano la compagnia teatrale “Dove osano le aquile” un gruppo di lettura che ha letto brani dal Paradiso di Dante Spazio ovviamente anche alla storia: quest’anno a far rivivere la battaglia è stata una partita a scacchi a personaggi viventi su una scacchiera gigante dove ogni pedina è stata impersonata dagli studenti delle scuole cittadine mentre a lato della grande scacchiera andava in scena la partita giocata da Lodrisio e Luchino Visconti Anche il parco di Villa Corvini si è colorato di Medioevo fin dalle prime ore della mattinata con l’allestimento del campo medievale e le esibizioni della Scuola campanaria Chiostro di Voltorre dei Musici e Sbandieratori Città di Avigliana Accanto all’accampamento medievale – inaugurato alla presenza delle autorità cittadine e del sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti - giochi per i più piccoli e i ragazzi e stand a tema Senza dimenticare lo spazio centrale riservato alle cronache della battaglia tanto con le letture quanto con le esibizioni estemporanee delle compagnie di armati in alcune schermaglie fino alla rievocazione storica della battaglia vera e propria che ha chiuso la giornata Nel 1332 Azzone Visconti prese il potere a Milano fu costretto a fuggire e dopo un percorso tortuoso finì a Verona che continuamente si contendeva i territori con Milano e propose a Mastino II della Scala una vendetta contro Milano dopo che l’anno prima Verona era stata sconfitta ed espugnata di quasi tutti i suoi territori Lodrisio Visconti conosceva così bene il territorio che riuscì a portare l’esercito veronese fino alle porte di Milano senza essere scoperto dalle sentinelle: arrivato a Cernusco la devastò per poi ripiegare nel Seprio per rifornirsi Milano in quei giorni si riorganizzò: Azzone Visconti richiamò l’esercito schierato a Brescia e chiamò gli alleati e dei mercenari dalla Svizzera che la sera del 20 febbraio 1339 devastarono Legnano pensando che vi fosse ancora nascosto il tesoro del Barbarossa La sera stessa arrivò da Milano il primo contingente per bloccare Lodrisio: le avanguardie milanesi vennero sconfitte il mattino dopo che aveva gran parte dell’esercito stanziata a Nerviano avanzò quindi verso Parabiago: il suo esercito e quello di Lodrisio si confrontarono sostanzialmente alla pari I milanesi si persero d’animo e scapparono ma a Rho c’erano le retroguardie che affrontarono ancora l’esercito di Lodrisio a Parabiago Nella terza ondata della battaglia pochi soldati rispetto alla massa dell’esercito di Lodrisio riuscirono a prevalere: negli anni successivi si pensò fosse intervenuto Sant’Ambrogio a cavallo fustigandoli Stanno per avviarsi le operazioni di abbattimento di edifici e alberi per la realizzazione del quarto binario Si tratta di interventi che sono stati preceduti dai lavori di bonifica dell’area interessata durante i quali è stato trovato anche un ordigno bellico era stato rinvenuto tra via Vittorio Veneto/Isola Maddalena in Pregnana e nell’area recintata di via Pregnana dove sorgerà il futuro parcheggio nord della stazione Nel contempo è stata completata la demolizione del locale ferroviario adibito a spogliatoio nell’area dell’ex-deposito merci e del parcheggio biciclette coperto ed è in corso la bonifica ordigni esplosivi nell’area dell’ex deposito merci in stazione A fare il punto della situazione il sindaco di Vanzago Lorenzo Musante I lavori in piazza XXV Aprile procederanno con la demolizione del ex-bar della stazione e dei servizi igienici Intervento che si dovrebbe svolgere nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 aprile approfittando della prevista interruzione del servizio ferroviario per alcuni lavori sulla linea ferroviaria dalle 22:30 di sabato 5 aprile alle 5:00 del lunedì 7 aprile «In attesa di ricevere ulteriori elementi e conferme – precisa il sindaco - la prevista assenza di treni dal sabato sera e per tutta la domenica consentirà di lavorare in sicurezza senza creare interferenze con gli utenti del servizio ferroviario; a demolizione avvenuta da lunedì 7 aprile l’area sarà delimitata per garantire l’incolumità dei pendolari e garantire comunque l’accesso ai treni in sicurezza Il Comune di Vanzago è in attesa di ricevere dall’appaltatore la richiesta di occupazione di spazi in piazza XXV Aprile e in via G Castelli necessari per realizzare la demolizione dei due edifici succitati al fine di definire insieme all’impresa il modo migliore per realizzare l’intervento con il minimo impatto per per la cittadinanza in particolare per i residenti in via Castelli e per gli edifici che affacciano su piazza XXV Aprile e per gli utenti del servizio ferroviario nella giornata di sabato» Il primo cittadino ha poi ricordato che il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi ha avviato la gara per i lavori di costruzione del nuovo tracciato del Canale Secondario del Villoresi – Derivatore Valle Olona nei comuni di Pogliano Milanese Vanzago e Pregnana Milanese che dovrebbero partire nel settembre 2025 e terminare nell’aprile 2026 a cui seguirà il lavoro di potenziamento del terziario verso l’area di Valdarenne Accanto al figlio Igor Benedito, 25 anni, che avrebbe materialmente guidato l’Opel Corsa nera killer, c’era Marcello Trifone, 51 anni, marito di Adilma e figura ritenuta “completamente in balia della donna”, come aveva scritto il gip. Il suo ruolo, secondo la ricostruzione giudiziaria, era quello di supporto e controllo: pronto a intervenire se qualcosa fosse andato storto.  Le indagini della Guardia di Finanza di Pavia interessano la riqualificazione dell’immobile confiscato alla mafia in corso Sempione a San Vittore finanziati con fondi PNRR sulla base di un bando pubblico gestito da Città Metropolitana Nel contempo sono in corso accertamenti sui subappaltati affidati negli anni 2022 2023 e 2024 per la manutenzione di strade a Parabiago sono i sindaci dei due Comuni: Marzo Zerboni primo cittadino sanvittorese e Raffaele Cucchi di Parabiago L’operazione in questione vede il coinvolgimento di 7 imprenditori pubblici amministratori e responsabili di uffici pubblici frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dello Stato  Nel mirino un imprenditore con sede ad Alessandria il quale grazie alla connivenza dei pubblici ufficiali indagati ha ottenuto l’affidamento di numerose commesse pubbliche in diversi Comuni in violazione di plurimi reati contro la Pubblica Amministrazione «L’indagine è in una fase preliminare tanto è vero che la Guardia di Finanza ha acquisito documenti che riguardano un subappalto per l’affidamento della ristrutturazione di un immobile sito in Corso Sempione e confiscato alla mafia – afferma il sindaco Marco Zerboni - Si tratta di un progetto in corso di realizzazione finanziato con fondi PNRR sulla base di un bando pubblico gestito da Città Metropolitana nel 2022 e nel 2023 e successivamente subappaltato messi a disposizione della Guardia di Finanza affinché l’indagine possa proseguire il suo iter» Ad intervenire anche il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi: «Sulla vicenda al Comune di Parabiago sono stati richiesti copia di fascicoli relativi a due aziende che riguardano casi di appalti subappaltati affidati negli anni 2022 Si tratta di affidamenti che non rientrano nei finanziamenti riguardanti i fondi del PNRR Appalti e corruzione: indagate 7 persone accertamenti anche a San Vittore Olona e Parabiago AccediLa piccola 5th Avenue Fabio Oliva ha raccontato in aula di essere stato coinvolto inconsapevolmente nel piano: “Non sapevo nulla fino a quando non venni chiamato per riparare la Opel Mi dissero che sarebbe servita per ammazzare il compagno di Adilma ricollegai la batteria e sostituii un fanale che mi portò Adilma stessa” Oliva venne avvisato da Ferretti che Ravasio era in ospedale in codice rosso mentii al pubblico ministero Ciro Caramore durante l’interrogatorio Per questo chiedo scusa e mi assumo le mie responsabilità Voglio chiedere perdono ai genitori di Ravasio” hanno parlato di un ruolo marginale del loro assistito definendolo estraneo all’organizzazione dell’omicidio una religione brasiliana con riti di magia nera Circa 90 studentesse e studenti del Liceo Cavallieri di Parabiago del liceo Tito Livio e dell’Iti Bazzi entrambe le scuole superiori di secondo grado di Milano hanno preso parte alle prove pratiche conclusive del progetto “La Protezione Civile incontra le scuole” un momento di formazione e apprendimento dei valori della Protezione Civile Le classi coinvolte hanno già svolto e superato il corso base di formazione a distanza e si sono cimentate oggi con la realizzazione di attività di protezione civile come uso di manichette a secco primo soccorso e uso dei nodi di sicurezza con il coordinamento di Enti del Terzo Settore di Busto Garolfo il SEO di Bollate e Interarma e Io non rischio di Parabiago si replicherà nel cortile del Liceo Quasimodo di Magenta dove due classi di circa 50 ragazze e ragazzi prenderanno parte alle prove pratiche del progetto con il coordinamento di 4 Enti storici del terzo Settore storici come quelli di Bareggio Il progetto è stato realizzato dal Comitato Coordinamento Volontari della Protezione Civile in collaborazione con la Città metropolitana di Milano e ha visto la partecipazione di una ventina di scuole che hanno firmato finora la convenzione I corsi prevedono diversi moduli per conoscere le strutture operative nazionali del sistema di Protezione Civile la gestione dell’emergenza e le specializzazioni del volontario AGGIORNAMENTO: La scuola è stata regolarmente riaperta venerdì 4 aprile per la comunità scolastica dell’Istituto Maggiolini di Parabiago ignoti sono entrati nell’edificio di via Spagliardi e hanno svuotato gli estintori imbrattando con la polvere bianca d’estinzione l’ingresso e diversi ambienti interni allertati dal sistema di allarme in collegamento con Città Metropolitana La dirigente scolastica Donatella Capobianco esprime tutto il suo rammarico: «Questa mattina il personale scolastico ha trovato i corridoi dei piani e una decina di aule ricoperti dalla polvere degli estintori Abbiamo fatto una rapida perlustrazione per capire se fosse possibile far entrare gli studenti con il rischio di sporcare ulteriormente le aule e provocare scivolamenti Fortunatamente non ci sono stati allagamenti; abbiamo comunque deciso di tenere chiusa la scuola ma non ci faremo abbattere da questa vicenda vogliamo dimostrare che il Maggiolini è una scuola viva» A scuola si sta lavorando intensamente per consentire la riapertura della scuola già a partire da domani ma si attenderà la conclusione completa delle operazioni di bonifica prima di emettere una circolare ufficiale Parabiago (Milano), 29 aprile 2025 – Rapinato della collanina che aveva al collo sul treno che da Milano portava a Varese, ha inseguito il ladro sul convoglio, lo ha bloccato prima della successiva stazione e infine lo ha fatto arrestare. L’episodio ha avuto come teatro il treno che nella prima serata di venerdì scorso, 25 aprile, come di consueto metteva in comunicazione il capoluogo con i Comuni dell’Altomilanese e della provincia di Varese. “Vittima” prescelta del ladro un vigile del fuoco in servizio a Malpensa. Il rapinatore, un giovane di nazionalità egiziana di 19 anni, non ha fatto altro che tradurre in pratica un vero e proprio clichè utilizzato dai giovani rapinatori su questa tratta: individuato un passeggero con una catenina d’oro al collo, si è avvicinato e dopo aver strappato - non senza difficoltà -  i pochi grammi di metallo prezioso ha provato a darsi alla fuga. Il giovane deve però aver calcolato male le sue mosse perché il treno non era ancora arrivato alla successiva fermata e soprattutto perché il vigile del fuoco non si è certo dato per vinto e lo ha inseguito vagone dopo vagone. Raggiunto il rapinatore e bloccato, l’uomo ha avvertito le forze dell’ordine e i carabinieri si sono fatti trovare alla successiva fermata. Alla stazione di Parabiago, infatti, i militari sono saliti sul treno e hanno arrestato il 19enne per rapina impropria. Parabiago, 4 aprile 2025 – Ancora un grave episodio ai danni dell’Istituto Maggiolini di Parabiago. Dopo gli atti vandalici già denunciati nei giorni scorsi, la scuola è stata nuovamente colpita nella notte tra giovedì e venerdì: ignoti si sono introdotti all’interno dell’edificio e hanno provocato un nuovo allagamento, danneggiando ulteriormente i locali posti al terzo piano dell'edificio che rimane interdetto.  L’allarme è scattato nelle prime ore del mattino, quando il personale scolastico ha trovato i corridoi e alcune aule allagate, costringendo la dirigenza a sospendere ancora una volta le attività didattiche al terzo piano. Il gesto, chiaramente premeditato, appare come una replica del precedente raid vandalico avvenuto appena 24 ore prima, su cui sono già in corso indagini da parte delle forze dell’ordine. Il danno non è solo materiale, ma colpisce direttamente la comunità scolastica, già provata dall’interruzione delle lezioni e dal senso di insicurezza.  Le indagini proseguono, con il supporto della Polizia Locale e delle forze dell’ordine territoriali, che stanno esaminando i filmati delle videocamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze utili a identificare i responsabili di questi atti che mettono in ginocchio la scuola e colpiscono l’intera comunità. La tradizionale sfilata dei carri ha invaso le strade del centro sabato 8 marzo con travestimenti musica e una pioggia di coriandoli e stelle filanti gruppi di quartiere hanno contribuito con la loro creatività la Famiglia Addams e i primitivi seguiti da tante maschere originali Giornata di festa tra maschere, carri, coriandoli e stelle filanti anche a Cerro Maggiore, dove dopo il pomeriggio di festa a Cantalupo dello scorso fine settimana è stato il capoluogo a colorarsi e travestirsi per il festeggiamenti di Carnevale. QUI LA GALLERIA FOTOGRAFICA di Attilio Mattioni MAGENTA-PARABIAGO (MILANO) – Nuova udienza del processo per l’omicidio di Fabio Ravasio e nuove dichiarazioni spontanee di imputati che puntano il dito sulla cosiddetta ‘mantide di Parabiago’ Quest’ultima avrebbe deciso il giorno del delitto con un rito magico che secondo l’accusa il 9 agosto 2024 fece da ‘palo’ durante l’omicidio camuffato da incidente stradale Piazza ha reso dichiarazioni spontanee durante l’ultima udienza del processo in corso davanti alla Corte d’assise di Busto Arsizio “Partecipai a tre incontri per organizzare l’omicidio di Ravasio Il 9 agosto è stato scelto da Adilma dopo un rituale religioso una religione brasiliana con riti di magia nera” In aula prende la parola anche Fabio Oliva Il meccanico riferisce di aver ricevuto una telefonata di Adilma nel tardo pomeriggio del 9 agosto: la brasiliana lo voleva incontrare in via delle Orchidee a Parabiago la donna gli avrebbe chiesto di riparare la sua Opel Corsa nera Oliva ricollega la batteria e ripara una delle luci posteriori Adilma ringrazia e se ne va alla guida della Opel Corsa “Non credevo che l’auto sarebbe stata usata per un omicidio – dice in aula Oliva – Non pensavo lo facessero davvero” Oliva afferma di aver saputo solo molte ore più tardi mentre si trovava nel bar di Massimo Ferretti (anche lui accusato di complicità in omicidio e scarcerato pochi giorni fa anche per aver collaborato con i magistrati) che Ravasio era stato investito e che era gravissimo in ospedale “In quel momento – ha raccontato Oliva – mi è crollato il mondo addosso” Oliva sostiene di essersi rifiutato di aiutare Adilma a far sparire la Opel Corsa Poi si rivolge con tono accorato alla Corte: “Mentre ero in carcere ho avuto modo di pensare a quello che ho fatto o avrei dovuto fare: mi sono sentito in dovere di scrivere una lettera di scuse ai genitori di Fabio” Sempre durante la detenzione sono venuto a sapere degli effettivi ruoli di tutti nell’omicidio: ho appreso degli incontri preparatori effettuati prima dell’investimento fatale ai quali io non ho mai in alcun modo partecipato Ho già formalizzato una proposta di risarcimento: so di aver sbagliato e su questo non posso fare altro che assumermi e accettare le conseguenze” secondo l’accusa incaricato da Adilma di fare da ‘palo’ pronuncia parole nette: “Ritengo doveroso assumermi la piena responsabilità per ciò che ho fatto Non posso che condannare me stesso per essere stato coinvolto in questo piano che mi ha visto partecipe forse per la mia situazione di solitudine e povertà” Piazza dice di essere stato un frequentatore assiduo del bar di Ferretti a Parabiago all’epoca amante di Adilma: “Ferretti era mio amico e mi aiutava come poteva anche se non sono riuscito a tenermi fuori dal suo piano Ogni giorno penso al male che ho contribuito a causare ai genitori di Fabio Ravasio Non so darmi pace: non mi rendevo realmente conto di cosa stesse accadendo” Poi Piazza legge una missiva indirizzata ai genitori della vittima “Sono stato letteralmente trascinato in questa storia in cui non ho avuto abbastanza forza di volontà per dire no Voglio porgere le mie scuse alla famiglia di Ravasio e a tutti quanti e spero che un giorno possano accettarle” Le dichiarazioni spontanee di Oliva e Piazza si aggiungono alle parole di Massimo Ferretti e Fabio Lavezzo avevano indicato in Adilma l’ideatrice del piano omicida Il processo riprenderà il 24 aprile con le testimonianze dei soccorritori e degli uomini delle forze dell’ordine che nella sera del 9 agosto accorsero a Parabiago sul luogo dell’investimento di Fabio Ravasio Creatività e tecnologia by: Viral Agency - Vuoi un sito Web? Copyright © 2020 L' Altomilanese - Libera Stampa. Tutti i Diritti Riservati. Riproduzione anche parziale vietata. Adilma, progressivamente, avrebbe così coinvolto Ferretti in un piano omicida, sostenendo di essere vittima di violenze da parte di Ravasio, dipinto come un vero e proprio mostro fra le pareti domestiche. “Ci raccontava che la picchiava, che quella persona era diabolica e che molestava pure i figli. Noi le dicevamo di lasciarlo, ma lei diceva di avere paura, aveva il terrore di essere picchiata e stalkerizzata”. Nel weekend scorso si è disputata l’ultima giornata della regular season dei campionati a squadre regionali e provinciali di tennistavolo e sono quindi stati emessi tutti i verdetti relativi a promozioni Di seguito il comunicato della società parabiaghese I risultati della giornata non sono stati affatto brillanti per le squadre parabiaghesi che hanno ottenuto una sola vittoria a fronte di ben tre sconfitte; invece per quanto riguarda l’esito finale dei vari campionati possiamo anticipare che il bilancio si può senz’altro ritenere positivo: le due squadre delle serie più importanti hanno guadagnato la salvezza mentre una delle due squadre della serie provinciale ha guadagnato l’accesso ai playoff per la promozione alla serie superiore l’omicidio di Ravasio fu pianificato: cosa rischiano la mantide e i suoi compliciIl giudice ha rigettato le richieste per il rito abbreviato avanzate dai rispettivi legali: il 27 gennaio prima udienzaFabio Ravasio e Adilma Pereira Carneiro Il giudice ha rigettato tutte le istanze dei rispettivi legali, affermando che la premeditazione è un elemento indiscutibile del crimine avvenuto il 9 agosto, quando una vecchia Opel travolse e uccise la vittima mentre era in bici. La richiesta, avanzata nei giorni scorsi, si è scontrata con la ferma opposizione della pubblica accusa e della parte civile. L’accoglimento avrebbe potuto escludere l’aggravante della premeditazione, ma il Gup ha condiviso la tesi del pubblico ministero e dei legali della famiglia Ravasio, spiegando come la premeditazione sia stata chiaramente provata dalle intercettazioni e dai numerosi sopralluoghi effettuati dagli imputati per pianificare l’assassinio nei minimi dettagli. Con questa decisione, il procedimento salta l’udienza preliminare e approda direttamente alla Corte d’Assise. La prima udienza è fissata per il 27 gennaio e vedrà tutti gli imputati comparire insieme, per rispondere delle accuse gravissime che li riguardano. Taglio del nastro nella storica villa Castelnuovo per la nuova aula multimediale realizzata e messa a disposizione della cooperativa COFOL di Parabiago con il sostegno della Bcc Busto Garolfo e Buguggiate e di generosi cittadini A ringraziare il Lions Club e a sottolineare il valore del gesto è stato Marco Colombo presidente della cooperativa COFOL: «Da parte di tutta la cooperativa Non è solo un’aula attrezzata: è uno spazio creativo in cui i nostri giovani potranno esprimersi Trovo davvero importante che si investa sui ragazzi: noi ci crediamo da sempre stiamo contribuendo a costruire un futuro migliore per tutti Questo è il principio che guida i nostri servizi e questo dono va esattamente in quella direzione: valorizzare accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita» Presente anche don Ronel per la benedizione Il Lions Club Parabiago Host aiuta i giovani con situazioni di disagio famigliare Ma non spiega come faceva a sapere dell’omicidioDurante le cinque ore di interrogatorio Adilma Pereira Carneiro ha continuato a negare il suo coinvolgimento nel decesso di Michele Della Malva Ma anche Maurizio Massè nega il delittoDue foto di Adilma Pereira Carneiro accusata di essere la mente dell'omicidio del compagno Fabio Ravasio travolto lo scorso agosto da un’auto a Parabiago a seguito di quello che secondo l’accusa è stato un piano diabolico architettato da lei con l’aiuto di diversi complici Massè è stato fermato sabato con l’accusa di omicidio in concorso con la donna brasiliana. La quarantanovenne non era presente mentre il coniuge moriva, ma per l’accusa era d’accordo con Massè per eliminarlo e spartirsi l’eredità. Per la procura i due avevano una relazione clandestina poi naufragata, dopo l’omicidio. Il litigio tra i due presunti amanti sarebbe nato proprio per la divisione dei soldi e dei preziosi orologi di Della Malva. Incidente in via Roma a Legnano, sei persone soccorse sentito dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti martedì 18 febbraio dopo il fermo come indiziato di delitto di sabato 15 «ha deciso di rispondere alle domande del giudice – ha spiegato la sua legale Lui si dichiara innocente rispetto alle accuse che gli sono state mosse e ha dato la sua spiegazione su tutti i fatti Cercheremo di provare la sua assoluta innocenza in tutte le sedi opportune: il mio assistito ci ha provato già oggi e non ha voluto avvalersi della facoltà di non rispondere proprio perché si dichiara assolutamente estraneo a tutti i fatti» al termine dell’interrogatorio di garanzia ha ribadito che la sera in cui la vittima ha perso la vita il 59enne non si sarebbe trovato nell’abitazione del defunto «Bisognerebbe anche capire come delle persone si ricordino il volto di qualcuno che hanno visto» sempre secondo quanto riferito dai legali dell’uomo non ci sarebbe stata alcuna relazione tra Massé e la “mantide di Parabiago” «Conosceva Adilma semplicemente in quanto moglie della vittima – ha aggiunto l’avvocato Morrone - l’aveva vista sempre e comunque insieme al marito» Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Massè avrebbe trascorso insieme a Della Malva le ultime ore di vita dell’uomo sottoposto al momento del decesso al “classico” esame tossicologico ma non ad ulteriori accertamenti che avrebbero potuto fare luce sull’eventuale somministrazione di altre sostanze con cui potrebbe essere stato in qualche modo stordito prima di fargli ingerire un sacchetto contente cocaina Il fermato secondo quanto ricostruito dall’attività investigativa avrebbe lasciato l’abitazione – dove Della Malva si trovava in permesso per accudire i figli – poco prima del decesso della vittima A confermare la sua presenza quella sera e durante la notte ci sarebbero almeno due testimonianze la “mantide” sulla scena del delitto non c’era in quei giorni assisteva in ospedale alcuni dei figli Avvisata dai figli più grandi delle condizioni in cui versava il marito ai quali aveva assicurato che avrebbe provveduto lei stessa a chiamare i soccorsi Adilma Pereira Carneiro chiamerà i soccorsi solo cinque ore dopo quando ormai per Della Malva non ci sarà più niente da fare Nel mirino della difesa del 59enne potrebbe finire anche la competenza territoriale della Procura di Busto Arsizio visto che la morte di Della Malva è avvenuta a Mesero Tutti elementi comunque ancora da valutare al momento in attesa di sapere per quale misura cautelare opterà il GIP a valle della convalida del fermo «La priorità è farlo uscire dal carcere – ha concluso la legale di Massé -: a nostro avviso non sussiste alcuna esigenza cautelare Il pericolo di fuga non esiste e nemmeno quello della reiterazione del reato: si tratta di fatti che risalgono al 2011 parlare di attualità o di concretezza delle esigenze cautelari in questo momento è veramente senza senso» l’avvocato Cristina Morrone che difende Maurizio Massé Sono state rigettate tutte e quattro le richieste di rito abbreviato avanzate dai legali di Adilma Pereira Carneiro Marcello Trifone e Fabio Oliva accusati dell’omicidio volontario premeditato di Fabio Ravasio insieme ad altri quattro complici Il giudice per l’udienza preliminare Veronica Giacoia ha comunicato oggi la sua decisione accogliendo in pieno la tesi del pubblico ministero Ciro Caramore che ha chiesto il giudizio immediato per tutti per aver organizzato e inscenato l’investimento da parte di un pirata della strada del commerciante 52enne di Parabiago Il processo in Corte d’Assise prenderà il via regolarmente il prossimo 27 gennaio in tribunale a Busto Arsizio nei confronti di tutti gli imputati Soddisfatti i legali di parte civile Barbara D’Ottavio e Francesco Arnone per i genitori di Ravasio Mario e Annamaria Trentarossi (nella foto) entrambi presenti alla lettura del dispositivo e apparsi sollevati dalla decisione In particolare Barbara D’Ottavio ha rilasciato un commento a margine dell’udienza: «Il primo ostacolo all’obiettivo di ottenere  giustizia per Fabio Ravasio è stato superato Senza la premeditazione non sarebbe stato possibile chiedere l’ergastolo» «Un passaggio puramente tecnico» – invece per il legale Edoardo Rossi che difende la donna La pericolosità e la capacità manipolatoria della mantide di Parabiago non è affatto scemata nonostante i mesi trascorsi in carcere ha anche messo agli atti alcune lettere che la 49enne brasiliana ha inviato all’ex compagno di cella del marito Marcello Trifone nelle quali chiede all’uomo di cambiare difensore (cosa poi avvenuta) e di sostenere la versione secondo la quale lei sarebbe stata all’oscuro del piano per uccidere il suo compagno che ad un certo punto sembrava essersi liberato dal controllo che Adilma ha sempre avuto su di lui ha poi cercato di assecondarla lasciando il difensore Andrea Toscani e affidandosi a Manuele De Paola del foro di Milano Clicca qui per ricevere le promozioni e le ultime news del Gruppo San Donato i valori e le innovazioni che guidano i nostri ospedali Entra a far parte di un ambiente dinamico e all'avanguardia all’interno degli spazi dello Studio Radiologico "Città di Parabiago" si inaugura ufficialmente un nuovo polo sanitario nato dall’ingresso di 2 realtà di eccellenza:  lo Studio Radiologico è in grado di ampliare e potenziare ulteriormente la propria gamma di servizi sanitari rispondendo in maniera ancora più completa e mirata alle esigenze dei pazienti L'integrazione di RAF First Clinic e Studio Dermatologico Bianchi consente di offrire un'assistenza più diversificata e personalizzata mantenendo sempre al centro l'attenzione per il paziente e la qualità delle cure offerte L’apertura del punto RAF First Clinic di Parabiago rappresenta un ulteriore e importante passo avanti all’interno di un progetto di sviluppo sul territorio mirato a offrire alla comunità servizi di medicina specialistica con un particolare focus sulla prevenzione.  Tutto questo tramite l’esperienza di professionisti specializzati e un parco tecnologico di ultima generazione per diagnosi e terapie “La scelta di inaugurare proprio a Parabiago il primo RAF First Clinic al di fuori della città metropolitana di Milano e accanto a realtà consolidate come quella dello Studio Radiologico ‘Città di Parabiago’ e lo Studio Dermatologico Bianchi nasce dall’ascolto delle esigenze del territorio e dalle richieste della comunità locale nell’ambito della salute Il nostro obiettivo è quello di offrire ai cittadini la possibilità di accedere a visite ed esami che rispecchino gli standard di qualità ospedaliera che il Gruppo San Donato è in grado di garantire” dichiara il dott lo Studio Radiologico ‘Città di Parabiago’ esegue ogni anno circa 146.000 prestazioni garantendo alta qualità del servizio grazie a tecnologie avanzate e personale esperto.   Amministratore Unico dello Studio Radiologico ‘Città di Parabiago’ afferma: “Oggi con orgoglio presentiamo le nuove realtà sanitarie che si affiancano allo Studio Radiologico ‘Città di Parabiago’ L’idea è nata qualche anno fa quando abbiamo deciso di ristrutturare degli spazi vuoti da concedere a chi potesse offrire all’utenza tutta una serie di servizi sanitari che lo Studio non eroga.  Così nasce la sinergia con RAF First Clinic e Studio Dermatologico Bianchi con l’obiettivo comune di incrementare le risposte al bisogno di salute dei cittadini Ciascuno spinto dall’impegno di garantire una sanità di eccellenza fornendo un accesso sempre più ampio a servizi di qualità”.   Lo Studio Dermatologico Bianchi si distingue come un centro d’eccellenza dedicato alla prevenzione e al trattamento delle patologie cutanee oltre a offrire servizi di medicina estetica.   Grazie all’esperienza pluriennale dei suoi professionisti e a un’ampia gamma di servizi il Centro si afferma come punto di riferimento per chi desidera affrontare problematiche dermatologiche o migliorare l’aspetto della propria pelle.  “Lo Studio Dermatologico Bianchi affonda le proprie radici nella città di Parabiago dove in oltre 15 anni di assidua attività diventando un punto di riferimento per la prevenzione e la cura delle malattie della pelle - commenta il dott direttore sanitario dello Studio Dermatologico Bianchi -.  all’incremento dell’organico e alla sinergia con eccellenze sanitarie quali lo Studio Radiologico ‘Città di Parabiago’ e il RAF First Clinic lo Studio Dermatologico Bianchi è oggi fiero di inaugurare la sua nuova grande sede ampliando l’offerta dermatologica e offrendo servizi sempre più all’avanguardia” la battaglia di Parabiago diventa una graphic novel È in stampa e sarà disponibile nel giro di qualche settimana “Parabellum – La battaglia di Parabiago” romanzo a fumetti edito – per ora in 2mila copie – da Ferrogallico con testi di Francesco Granito e disegni di Giuseppe Botte che ha “incassato” il patrocinio di tutti i Comuni a vario titolo coinvolti dalla battaglia che contiene anche due approfondimento dedicato alla numismatica medievale milanese e allo stemma dei Visconti è nata con la regia dell’associazione culturale Parabiago Medievalis «L’associazione è nata tre anni fa ma le basi erano state gettate già qualche anno prima – spiega il presidente Daniel Marazzini -: piano piano abbiamo messo in campo quello che sognavamo fin all’inizio per far conoscere la storia di Parabiago non solo ai parabiaghesi ma anche a chi vive al di fuori della città Abbiamo voluto dare vita alla rievocazione storica abbiamo proposto la deposizione delle corone in onore dei caduti di tutte le guerre in occasione dell’anniversario della battaglia di Parabiago e ora con questo prodotto vogliamo portare la cultura a livello di tutti» «Abbiamo lavorato a questo progetto per tre anni – aggiunge Giuliano Polito membro dell’associazione e consigliere comunale di Parabiago -: con questa graphic novel per la prima volta abbiamo un fumetto dedicato alla cultura locale Abbiamo scelto questa formula perché l’idea è quella di fare cultura per cercare di avvicinare più persone possibile alla storia locale La battaglia di Parabiago è stata un passaggio cruciale per la città la storia e la tradizione della nostra comunità cittadina Realizzare questo progetto è stato difficile e ci abbiamo messo molto tempo ma l’idea è sempre stata quella di dare vita a qualcosa che possa durare nel tempo ma anche per la storia della cultura locale» ha preso le mosse dal romanzo “Milletrecentotrentanove – Il nemico alle porte” di Francesco Granito «È stato faticoso trasformare un romanzo di oltre 600 pagine in un fumetto di 130 – sottolinea Granito membro e ideatore dell’associazione Parabiago Medievale - perché vuol dire “condensare” senza però far perdere il senso complessivo Vogliamo che questo fumetto possa nascere e crescere nei lettori di Parabiago e anche oltre i confini di Parabiago» «Raccontare la storia locale in questo modo potrebbe diventare un progetto che si estende anche ad altre realtà dando vita ad un circolo virtuoso – conclude l’editore Federico Goglio - La graphic novel avrà distribuzione nazionale: distribuire una storia locale nel circuito editoriale nazionale sarà una sfida per provare a capire quanto possa interessare al di fuori del contesto milanese» atti vandalici all’Itet Maggiolini: scuola chiusa per motivi di sicurezzaSarebbero state allagate alcune aule La dirigente manda tutti a casa in attesa degli interventi necessari per ripristinare ambienti sicuri e idonei all’attività didattica Indagine per indididuare i responsabiliUn'aula del Maggiolini la perizia sul marito-complice della mantide di Parabiago Marcello Trifone: “È capace d’intendere e di volere”La relazione depositata in Corte d’assise ritiene l’uomo “in grado di partecipare coscientemente al processo" che vede come principale imputata Adelma Pereira Carneiro accusata d’avere ucciso Fabio Ravasio assieme ad altre sette personeAdilma Pereira Carneiro è a processo per l'omicidio di Fabio Ravasio Parabiago, 22 aprile 2025 – Un tassello fondamentale si aggiunge all’inchiesta sull’omicidio di Fabio Ravasio, travolto e ucciso a Parabiago nell’agosto scorso. La perizia psichiatrica depositata nei giorni scorsi non lascia spazio a dubbi: Marcello Trifone era pienamente capace di intendere e di volere, anche nel momento in cui si trovava nell’auto insieme a Igor Benedito figlio di Adilma ed esecutore materiale dell’investimento mortale Firmata dalle esperte Laura Ghiringhelli e Marina Carla Verga la relazione spazza via ogni ipotesi di infermità mentale: "Marcello Trifone non è affetto da disturbo psichiatrico ascrivibile alla più accreditata e recente nosografia psichiatrica Il soggetto è in grado di partecipare coscientemente al processo” ex marito di Adilma e ora sotto accusa con un ruolo ritenuto determinante era perfettamente lucido quando Fabio Ravasio è stato ucciso Una valutazione clinica che pesa come un macigno sul procedimento penale confermando la piena imputabilità dell’uomo e aprendo scenari giudiziari ancora più complessi e delicati richiesta per accertare l’idoneità psichica dell’imputato diventa ora una prova chiave per il processo che dovrà fare piena luce su uno dei fatti di sangue più sconvolgenti avvenuti nel Legnanese negli ultimi anni Il processo vede imputati Adilma Pereira Carneiro amante della donna; assieme ad altre cinque persone che hanno partecipato a vario titolo al piano omicida per il quale dopo la perizia che lo ritiene capace d’intendere e di volere il processo in corso è destinato ad assumere un altro percorso; ma c’è il ruolo altrettanto cruciale di Ferretti Che davanti ai giudici ha ammesso di essere stato spettatore consapevole del delitto: “Sapevo tutto una casa è stata evacuata a causa di un incendio scoppiato alle 6.40 Un fatto accaduto in via Santarosa a Parabiago per il quale è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Legnano Al termine delle operazioni di spegnimento delle fiamme il soggiorno dell’abitazione è risultato distrutto Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita o intossicata: i residenti sono riusciti ad uscire dalla struttura appena in tempo Sul posto un’ambulanza della Croce Rossa di Legnano l’autoscala e l’autopompa di Legnano oltre che l’autopompa dei volontari di Inveruno arrivati sul posto anche con il polisoccorso Le squadre di Vigili del fuoco hanno spento le fiamme fatto uscire il fumo e messo in sicurezza l’edificio