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una vicina: "Il padre mi bussava alla parete"
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Politica per la qualità
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vicina di casa della donna di 43 anni di origine marocchina uccisa la notte scorsa dal marito
Il supermercato Coal di via Marche e il buco realizzato dai malviventi
Bucano la parete del supermercato e portano via la cassaforte
ma un dipendente nota un furgone sospetto e i ladri sono costretti a fuggire
Lì questa notte un dipendente aveva notato un furgone “sospetto” parcheggiato vicino
La polizia è intervenuta sul posto e tre persone che indossavano dei passamontagna sono fuggiti abbandonando il furgone
Era stato rubato a Macerata sempre questa notte
che i ladri avevano portato via dalla Coal
i malviventi erano entrati facendo un foro in una parete laterale
A bordo del furgone c’erano arnesi da scasso
le ferite riportate dal padre della ragazza che era a bordo del mezzo
lungo la statale 163 Amalfitana: una giovane turista si è schiantata contro una parete rocciosa
anche il padre che è rimasto ferito alle gambe e condotto al presidio di Castiglione.
In salvo due alpinisti italiani bloccati in parete a oltre 3 mila metriI due erano nella parete nord dell'Eiger in stato di leggera ipotermia.LAUTERBRUNNEN - Rega e Soccorso Alpino Svizzero ieri (sabato) hanno salvato due alpinisti dalla parete nord dell'Eiger con un verricello
I due italiani erano bloccati in parete da venerdì e
I due uomini avevano allertato la centrale operativa sabato mattina
come riferito dalla Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega) oggi (domenica)
In precedenza avevano trascorso una notte nel cosiddetto "bivacco della morte"
Questo perché non potevano proseguire la loro escursione a causa della neve fresca
Un primo tentativo di salvataggio era però fallito: il volo di ricognizione aveva dovuto essere cancellato a causa delle forti correnti d'aria
l'equipaggio è riuscito ugualmente a localizzare i due uomini nella parete
i due alpinisti sono poi scesi un po' più in basso
Ma sempre a causa della nebbia e del forte vento
anche l'ulteriore tentativo di salvataggio è stato rimandato
La Rega ha poi calato uno dei due specialisti del Soccorso Alpino Svizzero - che era a bordo dell'elicottero di salvataggio - direttamente sui due italiani
Il soccorritore e i due alpinisti sono stati poi portati in salvo con fune ed elicottero
LIVE CANTONE/SVIZZERA 2 gior Arriva l'aria polare: da quasi 30° a 10 e il cappotto è d'obbligo
LIVE GERMANIA 2 gior «Potrebbe essere l'ultima estate di pace
I russi attaccheranno l'Europa in autunno»
LIVE TORINO 3 gior «Più mi criticano e più mi trucco...»
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poi il fuggitivo si schianta contro una volante
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ma vola in Oman (producendo emissioni clamorose)
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Si è conclusa con un lieto fine l’odissea vissuta da tre alpinisti friulani rimasti bloccati sabato 3 maggio sul massiccio del Cogliàns
sono stati recuperati intorno alle 7 di domenica mattina grazie a un intervento con l’elicottero reso possibile da una breve finestra di bel tempo
La disavventura è iniziata nel tardo pomeriggio di ieri
dopo aver completato la salita lungo la via “Mazzilis Moro” fino al Pilastro della Plote
i rocciatori hanno iniziato la discesa in corda doppia
le corde si sono incastrate su uno spuntone di roccia
costringendoli a fermarsi a quota 2.400 metri
Nonostante vari tentativi di liberare le funi
la scarsa visibilità e il calare della luce hanno reso impossibile proseguire
A quel punto i tre hanno lanciato l’allarme
contattando il numero unico per le emergenze 112 alle 17.20
subito attivato dalla Sores con un tecnico del Soccorso Alpino a bordo
è stato però interrotto per le condizioni meteo sfavorevoli e la visibilità compromessa
Scartata anche l’opzione di un recupero via terra – troppo rischiosa – i soccorritori hanno deciso di mantenere il contatto radio con gli alpinisti, che si sono così preparati a trascorrere la notte all’addiaccio
I volontari del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico del Friuli Venezia Giulia
insieme alla Guardia di finanza di Tolmezzo
hanno allestito un campo base ai laghetti di Timau
Il salvataggio è avvenuto all’alba di domenica 4 maggio
quando una “finestra” di bel tempo ha permesso il decollo dell’elicottero
due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino hanno effettuato tre verricellate
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Momenti di apprensione nel pomeriggio di oggi sul massiccio del Coglians-Chianevate
dove tre alpinisti sono rimasti bloccati in parete sulla Torre Chianevate
quando è giunta una chiamata di emergenza al Numero Unico 112
impossibilitati a proseguire autonomamente ma in buone condizioni di salute
A coordinare l’operazione è stata la Sores (Sala operativa regionale emergenza sanitaria)
che ha immediatamente attivato la stazione del Soccorso Alpino di Forni Avoltri e l’elisoccorso regionale
Le squadre di soccorso si sono mobilitate tempestivamente per raggiungere il luogo
situato in un’area particolarmente impervia del gruppo montuoso
ancora in corso al momento e i soccorritori stanno lavorando per recuperare in sicurezza gli escursionisti e riportarli a valle
Parete (Caserta) – È stato presentato
presso lo stabilimento della società cooperativa agricola “Sole”
il messaggio dei vescovi italiani per la Festa dei Lavoratori
il 2 maggio la Diocesi di Aversa ha rinnovato il suo annuale momento di riflessione e preghiera dedicato al mondo del lavoro
Quest’anno è stata scelta la zona pastorale di Trentola-Casaluce
Accompagnato dal vicedirettore dell’Ufficio Problemi Sociali e Lavoro
il vescovo Angelo Spinillo ha incontrato i lavoratori e la filiera della cooperativa agricola
In compagnia del direttore Pietro Paolo Ciardiello e del presidente Antonio Maione
monsignor Spinillo ha visitato le linee produttive dello stabilimento di via della Repubblica
per poi unirsi ai lavoratori in un momento di riflessione sul tema del lavoro
il Vescovo di Aversa ha presentato il messaggio della Cei dal titolo “Il lavoro
un’alleanza sociale generatrice di speranza”
La mattinata si è conclusa con il tradizionale momento di preghiera “per e con” il mondo del lavoro
animato dagli stessi dipendenti della cooperativa
«Quello che ci salva – ha dichiarato il vescovo Spinillo – è l’andare d’accordo
come testimoniato da questa esperienza di lavoro che va avanti dal 1962
Essere collaboratori della vita di tutti dà al lavoro un senso profondo
e ci rende protagonisti del cammino dell’umanità»
Alla cerimonia sono intervenuti l’Amministrazione comunale di Parete
e i parroci di Parete don Antonio Rosario Raimondo e padre Gennaro Farano
Presenti anche numerosi esponenti della comunità ecclesiale e del mondo del volontariato: il vicario foraneo di Trentola-Casaluce don Giuseppe Marino
il responsabile diocesano di “A Piccoli Passi”
il direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso
il presidente del Circolo Acli di Aversa e i referenti dei Circoli Laudato Si’ Aversa “Vanvitelli” e “Gratis Accepistis”
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testimonianze ricordi e aneddoti in più giorni durante l’edizione del Trento Film Festival 2025
I riflettori sono stati puntati sulla parete d’argento grazie alla regia di Luca Calvi
ha coordinato in occasione della kermesse trentina progetti editoriali
approfondimenti e serate di intrattenimento densi di aneddoti e storie
come quella del 1 maggio al Teatro Sociale
Prima di questa hanno avuto luogo le presentazioni dei due libri recentemente tradotti e pubblicati a sua cura
Uno è La Marmolada il Pesce e altre storie di Igor Koller per le edizioni Antiga
autore della prima salita della Via attraverso il Pesce aperta dal 2 al 4 agosto 1981 da ventottenne assieme al conterraneo diciassettenne Jindrich Šustr
racconta cinquant’anni di passione dello scalatore per la compatta muraglia calcarea sulla quale a partire dal 1973 ha aperto una quindicina di vie
Koller ha strappato anche qualche sorriso quando ha raccontato al pubblico presente in Piazza del Duomo
delle “babbucce della nonna” usate nelle prime scalate in Marmolada o della “grande acqua bum bum” (sic!) il temporale preso in parete del quale era stato avvisato dal gestore del Rifugio Falier
proprio durante una giornata di brutto tempo trascorsa assieme a tavola al Falier il primo agosto 2021
in occasione del quarantennale della via.
Il secondo volume presentato al festival dedicato alla Marmolada è il lungamente atteso (e sudato) Parete Sud
pubblicato a novembre 2024 per l’editore Corbaccio e in poco tempo ristampato
che è frutto dell’amicizia tra il tirolese Hansjörg Auer
autore dell’incredibile free solo sul Pesce realizzato il 29 aprile 2007
il fratello minore Vitus e anche l’architetto di Termeno Marlene Roner e il presidente del Cai Alto Adige Carlo Alberto Zanella grazie ai quali la famiglia Auer ha potuto riprendere i diritti sulla traduzione del libro uscito in tedesco nel 2019
Cariche di sincerità le testimonianze dal vivo dei genitori di Auer
che hanno ricordato di quando il figlio era rientrato dalla free solo in Marmolada: il padre non era riuscito a complimentarsi con lui
mentre la madre Traudi ha ricordato di come avesse avuto sempre profonda fiducia nelle capacità del figlio di valutare il suo essere all’altezza di un progetto
Vitus Auer ha raccontato l’apertura della via Bruderliebe (letteralmente “amore fraterno”)
la linea di 800 metri di 8b/8b+ di difficoltà individuata e aperta da Hansjörg assieme a lui nel 2011 nel cuore della parete sul Dorso dell’Elefante
tra le linee di 40 anni per il Falier e Verena Vinus
facendo trasparire il profondo legame di affetto
stima e condivisione con il fratello fuoriclasse scomparso
Sia Koller e Vitus sono stati tra i protagonisti/testimoni della lunga serata (una maratona di tre ore di durata) dal titolo Marmolada parete Sud: la Regina
che si è svolta sul palco del Teatro Sociale
con la conduzione di Luca Calvi e di Tatiana Bertera
che si sono alternati nel coinvolgere ad uno ad uno i protagonisti della parabola alpinistica della parete
Un’antologia ricca di aneddoti e testimonianze che ha visto salire sul palco
dopo il ricordo della prima storica salita del 1901 di Beatrice Tomasson con le guide della Valle di Primiero Michele Bettega e Bortolo Zagonel
un selezionato numero di alpinisti che ne hanno scritto la storia
Il roveretano Maurizio Giordani è stato più volte chiamato a ricordare sia episodi di storia alpinistica della parete
quelli accaduti tra gli anni Trenta e Settanta con i suoi protagonisti
più di cinquanta sono infatti i nuovi itinerari che portano il suo nome nei decenni
oltre a vantare prime solitarie e invernali di assoluto rilievo
Alessandro Gogna ha testimoniato la nascita della direttissima alla Marmolada di Rocca (27 -28 agosto 1970)
aperta assieme a tre compagni tutti in servizio alle Fiamme Oro di Moena
oggi famoso come “via Gogna” ma il cui vero nome
scanzonato e divertente (molto apprezzato dal pubblico) il racconto di Maurizio “Manolo” Zanolla
durante la prima ripetizione del “Pesce” nel 1984
fu mandato avanti a superare suo malgrado uno dei passaggi chiave trovandosi a venti metri dall’ultima sicurezza
dopo aver perso il martello mal agganciato all’imbrago
affidandosi ad un cliff per potersi calare al buio verso i compagni
che lo attendevano infreddoliti in sosta al lume di candela
È stata ricordata la tragedia del crollo del seracco sulla parete Nord ed è stato innestato a sorpresa un annuncio ufficiale della prossima edizione dei Piolets d’Or
che per la seconda volta si terrà a San Martino di Castrozza
il patron dei Piolets Christian Trommsdorff
Significativo e importante anche l’intervento di Dante Dal Bon
la cui famiglia si prende cura da cinquant’anni degli alpinisti (senza dimenticare gli escursionisti) che scalano la parete Sud
ospitandoli e seguendoli con il binocolo nelle loro realizzazioni
L’ultima parte della serata ha visto fare largo ai più giovani
che tra 2000 e 2022 ha aperto diversi nuovi itinerari di elevata difficoltà sulla parete Sud
autrice della prima libera femminile al “Pesce” effettuata nel 2016 (a 21 anni) da capocordata e del varesino Matteo Della Bordella
che nel settembre 2023 assieme a Iris Bielli del CAI Eagle Team
Massimo Faletti e poi con Maurizio Giordani
hanno completato sullo Specchio di Sara un nuovo itinerario di 900 metri: Madre Roccia
Tanti racconti che hanno reso viva una parete scintillante di storie: sportive
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La testata Loscarpone.cai.it è registrata presso il Tribunale di Milano al n
9 del 2 gennaio 2012 Direttore Responsabile: Andrea Greci Referente e coordinatore contenuti: Gian Luca GascaRedazione: Simone Alessandrini
Progetto tecnico: ObjectWeb SrlProgetto grafico: Condivisa Srlvisita il sito del Club Alpino Italiano
PIANI DI BOBBIO (BARZIO) – Per il Soccorso Alpino
venerdì 2 e sabato 3 maggio si è tenuto il primo appuntamento del corso di specializzazione in parete
organizzato congiuntamente dalla XIX Delegazione Lariana e dalla VI Orobica del CNSAS lombardo
L’iniziativa è stata ospitata dai Piani di Bobbio
nel territorio comunale di Barzio – con qualche ultima traccia della neve invernale presente sui rilievi…
SOCCORSO ALPINO, AI PIANI DI BOBBIO CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PARETE
Redazione Privacy Policy
Eventi e incontri Sarà ancora il piccolo breviario laico di Acclimatarsi alla luce a dare il via alla settima giornata del Trento Film Festival: quaranta minuti di suoni
in programma a partire dalle 7 presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio e pensati in collaborazione con il progetto diocesano Chieseacolori
Alle 9.30 partirà invece lo Story Trekking di giornata
con ritrovo al parcheggio in località Viote
Il Trekking fotografico sul Monte Bondone sarà dunque l’occasione per immergersi in un’escursione verso Cima Cornetto
accompagnati da Marzia Bortolameotti e dalla fotografa e ambassador Nya-Evo Camilla Pizzini
per affinare le tecniche di fotografia outdoor e lavorare su composizione
gestione della luce e inquadrature in ambiente montano
ma stavolta nella scrittura cinematografica
sarà anche al centro della masterclass in programma alle 10.30 negli spazi di HarpoLab
guiderà i presenti attraverso l’essenza del suo mestiere: un approfondimento su come la luce naturale possa accompagnare il processo narrativo e modificare il tempo
presenterà il libro Parete Sud (Corbaccio) del fratello Hansjörg Auer
Un’opera che si configura come una sorta di testamento spirituale
redatto dal fuoriclasse austriaco a pochi mesi dalla tragica morte
in cui l’alpinista parla liberamente della sua passione per le montagne
delle pressioni e dei sacrifici che la scelta di trasformarla in professione ha comportato
ma nello spazio di Baita Festival in Piazza della Mostra è pronto ad accogliere la Climbing Area: una parete di arrampicata per mettersi alla prova in sicurezza
aiutati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza
è in programma alle 12 l’aperitivo accompagnato dalle bollicine Rotari Trentodoc Ciak si stappa
mentre alle 12.30 il responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini e i registi ospiti al Festival presenteranno i film del giorno
guidando il pubblico alla scoperta delle proiezioni
durante il tradizionale appuntamento di Cosa vedi oggi
Sempre nel Salotto letterario di MontagnaLibri
Un incontro dedicato ad una tendenza letteraria recente ma con radici antichissime: il successo dei gialli ambientati in montagna
qui indagato da scrittori quali Enrico Camanni
avrà luogo la Proiezione speciale di The Eiger Sanction – più noto al pubblico italiano come Assassinio sull’Eiger – film cult di Clint Eastwood cui il Trento Film Festival vuole rendere omaggio
a cinquant’anni dall’uscita nelle sale
spazio ad un nuovo appuntamenti della rubrica Cincontri: al Supercinema Vittoria verrà infatti proiettato
I nomi inventati dal cielo di Alberto Meroni
Il regista ha voluto recuperare in questo documentario la storia della famiglia Tomio
trasferitasi dall’Argentina a Pozzacchio
Una vicenda già scoperta nel 2001 dall’autore televisivo Paolo Taggi e ripescata proprio per scoprire dove siano finiti i membri di quella famiglia
alcuni dei quali presenti in sala insieme al regista
nel corso di questi (quasi) venticinque anni
sarà ospitato negli spazi della SOSAT l’evento dal titolo A cercar fortuna
con la partecipazione di Federica Bertagna
emigrarono in Argentina ben 2,6 milioni di italiani
moltissimi dal Trentino: le loro storie si fanno qui dialogo
grazie alle testimonianze personali raccolte dal Museo storico del Trentino
avrà invece luogo la premiazione del consueto Chiodo d’oro
edizione di questo riconoscimento alpinistico e transgenerazionale
con la partecipazione del Club Accademico del CAI Gruppo Orientale
presenterà il suo ultimo libro Alpinismo e resistenza
Storie partigiane d’alta quota (Ediciclo Editore)
letteratura ed imprese alpinistiche per tessere le fila delle vicende che legano i partigiani-alpinisti
uomini capaci di unire la passione per la montagna al loro impegno nella Resistenza
un incontro per la rubrica Avventurarsi fuori porta
L’esplorazione al tempo del GPS sembra essere diventata pura teoria
anche se quando si scende sotto terra questo concetto riacquista un valore nuovo e più pieno
Un talk in grado di raccontare la speleologia attraverso i suoi protagonisti
l’attesa serata alpinistica Marmolada parete sud: la regina
presentati da Luca Calvi e Tatiana Bertera
dialogheranno in merito alla storia dell’esplorazione alpinistica sul blasonato versante meridionale delle Regina delle Dolomiti
Le ascensioni più significative sulla leggendaria “Parete d’Argento” – oltre 120 anni di storia dell’alpinismo – rivivranno sul palco
dalla storica cordata Bettega-Zagonel-Thomasson alle più recenti imprese del CAI Eagle Team
Highlights | Programma cinema Uno sguardo ai film da non perdere in questa settima giornata di Festival
Muyeres di Marta Lallana (Multisala Modena
ore 16.45): la storia appassionante di Constantina e Irene
fra le ultime depositarie della tradizione orale delle Asturie
storie d’amore e conoscenze accumulate in più di cinquecento anni
Sempre fra i film in Concorso e sempre in anteprima nazionale
À qui le monde di Marina Russo Villani e Victor Missud (Supercinema Vittoria
alla presenza dei registi) è un documentario ambientato in Benin
dove la “gente dell’acqua” deve far fronte al “giacinto d’acqua”
una pianta galleggiante invasiva e dannosa che si riproduce ad una velocità vertiginosa soffocando il lago
per Imperfetto di Francesco Mattuzzi: un cortometraggio previsto nello stesso slot di À qui le monde e con la presenza in sala del regista
un uomo solo in bilico fra desiderio e condanna
La sua “favela” è al contempo suo rifugio e prigione: mentre osserva gli “umanoidi” cerca amore fra gli annunci di giornale e nei boschi
è in programma Biała Odwaga di Marcin Koszałka (Supercinema Vittoria
alla presenza del regista e del protagonista)
alpinista di talento cui piace vivere al limite ma che perde la donna di cui è innamorato
perché data in sposa al maggiore dei suoi fratelli
Per la sezione Destinazione… Argentina
verrà proiettato Los delincuentes di Rodrigo Moreno (Multisala Modena
film in cui l’impiegato di banca Moràn escogita un piano per liberarsi dalla monotona routine lavorativa: rubare abbastanza soldi per garantirsi un modesto pensionamento
il cortometraggio Papillon di Francesca Bertin (Supercinema Vittoria
l’orso bruno problematico che si aggira per la Valle dei Mocheni
Il codice del bosco di Alessandro Bernard e Paolo Ceretto (Multisala Modena
alla presenza dei registi e di Alessandro Chiolerio
uno dei protagonisti) è un documentario
incentrato sul bosco inteso come esperimento musicale e visionario: il tutto nel cuore delle Dolomiti
dove l’uragano Vaia ha strappato milioni di alberi le cui radici giacciono capovolte come nervature scoperte
The Eiger Sanction – più noto al pubblico italiano come Assassinio sull’Eiger – è invece un film cult di Clint Eastwood (Multisala Modena
ore 21) cui il Trento Film Festival vuole rendere omaggio
a cinquant’anni dall’uscita nelle sale: un ex sicario
viene contattato da un’agenzia segreta del governo americano per assassinare due uomini in Svizzera
Histórias de contrabandistas di Agnes Meng (Multisala Modena
alla presenza della regista) racconta di un piccolo villaggio di frontiera fra Portogallo e Spagna
che ha la reputazione di essere un autentico “nido di contrabbandieri” in quanto molti dei suoi abitanti erano coinvolti in passato in questo genere di attività
Altra anteprima italiana sarà quella de I nomi inventati dal cielo di Alberto Meroni (Supercinema Vittoria
un film che racconta la ricerca del regista stesso
desideroso di recuperare in questo documentario la storia della famiglia Tomio
La gruta continua di Julián D’Angiolillo (Multisala Modena
alla presenza del regista e di Alberto Cotti
racconta la storia di un gruppo di esploratori italiana che segue le correnti d’aria per scendere nelle profondità della Terra
Programma completo su www.trentofestival.it
La parete sud – «d’argento» – della Marmolada
è sicuramente una delle più agognate delle Dolomiti
tanto da richiamare pretendenti da più di un secolo
Sono difatti tanti i nomi dell’arrampicata italiana e non solo che nel corso del tempo hanno desiderato scrivere la propria pagina di storia alpinistica salendo una delle grandi vie della «Regina»
ascoltando i racconti in prima persona dalla voce dei protagonisti
si parlerà domani sera alle 21 al teatro Sociale nell’ambito del Trento Film Festival con «Marmolada parete sud: la regina
a spiccare è anche il nome di Federica Mingolla
trentunenne piemontese che all’arrampicata e all’alpinismo affianca il lavoro di guida alpina
Il viaggio nel Festival grazie alle immagini più significative dei giovani del corso Trentino Alta Formazione Grafica
Il regista argentino descrive la resistenza solitaria e tenace di un gaucho argentino e della sua famiglia contro la siccità e la crisi climatica
di Redazione (Foto di Cristian Baldessari)
in occasione del Gala di premiazione dei vincitori delle Genziane
sarà consegnato il Gran Premio dell’Iamf al regista francese Sébastien Montaz-Rosset
il cerimoniere trentino addetto alle fumate del Papa: «Avvertii un cardinale frettoloso in dialetto: così se smorza tut el foch»
Robert e la scelta di vivere in auto: «Ora sono libero»
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il rapper trentino vince la battaglia in tribunale
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Medici di base e di guardia: un solo iscritto su 157 posti
dopo Benetton arriva (ancora) Ovs: confermati i lavoratori
Bimbo di 2 anni portato senza consenso in Slovacchia
Paolo De Chiesa: «La mia fidanzata mi sparò
Le forti piogge hanno causato inondazioni in tutta la regione
Discorso al Quirinale in occasione del 164esimo anniversario della fondazione dell'Esercito
"In noi cantanti della mia terra c'e' una parte di lei"
Il ministro: "In questo modo dimostriamo di essere campioni non solo in campo"
Operazione svolta in piu' giorni dai carabinieri con il supporto dei Cacciatori di Calabria
Sfila anche una rappresentanza dell'esercito ucraino
Il centrocampista azzurro ritratto in una nicchia del centro storico
Il n.1 del mondo nella conferenza stampa in vista del debutto agli Internazionali
l'ad: "Tante le sfide che i giovani hanno davanti a loro"
Il ministro agli Stati generali dello sport: "Esame comune per tutti
Il giovane boscaiolo fu trovato senza vita all’alba del 18 agosto
Il decesso è arrivato in seguito a un gesto autonomo derivante dall’assunzione di sostanze stupefacenti
IL GIALLO Aaron Engl trovato semidecapitato
Scontro tra un pick-up e un van in Idaho: la stampa cinese (Xinhua) riporta cinque morti cinesi e otto feriti totali
Fotomontaggio diffuso nei canali ufficiali e personali del presidente
a pochi giorni dal conclave per la successione Francesco
si è tenuto il primo appuntamento del corso di specializzazione in parete
i partecipanti – quattordici tecnici in totale – hanno approfondito le strategie e le procedure d’intervento in parete con accesso al ferito e al compagno
Sono scenari d’intervento non troppo frequenti ma che richiedono manovre specifiche
nel mese di giugno si terrà l’ultimo appuntamento dell’anno
Le immagini dell'impegnativo corso di specializzazione in parete
I tecnici del Soccorso Alpino a lezione sulle montagne della Valsassina. Venerdì 2 e sabato 3 maggio 2025 si è tenuto infatti il primo appuntamento del corso di specializzazione in parete, organizzato congiuntamente dalla XIX Delegazione Lariana e dalla VI Orobica del Cnsas lombardo
i partecipanti - quattordici tecnici in totale - hanno approfondito le strategie e le procedure d’intervento in parete con accesso al ferito e al compagno
"Sono scenari d'intervento non troppo frequenti ma che richiedono manovre specifiche
addestramento e aggiornamento costanti - fanno sapere gli organizzatori - Per il corso di specializzazione
nel mese di giugno si terrà l'ultimo appuntamento dell’anno
con un simulato su una grande parete"
Oggi: 6 maggio
Ieri: 5 maggio
Ultimi 3 giorni
Ultimi 7 giorni
Ultimi 30 giorni
Come scrive Il Vescovado
in sella a uno scooter a noleggio guidato dal padre 70enne
ha perso il controllo del mezzo e si è schiantata contro la parete rocciosa che costeggia la carreggiata
Entrambi sono caduti violentemente sull'asfalto
I primi soccorsi sono stati prestati da automobilisti di passaggio
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Positano per i rilievi e la ricostruzione dell'incidente
mentre la giovane è stata stabilizzata e trasferita in eliambulanza all'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno a causa delle gravi lesioni riportate
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Due turisti tedeschi sono stati soccorsi nella notte dopo essersi persi nella Valle delle Ferriere
la coppia è precipitata da un'altezza significativa: la donna ha riportato gravi ferite
mentre l'uomo è rimasto ferito agli arti inferiori...
Il fenomeno del lavoro sommerso continua a rappresentare una piaga del territorio campano e
con il suo polo logistico e le numerose attività di ristorazione e commercio
si conferma territorio particolarmente vulnerabile a queste forme di sfruttamento e illegalità...
Nei giorni scorsi la Guardia di finanza del Comando Provinciale di Benevento ha intensificato i controlli presso gli esercizi commerciali nell'ambito del piano di intervento per il contrasto all'illecita commercializzazione di prodotti contraffatti
recanti false o fallaci indicazioni di origine,..
Gli agenti della Unità Operativa Scampia
congiuntamente a personale dell'ASL Napoli 1 del Commissariato Scampia
hanno effettuato un'operazione di contrasto al fenomeno dell'ambulantato abusivo alimentare sulle strade della VIII Municipalità ed in particolare in via f.lli Cervi
nelle giornate festive dei ponti del 25 aprile e 1° maggio
l'implementazione delle attività di controllo del territorio nei luoghi di maggiore affluenza turistica della provincia di Salerno
con servizi mirati della Polizia di Stato e delle altre forze di Polizia..
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"Ma se il tempo esiste solo nella mia testa e io sono l'ultimo essere umano
per precipitare con il suo contenuto nell'oblio
ma una volta morta nessuno saprà che ho ucciso il tempo." La storia de La parete
romanzo della scrittrice austriaca Marlen Haushofer (qui nella traduzione di Ingrid Harbeck per ed e/o)
Una donna accetta un invito a passare qualche giorno nello chalet del marito di sua cugina
Una sera i due escono per andare in paese e non tornano mai più
La donna si ritrova sola col loro cane ma quando si mette a cercarli si rende conto di avere intorno tanta vita ma non la vita umana come era stata fino a qualche momento prima
e grandi romanzi come Robinson Crusoe o Solaris
come è possibile e benvenuto pensare a L'amante di Wittgenstein di David Markson
perché in fondo questa donna potrebbe essere l'ultimo essere umano sulla terra
tutto attaccato...) della parete il tempo scorre diversamente
ma la particolarità di questo libro è che la natura
la maledizione – de la parete è accogliente
è amica dell'uomo tanto da non esserne più consumata
"La parete" di Marlen Haushofer letto da Manuela Mandracchia
"Ma se il tempo esiste solo nella mia testa e io sono l'ultimo essere umano
nell’ottica del processo di integrazione tra Azienda Usl di Parma e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con la collaborazione dell’Università di Parma e la partecipazione delle società scientifiche nazionali di riferimento: la SICCR e la ISHAWS
L’evento intende affrontare i temi di discussione ed individuare possibili sinergie tra questi due ambiti chirurgici
la cui connessione sta diventando anno dopo anno un tema sempre più rilevante nella realtà sanitaria
con un numero di pazienti in costante crescita
Saranno 37 i professionisti provenienti da tutta Italia e non solo, che per l’intera giornata si confronteranno, dopo i saluti istituzionali e le letture introduttive
“Approfondire i punti di contatto tra la chirurgia di parete e quella del colon-retto - commenta Renato Costi, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia dell’ospedale di Vaio, docente dell’Università di Parma e presidente del congresso – non è un tema solo per specialisti
ma rappresenta una sfida sempre più importante per il moderno chirurgo generale nella sua pratica clinica
che vuole essere un momento di incontro e integrazione territoriale tra professionisti – aggiunge Costi - è proprio quello di offrire a medici e infermieri gli strumenti di conoscenza e le raccomandazioni per la gestione di un numero crescente di pazienti”
Il convegno del 21 marzo, sarà anche l’occasione per ricordare la figura del professor Anacleto Peracchia
nel 25° anniversario dalla scomparsa: figura di spicco della chirurgia italiana nell’ultima parte del secolo scorso, Peracchia è stato professore ordinario e direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia Generale all’Università di Parma
oltre ad essere considerato un pioniere della chirurgia geriatrica a livello nazionale.
Porteranno i saluti istituzionali il sindaco di Parma Michele Guerra
il sindaco di Fidenza Davide Malvisi e quello di Salsomaggiore Terme Luca Musile Tanzi
oltre al commissario straordinario dell’Ausl di Parma e direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Anselmo Campagna ed il Rettore dell’Università Paolo Martelli
Per partecipare è necessaria l’iscrizione online, scaricando la locandina del congresso e seguendo le istruzioni per la registrazione.
inquietante come un film di fantascienza e provocatorio come un enigma senza soluzione
Pubblicato per la prima volta nel 1969 in tedesco e non a caso 20 anni dopo in traduzione italiana (ovvero quando cadde il muro di Berlino
l’immagine più vicina alla parete della finzione)
è l’opera che ha fatto conoscere in Italia questa autrice austriaca morta nel 1970 ad appena cinquant’anni
eppure rimasta ai margini del panorama letterario
capace di attraversare gli anni senza invecchiare: un classico si direbbe.
ambientata in un non precisato punto delle Alpi austriache
risente delle ansie nucleari tipiche del periodo della Guerra Fredda e già forse questo ce l’avvicina
Ma le riflessioni sul rapporto fra uomo e natura che il romanzo contiene
che vale la pena riprenderlo in mano.
La protagonista è una donna di cui mai viene citato il nome
È primavera quando si reca dalla cugina nello chalet di montagna del marito di lei per un week end di relax: appena arrivata
i coniugi si recano in paese per una commissione
E non ci sarà mai più nessuno: durante la notte
a pochi passi dalla deliziosa casa in pietra e legno
è misteriosamente sorta una parete dura come la roccia
La donna si trova totalmente isolata dal resto del mondo e ipotizza che qualcosa sia andato storto con l’ennesimo esperimento nucleare
pietrificate in eterno come vittime di Medusa
Non resta che guardare anno dopo anno la gramigna invadere i campi abbandonati e le piante riprendersi case
obliterando il passaggio dell’uomo senza batter ciglio
una gatta e una mucca: a quelle bestie si attacca con un sentimento non diverso da quello riservato ai famigliari ormai perduti
a loro si rivolge per trovare conforto nei momenti di disperazione assoluta
per loro rinuncia a cercare altre persone come lei
perché allontanarsi significherebbe lasciarli morire di fame
Lega il suo destino al loro e lo racconta in questo diario di due anni e mezzo paradossali
diario scritto con gli ultimi mozziconi di matita sui margini di frusti almanacchi
che invece si ritrova a chiamare “realtà” per la prima volta in vita sua
Bastano le prime parole a incollare il lettore alla pagina: il racconto si snoda spietato
duro come la nuova situazione a cui è costretta la donna
madre di due figlie grandicelle rimaste dall’altra parte
che poi è meglio non indulgere troppo a rendersi conto che tutto quello che finora è stato non sarà mai più
L’istinto di sopravvivenza prende il sopravvento: l’estate è in arrivo
e bisogna approfittarne per prepararsi all’inverno
capire quanto sta succedendo è impossibile
E questa infatti è la storia di una donna che resiste disperatamente alla pazzia
che restò 28 anni naufrago su un’isola dell’Atlantico: ma all’iconico personaggio del romanzo di Defoe restava la confortante certezza che il mondo intorno a lui era rimasto identico e che forse un giorno avrebbe potuto tornarci
Oltre al fatto che sapeva bene cosa gli fosse successo
la donna viene precipitata in una dimensione primitiva dell’esistenza
Tutto è ora regolato dal ciclo stagionale di nascita e morte
Senza altri esseri umani con cui confrontarsi finisce col perdere il suo status di “persona”
termine che in latino significa “faccia”: per un animale la faccia di un essere umano non ha nessuna importanza
Il finale è da scoprire: ma lo stile asciutto e lucido colpisce dritto al cuore e il romanzo si deposita nella mente per giorni.
Nel 2012 ne è stata realizzata una versione cinematografica per la regia di Julian Pölsler
nel 2024 il programma radiofonico “Ad alta voce” di RadioTre Rai lo ha trasformato in un audiolibro
Sempre nel 2024 L’orma ha riproposto Noi e la morte di Stella
dove già affiorano i temi affrontati dopo: La parete non è un caso isolato di creatività ben riuscita
ma l'apoteosi di una sensibilità quasi visionaria
C’è sicuramente la critica agli “stupidi” contemporanei
fra cui la protagonista si annovera senza sconti
C’è il tema femminile e femminista di una donna che ha bisogno di escludere i maschi per potersi liberare da un ruolo predefinito
C’è la storia di un’infanzia perduta e irrecuperabile
Ma la sensibilità odierna non può non soffermarsi sul modo in cui viene ritratto il rapporto con la natura
fatta di alberi e animali tipici come larici e cervi
E questa natura sempre compare per quello che realmente è
in tutte le forme in cui entrambe si manifestano: non c’è spazio per la contemplazione della dimensione perduta
non c’è l’elogio del ritorno a un’esistenza più pura
o di una ritrovata sintonia con piante e animali
Non c’è traccia della teorizzazione dell’ambientalismo come lo leggiamo noi oggi
La bellezza di certi scorci paesaggistici rimane impigliata fra i pensieri della protagonista senza mai esplodere in aperta ammirazione.
L’attenzione è però spostata sulla critica antropologica
Non è ancora tempo di un nuovo Umanesimo: al centro di ogni analisi c’è l’essere umano con tutte le sue fragilità e i suoi limiti di conoscenza e di coscienza
Emerge fortissima la consapevolezza che la natura senza umanità va benissimo avanti da sola: anzi
A lei la scelta se andare avanti al di là di ogni ragionevolezza
o interrompere volontariamente la sua nuova vita
In questo bivio una sola certezza: l’amore
perché la mia vanità mi impedisce di ammettere che l’unico significato di un evento consiste nell’evento stesso
(…) Solo noi siamo condannati a inseguire un significato che non può esistere
È difficile abbandonare un’atavica megalomania profondamente radicata
Compiango gli animali e compiango gli uomini perché vengono gettati in questa vita senza averlo chiesto
Gli uomini forse meritano maggior commiserazione
perché posseggono giusto quel tanto di giudizio per opporsi al naturale corso delle cose
Ciò li ha resi disperati e cattivi e poco amabili
sarebbe stato possibile vivere diversamente
Non esiste impulso più ragionevole dell’amore
avremmo dovuto riconoscere che si trattava della nostra unica possibilità”
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I tre sono stati costretti a causa delle condizioni metereologiche e della neve ancora pesente nei canaloni a trascorrere la notte all'addiaccio in attesa dei soccorsi
E' stata una disavventura che non si dimenticheranno quella vissuta da tre alpinisti della provincia di Udine, nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio 2025
I tre sono infatti rimasti bloccati in quota sotto la Torre Chianevate
nel gruppo del Cogliàns-Chianevate durante un'escursione
dopo aver completato la salita della via Mazzilis Moro al Pilastro della Plote
stava effettuando la discesa in corda doppia quando le corde si sono bloccate su uno spuntone
Dopo diversi tentativi sono riusciti a sbloccarle
non sono riusciti a individuare il punto di sosta per la successiva calata
Alle 17.20 è quindi scattata la richiesta di aiuto al NUE112
Dopo i primi tentativi di recupero (via aria e via terra) da parte dei tecnici del soccorso alpino
resi però difficili dalle condizioni meteo, dalla scarsa visibilità e dalla neve presente nei canaloni e nei terrazzamenti in quota
i tre alpinisti sono stati costretti a passare la notte all'addiaccio. Le squadre del Soccorso Alpino della stazione di Forni Avoltri
in collaborazione con la Guardia di Finanza
si sono stabilite per la notte ai Laghetti di Timau
dove è stato allestito un campo base
Dieci in tutto i tecnici impegnati nelle operazioni e che hanno mantenuto i contatti con gli alpinisti a intervalli concordati
grazie alla preziosa collaborazione dell'Osmer FVG è stato possibile individuare una finestra di bel tempo portando quindi i soccorritori sul posto con l'elisoccorso recuperando quindi gli alpinisti grazie a tre verricellate
Gli sportivi stanno bene e non necessitano di particolari cure mediche
di Yannick Graziani(pubblicato su grivel.com il 30 aprile 2021)
miei devoti amici alpinisti!Non so davvero come sono arrivato a scalare la parete nord dell’Eiger due volte in una settimana alla fine di marzo 2021
Sicuramente perché il tempo era troppo bello per rifiutare l’opportunità di guidare alcuni dei miei clienti migliori e più motivati su questa mitica parete
È un vero viaggio e un’avventura epica per loro.La chiave era un clima molto caldo… eccezionalmente caldo
e ovviamente senza rischio di maltempo.L’essere colti da una bufera su questa parete sarebbe una visione dell’inferno: 1700 m di dislivello e la ritirata non è un’opzione a causa dei lunghi traversi.La salita totale è lunga 3 km
Ero già lì a febbraio durante una finestra di bel tempo e alla fine di marzo è apparsa una nuova finestra
quindi ho prenotato una notte all’hotel “Bellevue des Alpes”
un vecchio hotel molto elegante che sembra uscito dagli anni ’20
situato presso la “Kleine Sheidegg”
a 2000 m di altitudine all’inizio della parete!!
Da questo meraviglioso hotel siamo partiti in piena notte
poi all’alba abbiamo iniziato a salire
Bernard di Ginevra è stato il mio primo cliente e scalare l’Eiger: per lui il sogno di una vita
La mia parte era mantenere la cordata al sicuro e creare una strategia chiara durante la salita
Non c’è posto dove cadere e non sono ammessi errori in questa scalata
Non è stato possibile salire tiro dopo tiro
abbiamo dovuto muoverci insieme in simul climbing per avere la possibilità di completare la salita in un tempo ragionevole…Sentendoci un po’ deboli all’inizio di questo mondo verticale di ghiaccio e roccia
siamo rapidamente diventati più forti col sopraggiungere delle difficoltà.Sapevo che le condizioni sulla parete erano un po’ secche perché la gente del posto aveva detto che “non è certo in condizioni di arrampicata veloce”
infatti abbiamo dovuto fare dei tiri di misto molto impegnativi tra passaggi di ghiaccio.Nonostante ci fossero più di 20 gradi a valle
tutto era cristallizzato nel ghiaccio dopo l’inverno
ma dovevamo ancora scalare le sezioni di roccia
Lunedì 29 marzo abbiamo bivaccato sulla Traversata degli Dei
eravamo stanchi ma felici cercando di immaginare come sarebbe stato il giorno successivo.Non ero sicuro
dopo una lunga e difficile giornata di arrampicata
se portare in parete un altro cliente nella stessa settimana!La notte mi ha aiutato a riflettere e Bruno era già a Grindelwald ad aspettare e fare qualche videoconferenza martedì mattina per finalizzare un contratto con la sua azienda.Martedì mattina mi sono subito reso conto che il resto della salita sarebbe stata veloce e le condizioni non erano poi così male
quindi ho mandato un breve messaggio a Bruno dicendogli di comprare della roba per la nostra potenziale salita!A mezzogiorno abbiamo raggiunto la vetta dell’Eiger a 3970 m e abbiamo festeggiato il nostro successo con una tavoletta di cioccolato
avevano scalato la parete ovest in 4 ore per poter scendere con gli sci
Quello è stato anche il nostro percorso di discesa.Ho detto loro di stare attenti
poi abbiamo iniziato la nostra lunga discesa prima che la temperatura diventasse troppo calda.Ho avuto una strana sensazione con quei due ragazzi
uno di loro aveva perso uno dei suoi bastoncini durante la salita
per sicurezza ho guardato in alto e li ho visti iniziare a sciare
Poi è successo il dramma… un ragazzo è caduto
prima lentamente poi ha perso lo sci ed è piombato scivolando dritto verso di noi a tutta velocità
ci siamo spostati per evitare che ci colpisse ed è precipitato giù per 1600 m… Che tragedia… lo sci ripido è così pericoloso
tutti devono conoscerne e valutarne i rischi. Troppe persone al giorno d’oggi postano sui social i loro percorsi di sci ripido e molte persone seguono questi «atleti»
Spero che quelli non abbiano scelto la parete ovest dell’Eiger cercando su Internet
Ma sfortunatamente è probabile che sia andata proprio così.Questa parete ovest è stata sciata quasi tutti i giorni quest’inverno
non era la neve migliore quel giorno.Ero triste e disperato
giusto il tempo di dare un’occhiata e lui è caduto alla prima curva.Gli elicotteri sono arrivati e hanno salvato il suo compagno
poi hanno recuperato il corpo.Non dirò altro al riguardo
altre parole sarebbero superflue.Bernard ed io eravamo molto concentrati durante la discesa
ci sono volute quattro ore dove normalmente ne sono sufficienti due e mezza.
A quel punto ero convinto che Bruno avrebbe dovuto aspettare un altro anno!Bruno mi aspettava all’hotel Bellevue des Alpes e Bernard ha preso l’ultimo treno per Grindelwald.Bruno mi ha gentilmente detto che avremmo potuto decidere di fare una via diversa o addirittura niente se non ne avessi avuto voglia…Poi abbiamo passato un po’ di tempo a bere una birra e mangiare e parlare della salita.La finestra di tempo sarebbe stata ancora buona per i giorni seguenti
e ora conoscevo la via come il palmo della mia mano… siccome so molto bene come gestire queste situazioni
ho bloccato i miei pensieri e ho suggerito di provare a vedere come andavano le cose: in situazione avversa saremmo ridiscesi per entrare nella buca del tunnel a tre-quattrocento metri dall’attacco.Stessa strategia: ci siamo svegliati presto
Al mattino mi sentivo di nuovo stranamente bene
ha 65 anni ed è abituato alle vie alpine difficili
Siamo ripartiti lentamente in questo mondo verticale e dopo il primo tratto difficile ho capito che era “ora o mai più”.Nessuna caduta di sassi
forma fisica e sicurezza c’erano e non potevamo chiedere un tempo migliore
Eravamo più lenti ma non volevamo tornare indietro
ci sarebbe voluto un giorno in più ma avevamo provviste
bel tempo e buone vibrazioni. Ancora una volta
poi ho attraversato il lungo secondo nevaio ghiacciato
proteggendo il più possibile Bruno.Ci siamo fermati alla Rampa per il nostro primo bivacco
sapevo già che ce ne sarebbe stato bisogno di un altro durante la discesa.Sono abituato a queste lunghe salite
non importa quanto tempo ci vuole: l’importante è che tutto vada bene
Invece giovedì 1 aprile abbiamo fatto una lunga scalata alla vetta che abbiamo raggiunto alle 18; era il 65° compleanno di Bruno
quindi ero così felice di essere con lui quel giorno anche se il mio «Ehi Bruno… buon compleanno amico mio» è arrivato tardi
sdraiati nei nostri sacchipiuma su una cengia molto bella in parete ovest
i miei demoni erano tornati quando siamo arrivati in cima e stavo ripensando a quello che era successo due giorni prima…Ero ansioso
spaventato e volevo disperatamente camminare di nuovo su un terreno pianeggiante!Ma non quel giorno!La notte era fredda e dormivamo a malapena
un po’ di vento gelido nei nostri sacchi da bivacco e la maggior parte della discesa era ancora davanti a noi…Al mattino presto
ci incamminiamo facendo passi nella neve dura
Ho capito che Bruno era stanco e che ci sarebbe voluto del tempo
ma che sarebbe andato tutto bene.Abbiamo incontrato altri tre sciatori
li ho avvertiti di non sciare dalla cima dove il terreno è molto ripido e le condizioni pessime: mi hanno ascoltato
Il sole è arrivato e per l’ora di pranzo eravamo di nuovo all’hotel Bellevue des Alpes
la mia oasi di pace e gli incubi dietro di me!La gioia è tornata e mi sono sentito come se fossi in paradiso!Il proprietario dell’hotel ci ha accolto con champagne e un buon pasto
anche lui si era sentito nervoso per noi mentre stavamo scalando
Comprensibilmente!Ci siamo goduti un bicchiere di champagne insieme.
signore!Grazie per aver gestito un posto così carino
grazie di tutto.Grazie a Bruno e a Bernard per essere stati i miei compagni di cordata
Grazie al futuro e possa essere il più luminoso possibile
Comunque facendo la guida sono situazioni piuttosto ricorrenti
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato
Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento
Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo
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sono stati segnalati casi di false multe della Polizia Municipale recapitate ai cittadini
A lanciare l’allarme è il vicesindaco Tommaso Picone
che in una nota ufficiale ha invitato la cittadinanza alla massima prudenza
sono stati riscontrati alcuni verbali falsi non emessi dagli uffici della nostra Polizia Municipale – ha dichiarato Picone –
Si evidenziano vizi di forma che potrebbero inficiare la validità»
A rendere ancora più sospetti questi verbali
sono dettagli anomali: dalla mancanza della matricola dell’organo accertatore
all’indicazione generica del luogo dell’infrazione
fino a un importo sanzionatorio palesemente errato rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente
è quello di ingannare gli automobilisti e indurli a pagare somme non dovute tramite un Iban o un QR code da inquadrare
L’amministrazione comunale sta approfondendo la questione per cercare di individuare i responsabili e fermare la diffusione di questi falsi verbali
ma nel frattempo si raccomanda ai cittadini di non effettuare pagamenti sospetti
di controllare con attenzione ogni dettaglio della multa ricevuta e
di rivolgersi direttamente agli uffici della Polizia Municipale o al Comune
operai e rappresentanti della storica Cooperativa “Sole” di Parete
la Chiesa di Aversa celebrerà il Giubileo dei Lavoratori ripetendo – in prossimità del 1 maggio – il suo annuale momento di riflessione e preghiera dedicato al mondo del lavoro
il Vescovo — insieme all’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro — presenterà il messaggio della Cei per la Festa del Lavoro
i Vescovi italiani ricordano che: «La “mano invisibile” del mercato non è sufficiente a risolvere i gravi problemi oggi sul tappeto
È la nostra mano visibile che deve completare l’opera di con-creazione di una società equa e solidale e continuare a seminare speranza
chiedono di essere trasformati in segni di speranza”»
La mattinata si aprirà con una visita del vescovo Spinillo presso lo stabilimento della cooperativa “Sole”
per una presa diretta dell’ambiente di lavoro
un momento di raccoglimento e preghiera “per e con” il lavoro
segno concreto dell’attenzione della Chiesa alle sfide sociali e occupazionali del territorio
Manuela Mandracchia legge La Parete di Marlen Haushofer
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIit-Gaslini
di Federico Mereta
Prendersi cura di bambini e adolescenti con disabilità multiple e complesse significa anche “costruire” percorsi in grado di agevolare il recupero di una molteplicità di funzioni
Magari puntando a favorire risposte senso-motorie come miglioramento di forza
sviluppi cognitivi grazie alla stimolazione delle capacità di problem-solving e attenzione
percorsi emotivi tra cui aumento dell’autostima e riduzione dell’ansia
Allora la tecnologia diventa il mezzo per mettere a disposizione soluzioni su misura
Si può raccontare così l’approccio strategico di Multisensory Integration Climb (MsiClimb)
prima parete d’arrampicata tecnologica multisensoriale al mondo basata su evidenze scientifiche per la riabilitazione clinica di pazienti pediatrici con disabilità multiple e/o complesse
che trova la sua realizzazione presso l’Istituto Gaslini di Genova
è il frutto dell’integrazione di competenze fra l’unità di ricerca Unit for Visually Impaired People coordinata da Monica Gori dell’Istituto Italiano di Tecnologia - Iit e la Uoc Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini
visivamente del tutto simile a quelle d’arrampicata sportiva
è dotata di diversi tipi di feedback sensoriali modulabili
con prese che cambiano colore attraverso l’alternarsi di luci
stimoli sonori come la riproduzione di versi di animali o messaggi motivanti e stimoli tattili
restituiti attraverso la vibrazione di uno smart watch indossato dal paziente e collegato al software sviluppato ad hoc per questo progetto
la parete misura tre metri per tre ed è composta da 4 pannelli di legno
Sulla metà di sinistra della parete i ricercatori Iit hanno posizionato 30 prese in modo speculare per favorire il training di “simmetria” motoria
consentendo di esercitare i movimenti più grossolani
Le altre 30 prese sono disposte sulla metà di destra della parete in maniera asimmetrica
per favorire l’allenamento della pianificazione motoria
Ogni presa è composta da 6 sensori laser per stimolare il contatto con mani e piedi (totale 360)
2 speaker per diffondere segnali audio (totale 120)
8 led per gli input visivi in diverse modalità: spirale
MsiClimb in questo senso è il primo dispositivo del progetto Sport Hospital
che mira ad integrare attività sportive all’interno del percorso riabilitativo dei pazienti
con l’obiettivo di unire terapia e gioco in un ambiente stimolante
Accesso illimitato al sito de Il Sole 24 Ore
Lo strumento è progettato per pazienti di età compresa tra i 3 e i 18 anni con condizioni neurologiche come ictus pediatrico
paralisi cerebrale infantile o disturbi dello sviluppo
Ma è potenzialmente estensibile a pazienti pediatrici con disabilità di diversa causa e si basa sulla multisensorialità e sulle forti potenzialità riabilitative derivanti dal binomio sport e tecnologie
Ad oggi la tecnologia di MsiClimb è stata già testata su 34 giovani pazienti e 52 bambini con sviluppo tipico
L’idea di sviluppare questo dispositivo nasce dalla necessità di arricchire il difficile percorso riabilitativo ospedaliero del paziente pediatrico con soluzioni innovative
che considerassero anche l’attività sportiva
testimoniata da Marta Bertamino che da anni lavora a stretto contatto con i giovani pazienti con ictus seguiti presso il Centro Stroke Gaslini
L’esigenza si è realizzata grazie agli anni di esperienza della ricercatrice Iit Monica Gori nell’ambito dello sviluppo delle nuove tecnologie inclusive e riabilitative
da lei chiamate “tecnologie responsabili” poiché basate su risultati scientifici e perché producono risultati misurabili
consentendo dunque di quantificare il beneficio che portano
L’alto contenuto tecnologico di MsiClimb fa sì che la parete di arrampicata diventi un vero e proprio strumento riabilitativo in mano ai terapisti poiché consente loro di personalizzare il percorso di arrampicata da proporre ai pazienti
calibrandolo in base alla severità del caso
rendendo così l’esercizio una sfida stimolante e non frustrante; di monitorare molteplici parametri per ogni sessione come velocità di esecuzione del percorso
tempo di raggiungimento di ogni presa e memorizzare i dati per valutare eventuali progressi
Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici
App disponibile su:Google Play App store
Foto di Paolo Fusco.Piccolo appartamento a Roma: può una sola parete cambiare tutto
Scoprite come questi 60 metri quadri dal carattere materico sono stati trasformati con stile
Sala da pranzo e soggiorno, una cucina compatta dal vibrante rosso terracotta, camera da letto e bagno: tutto racchiuso in 60 metri quadri di pura funzionalità. Questo appartamento, a due passi dalle Mura Vaticane di Roma
è la prova che il design intelligente può trasformare ogni spazio – anche il più angusto – in un piccolo capolavoro
la sfida era chiara: massimizzare lo spazio e creare un ambiente accogliente
Il punto di partenza è stata la ridefinizione della disposizione interna
«L’idea era quella di costruire un percorso fluido e dinamico tra gli ambienti
sfruttando ogni centimetro a disposizione senza mai perdere l’armonia compositiva»
sono stati lasciati volutamente grezzi per mantenere un forte carattere materico
Se c’è un ambiente che cattura subito l’attenzione
«Abbiamo scelto questo colore per dare carattere e calore
trasformando la cucina in un vero e proprio fulcro emotivo della casa»
soffitto e mobili si fondono in un’unica tonalità avvolgente
creando un contrasto deciso con il resto dell’appartamento
Un ambiente che cattura subito l'attenzione è la cucina
trasformando la cucina in un vero e proprio fulcro emotivo della casa».Courtesy of studio gamp!
Foto di Paolo Fusco.Per mantenere il senso di continuità visiva
l’angolo cottura è separato dalla zona living da una finestratura in policarbonato
che garantisce leggerezza e trasparenza pur mantenendo una divisione funzionale
ma allo stesso tempo connesso al resto della casa
aggiungendo un tocco sofisticato ma senza appesantire l’ambiente
Il bagno punta su toni chiari e dettagli dal sapore antico. La parete di fondo è decorata con piastrelle che richiamano il bucchero, la ceramica tipica della tradizione etrusca.Courtesy of studio gamp!. Foto di Paolo Fusco.E il risultato è proprio questo: un piccolo appartamento nel cuore di Roma, dove ogni dettaglio è pensato per stupire e accogliere chi vi entra. Un esempio perfetto di come 60 metri quadri possano trasformarsi in una casa dal carattere deciso.
vuole portare nel cuore delle tre città la possibilità di arrampicarsi per tutti
che al momento è posizionata a Nova Gorica
tanto che si pensa che a Gorizia potranno essere una novantina al giorno coloro che ci si vorranno cimentare
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Parete (Caserta) – Un disagio ormai cronico a causa dello stato disastrato della strada
si trasformano in vere e proprie “piscine”
La strada è oggetto di un piano di lottizzazione dal 2019
quando il Comune di Parete firmò una concessione di 36 mesi con i costruttori per la realizzazione della strada
la concessione è ormai scaduta e i lavori non sono stati completati
“Ad oggi dal Comune abbiamo sentito solo chiacchiere
non trovano un accordo per il rifacimento della strada secondo il progetto già presentato e ci dicono solo bugie
Noi paghiamo le tasse e non siamo tutelati
invece di prendere provvedimenti contro i costruttori
inviandoci immagini che testimoniano lo stato disastrato della strada e chiedendo interventi concreti per una viabilità sicura e adeguata
Invernale alla parete ovest-nord-ovest del Pizzo Rabbi di Alessandro Arrigoni Battaia Prima dello scorso novembre 2024 non avevo mai messo piede in Val Bodengo
con roccia sopraffina ma chiodatura talvolta esigente
Era una di quelle mete che restano sospese nel limbo dei desideri
fino al giorno in cui finalmente prendi lo zaino
È bastato un solo giorno per capire: amore a prima vista
il mio sguardo si è spostato ancora più in là
verso una valle ancor più nascosta: la Val Soé
ha attirato la mia attenzione questo inverno
quando ho avuto l’occasione di aprire alcune cascate di ghiaccio nel fondo valle
a rincorrere il ghiaccio effimero che si forma tra le pieghe della montagna
Ma il tempo delle cascate sta volgendo al termine: è ora di tornare alla roccia
Svettano il Pizzo Cavregasco e il Pizzo Rabbi
Del primo so che è stato salito dal versante ovest
mentre l’est sembra promettere qualche linea interessante
scopriamo che esistono già alcune vie di roccia
E se provassimo a salirlo in stile invernale
racconti: ci rendiamo conto che sotto una certa quota si apre un vero e proprio parco giochi
un universo di montagne ancora da esplorare
senza bisogno di inseguire pareti più famose e blasonate
La luce dell’alba colora le pareti di rosa mentre risaliamo la Val Soé fino all’anfiteatro delle cascate
Da lì puntiamo al canalone che scende dal Pizzo Rabbi
un nastro bianco che si incunea tra le rocce
Un lungo traverso verso destra ci deposita alla base della parete: un camino di 100 metri
un classico colatoio bagnato che nei pensieri poteva trasformarsi in ghiaccio
seguendo un percorso naturale tra canalini
strapiombi erbosi e placche sporche di neve
si apre davanti a noi l’ultima sezione: una parete inclinata tra i 55 e i 60 gradi
un pendio di neve che ci porta diretti in vetta
La cornice sommitale si lascia bucare senza troppi problemi (45 minuti di scavo
ne son venuto fuori buttandomi su con le ginocchia e cercando di nuotare nella neve…) e finalmente siamo in cima al Pizzo Rabbi
Lo sguardo si perde in un mare di cime: il Pizzo Stella
e più in là il Lago di Lecco che brilla sotto il sole del tramonto
poi per quello nord attraverso una bocchetta che ci deposita nella Val Garzelli
Un lungo traverso ci riporta al canale iniziale della Val Soé e
400 metriPrima ascensione: 8 febbraio 2025
L’inizio della via si colloca nel camino in mezzo alla parete ovest-nord-ovest del Pizzo Rabbi
proprio in centro tra la via della Caduta (Alessandro Gogna e Angelo Recalcati
19 agosto 1984) a destra e Occhi verdi (Paolo Cogliati
La lunghezza del primo tiro può variare in funzione della quantità di neve presente
1° tiro: si attacca il canale roccioso (rampa)
stando a sinistra si supera un masso strapiombante che blocca il canale
Si sosta poi in una nicchia sulla destra sotto grandi strapiombi
2° tiro: traverso verso sinistra su pendii a 65°
poi un sistema di canalini porta a un tratto misto strapiombante
quindi traverso a sinistra dove diventa diedro
poi risalita della parete che diventa via via più facile
proseguire in conserva o a tiri da 60 m (M3
55° di pendenza) fino alla cornice sommitale
stando nel canale evidente per 300 metri di sviluppo
Materiale utilizzato: due serie complete di friend da 0,3 a 2
Abbiamo preso come riferimento la via Occhi verdi poiché se ne trova uno schizzo e una vaga relazione online, con tanto di foto dell’attacco (http://www.valbodengo.org/2009/07/26/occhi-verdi/)
pare che i primi due tiri di Occhi verdi coincidano o quasi con la via Le due Gocce (Luca Balatti
28 giugno 1992) o quantomeno siano vicinissimi
per poi però proseguire più a destra lungo le placche più facili. Pensavamo che la via della Caduta iniziasse più a destra e al di fuori di quel malefico camino umido
abbiamo attaccato subito la parete di sinistra cercando la linea più facile (il fondo del camino era tappato da un enorme masso).
essendo che abbiamo salito semplicemente l’unica via che pareva logica – in condizioni invernali – di tutta la parete
Ci sembra giusto riferirci ad essa semplicemente come ‘Parete ovest-nord-ovest’
in quanto è esattamente al centro della parete e la divide a metà
Per coincidenza ne è uscita una linea piuttosto ‘diretta’
ma insomma… Da lontano pareva un possibile “gran diedro”
ma una volta dentro abbiamo appurato che la sua natura è più quella di un canale incassato
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È uno strumento progettato per pazienti di età compresa tra i 3 e i 18 anni con ictus pediatrico
ma potenzialmente estensibile a piccoli pazienti con disabilità anche diverse
È nata a Genova Multisensory Integration Climb, la prima parete d’arrampicata tecnologica multisensoriale al mondo basata su evidenze scientifiche per la riabilitazione clinica di pazienti pediatrici con disabilità multiple o complesse
La struttura è stata creata grazie alla collaborazione fra l’unità di ricerca Unit for Visually Impaired People coordinata da Monica Gori dell’Istituto Italiano di Tecnologia e la Uoc Medicina fisica e riabilitazione dell’istituto Giannina Gaslini
la cui responsabile è Chiara Tacchino
All’inaugurazione avvenuta venerdì presso il padiglione 1 dell'ospedale pediatrico erano presenti tra gli altri Renato Botti
direttore sanitario Gaslini e Giorgio Metta
Multisensory Integration Climb (Msiclimb) è uno strumento progettato per pazienti di età compresa tra i 3 e i 18 anni con condizioni neurologiche come ictus pediatrico
ma potenzialmente estensibile a pazienti pediatrici con disabilità di diversa causa e si basa sulla multisensorialità di cui Monica Gori è apripista e sulle forti potenzialità riabilitative derivanti dal binomio sport e tecnologie
Ad oggi la tecnologia di Msiclimb è stata già testata su 34 giovani pazienti e 52 bambini con sviluppo tipico
A partire dalle prossime settimane entrerà a pieno regime per i pazienti di Medicina fisica e riabilitazione del Gaslini
L’idea di sviluppare questo dispositivo nasce dalla necessità di arricchire il difficile percorso riabilitativo ospedaliero del paziente pediatrico con soluzioni innovative
che considerassero anche l’attività sportiva
testimoniata dalla dottoressa Marta Bertamino che da anni lavora a stretto contatto con i giovani pazienti con ictus seguiti presso il centro Stroke Gaslini
Questa esigenza ha trovato realizzazione grazie agli anni di esperienza della ricercatrice Iit Monica Gori nell’ambito dello sviluppo delle nuove tecnologie inclusive e riabilitative
da lei chiamate “tecnologie responsabili” poiché basate su risultati scientifici e perché producono risultati misurabili
Msiclimb è il primo dispositivo del progetto Sport Hospital
un’iniziativa nata 4 anni fa dalla volontà di Gori e Bertamino di integrare attività sportive all'interno del percorso riabilitativo dei pazienti
con l'obiettivo di unire terapia e gioco in un ambiente stimolante
Lo sport ha un ruolo fondamentale nel promuovere il benessere fisico e psicologico e i due team Gaslini-Iit hanno lavorato per ricreare uno spazio dove questi benefici potessero essere accessibili anche a bambini e bambine con bisogni complessi
L’ispirazione è venuta dall’osservazione di quanto questi rispondano positivamente a stimoli ludici e multisensoriali e dal desiderio di sfruttare le tecnologie avanzate per personalizzare l’esperienza riabilitativa
"Risultati come quelli presentati oggi fanno capire il grosso impatto che la ricerca portata avanti in Iit può avere nella vita reale delle persone e sottolineano l'importanza di uscire dai laboratori creando collaborazioni con realtà di valore che tutti i giorni hanno a che fare con esigenze concrete
con cui dialogare per lavorare insieme allo sviluppo di una tecnologia che metta l’essere umano al centro" dichiara Giorgio Metta
"Il progetto Sport Hospital dell’istituto Gaslini contribuisce ad aiutare i bambini con disabilità a colmare un gap in termini di accesso alla pratica sportiva
promuovendo percorsi di inclusione sociale
imprescindibili per promuovere la migliore qualità di vita delle persone con disabilità
Per noi è importante avere la possibilità di lavorare con istituti di ricerca di altissimo livello come l’Iit
perché questo ci aiuta ad offrire ai nostri pazienti interventi diagnostici e terapeutici all’avanguardia grazie a percorsi di cura personalizzati e adattati alle caratteristiche e necessità di ogni singolo paziente" commenta Renato Botti, direttore generale dell’Irccs Gaslini
Nell’allestimento e posa in essere di questo nuovo gioiello tecnologico offerto ai piccoli pazienti del Gaslini una particolare attenzione è stata dedicata alla decorazione della stanza dove la parete è ospitata: il progetto grafico per la sua ambientazione è stato elaborato dalle dottoresse Tacchino e Bertamino insieme con il direttore sanitario Raffaele Spiazzi
autore dei bozzetti dei personaggi animati
reinterpretati e dipinti dal bravissimo artista Diego Bormida e che da oggi terranno compagnia ai bambini durante le loro arrampicate
visivamente del tutto simile a quelle d’arrampicata sportiva
è dotata di diversi tipi di feedback sensoriali modulabili
con prese che cambiano colore attraverso l’alternarsi di luci
Lo sviluppo tecnologico ha previsto dalla fase di progettazione alla realizzazione un confronto costante tra il team della Riabilitazione con i ricercatori dell’IIT
adattando la sensoristica rispetto alle esigenze eterogenee dei bambini con disabilità multiple e complesse
Il dispositivo è un sistema intuitivo
la parete misura tre metri per tre ed è composta da 4 pannelli di legno
Sulla metà di sinistra della parete i ricercatori Iit hanno posizionato 30 prese in modo speculare per favorire il training di “simmetria” motoria
consentendo di esercitare i movimenti più grossolani
Le altre 30 prese sono disposte sulla metà di destra della parete in maniera asimmetrica
per favorire l’allenamento della pianificazione motoria
concentrandosi sui movimenti più fini
Ogni presa è composta da 6 sensori laser per stimolare il contatto con mani e piedi (totale 360)
8 led per gli imput visivi in diverse modalità: spirale
L’alto contenuto tecnologico di Msiclimb fa sì che la parete di arrampicata diventi un vero e proprio strumento riabilitativo in mano ai terapisti poiché consente loro di personalizzare il percorso di arrampicata da proporre ai pazienti
calibrandolo in base alla severità del caso
rendendo così l’esercizio una sfida stimolante e non frustrante; di monitorare molteplici parametri per ogni sessione come velocità di esecuzione del percorso
La sessione di riabilitazione si effettua in presenza del terapista formato e di una persona che faccia sicura al paziente
Una volta che il paziente ha indossato l’imbrago
a seconda del quadro clinico-funzionale e degli obiettivi ri-abilitativi
viene selezionato uno dei percorsi di arrampicata precedentemente sviluppati dai softweristi IIT insieme ai clinici del Gaslini e il tipo e il numero di stimoli idonei
I benefici attesi dall’utilizzo di Msiclimb sono senso-motori come miglioramento di forza
equilibrio e regolazione sensoriale; cognitivi grazie alla stimolazione delle capacità di problem-solving e attenzione; emotivi tra cui aumento dell’autostima e riduzione dell’ansia grazie alla proposta di obiettivi raggiungibili e attività divertenti e sociali data l’opportunità di svolgere sessioni riabilitative individuali o di gruppo che consentono l’interazione con altri bambini in un contesto inclusivo
Msiclimb testimonia la sinergia raggiunta tra le competenze del Gaslini nel settore della riabilitazione e le soluzioni innovative in ambito di elettronica e meccanica sviluppate dai gruppi Iit coordinati da Marco Crepaldi e Alberto Parmiggiani
creando un ponte tra ricerca medica e tecnologia
la scelta dell’attività sportiva da associare alle tecnologie made in Iit è andata sull’arrampicata tradizionale
una delle discipline sportive già utilizzate in fase di riabilitazione per pazienti con sclerosi multipla
poiché capace di coinvolgere tutto il corpo
l’arrampicata è un’attività intrinsecamente motivante: il raggiungimento di un obiettivo
elementi fondamentali per la riabilitazione
"Una maggior comprensione della eterogeneità della disabilità nel bambino ha portato noi ricercatori di Iit insieme ai medici del Gaslini a voler sviluppare una tecnologia che fosse personalizzabile caso per caso - spiegano Monica Gori
Alberto Parmiggiani e Marco Crepaldi ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia - Abbiamo progettato
sviluppato e validato con dati preliminari il sistema Msiclimb come dispositivo di parete d’arrampicata multisensoriale che propone di utilizzare abilità multisensoriali combinate con attività fisica per migliorare il coinvolgimento nella riabilitazione pediatrica per bambini con ictus
La multisensorialità è fondamentale perché permette di migliorare la percezione e l’interazione con il mondo e nell’ambito della riabilitazione può portare benefici enormi"
"Da tempo nel nostro Istituto si cerca di dare continuità alle esperienze del bambino nei diversi contesti di vita mediante iniziative finalizzate all’obiettivo di favorire l’adattamento al percorso riabilitativo (come la pet-theraphy
Abbiamo quindi voluto inserire in questo contesto l’attività sportiva come parte fondamentale del percorso di crescita favorendo l’accessibilità e la partecipazione
Lo sport infatti ricopre un ruolo fondamentale per il bambino con disabilità: oltre agli effetti benefici in termini di impatto emotivo e psicologico (resistenza alle frustrazioni
lo sport ha anche effetti riconosciuti nei percorsi terapeutico-riabilitativi” commentano Chiara Tacchino
responsabile della Uoc Riabilitazione Gaslini e Marta Bertamino della Uoc Riabilitazione Gaslini
Questo progetto ha coinvolto l’expertise di diverse ricercatrici e ricercatori Iit tra cui Antonio Maviglia
Ha potuto contare su molti medici e riabilitatori del Gaslini come la responsabile Uoc
la terapista Occupazionale Marina Usai e la coordinatrice dei terapisti
fisioterapista Carla Ferrari e si è avvalso dell’esperienza di Paolo Granone
Msiclimb è stata realizzata anche grazie al sostegno di Astrazeneca
la famiglia Cavallari in ricordo del figlio Simone e di numerosi altre donazioni di privati e aziende (For-ma Studio
Gruppo Boero) attraverso Gaslininsieme Ets
Set 17, 2024 | Commissione parità, Politiche Sociali, Sport
Incontro di padel misto e flash mob sportivo e culturale per dire basta a ogni forma di sopruso: il 23 novembre attesi oltre 700 partecipanti in tutta Italia – ISCRIZIONI APERTE
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere
torna con AiCS “Parete di genere” terza edizione dell’incontro di padel e di sensibilizzazione che la Commissione nazionale di parità AiCS organizza per il prossimo sabato 23 novembre
L’incontro investirà tutto il territorio nazionale in maniera diffusa: alle 10 del 23 novembre
tutti i campi di padel AiCS aderenti si vestiranno di rosso per fare dello sport un messaggio di difesa e di sensibilizzazione
sull’esigenza di rompere i muri divisori (le “pareti” del padel) che impediscono il raggiungimento dell’effettiva parità di genere
Lo scorso anno sono stati oltre 700 i partecipanti e ben 30 i circoli aderenti un po’ in tutta Italia
Direzione Nazionale AiCS – Via Barberini, 68 00187 Roma – tel: 064203941 | e-mail: dn@aics.info | PEC: aics@legalmail.it
All rights reserved – Created Roberto Vecchione
per riprendere un po' in mano le tacche e i friend
anche se la via non è mai pericolosa
Un po' di autocontrollo sul grado sarebbe tuttavia consigliato..
non appena la strada si immerge nella pineta
si incontra una forestale sulla destra (GPS loc
Qui vi è la possibilità di lasciare l'auto a bordo strada (lato sinistro)
Seguire a piedi la forestale per circa venti minuti sino al suo termine
Lungo questa si dovrebbe incontrare quasi subito una stanga
Qui si trova un fosso in cemento per la raccolta dell'acqua
La via attacca nel diedro circa cinque metri a sinistra di Celeste Impero (ben visibili gli spit)
Per un divertimento più sano e controllato volendo si può doppiare 0.5
Cogliamo qui l'occasione per riportare anche un paio di informazioni riguardo alla via Celeste impero
pensavamo che è un peccato che non venga ripetuta tanto
Una scalata su squisite gocce di duro calcare
Gianguido ci descrive un attimo la storia: La via Celeste Impero è stata iniziata dai fratelli Cavallaro alcuni anni fa
avevano chiodato i primi due tiri e due o tre spit del terzo
poi avevano un po' abbandonato il progetto
La via è ben protetta a spit ma l'obbligatorio tra questi non è mai banale
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per un escursionista rimasto bloccato per tutta la notte su una parete rocciosa di Punta Cusidore (Oliena)
lungo la via di arrampicata “L’ombra della mia mano”
ma gli uomini del soccorso alpino sono riusciti a portarlo in salvo solo poco prima delle 9 di questa mattina
L’uomo faceva parte di una cordata di tre persone e si stava calando dall’alto quando
Subito è scattata l’imponente mobilitazione della macchina dei soccorsi
coordinata dalla Stazione di Nuoro del Soccorso Alpino
Gli operatori nuoresi hanno raggiunto la parete insieme ai tecnici di Iglesias
per individuare l’esatta posizione dell’uomo
l’impiego di un drone dotato di camera termica
si è levato in volo l’elicottero HH 139B dell'80° Centro SAR (Search and Rescue) del 15° Stormo dell'Aeronautica Militare che ha prima imbarcato a Nuoro i tecnici specializzati del Soccorso Alpino e poi raggiunto Oliena
le condizioni meteo erano troppo complicate per consentire lo sbarco dei tecnici
Sul posto erano presenti altre due squadre del soccorso alpino
una sulla vetta e l’altra ai piedi della parete
in costante contatto telefonico con gli escursionisti
sono riprese le operazioni di recupero e l’uomo è stato recuperato con l’intervento dell’elisoccorso Areus di base a Olbia
Presente anche il personale del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco
La gamma dei nuovi fancoils Filomuro Slim Fit di INNOVA – per installazione a parete – sono la sintesi di tecnologie per il benessere termico in una gamma di fancoil che può vantare uno spessore minimo di 128 mm
Le ridotte dimensioni e l’elegante profilo arrotondato di Filomuro Slim Fit (profondità 128 mm) e Filomuro Slim Fit XL (215 mm) li rendono adatti all’inserimento in qualsiasi contesto: che si tratti di ambiente domestici o di luoghi di lavoro
la nuova gamma di fancoils Filomuro soddisfa
le esigenze di architetti e interior designer senza alcun vincolo per la loro creatività
La gamma Filomuro Slim Fit di INNOVA si distingue anche per la sua facilità di regolazione: il flusso impercettibile dell’aria
è modulato da un motore con inverter DC che
garantisce una perfetta stabilità operativa e la ventola tangenziale ottimizzata riduce al minimo le emissioni acustiche
mai superiori a 37 dB(A) nel funzionamento a media portata d’aria
Oltre a una scheda elettronica di serie che abilita il collegamento a sistemi di gestione remota (Wi-Fi
il controllo dei fancoils Filomuro Slim Fit può essere affidato a BUTLER PRO
il web server esclusivo di INNOVA per integrare e ottimizzare la gestione dell’intero impianto di climatizzazione
dalle pompe di calore alla VMC a tutti i terminali
in grado di garantire il giusto livello di benessere dove e quando serve
Durante i lavori di messa in sicurezza in via Nunziatella
Partiti a Vitorchiano i lavori per la messa in sicurezza della parete tufacea in via Nunziatella
"Un'opera - informa il Comune - da circa 200mila euro che
alla luce degli ultimi distacchi di materiale
conosce ora un'accelerazione ma che era stata già presa in considerazione e pianificata da tempo"
L'attività di progettazione era stata avviata a inizio 2024
in seguito al finanziamento ottenuto dal ministero dell'Interno
"Dopo il transennamento dell'area anticipato di un paio di settimane - afferma l'assessore ai lavori pubblici Federico Cruciani - lunedì 17 marzo hanno preso il via i lavori di consolidamento della scarpata tufacea
di cui si era già data notizia lo scorso autunno e affidato nel mese di dicembre
per lo svolgimento del quale è stata emessa un'apposita ordinanza che istituisce il senso unico temporaneo nella direzione da via Marconi a via Manzoni"
Dopo la conclusione della fase progettuale
e dopo il reperimento delle risorse finanziarie sancito dal consiglio comunale del 15 ottobre
si entra nella fase esecutiva per la definitiva e improcrastinabile messa in sicurezza e sistemazione della parete tufacea di via Nunziatella
"Lavori attesi da anni - afferma il Comune - e che finalmente trovano attuazione
dando una risposta concreta agli impegni presi con i cittadini"
"Un'opera - ricorda ancora Cruciani - che si aggiunge alle tante di prossimo avvio
già avviate o concluse nell'ultimo biennio e per le quali
come è stato deliberato a ottobre in consiglio comunale
è già presente la copertura economica"
Tra quelle completate si ricordano l'adeguamento sismico alla scuola primaria e secondaria
l'efficientamento energetico di alcuni immobili comunali
come la nuova scuola dell'infanzia con nido comunale in località Pallone
la sistemazione e il potenziamento dei giardinetti in piazza Umberto I
la sistemazione della spazio lasciato abbandonato nel 2010 tra il parcheggio multipiano e il distributore in piazza
la nuova illuminazione Led per le principali strade
un primo step di oltre 120mila euro di asfaltature e il recupero di alcune aree e sentieri naturalistici come la fontana del Duca
"A quelle elencate - conclude il sindaco Ruggero Grassotti - ne seguiranno altre per le quali si sta concludendo la progettazione esecutiva
Tra queste l'ammodernamento del campo sportivo comunale
che sarà dotato di un fondo sintetico e la cui spesa sarà coperta da mutuo agevolato e il marciapiede tra Vitorchiano e la frazione Paparano
siamo soltanto in attesa del nuovo parere del Coni aggiornato per il progetto esecutivo finale elaborato
Parere che era già presente sulla precedente versione del progetto"
membri del Military High Mountain Group di Chamonix
hanno aperto una nuova via sulla parete ovest del Petit Dru (3730 m)
piantare bird beaks e fondere neve: una vera missione d’artificiale in inverno!” ha scritto Fouillade sui social
ricordado di essere stato in parete dal 26 dicembre al primo gennaio
con cambi di strategia dovuti a spit preesistenti lasciati da precedenti tentativi spagnoli falliti
Dopo giorni di progressione su roccia sempre più ripida e compatta
il team ha completato l’apertura il 31 dicembre
per poi fare rientro a valle il primo gennaio 2025
Fouillade ha sottolineato che la via potrebbe essere percorsa in libera
lanciando un invito alla comunità alpinistica per la prima salita
Petit Pont rappresenta inoltre una valida alternativa alla via Base
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L'inaugurazione si è svolta oggi a Cordenons alla presenza delle autorità e dei clienti più affezionati: "Riaprire le vecchie piscine
L'ex Dream Village è tornato. Dopo il fallimento
avvenuto nel 2008, e i vari tentativi di rinascita
il centro di via del Benessere a Cordenons è ripartito grazie a una nuova proprietà che qualche tempo fa gestiva il vecchio BodyCenter .
Nella giornata di sabato 12 aprile si è svolta l'inaugurazione di Dream
la nuova palestra a due passi dall'Eurosporting con cui hanno stretto una collaborazione. Alla cerimonia si sono presentate non solo delle autorità locali - tra cui il sindaco Andrea Delle Vedove -
ma anche di tutte quelle persone che hanno atteso che quella struttura avveniristica tornasse in moto. Serviva solo un po' di olio di gomito che non manca a questo team di appassionati di fitness
Una squadra formata da 30 professionisti che hanno scelto di fare il grande salto da via Nogaredo
"Ci siamo resi conto che i nostri corsi
erano sempre al limite della capienza"
ha dichiarato la responsabile Jenny Tellan - "Avevamo tante richieste che non riuscivamo a soddisfare pienamente. Per questo abbiamo sentito l'esigenza di una struttura più grande per accogliere sempre più persone con la nostra offerta"
L'idea di Dream - un nome che rende omaggio al vecchio centro - è partita un anno e mezzo fa
Cinque soci - Jenny, Ivan e Vally Tellan
Vania Leonarduzzi e Ludovico Bulfoni - hanno deciso di intraprendere questa nuova avventura avendo alle spalle tutta l'esperienza accumulata con il Body Center
"Abbiamo deciso di cogliere la palla al balzo di fare questo salto di qualità approfittando proprio di questa sede storica"
ha commentato Jenny Tellan mentre ci guida in questo lungo tour
La struttura si estende su una superficie di quattromila metri quadrati
C'è un'ampia sala attrezzi su due piani e quattro sale che si adattano ai corsi proposti dal Dream
dalle attività aerobiche alla pesistica.
Girando per la sede balza certamente all'occhio una parete per l'arrampicata che sembra essere davvero scolpita nella roccia
"L'ha disegnata direttamente Mauro Corona"
ha aggiunto la responsabile del Dream ringraziandolo per il suo sostegno a questo progetto "In futuro vorremmo coinvolgere il Cai di Pordenone in modo da poter organizzare delle attività apposite proprio in questa sede".
Oltre alla palestra, al fitness e alla zona bar c'è inoltre un'altra macro area considerata centrale per l'associazione Run Squat Functional: il progetto Training for Life rivolto ai disabili e ai ragazzi e adulti con disturbo dello spettro autistico
"Ciò che offriamo non è solo l'attività motoria in sé
ma degli strumenti utili per loro in modo che possano imparare a condividere gli spazi con le altre persone ed essere più autonomi per la vita quotidiana
C'è un'attenzione particolare da parte di tutta l'associazione verso questi temi. Sia i clienti che i dipendenti sono sensibili a queste tematiche
Per questo abbiamo puntato sulla formazione del nostro staff in modo da poterci rapportare con loro nel modo migliore possibile".
Training for Life si rivolge anche ai bambini dai 3 anni in su
"Offriamo corsi per i più piccoli come lo Sthenathlon Young
che è un'attività di pesistica che molti istituti hanno adottato nei loro programmi scolastici". Per le donne
sarà presto attivato una zona Nursery dedicata ai bambini in modo da permettere alle madri di effettuare i corsi liberamente
Per quanto riguarda invece la zona piscina
Jenny ha scelto non si sbilanciarsi troppo
"Fino ad ora abbiamo deciso di fare un gradino alla volta
ma è certamente tra le opzioni sul tavolo - conclude - Tra un anno ci penseremo".
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