Un pomeriggio dedicato alla conoscenza degli alberi
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Nel 2024 la procuratrice generale di New York ha tentato una causa accusando la società di fuorviare i consumatori con i suoi obiettivi climatici nel tentativo di aumentare le vendite
ha più volte ribadito il suo impegno a ridurre le emissioni di gas serra affermando che sarà un’azienda a emissioni zero entro il 2040
dichiarazione che lascia intendere di essere sulla buona strada benché i dati dimostrino il contrario
Unearthed e Repórter Brasil che ha intervistato più di 35 persone tra allevatori e leader sindacali del Pará e della Rôndonia (Stati che si trovano nella regione Nord del Brasile)
Sebbene JBS avesse dichiarato il suo impegno a registrare tutti i fornitori diretti e indiretti al fine di garantire che il bestiame acquistato non fosse allevato su terreni disboscati illegalmente
è diffusa l’incredulità sulla capacità dell’azienda di raggiungere l’obiettivo
I principali ostacoli evidenziati sono le difficoltà tecniche – mancano le infrastrutture e le tecnologie necessarie al tracciamento –
le incertezze sulla proprietà fondiaria dato che molte terre sono occupate illegalmente e il “riciclaggio di bestiame”
cioè il ricorso a intermediari per “ripulire” la provenienza della carne
Diversi produttori hanno anche previsto che i nuovi sistemi di rintracciamento porteranno ad altre scappatoie che
potrebbero prevedere la macellazione del bestiame altrove e la vendita della carne a basso prezzo a JBS
il sistema funziona così: JBS compra gli animali dagli allevatori
li macella e poi distribuisce la carne in tutto il mondo
La risposta della multinazionale non si è fatta però attendere: JBS ha respinto le critiche sostenendo di aver già registrato oltre l’80% dei suoi acquisti annuali su una piattaforma trasparente basata su tecnologia blockchain
Quel che è certo è che la produzione di carne bovina rappresenta la principale causa di disboscamento: per fare spazio agli allevamenti si procede spesso all’abbattimento degli alberi e agli incendi della vegetazione tanto che gli scienziati hanno avvertito che l’Amazzonia si sta avvicinando a un punto di non ritorno
ad aggravare la situazione c’è anche la concentrazione di capi di bestiame per ettaro: il Lombardia l’intensità di allevamento si colloca ai vertici europei nel confronto con tutte le altre regioni
ospita il 25% dei bovini e il 50% dei suini italiani
rispetto ad altri settori in cui è stato fatto tanto per ridurre le emissioni
in quello zootecnico gli sforzi rimangono insufficienti
corrispondente all’1% della popolazione media di bovini in Lombardia
provoca un aumento giornaliero importante delle concentrazioni di ammoniaca e polveri sottili: +0,26 microgrammi su metro cubo per l’ammoniaca e +0,29 microgrammi su metro cubo per il PM10
anche alle nostre latitudini il cambiamento non sembra però essere all’orizzonte
lo scorso anno l’Unione Europea ha approvato una nuova direttiva sulle emissioni industriali
che fissa livelli più stringenti anche per gli allevamenti intensivi tenendo però fuori proprio quelli di bovini la cui inclusione sarà valutata a partire dal 2026
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Un progetto ideato in classe per ripensare il futuro del quartiere
dalla valorizzazione del cortile interno della scuola agli orti didattici
Giovedì 8 maggio a Guastalla la presentazione del progetto e la firma del protocollo tra Unindustria Reggio Emilia e i Sindaci di 15 comuni della pianura
L’accordo è finalizzato alla costruzione progetti concreti di sviluppo territoriale candidabili all’aggiudicazione di risorse economiche provenienti da Fondi dell’Unione Europea per il settennato 2028-2034
GUASTALLA (Reggio Emilia) – Giovedì 8 maggio alle ore 15 al Palazzo Ducale di Guastalla verrà sottoscritto il “Patto per lo sviluppo della Pianura reggiana”
una inedita iniziativa di collaborazione istituzionale tra Unindustria Reggio Emilia e 15 comuni della pianura
finalizzata a costruire progetti concreti di sviluppo territoriale candidabili all’aggiudicazione di risorse economiche provenienti da Fondi dell’Unione Europea per il settennato 2028-2034
L’evento sarà aperto dal Sindaco di Guastalla Paolo Dallasta
Presidente dell’Unione Comuni Pianura reggiana
Seguirà il saluto introduttivo di Unindustria Reggio Emilia
rappresentata dalla Vicepresidente Francesca Paoli
Vicesegretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna
mentre l’economista territoriale Giampiero Lupatelli entrerà nel merito del percorso progettuale che caratterizzerà il ‘Patto per lo sviluppo della Pianura reggiana’
Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega a Sviluppo economico e Green Economy
Unindustria Reggio Emilia e i Sindaci dei Comuni di Boretto
firmeranno il Protocollo che stabilisce il percorso volto a delineare e consolidare le strategie per lo sviluppo e la crescita economica della Pianura reggiana
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Un finale dolce amaro per i cittadini che quest’oggi si sono riuniti alla Foresta di Pianura per discutere della questione delle misure di compensazione adottate per mitigare l’inquinamento prodotto dalla Centrale di Bertonico-Turano
Sono tante le questioni ancora aperte e Palazzo San Cristoforo
dalla voce del capo gabinetto Claudio Gazzola
ha ribadito di non poter rispondere in materia tecnico-ambientale perché la responsabilità è di chi ha predisposto i lavori di taglio e disboscamento
“Detto ciò - ribatte Gazzola - non è che le misure di compensazione sarebbero state in grado di assorbire tutta la Co2 della centrale”
Riguardo le domande sul futuro dell’area verde invece risponde: “La breve riforma delle province
perché l’attuale amministrazione provinciale di Lodi prevede ancora un anno di carica
non aiuta a fare progetti a lungo orizzonte
così come non aiutano le nostre scarse risorse economiche”
“Sembra però un conflitto aperto senza vere e proprie risposte
dove tutti pensano di aver ragione o additano la responsabilità ad altri - spiegano i cittadini - ma allora ci sarà mai la possibilità di una negoziazione?” In ogni caso la Provincia
rappresentato per l’occasione dall’assessore Manuela Minojetti
ha mostrato la volontà di affrontare i discorsi in sede più istituzionale invitando i cittadini risentiti a costituire un’associazione
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rappresentano una minaccia invisibile ma concreta per la salute dei cittadini
L’esposizione prolungata a queste sostanze inquinanti è associata a un aumento del rischio di malattie respiratorie
Il report evidenzia come fattori meteorologici
come la scarsa ventilazione e le inversioni termiche tipiche dei mesi invernali nella Pianura Padana
contribuiscano in modo significativo all’accumulo di smog
le cause strutturali del problema risiedono nelle emissioni prodotte dal traffico veicolare
dagli impianti di riscaldamento domestico e dalle attività industriali e agricole
La mancata adozione di politiche di mobilità sostenibile
l’utilizzo di combustibili obsoleti e le pratiche agricole intensive continuano ad alimentare questo circolo vizioso che compromette la qualità della vita e l’ambiente in numerose aree del Paese
Bologna e Verona superano frequentemente i limiti di legge per il PM10
Le caratteristiche geografiche di questa vasta area
A questo si aggiunge un’alta densità di popolazione
di attività industriali e di infrastrutture viarie
Le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria gestite da ARPA Lombardia
ARPA Veneto ed ARPA Emilia-Romagna rilevano costantemente concentrazioni elevate di particolato
Le conseguenze sulla salute dei residenti sono significative
con un aumento dei ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie e cardiovascolari
soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione come bambini e anziani
Nonostante i ripetuti allarmi e le raccomandazioni delle istituzioni europee
le misure adottate finora appaiono insufficienti a invertire la tendenza
Le limitazioni temporanee del traffico o le domeniche ecologiche rappresentano interventi spot che non affrontano le cause profonde del problema
È necessario un cambio di paradigma che promuova una mobilità urbana più sostenibile
attraverso l’incentivazione del trasporto pubblico
della ciclabilità e dell’utilizzo di veicoli elettrici
è fondamentale intervenire sul settore del riscaldamento domestico
favorendo la sostituzione degli impianti obsoleti con sistemi più efficienti e meno inquinanti
promuovendo pratiche meno impattanti sull’ambiente
istituzioni e imprese è imprescindibile per garantire un futuro con un’aria più pulita e una migliore qualità della vita per tutti
La preoccupazione per la qualità dell’aria non si limita alla Pianura Padana
hanno registrato livelli di inquinamento atmosferico superiori ai limiti consentiti nei primi tre mesi del 2025
Firenze e Palermo mostrano criticità legate soprattutto al traffico veicolare intenso e alla conformazione urbanistica che spesso intrappola gli inquinanti
Le rilevazioni effettuate dalle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale evidenziano come anche in queste aree sia necessario intensificare gli sforzi per ridurre le emissioni e migliorare la salute ambientale
L’adozione di piani urbani per la mobilità sostenibile
la promozione del trasporto pubblico e la creazione di zone a basse emissioni rappresentano strategie cruciali per affrontare il problema anche in queste realtà urbane
La sensibilizzazione dei cittadini e la promozione di comportamenti più virtuosi sono elementi fondamentali per contrastare l’inquinamento atmosferico
come preferire i mezzi pubblici o la bicicletta all’auto privata per gli spostamenti urbani
ridurre il consumo energetico domestico e fare una corretta gestione dei rifiuti
possono contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità dell’aria
Le amministrazioni comunali hanno un ruolo cruciale nel promuovere queste buone pratiche attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza
è fondamentale investire nell’educazione ambientale nelle scuole
per formare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti del proprio territorio e della propria salute
Solo attraverso un impegno collettivo e una visione a lungo termine sarà possibile invertire la rotta e garantire un futuro più sostenibile per le prossime generazioni
Tagambiente emergenza Inquinamento Natura smog
alcune antichissime formazioni calcaree hanno protetto specie botaniche rare dalle glaciazioni
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Le immagini che un solerte e dispiaciuto turista ha voluto inviare alla redazione di Teleiblea…
25 Apr 2025 10:04Blocco 2,Blocco 1,Economia,Cultura,Politica,Turismo,Opinioni
by Direttore
di Direttore
Parliamo della catastrofica decisone di ieri di…
che non possiamo definire stampa perchè non è stato inviato ai…
30 Ott 2024 09:10Blocco 2,Blocco 1,Economia,Politica,Attualità,Opinioni
Il cuore della Pianura Veronese è scosso da una crescente ondata di degrado e insicurezza che coinvolge luoghi simbolo della comunità
come il cimitero comunale e i parchi pubblici
A Nogara le segnalazioni di cittadini esasperati si moltiplicano
bivacchi notturni e atti di inciviltà che minano la serenità e il decoro urbano
Il consigliere comunale Emanuele Montemezzi ha recentemente indirizzato una lettera al sindaco Flavio Pasini
sollecitando interventi urgenti per ripristinare l’ordine e la sicurezza
“Chiedo al sindaco Pasini di attivarsi al fine di esercitare un’azione di controllo
repressione con relative sanzioni o denunce verso persone che non rispettano le norme di sicurezza pubblica ed urbana
in particolare presso il Cimitero di Nogara e alcuni parchi cittadini”
si legge nella missiva arrivata in redazione oggi 2 maggio 2025
Il sindaco Flavio Pasini ha dichiarato l’intenzione di intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine
affermando: «Carabinieri e Polizia Locale saranno presenti anche in cimitero per far desistere gli stranieri da scambiare questo luogo sacro in un posto dove poter bivaccare o disturbare le persone»
«La comunità di Nogara – conclude Montemezzi – chiede a gran voce interventi concreti e tempestivi per restituire dignità e sicurezza ai propri spazi pubblici
simboli di memoria e aggregazione sociale»
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Fino a sabato un forte anticiclone subtropicale presente sull'Europa centro-meridionale porterà sulla regione tempo stabile con temperature sopra la media del periodo
Domenica inizieranno ad affluire correnti sud-occidentali più umide e instabili che anticiperanno un marcato peggioramento del tempo per l'inizio della settimana
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Un legame più consapevole tra genitori e figli, con il mindful parenting e la app MinUTo
Il ricordo dell'Ateneo per Emma Pezemo, a quattro anni dalla sua scomparsa
Muse-Unveiling: al via i viaggi virtuali nei musei di UnaEuropa
Nasce Relaia: spin-off dell’Alma Mater per città più intelligenti e partecipate
Ingegneria della natura contro il dissesto idrogeologico: un seminario dell’Alma Mater a Castiglione dei Pepoli
Previsti livelli prossimi o superiori alle soglie 3. Allerta gialla, invece, nelle pianure centrali
un’allerta rossa relativa al passaggio della piena del fiume Po nella pianura piacentina e parmense
ma alla portata d’acqua dei fiumi piemontesi
a causa delle forti precipitazioni di questi giorni sull’Italia nord-occidentale e in particolare in atto sul Piemonte
Il transito della piena in Emilia si prevede con livelli prossimi o superiori alle soglie 3 nella pianura occidentale e prossimi alle soglie 1 nelle pianure centrali
sempre nella giornata di venerdì 18 aprile
anche a carattere di rovescio temporalesco
più probabili sui rilievi ed in particolare sul crinale appenninico centrale
Le precipitazioni potranno generare nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d'acqua maggiori del settore centrale
già caratterizzati dalle piene dei giorni precedenti
con livelli superiori alle soglie 1 o localmente prossimi alle soglie 2
Nelle aree di crinale di tutta la regione e nelle zone montane e collinari occidentali saranno possibili residui e localizzati fenomeni di ruscellamento e frane sui versanti più fragili
anche a seguito delle piogge dei giorni precedenti
tra la notte ed il primo mattino venti forti (50-61 Km/h) da sud-ovest con possibili temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore sui rilievi centro-orientali
La tendenza è alla stazionarietà dei fenomeni nelle successive 48 ore (sabato 19 aprile)
Aggiornamenti costanti anche su X e sul canale Telegram @AllertaMeteoER che ogni cittadino è invitato a seguire
Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?1/2Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2Vuoi aggiungere altri dettagli?1/2DettaglioInserire massimo 200 caratteriIndietroAvanti
Direzione generale cura del territorio e dell'ambienteViale Aldo Moro
Regione Emilia-RomagnaViale Aldo Moro, 5240127 BolognaCentralino 051 5271Cerca telefoni o indirizzi
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Le previsioni di Lorenzo Badellino (3bmeteo.com) per il ponte del Primo Maggio: Fino a sabato dominerà l'alta pressione sul Veneto
domenica invece atteso un primo peggioramento su montagna e zona pedemontana
Il rinforzo dell’anticiclone subtropicale regalerà al Veneto un primo assaggio d'estate con una sequenza di giornate stabili e in prevalenza soleggiate e temperature in deciso aumento
A dirlo sono le previsioni di Lorenzo Badellino
«Fino a giovedì - spiega l'esperto - nelle ore pomeridiane si potranno avere annuvolamenti cumuliformi sulla fascia alpina e prealpina con possibilità di qualche breve rovescio o focolaio temporalesco
Altrove sarà però il sole a dominare con temperature fino a 25/26°C in pianura
Venerdì l’anticiclone si irrobustirà ulteriormente
il tempo rimarrà soleggiato e le temperature aumenteranno ancora
con valori massimi che venerdì potranno raggiungere i 27/29°C in pianura
Treviso e Vicenza previste massime di 28°C
mitigata dal mare ancora relativamente freddo in questo periodo dell’anno
a parte il passaggio di alcune velature e una lieve variabilità sull’arco alpino e sulla fascia prealpina con isolati rovesci non esclusi sulle Dolomiti
la situazione non subirà variazioni particolari
Domenica invece un lieve cedimento della struttura anticiclonica potrebbe provocare un moderato incremento dell’instabilità
con possibilità di qualche rovescio o breve temporale in arrivo a partire dai settori alpini e prealpini
in locale estensione entro sera alle zone di pianura» conclude Badellino
dopo avere appreso del taglio avvenuto nella Foresta di Pianura
si sono ritrovate a condividere una passeggiata silenziosa per esprimere il proprio dispiacere di fronte all’accaduto e una crescente preoccupazione per il destino del verde che ci circonda
Dopo il taglio avvenuto nella porzione di Foresta adiacente all’ex Sicc e dopo il sacrificio del bosco in Piarda Ferrari
abbiamo assistito a un nuovo intervento nella Foresta di Pianura che ai nostri occhi rimane poco comprensibile o non condivisibile nelle modalità con le quali è stato realizzato
Vorremmo provare a raccontare il contesto nel quale il taglio è avvenuto
da parte degli operatori del Parco Adda Sud
nella zona limitrofa alla Cascina Costino ma anche
Essa si estende su una superficie di proprietà privata
nel Comune di Lodi ed è nata nel 2003 nell’ambito del progetto “Dieci grandi foreste di pianura” promosso da Regione Lombardia di cui la Provincia di Lodi si è fatta promotrice: certamente un investimento lungimirante e occasione ideale per realizzare un’area verde
L’intervento di taglio eseguito nella seconda parte del mese di marzo è stato deciso con “deliberazione” del Presidente della Provincia nell’ottobre del 2023
in “approvazione in linea tecnica degli interventi forestali a carico di Sorgenia” a titolo di compensazioni ambientali pattuite contestualmente alla realizzazione della centrale di Bertonico Turano
In altre parole: la Provincia di Lodi approva
il progetto esecutivo degli interventi forestali redatti da Sorgenia sulla base della relazione del proprio agronomo
con il nulla osta da parte del Comune di Lodi e con l’autorizzazione da parte del Parco Adda Sud
Il costo dell’intervento è interamente a carico di Sorgenia proprio in forza della convenzione stipulata nel 2010 che prevedeva che Sorgenia provvedesse alla realizzazione di “50 ettari di bosco… e ad attendere alla relativa manutenzione per 10 anni
con impegno economico pari a 1 milione di euro”
da manutenere per 10 anni con un impegno economico pari a 1 milione di euro
Qualcuno li ha mai visti 50 nuovi ettari di bosco
nel territorio di tutta la Provincia di Lodi non ci sarebbero stati 50 ettari disponibili da trasformare a bosco ma diciamo anche che
utilizzare le risorse economiche (indirizzate alla realizzazione di 50 ettari di bosco e alla sua manutenzione) per tagliare una porzione di bosco già esistente non corrisponde esattamente alla ratio della convenzione e all’auspicio che il patrimonio forestale del territorio aumentasse significativamente non fosse altro per compensare i danni ambientali prodotti dalla realizzazione di una centrale contro la quale le voci
Ecco allora il primo “nodo” critico sul quale vorremmo si aprisse un confronto: l’intervento definito “di diradamento”
con un ”prelievo di piante arboree…per migliorare la stabilità della Foresta” è un intervento coerente con la finalità della convenzione
vale quanto il piantumare nell’applicazione della convenzione stipulata tra la Provincia di Lodi e Sorgenia
ossia il diradare in una zona di bosco già esistente può essere equiparato alla manutenzione del nuovo bosco cui Sorgenia era impegnata e di cui non ci pare essere traccia
Ai nostri occhi è una contraddizione ben difficile da comprendere
ci è parso abbia determinato l’eliminazione del sottobosco con conseguente perdita della biodiversità che negli anni si era sviluppata
Pensiamo con uno sforzo di fantasia di entrare nella foresta
quasi come se ripercorressimo il sentiero che abbiamo seguito sabato; la foresta è cresciuta in fretta ed è rigogliosa ma da tempo appare trascurata da molteplici punti di vista
Sono stati abbandonati i punti ristoro inizialmente approntati
sono poco o niente segnalati i percorsi di collegamento
non è mai stato realizzato quel presidio dedicato alla biodiversità annunciato nei primi anni della sua messa a dimora e che sarebbe dovuto essere punto di partenza per percorsi didattici ed educativi all’interno di uno spazio tanto prezioso
Nessun intervento di manutenzione è stato realizzato dopo il 2015 e forse
se si fosse operato con maggiore continuità nel tempo
si sarebbe potuto agire con minore impatto di quello messo in campo dall’intervento di questi giorni
intervento previsto tra dicembre 2024 e marzo 2025 ma realizzato solo sul finire del mese di marzo
termine ultimo consentito dalla legge a tutela delle specie animali presenti in foresta
Ecco allora il secondo “nodo” critico: ci domandiamo e domandiamo quali risorse ha impiegato la Provincia di Lodi nel corso degli anni per manutenere questo spazio così prezioso e quali risorse metterà in campo - ora che le compensazioni cui era tenuta Sorgenia
per valorizzare questo patrimonio e proteggerlo
e quali progetti ha in cantiere e come intende portarli avanti
e ci avviamo alla conclusione: se la foresta può cavarsela da sola - e la mancanza di interventi manutentivi negli ultimi dieci anni sembra dimostrarlo - ora che ne sono passati oltre venti dalla sua nascita la si potrebbe ben ritenere in grado di regolarsi e autoregolarsi senza la necessità di un ricorrente intervento umano
Ecco quindi un ulteriore fronte di approfondimento: cosa fare e cosa non fare o
L’opinione non è unanime e la sintesi è complessa ma proprio per questo il confronto è importante intorno al senso di un intervento di taglio a detta dell’agronomo incaricato necessario ma che
secondo una diversa visione di foresta (di pianura) e di bosco
avrebbe potuto evitarsi lasciando fare alla natura il suo corso
a maggior ragione dopo che per anni nessuno ha messo mano a nulla
È argomento rispetto al quale si confrontano scuole di pensiero diverse e relativamente al quale i tecnici rivendicano l’insindacabilità del proprio giudizio da parte dei non addetti ai lavori
ma che non dovrebbe essere escluso dal dibattito se ciò che crediamo utile
di fruizione della stessa è indissolubilmente legato alla vita di ciascuno di noi e del territorio che abitiamo ed esprime un “valore sociale” che oggi non si può più negare
che coinvolge tutta la comunità che a questo spazio si sente legata
È nell’auspicio di avere risposte che fughino i nostri dubbi e forniscano risposte alle domande poste che abbiamo invitato
alle ore 10.45 i rappresentanti della Provincia di Lodi
del Comune di Lodi e del Parco Adda Sud a un nuovo incontro
con ritrovo di fronte alla Cascina Costino
con tutte le cittadini e i cittadini interessati
"Se confrontiamo poi la media dei 3 mesi con quella annua
vediamo che 2 stazioni (Milano e Vicenza) superano i 40 microgrammi per metro cubo (limite di legge attuale)
47 stazioni su 54 superano i 20 microgrammi per metro cubo (valore limite previsto dalla nuova Direttiva europea) e tutte superano ampiamente i 15 microgrammi per metro cubo indicati dalle Linee guida Oms 2021 per tutelare la salute umana"
"I dati relativi al primo trimestre 2025 - evidenzia il report - mostrano molte situazioni assai preoccupanti: per le polveri sottili le criticità sono sostanzialmente concentrate nella Pianura Padana; per quanto riguarda il biossido di azoto valori elevati sono stati rilevati anche in molte città del Sud
dove evidentemente pesano i problemi relativi alla mobilità
L'inquinamento atmosferico è il principale rischio ambientale per la salute pubblica in Europa e in Italia
in quanto responsabile dell'aumento di patologie respiratorie
oltre ad avere effetti negativi sulla salute riproduttiva e sullo sviluppo infantile
Testata giornalistica registrataDirettore responsabile Angelo Maria PerrinoReg
di Milano n° 210 dell’11 aprile 1996 - P.I
compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi
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scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi
Ancora criticità idraulica per il passaggio della piena del grande fiume
l’avviso della protezione civile e lla Regione
Po in piena
per la pianura piacentina l'allerta rossa continua fino alla mezzanotte del 21 aprile
Resta valido anche per la giornata di Pasqua l’avviso emesso dalla protezione civile per criticità idraulica
dovuto al transito della piena del grande fiume sul territorio locale
Per la giornata di domenica 20 aprile – riporta il bollettino - non si prevedono fenomeni meteorologici significativi ai fini dell'allertamento
Si prevedono tuttavia rovesci e temporali dalle ore pomeridiane
«Nelle zone montane e collinari interessate dai rovesci – si precisa - non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili e rapidi incrementi dei livelli idrometrici
con livelli che potranno essere localmente prossimi alle soglie 1
La criticità idraulica sulle pianure rivierasche di Po è riferita al transito della piena
con livelli prossimi o superiori alle soglie 3 nelle pianure occidentali e centrali e superiori alle soglie 2 nelle pianure orientali e nel Delta»
«OLTRE 100 VOLONTARI IN 24 ORE» - «A Piacenza lo spiegamento di forze per contenere la piena è stato massiccio» scirve la Regione
«Una sessantina i volontari intervenuti nella notte e 50 da stamattina
Complessivamente saranno oltre 100 i volontari intervenuti nelle 24 ore a Piacenza
oltre ai tecnici dell’Agenzia provinciale di Protezione civile e di Aipo
il supporto dei gruppi locali di Calendasco
per contenere allagamenti che non hanno coinvolto abitazioni: tamponate con sacchi di sabbia due chiaviche e un fontanazzo in località Mortizza
Home Itinerari in moto Italia in moto Toscana in moto
trasformandosi nella bellezza che è tipica dei monti del Nord Italia
I boschi fitti sembrano “proteggere” i pochi automobilisti
inizia la vera e propria “scalata” al Passo della Cisa in moto che mette in comunicazione il parmense con la provincia toscana di Massa-Carrara
Per attraversare il passo prendiamo Ponte Alcide de Gasperi sulla destra e poi Via della Liberazione
che corre per circa 20 chilometri verso Pontremoli
poi lo svincolo a sinistra per A15/E33 e infine prendere l’uscita per Aulla
giriamo su Via Vecchia del Piano e in un quarto d’ora siamo a Santo Stefano di Magra
e spesso l’unico tratto di divisione tra le due strade è rappresentato dal Fiume Magra
che devia verso sud-est in corrispondenza di Santo Stefano di Magra
nella zona protetta del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra
Dopo Santo di Magra la SS62 si trasforma in SS330, e ci conduce, in circa 15 chilometri, verso la nostra meta finale: La Spezia da dove possiamo ammirare il Mar Tirreno, con la bella baia che definisce la zona più meridionale delle Cinque Terre
Infatti ai piedi del Passo si trova ancora l’antico ospedale destinato a viaggiatori e pellegrini: lo Xenodochio di San Benedetto di Montelungo
Distrutto dai Longobardi e poi ricostruito
oggi rimangono solamente pochi ruderi dell’antico albergo
Il Passo della Cisa è aperto tutto l’anno; le nevicate
ne hanno sempre permesso la percorribilità anche perché non si trova ad un’altissima quota
Pontremoli, uno dei borghi più belli e caratteristici della Lunigiana
costituisce una delle tappe del nostro itinerario
Caratterizzata dai numerosi ponti che la popolano
la città sorge proprio alla a cavallo tra due corsi d’acqua
Il corso principale si snoda tra palazzi e chiese medievali che accoglievano i viandanti lungo la Via Francigena
Il Castello del Piagnaro domina tutt’oggi l’abitato medievale
Da non perdere sono inoltre la Chiesa di San Giorgio
Porta Fiorentina e il Museo Diocesano nel Palazzo Vescovile
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Vale la pena arrivare al Passo della Cisa anche solamente per assaggiare la cucina tipica a cavallo tra la tradizione ligure e quella toscana
Ecco tre ristoranti in cui assaporare il meglio del territorio:
La BMW R 1300 RS è un’atleta di endurance con l’inconfondibile grinta del ..
Il salame prodotto in questo borgo è un'eccellenza a marchio D.O.P.
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CANAVESE - Meteo clemente per il 1 maggio. La progressiva rimonta di un promontorio di alta pressione sull’Europa centrale garantirà condizioni soleggiate e prevalentemente stabili sul Piemonte, con al più qualche rovescio pomeridiano di calore sui rilievi.
E' atteso un deciso aumento delle temperature massime, che in pianura potranno localmente raggiungere i 30 gradi nella giornata di venerdì. Sabato l'approfondimento di una saccatura scandinava sulla penisola iberica favorirà il cedimento dell'alta pressione e un conseguente, seppur modesto, aumento dell'instabilità sulla regione, con nuvolosità irregolare, deboli rovesci sui rilievi e un lieve calo delle temperature. Ecco le previsioni di Arpa Piemonte.
Nuvolosità: cielo sereno o poco nuvoloso per lo sviluppo di locali cumuli pomeridiani sui rilievi. Precipitazioni: assenti salvo possibili isolati rovesci di calore in montagna nel pomeriggio. Zero termico: in marcato aumento fino a 3500 metri. Venti: deboli variabili a tutte le quote.
Nuvolosità: cielo sereno o poco nuvoloso, con transito di velature nel pomeriggio. Precipitazioni: assenti. Zero termico: in ulteriore aumento fino a 3700 metri. Venti: al mattino deboli in montagna, in intensificazione nel pomeriggio, dai quadranti occidentali sulle Alpi e meridionali su Appennino. Deboli variabili altrove, con rinforzi da sud sulle pianure orientali nel pomeriggio.
Nuvolosità: cielo irregolarmente nuvoloso, con copertura più compatta sui rilievi alpini; aumento della nuvolosità in serata. Precipitazioni: deboli rovesci sparsi sui rilievi alpini. Zero termico: in calo sui 3400 metri. Venti: moderati o localmente forti da ovest-sudovest sulle Alpi e moderati da sud sull'Appennino, in decisa intensificazione serale; moderati o localmente forti da sud tra Astigiano, Alessandrino e Novarese e deboli variabili altrove.
Punto di situazione sulla sicurezza nei comuni dell’Unione pianura reggiana: il prefetto convoca il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Correggio
La card turistica per scoprire il meglio della città con semplicità e convenienza
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PianuraPrimo appuntamento delle Domeniche Ciclabili:
Dove: Da Crevalcore a MirandolaIl primo appuntamento del 2025 delle Domeniche Ciclabili vi porta alla scoperta della ridente pianura tra Bologna e Modena
dove i due territori si incontrano uniti dal filo della Ciclovia del Sole
per pedalare insieme verso la Festa di compleanno di questa meravigliosa arteria verde
lungo un percorso di circa 30 km senza dislivello e alla portata di tutti
come sempre con strade chiuse al traffico e in totale sicurezza
Una pedalata che vi porterà da Crevalcore alla Mirandola dei Pico
passando per la Rocca Estense di San Felice sul Panaro
attraversando dolci paesaggi punteggiati dalle fioriture primaverili.
E l’arrivo a Mirandola sarà un momento unico
con una coreografica “volata” di biciclette che faranno un giro completo attorno al centro storico ritracciando il perimetro delle antiche mura
sulla circonvallazione per l’occasione chiusa al traffico
giunta alla sua terza edizione: presso Piazza Costituente i partecipanti troveranno una giornata di festa con musica
workshop e attività legate al mondo della bicicletta
tanti prodotti locali per un energetico pranzo in compagnia
oltre a un palco centrale da cui parleranno le istituzioni e verrà organizzato un incontro con personalità del mondo bike.
Bonus: per i primi 100 iscritti GRATIS la nuova T-shirt delle #DOMENICHECICLABILIDove mangiare? All’arrivo in piazza Costituente a Mirandola troverete ad aspettarvi la Festa della Ciclovia del Sole
con tanti stand enogastronomici che proporranno street food tipico
SCOPRI IL PROGRAMMA E LE ALTRE 3 DATE SUL SITO UFFICIALE
da Crevalcore a Mirandola 40014 Crevalcore
Email: info@domenicheciclabili.it
Sito/minisito/altro: https://domenicheciclabili.it/pianura-bike-day/
Partenza ufficiale: ore 10:00 a Crevalcore
da Crevalcore a Mirandola 40014 Crevalcore
info@domenicheciclabili.it
https://domenicheciclabili.it/pianura-bike-day/
Pavia, 29 aprile 2025 – Undici giorni freddi a Pavia nel 2024 e 76 notti tropicali. Non va meglio a Lodi, dove la temperatura media è aumentata di 3.1 gradi. E va persino peggio a Cremona, che l’anno scorso ha avuto 81 notti tropicali e 7 giorni freddi anche se la temperatura media è aumentata un po’ meno rispetto alle altre città, “solo“ 2,7 gradi.
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prosa di pianuraScrittori statunitensi Razionalità contro istinto
dovere contro desiderio: la coppia di ranger
torna a dare corpo alle due facce del mito del West: «Luna Comanche»
SalvaRegalaLinkCondividiScaricaScrittori statunitensi Razionalità contro istinto
Paolo SimonettiTra orgoglio e frustrazione
Larry McMurtry riassunse così – in una intervista del 2015 – la tensione al centro della sua opera: «Ho cercato con tutte le forze di smitizzare il West
Nessuno meglio di lui ha saputo ridefinire il mito della frontiera per il grande pubblico
trasformandolo da epopea celebrativa dell’eccezionalismo americano a dramma umano di violenza e sopraffazione
lo scrittore e sceneggiatore texano amava definirsi con ironia un «autore regionale minore»; ma nella stessa categoria includeva anche il quasi coetaneo Cormac McCarthy
aveva criticato i romanzi western per eccesso di romanticismo e scarsa aderenza alla realtà
la pubblicazione di Lonesome Dove nel 1985
premiato con il Pulitzer e diventato un bestseller internazionale
finì per alimentare proprio il mito che intendeva decostruire: venne concepito nel 1972 come soggetto per un film di Peter Bogdanovich con John Wayne
e si trasformò poi in un romanzo monumentale di quasi mille pagine
che lo stesso McMurtry definì «il Via col vento della letteratura western»
gli ex ranger Augustus McRae e Woodrow Call
sono entrati nell’immaginario collettivo come una delle grandi coppie del West
anche grazie alle interpretazioni di Tommy Lee Jones e Robert Duvall in un fortunato adattamento televisivo
A conferma del fatto che il successo non si sfugge
nel corso degli anni Lonesome Dove ha dato vita a una tetralogia che ha restituito vigore all’epopea del West
attraverso lo sradicamento e lo sterminio delle popolazioni indigene
fino alla chiusura della frontiera e al tramonto del mito
Le strade di Laredo (1993) – scritto da McMurtry nella parentesi della profonda depressione subentrata dopo un intervento al cuore – segna un epilogo amaro e antieroico
mentre i due prequel ripercorrono le avventure giovanili dei protagonisti a partire dall’arruolamento nei Texas Ranger: Il cammino del morto (1995) racconta la loro partecipazione alla disastrosa Spedizione Texana di Santa Fe del 1841
un fallimentare tentativo della Repubblica del Texas di estendere il controllo sul New Mexico
appena pubblicato da Einaudi nella pregevole traduzione di Gaspare Bona (pp
completa la saga ampliando ulteriormente la prospettiva e restituendo un affresco spietato della vita di frontiera
Di certo il romanzo più maturo e riuscito dopo Lonesome Dove
Luna comanche colma il divario tra le imprese giovanili dei celebri ranger
e la loro vita successiva come rancheri e commercianti di bestiame
coperte di neve e battute da un vento gelido
gli attori del dramma di McMurtry sono una sparuta pattuglia di ranger e tre bande di pellerossa impegnate in una caccia reciproca
trasformandosi in un tutti contro tutti feroce e insensato
A guidare i ranger è il capitano Inish Scull
un uomo il cui coraggio è fuori dal comune
che declama Senofonte in greco alla truppa e si preoccupa solo del suo maestoso destriero
che i Comanche ritengono magico e forse persino capace di volare
Scull ha un motivo personale per buttarsi a capofitto nel pericolo: a Austin
la disinibita e insaziabile moglie del capitano introduce ai piaceri del sesso chiunque gli capiti a tiro
destinato a incrociare ancora una volta le strade di chi ha amato Lonesome Dove
Anche Blue Duck e Kicking Wolf sono presenze familiari per chi ha già percorso il selvaggio West di McMurtry: il primo
figlio mezzosangue del vecchio capo Buffalo Hump
è deciso a dimostrare il proprio valore al padre che lo disprezza; il secondo
ha un piano audace: rubare il gigantesco Buffalo Horse sotto gli occhi del capitano per portarlo in Messico a un predone maya temuto e spietato
tratteggiati con verve e dotati ognuno di una speciale profondità psicologica
talmente vivi sulla pagina da sembrare nostre vecchie conoscenze
i due ranger sono già segnati dall’esperienza e incarnano modi opposti di affrontare la vita
compie il proprio dovere con una dedizione quasi meccanica; è poco incline alla conversazione e ancor meno alle manifestazioni di affetto
persino verso la prostituta di cui è innamorato
e rifiuta di riconoscere il figlio illegittimo condannandosi a un’esistenza di solitudine e rimpianti
ma mostra una spiccata empatia verso chi lo circonda
Dietro la sua spavalderia si nasconde un’anima malinconica
segnata dal rimpianto per la perdita dell’unica donna che abbia mai amato
Gus e Call danno rappresentazione alle due facce del mito del West: uno cerca di domarlo con il lavoro e la disciplina
l’altro è deciso ad assaporarlo fino in fondo prima che svanisca
McMurtry semina fra le righe richiami sottili al suo più celebre romanzo
per esempio nella risposta di Gus alla domanda su cosa farebbe sapendo di stare per morire: «Credo che scarabocchierei una lettera per la mia ragazza»
Mentre lo stile di quello speciale maestro del western che è Cormac McCarthy invita chi legge a indugiare su una prosa rarefatta e a tratti lirica
capace di avvolgerlo fin quasi a soffocarlo
la strategia narrativa di McMurtry si distingue per la sua essenzialità
la scrittura non cerca di attirare l’attenzione su di sé
anzi si fa puro strumento al servizio della storia e dei personaggi
nella mente dei quali McMurtry si immerge per assorbirne prospettive e contraddizioni
muovendosi con fluidità tra diversi punti di vista
«Col tempo» – ha dichiarato – «ho cominciato a sentire che dovrebbe esserci coerenza tra la prosa e il paesaggio
Non ha senso impiegare la lingua barocca di Faulkner se la storia si svolge sulle pianure spoglie e tutt’altro che barocche del Texas occidentale»
Pur prendendosi non poche libertà nelle sue ricostruzioni
McMurtry è riuscito a riaffermare la centralità del romanzo come strumento di una meditazione profonda su come il passato venga compreso e assimilato
per poi trasformarsi in mito e memoria collettiva
Non si è limitato a riscrivere la storia del West
custodita e divulgata tra gli scaffali delle sue librerie
si è ampliata fino a occupare quattro edifici
arrivando a ospitare oltre 200.000 volumi e attirando appassionati da tutto il mondo
Ma come le città di frontiera che raccontava nei suoi romanzi
anche questa istituzione ha ceduto il passo al tempo: nel 2022 ha chiuso tutte le sedi fisiche trasferendosi interamente online
commenta Gus verso la fine di Luna comanche
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Dopo la parentesi nuvolosa della giornata di oggi
la rimonta dell’anticiclone sul Mediterraneo favorirà ampie schiarite fino a cielo sereno su tutta la regione nella notte
L’assenza di copertura nuvolosa favorirà il calo termico notturno e i venti nord-orientali nei bassi strati faranno entrare sul Piemonte una massa d’aria più fredda di quella già esistente
L’aria più fredda da oriente e l’irraggiamento notturno
dovuto come già detto all’assenza di copertura nuvolosa
comporteranno temperature sulle pianure più basse di quelle registrate nei giorni scorsi e quindi saranno possibili locali gelate
I modelli meteorologici indicano valori di molto inferiori a 0 °C per la temperatura a 2 metri dal suolo
quella che comunemente si usa in meteorologia per indicare la temperatura dell’aria
ma probabilmente la temperatura vicino al suolo potrà registrare valori molto più bassi
Le aree più colpite potranno essere le pianure meridionali della regione: Cuneese
nonché tutte le valli nelle zone collinari di Langhe e Roero
dove l’effetto di stagnazione dell’aria fredda sarà ancora più accentuato dalla conformazione del terreno
Mail: protocollo@pec.arpa.piemonte.it
Mail: urp@arpa.piemonte.it
lunedì - martedì - giovedì - venerdì dalle 10.00 alle 12.00mercoledì dalle 14.00 alle 16.00
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Strategia aree interne - Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità
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Appennino Bolognese
Città di Bologna
Pianura Est
Pianura Ovest
Reno, Lavino e Samoggia
Savena Idice
L’Azienda USL di Bologna promuove e tutela della salute della popolazione per consentire la migliore qualità di vita possibile
garantendo i livelli essenziali di assistenza secondo le normative nazionali e regionali
Concorre alla realizzazione della più vasta missione del Servizio Sanitario della Regione Emilia Romagna
per una popolazione di oltre 880.000 abitanti
Il bilancio annuale si aggira sui 2.1 miliardi di euro
Al suo interno sono impegnati oltre 9.500 professionisti
San Lazzaro: dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 12:30
sabato dalle 7:30 - 11:45 (prosecuzione orario periodo festivo
ora si alternano con quelli del CUP di Pianoro)
Periodico telematico: News - www.ausl.bologna.it/news
Proprietà: Azienda USL di Bologna ISNB IRCCS
051 6584923Direttrice Generale: Anna Maria Petrini
Direttore Responsabile: Marco GranaIn redazione: Cecilia Baroncini
Trattamento dei dati personali: https://www.ausl.bologna.it/privacy
ma in vent’anni la natura ha fatto il suo mestiere
come è possibile intervenire così in un ambiente che ormai era diventato davvero una foresta naturale..
Non era il caso di tutelare le specie vegetali ma anche l’avifauna
l’ecosistema che questa foresta aveva costruito nel tempo?»
è stata tra le prime a denunciare i lavori di “manutenzione" alla Foresta di Pianura di Lodi
è stata organizzata una marcia silenziosa e tanti cittadini hanno chiesto conto di questo intervento di manutenzione alla Provincia di Lodi
Con lei ci siamo addentrati nel bosco e abbiamo documentato cosa è successo
Il viaggio inizia nei pressi della Coldana
«Stiamo andando alla Foresta di Pianura della zona Coldana Costino
Questo è un sentiero che faccio di solito con il mio cane quando finisce la stagione venatoria
Ho imparato a conoscerlo qualche anno fa quando mi sono trasferita in questa zona»
nel senso che è stato piantumato come bosco in mezzo alla campagna e poi però è cresciuto
e seguendo la stagionalità è diventato quello che doveva essere negli intendimenti iniziali
Il 31 di marzo poi tu hai fatto una scoperta che hai reso pubblica grazie anche al giornale perché hai trovato qualcosa di diverso rispetto ai giorni precedenti»
purtroppo lo spettacolo non è stato quello solito di questa stagione
Devo dire che ho provato proprio una sensazione di stordimento di fronte a tutto quello che era accaduto
Tra l’altro non c’erano cartelli anche a indicare cosa era successo perché con quell’intervento la foresta è stata completamente stravolta»
Nei ponti di primavera gite all’aria aperta
in occasione della Giornata internazionale del libro e del diritto d’autore
Selvazzano Dentro Mercoledì 7 si inaugura la mostra fotografica “L’affido oltre le parole”: dietro alle immagini le storie di famiglie che hanno accolto bambini e ragazzi in difficoltà
provincia che legge” a Palazzo Santo Stefano
nata dalla sinergia tra Provincia di Padova e Feltrinelli Librerie
È l’ultimo nato nella collana I Tralci della casa editrice padovana Tracciati.
La Difesa del Popolo percepisce i contributi pubblici all'editoria
tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) ha aderito allo IAP (Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
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Nei riquadri il neo pentito Domenico Di Napoli
gli imputati Paolo Equabile e Nunzio Rizzo e la vittima Gennaro Ramondino
la procura non perde tempo e a neppure due mesi di distanza dalla cattura dei complici del babykiller P.I.
ritenuto l’esecutore materiale dell’assassinio di Gennaro Ramondino
ottiene il rinvio a giudizio per tre dei presunti componenti della paranza capeggiata dal giovane ras Massimiliano Santagata
L’appuntamento in aula per il giudizio immediato è stato fissato dal gip Leda Rossetto per il prossimo 4 marzo
data in cui saranno attesi in aula il neo collaboratore di giustizia Domenico Di Napoli
Tutti e tre dovranno difendersi dalla pesante accusa di aver concorso
insieme al minorenne per il quale si procede separatamente
alla distruzione e all’occultamento del cadavere del ventenne Ramondino
quello deve prendere l’ergastolo»
si rivolse allo zio di Gennaro Ramondino nel raccontargli quanto aveva visto in quella tragica notte del 1 settembre scorso in via Comunale Napoli
dove nello scantinato adibito a piazza di spaccio - una “base” che sarebbe stata diretta da Di Napoli - fu ucciso per divergenze sulla vendita dello stupefacente il 20enne di Fuorigrotta
«Genny non meritava di fare quella fine»
concluse salutando e abbracciando l’interlocutore
Ma per la Dda e il gip lui e l’amico Paolo Equabile
entrambi però estranei all’esecuzione dell’omicidio e anzi sorpresi dall’azione di fuoco
avrebbero partecipato consapevolmente e senza essere costretti alla fase del trasporto del cadavere culminata nell’incendio
appiccato in località Torre Poerio da Domenico Di Napoli
in carcere per favoreggiamento e distruzione del cadavere
Nell’inchiesta erano coinvolti altri quattro indagati
che ruotavano tutti intorno alla piazza di droga
Ma mentre per Cristian Cacace e Luciano Ivone il gip aveva rigettato la richiesta di arresto
da metà dicembre Paolo Equabile e Nunzio Rizzo sono finiti in carcere perché gravemente indiziati per concorso nella distruzione del corpo di Gennaro Ramondino
dopo che il 20enne era stato ucciso dal 16enne del rione Traiano P.I
con la pistola prelevata dall’appartamento di Domenico Di Napoli
all’insaputa di quest’ultimo secondo la versione fornita alla polizia
La gang si sarebbe adoperata per far sparire il cadavere
bruciandolo con la Panda di “Genny”
Cacace (detto “Capellone”) e Ivone (“Ciù ciù”) avrebbero avuto un ruolo minore: il primo comprando la benzina e l’altro pulendo il locale in cui era stato commesso il delitto
erano state compiute dai poliziotti della Squadra mobile
partendo dalla testimonianza del proprietario di una Toyota
utilizzata per recarsi nelle campagne e cancellare ogni traccia
L’uomo aveva raccontato di aver prestato l’auto a Domenico Di Napoli e di aver notato
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I prossimi giorni saranno caratterizzati da diverse perturbazioni
in particolare sulle regioni del Nord Italia
in piena atmosfera invernale post-festività natalizie
è previsto un nuovo impulso instabile anche nei prossimi giorni
che potrebbe portare ancora precipitazioni e persino nevicate in pianura
Non si ferma il flusso di correnti instabili di origine oceanica cariche di umidità
che da giorni portano pioggia sullo Stivale
provenienti dalla Norvegia e dall'Atlantico
causeranno ancora precipitazioni e nevicate su diverse regioni
Nei prossimi giorni soffieranno forti venti
che si intensificheranno da Libeccio soprattutto sul lato tirrenico
Leggi anche: Meteo, l'Italia colpita da piogge e neve. Ecco dove in particolare
nubi irregolari di tipo e fitte nebbie si estenderanno su molte aree del Nord
Alcune nubi copriranno il cielo anche al Sud
dove non è escluso qualche isolato piovasco
la perturbazione attesa inizierà a farsi sentire
soprattutto su gran parte delle regioni settentrionali e centrali
Entro il pomeriggio le precipitazioni si abbatteranno su Liguria
si attendono anche nevicate sull'arco alpino centrale e orientale
a quote non inferiori ai 1.100 o 1.200 metri
le piogge continueranno a intensificarsi su gran parte del Nord
per poi spostarsi anche nei settori centrali e settentrionali della Toscana
“Congratulazioni alla produzione e al regista bellunese Francesco Sossai per aver portato il nostro Veneto sugli schermi di uno tra gli appuntamenti più prestigiosi a livello mondiale per il cinema come il Festival di Cannes nella sezione Un certain regard
Si tratta di un lavoro che ha beneficiato di un contributo regionale di 300 mila euro nell’ambito dei fondi PR FESR dedicata alla produzione audiovisiva
Produzioni cinematografiche che sono supportate operativamente dalla Veneto Film Commission e confermano l’importanza dell’investimento della Regione del Veneto in questo settore al fine di potenziare la capacità competitiva delle aziende venete attive nel settore cinematografico e audiovisivo
mettere in luce le competenze tecniche e artistiche locali e favorire la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale
paesaggistico e delle eccellenze produttive del Veneto
commenta in questi termini la notizia della selezione ufficiale del film
“Le città di pianura” del bellunese Francesco Sossai prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film (Italia) con Rai Cinema ed è coprodotto da Philipp Kreuzer e Cecilia Trautvetter per Maze Pictures (Germania)
con il sostegno di Eurimages e del MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo
Il film è stato realizzato con il contributo di Regione del Veneto (PR FESR del Veneto 2021-2027)
con il sostegno di Fondazione Veneto Film Commission
e con il contributo di Filmförderungsanstalt e Die Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien
“Con l’occasione ricordo che si è aperto il primo bando 2025 di 3 milioni di euro per accedere ai contributi a sostegno delle imprese culturali
creative e dell’audiovisivo nell’ambito del PR FESR 2021-2027- aggiunge Corazzari-
In autunno si aprirà un nuovo bando per altri 3 milioni di euro
Per il 2025 in totale sono 6 milioni di euro a sostegno della produzione audiovisiva in Veneto
una misura che non solo punta ad attrarre case di produzione cinematografica nazionali ed estere che realizzano investimenti nel territorio regionale
ma anche promuovere la competitività delle imprese venete del settore e promuovere il nostro territorio”
hanno un’ossessione: andare a bere l’ultimo bicchiere
un timido studente di architettura: l’incontro con questi due improbabili mentori trasformerà profondamente Giulio nel suo modo di vedere il mondo e l’amore
Un road movie nella sterminata pianura veneta che viaggia alla velocità con cui si smaltisce una sbronza
Nel cast figurano anche Roberto Citran e Andrea Pennacchi
ha deciso di mettere a disposizione due accessi gratuiti a copertura dei costi di
Aperta la seconda finestra dal 8 aprile alle ore 10.00 fino al 20 maggio alle ore 17.00
Il sostegno rientra nel PR Veneto FESR 2021-2027
“Congratulazioni alla produzione e al regista bellunese Francesco Sossai per aver portato il nostro Veneto sugli schermi di uno tra gli appuntamenti più prestigiosi a
Le nostre location.Il Veneto, il set perfetto per il cinema. Scoprile tutte Veneto Film CommissionVia Giosué Carducci 3230171 – Veneziatel +39 041 279 4338
Il meteo di Febbraio 2025 si prospetta particolarmente movimentato, in netta controtendenza rispetto alla consueta stabilità che l’Anticiclone impone frequentemente sullo scenario europeo
limitando l’arrivo di variazioni significative
Già nella giornata di Sabato 8 Febbraio l’arrivo di un’intensa ondata di freddo ha determinato nevicate fino a quote molto basse nelle regioni nord-occidentali del Paese
il tempo continuerà a essere estremamente variabile
con nuove occasioni di precipitazioni e temperature piuttosto rigide su gran parte della Penisola
L’avvio della seconda decade di Febbraio sarà caratterizzato da un’instabilità diffusa
con fenomeni più persistenti nelle aree settentrionali
in particolare nel settore nord-occidentale
Le nevicate interesseranno principalmente i rilievi alpini e prealpini
mentre nelle zone di pianura la possibilità di vedere la neve dipenderà dalla quantità di aria fredda che riuscirà a raggiungere la regione
In un contesto meteorologico così dinamico, ogni ipotesi resta aperta. Le masse d’aria gelida di origine russa potranno trovare una via d’accesso verso l’Italia grazie alla persistenza di correnti orientali. Allo stesso tempo, le perturbazioni atlantiche continueranno a influenzare il nostro territorio da Ovest
Questa interazione tra correnti di diversa origine potrebbe favorire la formazione di perturbazioni intense
capaci di portare condizioni tipicamente invernali
si apre una concreta possibilità che anche la Pianura Padana possa essere imbiancata da una nevicata
il grado di affidabilità di questa previsione non è ancora elevato
poiché dipende dall’esatta dinamica delle masse d’aria in gioco
Alcuni modelli meteorologici di riferimento cominciano a delineare uno scenario in cui
si assisterà a un’interazione tra flussi miti di origine oceanica e correnti fredde provenienti da Est
Questo scontro potrebbe favorire precipitazioni su buona parte dell’Italia
con una possibilità concreta che parte di esse si manifestino sotto forma di neve anche a bassa quota
L’andamento atmosferico rimane soggetto a possibili modifiche ed è quindi essenziale seguire gli aggiornamenti meteo per avere una visione più chiara dell’evoluzione
Analizzando il periodo successivo alla metà del mese
si ipotizza che le correnti atlantiche possano tornare a essere protagoniste
imponendosi sullo scenario meteorologico nazionale
L’interazione tra l’aria più mite di matrice oceanica e quella fredda già presente potrebbe innescare nuove nevicate a quote collinari o persino in pianura. Sarà tuttavia fondamentale attendere ulteriori dati per delineare con maggiore precisione la tendenza meteo di questa seconda parte di Febbraio.
Graduale estensione dello screening del tumore al colon retto dagli attuali 69 anni ai 74 anni: è stato uno dei principali temi trattati nel corso della seduta del 12 febbraio Comitato Consultivo Misto Socio-Sanitario Pianura Ovest
e il Presidente del CCMSS Giordano Lanzarini hanno invitato
Direttrice della UO Governo dei Percorsi di Screening
per presentare i programmi di screening regionali con particolare riguardo ai dati distrettuali di adesione
Nel corso della presentazione sono state illustrate anche le fasce di popolazione target
le nuove azioni messe in campo dall'Azienda Usl di Bologna
come la collaborazione con le Associazioni delle Farmacie
la consegna del Kit per il sangue occulto e la riconsegna del campione in farmacia
Da ultimo sono state analizzate le principali barriere all'adesione agli screening riportate dall'indagine PASSI e si è aperta una riflessione su possibili azioni da mettere in campo per migliorare la partecipazione dei cittadini
Il consiglio dunque è quello di evitare tutte le attività (escursioni
canali nevosi) al di fuori delle piste da sci
il pericolo di valanghe sarà davvero molto elevato.Ricordiamo infine che il maltempo ci accompagnerà per tutta la settimana con piogge battenti
PER APPROFONDIRE: Meteo: Prossimi giorni, Maltempo furioso, rischio Grandine e Nubifragi, le zone colpite
Le mappe di Meteored rivelano una data che potrebbe riservare sorprese
ecco quando e dove Si sta preparando un’importante irruzione di aria fredda sull’Europa centrale
Ci sono dubbi ma anche speranze dai modelli
Analizziamo la probabilità di vedere la neve scendere anche in città
perché con la neve la sorpresa è sempre dietro l’angolo
Anche in montagna, Alpi comprese, la neve è attesa con trepidazione perché nonostante le occasioni da neve scorse molti comprensori sciistici non ne hanno ricevuta a sufficienza e così si è ovviato con l’impattante neve artificiale. Ecco cosa dicono le mappe.
Per analizzare l’irruzione di aria fredda ci affidiamo ora principalmente a due elementi, l’andamento della corrente a getto e le mappe probabilistiche.
Poco da contare sull’ondulazione del jet stream in corso, benché si formi una blanda depressione la perturbazione risulta debole e comunque non nevosa a basse quote.
Già sabato però un ramo settentrionale della corrente a getto si dirigerà sull’Italia, mentre domenica sarà la volta di una saccatura ben strutturata, alimentata dalla corrente a getto polare.
A favorire questa svolta, il rafforzamento di un anticiclone sul medio Atlantico, in estensione in senso meridiano fino alla Groenlandia. Fra Scandinavia e Italia si svilupperà invece una saccatura, con marcati scambi termici meridiani e noi investiti da correnti fredde e anche perturbate.
Premesso che i passaggi dei fronti freddi sarà, al nord, veloce e le Alpi quasi saltate per foehn alpino, ci sono alcune cose da valutare dall’andamento della saccatura, che potrebbe vedere parziali retrogressioni. Le mappe probabilistiche indicano in medio bassa la probabilità di neve in pianura.
In questi primi giorni di previsione, non sono previste nevicate in pianura e anzi il tempo sarà sereno variabile in molte zone d’Italia. Segnaliamo qualche rovescio sull’Italia centrale, principalmente verso il medio basso Adriatico, quasi assenti i fenomeni in Appennino.
Unica zona con nevicate, la fascia di confine con Svizzera e Austria, in queste nazioni nevicherà fino a fondovalle ma il fronte nevoso interesserà appunto le zone frontaliere e località come Cervinia, Livigno e Brennero si imbiancheranno.
Poco di interessante per sabato, giornata definiamola di attesa in tutt’Italia, mentre domenica il primo fronte freddo arriva al nord, salta il nordovest dove irrompe rapidamente il fohn con cieli limpidi e aria fredda, e porta piogge principalmente al nordest, poca la neve sulle Alpi orientali, attraversate in fretta ma che vedranno brevi ma vivaci buferotti ma poco deposito al suolo.
Anche in Appennino Tosco-Emiliano e romagnolo, le nevicate saranno in questa fase scarse.
Al centro sud, tanto vento un po’ ovunque e la neve arriva e cade lungo l’Appennino centrale nel pomeriggio e in serata, a quote indicativamente sopra gli 800-1000 m
Temperature in calo specie in montagna, zero termico sulle Alpi che cala a 600 m, sui passi alpini fino a -15°C.
Una premessa, la situazione è molto incerta e non paiono comunque esserci le condizioni per una nevicata diffusa e copiosa. Vi sono però alcune fasi da tenere d’occhio, per la formazione di una depressione attorno al mar Tirreno e il transito di altri impulsi perturbati, nonché per le ritornanti da est.
ECMWF alterna mappe in cui al nord vi sarebbe freddo, ma secco, ad alcune occasioni da neve fra lunedì 9 e soprattutto martedì 10 dicembre. In queste giornate la neve potrebbe fare la sua comparsa coreografica o poco più in particolare in Emilia Romagna, occasionalmente in bassa Lombardia orientale e Veneto.
Va però sottolineato che è poco più che una speranza, le mappe basate sugli Ensamble indicano nel 5-20% la probabilità di neve in pianura al nord.
Quanto alla montagna, sulle Alpi le nevicate saranno scarse, mentre a beneficiare della configurazione con flussi da est sarà ancora l’Appennino centrale, solo marginalmente interessato quello settentrionale.
Ci troviamo ad un passo da una lunga fase perturbata che interesserà gran parte d’Europa e anche il Mediterraneo. Le condizioni meteo peggioreranno a breve, a cominciare dal Nord, ma non ci limiteremo al passaggio di una semplice perturbazione atlantica, bensì assisteremo a una serie di ondate di maltempo che culmineranno con un’ondata di freddo di stampo artico.
Saranno parecchie le ondate di maltempo che attraverseranno l’Italia nei prossimi 10 giorni, pertanto occorrerà mettere un po’ di ordine per avere un quadro più chiaro della situazione. La perturbazione dell’Epifania persisterà fino al 7 gennaio, comportando piogge principalmente al Nord e sul Medio Alto Tirreno, mentre il Sud se la vedrà con i venti di scirocco che faranno letteralmente impennare le temperature fino a 18° o addirittura 20°.
Dopo una brevissima tregua, irromperà un’altra ondata di maltempo nordatlantica che, anche in questo caso, porterà piogge sul Nord Italia e sul Medio Alto Tirreno, lasciando il resto d’Italia quasi del tutto all’asciutto. In questa circostanza, la neve scenderà solo in alta quota sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale, ovvero oltre i 1000 m di altitudine.
Le carte in tavola cominceranno a cambiare dal 9 gennaio in poi: un’altra perturbazione tenderà a svilupparsi sul Mar Tirreno settentrionale e inizierà a richiamare aria più fredda dall’Europa centro-orientale. Nel corso del 10 gennaio, il maltempo si espanderà su buona parte del Centro e del Nord Italia, favorendo un costante calo della quota neve grazie all’arrivo di aria via via sempre più fredda.
Gli ultimissimi aggiornamenti del modello americano GFS propongono l’arrivo della neve a bassissima quota o addirittura in pianura il 10 gennaio al Nord Italia, specie tra Piemonte orientale, Lombardia ed Emilia. Difficile al momento parlare di accumuli nevosi in pianura, poiché non si tratta di una previsione ancora del tutto certa e potrebbe subire delle fisiologiche modifiche, soprattutto per quel che riguarda la quota neve.
Anche nel periodo tra il 12 e il 15 gennaio, la neve potrebbe fare nuovamente la sua comparsa a quote bassissime o in pianura al Nord e al Centro Italia, grazie all’arrivo di un fiume d’aria fredda dai Balcani, di cui parleremo meglio nei prossimi editoriali meteo.
Non resta che seguire passo passo l'evoluzione atmosferica e rimanere sempre aggiornati, non escludiamo infatti che possano esserci delle sorprese nei prossimi giorni.
AccediChi sono i fascisti
con la possibilità anche di pioggia mista neve
Questi fenomeni saranno “concentrati sul crinale appenninico
con sconfinamento sulle pianure-colline della Romagna centro meridionale”
AGGIORNAMENTO: Maltempo nelle Marche / Neve a bassa quota in Romagna
“Attenzione poi nella notte in arrivo aria più fredda che giungerà questa notte e nella mattina di domani, fino a -4°C, potranno portare altri fenomeni appunto tra notte e mattina di lunedì 23 dicembre”, specifica Nanni.
Oltre alle piogge con “rovesci in entrata dal mare su coste Romagnole e Romagna centro meridionale”, si abbassa la “quota neve” dal pomeriggio di domenica 22 dicembre “con possibili episodi di neve tonda o graupel fino in costa e pianura. Saranno comunque fenomeni veloci e locali”.
Inoltre, “maggiori probabilità per episodi di precipitazioni miste (pioggia-neve o graupel) fin sulle pianure e coste del riminese e del cesenate nelle prime ore di domani (lunedì 23 dicembre, ndr).
Poi la quota neve “si alzerà temporaneamente con nuove probabilità a basse quote”, prossime “alla pedecollinare (100-300metri)”, dalla notte e nella prima parte della giornata di lunedì 23 dicembre, “quando i rovesci in ingresso dal mare si faranno più consistenti”.
Per ciò che riguarda la neve in Appennino, poi, “i maggiori accumuli nevosi li avremo sull'Appennino Riminese e Cesenate, in primis il comprensorio del Monte Carpegna (Rimini) dove oltre i 1000-1200metri non si escludono punte superiori ai 15cm di neve fresca, a seguire il comprensorio del Monte Fumaiolo (Forlì-Cesena) con 10cm di neve probabili in vetta.
Intanto viene estesa l’allerta meteo per vento valida anche per tutta la giornata di lunedì 23 dicembre. Si tratta di un’allerta arancione nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Mentre l’allerta gialla è nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Nella giornata di lunedì 23 dicembre “sono previsti venti settentrionali sui rilievi centro-occidentali, di burrasca moderata (62-74 Km/h) o di burrasca forte (75-88 Km/h) con ulteriori e temporanei rinforzi di raffica di intensità superiore”, recita il bollettino meteo di Arpae.
"Sono inoltre previste precipitazioni deboli e sparse nevose a quote superiori a 700 metri e occasionalmente a carattere di rovescio con episodi di pioggia mista a neve anche a quote basse. I fenomeni saranno in attenuazione e poi in esaurimento nel pomeriggio. Non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili”, conclude la nota.
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