Intervento di emergenza intorno a mezzogiorno di venerdì 2 maggio sulle montagne di Valbondione, in un’area impervia tra il Pizzo Redorta e il Lago di Coca. Due alpinisti sono stati soccorsi dagli elicotteri del 118 decollati da Bergamo e Milano. Uno di loro, un 43enne, è in gravi condizioni al Papa Giovanni XXIII. © COPYRIGHT 2021 - S.E.S.A.A.B. S.p.a. con sede in Viale Papa Giovanni XXIII, 118 24121 Bergamo - E' vietata la riproduzione anche parziale Iscritta al Registro Imprese di Bergamo al n.243762 | Capitale sociale Euro 10.000.000 i.v. Valbondione (Bergamo) – Grave incidente in montagna, sulle Alpi Orobie: un uomo di 44 anni è stato travolto da una valanga e si trova ora in ospedale in condizioni molto gravi L’allarme è scattato poco prima di mezzogiorno di oggi, venerdì 2 maggio, in una zona di alta montagna tra il pizzo Redorta e il lago Coca, in Valbondione, valle Seriana. E’ qui che l’alpinista, un 44enne di Cene in cordata con un compagno, è stato travolto da una slavina di ghiaccio, staccatasi con ogni probabilità a causa delle alte temperature di questi giorni. A lanciare l’allarme è stato proprio l’altro escursionista, fortunatamente rimasto illeso. Il 44enne è precipitato a valle per quasi 300 metri ed è stato recuperato dai soccorritori che si cono calati col verricello. Trasportato in ospedale in elicottero, è in prognosi riservata e le sue condizioni sono molto gravi Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif La Cassazione ha rigettato e dichiarato inammissibili i ricorsi degli imputati tra cui i figli del mafioso Nicola Ingarao tutti coinvolti nelle inchieste "Resilienza" e "Resilienza 2" messe a segno tra ottobre 2020 e marzo 2021 Soltanto per due persone è stato disposto un nuovo processo - TUTTI I NOMI presieduta da Adriana Piras, alla fine di febbraio dell'anno scorso Giuseppe Gambino e Salvatore Guarino i giudici hanno annullato con rinvio il verdetto la pena è stata direttamente rideterminata dalla Suprema Corte al Borgo il pizzo veniva imposto a tappeto ma molti imprenditori e commercianti decisero di denunciare le richieste estorsive (alcuni di loro si sono costituiti parte civile nel processo) ma la cosca gestiva anche affari più remunerativi erano gli stessi boss a stabilire quale cantante neomelodico avrebbe potuto esibirsi durante le feste di piazza (tagliandone fuori espressamente alcuni) ma anche a intervenire per dirimere contese tra tifosi diventano definitive le condanne per i tre figli di Ingarao Gabriele (7 anni e 4 mesi) e Jari Massimiliano (16 anni 10 mesi e 20 giorni) Emamuel Sciortino (7 anni e 4 mesi) e Vincenzo Vullo (4 anni e 8 mesi) Definitiva anche la condanna di Pietro Matranga che - dopo il vaglio della Cassazione - dovrà però scontare un mese in meno rispetto a quanto stabilito in appello I due imputati per i quali la Suprema Corte ha deciso di disporre un altro processo d'appello sono quelli ai quali in quello precedente era stata riconosciuta la continuazione determinando (solo in apparenza) un aumento di pena: per Gambino la condanna era passata da 10 anni a 14 anni e 8 mesi e per Guarino da 13 anni e 4 mesi a 20 anni Pene che appunto la Cassazione ha chiesto di rivedere I giudici hanno anche confermato i risarcimenti già riconosciuti alle parti civili ovvero Commissario straordinario del governo per le iniziative antiracket e antiusura Sportello di solidarietà (avvocati Ugo Forello e Valerio D'Antoni) Comune di Palermo (avvocato Ettore Barcellona) Sicindustria e Centro Pio La Torre (avvocato Francesco Cutraro) il fenomeno della denuncia collettiva abbia visto coinvolti numerosi commercianti e imprenditori nel quartiere Borgo Vecchio" dice l'associazione antiracket Addiopizzo che rimarca: "Nel processo avevamo chiesto di costituirci parte civile erano state oggetto di diversi tentativi di estorsione È stato grazie a un percorso di ascolto e sostegno portato avanti assieme alle vittime e in sinergia con magistrati e carabinieri che è maturata la scelta di chi si è opposto e non si è piegato alle richieste estorsive Si è ormai consolidato un sistema di tutela e supporto in grado di assicurare le condizioni migliori per chi denuncia" Ma nella nota si sottolinea ancora una volta che "non ci si può affidare soltanto al lavoro di magistrati e forze dell’ordine ma occorre che la politica crei un’alternativa sociale ed economica a Cosa nostra" è precipitato verso mezzogiorno a Valbondione che è caduto per circa 300 metri in seguito ad una slavina di ghiaccio e neve che lo ha travolto Il 42enne è stato recuperato dell’elicottero del 118 con il verricello ed è stato trasportato poi in codice rosso al Papa Giovanni XXIII il compagno di cordata che si trovava con lui Sul posto anche i tecnici della Stazione di Valbondione del Soccorso alpino che sono stati attivati dalla centrale di SOREU delle Alpi Tre soccorritori erano pronti a partire in piazzola a supporto delle operazioni dell’elisoccorso di AREU – Agenzia regionale emergenza urgenza Soccorso alpino a Blello, ma è un falso allarme inviato da smartwatch Precipita per 100 metri sul sentiero per il Curò: morto 64enne Ornica, precipita per 300 metri su un pendio ghiacciato: morto escursionista 66enne Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati * Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Doveva essere una grande festa sui pedali, sfortunatamente un tragico incidente ha completamente cambiato il clima della manifestazione. Torna il tridente per l’Atalanta e tornano i gol: la squadra bergamasca passa a Monza per 4 a 0, grazie a due gol di De Ketelaere, uno di Lookman e uno di Brescianini. L’incidente è avvenuto nei pressi della chiesa parrocchiale di Berbenno, in corrispondenza di una curva. Riccardo Claris, originario della Valle Brembana, è stato accoltellato alla schiena ed è deceduto pochi minuti dopo, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118. i boss sono pronti a far capire chi comandaSentenza del Giudice Piergiorgio Morosini 21/01/200828 marzo 2025 • 19:00Giovanni Nicchi: «Giovedì notte La regola generale e consolidata deve essere chiara ad ogni operatore economico Soprattutto allo straniero che deve sapere chi comanda il territorio La produzione di qualsiasi forma di ricchezza deve essere “tassata” Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra Per una ventina di giorni pubblichiamo ampi stralci della sentenza in rito abbreviato dell’inchiesta Gotha del 2006 quando a Palermo finiscono in carcere vecchi boss e nuove leve due mesi dopo l’arresto di Provenzano Bernardo Chen Bangsheng sono piccoli commercianti cinesi Gestiscono i loro negozi di prodotti etnici nella zona di Corso Calatafimi Subiscono continui danneggiamenti nei locali in cui è stipata la merce Non conoscono gli “obblighi tributari” imposti dagli “uomini d’onore” di Pagliarelli a tutti i commercianti del quartiere Vuole manifestare ad ogni costo la sua inflessibilità mentre i poliziotti lo ascoltano di nascosto annuncia al suo “padrino” con tono veemente: «da giovedì prossimo in tutta Palermo gli facciamo danno ai cinesi…… …la mattina alle otto arrivano i cinesi stessi rimontano e sono di nuovo a posto!........gli abbiamo tagliato tutti i teloni…. i teloni tagliati e sono venuti i cinesi stessi… ma un altro gruppo che non si è visto a ventiquattro ore hanno aperto un negozio completo con i cinesi insensibili ai tentativi di intimidazione finalizzati alla estorsione Ma il giovane Nicchi replica: «giovedì notte E’ in questo modo che Cosa Nostra afferma il suo dominio sulla città di Palermo e sulla provincia va applicata anche sul piano pratico della realizzazione del meccanismo estorsivo Bisogna evitare l’utilizzo di bombe e armi da fuoco come la colla attak nelle serrature dei negozi che hanno comunque un significato ben preciso per il commerciante che li subisce Dai “pizzini” di Provenzano e dalle conversazioni nel residence di viale di viale Michelangelo si capisce che Cosa Nostra è orientata verso una riscossione capillare nei confronti di imprenditori e commercianti per somme limitate Richieste inizialmente ridotte non inducono neppure la vittima a denunciare il reato Entra in gioco un calcolo (sbagliato) sulla sopportabilità del costo rispetto al rischio di ritorsioni mafiose E forse alcuni nutrono la speranza di poter convivere con l’organizzazione Non si tratta di un semplice modo di alimentare le casse di Cosa Nostra Non è solo una odiosa e gravissima forma di sfruttamento parassitario delle altrui iniziative economiche Parliamo di una vera e propria “tassazione privata” di un “metodo” che mantiene le famiglie dei mafiosi quando questi sono in carcere come ricorda Francesco Bonura a Calogero Mannino mentre lo sollecita a riscuotere il pizzo per l’ennesima volta da una concessionaria di autovetture: «vorrei racimolare altri cinquecento euro….allora cinquecento lì e sono mille euro al mese e già due persone possono campare» È attuata “a tappeto” su ogni attività che lascia un segno all’esterno e nei confronti di tutti cittadini Non può e non deve sfuggire nulla alle famiglie mafiose Esercizi commerciali e imprese di ogni tipo non possono rifiutarsi di versare il “tributo” dal gestore del pub al titolare di una catena di supermercati dallo straniero venditore di prodotti etnici alla società che amministra l’ospedale locale dall’acquirente di un terreno al concessionario di moli e banchine al porto turistico Si prenda il passo di una discussione tra due “coordinatori” del racket delle estorsioni mafiose a Palermo captata dalla Squadra Mobile il 31 marzo 2005 Bonura rammenta all’interlocutore lo scambio di opinioni avuto con un altro boss (Agostino Badagliacca di Porta Nuova) sull’opportunità di selezionare le vittime del pizzo io una volta gli ho detto a quello Agostino “lasciali stare i pesci piccoli qualche cosa… lasciamola andare”; e l’anziano boss aveva risposto “no… io butto le lenze e prendo tutti i pesci…… tutti i pesci io devo prendere» uomo di vertice dell’importante mandamento di Porta Nuova Cosa Nostra abbandona il modulo su cui aveva puntato nel decennio precedente la sua forza militare gli consentiva considerevoli entrate con il traffico degli stupefacenti poteva permettersi di scegliere solo le vittime particolarmente facoltose la situazione cambia radicalmente dopo le stragi del 1992 La massiccia controffensiva antimafia da parte dello Stato pone a Cosa Nostra un problema di legittimazione e visibilità nelle aree su cui tradizionalmente esercita il suo potere I vertici della organizzazione vogliono evitare lo scontro frontale con lo stato essendo troppo alto il rischio di capitolare Si devono assolutamente evitare dimostrazioni eclatanti della propria forza E nella “tassazione a tappeto” si individua lo strumento per mantenere il controllo del territorio Il meccanismo “pulviscolare” del prelievo estorsivo (“pagare poco pagare tutti”) riduce i rischi di una pressione esercitata solo nei confronti di pochi imprenditori ma per somme molto consistenti I prelievi eccessivi possono indurre taluna delle vittime a rompere il muro dell’omertà chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine e della magistratura Diventa concreto il pericolo di arresto dei responsabili e l’adozione di misure di protezione di carattere militare per gli imprenditori Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura della Repubblica, sono partite nel giugno 2024 dopo un tentativo di furto di una Fiat Panda. Disposti anche due obblighi di dimora Era sembrato solo un tentato furto andato male: una Fiat Panda danneggiata e lasciata in pieno centro a Bagnara Calabra, nel giugno 2024. In realtà, quello che sembrava un episodio isolato si è rivelato l’inizio di un’indagine molto più ampia che, nei giorni scorsi, ha portato all’arresto di sei persone tra Rosarno e la provincia di Vibo Valentia. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le persone coinvolte avrebbero messo a segno almeno dieci colpi tra Bagnara, Scilla e Pizzo Calabro, sfruttando un metodo preciso e rodato: agivano di sera, usavano auto a noleggio per spostarsi senza lasciare troppe tracce e puntavano soprattutto a rubare Fiat Panda. Bastavano pochi minuti, serrature forzate con strumenti elettronici modificati, e l’auto spariva. I veicoli rubati finivano nella zona della Piana di Gioia Tauro, dove venivano smontati per alimentare il mercato nero dei ricambi, oppure rivenduti interi a prezzi stracciati. Un contributo decisivo è arrivato da un cittadino che, con il solo aiuto del proprio smartphone, è riuscito a riprendere un tentativo di furto. Il video è stato poi consegnato ai carabinieri, dando una spinta importante alle indagini e permettendo di identificare alcuni dei responsabili. Tra le sei persone finite nel mirino, ci sono anche giovani già noti per reati simili. Il valore stimato delle auto e dei pezzi sottratti supera le decine di migliaia di euro. Durante una perquisizione, in casa di uno degli arrestati sono stati trovati 600 grammi di marijuana e circa mille euro in contanti. L’uomo e la sua compagna sono stati arrestati anche per questo e messi ai domiciliari. Intervento di emergenza intorno a mezzogiorno di venerdì 2 maggio sulle montagne di Valbondione in un’area impervia tra il Pizzo Redorta e il Lago di Coca Due alpinisti sono stati soccorsi dagli elicotteri del 118 decollati da Bergamo e Milano è in gravi condizioni al Papa Giovanni XXIII i due stavano risalendo in cordata un canalone dal laghetto verso il Pizzo Redorta quando sarebbero stati investiti da una slavina di ghiaccio e neve mentre un 43enne è precipitato per circa 300 metri Dopo il recupero con il verricello è stato trasportato in ospedale al Papa Giovanni XXIII Le sue condizioni sono gravi: la prognosi non è ancora stata sciolta e attualmente si trova in pericolo di vita L’allarme è stato lanciato in codice giallo intorno alle 12 ma la gravità delle condizioni ha fatto scattare il codice rosso circa un’ora dopo Sul posto sono interventi gli elicotteri decollati da Milano e Bergamo su attivazione della centrale operativa Soreu Alpi Mobilitate anche le squadre del Soccorso alpino della stazione di Valbondione che si sono preparate a partire in caso fosse stato necessario Accertamenti in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Clusone cui spetterà ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto 118 24121 Bergamo - E' vietata la riproduzione anche parziale Iscritta al Registro Imprese di Bergamo al n.243762 | Capitale sociale Euro 10.000.000 i.v L’Ucraina cede metà delle proprie risorse naturali per ripagare un debito che non sapeva di avere Tra le altre notizie: il 40% dei lavoratori italiani hanno piú di 50 anni anche in Australia potrebbe esserci un effetto Trump alle elezioni e i guai legali di Apple negli Stati Uniti sottolineando che “la piena proprietà e il controllo” delle risorse “restano all’Ucraina,” e che sarà “lo stato ucraino a stabilire dove e cosa estrarre.” “Il sottosuolo resta di proprietà statale: ciò è sancito dall'accordo.” Svyrydenko sottolinea che si tratta di una partnership paritaria che non dovrebbe aprire porte a privatizzazioni e che non codifica un “indebitamento” dell’Ucraina nei confronti degli Stati Uniti Svyrydenko sostiene che ai margini dell’accordo gli Stati Uniti possono anche fornire ulteriore assistenza militare all’Ucraina “ad esempio sistemi di difesa aerea” — una cosa che però non è stata pubblicamente discussa e a cui i funzionari statunitensi non hanno mai fatto riferimento Sei già iscritt*? Log in Tel Aviv annuncia apertamente l’obiettivo di “occupare” la Striscia di Gaza Tra le altre notizie: continua la guerra tra Trump e Harvard il governo ha inviato la propria versione alla CPI per il caso Almasri In Romania hanno votato estrema destra mezzo milione di persone in più rispetto alle elezioni cancellate per l’influenza russa Tra le altre notizie: il governo portoghese annuncia 18 mila espulsioni “volontarie,” la villa di Orbán sul lago di Varese e i dazi sui film girati all’estero di Trump Dopo due mesi di blocco totale agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza sono morte di fame 57 persone Tra le altre notizie: la controversia sul cessate il fuoco di 3 giorni in Ucraina è morta una persona nel CPR di Brindisi Restinco Il Pentagono ha ucciso 8 persone innocenti in Yemen — apparentemente colpendo un obiettivo segnalato erroneamente da un’utente di X Tra le altre notizie: AfD è ufficialmente un’organizzazione estremista Meloni già sogna la prossima campagna elettorale Notizie da MolfettaDirettore Antonio Quinto Interrogatori fiume ieri nel Tribunale di Trani davanti alla giudice del Tribunale di Trani Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari Naviga il sito di amica.it con pubblicità profilata e senza abbonarti Finalità | Partner Dopo l’arrivo sull’isola di Mull in Scozia insieme al principe William, Kate Middleton prosegue il viaggio di Stato con una mise country chic incentrata sui colori della terra La principessa del Galles ha indossato una camicia in pizzo sangallo un maglione con scollo a “V” tono su tono e dei pantaloni skinny di Massimo Dutti La mise è stata completata da stivaletti stringati firmati See by Chloè La blusa in pizzo si conferma la scelta più chic per comporre outfit romantici o per dare un tocco leggero e femminile anche ai look più sportivi o casual Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155 R.E.A di Milano 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 A Gragnano ci sono oltre 200 attività che pagano il pizzo al clan Di Martino e se si sottraggono i titolari vengono convocati fino alla casa del boss a Iuvani Naviga il sito di iodonna.it con pubblicità profilata e senza abbonarti Le temperature si alzano e la moda Primavera-Estate 2025 si fa intima Mettendo al centro della scena due nuovi basici imprescindibili: il top in pizzo e l’abito sottoveste In cui il richiamo all’universo della lingerie a vista trasforma in look da giorno e da sera capi boudoir con giochi di trasparenze Dopo stagioni dominate da silhouette minimal e tessuti tecnici ritorna l’estetica romantica e provocatoria al tempo stesso impalpabili e declinati in colori delicatissimi Tra tagli asimmetrici e velature calibrate perfette per sperimentare con il layering creativo oggi i merletti e tessuti come tulle e chiffon ricamato diventano assoluti protagonisti In particolare nelle versioni più struttare dei reggiseni Elementi chiave da sfoggiare sotto le giacce oversize Senza dimenticare gli abiti disegnati come sottovesti d’alta sartoria che entrano a pieno titolo nel guardaroba quotidiano sdrammatizzati dagli accessori easy chic di stagione La tendenza  lingerie ha dominato le sfilate della Primavera-Estate 2025 Dando vita a un’estetica seducente e sofisticata che i designer hanno messo in scena con un mix irresistibile di audacia e raffinatezza Da Dolce&Gabbana a Balenciaga fino a Chloé e Elisabetta Franchi questa evoluzione stilistica offre nuove e affascinanti interpretazioni del tema Spaziando dal mood squisitamente romantico all’irriverenza più provocante fino alle nuove declinazioni dello stile boho Un look dalla collezione Primavera-Estate di Chloé self-love e voglia di mostrarsi senza filtri Innanziutto mixando ad arte l’evanescenza pizzo con le texture unisex dei jeans delle giacche maschili e dei pantaloni cargo soprattutto grazie alle tonalità must del momento illuminato però da flash di lamé argento in preziosissimo pizzo valencienne color azzurro nuvola Il 2 marzo 2025, Pizzo ospiterà l'attesissimo Carnevale Pizzitano, un evento imperdibile per gli amanti delle tradizioni carnevalesche e delle feste in maschera. La giornata inizierà alle ore 15:00 con il raduno delle maschere presso la Villa Comunale, seguita dalla sfilata che percorrerà Via Nazionale, Via M. Salomone e Corso San Francesco, fino a raggiungere Piazza della Repubblica. La festa continuerà con un ballo in maschera e un DJ set. Indicazioni stradaliPotrebbe interessartiCirco e Spettacoli di stradaFesta di Carnevale a Santa Severina2 Mar 2025 CastelloPizzo Ultimo aggiornamento: 2 mar 2025 06:01Contenuti di proprietà della Regione Calabria | Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità sotto Licenza CC-BY Download SITO UFFICIALE DI INFORMAZIONE TURISTICA © 2022 Regione Calabria - Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità Pizzo, mon amour! Più che una tendenza, una certezza incrollabile del guardaroba femminile più chic. Basta infatti anche un solo capo declinato su questo tessuto, elegante e sensuale al tempo stesso, per trasformare l'intero look all'istante da basic a...favoloso! Perfetto in ogni stagione, questo è chiaro. Ma è proprio in primavera che la lace mania si esprime al meglio: complice l'assenza di collant e di troppi strati, sia sopra che sotto, si creano delle trasparenze sexy e quell'effetto vedo-non vedo che ci fa sentire davvero al top in mille occasioni diverse. Sì, perchè i capi in pizzo sono più versatili di quanto si possa immaginare: per questo motivo non vanno affatto relegati solo e soltanto alla categoria "occasionwear" ma possono essere sfoggiati anche tutti i giorni, basta solo abbinarli con pezzi più easy e sfoggiarli con disinvoltura ogni volta che ne abbiamo voglia. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Alexa Chung (@alexachung) Quindi via libera a un bel maxi dress in pizzo da matchare con accessori preziosi in vista di una serata speciale o di una cerimonia elegante abbinatelo a sandali flat in cuoio e una shopper in rafia et voilà ecco pronto un outfit daily dal piglio vacanziero perfetto per l'estate in città Nero e bianco (o avorio) restano sempre i nostri colori preferiti ma francamente non sappiamo dire di no neanche ad altre nuance la gamma dei nude passe-partout e magari qualche pennellata super vitaminica qua e là Lasciatevi tentare dalla nostra selezione e scegliete i must have da aggiungere subito al vostro dress code quotidiano Blusa in pizzo con bottoni dorati TWINSET MILANO Top in pizzo rosa con volant & OTHER STORIES Pantaloni ampi in pizzo bianco PIOMBO su Zalando Assumere anche da GPS per posto comune e sostegno Ribadiamo l’urgenza di trasformare l’organico di fatto in organico di diritto è intervenuto nel corso dell’audizione al Senato dedicata alle disposizioni per l’attuazione del PNRR  e all’avvio dell’anno scolastico 2025-26 Di seguito il testo e il video del suo intervento AUDIZIONE 7ª Commissione Istruzione Senato 45/2025 – Disposizioni per attuazione PNRR e avvio a.s Con riferimento alle Ulteriori misure per la riforma 1.1 degli istituti tecnici Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza che apporta modificazioni al decreto-legge 23 settembre 2022 la Federazione UIL Scuola Rua ribadisce la netta contrarietà come già fatto durante tutto il percorso legislativo del Decreto Legge 144/22 e ritiene che la mera calendarizzazione dell’applicazione della riforma non toglie alla stessa il fatto che si tratti di una riforma a costo zero come ribadito anche in questo nuovo articolo 26 bis che avrà delle ricadute negative sulla determinazione degli organici sui carichi di lavoro del personale e sugli obblighi di formazione per i docenti Non è possibile che una così importante riforma il percorso di studio forse più importante della nostra filiera formativa venga attuata senza un costante confronto con l’intero terzo settore al di là degli annunci del Ministero dell’Istruzione e del Merito come previsto da questo articolo aggiuntivo se non quella di rispettare effimeri finanziamenti legati al PNRR Continuiamo ad essere contrari a qualsiasi riforma che tolga tempi di formazione distesi e il cui fine non può e non deve essere quello della formazione di “operai specializzati” per l’industria del nostro paese correndo il rischio di introdurre meccanismi competitivi nel sistema educativo La scuola non deve piegarsi alle logiche di mercato ma promuovere il pensiero libero e critico Iniziamo ad immaginare un’educazione-formazione che parta dalle conoscenze e che trovi poi nelle competenze la naturale applicazione e non viceversa Rispetto alle Disposizioni urgenti per l’attuazione della riforma 2.1 del sistema di reclutamento dei docenti evidenziamo innanzitutto le criticità di un sistema di reclutamento che definiamo fallimentare che non è in grado di dare risposte concrete in termini di assunzioni Come risulta da un nostro studio analitico e dettagliato su 530.965 posti autorizzati dal MEF per l’assunzione di docenti solo 261.939 sono stati effettivamente coperti di strumenti come le GPS e le graduatorie degli idonei provenienti dai precedenti concorsi che non sono stati sfruttati appieno come canali di reclutamento disponibili le azioni messe in campo dall’attuale Ministero in termini di assunzioni hanno finora penalizzato migliaia di docenti idonei quando la stessa Commissione europea attraverso risposte fornite direttamente agli stessi docenti idonei ha chiarito che non vi sono vincoli specifici all’assunzione di insegnanti attraverso diversi concorsi nel contesto del PNRR che non c’è l’imposizione di un sistema di graduatoria unico o un approccio di assunzione per tutti i concorsi e che la stessa Commissione non ha il potere di vigilare sui meccanismi di competizione interna che rientrano nelle competenze dello Stato membro riteniamo utile ricordare che per le assunzioni dell’a.s.2023/24 l’attuale Ministero dell’Istruzione e del Merito rispetto a quanto disposto negli anni precedenti ha richiesto l’autorizzazione al MEF di soli 50.807 posti su 81.023 disponibili per l’assunzione dei docenti Azione giustificata dallo stesso Ministero con l’esigenza di attivare con la massima tempestività le procedure autorizzatorie per l’emanazione dei bandi concorsuali finalizzati al raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNRR Un accantonamento dei posti non previsto dai bandi di concorso che decisamente contestiamo la mancata assunzione in ruolo dei docenti inseriti nelle graduatorie dei concorsi ordinari già esistenti dalle quali era possibile nominare gli idonei 2024/25 è stata prevista l’assunzione in subordine ai vincitori delle procedure concorsuali PNRR abbiamo fornito al Ministro una possibile soluzione che non è stata presa in considerazione: assumere gli idonei del concorso 2020 della specifica regione e successivamente redistribuire i posti autorizzati nella stessa e non coperti per mancanza di aspiranti tra le regioni che avevano esaurito il proprio contingente ma che disponevano ancora di cattedre vacanti e di idonei in graduatoria Una soluzione sensata che avrebbe concesso la possibilità alle persone di poter progettare serenamente il proprio futuro contribuendo contestualmente a dare un nuovo slancio all’economia del paese riguarda l’introduzione per il secondo anno consecutivo della deroga ai termini per le assunzioni le quali saranno completate entro il 31 dicembre 2025 utilizzando anche graduatorie pubblicate dopo il 31 agosto 2025 riteniamo che tale provvedimento confermi ancora una volta l’inefficienza di una amministrazione che non è in grado di rispettare i tempi di conclusione delle procedure messe in atto che determina una mancanza di rispetto nei confronti dei docenti vincitori di concorso che hanno il diritto di essere assunti con decorrenza economica dal 1° settembre dell’anno scolastico di riferimento che hanno il diritto di avere assegnato un insegnante per tutto l’anno scolastico si introducono di fatto i contratti fino ad avente diritto ad oggi non consentiti dal vigente Contratto Nazionale di lavoro permettendo che un docente vincitore di concorso assumi servizio a dicembre con il conseguente licenziamento del docente supplente a sua volta nominato dalla graduatoria per le supplenze Tutto a danno della tanto sbandierata continuità didattica che lo stesso Ministero contribuisce a non garantire riguardo alle procedure assunzionali che saranno rideterminate dal provvedimento in esame come Federazione UIL Scuola Rua riteniamo che debba essere eliminata la percentuale del 30% a favore di un piano assunzionale che riguardi tutti i docenti risultati idonei ma che nello stesso tempo si garantisca il diritto di assunzione degli stessi rispettando non solo il punteggio acquisito nelle singole procedure concorsuali ma anche in rispetto all’ordine cronologico di scorrimento delle graduatorie dei singoli concorsi sancito da disposizioni legislative precedenti come il Decreto Legge 75/2023 (cosiddetto PA bis) che ha prorogato le Graduatorie del concorso ordinario 2020 sino al loro esaurimento cogliamo l’occasione per ribadire ancora una volta che non è più rinviabile l’utilizzo delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) di 1^ fascia come ulteriore canale strutturale di assunzione per coprire i posti rimasti vacanti una volta terminate le immissioni in ruolo dalle graduatorie ad esaurimento e da quelle concorsuali così come si rende necessario eliminare l’anomalia della distinzione tra organico di fatto e organico di diritto che rappresenta una condizione anacronistica rispetto alla reale situazione nelle scuole italiane Un cambio di rotta che deve partire dalla consapevolezza che si pregiudica la qualità della scuola e inevitabilmente le sorti delle nuove generazioni e accogliamo con favore l’introduzione delle nuove regole per le scuole paritarie che prevedono l’adozione di un protocollo informatico e altre misure organizzative già in vigore per le scuole statali l’attivazione al massimo una sola classe terminale aggiuntiva per ogni indirizzo di studio già esistente e la possibilità di uno studente di poter sostenere al massimo due esami di idoneità nello stesso anno scolastico al fine di garantire maggiore trasparenza nel sistema dell’istruzione paritaria Evidenziamo che tale principio di trasparenza dovrebbe essere un elemento cardine per qualsiasi procedura ed è per tale motivo che cogliamo l’occasione di denunciare che la stessa trasparenza non viene applicata per l’acquisizione dei titoli di specializzazione all’estero così come abbiamo assistito a un’ingente destinazione di risorse alle scuole paritarie invece di investire prioritariamente nelle proprie scuole quelle statali che garantiscono uguali opportunità a tutti anche ai bisognosi e meritevoli Per l’antimafia questi mestieri sono solo la facciata dei soldati del clan Di Martino Esperienza immersiva per alcune classi della scuola dell’infanzia San Francesco di Castel San Giovanni https://www.facebook.com/profile.php?id=100057387642246 Preparati a salutare il nuovo anno con un tuffo nel passato! La notte del 31 dicembre 2024, Piazza della Repubblica di Pizzo si trasformerà in un’esplosione di musica, luci ed emozioni con Rewind ’90, il party che ti farà rivivere la magia di un’epoca indimenticabile. Effetti speciali e gadget unici per rendere la serata ancora più magica. Indicazioni stradaliPotrebbe interessartiEventi multipliArmonie D'Arte Festival2 Ago 2024 Ultimo aggiornamento: 31 dic 2024 06:01Contenuti di proprietà della Regione Calabria | Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità sotto Licenza CC-BY SITO UFFICIALE DI INFORMAZIONE TURISTICA © 2022 Regione Calabria - Dipartimento Turismo Invernale alla parete ovest-nord-ovest del Pizzo Rabbi di Alessandro Arrigoni Battaia Prima dello scorso novembre 2024 non avevo mai messo piede in Val Bodengo con roccia sopraffina ma chiodatura talvolta esigente Era una di quelle mete che restano sospese nel limbo dei desideri fino al giorno in cui finalmente prendi lo zaino È bastato un solo giorno per capire: amore a prima vista il mio sguardo si è spostato ancora più in là verso una valle ancor più nascosta: la Val Soé ha attirato la mia attenzione questo inverno quando ho avuto l’occasione di aprire alcune cascate di ghiaccio nel fondo valle a rincorrere il ghiaccio effimero che si forma tra le pieghe della montagna Ma il tempo delle cascate sta volgendo al termine: è ora di tornare alla roccia Svettano il Pizzo Cavregasco e il Pizzo Rabbi Del primo so che è stato salito dal versante ovest mentre l’est sembra promettere qualche linea interessante scopriamo che esistono già alcune vie di roccia E se provassimo a salirlo in stile invernale racconti: ci rendiamo conto che sotto una certa quota si apre un vero e proprio parco giochi un universo di montagne ancora da esplorare senza bisogno di inseguire pareti più famose e blasonate La luce dell’alba colora le pareti di rosa mentre risaliamo la Val Soé fino all’anfiteatro delle cascate Da lì puntiamo al canalone che scende dal Pizzo Rabbi un nastro bianco che si incunea tra le rocce Un lungo traverso verso destra ci deposita alla base della parete: un camino di 100 metri un classico colatoio bagnato che nei pensieri poteva trasformarsi in ghiaccio seguendo un percorso naturale tra canalini strapiombi erbosi e placche sporche di neve si apre davanti a noi l’ultima sezione: una parete inclinata tra i 55 e i 60 gradi un pendio di neve che ci porta diretti in vetta La cornice sommitale si lascia bucare senza troppi problemi (45 minuti di scavo ne son venuto fuori buttandomi su con le ginocchia e cercando di nuotare nella neve…) e finalmente siamo in cima al Pizzo Rabbi Lo sguardo si perde in un mare di cime: il Pizzo Stella e più in là il Lago di Lecco che brilla sotto il sole del tramonto poi per quello nord attraverso una bocchetta che ci deposita nella Val Garzelli Un lungo traverso ci riporta al canale iniziale della Val Soé e 400 metriPrima ascensione: 8 febbraio 2025 L’inizio della via si colloca nel camino in mezzo alla parete ovest-nord-ovest del Pizzo Rabbi proprio in centro tra la via della Caduta (Alessandro Gogna e Angelo Recalcati 19 agosto 1984) a destra e Occhi verdi (Paolo Cogliati La lunghezza del primo tiro può variare in funzione della quantità di neve presente 1° tiro: si attacca il canale roccioso (rampa) stando a sinistra si supera un masso strapiombante che blocca il canale Si sosta poi in una nicchia sulla destra sotto grandi strapiombi 2° tiro: traverso verso sinistra su pendii a 65° poi un sistema di canalini porta a un tratto misto strapiombante quindi traverso a sinistra dove diventa diedro poi risalita della parete che diventa via via più facile proseguire in conserva o a tiri da 60 m (M3 55° di pendenza) fino alla cornice sommitale stando nel canale evidente per 300 metri di sviluppo Materiale utilizzato: due serie complete di friend da 0,3 a 2 Abbiamo preso come riferimento la via Occhi verdi poiché se ne trova uno schizzo e una vaga relazione online, con tanto di foto dell’attacco (http://www.valbodengo.org/2009/07/26/occhi-verdi/) pare che i primi due tiri di Occhi verdi coincidano o quasi con la via Le due Gocce (Luca Balatti 28 giugno 1992) o quantomeno siano vicinissimi per poi però proseguire più a destra lungo le placche più facili. Pensavamo che la via della Caduta iniziasse più a destra e al di fuori di quel malefico camino umido abbiamo attaccato subito la parete di sinistra cercando la linea più facile (il fondo del camino era tappato da un enorme masso).  essendo che abbiamo salito semplicemente l’unica via che pareva logica – in condizioni invernali – di tutta la parete Ci sembra giusto riferirci ad essa semplicemente come ‘Parete ovest-nord-ovest’ in quanto è esattamente al centro della parete e la divide a metà Per coincidenza ne è uscita una linea piuttosto ‘diretta’ ma insomma… Da lontano pareva un possibile “gran diedro” ma una volta dentro abbiamo appurato che la sua natura è più quella di un canale incassato Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value" Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti gli articoli di GognaBlog vengono pubblicati quotidianamente tra le 5 e le 6 di mattina puoi ricevere una mail con il titolo del post appena uscito Perché questo sia possibile occorre che tu mandi un commento a un post qualunque e clicchi nell’apposita casella subito sotto allo spazio del commento Il tuo indirizzo e-mail viene utilizzato solo per inviarti la nostra newsletter e informazioni sulle attività del Gogna Blog Puoi sempre utilizzare il link di disiscrizione incluso nella newsletter Oppure inserisci un link a un contenuto esistente Immergiti nella magia del Natale a Pizzo con l'evento Un Magico Natale 2024. Durante tutto il mese di dicembre, il nostro incantevole comune si trasformerà in un luogo di festa e gioia, con una serie di eventi pensati per tutta la famiglia.  Dai tradizionali mercatini natalizi agli spettacoli di burattini, dalle proiezioni di film per bambini ai concerti natalizi, ogni angolo di Pizzo sarà animato da luci, musica e allegria. Ultimo aggiornamento: 5 gen 2025 06:01Contenuti di proprietà della Regione Calabria | Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità sotto Licenza CC-BY VIBO VALENTIA – Una doppia tragedia ha colpito la comunità di Vibo Valentia nelle prime ore del 4 maggio 2025. Martina Piserà, 32 anni, originaria di Pizzo Calabro e residente a Filandari, è deceduta per arresto cardiaco poco dopo aver appreso della morte del figlio che portava in grembo da sette mesi. Intorno alle 5 del mattino, Martina si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, lamentando forti dolori addominali e l’assenza di movimenti fetali. Dopo gli accertamenti di routine, i medici hanno purtroppo constatato il decesso del feto. Trasferita nel reparto di Ginecologia in condizioni apparentemente stabili, la giovane donna è stata colta da un improvviso malore mentre i medici valutavano le modalità di intervento per l’espulsione del feto. Nonostante i tentativi di rianimazione protrattisi per oltre un’ora, Martina è deceduta a causa di un arresto cardiaco. La Procura di Vibo Valentia ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto, disponendo il sequestro della salma e delle cartelle cliniche, oltre all’autopsia per determinare le cause esatte del decesso. Il sindaco di Pizzo Calabro, Sergio Pititto, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Martina, ricordandola come una giovane donna piena di vita e speranze per il futuro. La comunità locale è sconvolta da questa perdita improvvisa e si stringe attorno alla famiglia in questo momento di immenso dolore. La tragica vicenda ha sollevato interrogativi sulle cause dell’arresto cardiaco e sulle tempistiche dell’intervento medico, aspetti che saranno oggetto delle indagini in corso. Stesso discorso per gli orecchini con gocce di diamanti: la provenienza è ignota ma certo è che non fanno parte della collezione reale Per restare aggiornato sui reali, le celebrity, gli show e tutte le novità dal mondo Vanity Fair, iscrivetevi alle nostre newsletter C'era molta attesa per la cena di gala offerta dal presidente Sergio Mattarella che ha fatto gli onori insieme alla figlia Laura vestita con un abito a colonna nero smanicato Presenti alla serata di gala diverse personalità del mondo della politica dell'impresa e della cultura italiana Dress code richiesto: black tie, sarebbe a dire abito preferibilmente lungo per le donne e smoking per gli uomini. La regina Camilla, così come aveva fatto in Francia (ma non in Germania), ha lasciato la tiara a casa mentre re Carlo sul suo tuxedo ha appuntato le onorificenze La sovrana ha impreziosito lo la sua mise con una collana di diamanti e turchesi che alcuni fanno risalire all'epoca vittoriana o a quella edoardiana contrariamente da quello che abbiamo visto in questi giorni non appartiene alla storia della famiglia reale ma a quella di Camilla La sovrana lo ha fatto ancora: per l'intervento al Parlamento italiano di re Carlo ha sfoggiato un'altra volta il suo outfit nuziale il coup de théâtre era facilmente prevedibile Tuttavia stavolta il gesto assume un significato davvero speciale I gioielli indossati dalla regina Camilla al banchetto al Quirinale Il 9 aprile 2005 i protagonisti di un grande e controversa storia d'amore convolavano a nozze con una doppia cerimonia per altrettanti abiti da sposa Un evento che pure senza tiara e strascico ha segnato la storia del costume Un gesto che potremmo paragonare alla scelta della giovane Lady Diana, forse una leggenda più che un aneddoto vero, di cingere il capo nel giorno delle sue nozze con un diadema della sua famiglia, la celeberrima Spencer Tiara, e non con la Lover's Knot Tiara che la regina Elisabetta le aveva messo a disposizione avrebbero qualcosa in comune oltre all'amore per lo stesso uomo Giorgia Meloni (al centro) e Lorenzo Fontana Alessandro Giuli e sua moglie Valeria Falcioni L'ambasciatore britannico Edward Llewellyn con sua moglie Anne Charbord Il ministro degli esteri britannico David Lammy e sua moglie Nicola Green Federica e Brunello Cucinelli insieme a Federico Marchetti Pier Ferdinando Casini con Maddalena Pessina in nero Per restare aggiornati sui reali, le celebrity, gli show e tutte le novità dal mondo Vanity Fair, iscrivetevi alle nostre newsletter Le nozze sono sempre più casual Kate Middleton e il suo nuovo colore capelli Abito da sposa Met Gala 2025, i beauty look più spettacolari di tutti i tempi Ballerine 2025: i modelli da donna e le tendenze da non perdere La skincare coreana? Si può fare anche low cost Charlène di Monaco che con quella gonna vitaminica porta il sole a Monte-Carlo Tutto quello che non sapete sui diamanti: 21 curiosità sulle pietre preziose più amate di sempre Dona per supportare un’informazione libera e di qualità Il calendario degli eventi e degli appuntamenti da non perdere Aprile 2025 Sono passati 34 anni da quando Libero Grassi è stato ucciso per avere detto no ai suoi estortori attraverso la lettera al "Caro estortore" pubblicata sul "Giornale di Sicilia" il 10 gennaio del 1991 chiedere che il 10 gennaio diventi "Giornata nazionale Antiracket" di Gilda Sciortino Rattrista rendersi conto e dovere affermare che ancora oggi  il pizzo è un fenomeno presente in maniera dilagante su tutto il territorio palermitano e non solo Rattrista ancora di più se pensiamo che Libero Grassi viene ucciso il 29 agosto del 1991 per avere rifiutato di pagare il “pizzo” agli estortori mafiosi Rifiuto che fece pubblicamente attraverso la lettera al “Caro estortore” pubblicata il 10 gennaio di quello stesso  anno sulle pagine del “Giornale di Sicilia” Un’azione coraggiosa che non solo ruppe il silenzio ma scardinò un meccanismo di omertà che aveva reso il racket una pratica accettata e quasi invisibile intimidito dalla violenza e dalla paura delle ritorsioni e, raramente, trovava la forza di ribellarsi La lettera di Grassi rappresentò un atto di sfida straordinario che squarciò il velo di silenzio Fu il punto di inizio di un cammino di ribellione al racket che non si è più fermato E che proprio oggi vede riuniti nel capoluogo siciliano veritici istiuzionali e associativi coinvolti da “Sos Impresa Rete per la Legalità” per fare il punto sulle azioni messe in atto e i risultati raggiunti sul fronte della lotta al fenomeno chiedendo al Parlamento italiano che il 10 gennaio diventi la “Giornata nazionale antiracket” L’unica convenienza a cui bisogna guardare è quella che deriva dalla denuncia presidente ” SOS Impresa Palermo” Certo l’analisi che va fatta deve partire e tenere in considerazione il fatto che il dato sulle denunce per estorsione non è confortante poco meno del 2 per cento dei circa 800 casi di pizzo accertati dalle forze di polizia nell’ultimo anno E che la mafia continui a essere forte e presente in maniera capillare in Sicilia ce lo dice l’ultima relazione della Commissione regionale antimafia in Sicilia facendo presente che “dopo l’arresto di Messina Denaro rischiava di passare l’idea che determinando un fenomeno sempre più marginale Le evidenze ci dicono l’esatto contrario e cioè che il controllo del territorio viene esercitato soprattutto attraverso le estorsioni” scrive Cracolici ,«è che il fenomeno del pizzo è meno virulento ma più capillare: il motto è “pagare meno per far pagare tutti“ In alcuni casi le evidenze investigative dimostrano che caratteristiche inedite del fenomeno estortivo: non c’è solo paura ma una vera e propria disponibilità degli estorti a mettersi a posto Secondo il presidente della Commissione antimafia il pizzo è utilizzato per affermare chi comanda alla famiglia a cui occorre fare riferimento e alle forme classiche si va sostituendo un sistema con forniture alle imprese Oggi la mafia rilascia persino la fattura alle imprese» Sembra che sia cambiato il modo di “esigere” quanto si pensa dovuto Per Matteo Pezzino, presidente di “Sos impresa Palermo“ ma anche imprenditore edile che ha denunciato immediatamente chi ha provato a mettere le mani sulla sua azienda le ultime indagini dei Carabinieri dicono che “si paga poco perché l’estortore ha trovato un compromesso con il commerciante Un tipo di convenienza che non è quella che deriva dalla denuncia trovando una linea di pagamento molto leggera È un modo per tenere basso il livello di paura che una volta si infondeva sulla vittima Non c’è più quella vessazione intimidatoria che creava panico l’estortore è anche un parente dell’esercente della vittima e questo determina il raggiungimento piu veloce del compromesso Ovviamente tutto questo avviene maggiormente nelle piccole borgate C’è anche da dire che chi decide di non pagare viene lasciato in pace proprio per tenere basso il profilo e non creare clamore che solitamente va a innescare un meccanismo di controllo di attenzione da parte delle istituzioni in un territorio che già in qualche maniera ha trovato un equilibrio con gli esercenti E questo è un elemento differente dal passato… perchè è una stuazione che crea problemi di controllo Quando c’è la denuncia scattano le indagini e si montora il territorio In quel caso associazioni come la nostra possono stare al fianco dell’imprenditore sostendolo nei lunghi e spesso molto difficili passi che lo separano dal liberarsi del giogo mafioso L’imprenditore deve sapere di potere ricevere aiuti per esempio accedendo alla legge 44 grazie alla quale per due anni gli vengono bloccate tutte le situazioni debitore nei confronti di enti pubblici al fine di ristabilire il suo status quo di imprenditore e rientrare a pieno diritto nel mercato ma di assoluta “convenienza” da tanti punti di vista Una presenza forte dello Stato che si potrebbe esplicare anche in altra maniera Io credo che potrebbe tornare utile anche ripristinare le figure poliziotto e del carabiniere di quartiere nei territori maggiormente aggrediti dalla mafia subito dopo l’operazione Vespri Siciliani si percepivano come estensione della forza dello Stato Può una “Giornata Nazionale Antiracket” diventare non solo propositiva ma anche molto concreta rispetto a tutto questo facendo in modo che l’esempio e il sacrificio di Libero Grassi non vadano dispersi coordinatore nazionale e legale di “SOS Impresa Rete per la Legalità Palermo” ci sono troppi imprenditori convinti che pagare il pizzo sia qualcosa che li mette al riparo quando in realtà è una corda al collo perché la presenza della mafia in città non fa altro che controllare le attività economiche Se si ha il coraggio di ribellarsi e di dire di no come hanno fatto tanti altri in questi anni seguendo l’esempio di Libero Grassi Noi chiediamo che il Parlamento italiano riconosca il 10 gennaio come un momento fondante per la lotta al racket che in tutto il paese ci possano essere iniziative dentro le scuole Significa fare passare il messaggio fondamentale che avremo sempre un’economia condizionata che non ci consenrtirà mai di essere veramente liberi» La denuncia di Libero Grassi fu senza dubbio il punto di inizio di un cammino di ribellione al racket che non si è più fermato anche se è proceduto lentamente e fa sempre fatica a prendere la rincorsa Ma fortunatamente arrivano anche le date a ricordarci il valore della memoria che in questo caso è anche il valore del coraggio Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche Famiglia Quelli che curano chi cura Lavoro By AlwaysBeta operatori sanitari compresi del reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia Una di quelle notizie che non vorresti mai leggere specie quando a perdere la vita è una giovane donna al settimo mese di gravidanza che si reca in Ospedale per un controllo e muore È accaduto questa notte dove una ragazza di appena 32 anni Martina Piserà originaria di Pizzo Calabro è morta e insieme a lei il bambino che portavi in grembo Dalle prime indiscrezioni sembra che il bambino sarebbe morto prima del decesso della povera ragazza La salma della 32enne è stata sequestratala in attesa dell’autopsia che dovrà chiarire i dubbi di questa tragica notizia dove anche nei social in molti che la conoscevano stanno manifestando attestati di condoglianze e manifestazione di dolore increduli per la scomparsa di una giovane donna di appena 32 anni definita come “una ragazza solare” per fortuna senza grave conseguenze per il conducente L’incidente avvenuto al trodio di Palmi all’ingresso della città L’industria delle scommesse online sta vivendo un momento di crescita esponenziale e piattaforme come Rabona Scommesse stanno ridefinendo il modo in cui i giocatori vivono l’azzardo digitale il mercato globale delle scommesse online ha registrato oltre 70 milioni di utenti attivi in Europa secondo un rapporto dell’Italian Online Betting Observatory CONTEMPORARY ART MAGAZINE SINCE 1980 More... Catania – Sabato 3 maggio alla ore 18.30 sarà inaugurata alla Galleria Carta Bianca (via Francesco Riso 72/b) una personale di Francesca Pizzo Scuto dal titolo “Minima sensibilia” performer e musicista che dopo diversi anni di attività dallo scorso anno riprende a esporre i suoi lavori In realtà si tratta di una nuova ricerca sulla stratificazione e la ripetizione del gesto ricondotto alla dimensione essenziale di linea e colore che produce delle sequenze ritmiche che rimandano a segmenti musicali. Tali sequenze oltre che essere presentate attraverso dipinti a olio o pastelli creano anche in ambito tessile una trasposizione volta a mantenere un equilibrio tra l’astrazione Il tutto in un’atmosfera attraversata da brani ambient music creati dall’artista appositamente per questa esposizione da Carta Bianca nasce da uno studio sulla percezione del filosofo inglese Berkeley che riguarda le capacità dell’occhio umano di percepire un campo del visibile osservando questi lavori per una decina di secondi e poi chiudendo gli occhi si verifica un fenomeno detto persistenza retinica La retina dell’occhio cattura il messaggio luminoso e lo trattiene A occhi chiusi si verifica una persistenza della visione I toni scuri risultano luminosi e viceversa quelli chiari Luca Fontana scrive di lei per questa mostra: “Francesca Pizzo Scuto è un’artista dalle molteplici dimensioni in grado di esplorare e fondere vari linguaggi espressivi È difficile identificare una forma di espressione che prevalga in modo netto poiché nel corso della sua carriera le sue pratiche artistiche si sono intrecciate e sovrapposte in un percorso concettuale dove nessuna disciplina prevale sull’altra ogni aspetto della sua arte contribuisce in modo paritetico alla costruzione di un linguaggio che si manifesta come una coesistenza libera e coerente di visioni Il concetto della pittura non-pittura trova senso nella fusione sensoriale per collocarsi in una dimensione immersiva più ampia e dove l’armonia si porta a compimento quando musica scultura e pittura vivono all’unisono nello spazio espositivo In mostra a Catania anche due opere realizzate in feltro che si sviluppano entrambe attorno al concetto di “modulare” e una seconda che fa parte della serie “M.A.R.” Riparare – realizzata in feltro e perle scure” “Il lavoro tessile – prosegue Fontana – con il feltro è molto importante per Pizzo Scuto si tratta in questo caso di un non-tessuto il materiale più antico della storia dell’umanità e quando nell’antichità gli uomini abbandonarono le pelli animali lo fecero perché impararono a lavorare la lana in feltro E proprio sulla base di questo tessuto grezzo l’artista non solo recupera simbolicamente una pratica millenaria ma lavora e produce ricami e composizioni che nel processo di trasformazione diventano veri e propri simboli che legano memoria permeata da un’intensa connessione tra i sensi e l’uso dei materiali invita lo spettatore a una riflessione profonda sulla percezione sull’esperienza sensoriale e sul legame fra passato e presente matrici di segni ondulatori e ripetuti in cui il tempo e lo spazio sembrano fondersi in un’unica La mostra potrà essere visitata fino al 6 giugno Per appuntamenti in giorni e orari diversi telefonare al 336 806 701 (galleriacartabianca.it) Nel 2024 riprende a esporre i suoi lavori dopo diversi anni di attività prevalentemente musicale e teatrale Dal 2023 collabora con la compagnia Iunta di Catania portando in scena lo spettacolo Brave Nel 2021 pubblica alcune poesie nella raccolta Cuori a Kabul pubblicata da Graphe.it Edizioni Dal 2016 collabora con la compagnia teatrale Ateliersi di Bologna con cui porta in scena De Facto Nel 2021 sempre a Bologna porta in scena La mappa del cuore di Lea Melandri Dal 2011 forma il duo Melampus con cui pubblica gli album Ode road Nel 2010 espone negli Stati Uniti alla Kabe Contemporary di Miami Nel 2009 espone in Svizzera all’Hangar 7 di Salisburgo Dal 2007 comincia a esporre in diverse gallerie italiane e nell’ambito del convegno mondiale dell’F.C.E.M (Femmes cheffes d’enterprises mondiales) “Climate warming and business strategies” Ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti a Bologna ASSOCIAZIONE JULIET – via Battisti 19/a – 34015 Muggia (TS) Juliet art magazine è pubblicata a cura dell’Associazione Juliet - direttore responsabile Alessio Curto autorizzazione del Tribunale di Trieste registro informatico C.F./P.IVA 00699740320 | c/c postale 12103347 | SWIFT UNCRIT M10MC | IBAN IT75C0200802242000005111867 | UNICREDIT Banca Trieste tra la Valle del Sestaione e quella dello Scesta sul confine tra le province di Lucca e Pistoia il percorso costeggia la Riserva Naturale Orientata di Campolino creata per tutelare il bosco autoctono di abete rosso L’itinerario tocca il Monte Poggione e arriva al Pizzo Alpestre (1740 m) dove sorge il monumento alla XI Zona Partigiana Il rientro avviene lungo i sentieri tracciati dalla Forestale attraversando la cascata del Doccione e concludendo l’escursione presso il punto di partenza abbondante scorta d’acqua (nessuna fonte lungo il percorso) scarponi da trekking alti con battistrada ben scolpito In caso di maltempo o condizioni meteo incerte l’itinerario potrà subire modifiche o essere annullato PORTALE TURISTICO UFFICIALE DELLA COMUNITÀ D'AMBITO DI PISTOIA E MONTAGNA PISTOIESE PIZZO (VV) – Serata da incorniciare per la Marpesca Lory Volley Pizzo che ieri al Palarcobaleno ha conquistato una netta vittoria per 3-0 contro la GM Cosenza rimanendo così a un solo punto di distanza dalla capolista Todosport anch’essa vittoriosa nella sfida casalinga contro Castrovillari.Il campionato si fa sempre più avvincente con le due squadre vibonesi protagoniste di un emozionante testa a testa Sullo sfondo resta in agguato anche il Paola che recupererà mercoledì sera il turno rinviato per il lutto seguito alla scomparsa di Papa Francesco è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco Il capitano De Agazio ha condiviso con il pubblico un messaggio del Santo Padre la Lory Volley Pizzo non ha incontrato difficoltà nel superare una GM Cosenza composta principalmente da giovanissime atlete evidenziando la netta superiorità delle padrone di casa Coach Monopoli ha dato spazio a diverse giovani promesse come Dardano ben supportate dall’esperienza della veterana Kliazovich il cui apporto si è rivelato fondamentale per mantenere alta la concentrazione e gestire i momenti chiave del match La vittoria di ieri è un passaggio cruciale per le ambizioni della Marpesca che continua a credere nel sogno promozione il cammino resta ancora lungo e pieno di insidie: nel prossimo turno le pizzitane saranno impegnate in una delicata trasferta contro il Rossano lo storico giornale che ha seguito lo sport e gli eventi calabresi con impegno e spirito critico per moltissimi anni LENDINARA (Rovigo) – L’avventura di mister Davide Pizzo a Lendinara si è conclusa nel campionato di Promozione domenica 27 aprile. L’annuncio della società dopo l’ultima partita vinta (LEGGI ARTICOLO) e per lunghi tratti del torneo anche davanti al Rovigo “L’Union Vis Lendinara – l’annuncio della società – desidera esprimere il più sentito ringraziamento a Mister Pizzo  per il prezioso lavoro svolto nelle ultime due stagioni che resteranno nella storia della nostra società Sotto la sua guida abbiamo vissuto una stagione indimenticabile: la vittoria del campionato di Prima Categoria e la conquista della finale di Coppa resteranno per sempre nella storia del nostro club” il Presidente Princi esprime la sua profonda gratitudine per il lavoro svolto per i valori trasmessi ai ragazzi e per aver reso possibile un sogno che sembrava lontano “La società tutta si unisce con riconoscenza augurando al Mister il meglio per il futuro certi che le strade percorse insieme resteranno indelebili nei cuori di tutti noi” email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento Il trio comico presenta l’ultimo lavoro: un viaggio “avanti e indrio” per il Veneto per raccontare tra divertimento e risate le bellezze del nostro territorio   Due le visite guidate nell’ambito della rassegna culturale “Strade del Sacro” a cura di Italia Nostra Sezione di Rovigo Autore di numerosi testi sull’Alzheimer metterà in luce le difficoltà affrontate da chi si prende cura di un malato   Simulazione di blackout e di un presunto allagamento immediata la risposta della Protezione civile di Fratta Polesine che ha concluso le operazioni con successo una delle più prestigiose compagnie di danza statunitensi Grazie alla direzione di Marcello Angelini ha consolidato il suo status internazionale Durante la seduta sono stati approvati anche il nuovo regolamento di Polizia mortuaria e la convenzione che regola l’operatività della neonata conferenza dei sindaci di Polesine Superiore La serata si è conclusa con un confronto diretto tra i candidati e i giovani militanti seguito da un piacevole momento conviviale Per la direzione generale dell’azienda sanitaria della provincia di Rovigo non rispondono al vero le dichiarazioni del sindacato per quanto riguarda programmazione della direzione professioni sanitarie Si è svolta la riunione di coordinamento in Prefettura a Rovigo le operazioni interesseranno anche Castelnovo Bariano e sabato 17 maggio in piazza della chiesa di Porto Levante Il gruppo folkloristico “Bontemponi” propone di ricordare il commendatore Gino Navicella ed il dottor Antonio Boni Rovigo.News il quotidiano online di informazione locale da Rovigo e provincia Edito da RovigoOggi.it Srls – socio unico – P.Iva n Direttore responsabile: Irene Lissandrin Per contattare la redazione scrivi a redazione@rovigo.news Success is not final, failure is not fatal: it is the courage to continue that counts. Winston Churchill. AccediChi è povero anche se lavora Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif La sentenza della corte leccese per chi in primo grado aveva optato per il rito abbreviato Il blitz relativo all'operazione "Nexus" risale al 21 giugno 2022 Sotto la lente dei carabinieri le attività di un sodalizio che vanno dal 2015 al 2018 LECCE - A una settimana esatta dalla sentenza del procedimento relativo alle presunte estorsioni di un sodalizio riconducibile alla Scu, celebrato con rito ordinario arriva il "pronunciamento" di secondo grado nei confronti di sette imputati che avevano optato per il rito alternativo Nel pomeriggio di ieri (mercoledì 16 aprile 2025) la corte d'appello di Lecce ha rideterminato le pene nei confronti di cinque imputati il 42enne brindisino Ivano Cannalire (difeso dagli avvocati Giuseppe Guastella e Cosimo Lodeserto) ha ottenuto uno "sconto" di pena pari a cinque anni Le difese degli imputati hanno concordato le pene con la pg Maria Rosaria Micucci Ecco di seguito il dispositivo della sentenza della corte d'appello leccese (presidente: Teresa Liuni). Ivano Cannalire: dodici anni e quattro mesi di reclusione (in primo grado: 17 anni e quattro mesi); Angelo De Fazio (50 anni un mese e dieci giorni (in primo grado: dodici anni e due mesi); Daniele Palma (45 anni di Brindisi): sette anni e sei mesi (in primo grado: dieci anni e due mesi); Fabio Sciarra (43 anni di Brindisi): sette anni e otto mesi (in primo grado: undici anni); Simona Sciarra (51 anni di Brindisi): nove anni (in primo grado: dodici anni e sei mesi) Le motivazioni dell'appello saranno depositate entro 30 giorni Il "pizzo" avrebbe riguardato attività piccole e anche grandi eventi nel capoluogo. Il collegio difensivo in appello è composto dagli avvocati Giuseppe Guastella Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui Seguici gratuitamente anche sul canale Facebook: https://m.me/j/Abampv2kioahdYYR/ Proseguono anche ad aprile gli appuntamenti a Villa Pizzo in questo momento speciale di risveglio del giardino E il focus del mese sarà proprio questo: il parco gli alberi che tornano a meravigliare con le loro chiome Diverse le passeggiate guidate della dimora storica e del giardino previste lungo il mese in cui si visiteranno anche sale inedite e luoghi normalmente non aperti al pubblico Ci sarà spazio anche per attività creative per adulti per riconnettersi alla natura e lasciare che la primavera invada non solo il giardino Non possiamo accettare che gli errori del Ministero si scarichino sul personale della scuola Quello segnalato – sottolinea il Segretario – è solo uno dei numerosi errori che hanno caratterizzato questo concorso generando confusione tra i candidati e sollevando dubbi sulla correttezza dell’intera procedura Sui concorsi ribadiamo la nostra posizione utilizzando le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti È inaccettabile non assumere anche i docenti abilitati e specializzati già presenti nelle graduatorie per le supplenze o bandire nuovi concorsi senza aver esaurito le graduatorie degli idonei del concorso straordinario e ordinario 2020 e anche quelle del concorso 2023 Bisogna garantire i diritti di chi ha numerosi anni di esperienza o ha già superato una selezione L'uomo non è stato sepolto dalla valanga uno scialpinista è stato travolto da una valanga mentre si trovava a circa 40 metri dalla vetta del Pizzo Penca (3037 metri) trascinandolo per circa 400 metri lungo il pendio ma è scivolato e caduto fino a fermarsi più in basso I compagni di escursione hanno immediatamente allertato la REGA Dopo un primo rapido volo di ricognizione sul luogo dell’incidente la squadra è riuscita a localizzare lo sci alpinista L'uomo aveva quasi raggiunto la cima del Pizzo Penca quando è stato trascinato a valle per 400 metri Per evitare il rischio di provocare un’altra valanga avvicinandosi troppo al pendio l’equipaggio ha effettuato un atterraggio intermedio per lasciare il medico hanno calato con il verricello il soccorritore che l’uomo è stato elitrasportato in ospedale per ulteriori accertamenti 03:45 Tre giovani travolti da una valanga ad AiroloIl Quotidiano 17.03.2025 Entra nel canale WhatsApp RSI InfoIscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti https://whatsapp.com/channel/0029Vat6p4zL2ATyO8IRFJ2C valanga travolge tre sciatori: tutti salviÈ successo lunedì mattina al Sasso della Boggia: il terzetto valanga investe tre scialpinisti: uno è graveL’incidente è avvenuto nella tarda mattina di domenica nel fondovalle che porta al bacino imbrifero del Reno posteriore Ticino e GrigioniValanga sul Passo del Sertig erano equipaggiate con ricetrasmettitori e airbag Ticino e GrigioniAccoltellatore alla sbarraSotto processo il 21enne arrestato a Mendrisio lo scorso ottobre dopo il ferimento di un altro giovane: l’accusa ha chiesto 6 anni e mezzo per tentato omicidio e tentata rapina Scienza e Tecnologia#ilclimaspiegato: tutti gli approfondimentiLe cinque puntate della miniserie RSI Info in collaborazione con MeteoSvizzera: dalle differenze con la meteorologia passando per il clima nostrano per arrivare agli specialisti di Zurigo nuove soluzioni per Cassarate e Maglio di CollaLe attuali filiali verranno sostituite da un partenariato con Migros e da un servizio a domicilio SvizzeraCalano i frontalieri in TicinoIl cantone in controtendenza rispetto al resto della Svizzera - A livello nazionale +20% negli ultimi cinque anni Ticino e GrigioniStagione invernale da record per i GrigioniÈ stata la migliore degli ultimi 15 anni soprattutto grazie alle buone nevicate e alle giornate di sole SocietàEl DoraltdorfNegli ultimi anni decine e decine di ticinesi scelgono di prendere il treno ogni mattina per andare a lavorare… ad Altdorf Copyright © RSI 2025 - All rights reserved succursale della Società svizzera di radiotelevisione Il Comune di Bagheria ha patrocinato la proiezione del film "L'Imprenditore" che si terrà lunedì 9 dicembre 2024 alle ore 21:00 presso il cinema Capitol.  Un'opera cinematografica che attraverso una storia avvincente e toccante affronta il tema della criminalità organizzata e del coraggio di chi decide di opporsi al pizzo e alle mafie.  Il film racconta la storia di Pasquale Castagnetti un imprenditore edile che si trova a dover affrontare le pressioni di un potente boss mafioso La sua ferma opposizione alle richieste estorsive lo porterà a vivere una tragedia personale ma lo spingerà anche a reagire con determinazione innescando una spirale di violenza che coinvolgerà diverse figure Un messaggio forte contro la violenza "L'Imprenditore" è molto più di un semplice film di genere: è un'occasione per riflettere sulla cultura della legalità e sull'importanza di denunciare qualsiasi forma di sopruso Il messaggio che emerge dall'opera è chiaro: la violenza genera solo altra violenza e non è mai una soluzione.Alla proiezione del film saranno presenti per i saluti istituzionali il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli l'assessora alla Pubblica Istruzione e Sport Antonella Insinga l'assessore alla Legalità Biagio Sciortino ed il consigliere comunale con delega alla Sicurezza Urbana Domenico Barone un dibattito moderato da Marta Gallo offrirà l'opportunità di approfondire i temi del film e di confrontarsi con i protagonisti Oltre ai rappresentanti dell'amministrazione comunale Particolarmente attesa la testimonianza di Lidia Vivoli che porterà la sua esperienza diretta Direzioni - Servizi - Uffici Numeri telefonici frequenti Copyright © 2022 • Città di Bagheria • Powered by Municipium • Accesso redazione "Portale finanziato dall'UNIONE EUROPEA - FONDI STRUTTURALI D'INVESTIMENTO EUROPEI - Programma Operativo FESR Sicilia 2014 - 2020 Agenda Urbana ITI "Palermo - Bagheria"  Scintilena Una luce nel buio - Notiziario di speleologia e del sottosuolo rilievo montuoso situato tra i comuni di Villafrati e Cefalà Diana (PA) rappresenta un’area di interesse scientifico per la sua composizione calcareo-dolomitica e la presenza di fenomeni carsici sviluppati Inserito nella Riserva Naturale Orientata Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella il sito è riconosciuto come geosito regionale per il suo valore geologico e archeologico modellate da processi di dissoluzione chimica ospitano cavità naturali che conservano testimonianze di insediamenti preistorici come il bicchiere campaniforme di Villafrati Il gruppo speleologico Le Taddarite ha condotto un’escursione il 29 gennaio 2025 con l’obiettivo di mappare e analizzare alcune cavità lungo la parete settentrionale di Pizzo Chiarastella L’iniziativa rientra in un progetto di monitoraggio continuo delle dinamiche carsiche e di verifica dello stato di conservazione dei siti L’attività ha previsto la raccolta di dati morfologici la documentazione fotografica e il confronto con precedenti rilevamenti al fine di aggiornare le conoscenze sulle formazioni ipogee dell’area L’esplorazione è partita dal parcheggio delle Terme Arabo-Normanne di Cefalà Diana Il gruppo ha percorso una strada forestale raggiungendo i ruderi di un edificio rurale abbandonato è stato seguito un percorso delineato dalle tracce lasciate dal bestiame arrivando a un’altitudine di 550 metri s.l.m. dove sono state individuate le cavità oggetto di studio L’accesso alle grotte è stato effettuato con attrezzature speleologiche standard caschi con illuminazione frontale e strumenti di misurazione laser La prima cavità esaminata presenta un ingresso parzialmente ostruito da detriti rocciosi L’analisi del suolo ha evidenziato la presenza di frammenti calcarei di medie dimensioni suggerendo un’origine tettonica della struttura La conformazione a “anticamera” con fori laterali indica un’attività idrica passata Non sono stati identificati cunicoli percorribili ma la morfologia suggerisce la possibile esistenza di gallerie collassate si sviluppa orizzontalmente per circa 25 metri è stato rilevato un corridoio stretto (diametro medio di 40 cm) che sembra condurre a una sala non accessibile senza attrezzature specifiche Un cunicolo discendente è stato parzialmente esplorato da tre membri del gruppo interrotto da un restringimento a 15 metri dall’ingresso La struttura a due livelli sovrapposti (Buffa I e Buffa II) Fonti regionali indicano che la grotta fu utilizzata come necropoli tra l’Età del Rame e il Bronzo Antico ipotesi supportata da reperti ceramici rinvenuti in passato Il terzo punto esaminato consiste in un anfratto superficiale la parete mostra stratificazioni calcaree ben visibili Pizzo Chiarastella offre spunti per ricerche interdisciplinari è stata oggetto di indagini archeologiche a partire dagli anni ’70 che hanno portato alla luce frammenti di ceramica e strumenti litici La presenza del bicchiere campaniforme di Villafrati (conservato al Museo Archeologico di Palermo) collega l’area a rotte commerciali del Neolitico confermando il ruolo della Sicilia centro-occidentale come crocevia culturale il gruppo ha visitato i Bagni Termali di Cefalà Diana struttura risalente al XII secolo che unisce elementi architettonici arabi e normanni rappresenta un esempio di continuità d’uso di risorse idrogeologiche I dati raccolti saranno integrati in un database regionale accessibile a ricercatori e istituzioni Le Taddarite hanno annunciato l’intenzione di programmare ulteriori sopralluoghi con l’obiettivo di approfondire la relazione tra attività tettonica e formazione delle cavità Sono previste collaborazioni con università siciliane per analisi isotopiche sulle acque di stillicidio utili a ricostruire i cicli climatici del passato L’esplorazione di Pizzo Chiarastella ha fornito informazioni aggiornate su un geosito di rilevanza scientifica evidenziando la complessità dei processi geologici e la stratificazione storica del territorio L’attività del gruppo Le Taddarite sottolinea l’importanza della speleologia come strumento multidisciplinare capace di coniugare ricerca ambientale e valorizzazione del patrimonio culturale Fonte e articolo originale: https://www.letaddarite.it/2025/01/29/esplorazione-speleologica-a-pizzo-chiarastella/ Segui tutte le inchieste del Fatto Quotidiano Che ha coinvolto decine di lavoratori per diversi anni Verso la metà di giugno 2024 si viene a sapere che la tv del Biscione ha […] Hai bisogno di ulteriori informazioni? Compara tutti i piani Lo scorso anno abbiamo voluto cavalcare il trend dei collant rossi, in questa stagione abbiamo ufficialmente ceduto al fascino di quelli bianchi e poi abbiamo voluto dare una chance a quelli super colorati.  Ma adesso c’è una nuova tendenza in fatto di calze su cui vale la pena puntare: parliamo dei collant in pizzo, un accessorio audace e sensuale, già pronto ad aggiungere una dose extra di femminilità ai nostri look.  Temete di non saperli abbinare a dovere e di poterli sfoggiare solo durante le ricorrenze speciali o comunque con le mise più eleganti? Beh, preparatevi a ricredervi. Eh sì, perché in realtà questo nuovo must-have dell’inverno, con le giuste accortezze, si può sfruttare tranquillamente anche nel quotidiano. Come indossare i collant in pizzo in modo impeccabile? A noi è bastato dare uno sguardo al nostro feed di Instagram per individuare al volo 5 abbinamenti top da copiare alla prima occasione. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da СТИЛИСТ | FASHION INFLUENCER | МОСКВА (@katrinstr) Per un look quotidiano ricercato ma non eccessivamente elegante, quest’inverno potete optare per un blazer dress (ma va bene anche la combo blazer + minigonna). Un modello gessato con chiusura doppiopetto, indossato con cintura che stringe il punto vita, collant bianchi in pizzo, ballerine Mary Jane dorate e borsa in suede, assicura una mise adatta a qualsiasi appuntamento in agenda. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da kathi • presenting outfits visually pleasing (@kathiannabeell) Specialmente d’inverno gli abiti in maglia si confermano i migliori partner in crime. Sceglietene uno nero con lo scollo alla Bardot e abbinatelo a stivali al ginocchio e a una bowling bag coordinata (e magari aggiungete un bel cappotto avvolgente). Ci penseranno un paio di collant bianchi in pizzo a rendere un look sulla carta super basic in un outfit di grande impatto. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Sara Maurizi | Model based in 🇫🇷 (@lolitarose_maurizi) Il segreto per indossare i collant in pizzo anche nelle giornate più fredde? Se i modelli total white hanno stregato anche voi, provateli con una polo in maglia nera, una minigonna grigia a pieghe e una giacca grigia in faux fur. Per dare il tocco finale vi serviranno giusto dei calzini bianchi, da indossare sopra i vostri collant, e delle slingback con kitten heels. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Inês Isaías (@inesisaias) Per ottenere una mise ancora più informale, invece, puntate tutto sul total white e optate per la combo “pullover + minigonna + collant in pizzo + ballerine”. Per dare un twist a questo look, che sulla carta rischia di risultare piuttosto semplice, basta un bel piumino oversize dalle stampe floreali. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Yhasmina Tiphaine Ferrara (@yhasmina.ferrara) andate sul sicuro con un paio di collant neri in pizzo Per un outfit audace e grintoso quanto basta potete fare come Yhasmina Ferrara e indossarli con trench e shorts in pelle dolcevita color cammello e pumps nere dal tacco vertiginoso Il risultato sarà un look che di certo non può passare inosservato Finalmente qualcuno si occupa di vigilanza privata in una TV nazionale: grazie Luca Abete di Striscia La Notizia Peccato che il servizio non distingua tra un’attività lavorativa – sicuramente imperfetta ma soggetta a molteplici controlli legislativi e istituzionali e soprattutto legale – da volgari pratiche camorristiche di riscossione del pizzo ai danni dei commercianti di Afragola Del resto, non è il primo caso di mistificazione mediatica: la vigilanza privata finisce sulle prime pagine dei giornali solo quando ci scappa il morto o quando fa scalpore per scandali più o meno gravi. Chi è senza peccato scagli la prima pietra ma in un settore dove i lavoratori girano armati in territori che sono feudi della camorra insinuare nella cittadinanza anche solo il sospetto che le guardie giurate possano essere affiliate alle cosche è un atto molto rischioso.Oltre a danneggiare le imprese che operano seriamente su quel territorio un accostamento disinvolto a pratiche mafiose può disorientare una cittadinanza che fin troppo spesso si trova a non saper distinguere i buoni dai cattivi rischiando di mettere in pericolo chi dovrebbe fare sicurezza https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/abete-ad-afragola-servizio-di-vigilanza-o-pizzo-2-0_759263/ La prima testata online integralmente dedicata a Vigilanza Privata Via Guelfa 74/4 40138 BolognaDirettore Responsabile Dr. Ilaria GaraffoniProprietario Dr. Paolo Mazzagardi Redazioneredazione@vigilanzaprivataonline.com  Ufficio Commercialecommerciale@vigilanzaprivataonline.com Privacy & Copyrights – Cookie PolicyWeb design credits