La giornata di corse in moto è stata organizzata da un'associazione sportiva dilettantistica
Sul posto i carabinieri che si stanno occupando adesso della ricostruzione di quello che è accaduto alla ragazza
Una ragazza palermitana di 26 anni è rimasta ferita durante le prove libere, organizzate da un'associazione sportiva dilettantistica all'autodromo Valle dei Templi di Racalmuto
In contrada Mezzarati è atterrato l'elisoccorso del 118
i sanitari hanno caricato la giovane e l'hanno già trasferita all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta
Sul posto anche i carabinieri della stazione cittadina che hanno proceduto alla ricostruzione dell'incidente.
la ventiseienne ha perso il controllo della motocicletta che stava guidando ed è pesantemente caduta sul selciato
poste a presidio di sicurezza e rapidità di soccorsi nella struttura
hanno raggiunto il punto esatto in cui si è verificato l'incidente
È stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso che presto è giunto a Racalmuto
è stata soccorsa e trasferita appunto all'ospedale di Caltanissetta
ma gli accertamenti sanitari sono ancora in corso.
I militari dell'Arma della stazione di Racalmuto
hanno ricostruito quello che è accaduto: l'incidente non ha coinvolto
le prove libere sono regolarmente riprese.
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avvocato e docente di materie giuridiche prima ad Agrigento e poi a Palermo
Era uno degli ultimi “Amici” della campagna di Leonardo Sciascia
“Ricordo il cenacolo e le conversazioni accanto allo scrittore sempre pronto ad alimentare indimenticabili dialoghi e ragionamenti fra chiacchiere leggere e profonde insieme“
ricorda il giornalista e scrittore Felice Cavallaro
Anche se aveva lasciato Racalmuto nel 1965
rimase sempre legato al paese e soprattutto alla campagna della Noce
Anche se ormai appare un deserto – lo scrittore è morto quasi quarant’anni fa
un tempo interminabile e lunghissimo – aleggia
la presenza di fantasmi che continuano ad abitare qui
come lo definì mezzo secolo fa Gesualdo Bufalino
da Nenè Cavallaro ad Aldo Scimè e Leonardo Sciascia
l’avvocato morto sabato scorso a Palermo all’età di 92 anni
Teneva la raccolta di racconti Gli Amici della Noce – con la bella copertina bianca e inchiostro verde che raffigura grappoli d’uva – sempre a portata di mano e alla vista di tutti
Perché lui stesso era stato uno degli “amici” legati tra loro da amicizia vera e affetto condiviso
Fernando Cavallaro rimase tanto legato alla campagna da voler festeggiare i suoi novant’anni
dove arrivavano le telefonate da tutt’Italia e dal mondo per sentire il grande scrittore che qui si isolava da tutti
tranne dai suoi amici e paesani con cui condivise quelle “conversazioni in Sicilia” nel cuore di un paesaggio dell’aspra Sicilia
Felice Cavallaro,giornalista del Corriere e direttore della “Strada degli Scrittori” che tiene ancora le luci accese nel deserto della contrada e Fabrizio Scimè
segretario dell’Assemblea regionale Siciliana
rimasto anche lui legato alle pietre e alle ombre della campagna racalmutese
«Accanto ad Aldo Scimè nei primi anni Sessanta
c’era anche lui davanti alla vecchia casa in pietra di Leonardo Sciascia – ricorda Felice Cavallaro
che una decina di anni fa condivise con l’avvocato anche numerose riunioni del CdA della Fondazione Sciascia che si era rivolta proprio a Fernando Cavallaro per le modifiche dello Statuto – con lo scrittore che
leggeva ora il manoscritto del Giorno della civetta o della Recitazione della controversia liparitana
Cioè alla ristretta cerchia degli “amici della Noce”
Come poi si chiamò una raccolta di incisioni corredate da testi dedicati a quella campagna
Testi raccolti in un volume che abbiamo ritrovato in esposizione
fra i suoi libri nella casa di Palermo rendendo omaggio all’Avvocato
tante volte prezioso consigliere per ogni dubbio sugli spunti giuridici
come si mostrava nella sua casa di contrada Noce quando
si conversava con quegli “amici”
lo scrittore a sua volta pronto ad alimentare indimenticabili dialoghi e ragionamenti fra chiacchiere leggere e profonde insieme»
«Mio padre rimase legato anche al paese e alle tradizioni culinarie – sottolinea Luigi Cavallaro
magistrato e consigliere della Corte di Cassazione
autore di saggi di argomento storico e giuridico – ogni volta che tornava chiedeva cavati
salsiccia ed era ghiotto e goloso dei biscotti al latte
E noi tutti siamo legati a Racalmuto che resta
E vale per Luigi e anche per la sorella Maria Cristina Cavallaro
cattedratico a Palermo di Diritto amministrativo
Con i versi di Machado – palma de oro y el azul sereno
palma d’oro in campo azzurro – Sciascia ci dà chiara rappresentazione di cos’era per lui questa campagna e
Da questo campo azzurro ora se ne è andato anche Fernando Cavallaro le cui ceneri resteranno a Racalmuto
Scrivi a redazionemalgradotutto@gmail.com
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All’ex macello comunale di piazza Fontana a Racalmuto
sarà allestita la mostra tematica “Van Gogh
colori e solitudine” per Agrigento Capitale italiana della cultura 2025.
Si tratta di un’immersione multimediale per scoprire l’artista ed il suo stile inimitabile e leggendario
La mostra è aperta tutti i giorni ed è possibile prenotare la visita telefonando al 351 6436938
“I visitatori - spiegano gli organizzatori - saranno immersi in un viaggio unico che combina arte
luce ed emozione per scoprire la vita e le opere di Vincent Van Gogh
condurrà in un percorso che fonde tecnologia e cultura
dei dipinti e delle installazioni multimediali che danno vita al genio creativo dell’artista”
Van Gogh arriva in Sicilia nella terra della Capitale della Cultura
Tutto pronto a Racalmuto per un grande evento che consentirà di entrare nei capolavori del grande artista olandese
uno dei maestri indiscussi dell’Arte moderna
Una mostra immersiva dal titolo “Van Gogh – Colori e solitudine” sarà a Racalmuto
nell’ ottocentesco Ex macello comunale di piazza Fontana “Novi cannola” dall’8 marzo al 31 maggio
Un’esperienza straordinaria di realtà virtuale ed “immersiva” che consentirà di “entrare” nei capolavori del pittore olandese
dopo un excursus che racconta la vita dell’artista
il suo talento e il suo carattere difficile
Tutto attraverso materiale prezioso come la riproduzione delle lettere e tra le più note opere di Vincent Van Gogh
Un evento particolare unico nel cuore della Sicilia promosso e organizzato dall’Associazione Visionaria con il patrocinio gratuito dell’assessorato alla Cultura del Comune di Racalmuto
esperienza che permette di vivere le opere dell’artista grazie a proiezioni e visori di virtual reality
offre un percorso didattico-culturale aperto a tutti e soprattutto al mondo scolastico
E la notte stellata che copre la grande sala dell’ex macello di Racalmuto e la trasforma in una camera immersiva dove una incantevole suggestione offrirà lo sguardo acuto dell’artista attraverso uno dei tanti suoi autoritratti
La quinta sezione del tribunale amministrativo regionale ha condannato i ricorrenti - Michelangelo Romano
Luigi Scimè e Giuseppe Di Falco - al pagamento
delle spese di lite quantificate in 1.500 euro in favore del Comune e in 1.500 in favore del primo cittadino e di Angelo Di Vita
La quinta sezione del tribunale amministrativo regionale per la Sicilia ha rigettato il ricorso proposto da Michelangelo Romano
Luigi Scimè e Giuseppe Di Falco e li ha condannati
in solido fra loro, al pagamento delle spese di lite quantificate in 1.500 euro in favore del Comune di Racalmuto e in 1.500 in favore di Calogero Bongiorno e Angelo Di Vita.
si era costituito in giudizio dinanzi al Tar con gli avvocati Girolamo Rubino Marco Capizzi
Mentre il Comune di Racalmuto lo aveva fatto con l'avvocato Giuseppe Impiduglia.
A presentare il ricorso al Tar erano stati tre dei candidati al Consiglio nella lista "Racalmuto riparte" che sosteneva il candidato sindaco Salvatore Petrotto: Michelangelo Romano
Eduardo Chiarelli e Angelo Guagliano e due
che invece erano candidati con la lista "Racalmuto un paese per tutti" che sosteneva la candidatura a sindaco di Salvatore Picone
ritenuto infondata anche la censura relativa al numero di duplicati di tessere elettorali rilasciati
chiarendo che "la documentazione comunale attesta che il numero di duplicati rilasciati è coerente con quanto avvenuto nelle precedenti tornate elettorali
senza che emergano elementi per ritenere che talirilasci siano stati effettuati in modo illegittimo o che abbiano consentito il voto a soggetti privi del diritto di elettorato attivo". Ed ancora
il Tar ha ritenuto "irrilevante la mancata trascrizione dei numeri delle tessere elettorali in quanto l’identificazione degli elettori
è sufficiente a garantire la tracciabilità delle operazioni
La mancata trascrizione non costituisce un’irregolarità tale da compromettere la validità del voto
poiché l’annotazione dell’avvenuta espressione del voto attesta sia l’identificazione personale dell’elettore che il possesso della tessera elettorale
garantendo la regolarità delle operazioni"
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da quattro generazioni la sua famiglia si dedica alla produzione della cubaita e del torrone
ma i colori accesi della sua bancarella nel cuore della piazza di Racalmuto davano il via alla festa della Madonna del Monte e ad altre più piccole e sentite feste religiose
Per questo Antonino Licalsi meritava senz’altro la cittadinanza onoraria di questo paese
E la motivazione sarebbe stata facile da scrivere: per quattro generazioni la famiglia Licalsi ha “addolcito” la comunità di Racalmuto e non c’è tavola di racalmutesi che non abbia avuto la loro cubaita
in uno dei suoi tanti scritti su Racalmuto e la sua festa
quando un tempo si svolgeva a maggio: “…fuori c’è la festa
i ragazzi che dovrebbero essere a scuola seguono a grappoli le bande che girano per il paese
stanno intorno alle bancarelle dalle tende bianche dove si vende cubaita e torrone disposto a gradini sulle bancarelle… mi piace non perder niente della festa
sedere al circolo e guardare le immagini della festa come dentro un caleidoscopio“
Dentro questo caleidoscopio che in qualche modo ci aiuta a guardare le nostre cose in modo diverso
dentro le tante figure che sanno anche cambiare forma e colore
dentro i frammenti della nostra vita qui fatta di luoghi e persone
di case che si chiudono e altre che se ne aprono
familiari e amici che se ne vanno e altri che ne arrivano
Con la sua cubaita e il suo torrone ha dato una fragranza alla festa
L’ultima sua volta a Racalmuto il 4 settembre
Così il signor Licalsi dalla sua bancarella della via Garibaldi – sempre lì
quasi al quadrivio dove si piglia il Cilio
accanto a quel che un tempo era il tabacchino degli Agrò – ha conquistato il cuore e il palato dei racalmutesi
Non era festa se non si tornava a casa con una barretta di torrone o cubaita
l’anno del coronavirus e delle feste annullate
Ma lui e i suoi figli c’erano all’ombra della loro bancarella
“Non potevamo mancare – ci disse – questa festa ci appartiene e siamo molto legati a Racalmuto
sempre in questo marciapiede nel cuore della piazza e della festa”
“Abbiamo girato e continuiamo a girare tante città e paesi della Sicilia – ci aveva detto ancora il signor Nino (e personalmente sento il dovere di ringraziarlo ancora per quel cuore di cubaita che ogni 11 di luglio riservava a me e alla mia famiglia) – ma siamo particolarmente legati alla festa del Monte
Ho visto più di mezzo secolo di presa della bandiera
mi considero uno spettatore privilegiato e fortunato
Avete una bella festa e voi racalmutesi siete ghiotti assai
le feste non sono più come quelle di una volta”
Antonino Licalsi era figlio e nipote di mastri torronai
fondò a Serradifalco il torronificio alla fine dell’Ottocento
E già nei primissimi del Novecento la famiglia Licalsi veniva anche a Racalmuto per la festa del Monte
accanto alla rivendita di tabacchi di Salvatore e Peppino Agrò
E il signor Nino riuscì a legare anche con tanti che aspettavano il suo arrivo per dichiarare “aperta” la festa
Così come avveniva per la festa della Madonna delle Grazie
Antonino Licalsi faceva parte di quella schiera di siciliani che hanno amato tanto il proprio lavoro pensando di fare bene alla comunità e nello stesso tempo salvaguardare la tradizione
Lo ha ribadito anche l’arciprete di Serradifalco Don Biagio Bianchieri che venerdì scorso ha celebrato i funerali nella chiesa Madre: “Lo ricordiamo come uomo umile
Una persona che ha addolcito piccoli e grandi con il suo mestiere
riconosciuto come stimato mastro torronaio
Quando arrivava lui iniziava la festa”
Antonino Licalsi lo ricorderemo come il ventiduesimo colpo di cannone che sbampava la nostra festa barocca e colorata
Come i dolci di zucchero che preparava con le sue mani
Il tribunale amministrativo regionale si è riservato
Ad avviare la causa erano stati tre dei candidati al Consiglio nella lista "Racalmuto riparte" che sosteneva il candidato sindaco Salvatore Petrotto: Michelangelo Romano
che invece erano in "Racalmuto un paese per tutti" che schierava Salvatore Picone
Il Tar Sicilia si è riservato e il verdetto verosimilmente arriverà entro le prossime ore
per sapere che ne sarà dell'esito delle ultime amministrative
quelle in cui è stato eletto sindaco Calogero Bongiorno.
si è costituito in giudizio dinanzi al Tar e lo ha fatto nominando gli avvocati Girolamo Rubino Marco Capizzi
aveva incaricato l'avvocato Giuseppe Impiduglia
specializzato in diritto amministrativo e contenziosi davanti al Tar
Con il ricorso - avanzato contro il ministero dell'Interno
l'assessorato regionale alle Autonomie locali
l'eletto sindaco Calogero Bongiorno - è stato chiesto l'annullamento delle operazioni elettorali e della proclamazione degli eletti delle amministrative dello scorso inizio giugno.
“Pur consapevole della crisi idrica che da tempo travaglia la Sicilia e la provincia di Agrigento in particolare
che nelle ultime settimane si è ulteriormente aggravata
con una insostenibile turnazione che generalmente supera i 20 giorni
Così il sindaco di Racalmuto Calogero Bongiorno sulla grave crisi che ha colpito il paese in una lettera inviata al Presidente dell’Assemblea dei sindaci e al Consiglio di Amministrazione dell’ AICA
al Dipartimento Regionale Protezione Civile
“La situazione è assolutamente insopportabile – scrive Bongiorno – ed i cittadini sono in grande agitazione
il sottoscritto e gli assessori vengono apostrofati con toni molto aspri
specialmente nel centro storico dove non esistono cisterne
mi viene segnalato che anziani allettati e disabili vengono lavati con acqua minerale
Tutto ciò non è una situazione da Paese civile e sta creando gravissimi problemi igienico-sanitari
oltre che un probabile rischio per l’ordine pubblico e per l’incolumità degli amministratori”
“La crisi – aggiunge il sindaco di Racalmuto – è aggravata dalle perdite della rete idrica
sia perché la competenza è della Società d’Ambito
sia perché non dispone delle necessarie risorse finanziarie
Sono stati individuati 3 pozzi nel nostro territorio
ma i lavori per la realizzazione di una condotta per addurre l’acqua dai suddetti pozzi al partitore (finanziati dal DRPC)
(avevamo chiesto di nominare il Comune di Racalmuto soggetto attuatore
ma la competenza è stata assegnata alla società d’Ambito)
Questa amministrazione non può che essere vicina alle legittime proteste dei cittadini
perché da notizie acquisite in via informale ed
nei paesi del circondario i turni di fornitura di acqua
mentre le esose bollette continuano ad arrivare agli utenti
suscitando una comprensibile irritazione”
conseguenze igienico-sanitarie e probabili
non è in condizione di assicurare le riparazioni”
Lo annuncia l’arciprete Don Carmelo La Magra che alle 11 ha azionato le campane della chiese del paese per salutare Papa Francesco morto all’alba di oggi
“Dobbiamo essere grati tutti a un grande pontefice – dice commosso Don Carmelo – il nostro grazie arrivi anche da un piccolo paese della Sicilia con tanti giovani che hanno seguito i passi di un grande pontefice che non dimenticheremo”
Il giusto vivere rimane definito dal non rendere assorbente e totalizzante solamente una delle espressioni della propria persona
traducendosi nella continua ricerca di quella divina proporzione che
renda personalizzato il principio millenario del suum cuique tribuere
In queste triangolazioni di non prevalenza o di prevalenze contingenti
ognuno inserisce ciò che più gli è gradito e che spesso
E l’arte del raccontare ha come corrispettivo la piacevolezza dell’ascoltare
sì che ci vuole reciproca buona sorte a trovare
facendo tramutare l’ingranaggio delle parole in qualcosa di simile ad un ologramma e
l’ascoltatore smodatamente desideroso di conoscere le caleidoscopiche ricostruzioni dei fatti
Quasi per un fenomeno di elettromagnetismo umano
il buon narratore e l’interessato ascoltatore
mossi come sono da ragioni di reciproco interesse intellettuale
che spesso è anche comunanza ancestrale di un sentire comune: ed è in quel momento che si compie questa specie di magia
appartenendo questa alle aule di giustizia
E quest’arte del raccontare prendeva corpo in ambito familiare
la regola del maggiorasco: non quale norma dal fondamento anagrafico
un frammento qualsiasi si ritrova ad essere l’innesco per l’opera che inizia
amori e imprese fascinosamente mirabolanti
mio cugino è uno che le cose le sa raccontare
riesce ad avviluppare percorsi inimmaginabili
Ogni volta è come ritrovarsi nel bel conversare standosene comodamente seduti in avvolgenti poltrone di un salotto tra l’odore legnoso del sigaro e il sapore gradevolmente sferzante del brandy
avrebbe voglia di insinuarsi in quel discorrere che non gli appartiene
quello che era un suo ricordo di bambino s’interseca con la mia contingente lettura della stringata cronaca della tappa agrigentina del grand tour di Alexandre Dumas
Erano i primi di ottobre quando mancò Papa Pio XII ed era il periodo della sede vacante e i cattolici erano incupiti da quelle foto apparse sui giornali ad opera archiatra pontificio
iniziavano le attività dell’Azione Cattolica che
il muoversi silenziosamente e con compungimento era non solo d’obbligo
nonostante l’età spingesse a quella gioiosa scalpitante vivacità
odoranti del mosto appena versato nelle botti
lazzi e di giochi arrangiati ed improbabili
Ed il racconto questa volta trovava origine da una visita che il bambino di allora fece ad una vecchia zia che
nella sua casa ostinatamente fin de sieclè
accennava al pianoforte un’aria famosa della Traviata
dava fascino stava nell’antefatto – che raffinatamente impreziosiva l’originale e definitivamente lo cementava in una storia tutta locale
anzi familiare – del quale lei era depositaria e che in quell’occasione celebrava il passaggio dell’antico sapere alla generazione che si affacciava alla vita
chi aveva figlie femmine pensava molto per tempo al loro corredo nuziale
tanto erano complicate sia la reperibilità e la scelta dei tessuti
che alcune volte dovevano essere importati dall’estero
sia il tempo che si impegnava nel confezionamento dei singoli pezzi
Ed erano giornate intere di ricamo al telaio e di lavoro di precisione dovuta nell’arte dell’intaglio o del cinquecento siciliano
in una delle spedizioni cittadine a ricercare stoffe
trovó nel negozio palermitano di quel suo lontano parente siciliano che
quello che soltanto dopo sarebbe divenuto l’autore della “Signora delle camelie”
Seguirono presentazioni e convenevoli del galateo d’ospitalità
tanto da crearsi nell’immediato una reciproca simpatia
fu cementata in amicizia nella sosta agrigentina di “monsieur Dumas”
invitato a cena nella casa di paese del nonno
ma anche di un vivo interesse per l’economia zolfifera
veramente entusiasta dell’incontro e della serata
fece omaggio a monsieur di una scatola di sigari e una di zolfanelli
che ancora ringraziava per quella gradita serata e per l’amicizia mostrata
quando gli venne voglia di fumare un sigaro
che provò ad accendere con uno di quegli zolfanelli che gli erano stati donati
il flusso di gente che saliva e si trovó in un appartamento che lì seppe essere appartenuto ad una favorita
i creditori avevano messo all’asta quelli che erano stati i suoi averi
forse senza alcuna specifica e cosciente ragione
dando un ultimo sguardo a quella dimostrazione della precarietà terrena
fu raggiunto da un giovane dall’aspetto sconfitto e con gli occhi cerchiati dalla stanchezza dell’anima
che insisteva nel voler ricomprare quel volumetto
tanto che Dumas incuriosito da quella insolita proposta gliene chiese la ragione
Si trovarono seduti al tavolino di un caffè dove quel giovane
con le lacrime silenti che gli solcavano il viso
che poi la mirabile penna dello scrittore rese in quel suo famosissimo romanzo
E così la zia Ciccina commossa concludeva quel racconto e le sue dita si posarono sulla tastiera del pianoforte e lei
la sua voce moriva quasi in un singhiozzo nell’accordo finale
apparvero come avvolti nei vapori dello zolfanello i volti di quegli sfortunati amanti
Al via a Racalmuto la prima edizione del “Festival della mandorla” organizzata dall’associazione “Un sogno per domani” con il patrocinio dell’Assessorato Agricoltura
Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea della Regione Siciliana
con il convegno: Le opportunità salutistiche
cosmetiche e di sviluppo locale della mandorla nel Racalmutese presso la sala convegni del Castello Chiaramontano
del Consorzio Turistico “Città di Racalmuto”
Introdurranno il sindaco di Racalmuto Calogero Bongiorno e il presidente dell’associazione che promuove l’evento Nicolò Macaluso
l’inaugurazione della mostra fotografica Le mandorle tra storia
mito e curiosità e l’esposizione di attrezzature del mondo contadino e rurale realizzata in collaborazione con l’associazione “Burgisi
Alle ore 19:00 esibizione del gruppo folk “Fiori del mandorlo” di Agrigento
con l’apertura del Mercatino di prodotti tipici a base di mandorla presso la piazza Umberto I
Si esibiranno anche artisti di strada che allieteranno la manifestazione che mira anche a valorizzare i produttori locali
al Castello Chiaramontano ed esibizione di tiro con l’arco a cura dell’associazione “Ravim” di Ravanusa
I gruppi saranno accolti dal Corteo storico “Baronia dei Malconvenant” di Racalmuto e dal gruppo Tammurinara “Maria SS
Tutti i gruppi in costume sfileranno lungo le vie del centro storico e si esibiranno
dove prosegue il Mercatino dei prodotti legati alla tradizione della mandorla
si potranno degustare prodotti tradizionali e
pietanze realizzate anche con l’ausilio della mandorla
«Lilia praestanis encedunt alma rosetis… I leggiadri gigli sono sovrastanti a rigogliosi roseti: il fuoco tiene lontana la peste; questa rosa risplende
guardi dall’alto questa terra fortunata alla quale elargisca splendidi doni»
rosa che risplende anche nell’agrigentino quattrocento anni dopo il ritrovamento dei suoi resti sul Monte Pellegrino
come si legge in una pergamena del 1625 che accompagna la Reliquia della Santa a Racalmuto
dove pare sia stata edificata nel 1208 la prima chiesetta dedicata alla santa Virgineddra
Qui due suoi frammenti costali giunsero dentro un reliquiario d’argento grazie all’arcivescovo di Palermo Giannettino Doria
a cui si deve il riconoscimento delle ossa della Santuzza
Giunsero nella terra della sua famiglia materna
e del medico Marco Antonio Alaimo che nel 1624 seppe adottare misure di prevenzione e di igiene che ebbero “riconoscimento e lode“
come ricorda Leonardo Sciascia scrivendo di questo suo e nostro illustre concittadino
pubblicò nel 2004 con Malgrado tutto un libro dedicato alle chiese e ai luoghi sacri di Racalmuto
grazie alla passione e alla fede del compianto arciprete Alfonso Puma
quel foglio manoscritto del 15 ottobre 1922 dove si legge che esisteva un documento comprovante che “Santa Rosalia fosse nata a Racalmuto
vi fosse dimorata con la sua famiglia in Patria”
Nello stesso documento c’era scritto che il gesuita Antonio Parisi sosteneva che “Racalmuto fu la prima ad innalzare un tempio a Santa Rosalia fin dal 1238”
Lo hanno sostenuto tanti celebri storici siciliani del passato
con documenti recentemente raccolti in volume dall’Ing
Angelo Cutaia che ha pubblicato recentemente un ponderoso volume sulle sue lunghe ricerche attorno alla vera terra natia di Rosalia Sinibaldi
Altri documenti ci raccontano un rapporto forte di questa comunità con la Patrona
Dalla lettura degli antichi bilanci risulta che nel corso dell’anno oltre alla “festa grande” del 4 settembre venivano tenute altre manifestazioni: l’11 gennaio è riconosciuto anche a Racalmuto il “Patrocinio della Santa” per ricordare la protezione in occasione del terremoto del 1693; il 15 luglio
giorno del rinvenimento delle reliquie sul Monte Pellegrino e
Giuseppe Cutaia n.d.r.) anche per riportare alla luce l’antica tradizione e la festa del 4 settembre
Padre Puma rispolverò il reliquiario d’argento contenente due frammenti costali della Santa e la pergamena datata 18 agosto 1625 dell’arcivescovo Giannettino Doria
Il 2005 corrispondeva con i 380 anni dall’arrivo delle Reliquie
Abbiamo fatto perciò restaurare l’Immagine dipinta ad olio su legno nell’antica edicola sul prospetto dell’abitazione della famiglia Cutaia
E lì è stata celebrata la messa il 4 settembre
dopo la processione della Statua che vide la luce del sole dopo circa due secoli
La comunità accolse con grande stupore e meraviglia la Reliquia
Due anni dopo (la Matrice era ancora chiusa) Padre Puma celebrò la sua ultima messa il 4 settembre 2007 auspicando la riapertura di questa chiesa Madre “dove abita – disse – Santa Rosalia”
Il compianto Don Diego Martorana decise di riaprirla il 31 di agosto
Voleva rievocare il giorno dell’arrivo delle Reliquie di Santa Rosalia a Racalmuto
Il Cascini: «Erano andati a portarla da Palermo
ben 80 a cavallo… e quella mattina che fu domenica si cantò prima la messa nella chiesa dei Padri Minori Osservanti (S
Maria di Gesù)… dopo il vespro pur solenne si fece la processione
nella quale benché vi fosse molta pompa d’apparati con tre archi trionfali
di concerto di musiche e salvi di schioppo»
Dopo la riapertura della Chiesa Madre la data del 4 settembre è ormai per tutti i Racalmutesi la festa della Patrona
Vent’anni che valgono l’attenzione di nuove generazioni cresciute anche con questa solennità che era stata dimenticata
Padre Martorana affidò sempre questo paese alla Patrona: ricordandoci delle moderni peste
dei risentimenti e divisioni nella comunità
dello sguardo vuoto di chi si perde ogni giorno con alcol e droga
E ora con Don Carmelo La Magra, lui stesso devotissimo di Santa Rosalia, il culmine: la Patrona guarda la sua Racalmuto dall’altare maggiore della chiesa principale. Cambia la prospettiva per i fedeli, lo sguardo metaforicamente diventa frontale. Da Roma, grazie a Don Carmelo, è arrivato il Decreto di Indulgenza plenaria in occasione delle celebrazioni del quarto centenario
Un cambiamento ben augurale in quest’anno importante per tutti: l’anno del Giubileo della speranza
E Santa Rosalia continua ad essere esempio e speranza poiché pure per noi
Quattro secoli dopo l’arrivo a Racalmuto della Reliquia la Rosa risplende ancora e il profumo del Giglio si fa sempre più intenso
GUARDA LE FOTO DELLA CELEBRAZIONE INAUGURALE DELLE CELEBRAZIONI DEL QUARTO CENTENARIO DELL’ARRIVO DELLE RELIQUIE DI SANTA ROSALIA A RACALMUTO
il Circolo Unione di Racalmuto dedica un’iniziativa rivolta agli studenti universitari del paese attraverso l’assegnazione di dieci Borse di Studio intitolate alla memoria del medico Salvatore Giovanni Di Naro
giunta alla quarta edizione e fortemente voluta dalla moglie di Di Naro
si propone di supportare il percorso accademico degli studenti meritevoli
promuovendo l’eccellenza scolastica e il miglioramento personale e sociale
saranno assegnate a cinque studenti meritevoli iscritti al secondo anno di una qualsiasi Facoltà universitaria e a cinque studenti iscritti al secondo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia
I candidati dovranno essere residenti nel Comune di Racalmuto
presieduta dal presidente del Circolo Unione Salvatore Picone
stabilirà la graduatoria sulla base di un sistema a punteggio
il voto di maturità (fino a 30 punti) e la media universitaria (fino a 40 punti)
Le domande devono essere presentate entro e non oltre le ore 12 del 14 dicembre
presso la sede dell’antico Sodalizio di cui fu socio anche il celebre scrittore Leonardo Sciascia (Circolo Unione in via Rapisardi 41
I candidati sono tenuti a compilare i moduli allegati al bando e inviare la documentazione richiesta
inclusa la fotocopia del titolo di studio e l’autocertificazione degli esami sostenuti
“L’iniziativa – spiega il presidente del Circolo Picone – mira a onorare la memoria del Dottor Di Naro
sostenendo i giovani nel loro percorso di crescita accademica e professionale
L’iniziativa riflette l’impegno del Circolo verso la valorizzazione del merito e dell’eccellenza tra le nuove generazioni”
I vincitori saranno annunciati entro la fine dell’anno e la cerimonia di consegna avverrà
Scarica il Bando e il modulo di partecipazione:
https://www.circolounioneracalmuto.it/bando-per-il-conferimento-di-n-10-borse-di-studio-in-memoria-del-dottore-salvatore-g-di-naro-iv-edizione/
Venne arrestato la sera dei fatti il 44enne Dante Macaluso
insieme agli operai del servizio i di igiene ambientale
ci sono i carabinieri dello squadrone eliportato Cacciatori "Sicilia" con base a Sigonella
i carabinieri delle stazioni di Racalmuto e Castrofilippo e del nucleo operativo di Canicattì
Sul posto anche il capitano della compagnia di Canicattì Davide Di Campli
L'area battuta palmo palmo è quella in fondo a corso Garibaldi a Racalmuto
in un dirupo che si trova sotto il cartellone pubblicitario
Le attività di ricerca sono al momento in corso ma l'arma non è stata ancora individuata
Il caricatore della pistola era stato rinvenuto già nei giorni scorsi.
Per il raid venne arrestato la sera stessa dei fatti il 44enne Dante Macaluso di Racalmuto, che si trova ancora in carcere
Torna anche quest’anno a Racalmuto la festa dedicata a Santa Rosalia
le reliquie custodite nell’antico reliquiario del Seicento
Nell’anno in cui Palermo festeggia i quattro secoli del ritrovamento dei resti della Santuzza
per i quattrocento anni dell’arrivo delle Reliquie
come documentato da carte e documenti conservati negli archivi storici
Gli appuntamenti dei festeggiamenti prevedono
dopo i giorni di preparazione di ieri e di oggi
l’appuntamento con la processione della Reliquia dopo la messa delle ore 18:00
il santo Rosario e a seguire la santa messa celebrata dall’arciprete Don Carmelo La Magra
Intorno alle 20:00 processione dell’Immagine di Santa Rosalia – recentemente esposta ad Agrigento all’interno della mostra dedicata al culto in provincia di Agrigento della Santa – per le vie Garibaldi
Marco Antonio Alaimo con ritorno in chiesa Madre
la benedizione delle vespe e dei caschi dell’associazione “Vesperti” di Racalmuto
Si scava tra rifiuti e sterpaglie nel tentativo di trovare una pistola calibro 9
L'ipotesi è che sia stata usata la notte del 20 gennaio al centro di accoglienza "La mano di Francesco"
AUGUSTA – Autodromo di Racalmuto (Agrigento)
sede anche della seconda tappa del campionato regionale “Formula junior trophy Sicilia” riservato alle monoposto formula junior
E il pilota augustano Camillo Centamore ha subito bissato il successo di inizio stagione
con un en plein: pole position nelle qualifiche
che prevede la griglia di partenza a classifica invertita
avvio fulminante di Centamore che è riuscito nell’impresa di recuperare le sei posizioni già alla prima curva e di firmare il giro veloce
il secondo posto in gara 1 per l’altra monoposto del team “Tu.Ri 49 Motorsport” dedicato a Salvatore Centamore
“Fin dalle prove libere ho avuto sensazioni positive
anche se siamo tutti molto vicini con i tempi – ci ha riferito Camillo Centamore – Una bella vittoria
per la quale voglio ringraziare il ‘solito’ Gianfranco Fiasco e la mia famiglia“
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L. Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto
Grande soddisfazione per la Fit Dance School di Racalmuto
che ha ottenuto eccellenti risultati alle selezioni regionali di danza aerea acrobatica svoltesi nei giorni scorsi a Viagrande
Grazie alle brillanti performance delle sue allieve
la scuola si è assicurata un posto alle competizioni nazionali che si terranno a maggio a Roma
nella prestigiosa cornice di Cinecittà World
Le selezioni regionali hanno visto la partecipazione di numerose scuole provenienti da tutta la Sicilia
con atlete di alto livello pronte a contendersi l’accesso alla fase nazionale
Le allieve della Fit Dance School si sono distinte per tecnica
conquistando il podio in diverse categorie
i risultati ottenuti sono stati i seguenti:
Questi straordinari risultati non solo premiano il talento delle giovani atlete
ma rappresentano anche un importante riconoscimento per la Fit Dance School e per l’impegno costante della loro insegnante
che con passione e dedizione ha saputo guidarle verso il successo
Il prossimo appuntamento per le allieve sarà a Roma
dove si confronteranno con le migliori atlete provenienti da tutta Italia
L’evento nazionale sarà una vetrina d’eccellenza per la danza aerea acrobatica
La comunità di Racalmuto può essere fiera del percorso e dei successi della Fit Dance School
una realtà che coniuga passione e disciplina
dando alle giovani atlete l’opportunità di esprimersi al meglio in una disciplina artistica e sportiva in continua evoluzione
lo sguardo è rivolto alla competizione nazionale
con l’auspicio che le atlete possano portare in alto il nome della loro scuola e della loro città
In bocca al lupo alle ragazze della Fit Dance School per questa nuova ed emozionante sfida
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L. Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
E’ risaputo che a Racalmuto i contatti con la comunità di Hamilton siano di forte legame che va oltre il patto di gemellaggio nato nel 1986.
Negli anni però si è lavorato per rinsaldare ulteriormente il rapporto tra i 30 mila racalmutesi stabiliti in Canada e il paese di Sciascia con passione, dovere e sentimenti creando tutti i presupposti per un collegamento al punto da non far sentire la lontananza.
I contatti sono sempre costanti e frequenti e le visite di circostanza non mancano in tutti i periodi dell’anno.
Come nel caso di adesso, con l’arrivo degli studenti della scuola St John Henry Newman accompagnati dal loro Preside Anthony Macaluso.
Sono stati ospitati nell’aula consiliare dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Calogero Bongiorno per una calorosa accoglienza. Rimarranno qui per tutta la settimana. Da anni ormai il Comune di Racalmuto e l’associazione Vivi Racalmuto di Giancarlo Matteliano lavorano per esplorare e sviluppare opportunità economiche, culturali e sociali tra le due comunità ,l’iniziativa del nuovo “Ciliu degli Emigrati” rappresenta uno degli obiettivi.
Ma non finisce qui, perchè il Comune e l’associazione Vivi Racalmuto organizzano una manifestazione sul “Turismo delle Radici” che avrà il suo momento centrale in un convegno giovedi 10 aprile alle ore 16.00 nella sede della Fondazione Sciascia, con relatori del Ministero degli Esteri e di Italea.
E venerdi mattina, allo stadio Bruccoleri di Favara si disputerà l’amichevole di calcio e gemellaggio tra la scuola secondaria cattolica John Henry Newman di Hamilton e l’istituto Fermi di Racalmuto la cui squadra sarà guidata dall’esperto allenatore Alfredo Mattina.
La manifestazione sul turismo delle radici che abbiamo organizzato si vuole aprire al futuro per tante cose belle da realizzare insieme, a nome dell’intero consiglio comunale un abbraccio a tutti voi per il vostro soggiorno qui e anche in altri posti della Sicilia”.
minaccia migranti con una pistola in un centro di accoglienza: arrestato un uomoRedazionelunedì 20 Gennaio 2025È stato arrestato durante la notte un uomo di 45 anni
che nel tardo pomeriggio di ieri ha terrorizzato con una pistola 27 bengalesi ospiti di un centro di prima accoglienza per migranti
dove è stata perquisita la sua auto alla ricerca dell’arma utilizzata
le perquisizioni sono state estese anche all’abitazione e agli immobili nella disponibilità dell’uomo senza risultato
si sono visti puntare alla testa la pistola
accompagnati dai responsabili della struttura
anche davanti la caserma hanno continuato a chiedere di essere trasferiti
il quarantacinquenne avrebbe agito in stato di alterazione e avrebbe anche esploso due colpi di pistola in aria
“Villa Paradiso” in origine era un B&B che è stato poi adibito a centro d’accoglienza
i carabinieri della compagnia di Canicattì si sono occupati dei rilievi
Il quarantacinquenne ha usato una pistola calibro 9 secondo gli accertamenti e i rilievi dei carabinieri che hanno constatato come i due colpi esplosi in aria abbiano centrato e danneggiato una serranda della struttura dove sono state trovate le ogive dei proiettili calibro 9
Non sono chiare le ragioni che hanno spinto l’uomo
danneggiamento e detenzione illegale di arma che
nonostante le ricerche e le perquisizioni dei carabinieri
Ecco le prime reazioni raccolte da ilSicilia.it a Palazzo Comitini
Luca Sbardella è l’ospite della puntata numero 322 di Bar Sicilia
Il coordinatore di Fratelli d’Italia in Sicilia
commenta il post elezioni Provinciali del 27 aprile
La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica
Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù
Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani
Un viaggio indimenticabile attraverso la storia
l’enogastronomia e l’economia locale
raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie
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Il Time Attack Sicilia si svolge all’Autodromo Valle dei Templi di Racalmuto sempre con grande successo
All’ultimo appuntamento della scorsa stagione hanno partecipato oltre 120 team
Il calendario del Time Attack in Sicilia prende il via il 22-23 febbraio e si conclude il 6-7 dicembre
articolandosi in 15 appuntamenti della quindicesima stagione all’Autodromo Valle dei Templi di Racalmuto
le auto sono suddivise in tre categorie: Stock
nel centenario della nascita di Aldo Scimè
ha raccolto quanti lo hanno conosciuto da vicino per riflettere su un intellettuale che
come ha scritto il presidente della Repubblica
“costituisce riferimento morale e culturale”
Un nome iscritto nell’albo d’oro dei cittadini di Regalpetra
per usare l’immagine letteraria che ci riporta a Leonardo Sciascia di cui Scimè fu amico
consigliere e vice presidente della Fondazione allo scrittore intitolata
E’ stata una grande occasione per rievocare l’impegno di un giornalista che fece nascere il primo nucleo della Rai in Sicilia
contemporaneamente impegnato nel Parlamento siciliano diventandone infine segretario generale
pronto a sostenere Elvira Sellerio nella nascita della piccola-grande casa editrice di Palermo
collante di grandi scrittori richiamati da Sciascia fra vigneti
Ho avuto anch’io il piacere di ricordare l’intellettuale conosciuto da molto vicino
Grazie alla sollecitazione del sindaco Lillo Bongiorno
ho voluto sottolineare la grandezza di un uomo consolidatosi nell’impegno civile anche accanto a Piersanti Mattarella
sul generoso sostengo alle iniziative che potevano fare accendere i riflettori su Racalmuto per la vita della Fondazione
per offrire occasioni di sviluppo alla comunità
senza nulla fare.Sette chilometri di distanza dalla contrada al cuore di Racalmuto sarebbero bastati per considerare il suo eden solo approdo di relax
alla direzione della rivista Kalos e così via
il pensiero correva a come animare la Fondazione
facendo un salto al Circolo Unione per incontrare gli amici
organizzare la presentazione di un libro o di una mostra
degli interventi necessari per sostenere iniziative culturali e produttive
significa provare a immaginare acrobaticamente non tanto quel che avrebbe potuto pensare e fare lui ai giorni nostri
ma provare a scommettere su noi stessi per tentare di emularne spirito operoso e generosità
Pensando al presente e al futuro che possiamo vivere da notai indifferenti o da testimoni coinvolti
sperando di non vedere arrancare il suo paese
come oggi accade a tanti piccoli centri siciliani
verso un declino che li porta allo svuotamento
Un destino forse non ineluttabile per Racalmuto
Grazie a quanto ha lasciato la presenza di Sciascia
Purché ce ne siano altri che oggi ne raccolgano la staffetta
Io penso che oggi il ricordo debba costituire stimolo per interrogarci sul futuro di Racalmuto e della Fondazione Sciascia
Immagino quanto avrebbe cercato di sperimentare davanti a scadenze come “Agrigento Capitale della Cultura 2025”
Scadenze che dovrebbero mobilitare quanti considerano la Fondazione il motore propulsivo di un circuito culturale capace di contaminare il territorio e di rivitalizzare un’intera economia
attraverso l’attenzione ai luoghi e ai personaggi di tanti libri
dobbiamo provvedere a una necessaria “contaminazione” per scrollare di dosso alla Fondazione stessa l’errata immagine di una Turris eburnea
E per dimostrarlo basterà continuerà ad aprirsi all’esterno
Chiamati a costituire una rete capace di offrire una proposta di studio
alle arti che hanno trovato linfa vitale nelle opere di Sciascia e di tanti nostri Giganti
A tutto questo si ispirava l’impegno di Scimè
Il sindaco Bongiorno che la presiede ha parlato della necessità di rilanciare l’attività della Fondazione
Oggi ancora di più occorrerebbe affrontare questa fase costruendo le opportunità
Chiamando a raccolta le energie vitali del paese
forti di lettere e documenti lasciati da Sciascia
per attrarre un’attenzione culturale da trasformare in presenze fisiche di studiosi e ricercatori
da fare soffermare su tutto quanto ci ruota intorno
attività capaci di creare introiti destinati a personale
Non sono nel CdA e non spetta a me dire cosa fare
E il parere di oggi coincide con la proposta di ieri
La parola d’ordine dovrebbe essere “apertura”
Come in parte si fa con le “Giornate Sciasciane” dedicate alle scuole
Come succedeva con le settimane pirandelliane ad Agrigento
con un’offerta culturale che sia riflessione e
Vedo nella Fondazione Sciascia il collante in grado di mettere a rete quanto già esiste nel territorio: dal Parco archeologico alle fondazioni teatrali
dal Fai di Agrigento alla Cultural Farm di Favara
dal Centro Russello alle Fabbriche Chiaramontane
Senza dimenticare chi già si impegna nella sua Racalmuto
come le associazioni recentemente riunite recentemente dal Consorzio turistico nella sala del Consiglio comunale
proprio per interrogarsi su futuro e “Capitale”
Con la “Strada degli Scrittori” ci proviamo
all’interno di un piano chiamato Le piazze della Capitale
Le “piazze” stanno intorno alla città
e sono le piazze letterarie: la Vigàta di Camilleri
per dire che in questi luoghi si può costruire qualcosa di stabile
al di là di fibrillazioni politiche e ritardi legati all’avvio della “Capitale”
E ho fatto riferimento alla miniera di sale gestita da Italkali
da me scoperta un giorno da ragazzo con Aldo Scimè
Parliamo di una fabbrica dove lavorano ottanta dipendenti
Il sale di Racalmuto è conteso dalle più grandi aziende alimentari
Ma per noi è anche una opportunità culturale e di occupazione
a parte i mille chilometri di trafori scavati a centinaia di metri di profondità
di utilizzare una galleria di duecento metri con accesso diretto dalla superficie
A me indicata un tempo dal compianto presidente dell’azienda
mostrando stalattiti e stalagmiti sotto una grande luminosa e fosforescente volta
quello dei minatori che un tempo usavano la dinamite
Una galleria dove capisci che cos’è oggi la tecnica moderna e come si soffriva un tempo
Una passeggiata con i nostri Ciceroni d’Autore potrebbe diventare anche per i viaggiatori della “Capitale” un racconto sui carusi
partendo dalle “Parrocchie” e da “Ciaula scopre la luna”
circondati da una teoria di pullman che vanno e vengono
in un luogo carico di storia e di letteratura
Questa chiusura sulla miniera e sulla sua storia
il riferimento al rilancio auspicato dal sindaco Bongiorno
a figli e nipoti dei racalmutesi di Hamilton ed altri approdi
Quasi trascurando quel nostro “riferimento morale e culturale”
l’esercizio della memoria è utile solo provando a fare come lui
evitando di restare immobili a contemplare vigneti
Perché il rischio è di consegnare al futuro un dormitorio senza giovani
Già presentate interrogazioni parlamentari a Palermo e a Roma
Grotte (cittadini e amministrazione ndr) ha già detto "no"
"No" al progetto - presentato dalla società Rwe di Roma alla Regione - per la creazione di un parco eolico denominato Grotte/Racalmuto
arrivano le interrogazioni parlamentari alla Regione e al ministero dell'Ambiente
L’eventuale installazione di questi enormi aerogeneratori modificherebbe - è emerso sempre durante la seduta del consiglio comunale di Grotte - la visione del paesaggio tradizionale frutto di millenni di azione dell’uomo che ha lasciato tracce importanti del suo abitare e lavorare: fontane
oltre che coltivazioni agricole ed arboree
L’area in cui dovrebbe realizzarsi l’investimento
ricade in una zona di interesse archeologico per la presenza di un villaggio neolitico dell’età del rame di 'Serra del Palco', nonché delle 'tombe a Tholos di Monte Campanella' i cui reperti sono custoditi nel museo Arturo Petix di Milena
"Appare dovuta quindi la verifica della fascia di rispetto dei beni archeologici paesaggistici di notevole interesse pubblico
Si chiede di verificare il passaggio e l’intersecazione della rete elettrica con la rete gas metano insistente nelle zone interessate dal passaggio dell’elettrodotto
risulta essere di primaria importanza in quanto le norme tecniche di precauzione rendono necessaria una distanza minima dalle reti gas metano
In merito alle emissioni acustiche è stato ipotizzato un notevole potrebbe essere il rumore generato dal movimento delle pale eoliche che avranno un diametro del rotore di circa 150 metri
Il rotore eolico produce rumore sia ad alta che a bassa frequenza: il rumore ad alta frequenza è dovuto sia alla componente del moltiplicatore di giri della pale eolica che anche allo scorrimento della stessa nell’aria
Nelle zone in cui dovrebbe sorgere il parco eolico
finalizzato alla produzione di energia elettrica
ci sono alcune aziende agricole che svolgono attività di coltivazione di vigneti
uliveti e mandorle nonché diversi immobili destinati a civili abitazione che potrebbero avere delle esternalità negative"
Per il consiglio comunale di Grotte sono importanti le energie rinnovabili e il loro sviluppo
"ma si deve essere altrettanto consapevoli che qualsiasi investimento sia privato o pubblico nell’ambito delle energie rinnovabili deve essere valutato facendo riferimento agli impatti ambientali"
“La salute dei cittadini e la bellezza del nostro territorio rappresentano un bene primario da tutelare con impegno e determinazione”
ha scritto il deputato segretario all'Ars Rosellina Marchetta che ha presentato un’interrogazione parlamentare per la sospensione del progetto
"Occorre fare chiarezza - sottolinea -mettendo al primo posto la salute pubblica e la tutela e la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale
Nessuna contrarietà e nessun pregiudizio – conclude la parlamentare agrigentina – alle energie alternative e rinnovabili
ma la salute dei cittadini e la bellezza del territorio rappresentano un bene primario".
Porta e Simiani: "La realizzazione di quell'impianto pone numerosi problemi: sottrazione di superfici agricole
impatto sul paesaggio e sulla natura poiché verrebbe costruito sulle ex miniere di zolfo
una zona che meriterebbe piuttosto di essere trasformata in parco minerario per custodirne il patrimonio geologico
Lo sviluppo delle rinnovabili è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione
ma la transizione energetica deve essere equilibrata e inclusiva
- hanno evidenziato i parlamentari del Pd - promuovendo soluzioni che garantiscano una reale e verificabile integrazione tra produzione energetica e garanzie di tutela del paesaggio e delle produzioni agricole".
firmati da gente che per i racalmutesi esisteva solo in televisione
abbastanza sibillina: “La morte è terribile non per il non esserci più
per l’esserci ancora e in balìa dei mutevoli ricordi
dei mutevoli pensieri pensieri di coloro che restano“
simboli o nomi che potessero far risalire all’autore di quella frase
scelta come ambiguo epitaffio di uno scrittore che amava certe ambiguità letterarie al punto da aver deciso di far scrivere sulla propria tomba: “Ce ne ricorderemo
Lo scrittore che dice di voler ricordare questo pianeta
L’anonimo che invece mette in guardia dal pericolo che i ricordi possano cambiare col tempo
e si chiedeva chi avesse scritto quella frase sulla morte e la memoria mutevole
svelò l’enigma: “È una frase di Nanà
Restò irrisolta la questione su chi avesse scelto quella frase per ricordare lo scrittore che temeva le trappole del ricordo
arrivò l’attacchino comunale con un altro manifesto
mandati a Racalmuto dalle loro testate per raccontare l’ultimo ritorno del grande scrittore nel “selvaggio borgo natio”
Sarebbe bastato chiedere ai paesani che osservavano curiosi
onorevoli che sfilava sotto le telecamere dietro alla bara del grande illuminista siciliano
quasi a riprodurre tutte le figure che Sciascia aveva raccontato con ironia nei suoi libri
Malgrado tutto era solo il titolo di un piccolo giornale locale che si stampava a Racalmuto
al quale lo stesso Sciascia aveva regalato con generosità alcuni suoi articoli e interventi
Un giornale che Sciascia amava fino a dire che “Malgrado tutto
è il più bel titolo che si sia mai trovato per un giornale“
uniti nella passione per scrittura e letteratura
passione ispirata dal fatto di essere cresciuti nel paese di Sciascia
sentendosi in qualche modo personaggi in cerca di autore che avevano già incontrato l’autore che raccontava Racalmuto – ribattezzata Regalpetra – un paese di contadini e di zolfatari
avevano pensato di fare il loro piccolo colpo di mano
stampando quel manifesto con la frase di Sciascia
adesso salteranno fuori sciasciani dell’ultima ora
gli avversari diranno di essere stati amici
ma si rivelò avvertimento profetico: negli anni successivi alla sua morte
sminuendone la statura letteraria e civile
nel decreto della Regione che finanziava oltre quattro milioni di euro per Agrigento Capitale della Cultura
erano previsti soldi per spettacoli teatrali e musicali
Sicuramente nel 2025 qualcosa verrà fuori: la Fondazione Sciascia
il Circolo Unione o la Strada degli Scrittori qualcosa faranno
L'addio al settantatreenne Agostino Fanara verrà dato nella chiesa San Giuseppe artigiano
Su disposizione del sindaco Antonio Palumbo sarà lutto cittadino
Lunedì, alle ore 11, nella chiesa San Giuseppe artigiano di Favara, verrà dato l'addio all'ex autista del tribunale Agostino Fanara, ritrovato cadavere nelle campagne di contrada Quattro Fanaiti
su disposizione del sindaco Antonio Palumbo
Il settantatreenne era scomparso lunedì scorso
dopo che al centro commerciale "Le Vigne" era andato a comprare un giubbotto
con il coordinamento della prefettura di Agrigento
le forze dell'ordine (primi fra tutti i carabinieri della tenenza di Favara che avevano raccolto la denuncia di scomparsa) si erano mobilitate cercandolo nei luoghi immediatamente limitrofi alla struttura commerciale di Castrofilippo-Racalmuto
allargando a macchia d'olio il campo d'azione
dopo la segnalazione dell'autovettura ritrovata abbandonata
sono scattate le ricerche nell'area di aperta campagna di contrada Quattro Fanaiti e
grazie all'elicottero dei vigili del fuoco
il cadavere è stato ritrovato a circa due chilometri di distanza dal fuoristrada impantanato.
L'indagato aveva annunciato di volere collaborare per fare chiarezza
Quasi scontato a questo punto - visto che è quasi impossibile ipotizzare la collaborazione di qualcuno che potrebbe aver visto
né l'utilizzo della telecamera di videosorveglianza - che il quarantacinquenne possa aver fornito elementi utili per recuperare
l'arma usata per le minacce e il danneggiamento al centro d'accoglienza
i racalmutesi di passaggio - tanto in uscita
quanto in ingresso al paese - rallentando e
prima che si innescasse il caos viabilità e magari anche qualche incidente stradale
faceva segno - talvolta anche con insistenza - di procedere
sotto il gigantesco cartellone pubblicitario
cercato di vedere i Cacciatori di Sicilia in azione
spostavano montagne di rifiuti e tagliavano erbaccia altissima
al solo vedere il maxi schieramento di carabinieri e pattuglie
l'unità cinofila e i militari in mimetica (indossata dai Cacciatori di Sicilia ndr.)
Nessuno, neanche i tanti racalmutesi che dal centro si sono spostati verso l'inizio della strada provinciale 15, pensava più a quanto accaduto domenica 19 gennaio, al concittadino quarantacinquenne che armato di pistola ha terrorizzato i 27 bengalesi ospiti del centro di primissima accoglienza per migranti
Né al fatto che Dante Macaluso sia stato arrestato e si trova
ancora in carcere.
sfidando i pericoli nascosti dell'alto dirupo
che finisce sotto il cavalcavia che immette in corso Garibaldi
Al loro fianco anche l'unità cinofila che non è riuscita a fiutare nessuna traccia utile
I carabinieri, la notte dell'arresto del racalmutese, hanno ritrovato e sequestrato un caricatore e una custodia per pistola. Non l'arma che l'uomo avrebbe puntato alla tempia di tre immigrati e con la quale ha danneggiato una serranda della struttura d'accoglienza di contrada Garamoli.
Ma come si è arrivati a quel dirupo fra la guardia medica e l'unico impianto di distribuzione carburanti di Racalmuto
"Attività info-investigativa!"
neanche la più piccola indiscrezione
All'uscita del paese c'è un impianto di videosorveglianza
Non è noto ad AgrigentoNotizie se proprio questo funzioni o meno
né quindi se sia stato in grado di dare una mano d'aiuto alle investigazioni
Qualcuno aveva visto ed ha aiutato i militari
non è certo nel "sangue" della maggior parte dei racalmutesi
Leonardo Sciascia ne "Il giorno della civetta" riportò le parole del panellaro (che era presente sul posto al momento dell'omicidio): "Perché hanno sparato?"
i carabinieri sono riusciti a far ripulire l'immondezzaio che c'è sempre stato accanto e sotto il cavalcavia"
hanno commentato - quasi a voler vedere il bicchiere sempre mezzo pieno - più cittadini transitando e soffermandosi sul posto quando già era nota la notizia che si stava cercando una pistola.
assistito dall'avvocato Gaetano Mattina
pur avvalendosi della facoltà di non rispondere durante l'udienza di convalida
aveva annunciato di volere collaborare per fare chiarezza sull'episodio
Quasi scontato a questo punto - visto che è quasi impossibile ipotizzare la collaborazione di qualcuno che potrebbe aver visto
né l'utilizzo della telecamera di videosorveglianza - che il quarantacinquenne possa aver fornito elementi utili per ritrovare
Al momento - sono le ore 15,30 - non è stata ancora ritrovata
non può che ingarbugliarsi ulteriormente.
La crisi idrica a Racalmuto assume connotati sempre più drammatici
Per fare fronte alla grave situazione il sindaco Calogero Bongiorno
ha chiesto e ottenuto un vertice con il prefetto Salvatore Caccamo per discutere dell’emergenza idrica e dei potenziali risvolti in tema di ordine pubblico
hanno registrato turni di erogazione fino a 35 giorni e a preoccupare ancor di più è il rischio di tensioni sociali
è stata indetta un'assemblea cittadina con sindaco e amministrazione in prima fila a sostenere i racalmutesi
"Ringrazio sua eccellenza il prefetto - ha detto Bongiorno - per avere convocato questa riunione che servirà a parlare dei gravissimi disservizi legati soprattutto ai turni di fornitura dell'acqua che sono veramente eccessivi
Ho rappresentato le difficoltà della nostra città
Molti utenti hanno lamentato che continuano ad arrivare le bollette molto esose a fronte di un servizio che è molto ridotto rispetto ai mesi precedenti
ha dato rassicurazioni su un suo intervento molto autorevole e incontrerà la protezione civile per valutare alcuni interventi importanti
in particolare per comunità come la nostra che più di tutte sta soffrendo la precaria situazione”
La situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane con turni che superano i 20 giorni
In alcune zone si arriva anche a 30 giorni di attesa
“La situazione - dice Bongiorno - è assolutamente insopportabile e cittadini sono in grande agitazione
Mi viene segnalato che anziani allettati e disabili vengono lavati con acqua minerale
Tutto ciò non è una situazione da paese civile e sta creando gravissimi problemi igienico-sanitari con rischi di epidemie
oltre che un probabile rischio per l’ordine pubblico e per l’incolumità degli amministratori
gravissime conseguenze igienico-sanitarie (anche epidemie) e probabili
proteste pericolose per l’ordine pubblico
chiediamo un’attenta verifica dei turni di erogazione di acqua in tutti i paesi della provincia di Agrigento per adottare gli opportuni provvedimenti di aggiustamento nelle fornitura per un’equa distribuzione dell’acqua
Si chiedono inoltre interventi straordinari ed urgenti per alleviare la gravissima crisi idrica di Racalmuto con un dovuto aumento della fornitura idrica
oggi assolutamente inadeguata per assicurare accettabili turni di distribuzione idrica per i 7.600 abitanti del paese
Ed ancora l’adozione di provvedimenti straordinari di autorizzazione al Comune di Racalmuto ad intervenire direttamente per riparare le numerose perdite della rete idrica cittadina che disperdono una considerevole quantità d’acqua (con relativa assegnazione delle risorse finanziarie) dato che la società d’ambito Aica non è in condizione di assicurare le riparazioni”
In alcune zone della paese di Leonardo Sciascia i rubinetti sono a secco da 25 giorni
ma le bollette dell’Aica sono state recapitate senza ritardi
A Fontanelle solo 3 turni da 2 ore dal 29 novembre al 13 dicembre
le cosiddette “vaciledde”: quelle usate in campagna dai nostri nonni
vasi in terracotta per avere acqua a disposizione durante la giornata
E così a Racalmuto un simpatico signore
che nonostante tutto riesce a mantenere il sorriso di fronte ad una situazione tutt’altro che allegra
si fa immortalare con foto e video che diventano virali su Facebook mentre con una carriola percorre le strade del paese portando in giro le “vaciledde”
E con un cartello che recita un messaggio tanto ironico quanto amaro: “Si ti finì l’acqua e nun ti pò lavari
una lanceddra ti la pozzu dari”.
in alcune zone del paese che diede i natali a Leonardo Sciascia l’acqua non arriva da 25 giorni
Una situazione resa ancora più paradossale dal fatto che le bollette dell’Aica continuano ad essere recapitate
Agrigento non è messa meglio: uno dei quartieri più in sofferenza per la mancanza d’acqua
Fontanelle (e qui il nome della popolosa frazione in questo caso sembra davvero uno scherzo della cattiva sorte)
E non sono bastate le piogge invernali per migliorare la situazione
Il consigliere comunale Angelo Vaccarello racconta di essere costantemente “tempestato da segnalazioni disperate per problemi igienico-sanitari”
solo 3 erogazioni di circa 2 ore con pressione bassissima
“La situazione è drammatica - dice Vaccarello - e i lavori al potabilizzatore vanno avanti da 10 giorni
C’è anche una rottura alla condotta nella zona dell’ospedale e l’acqua si perde in strada
È così da 48 ore e chi di competenza passa e non vede nulla”
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La donna è in prognosi riservata sulla vita
In fin di vita il cane che era sul caravan: sono intervenuti anche i veterinari
Una coppia (e non due donne come era emerso nella fase iniziale dei soccorsi ndr.) è rimasta gravemente ferite a causa di un incidente lungo la strada statale 640
è stato il camper sul quale viaggiava la coppia di tedeschi da Agrigento verso Caltanissetta
lungo la statale sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì che hanno liberato i feriti
rimasti incastrati fra le lamiere del caravan, un'autoambulanza del 118 e i carabinieri
La coppia è stata caricata sull'elisoccorso e portata all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta
Lungo la statale 640 è rimasto il cane
Ed è stato soccorso dai veterinari di Canicattì
non ha coinvolto nessun altro mezzo di passaggio
La circolazione stradale sulla statale è interrotta in quel senso di marcia.
Nel piccolo comune tanto entusiasmo tra gli operatori del settore: “A soli 15 minuti dalla magnifica Valle dei templi
la nostra comunità sta vivendo un momento di grande fermento
A Racalmuto scoppia l’entusiasmo tra gli operatori turistici e culturali per Agrigento Capitale italiana della cultura
“A soli 15 minuti dalla magnifica Valle dei templi e dal capoluogo, noto come la più bella città dei mortali - dicono - la nostra sta vivendo un momento di grande fermento”
Da diversi anni l’associazione locale “Vivi Racalmuto” è in prima linea per promuovere il potenziale artistico
sociale ed eno-gastronomico del paese che ha dato i natali a grandi figure come lo scrittore Leonardo Sciascia
Grazie a numerose iniziative l’associazione ha saputo coinvolgere la comunità
entusiasmare i visitatori e soprattutto i tanti emigrati racalmutesi nel mondo promuovendo le ricchezze locali
esprime ottimismo per il futuro: "Il 2025 sarà un anno speciale - afferma - e lo avvertiamo dalle numerose richieste e dalla disponibilità che riceviamo ogni giorno da parte di tanti attori coinvolti che credono nello sviluppo turistico ed economico che Racalmuto potrebbe raggiungere
Racalmuto si prepara a diventare uno dei punti di riferimento per il turismo culturale e storico della regione
la tradizione e le bellezze naturali che lo circondano
si preannuncia come un anno di opportunità e nuove sfide per questo affascinante angolo di Sicilia”
Il paese del sale e della Madonna del Monte
il centro che ha dato i natali allo scrittore Leonardo Sciascia
Il paese del sale per via delle numerose miniere di salgemma che
hanno sempre fornito purissimo cloruro di sodio per la cucina e
notevoli quantità di minerale per le industrie nazionali ed estere
Risale invece ad oltre quattro secoli la fede e la devozione dei racalmutesi per la Madonna del Monte
“…la Madre divina che qui si restò”
come dice un antichissimo canto religioso del luogo
paragona la “Festa” di Racalmuto a quella della più famosa “Fiesta” di Pamplona
che Hemingway descrive dell’omonimo romanzo
Racalmuto somiglia nei tre giorni di festa alla città spagnola
per l’allegria polifonia delle marchette delle due bande musicali
reclutate per l’occasione assieme ad una decina di suonatori di tamburi che rullano incessantemente per le vie
esprime perplessità sulla tradizione: “…per quanto antica
la storia tramandata dell’antico cronista è certo posteriore al 1576
C’è da dire poi che la statua è della scuola del Gagini ed appare molto improbabile sia finita in Africa”
da quando Sciascia scrisse Le parrocchie di Regalpetra
chiediamo oggi allo scrittore se in questi ultimi anni è emerso qualcosa di nuovo sulla tradizione dell’arrivo della Madonna a Racalmuto
Gli chiediamo se è accettabile l’ipotesi che la bella statua scolpita nelle cave di marmo di Trapani da Antonello Gagini (1478 – 1536)
figlio del capostipite della famiglia Domenico
che dall’originaria Bissone (sul lago di Lugano) venne in Sicilia dove si sposò e mise su una scuola di scultura
“Sì – dice Sciascia – i Gagini fecero scuola in Sicilia
È molto probabile che uno dei figli o un loro “maestro di bottega” abbia scolpito la statua nelle cave del Trapanese che poi
portata via mare a Punta Bianca di Agrigento
abbia proseguito su un carro il suo viaggio per Castronovo di Sicilia
Lei viene ogni anno a vedere la “Fiesta” di Racalmuto
Ricorda qualche particolare delle feste di quegli anni
quando si ebbe la cerimonia dell’incoronazione ufficiale della Madonna del Monte
Ricordo le “piccole italiane” e i “balilla” dell’epoca fascista
che montavano la guardia d’onore alla bella statua che
fu scesa dall’altare maggiore del Santuario e portata in processione in un antico autocarro dell’epoca
venne la guerra e la festa fu interrotta per parecchi anni
Naturalmente verrà andhe quest’anno in paese per la Festa
Verrò anche per vedere la mostra di acqueforti dell’incisore Domenico Faro che ha preparato dei lavori su Racalmuto
Inoltre dovremo scegliere i tre migliori lavori tra quelli dimun gruppo di artisti siciliani che hanno preparato dei progetti per un manifesto che reclamizzi
Il suo compito sarà “tradurre” il patrimonio della città in un'identità visiva urbana
Il professore Giuseppe Agnello è il nuovo consulente artistico del Comune di Racalmuto
È stato il sindaco Calogero Bongiorno a conferirgli l'incarico
La firma della convezione è avvenuta nella stanza del primo cittadino alla presenza
degli assessori Luigi Castiglione e Lilluccio Conte
della vice presidente del Consiglio Giovanna Matteliano e del funzionario Iolanda Salemi
Racalmuto vanta un ricco patrimonio artistico e culturale legato in particolare alla figura di Leonardo Sciascia
E l'opera d'arte ubicata in piazza di fronte alla chiesa Madre è proprio una creazione di Giuseppe Agnello
pronto a dare il suo personale contributo per il rilancio del progetto turistico-culturale
con tutto il suo bagaglio d'esperienza può contribuire a “tradurre” il patrimonio e le opere di Racalmuto in un'identità visiva urbana che renda la città un luogo di bellezza e memoria
L'incarico è stato conferito a titolo gratuito e sarà svolto in diretta collaborazione con il sindaco e con il suo staff
Avrà durata fino alla fine del mandato del sindaco
“Ovviamente sono particolarmente lieto di questa cerimonia semplice e molto significativa - ha detto Calogero Bongiorno - perché noi abbiamo la fortuna di poter avere la collaborazione di Giuseppe Agnello dell'Accademia delle belle arti di Palermo
Sottolineo che il suo lavoro sarà svolto a titolo assolutamente gratuito e per questo lo ringrazio moltissimo
così come gli assessori che hanno lavorato a questo progetto: l’assessore alla cultura Luigi Castiglione
l'assessore al turismo Lilluccio Conte
Abbiamo sempre avuto il sostegno di tutto il consiglio comunale rappresentato
Il progetto riguarda il rilancio sul piano turistico e culturale di Racalmuto
E vorremmo anche cercare di abbellire il nostro paese
L'amministrazione deve fare la sua parte con la pulizia
Abbiamo già pronto un piano dei parcheggi
Però è anche importante poter abbellire alcuni angoli e
ha un bagaglio anche culturale che in questo campo può darci un consiglio importante
Con Agnello vorremmo riprendere il vecchio progetto del museo Mura
abbiamo già visto i locali del castello che vorremmo ristrutturare e rilanciare anche altri angoli particolari e suggestivi del nostro paese
Credo che la presenza di Giuseppe Agnello sia un arricchimento importante non soltanto per la nostra amministrazione
Ringrazio anche chi ha prodotto tutti gli atti per la nomina di questo nostro prezioso collaboratore: Iolanda Salemi e la segretaria Roberta Marotta e tutti i dipendenti comunali”
“Ringrazio il sindaco per la fiducia - ha detto Agnello - e soprattutto penso che ognuno debba restituire una priorità e la propria esperienza
In passato ho già collaborato con altre amministrazioni che mi hanno consentito una crescita che è alla base
Nei prossimi giorni mi confronterò con il sindaco per cercare in qualche modo di tracciare un percorso legato in ambito artistico”
La sentenza emessa nei confronti Salvatore Sedita
tiene conto della riduzione prevista per il vizio parziale di mente
Ventitrè anni di reclusione per Salvatore Sedita
ha massacrato con 47 colpi di mannaia i genitori dopo anni di violenze e sopraffazioni nei loro confronti
La sentenza è stata emessa dalla corte di assise di Agrigento
La pena è ridotta perché una nuova perizia
disposta dai giudici durante il dibattimento
sono stati massacrati nella loro abitazione il 13 dicembre del 2022. Sedita
aveva fatto una ricostruzione delirante dicendo di avere visto i demoni e che l'autore dell'omicidio era "un uomo con la maschera e i tatuaggi che ha bussato a casa"
Una versione sconnessa che ha pure ribadito nel colloquio con lo psichiatra
ascoltate in aula in un'udienza del processo
hanno raccontato che Salvatore è diventato violento e aggressivo - la procura gli contesta pure l'accusa di maltrattamenti - quando ha iniziato a drogarsi facendo uso
Lo stesso Sedita ha confessato il massacro subito dopo l'arresto aggiungendo particolari raccapriccianti
"Ho colpito prima mia madre con la mannaia conservata in una borsa frigo in camera da letto - ha detto -
Gliel’ho conficcata nel collo ma è rimasta viva
dando dei colpi secchi alle mani”.
La Corte di assise presieduta da Giuseppe Miceli
sollecitata dal difensore dell'imputato
ha disposto una nuova perizia psichiatrica che è giunta a conclusioni diverse rispetto a quella fatta nelle indagini preliminari che aveva escluso qualsiasi patologia.
Le sorelle e altri familiari si sono costituiti parte civile con gli avvocati Giuseppe Contato
sono stati estromessi e non avranno alcun risarcimento
Il pubblico ministero Elenia Manno aveva chiesto la condanna a 30 anni
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sono stati ascoltati - per ricostruire con precisione quello che è accaduto - cinque bengalesi
anche davanti la caserma dei carabinieri hanno continuato a chiedere - lo facevano nella loro lingua
utilizzando la app di traduzione installata sul loro telefono cellulare - di essere trasferiti
È stato arrestato e portato in carcere durante la notte il quarantacinquenne racalmutese
che nel tardo pomeriggio di ieri ha terrorizzato i 27 bengalesi ospiti di un centro di primissima accoglienza per migranti
I carabinieri di Racalmuto e Canicattì
dove è stata perquisita - alla ricerca dell'arma utilizzata - l'autovettura
dato che la prima verifica ha dato esito negativo
le perquisizioni sono state estese anche all'abitazione e agli immobili nella disponibilità dell'uomo
sono stati ascoltati - per ricostruire con precisione quello che è accaduto - cinque migranti
tre dei quali - durante il pomeriggio di follia - si sono visti puntare alla testa la pistola
anche davanti la caserma hanno continuato a chiedere - lo facevano nella loro lingua
"Non c'è sicurezza in questo campo
Nonostante sapessero che l'uomo che li ha minacciati era stato bloccato dai militari dell'Arma
i giovani migranti non riuscivano a riprendersi dallo choc subito
il quarantacinquenne avrebbe agito in stato di alterazione
E avrebbe anche esploso due colpi di pistola in aria
nella struttura - "Villa Paradiso" in origine era un B&B che è stato poi adibito a centro d'accoglienza - i carabinieri della compagnia di Canicattì si sono occupati dei rilievi
Il racalmutese è indagato per minaccia aggravata, danneggiamento e detenzione illegale di arma che
nonostante gli sforzi e la raffica di perquisizioni e controlli
Su disposizione del sostituto procuratore di turno
il 45enne è stato trasferito - durante la notte appunto - nella casa circondariale Pasquale Di Lorenzo di Agrigento.
incontro alla scuola media “Pietro D’Asaro” di Racalmuto con Istituzioni
“L’obiettivo dell’incontro – spiega la Preside dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” Carmen Campo – è quello di condividere informazioni e formulare proposte per attività future
Queste iniziative contribuiranno ad ampliare l’Offerta Formativa dell’Istituto e a orientare le scelte programmatiche per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) per il prossimo triennio…un’opportunità per valorizzare ulteriormente le risorse del nostro territorio e per operare nell’ottica dell’equità e delle pari opportunità”
Dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia”
Vincenzo Maniglia: "Si potevano completare gli atti che la precedente amministrazione non ha potuto fare per mancanza di bilancio e nel segno della continuità
Parlando di "tempo sprecato" e reclamando servizi
a suo dire, "pronti" Vincenzo Maniglia
fa il punto di quello che si poteva fare e non è stato fatto dall'amministrazione Bongiorno che martedì sarà già a 100 giorni di governo.
"A parte l’ordinario e le manifestazioni estive che ci vogliono
si potevano completare gli atti che la precedente amministrazione non ha potuto fare per mancanza di bilancio e nel segno della continuità amministrativa
per non vanificare gli sforzi fatti" - scrive Maniglia -
Gli obiettivi "facili e importanti" che si potevano raggiungere
sono: "affidare ad associazioni competenti e tramite bando pubblico
il micro asilo nido per bimbi da 0 a 3 anni
La struttura - spiega l'ex sindaco - è stata consegnata al Comune completa di arredi già il 20 giugno scorso. Far ripartire il servizio di corriera cittadina
argomento tanto caro all’assessore Cinzia Leone e al suo gruppo politico quando erano consiglieri di opposizione
Sarebbe bastato affidare il servizio a una ditta di trasporti urbani tramite bando pubblico - dice Maniglia - . Il nuovo percorso era già stato autorizzato dalla Motorizzazione il 24 maggio scorso"
Maniglia inserisce anche l'affidamento dei "lavori di manutenzione del palazzetto dello sport 'Gigi Salemi' per dare un ulteriore luogo ai cittadini per le attività sportive o per eventi di grande affluenza di pubblico
La struttura è stata consegnata in comodato d'uso gratuito il 6 giugno scorso"
Ma anche "affidare alle associazioni gli spazi dell'ex macello comunale finalizzati all’accoglienza per i giovani
La struttura è dotata di sale convegni
Maniglia enuclea l'inaugurazione e quindi l'operatività del rifugio sanitario per animali
nei pressi del centro comunale di raccolta
era già pronta a giugno 2024".
"Già 5 importanti obiettivi si potevano ottenere con semplicità
Sarebbe stata una dimostrazione della capacità amministrativa della Giunta Bongiorno - conclude l'ex sindaco che
nella campagna elettorale ha appoggiato il candidato a sindaco Salvatore Petrotto -
Una 'svolta' molto a rilento se si considera che nella Giunta Bongiorno sono tutti ex amministratori
alcuni di loro addirittura stanno continuando il mandato amministrativo Maniglia e dunque in grado di concludere con semplicità gli iter amministrativi
Perché non dare immediatamente ai cittadini questi servizi?".
19 Giugno 2024 Iniziative dei progetti SAI
L’Associazione Culturale Cometa ETS per tutto il mese di giugno
fino al 13 luglio ha organizzato una serie di iniziative nei Progetti SAI di Comitini
Racalmuto e Sant’Elisabetta rivolti sia ai beneficiari che agli operatori
Quest’ultimi saranno impegnati in diversi seminari formativi in relazione ai diversi ambiti lavorativi
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si accendono i fuochi della passione con le scintille di una tradizione sacra e profana che unisce da sempre i Racalmutesi
Si dice così quando si apre il sipario della festa dedicata alla compatrona e regina di Racalmuto Maria Santissima del Monte che si venera sin dal 1503 e la cui festa
è un forte momento di identità di un popolo che si ritrova per tre giorni – venerdì
sabato e domenica della seconda settimana di luglio – dentro quella che Sciascia definì
I ventuno colpi di cannone del tardo pomeriggio del venerdì aprono i festeggiamenti
Tanto attesi sono la presa del Cero dei Borgesi
e il corteo di tutti i Ceri o Cilii – Burgisi
lungo la scalinata del santuario che accoglie ogni anno
Ma anche della solenne processione del “Carro del Trionfo” addobbato a forma di nave che richiama l’arrivo della statua di marmo bianco della Madonna
transitava da Racalmuto un nobile castronovese proveniente da terre africane con un carro trainato da buoi che trasportava una statua della Madonna col Bambino
Passando da Racalmuto la comitiva si fermò nei pressi di una fonte d’acqua
si gridò al miracolo che indicava che la Madre divina aveva scelto “detta terra“
Un duello tra il principe di Castronovo di Sicilia Eugenio Gioeni e il Signore di Racalmuto Del Carretto rimase impresso nella memoria popolare e diede ispirazione al Dramma sacro del Padre Bonaventura Caruselli da Lucca che nel 1856 raccolse la tradizione ricavando il primo scritto sulla festa dedicata alla Madonna del Monte
dalla “Sagra Novella e Coronella delle sette allegrezze in onore della nostra Signora Maria Vergine sotto il prodigiosissimo titolo del Monte Avvocata Fedelissima di Racalmuto” del 1764 scritta da Emmanuello Catalanotto
hanno scritto e pubblicato sulla Madonna del Monte e su questa festa
il grande scrittore molto legato al suo paese e a questa kermesse: “…la fiesta finalmente è per tutti
scrisse nelle “Parrocchie di Regalpetra” che ogni buon racalmutese dovrebbe leggere
E vale la pena citare anche gli altri autori
per ricordare sempre il valore della storia
della memoria collettiva che non deve perdersi: Piero Carbone
E tanti i fotografi che hanno immortalato la festa della Madonna del Monte di Racalmuto
Ecco il programma completo dei festeggiamenti 2024 organizzati dalla Comunità Ecclesiale e dal Comune di Racalmuto
e delle iniziative collaterali organizzate in collaborazione con tante associazioni del territorio
Dopo 3 giorni di ricerche ininterrotte la Suzuky di colore bianco con il tettuccio nero è stata localizzata
L'intera zona viene scandagliata palmo a palmo per cercare di capire se possano esserci tracce dell'uomo
targata GEA 91135 di colore bianco con il tettuccio nero - dello scomparso Agostino Fanara
alla ripresa del quarto di giorno di perlustrazioni
E al momento viene passato - come è scontato che sia - al setaccio.
Poi - stando a quanto è stato accertato - ha fatto un salto al centro commerciale "Le Vigne" in territorio di Castrofilippo
Ed è proprio dalla struttura che ospita i negozi che si sono perse le sue tracce.
l'elicottero dei carabinieri ha sorvolato e controllato l'intero comprensorio
Oggi "Fiamma 14" non è al lavoro
viene scandagliata palmo a palmo per cercare di capire se possano esservi o meno tracce del pensionato settantatreenne.
Si è concluso ieri sera in un clima di grandi prospettive di collaborazione il primo tavolo tematico organizzato dal Direttivo dell’associazione “consorzio turistico città di Racalmuto” riguardante la partecipazione della città di Racalmuto attraverso il tessuto associativo locale alle manifestazioni riguardanti “Agrigento capitale italiana della Cultura 2025” tenutosi presso l’aula consiliare del comune di Racalmuto
All’incontro erano presenti la quasi totalità delle associazioni attive di Racalmuto
componenti della maggioranza e della minoranza del Consiglio Comunale di Racalmuto
L’incontro aperto dal dottor Michelangelo Romano
presidente del “consorzio turistico città di Racalmuto”
dal sindaco di Racalmuto Avvocato Calogero Bongiorno e del Presidente del Consiglio comunale dott
componente della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025
e dei rappresentanti delle principali agenzie culturali e delle associazioni di Racalmuto
Nel corso dell’incontro si sono succeduti gli interventi delle vaie realtà che tutte secondo le loro peculiarità e campi di attuazione si sono dichiarati disponibili a stilar un calendario comune per consentire a Racalmuto di presentare al meglio tutte le peculiarità locali che spaziano dalla cultura con la presenza di Leonardo Sciascia e del pittore Pietro d’Asaro
alle peculiarità alimentari ed enologiche e del territorio ricco di vestigia del passato e del recente passato industriale minerario
Bongiorno sindaco di Racalmuto nel corso dell’evento ha annunciato anche la prossima inaugurazione di un museo multimediali legato al pittore caravaggesco le cui rinomate opere sono presenti in numerosi musei e collezioni private
Il dottor Miccichè sindaco di Agrigento ha mostrato nella sua nota di chiusura
grande plauso ed interesse per la manifestazione di intenti e per la visione univoca di sviluppo territoriale mostrato dalle associazioni Racalmutesi
Pari interesse ha mostrato il dottor Ferro che auspicava che nelle altre cittadine del comprensorio agrigentino partisse un simile interesse verso la manifestazione del prossimo anno
Al termine delle attività i rappresentanti associativi hanno già delineato la base per un prossimo incontro prettamente tecnico durante il quale si inizierà a stilare un programma comune delle attività da presentare alla Fondazione “Agrigento capitale italiana della cultura 2025”
"E' un altro tassello che noi abbiamo aggiunto a un programma di miglioramento dei servizi"
ha dichiarato il sindaco Salvatore Bongiorno
Progressioni verticali per il personale comunale di Racalmuto
La firma dei nuovi contratti è avvenuta nell'aula consiliare alla presenza della segretaria comunale Roberta Marotta
Nicolò Sferrazza e il ragioniere capo Salvatore Sardo Viscuglia
"E' un altro tassello che noi abbiamo aggiunto a un programma di miglioramento dei servizi - ha dichiarato il sindaco Salvatore Bongiorno - durante il suo intervento
Per la verità devo dire che questo procedimento di progressione verticale era stato iniziato dalla giunta precedente e concluso da noi adesso
E' giusto che i dipendenti abbiano quanto riconosciuto dai contratti di lavoro
ma è altrettanto giusto chiedere collaborazione
disponibilità e che noi siamo al servizio sempre dei cittadini ai quali dobbiamo offrire servizi efficienti
Questo nuovo tassello è anche un momento importante perché è una gratificazione professionale per tanti dipendenti che per molti anni lavorano in questo Comune
ci aspettiamo un riscontro importante sotto il profilo del miglioramento dei servizi"
Sarà ricordato oggi a Racalmuto il carabiniere Giuseppe Esposto
medaglia d’oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri
ucciso a Montelepre dalla banda di Salvatore Giuliano il 1° maggio del 1948
Alle ore 16.00 nel cimitero di Racalmuto verrà depositata una corona di fiori sulla tomba del Carabiniere Esposto
si svolgerà il convegno I Carabinieri e la lotta al banditismo in Sicilia
Dopo i saluti del sindaco Calogero Bongiorno
dell’assessore alla cultura Luigi Castiglione e del Comandante la Legione Carabinieri Sicilia
relazioneranno il generale Giuseppe Governale e Calogero Pagliaro
Il cadavere di Agostino Fanara è stato trovato in una campagna di Racalmuto
questo il tragico epilogo della scomparsa del pensionato di 73 anni
Di Fanara non si avevano notizie da tre giorni e dopo la denuncia dei familiari sono iniziate immediatamente le ricerche anche con l’ausilio di un elicottero
a distanza di poche ore dal ritrovamento dell’auto
in una scarpata è stato ritrovato il cadavere del pensionato
La Suzuki di proprietà dello scomparso è stata trovata bloccata nel fango
questo farebbe pensare ad una probabile ricerca di aiuto al buio nei sentieri di campagna e la caduta di Fanara in una scarpata