Ferro ha evidenziato la mostra in corso al Mudi (chiuderà i battenti il 10 maggio) dal titolo ‘Sollemnitas’ imperniata sulle testimonianze documentarie dal XV al XX secolo per la festa di San Cataldo allestita in collaborazione con l’Archivio di Stato quello storico diocesano e la biblioteca arcivescovile; inoltre proprio stasera in cattedrale alle ore 19.30 sarà presentato il libro ‘San Cataldo tra storia e leggenda’ di Lucio Pierri; interverranno il prof Piero Massafra (della casa editrice Scorpione) Va segnalata anche la mostra ‘Mare nostrum’ allestita dal circolo fotografico ‘Il castello’ nel centro San Gaetano (chiusura il 30 maggio): si tratta di un viaggio visivo lungo le acque del nostro territorio che nasce dal desiderio di catturare l’anima profonda di un mare che da secoli è crocevia di culture Quindi nelle giornate di martedì 6 e mercoledì 7 maggio sarà la volta della ‘Giornata cataldiana della scuola’ l’appuntamento sarà riservato agli alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado avrà luogo la performance teatrale di Giorgio Consoli sulla vita di San Cataldo; a conclusione dell’evento ai partecipanti sarà fatto dono della copia della crocetta aurea e della stampa numerata raffigurante l’arrivo del santo a Taranto opera del disegnatore tarantino Sal Velluto alla ‘Giornata’ parteciperanno gli alunni della scuola primaria che alle ore 9.30 si ritroveranno in cattedrale dove il tarantino Nicola Sammarco presenterà la serie del cartone animato di cui è protagonista il piccolo Nicopò che s’impegna nella difesa del mare dall’inquinamento; successivamente i ragazzi si recheranno in via Cava interessata a una particolare ambientazione con la riproduzione dei personaggi del cartone animato dove sarà allestito il ‘Villaggio di Nicopò’ sagome in plastica riciclata da loro precedentemente realizzate a scuola Tutti i bambini riceveranno un gadget che li identificherà come ‘sentinelle’ del mare si entrerà nel vivo della tradizione a partire dal ‘Palio di Taranto’ la regata di barche a remi attorno alla città vecchia (partenza alle ore 17) mentre alle ore 18 cioè la consegna del simulacro del Santo Patrono al commissario straordinario del Comune con il successivo imbarco sulla motonave Cheradi avverrà come lo scorso anno alla banchina del castello aragonese per il rientro in basilica alle ore 17 l’arcivescovo presiederà la concelebrazione eucaristica con il conferimento dei ministeri laicali; seguirà alle ore 19 la cerimonia del premio ‘Cataldus d’argento’ che sarà conferito dal comitato festeggiamenti e dalla Camera di Commercio a tarantini distintisi nei vari ambiti di vita cittadina: la serata avrà come titolo ‘Su di te sia pace’ e vedrà testimonianze di personalità legate all’impegno per la pace con riflessioni sui messaggi in tema di papa Francesco; alla serata parteciperà la cantautrice tarantina Mariella Nava alle ore 11 si terrà la già citata commemorazione dell’’Invenctio Corporis Sancti Cataldi’ con l’ostensione nel cappellone della crocetta di San Cataldo solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons Ciro Miniero cui seguirà la processione per le vie della città vecchia e del Borgo; dal balcone del Carmine Miniero terrà l’allocuzione e impartirà la benedizione apostolica rientro della processione in basilica attraverso via D’Aquino grande concerto della cantante Patrizia Conte vincitrice dell’edizione 2025 di “The voice Senior” accompagnata dalla Jazz Studio Orchestra diretta dal m° Paolo Lepore; alle ore 23.30 grande spettacolo pirotecnico della ditta Itria Fireworks di Martina Franca cui seguirà il dj set di Dj Madkid & Moddi Mc davanti al Monumento al marinaio annullo filatelico alla galleria L’Impronta in via Cavallotti 57 Durante i festeggiamenti presteranno servizio le bande musicali cittadine ‘Santa Cecilia’ diretta dal m° Giuseppe Gregucci e ‘Lemma’ diretta dal m° Giuseppe Pisconti Non mancheranno le artistiche luminarie a cura della ditta Vincenzo Memmola di Francavilla Fontana la presentazione del ricco programma di festeggiamenti religiosi e civili per san Cataldo © Copyright STUDIO100 – INDIPENDENZA SRL – Via Polibio 89 – 74121 Taranto – P.IVA 03364700736 Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione.  rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati.  Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare.  AddToAny è un servizio fornito da AddToAny LLC che visualizza un widget usato per la condivisione dei dati con social network e piattaforme esterne Luogo del trattamento: Stati Uniti - Privacy Policy Luogo del trattamento: Irlanda - Privacy Policy Google Maps è un servizio di visualizzazione di mappe gestito da Google Ireland Limited Questo servizio serve ad integrare tali contenuti all’interno delle proprie pagine Luogo del trattamento: Irlanda - Privacy Policy Google AdSense è un servizio di advertising fornito da Google Ireland Limited Questo servizio usa il Cookie “Doubleclick” per tracciare l’utilizzo di questo sito ed il comportamento dell’utente in relazione agli annunci pubblicitari Il boom di domande per i posti barca nella darsena di San Cataldo ha spinto il presidente Antonio Rotundo ad accendere un faro in Commissione controllo XI quindi vi avviso già che 900 persone rimarranno deluse e si lamenteranno- ha detto Roberto Ciardo società vincitrice del bando per la gestione del porticciolo - Per accontentare tutti Il 30% degli assegnatari sono persone con disabilità.“Le chiediamo di inoltrarci le domande vogliamo il numero preciso delle persone con disabilità che hanno fatto domanda dei residenti e il totale  - ha chiesto Rotundo che è anche responsabile del procedimento - Noi dobbiamo rispondere con trasparenza alla città Ma il responsabile comunale ha chiarito che nel bando pubblico non era stata prevista alcuna procedura pubblica per l’assegnazione dei posti barca né alcun sorteggio: “Una cosa è rispettare tutto il piano economico e finanziario e un’altra è avere copia di tutte le domande” Il presidente Rotundo ha insistito sulla necessità di garantire l’interesse pubblico: “Noi abbiamo diritto a ottenere le domande” “Non sono atti dell’amministrazione comunale questi “Sono atti di gestione di un bene pubblico“ L’amministratore ha placato gli animi dicendo di essere disponibile a fornire le domande ma bisognerà verificare con i legali che non si violi la privacy Il consigliere di minoranza Christian Gnoni ha chiesto un sorteggio per garantire maggiore trasparenza visto che il numero delle domande è 10 volte quello disponibile ha letto alcuni punti del piano economico finanziario in cui si parla del sorteggio nel caso in cui ci sia un numero eccedente di domande (dando priorità ai disabili residenti).In apertura Rotondo a chiarito che la società aveva mandato una PEC per avvisare che non avrebbe potuto partecipare nella precedente commissione ma è sfuggita agli uffici tecnici che non hanno avvisato il presidente.Il centrosinistra è contrariato anche per la decisione di rendere disponibile il regolamento all’avvio degli ormeggi.Ma l’amministrazione ha spiegato che il regolamento riguarda il comportamento nel porto e non c’entra con l’assegnazione dei posti barca Loredana Di Cuonzo ha parlato di un sorteggio pubblico necessario che tolga spazio al dubbio di “un sorteggio nelle segrete stanze” si dovrebbe procedere al sorteggio se sul Pef si scrive una cosa e poi si fa un’altra non va bene secondo Paolo Foresio (Pd): “Non ci può essere l’ombra della discrezionalità su una cosa così importante” Roberto Ciardo ha chiarito che bisogna tenere presente una serie di fattori per concedere il posto barca: il pescaggio della barca e tanto altro: “Se ogni e-mail che vado a lavorare la devo documentare al Comune diventa difficile gestire con una società privata questa attività C’è chi ha rinunciato perché sui pontili manca l’allaccio dell’acqua e della luce o perché il pescaggio è troppo basso Ogni richiesta via mail dev’essere valutata anche per il tipo di barca che deve entrare nel porticciolo quindi anche questi fattori devono essere valutati La porta del nostro ufficio è aperta a tutti Mi hanno massacrato sul numero privato e a tutto ho detto di fare la mail: stiamo lavorando col massimo della trasparenza” Nei prossimi giorni il centrosinistra chiederà nuovamente la documentazione al RUP con una PEC Il consigliere Luca Russo ha presentato una proposta di modifica al Regolamento Comunale per la Tutela e il Benessere degli Animali quando la carovana rosa farà arrivo a Lecce l'amministrazione comunale ha illustrato le misure per vivere al meglio l'evento Il presidente dell'Associazone Mind interviene sulla questione del taglio delle chiome degli alberi in una città che si appresta ad essere rovente Annunciato oggi in conferenza l’arrivo delle risorse per i 900mila chilometri in più e un’app per tutti i servizi Adriana Poli Bortone auspica che l'incontro di oggi pomeriggio sia preceduto e seguito da reciproco rispetto tra i sostenitori delle due squadre In qualità di primo dei non eletti nella Circoscrizione di Lecce per la lista del PD alle elezioni regionali del 2020 Scene da film a San Cataldo dove una donna è andata via senza saldare il conto da un ristorante: tallonata da personale della struttura e dalle forze dell’ordine è stata bloccata non senza ulteriore resistenza LECCE – La storia sarebbe degna di una sceneggiatura da “Un giorno di ordinaria follia” eppure non è la trasposizione scenica di una fantasia da regista ma puro resoconto di ciò che è realmente accaduto nel pomeriggio di oggi a San Cataldo Tutto potrebbe essere sintetizzato in poche righe solo la sintesi di una vicenda che necessita di specifici e ulteriori approfondimenti: una donna scappa via dal ristorante dove ha consumato assieme al figlio maggiorenne senza pagare il conto innescando un inseguimento da parte del personale della struttura e causando un rocambolesco incidente sulla strada che collega la marina al capoluogo salentino all’altezza del punto in cui sorge un vivaio ancora come detto in fase di ricostruzione di origine inglese ma residente a Lecce: come indicato in precedenza si sarebbe recata a mangiare in un locale della marina leccese con un escamotage è riuscita a uscire fuori e a scappare via insieme al ragazzo convinta probabilmente di averla fatta franca alle spalle sono spuntati alcuni operatori della struttura che si erano resi conto di quanto era accaduto mettendonsi subito sulle tracce della fuggitiva dapprima a piedi e poi a bordo di due veicoli che hanno ingaggiato un vero e proprio inseguimento Nelle fasi concitate i mezzi sono venuti a contatto provocando un incidente senza gravi conseguenze per le persone coinvolte ma con l’effetto di bloccare la corsa della donna mentre nel frattempo sul luogo giungevano anche le volanti della polizia di Stato evidentemente contattate da chi aveva notato la scena La donna non si è arresa e ha tentato ancora la fuga tra i campi lasciando in macchina a rispondere dell’accaduto il figlio prima di essere nuovamente fermata per essere sottoposta ai test di rito Sul posto anche gli agenti della polizia locale Anche la patente in possesso della conducente denunciata, ha inoltre rifiutato di sottoporsi all'alcoltest.  cara Navigatrice,non riesci a leggere il Fatto Nisseno perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità Puoi continuare a leggerci accettando i consensi pubblicitari o sottoscrivendo un abbonamento Sostenitore: in questo modo navigherai senza tracciamento dei cookies e diventerai parte della community di il Fatto Nisseno Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattonisseno.it” al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi Il tuo aiuto è per noi indispensabile parteciperà alla finale dei “Campionati Internazionali di Giochi Matematici” organizzata dall’Università degli Studi “Bocconi” La gara di giochi matematici più importante d’Italia è giunta quest’anno alla sua 32ª edizione articolata in quattro fasi durante le quali i concorrenti sono chiamati a risolvere molteplici quesiti nell’arco di 60 o 90 minuti che frequenta la classe 2G dell’Istituto “Carducci” giungendo al prestigioso traguardo della finale milanese Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “G Carducci” di San Cataldo – quest’anno hanno raggiunto risultati prestigiosi: nella musica Questo ci rende orgogliosi e ci spinge a continuare a coltivare e incentivare talenti ed eccellenze Un particolare ringraziamento va ai nostri insegnanti di matematica che ogni anno riescono a far raggiungere a tanti nostri ragazzi ragazze le migliori posizioni delle competizioni locali Se Michele dovesse superare anche questo importante traguardo potrà essere ammesso alla Finalissima Internazionale TFN Dopo il successo delle manifestazioni degli anni passati innumerevoli scolaresche provenienti da tutte le scuole del comprensorio per cimentarsi nella realizzazione di opere pittoriche con la tecnica dell’antica arte dei madonnari e la conseguente premiazione di moltissimi alunni delle scuole di ogni ordine e grado; dopo aver visto  riempire di gioia e di colori gli spazi del centro storico della città l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “A con il patrocinio del Comune di San Cataldo ha indetto la IX edizione del Concorso “GESSI TRA I PASSI– Alla riscoperta dell’antica arte dei madonnari”   inserito nel P.T.O.F scaturisce dall’intento di riscoprire l’antica arte dei “madonnari” che ha avuto riscontro in tutto il mondo ed è riconosciuta come l’ITALIAN STREET PAINTING da moltissimi anni,presente anche nelle più prestigiose piazze italiane Obiettivo del progetto è quello di far conoscere e diffondere il patrimonio artistico culturale con riferimento all’identità locale espressa mediante raffigurazioni di immagini religiose presenti nelle chiese di San Cataldo e appartenenti alla storia sancataldese La manifestazione s’inserisce nel più ampio programma già previsto dall’Amministrazione Comunale di San Cataldo per le festività del Santo Patrono e in concomitanza con le celebrazioni del centenario della presenza a San Cataldo dell’Oratorio Centro-Giovanile Salesiano “San Luigi” che ospiterà l’evento Il progetto prevede un concorso rivolto agli alunni delle scuole secondarie di I e II grado e a partecipare le scuole a indirizzo musicale e le istituzioni scolastiche che possiedono gruppi corali e/o strumentali per eseguire brani tratti dal proprio repertorio e/o dal repertorio popolare e colto del periodo storico trattato (dal tardo medioevo al ‘900) Nel corso della manifestazione gli alunni del Liceo Artistico “F Juvara” faranno da guida a quanti vorranno conoscere le Chiese e i luoghi di interesse artistico-culturale attigui agli spazi ove si svolge la manifestazione fornendo così l’occasione di fruire lo spazio urbano in maniera diversa e più cosciente del proprio passato e delle proprie radici Il Concorso sarà allietato dall’esibizione di artisti di strada e performers con spettacoli mimo arti circensi,competizioni sportive offrendo l’opportunità di aggregare gli alunni con attività ludiche e creative e di maturare un’esperienza significativa prevista la premiazione di tutti i partecipanti alla scorsa edizione del 12 Maggio 2023 poiché le avverse condizioni meteo dello scorso non hanno consentito il corretto svolgimento del concorso precludendo la possibilità di individuare i vincitoridelle diverse categorie La manifestazione si svolgerà l’08 Maggio 2025 dalle 9:00 alle 16:30 presso l’Oratorio Centro Giovanile Salesiano S A conclusione della manifestazione le opere realizzate saranno giudicate da una commissione di professionisti accreditati nel campo artistico: Leonardo Cumbo La proclamazione dei ritenuti meritevoli è prevista Sei sicuro di voler modificare il consenso dei cookie ? Revoca il consenso Una significativa partecipazione istituzionale e religiosa ha celebrato il legame con Taranto e le radici del santo co-patrono dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dei pescatori CARIATI - Il Comune di Cariati ha giocato un ruolo significativo nell'edizione 2025 del Giubileo delle Terre Cataldiane – Vade Tarentum ospitato nel capoluogo pugliese lo scorso 30 aprile una potente dimostrazione di unità spirituale e culturale ha riunito numerose delegazioni provenienti da tutta Italia tutte legate dalla loro profonda devozione a San Cataldo il santo patrono di Taranto e compatrono della Diocesi di Rossano-Cariati guidata dalla Presidente del Consiglio Comunale si è distinta per il suo forte senso di rappresentanza e per il modo dignitoso in cui ha incarnato lo spirito dell'iniziativa La delegazione è stata accolta calorosamente e con rispetto chiara indicazione del ruolo attivo che la comunità cariatese riveste all'interno della rete delle Terre Cataldiane A rafforzare la presenza istituzionale c'era il Corpo della Polizia Municipale rappresentato dal Comandante facente funzioni Patrizia Marino accompagnata dagli agenti Silvia Vincenzo e Francesco Gentile Questa partecipazione ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione comunale a valorizzare ogni opportunità di comunione interterritoriale con dedizione e sobrietà Ad aggiungere una dimensione spirituale al coinvolgimento di Cariati c'era un gruppo di fedeli e devoti che ha partecipato attivamente alla celebrazione eucaristica Un momento particolarmente toccante della giornata è stata la funzione liturgica tenutasi presso la Basilica Cattedrale di Taranto alla quale ha partecipato l'Arcivescovo di Taranto è stata sorprendentemente e commoventemente presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Alphonsus Cullinan Vescovo della Diocesi di Waterford e Lismore – la terra natale di San Cataldo L'intero evento si è svolto nel rispetto per la recente scomparsa di Papa Francesco favorendo un'atmosfera di profonda riflessione Nel corso della giornata si sono susseguiti vari momenti significativi tra cui l'imbarco delle delegazioni sul motonave Clodia per un giro nelle acque simboliche di San Cataldo un incontro al Palazzo di Città con le autorità religiose una processione con le reliquie del Santo fino alla Basilica Cattedrale La partecipazione del Comune di Cariati ha assunto un profondo valore simbolico e rappresentativo La comunità cariatese ha dimostrato compostezza e un profondo senso di responsabilità istituzionale nell'interpretare il vero significato della giornata rafforzando i legami tra i territori uniti dal culto di San Cataldo e testimoniando il costante impegno dell'amministrazione nella promozione della cultura religiosa e nella valorizzazione delle proprie radici storiche L'evento resterà sicuramente impresso nella memoria di tutti i partecipanti segnato dall'intensità delle emozioni condivise e dal significato spirituale di un'esperienza vissuta all'insegna della comunione Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press Negli anni a seguire muta spirito e carattere rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse Noi e alcuni partner selezionati utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie chiudendo questa informativa proseguendo la navigazione di questa pagina interagendo con un link o un pulsante al di fuori di questa informativa o continuando a navigare in altro modo nella ‘sala della Colonna’ della cripta della Basilica cattedrale il libro “San Cataldo tra storia e leggenda” Scritto da Lucio Pierri e pubblicato dalle edizioni Scorpione Emanuele Ferro e i saluti dell’arcivescovo Ciro Miniero Il volume è il quarto della collana di studi storici e archeologici degli Amici del Castello aragonese di Taranto OdV Lo scorso 30 aprile una giornata ricca di fede cultura e fraternità in onore del patrono HomeLa città La darsena di San Cataldo registra un’impennata senza precedenti nelle richieste di ormeggio con oltre mille domande già inviate per accedere ai soli 130 posti disponibili I dati sono stati confermati dai vertici della Salento Navigando la società che ha ottenuto la gestione del porticciolo attraverso un bando pubblico attiva da dieci anni nella gestione di altre darsene del Salento come quelle di Torre Vado si trova ora a fronteggiare un flusso eccezionale di richieste ma ne sono stati esclusi 3 riservati alle forze dell’ordine e 20 ai pescatori professionisti titolari di licenze e documentazione regolare 60 posti sono stati già assegnati con contratti attivi dal 1° maggio anche se le operazioni di ormeggio sono state posticipate a causa degli interventi di pulizia delle alghe all’esterno del porto L’attività di bonifica è in corso sotto il monitoraggio della guardia costiera mentre continuano le verifiche sulle centinaia di domande ancora in esame iniziano ad arrivare anche le prime rinunce: la mancanza di acqua e luce sui pontili rappresenta un ostacolo serio per alcuni richiedenti che si sono ritirati in attesa del completamento dei servizi essenziali L’obiettivo ora è completare l’assegnazione rimanente e attivare al più presto i servizi sui pontili per garantire condizioni adeguate ai fruitori della darsena La gestione del porto di San Cataldo si conferma così una sfida logistica e amministrativa con un’attenzione crescente da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni San Cataldo si prepara a vivere una nuova fase di sviluppo grazie alla firma di un Protocollo d’Intesa tra il Comune di San Cataldo e l’Istituto Autonomo per le Case Popolari (IACP) di Caltanissetta che segna l’avvio di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana e inclusione sociale nel quartiere Belvedere Un passo concreto per migliorare la qualità della vita e favorire l’integrazione sociale nelle zone più vulnerabili della città Il progetto prende vita grazie all’adesione dell’IACP al bando regionale “Interventi volti a sostenere la qualità dell’abitare delle categorie fragili” che ha permesso di finanziare una serie di interventi significativi Tra gli obiettivi principali vi è la riqualificazione del parco giochi del quartiere che vedrà l’introduzione di nuove attrezzature moderne e l’installazione di un’area gioco inclusiva pensata per accogliere bambini con disabilità Un segnale forte di inclusività e attenzione alle esigenze di tutte le famiglie il progetto prevede anche la realizzazione di un campetto polivalente e di una zona fitness nell’area adiacente al Palazzetto dello Sport “Peppe Maira” Questi spazi saranno a disposizione della comunità per promuovere lo sport la socializzazione e il benessere collettivo creando nuovi luoghi di incontro e aggregazione per i giovani e per tutti i cittadini sono previsti interventi di ristrutturazione su 13 alloggi popolari di proprietà dell’IACP con l’intento di migliorare le condizioni abitative e rendere gli spazi più vivibili e accoglienti per le famiglie residenti dando un forte impulso al quartiere Belvedere e alla città di San Cataldo Non solo un’opera di riqualificazione urbana ma anche un gesto concreto di inclusione e di miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini Un sentito ringraziamento va all’Istituto Autonomo per le Case Popolari di Caltanissetta Antonio Mameli e al Coordinatore tecnico Ing Danilo Rizzo per il loro impegno e la loro attenzione verso il territorio di San Cataldo Un grande passo avanti per una città più inclusiva come sottolineato dall’Assessore alle Politiche Sociali Questo sito utilizza cookie di profilazione Se vuoi saperne di pi\u00F9 o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui<\/a> Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all\u2019uso dei cookie Uno splendido pomeriggio primaverile ha salutato mercoledì 30 aprile la “prima uscita” per le vie della città vecchia di San Cataldo in occasione dell’evento ‘Terra cataldiane vade Tarentum’ che ha riunito le comunità legate dal culto del santo vescovo Dalla verde Irlanda non poteva mancare la rappresentanza della terra natale del nostro patrono coincidente con la diocesi di Lismore-Waterford e guidata dal vescovo mons che ha così voluto ricambiare la visita fatta precedentemente dal parroco della basilica cattedrale mons Emanuele Ferro (promotore del raduno) per costruire una relazione tra Taranto e i luoghi di provenienza di San Cataldo La processione straordinaria è partita dalla cappella di San Leonardo del castello aragonese vi hanno partecipato rappresentanze di Corato (Bari) Cariati (Cosenza) e San Cataldo (Caltanissetta) dell’Immacolata e di San Cataldo in Santa Caterina i Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro e di Malta le bande musicali cittadine “Domenico Lemma” e “Santa Cecilia-Città di Taranto” ha destato la presenza del gruppo proveniente da Cariati di cui molti devoti partecipano il 26 settembre alla “intorciata” dei Santi Medici in città vecchia Un anziano musicante inoltre ci ha raccontato che alla festa di San Cataldo a Supino era solita partecipare la banda tarantina “Paisiello” vollero portare a spalla la statua durante la processione Il raduno di “Terra cataldiane vade Tarentum” è iniziato col giro per i due mari degli ospiti sulla motonave Clodia di Kyma Mobilità in una sorta di anteprima della processione a mare che si svolge la sera dell’8 maggio Gli ospiti hanno potuto apprezzare lo spettacolare panorama della città e la bellezza degli specchi d’acqua che la circondano; molta curiosità c’è stata per il citro d’acqua dolce a Mar Grande che leggenda vuole sia sorto dopo che San Cataldo vi gettò l’anello vescovile Dopo lo sbarco le delegazioni hanno raggiunto palazzo di città dove sono state ricevute dal commissario straordinario dott.ssa Giuliana Perrotta nel cui indirizzo di saluto ha auspicato che il culto di San Cataldo possa costituire un ponte di cultura amicizia e spiritualità tra l’Italia e l’Irlanda tra Taranto e i luoghi dove il santo ha esercitato il ministero episcopale costruendo comunità fondate sulla fede sul rispetto reciproco e sulla solidarietà Molto interessante e dettagliata è stata la relazione sul culto di San Cataldo tenuta da don Francesco Simone direttore dell’ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici e del Museo diocesano di arte sacra delle vicende che hanno interessato le statue reliquiari e reperti legati al nostro santo soffermandosi sugli studi da lui effettuati sull’interpretazione delle scritte della crocetta aurea posta sulle spoglie di San Cataldo venute alla luce nel 1071 durante i lavori per la nuova cattedrale Don Francesco ha infatti riferito che potrebbero esserci nuove sorprendenti interpretazioni sulle parole che identificano San Cataldo e la sua provenienza da Rachau Infine egli ha lanciato la proposta di una banca dati su quanto attiene al vescovo irlandese di come il culto si sia propagato nel mondo e di come le varie comunità lo hanno vissuto nelle sue varie manifestazioni: artistiche Nel suo intervento il parroco della basilica cattedrale mons Emanuele Ferro ha così riferito: “Ogni anno cerchiamo di iniziare la novena con l’intronizzazione del santo e con l’esposizione solenne delle reliquie Quest’anno invece abbiamo inteso farlo invitando rappresentanti delle terre cataldiane cioè di quei luoghi dove è particolarmente vivo il culto a San Cataldo L’evento che celebriamo serve anche a noi tarantini per comprendere l’importanza del legame con questo santo venuto dal mare di ritorno dal pellegrinaggio in Terrasanta che riporta Taranto alla bellezza della vita cristiana” “Il nostro santo vescovo – ha continuato - è stato innanzitutto un pellegrino e un uomo straordinariamente moderno che riesce a raggiungere le terre lontane per annunciare il Vangelo Nel viaggio di ritorno egli si è lasciato sorprendere dalla Provvidenza a causa di una tempesta lo ha fatto approdare forzatamente a Taranto Ma anche in tal caso San Cataldo non ha rinunciato alla sua missione di apostolo decidendo di rimanere da noi fino alla morte” la già citata processione per le vie della città vecchia nel tradizionale passo della “nazzecata” del portatori del simulacro (i confratelli di San Cataldo) per via Duomo fino alla basilica cattedrale per la santa messa celebrata dal vescovo di Lismore-Waterford Il raduno si è concluso con un momento conviviale nel centro San Gaetano Testata: BuonaseraISSN: 2531-4661 (Sito web)Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo  15 maggio 2017 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | TarantoTelefono: (+39)0996960416Email: redazione.taranto@buonasera24.itPubblicità : pubblicita@buonasera24.it Editore: SPARTA Società CooperativaVia Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)Iva: 03024870739 Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILEDirettore responsabile: ENZO FERRARIPresidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA Fra i raggi del sole primaverile (forse anche troppo) che si riflettevano sull’argentea struttura del simulacro mercoledì pomeriggio San Cataldo ha fatto la sua prima uscita per le vie della città vecchia richiamata anche dalle musiche delle bande cittadine L’occasione è stata data dall’evento ‘Terre cataldiane vade Tarentum’ che ha inteso riunite comunità italiane unite nella devozione al santo vescovo irlandese All’iniziativa intrapresa dal parroco della basilica cattedrale hanno aderito le comunità di Corato (Bari) Cirò e Ciro Marina (Crotone) Caltanissetta non poteva mancare la rappresentanza della terra natìa del nostro patrono che ha così voluto ricambiare la visita fatta precedentemente da da don Emanuele per costruire una relazione tra Taranto e i luoghi di provenienza di San Cataldo Il primo appuntamento con le delegazioni è stato a piazzale Democrate per l’imbarco sulla motonave Clodia quasi riproponendo l’itinerario della spettacolare processione a mare che si svolge l’8 maggio Gli ospiti hanno potuto apprezzare lo spettacolare panorama della città e la bellezza degli specchi d’acqua che la circondano; molta curiosità c’è stata per il citro d’acqua dolce a Mar grande che leggenda vuole sia scaturito dopo che San Cataldo vi abbia gettato l’anello vescovile Lo sbarco è avvenuto alla banchina del castello aragonese da dove la folta comitiva ha raggiunto palazzo di città nel cui salone degli specchi il commissario straordinario dott.ssa Giuliana Perrotta ha rivolto un indirizzo di saluto in cui (dopo un commosso omaggio allo scomparso papa Francesco) ha auspicato che il culto di San Cataldo possa costituire un ponte di cultura “Il nostro vescovo – ha continuato – è stato innanzitutto un pellegrino e un uomo straordinariamente moderno che è riuscito a raggiungere le terre lontane per annunciare il Vangelo decidendo così di rimanere con noi fino alla morte” direttore sia dell’ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici sia del museo diocesano di arte sacra i reliquiari e i reperti legati al nostro santo Infine egli ha proposto una banca dati su quanto attiene al vescovo irlandese con il contributo di tutte le comunità legate dal culto al nostro patrono “La proposta di una banca data sulla vita del santo va realizzata perché tutti possiamo renderci conto della ricchezza del suo culto di come si sia propagato nel mondo e delle modalità in cui viene vissuto È un fenomeno che va esaminato da ogni punto di vista e nelle sue varie esplicazioni: artistiche delle immagini e anche enogastronomiche; in particolare mi appassiona il legame tra il santo e la grande tradizione contadina esistente dell’entroterra siciliano Sono tutti aspetti poco conosciuti e che hanno bisogno invece di essere raccordati perché possiamo infine raccontarceli” – ha commentato mons Successivamente le delegazioni si sono recate al castello aragonese per la processione con il simulacro di San Cataldo e l’artistico reliquiario a forma di vascello quest’ultimo portato da alcuni membri delle rappresentanze ospiti; erano presenti anche le confraternite tarantine dell’Addolorata dell’Immacolata e di San Cataldo in Santa Caterina assieme ai Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro e di Malta Nel tradizionale passo della “nazzecata” del portatori del simulacro (i confratelli di San Cataldo) la processione ha percorso via Duomo fino alla basilica cattedrale per la santa messa celebrata dal vescovo di Lismore-Waterford le delegazioni sono state invitate al centro San Cataldo per un momento conviviale celebrerà la santa messa in basilica con la partecipazione di: Azione Cattolica dall’istituto Maria Immacolata inizio del pellegrinaggio giubilare delle confraternite dell’arcidiocesi fino alla basilica cattedrale dove alle ore 11.30 mons delegato arcivescovile per le confraternite celebrerà la santa messa; alle ore 17 al santuario della Madonna della Salute accoglienza della comunità parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria e alle ore 17.30 pellegrinaggio verso la basilica cattedrale dove alle ore 18 celebrerà la santa messa mons col coordinamento di monsignor Emanuele Ferro e i saluti l’arcivescovo Ciro Miniero Il volume è il quarto della Collana di studi storici e archeologici degli Amici del Castello Aragonese di Taranto OdV Alla presentazione sarà presente l’autore al quale abbiamo rivolto alcune domande sul lavoro scaturito da una ricerca seguita al reperimento integrale del Sermo de inventione corpporis sancti Kataldi Che è stato possibile attraverso il rinvenimento sul mercato antiquariale della trascrizione che venne operata nel 1924 da Adolf Hofmeister in occasione di un convegno organizzato dalla Biblioteca di Monaco come abbiamo già anticipato nei giorni scorsi più antica di quella che si vuole fondata sulla testimonianza del Berlingerio (XII/XIII sec.) in cui si riverisce della morte e del seppellimento a Taranto nella cappella di San Giovanni in Galilea e del ritrovamento del corpo dopo diversi secoli da parte dell’arcivescovo Drogone nel rifacimento dalle fondamenta della chiesa Il racconto contenuto nel Sermo risalirebbe Vi si riferisce del ritrovamento del corpo di Cataldo in una chiesa rurale presso Taranto a opera di un monaco longobardo e la sua traslazione nella chiesa di San Biagio all’interno città Il Sermo de invenzione corporis sancti Katali è venuto dopo; la motivazione che mi ha spinto a ricercare le origini del culto di san Cataldo è stato il reperimento casuale sul mercato antiquariale di un vecchio Officium di San Cataldo datato 1710 avevo comunque già letto quanto scritto dagli antichi e dagli storiografi moderni e poi sono particolarmente legato alla chiesa di San Cataldo ho conosciuto il Soccorpo prima dei restauri dello Schettini del 1951 si entrava allora da una porticina laterale e poi sono salito da una scala polverosa anche sul vecchio campanile normanno; mi portava mio nonno Egidio Baffi che era amico di monsignor Blandamura che con la diffusione di internet ho potuto avere accesso ai documenti originali che nessuno di quelli che mi hanno preceduto aveva potuto consultare nella loro interezza Il rinvenimento del Sermo è dovuto invece ad un colpo di fortuna pubblicato in Germania nel 1924 negli gli atti di una conferenza organizzata dalla Biblioteca di Monaco firmato e datato da un monaco di nome Marinus del convento di San Severino a Napoli Oggi conservato in una trascrizione del 1174 custodita nella biblioteca nazionale di Vienna penso che si tratti di conflitti tra la chiesa bizantina e i Normanni fecero delle alleanze con il Langobardi contro il potere bizantino la loro prima guida in Puglia fu Melo che era longobardo quella documentata parte dalla sepoltura (seconda o terza) di San Cataldo nel Soccorpo Prima di questo avvenimento abbiamo diverse narrazioni a volte discordanti quella primitiva del Sermo che parla di San Cataldo come un antico vescovo venerato in una chiesa di campagna vicino la città di Taranto e da lì traslato prima a San Biagio e poi nel Duomo Quella ufficiale della antica chiesa tarantina che ne nobilita l’origine facendolo nascere in Irlanda e attribuendogli diversi miracoli tra i quali appena nato la resurrezione della madre morta di parto la morte a Taranto e il successivo rinvenimento del corpo in cattedrale ad opera di Drogone Vi è poi una tradizione “veneta” secondo la quale san Cataldo nasce e muore in Irlanda senza una spiegazione di come il suo corpo possa essere arrivato a Taranto con una rocambolesca invenzione di un autore del seicento afferma che Drogone sia andato con una banda di armati a rubare il corpo in Irlanda gli anni cruciali sono quelli a cavallo di undicesimo e dodicesimo secolo quando da Taranto si irradiano queste narrazioni probabilmente attraverso cartigli che accompagnavano le donazioni delle sue reliquie Il Capecelatro ricorda quelle in occasione della traslazione del 1346 ma certamente un’altra donazione deve essere avvenuta all’epoca dell’arcivescovo Gerardo nel 1151 A comporre il puzzle vi è inoltre un documento molto antico (ne ho potuto avere la foto solo pochi giorni fa) (la Biblioteca Ambrosiana che lo custodisce lo data scritto tra 1201 e 1209); sembra un documento originale proveniente da Taranto che farà molto discutere il cui testo sarà ripreso ed ampliato dagli autori veneti del secolo successivo contiene anche la storia di un altro santo venerato in Taranto con una colorita descrizione della città il culto di san Cataldo ebbe una enorme diffusione proprio nel XII secolo in Italia come provato dalla documentazione archivistica ed archeologica Una ricerca richiederebbe uno studio lungo e complesso dopo l’ufficializzazione del suo culto da parte della Chiesa di Roma nel 1580 sarebbe stato difficile produrre documenti contrastanti San Cataldo è anche protettore di Corato in Puglia dove si utilizzava nelle celebrazioni religiose lo stesso Officium tarantino le Guide del Riparto Altair e gli Esploratori del Riparto Skylab del Gruppo Scout FSE di San Cataldo hanno partecipato con entusiasmo al Giubileo degli Adolescenti a Roma un evento indetto da Papa Francesco per ispirare nei giovani la speranza e la voglia di vivere in modo autentico Questo pellegrinaggio ha rappresentato il culmine di un lungo percorso in cui le ragazze e i ragazzi hanno avuto l’opportunità di vivere la misericordia attraverso atti concreti di amore e servizio le Guide e gli Esploratori hanno partecipato a diverse esperienze che li hanno avvicinati alla realtà della misericordia incontri con i più vulnerabili all’Oratorio di Santa Chiara di Palermo il servizio alla mensa dei poveri della Chiesa di San Pio X di Caltanissetta momenti di festa con gli anziani della Residenza del Sorriso di San Cataldo e varie attività di condivisione presso la Cooperativa Consenso di San Cataldo Questi momenti hanno permesso alle ragazze e ai ragazzi di capire come ogni piccolo gesto di donazione e di amore possa rendere tangibile il messaggio del Vangelo nella vita quotidiana le Guide e gli Esploratori sono stati accolti calorosamente dai giovani della Parrocchia San Pio X un abbraccio che li ha immediatamente inseriti nello spirito del pellegrinaggio Il programma si è aperto con il passaggio attraverso la Porta Santa della Basilica di San Pietro hanno seguito un percorso di tappe formative che le ha portate a riflettere sulla fede sulla riconciliazione e sull’importanza della fraternità la scoperta della Capitale si è trasformata in una caccia al tesoro culturale tra i monumenti simbolo della città I ragazzi e le ragazze hanno esplorato la città con spirito di squadra mettendo alla prova la loro capacità di osservazione e di intelligenza pratica è diventato una riflessione su temi come il coraggio Il sabato è stato dedicato al pellegrinaggio verso le Basiliche Papali un cammino che ha toccato luoghi simbolo della cristianità: San Paolo Fuori le Mura ha potuto interiorizzare le parole-chiave del Giubileo della speranza la partecipazione alla Messa comunitaria con i giovani della parrocchia San Pio X ha rappresentato un momento di forte fraternità che ha contraddistinto tutto il pellegrinaggio i ragazzi hanno preso parte a un’attività ispirata alla vita del beato Carlo Acutis,riflettendo su come si possa vivere la santità anche oggi un momento di preparazione per pronunciare la Promessa pronti a compiere un passo significativo nel loro percorso scout gli Esploratori e le Guide hanno partecipato alla Messa giubilare in Piazza San Pietro circondati da migliaia di giovani provenienti da ogni parte del mondo In seguito a questa celebrazione straordinaria alcuni di loro hanno pronunciato la Promessa impegnandosi a vivere secondo la Legge Scout ragazzi e ragazze hanno scritto una lettera a sé stessi Questa lettera diventerà un simbolo di speranza che li accompagnerà fino al prossimo campo estivo un segno tangibile del cammino che stanno percorrendo siamo pronti a portare la speranza nelle nostre vite quotidiane” Un’esperienza che rimarrà nel cuore di tutti un faro che continuerà a illuminare il cammino verso l’età adulta rendendo ogni passo più significativo e intriso di fede Quest’anno sono previste tre serate speciali pensate per coinvolgere tutta la comunità e i visitatori Per ricevere notizie ed approfondimenti quotidiani La mostra documentaria è arricchita da una collezione di documenti pergamenacei e cartacei dell’Archivio storico diocesano che testimoniano l’attenzione rivolta alla festa di San Cataldo da parte delle istituzioni ecclesiastiche tarantine e della Santa sede Di considerevole importanza sono le pergamene contenenti la concessione di indulgenze che alcuni papi hanno concesso ai fedeli della diocesi in occasione della festa Si segnala in particolare l’esposizione di una pergamena del 1401 nella quale è menzionata l’indulgenza concessa da Bonifacio IX ai fedeli di Taranto per tutta l’ottava della festa patronale Un’altra importante serie di documenti in esposizione è costituita da alcuni testi liturgici promulgati da vari arcivescovi di Taranto in occasione della festa di San Cataldo provenienti del fondo antico della biblioteca arcivescovile oltre ad aver animato la fede e la devozione dei tarantini lungo il corso di molti secoli rappresentano le fonti alla quali ancora oggi si attinge per i testi liturgici che si utilizzano nel giorno della festa ma sono anche il frutto della storia agiografica su San Cataldo tramandata fin dall’XI secolo Alcuni di questi testi sono anche accompagnati da disegni e raffigurazioni di San Cataldo e delle scene più rappresentative della sua vita L’inaugurazione della mostra – il cui progetto scientifico è stato a cura di don Francesco Simone e il cui allestimento a cura di soc Museion – si terrà il 2 maggio alle ore 11 al museo diocesano e resterà aperta fino al 18 maggio inserendosi anche nelle giornate nazionali di valorizzazione del patrimonio storico-artistico ecclesiastico promosse dall’Ufficio nazionale della Cei per i beni e culturali e l’edilizia di culto previste dall’11 al 18 maggio Per info: 099 4716003 – museodiocesanotaranto@gmail.com Nell’ambito della novena per i festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo giovedì primo maggio si terrà il pellegrinaggio giubilare dei gruppi carismatici alla tomba del santo vescovo irlandese LECCE – Il boom di domande per la darsena di San Cataldo è ormai ufficiale: lo confermano i vertici della Salento Navigando le società che ha vinto il bando per la gestione del porticciolo della marina leccese (operativa da 10 anni Torre Pali a Salve e il piccolo porticciolo di Andrano Sono oltre mille le domande inoltrate via mail con tutta la documentazione allegata su 130 posti disponibili da cui ne sono stati esclusi 3 destinati alle forze dell’ordine e 20 ai pescatori professionisti che forniscono tutte le documentazioni relative a licenze Per ora sono stati assegnati 60 posti ufficialmente con data di inizio contratto dal 1º maggio anche se l’ormeggio è slittato per la pulizia dalle alghe esterne al porticciolo che la società sta effettuando sotto la sorveglianza della guardia costiera Sono rimasti ancora 70 posti da assegnare vagliando centinaia di richiedenti eppure si registrano già le prime rinunce perché manca l’acqua e la luce sui pontili I servizi dovrebbero essere operativi a breve l’amministratore di Salento Navigando si presenterà in Commissione controllo XI per ribadire che i regolamenti sono stati seguiti e per spiegare come vanno avanti le assegnazioni ha spiegato che le polemiche sono stucchevoli: “Nessuno ha spiegato che non ci siamo presentati nella scorsa commissione perché avevamo avvisato con una pec che non ci saremmo stati per impegni improrogabili Tutto sta procedendo correttamente: abbiamo lavorato in assoluta correttezza concedendo il 30% dei posti alle persone con disabilità però ora non possiamo superare quella percentuale dobbiamo assegnare i posti anche ai residenti Le domande di portatori di disabilità o di persone con a carico disabili sono oltre 500 e non è stato facile vagliarle tutte esaminando le varie documentazioni Adesso si lavori per garantire i servizi ai pontili” Reg. Trib. n°1011 del 29 dicembre 2008 - © 2015-2016 Corriere Salentino - Pwd by Weblogging     In occasione dei festeggiamenti in onore di San Cataldo l’ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici ha inaugurato una mostra temporanea intitolata ‘Sollemnitas – testimonianze documentarie dal XV al XX secolo per la festa di San Cataldo’ in collaborazione con l’Archivio di Stato di Taranto l’Archivio storico diocesano e la biblioteca arcivescovile ‘Giuseppe Capecelatro’ Attraverso l’esposizione di antichi documenti racconta alcune preziose testimonianze della devozione e della solennità con cui nel corso dei secoli si è celebrata la festa di San Cataldo Al centro della rassegna un disegno datato 1779 conservato nell’Archivio di Stato di Taranto che riproduce il progetto di una macchina tardo-barocca realizzata per supportare lo spettacolo pirotecnico in onore del santo Il disegno è allegato ad un atto del notaio Giuseppe Maria Valentini nel cui testo sono esplicitate le modalità di realizzazione della macchina il posizionamento della stessa nella ‘piazza maggiore della città’ (l’attuale piazza Fontana) oltre che le spese ed il nome del committente il prosindaco e procuratore generale di Taranto nell’atto notarile sono menzionati il nome del progettista della macchina il maestro architetto e scultore Giuseppe Domenico Greco ed il nome del ‘mastro focaiolo’ Giovanni Lo Savio L’esposizione del disegno è corredata da un video che propone una ricostruzione digitale della macchina barocca con il relativo spettacolo pirotecnico La mostra è arricchita da una collezione di documenti pergamenacei e cartacei dell’Archivio storico diocesano che testimoniano l’attenzione rivolta alla festa di San Cataldo da parte delle istituzioni ecclesiastiche tarantine e della Santa sede Importanti sono le pergamene contenenti la concessione di indulgenze che alcuni papi hanno concesso ai fedeli della diocesi in occasione della festa nella quale è menzionata l’indulgenza concessa da Bonifacio IX ai fedeli di Taranto per tutta l’ottava della festa patronale.Un’altra importante serie di documenti in esposizione è costituita da alcuni testi liturgici promulgati da vari arcivescovi di Taranto in occasione della festa di San Cataldo Il progetto scientifico della mostra è stato curato da don Francesco Simone mentre dell’allestimento si è occupata la soc Privacy Policy | Cookie Policy Il 18 aprile 2025 è stato siglato un accordo di sponsorship tra la Banca di Credito Cooperativo G Toniolo e San Michele di San Cataldo e l’Associazione Sportiva Country Club di Palermo L’accordo sottoscritto prevede una gamma di servizi e prodotti che la BCC dedicherà ai circa tremila Soci del circolo ma anche sponsorizzazioni di eventi e partnership “partecipa attivamente a molteplici iniziative volte a sostenere lo sviluppo economico culturale e sociale delle proprie Comunità di insediamento” “La promozione degli eventi sportivi in particolare” “favorisce l’aggregazione dei giovani e dei meno giovani e coinvolge positivamente il ruolo delle famiglie e delle istituzioni condivisione e valori etici sono alla base della missione della Bcc Toniolo e del Gruppo Bancario Iccrea.” Nicola Culicchia ha così commentato la sottoscrizione dell’accordo: “La nostra Bcc scende in campo per offrire ai soci del Country club di Palermo servizi bancari consulenze e incontri su tematiche specialistiche con i migliori esperti del Gruppo Bancario Iccrea Questo accordo coniugherà i valori dell’associazionismo dello sport e costituirà un’occasione per dare ulteriore diffusione sul territorio palermitano alla nostra offerta bancaria” “Siamo davvero lieti di dare inizio ad una prestigiosa collaborazione con Banca di Credito Cooperativo G Toniolo e San Michele di San Cataldo – hanno sottolineato il presidente del Country Time Club Giorgio Cammarata ed il Direttore dei Palermo Ladies Open non solo un importante sostegno per le nostre attività sportive e sociali ma anche la condivisione di valori fondamentali come l’impegno per il territorio la promozione dei giovani talenti e la diffusione della cultura sportiva potremo costruire nuove opportunità per la nostra comunità e offrire ai nostri soci e agli atleti un ambiente sempre più stimolante Ringraziamo Banca Toniolo per la fiducia e il supporto certi che questo sia solo l’inizio di un percorso di crescita condivisa.” Toniolo e San Michele di San Cataldo è l’espressione più rappresentativa del Gruppo Bancario Iccrea in Sicilia dove è presente nelle province di Caltanissetta Opera sul territorio regionale con 34 sportelli bancari al servizio di 135 comuni il patrimonio netto si attesta a 243,5 milioni di euro; il totale attivo supera i 2,138 miliardi di euro; i finanziamenti verso la clientela hanno raggiunto quota 507 milioni di euro Il prodotto bancario lordo si attesta a 2,164 miliardi di euro l’indice che attesta la solidità patrimoniale significativamente al di sopra dei limiti minimi previsti dalla normativa (ANS – San Cataldo) – Proseguono gli eventi celebrativi per il centenario della presenza salesiana nel paese siciliano di San Cataldo appuntamenti che arricchiscono quest’intenso anno giubilare Dopo il primo incontro dello scorso 7 dicembre e don Massimo Naro approfondire il tema “Attualità del messaggio sociale di Don Bosco” presso il salone della Chiesa Madre di San Cataldo è stato proposto all’intera cittadinanza e alla Diocesi un secondo “momento di riflessione” sul tema “L’Oratorio di San Cataldo – tra memoria e profezia” dottore in Teologia con specializzazione in Catechetica docente presso gli Istituti Teologici di Caltanissetta e di Messina parroco di “San Pietro” a Caltanissetta; e don Giuseppe Ruta già Ispettore dei Salesiani di Sicilia (2014-2019) attualmente Professore Ordinario di Catechetica presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione della Università Pontificia Salesiana di Roma Con il suo intervento intitolato “Cento anni di Salesianità nella Diocesi di Caltanissetta secondo la narrazione della stampa di allora e più recente” il primo relatore ha ripercorso la storia della presenza salesiana nella cittadina: da quando chiese direttamente a Don Bosco l’invio dei salesiani nella sua diocesi fino ad arrivare agli interventi dell’attuale vescovo da sempre vicino ai salesiani di San Cataldo partendo dall’invito a immaginare cosa sarebbe oggi San Cataldo senza la Chiesa e senza l’oratorio salesiano ha approfondito il tema “Ecclesialità e Salesianità nel centro Sicilia: l’Oratorio di San Cataldo tra passato articolato in tre distinte fasi: Memoria (Nonostante tutto … quanta grazia!) Ora (Le sfide del presente) e Futuro (Guardare e andare avanti con speranza) con l’augurio finale di “passare dalla memoria al sogno e dal sogno ai segni… segni concreti e sensibili” Mario Russotto sono state affidate le conclusioni del momento di riflessione: “Non si può immaginare San Cataldo – ha affermato il Vescovo – senza i salesiani; noi non osiamo neanche immaginare San Cataldo senza i salesiani” che “San Cataldo è salesiana!” Facendo poi riferimento al periodo storico dell’arrivo dei Figli di Don Bosco e alle numerose figure di santità vissuta nel nascondimento Sua Eccellenza ha anche detto che “l’abbraccio tra ciò che a San Cataldo si viveva dal punto di vista della spiritualità della fede incarnata e il carisma di Don Bosco è stato un abbraccio – oserei dire – nuziale” La moderazione dell’incontro da parte della dott.ssa Marisa Falzone e gli intermezzi musicali proposti dal coro di voci femminili “Resonantiæ Camera Chorus” hanno impreziosito la serata rendendola piacevole per il numeroso pubblico intervenuto Vicario Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia si può concludere osservando che “la storia continua; chissà come andrà ma è certo che senza il carisma di Don Bosco e i Salesiani a San Cataldo questa storia non potrà andare avanti come profezia … e noi vogliamo la profezia!”.  ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico organo di comunicazione della Congregazione Salesiana iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma Questo sito utilizza cookie anche di terze parti per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni" Il faro barese ospitò all’inizio del Novecento uno dei primi esperimenti di trasmissione via etere di Guglielmo Marconi come museo dedicato alle comunicazioni e alla navigazione È il terzo faro più alto d’Italia ma la sua fama gli deriva principalmente dall’esperimento che qui condusse il 3 agosto del 1904 Guglielmo Marconi testando per la prima volta la trasmissione radio attraverso l’Adriatico anche il Faro di San Cataldo è stato oggetto del processo di recupero e riconversione che la Regione Puglia ha intrapreso per valorizzare il ricco patrimonio locale di fari e torri costiere con l’obiettivo di restituirli alla collettività con funzioni culturali e turistiche.  L’operazione è maturata nell’ambito del progetto CoHeN-Coastal Heritage Network finanziato dal Programma Interreg Grecia-Italia 2014/2020 e favorirà la creazione di un nuovo itinerario costiero adriatico-ionico tra i fari di torre San Giovanni a Ugento e torre San Felice a Vieste torre Calderina a Molfetta e il faro Punta Palascia a Otranto Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value" Δdocument.getElementById( "ak_js_2" ).setAttribute( "value" anche il faro barese ha riaperto al pubblico alcuni reperti storici sui collegamenti via etere dedicato alla storia delle comunicazioni e della navigazione: “Questo luogo può svelare i segreti del mare ma è anche un posto vivo aperto a eventi e manifestazioni” spiega Nicolò Carnimeo presidente dell’associazione Vedetta sul Mediterraneo sabato e domenica alle 10 (ingresso 3 euro) per un numero di persone non superiore a 21.  All’interno del faro si potrà assistere a un video-racconto dei fari e delle torri di Puglia: una sala è dedicata alla storia della radio un locale contiene i reperti storici sui collegamenti radio via etere e una terza è dedicata alla prima trasmissione radio con un focus sulla figura di Guglielmo Marconi Le radio in esposizione provengono dalle collezioni di Alberto Chiantera e dell’Associazione Italiana Radioamatori – sezione di Bari.Livia Montagnoli Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati Δdocument.getElementById( "ak_js_3" ).setAttribute( "value" Δdocument.getElementById( "ak_js_4" ).setAttribute( "value" Il sindaco Leccese: "Per completare questi lavori attendiamo la consegna da parte della marina Militare della ultime aree interessate dal progetto di riqualificazione" Proseguono i lavori di riqualificazione dell'area attorno al faro di San Cataldo accompagnato dall'assessore comunale alla Cura del Territorio nonchè dai tecnici comunali e dell'impresa aggiudicataria dell'accordo quadro per la riqualificazione dell'area L’intervento complessivo si articola in due azioni: piano di riqualificazione del waterfront San Cataldo e realizzazione di spiagge (primo contratto attuativo); riqualificazione del lungomare ovest con pedonalizzazione del lungomare Starita nel tratto prospiciente il faro (secondo contratto attuativo) I lavori in corso sono quelli relativi al primo contratto attuativo finanziati con 4.360.000 euro nell’ambito del Pon Metro Plus 21/27 - Strategie del Mare Nel dettaglio gli interventi riguardano l’impianto di un’ampia dotazione a verde pubblico attrezzato di quartiere la realizzazione di aree per attività sportive e ludico-ricreative di punti di servizio e ristoro nei nuovi spazi pubblici il recupero della permeabilità delle aree da destinare a verde pubblico il superamento delle attuali barriere architettoniche fra aree pubbliche contigue la creazione di una passeggiata a mare panoramica la realizzazione di una nuova “piazza del faro” e teatro all’aperto e la riqualificazione della spiaggia di Provolina Già completati i tracciati principali dell’impianto di depurazione l’impianto di raccolta delle acque meteoriche il campo sportivo polivalente destinato a pallavolo e pallacanestro e quello da calcetto il sistema di illuminazione del parco e dei campi e il primo strato del pavimento drenante in calcestruzzo architettonico dei viali sono state messe a dimora le prime alberature che riguardano la realizzazione delle aree ludiche dell’area di ristoro sul lungomare Starita e del ponte pedonale fronte mare potranno essere eseguiti dopo che la Marina militare autorizzerà la Capitaneria di Porto di Bari a consegnare le aree demaniali marittime prospicienti il faro attualmente nella disponibilità della stessa Marina “Procedono i lavori di questo importantissimo cantiere di riqualificazione di una zona straordinariamente bella della nostra città - ha commentato il sindaco -: una volta ultimato il nuovo waterfront di San Cataldo renderà questo quartiere più accogliente e più attrattivo arricchendolo di nuovi spazi destinati al tempo libero e alla socialità dove i residenti potranno fare sport e portare i più piccoli a divertirsi nell’area giochi in uno spazio all’aperto attrezzato a verde e vista mare Questo è un esempio di ciò che vorremmo realizzare anche in altri tratti della costa cittadina un intervento che va nella direzione di quel recupero virtuoso tra la città e il mare che auspichiamo di poter realizzare perché Bari è una città sul mare ma non ancora una città che vive appieno il rapporto con il suo mare Per completare questo cantiere attendiamo la consegna da parte della marina Militare della ultime aree interessate dal progetto di riqualificazione" Sempre nell’ambito di questo primo contratto attuativo l’avvio dei lavori per la riqualificazione del tratto di costa noto come spiaggia “di Provolina” è prevista la prossima settimana: gli interventi previsti saranno ultimati entro l’inizio dell’estate Le opere previste dal secondo contratto attuativo (riqualificazione del lungomare ovest con pedonalizzazione del lungomare Starita nel tratto prospiciente il faro di San Cataldo) finanziate per circa 4 milioni di euro dal Piano Città riguardano invece la realizzazione di aree pedonali e ciclopedonali pubbliche realizzate prevalentemente con pietra locale: il lungomare Starita nel tratto prospiciente l’area del faro assumerà i connotati di una rambla che costeggia il mare perimetrato dall’esistente muretto in pietra oggetto di interventi puntuali di consolidamento e da una pavimentazione con basole in pietra ambrata Lungo il percorso della rambla e in connessione con l’area del Faro sono previste panche in massello in pietra a forma di barche L’affaccio sul mare sarà connotato dalla sequenza di un sistema di panche in legno e ferro di nuovo disegno e dal sistema dei lampioni pubblici storici con panche di raccordo tra le aiuole L’intervento sul lungomare e la nuova spiaggia attrezzata potrebbero aumentare il caos automobilistico nel quartiere Marconi l’esperto di mobilità sostenibile Lello Sforza: "Mancano piani concreti per gestire gli spostamenti" Il Comune sotto osservazione per il mancato adempimento delle linee guida ministeriali Proseguono i lavori per la cosiddetta “rinascita” di San Cataldo Non solo “riqualificazione” del lungomare con pedonalizzazioni e realizzazione di nuove aree per le attività sportive ma ora anche una nuova spiaggia attrezzata del ristorante “Provolina” Tutti questi interventi aumenteranno il flusso di avventori La cosiddetta riqualificazione non può essere considerata assolutamente, come affermato dal Sindaco Vito Leccese un modello da replicare in altri tratti della costa cittadina Specie se si continuano ad ignorare i problemi di accessibilità del nuovo polo attrattore di traffico che farà scoppiare tutto il quartiere dove insiste anche la Fiera del Levante Il modo in cui l’amministrazione comunale di Bari stia trattando/ignorando il tema mobilità del quartiere Marconi-San Cataldo sia dei residenti che saranno letteralmente imprigionati a casa loro o non potranno più rientrare di sera sia degli avventori che a migliaia saranno attratti fa presagire che quella zona sarà meglio evitarla completamente Peccato che nessuno chieda al sindaco e  all’assessore comunale alla mobilità in che maniera vengano messe in atto le misure previste dal PUMS della Città Metropolitana congestione e incidenti e riconvertire gli spostamenti dall’auto privata alla multimobilità e al riequilibrio modale mediante infrastrutture e servizi: in ossequio al nuovo regolamento UE 2024/1679 sulle reti TEN T gli enti titolari sono obbligati non solo al monitoraggio dei risultati ma anche alla trasmissione dei dati a Bruxelles Quindi che si  sta facendo in concreto E come viene data attuazione alla normativa sul mobility management che prevede la redazione e l’attuazione di piani degli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro Addirittura un decreto sul mobility management del 2000 obbligava anche i poli attrattori temporanei e stagionali che generano grandi flussi di pubblico come Fiere l’obbligo di attuare i piani degli spostamenti La soluzione parcheggi (oltre a nuova viabilità) prevista dal Master Plan della Fiera del Levante di cui alla delibera approvata a fine 2024 va contro gli obiettivi di PUMS e mobility management ed è da bocciare perchè genera nuovo traffico procura consumo di suolo e crea di nuove isole di calore Poicheé quanto non fatto a San Cataldo è un indicatore spia dell’approccio generale cosa è stato scritto nel questionario del MIT indirizzato ai mobility manager di area che anche il Comune di Bari dovrebbe aver restituito compilato entro lunedì 14 aprile per l’inizio solenne della novena di San Cataldo mercoledì 30 aprile si svolgerà a Taranto “Terre Cataldiane Vade Tarentum” evento di fede e devozione che unisce i luoghi legati al santo Voluta dal parroco della Cattedrale monsignor Emanuele Ferro la manifestazione religiosa porterà in città le delegazioni di comunità italiane unite nella devozione del santo patrono Le Terre Cataldiane si incontrano per vivere insieme una celebrazione intensa ed emozionante nel segno della comune venerazione alla quale parteciperà il vescovo irlandese di Waterford e Lismore terra natale di san Cataldo Ricordiamo che nell’ottobre scorso una delegazione tarantina si era recata in visita nella diocesi di Waterford Lismore dove incontrò il vescovo Cullinan proprio per costruire una relazione tra Taranto e i luoghi di provenienza del nostro patrono che nel 2018 si era svolto a Taranto il primo raduno delle Terre Cataldiane In vista della cerimonia del 30 aprile abbiamo rivolto alcune domande ad Aldo Caringella grosso Comune dell’area metropolitana di Bari presidente della Deputazione maggiore di San Cataldo Come nasce la devozione di Corato per san Cataldo la venerazione per san Cataldo è legata al suo miracoloso intervento nell’epidemia di peste che colpì il territorio nel 1483 abbia avuto l’apparizione di un vescovo che impugnava il pastorale Rivolto al contadino gli predisse che la peste sarebbe cessata se si innalzava una chiesa nel punto in cui i buoi i buoi caddero a terra come annunciato e questo segnò l’inizio della fine dell’epidemia che si rivelò essere san Cataldo venerato a Taranto edificarono una chiesa nel punto indicato e a costruire la nuova e più grande chiesa che venne completata nel 1629; Ma le alterne vicende legate alle soppressioni religiose compromisero il suo destino e oggi il complesso ospita il municipio In un certo senso è così: il culto di san Cataldo si trasferì nella Chiesa matrice di santa Maria Maggiore Qui si svolgono ancora oggi le funzioni religiose legate alla devozione del santo Quando hanno luogo i festeggiamenti patronali Sono tre le feste che celebrano San Cataldo: le prime due sono quelle istituzionalmente riconosciute e vengono celebrate più o meno in tutti i paesi in cui si venera il nostro patrono giorno del rinvenimento delle ossa e della conseguente traslazione nella Cattedrale di Taranto ha una dimensione prettamente locale: si svolge nella terza domenica del mese di agosto e si compone delle fondamentali celebrazioni religiose e di eventi culturali festeggiamenti civili Perché sono ben tre le processioni che portano per la città due diversi simulacri seguono questa scansione: il sabato viene portata in processione la statua lignea nella cosiddetta “màchene de San Catàlle” allestita in piazza Pebliscito La domenica viene portato in processione il busto argenteo che in serata viene ricondotto in Chiesa Matrice; lo stesso avviene per la statua lignea il lunedì nei confronti di un santo che può apparire lontano rispetto ai tempi tumultuosi che viviamo Il culto di San Cataldo è ancora oggi molto vivo e sentito: numerose sono le persone che prendono parte ai momenti religiosi a lui dedicati molte sono quelle che vivono con particolare spirito le processioni e ancor di più le persone che si recano per rendere omaggio al Santo e i concittadini emigrati che tornano in città dove ci sono vere e proprie comunità che ne hanno portato il culto La loro partecipazione è favorita dal fatto che i festeggiamenti principali si svolgono in piena estate quando possono approfittare dalle pausa estiva Come lo eravamo stati nel primo incontro delle Terre Cataldiane Un incontro bellissimo che ricordiamo ancora con tanto piacere Ricordiamo che la manifestazione del 30 aprile prevede l’incontro alle ore 16 a piazzale Democrito delle delegazioni che si imbarcheranno sulla motonave Clodia per un giro turistico nel mari di San Cataldo Alle 17 è previsto lo sbarco al Castello aragonese e alle 17,30 l’incontro Alle 19 il corteo dei partecipanti prenderà le mosse dalla cappella di san Leonardo nel Castello per raggiungere la basilica Cattedrale con le reliquie e il simulacro argenteo del santo Alle 19,30 avrà luogo la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Cullinan Assisterà alla celebrazione l’arcivescovo di Taranto A seguire il convivio per tutti i partecipanti nel Centro San Gaetano Appuntamento il 27 aprile alle 10 con la visita guidata a cura di Emilia-Romagna in tour dedicata al Cimitero di San Cataldo di Modena.  Il Cimitero di San Cataldo è costituito da ben tre cimiteri: la parte più antica realizzata da Cesare Costa; il cimitero ebraico testimonianza dell’importante comunità ebraica modenese; il cimitero di Aldo Rossi metafisica "città dei morti” che richiama i quadri di De Chirico Viaggio affascinante attraverso i secoli alla scoperta delle celebrazioni in onore del patrono di Taranto San Cataldo: dal 2 (vernissage ore  11,00) al 18 maggio il Museo Diocesano MuDi (in Città Vecchia) ospiterà la mostra “Sollemnitas - Testimonianze documentarie dal XV al XX secolo per la festa di San Cataldo” frutto di un meticoloso progetto scientifico curato da don Francesco Simone e allestita con cura dalla Soc offrirà ai visitatori l’opportunità unica di esplorare documenti storici che testimoniano l’evoluzione e la profonda devozione popolare legata alla figura del santo irlandese promossa dall’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici in collaborazione con l’Archivio di Stato di Taranto l’Archivio Storico Diocesano e la Biblioteca Arcivescovile “Giuseppe Capecelatro” attraverso l’esposizione di antichi documenti si propone di raccontare alcune preziose testimonianze della devozione e della solennità con cui lungo i secoli si è celebrata la festa di San Cataldo Il fulcro della rassegna è costituito da un disegno del 1779 conservato presso l’Archivio di Stato di Taranto Il disegno è allegato ad un atto del notaio Giuseppe Maria Valentini nel cui testo sono esplicitate le modalità con cui la macchina doveva essere realizzata il posizionamento della stessa presso la “piazza maggiore della città” (l’attuale Piazza Fontana) il Prosindaco e Procuratore Generale di Taranto Giuseppe Domenico Greco ed il nome del “mastro focaiolo” Secondo l’opinione del celebre storico dell’arte il disegno costituisce una rilevante testimonianza nell’ambito della Storia delle arti della festa che si sviluppa nel Settecento Dello stesso architetto si conservano disegni nel Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma L’esposizione del disegno è corredata da un video (realizzato dalla Museion) che propone una ricostruzione digitale della macchina barocca con il relativo spettacolo pirotecnico La mostra documentaria è arricchita da una collezione di documenti pergamenacei e cartacei dell’Archivio Storico Diocesano che testimoniano l’attenzione rivolta alla festa di San Cataldo da parte delle istituzioni ecclesiastiche tarantine e della Santa Sede Di considerevole importanza sono le pergamene contenenti la concessione di indulgenze che alcuni Papi hanno concesso ai fedeli della Diocesi in occasione della festa Si segnala in particolare l’esposizione di una pergamena del 1401 nella quale è menzionata l’indulgenza concessa da Bonifacio IX ai fedeli di Taranto per tutta l’ottava della festa patronale Un’altra importante serie di documenti in esposizione è costituita da alcuni testi liturgici promulgati da vari Arcivescovi di Taranto in occasione della festa di San Cataldo provenienti del fondo antico della Biblioteca Arcivescovile ma sono anche il frutto della storia agiografica su San Cataldo tramandata fin dall’XI secolo La mostra resterà aperta fino al 18 maggio promosse dall’Ufficio Nazionale della CEI per i beni e culturali e l’edilizia di culto previste dall’11 al 18 maggio Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 15:00; sabato dalle ore 9:00 alle ore 13:00; domenica 4 maggio dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00; domenica 18 maggio dalle ore 09:00 alle ore 13:00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura) Pubblicato il 28 dicembre 2023 • Comunicati la mostra conta anche sull'apporto della consigliera Antonella Insinga e dall'associazione culturale Bagnera diretta da Angelo Restivo. Oltre 30 fotografi per altrettante opere fotografiche esporranno a villa San Cataldo. Le "Visioni fotografiche" potranno essere visitata dal 5 al 25 gennaio nei giorni dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle 17:00.All'inaugurazione il 5 gennaio,  prenderanno parte il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli la consigliera comunale Antonella Insinga i curatori della mostra Mariella Li Fonti e Tommaso Provenzano e tutti gli altri fotografi coinvolti nella mostra.  Direzioni - Servizi - Uffici Numeri telefonici frequenti Copyright © 2022 • Città di Bagheria • Powered by Municipium • Accesso redazione "Portale finanziato dall'UNIONE EUROPEA - FONDI STRUTTURALI D'INVESTIMENTO EUROPEI - Programma Operativo FESR Sicilia 2014 - 2020 Agenda Urbana ITI "Palermo - Bagheria"  coordinata dal Consorzio dell’USR per la Sicilia presso il “Collège Sainte Anne – Lycée La Providence” di Valence Un entusiasmante scambio culturale tra studenti francesi e studenti siciliani I nostri ragazzi hanno portato con sé la speciale ricchezza dell’Isola hanno offerto un ricco “album delle meraviglie” della nostra Isola coinvolgendo gli ospiti francesi in un interessante viaggio culturale ma anche musica e danza hanno animato l’esperienza La mobilità Erasmus ha coinvolto due docenti dell’Istituto “Carducci” – la referente accompagnatrice prof.ssa Monica Dellutri e la prof.ssa Loredana Raimondi – e tre studenti – Matteo Asaro della classe 3D Marta Cannarozzo e Nikole Vizzini della classe 3F Le alunne e gli alunni dell’Istituto sancataldese insieme ad altri sei alunni e alunne di Istituti scolastici di Enna e Catania hanno eseguito bellissime performances come una coinvolgente body percussion ispirata alla tarantella indossando abiti tipici della tradizione siciliana sono stati condivisi dolci e altri prodotti della Sicilia sono state impegnate anche in attività di jobshadowing e teaching che hanno consentito loro di conoscere altre esperienze in ordine all’organizzazione del sistema scolastico francese ma anche relativamente agli ambienti e alle attività didattiche si è rivelato una straordinaria opportunità di crescita umana e professionale I docenti e gli studenti delle tre Scuole siciliane hanno vissuto l’esperienza in un clima accogliente grazie alla calorosa ospitalità delle famiglie e dell’Istituto francese Vivere in famiglia ha permesso loro di immergersi nella cultura locale migliorare le lingue francese e inglese e comprendere meglio usi e costumi differenti sono state realizzate visite guidate a Marsiglia – una delle più belle città del Mediterraneo – nei principali centri della Valle del Rodano – tra cui Lione e Avignone – e a Grenoble – la capitale delle Alpi ha affermato che «l’Erasmus rappresenta una straordinaria opportunità educativa all’insegna dello scambio interculturale e dell’amicizia una cultura europea rappresenta una grande opportunità futura per quei giovani che vorranno concretizzare progetti di vita nel mondo come nel proprio territorio mentre oggi costituisce un prezioso arricchimento umano e culturale che contribuisce a qualificare ulteriormente docenti e studenti del nostro Istituto» Dal 1° al 9 maggio le novene di preghiera Sono il Palermo e il Gloria Città di San Cataldo ad accedere alla fase interregionale del campionato di calcio femminile il Palermo under 17 si è imposto per 4-1 sullo Junior Sport Lab Alla finale erano presenti Natale Ferrante (Responsabile Calcio Femminile CR Sicilia) Giorgio Vitale (delegato provinciale Delegazione di Caltanissetta) Giuseppe Scialabba (Assessore allo Sport Comune di Pollina) Erika Cinquemani (Assessore all'ecologia Comune di Pollina) Nell’altra finale (under 15) giocata al Comunale di Rocca di Caprileone a trionfare e’ stato il Gloria Città di San Cataldo vittorioso per 3-1 al termine dei tempi supplementari sul Palermo A consegnare la coppa il Presidente della Lnd Sicilia Sandro Morgana Presente anche il delegato distrettuale Giuseppe Molino oltre a Natale Ferrante Il paradigma delle due finali è stato sicuramente il fair play “Sono molto contento - ha detto il presidente della Lnd Sicilia Sandro Morgana – perché al di là di chi ha vinto come sempre ho visto grande sportività in campo Un plauso va certamente alle società e alle protagoniste in campo Il calcio femminile cresce sempre più e possiamo dire con orgoglio che il nostro Comitato è in prima linea per promuovere e supportare il movimento” Sarà la Basilica Cattedrale "San Cataldo" in piazza Duomo alla presentazione del saggio di Lucio Pierri "San Cataldo tra storia e leggenda" (Scorpione Editrice) Parroco della Basilica Cattedrale "San Cataldo" Un velo di mistero avvolge le origini di San Cataldo il venerato patrono della città bimare e della sua diocesi Una figura centrale nella fede popolare tarantina la cui vicenda umana e storica continua ad appassionare studiosi e fedeli A far luce su questo complesso intreccio di devozione e ricerca storica Lucio Pierri che da anni si dedica all'analisi delle tradizioni agiografiche e storiche che riguardano il Santo Vescovo come spesso accade per le figure sante vissute in epoche remote dove il confine tra realtà storica e narrazione leggendaria si fa labile complice la scarsità di documenti coevi esaustivi Il lavoro di Pierri si propone distinguere tra storia e leggenda e di esplorare come diverse tradizioni narrative si siano sviluppate nel tempo con particolare attenzione al rapporto tra la tradizione liturgica ufficiale e una narrazione più antica che colloca la sepoltura del Santo al di fuori delle mura cittadine nonostante esista un punto di convergenza fondamentale tra le diverse fonti: il luogo di sepoltura del Santo è unanimemente indicato nel soccorpo della Cattedrale di Taranto Italia – febbraio 2025 – Un ricco programma di festeggiamenti in onore di Don Bosco è stato vissuto a San Cataldo in occasione dell’anno del centenario di presenza salesiana nella cittadina A impreziosire le celebrazioni è stata la presenza dell’insigne reliquia della lingua e della laringe di Don Bosco per la prima volta esposte – come affermato da don Pierluigi Cameroni Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana – alla venerazione dei fedeli ha rafforzato il legame della città con la comunità salesiana e con la figura di Don Bosco Il 30 gennaio la Famiglia Salesiana si è riunita per la Veglia di Don Bosco organizzata dai giovani dei Gruppi Formativi a cui ha fatto seguito la fiaccolata per le vie del Quartiere “Don Bosco” Il 1° febbraio la Comunità ha accolto don Pierluigi Cameroni Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana che in serata ha offerto una riflessione sul tema “Santi Salesiani: pellegrini di speranza” don Cameroni ha presieduto l’Eucaristia nella Chiesa Madre della città i fuochi d’artificio e l’esibizione della banda musicale che hanno riaccompagnato la statua di Don Bosco in oratorio per tre sere è andato in scena lo spettacolo “C’è da non crederci” il musical sulla vita di Don Bosco opera dei giovani del “Lab’Oratorio CGS Don Bosco” di San Cataldo ANS - “Agência iNfo Salesiana” - é um periódico plurissemanal telemático órgão de comunicação da Congregação Salesiana inscrito no Registro da Imprensa do Tribunal de Roma Este sítio utiliza ‘cookies’ também de terceiros para melhorar a experiência do usuário e para fins estatísticos Escorrendo esta página ou clicando em qualquer de seus elementos clique na tecla "Mais informações" Tre fari e tre torri costiere recuperati e messi in rete in chiave culturale nell’ambito dell’Interreg Co.He.N Interreg Grecia-Italia 2014-2020) promosso e finanziato dalla Regione Puglia.  Si tratta del faro torre San Giovanni a Ugento e la torre San Felice a Vieste la torre Calderina a Molfetta e il faro di Punta Palascia a Otranto; infine il faro San Cataldo a Bari col suo Museo del faro e della radio che sarà aperto alle visite domani sabato  1 marzo Il museo sarà aperto al pubblico le mattine del venerdì, sabato e domenica (visite alle 10) e sarà possibile prenotare la propria visita inviando una mail a associazionemardilevante@gmail.com (gruppi non superiori a 21 persone ingresso 3 euro; aperture specifiche da concordare per scuole e associazioni) interverranno il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano l’assessora comunale alle Culture Paola Romano il direttore del Dipartimento regionale Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio Aldo Patruno il comandante di vascello Marina Sud Cosimo Viscardi la Comandante di Fregata MariFari Miriam Fucci e l’ammiraglio Vincenzo Leone Direttore marittimo (Comandante regionale Guardia Costiera) Puglia e Basilicata; per l’Agenzia del Demanio Domenico Giordano; per la Fondazione Museo Pascali - che curerà cicli di opere d’arte contemporanee a tema - il direttore Giuseppe Teofilo Tutto pronto per l'inaugurazione dell'isola dello sport all'interno della Villa Comunale di San Cataldo una palestra a cielo aperto parte del progetto "Sport nei Parchi" comprenderà un circuito a corpo libero con otto attrezzi per allenamenti isotonici e cardio Segui Sport e Salute sugli account social ufficiali per tutti gli aggiornamenti: Il tuo punto di vista è importante! Scrivici un’email per feedback e suggerimenti T. +39 0636851 F. +39 0632723792 | +39 0632723793 C. info@sportesalute.eu Il museo sarà aperto al pubblico le mattine del venerdì Il sindaco Leccese: "Spazio di grande suggestione - restituito alla fruizione pubblica grazie a un progetto di recupero" Il faro San Cataldo a Bari col suo Museo del faro e della radio sarà aperto alle visite da sabato 1 marzo con una presentazione che avverrà alle ore 12 il faro di San Cataldo è stato fondamentale per l’apertura degli scambi con l’Oriente e teatro del primo esperimento di trasmissione radio di Guglielmo Marconi fra Bari e la costa del Montenegro (3 agosto 1904) Di qui la scelta di allestire un’esposizione contestualizzata nel sito: il visitatore è accolto da un video-racconto dei fari e delle torri di Puglia; una sala è dedicata alla storia della radio un locale contiene reperti storici sui collegamenti radio via etere e un altro è dedicato alla prima trasmissione radio Le radio in esposizione provengono dalle collezioni di Alberto Chiantera e dell’Associazione Italiana Radioamatori - sezione di Bari Il Museo del faro e della radio è gestito dall’associazione Vedetta sul Mediterraneo docente dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e scrittore in collaborazione con l’associazione Mar di Levante e l’Associazione Radioamatori Italiani - ARI sezione di Bari; direttrice onoraria la giornalista e scrittrice Enrica Simonetti Il museo sarà aperto al pubblico le mattine del venerdì sabato e domenica (visite alle 10) e sarà possibile prenotare la propria visita inviando una mail a associazionemardilevante@gmail.com (gruppi non superiori a 21 persone Nel corso dell’evento verranno connesse via radio altre stazioni di fari e torri costiere pugliesi Taranto e Lecce e il faro borbonico nel porto di Bari Sempre a cura dell’Associazione Radioamatori Italiani sezione di Bari ci si connetterà con la stazione marconiana della Fondazione Marconi “I fari - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - sono edifici emblematici della storia e della cultura delle comunità costiere ma sono anche architetture altruistiche perché pensate per guidare chi naviga verso le sicurezze della terra Nell’ambito del progetto Interreg Co.He.N. la Regione Puglia ha coordinato un’operazione di recupero e riallestimento di queste strutture trasformandole in luoghi vivi e di cultura che custodiscono l’identità dei nostri paesaggi e la memoria della nostra storia celebra infatti il legame tra Bari e Guglielmo Marconi È qui che Marconi realizzò i primi esperimenti di collegamento radio con i Balcani Dare a questo luogo la possibilità di rivivere nel solco di questa storia è un segnale di grande suggestione ma è anche un’ulteriore testimonianza dell’impegno della Regione Puglia nella valorizzazione del proprio patrimonio culturale e nel rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea e del dialogo con le regioni adriatiche transfrontaliere” “Il faro San Cataldo è uno spazio di grande suggestione - commenta il sindaco Vito Leccese - che viene restituito alla fruizione pubblica grazie a un progetto di recupero e allestimento realizzato in sinergia con diversi attori istituzionali che desidero ringraziare per aver condiviso con l’amministrazione comunale un percorso importante per la valorizzazione di un bene storico identitario della nostra città Gli spazi espositivi offriranno ai visitatori l’opportunità di conoscere la storia dei fari e delle torri costiere di Puglia dall’altro di approfondire la conoscenza del mondo della radio e di Guglielmo Marconi che ha contribuito a cambiare per sempre la storia delle comunicazioni Il mio auspicio è che questo nuovo spazio espositivo nel quale si terranno visite guidate ed eventi culturali possa essere conosciuto e apprezzato contribuendo a rilanciare l’attrattività di un quartiere della città attualmente al centro di un ampio intervento di rigenerazione urbana e sociale” “Da sabato prendono finalmente il via le attività del Museo del faro e della radio che accoglierà i visitatori in un bellissimo percorso di rielaborazione del passato e di creazione di nuovi significati intorno al tema dei fari e delle radio - spiega l’assessora comunale alle Culture Paola Romano - I fari con la loro luce mandano messaggi in un linguaggio universale che da oltre 150 anni illumina con i suoi lampi anche la città di Bari è punto di riferimento per l’Adriatico Qui si sono susseguite tante storie e tante innovazioni e Guglielmo Marconi ha effettuato il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro presidente dell’associazione Vedetta sul Mediterraneo impegnata per la valorizzazione dei fari e selezionata per il partenariato pubblico-privato e le realtà del terzo settore che hanno preso a cuore questa iniziativa per la sinergia messa in campo per il progetto con il dipartimento Cultura e l’Asset Ringrazio anche Alberto Chiantera per il comodato d’uso delle opere di grande valore che verranno custodite nel museo Da qui parte un percorso di conoscenza del quartiere della città e della rete di luoghi diffusi in Puglia che potrebbero sembrare una storia minore delle nostre città ma che invece rappresentano un nodo importantissimo e l’occasione di osservare le città da un diverso punto di vista” Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia - non stiamo semplicemente restituendo alla fruizione pubblica il faro San Cataldo dopo interventi di valorizzazione e restauro infrastrutturale e funzionale ma lo stiamo consegnando nelle mani premurose e competenti di operatori privati esperti nel management culturale e di strutture specialissime quali sono i fari e le torri costiere Che ne faranno un museo interattivo della radio recuperando una storia che lega le vicende del faro di Bari al mito di Guglielmo Marconi Il tutto attraverso uno straordinario lavoro di squadra tra istituzioni locali - Regione e Comune - e istituzioni statali - Ministeri della Difesa e della Cultura Condizione fondamentale per favorire il ricorso a forme trascurato il principio guida del “network” che ha caratterizzato tutto il progetto Interreg Grecia-Italia 2014-2020 “Co.He.N - Coastal Heritage Network”: il faro di San Cataldo è assolutamente baricentrico rispetto ad un sistema costruito in rete che va dal Gargano fino al Salento e che potrà e dovrà arricchirsi di ulteriori fari e torri che adornano come perle preziose i 900 km di costa pugliese” “Riconnettendo i sei monumenti in un progetto unitario Asset - sottolinea il suo direttore Elio Sannicandro - ha disegnato un itinerario turistico-culturale omogeneo un modello per un percorso museale diffuso riconoscibile e identificabile anche attraverso l’uso coerente di elementi grafici e di allestimento degli spazi espositivi Ciò sempre legandosi fortemente alle specificità di ciascun luogo inteso come punto di partenza per la scoperta del territorio Il tutto con un duplice obiettivo: creare un’identità regionale distintiva valorizzando il patrimonio architettonico e culturale e generare attrattività per i contenuti informativi declinati secondo modalità comunicative moderne ed efficaci per raggiungere il più ampio pubblico” “Il museo del faro e della radio di San Cataldo - afferma il presidente dell’associazione Vedetta sul Mediterraneo Nicolò Carnimeo - vuole essere una istituzione marittima per la promozione della cultura del mare sempre vivo grazie all’organizzazione di eventi un esempio di sinergia tra pubblico e privato” “Un piccolo museo per tutti sotto la lanterna - è la suggestione della direttrice onoraria del Museo del Faro Enrica Simonetti - che tanta storia barese ha segnato e un grande inizio e un sogno che si avvera”