Ad affiancare Masciulli sul palco, il candidato consigliere Nicola Pistillo, la consigliera regionale Tonia Spina e l’europarlamentare Francesco Ventola
che ha messo in evidenza criticità e potenzialità di un comparto che rappresenta circa il 70% dell’economia cittadina
«Occorre restituire dignità a un settore che ha fatto la storia di questa comunità»
«Le priorità sono chiare: investimenti in infrastrutture rurali
Il nostro impegno è costruire una macchina amministrativa capace di ascoltare
Un richiamo alla concretezza è arrivato anche da Nicola Pistillo
che ha portato la propria testimonianza diretta di agricoltore
«Chi lavora la terra oggi si confronta con problemi quotidiani spesso ignorati: strade impraticabili
Solo un’amministrazione radicata nel territorio può offrire soluzioni reali»
La consigliera regionale Tonia Spina ha sottolineato la necessità di un approccio istituzionale più presente e operativo: «Le politiche regionali devono affiancare le imprese agricole nella gestione delle emergenze
favorendo l’accesso al credito e il reperimento della manodopera
Serve una strategia che parta dai bisogni reali delle comunità locali»
Deciso l’intervento dell’europarlamentare Francesco Ventola
che ha denunciato i ritardi accumulati a livello regionale su interventi essenziali
«Il problema dell’irrigazione non può più essere affrontato come una contingenza: è diventato un’emergenza cronica
Ventola ha elogiato l’accordo di coesione promosso dal Governo Meloni
evidenziando le risorse disponibili per il Sud
«Ora spetta agli enti locali dimostrare capacità di progettazione e visione
non a chi si limita all’ordinaria amministrazione»
Dal confronto è emersa una visione chiara e condivisa: il rilancio dell’agricoltura non è soltanto una priorità economica, ma una leva strategica per la crescita complessiva del territorio. La lista civica “Insieme possiamo” si propone di avviare una nuova stagione amministrativa
competenza e dialogo costante con le realtà produttive
per costruire insieme un modello di sviluppo solido
BENEDETTO CASILLO è protagonista dello spettacolo
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA / FIORI DI PALCO
su ideazione e adattamento dello stesso Casillo
in prima nazionale al Teatro San Ferdinando
Tradizione e turismo – Centro di Produzione Teatro Sannazaro
E’ da molti decenni – per l’esattezza dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso come cabarettista del duo i Sadici piangenti in coppia con Renato Rutigliano
poi da attore di tanto teatro e cinema made in Napoli e non solo a partire dai primi anni ’80 – uno dei volti più popolari
riconosciuti e riconoscibili della scena partenopea
che vanta interpretazioni di testi di Petito
da Luciano De Crescenzo a Alessandro Siani a Ciro Ippolito a Carlo Vanzina a Mario Martone
dei quali più della metà passati a calpestare palcoscenici e set cinematografici
che è l’ideatore e il protagonista dello spettacolo L’uomo dal fiore in bocca / Fiori di palco: Luigi Pirandello
prodotto da Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Tradizione e turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro
debutterà in prima nazionale giovedì 8 maggio alle 21.00 al Teatro San Ferdinando
nell’ambito della Stagione del Teatro Nazionale
dove replicherà fino a domenica 18 maggio
In scena con Benedetto Casillo gli attori Sara Lupoli e Vincenzo Castellone
«Quando – scrive nelle note il regista Pierpaolo Sepe - rampollò nella mente di Benedetto la possibilità di questo spettacolo
non ero convinto si potesse costruire una sequenza capace di raggiungere il mio cuore
E aggiunge: «Lavorare con Benedetto Casillo è una gioia
Bisogna lasciarlo libero di raccontare il suo modo di guardare la vita
Bisogna arrendersi alla sua forza trascinante
al valore che attribuisce alle cose»
Un premio Nobel e tre mostri sacri della scena teatrale
Cesellatori ineguagliabili dei rispettivi dialetti
lingua per eccellenza dell’espressione dell’anima popolare
attore dalla lunga e intensa carriera (da Petito a Scarpetta e poi a Beckett
Ruccello e Moscato) si avvicina a questi straordinari autori con umiltà e rispetto
per assimilarne la linfa e restituirla poi in scena con la sua cifra di interprete
fatta di sobrietà e misura. Un leggero alito napoletano lambisce il notturno paesaggio dall’Uomo dal fiore in bocca: l’accento del protagonista
qualche antico vocabolo viene proposto con affettuosa devozione per il dialetto
La scena rappresenta l’esterno di un caffè di una stazione ferroviaria
un binario l’attraversa in primo piano
dissertano di vita e di morte i due protagonisti dell’atto pirandelliano
Lo stesso binario indirizza le rappresentazioni degli altri autori
«L’unica certezza certa della vita è la morte; eppure
per l’uomo di oggi questo è l’ultimo dei pensieri
In questo mondo che freneticamente rimbalza da un’illusoria soddisfazione materiale all’altra la morte è un fastidioso inconveniente
La morte ha perso la sua sacralità…che poi è la stessa sacralità della vita
La vita scorre da sempre all’ombra della morte
E ciò non è affatto una considerazione negativa
Tutto sta nel decidere come scegliere di vivere il tempo che ci è stato assegnato
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
durata: 1h e 15’ (escluso intervallo)
Registrato al Tribunale di Napoli il 27/11/2003 (Reg
Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362.
Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362
Le foto e gli articoli presenti su "Napoli Magazine" sono stati in parte presi da internet
È quanto comunica il Comune: "La Sorical ha preso in carico le esigenze della comunità locale accogliendo le richieste dell'Ente per porre fine alle ormai annose criticità"
Il Comune di San Ferdinando comunica che finalmente hanno preso avvio i lavori per la sostituzione del tratto di condotta idrica tra il serbatoio Petrace 2° e il serbatoio Laghi di Rosarno grazie all'intervento di Sorical che ha preso in carico le esigenze della comunità locale accogliendo le richieste dell'Ente per porre fine alle ormai annose criticità
Sono già iniziate le attività propedeutiche e nella giornata di martedì 29 aprile 2025
a partire dalle ore 7:30 verrà sostituito il primo tratto di tubo obsoleto e per questo motivo sarà necessaria la sospensione dell'erogazione idrica sul territorio comunale dalle ore 7:30 e fino al termine dei lavori
sarà effettuata la sostituzione definitiva di un tratto di condotta adduttrice che è stato oggetto di numerosi guasti e riparazioni nel tempo
causando frequenti disagi nella continuità del servizio idrico
A questo iniziale intervento seguiranno progressivamente le sostituzioni di tutta la tratta verso San Ferdinando, rimediando a una criticità storica
migliorando la sicurezza e l'efficienza dell'approvvigionamento di acqua corrente a beneficio dell'intera comunità e della qualità di vita per residenti e visitatori
Il 30 aprile era la data ultima per presentare il rendiconto della gestione dell’esercizio 2024
ma lo stesso non è stato nemmeno portato in Consiglio Comunale.
appunto, il rendiconto della gestione degli enti locali
documento contabile che illustra i risultati dell’attività dell’ente
al comma 2 specifica che la proposta di rendiconto deve essere resa disponibile ai consiglieri prima della riunione in cui verrà deliberato
con un termine non inferiore a venti giorni
noi consiglieri abbiamo ricevuto la lettera d’invito a prenderne visione per esaminare adeguatamente il rendiconto prima di votarlo
E se Il termine di 20 giorni è considerato un requisito essenziale per il buon funzionamento della procedura di approvazione del rendiconto
garantendo che i consiglieri abbiano tempo sufficiente per analizzare la documentazione e prepararsi alla discussione in Consiglio
la proposta doveva essere resa disponibile agli inizi del mese per essere pronti a votare il rendiconto rispettando la scadenza legale
del decreto legislativo 267/2000 (Testo Unico Enti Locali
TUEL) stabilisce che il rendiconto della gestione
deve essere deliberato dall’organo consiliare entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento
in caso di mancata approvazione entro tale termine
si applica la procedura prevista dal comma 2 dell’articolo 141 del TUEL
che può comportare lo scioglimento del Consiglio
una diffida da parte del Prefetto a presentare il rendiconto in un determinato arco temporale e
la cosa non venga sottaciuta ai consiglieri che
hanno tutto il diritto di venirne a conoscenza.
Ritengo che la mancata presentazione del documento in questione
proprio per la sua fondamentale importanza in quanto rappresenta la vita economica dell’Ente
sia un grave atto di irresponsabilità amministrativa che non solo mette lo stesso nelle condizioni di essere mal giudicato ma che espone immeritatamente il Consiglio alla conseguente possibilità di scioglimento per inadempienza.
In qualità di Capogruppo di Fratelli d’Italia del Comune di San Ferdinando
richiedo l’immediata convocazione del Consiglio comunale nei termini previsti per legge
saro’ costretta a chiedere al Prefetto lo scioglimento per la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2024
per fortuna senza grave conseguenze per il conducente
L’incidente avvenuto al trodio di Palmi all’ingresso della città
L’industria delle scommesse online sta vivendo un momento di crescita esponenziale
e piattaforme come Rabona Scommesse stanno ridefinendo il modo in cui i giocatori vivono l’azzardo digitale
il mercato globale delle scommesse online ha registrato oltre 70 milioni di utenti attivi in Europa
secondo un rapporto dell’Italian Online Betting Observatory
Stagione 2024-2025
Teatro San Ferdinando
in prima nazionale dal 3 al 13 aprile 2025
LE ANIME MORTEovveroLE (DIS)AVVENTURE DI UN ONESTO TRUFFATOREPeppino Mazzotta
riscrive e porta in scena una delle opere più note di Gogol’
Anime morte: un affresco grandioso e sconvolgente della Russia di metà Ottocento
sfiora gli orrori nascosti nel profondo di tutti no
LE ANIME MORTE ovvero LE (DIS)AVVENTURE DI UN ONESTO TRUFFATORE
collaborazione alla drammaturgia Igor Espositolibero adattamento da Anime morte di Nikolaj Vasil’evič Gogol’
Gennaro Apicella Direttore delle Poste
scene Fabrizio Comparonecostumi Eleonora Rossidisegno luci Cesare Accettacontributi digitali Antonio Farina
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
la prima edizione delle sue “Anime morte” è datata 1842
ma l’opera sembra adattarsi perfettamente al nostro presente
Trattasi di classico della letteratura e perciò non ci dobbiamo stupire se
non finisce mai di dire quello che ha da dire
Bisogna però ammettere che continua a parlarci anche perché
L’eroe del romanzo Gogoliano è un certo Pavel Ivànovic Cicikov
Gogol ci tiene a farci sapere che non è un uomo virtuoso
Perché è giunta l’ora di lasciar finalmente riposare il povero uomo virtuoso
Considerato che l’espressione “uomo virtuoso” gira ormai invano sulla bocca di tutti
lo si evoca ipocritamente e nessuno lo rispetta
L’uomo virtuoso è stato trasformato in un cavallo e cavalcato senza ritegno
tanto da sfiancarlo e ridurlo pelle e ossa
Perciò Gogol decide che è arrivato il momento di attaccare al carro anche il mascalzone
Pavel Ivànovic Cicikov è quindi un mascalzone
Un prototipo umano che si rigenera continuamente
il cui stato di servizio sembra tratto dalla peggiore cronaca politica e giudiziaria della nostra attualità
animato da una forza centrifuga che lo spinge verso la scalata sociale e lo obbliga a un pellegrinaggio infinito
Un uomo che non ha priorità spirituali e non è ostacolato o appesantito da alcuno scrupolo o modello etico di riferimento
Questa simpatica canaglia è il bisturi con cui Gogol’ fa l’autopsia all’umanità
in una prospettiva di redenzione progressiva che resterà
Delle tre parti di cui doveva comporsi il suo poema
nella quale viene descritta la dimensione morale più bassa
Mentre la seconda è composta da alcuni ampi frammenti scampati alle fiamme a cui lo stesso autore l’aveva condannata e la terza non fu mai scritta
erano in realtà i servi della gleba deceduti tra un censimento e l’altro
per i quali i proprietari continuavano a pagare la tassa governativa
nell’attesa del conteggio successivo che ne avrebbe ratificato l’effettiva dipartita»
«Il furbo Cicikov escogita un piano per ricavare un suo personale profitto da questa faglia nel sistema
Alleggerendo magnanimamente dell’inutile e gravosa tassa alcuni stolidi e avidi proprietari
entra in possesso di un cospicuo numero di morti
con l’intento di ipotecarli presso l’Ufficio di Tutela ed estorcere
di vendita e di trasferimento regolarmente registrati
l’eroe gogoliano compie un viaggio picaresco nei gironi di un inferno fatto di debilitante quotidianità
popolata da morti-viventi attaccati alla roba più che alla vita
una tragicomica e grottesca galleria di personaggi straordinari con un’intera tavolozza di vizi e meschinità che sono manna per la scena
che in Russia il romanzo Anime morte sia stato e continui ad essere oggetto di numerosi allestimenti teatrali più o meno grandiosi e trasposizioni cinematografiche e televisive»
04/04 ore 21:00 | 05/04 ore 19:00 | 06/04 ore 18:00
08/04 ore 21:00 | 09/04 ore 17:00 | 10/04 ore 19:00
11/04 ore 21:00 | 12/04 ore 19:00 | 13/04 ore 18:00
Info www.teatrodinapoli.it
Biglietteria: tel. 081.5513396 | e.mail: biglietteria@teatrodinapoli.it
Ufficio Stampa Teatro di Napoli-Teatro Nazionale
s.marra@teatrodinapoli.it | 081.5524214 int
v.prestisimone@teatrodinapoli.it | 081.5524214 int
Questa notizia è stata pubblicata lunedì 31 Marzo 2025 (14:16)
Sergio Marraresponsabile ufficio stampas.marra@teatrodinapoli.it
Valeria Prestisimoneufficio stampav.prestisimone@teatrodinapoli.it
Resta aggiornato sulle novità del Teatro di Napoli
Teatro Stabile della Città di Napoli 2025
questo spettacolo è dedicato alla memoria della Dott.ssa Annamaria Ciarallo
Dopo aver debuttato nell’ambito della settima edizione di Pompeii Theatrum Mundi
arriva al San Ferdinando De rerum natura [There is no planet B]
composto da Fabio Pisano e portato in scena da Davide Iodice
racconta il rapporto tra uomo e natura nel nostro tempo
«Non volete ascoltare quello che chiede la natura e con il suo grido imperioso?»De rerum natura – traduzione Milo De Angelis
Quello del De rerum è un tema coltivato già dai tempi dell’Accademia
tra i materiali che il mio maestro Andrea Camilleri mi suggeriva ad ispirazione
E in effetti prima che il teatro decidesse al posto mio
una fuga dalla mia realtà di marginalità periferica
in qualche landa estrema.Ritorna ora come oggettivazione di un sentimento del presente che si è caricato in questi anni pandemici di un terrore di vuoto
di un senso di apocalisse e di rivincita di quella Natura a cui ormai non apparteniamo più e che ci rigetta per mezzo di un pipistrello o (anche mentre scrivo) di fiumi di fango.I temi del De rerum precipitano fragorosamente in questo tempo e la voce di Lucrezio mi pare sovrapporsi ora a quella di una ragazzina svedese
e inverarsi nella sua sensibilità dolorosa
non poteva non intersecare la mia storia personale e la mia progettualità pedagogica che da anni privilegia la disabilità intellettiva indagandone le possibilità
L’immagine portante consegnata a Fabio Pisano per il suo ordito di parole è stata dunque quella del celebre discorso pronunciato all’Onu da Greta Thunberg sull’emergenza climatica
A Greta hanno fatto seguito altre figure nelle cui vicende ho sentito riverberare i temi e le invettive del poeta latino: la giovane attivista italiana che con la sua sincera naïvté e il suo sincero terrore del futuro manda in lacrime i discorsi di un ministro dello Stato; Julia “butterfly” Hill e la sua resistenza anticapitalistica al cinismo distruttivo delle majors
sospesa tra i rami di una sequoia; le anziane e accudenti donne dell’isola di Lesbo e la loro pietas per dei figli di altre madri
di altri paesi; i minatori d’oro africani e i braccianti delle nostre terre infette che “sudano sangue” sfruttati dagli speculatori e muoiono insieme a quelle terre
Sin da subito in questo materiale così eterogeneo
il correlativo simbolico di questo sentimento di perdita
uno di quegli orsi polari che alla fine di questo secolo secondo le stime non esisteranno più.Questo lavoro è dedicato alla memoria di una studiosa
che mi ha insegnato ad amare e per cui ho immaginato sin da subito il progetto.Ma anche
alle ragazze e ai ragazzi che animano i tanti movimenti di impegno ecologico
nei territori più diversi.Al loro grido appassionato e “imperioso”
non poco vacillante in questi tempi di guerra
che «I movimenti della distruzione non possono prevalere per sempre
De rerum natura – There is no planet B è un testo che racconta in sei episodi il rapporto tra uomo e natura nel nostro contemporaneo; il titolo è ispirato all’opera didascalica in versi del poeta latino Lucrezio; opera che ha rappresentato il punto di partenza intorno cui sviluppare la drammaturgia; sei “libri”
attraverso la forza rivelatrice del dialogo che ho provato a restituire il Teatro in tutta la sua potenza
in tutta la sua affascinante capacità di turbamento.A raccordare tra loro gli episodi
mediante l’uso dei versi originali dell’opera di Lucrezio
si rivela quale forza primordiale e motrice di tutte le cose
La drammaturgia è stata poi adattata dal regista
che ha composto una partitura per la messa in scena
rielaborando alcune parti del testo e eliminandone altre
Presentazione Libri
SAN FERDINANDO DI PUGLIA - Nella città ofantina il centrodestra si presenta diviso all’appuntamento con le elezioni amministrative
due percorsi distinti e una frattura sempre più evidente tra componenti che
avevano saputo mantenere coesione e competitività
contendendo il governo cittadino alla sinistra storicamente radicata sul territorio
“Fuori dalla ‘bolla’ dell’adrenalina pre-elettorale
delle legittime ambizioni personali e dei puerili veti contrapposti - scrive Puttilli - dovrebbe
far capolino la ragionevolezza e la lungimiranza di una classe politica che
è stata vincente e competitiva nella contrapposizione allo storico strapotere della sinistra sanferdinandese”
a capo del progetto civico “San Ferdinando di Puglia migliora”
ciascuna con la propria visione e i propri sostenitori
ma che nella forma appaiono come l’esito di un mancato confronto unitario
più che come la sintesi di scelte programmatiche realmente inconciliabili
Entrambi i candidati affermano di voler rilanciare la città
ma partendo da impostazioni e sensibilità diverse
È proprio su questo punto che si concentra la riflessione di Puttilli
che invita tutte le parti a superare logiche divisive
per “salvaguardare l’obiettivo prima ancora delle ambizioni personali”
E aggiunge: “Lo credo si possa ancora fare
se non altro per rispetto di tutti quegli elettori che
Le sue parole hanno sollevato attenzione e riflessioni
ma al momento non sembrano aver smosso le posizioni dei due fronti
che proseguono autonomamente nella campagna elettorale
la sensazione è che l’appello dell’ex sindaco non sia un semplice sfogo
In un panorama politico sempre più frammentato
la moderazione e la responsabilità invocate da Puttilli rappresentano una bussola etica e strategica
potrebbero ancora contribuire a ricomporre il quadro
il rischio è che la divisione si traduca in un’occasione persa
con conseguenze potenzialmente decisive sul risultato finale
Tanto più in un momento delicato per la comunità sanferdinandese, che si appresta a voltare pagina dopo una fase commissariale, seguita alla conclusione anticipata della passata amministrazione (leggi)
La prossima tornata elettorale rappresenta
ma un vero e proprio passaggio di rifondazione democratica
il richiamo all’unità delle forze moderate non è solo un auspicio politico
ma una condizione fondamentale per restituire stabilità e credibilità istituzionale alla città
coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia: due figure che
potrebbero ancora favorire un dialogo utile a scongiurare una competizione interna che rischia di essere penalizzante per l’intero schieramento
Entra in fermento la politica a San Ferdinando di Puglia in vista delle prossime elezioni comunali in programma il 25 e 26 maggio
Il candidato alla carica di sindaco Nello Masciulli ha presentato alla città ofantina i volti che compongono la lista “Insieme Possiamo”
un evento molto partecipato presso il comitato elettorale in piazza della Costituzione
in cui il candidato alla carica di primo cittadino ha sottolineato le qualità dei nomi in corsa e del programma elettorale
Nello Masciulli con i diversi incarichi già ricoperti in passato è pronto ad offrire alla città la propria esperienza
Ecco da dove si ripartirà in caso di elezione a sindaco
ciò che è mancato negli ultimi tempi a San Ferdinando di Puglia
Anche qui Nello Masciulli propone la sua ricetta vincente
Masciulli continuerà ad incontrare ed ascoltare i cittadini di San Ferdinando di Puglia
la partecipazione dell’attrice Masha Valentino e l’accompagnamento musicale di Daniele Lorusso
giovane talento sanferdinandese alla tastiera
sostenitori e curiosi hanno potuto ascoltare direttamente la voce dei protagonisti di questa nuova proposta politica
ha introdotto i sedici candidati al consiglio comunale
ciascuno dei quali ha avuto modo di presentarsi brevemente
raccontando il proprio impegno e le motivazioni che li hanno spinti ad aderire al progetto
Un gesto che ha voluto sottolineare fin da subito l’importanza di un coinvolgimento attivo e consapevole di ogni componente della lista
il candidato sindaco ha illustrato con chiarezza i punti cardine del programma di Adesso San Ferdinando
ponendo l’accento su alcuni temi ritenuti fondamentali per il rilancio della città:
attraverso strumenti concreti che permettano ai cittadini di incidere nelle scelte amministrative
del Cruscotto della Trasparenza e di una nuova app municipale per rendere i servizi più rapidi e accessibili
puntando sulla riqualificazione dei luoghi simbolici
il sostegno alle associazioni culturali e la proiezione nazionale del Premio Distefano
con interventi per contrastare la dispersione scolastica
migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere l’inclusività
il potenziamento dei servizi domiciliari e iniziative a favore della salute mentale e della lotta alle dipendenze
attraverso la manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi
l’implementazione della videosorveglianza e il supporto al commercio locale
tramite la creazione di un tavolo permanente con i produttori agricoli
la promozione delle eccellenze locali e l’organizzazione di una Fiera del Carciofo a livello nazionale
con un rafforzamento della raccolta differenziata
programmi di educazione ambientale nelle scuole
il contrasto all’abbandono dei rifiuti e la promozione delle comunità energetiche
Musci ha ribadito l’intenzione di costruire un futuro solido e condiviso
basato sulle radici profonde della comunità ma capace di guardare avanti
di costruire la San Ferdinando che vogliamo»
raccogliendo il sostegno convinto dei presenti
Adesso San Ferdinando dà ufficialmente il via a una campagna elettorale che si preannuncia dinamica e partecipata
ponendo al centro il dialogo diretto con la cittadinanza e un forte radicamento ai valori della comunità locale
Il caso Kaufmann per la regia di Piero Maccarinelli in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli dal 25 al 27 aprileUn dramma civile e umano tratto da una storia vera
Dal 25 al 27 aprile il Teatro San Ferdinando di Napoli ospita Il caso Kaufmann
intenso dramma scritto da Giovanni Grasso e diretto da Piero Maccarinelli
con un cast d’eccezione composto da Franco Branciaroli
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona
La pièce è tratta dal romanzo omonimo di Grasso (Rizzoli
ispirato alla vera storia di Leo Katzenberger
commerciante ebreo condannato a morte nella Germania nazista per “inquinamento razziale”
Un caso giudiziario assurdo e atroce che anticipa il clima da incubo della Shoah
raccontato con precisione storica e profondo coinvolgimento emotivo
Cella di massima sicurezza all’interno del carcere di Stadelheim
chiede alla guardia carceraria di poter vedere il cappellano
Alle rimostranze della guardia (“Ma a che le serve un prete
il prigioniero ribatte che ha sentito l’improvviso desiderio di convertirsi al cattolicesimo
il cappellano entra nella cella di Leo Kaufmann
anziano ex presidente della comunità ebraica di Norimberga
Leo chiarisce immediatamente al sacerdote che non ha alcuna intenzione di abbandonare l’ebraismo in punto di morte
ma che ha inventato la storia della conversione solo perché spera di poter far recapitare un messaggio di addio alla giovane Irene
condannata a quattro anni di carcere duro per falsa testimonianza
nel disperato tentativo di salvare l’anziano amico
incuriosito dalla vicenda tragica e colpito dalla dignità del prigioniero
accetta di restare con lui in cella per le sue ultime ore
Leo Kaufmann svela al prete che è stato condannato a morte dal Tribunale speciale di Norimberga in violazione delle Leggi dell’Onore e del Sangue del 1935
per aver commesso il reato di “inquinamento razziale”
Nonostante Kaufmann si sia sempre dichiarato innocente
la Corte di Norimberga ha infatti stabilito l’esistenza di una lunga relazione di carattere sessuale con la poco più che ventenne “ariana” Irene Seidel
l’anziano ebreo accetta di ripercorrere la sua drammatica vicenda fin dagli inizi quando
decisa a trasferirsi a Norimberga per seguire un corso di fotografia
e la giovane “ariana” si instaura immediatamente un rapporto speciale di affetto
nonostante l’implacabile macchina di persecuzione anti-ebraica messa in piedi dal nazismo al potere renda
sempre più difficile la prosecuzione di questa profonda e sincera amicizia
il legame innocente tra Leo e Irene non è passato inosservato tra i vicini di casa
sempre più imbevuti di odio e dominati dalla paura.
per sottrarsi alle insinuazioni e ai sospetti del quartiere
accetta allora di sposare un suo giovane corteggiatore
la macchina del sospetto e della calunnia si rimette pericolosamente in moto
ridotto ormai in miseria dai provvedimenti razziali
il giudice istruttore Hans Groβ ne firma il proscioglimento
presidente del Tribunale speciale di Norimberga
con giudici fanatici e con testimoni malevoli e inattendibili
Nell’importante saggio Come si diventa nazisti
William Sheridan Allen sostiene che il primo sintomo è l’indifferenza
il non voler vedere piccoli torti subiti da altri
A me è sempre sembrata una verità esemplare: in microscala
Il caso Kaufmann prende in esame una singola vita e una singola morte
Ci troviamo di fronte all’orrore delle leggi razziali
ma non ancora di fronte al male assoluto della Shoah
Kaufmann è un commerciante ebreo che riceve l’incarico da un amico ariano di occuparsi della sua giovane figlia a Norimberga
Da questo atto di generosità prende inizio il suo calvario
Quello che mi affascina del testo di Giovanni Grasso è proprio l’iniziale indifferenza e poi la demenziale insensatezza della costruzione di indizi contro di lui da parte della sua piccola comunità di quartiere
Tutto si svolge infatti in un quartiere di una città di provincia
l’inesorabile incedere della calunnia verso Irene
la speculazione degli indizi abilmente costruiti
i due processi contro Kaufmann testimoniano come le parole possano assumere valori diversi a seconda dell’uso e della contestualizzazione che ne viene fatta
Testimone esterno di tutte le narrazioni è un prete cattolico a cui Kaufmann vorrà ricostruire la sua oggettiva verità
sentimenti che si confondono fra una posizione paterna e un desiderio inevitabile della bella Irene
con una inesorabile denuncia della mediocrità della calunnia che porterà all’esecuzione di Kaufmann per disonore razziale
Rappresentare questa storia è per me un piacere e un dovere civile
IL CASO KAUFMANN 25 – 27 aprile Teatro San Ferdinandodi Giovanni Grasso
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Biglietterie tel 081.5513396 | 081.292030 / 081.291878 | biglietteria@ teatrodinapoli.it
Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 16 Aprile 2025 (10:17)
Colpisce immediatamente la frammentazione delle forze in campo
sia nell’area di centro-sinistra sia in quella di centro-destra
e la conseguente dispersione della proposta politico-amministrativa
giovane avvocato già presente in una lista di centro-sinistra nel 2012
si rifà invece all’esperienza amministrativa di Arianna Camporeale
e rinnova la rappresentanza dei candidati con figure provenienti da diversi settori sociali e politici
Va precisato che nessuna delle due liste può dichiararsi ufficialmente espressione del Partito Democratico
il cui circolo locale risulta commissariato da due anni
nella Segreteria provinciale siedono due rappresentanti di San Ferdinando di Puglia: uno è candidato con Lamacchia
Anche il centro-destra si presenta con una situazione fortemente divisa
Aniello Masciulli si collega a Fratelli d’Italia e all’Associazione di Giacomo Demichele
dopo la rottura consumata con Forza Italia
ha caratterizzato la sua lista con una connotazione prevalentemente civica
pur mantenendo riferimenti a esponenti di Forza Italia e del movimento “Impegno Comune”
a San Ferdinando di Puglia il centro-destra è sempre stato più una sommatoria di gruppi
come dimostrano le due amministrazioni di Salvatore Puttili
entrambe interrotte prima della scadenza naturale per contrasti interni
nonostante le storiche vittorie contro il centro-sinistra
di costituire una quinta lista intorno alla neo associazione “PartecipAzione”
composta prevalentemente da giovani provenienti dal mondo dell’associazionismo e del volontariato
incentrata sui temi dell’ambientalismo e della gestione dei rifiuti
si è arenata per l’impossibilità di trovare persone “coraggiose” disposte a candidarsi
la politica sanferdinandese oscilla tra velleitari tentativi di “cambiare il mondo” (perlomeno a livello locale) e l’eterno ritorno alla gestione del potere da parte di chi
Un’ultima osservazione: si registra una fortissima “mobilità” dei candidati tra le liste
C’è chi nelle passate elezioni si trovava in schieramenti opposti ed ora si ritrova fianco a fianco; chi da capolista si è ridotto a semplice candidato; chi è stato protagonista fino a poco tempo fa ed ora è assente dalla competizione
Non si tratta del tradizionale trasformismo
né semplicemente di incoerenza: il fenomeno sembra rivelare una più profonda sfiducia negli stessi principi che si professano
E se questi sono gli esempi offerti da alcuni candidati
quale fiducia possono nutrire gli elettori
SAN FERDINANDO DI PUGLIA MIGLIORA
Candidato sindaco: Antonio (Tonino) ACQUAVIVA
Camporeale AngelaCapriuoli GraziaCelentano DavideCiccolella FerdinandoDilillo Maria RosariaDe Bari GiuseppeLamonaca FrancescaLopizzo NicolaMarrone LucreziaMemeo GiuseppeMorra MicheleRana MicheleRicco RossellaRusso LucaStella SalvatoreValente Aniello
PROGRESSISTI E DEMOCRATICI
Capacchione GiusyDe Pasquale AdrianoDi Niso PasqualeDipace LuigiDipaola MicheleFerrante MicheleLa Daga MarianaMennea MatteoParente LuciaPetrignano CinziaRicco MicheleRondinone DanielaSarcina Rosa CarmelaScaringi Maria RiccardaTedeschi IsaTodisco Enzo
INSIEME POSSIAMO
Candidato sindaco: Aniello (Nello) MASCIULLI
Borraccino GiuseppeCapacchione AnnaCramarossa TeresaCristiano GraziaDe Facentis GiuseppeDemichele Giacomo RosarioDi Benedetto AriannaDipaola Giuseppe ArcangeloDistaso Carla AntoniaFerrara DemetrioFrisani Enrico MariaMastrototaro PasqualeMorra ElsaMurgese GisellaPalumbo GiuseppePistillo Nicola
ADESSO SAN FERDINANDO
Brindicci PatriziaCamporeale VitoDipace GraziaDipace PierluigiDipaola OttaviaFerrara EsterFoglia VanessaGarbetta NicolaGrimaldi RaffaeleLombardi RobertoManco FloraMuoio GaetanoMuoio Giuseppe (Peppino)Raimondi GiuseppeTiritiello DanielaZingaro Giuseppe (Pino)
Non migliorano in Calabria le condizioni abitative dei braccianti migranti
Oltre 500 persone ancora vivono nell'area della tendopoli
Le associazioni denunciano l'abuso di sostanze
Per questo chiedono alle istituzioni di interrompere la catena di interventi in emergenza
quindicesimo anniversario della “rivolta di Rosarno”
si parla di un "peggioramento della situazione" e di "crescente tensione sociale" negli insediamenti sorti
tra le campagne e la zona industriale tra San Ferdinando
Rosarno e Taurianova dopo i fatti del 2010
Le associazioni vogliono interrompere la catena di interventi in emergenza che nel tempo ha trascinato gli abitanti dei “ghetti” in un ciclo uroborico dove alla fine di una baraccopoli corrisponde l’inizio di un’altra
Da qui la richiesta di un incontro – nel frattempo accordato dalla prefettura – "per ragionare sugli interventi da attuare per contrastare le gravi condizioni di vulnerabilità sociosanitaria" e "per trovare una soluzione
all’insediamento informale della tendopoli"
sottolinea i passi in avanti fatti nell’ultimo periodo e i progetti in fieri orientati a "superare quelle tristi condizioni di vita": "Il mio obiettivo – ha specificato – non è quello di edulcorare una realtà che è sotto gli occhi di tutti ed inaccettabile
bensì quello di rappresentare l’impegno delle Istituzioni a superare questa situazione"
Caporalato, cos'è il reato e come funziona
La denuncia delle associazioni porta l’attenzione su alcune "risse e aggressioni" avvenute fuori e dentro il perimetro dell’ex tendopoli
un lavoratore bracciante residente all’ostello solidale “Dambe So” (nato nel 2022 su impulso di una serie di realtà
per dare ospitalità a 20 persone nel periodo di raccolta agrumicola)
sarebbe stato investito da un automobilista lungo una delle strade che collegano le residenze ai campi
"Non è un episodio isolato – sottolinea Destefano –
A febbraio scorso avevamo assistito una persona che era stata aggredita secondo le stesse dinamiche"
"Non siamo nella stessa situazione della rivolta
ma il rischio è reale perché proprio la storia ci insegna che potrebbe bastare una scintilla"
La memoria corre subito al germe della rivolta del 2010 quando le violenze e le intimidazioni nei confronti dei braccianti-migranti ammassati nei ruderi dell’ex Opera Sila e dell’ex Esac – strutture create con fondi pubblici ma mai entrate in funzione – raggiunsero l’apice
"Venuto meno il così detto inganno delle 'arance di carta’ (che implicava un raggiro ai danni della Comunità europea e dell’Inps
quelle persone non servivano più allo scopo per cui erano arrivate nella Piana e per i rosarnesi dovevano andarsene"
parroco di Polistena e referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro
A scatenare la rivolta fu la falsa notizia che quattro migranti erano stati assassinati. Così
"quelle persone – ricorda Demasi – che fino ad allora avevano sempre dimostrato un grande senso dello Stato
scesero in piazza e con molta violenza misero a soqquadro Rosarno"
Il controeffetto fu la caccia u niguru (letteralmente “caccia al negro”) fomentata dai "figli della ‘ndrangheta che non potevano accettare che degli stranieri mettessero a soqquadro la 'loro' città"
su un numero tematico di Narcomafie pubblicato nel 2010
ricostruì il profilo di alcuni dei presenti: "Al capo del ’comitato’ si poneva Domenico Ventre
ex assessore di destra in una giunta che verrà poi sciolta per mafia"
Assieme a lui "c’erano i rampolli delle ‘famiglie’ della Piana
non solo di Rosarno" come Antonio Bellocco "arrestato per aver tentato di travolgere i migranti con la propria auto"
La situazione degenerò al punto tale che il Viminale
"Mi chiesero di mediare – racconta don Pino Demasi
che li convinse a salire sui pullman che li avrebbero portati lontani dal centro abitato di Rosarno –
ma credo che quella sera vinse la ‘ndrangheta
Non a caso ricordo che quando partì l’ultimo pullman i rosarnesi applaudirono le forze dell’ordine
col progressivo rientro dei migranti durante i periodi di raccolta
che avrà inizio la lunga stagione dei ghetti
San Ferdinando, dopo lo sgombero tante macerie e nessun vincitore
Si sono susseguiti interventi in emergenza scanditi da sgomberi e nascita contestuale di nuovi insediamenti
La tendopoli si era popolata a maggio 2019
dopo lo sgombero dell’ex baraccopoli voluto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini
quello che per estensione e densità di popolazione le associazioni definiscono "il più grande insediamento informale della Calabria" è tornato a essere una baraccopoli con capanne di legno e lamiera costruite sui resti delle tende
"Oggi vivono lì oltre 500 persone anche se il numero è variabile"
Nell’XI rapporto sulle condizioni di vita e lavoro dei braccianti stranieri nella Piana di Gioia Tauro diffuso da Medici per i diritti umani (Medu) a fine maggio 2024
viene evidenziato "il calo delle presenze nella Piana in continuità con le ultime stagioni – circa mille persone a fronte delle circa 2.500 degli anni precedenti al 2020 – a causa di una contrazione nell’offerta di lavoro derivante dalla crisi ormai pluriennale del settore agrumicolo"
La stragrande maggioranza delle persone proviene dall’Africa subsahariana e risulta regolarmente soggiornante in Italia (92 per cento)
il 69 per cento risulta in possesso di un regolare contratto di lavoro
"rarissimi rimangono i casi in cui vengano registrate in busta paga le giornate di lavoro effettivamente svolte"
La condizione delle persone che popolano gli insediamenti e in particolare la tendopoli è inoltre influenzata dagli interventi normativi che rendono "precaria la loro regolarità" sul territorio italiano
A ogni decreto che restringe il perimetro dei diritti e pone ulteriori condizioni per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno corrispondono nuove forme di vulnerabilità che aumentano l’esposizione delle persone migranti a fenomeni criminali e affini al caporalato
I braccianti nel ghetto di Taurianova: "Regolarizzateci"
Questi aspetti hanno conseguenze anche sulle condizioni abitative e di salute
"In merito all’integrazione sanitaria – si legge sempre nel report di Medu – solo il 52 per cento delle 148 persone che hanno risposto alla domanda
ha dichiarato di essere iscritta al Servizio sanitario nazionale, spesso in altre regioni"
quello delle dipendenze da alcol e droghe che tali situazioni di vulnerabilità e precarietà inducono
"Gli episodi di tensione e violenza possono anche essere generati dal fatto che molte persone
invecchiate in questi luoghi senza avere ottenuto i contributi necessari a vivere dignitosamente
si abbandonano alle droghe o agli alcolici con tutte le conseguenze anche psichiche che ne provengono – dice Destefano –
Spesso proviamo a strutturare percorsi di supporto psicologico con le persone che vivono negli insediamenti"
tuttavia risulta "molto difficile perché più una persona vive isolata
Abbiamo avuto casi di persone con le quali abbiamo provato ad avviare dei percorsi in collaborazione col Serd
per aiutarle a fuoriuscire da situazioni di dipendenze
A marzo 2024 è stato sgomberato il campo container di contrada Testa dell’Acqua
Novantasei persone sono state trasferite al “Villaggio della solidarietà” in contrada Cutri
A Taurianova si va invece verso un progressivo sgombero del “ghetto” di contrada Russo
uno degli insediamenti più problematici della zona
Il Comune guidato dal 2020 da Rocco “Roy” Biasi
eletto in quota Lega prima del passaggio a Fratelli d’Italia lo scorso novembre
migrazione e integrazione (Fami) – per circa la metà dei 3,5 milioni di euro messi a disposizione dalla Commissione europea – per "incentivare la deghettizzazione"
rivolgendosi soltanto alle amministrazioni su cui territori sorgevano insediamenti informali
avevano di fatto tagliato fuori il Comune di San Ferdinando nel periodo in cui la tendopoli
era un insediamento formale contrassegnato dai vessilli
nella forma di tende blu con scritte bianche
Escluso era risultato anche il Comune di Rosarno con annessa polemica politica tra un gruppo di parlamentari Cinque Stelle e l’assessorato regionale guidato dal forzista Gianluca Gallo
Con quei fondi a Taurianova è stata inaugurata
l’“Agenzia sociale dell’abitare”, che faceva da apripista al progetto del “Villaggio sociale” composto dai moduli abitativi posti in un terreno confiscato nelle adiacenze dell’insediamento di contrada Russo
nell’ottica di un progressivo sgombero della tendopoli
la Regione Calabria aveva lanciato il progetto di un ecovillaggio per lavoratori migranti
a cui aveva destinato fondi comunitari per circa 10 milioni di euro
il progetto è stato bocciato dal Consiglio comunale di Gioia Tauro che ha votato contro la delibera per cambiare la destinazione d’uso da area industriale ad area di civile abitazione
"In base all’esperienza maturata – dice oggi il sindaco di San Ferdinando – stiamo sviluppando un progetto in collaborazione col governo
la Regione e la prefettura che consiste nel dotare i migranti di un fattore produttivo
una vera e propria azienda agricola con tanto di terreni così che alla dimensione abitativa si possa coniugare anche quella lavorativa per favorire l’emersione di soggetti a rischio sfruttamento"
dovrebbero essere investiti 4,7 milioni di euro che si sommerebbero ai 2,4 milioni legati a un altro progetto "già firmato con la Regione e i Comuni di Rosarno e Taurianova per garantire l’accesso ai servizi essenziali e alla sicurezza dei lavoratori migranti" oltre a "garantire l’inclusione sociale" attraverso "un sostegno all’abitare anche attraverso voucher per l’affitto calmierato"
nella speranza che venga posta fine a un grottesco ciclo emergenziale che rischia altrimenti di divenire perpetuo
CaporalatoDiritti dei lavoratoriFlussi migratoriLavoro povero
mafie e povertà: chi guadagna e chi si ribella nella Sicilia delle emergenze
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mafie e povertà: nella Sicilia delle eterne emergenze
attori privati e criminali approfittano dei vuoti lasciati dalla politica
Ma nascono anche nuove forme di partecipazione che tentano di affrontare questi problemi dal basso
Dall’8 marzo al 18 maggio tornano le interessanti visite guidate
Performance itinerante per scoprire la storica salacon apparizioni
citazioni e fantasie teatraliispirate all’universo drammaturgico di Eduardo De Filipporegia di Antonello Cossiacon i giovani attori ex allievi della scuola del Teatro di Napolivisite guidate a cura di Artepolisin collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo
Drammaturgia di estratti da testi di EDUARDO DE FILIPPO
– Il Teatro e/è la città – e – San Ferdinando punto e da capo –
ecco il terzo appuntamento Eduardo punto e da capo Il San Ferdinando e la memoria con le visite guidate nella storica sala di Piazza Eduardo De Filippo
realizzato con il coinvolgimento dei giovani attori diplomati alla scuola del Teatro di Napoli – Nazionale Carmine Benitozzi
Alfredo Mundo e la regia di Antonello Cossia
il ciclo di Visite guidate “in forma di performance” realizzato in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo
secondo un calendario di date che cadono di sabato e domenica a marzo
e in alcuni lunedì alle 17.00 ad aprile e maggio
desiderino “entrare” nel teatro simbolo della Città di Napoli che il grande drammaturgo
attore e capocomico napoletano ricostruì dalle sue macerie per riaprirlo definitivamente nel gennaio del 1954
per conoscere il San Ferdinando lungo i suoi spazi
la mostra permanente del Museo dell’attore
Un viaggio che i visitatori compiranno accompagnati e coinvolti da un gruppo di giovani “guide/attori”
performers lungo le diverse tappe di azioni
interpretazioni e suggestioni sceniche ispirate o tratte dall’universo drammaturgico e teatrale di Eduardo De Filippo
Nel febbraio del 1931 Eduardo mise in piedi una compagnia
il Teatro Umoristico di Eduardo De Filippo con Titina e Peppino
Rientrato con i fratelli nella compagnia Molinari
Eduardo scrisse e mise in scena la rivista – È arrivato ‘o trentuno
Poco prima di Natale prese un’ardita decisione
Assieme a Vittorio Fiore combinò un contratto di nove giorni per il Cinema Teatro Kursaal
pregando l’amministratore di non dire ai fratelli che il periodo era tanto breve
altrimenti essi sarebbero rimasti al Teatro Nuovo di Milano
A Titina e Peppino disse una bugia: – Al Nuovo abbiamo solo quindici recite
al Kursaal ci offrono un mese: io consiglierei il Kursaal
– Gli andò bene: con un contratto di nove giorni vi rimasero per nove mesi!”
(Isabella Quarantotti De Filippo ‘EDUARDO’ polemiche
L’avventura del Kursaal mi ha affascinato e conquistato subito come suggestione e traccia di lavoro da sviluppare per più motivi
in questa svolta nel percorso di Eduardo De Filippo e dei fratelli Peppino e Titina
qualcosa di universale che riguarda strettamente la vita e il rischio
componenti che fanno geneticamente parte del mestiere d’attore.Soprattutto è qualcosa di relativo alle scelte che spesso si profilano all’inizio di un percorso
anche per tutti gli anni successivi e a venire della vita di chi decide di ingaggiarsi in questo viaggio
ma come ben affermerà il grande autore/attore/regista, di gelo.Ho immaginato e costruito per questa occasione
un movimento teatrale che prende le mosse iniziali dalla bouvette del teatro
con una citazione di chiaro stampo pirandelliano: uno scalcagnato e pezzente gruppo di attori giunge in un posto
dopo un lungo e stancante peregrinare in giro per il mondo
cercando di stabilirsi e praticare il proprio artigianato per frenare i morsi della fame
Così assisteremo alla messa in prova di un ipotetico spettacolo da portare in scena la sera stessa in quel luogo
dove si spera ci sia un pubblico accogliente
Il testo utilizzato in forma di estratto sarà naturalmente una parte del primo atto della commedia Uomo e Galantuomo, a cui si aggiungeranno
il monologo di Assunta da Napoli Milionaria e il monologo di Agostino da Il cilindro. I visitatori verranno indirizzati e accompagnati alla fine di questo momento della durata di circa venti
verrà evocato il glorioso e vecchio spirito del teatro di varietà
Assisteremo quindi al breve atto Pericolosamente, immediatamente seguito da un frammento tratto da Sik-Sik
l’artefice magico.Il tutto verrà concluso con una breve dedica cantata e recitata sulla base di un estratto da Ogni anno punto e a capo, delicato e leggero omaggio ai bei tempi della rivista/varietà.Un omaggio sentito e devoto all’antica arte dell’attore
che Eduardo De Filippo ha reso grande e gloriosa
una rigorosa maestria e una grande passione.Lo sforzo disperato che compie l’uomo nel tentativo di dare alla vita un qualunque significato è teatro
E.D.F.Antonello Cossia
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
in collaborazione con Fondazione Eduardo De Filippo
081.5513396 | e-mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it
12 ore 17.00
Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 5 Marzo 2025 (11:10)
SAN FERDINANDO DI PUGLIA - Con un messaggio diretto e sentito rivolto alla cittadinanza, Tonino Acquaviva ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a Sindaco di San Ferdinando di Puglia
scaturita da un senso profondo di responsabilità e amore per la propria terra
«In questi mesi mi sono chiesto spesso cosa potessi fare per contribuire davvero al cambiamento della nostra città - scrive Acquaviva -
La risposta è arrivata dal cuore e dalle nostre radici comuni: San Ferdinando di Puglia merita di più
L’annuncio è accompagnato da un chiaro impegno alla costruzione di un percorso condiviso
basato sull’ascolto dei cittadini e sulla partecipazione attiva della comunità
Acquaviva presenterà ufficialmente la squadra che lo accompagnerà in questa sfida: un gruppo di donne e uomini che si preannuncia “forte
passione e tanta voglia di costruire un futuro migliore insieme a voi»
ribadendo il valore delle relazioni umane e della fiducia reciproca come elementi essenziali per affrontare le sfide che attendono la città
che si rivolge a tutti i cittadini con parole semplici ma profonde: «San Ferdinando di Puglia è la nostra terra
non puoi fare altro che metterti al servizio della comunità»
L’avvio della campagna elettorale segna così l’inizio di un percorso che Acquaviva definisce “entusiasmante” e che punta ad un cambiamento concreto
fondato su valori condivisi e su una visione collettiva del bene comune
aprendo le porte ad un dialogo aperto e inclusivo con tutta la cittadinanza
la commedia del 1932 di Eduardo De Filippo
nella messa in scena diretta da Lino Musella
Spettacolo natalizio del Teatro Nazionale di Napoli
in scena nella sala eduardiana dal 20 dicembre al 5 gennaio 2025
Andrà in scena in prima nazionale venerdì 20 dicembre al Teatro San Ferdinando
la commedia di Eduardo De Filippo del 1932
nell’allestimento firmato dal regista e attore Lino Musella
su produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
L’importante debutto è stato presentato dal regista/attore Lino Musella e dal direttore del Teatro Nazionale Roberto Andò nel foyer del San Ferdinando alla presenza della numerosa compagnia di interpreti capitanata dallo stesso Lino Musella nel ruolo di Tommasino
vede in scena Tonino Taiuti nei panni di Gennaro
Alessandro Balletta nei panni di Michele Aiello
Le scene dello spettacolo sono di Paola Castrignanò
Dopo il successo del felice allestimento del 2020 “Tavola tavola
chiodo chiodo” – nel quale dava voce e corpo alle parole di Eduardo De Filippo rintracciate tra lettere
discorsi istituzionali e i molti appelli riguardanti le vicende per la riapertura del Teatro San Ferdinando – l’attore e regista Lino Musella torna ad omaggiare il teatro e la figura di Eduardo scegliendo di mettere in scena una delle meno rappresentate e conosciute commedie del maestro qual è Gennareniello
«Gennareniello – dichiara il regista – è uno spettacolo molto diverso e lontano da Tavola tavola
Lì la sfida era affrontare la complessità di Eduardo come uomo di teatro
«Qui – continua Musella – l’intenzione è di restituire la “lezione della semplicità”
una sorta di bozzetto del teatro di Eduardo
un anno dopo l’atto unico Natale in casa Cupiello
A differenza del fratello maggiore non è mai cresciuto del tutto
non si è mai sviluppato in altri due o tre tempi
vezzeggia il nome del santo patrono e fa rima col fratello famoso
Questa breve opera contiene qualcosa di speciale
Costruisce una variazione sul tema restando in famiglia e ricalca le stesse maschere umane dei Cupiello da una diversa angolazione
Una specie di spin-off in una dimensione parallela
In questo spaccato naturale si osserva il semplice trascorrere del tempo senza particolari avvenimenti o intrecci
e si partecipa alla vita che accade mentre si lascia spazio al sonetto che contiene.A Gennareniello basta affacciarsi a una terrazza per esistere
per regalarci l’umanità che porta in scena
per sussurrarci quel che di unico è racchiuso tra la disperata e commovente bellezza della vita che passa»
GENNARENIELLOdi Eduardo De Filipporegia Lino Musella
Daniele Vicoritoscene Paola Castrignanòcostumi Ortensia De Francescodisegno luci Pietro Sperdutisound design Guido Marziale
aiuto regia Melissa Di Genovadirettore di scena Domenico Risoassistenti alla regia stagisti Niccolò Di Molfetta
Isabella Rizzitello (allievi della Scuola del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale)assistente costumista Federica Del Gaudiocapo macchinista attrezzista Marco Di Napolielettricista Angelo Griecosarta Annalisa Rivierciofoto di scena Ivan Nocera
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
081.5513396 | e.mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it
Questa notizia è stata pubblicata giovedì 12 Dicembre 2024 (14:41)
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Aprile 2025
L’eurodeputato e sindaco di Riace Mimmo Lucano
padre Alex Zanotelli e l’ex parlamentare e sindaco di Rosarno Peppino Lavorato hanno visitato la tendopoli di San Ferdinando in Calabria
«occorre costruire alternative di accoglienza a partire dall’antropologia del luoghi»
di Giulia Polito
«Bisogna chiudere la baraccopoli di San Ferdinando perché non possiamo più accettare il degrado e le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere i lavoratori
sfruttati nel silenzio quasi assoluto delle istituzioni»
Le parole sono dell’eurodeputato AVS – Alleanza Verdi e Sinistra – Mimmo Lucano
Da lui è partito l’invito che ha portato un consistente numero di personalità e di cittadini all’interno della baraccopoli di San Ferdinando su cui
stanno ricominciando ad accendersi i riflettori
«Mi sento emotivamente legato a questa realtà – spiega Lucano – le vite di molte persone che hanno vissuto qui si sono intrecciate con Riace
Voglio denunciare in Europa le condizioni di vita dei lavoratori all’interno della tendopoli di San Ferdinando»
ha raccontato: «Mi sono voluto candidare al parlamento europeo per dare maggiore forza all’ideale che rappresento
al modello di accoglienza che abbiamo sperimentato a Riace e che si è generato spontaneamente a partire dall’antropologia dei luoghi e da due dati politici
Il primo – spiega – riguarda le migrazioni delle persone dalle periferie verso i centri
un moto che produce la desertificazione dei borghi e delle aree interne
Il secondo è che le migrazioni a livello globale sono responsabilità diretta dell’Occidente»
A detta di Lucano «è importante aprire un dibattito internazionale sui temi delle migrazioni e dell’accoglienza
Vorrei proporre agli eurodeputati del gruppo parlamentare europeo The Left di venire in visita in Calabria
per mostrare loro i due modelli contrapposti di accoglienza»
Il prossimo obiettivo politico di Lucano è proporre una legge in Europa per il ripopolamento dei borghi attraverso l’accoglienza dei migranti: un modello Riace rivisto e corretto in chiave europea su cui c’è già attiva una petizione pubblica
Proprio il modello di Riace è stato uno dei punti focali su cui si è concentrata l’attenzione dei partecipanti all’incontro come proposta replicabile proprio nell’area di San Ferdinando
«ma ogni luogo ha una sua specificità – commenta Lucano – e occorre tenere conto del contesto in cui ci troviamo»
Rosarno, viaggio tra i dimenticati della tendopoli di San Ferdinando
«San Ferdinando è un piccola città sul mare con una vocazione molto diversa da quella di un borgo antico delle aree interne del nostro territorio» fa eco il sindaco Luca Gaetano
in carica dal 2022 e da diversi anni impegnato proprio nell’individuazione di risorse e progettualità nuove che possano contribuire a risolvere definitivamente la baraccopoli
Il primo cittadino spiega che «intendiamo intervenire sulle vulnerabilità e lo stato di bisogno delle persone con un welfare universale
grazie ad un finanziamento del Pnrr nell’ambito del Decreto Caivano
a San Ferdinando si realizzerà una fattoria sociale dall’acquisizione di un’azienda agricola di 3 ettari vicina al centro cittadino
«Il progetto – spiega il primo cittadino – è stato concepito come azione di rigenerazione urbana
è la costruzione di un nuovo quartiere a tutti gli effetti
completo non solo degli spazi necessari per l’agricoltura ma anche delle abitazioni per i lavoratori
Immaginiamo un luogo che viva in osmosi con il territorio circostante
animato dalle attività culturali e didattiche per i più piccoli»
Una visione che nasce dalla convinzione che «per risolvere il ghetto – spiega ancora il sindaco – occorre una visione multidisciplinare del problema
i lavoratori della tendopoli hanno bisogno di essere sostenuti anche in un percorso di crescita personale
attraverso corsi di lingua italiana e di educazione civica»
E rispetto al rapporto tra la tendopoli e la cittadinanza spiega: «Sono due dimensioni che non dialogano tra loro
I cittadini di San Ferdinando non sono razzisti
qui la propaganda politica ha giocato il suo ruolo soffiando sul fuoco della paura»
c’è anche un protocollo d’intesa con la Prefettura che tenta di mettere a sistema una rete di enti per il contrasto allo sfruttamento del lavoro: organizzazioni sindacali
tra i modelli vincenti che si sono distinti a San Ferdinando
l’ostello sociale Dambe So di Mediterranean Hope
il programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche
Si tratta di un modello abitativo che si sostiene grazie al contributo versato direttamente dai lavoratori e alla quota sociale proveniente dalla vendita delle arance dei canali solidali
da diversi anni Mediterranean Hope propone la creazione di una tassa di scopo di un centesimo al chilo sulle arance vendute dalla grande distribuzione
affinché il ricavato generi un fondo comune
«I migranti – spiega Francesco Piobbichi di Mediterranean Hope – sono quasi sempre considerati come un problema di ordine pubblico
come soggetti utili per sostenere l’economia locale
Non vengono mai però considerati solo come persone
Continuiamo a parlare di emergenza in riferimento alle loro condizioni
ma nessuno tiene conto che dalla risoluzione del ghetto passa anche il riscatto della Calabria
Le questioni legate al lavoro e al welfare non sono infatti un’esclusiva dei migranti ma riguarda tutti i cittadini calabresi
In Calabria – prosegue Piobbichi – c’è uno straordinario potenziale agricolo che non viene messo a sistema perché manca la capacità di costruire un ragionamento che guardi all’integrazione come obiettivo primario delle azioni che vengono messe in campo
Ne è una prova il fatto che nelle scuole del territorio non si vedono bambini migranti: la tendopoli non favorisce il ricongiungimento
Dobbiamo lavorare per costruire un rapporto con l’economia locale e il territorio
sviluppare modelli sociali sostenibili e superare la logica dei bandi a cui il Terzo Settore si appoggia costantemente»
Risolvere oggi la tendopoli di San Ferdinando vuol dire darsi l’opportunità anche di prepararsi meglio ad un futuro in cui i flussi migratori sono destinati a crescere
arrivato in visita per osservare la giornata di Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti
– spiega padre Alex – facciamo una giornata di digiuno
E specifica: «Attualmente ci sono 150 milioni di migranti in giro per le strade del mondo e il numero è destinato a crescere perché il cambiamento climatico presto non lascerà scampo a nessuno
Dobbiamo quindi trovare strade alternative per favorire l’accoglienza e la convivenza tra persone
la colonizzazione prima e le innumerevoli guerre oggi
di cui sappiamo sempre poco ma di cui anche noi siamo protagonisti perché in questi territori ci sono anche i nostri interessi economici
Dobbiamo fare uno sforzo per superare il suprematismo bianco di cui siamo tutti succubi e accettare le nostre responsabilità
è quella che più di altre ha saccheggiato il pianeta Terra
Padre Alex chiede anche il coinvolgimento della Chiesa
«un incontro con tutti i vescovi della Calabria affinché si interessino di quanto sta accadendo all’interno della tendopoli di San Ferdinando
nonostante Papa Francesco sia stato l’unico leader mondiale a ricordare sempre le guerre che si consumano nel mondo
Dobbiamo chiederci cosa voglia dire oggi essere cristiani
La Parola di Dio deve influenzare le nostre azioni quotidiane e sostenerci nella non violenza attiva
I cristiani hanno il dovere di non rimanere indifferenti»
A distanza di 15 dalle rivolte dei braccianti agricoli
su San Ferdinando è di nuovo aperto il dibattito
60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA
Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività
Accoglienza
Migranti e lavoro
Primo maggio
By AlwaysBeta
Diritti L’eurodeputato Mimmo Lucano: «Depositeremo a Strasburgo una legge per l’inserimento abitativo diffuso»
SalvaRegalaLinkCondividiScaricaDiritti L’eurodeputato Mimmo Lucano: «Depositeremo a Strasburgo una legge per l’inserimento abitativo diffuso»
Silvio MessinettiCATANZAROQuindici anni fa
nacque la tendo-baraccopoli per migranti di San Ferdinando
È come stare davanti a una lavatrice e vedere il cestello che gira
Le tendopoli si trasformano in baraccopoli poi ancora ruspe e sgomberi
A 15 anni dalla rivolta la situazione resta incendiaria
E la bomba San Ferdinando è pronta a riesplodere
L’ultimo apprendista stregone era stato Matteo Salvini
A bordo della sua ruspa attraversò la distesa della zona industriale e rase al suolo la tendopoli
Ma in pochi credevano che non fosse il solito spot elettorale
L’ex ministro degli Interni andò via e in breve tempo i migranti tornarono a occupare gli spazi
ORA INTORNO ALLE TENDE installate 6 anni fa da Viminale e Protezione civile come funghi sono spuntate baracche ovunque
Ma “il ghetto di Stato” va chiuso prima che una nuova tragedia lo riporti nella cronaca nera
Lo sostiene Emergency che nella Piana di Gioia Tauro opera da tempo
Ma anche l’associazione Medici per i diritti umani che in questa landa
che a queste latitudini è radicato nel conflitto e nella vertenzialità diffusa
e chiede l’apertura immediata delle palazzine di Contrada Serricella
recentemente ristrutturate dal comune di Rosarno
Anche gli studiosi dell’Università della Calabria ritengono la situazione ormai insostenibile
docente di Sociologia politica e autrice di Paesaggi dell’accoglienza – La governance dei rifugiati vista da sud (Pellegrini editore)
«gli incidenti verificatisi a San Ferdinando in questi anni hanno riproposto sempre la stessa parabola: prima si istituzionalizza un campo
poi quando le contraddizioni giungono al culmine (perché si esauriscono i fondi
perché si acutizzano le tensioni fra gli ospiti) arrivano lo sgombero e i fondi per installare una nuova tendopoli destinata
a tramutarsi col passare del tempo in un nuovo insediamento informale
Confinare i braccianti in dormitori sovraffollati significa sperperare denaro
accrescere il malcontento fra gli autoctoni
spingere i migranti all’autoghettizzazione
inibirne l’accesso a tutti quei diritti che li integrano nella società»
Per provare a dare una risposta istituzionale al disagio ieri mattina una delegazione di personalità della sinistra sociale e politica ha organizzato una visita-presidio nell’area di San Ferdinando
TRA LORO il sindaco di Riace ed eurodeputato di Avs Mimmo Lucano
accompagnato da padre Zanotelli e dall’ex parlamentare e sindaco di Rosarno
«Bisogna chiudere questa baraccopoli perché non possiamo più accettare queste condizioni di vita aberranti
Quel che succede qui (le baracche di plastica e cartoni
la vita quotidiana senza servizi essenziali) non è degno di un Paese civile
Occorre trasformare il dolore in speranza» ha affermato Lucano
sarebbe l’inserimento abitativo diffuso nelle centinaia di case sfitte attraverso l’apertura di incentivi per i proprietari che intendono concedere le case in affitto
Depositeranno nei prossimi giorni a Strasburgo un progetto di legge europea
a chi viene in Europa in cerca di un futuro migliore
PADRE ZANOTELLI ha iniziato ieri il suo “digiuno di giustizia”: «Da sette anni
facciamo una giornata di digiuno in solidarietà con i migranti in fuga
Il giudice Sirianni: «Sei milioni di persone continuano a rischiare la vita nella traversata in mare per raggiungere l’Europa
unico lembo di terra in cui sono riconosciuti i diritti
Questo è il senso della bandiera dell’Europa
Dopo 32 anni in magistratura non so cos’è la giustizia
Regala questo articolo
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento
Lunedì presidio dell'europarlamentare e sindaco insieme a monsignor Bregantini
La chiusura della baraccopoli e l’adozione di soluzioni alternative ai ghetti di Stato sono al centro della battaglia condotta da Mimmo Lucano
Dopo la visita effettuata a San Ferdinando dal sindaco di Riace ed eurodeputato di Avs a fine gennaio
adesso Lucano chiama a raccolta altri personaggi impegnati nella difesa degli ultimi
Lunedì 3 marzo alle 11 alla baraccopoli di San Ferdinando si terrà una visita-presidio durante la quale Mimmo Lucano sarà accompagnato da monsignor Giancarlo Maria Bregantini
padre Alex Zanotelli e dall’ex parlamentare e sindaco di Rosarno Peppino Lavorato
"Bisogna chiudere la baraccopoli di San Ferdinando - afferma Lucano - perché non possiamo più accettare il degrado e le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere decine di braccanti
lavoratori sfruttati nel silenzio quasi assoluto delle istituzioni
Quello che succede qui, le baracche di plastica e cartoni
la vita quotidiana senza servizi essenziali ,non è degno di un paese che si definisce civile"
Continua il sindaco ed europarlamentare: "Ma siamo consapevoli che non basta chiederne la chiusura
è necessario anche avanzare una proposta e in questo senso Riace rappresenta una speranza
Occorre trasformare il dolore in una speranza
Sono passati più di 15 anni e non è cambiato niente
anzi questo “modello” di sfruttamento e disumanità è stato praticamente istituzionalizzato
alla casa del popolo Peppe Valarioti di Rosarno
e che intendo portare avanti con tutte le mie forze"
La soluzione - secondo i promotori dell'iniziativa - è l’inserimento abitativo diffuso nelle centinaia di case sfitte per migranti e autoctoni attraverso l’apertura di incentivi per i proprietari che intendono concedere le case in affitto e l’investimento da parte delle istituzioni da destinare a uso abitativo
"Quel che sembrava un’utopia si è rivelata una possibilità concreta a Riace - prosegue Lucano - Riace e la sua accoglienza dolce costituiscono la risposta concreta ai ghetti e allo sfruttamento dei cittadini migranti
La soluzione c’è ed è aprire le porte dei nostri paesi semideserti
a chi viene in Europa per cercare un futuro migliore".
sarà presente anche padre Alex Zanotelli a nome del digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti
ogni mese - dichiara - facciamo una giornata di digiuno
In questo mese di marzo faremo il digiuno alla baraccopoli di San Ferdinando per protestare contro il modo in cui i migranti vengono sfruttati in questi campi e costretti a vivere in condizioni disumane e degradanti mentre tutto intorno centinaia di abitazioni restano vuote e abbandonate"
ma si invitano le istituzioni e tutta la cittadinanza a partecipare sostenendo questa battaglia umanitaria e di civiltà
In data odierna il Prefetto di Barletta Andria Trani
a seguito delle contestuali dimissioni dalle rispettive cariche elettive di nove Consiglieri comunali di San Ferdinando di Puglia
nelle more dell’emanazione del decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica
la sospensione del Consiglio comunale con effetto immediato.
Con il medesimo decreto è stato nominato con decorrenza immediata il dott
Vice Prefetto Vicario in servizio presso la Prefettura di Barletta Andria Trani
Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente con l’attribuzione dei poteri spettanti al Sindaco
alla Giunta ed al Consiglio comunale.
Dal 26 novembre al 1dicembre 2024 al Teatro San Ferdinando di Napoli
Tommaso Tuzzoli dirige il capolavoro di Georg Büchner nell’adattamento e la
che invita a riflettere sulle eterne dinamiche
guarda a uno dei testi più misteriosi e rivoluzionari della drammaturgia mondiale
di un autore – Georg Büchner – antesignano della contemporaneità e dalla vita spezzata ad appena 23 anni
Coproduzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale insieme a Casa del contemporaneo – Centro di produzione teatrale
Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Tinaos in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024
a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
In scena dal 26 novembre al 1 dicembre al Teatro San Ferdinando
lo spettacolo offre un nuovo sguardo su uno dei testi più crudi e allucinati del teatro moderno
Nel ruolo del protagonista Alberto Boubakar Malanchino
vincitore del Premio Ubu under 35 e interprete in grande ascesa nel panorama cinetelevisivo
in scena Tony Laudadio nei diversi ruoli del Potere
Federica Sandrini nel ruolo di Marie ed Edoardo Sorgente in quello del Tamburmaggiore
Woyzeck di Georg Büchner è uno dei testi più rivoluzionari della drammaturgia moderna
dall’opera lirica di Alban Berg nel 1925 al film di Werner Herzog con l’indimenticabile Klaus Kinski nel 1979 fino al musical di Bob Wilson e Tom Waits nel 2000
In Italia resta memorabile la messa in scena del 1973 di e con Carlo Cecchi
per la sua capacità di rendere il protagonista
elevando il personaggio dalla sua condizione di povertà e marginalità a figura che sfida il sistema che lo opprime
forse il primo esponente del lumpenproletariat della storia del teatro moderno assunto alla dignità di antieroe tragico
Il testo conserva una drammatica attualità sia nei riguardi del Potere che opprime e muove
la cavia che da mesi mangia piselli per qualche soldo e che viene regolarmente controllato da un Dottore nelle sue manifestazioni fisiche
vessato da un Capitano che gli instilla il seme della gelosia
da tutti coloro che incarnano un superiore
«La concretezza delle relazioni e questa parola scarna senza orpelli – afferma il regista – permetterà agli attori di restituire una parola affilata
come quella stessa lama di coltello che permetterà l’omicidio (…) L’incubo di Woyzeck diventa l’incubo che sfocerà nel totalitarismo
nella rivoluzione restauratrice.” Anche la storia della compagna Marie
risuona come una denuncia contro la condizione delle donne vittime di violenza in contesti di marginalità
Il dramma si intreccia a temi universali come il disagio esistenziale e l’incomprensione
costretto a occupazioni umilianti e precarie in situazioni di degrado
incapace di trovare un luogo sicuro per sé e la propria umanità
sopravvivono ancora oggi gli spettri più oscuri dell’Europa
in occasione del discorso tenuto nel 1985 per il conferimento del Premio Büchner
sostenendo che forse Woyzeck tornerà tra noi
assumendo una forma tutt’altro che rassicurante e in qualche modo anticipatoria della grande aberrazione nazista del Novecento
uno degli automi tanto cari allo scienziato Büchner
incapace di intendere ma non ancora di non volere
Nel ritmo sincopato di questa nuova traduzione
l’obiettivo è di restituire la natura del testo originale tedesco
dove il gergo proletario di Woyzeck e Marie si distanzia dal tedesco barocco e persino sgrammaticato con cui Büchner si prende gioco del potere
Una versione coerente con quella che pare la distribuzione e la cronologia più verosimile delle scene pensate da Büchner
che di fatto presenta quasi due inizi diversi
la rappresentazione di un uomo già probabilmente al limite delle forze
Frammenti legati in scene in un unico respiro
cercando di non tradire la natura visionaria e incredibilmente post-drammatica del capolavoro
Come pianeti che ruotano intorno alla stella madre
gli interpreti di questo lavoro ruoteranno intorno al corpo di Woyzeck come in un vortice che condurrà ad un finale profetico e privo di speranze
L’incubo di Woyzeck diventa l’incubo che sfocerà nel totalitarismo
Lo spettacolo dopo le rappresentazioni di Napoli sarà in scena dal 21 al 24 gennaio 2025 al Teatro Rossetti di Trieste
traduzione e adattamento Federico Belliniregia Tommaso Tuzzoli
scene realizzate da Scenotecnica Armando Alovisi
costumi realizzati da Anna Giordano per Sartoria Pennacchio
maschera realizzata da Macrè di Maurizio Crocco Egineta
Casa del contemporaneo –Centro di produzione teatrale
Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Tinaos in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024 a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
Biglietterie tel 081.5513396 | 081.292030 / 081.291878
Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 20 Novembre 2024 (16:46)
ha nominato la dott.ssa Corinna Costanza Panella
Viceprefetto Aggiunto e Capo di Gabinetto della Prefettura di Barletta Andria Trani
con il compito di coadiuvare il Commissario prefettizio nella gestione dell’Ente
il Prefetto aveva decretato la sospensione del Consiglio comunale con effetto immediato
quale Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente con l’attribuzione dei poteri spettanti al Sindaco
Barletta
Raymond Carver è stato uno dei più amati scrittori di racconti della seconda metà del Novecento; dopo la sua morte venne definito dal Times “il Čechov del ceto medio americano”
che il grande scrittore americano dedica uno dei suoi ultimi racconti
L’incarico.Vita e arte sembrano intrecciarsi nel destino di questi due grandi autori
entrambi scomparsi prematuramente per malattie legate ai polmoni.I due autori nel tempo sono diventai punto di riferimento per generazioni di scrittori
ma hanno anche avuto la forza di imporsi nell’immaginario teatrale e cinematografico
Čechov ancora oggi è uno degli autori teatrali più rappresentati nei teatri di tutto il mondo
e numerose sono le sue incursioni nel cinema; Carver
ha ispirato il film America oggi con cui Robert Altaman vinse il Leone d’Oro al festival di Venezia nel 1993.Carver non è un autore teatrale e raramente viene fatto in teatro; ma ne L’incarico la sua scrittura
Emerge quindi una prospettiva nuova nel mettere in scena questo racconto
che ti costringe a filtrare l’eco del teatro di Čechov
attraverso lo sguardo inconsapevole e incosciente del quotidiano. Luca Bargagna
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Carver si trova tra le mani una copia della biografia di Čechov
La lettura della biografia lo distoglie completamente da tutto il resto: “nel momento stesso in cui il libro è arrivato
ho messo da parte quel che stavo facendo e ho incominciato a leggerlo
Mi pare di ricordare di averlo letto quasi tutto d’un fiato”.Dopo aver letto il libro
Carver intuisce di poter di rendere omaggio a Čechov – “uno scrittore che per lungo tempo ha avuto un’enorme importanza per me”- attraverso la scrittura di un racconto.Nasce così
racconto sugli ultimi giorni di vita di Anton Čechov
nel quale Carver compie un’operazione particolare
mescolando elementi biografici e invenzione letteraria:“mentre scrivevo
mi sono reso conto che stavo lavorando a un racconto molto diverso da qualsiasi cosa avessi mai fatto”
ma anche nella capacità di lasciare alla sua immaginazione la libertà di creare una vita a personaggi che nella biografia sono appena accennati: “dovevo dar libero corso alla mia immaginazione inventare tutto quello che potevo pur restando nei confini della storia”.È come se Carver volesse usare l’invenzione letteraria per espandere il reale.La morte di Čechov è una morte poetica e fuori dall’ordinario
come quella che potremmo immaginare per alcuni dei suoi personaggi; e forse proprio per quello Carver ne è così attratto.Gli ultimi momenti di vita dello scrittore sono descritti in alcune pagine del diario di Olga Knipper
l’ultima messa in scena del loro amore e del loro destino
capace di fare incontrare il grande scrittore con la grande attrice del Teatro d’Arte di Mosca.Ma a Carver tutto questo non basta
ha bisogno ancora di qualcos’altro per poter portare a termine il suo racconto
Nelle prime ore del mattino del 2 luglio 1904
che assiste Čechov negli ultimi giorni della sua vita
si accorge che ormai non c’è più niente da fare; chiama la reception dell’albergo dove tutto questo si sta consumando
e ordina una bottiglia del migliore champagne
Fu proprio quel gesto istintivo del medico a colpire la fantasia dello scrittore
come fosse un’azione straordinaria e appropriata da apparire inevitabile.Ed è qui che affiora l’immagine del giovane cameriere stropicciato che
E poi tutto svanisce: le parole e le emozioni
placidamente si nascondono nel silenzio della notte.Prima di morire Čechov aveva avuto il tempo per l’ultimo brindisi: “È un sacco di tempo che non bevo più champagne”.Sembrerebbe un finale perfetto
ma manca ancora qualcosa.Ancora commossi per la morte dello scrittore russo
la vita ricomincia quando il cameriere fa la sua seconda apparizione nella stanza in cui giace ancora il cadavere di Čechov
Il ragazzo porta un piccolo vaso con tre rose che offre a Olga
la quale pensa di affidare al ragazzo un compito importantissimo
e proprio questo sarà il cuore del racconto
che ci trascinerà nel vortice dei pensieri del cameriere.Lo scarto fra biografia e invenzione scatena un movimento del tutto inaspettato
che modifica il percorso del racconto e fa sorridere portandoci nel mondo strampalato e vitale del ragazzo
“Ci sono momenti in cui odio del tutto il teatro
Così scriveva Olga Knipper al marito Anton Čechov pochi mesi dopo il loro matrimonio
divisa tra l’amore per il teatro e l’amore per il marito
si trasformeranno nella sua dedizione assoluta al Teatro d’Arte di Mosca.Olga Knipper è stata una delle attrici simbolo il Teatro d’Arte di Mosca: allieva di Nemirovic-Danchenko
il fondatore del Teatro insieme a Stanislavskij
entrò a far parte della compagnia da quella fatidica estate del 1998 quando la grande avventura del Teatro d’Arte di Mosca ebbe inizio e fu l’ultima testimone di quella grande stagione teatrale
Ranevskaja per tutta la vita e fu compagna e poi moglie di Čechov per soli quattro anni
Il suo nome è indissolubilmente legato a quello di lui
Si sa molto di lei negli anni del suo legame con Čechov
grazie al carteggio da lei stessa pubblicato in vita e poi arricchitosi di altro materiale dopo la sua morte: un carteggio che racconta di una grande storia d’amore
quasi un diario in cui si può vivere giorno dopo giorno il nascere e il maturare di quell’amore
Peter Brook ne fece un memorabile spettacolo: La tua mano nella mia
interpretato da Natasha Parry e Michel Piccoli
lui era un giovane regista al suo debutto in Russia con l’Amleto
Perché la vita di Olga fu molto lunga e molto avventurosa e attraversò la storia della Russia
dall’epoca zarista attraverso la rivoluzione fino all’epoca sovietica
Per tutta la vita ha avuto a cuore la memoria di Čechov
di cui si è presa cura insieme con la sorella di lui
E sul suo resoconto degli ultimi giorni di vita di Čechov
da cui anche Carver è partito per il suo racconto L’incarico
la cui narrativa ha rivitalizzato il racconto breve
è diventato di grande influenza per scrittori di tutto il mondo
il «London Times» lo definì “Il Čechov americano” per la sua attenzione ai dettagli e i ritratti intimi di persone della classe operaia che lottano per raggiungere il cosiddetto Sogno Americano
Fu anche un poeta prolifico e di grande successo
Cominciò a scrivere racconti e poesie al liceo e studiò narrativa sotto la guida dello scrittore John Gardner alla California State University di Chico
Frequentò il prestigioso Iowa Writers’ Workshop dal 1963 al 1964
tra cui una Guggenheim Fellowship e il Mildred and Harold Strauss Living Award nel 1983
che gli permise di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno per i successivi cinque anni
Please fu nominata per il National Book Award
mentre Cathedral fu nominata per il Premio Pulitzer per la narrativa nel 1984
La sua ultima raccolta di racconti è Where I’m Calling From
Nel 1977 incontrò la scrittrice del Nord-Ovest Tess Gallagher
che sarebbe diventata la sua compagna e la sua più stretta collaboratrice per un decennio
La sua opera continua ad essere adattata per il palcoscenico e il cinema in tutto il mondo
Short Cuts di Robert Altman (1993) include nove racconti di Carver ed ha debuttato con successo di critica al Lincoln Center
Il racconto di Carver What We Talk About When We Talk About Love divenne la base per la pièce all’interno del film vincitore dell’Oscar di Alejandro González Iñárritu Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance) (2015)
dopo aver appena completato A New Path to the Waterfall
una raccolta di poesie ora inclusa nella sua opera postuma All of Us: The Collected Poems
Teatro mon amour
"L’INCARICO" fa parte delle produzioni del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale e farà tappa in queste città:
SAN FERDINANDO DI PUGLIA - È iniziata con toni accesi la campagna elettorale per le amministrative del 25 e 26 maggio prossimi. Al termine del comizio di presentazione della lista “Progressisti e Democratici”, guidata dal già sindaco Michele Lamacchia
è intervenuto pubblicamente il parroco della Chiesa Madre
con dichiarazioni che hanno immediatamente acceso il dibattito cittadino
«È curioso vedere oggi una lista di sinistra accusare i preti di aver “inventato” la mafia nel nostro paese», ha affermato don Mimmo Marrone. Un’accusa definita “paradossale” dal sacerdote, che ha ricordato come negli anni ‘60 il cardinale Ernesto Ruffini
definendola «un’invenzione dei giornali e dei partiti di sinistra»
contrariamente a tali negazioni del passato
«la realtà purtroppo ci racconta di aziende con interdittive antimafia
di poteri criminali radicati nel tessuto economico e sociale del nostro paese»
Ha poi aggiunto: «La mafia non l’hanno inventata né i preti
Ed è il nostro silenzio il suo miglior alleato»
La verità e la dignità di un popolo non sono merce da barattare per qualche voto in più»
Non si è fatta attendere la replica di Michele Lamacchia
L’ex primo cittadino ha respinto con decisione le accuse: «La bugia è un peccato
«Ci sono i video dell’intervento di questa sera in Piazza della Costituzione: mai
si è voluto ribadire che «non è un bene buttare via tutta l’economia locale
che ogni giorno vive grazie al lavoro onesto di tante persone
«Siamo per buttare via l’acqua sporca - ha aggiunto Lamacchia - e siamo disposti ad accompagnare personalmente in caserma o in Procura chiunque sia vittima di ricatti mafiosi»
Il candidato sindaco ha infine ribadito l’impegno della lista per la legalità: «Se eletti
ci costituiremo parte civile nei procedimenti contro soggetti indagati per mafia
anche per la credibilità della causa che si dice di voler difendere»
un avvio di campagna elettorale segnato da contrapposizioni nette
che lascia presagire un clima politico particolarmente acceso nelle prossime settimane a San Ferdinando di Puglia
una prima nazionale da non perdere al Teatro San Ferdinando: “Le Anime Morte” ovvero Le (Dis)Avventure di un Onesto Truffatore riscritta e portata in scena da Peppino Mazzotta e tratta da una delle opere più note di Gogol’
un affresco grandioso e sconvolgente della Russia di metà Ottocento
“con la sua anarchica energia vitale
infonde l’essenza del carattere russo e
sfiora gli orrori nascosti nel profondo di tutti noi.”
Nikolàj Vasil’evic Gogol’ non ha nemmeno 40 anni quando nel 1842 pubblica quest’opera che sembra adattarsi perfettamente al nostro presente
Un classico della letteratura russa attualissimo anche perché in materia di imbroglioni
Nelle “Le Anime Morte” Pavel Ivànovic Cicikov è un funzionario pubblico ma non è un uomo virtuoso
un tipo di uomo che si trova in ogni tempo e modello sociale
Un burocrate truffaldino che sembra uscito peggiore cronaca politica e giudiziaria della nostra attualità che vuole scalare società e per questo non ha scrupoli o modello etico di riferimento
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hanno allertato immediatamente i carabinieri
È il 31 dicembre quando l’episodio più sconvolgente segna l’epilogo di una serie di violenze domestiche
smonta le porte interne della casa per controllare ogni movimento della moglie e dei figli
risponde con estrema brutalità: calci
pugni e aggressioni che la costringono a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Gioia Tauro
allertano immediatamente i carabinieri di San Ferdinando
È l’inizio di un’azione decisiva
coordinate dalla procura della Repubblica di Palmi
svelano una spirale di abusi iniziata nell’agosto 2023
oggetti di fortuna e aggressioni pubbliche: l’uomo non risparmiava neppure i figli
spesso spettatori impotenti delle violenze
Grazie all’approfondito lavoro investigativo
il tribunale di Palmi emette un’ordinanza di custodia cautelare in carcere
L’uomo viene arrestato e trasferito in carcere
l’uomo resta presunto innocente fino a sentenza definitiva
come stabilito dalla costituzione italiana
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e la collaborazione della Procura rappresentano un messaggio forte contro la violenza domestica
confermando l’impegno a tutela delle vittime
Stagione 2011-2012
Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo
Giovedì 31 ottobre 2024 ore 21.00 | Teatro San Ferdinando
Il 31 ottobre 1984 scompariva Eduardo De Filippo
indimenticato maestro del teatro napoletano
la città gli rende omaggio con una proiezione pubblica e gratuita del film “Questi fantasmi”
è promosso e organizzato dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
la Fondazione Eduardo De Filippo e il Comune di Napoli
in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Il film arriva nella storica sala di Piazza Eduardo De Filippo 20 nell’ambito delle iniziative messe in campo nel 2024 dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale presieduto da Luciano Cannito e diretto da Roberto Andò per le celebrazioni degli anniversari dei “70 anni dall’apertura del Teatro San Ferdinando di Eduardo De Filippo” nel 1954 e del “Quarantennale della scomparsa”
Il Comune di Napoli sostiene l’evento nell’ambito del progetto di promozione della cultura cinematografica “Cohousing Cinema Napoli”
che mira a favorire la produzione di opere dell’audiovisivo in città e lo sviluppo del comparto attraverso attività culturali e di formazione
realizzato nel 1954 e tratto dall’omonima opera teatrale
viene presentato nella copia restaurata nel 2024 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo
Per il restauro sono stati utilizzati i negativi scena e colonna originali
integrati nelle parti più rovinate con un lavoro sonoro
Sulla versione cinematografica della commedia Eduardo scrisse: «Sono particolarmente grato a Marotta per aver inserito nella vicenda un personaggio che nella commedia non c’è: un mago
Esso si è rivelato di grande utilità ed efficacia nello sviluppo narrativo del film
Il tono del racconto è molto semplice e lineare: esso è mantenuto sempre sul piano realistico poiché soltanto nel “di dentro” del protagonista è da trovare certa “irrealtà” fantastica e mai al “di fuori” di esso
Per quanto riguarda l’ambientazione essa è stata tutta fornita da un palazzo settecentesco dove i dipinti alle pareti e i soffitti hanno funzionato perfettamente per creare le allucinate e grottesche visioni di Pasquale Lojacono»
Pasquale Lojacono va a vivere con la moglie in un grande appartamento di un antico palazzo di Napoli senza doverne pagare l’affitto perché il proprietario cerca così di sfatare la diceria che la casa sia infestata di fantasmi
Lojacono ingenuamente scambia per un fantasma anche l’amante della moglie che comincia a lasciargli denaro e regali
Illuso da queste regalie l’uomo pensa di riadattare l’appartamento e farne una pensione
La moglie crede che Lojacono abbia scoperto la sua relazione
Decide di scappare con l’amante che nel frattempo interrompe questo flusso di soldi
lasciando Lojacono incapace di ripagare i debiti contratti
decide di rinunciare alla donna e gli lascia anche il denaro preparato per la fuga
Soggetto: tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo De Filippo
L’ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti
con prenotazione obbligatoria alla mail: eduardo40@teatrodinapoli.it
Info: teatrodinapoli.it Biglietteria tel 081.292030 / 081.291878
Eduardo De Filippo (Napoli 1900- Roma 1984) è uno dei più importanti drammaturghi italiani del Novecento nonché attore e regista per il teatro
Figlio naturale di Eduardo Scarpetta come i fratelli Titina e Peppino viene iniziato al lavoro dell’attore da bambino
Già agli inizi degli anni 20 accosterà la scrittura di commedie e la regia alla carriera d’attore
Dopo aver esordito e a lungo lavorato nella compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta
nel 1931 i tre fratelli fondano una loro compagnia “I De Filippo”
presentando molte commedie scritte da Eduardo e riscuotendo un grande successo di pubblico
Negli anni Trenta comincia a lavorare anche nel cinema come attore
mentre è del 1940 la sua prima regia cinematografica In campagna è caduta una stella
Nel 1948 acquista e ristruttura il teatro San Ferdinando che diviene un centro importante del teatro napoletano e dove Eduardo continua a mettere in scena le sue opere che nel frattempo hanno guadagnato fama internazionale
Dagli anni Cinquanta inizia la sua attività televisiva adattando molte delle sue opere più importanti ed amate per il piccolo schermo
Figura carismatica e attivo sulla scena pubblica
viene nominato senatore a vita nel 1981 dal presidente Sandro Pertini
Il sogno di una notte di mezza sbornia (1959)
Questa notizia è stata pubblicata martedì 29 Ottobre 2024 (17:49)
Dall’ 8 marzo al 18 maggio 2025 si terrà a Napoli “Eduardo punto e da capo” una serie di performance itineranti che ci faranno scoprire il Teatro San Ferdinando
citazioni e fantasie teatrali ispirate all’universo drammaturgico di Eduardo De Filippo
Un’esperienza entusiasmante ed immersiva che parte da La buvette di EVA del Teatro con un gruppo di attori erranti
in cerca di un palcoscenico e di un pubblico
Il pubblico verrà condotto in platea per assistere a un omaggio al teatro di varietà
Immergiti nella storia del teatro napoletano partecipando a “Eduardo punto e da capo”
un evento unico che celebra il Teatro San Ferdinando
il cuore pulsante del teatro di Eduardo De Filippo
lasciati guidare in un percorso itinerante che rivela il profondo legame tra Eduardo
ti faranno vivere la magia del teatro come mai prima d’ora
Assicura il tuo ingresso acquistando i biglietti su Vivaticket
Non perdere l’opportunità di esplorare il teatro attraverso gli occhi di Eduardo e di sentirti parte della sua storia
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L’iniziativa Eduardo punto e da capo è un bel viaggio che i visitatori compiranno accompagnati e coinvolti da un gruppo di giovani “guide/attori”
interpretazioni e suggestioni sceniche ispirate o tratte dall’universo drammaturgico e teatrale di Eduardo De Filippo
La regia dell’evento è di Antonello Cossia con i giovani attori ex allievi della scuola del teatro di Napoli Carmine Benitozzi
Le visite guidate sono a cura di Artepolis e i costumi di Roberta Mattera
L’evento è in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo
Ingressi: intero € 10,00 – ridotto € 8,00 anche su VivaTicket (link affiliato)
Maggiori informazioni – Prenotazioni in biglietteria: tel. 081.5513396 – Teatro San Ferdinando
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Nella casa di Eduardo al Teatro San Ferdinando di Napoli per tre sere
un omaggio inedito e poetico all’opera di Eduardo De Filippo
sette pupazzi animati da un gruppo di manovratori
nella sua nuova versione per attore cum figuris
è un originale allestimento nato da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia
Prodotto da Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno5
lo spettacolo ha il prezioso sostegno della Fondazione Eduardo De Filippo e del Teatro Augusteo
Questa messinscena non convenzionale vede il talento di Luca Saccoia impegnato in un’interpretazione straordinaria
dove un unico attore interagisce con sette pupazzi realizzati dallo scenografo Tiziano Fario
che firma anche l’intera scenografia
Le figure animate prendono vita grazie a un gruppo di manovratori formato attraverso un laboratorio di formazione curato da Irene Vecchia
lo spettacolo ripercorre le vicende della famiglia Cupiello
trasformandole in un viaggio onirico che risuona nell’immaginario e nella memoria di ogni spettatore
Al centro di questo sogno teatrale è Tommasino
che rivive quel fatidico “Natale” attraverso il teatro di figura
accompagnando il pubblico in una rappresentazione che mescola comicità
testimone di un rito che si rinnova ogni anno
I pupazzi e le figure in scena rappresentano i frammenti di un sogno/incubo
un presepe vivente che riaffiora puntualmente
popolato dai conflitti e dalle speranze di Luca Cupiello
“Il presepe è l’orizzonte in cui si muove tutta l’opera
È l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in un’umanità rinnovata e senza conflitti
ma anche la rappresentazione della nascita e della morte
È il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo
lo spettacolo celebra i 90 anni di Natale in casa Cupiello
Giorni e orari di rappresentazione: 06/12/2024 ore 21:00
Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 4 Dicembre 2024 (12:14)
La nomina è stata formalizzata nel corso di un incontro istituzionale presso la sede della Regione Puglia
“Nel quadro di un rafforzamento del partito sul territorio - ha dichiarato Grimaldi - ho provveduto a nominare Elsa Morra
quale nuova segretaria della Lega a San Ferdinando di Puglia
In un momento in cui la città si prepara ad affrontare una tornata elettorale di rilievo
sono certo che Morra saprà rappresentare le istanze dei cittadini
contribuendo a costruire una proposta politica solida
in sinergia con gli alleati del Centrodestra”
Un incarico che Elsa Morra ha accolto con senso di responsabilità e determinazione: “Ringrazio il segretario provinciale Grimaldi e il consigliere regionale Splendido per la fiducia
Da oggi sono pienamente operativa per tutelare gli interessi dell’intera comunità sanferdinandese
lavorando con impegno anche in vista delle imminenti elezioni amministrative”
La nuova segretaria ha infine sottolineato l’importanza di una strategia condivisa con le forze del Centrodestra: “Intendo avviare al più presto un confronto con le altre segreterie della coalizione
per definire insieme un progetto politico forte e credibile
in grado di restituire alla città una guida stabile e capace”
la Lega conferma la volontà di consolidare la propria presenza nei territori
puntando su profili radicati e riconosciuti
capaci di interpretare e rappresentare le esigenze dei cittadini
le regole per il raggiungimento degli obiettivi e per l’interazione con gli stakeholder
una breve storia dell’Anas dalla sua nascita risalente al 1928 ad oggi
La sezione illustra la nostra rete stradale e ne evidenzia la strategicità e capillarità
le strade Anas che fanno parte della rete europea TEN-T
i dati del nostro Osservatorio del traffico
La sezione descrive i servizi offerti ai clienti come parte 'core' del nostro business
Anas gestisce le strade e offre servizi a chi le usa per lavoro o per viaggiare
ma anche a chi abita oppure ha un’attività lavorativa nei pressi delle proprie strade
Nella sezione si trovano tutte le informazioni utili per diventare nostro fornitore
Lavorare con Anas significa essere partner di una grande impresa
siamo tra i principali soggetti industriali in Italia e per raggiungere i nostri obiettivi vogliamo scegliere le migliori aziende che possano costruire con noi le strade del futuro
La sezione illustra il nostro impegno nella gestione della viabilità
in cooperazione con le altre strutture preposte alla sicurezza stradale
i nostri piani di interventi stagionali e straordinari e tutte le informazioni utili per chi viaggia in collaborazione con il CCISS Viaggiare Informati e Sicuri
Riaperta al traffico la strada statale 16 “Adriatica” in direzione Otranto precedentemente chiusa all’altezza del km 730
la strada statale 16 “Adriatica” è provvisoriamente chiusa al traffico in direzione Otranto all’altezza del km 730
Per cause in corso di accertamento un’autovettura ha sbandato in maniera autonoma e si è ribaltata
La circolazione sulla carreggiata in direzione Otranto è temporaneamente deviata in uscita allo svincolo di San Ferdinando Sud
Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione dell’emergenza e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile
raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet
disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”
Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148
2017 | P.IVA 02133681003 | C.F
Da mercoledì 13 a domenica 17 novembre al Teatro San Ferdinando
affrontato dalla scrittrice e regista con sguardo profondo
dello stato d’animo più diffuso al mondo perché fra le varie piaghe che colpiscono oggi l’umanità
Sarà in scena da mercoledì 13 a domenica 17 novembre al Teatro San Ferdinando lo spettacolo L’origine del mondo
interpretato da un trio tutto al femminile
con protagonista Concita De Gregorio nel ruolo della madre
Carolina Rosi in quello della nonna e da Mariangeles Torres in quello dell’analista
Scritto nel 2011 e andato in scena nello stesso anno con protagonista Daria Deflorian
lo spettacolo – vincitore nel 2012 di ben tre Premi UBU – ritorna oggi in un nuovo allestimento
su produzione del Teatro di Roma–Teatro Nazionale
Sulle ragioni del nuovo allestimento del testo l’autrice ha dichiarato:
nel 2011 (ha debuttato nel 2011 ma ci ho lavorato per più di due anni) per raccontare l’attraversamento e la riemersione da uno stato di depressione acuta
qualcosa in me sapeva – in modo inconscio e profetico – che quelli a venire sarebbero stati anni di isolamento psicologico e sociale profondo
dovuto a fattori diversi e in questo contesto non pertinenti
diciamo pure “invivibilità” dei rapporti umani e dell’esistenza così come la sperimentavamo
Ma nel 2011 era invece impensabile immaginare che nel 2020 la depressione sarebbe stata dichiarata dall’OMS la malattia più diffusa al mondo
superando il primato storico delle malattie cardiovascolari»
la scrittura di Lucia Calamaro ha infranto diversi tabù: a quindici anni dal debutto
L’origine del mondo si conferma un classico teatrale dei nostri tempi
uno di quei testi attorno al quale si sono addensati un immaginario e un riscontro fortissimi
«Di fronte al tempo – racconta Lucia Calamaro – alle crisi
inadeguato al rapporto ma lo stesso presente
Concita vive in un temporaneo autoricovero
constata che lei di umano ne conosce veramente solo uno
Questa relazione fluttuante e disattenta spesso fa sì che si ritrovi a non essere contemporanea neanche di sé stessa
anche lui suo malgrado familiarizzato con l’umano di Concita
la richiama a lei e al tempo: la Figlia Alice
«Tanto che a volte uno si chiede chi ha messo al mondo chi
temporaneamente rinchiuse in cerca di un senso latitante
tutte animate dalla stessa volontà: tirarla fuori
Si avvicendano su scena strappandole alla loro intimità duettistica l’analista di Concita e sua madre Lucia
ma a volte anche troppo dentro o troppo fuori
ma che ne sanno loro della fatica necessaria a snodare gli intrecci traumatici nascosti nelle geometrie del profondo
Indago la coscienza di una Persona in lotta con la depressione
quello che in fondo a lei significa e a cui appartiene
malgrado e al di là di lei; esploro gli stati d’animo mortificati di una Figlia adultizzata
la rabbia e l’impotenza di tutti gli altri
quelli che si ritrovano a gestire una persona depressa
da cosa è composta la vita di un essere umano: un corpo e i suoi andazzi
le cose e la necessità di gestirle e poi gli altri
Biglietteria: tel 081.292030 / 081.291878 | e.mail: biglietteria@teatrodinapoli.it
Ufficio stampa: Sergio Marra (responsabile)
Questa notizia è stata pubblicata venerdì 15 Novembre 2024 (09:39)
AGGIORNAMENTO – è stata annullata la replica del 19 marzo a causa del perdurare dell’indisposizione fisica della protagonista
Dal 19 al 23 marzo 2025 al Teatro San Ferdinando di Napoli arriva lo spettacolo che sta conquistando l’Italia: Oliva Denaro
con la drammaturgia di Giorgio Gallione e Ambra Angiolini
la regia di Giorgio Gallione e con Ambra Angiolini protagonista
(La recita prevista per il giorno 18 è stata annullata)
Lo spettacolo si rifà ad una storia vera quella di Franca Viola
la ragazza siciliana che a metà degli anni 60 fu la prima
a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore”
Il successivo romanzo di Viola Ardone prende spunto da quella vicenda e la ricostruisce
lo spettacolo teatrale ispirato alla vera storia di Franca Viola
in scena dal 19 al 23 marzo 2025 al Teatro San Ferdinando di Napoli
Rivivi l’emozione di un coraggioso “no” che ha segnato il destino di tante donne e lasciati coinvolgere da un’interpretazione intensa e attuale
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Negli anni ’60 in Italia se una donna
subiva un reato di violenza carnale e l’uomo successivamente la sposava
quest’ultimo avrebbe automaticamente estinto la condanna
E la storia di Oliva Denaro ci viene raccontata da adulta a ritroso
da quando ragazzina subì violenza e prese una decisione che fece scandalo e scalpore perché rifiutò il matrimonio dicendo no alla violenza e al sopruso
Un grande testo teatrale ispirato al bel romanzo di Viola Ardone
che porta Oliva Denaro a diventare la storia di tutte le donne
L'incidente stradale è avvenuto nel territorio di Barletta
Una donna di 33 anni nata a Cerignola ma residente a San Ferdinando di Puglia
STATALE 16 - È una donna di 33 anni nata a Cerignola ma residente a San Ferdinando di Puglia
la vittima dell'incidente stradale avvenuto alle prime luci dell'alba di oggi 21 febbraio al km 738 della Statale Adriatica 16
che ha coinvolto un trattore e un’autovettura
Sul posto sono intervenuti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile
Il traffico ha subito dei rallentamenti in direzione Foggia
La viabilità è stata deviata internamente e la carreggiata interessata dall'incidente
a seguito del tragico evento che ha colpito la cittadinanza sanferdinandese nella giornata odierna
in accordo con il Commissario prefettizio del Comune di San Ferdinando di Puglia
la parata finale del carnevale Ofantino alla Sanferdinandese prevista per oggi pomeriggio sarà rinviata a data da destinarsi
L’associazione Pro Loco di San Ferdinando di Puglia e il commissario prefettizio
si associano al dolore che ha colpito la famiglia della giovane Nicla"
venerdì 24 alle 19.00 e sabato 25 maggio alle 18.00 torna
il progetto del Teatro di Napoli–Teatro Nazionale
che per la sua 18esima edizione presenta lo spettacolo
cura del progetto e drammaturgia di Maurizio Braucci
«…un testo nobile come tutte quelle persone che pensano che la guerra è una perdita di tempo e di risorse (umane)
ARREVUOTO – lo storico progetto promosso e prodotto dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale in collaborazione con Associazione Arrevuoto-Teatro e Pedagogia
teso all’incontro dei giovani e degli adolescenti delle periferie e del centro della Città attraverso un modello laboratoriale
culturale ed artistico di apprendimento e di consapevolezza
di contrasto alle insidie e al disagio nelle aree a rischio del territorio – propone al pubblico venerdì 24 e sabato 25 maggio
curatore del progetto nato da un’idea di Roberta Carlotto
La regia collettiva è firmata da Alessandra Asuni
il progetto e lo spettacolo si arricchiscono della collaborazione con la Fondazione Ali Zaoua
in particolare con il centro “Les Etoiles Jamaâ El Fna”
che offre ai giovani marocchini spazi di espressione
apprendimento e scoperta attraverso l’iniziazione a diverse forme di espressione artistica (musica
La collaborazione nasce dalla condivisione di pratiche pedagogiche e artistiche comuni
La compagnia teatrale di Arrevuoto sta per mettere in scena il suo nuovo spettacolo
ma c’è un problema: l’autore è partito per il Sud America e si è dimenticato di finire il copione
La crisi è inevitabile e si svolge in scena
davanti al pubblico ormai accorso per assistere allo spettacolo
Si decide così di invocare il signore di tutte le idee: Il Caga-idee
il quale acconsente a lanciare dal cielo ai poveri teatranti un nuovo copione
Così inizia la storia: con la protagonista Clara Soave
che viene assunta per vendere il nuovo dentifricio Sorrisil nei Territori del Sud
Con lei c’è un gruppo di “bambini sospesi”
sono le giovani vittime di tutte le guerre del mondo a cui è concesso di non morire se si rendono utili vendendo il dentifricio del sorriso
Mentre non tutto in scena funziona e la compagnia teatrale è costretta di continuo a fermarsi per ridiscutere lo svolgimento della storia
Clara e i suoi bambini viaggiano in luoghi incredibili
così da sottrarsi ai missili e alle bombe
né per i piccoli protagonisti in cerca di acquirenti e nemmeno per la compagnia di Arrevuoto che non sa come continuare la storia che ormai ha messo in scena
come le bombe che fanno piroette e poi ritornano nei loro bombardieri a sognare
è un testo farsa come i missili che non partono perché hanno appuntamento col barbiere
un testo nobile come tutte quelle persone che pensano che la guerra è una perdita di tempo e di risorse (umane) che manda il mondo a rotoli nell’universo e che invece la vita va vissuta tutti insieme in armonia
Les Étoiles de Jamaa El Fna di La Fondation Ali Zaoua – Marocco: Taha Bendaoud
Siham Fekhari; grazie alla collaborazione di Salah Charef
La collaborazione con la Fondazione Ali Zaoua nasce dalla condivisione di pratiche pedagogiche comuni
la Fondazione offre ai giovani marocchini spazi di espressione
apprendimento e scoperta attraverso l’iniziazione a diverse forme di espressione artistica (musica
Istituto Comprensivo Casanova Costantinopoli: Gaia Luce Balzano
Istituto Comprensivo Madonna Assunta: Andrea Bembo
Centro educativo Stelle sulla Terra: Rosaria Addattillo
L’Orsa Maggiore Cooperativa sociale: Pietro Matacena
per la collaborazione alle musiche: Jessica Abbruzzese
Umberto Maisto; le registrazioni sono state effettuate presso Kammermuzak Studio Napoli;
per il sostegno ai laboratori: Carmela Ambrosio
Patrizia Vece per la poetica Laura Ottieri
con i suoi laboratori di teatro e pedagogia e gli spettacoli finali
sostiene e mette in connessione i giovani che abitano in tutti i quartieri della città di Napoli
proponendo una alternativa culturale e artistica come occasione di apprendimento e consapevolezza
in contrasto con le insidie del crescere in zone considerate a rischio
cura del progetto e drammaturgia Maurizio Braucci
assistente alla drammaturgia Fabrizio Nardi
musiche pacifiste Antonella Monetti e Michele Signore
costumi Violetta Di Costanzo e Nunzia Russo
allievo tecnico attrezzista Alessandro Cavaliere
coordinamento pedagogico Chi rom e… chi no: Biagio Di Bennardo
relazioni con Les Étoiles de Jamaa El Fna Eva De Prosperis
in collaborazione con Associazione Arrevuoto – Teatro e pedagogia
Istituto Comprensivo Casanova Costantinopoli
con la partecipazione di Les Étoiles de Jamaa El Fna di La Fondation Ali Zaoua – Marocco
con il contributo della Comunità Evangelica Luterana di Napoli
Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 22 Maggio 2024 (06:56)
con episodi di razzismo e condizioni di vita estreme
A San Ferdinando la tendopoli è satura mentre iniziative positive sono isolate dalle istituzioni
Il timore è che gli ingenti finanziamenti pubblici in arrivo possano alimentare ancora la macchina dell’emergenza con un’ulteriore stretta repressiva
i container che ospitano alcune lavatrici donate dal papa
un presidio di assistenza legale tenuto dall’associazione Piccola opera e un avamposto della Caritas che qualche giorno al mese distribuisce panni
si apre il mondo della baraccopoli di San Ferdinando
l’insediamento informale a pochi passi da Rosarno dove trovano rifugio oltre 800 lavoratori migranti della filiera agrumicola della Piana di Gioia Tauro
estremo lembo tirrenico della Calabria prima di affacciarsi sul Canale di Sicilia
baracche costruite con materiali di recupero
qualche chioschetto dove si cucina cibo alla brace
una moschea per permettere alle diverse comunità musulmane di pregare
La fornitura di corrente è stata portata solo la scorsa settimana
per potersi lavare c’è chi provvede a scaldare al fuoco grandi taniche d’acqua
All’abbandono abitativo si affianca la precarietà delle condizioni medico-sanitarie a cui cercano di rimediare Emergency
con il suo polibus e un ambulatorio fisso a Polistena
con un altro ambulatorio mobile e un presidio nel paese di San Ferdinando
che solo nei primi due mesi di campagna ha già effettuato 380 interventi medici
“Già questo indica la necessità di medici sul territorio -spiega il responsabile del progetto
le strutture sanitarie sono praticamente inesistenti
anche chi ha diritto al Sistema sanitario nazionale non riesce ad accedervi”
Sembrerebbe una situazione di emergenza assoluta
eppure parliamo di un’area dove da trent’anni c’è una costante presenza di lavoratori migranti
e non si contano più i milioni di euro di investimenti pubblici destinati ad “accogliere”
e il nostro obiettivo sarebbe quello di renderci inutili
di mirare all’empowerment della persona -sono le parole di Mauro De Stefano
Però se la persona torna a vivere nella tendopoli
per questo abbiamo chiesto un incontro con la prefettura e il coinvolgimento dell’Asp”
È un discorso che va oltre la necessità sanitaria
“se il lavoro è precario e l’abitare è disastroso
và da sé che le condizioni di salute peggiorano
e diventa anche più difficile curare -prosegue De Stefano- ma la causa del problema è che le persone vivono in quelle condizioni
Se si continuano a creare questi luoghi confinati
chiusi che non hanno un accesso comunicativo verso l’esterno
Non siamo sicuramente alla situazione della rivolta di Rosarno
Invece tutto si ripropone allo stesso modo
da quel 2010 che scosse i braccianti di Rosarno
passando per il devastante incendio che nel 2018 uccise Becky Moses
quando nella vecchia baraccopoli di San Ferdinando si arrivava a superare le duemila presenze
O le ruspe di Salvini nel marzo del 2019 e gli oltre 500mila euro spesi per sgomberare quel campo
rimpiazzato nei mesi successivi da una nuova tendopoli allestita dal ministero dell’Interno solo a qualche centinaio di metri più in là
si è man mano trasformata nella baraccopoli che vediamo oggi
“Una sorta di ciclo continuo inaugurato dopo i fatti di Rosarno
in cui si è imposto il ‘modello campo’ -racconta Peppe Marra dell’Unione sindacati di base (Usb) Calabria-
abbiamo assistito negli anni a un dispendio di risorse enorme che fondamentalmente non ha mai portato a nulla di concreto”
In un territorio tra quelli a più alto tasso di spopolamento “avresti potuto investire nel recupero delle case vuote
rompendo l’elemento di concentrazione e quindi di ghetto
e in più riattivando l’economia territoriale”
Spesso quando si affronta la questione si scade o nell’umanitarismo
pur cercando di superare il modello tendopoli
hanno riproposto continuamente logiche di assistenzialismo e di esclusione
Come il Borgo sociale di Taurianova inaugurato a maggio 2024
o i 90 posti del Villaggio della solidarietà di Rosarno
Interventi “quantificati non in base alla popolazione reale ma in base a una stima della manodopera che servirebbe alle aziende agricole
fatta senza considerare il lavoro nero e grigio
o il fatto che non tutti i migranti presenti negli insediamenti lavorano nei campi”
San Ferdinando e Rosarno sono peraltro stati inseriti nel “decreto Caivano”
la regia dei fondi è affidata al commissario di crisi e alla Regione ma i Comuni hanno la possibilità di presentare delle idee di investimento da valutare
Quale sarà il risultato di questi nuovi interventi sarà tutto da vedere
non si capisce perché a livello istituzionale non si potrebbe agire diversamente
sono tenuti lontano dalla città anche 20 chilometri
Visibili dalle sei del mattino alle quattro del pomeriggio
racconta Ibrahim Diabate dell’Ostello Dambe So
che durante la sua vita per i campi di Rosarno ci è passato anche come lavoratore
Eppure proprio questa piana racconta di alternative possibili
come l’esperienza decennale di abitare diffuso all’interno di case sfitte resa possibile grazie all’azione di intermediazione e garanzia della Caritas locale nella frazione di Drosi
che ha permesso a quasi 200 lavoratori di trovare un alloggio portando anche una ricaduta benefica al territorio
“casa della dignità” in lingua bambarà
messo in piedi da Mediterranean hope e la Federazione delle chiese evangeliche d’Italia
Un progetto sostenibile che offre mini appartamenti ricavati all’interno di uno stabile recuperato a 64 lavoratori migranti
“La maggior parte di questi immigrati sono lavoratori alla ricerca di una dignità
sono qui a spaccarsi la schiena per poter avere un pezzo di pane da mandare alla famiglia
vogliono poter pagare per avere un posto con tutte le comodità che ha una casa”
A rendere ancora più sostenibile il progetto
le aziende che partecipano al circuito virtuoso costruito intorno a Etika
una rete con Sos Rosarno e la Cooperativa Mani e Terra
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Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale
Cité du Théâtre – Domaine d’O – Montpellier / Printemps des Comédiens
La stagione del Teatro San Ferdinando si apre con lo spettacolo di Emma Dante: Re Chicchinella
adattato da una fiaba de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
dalla raccolta Lo trattenemiento de peccerelle del 1634
con Re Chicchinella la regista conclude il progetto con cui ha attraversato l’universo dello scrittore campano
“Se quaccheduno mi chiedesse dove se porrìa trovare lo fingimento e la frode io non saperrìa menzionare autro luogo che chesta Corte
lo trademiento da Zanne e la furfanteria da Pullicinella
dove a lo stesso tiempo se taglia e se cuce
Che non s’aggia da trovà lo remmedio a chesto male?”
C’era una volta un re che un giorno se ne tornava dalla caccia felice e soddisfatto quando sentì il bisogno di andare di corpo
il re scese da cavallo e si infilò in un vicoletto per scaricare il ventre
Ma la gallina non era morta e s’afferrò col becco alle sue chiappe di re
Accorsero i servitori e il cielo si oscurò alle sue urla disperate.Non potendo più resistere al dolore e vedendo buttate al vento le fatiche dei servi
dove medici e luminari tentarono ogni rimedio
adoperando tenaglie e strumenti di ogni genere
perché quel male superava i confini della natura
non era colica né flatulenza che si poteva guarire con supposte di fichi lassativi o cacazze di topi
Col passare dei mesi la gallina entrò sempre più in profondità finché non prese definitivamente alloggio dentro di lui.“Re Chicchinella” racconta la storia di un re malato
circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale che ha un solo scopo
fino a quando non si scopre che per il mondo il re e la gallina sono la stessa cosa
principe di Valenzia e re titolare di Costantinopoli
è una raccolta di novelle composta da Gian Battista Basile
pubblicata postuma per interessamento della sorella dell’autore
esce sotto lo pseudonimo di Gian Alesio Abbattutis.Composto in lingua napoletana e considerato uno dei maggiori capolavori della letteratura barocca
diviene un modello narrativo e per il genere della fiaba
pur mantenendo le caratteristiche della novella medioevale
vira verso nuovi temi e toni fiabeschi e popolari e
a dispetto del sottotitolo lo trattenemiento de peccerille vengono trattati al suo interno temi molto complessi.Richiamando il Decameron boccaccesco
è una raccolta di cinquanta novelle narrate in cinque giornate (da qui il titolo)
da cui man mano prendono il via gli altri.Le storie si svolgono in Campania o in Basilicata
dove l’autore trascorre gran parte della sua vita
Anche se diverse teorie vorrebbero attribuire al capoluogo campano la città natale
Basile sarebbe originario di Giugliano in Campania
dove muore per un’epidemia di difterite nel 1632
Oltre ad essere governatore del feudo per conto di Galeazzo Francesco Pinelli – terzo duca di Acerenza – ed essere Conte di Torone
Basile è amico e probabilmente compagno di studi del poeta Giulio Cesare Cortese
strutturato per il divertimento delle corti: per la sua complessità e il linguaggio teatrale
ispirati a vari generi letterari e al racconto
diventa modello per la letteratura seriale
districandosi tra la commedia dell’arte
il racconto rituale e anche il formulario alchemico.La Napoli qui presentata è una città plebea miserabile e turpe allo scopo di divertire il lettore attraverso un “mondo alla rovescia”
in quanto la peculiarità della favola sarebbe da ricercare non tanto nel meraviglioso
ma nel rappresentare un mondo perfettamente geometrico
in cui azioni e reazioni sono ripetute doviziosamente.L’opera
racconta alcuni topoi della Tradizione: la fuga dei giovani dalla famiglia patriarcale
il cambiamento di status di cui corpo può anche portare i sintomi e il Caso e la Fortuna
principi e corti.Si tratta di un’opera composta nel periodo in cui la letteratura è concepita come strumento di conoscenza
oltre che di piacere e di dominio.All’avanguardia
è il ruolo delle donne: diversamente dai propri successori
come Zoza la “principessa che non ride mai”
si distaccano molto dalle protagoniste delle fiabe da noi più conosciute
caratterizzate da remissività e dolcezza.Lo cunto si può definire
una raffinata architettura che ha avuto una larga diffusione e un’enorme fortuna nella cultura europea
che hanno dato origine a trasposizioni sia cinematografiche che teatrali
e che ancora oggi incuriosisce e appassiona intere platee di lettori e spettatori
CARD GIOVANI – UNDER 30
"RE CHICCHINELLA" fa parte delle produzioni del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale e farà tappa in queste città: