Ad affiancare Masciulli sul palco, il candidato consigliere Nicola Pistillo, la consigliera regionale Tonia Spina e l’europarlamentare Francesco Ventola che ha messo in evidenza criticità e potenzialità di un comparto che rappresenta circa il 70% dell’economia cittadina «Occorre restituire dignità a un settore che ha fatto la storia di questa comunità» «Le priorità sono chiare: investimenti in infrastrutture rurali Il nostro impegno è costruire una macchina amministrativa capace di ascoltare Un richiamo alla concretezza è arrivato anche da Nicola Pistillo che ha portato la propria testimonianza diretta di agricoltore «Chi lavora la terra oggi si confronta con problemi quotidiani spesso ignorati: strade impraticabili Solo un’amministrazione radicata nel territorio può offrire soluzioni reali» La consigliera regionale Tonia Spina ha sottolineato la necessità di un approccio istituzionale più presente e operativo: «Le politiche regionali devono affiancare le imprese agricole nella gestione delle emergenze favorendo l’accesso al credito e il reperimento della manodopera Serve una strategia che parta dai bisogni reali delle comunità locali» Deciso l’intervento dell’europarlamentare Francesco Ventola che ha denunciato i ritardi accumulati a livello regionale su interventi essenziali «Il problema dell’irrigazione non può più essere affrontato come una contingenza: è diventato un’emergenza cronica Ventola ha elogiato l’accordo di coesione promosso dal Governo Meloni evidenziando le risorse disponibili per il Sud «Ora spetta agli enti locali dimostrare capacità di progettazione e visione non a chi si limita all’ordinaria amministrazione» Dal confronto è emersa una visione chiara e condivisa: il rilancio dell’agricoltura non è soltanto una priorità economica, ma una leva strategica per la crescita complessiva del territorio. La lista civica “Insieme possiamo” si propone di avviare una nuova stagione amministrativa competenza e dialogo costante con le realtà produttive per costruire insieme un modello di sviluppo solido BENEDETTO CASILLO è protagonista dello spettacolo L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA / FIORI DI PALCO    su ideazione e adattamento dello stesso Casillo in prima nazionale al Teatro San Ferdinando Tradizione e turismo – Centro di Produzione Teatro Sannazaro E’ da molti decenni – per l’esattezza dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso come cabarettista del duo i Sadici piangenti in coppia con Renato Rutigliano poi da attore di tanto teatro e cinema made in Napoli e non solo a partire dai primi anni ’80 – uno dei volti più popolari riconosciuti e riconoscibili della scena partenopea che vanta interpretazioni di testi di Petito da Luciano De Crescenzo a Alessandro Siani a Ciro Ippolito a Carlo Vanzina a Mario Martone dei quali più della metà passati a calpestare palcoscenici e set cinematografici che è l’ideatore e il protagonista dello spettacolo L’uomo dal fiore in bocca / Fiori di palco: Luigi Pirandello prodotto da Teatro di Napoli – Teatro Nazionale Tradizione e turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro debutterà in prima nazionale giovedì 8 maggio alle 21.00 al Teatro San Ferdinando nell’ambito della Stagione del Teatro Nazionale dove replicherà fino a domenica 18 maggio In scena con Benedetto Casillo gli attori Sara Lupoli e Vincenzo Castellone «Quando – scrive nelle note il regista Pierpaolo Sepe - rampollò nella mente di Benedetto la possibilità di questo spettacolo non ero convinto si potesse costruire una sequenza capace di raggiungere il mio cuore E aggiunge: «Lavorare con Benedetto Casillo è una gioia Bisogna lasciarlo libero di raccontare il suo modo di guardare la vita Bisogna arrendersi alla sua forza trascinante al valore che attribuisce alle cose» Un premio Nobel e tre mostri sacri della scena teatrale Cesellatori ineguagliabili dei rispettivi dialetti lingua per eccellenza dell’espressione dell’anima popolare attore dalla lunga e intensa carriera (da Petito a Scarpetta e poi a Beckett Ruccello e Moscato) si avvicina a questi straordinari autori con umiltà e rispetto per assimilarne la linfa e restituirla poi in scena con la sua cifra di interprete fatta di sobrietà e misura.  Un leggero alito napoletano lambisce il notturno paesaggio dall’Uomo dal fiore in bocca: l’accento del protagonista qualche antico vocabolo viene proposto con affettuosa devozione per il dialetto La scena rappresenta l’esterno di un caffè di una stazione ferroviaria un binario l’attraversa in primo piano dissertano di vita e di morte i due protagonisti dell’atto pirandelliano Lo stesso binario indirizza le rappresentazioni degli altri autori «L’unica certezza certa della vita è la morte; eppure per l’uomo di oggi questo è l’ultimo dei pensieri In questo mondo che freneticamente rimbalza da un’illusoria soddisfazione materiale all’altra la morte è un fastidioso inconveniente La morte ha perso la sua sacralità…che poi è la stessa sacralità della vita La vita scorre da sempre all’ombra della morte E ciò non è affatto una considerazione negativa Tutto sta nel decidere come scegliere di vivere il tempo che ci è stato assegnato produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale durata: 1h e 15’ (escluso intervallo) Registrato al Tribunale di Napoli il 27/11/2003 (Reg Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362. Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362 Le foto e gli articoli presenti su "Napoli Magazine" sono stati in parte presi da internet È quanto comunica il Comune: "La Sorical ha preso in carico le esigenze della comunità locale accogliendo le richieste dell'Ente per porre fine alle ormai annose criticità" Il Comune di San Ferdinando comunica che finalmente hanno preso avvio i lavori per la sostituzione del tratto di condotta idrica tra il serbatoio Petrace 2° e il serbatoio Laghi di Rosarno grazie all'intervento di Sorical che ha preso in carico le esigenze della comunità locale accogliendo le richieste dell'Ente per porre fine alle ormai annose criticità Sono già iniziate le attività propedeutiche e nella giornata di martedì 29 aprile 2025 a partire dalle ore 7:30 verrà sostituito il primo tratto di tubo obsoleto e per questo motivo sarà necessaria la sospensione dell'erogazione idrica sul territorio comunale dalle ore 7:30 e fino al termine dei lavori sarà effettuata la sostituzione definitiva di un tratto di condotta adduttrice che è stato oggetto di numerosi guasti e riparazioni nel tempo causando frequenti disagi nella continuità del servizio idrico A questo iniziale intervento seguiranno progressivamente le sostituzioni di tutta la tratta verso San Ferdinando, rimediando a una criticità storica migliorando la sicurezza e l'efficienza dell'approvvigionamento di acqua corrente a beneficio dell'intera comunità e della qualità di vita per residenti e visitatori Il 30 aprile era la data ultima per presentare il rendiconto della gestione dell’esercizio 2024 ma lo stesso non è stato nemmeno portato in Consiglio Comunale.  appunto,  il rendiconto della gestione degli enti locali documento contabile che illustra i risultati dell’attività dell’ente al comma 2 specifica che la proposta di rendiconto deve essere resa disponibile ai consiglieri prima della riunione in cui verrà deliberato con un termine non inferiore a venti giorni noi consiglieri abbiamo ricevuto la lettera d’invito a prenderne visione per esaminare adeguatamente il rendiconto prima di votarlo E se Il termine di 20 giorni è considerato un requisito essenziale per il buon funzionamento della procedura di approvazione del rendiconto garantendo che i consiglieri abbiano tempo sufficiente per analizzare la documentazione e prepararsi alla discussione in Consiglio la proposta doveva essere resa disponibile agli inizi del mese per essere pronti a votare il rendiconto rispettando la scadenza legale del decreto legislativo 267/2000 (Testo Unico Enti Locali TUEL) stabilisce che il rendiconto della gestione deve essere deliberato dall’organo consiliare entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento in caso di mancata approvazione entro tale termine si applica la procedura prevista dal comma 2 dell’articolo 141 del TUEL che può comportare lo scioglimento del Consiglio una diffida da parte del Prefetto a presentare il rendiconto in un determinato arco temporale e la cosa non venga sottaciuta ai consiglieri che hanno tutto il diritto di venirne a conoscenza.  Ritengo che la mancata presentazione del documento in questione proprio per la sua fondamentale importanza in quanto rappresenta la vita economica dell’Ente sia un grave atto di irresponsabilità amministrativa che non solo mette lo stesso nelle condizioni di essere mal giudicato ma che espone immeritatamente il Consiglio alla conseguente possibilità di scioglimento per inadempienza.  In qualità di Capogruppo di Fratelli d’Italia del Comune di San Ferdinando richiedo l’immediata convocazione del Consiglio comunale nei termini previsti per legge saro’ costretta a chiedere al Prefetto lo scioglimento per la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2024 per fortuna senza grave conseguenze per il conducente L’incidente avvenuto al trodio di Palmi all’ingresso della città L’industria delle scommesse online sta vivendo un momento di crescita esponenziale e piattaforme come Rabona Scommesse stanno ridefinendo il modo in cui i giocatori vivono l’azzardo digitale il mercato globale delle scommesse online ha registrato oltre 70 milioni di utenti attivi in Europa secondo un rapporto dell’Italian Online Betting Observatory Stagione 2024-2025 Teatro San Ferdinando in prima nazionale dal 3 al 13 aprile 2025 LE ANIME MORTEovveroLE (DIS)AVVENTURE DI UN ONESTO TRUFFATOREPeppino Mazzotta riscrive e porta in scena una delle opere più note di Gogol’ Anime morte: un affresco grandioso e sconvolgente della Russia di metà Ottocento sfiora gli orrori nascosti nel profondo di tutti no LE ANIME MORTE ovvero LE (DIS)AVVENTURE DI UN ONESTO TRUFFATORE collaborazione alla drammaturgia Igor Espositolibero adattamento da Anime morte di Nikolaj Vasil’evič Gogol’ Gennaro Apicella  Direttore delle Poste scene Fabrizio Comparonecostumi Eleonora Rossidisegno luci Cesare Accettacontributi digitali Antonio Farina produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale la prima edizione delle sue “Anime morte” è datata 1842 ma l’opera sembra adattarsi perfettamente al nostro presente Trattasi di classico della letteratura e perciò non ci dobbiamo stupire se non finisce mai di dire quello che ha da dire Bisogna però ammettere che continua a parlarci anche perché L’eroe del romanzo Gogoliano è un certo Pavel Ivànovic Cicikov Gogol ci tiene a farci sapere che non è un uomo virtuoso Perché è giunta l’ora di lasciar finalmente riposare il povero uomo virtuoso Considerato che l’espressione “uomo virtuoso” gira ormai invano sulla bocca di tutti lo si evoca ipocritamente e nessuno lo rispetta L’uomo virtuoso è stato trasformato in un cavallo e cavalcato senza ritegno tanto da sfiancarlo e ridurlo pelle e ossa Perciò Gogol decide che è arrivato il momento di attaccare al carro anche il mascalzone Pavel Ivànovic Cicikov è quindi un mascalzone Un prototipo umano che si rigenera continuamente il cui stato di servizio sembra tratto dalla peggiore cronaca politica e giudiziaria della nostra attualità animato da una forza centrifuga che lo spinge verso la scalata sociale e lo obbliga a un pellegrinaggio infinito Un uomo che non ha priorità spirituali e non è ostacolato o appesantito da alcuno scrupolo o modello etico di riferimento Questa simpatica canaglia è il bisturi con cui Gogol’ fa l’autopsia all’umanità in una prospettiva di redenzione progressiva che resterà Delle tre parti di cui doveva comporsi il suo poema nella quale viene descritta la dimensione morale più bassa Mentre la  seconda  è composta da alcuni ampi frammenti scampati alle fiamme a cui lo stesso autore l’aveva condannata e  la terza non fu mai scritta erano in realtà i servi della gleba deceduti tra un censimento e l’altro per i quali i proprietari continuavano a pagare la tassa governativa nell’attesa del conteggio successivo che ne avrebbe ratificato l’effettiva dipartita» «Il furbo Cicikov escogita un piano per ricavare un suo personale profitto da questa faglia nel sistema Alleggerendo magnanimamente dell’inutile e gravosa tassa alcuni stolidi e avidi proprietari entra in possesso di un cospicuo numero di morti con l’intento di ipotecarli presso l’Ufficio di Tutela ed estorcere di vendita e di trasferimento regolarmente registrati l’eroe gogoliano compie un viaggio picaresco nei gironi di un inferno fatto di debilitante quotidianità popolata da morti-viventi attaccati alla roba più che alla vita una tragicomica e grottesca galleria di personaggi straordinari con un’intera tavolozza di vizi e meschinità che sono manna per la scena che in Russia il romanzo Anime morte sia stato e continui ad essere oggetto di numerosi allestimenti teatrali più o meno grandiosi e trasposizioni cinematografiche e televisive» 04/04 ore 21:00 | 05/04 ore 19:00 | 06/04 ore 18:00 08/04 ore 21:00 | 09/04 ore 17:00 | 10/04 ore 19:00 11/04 ore 21:00 | 12/04 ore 19:00 | 13/04 ore 18:00 Info www.teatrodinapoli.it Biglietteria: tel. 081.5513396 | e.mail: biglietteria@teatrodinapoli.it Ufficio Stampa Teatro di Napoli-Teatro Nazionale s.marra@teatrodinapoli.it | 081.5524214 int v.prestisimone@teatrodinapoli.it | 081.5524214 int Questa notizia è stata pubblicata lunedì 31 Marzo 2025 (14:16) Sergio Marraresponsabile ufficio stampas.marra@teatrodinapoli.it Valeria Prestisimoneufficio stampav.prestisimone@teatrodinapoli.it Resta aggiornato sulle novità del Teatro di Napoli Teatro Stabile della Città di Napoli 2025 questo spettacolo è dedicato alla memoria della Dott.ssa Annamaria Ciarallo Dopo aver debuttato nell’ambito della settima edizione di Pompeii Theatrum Mundi arriva al San Ferdinando De rerum natura [There is no planet B] composto da Fabio Pisano e portato in scena da Davide Iodice racconta il rapporto tra uomo e natura nel nostro tempo «Non volete ascoltare quello che chiede la natura e con il suo grido imperioso?»De rerum natura – traduzione Milo De Angelis Quello del De rerum è un tema coltivato già dai tempi dell’Accademia tra i materiali che il mio maestro Andrea Camilleri mi suggeriva ad ispirazione E in effetti prima che il teatro decidesse al posto mio una fuga dalla mia realtà di marginalità periferica in qualche landa estrema.Ritorna ora come oggettivazione di un sentimento del presente che si è caricato in questi anni pandemici di un terrore di vuoto di un senso di apocalisse e di rivincita di quella Natura a cui ormai non apparteniamo più e che ci rigetta per mezzo di un pipistrello o (anche mentre scrivo) di fiumi di fango.I temi del De rerum precipitano fragorosamente in questo tempo e la voce di Lucrezio mi pare sovrapporsi ora a quella di una ragazzina svedese e inverarsi nella sua sensibilità dolorosa non poteva non intersecare la mia storia personale e la mia progettualità pedagogica che da anni privilegia la disabilità intellettiva indagandone le possibilità L’immagine portante consegnata a Fabio Pisano per il suo ordito di parole è stata dunque quella del celebre discorso pronunciato all’Onu da Greta Thunberg sull’emergenza climatica A Greta hanno fatto seguito altre figure nelle cui vicende ho sentito riverberare i temi e le invettive del poeta latino: la giovane attivista italiana che con la sua sincera naïvté e il suo sincero terrore del futuro manda in lacrime i discorsi di un ministro dello Stato; Julia “butterfly” Hill e la sua resistenza anticapitalistica al cinismo distruttivo delle majors sospesa tra i rami di una sequoia; le anziane e accudenti donne dell’isola di Lesbo e la loro pietas per dei figli di altre madri di altri paesi; i minatori d’oro africani e i braccianti delle nostre terre infette che “sudano sangue” sfruttati dagli speculatori e muoiono insieme a quelle terre Sin da subito in questo materiale così eterogeneo il correlativo simbolico di questo sentimento di perdita uno di quegli orsi polari che alla fine di questo secolo secondo le stime non esisteranno più.Questo lavoro è dedicato alla memoria di una studiosa che mi ha insegnato ad amare e per cui ho immaginato sin da subito il progetto.Ma anche alle ragazze e ai ragazzi che animano i tanti movimenti di impegno ecologico nei territori più diversi.Al loro grido appassionato e “imperioso” non poco vacillante in questi tempi di guerra che «I movimenti della distruzione non possono prevalere per sempre De rerum natura – There is no planet B è un testo che racconta in sei episodi il rapporto tra uomo e natura nel nostro contemporaneo; il titolo è ispirato all’opera didascalica in versi del poeta latino Lucrezio; opera che ha rappresentato il punto di partenza intorno cui sviluppare la drammaturgia; sei “libri” attraverso la forza rivelatrice del dialogo che ho provato a restituire il Teatro in tutta la sua potenza in tutta la sua affascinante capacità di turbamento.A raccordare tra loro gli episodi mediante l’uso dei versi originali dell’opera di Lucrezio si rivela quale forza primordiale e motrice di tutte le cose La drammaturgia è stata poi adattata dal regista che ha composto una partitura per la messa in scena rielaborando alcune parti del testo e eliminandone altre Presentazione Libri SAN FERDINANDO DI PUGLIA - Nella città ofantina il centrodestra si presenta diviso all’appuntamento con le elezioni amministrative due percorsi distinti e una frattura sempre più evidente tra componenti che avevano saputo mantenere coesione e competitività contendendo il governo cittadino alla sinistra storicamente radicata sul territorio “Fuori dalla ‘bolla’ dell’adrenalina pre-elettorale delle legittime ambizioni personali e dei puerili veti contrapposti - scrive Puttilli - dovrebbe far capolino la ragionevolezza e la lungimiranza di una classe politica che è stata vincente e competitiva nella contrapposizione allo storico strapotere della sinistra sanferdinandese” a capo del progetto civico “San Ferdinando di Puglia migliora” ciascuna con la propria visione e i propri sostenitori ma che nella forma appaiono come l’esito di un mancato confronto unitario più che come la sintesi di scelte programmatiche realmente inconciliabili Entrambi i candidati affermano di voler rilanciare la città ma partendo da impostazioni e sensibilità diverse È proprio su questo punto che si concentra la riflessione di Puttilli che invita tutte le parti a superare logiche divisive per “salvaguardare l’obiettivo prima ancora delle ambizioni personali” E aggiunge: “Lo credo si possa ancora fare se non altro per rispetto di tutti quegli elettori che Le sue parole hanno sollevato attenzione e riflessioni ma al momento non sembrano aver smosso le posizioni dei due fronti che proseguono autonomamente nella campagna elettorale la sensazione è che l’appello dell’ex sindaco non sia un semplice sfogo In un panorama politico sempre più frammentato la moderazione e la responsabilità invocate da Puttilli rappresentano una bussola etica e strategica potrebbero ancora contribuire a ricomporre il quadro il rischio è che la divisione si traduca in un’occasione persa con conseguenze potenzialmente decisive sul risultato finale Tanto più in un momento delicato per la comunità sanferdinandese, che si appresta a voltare pagina dopo una fase commissariale, seguita alla conclusione anticipata della passata amministrazione (leggi) La prossima tornata elettorale rappresenta ma un vero e proprio passaggio di rifondazione democratica il richiamo all’unità delle forze moderate non è solo un auspicio politico ma una condizione fondamentale per restituire stabilità e credibilità istituzionale alla città coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia: due figure che potrebbero ancora favorire un dialogo utile a scongiurare una competizione interna che rischia di essere penalizzante per l’intero schieramento Entra in fermento la politica a San Ferdinando di Puglia in vista delle prossime elezioni comunali in programma il 25 e 26 maggio Il candidato alla carica di sindaco Nello Masciulli ha presentato alla città ofantina i volti che compongono la lista “Insieme Possiamo” un evento molto partecipato presso il comitato elettorale in piazza della Costituzione in cui il candidato alla carica di primo cittadino ha sottolineato le qualità dei nomi in corsa e del programma elettorale Nello Masciulli con i diversi incarichi già ricoperti in passato è pronto ad offrire alla città la propria esperienza Ecco da dove si ripartirà in caso di elezione a sindaco ciò che è mancato negli ultimi tempi a San Ferdinando di Puglia Anche qui Nello Masciulli propone la sua ricetta vincente Masciulli continuerà ad incontrare ed ascoltare i cittadini di San Ferdinando di Puglia la partecipazione dell’attrice Masha Valentino e l’accompagnamento musicale di Daniele Lorusso giovane talento sanferdinandese alla tastiera sostenitori e curiosi hanno potuto ascoltare direttamente la voce dei protagonisti di questa nuova proposta politica ha introdotto i sedici candidati al consiglio comunale ciascuno dei quali ha avuto modo di presentarsi brevemente raccontando il proprio impegno e le motivazioni che li hanno spinti ad aderire al progetto Un gesto che ha voluto sottolineare fin da subito l’importanza di un coinvolgimento attivo e consapevole di ogni componente della lista il candidato sindaco ha illustrato con chiarezza i punti cardine del programma di Adesso San Ferdinando ponendo l’accento su alcuni temi ritenuti fondamentali per il rilancio della città: attraverso strumenti concreti che permettano ai cittadini di incidere nelle scelte amministrative del Cruscotto della Trasparenza e di una nuova app municipale per rendere i servizi più rapidi e accessibili puntando sulla riqualificazione dei luoghi simbolici il sostegno alle associazioni culturali e la proiezione nazionale del Premio Distefano con interventi per contrastare la dispersione scolastica migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere l’inclusività il potenziamento dei servizi domiciliari e iniziative a favore della salute mentale e della lotta alle dipendenze attraverso la manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi l’implementazione della videosorveglianza e il supporto al commercio locale tramite la creazione di un tavolo permanente con i produttori agricoli la promozione delle eccellenze locali e l’organizzazione di una Fiera del Carciofo a livello nazionale con un rafforzamento della raccolta differenziata programmi di educazione ambientale nelle scuole il contrasto all’abbandono dei rifiuti e la promozione delle comunità energetiche Musci ha ribadito l’intenzione di costruire un futuro solido e condiviso basato sulle radici profonde della comunità ma capace di guardare avanti di costruire la San Ferdinando che vogliamo» raccogliendo il sostegno convinto dei presenti Adesso San Ferdinando dà ufficialmente il via a una campagna elettorale che si preannuncia dinamica e partecipata ponendo al centro il dialogo diretto con la cittadinanza e un forte radicamento ai valori della comunità locale Il caso Kaufmann per la regia di Piero Maccarinelli in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli dal 25 al 27 aprileUn dramma civile e umano tratto da una storia vera Dal 25 al 27 aprile il Teatro San Ferdinando di Napoli ospita Il caso Kaufmann intenso dramma scritto da Giovanni Grasso e diretto da Piero Maccarinelli con un cast d’eccezione composto da Franco Branciaroli Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona La pièce è tratta dal romanzo omonimo di Grasso (Rizzoli ispirato alla vera storia di Leo Katzenberger commerciante ebreo condannato a morte nella Germania nazista per “inquinamento razziale” Un caso giudiziario assurdo e atroce che anticipa il clima da incubo della Shoah raccontato con precisione storica e profondo coinvolgimento emotivo Cella di massima sicurezza all’interno del carcere di Stadelheim chiede alla guardia carceraria di poter vedere il cappellano Alle rimostranze della guardia (“Ma a che le serve un prete il prigioniero ribatte che ha sentito l’improvviso desiderio di convertirsi al cattolicesimo il cappellano entra nella cella di Leo Kaufmann anziano ex presidente della comunità ebraica di Norimberga Leo chiarisce immediatamente al sacerdote che non ha alcuna intenzione di abbandonare l’ebraismo in punto di morte ma che ha inventato la storia della conversione solo perché spera di poter far recapitare un messaggio di addio alla giovane Irene condannata a quattro anni di carcere duro per falsa testimonianza nel disperato tentativo di salvare l’anziano amico incuriosito dalla vicenda tragica e colpito dalla dignità del prigioniero accetta di restare con lui in cella per le sue ultime ore Leo Kaufmann svela al prete che è stato condannato a morte dal Tribunale speciale di Norimberga in violazione delle Leggi dell’Onore e del Sangue del 1935 per aver commesso il reato di “inquinamento razziale” Nonostante Kaufmann si sia sempre dichiarato innocente la Corte di Norimberga ha infatti stabilito l’esistenza di una lunga relazione di carattere sessuale con la poco più che ventenne “ariana” Irene Seidel l’anziano ebreo accetta di ripercorrere la sua drammatica vicenda fin dagli inizi quando decisa a trasferirsi a Norimberga per seguire un corso di fotografia e la giovane “ariana” si instaura immediatamente un rapporto speciale di affetto nonostante l’implacabile macchina di persecuzione anti-ebraica messa in piedi dal nazismo al potere renda sempre più difficile la prosecuzione di questa profonda e sincera amicizia il legame innocente tra Leo e Irene non è passato inosservato tra i vicini di casa sempre più imbevuti di odio e dominati dalla paura.   per sottrarsi alle insinuazioni e ai sospetti del quartiere accetta allora di sposare un suo giovane corteggiatore la macchina del sospetto e della calunnia si rimette pericolosamente in moto ridotto ormai in miseria dai provvedimenti razziali il giudice istruttore Hans Groβ ne firma il proscioglimento presidente del Tribunale speciale di Norimberga con giudici fanatici e con testimoni malevoli e inattendibili Nell’importante saggio Come si diventa nazisti William Sheridan Allen sostiene che il primo sintomo è l’indifferenza il non voler vedere piccoli torti subiti da altri A me è sempre sembrata una verità esemplare: in microscala Il caso Kaufmann prende in esame una singola vita e una singola morte Ci troviamo di fronte all’orrore delle leggi razziali ma non ancora di fronte al male assoluto della Shoah Kaufmann è un commerciante ebreo che riceve l’incarico da un amico ariano di occuparsi della sua giovane figlia a Norimberga Da questo atto di generosità prende inizio il suo calvario Quello che mi affascina del testo di Giovanni Grasso è proprio l’iniziale indifferenza e poi la demenziale insensatezza della costruzione di indizi contro di lui da parte della sua piccola comunità di quartiere Tutto si svolge infatti in un quartiere di una città di provincia l’inesorabile incedere della calunnia verso Irene la speculazione degli indizi abilmente costruiti i due processi contro Kaufmann testimoniano come le parole possano assumere valori diversi a seconda dell’uso e della contestualizzazione che ne viene fatta Testimone esterno di tutte le narrazioni è un prete cattolico a cui Kaufmann vorrà ricostruire la sua oggettiva verità sentimenti che si confondono fra una posizione paterna e un desiderio inevitabile della bella Irene con una inesorabile denuncia della mediocrità della calunnia che porterà all’esecuzione di Kaufmann per disonore razziale Rappresentare questa storia è per me un piacere e un dovere civile IL CASO KAUFMANN 25 – 27 aprile Teatro San Ferdinandodi Giovanni Grasso  Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale Biglietterie tel 081.5513396 | 081.292030 / 081.291878 | biglietteria@ teatrodinapoli.it Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 16 Aprile 2025 (10:17) Colpisce immediatamente la frammentazione delle forze in campo sia nell’area di centro-sinistra sia in quella di centro-destra e la conseguente dispersione della proposta politico-amministrativa giovane avvocato già presente in una lista di centro-sinistra nel 2012 si rifà invece all’esperienza amministrativa di Arianna Camporeale e rinnova la rappresentanza dei candidati con figure provenienti da diversi settori sociali e politici Va precisato che nessuna delle due liste può dichiararsi ufficialmente espressione del Partito Democratico il cui circolo locale risulta commissariato da due anni nella Segreteria provinciale siedono due rappresentanti di San Ferdinando di Puglia: uno è candidato con Lamacchia Anche il centro-destra si presenta con una situazione fortemente divisa Aniello Masciulli si collega a Fratelli d’Italia e all’Associazione di Giacomo Demichele dopo la rottura consumata con Forza Italia ha caratterizzato la sua lista con una connotazione prevalentemente civica pur mantenendo riferimenti a esponenti di Forza Italia e del movimento “Impegno Comune” a San Ferdinando di Puglia il centro-destra è sempre stato più una sommatoria di gruppi come dimostrano le due amministrazioni di Salvatore Puttili entrambe interrotte prima della scadenza naturale per contrasti interni nonostante le storiche vittorie contro il centro-sinistra di costituire una quinta lista intorno alla neo associazione “PartecipAzione” composta prevalentemente da giovani provenienti dal mondo dell’associazionismo e del volontariato incentrata sui temi dell’ambientalismo e della gestione dei rifiuti si è arenata per l’impossibilità di trovare persone “coraggiose” disposte a candidarsi la politica sanferdinandese oscilla tra velleitari tentativi di “cambiare il mondo” (perlomeno a livello locale) e l’eterno ritorno alla gestione del potere da parte di chi Un’ultima osservazione: si registra una fortissima “mobilità” dei candidati tra le liste C’è chi nelle passate elezioni si trovava in schieramenti opposti ed ora si ritrova fianco a fianco; chi da capolista si è ridotto a semplice candidato; chi è stato protagonista fino a poco tempo fa ed ora è assente dalla competizione Non si tratta del tradizionale trasformismo né semplicemente di incoerenza: il fenomeno sembra rivelare una più profonda sfiducia negli stessi principi che si professano E se questi sono gli esempi offerti da alcuni candidati quale fiducia possono nutrire gli elettori SAN FERDINANDO DI PUGLIA MIGLIORA Candidato sindaco: Antonio (Tonino) ACQUAVIVA Camporeale AngelaCapriuoli GraziaCelentano DavideCiccolella FerdinandoDilillo Maria RosariaDe Bari GiuseppeLamonaca FrancescaLopizzo NicolaMarrone LucreziaMemeo GiuseppeMorra MicheleRana MicheleRicco RossellaRusso LucaStella SalvatoreValente Aniello PROGRESSISTI E DEMOCRATICI Capacchione GiusyDe Pasquale AdrianoDi Niso PasqualeDipace LuigiDipaola MicheleFerrante MicheleLa Daga MarianaMennea MatteoParente LuciaPetrignano CinziaRicco MicheleRondinone DanielaSarcina Rosa CarmelaScaringi Maria RiccardaTedeschi IsaTodisco Enzo INSIEME POSSIAMO Candidato sindaco: Aniello (Nello) MASCIULLI Borraccino GiuseppeCapacchione AnnaCramarossa TeresaCristiano GraziaDe Facentis GiuseppeDemichele Giacomo RosarioDi Benedetto AriannaDipaola Giuseppe ArcangeloDistaso Carla AntoniaFerrara DemetrioFrisani Enrico MariaMastrototaro PasqualeMorra ElsaMurgese GisellaPalumbo GiuseppePistillo Nicola ADESSO SAN FERDINANDO Brindicci PatriziaCamporeale VitoDipace GraziaDipace PierluigiDipaola OttaviaFerrara EsterFoglia VanessaGarbetta NicolaGrimaldi RaffaeleLombardi RobertoManco FloraMuoio GaetanoMuoio Giuseppe (Peppino)Raimondi GiuseppeTiritiello DanielaZingaro Giuseppe (Pino) Non migliorano in Calabria le condizioni abitative dei braccianti migranti Oltre 500 persone ancora vivono nell'area della tendopoli Le associazioni denunciano l'abuso di sostanze Per questo chiedono alle istituzioni di interrompere la catena di interventi in emergenza quindicesimo anniversario della “rivolta di Rosarno” si parla di un "peggioramento della situazione" e di "crescente tensione sociale" negli insediamenti sorti tra le campagne e la zona industriale tra San Ferdinando Rosarno e Taurianova dopo i fatti del 2010 Le associazioni vogliono interrompere la catena di interventi in emergenza che nel tempo ha trascinato gli abitanti dei “ghetti” in un ciclo uroborico dove alla fine di una baraccopoli corrisponde l’inizio di un’altra Da qui la richiesta di un incontro – nel frattempo accordato dalla prefettura – "per ragionare sugli interventi da attuare per contrastare le gravi condizioni di vulnerabilità sociosanitaria" e "per trovare una soluzione all’insediamento informale della tendopoli" sottolinea i passi in avanti fatti nell’ultimo periodo e i progetti in fieri orientati a "superare quelle tristi condizioni di vita": "Il mio obiettivo – ha specificato – non è quello di edulcorare una realtà che è sotto gli occhi di tutti ed inaccettabile bensì quello di rappresentare l’impegno delle Istituzioni a superare questa situazione" Caporalato, cos'è il reato e come funziona La denuncia delle associazioni porta l’attenzione su alcune "risse e aggressioni" avvenute fuori e dentro il perimetro dell’ex tendopoli un lavoratore bracciante residente all’ostello solidale “Dambe So” (nato nel 2022 su impulso di una serie di realtà per dare ospitalità a 20 persone nel periodo di raccolta agrumicola) sarebbe stato investito da un automobilista lungo una delle strade che collegano le residenze ai campi "Non è un episodio isolato – sottolinea Destefano – A febbraio scorso avevamo assistito una persona che era stata aggredita secondo le stesse dinamiche" "Non siamo nella stessa situazione della rivolta ma il rischio è reale perché proprio la storia ci insegna che potrebbe bastare una scintilla" La memoria corre subito al germe della rivolta del 2010 quando le violenze e le intimidazioni nei confronti dei braccianti-migranti ammassati nei ruderi dell’ex Opera Sila e dell’ex Esac – strutture create con fondi pubblici ma mai entrate in funzione – raggiunsero l’apice "Venuto meno il così detto inganno delle 'arance di carta’ (che implicava un raggiro ai danni della Comunità europea e dell’Inps quelle persone non servivano più allo scopo per cui erano arrivate nella Piana e per i rosarnesi dovevano andarsene" parroco di Polistena e referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro A scatenare la rivolta fu la falsa notizia che quattro migranti erano stati assassinati. Così "quelle persone – ricorda Demasi – che fino ad allora avevano sempre dimostrato un grande senso dello Stato scesero in piazza e con molta violenza misero a soqquadro Rosarno" Il controeffetto fu la caccia u niguru (letteralmente “caccia al negro”) fomentata dai "figli della ‘ndrangheta che non potevano accettare che degli stranieri mettessero a soqquadro la 'loro' città" su un numero tematico di Narcomafie pubblicato nel 2010 ricostruì il profilo di alcuni dei presenti: "Al capo del ’comitato’ si poneva Domenico Ventre ex assessore di destra in una giunta che verrà poi sciolta per mafia" Assieme a lui "c’erano i rampolli delle ‘famiglie’ della Piana non solo di Rosarno" come Antonio Bellocco "arrestato per aver tentato di travolgere i migranti con la propria auto" La situazione degenerò al punto tale che il Viminale "Mi chiesero di mediare – racconta don Pino Demasi che li convinse a salire sui pullman che li avrebbero portati lontani dal centro abitato di Rosarno – ma credo che quella sera vinse la ‘ndrangheta Non a caso ricordo che quando partì l’ultimo pullman i rosarnesi applaudirono le forze dell’ordine col progressivo rientro dei migranti durante i periodi di raccolta che avrà inizio la lunga stagione dei ghetti San Ferdinando, dopo lo sgombero tante macerie e nessun vincitore  Si sono susseguiti interventi in emergenza scanditi da sgomberi e nascita contestuale di nuovi insediamenti La tendopoli si era popolata a maggio 2019 dopo lo sgombero dell’ex baraccopoli voluto dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini quello che per estensione e densità di popolazione le associazioni definiscono "il più grande insediamento informale della Calabria" è tornato a essere una baraccopoli con capanne di legno e lamiera costruite sui resti delle tende "Oggi vivono lì oltre 500 persone anche se il numero è variabile" Nell’XI rapporto sulle condizioni di vita e lavoro dei braccianti stranieri nella Piana di Gioia Tauro diffuso da Medici per i diritti umani (Medu) a fine maggio 2024 viene evidenziato "il calo delle presenze nella Piana in continuità con le ultime stagioni – circa mille persone a fronte delle circa 2.500 degli anni precedenti al 2020 – a causa di una contrazione nell’offerta di lavoro derivante dalla crisi ormai pluriennale del settore agrumicolo" La stragrande maggioranza delle persone proviene dall’Africa subsahariana e risulta regolarmente soggiornante in Italia (92 per cento) il 69 per cento risulta in possesso di un regolare contratto di lavoro "rarissimi rimangono i casi in cui vengano registrate in busta paga le giornate di lavoro effettivamente svolte" La condizione delle persone che popolano gli insediamenti e in particolare la tendopoli è inoltre influenzata dagli interventi normativi che rendono "precaria la loro regolarità" sul territorio italiano A ogni decreto che restringe il perimetro dei diritti e pone ulteriori condizioni per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno corrispondono nuove forme di vulnerabilità che aumentano l’esposizione delle persone migranti a fenomeni criminali e affini al caporalato I braccianti nel ghetto di Taurianova: "Regolarizzateci" Questi aspetti hanno conseguenze anche sulle condizioni abitative e di salute "In merito all’integrazione sanitaria – si legge sempre nel report di Medu – solo il 52 per cento delle 148 persone che hanno risposto alla domanda ha dichiarato di essere iscritta al Servizio sanitario nazionale, spesso in altre regioni" quello delle dipendenze da alcol e droghe che tali situazioni di vulnerabilità e precarietà inducono "Gli episodi di tensione e violenza possono anche essere generati dal fatto che molte persone invecchiate in questi luoghi senza avere ottenuto i contributi necessari a vivere dignitosamente si abbandonano alle droghe o agli alcolici con tutte le conseguenze anche psichiche che ne provengono – dice Destefano – Spesso proviamo a strutturare percorsi di supporto psicologico con le persone che vivono negli insediamenti" tuttavia risulta "molto difficile perché più una persona vive isolata Abbiamo avuto casi di persone con le quali abbiamo provato ad avviare dei percorsi in collaborazione col Serd per aiutarle a fuoriuscire da situazioni di dipendenze A marzo 2024 è stato sgomberato il campo container di contrada Testa dell’Acqua Novantasei persone sono state trasferite al “Villaggio della solidarietà” in contrada Cutri A Taurianova si va invece verso un progressivo sgombero del “ghetto” di contrada Russo uno degli insediamenti più problematici della zona Il Comune guidato dal 2020 da Rocco “Roy” Biasi eletto in quota Lega prima del passaggio a Fratelli d’Italia lo scorso novembre migrazione e integrazione (Fami) – per circa la metà dei 3,5 milioni di euro messi a disposizione dalla Commissione europea – per "incentivare la deghettizzazione" rivolgendosi soltanto alle amministrazioni su cui territori sorgevano insediamenti informali avevano di fatto tagliato fuori il Comune di San Ferdinando nel periodo in cui la tendopoli era un insediamento formale contrassegnato dai vessilli nella forma di tende blu con scritte bianche Escluso era risultato anche il Comune di Rosarno con annessa polemica politica tra un gruppo di parlamentari Cinque Stelle e l’assessorato regionale guidato dal forzista Gianluca Gallo Con quei fondi a Taurianova è stata inaugurata l’“Agenzia sociale dell’abitare”, che faceva da apripista al progetto del “Villaggio sociale” composto dai moduli abitativi posti in un terreno confiscato nelle adiacenze dell’insediamento di contrada Russo nell’ottica di un progressivo sgombero della tendopoli la Regione Calabria aveva lanciato il progetto di un ecovillaggio per lavoratori migranti a cui aveva destinato fondi comunitari per circa 10 milioni di euro il progetto è stato bocciato dal Consiglio comunale di Gioia Tauro che ha votato contro la delibera per cambiare la destinazione d’uso da area industriale ad area di civile abitazione "In base all’esperienza maturata – dice oggi il sindaco di San Ferdinando – stiamo sviluppando un progetto in collaborazione col governo la Regione e la prefettura che consiste nel dotare i migranti di un fattore produttivo una vera e propria azienda agricola con tanto di terreni così che alla dimensione abitativa si possa coniugare anche quella lavorativa per favorire l’emersione di soggetti a rischio sfruttamento" dovrebbero essere investiti 4,7 milioni di euro che si sommerebbero ai 2,4 milioni legati a un altro progetto "già firmato con la Regione e i Comuni di Rosarno e Taurianova per garantire l’accesso ai servizi essenziali e alla sicurezza dei lavoratori migranti" oltre a "garantire l’inclusione sociale" attraverso "un sostegno all’abitare anche attraverso voucher per l’affitto calmierato" nella speranza che venga posta fine a un grottesco ciclo emergenziale che rischia altrimenti di divenire perpetuo CaporalatoDiritti dei lavoratoriFlussi migratoriLavoro povero mafie e povertà: chi guadagna e chi si ribella nella Sicilia delle emergenze La tua donazione ci servirà a mantenere il sito accessibile a tutti Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana per non perdere neanche una notizia.  Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale per saperne di più e stupire gli amici al bar Ogni terza domenica del mese la rassegna stampa estera a cura di Libera Internazionale © LA VIA LIBERA SRL - IMPRESA SOCIALE 2025 - Tutti i diritti riservati Sede legale e operativa: corso Trapani 95 – 10141 Torino Codice Fiscale/Partita Iva 12186210014 Tel. 011/3841093 - +39 3668708979 - abbonamenti@lavialibera.it lavialibera.it è l'edizione digitale 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politica Ma nascono anche nuove forme di partecipazione che tentano di affrontare questi problemi dal basso      Dall’8 marzo al 18 maggio tornano le interessanti visite guidate Performance itinerante per scoprire la storica salacon apparizioni citazioni e fantasie teatraliispirate all’universo drammaturgico di Eduardo De Filipporegia di Antonello Cossiacon i giovani attori ex allievi della scuola del Teatro di Napolivisite guidate a cura di Artepolisin collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo Drammaturgia di estratti da testi di EDUARDO DE FILIPPO – Il Teatro e/è la città – e – San Ferdinando punto e da capo – ecco il terzo appuntamento Eduardo punto e da capo Il San Ferdinando e la memoria con le visite guidate nella storica sala di Piazza Eduardo De Filippo realizzato con il coinvolgimento dei giovani attori diplomati alla scuola del Teatro di Napoli – Nazionale Carmine Benitozzi Alfredo Mundo e la regia di Antonello Cossia il ciclo di Visite guidate “in forma di performance” realizzato in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo secondo un calendario di date che cadono di sabato e domenica a marzo e in alcuni lunedì alle 17.00 ad aprile e maggio desiderino “entrare” nel teatro simbolo della Città di Napoli che il grande drammaturgo attore e capocomico napoletano ricostruì dalle sue macerie per riaprirlo definitivamente nel gennaio del 1954 per conoscere il San Ferdinando lungo i suoi spazi la mostra permanente del Museo dell’attore Un viaggio che i visitatori compiranno accompagnati e coinvolti da un gruppo di giovani “guide/attori” performers lungo le diverse tappe di azioni interpretazioni e suggestioni sceniche ispirate o tratte dall’universo drammaturgico e teatrale di Eduardo De Filippo Nel febbraio del 1931 Eduardo mise in piedi una compagnia il Teatro Umoristico di Eduardo De Filippo con Titina e Peppino Rientrato con i fratelli nella compagnia Molinari Eduardo scrisse e mise in scena la rivista – È arrivato ‘o trentuno Poco prima di Natale prese un’ardita decisione Assieme a Vittorio Fiore combinò un contratto di nove giorni per il Cinema Teatro Kursaal pregando l’amministratore di non dire ai fratelli che il periodo era tanto breve altrimenti essi sarebbero rimasti al Teatro Nuovo di Milano A Titina e Peppino disse una bugia: – Al Nuovo abbiamo solo quindici recite al Kursaal ci offrono un mese: io consiglierei il Kursaal – Gli andò bene: con un contratto di nove giorni vi rimasero per nove mesi!” (Isabella Quarantotti De Filippo ‘EDUARDO’ polemiche L’avventura del Kursaal mi ha affascinato e conquistato subito come suggestione e traccia di lavoro da sviluppare per più motivi in questa svolta nel percorso di Eduardo De Filippo e dei fratelli Peppino e Titina qualcosa di universale che riguarda strettamente la vita e il rischio componenti che fanno geneticamente parte del mestiere d’attore.Soprattutto è qualcosa di relativo alle scelte che spesso si profilano all’inizio di un percorso anche per tutti gli anni successivi e a venire della vita di chi decide di ingaggiarsi in questo viaggio ma come ben affermerà il grande autore/attore/regista, di gelo.Ho immaginato e costruito per questa occasione un movimento teatrale che prende le mosse iniziali dalla bouvette del teatro con una citazione di chiaro stampo pirandelliano: uno scalcagnato e pezzente gruppo di attori giunge in un posto dopo un lungo e stancante peregrinare in giro per il mondo cercando di stabilirsi e praticare il proprio artigianato per frenare i morsi della fame Così assisteremo alla messa in prova di un ipotetico spettacolo da portare in scena la sera stessa in quel luogo dove si spera ci sia un pubblico accogliente Il testo utilizzato in forma di estratto sarà naturalmente una parte del primo atto della commedia Uomo e Galantuomo, a cui si aggiungeranno il monologo di Assunta da Napoli Milionaria e il monologo di Agostino da Il cilindro.   I visitatori verranno indirizzati e accompagnati alla fine di questo momento della durata di circa venti verrà evocato il glorioso e vecchio spirito del teatro di varietà Assisteremo quindi al breve atto Pericolosamente, immediatamente seguito da un frammento tratto da Sik-Sik l’artefice magico.Il tutto verrà concluso con una breve dedica cantata e recitata sulla base di un estratto da Ogni anno punto e a capo, delicato e leggero omaggio ai bei tempi della rivista/varietà.Un omaggio sentito e devoto all’antica arte dell’attore che Eduardo De Filippo ha reso grande e gloriosa una rigorosa maestria e una grande passione.Lo sforzo disperato che compie l’uomo nel tentativo di dare alla vita un qualunque significato è teatro E.D.F.Antonello Cossia       produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale in collaborazione con Fondazione Eduardo De Filippo 081.5513396 | e-mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it 12 ore 17.00                                                                                                                                                                                             Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 5 Marzo 2025 (11:10) SAN FERDINANDO DI PUGLIA - Con un messaggio diretto e sentito rivolto alla cittadinanza, Tonino Acquaviva ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a Sindaco di San Ferdinando di Puglia scaturita da un senso profondo di responsabilità e amore per la propria terra «In questi mesi mi sono chiesto spesso cosa potessi fare per contribuire davvero al cambiamento della nostra città - scrive Acquaviva - La risposta è arrivata dal cuore e dalle nostre radici comuni: San Ferdinando di Puglia merita di più L’annuncio è accompagnato da un chiaro impegno alla costruzione di un percorso condiviso basato sull’ascolto dei cittadini e sulla partecipazione attiva della comunità Acquaviva presenterà ufficialmente la squadra che lo accompagnerà in questa sfida: un gruppo di donne e uomini che si preannuncia “forte passione e tanta voglia di costruire un futuro migliore insieme a voi» ribadendo il valore delle relazioni umane e della fiducia reciproca come elementi essenziali per affrontare le sfide che attendono la città che si rivolge a tutti i cittadini con parole semplici ma profonde: «San Ferdinando di Puglia è la nostra terra non puoi fare altro che metterti al servizio della comunità» L’avvio della campagna elettorale segna così l’inizio di un percorso che Acquaviva definisce “entusiasmante” e che punta ad un cambiamento concreto fondato su valori condivisi e su una visione collettiva del bene comune aprendo le porte ad un dialogo aperto e inclusivo con tutta la cittadinanza la commedia del 1932 di Eduardo De Filippo nella messa in scena diretta da Lino Musella Spettacolo natalizio del Teatro Nazionale di Napoli in scena nella sala eduardiana dal 20 dicembre al 5 gennaio 2025 Andrà in scena in prima nazionale venerdì 20 dicembre al Teatro San Ferdinando la commedia di Eduardo De Filippo del 1932 nell’allestimento firmato dal regista e attore Lino Musella su produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale L’importante debutto è stato presentato dal regista/attore Lino Musella e dal direttore del Teatro Nazionale Roberto Andò nel foyer del San Ferdinando alla presenza della numerosa compagnia di interpreti capitanata dallo stesso Lino Musella nel ruolo di Tommasino vede in scena Tonino Taiuti nei panni di Gennaro Alessandro Balletta nei panni di Michele Aiello Le scene dello spettacolo sono di Paola Castrignanò Dopo il successo del felice allestimento del 2020 “Tavola tavola chiodo chiodo” – nel quale dava voce e corpo alle parole di Eduardo De Filippo rintracciate tra lettere discorsi istituzionali e i molti appelli riguardanti le vicende per la riapertura del Teatro San Ferdinando – l’attore e regista Lino Musella torna ad omaggiare il teatro e la figura di Eduardo scegliendo di mettere in scena una delle meno rappresentate e conosciute commedie del maestro qual è Gennareniello «Gennareniello – dichiara il regista – è uno spettacolo molto diverso e lontano da Tavola tavola Lì la sfida era affrontare la complessità di Eduardo come uomo di teatro «Qui – continua Musella – l’intenzione è di restituire la “lezione della semplicità” una sorta di bozzetto del teatro di Eduardo un anno dopo l’atto unico Natale in casa Cupiello A differenza del fratello maggiore non è mai cresciuto del tutto non si è mai sviluppato in altri due o tre tempi vezzeggia il nome del santo patrono e fa rima col fratello famoso Questa breve opera contiene qualcosa di speciale Costruisce una variazione sul tema restando in famiglia e ricalca le stesse maschere umane dei Cupiello da una diversa angolazione Una specie di spin-off in una dimensione parallela In questo spaccato naturale si osserva il semplice trascorrere del tempo senza particolari avvenimenti o intrecci e si partecipa alla vita che accade mentre si lascia spazio al sonetto che contiene.A Gennareniello basta affacciarsi a una terrazza per esistere per regalarci l’umanità che porta in scena per sussurrarci quel che di unico è racchiuso tra la disperata e commovente bellezza della vita che passa» GENNARENIELLOdi Eduardo De Filipporegia Lino Musella Daniele Vicoritoscene Paola Castrignanòcostumi Ortensia De Francescodisegno luci Pietro Sperdutisound design Guido Marziale aiuto regia Melissa Di Genovadirettore di scena Domenico Risoassistenti alla regia stagisti Niccolò Di Molfetta Isabella Rizzitello (allievi della Scuola del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale)assistente costumista Federica Del Gaudiocapo macchinista attrezzista Marco Di Napolielettricista Angelo Griecosarta Annalisa Rivierciofoto di scena Ivan Nocera produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale 081.5513396 | e.mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it Questa notizia è stata pubblicata giovedì 12 Dicembre 2024 (14:41) Dona per supportare un’informazione libera e di qualità Il calendario degli eventi e degli appuntamenti da non perdere Aprile 2025 L’eurodeputato e sindaco di Riace Mimmo Lucano padre Alex Zanotelli e l’ex parlamentare e sindaco di Rosarno Peppino Lavorato hanno visitato la tendopoli di San Ferdinando in Calabria «occorre costruire alternative di accoglienza a partire dall’antropologia del luoghi» di Giulia Polito «Bisogna chiudere la baraccopoli di San Ferdinando perché non possiamo più accettare il degrado e le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere i lavoratori sfruttati nel silenzio quasi assoluto delle istituzioni» Le parole sono dell’eurodeputato AVS – Alleanza Verdi e Sinistra – Mimmo Lucano Da lui è partito l’invito che ha portato un consistente numero di personalità e di cittadini all’interno della baraccopoli di San Ferdinando su cui stanno ricominciando ad accendersi i riflettori «Mi sento emotivamente legato a questa realtà – spiega Lucano – le vite di molte persone che hanno vissuto qui si sono intrecciate con Riace Voglio denunciare in Europa le condizioni di vita dei lavoratori all’interno della tendopoli di San Ferdinando» ha raccontato: «Mi sono voluto candidare al parlamento europeo per dare maggiore forza all’ideale che rappresento al modello di accoglienza che abbiamo sperimentato a Riace e che si è generato spontaneamente a partire dall’antropologia dei luoghi e da due dati politici Il primo – spiega – riguarda le migrazioni delle persone dalle periferie verso i centri un moto che produce la desertificazione dei borghi e delle aree interne Il secondo è che le migrazioni a livello globale sono responsabilità diretta dell’Occidente» A detta di Lucano «è importante aprire un dibattito internazionale sui temi delle migrazioni e dell’accoglienza Vorrei proporre agli eurodeputati del gruppo parlamentare europeo The Left di venire in visita in Calabria per mostrare loro i due modelli contrapposti di accoglienza» Il prossimo obiettivo politico di Lucano è proporre una legge in Europa per il ripopolamento dei borghi attraverso l’accoglienza dei migranti: un modello Riace rivisto e corretto in chiave europea su cui c’è già attiva una petizione pubblica Proprio il modello di Riace è stato uno dei punti focali su cui si è concentrata l’attenzione dei partecipanti all’incontro come proposta replicabile proprio nell’area di San Ferdinando «ma ogni luogo ha una sua specificità – commenta Lucano – e occorre tenere conto del contesto in cui ci troviamo» Rosarno, viaggio tra i dimenticati della tendopoli di San Ferdinando «San Ferdinando è un piccola città sul mare con una vocazione molto diversa da quella di un borgo antico delle aree interne del nostro territorio» fa eco il sindaco Luca Gaetano in carica dal 2022 e da diversi anni impegnato proprio nell’individuazione di risorse e progettualità nuove che possano contribuire a risolvere definitivamente la baraccopoli Il primo cittadino spiega che «intendiamo intervenire sulle vulnerabilità e lo stato di bisogno delle persone con un welfare universale grazie ad un finanziamento del Pnrr nell’ambito del Decreto Caivano a San Ferdinando si realizzerà una fattoria sociale dall’acquisizione di un’azienda agricola di 3 ettari vicina al centro cittadino «Il progetto – spiega il primo cittadino – è stato concepito come azione di rigenerazione urbana è la costruzione di un nuovo quartiere a tutti gli effetti completo non solo degli spazi necessari per l’agricoltura ma anche delle abitazioni per i lavoratori Immaginiamo un luogo che viva in osmosi con il territorio circostante animato dalle attività culturali e didattiche per i più piccoli» Una visione che nasce dalla convinzione che «per risolvere il ghetto – spiega ancora il sindaco – occorre una visione multidisciplinare del problema i lavoratori della tendopoli hanno bisogno di essere sostenuti anche in un percorso di crescita personale attraverso corsi di lingua italiana e di educazione civica» E rispetto al rapporto tra la tendopoli e la cittadinanza spiega: «Sono due dimensioni che non dialogano tra loro I cittadini di San Ferdinando non sono razzisti qui la propaganda politica ha giocato il suo ruolo soffiando sul fuoco della paura» c’è anche un protocollo d’intesa con la Prefettura che tenta di mettere a sistema una rete di enti per il contrasto allo sfruttamento del lavoro: organizzazioni sindacali tra i modelli vincenti che si sono distinti a San Ferdinando l’ostello sociale Dambe So di Mediterranean Hope il programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche Si tratta di un modello abitativo che si sostiene grazie al contributo versato direttamente dai lavoratori e alla quota sociale proveniente dalla vendita delle arance dei canali solidali da diversi anni Mediterranean Hope propone la creazione di una tassa di scopo di un centesimo al chilo sulle arance vendute dalla grande distribuzione affinché il ricavato generi un fondo comune «I migranti – spiega Francesco Piobbichi di Mediterranean Hope – sono quasi sempre considerati come un problema di ordine pubblico come soggetti utili per sostenere l’economia locale Non vengono mai però considerati solo come persone Continuiamo a parlare di emergenza in riferimento alle loro condizioni ma nessuno tiene conto che dalla risoluzione del ghetto passa anche il riscatto della Calabria Le questioni legate al lavoro e al welfare non sono infatti un’esclusiva dei migranti ma riguarda tutti i cittadini calabresi In Calabria – prosegue Piobbichi – c’è uno straordinario potenziale agricolo che non viene messo a sistema perché manca la capacità di costruire un ragionamento che guardi all’integrazione come obiettivo primario delle azioni che vengono messe in campo Ne è una prova il fatto che nelle scuole del territorio non si vedono bambini migranti: la tendopoli non favorisce il ricongiungimento Dobbiamo lavorare per costruire un rapporto con l’economia locale e il territorio sviluppare modelli sociali sostenibili e superare la logica dei bandi a cui il Terzo Settore si appoggia costantemente» Risolvere oggi la tendopoli di San Ferdinando vuol dire darsi l’opportunità anche di prepararsi meglio ad un futuro in cui i flussi migratori sono destinati a crescere arrivato in visita per osservare la giornata di Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti – spiega padre Alex – facciamo una giornata di digiuno E specifica: «Attualmente ci sono 150 milioni di migranti in giro per le strade del mondo e il numero è destinato a crescere perché il cambiamento climatico presto non lascerà scampo a nessuno Dobbiamo quindi trovare strade alternative per favorire l’accoglienza e la convivenza tra persone la colonizzazione prima e le innumerevoli guerre oggi di cui sappiamo sempre poco ma di cui anche noi siamo protagonisti perché in questi territori ci sono anche i nostri interessi economici Dobbiamo fare uno sforzo per superare il suprematismo bianco di cui siamo tutti succubi e accettare le nostre responsabilità è quella che più di altre ha saccheggiato il pianeta Terra Padre Alex chiede anche il coinvolgimento della Chiesa «un incontro con tutti i vescovi della Calabria affinché si interessino di quanto sta accadendo all’interno della tendopoli di San Ferdinando nonostante Papa Francesco sia stato l’unico leader mondiale a ricordare sempre le guerre che si consumano nel mondo Dobbiamo chiederci cosa voglia dire oggi essere cristiani La Parola di Dio deve influenzare le nostre azioni quotidiane e sostenerci nella non violenza attiva I cristiani hanno il dovere di non rimanere indifferenti» A distanza di 15 dalle rivolte dei braccianti agricoli su San Ferdinando è di nuovo aperto il dibattito 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività Accoglienza Migranti e lavoro Primo maggio By AlwaysBeta Diritti L’eurodeputato Mimmo Lucano: «Depositeremo a Strasburgo una legge per l’inserimento abitativo diffuso» SalvaRegalaLinkCondividiScaricaDiritti L’eurodeputato Mimmo Lucano: «Depositeremo a Strasburgo una legge per l’inserimento abitativo diffuso» Silvio MessinettiCATANZAROQuindici anni fa nacque la tendo-baraccopoli per migranti di San Ferdinando È come stare davanti a una lavatrice e vedere il cestello che gira Le tendopoli si trasformano in baraccopoli poi ancora ruspe e sgomberi A 15 anni dalla rivolta la situazione resta incendiaria E la bomba San Ferdinando è pronta a riesplodere L’ultimo apprendista stregone era stato Matteo Salvini A bordo della sua ruspa attraversò la distesa della zona industriale e rase al suolo la tendopoli Ma in pochi credevano che non fosse il solito spot elettorale L’ex ministro degli Interni andò via e in breve tempo i migranti tornarono a occupare gli spazi ORA INTORNO ALLE TENDE installate 6 anni fa da Viminale e Protezione civile come funghi sono spuntate baracche ovunque Ma “il ghetto di Stato” va chiuso prima che una nuova tragedia lo riporti nella cronaca nera Lo sostiene Emergency che nella Piana di Gioia Tauro opera da tempo Ma anche l’associazione Medici per i diritti umani che in questa landa che a queste latitudini è radicato nel conflitto e nella vertenzialità diffusa e chiede l’apertura immediata delle palazzine di Contrada Serricella recentemente ristrutturate dal comune di Rosarno Anche gli studiosi dell’Università della Calabria ritengono la situazione ormai insostenibile docente di Sociologia politica e autrice di Paesaggi dell’accoglienza – La governance dei rifugiati vista da sud (Pellegrini editore) «gli incidenti verificatisi a San Ferdinando in questi anni hanno riproposto sempre la stessa parabola: prima si istituzionalizza un campo poi quando le contraddizioni giungono al culmine (perché si esauriscono i fondi perché si acutizzano le tensioni fra gli ospiti) arrivano lo sgombero e i fondi per installare una nuova tendopoli destinata a tramutarsi col passare del tempo in un nuovo insediamento informale Confinare i braccianti in dormitori sovraffollati significa sperperare denaro accrescere il malcontento fra gli autoctoni spingere i migranti all’autoghettizzazione inibirne l’accesso a tutti quei diritti che li integrano nella società» Per provare a dare una risposta istituzionale al disagio ieri mattina una delegazione di personalità della sinistra sociale e politica ha organizzato una visita-presidio nell’area di San Ferdinando TRA LORO il sindaco di Riace ed eurodeputato di Avs Mimmo Lucano accompagnato da padre Zanotelli e dall’ex parlamentare e sindaco di Rosarno «Bisogna chiudere questa baraccopoli perché non possiamo più accettare queste condizioni di vita aberranti Quel che succede qui (le baracche di plastica e cartoni la vita quotidiana senza servizi essenziali) non è degno di un Paese civile Occorre trasformare il dolore in speranza» ha affermato Lucano sarebbe l’inserimento abitativo diffuso nelle centinaia di case sfitte attraverso l’apertura di incentivi per i proprietari che intendono concedere le case in affitto Depositeranno nei prossimi giorni a Strasburgo un progetto di legge europea a chi viene in Europa in cerca di un futuro migliore PADRE ZANOTELLI ha iniziato ieri il suo “digiuno di giustizia”: «Da sette anni facciamo una giornata di digiuno in solidarietà con i migranti in fuga Il giudice Sirianni: «Sei milioni di persone continuano a rischiare la vita nella traversata in mare per raggiungere l’Europa unico lembo di terra in cui sono riconosciuti i diritti Questo è il senso della bandiera dell’Europa Dopo 32 anni in magistratura non so cos’è la giustizia Regala questo articolo Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento Lunedì presidio dell'europarlamentare e sindaco insieme a monsignor Bregantini La chiusura della baraccopoli e l’adozione di soluzioni alternative ai ghetti di Stato sono al centro della battaglia condotta da Mimmo Lucano Dopo la visita effettuata a San Ferdinando dal sindaco di Riace ed eurodeputato di Avs a fine gennaio adesso Lucano chiama a raccolta altri personaggi impegnati nella difesa degli ultimi Lunedì 3 marzo alle 11 alla baraccopoli di San Ferdinando si terrà una visita-presidio durante la quale Mimmo Lucano sarà accompagnato da monsignor Giancarlo Maria Bregantini padre Alex Zanotelli e dall’ex parlamentare e sindaco di Rosarno Peppino Lavorato "Bisogna chiudere la baraccopoli di San Ferdinando - afferma Lucano - perché non possiamo più accettare il degrado e le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere decine di braccanti lavoratori sfruttati nel silenzio quasi assoluto delle istituzioni Quello che succede qui, le baracche di plastica e cartoni la vita quotidiana senza servizi essenziali ,non è degno di un paese che si definisce civile" Continua il sindaco ed europarlamentare: "Ma siamo consapevoli che non basta chiederne la chiusura è necessario anche avanzare una proposta e in questo senso Riace rappresenta una speranza Occorre trasformare il dolore in una speranza Sono passati più di 15 anni e non è cambiato niente anzi questo “modello” di sfruttamento e disumanità è stato praticamente istituzionalizzato alla casa del popolo Peppe Valarioti di Rosarno e che intendo portare avanti con tutte le mie forze" La soluzione - secondo i promotori dell'iniziativa - è l’inserimento abitativo diffuso nelle centinaia di case sfitte per migranti e autoctoni attraverso l’apertura di incentivi per i proprietari che intendono concedere le case in affitto e l’investimento da parte delle istituzioni da destinare a uso abitativo "Quel che sembrava un’utopia si è rivelata una possibilità concreta a Riace - prosegue Lucano - Riace e la sua accoglienza dolce costituiscono la risposta concreta ai ghetti e allo sfruttamento dei cittadini migranti La soluzione c’è ed è aprire le porte dei nostri paesi semideserti a chi viene in Europa per cercare un futuro migliore".  sarà presente anche padre Alex Zanotelli a nome del digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti ogni mese - dichiara - facciamo una giornata di digiuno In questo mese di marzo faremo il digiuno alla baraccopoli di San Ferdinando per protestare contro il modo in cui i migranti vengono sfruttati in questi campi e costretti a vivere in condizioni disumane e degradanti mentre tutto intorno centinaia di abitazioni restano vuote e abbandonate" ma si invitano le istituzioni e tutta la cittadinanza a partecipare sostenendo questa battaglia umanitaria e di civiltà In data odierna il Prefetto di Barletta Andria Trani a seguito delle contestuali dimissioni dalle rispettive cariche elettive di nove Consiglieri comunali di San Ferdinando di Puglia nelle more dell’emanazione del decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica la sospensione del Consiglio comunale con effetto immediato.  Con il medesimo decreto è stato nominato con decorrenza immediata il dott Vice Prefetto Vicario in servizio presso la Prefettura di Barletta Andria Trani Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente con l’attribuzione dei poteri spettanti al Sindaco alla Giunta ed al Consiglio comunale.  Dal 26 novembre al 1dicembre 2024 al Teatro San Ferdinando di Napoli Tommaso Tuzzoli dirige il capolavoro di Georg Büchner nell’adattamento e la che invita a riflettere sulle eterne dinamiche guarda a uno dei testi più misteriosi e rivoluzionari della drammaturgia mondiale di un autore – Georg Büchner – antesignano della contemporaneità e dalla vita spezzata ad appena 23 anni Coproduzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale insieme a Casa del contemporaneo – Centro di produzione teatrale Il  Rossetti –  Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Tinaos in collaborazione con Dialoghi –  Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024 a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia In scena dal 26 novembre  al 1 dicembre al Teatro San Ferdinando lo spettacolo offre un nuovo sguardo su uno  dei testi più crudi e allucinati del teatro moderno Nel ruolo del protagonista Alberto Boubakar Malanchino vincitore del Premio Ubu under 35 e interprete in grande ascesa nel panorama cinetelevisivo in scena Tony Laudadio nei diversi ruoli del Potere Federica Sandrini nel ruolo di Marie ed Edoardo Sorgente in quello del Tamburmaggiore Woyzeck di Georg Büchner è uno dei testi più rivoluzionari della drammaturgia moderna dall’opera lirica di Alban Berg nel 1925 al film di Werner Herzog con l’indimenticabile Klaus Kinski nel 1979 fino al musical di Bob Wilson e Tom Waits nel 2000 In Italia resta memorabile la messa in scena del 1973 di e con Carlo Cecchi per la sua capacità di rendere il protagonista elevando il personaggio dalla sua condizione di povertà e marginalità a figura che sfida il sistema che lo opprime forse il primo esponente del lumpenproletariat della storia del teatro moderno assunto alla dignità di antieroe tragico Il testo conserva una drammatica attualità sia nei riguardi del Potere che opprime e muove la cavia che da mesi mangia piselli per qualche soldo e che viene regolarmente controllato da un Dottore nelle sue manifestazioni fisiche vessato da un Capitano che gli instilla il seme della gelosia da tutti coloro che incarnano un superiore «La concretezza delle relazioni e questa parola scarna senza orpelli – afferma il regista – permetterà agli attori di restituire una parola affilata come quella stessa lama di coltello che permetterà l’omicidio (…) L’incubo di Woyzeck diventa l’incubo che sfocerà nel totalitarismo nella rivoluzione restauratrice.” Anche la storia della compagna Marie risuona come una denuncia contro la condizione delle donne vittime di violenza in contesti di marginalità Il dramma si intreccia a temi universali come il disagio esistenziale e l’incomprensione costretto a occupazioni umilianti e precarie in situazioni di degrado incapace di trovare un luogo sicuro per sé e la propria umanità sopravvivono ancora oggi gli spettri più oscuri dell’Europa in occasione del discorso tenuto nel 1985 per il conferimento del Premio Büchner sostenendo che forse Woyzeck tornerà tra noi assumendo una forma tutt’altro che rassicurante e in qualche modo anticipatoria della grande aberrazione nazista del Novecento uno degli automi tanto cari allo scienziato Büchner incapace di intendere ma non ancora di non volere Nel ritmo sincopato di questa nuova traduzione l’obiettivo è di restituire la natura del testo originale tedesco dove il gergo proletario di Woyzeck e Marie si distanzia dal tedesco barocco e persino sgrammaticato con cui Büchner si prende gioco del potere Una versione coerente con quella che pare la distribuzione e la cronologia più verosimile delle scene pensate da Büchner che di fatto presenta quasi due inizi diversi la rappresentazione di un uomo già probabilmente al limite delle forze Frammenti legati in scene in un unico respiro cercando di non tradire la natura visionaria e incredibilmente post-drammatica del capolavoro Come pianeti che ruotano intorno alla stella madre gli interpreti di questo lavoro ruoteranno intorno al corpo di Woyzeck come in un vortice che condurrà ad un finale profetico e privo di speranze L’incubo di Woyzeck diventa l’incubo che sfocerà nel totalitarismo Lo spettacolo dopo le rappresentazioni di Napoli sarà in scena dal 21 al 24 gennaio 2025 al Teatro Rossetti di Trieste traduzione e adattamento Federico Belliniregia Tommaso Tuzzoli scene realizzate da Scenotecnica Armando Alovisi costumi realizzati da Anna Giordano per Sartoria Pennacchio maschera realizzata da Macrè di Maurizio Crocco Egineta Casa del contemporaneo –Centro di produzione teatrale Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Tinaos in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024 a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia Biglietterie tel 081.5513396 | 081.292030 / 081.291878 Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 20 Novembre 2024 (16:46) ha nominato la dott.ssa Corinna Costanza Panella Viceprefetto Aggiunto e Capo di Gabinetto della Prefettura di Barletta Andria Trani con il compito di coadiuvare il Commissario prefettizio nella gestione dell’Ente il Prefetto aveva decretato la sospensione del Consiglio comunale con effetto immediato quale Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente con l’attribuzione dei poteri spettanti al Sindaco             Barletta Raymond Carver è stato uno dei più amati scrittori di racconti della seconda metà del Novecento; dopo la sua morte venne definito dal Times “il Čechov del ceto medio americano” che il grande scrittore americano dedica uno dei suoi ultimi racconti L’incarico.Vita e arte sembrano intrecciarsi nel destino di questi due grandi autori entrambi scomparsi prematuramente per malattie legate ai polmoni.I due autori nel tempo sono diventai punto di riferimento per generazioni di scrittori ma hanno anche avuto la forza di imporsi nell’immaginario teatrale e cinematografico Čechov ancora oggi è uno degli autori teatrali più rappresentati nei teatri di tutto il mondo e numerose sono le sue incursioni nel cinema; Carver ha ispirato il film America oggi con cui Robert Altaman vinse il Leone d’Oro al festival di Venezia nel 1993.Carver non è un autore teatrale e raramente viene fatto in teatro; ma ne L’incarico la sua scrittura Emerge quindi una prospettiva nuova nel mettere in scena questo racconto che ti costringe a filtrare l’eco del teatro di Čechov attraverso lo sguardo inconsapevole e incosciente del quotidiano. Luca Bargagna PROMO TEATRO MON AMOURApprofitta subito della promo che ti porta a teatro con2 biglietti al costo di 1 Carver si trova tra le mani una copia della biografia di Čechov La lettura della biografia lo distoglie completamente da tutto il resto: “nel momento stesso in cui il libro è arrivato ho messo da parte quel che stavo facendo e ho incominciato a leggerlo Mi pare di ricordare di averlo letto quasi tutto d’un fiato”.Dopo aver letto il libro Carver intuisce di poter di rendere omaggio a Čechov – “uno scrittore che per lungo tempo ha avuto un’enorme importanza per me”- attraverso la scrittura di un racconto.Nasce così racconto sugli ultimi giorni di vita di Anton Čechov nel quale Carver compie un’operazione particolare mescolando elementi biografici e invenzione letteraria:“mentre scrivevo mi sono reso conto che stavo lavorando a un racconto molto diverso da qualsiasi cosa avessi mai fatto” ma anche nella capacità di lasciare alla sua immaginazione la libertà di creare una vita a personaggi che nella biografia sono appena accennati: “dovevo dar libero corso alla mia immaginazione inventare tutto quello che potevo pur restando nei confini della storia”.È come se Carver volesse usare l’invenzione letteraria per espandere il reale.La morte di Čechov è una morte poetica e fuori dall’ordinario come quella che potremmo immaginare per alcuni dei suoi personaggi; e forse proprio per quello Carver ne è così attratto.Gli ultimi momenti di vita dello scrittore sono descritti in alcune pagine del diario di Olga Knipper l’ultima messa in scena del loro amore e del loro destino capace di fare incontrare il grande scrittore con la grande attrice del Teatro d’Arte di Mosca.Ma a Carver tutto questo non basta ha bisogno ancora di qualcos’altro per poter portare a termine il suo racconto Nelle prime ore del mattino del 2 luglio 1904 che assiste Čechov negli ultimi giorni della sua vita si accorge che ormai non c’è più niente da fare; chiama la reception dell’albergo dove tutto questo si sta consumando e ordina una bottiglia del migliore champagne Fu proprio quel gesto istintivo del medico a colpire la fantasia dello scrittore come fosse un’azione straordinaria e appropriata da apparire inevitabile.Ed è qui che affiora l’immagine del giovane cameriere stropicciato che E poi tutto svanisce: le parole e le emozioni placidamente si nascondono nel silenzio della notte.Prima di morire Čechov aveva avuto il tempo per l’ultimo brindisi: “È un sacco di tempo che non bevo più champagne”.Sembrerebbe un finale perfetto ma manca ancora qualcosa.Ancora commossi per la morte dello scrittore russo la vita ricomincia quando il cameriere fa la sua seconda apparizione nella stanza in cui giace ancora il cadavere di Čechov Il ragazzo porta un piccolo vaso con tre rose che offre a Olga la quale pensa di affidare al ragazzo un compito importantissimo e proprio questo sarà il cuore del racconto che ci trascinerà nel vortice dei pensieri del cameriere.Lo scarto fra biografia e invenzione scatena un movimento del tutto inaspettato che modifica il percorso del racconto e fa sorridere portandoci nel mondo strampalato e vitale  del ragazzo “Ci sono momenti in cui odio del tutto il teatro Così scriveva Olga Knipper al marito Anton Čechov pochi mesi dopo il loro matrimonio divisa tra l’amore per il teatro e l’amore per il marito si trasformeranno nella sua dedizione assoluta al Teatro d’Arte di Mosca.Olga Knipper è stata una delle attrici simbolo il Teatro d’Arte di Mosca: allieva di Nemirovic-Danchenko il fondatore del Teatro insieme a Stanislavskij entrò a far parte della compagnia da quella fatidica estate del 1998 quando la grande avventura del Teatro d’Arte di Mosca ebbe inizio e fu l’ultima testimone di quella grande stagione teatrale Ranevskaja per tutta la vita e fu compagna e poi moglie di Čechov per soli quattro anni Il suo nome è indissolubilmente legato a quello di lui Si sa molto di lei negli anni del suo legame con Čechov grazie al carteggio da lei stessa pubblicato in vita e poi arricchitosi di altro materiale dopo la sua morte: un carteggio che racconta di una grande storia d’amore quasi un diario in cui si può vivere giorno dopo giorno il nascere e il maturare di quell’amore Peter Brook ne fece un memorabile spettacolo: La tua mano nella mia interpretato da Natasha Parry e Michel Piccoli lui era un giovane regista al suo debutto in Russia con l’Amleto Perché la vita di Olga fu molto lunga e molto avventurosa e attraversò la storia della Russia dall’epoca zarista attraverso la rivoluzione fino all’epoca sovietica Per tutta la vita ha avuto a cuore la memoria di Čechov di cui si è presa cura insieme con la sorella di lui E sul suo resoconto degli ultimi giorni di vita di Čechov da cui anche Carver è partito per il suo racconto L’incarico la cui narrativa ha rivitalizzato il racconto breve è diventato di grande influenza per scrittori di tutto il mondo il «London Times» lo definì “Il Čechov americano” per la sua attenzione ai dettagli e i ritratti intimi di persone della classe operaia che lottano per raggiungere il cosiddetto Sogno Americano Fu anche un poeta prolifico e di grande successo Cominciò a scrivere racconti e poesie al liceo e studiò narrativa sotto la guida dello scrittore John Gardner alla California State University di Chico Frequentò il prestigioso Iowa Writers’ Workshop dal 1963 al 1964 tra cui una Guggenheim Fellowship e il Mildred and Harold Strauss Living Award nel 1983 che gli permise di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno per i successivi cinque anni Please fu nominata per il National Book Award mentre Cathedral fu nominata per il Premio Pulitzer per la narrativa nel 1984 La sua ultima raccolta di racconti è Where I’m Calling From Nel 1977 incontrò la scrittrice del Nord-Ovest Tess Gallagher che sarebbe diventata la sua compagna e la sua più stretta collaboratrice per un decennio La sua opera continua ad essere adattata per il palcoscenico e il cinema in tutto il mondo Short Cuts di Robert Altman (1993) include nove racconti di Carver ed ha debuttato con successo di critica al Lincoln Center Il racconto di Carver What We Talk About When We Talk About Love divenne la base per la pièce all’interno del film vincitore dell’Oscar di Alejandro González Iñárritu Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance) (2015) dopo aver appena completato A New Path to the Waterfall una raccolta di poesie ora inclusa nella sua opera postuma All of Us: The Collected Poems Teatro mon amour "L’INCARICO" fa parte delle produzioni del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale e farà tappa in queste città: SAN FERDINANDO DI PUGLIA - È iniziata con toni accesi la campagna elettorale per le amministrative del 25 e 26 maggio prossimi. Al termine del comizio di presentazione della lista “Progressisti e Democratici”, guidata dal già sindaco Michele Lamacchia è intervenuto pubblicamente il parroco della Chiesa Madre con dichiarazioni che hanno immediatamente acceso il dibattito cittadino «È curioso vedere oggi una lista di sinistra accusare i preti di aver “inventato” la mafia nel nostro paese», ha affermato don Mimmo Marrone. Un’accusa definita “paradossale” dal sacerdote, che ha ricordato come negli anni ‘60 il cardinale Ernesto Ruffini definendola «un’invenzione dei giornali e dei partiti di sinistra» contrariamente a tali negazioni del passato «la realtà purtroppo ci racconta di aziende con interdittive antimafia di poteri criminali radicati nel tessuto economico e sociale del nostro paese» Ha poi aggiunto: «La mafia non l’hanno inventata né i preti Ed è il nostro silenzio il suo miglior alleato» La verità e la dignità di un popolo non sono merce da barattare per qualche voto in più» Non si è fatta attendere la replica di Michele Lamacchia L’ex primo cittadino ha respinto con decisione le accuse: «La bugia è un peccato «Ci sono i video dell’intervento di questa sera in Piazza della Costituzione: mai si è voluto ribadire che «non è un bene buttare via tutta l’economia locale che ogni giorno vive grazie al lavoro onesto di tante persone «Siamo per buttare via l’acqua sporca - ha aggiunto Lamacchia - e siamo disposti ad accompagnare personalmente in caserma o in Procura chiunque sia vittima di ricatti mafiosi» Il candidato sindaco ha infine ribadito l’impegno della lista per la legalità: «Se eletti ci costituiremo parte civile nei procedimenti contro soggetti indagati per mafia anche per la credibilità della causa che si dice di voler difendere» un avvio di campagna elettorale segnato da contrapposizioni nette che lascia presagire un clima politico particolarmente acceso nelle prossime settimane a San Ferdinando di Puglia una prima nazionale da non perdere al Teatro San Ferdinando: “Le Anime Morte” ovvero Le (Dis)Avventure di un Onesto Truffatore riscritta e portata in scena da Peppino Mazzotta e tratta da una delle opere più note di Gogol’ un affresco grandioso e sconvolgente della Russia di metà Ottocento “con la sua anarchica energia vitale infonde l’essenza del carattere russo e sfiora gli orrori nascosti nel profondo di tutti noi.” Nikolàj Vasil’evic Gogol’ non ha nemmeno 40 anni quando nel 1842 pubblica quest’opera che sembra adattarsi perfettamente al nostro presente Un classico della letteratura russa attualissimo anche perché in materia di imbroglioni Nelle “Le Anime Morte” Pavel Ivànovic Cicikov è un funzionario pubblico ma non è un uomo virtuoso un tipo di uomo che si trova in ogni tempo e modello sociale Un burocrate truffaldino che sembra uscito peggiore cronaca politica e giudiziaria della nostra attualità che vuole scalare società e per questo non ha scrupoli o modello etico di riferimento Il link per l’acquisto dei biglietti presente in questo articolo è affiliato Ciò significa che potremmo ricevere una commissione se effettui un acquisto tramite questo link Questa affiliazione ci aiuta a sostenere il nostro lavoro e a continuare a fornirti contenuti di qualità © Napoli da Vivere 2025 – riproduzione riservata – Questo articolo è un contenuto originale di Napoli da Vivere e pertanto protetto da copyright La sua copia è vietata e la sua riproduzione anche parziale deve essere autorizzata hanno allertato immediatamente i carabinieri È il 31 dicembre quando l’episodio più sconvolgente segna l’epilogo di una serie di violenze domestiche smonta le porte interne della casa per controllare ogni movimento della moglie e dei figli risponde con estrema brutalità: calci pugni e aggressioni che la costringono a ricorrere alle cure del pronto soccorso di Gioia Tauro allertano immediatamente i carabinieri di San Ferdinando È l’inizio di un’azione decisiva coordinate dalla procura della Repubblica di Palmi svelano una spirale di abusi iniziata nell’agosto 2023 oggetti di fortuna e aggressioni pubbliche: l’uomo non risparmiava neppure i figli spesso spettatori impotenti delle violenze Grazie all’approfondito lavoro investigativo il tribunale di Palmi emette un’ordinanza di custodia cautelare in carcere L’uomo viene arrestato e trasferito in carcere l’uomo resta presunto innocente fino a sentenza definitiva come stabilito dalla costituzione italiana L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e la collaborazione della Procura rappresentano un messaggio forte contro la violenza domestica confermando l’impegno a tutela delle vittime Stagione 2011-2012 Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo Giovedì 31 ottobre 2024 ore 21.00 | Teatro San Ferdinando Il 31 ottobre 1984 scompariva Eduardo De Filippo indimenticato maestro del teatro napoletano la città gli rende omaggio con una proiezione pubblica e gratuita del film “Questi fantasmi” è promosso e organizzato dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale la Fondazione Eduardo De Filippo e il Comune di Napoli in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale Il film arriva nella storica sala di Piazza Eduardo De Filippo 20 nell’ambito delle iniziative messe in campo nel 2024 dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale presieduto da Luciano Cannito e diretto da Roberto Andò per le celebrazioni degli anniversari dei “70 anni dall’apertura del Teatro San Ferdinando di Eduardo De Filippo” nel 1954 e del “Quarantennale della scomparsa” Il Comune di Napoli sostiene l’evento nell’ambito del progetto di promozione della cultura cinematografica “Cohousing Cinema Napoli” che mira a favorire la produzione di opere dell’audiovisivo in città e lo sviluppo del comparto attraverso  attività culturali e di formazione realizzato nel 1954 e tratto dall’omonima opera teatrale viene presentato nella copia restaurata nel 2024 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo Per il restauro sono stati utilizzati i negativi scena e colonna originali integrati nelle parti più rovinate con un lavoro sonoro Sulla versione cinematografica della commedia Eduardo scrisse: «Sono particolarmente grato a Marotta per aver inserito nella vicenda un personaggio che nella commedia non c’è: un mago Esso si è rivelato di grande utilità ed efficacia nello sviluppo narrativo del film Il tono del racconto è molto semplice e lineare: esso è mantenuto sempre sul piano realistico poiché soltanto nel “di dentro” del protagonista è da trovare certa “irrealtà” fantastica e mai al “di fuori” di esso Per quanto riguarda l’ambientazione essa è stata tutta fornita da un palazzo settecentesco dove i dipinti alle pareti e i soffitti hanno funzionato perfettamente per creare le allucinate e grottesche visioni di Pasquale Lojacono» Pasquale Lojacono va a vivere con la moglie in un grande appartamento di un antico palazzo di Napoli senza doverne pagare l’affitto perché il proprietario cerca così di sfatare la diceria che la casa sia infestata di fantasmi Lojacono ingenuamente scambia per un fantasma anche l’amante della moglie che comincia a lasciargli denaro e regali Illuso da queste regalie l’uomo pensa di riadattare l’appartamento e farne una pensione La moglie crede che Lojacono abbia scoperto la sua relazione Decide di scappare con l’amante che nel frattempo interrompe questo flusso di soldi lasciando Lojacono incapace di ripagare i debiti contratti decide di rinunciare alla donna e gli lascia anche il denaro preparato per la fuga Soggetto: tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo De Filippo  L’ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria alla mail: eduardo40@teatrodinapoli.it  Info: teatrodinapoli.it Biglietteria tel 081.292030 / 081.291878 Eduardo De Filippo (Napoli 1900- Roma 1984) è uno dei più importanti drammaturghi italiani del Novecento nonché attore e regista per il teatro Figlio naturale di Eduardo Scarpetta come i fratelli Titina e Peppino viene iniziato al lavoro dell’attore da bambino Già agli inizi degli anni 20 accosterà la scrittura di commedie e la regia alla carriera d’attore Dopo aver esordito e a lungo lavorato nella compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta nel 1931 i tre fratelli fondano una loro compagnia “I De Filippo” presentando molte commedie scritte da Eduardo e riscuotendo un grande successo di pubblico Negli anni Trenta comincia a lavorare anche nel cinema come attore mentre è del 1940 la sua prima regia cinematografica In campagna è caduta una stella Nel 1948 acquista e ristruttura il teatro San Ferdinando che diviene un centro importante del teatro napoletano e dove Eduardo continua a mettere in scena le sue opere che nel frattempo hanno guadagnato fama internazionale Dagli anni Cinquanta inizia la sua attività televisiva adattando molte delle sue opere più importanti ed amate per il piccolo schermo Figura carismatica e attivo sulla scena pubblica viene nominato senatore a vita nel 1981 dal presidente Sandro Pertini Il sogno di una notte di mezza sbornia (1959) Questa notizia è stata pubblicata martedì 29 Ottobre 2024 (17:49) Dall’ 8 marzo al 18 maggio 2025 si terrà a Napoli “Eduardo punto e da capo” una serie di performance itineranti che ci faranno scoprire il Teatro San Ferdinando citazioni e fantasie teatrali ispirate all’universo drammaturgico di Eduardo De Filippo Un’esperienza entusiasmante ed immersiva che parte da La buvette di EVA del Teatro con un gruppo di attori erranti in cerca di un palcoscenico e di un pubblico Il pubblico verrà condotto in platea per assistere a un omaggio al teatro di varietà Immergiti nella storia del teatro napoletano partecipando a “Eduardo punto e da capo” un evento unico che celebra il Teatro San Ferdinando il cuore pulsante del teatro di Eduardo De Filippo lasciati guidare in un percorso itinerante che rivela il profondo legame tra Eduardo ti faranno vivere la magia del teatro come mai prima d’ora Assicura il tuo ingresso acquistando i biglietti su Vivaticket Non perdere l’opportunità di esplorare il teatro attraverso gli occhi di Eduardo e di sentirti parte della sua storia   Acquista i biglietti su VivaTicket L’iniziativa Eduardo punto e da capo è un bel viaggio che i visitatori compiranno accompagnati e coinvolti da un gruppo di giovani “guide/attori” interpretazioni e suggestioni sceniche ispirate o tratte dall’universo drammaturgico e teatrale di Eduardo De Filippo La regia dell’evento è di Antonello Cossia con i giovani attori ex allievi della scuola del teatro di Napoli Carmine Benitozzi Le visite guidate sono a cura di Artepolis e i costumi di Roberta Mattera L’evento è in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo Ingressi: intero € 10,00 – ridotto € 8,00  anche su VivaTicket (link affiliato) Maggiori informazioni  – Prenotazioni in biglietteria: tel. 081.5513396 –  Teatro San Ferdinando © Napoli da Vivere 2025 – riproduzione riservata – Questo articolo è un contenuto originale di Napoli da Vivere e pertanto protetto da copyright Nella casa di Eduardo al Teatro San Ferdinando di Napoli per tre sere un omaggio inedito e poetico all’opera di Eduardo De Filippo  sette pupazzi animati da un gruppo di manovratori nella sua nuova versione per attore cum figuris è un originale allestimento nato da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia Prodotto da Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno5 lo spettacolo ha il prezioso sostegno della Fondazione Eduardo De Filippo e del Teatro Augusteo Questa messinscena non convenzionale vede il talento di Luca Saccoia impegnato in un’interpretazione straordinaria dove un unico attore interagisce con sette pupazzi realizzati dallo scenografo Tiziano Fario che firma anche l’intera scenografia Le figure animate prendono vita grazie a un gruppo di manovratori formato attraverso un laboratorio di formazione curato da Irene Vecchia lo spettacolo ripercorre le vicende della famiglia Cupiello trasformandole in un viaggio onirico che risuona nell’immaginario e nella memoria di ogni spettatore Al centro di questo sogno teatrale è Tommasino che rivive quel fatidico “Natale” attraverso il teatro di figura accompagnando il pubblico in una rappresentazione che mescola comicità testimone di un rito che si rinnova ogni anno I pupazzi e le figure in scena rappresentano i frammenti di un sogno/incubo un presepe vivente che riaffiora puntualmente popolato dai conflitti e dalle speranze di Luca Cupiello “Il presepe è l’orizzonte in cui si muove tutta l’opera È l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in un’umanità rinnovata e senza conflitti ma anche la rappresentazione della nascita e della morte È il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo lo spettacolo celebra i 90 anni di Natale in casa Cupiello Giorni e orari di rappresentazione: 06/12/2024 ore 21:00 Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 4 Dicembre 2024 (12:14) La nomina è stata formalizzata nel corso di un incontro istituzionale presso la sede della Regione Puglia “Nel quadro di un rafforzamento del partito sul territorio - ha dichiarato Grimaldi - ho provveduto a nominare Elsa Morra quale nuova segretaria della Lega a San Ferdinando di Puglia In un momento in cui la città si prepara ad affrontare una tornata elettorale di rilievo sono certo che Morra saprà rappresentare le istanze dei cittadini contribuendo a costruire una proposta politica solida in sinergia con gli alleati del Centrodestra” Un incarico che Elsa Morra ha accolto con senso di responsabilità e determinazione: “Ringrazio il segretario provinciale Grimaldi e il consigliere regionale Splendido per la fiducia Da oggi sono pienamente operativa per tutelare gli interessi dell’intera comunità sanferdinandese lavorando con impegno anche in vista delle imminenti elezioni amministrative” La nuova segretaria ha infine sottolineato l’importanza di una strategia condivisa con le forze del Centrodestra: “Intendo avviare al più presto un confronto con le altre segreterie della coalizione per definire insieme un progetto politico forte e credibile in grado di restituire alla città una guida stabile e capace” la Lega conferma la volontà di consolidare la propria presenza nei territori puntando su profili radicati e riconosciuti capaci di interpretare e rappresentare le esigenze dei cittadini le regole per il raggiungimento degli obiettivi e per l’interazione con gli stakeholder una breve storia dell’Anas dalla sua nascita risalente al 1928 ad oggi La sezione illustra la nostra rete stradale e ne evidenzia la strategicità e capillarità le strade Anas che fanno parte della rete europea TEN-T i dati del nostro Osservatorio del traffico La sezione descrive i servizi offerti ai clienti come parte 'core' del nostro business Anas gestisce le strade e offre servizi a chi le usa per lavoro o per viaggiare ma anche a chi abita oppure ha un’attività lavorativa nei pressi delle proprie strade Nella sezione si trovano tutte le informazioni utili per diventare nostro fornitore Lavorare con Anas significa essere partner di una grande impresa siamo tra i principali soggetti industriali in Italia e per raggiungere i nostri obiettivi vogliamo scegliere le migliori aziende che possano costruire con noi le strade del futuro La sezione illustra il nostro impegno nella gestione della viabilità in cooperazione con le altre strutture preposte alla sicurezza stradale i nostri piani di interventi stagionali e straordinari e tutte le informazioni utili per chi viaggia in collaborazione con il CCISS Viaggiare Informati e Sicuri Riaperta al traffico la strada statale 16 “Adriatica” in direzione Otranto precedentemente chiusa all’altezza del km 730 la strada statale 16 “Adriatica” è provvisoriamente chiusa al traffico in direzione Otranto all’altezza del km 730 Per cause in corso di accertamento un’autovettura ha sbandato in maniera autonoma e si è ribaltata La circolazione sulla carreggiata in direzione Otranto è temporaneamente deviata in uscita allo svincolo di San Ferdinando Sud Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per la gestione dell’emergenza e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store” Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148 2017  |  P.IVA 02133681003 |  C.F Da mercoledì 13 a domenica 17 novembre al Teatro San Ferdinando affrontato dalla scrittrice e regista con sguardo profondo dello stato d’animo più diffuso al mondo perché fra le varie piaghe che colpiscono oggi l’umanità Sarà in scena da mercoledì 13 a domenica 17 novembre al Teatro San Ferdinando lo spettacolo L’origine del mondo interpretato da un trio tutto al femminile con protagonista Concita De Gregorio nel ruolo della madre Carolina Rosi in quello della nonna  e da Mariangeles Torres in quello dell’analista Scritto nel 2011 e andato in scena nello stesso anno con protagonista Daria Deflorian lo spettacolo – vincitore nel 2012 di ben tre Premi UBU – ritorna oggi in un nuovo allestimento su produzione del Teatro di Roma–Teatro Nazionale Sulle ragioni del nuovo allestimento del testo l’autrice ha dichiarato: nel 2011 (ha debuttato nel 2011 ma ci ho lavorato per più di due anni) per raccontare l’attraversamento e la riemersione da uno stato di depressione acuta qualcosa in me sapeva – in modo inconscio e profetico – che quelli a venire sarebbero stati anni di isolamento psicologico e sociale profondo dovuto a fattori diversi e in questo contesto non pertinenti diciamo pure “invivibilità” dei rapporti umani e dell’esistenza così come la sperimentavamo Ma nel 2011 era invece impensabile immaginare che nel 2020 la depressione sarebbe stata dichiarata dall’OMS la malattia più diffusa al mondo superando il primato storico delle malattie cardiovascolari» la scrittura di Lucia Calamaro ha infranto diversi tabù: a quindici anni dal debutto L’origine del mondo si conferma un classico teatrale dei nostri tempi uno di quei testi attorno al quale si sono addensati un immaginario e un riscontro fortissimi «Di fronte al tempo – racconta Lucia Calamaro – alle crisi inadeguato al rapporto ma lo stesso presente Concita vive in un temporaneo autoricovero constata che lei di umano ne conosce veramente solo uno Questa relazione fluttuante e disattenta spesso fa sì che si ritrovi a non essere contemporanea neanche di sé stessa anche lui suo malgrado familiarizzato con l’umano di Concita la richiama a lei e al tempo: la Figlia Alice «Tanto che a volte uno si chiede chi ha messo al mondo chi temporaneamente rinchiuse in cerca di un senso latitante tutte animate dalla stessa volontà: tirarla fuori Si avvicendano su scena strappandole alla loro intimità duettistica l’analista di Concita e sua madre Lucia ma a volte anche troppo dentro o troppo fuori ma che ne sanno loro della fatica necessaria a snodare gli intrecci traumatici nascosti nelle geometrie del profondo Indago la coscienza di una Persona in lotta con la depressione quello che in fondo a lei significa e a cui appartiene malgrado e al di là di lei; esploro gli stati d’animo mortificati di una Figlia adultizzata la rabbia e l’impotenza di tutti gli altri quelli che si ritrovano a gestire una persona depressa da cosa è composta la vita di un essere umano: un corpo e i suoi andazzi le cose e la necessità di gestirle e poi gli altri Biglietteria: tel 081.292030 / 081.291878  | e.mail: biglietteria@teatrodinapoli.it Ufficio stampa: Sergio Marra (responsabile) Questa notizia è stata pubblicata venerdì 15 Novembre 2024 (09:39) AGGIORNAMENTO – è stata annullata la replica del 19 marzo a causa del perdurare dell’indisposizione fisica della protagonista Dal 19 al 23 marzo 2025 al Teatro San Ferdinando di Napoli arriva lo spettacolo che sta conquistando l’Italia: Oliva Denaro con la drammaturgia di Giorgio Gallione e Ambra Angiolini la regia di Giorgio Gallione e con Ambra Angiolini protagonista (La recita prevista per il giorno 18 è stata annullata) Lo spettacolo si rifà ad una storia vera quella di Franca Viola la ragazza siciliana che a metà degli anni 60 fu la prima a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore” Il successivo romanzo di Viola Ardone prende spunto da quella vicenda e la ricostruisce lo spettacolo teatrale ispirato alla vera storia di Franca Viola in scena dal 19 al 23 marzo 2025 al Teatro San Ferdinando di Napoli Rivivi l’emozione di un coraggioso “no” che ha segnato il destino di tante donne e lasciati coinvolgere da un’interpretazione intensa e attuale Prenota subito il tuo posto e vivi un’esperienza unica che unisce cultura e passione Acquista il tuo biglietto su VivaTicket Negli anni ’60 in Italia se una donna subiva un reato di violenza carnale e l’uomo successivamente la sposava quest’ultimo avrebbe automaticamente estinto la condanna E la storia di Oliva Denaro ci viene raccontata da adulta a ritroso da quando ragazzina subì violenza e prese una decisione che fece scandalo e scalpore perché rifiutò il matrimonio dicendo no alla violenza e al sopruso Un grande testo teatrale ispirato al bel romanzo di Viola Ardone che porta Oliva Denaro a diventare la storia di tutte le donne L'incidente stradale è avvenuto nel territorio di Barletta Una donna di 33 anni nata a Cerignola ma residente a San Ferdinando di Puglia STATALE 16 - È una donna di 33 anni nata a Cerignola ma residente a San Ferdinando di Puglia la vittima dell'incidente stradale avvenuto alle prime luci dell'alba di oggi 21 febbraio al km 738 della Statale Adriatica 16 che ha coinvolto un trattore e un’autovettura Sul posto sono intervenuti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile Il traffico ha subito dei rallentamenti in direzione Foggia La viabilità è stata deviata internamente e la carreggiata interessata dall'incidente a seguito del tragico evento che ha colpito la cittadinanza sanferdinandese nella giornata odierna in accordo con il Commissario prefettizio del Comune di San Ferdinando di Puglia la parata finale del carnevale Ofantino alla Sanferdinandese prevista per oggi pomeriggio sarà rinviata a data da destinarsi L’associazione Pro Loco di San Ferdinando di Puglia e il commissario prefettizio si associano al dolore che ha colpito la famiglia della giovane Nicla" venerdì 24 alle 19.00 e sabato 25 maggio alle 18.00 torna il progetto del Teatro di Napoli–Teatro Nazionale che per la sua 18esima edizione presenta lo spettacolo cura del progetto e drammaturgia di Maurizio Braucci «…un testo nobile come tutte quelle persone che pensano che la guerra è una perdita di tempo e di risorse (umane) ARREVUOTO – lo storico progetto promosso e prodotto dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale in collaborazione con Associazione Arrevuoto-Teatro e Pedagogia teso all’incontro dei giovani e degli adolescenti delle periferie e del centro della Città attraverso un modello laboratoriale culturale ed artistico di apprendimento e di consapevolezza di contrasto alle insidie e al disagio nelle aree a rischio del territorio – propone al pubblico venerdì 24 e sabato 25 maggio curatore del progetto nato da un’idea di Roberta Carlotto La regia collettiva è firmata da Alessandra Asuni il progetto e lo spettacolo si arricchiscono della collaborazione con la Fondazione Ali Zaoua in particolare con il centro “Les Etoiles Jamaâ El Fna” che offre ai giovani marocchini spazi di espressione apprendimento e scoperta attraverso l’iniziazione a diverse forme di espressione artistica (musica La collaborazione nasce dalla condivisione di pratiche pedagogiche e artistiche comuni La compagnia teatrale di Arrevuoto sta per mettere in scena il suo nuovo spettacolo ma c’è un problema: l’autore è partito per il Sud America e si è dimenticato di finire il copione La crisi è inevitabile e si svolge in scena davanti al pubblico ormai accorso per assistere allo spettacolo Si decide così di invocare il signore di tutte le idee: Il Caga-idee il quale acconsente a lanciare dal cielo ai poveri teatranti un nuovo copione Così inizia la storia: con la protagonista Clara Soave che viene assunta per vendere il nuovo dentifricio Sorrisil nei Territori del Sud Con lei c’è un gruppo di “bambini sospesi” sono le giovani vittime di tutte le guerre del mondo a cui è concesso di non morire se si rendono utili vendendo il dentifricio del sorriso Mentre non tutto in scena funziona e la compagnia teatrale è costretta di continuo a fermarsi per ridiscutere lo svolgimento della storia Clara e i suoi bambini viaggiano in luoghi incredibili così da sottrarsi ai missili e alle bombe né per i piccoli protagonisti in cerca di acquirenti e nemmeno per la compagnia di Arrevuoto che non sa come continuare la storia che ormai ha messo in scena come le bombe che fanno piroette e poi ritornano nei loro bombardieri a sognare è un testo farsa come i missili che non partono perché hanno appuntamento col barbiere un testo nobile come tutte quelle persone che pensano che la guerra è una perdita di tempo e di risorse (umane) che manda il mondo a rotoli nell’universo e che invece la vita va vissuta tutti insieme in armonia Les Étoiles de Jamaa El Fna di La Fondation Ali Zaoua – Marocco: Taha Bendaoud Siham Fekhari; grazie alla collaborazione di Salah Charef La collaborazione con la Fondazione Ali Zaoua nasce dalla condivisione di pratiche pedagogiche comuni la Fondazione offre ai giovani marocchini spazi di espressione apprendimento e scoperta attraverso l’iniziazione a diverse forme di espressione artistica (musica Istituto Comprensivo Casanova Costantinopoli: Gaia Luce Balzano Istituto Comprensivo Madonna Assunta: Andrea Bembo Centro educativo Stelle sulla Terra: Rosaria Addattillo L’Orsa Maggiore Cooperativa sociale: Pietro Matacena per la collaborazione alle musiche: Jessica Abbruzzese Umberto Maisto; le registrazioni sono state effettuate presso Kammermuzak Studio Napoli; per il sostegno ai laboratori: Carmela Ambrosio Patrizia Vece per la poetica Laura Ottieri con i suoi laboratori di teatro e pedagogia e gli spettacoli finali sostiene e mette in connessione i giovani che abitano in tutti i quartieri della città di Napoli proponendo una alternativa culturale e artistica come occasione di apprendimento e consapevolezza in contrasto con le insidie del crescere in zone considerate a rischio cura del progetto e drammaturgia Maurizio Braucci assistente alla drammaturgia Fabrizio Nardi musiche pacifiste Antonella Monetti e Michele Signore costumi Violetta Di Costanzo e Nunzia Russo allievo tecnico attrezzista Alessandro Cavaliere coordinamento pedagogico Chi rom e… chi no: Biagio Di Bennardo relazioni con Les Étoiles de Jamaa El Fna Eva De Prosperis in collaborazione con Associazione Arrevuoto – Teatro e pedagogia Istituto Comprensivo Casanova Costantinopoli con la partecipazione di Les Étoiles de Jamaa El Fna di La Fondation Ali Zaoua –  Marocco con il contributo della Comunità Evangelica Luterana di Napoli Questa notizia è stata pubblicata mercoledì 22 Maggio 2024 (06:56) con episodi di razzismo e condizioni di vita estreme A San Ferdinando la tendopoli è satura mentre iniziative positive sono isolate dalle istituzioni Il timore è che gli ingenti finanziamenti pubblici in arrivo possano alimentare ancora la macchina dell’emergenza con un’ulteriore stretta repressiva i container che ospitano alcune lavatrici donate dal papa un presidio di assistenza legale tenuto dall’associazione Piccola opera e un avamposto della Caritas che qualche giorno al mese distribuisce panni si apre il mondo della baraccopoli di San Ferdinando l’insediamento informale a pochi passi da Rosarno dove trovano rifugio oltre 800 lavoratori migranti della filiera agrumicola della Piana di Gioia Tauro estremo lembo tirrenico della Calabria prima di affacciarsi sul Canale di Sicilia baracche costruite con materiali di recupero qualche chioschetto dove si cucina cibo alla brace una moschea per permettere alle diverse comunità musulmane di pregare La fornitura di corrente è stata portata solo la scorsa settimana per potersi lavare c’è chi provvede a scaldare al fuoco grandi taniche d’acqua All’abbandono abitativo si affianca la precarietà delle condizioni medico-sanitarie a cui cercano di rimediare Emergency con il suo polibus e un ambulatorio fisso a Polistena con un altro ambulatorio mobile e un presidio nel paese di San Ferdinando che solo nei primi due mesi di campagna ha già effettuato 380 interventi medici “Già questo indica la necessità di medici sul territorio -spiega il responsabile del progetto le strutture sanitarie sono praticamente inesistenti anche chi ha diritto al Sistema sanitario nazionale non riesce ad accedervi” Sembrerebbe una situazione di emergenza assoluta eppure parliamo di un’area dove da trent’anni c’è una costante presenza di lavoratori migranti e non si contano più i milioni di euro di investimenti pubblici destinati ad “accogliere” e il nostro obiettivo sarebbe quello di renderci inutili di mirare all’empowerment della persona -sono le parole di Mauro De Stefano Però se la persona torna a vivere nella tendopoli per questo abbiamo chiesto un incontro con la prefettura e il coinvolgimento dell’Asp” È un discorso che va oltre la necessità sanitaria “se il lavoro è precario e l’abitare è disastroso và da sé che le condizioni di salute peggiorano e diventa anche più difficile curare -prosegue De Stefano- ma la causa del problema è che le persone vivono in quelle condizioni Se si continuano a creare questi luoghi confinati chiusi che non hanno un accesso comunicativo verso l’esterno Non siamo sicuramente alla situazione della rivolta di Rosarno Invece tutto si ripropone allo stesso modo da quel 2010 che scosse i braccianti di Rosarno passando per il devastante incendio che nel 2018 uccise Becky Moses quando nella vecchia baraccopoli di San Ferdinando si arrivava a superare le duemila presenze O le ruspe di Salvini nel marzo del 2019 e gli oltre 500mila euro spesi per sgomberare quel campo rimpiazzato nei mesi successivi da una nuova tendopoli allestita dal ministero dell’Interno solo a qualche centinaio di metri più in là si è man mano trasformata nella baraccopoli che vediamo oggi “Una sorta di ciclo continuo inaugurato dopo i fatti di Rosarno in cui si è imposto il ‘modello campo’ -racconta Peppe Marra dell’Unione sindacati di base (Usb) Calabria- abbiamo assistito negli anni a un dispendio di risorse enorme che fondamentalmente non ha mai portato a nulla di concreto” In un territorio tra quelli a più alto tasso di spopolamento “avresti potuto investire nel recupero delle case vuote rompendo l’elemento di concentrazione e quindi di ghetto e in più riattivando l’economia territoriale” Spesso quando si affronta la questione si scade o nell’umanitarismo pur cercando di superare il modello tendopoli hanno riproposto continuamente logiche di assistenzialismo e di esclusione Come il Borgo sociale di Taurianova inaugurato a maggio 2024 o i 90 posti del Villaggio della solidarietà di Rosarno Interventi “quantificati non in base alla popolazione reale ma in base a una stima della manodopera che servirebbe alle aziende agricole fatta senza considerare il lavoro nero e grigio o il fatto che non tutti i migranti presenti negli insediamenti lavorano nei campi” San Ferdinando e Rosarno sono peraltro stati inseriti nel “decreto Caivano” la regia dei fondi è affidata al commissario di crisi e alla Regione ma i Comuni hanno la possibilità di presentare delle idee di investimento da valutare Quale sarà il risultato di questi nuovi interventi sarà tutto da vedere non si capisce perché a livello istituzionale non si potrebbe agire diversamente sono tenuti lontano dalla città anche 20 chilometri Visibili dalle sei del mattino alle quattro del pomeriggio racconta Ibrahim Diabate dell’Ostello Dambe So che durante la sua vita per i campi di Rosarno ci è passato anche come lavoratore Eppure proprio questa piana racconta di alternative possibili come l’esperienza decennale di abitare diffuso all’interno di case sfitte resa possibile grazie all’azione di intermediazione e garanzia della Caritas locale nella frazione di Drosi che ha permesso a quasi 200 lavoratori di trovare un alloggio portando anche una ricaduta benefica al territorio “casa della dignità” in lingua bambarà messo in piedi da Mediterranean hope e la Federazione delle chiese evangeliche d’Italia Un progetto sostenibile che offre mini appartamenti ricavati all’interno di uno stabile recuperato a 64 lavoratori migranti “La maggior parte di questi immigrati sono lavoratori alla ricerca di una dignità sono qui a spaccarsi la schiena per poter avere un pezzo di pane da mandare alla famiglia vogliono poter pagare per avere un posto con tutte le comodità che ha una casa” A rendere ancora più sostenibile il progetto le aziende che partecipano al circuito virtuoso costruito intorno a Etika una rete con Sos Rosarno e la Cooperativa Mani e Terra Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale Cité du Théâtre – Domaine d’O – Montpellier / Printemps des Comédiens La stagione del Teatro San Ferdinando si apre con lo spettacolo di Emma Dante:  Re Chicchinella adattato da una fiaba de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile dalla raccolta Lo trattenemiento de peccerelle del 1634 con Re Chicchinella la regista conclude il progetto con cui ha attraversato l’universo dello scrittore campano “Se quaccheduno mi chiedesse dove se porrìa trovare lo fingimento e la frode io non saperrìa menzionare autro luogo che chesta Corte lo trademiento da Zanne e la furfanteria da Pullicinella dove a lo stesso tiempo se taglia e se cuce Che non s’aggia da trovà lo remmedio a chesto male?” C’era una volta un re che un giorno se ne tornava dalla caccia felice e soddisfatto quando sentì il bisogno di andare di corpo il re scese da cavallo e si infilò in un vicoletto per scaricare il ventre Ma la gallina non era morta e s’afferrò col becco alle sue chiappe di re Accorsero i servitori e il cielo si oscurò alle sue urla disperate.Non potendo più resistere al dolore e vedendo buttate al vento le fatiche dei servi dove medici e luminari tentarono ogni rimedio adoperando tenaglie e strumenti di ogni genere perché quel male superava i confini della natura non era colica né flatulenza che si poteva guarire con supposte di fichi lassativi o cacazze di topi Col passare dei mesi la gallina entrò sempre più in profondità finché non prese definitivamente alloggio dentro di lui.“Re Chicchinella” racconta la storia di un re malato circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale che ha un solo scopo fino a quando non si scopre che per il mondo il re e la gallina sono la stessa cosa principe di Valenzia e re titolare di Costantinopoli è una raccolta di novelle composta da Gian Battista Basile pubblicata postuma per interessamento della sorella dell’autore esce sotto lo pseudonimo di Gian Alesio Abbattutis.Composto in lingua napoletana e considerato uno dei maggiori capolavori della letteratura barocca diviene un modello narrativo e per il genere della fiaba pur mantenendo le caratteristiche della novella medioevale vira verso nuovi temi e toni fiabeschi e popolari e a dispetto del sottotitolo lo trattenemiento de peccerille vengono trattati al suo interno temi molto complessi.Richiamando il Decameron boccaccesco è una raccolta di cinquanta novelle narrate in cinque giornate (da qui il titolo) da cui man mano prendono il via gli altri.Le storie si svolgono in Campania o in Basilicata dove l’autore trascorre gran parte della sua vita Anche se diverse teorie vorrebbero attribuire al capoluogo campano la città natale Basile sarebbe originario di Giugliano in Campania dove muore per un’epidemia di difterite nel 1632 Oltre ad essere governatore del feudo per conto di Galeazzo Francesco Pinelli – terzo duca di Acerenza – ed essere Conte di Torone Basile è amico e probabilmente compagno di studi del poeta Giulio Cesare Cortese strutturato per il divertimento delle corti: per la sua complessità e il linguaggio teatrale ispirati a vari generi letterari e al racconto diventa modello per la letteratura seriale districandosi tra la commedia dell’arte il racconto rituale e anche il formulario alchemico.La Napoli qui presentata è una città plebea miserabile e turpe allo scopo di divertire il lettore attraverso un “mondo alla rovescia” in quanto la peculiarità della favola sarebbe da ricercare non tanto nel meraviglioso ma nel rappresentare un mondo perfettamente geometrico in cui azioni e reazioni sono ripetute doviziosamente.L’opera racconta alcuni topoi della Tradizione: la fuga dei giovani dalla famiglia patriarcale il cambiamento di status di cui corpo può anche portare i sintomi e il Caso e la Fortuna principi e corti.Si tratta di un’opera composta nel periodo in cui la letteratura è concepita come strumento di conoscenza oltre che di piacere e di dominio.All’avanguardia è il ruolo delle donne: diversamente dai propri successori come Zoza la “principessa che non ride mai” si distaccano molto dalle protagoniste delle fiabe da noi più conosciute caratterizzate da remissività e dolcezza.Lo cunto si può definire una raffinata architettura che ha avuto una larga diffusione e un’enorme fortuna nella cultura europea che hanno dato origine a trasposizioni sia cinematografiche che teatrali e che ancora oggi incuriosisce e appassiona intere platee di lettori e spettatori CARD GIOVANI – UNDER 30 "RE CHICCHINELLA" fa parte delle produzioni del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale e farà tappa in queste città: