Per i Carabinieri della Compagnia di Poggioreale una 3 giorni di controlli nel quartiere San Giovanni a Teduccio.  I militari della Stazione locale supportati dal Nucleo Radiomobile di Napoli e dal Reggimento Campania hanno effettuato un servizio straordinario di monitoraggio alla circolazione stradale mirata a contrastare le principali violazioni al Codice della Strada e a ridurre i comportamenti pericolosi che mettono a rischio la sicurezza di conducenti e pedoni Nel mirino delle pattuglie soprattutto il mancato utilizzo del casco protettivo l’assenza della copertura assicurativa obbligatoria  e la mancata revisione dei veicoli Diverse le sanzioni anche per la mancata esibizione dei documenti di circolazione e per la recidiva circolazione di veicoli già sottoposti a sequestro sono state elevate sanzioni per un valore superiore agli 81mila euro 33 i veicoli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo Il servizio rientra in un più ampio piano di prevenzione disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Napoli volto a presidiare con maggiore efficacia i quartieri della città e a ristabilire condizioni di legalità su strada Questo sito utilizza cookie o altri tracker tecnici e, previo tuo consenso, anche cookie di profilazione o altri strumenti di tracciamento, anche di terze parti, per mostrarti annunci pertinenti in base ai tuoi interessi e per migliorare e personalizzare di conseguenza i nostri servizi, nonché per monitorare i modelli di comportamento dei visitatori. Per saperne di più consulta la nostra Cookie Policy Puoi modificare le tue impostazioni in qualsiasi momento Chiudendo questo banner continuerai a navigare sul sito senza cookie o strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici L’osservatorio della trasformazione digitale urbana Il portale sviluppato da FP-CGIL è pronto a offrire una panoramica generale e trasversale sulle principali aree di co.. Il Polo Tecnologico dell’Università Federico II a San Giovanni a Teduccio è ritenuto una best practice tra i progetti finanziati dalla politica di coesione perché trascende la mera riqualificazione industriale per affermarsi come un propulsore vitale per lo sviluppo locale e un faro per la rigenerazione di Napoli Est Il ReportagePA di FPA documenta la profonda trasformazione sociale ed economica innescata da questa iniziativa di rigenerazione urbana un quartiere nella periferia est di Napoli rappresenta un caso di rigenerazione urbana e innovazione tecnologica sostenuto dalla politica di coesione europea Un tempo noto per la sua identità operaia legata alla storica fabbrica Cirio il quartiere ha subito un lungo periodo di declino economico e sociale grazie all’intervento della Regione Campania e dell’Università Federico II e al supporto delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) attraverso diversi cicli di programmazione (2000-2006 la vecchia fabbrica è diventata un polo di eccellenza nell’innovazione tecnologica Il complesso a vocazione tech dell’Università Federico II è la nuova tappa speciale del nostro ReportagePA dedicato al progetto ‘COINS – COhesion INnovation Stories: con l’Europa innoviamo l’Italia Un viaggio nella transizione digitale e green’ La rigenerazione urbana di quest’area ha portato qui imprenditori visionari che hanno trovato terreno fertile per la contaminazione tra ricerca Il Polo Universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio è stato inserito nel Piano Sud 2030 e nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza come modello di riferimento per lo sviluppo di ecosistemi dell’innovazione in cui aziende ed enti di ricerca si uniscono per sviluppare luoghi di contaminazione e anche favorire la nascita di startup Il modello di innovazione è stato replicato in altri contesti territoriali nelle aree circostanti San Giovanni a Teduccio e in altre aree del territorio regionale in base alle esigenze di aziende che puntano sui talenti digitali e ha avuto un impatto significativo sia sul tessuto economico che su quello sociale della regione L’hub di San Giovanni a Teduccio è sede degli innovativi laboratori del CeSMA nazionali e internazionali nelle attività di misurazione avanzata e più in generale nello sviluppo e sperimentazione di nuove tecnologie Ma il polo è anche sede dei distretti ad alta tecnologia come DATTILO e STRESS L’impegno nel promuovere discipline STEM tra i giovani ha contribuito di fatto a ridurre il tasso di dispersione scolastica e a offrire nuove opportunità di crescita e sviluppo personale programmi di alta formazione sviluppati in collaborazione con aziende internazionali come Apple che offrono agli studenti un’esperienza educativa pratica e orientata al mercato il Polo Tecnologico di San Giovanni a Teduccio continua ad evolversi come un ecosistema di innovazione dinamico Il successo di questo progetto dimostra come le politiche di coesione possano avere un impatto duraturo e trasformativo sul territorio ponendo le basi per uno sviluppo sostenibile e inclusivo Con l’aggiunta di nuovi cicli di finanziamento e l’espansione delle sue attività il Polo è destinato a rimanere un punto di riferimento per il progresso tecnologico e la rigenerazione urbana in Europa L’articolo è realizzato nell’ambito della campagna di comunicazione ‘COINS – COhesion INnovation Stories: con l’Europa innoviamo l’Italia’ Il punto di vista e le opinioni espresse sono solo dell’autore e non riflettono necessariamente quelle dell’Unione Europea che non ne può essere considerata responsabile Autrice: Eleonora BoveRiprese video: Rachele Maria Curti Stefano CorsoMontaggio: Gianmarco RizzoResponsabile Logistica: Alessandra Maggini Valuta la qualità di questo articolo Iscriviti alla newsletter per ricevere articoli di tuo interesse Leggi l'informativa sulla privacy EU Stories - La coesione innova l'Italia Un viaggio nella transizione digitale e green attraverso le storie della politica di coesione è quello che stiamo compiendo con "COINS – COhesion INnovation Stories" il progetto cofinanziato dall'Unione Europea e realizzato da Diglital360 GOV in collaborazione con FPA e.. l'idea di futuro parte dalla riattivazione di 10 edifici di alto valore storico in 10 città grazie ai fondi europei POR FESR 2014-2020 ex teatri e strutture di archeologia industriale diventano 'Laboratori Aperti': spazi dedicati al.. I fondi di coesione hanno già contribuito a cambiare di molto la Puglia attraverso i diversi cicli di programmazione le risorse della coesione si sono rivelate determinanti in tutti gli ambiti di intervento: trasporti Attraversare un piccolo paese come Lioni e trovarsi di fronte a una realtà connessa e lo è in gran parte grazie alle politiche europee di coesione All'interno del programma “Campania 2020 - mobilità sostenibile e.. EU Stories – La coesione innova l'Italia: tutti i contributi Forumpa.it è una pubblicazione telematica iscritta presso Registro della stampa del Tribunale di Roma - Reg è società soggetta a Direzione e Coordinamento da parte di Digital360 S.p.A è un'azienda certificata per il sistema di management di qualità SQS (ISO 9001) Mappa del sito Puoi esprimere il tuo consenso cliccando su ACCETTA TUTTI I COOKIE Potrai sempre gestire le tue preferenze accedendo al nostro COOKIE CENTER e ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, visitando la nostra COOKIE POLICY l'utente ha la possibilità di selezionare/deselezionare le singole categorie di cookie che sono utilizzate sui siti web Per ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, è comunque possibile visitare la nostra COOKIE POLICY I vigili del fuoco sono al lavoro da diverse ore per spegnere il rogo Incendio all'alba tra San Giovanni a Teduccio e Barra Una nube intensa di fumo nero si è stagliato in cielo ed è ben visibile soprattutto nell'area di Napoli Est anche questa mattina Si sente un forte odore di plastica in diversi quartieri della città Sul posto polizia e vigili del fuoco con 11 squadre In corso le operazione per spegnere il rogo scaturito da tre capannoni industriali di via Volpicella La Polizia di Stato di Napoli ha proceduto alla denuncia in stato di libertà di due persone italiane di anni 40 residenti nel quartiere di San Giovanni a Teduccio le quali si sono rese responsabili del furto aggravato in danno di turisti stranieri con la tecnica della foratura dello pneumatico nella mattinata del primo maggio è stato commesso un furto sul ramo San Giovanni dell’autostrada Napoli Salerno in danno di una coppia di cittadini cinesi residenti in Svizzera da poco sbarcati dalla nave  proveniente da Palermo  per poi dirigersi a Pompei con la tecnica della foratura dello pneumatico posteriore destro una borsa contenente circa  900 euro e 400 franchi svizzeri i passaporti e la chiave elettronica del veicolo Mercedes sul quale viaggiavano Subito sono iniziate le indagini da parte della Polizia Giudiziaria della Sottosezione Polizia Stradale di Napoli Nord finalizzate all’identificazione degli autori dell’evento criminale che in base alle prime dichiarazioni rilasciate dalle vittime sono state indirizzate verso due soggetti già noti e presunti autori di un precedente furto Gli investigatori sono riusciti ad individuare uno degli autori nei pressi della sua abitazione i passaporti e la chiave elettronica dell’auto Poco dopo sono riusciti a rintracciare anche il secondo complice Le vittime hanno sporto denuncia presso gli Uffici della Sottosezione Polizia Stradale di Napoli Nord e nell’occasione gli agenti hanno provveduto a restituire ai due malcapitati quanto gli era stato sottratto consentendo agli stessi di proseguire il loro soggiorno in questa provincia I due soggetti sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato e danneggiamento ritornano tra fede e tradizione i festeggiamenti in.. Napoli: Controlli dei Carabinieri nei baretti di Chiaia I baretti di Chiaia nella lente dei controlli straordinari effettuati dai carabinieri.. CAIVANO: piazza di spaccio chiusa prima del taglio del nastro...e della droga NAPOLI: aggredisce medico per raggiungere il padre ricoverato denunciato dai Carabinieri Ieri pomeriggio un 57enne ha strattonato con forza un.. ladro colto in flagrante nei locali abbandonati: arrestato dalla Polizia Municipale FRATTAMAGGIORE – Un’operazione tempestiva e coordinata della Polizia.. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento © 2023 ErgoTv - Privacy Policy - Cookie Policy - Powered by Noa Digital © 2023 ErgoTv - Privacy Policy - Cookie Policy - Powered by Noa Digital © 2023 Comune di Napoli - Tutti i diritti riservati Intersezioni Intervista a Giuseppe Miale di Mauro su «Nottefonda» film nato dell’esperienza dello spazio teatrale Nest La zona orientale tra industrie e lavoro culturale SalvaRegalaLinkCondividiScaricaIntersezioni Intervista a Giuseppe Miale di Mauro su «Nottefonda» Francesca SaturninoNAPOLIPonti una città nella città che nasconde il mare È questo il mondo crepuscolare in cui si muove Ciro Il film è ambientato nella zona orientale di Napoli in una traversa di Corso San Giovanni a Teduccio prosecuzione della centralissima via Marina oltre dieci anni fa un gruppo di attori e artisti tra cui Di Leva Giuseppe Miale di Mauro – entrambi nativi del quartiere – Adriano Pantaleo col desiderio di avere un luogo «tutto per sé» dopo essersi conosciuti e aver girato mezza Europa con lo spettacolo Gomorra Siamo a pochi chilometri dal centro antico sulla favolosa strada del «Miglio d’oro» che collegava Napoli a Portici sede del Reale opificio borbonico di Pietrarsa dove nell’Italia post unità si pensò di far nascere la Grande Napoli industriale ancor prima della colata di Bagnoli un tempo sede di importanti industrie conserviere distrutte durante la seconda guerra mondiale lucidamente descritta da Anna Maria Ortese il mare non bagna Napoli: sulle sue spiaggette nere di pietra lavica dove anticamente avveniva il rito di San Giovanni l’inquinamento denunciato da anni dai comitati di cittadini eppure c’è un muro invisibile che le separa parallelamente alle rispettive carriere artistiche forze e economie per tirar su un teatro dall’ex palestra di una scuola in disuso Fin dalla prima stagione «Open up» nel novembre 2015 il Nest ha ospitato spettacoli e compagnie della scena teatrale contemporanea costruito un pubblico misto per età e estrazione fino alla ribalta nazionale nel 2016 quando Mario Martone decise di allestire con loro e far debuttare al Nest la sua versione de Il sindaco del Rione Sanità E sarà Martone a presentare l’anteprima napoletana di Nottefonda al cinema Metropolitan il 6 maggio alle 21.15 Ne abbiamo parlato con Giuseppe Miale Di Mauro che firma la regia Il film è ispirato al mio romanzo La strada degli americani abbiamo accolto l’intuizione del produttore Luciano Stella che proponeva di farne un lavoro collettivo: come gruppo Nest non ci eravamo mai messi a tavolino per debuttare al cinema Ognuno di noi fa cinema per mettere anche delle economie nel teatro Come per altri nostri gruppi di riferimento nel film ci sono altri componenti Nest: Carmine Guarino alle scene Il libro è un racconto di un inseguimento su una strada nella zona di Lago Patria abbiamo deciso di concentrarci solo su una di queste ci siamo resi conto che stavamo raccontando l’elaborazione del lutto di questo personaggio Abbiamo deciso di provare a raccontare la nostra Napoli ambientando tutto nella zona est: San Giovanni a Teduccio che si vede anche dalle finestre della casa del protagonista: il porto il Ponte dei Francesi che collega la periferia alla città elementi che indicano anche un’oppressione logistica di un luogo un tempo felice è ambientata a Napoli ma potrebbe essere ovunque Anche da qui scelta di lavorare molto sul porto La scelta del luogo segue la volontà di raccontare la città e un desiderio naturale di sentirsi a casa in questo nostro primo film abbiamo provato a creare un nostro pubblico Prima cercavamo di portare gente dalla città alla periferia poi ci siamo resi conto che potevamo diventare un punto di riferimento per un altro territorio allargandoci a un pezzo di paesi vesuviani limitrofi c’è un gruppo florido di ragazzi che circuita intorno al Nest Non volevamo aprire l’ennesima scuola di teatro ma ce l’hanno chiesto per i più grandi abbiamo creato un’associazione culturale vorremmo che diventassero indipendenti: seguono le masterclass gratuite di artisti che in una militanza culturale vengono al Nest sono diventati loro stessi gestori dello spazio che viene tenuto aperto per studiare e per altre attività Regala questo articolo Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento La tua pubblicità sul giornaleRichiedi informazioni La Polizia di Stato ha condotto un ampio servizio di controllo nei quartieri Chiaiano Denunciato un uomo per guida senza patente mentre un altro è stato sanzionato per parcheggio abusivo Verificate anche 21 persone sottoposte a misure restrittive .  Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione offrirti pubblicità o contenuti personalizzati e analizzare il nostro traffico Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di 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continua a vivere sotto l’assedio della violenza criminale aprono il fuoco senza un obiettivo preciso: una pioggia di proiettili che colpisce un’auto parcheggiata mentre altri bossoli — calibro 9×21 — vengono recuperati sull’asfalto il copione di una guerra che a Napoli Est non si è mai davvero fermata Un’escalation di violenza che preoccupa e scuote una comunità già provata Perché non si tratta di un episodio isolato mentre era in corso la processione della Via Crucis altri spari avevano interrotto il silenzio del raccoglimento religioso in un contesto che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia E anche nella notte tra venerdì e sabato si sono registrati episodi simili confermando quanto fragile sia l’equilibrio in questo angolo della città il gesto del cardinale don Mimmo Battaglia che proprio nel Sabato Santo ha celebrato la messa nella parrocchia del rione Villa scegliendo di essere fisicamente presente accanto ai fedeli feriti e impauriti dal ritorno della violenza camorristica sulla nuova sparatoria di piazza Capri indagano i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Napoli L’inchiesta è affidata alla Direzione Distrettuale Antimafia coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Amato con in campo i pm Simona Rossi e Sergio Raimondi è chiaro: si tratta dell’ennesimo capitolo della faida tra i Rinaldi e i D’Amico — noti come “Gennarella” — legati a loro volta ai Mazzarella storica alleanza criminale della zona orientale Un contrasto che si trascina da decenni e che potrebbe essersi riacceso dopo la recente scarcerazione di alcuni elementi ritenuti secondari ma evidentemente ancora in grado di alimentare tensioni San Giovanni a Teduccio resta così una polveriera una terra di nessuno dove la criminalità continua a imporsi con il linguaggio delle armi nonostante a pochi passi da corso Protopisani si trovi anche l’Academy promossa da Apple e dall’Università Federico II simbolo di un futuro diverso che fatica però a prendere il sopravvento E mentre i colpi risuonano tra le case e la paura serpeggia tra i residenti Dopo la denuncia del parroco sulla mancanza di sicurezza si fa strada la proposta di portare proprio a piazza Capri il Consiglio della Municipalità di Napoli Est per una seduta pubblica monotematica contro la camorra A farsi promotore dell’iniziativa è Patrizio Gragnano che chiede la presenza del sindaco Gaetano Manfredi del prefetto Michele Di Bari e della giunta locale nel cuore del rione Villa accanto ai cittadini che oggi si sentono abbandonati è che queste “stese” possano coinvolgere vittime innocenti il prefetto Michele Di Bari ha disposto un ulteriore rafforzamento dei controlli e dei presidi di polizia in tutta l’area interessata Gli episodi di questi giorni saranno inoltre al centro del prossimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica il bisogno di sicurezza resta un’urgenza quotidiana una richiesta che va oltre le passerelle e le promesse Pupia News - @2021 - la tua informazione | P.IVA 03296370616 | Registrazione Tribunale di S.M.C.V. (Ce) n. 692 del 20/09/2007 | Copyright © 2021 | by AA Ennesima aggressione ai danni del personale del 118 a Napoli. È accaduto lo scorso sabato come denuncia l’associazione nessuno tocchi Ippocrate:  “Intorno alle ore 14 La postazione 118 di Piazza Nazionale viene allertata per CODICE ROSSO, perdita di coscienza, in paziente tossicodipendente, quest’ultimo tra l’altro già noto alle forze dell’ordine, a Corso San Giovanni a Teduccio. In pochi minuti l’equipaggio è sul posto e presta le prime cure all’uomo. Di tutta risposta il paziente, probabilmente ancora sotto effetto di sostanze stupefacenti, aggredisce l’equipaggio giunto in suo aiuto senza apparente motivo, l’equipaggio prova a fuggire scappando dall’appartamento, ma l’uomo li insegue lanciando contro di loro oggetti e coltelli, addirittura li raggiunge in strada e li percuote nuovamente. Solo l’intervento di dei passanti evita il peggio. Il paziente si è dato alla fuga! Naturalmente sono state allertate le forze dell’ordine.” “Il personale sanitario operante nei p.s. e sulle autoambulanze è continuamente sottoposto ad attacchi da parte di delinquenti, violenti e balordi che troppo spesso la fanno franca”- dichiara il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “ Nonostante le promesse, nessuna misura di sicurezza è stata messa in campo. Queste persone salvano la vita altrui, ma alla loro chi ci pensa? piste ciclabili e un museo dell’acqua al posto dell’ex depuratoreCosa prevede il piano di rigenerazione urbana per San Giovanni a Teduccio voluto dall’assessore Edoardo Cosenza e dal sindaco Gaetano Manfredi prevede la riqualificazione dell’area dell’ex depuratore trasformandola in un’ampia terrazza sul mare con spazi pubblici e nuove infrastrutture Con un finanziamento di 12 milioni di euro di cui 8 già disponibili grazie al Contratto Istituzionale di Sviluppo Vesuvio-Pompei la giunta punta a restituire ai cittadini l’accesso al mare con percorsi pedonali e ciclabili che collegheranno Vigliena a Pietrarsa «Lo avevamo promesso in campagna elettorale e lo realizzeremo entro la fine della consiliatura» Tra i primi interventi c’è la creazione di una scogliera di protezione che garantirà la sicurezza della passeggiata sul mare e la sua fruibilità anche in caso di mareggiate sarà simmetrico rispetto alla scogliera che già protegge l’area di Pietrarsa La nuova passeggiata pedonale tra Vigliena e Pietrarsa sarà accessibile già entro l’estate mentre entro l’anno sarà bandita la gara per la realizzazione della scogliera Questo collegamento permetterà di unire due zone storicamente separate rendendole parte di un’unica visione urbana La riqualificazione non si limiterà alla creazione di spiagge e passeggiate ma punterà anche sulla cultura e sulla socialità L’ex depuratore ospiterà il Museo dell’Acqua un’area espositiva dedicata al mare e alla gestione delle risorse idriche con una struttura a cubo vetrato che diventerà il nuovo riferimento visivo del quartiere tra cui la prima pista di skateboard regolamentare oltre a spazi verdi e fontane luminose a getti multipli che renderanno l’area un punto di riferimento per i cittadini «Dopo oltre tre decenni finalmente l’amministrazione rimette al centro del dibattito la zona orientale» ha commentato con emozione Aniello Esposito L’area rigenerata offrirà spiagge pubbliche e nuovi servizi come bar ristoranti e un’area commerciale ricavata dai volumi esistenti Le vasche dell’ex impianto di depurazione saranno trasformate in spazi dedicati allo sport e alla socialità L’obiettivo è creare un ambiente che favorisca sia il tempo libero sia nuove opportunità economiche integrando il progetto con gli investimenti già esistenti nell’area dell’hub dell’Università Federico II dove hanno sede importanti aziende del settore tecnologico e digitale Quali benefici porterà il progetto alla città Il «Miglio Azzurro» non è solo un’opera urbanistica ma anche una strategia per attrarre investimenti e migliorare la qualità della vita che sarà destinata a studentati e laboratori si affiancherà alla riqualificazione del waterfront L’amministrazione comunale punta a trasformare Napoli Est in un nuovo punto di riferimento per turismo restituendo finalmente il mare ai cittadini Il Comune di Napoli ha istituito un dispositivo temporaneo di circolazione per lavori Il Comune di Napoli ha istituito un dispositivo temporaneo di circolazione per lavori nella zona orientale della città Dal 27 marzo al 15 aprile 2025 è previsto: alla confluenza con Corso Protopisani (lato mare) la direzione obbligatoria “diritto” per i veicoli con provenienza da Napoli centro e diretti verso Portici; nel tratto compreso tra la confluenza con Corso San Giovanni a Teduccio e la confluenza con via Taverna del Ferro l’obbligo di svolta a sinistra per i veicoli provenienti da via Villa San Giovanni; 4) il divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta in via Garibaldi dalla confluenza con Corso Protopisani fino al varco di accesso al deposito ANM (lato mare) separate da linea continua interrotta in corrispondenza delle intersezioni stradali per consentire il doppio senso di circolazione nel tratto compreso tra la confluenza con Corso Protopisani ed il varco di accesso al deposito ANM (lato monte) il senso unico di circolazione nel tratto compreso tra la confluenza con Corso San Giovanni a Teduccio e la confluenza con via Taverna del Ferro 5) il divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta in via Garibaldi Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n periferia est di Napoli: oggi pomeriggio si è sparato in una piazza © Copyright - lanotiziaincomune.it | powered by wiplab srl Questo sito utilizza cookie di profilazione Se vuoi saperne di pi\u00F9 o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui<\/a> Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all\u2019uso dei cookie NAPOLI. La tregua di Napoli Est potrebbe avere i giorni contati Come se non bastasse già il fronte rovente di Ponticelli con il recentissimo omicidio di Emanuele Pietro Montefusco fratello del ras Salvatore “Zamberletto” adesso anche nel confinante quartiere San Giovanni a Teduccio la situazione rischia di diventare esplosiva Sono ore di profonda preoccupazione per gli investigatori e gli inquirenti che stanno cercando di risalire ai killer di Carmine Notturno il 49enne assassinato sabato sera davanti al bar di piazza Giambattista Pacichelli Le indagini sono ancora alle battute iniziali i sospetti della polizia si stanno concentrando con una certa insistenza sugli ambienti del clan D’Amico-Mazzarella federazione criminale alla quale Notturno ha in passato aderito i fatti sembrano essere ormai piuttosto chiari La sentenza di morte è stata eseguita in maniera implacabile poco dopo le otto di sabato sera: è intorno a quell’ora che un commando composto da due sicari è piombato davanti il bar che affaccia su corso San Giovanni a Teduccio hanno quindi puntato l’arma e premuto il grilletto almeno sei volte non lasciando così al 49enne alcuna possibilità di scampo Carmine Notturno è infatti deceduto durante il trasporto al vicino pronto soccorso dell’Ospedale del Mare dove i medici hanno provano invano a rianimarlo era un volto piuttosto noto alle cronache locali tra cui una vecchia condanna per associazione mafiosa per la sua partecipazione al clan Reale cosca ancora oggi attiva nel quartiere e dedita sopratutto allo spaccio di droghe pesanti qualche anno fa è stato arrestato per il suo coinvolgimento negli affari dei Reale e ancora oggi si trova detenuto In tempi più recenti Carmine Notturno avrebbe però avuto anche una certa vicinanza al gruppo Silenzio con base nel “Bronx” di via Taverna del Ferro Di lui aveva recentemente parlato il neo collaboratore di giustizia Antonio Costabile “’o cerrano” indicando la sua presenza durante le fasi preparatorie di un raid ai danni del ras dei Mazzarella-Formicola Giuseppe Savino ritenuto il contabile dell’organizzazione e oggi detenuto che sta spingendo gli investigatori della Squadra mobile a ipotizzare che l’omicidio di piazza Pacichelli possa essere stato l’ennesimo frutto avvelenato della faida che ormai da decenni vede contrapporsi i Mazzarella-D’Amico del rione Villa ai Reale-Rinaldi La polizia ha intanto acquisito le immagini registrate da alcune telecamere della zona e non è da escludere che proprio da quelle registrazioni possa arrivare a breve un importante aiuto per l’individuazione dei killer La priorità è ora quella di fermare sul nascere una nuova faida di camorra Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017 Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo È la solita storia di sciatteria e mancanza di buon senso l’Istituto Alberghiero “Ippolito Cavalcanti” di via Giovenale a sospendere le sue attività didattiche perché non provvisto dei requisiti antisismici a norma di Legge per essere stato costruito negli anni fra le due guerre (1934) Eppure i nostri valenti amministratori (la Provincia di Napoli e poi la Città Metropolitana) ne hanno avuto di tempo a disposizione per intervenire su questo edificio scolastico ancora in perfetta efficienza malgrado l’età sapendo che lo stabile non possedeva quei requisiti normativi stringenti che sono divenuti fondamentali per la sicurezza e la staticità di un edificio soprattutto in occasione di eventi naturali E più ancora se l’edificio insiste su un territorio con caratteristiche di sismicità elevate come é certamente la collina di Posillipo che sovrasta l’area flegrea con la Conca di Agnano Ma tecnici e politici che per anni hanno “curato” l’edilizia scolastica nella città e nella sua provincia non hanno tenuto conto di questi elementi o lo hanno fatto molto tardivamente e senza alcun preavviso alunni e loro famiglie in braghe di tela e alle prese con uno sgombero forzato di non facile attuazione e lo spostamento di oltre un centinaio di studenti del Cavalcanti da un lato all’altro della città come pacchi di Amazon Senza programmare per tempo il trasferimento senza valutare disagi e difficoltà degli insegnanti e dei giovani Senza comprendere le esigenze delle famiglie costrette a “misurarsi” con il temporaneo trasferimento nella Sede Centrale dell’istituto nel quartiere di San Giovanni a Teduccio Cioè a dire al capo opposto della città Quel che stupisce ancora di più di questa storia è che l’edificio scolastico di via Giovenale non ha fatto registrare nel tempo nessun cedimento strutturale né banali distacchi di intonaci o problematiche tecniche rilevanti che facessero pensare ad un pericolo Nonostante tutto questi lavori andavano programmati sfruttando i mesi di chiusura estiva dell’Istituto ed evitando i disagi come i trasferimenti in assenza di servizi pubblici di trasporto diretti tra i due quartieri e il pericolo della dispersione scolastica a seguito del trasferimento forzato “salvare capri e cavoli” con un pizzico di buon senso e di maggiore disponibilità degli Amministratori della Città Metropolitana Amministratori pubblici a cui vorremmo suggerire di tener conto che il mondo della scuola è troppo importante perché si possa intervenire con leggerezza A Napoli Est sulla spiaggia a S.G. a Teduccio il flash mob della campagna nazionale “Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato” Legambiente e Libera: “In 27 anni nel SIN di Napoli Est bonificato appena il 4,7% del territorio e lo 0% di falde.  Qui ambiente e salute sono stati avvelenati da inquinamento idrocarburi e metalli pesanti. Si accelerino le bonifiche di terreno e falde garantendo il pieno rispetto degli impegni assunti nel nuovo Accordo di programma del 2022 e la partecipazione della comunità locale in tutte le fasi decisionali su bonifiche e riconversione industriale”  Nel pomeriggio la presentazione del patto di comunità con 6 interventi centrali per dare un nuovo futuro alla periferia est di Napoli dove vivono 112mila abitanti e dove ci sono anche importanti esempi di transizione ecologica: dalla CER di San Giovanni a Teduccio alla riconversione industriale dell’ex Whirlpool in Italian Green Factory.  Ad aprire il flash mob la lettura simbolica della sentenza del popolo inquinato al grido “Ecogiustizia subito” sei gli interventi centrali indicati dalle associazioni e riassunti nel patto di comunità che sarà presentato oggi pomeriggio (ore 17.30 presso la Parrocchia S che occorre mettere in campo per dare un nuovo futuro al SIN di Napoli Est trasformandolo da polo di degrado a modello di innovazione ambientale e sociale Per fare ciò occorre aprire la stagione delle bonifiche in un’area ex industriale per troppi anni dimenticata e dove azioni come – lo stanziamento di fondi pubblici 123 miliardi di euro quelli dal 2011 ad oggi il nuovo Accordo di Programma con 13 linee di intervento siglato nel 2022 – tra l’allora Ministero della Transizione Ecologica (oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) il Comune di Napoli e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale) nelle aree di competenza della KRC all’interno del SIN – sono solo una piccola goccia in un immenso mare dove c’è ancora molto da fare in termini di bonifiche e di riconversione dell’ex area industriale.    Sei sono gli interventi chiave per le associazioni Prima pietra miliare su cui occorre lavorare è: 1) accelerare le bonifiche di falde e terreni garantendo il rispetto degli impegni assunti nel Nuovo Accordo di Programma del 2022 Senza però dimenticare di 2) rendere maggiormente fruibili e aggiornati i dati ambientali e sanitari colmando la grave mancanza di monitoraggi sugli effetti dell’inquinamento sulla salute della popolazione; 3) destinare risorse certe e adeguate agli interventi previsti senza frammentazione burocratica che rallenti le opere di risanamento; 4) bloccare definitivamente proposte di installazione di nuovi impianti altamente impattanti adottando politiche di rafforzamento e sviluppo industriale nell’ottica della transizione energetica coerenti con la rigenerazione ecologica dell’area; 5) attuare con urgenza il principio “Chi inquina paga”; 6) garantire la partecipazione della comunità locale in tutte le fasi decisionali sulle bonifiche e sulla riconversione industriale.   Interventi che devono essere accompagnati da un monitoraggio costante di cui le associazioni si fanno promotrici insieme alla comunità locale convinte che la “sorveglianza attiva” sui tempi di bonifica per ciascuno dei 13 interventi previsti dall’Accordo 2022 sull’avanzamento dei lavori di bonifica della falda sulla correttezza delle procedure di appalto e dei controlli sulla realizzazione dei piani di riconversione industriale sono fondamentali per assicurare la transizione ecologica e la tutela della salute pubblica in questo territorio.   percorsi di alta formazione in collaborazione con colossi internazionali come l’Apple la realizzazione di quello che sarà il primo biodigestore per il trattamento dei rifiuti organici di Napoli il potenziamento delle comunità energetiche e l’espansione dei green jobs”.   ricade interamente nel territorio di Napoli ed è stato “creato” a causa della elevata contaminazione del suolo e delle acque sotterranee dovuta alle attività industriali avviate a partire dagli inizi del secolo scorso Le indagini ambientali condotte sia da enti pubblici che da soggetti privati hanno evidenziato una situazione di contaminazione significativa sono state riscontrate concentrazioni di metalli pesanti oltre alla presenza di composti organici come idrocarburi in livelli superiori alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) Anche le acque di falda risultano fortemente compromesse con una contaminazione diffusa dovuta principalmente alla presenza di composti alifatici clorurati sono state rilevate elevate concentrazioni di ferro e manganese.  stando al Registro epidemiologico cittadino redatto tra il 2009 e il 2017 dal gruppo epidemiologico della Consulta popolare per la salute e la sanità della città di Napoli istituita con Decreto Sindacale nel 2018 va segnalato che tutta la VI Municipalità presenta tassi di mortalità e di decessi elevati Anche il Registro nominativo delle cause di morte del comune di Napoli sebbene riferito al biennio 2004-2005 e mai aggiornato ha rilevato che la VI Municipalità è al secondo posto nell’area metropolitana per mortalità da tumore oltre a presentare frequenti picchi di incidenza di linfomi malattie polmonari croniche ostruttive.   Napoli Est rappresenta una delle aree più complesse del capoluogo campano risultando la più popolosa della città Un territorio difficile segnato da un alto tasso di disoccupazione con valori che superano il 18% in alcuni quartieri e da una forte incidenza di famiglie in condizioni di disagio economico La dispersione scolastica raggiunge punte del 50% nelle scuole superiori “Questi dati – aggiungono le associazioni – evidenziano un sistema sociale fragile dove il rischio di esclusione per i più giovani è elevato e il reclutamento nella criminalità organizzata rappresenta spesso una delle poche prospettive concrete. Il ruolo del terzo settore l’attivismo civico e il rafforzamento delle reti associative si rivelano fondamentali per la coesione sociale e la creazione di opportunità dimostrando che il cambiamento può partire dal basso”.   Nel territorio operano 117 organizzazioni tra associazioni cooperative e fondazioni per contrastare la dispersione scolastica favorire l’inclusione sociale e promuovere pratiche di cittadinanza attiva Anche il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata rappresenta una risorsa strategica con strutture destinate a progetti sociali e formativi. Napoli Est è anche culla di esperienze virtuose: si va dalla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di San Giovanni a Teduccio che grazie alla realizzazione di un impianto fotovoltaico da 53 kW sul tetto della Fondazione Famiglia di Maria fornisce energia a 40 famiglie del quartiere per arrivare alla riconversione industriale dell’ex Whirlpool in Italian Green Factory rappresenta una svolta importante per il territorio.   Scheda SIN Napoli Orientale redatta dalle associazioni.  Comunicati stampa | Nel 2025 sono 19 le bandiere verdi di Legambiente che sventolano sull’arco alpino. Premiate realtà che investono con successo su turismo dolce agricoltura e progetti socioculturali utilizzando come volano la sostenibilità ambientale.  Read More Comunicati stampa | con infrastrutture stradali e ferroviarie carenti  dove la grande opera sullo Stretto voluta dal governo Meloni è un nonsense.  Read More Comunicati stampa | , Parte dalla Basilicata la terza edizione di  C’è puzza di gas – Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso  la campagna nazionale di Legambiente che monitora le dispersioni  di metano dalle infrastrutture del gas naturale.  Read More Educazione e formazione 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