La mattina del 1° maggio ‘47 Alberto Borruso
aveva l’incarico di trasportare sul suo carro pane
Per questo si spinse col mulo più in alto rispetto al podio
Da lì vide in faccia alcuni degli assassini
E li riconobbe perché erano suoi compaesani
ma rimase illeso e diede soccorso ad un compagno ferito
che trasportò sulle spalle fino a San Giuseppe Jato
non esitò a fare i nomi dei presunti assassini
Ad accompagnarlo in caserma furono i dirigenti comunisti Girolamo Li Causi e Pompeo Colajanni
Ma quella coraggiosa testimonianza costò a Borruso due attentati: “Gli spararono due volte a distanza di quindici giorni
nel corso dell’intervista raccolta insieme allo storico Pierluigi Basile del presidio Libera Valle dello Jato
Nel frattempo l’intera famiglia lasciò San Giuseppe Jato
“Fummo costretti a svendere ciò che avevamo
ma il partito ci aiutò a comprare casa in Toscana
dove – racconta con orgoglio Giuseppe – i Borruso sono rispettati e presi come esempio”
Via dello Stadio, 3690048 San Giuseppe JatoProvincia di Palermo (Sicilia) Mostra mappa Mostra fotografia
di San Giuseppe Jato - San Cipirello nel plesso di scuola dell'infanzia "Gianni Rodari" ha inaugurato un Giardino dei Giusti nel cortile della propria scuola piantumando un albero in celebrazione di Don Pino Puglisi.
la cerimonia per la nuova Giusta onorata Wangari Muta Maathai
che in quest'anno scolastico ha affrontato la tematica ambientalista
ha realizzato contestualmente una mostra degli elaborati grafici realizzati dalle classi coinvolte e un momento di esibizioni musicali
danze e letture di poesie a cura di studenti e studentesse
La celebrazione ha visto anche la presenza di figure istituzionali e del Corpo Forestale dello Stato
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sono iniziati l’esposizione e la degustazione dei prodotti
la musica e le esibizioni di cantanti locali
Grande successo di pubblico per la prima giornata del progetto “I prodotti che uniscono il territorio”
dell’artigianato e del commercio che coinvolge sette Comuni della provincia di Palermo
alla presenza del sindaco Giuseppe Siviglia e dell’assessore regionale alle Attività produttive
Caccamo e Roccapalumba hanno costituito un’associazione temporanea di scopo (Ats) per la realizzazione del progetto finanziato dall’assessorato alle Attività produttive
Nei sette paesi sono state organizzate in queste settimane diverse iniziative finalizzate alla creazione di un paniere di prodotti tipici della tradizione agroalimentare e artigianale locale
da esportare all’estero per far conoscere il “brand Sicilia” sotto la sua veste migliore
sono iniziati l’esposizione e la degustazione dei prodotti
“Il progetto - dice il primo cittadino jatino
Giuseppe Sivigilia - è stato ideato e voluto da noi sindaci sotto la direzione dell'assessorato guidato dall’onorevole Tamajo: assessorato che ha sposato la nostra causa e crede come noi nello sviluppo dei territori e delle attività artigianali
Il nostro obiettivo - conclude - è esportare nel resto d’Italia e all’estero un paniere di prodotti di nicchia della nostra zona
Prevista anche l’esposizione di 50 equipaggi di Fiat 500
Soddisfatto anche l’assessore Edy Tamajo: “San Giuseppe Jato - afferma l’esponente del governo regionale - ha una buona amministrazione; stimo molto il sindaco e anche gli amministratori degli altri Comuni che hanno avuto a cuore la crescita della comunità
Queste manifestazioni permettono di instaurare importanti relazioni commerciali
facendo un accordo con i Comuni che hanno fatto rete tra loro”
Liborio Maurizio Costanza tra gli eletti al consiglio metropolitano di Palermo
Il cinquantaseienne consigliere d’opposizione jatino figurava tra i candidati della lista provinciale del Partito democratico
che ha ottenuto tre dei 18 seggi previsti a Palazzo Comitini
ha commentato il neo consigliere metropolitano
A votare ieri non sono stati direttamente i cittadini
ma i sindaci e i consiglieri eletti negli 82 comuni della provincia di Palermo
1011 (90,83%) sono stati i votanti su 1113 aventi diritto.
L’elezione provinciale di “secondo livello” si basa
su un sistema elettorale proporzionale del cosiddetto voto ponderato
In base al quale pesa di più la preferenza di un elettore di un grande comune
Il valore dei voti differisce secondo l’indice di ponderazione calcolato sul numero di abitanti del comune rappresentato: così il voto di ciascuno dei 41 rappresentanti della città di Palermo valeva 1097 punti
Quello della fascia dei comuni che hanno tra i 30 mila e i 100.000 abitanti valeva 156 punti
Sindaci e consiglieri dei comuni tra i 10 mila e i 30 mila abitanti: 83 punti: 52 punti quelli tra i 5 mila e i 10 mila; 28 punti tra i 3.000 e i 5.000 e infine 15 punti per i rappresentanti dei comuni al di sotto dei 3 mila abitanti.
così suddivisi: uno nella Città di Palermo; uno tra i comuni di seconda fascia; 12 nei comuni di quarta fascia e due in quelli di quinta fascia
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L'evento - che ha preso il via a Corleone il 10 marzo
nel 77°anniversario della sua uccisione - culminerà nelle celebrazioni del 25 aprile e del 1° maggio
La seconda tappa della Staffetta Partigiana si terrà giovedì 27 marzo alle 17 a San Giuseppe Jato
E’ la seconda delle tre tappe simboliche
che culmineranno nelle celebrazioni del 25 aprile e del 1° maggio
L'evento ha preso il via a Corleone il 10 marzo
nel 77°anniversario della sua uccisione
La staffetta è la prima che si realizza in Sicilia e richiama le staffette antifasciste della Resistenza
Camere del Lavoro locali e altre importanti realtà del territorio e con il patrocinio dei comuni di Corleone
ripercorre i luoghi della nostra Resistenza contro la mafia che ne ha condizionato lo sviluppo
Territori segnati dalle lotte dei fasci siciliani dei lavoratori
dalle lotte sindacali per l'occupazione delle terre
che hanno avuto sempre un forte valore democratico e dove oggi ci si continua a battere per un modello di sviluppo sostenibile fondato sulla giustizia sociale
sarà aperta da una delegazione dei baby consiglieri e dall’intervento del vice sindaco baby Elia Messeri
L’iniziativa si terrà presso l’aula consiliare comunale
dove si svolgerà un incontro sul tema "Giustizia sociale - Lavoro - Pace"
Verranno affrontate questioni fondamentali come la solidarietà
l’integrazione e i diritti nel mondo del lavoro
Dopo i saluti istituzionali da parte di Tonino Liuzza
moderato da Antonino Alamia del Circolo Portella della Ginestra
Interverranno figure di rilievo del mondo sociale
responsabile coordinamento donne Cgil Palermo
Alla fine del convegno sarà consegnata una pergamena ai familiari dei partigiani e degli internati dei campi nazifascisti
La scrittrice Gabriella Vicari leggerà un brano del libro dedicato al padre partigiano
“Si tratta di un’occasione significativa per celebrare la memoria della Resistenza e riaffermare il nostro impegno collettivo verso una società più giusta
libera e solidale – spiega Totò Alamia
coordinatore del circolo Portella della Ginestra - La terza e ultima tappa avrà luogo a Piana degli Albanesi il 5 aprile
portandoci con maggiore consapevolezza verso il 25 aprile di Palermo e il 1° maggio a Portella della Ginestra”
Ha preso il via sabato scorso la XVII edizione del “Baccanales”
il Carnevale jatese che si ispira agli antichi “Bacchanalia” romani
La manifestazione da anni unisce le due comunità limitrofe di San Cipirello e San Giuseppe Jato
Tre i carri allegorici allestiti quest’anno: “La Casa di carta”
Con altrettante coreografie realizzate dalle scuole di ballo
Sabato scorso i carri hanno attraversato le vie principali di entrambi i paesi
Ieri (domenica) hanno invece sfilato soltanto per le vie di San Cipirello
dove domani sera è prevista la premiazione finale
A organizzare la manifestazione è l’associazione locale “Cresciamo insieme” con il patrocinio delle due amministrazioni locali: quella sancipirellese ha stanziato 7 mila euro
nell’ambito di un progetto finanziato dall’assessorato regionale del Turismo; San Giuseppe Jato ha invece dato un contributo di 300 euro
La Regione ha stanziato le somme per i plessi Leonardo e Piersanti Mattarella
dove saranno anche sistemati gli spazi esterni e le aree per lo sport
potranno essere ristrutturate grazie ai fondi stanziati dalla Regione
in particolare dall'assessorato all'Istruzione e alla formazione professionale
ufficio speciale per l'edilizia scolastica
con le risorse a disposizione del Fr Fesr 2021/2027
Creare ambienti più accoglienti e congeniali alle esigenze degli studenti è un modo per cercare di contrastare anche la dispersione scolastica
La Regione ha stanziato 384 mila euro per la scuola secondaria di primo grado di Gangi
Il progetto e il miglioramento riguarda nel dettaglio: la riqualificazione degli spazi esterni del plesso scolastico con la realizzazione di un'aula didattica outdoor
di un'area attrezzata per attività all'aperto
che sarà utilizzabile come campo di pallavolo ma anche per le recite e sarà realizzata una tribuna in acciaio per creare un piccolo anfiteatro
Previsto un percorso coperto dal cancello d'ingresso al portone di accesso alla scuola e di un ulteriore percorso con copertura per l'accesso alla palestra
E ancora la sistemazione delle aree non pavimentate
un nuovo impianto di videosorveglianza esterna e la riqualificazione dell'impianto di illuminazione esterno
Grazie alla sinergia tra il Comune di San Giuseppe Jato - con il sindaco Giuseppe Siviglia e l’assessore all’Istruzione
Dorotea Marino - e l’istituto comprensivo
rappresentato dal dirigente Salvatore Ciravolo
il plesso Piersanti Mattarella ha vinto il bando del Po-Fesr 2021/2027 di quasi 350 mila euro
che saranno destinati al miglioramento e potenziamento degli ambienti scolastici e formativi e al sostegno dell’innovazione didattica
redatto dall'ingegnere Matteo Provenzano
prevede la ristrutturazione della palestra
gli impianti di illuminazione e riscaldamento
Sarà sistemata l’area gioco esterna con una nuova pavimentazione sintetica in gomma
Soddisfatto il sindaco: "Questo risultato è frutto della collaborazione tra l’amministrazione e l’istituzione scolastica
Abbiamo scelto il percorso più idoneo per raggiungere l’obiettivo”"
Il Tar accoglie il ricorso del Gruppo archeologico Valle Jato
sospesa la delibera del Comune che revocava l’affidamento del Giardino della Memoria
A emettere l’ordinanza che “bacchetta” il Comune è stata
la prima sezione presieduta dal giudice Salvatore Veneziano.A febbraio
la giunta guidata da Giuseppe Siviglia aveva deciso di revocare la concessione del bene confiscato alla mafia in contrada Giambascio
contestando il “grave stato di abbandono e di incuria”
Il provvedimento era stato annunciato un mese prima, in occasione della commorazione di Giuseppe Di Matteo
che in quell’immobile venne tenuto prigioniero e poi ucciso l’11 gennaio del 1996
A gestire la struttura dal 2019 è il Gruppo Archeologico con un progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Lo scorso marzo Siviglia aveva inoltre diffidato l’associazione che
E il ricorso è stato accolto: “La manutenzione straordinaria spetta al Comune” spiega l’ordinanza del tribunale amministrativo
si evince inoltre che “l’associazione si è sempre adoperata per garantire la manutenzione ordinaria delle aree assegnate
ha sollecitato ripetutamente il Comune per le opere di manutenzione straordinaria e ha perseguito
Per il Tar dunque “l’associazione ha sempre fatto un uso del bene in linea con le finalità istituzionali e il provvedimento di revoca appare viziato per difetto di motivazione
illogicità manifesta e travisamento dei fatti”
è stato condannato a pagare mille euro di spese all’associazione
La prossima udienza è fissata per il 2 dicembre
installato in entrambe le direzioni di marcia nel territorio di San Giuseppe Jato
oltre allo sforamento dei limiti di velocità
attraverso la targa verificherà se i veicoli sono in regola con gli altri obblighi di legge
Non basta rispettare i limiti di velocità
adesso chi percorre la Palermo-Sciacca dovrà stare attento ad essere in regola anche con l'assicurazione e la revisione dell'auto
il Comune ha attivato un sistema di controllo che attraverso il tradizionale autovelox
verificherà anche se i veicoli sono muniti di polizza per la responsabilità civile e di revisione non scaduta
che oltre a sanzionare chi supererà il limite di 90 chilometri orari
passerà ai raggi X auto e moto, si trova all'altezza del chilometro 25 e 800 della statale
Il rilevatore è stato riacceso nello scorso febbraio dopo essere rimasto inattivo per qualche anno
firmato dal comandante della polizia municipale Vito Ales, comparso sul sito del Comune: "È attivo il sistema di controllo per le assicurazioni e le revisioni dei veicoli"
chi guida un mezzo con revisione scaduta rischia una multa tra i 173 e i 694 euro
L'assicurazione scaduta è sanzionata con contravvenzioni tra gli 866 e i 3.464 euro
le multe vanno dai 42 ai 173 euro per chi sfora il limite fino a 10 chilometri orari e può arrivare fino a 4.000 euro per chi viola di oltre 60 chilometri orari la soglia consentita
La “Staffetta partigiana” farà tappa domani
L’evento è promosso dall’Anpi “Portella della Ginestra” insieme a Cgil
“La staffetta – spiegano gli organizzatori – ripercorre i luoghi della nostra Resistenza contro la mafia che ne ha condizionato lo sviluppo
dalle lotte sindacali per l’occupazione delle terre
“Sarà – aggiungono – anche una staffetta anche per la pace e contro tutte le guerre”
A San Giuseppe Jato la manifestazione patrocinata dal Comune sarà aperta da una delegazione dei baby consiglieri
Prevista anche la consegna di una pergamena ai familiari dei partigiani e degli internati dei campi nazifascisti
“Si tratta di un’occasione significativa per celebrare la memoria della Resistenza e riaffermare il nostro impegno collettivo verso una società più giusta
coordinatore del circolo Anpi -Portella della Ginestra
la staffetta si concluderà a Piana degli Albanesi il 5 aprile
Il gruppo - che comprende i cittadini delle contrade Bommarito
Ginestra e Signora - da sempre chiede di staccarsi dal comune normanno
Il Cga adesso ha confermato la decisione del Tar
Saranno solo i cittadini delle zone interessate delle contrade Bommarito
per il referendum sulla modifica dei confini tra i comuni di San Giuseppe Jato e Monreale
Lo ha deciso il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana
che ha confermato la decisione del Tar e dato ragione al gruppo che ha proposto la consultazione
il “Comitato riordino confini territoriali San Giuseppe Jato-Monreale”
Il comitato da sempre chiede di staccarsi da Monreale e procedere all’annessione a San Giuseppe Jato
essendo zone geograficamente più vicine al territorio interessato
La cittadina normanna dovrebbe cedere poco più di duemila ettari
I residenti di queste contrade oggi pagano le tasse al comune di Monreale
quando l'assessorato regionale delle Autonomie locali
autorizza il referendum per modificare i confini
prevedendo che a votare fosse tutta la popolazione di entrambi i Comuni
presieduto da Vincenzo Mandarino e difeso dagli avvocati Francesco Miceli e Luciano Romeo
sostenendo che alle urne si sarebbero dovuti recare solo gli abitanti delle zone direttamente interessate dalla variazione
Il Comune di Monreale presenta appello contro la decisione del Tar
ritenendo che il giudice amministrativo avesse travalicato i propri poteri
il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha confermato la sentenza di primo grado
respingendo l'appello del Comune e ribadendo che l’interesse alla consultazione deve essere valutato caso per caso
Una sentenza definita di grande importanza "storica” dal Comitato di cittadini
“pone anche un importante precedente per future controversie relative a variazioni territoriali in Sicilia”. “E’ sempre stato un desiderio di queste zone far parte della comunità Jatina
anche perché negli ultimi anni si sono incrementati gli insediamenti produttivi – spiega il sindaco di San Giuseppe Jato
ma non se ne fece mai nulla per mancanza di volontà politica
Sembrava impossibile e dobbiamo ringraziare il comitato che
è riuscito ad ottenere questo risultato
L’Amministrazione adesso darà loro tutto il supporto necessario per definire i prossimi passi
A breve é prevista un’assemblea
per spiegare ai cittadini le agevolazioni previste dalla nuova annessione”
Lo ha nominato il sindaco Giuseppe Siviglia dopo le dimissioni di Francesco Dorancricchia
presentate un mese fa per motivi di lavoro
Antonino Tocco è il nuovo assessore comunale al Bilancio e Tributi
Innovazione tecnologica e Politiche giovanili a San Giuseppe Jato
in seguito alle dimissioni di Francesco Dorancricchia
Tocco è un esperto di innovazione tecnologica e si occuperà anche di questo settore
continuerà a lavorare con noi nel settore del bilancio
vista la sua esperienza in quest’ambito".
"Ringrazio l’amministrazione Siviglia per questa nomina - dice Tocco - mi impegnerò a portare avanti il lavoro che mi è stato assegnato con costanza e passione"
Giuseppe Siviglia interviene a proposito della decisione di chiudere lo sportello del Centro unico di prenotazione
"Il Cup non è un servizio che deve essere garantito dal Comune ma dal Servizio sanitario nazionale"
Così il sindaco di San Giuseppe Jato
a proposito della decisione di chiudere lo sportello del Centro unico di prenotazione
“Quando mi sono insediato ho trovato uno sportello e un ufficio del Cup gestiti con risorse umane ed economiche del Comune
ma non ho trovato nessuna convenzione tra il Comune e l’Asp
né alcuna lettera di intenti – sottolinea Siviglia -
Istituzionalmente questo servizio è garantito attraverso un numero verde dell’Asp
online nello stesso sito dell’Azienda sanitaria provinciale
da alcune farmacie e patronati abilitati”
Il sindaco quindi ribadisce che “il Cup non rientra nelle attività istituzionali del Comune”
“E’ stato un servizio che ha tolto risorse ad altri servizi obbligatori di competenza comunale
che sono venuti meno a beneficio degli utenti
Tutte le polemiche nate in questi giorni in consiglio comunale sono pretestuose
che hanno fatto leva su chi non conosce come funzionano i servizi
Bisogna invece invitare l’utenza a usare la tecnologia per evitare lunghe file di attesa”
17 aprile – La vicenda che riguarda il riordino dei confini fra San Giuseppe Jato e Monreale si trascina oramai da tanti anni
Ma adesso è certo: il referendum si farà e riguarderà esclusivamente i cittadini (circa 160) che risultano anagraficamente residenti nella zona interessata
Inizialmente la Regione Siciliana aveva stabilito che alla consultazione referendaria potessero partecipare tutti gli elettori sia di Monreale che di San Giuseppe Jato: il relativo decreto era stato però impugnato dal comitato promotore della “secessione”
Nel maggio del 2022 il TAR di Palermo ha dato accoglimento al ricorso; questa pronuncia è stata a sua volta contestata dall’amministrazione comunale monrealese
che si è rivolta al Consiglio di Giustizia Amministrativa: con sentenza emessa lo scorso 5 marzo
l’assessore regionale alle Autonomie locali ha emesso un nuovo decreto
con cui ha autorizzato il referendum sulla proposta di variazione territoriale che prevede l’annessione a San Giuseppe Jato delle contrade sinora appartenenti a Monreale
limitando la partecipazione al voto ai soli elettori che risiedono nelle contrade stesse
La consultazione referendaria dovrà essere ufficialmente indetta dal sindaco di Monreale: affinché sia valida
dovranno recarsi al seggio almeno la metà più uno degli aventi diritto
Nella scheda di votazione sarà riportato il seguente quesito: “Volete che le borgate corrispondenti al territorio delle ex contrade di Dammusi
67-73-74-75-83) per complessivi Ha 2.154,88 dell’intero territorio comunale ad oggi appartenenti al Comune di Monreale
si aggreghino secondo le indicazioni del progetto di nuova delimitazione territoriale al Comune di San Giuseppe Jato?”
Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga
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L'Open day della prevenzione si svolgerà nell'ex Casa del Fanciullo di via Vittorio Emanuele
basta presentarsi con un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria
I camper dell'Open day itinerante dell’Asp di Palermo martedì (17 dicembre) faranno tappa a San Giuseppe Jato per una giornata all'insegna della prevenzione
In collaborazione con i Lions Club I Circoscrizione Distretto 108Yb Sicilia
gli operatori dell'Azienda sanitaria provinciale effettueranno visite ed esami di screening gratuiti nell'ex Casa del Fanciullo
Basterà presentarsi con un documento di identità e e la tessera sanitaria per accedere direttamente e gratuitamente alle visite
Gli operatori dell'Asp effettueranno lo screening visivo e quello logopedico riservato ai bambini tra 3 e 8 anni
mentre a bordo dei camper ci sarà la possibilità di effettuare: mammografia (per donne tra 50 e 69 anni)
Pap test e Hpv test (screening del cervicocarcinoma per donne tra 25 e 64 anni)
Sof test (screening del tumore del colon retto
Ecg ed eventuale approfondimento ecografico
screening delle malattie infettive sessualmente trasmesse (Epatite C
screening audiometrico e vaccinazioni (antinfluenzale e tradizionali)
Presenti anche gli operatori dello sportello amministrativo per tutte le operazioni che
vengono garantite negli uffici come le pratiche per il cambio di medico
per il rilascio tessera sanitaria o l'esenzione ticket
"E’ una bella iniziativa che l'Asp offre alla cittadinanza
Sono sicuro che anche San Giuseppe Jato ne saprà approfittare per controllare il proprio stato di salute in maniera gratuita e senza prenotazioni"
Si entrerà gratuitamente dalle 16 alle 19 ed è prevista una navetta per chi non è in grado di spostarsi autonomamente
Un centro aggregativo per anziani autosufficienti che abbiano compiuto 60 anni
La sede in via Giorgio La Pira è stata inaugurata ieri alla presenza del sindaco
Giuseppe Siviglia: "Abbiamo voluto creare uno spazio per promuovere e favorire l’aggregazione
con l’obiettivo di evitare isolamento e solitudine
Può frequentare la struttura anche chi ha più di 50 anni e sia interessato a socializzare
“Il servizio si propone di creare un ambiente in cui si possano soddisfare desideri
scoprire nuove risorse e vivere nuovi spazi di vita”
Si entrerà gratuitamente dalle 16 alle 19 ed è prevista una navetta per chi non è in grado di spostarsi autonomamente
giochi di società e attività motorie
E infine incontri formativi su temi che interessano gli anziani: salute
sono stati la collaborazione e l’impegno della signora Enza Maniscalco e del vicesindaco Dorotea Marino
Attimi di paura ieri mattina per un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere privato di piazza Corpus Domini
Sembra che stesse eseguendo alcuni lavori nell’abitazione di proprietà di un nipote
La palazzina a tre piani si trova nella piazza che sorge alle spalle di corso Umberto I
è caduto da un soppalco altro circa 2 metri. Nella caduta l’anziano ha sbattuto la testa ha perso i sensi per alcuni minuti
I primi a soccorrerlo sono stati alcuni familiari che lavoravano nella stessa palazzina in corso di ristrutturazione
Immediato l’allarme al 118 che ha inviato un’ambulanza con i paramedici
perdeva però sangue da un orecchio ed è stato così ricoverato d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo
Dove i medici hanno riscontrato un’emorragia interna
Il settantunenne è stato così sottoposto per diverse ore a un delicato intervenuto chirurgico al cranio
Da ieri è in coma farmacologico sotto lo stretto controllo dei sanitari del nosocomio palermitano
Sembra che l’intervento sia andato a buon fine ma la prognosi resta riservata
Si attendono le prossime ore per una nuova valutazione
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della locale stazione
il nucleo dell’ispettorato del lavoro e i vigili urbani
Dopo i primo accertamenti all’interno del cantiere
la palazzina in cui è avvenuta l’incidente è stata posta sotto sequestro
A condurre le indagini sono i carabinieri che avranno il compito di ricostruire la dinamica dei fatti
Non è ancora chiaro se l’uomo sia caduto a causa di un capogiro o per un presunto cedimento del soppalco dell’immobile in ristrutturazione
La casa è di proprietà di un trentaquatrenne nipote della vittima dell’incidente
stesse seguendo alcuni interventi quando è caduto da un soppalco
per scoprire il territorio con tutte le sue peculiarità botaniche e le tradizioni gastronomiche locali
A condurla saranno le guide escursionistiche del progetto “Maranima Experience Nature” in occasione di “CamminaNatura”
iniziativa promossa da Aigae-Associazione italiana guide ambientali escursionistiche
attraverso passeggiate accessibili a tutta la cittadinanza
sentieri nei boschi da tutelare e aree archeologiche meno conosciute
Il trekking al Vallone della Procura è un’escursione gratuita tra frutteti e pascoli
antiche masserie e torrenti d’acqua su sentieri che si snodano alle falde di Pizzo Mirabella
d’importanza geologica per la presenza di resti fossili vegetali
fa da trono all’antico rudere della Masseria della Procura
sito daziario il cui nucleo originale è ascrivibile al XII secolo
Ripercorrendo un tratto della Regia Trazzera Cannavera
una delle più importanti vie borboniche che collegava Monreale a San Giuseppe Jato
ci addentreremo in praterie di flora spontanea
campi coltivati e grotte naturali abitate da una ricca avifauna che intima all’ascolto silenzioso di uno scenario rurale
L’escursione sarà occasione per conoscere tutte le iniziative del progetto di outdoor experience “Maranima”
corsi di snorkeling ed escursionismo di base
cammini per piccoli gruppi ed esperienze di didattica ambientale per scuole e famiglie
La passeggiata si concluderà per chi vorrà con pranzo alla Masseria "La Chiusa"
simbolo storico degli antichi feudi medievali presenti allo Jato
Lo annuncia il sindaco Giuseppe Siviglia che ha telefonato a don Marcello Cozzi
autore del volume in cui l'ex boss dialoga con il sacerdote e racconta il suo percorso
Giovanni Brusca si racconta" sarà presentato a San Giuseppe Jato
il luogo in cui il killer di Cosa nostra - chiamato lo "scannacristiani" - è nato e cresciuto
Lo annuncia il sindaco del paese del Palermitano Giuseppe Siviglia che ha telefonato a don Marcello Cozzi
autore del libro in cui Brusca dialoga con il sacerdote e racconta il suo percorso
“Don Cozzi mi ha chiesto la mia opinione - racconta Siviglia - secondo me si pone un problema di moralità e per questo è necessario presentarlo nel comune dove ha vissuto l'uomo che il 23 maggio 1992 premette il telecomando che fece saltare in aria il giudice Falcone
Non potevo esimermi dall’invitare don Cozzi
Decideremo insieme la data nei prossimi giorni”
“Ritengo che sia giusto presentarlo da noi - aggiunge - per scuotere le coscienze della cosiddetta zona grigia affinché anche queste persone passino dalla parte della legalità e collaborino con le istituzioni
Bisogna educare le nuove generazioni alla legalità e mi auguro che presentandolo anche a San Giuseppe Jato possa cambiare qualcosa”
Il libro è uscito la scorsa settimana
poi diventato collaboratore di giustizia e tornato libero nel maggio del 2021
è consapevole di avere commesso una delle peggiori atrocità negli eccidi di mafia
cioè l'uccisione e lo scioglimento nell'acido del piccolo Giuseppe Di Matteo
"Mi sono chiesto tante volte cosa significa chiedere perdono per la morte del piccolo Di Matteo - ha detto Brusca -
Mi accusano spesso di non mostrare esternamente il mio pentimento
ma io so che per un omicidio come questo non c'è perdono"
Senza chiedere di dimenticare le sue terribili responsabilità
Giovanni Brusca nel libro si apre raccontando il suo percorso
fin dagli inizi: "Fin da bambino ho convissuto con le forze di polizia
a causa delle frequenti perquisizioni che venivano a farci in casa
E così è stato inevitabile farmi di loro un'idea pessima
me li facevano vedere come fastidiosi e cattivi
come se tutti i guai giudiziari di mio padre fossero colpa loro"
Spiega ancora Brusca: "Se avessi avuto una scuola attenta
se quelli del Comune fossero venuti a cercarmi quando in quinta elementare mio padre mi ritirò dalla scuola per mandarmi dietro alle pecore
forse la mia vita non sarebbe andata come è andata e forse io non avrei pensato che era quello l'unico modo di vivere"
L'ex boss riflette così sul suo passato: fedelissimo di Totò Riina
il 23 maggio 1992 premette il telecomando che determinò la strage di Capaci
ma ricorda anche quando faceva il chierichetto e accompagnava il suo parroco per le benedizioni: "A un certo punto però anche quel legame con la parrocchia si interruppe"
uscendo dalla questura per essere portato in carcere
urlava e mi gridava dietro cose irripetibili: mostro
per la prima volta toccavo con mano quello che realmente le persone pensavano di me
Quando finalmente ho preso coscienza del male che ho fatto
allora per me è stato come entrare in un incubo senza fine"
Amica News
Ha preso ufficialmente il via oggi la XVII edizione del Baccanales
che fino a Martedì 4 marzo animerà le città di San Cipirello e San Giuseppe Jato con colori
La festa si è aprirà nel pomeriggio con la partenza della carovana dei carri allegorici
che alle 15:30 ha lasciato San Cipirello per poi raggiungere in serata San Giuseppe Jato
tra l’entusiasmo di cittadini e visitatori
Il programma dei prossimi giorni: Domenica 2 marzo: i carri sfileranno esclusivamente per le vie di San Cipirello
regalando uno spettacolo di maschere e coreografie ai presenti
Martedì 4 marzo: il percorso si invertirà rispetto alla giornata inaugurale
con partenza da San Giuseppe Jato e arrivo in via Roma a San Cipirello
per la grande chiusura della manifestazione
L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione tra le amministrazioni comunali e l’Associazione Cresciamo Insieme
con il coinvolgimento di centinaia di giovani e la partecipazione di diverse scuole di ballo locali
che contribuiranno a rendere il Carnevale ancora più spettacolare con le loro esibizioni
all’insegna del divertimento e della tradizione
per un Carnevale che ogni anno conquista sempre più partecipanti e spettatori
Partinicaudace, è retrocessione: finisce dopo appena un anno il sogno Eccellenza →
Il Partinicaudace chiude la regular season con un prezioso 1-1 contro l’Athletic Palermo. Neroverdi ai playout contro il Casteldaccia →
Partinico, dolore in città: addio Manuela, un giovane angelo vola in cielo. →
Da una settimana il suo nome non figura più nelle delibere di giunta
Nessuna motivazione ufficiale per il “depennamento” dagli atti è però finora arrivata da parte dell’amministrazione comunale
Sembra che il quarantaduenne commercialista sancipirellese abbia lasciato la giunta per impegni lavorativi
Le dimissioni sono arrivate però in coincidenza con le polemiche sulla gestione del Giardino della Memoria
In particolare dopo che il sindaco Giuseppe Siviglia ha avviato le procedura di revoca di affidamento del bene confiscato
Nel frattempo gli uffici comunali hanno avviato dei controlli sul progetto di riqualificazione “Nuovo Giardino della Memoria”
Uno dei revisori del progetto era proprio Dorancricchia
che al tempo non era ancora un amministratore comunale
Ad alimentare il mistero sulle sue dimissioni è il silenzio che da una settimana le circonda
l’ormai ex assessore ha preferito non rilasciare dichiarazioni
All’orizzonte sembra possa esserci un rimpasto in giunta
potrebbero arrivare altre dimissioni per fare spazio a nuovi assessori
E questa sera è prevista una riunione di maggioranza per tentare di placare gli appetiti e scacciare i malumori
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Il parco urbano intitolato a Giuseppe Di Matteo torna ad essere pulito
grazie ai volontari del settimo campo estivo E!State Liberi!
organizzato dalla cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra
che stamattina hanno contribuito a rimuovere i rifiuti e le erbacce
Si tratta di un’area nata su un terreno confiscato a San Giuseppe Jato e oggi intitolata al piccolo
provenienti dall’Alto Adige e guidati da Marcello Cont
si sono occupati anche di interventi di manutenzione e riqualificazione dell’area verde
parte di un percorso settimanale che combina memoria e impegno
con l’obiettivo di far conoscere la storia del territorio dell’Alto Belice Corleonese
I partecipanti hanno l’opportunità di ascoltare le testimonianze dei familiari delle vittime di mafia e visitare luoghi simbolo della memoria
Le attività mirano anche a far conoscere l’impegno della cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra
che da anni si dedica alla valorizzazione del territorio e alla riqualificazione dei terreni agricoli confiscati alle mafie
ricevuti in gestione dal Consorzio Sviluppo e Legalità
dove si producono materie prime di alta qualità in modo rispettoso dei diritti
Soddisfatto dell’iniziativa il sindaco e padrone di casa
Giuseppe Siviglia: “I lodevoli volontari rappresentano un esempio di civiltà spontanea
Spero tanto che il loro sia un esempio per i giovani della nostra zona
affinché rispettino l’area e non la sporchino più con bottiglie e rifiuti vari”
L’indagine che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di sei esponenti del clan di Camporeale racconta di una mafia agro-pastorale con poteri “parastatali”
Tra i compiti degli uomini dal boss in carcere Antonino Sciortino c’era
Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Monreale documentano
il ruolo apicale affidato ad Antonino Scardino
Il cinquantanovenne “reggente” poteva esercitare un controllo capillare grazie alla complicità dei fratelli Pietro e Giuseppe Bologna e di Raimondo Santinelli
Anche loro finiti martedì agli arresti con l’accusa di associazione mafiosa
(Questa mattina il Gip,dopo l’interrogatorio di garanzia
ha disposto la scarcerazione di Santinelli ndr.)
Nell’agosto del 2022 a Camporeale scoppiò un incendio su un terreno in contrada Buccarò
venne sorpreso e inseguito da un allevatore di 50 anni armato di forcone
che chiamò il cinquantenne inseguitore per avere chiarimenti e complimentarsi
Ma poi gli suggerì di rivolgersi a Scardino
A cui arrivarono altre segnalazioni di incendi riconducibili sempre allo stesso trentottenne
Così il reggente diede l’ordine a Santinelli di “rimproverarlo” e di fargli sapere che
Gli uomini del clan camporealese intervenivano anche fuori dai confini di Camporeale
si interessarono di un danneggiamento avvenuto in contrada Giambascio
aveva danneggiato un trattore e un casolare di proprietà di un agricoltore di San Cipirello
Il fondo agricolo era in uso a un allevatore di Partinico che aveva avuto contrasti con un altro allevatore: il figlio di Giuseppe Tartarone Buscemi
condannato per mafia e ritenuto un affiliato del mandamento guidato da Salvatore Mulè
Così il partinicese decise di rivolgersi a Giuseppe Bologna
La telefonata venne intercettata dai carabinieri: “Con quello di San Giuseppe ancora amico sei?”
E Bologna si attivò per mediare la vicenda e definire i confini del pascolo tra i due allevatori confinanti
Lo annuncia il sindaco Giuseppe Siviglia: "Perché nessuno deve permettersi di usare violenza
nei confronti di persone che escono da casa per andare a lavorare"
Aggressione a San Giuseppe Jato: due uomini avrebbero colpito il responsabile comunale del servizio di raccolta rifiuti della ditta New system
"Il Comune di San Giuseppe Jato - dice il sindaco Giuseppe Siviglia - si costituirà parte civile
perché nessuno deve permettersi di usare violenza
nei confronti di persone che escono da casa per andare a lavorare".
Il primo cittadino continua: "L’operatore si è comportato in maniera civile ma la risposta è stata violenta e ingiustificata
tale da provocargli tumefazioni in tutto il corpo e la rottura del setto nasale
per la quale adesso dovrà subire un intervento chirurgico
Condanniamo tutte le forme di violenza e ribadiamo che il Comune si costituirà parte civile ogniqualvolta si tratterà di difendere cittadini onesti".
Grazie alla sinergia tra il Comune di San Giuseppe Jato – con il sindaco Giuseppe Siviglia e l’assessore all’Istruzione
Dorotea Marino – e l’Istituto comprensivo
che saranno destinati al miglioramento e potenziamento degli ambienti scolastici e formativi e al sostegno dell’innovazione didattica
redatto dall’ingegnere Matteo Provenzano
Sarà sistemata l’area gioco esterna con una nuova pavimentazione sintetica in gomma
Soddisfatto il sindaco Giuseppe Siviglia: “Questo risultato è frutto della collaborazione tra l’amministrazione e l’istituzione scolastica
Abbiamo scelto il percorso più idoneo per raggiungere l’obiettivo”
Vincenzo Simonetti condannato a 12 anni di carcere per associazione mafiosa
A stabilirlo nei giorni scorsi è stato il Tribunale di Palermo durante il processo celebrato col rito abbreviato
Il cinquantottenne jatino venne arrestato nel 2016 nel corso dell’operazione antimafia “Monte Reale”
L’azione degli uomini dell’Arma si era sviluppata tra marzo e ottobre del 2016
quando i numerosi arresti avevano determinato un vuoto di potere e la lotta per riconquistarlo
Le indagini hanno svelarono le dinamiche interne dell’organizzazione mafiosa di San Giuseppe Jato e della famiglia di Monreale
con particolare riferimento alle successioni al vertice del mandamento
In quella circostanza imafiosi monrealesi provarono ad alzare la testa
Ma quelli di San Giuseppe Jato reagirono con forza
Dalle minacce accompagnate dalle teste di capretto si arrivò ai pestaggi
I carabinieri del gruppo Monreale riuscirono a sventare i piani di morte dei clan
Ad un summit di mafia convocato per punire le intemperanze del monrealese Gian Battista Ciulla prese parte anche Simonetti
In particolare il 25 febbraio del 2015 in un capannone di proprietà di Domenico Lupo
Salvatore Lupo e Francesco Balsamo.Durante l’incontro vennero decise azioni punitive contro i fedelissimi di Ciulla
Così a Benedetto Isidoro Buongusto fecero trovare davanti casa una testa di capretto con una pallottola ed un ulteriore messaggio intimidatorio: “Da questo momento non uscire più perché non sei autorizzato a niente”
Dopo la conclusione delle indagini la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio
A sostenere l’accusa il pubblico ministero Amelia Luise
Nei giorni scorsi per il cinquantottenne di San Giuseppe Jato è così arrivata la condanna a 12 anni di reclusione
Condanna a 14 anni anche per il monrealese Isidoro Buongusto.Ad aprile
erano già stati condannati altri 29 tra presunti boss e gregari dei mandamenti mafiosi della provincia di Palermo
accusati a vario titolo di associazione mafiosa
Erano stati tutti arrestati nelle operazioni Brasca 4.0 e Monte Reale messe nei mandamenti di Villagrazia
Mafia, condanne per i mandamenti di San Giuseppe Jato e Villagrazia
Mafia, richieste di condanna per un clan di San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale
Mafia, il mandamento di San Giuseppe Jato “cerniera” tra due province
Mafia: 16 arresti fra Monreale, San Giuseppe Jato e San Cipirello
Osservando vicoli e palazzi ci accorgiamo che si tratta di un paesino rurale di origine recente rispetto ai borghi medievali
Si è conclusa ieri a San Giuseppe Jato la due giorni dedicata a “I prodotti che uniscono il territorio”
dell’artigianato e del commercio finanziata dall’assessorato regionale delle Attività produttive
che ha stanziato 20 mila euro a ciascuno dei sette comuni palermitani che hanno aderito all’ambito territoriale sociale
“I due giorni di Fiera – si legge un comunicato diffuso dal sindaco Giuseppe Siviglia – si sono conclusi con un successo eccezionale
dimostrando la forza e l’energia della nostra comunità
Vogliamo ringraziare di cuore l’Onorevole Edy Tamajo
il cui prezioso sostegno ha reso possibile la realizzazione di questo progetto e testimonia il suo costante impegno verso il nostro territorio”
Nella nota pubblicata sulla pagina social del primo cittadino vengono ringraziati anche i “commercianti
che con la qualità e la varietà dei loro prodotti
che hanno arricchito la manifestazione con la loro creatività
regalando momenti di intrattenimento e bellezza”
La fiera era stata inaugurata venerdì sera in via porta Palermo alla presenza del sindaco Siviglia e dell’assessore regionale alle Attività produttive
che ha commentato: “San Giuseppe Jato ha una buona amministrazione
Stimo molto il sindaco e anche gli amministratori degli altri Comuni che hanno avuto a cuore la crescita della comunità – si legge in un comunicato diffuso dallo staff di Siviglia
facendo un accordo con i Comuni che hanno fatto rete tra loro”
Un weekend all'insegna dell’agro-trekking nel cuore della Sicilia rurale
in collaborazione con La Masseria La Chiusa
degustazioni e visite guidate all’azienda
accompagnati dalla professionalità di chi ci ospita in questa storica tenuta
virtuosa realtà siciliana che produce oltre 100 prodotti naturali certificati in filiera Bio
ci accoglierà con i suoi prodotti: l'olio extravergine di oliva e i vini biologici
che uniremo a momenti di incontri tra le vigne dell'azienda per conoscerne i processi di produzione
Conosceremo i volti e le storie di chi ogni giorno lavora per rendere speciale e unica la nostra terra
La due giorni nella Valle dello Jato inizia il sabato mattina con l’accoglienza nella Masseria La Chiusa
Dopo un caffè di benvenuto e il briefing di gruppo inizieremo la nostra attività escursionistica
Si partirà con uno stretching dedicato proprio all’attivazione muscolare per l'attività escursionistica
Il trekking della prima giornata si svolgerà su un tratto della Regia Trazzera della Cannavera e del Sentiero Italia; partendo direttamente dalla Masseria
cammineremo ammirando i panorami sulla valle
le sue vie dell'acqua e i suoi coltivi attraverso un itinerario ad anello che ci permetterà di circumnavigare il promontorio di Pizzo Ajello
Ad attenderci alla Procura ci sarà un tesoro botanico
incastonato da secoli dentro una roccia di travertino
rientro in struttura e momento di relax per prepararci alla degustazione guidata dell'olio novello extravergine d'oliva della Masseria La Chiusa
le tre varietà principali della provincia di Palermo
Si procederà con la visita degli ambienti interni della Masseria sorpresa dopo sorpresa
con la colazione preparata dalla Masseria ci aspetta una rassegna stampa green dai giornali nazionali e internazionali
prima di partire per il nostro trekking domenicale alla scoperta del Monte Reitano e delle Fosse Granarie
Pranzo al sacco e rientro a Palermo entro le 17.30
L'escursione prevede due pranzi al sacco (panino masseria La Chiusa con prodotti locali)
due escursioni e un pernotto in masseria in stanza doppia
tripla o quadrupla (stanza singola con supplemento di 10 euro)
degustazione guidata olio novello e dei vini biologici della masseria
un'attività di interpretazione ambientale
rassegna stampa della domenica in Masseria e incontri jatini
I posti sono limitati: minimo partecipanti numero 8. Punto di ritrovo: sabato 22 febbraio
a Palermo. Convenzioni per i servizi escursionistici dedicati a: Universitari
Traffico illecito di rifiuti scoperto dai carabinieri forestali tra Alcamo
Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Palermo
i militari hanno eseguito ieri un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 indagati e di 6 ditte
avviate nel febbraio del 2019 e proseguite fino al dicembre 2020
avrebbero fatto emergere la presenza di un’organizzazione che gestiva raccolta
recupero e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non
tra cui parti anche meccaniche di autoveicoli
apparecchiature elettriche ed elettroniche
sarebbero stati conferiti negli impianti al centro dell’indagine sia da privati che da ditte non autorizzate alla raccolta e al trasporto
senza i formulari di identificazione dei rifiuti e senza alcun tipo di trattamento e venivano miscelati tra loro per poi essere ceduti a titolo oneroso come rifiuti ferrosi non pericolosi
La quantità di rifiuti oggetto di traffico
per un ingiusto profitto quantificato 300.000 mila euro
Le indagini hanno portato al sequestro di due aziende del settore
al sequestro di 16 autocarri utilizzati per i traffici nonché al sequestro per equivalente di 153.000 euro
all’interno di una delle aziende oggetto di sequestro
sono stati trovati 300 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi che non avrebbero potuto fare ingresso all’interno dell’azienda in quanto non autorizzata al trattamento degli stessi
Tra i rifiuti erano riconoscibili autoveicoli non bonificati
vernici già in parte convogliate all’interno dei canali di scolo delle acque di prima pioggia
con evidente pericolo per l’ambiente
Saranno solo i cittadini delle contrade Bommarito, Dammusi, Ginestra e Signora a votare per il referendum sulla modifica dei confini tra i comuni di San Giuseppe Jato e Monreale
Lo ha stabilito il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana
confermando la decisione del Tar e dando ragione al “Comitato riordino confini territoriali San Giuseppe Jato-Monreale”
Il comitato ha da sempre richiesto il distacco da Monreale e l’annessione a San Giuseppe Jato
considerando queste aree più prossime geograficamente a quest’ultimo comune
La modifica comporterebbe il trasferimento di oltre 2.000 ettari
attualmente sotto la giurisdizione di Monreale
ma senza che i residenti usufruiscano di servizi adeguati rispetto alle tasse pagate
quando l’Assessorato regionale delle Autonomie locali autorizzò con decreto il referendum
prevedendo la partecipazione al voto di tutta la popolazione di entrambi i comuni
sostenendo che il diritto di voto spettasse esclusivamente ai residenti delle aree direttamente coinvolte
Il Comune di Monreale presentò appello contro la decisione del TAR
ritenendo che il giudice amministrativo avesse oltrepassato i propri poteri
respingendo l’appello e sottolineando che l’interesse alla consultazione deve essere valutato caso per caso
questa sentenza rappresenta una vittoria storica e un importante precedente per future controversie territoriali in Sicilia
il pronunciamento potrebbe fungere da riferimento per altri casi simili
ha espresso soddisfazione per il risultato: “Da anni gli abitanti di queste contrade desiderano far parte della nostra comunità
anche in virtù della crescita degli insediamenti produttivi nella zona
Già nel 2002 avevo avanzato una richiesta simile
ma mancò la volontà politica per concretizzarla
L’Amministrazione fornirà tutto il supporto necessario per definire i prossimi passi”
Nei prossimi giorni è prevista un’assemblea pubblica
per informare i cittadini sulle opportunità offerte dall’annessione al comune di San Giuseppe Jato
Nel 2013 furono arrestati durante l’operazione “Nuovo mandamento”
Le condanne sono diventate adesso definitive dopo il pronunciamento della Cassazione. Gli imputati erano sotto processo
detenzione di armi e di droga e furto di bestiame
La Corte di Cassazione ha dunque confermato le condanne per 200 anni di carcere compelssivi nei confronti di boss e gregari delle famiglie mafiose di San Giuseppe Jato
Sono state confermate anche le condanne per due carabinieri
Francesco Gallo (6 mesi) e Giovanni Ramacca (8 mesi)
accusati di abuso d’ufficio perché non avrebbero multato Giuseppe Lucido Libranti boss di Pioppo
Si dovrà invece celebrare un nuovo processo per Giuseppe Marfia di Altofonte
a cui erano stati inflitti 11 anni e 4 mesi
ha ottenuto l’annullamento con rinvio della condanna
ritenuto dai giudici della Suprema Corte la fugura di vertice del mandamento
si dovrà stabilire la nuova pena (in appello aveva avuto 18 anni) in virtù dell’applicazione della continuazione con una precedente sentenza
Con la sentenza della Cassazione diventano definitivi i risarcimenti delle parti civili: gli imprenditori che denunciarono il racket; il Centro Pio La Torre; Sos Impresa
Solidaria e Coordinamento vittime dell’estorsione
i Comuni di San Giuseppe Jato e San Cipirello
Associazione nazionale testimoni di giustizia
Fonte LiveSicilia e archivio Vallejatonews
San Cipirello, la moglie di un presunto boss querela il sindaco
Querelato dalla moglie di un presunto boss, solidarietà a Giammalva
Corte d’Appello: condanne e sconti di pena per boss e gregari del “Nuovo mandamento”
I sigilli al cantiere di contrada “Mortilli” sono stati apposti dopo il blitz dei carabinieri della stazione cittadina
Presunte irregolarità nella fornitura dei materiali sono all’origine del sequestro preventivo del cantiere per la realizzazione del palazzetto dello sport e della piscina: un’opera da sei milioni e 150 mila euro
I militari mercoledì sera hanno accertato la presenza all’interno del cantiere di un camion che trasportava pietre calcaree
Sembra però che il materiale provenisse non dalla cava indicata nei documenti di cantiere ma da un fondo agricolo privato
Ad autorizzare il provvedimento di sequestro è stata l’autorità giudiziaria
Nelle prossime ore l’incartamento finirà in Procura per la convalida da parte del Giudice per le indagini preliminari
Intanto l’area rimane off-limits: niente macchinari
Una vera e propria doccia fredda per il cantiere edile che a luglio aveva ripreso il via dopo oltre 4 anni di stop
La conclusione dei lavori è prevista entro il 15 dicembre del 2019
La corsa contro il tempo era partita a luglio
quando il Comune e la ditta “Sikelia costruzioni” di Santa Venerina hanno chiuso il contenzioso che durava da anni
Per realizzare l’opera ci sono a disposizione ancora 3 milioni e 700 mila euro
Che dovranno servire per realizzare interamente il palazzetto e ultimare la piscina
la cui vasca venne realizzata negli anni scorsi
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Rosario Agostaro: “Speriamo che tutto si risolva presto e non incida sulla tempistica dell’opera”
Non è la prima volta che il cantiere per il palazzetto dello sport e della piscina finisce sotto osservazione: nel 2016 la documentazione dei lavori era finita in Procura per “problemi tecnici e anomalie contabili”
che avevano preso il via nel marzo del 2011
con due diverse cessioni di ramo d’azienda
si sono susseguite nei lavori: “Costruzioni Pozzobon”
Alle imprese erano stati finora pagati complessivamente 1 milione e 628 mila euro
Un altro milione è stato invece impegnato per spese tecniche tra incarichi esterni ed interni al Comune
Per i quali erano già state liquidate parcelle per circa 800 mila euro
Nel dicembre di due anni fa la Ragioneria territoriale dello Stato propose la revoca del finanziamento
finanziata nel 2005 con sei milioni e 150 mila euro
presentava “un anomalo andamento dei lavori”
Di qui la proposta di “recupero delle somme ancora nelle disponibilità del Comune a tutela degli interessi erariali”
Il progetto prevede uno stanziamento complessivo di 6 milioni e 150 mila euro per la realizzazione di un impianto sportivo su un’area di otto mila metri che sorge a valle del centro abitato
All’interno del palazzetto è previsto un rettangolo di gioco in parquet; all’esterno una piscina olimpionica scoperta grande 50 per 25 metri
L’impianto è progettato per accogliere 2 mila spettatori
che avranno a disposizione anche un parcheggio
Ventenne in prognosi riservata dopo un incidente stradale in via Cimitero vecchio
Erano circa le 3 di notte quando il giovane
sarebbe stato investito da un’auto pirata
Il luogo dell’incidente si trova nel quartiere alle falde di Monte Iato
lungo la strada di montagna che conduce al santuario della Madonna del Carmelo
ricoverato all’ospedale civico di Partinico
sarà sottoposto questa mattina ad intervento chirurgico
Nell’impatto il giovane jatino ha riportato la frattura di quattro costole e lesioni alla milza
Ad indagare sono i carabinieri della locale stazione
Sembra però che le telecamere presenti in zona non abbiano finora fornito elementi utili alle indagini.
30 settembre – L’amministrazione comunale di San Giuseppe Jato
annuncia che nel centro jatino il prossimo 18 ottobre verrà presentato il libro di don Marcello Cozzi “Uno così
Giovanni Brusca si racconta” e scoppiano le polemiche
è incentrato sulla figura di colui che pigiò il telecomando nell’attentato di Capaci ed è una sorta di dialogo tra l’ex boss
oggi collaboratore di giustizia e il sacerdote.Insorgono i familiari del piccolo Giuseppe Di Matteo ucciso da Brusca e poi fatto sciogliere nell’acido: "Non bisogna dare più visibilità agli uomini di Cosa Nostra che hanno martoriato il territorio bloccandone lo sviluppo e portando dolore e morte - dice all'ANSA Nicola Di Matteo
fratello del piccolo Giuseppe – Queste manifestazioni come la presentazione del libro di Giovanni Brusca servono solo a riaprire ferite dolorose in quanti hanno perso i propri cari
Su questi personaggi - aggiunge il fratello del piccolo Di Matteo - deve calare l'oblio
Non devono avere più alcuna possibilità di poter parlare
Brusca non si è mai mostrato veramente pentito per tutto il male compiuto in quegli anni
Dare a lui una ribalta è solo un grave errore che porta in noi che abbiamo sofferto solo altro dolore"
vicesegretario regionale dell’Udc: “Permettere la presentazione del libro di Giovanni Brusca
del sequestro dell’omicidio e dello scioglimento nell’acido del piccolo Giuseppe Di Matteo – afferma Caputo – non soltanto è una scelta incomprensibile ed inopportuna
ma rappresenta un'offesa alla memoria delle centinaia di vittime uccise per volere del boss di San Giuseppe Jato e in particolare della famiglia di Giuseppe Di Matteo
Consentire al carnefice Brusca di avere una platea pubblica per manifestare il proprio pensiero criminale e comunque per esternare motivazioni e pentimenti proprio nel comune di nascita e dove ha compiuto efferati omicidi
con il paradosso di una iniziativa pubblica
Invitiamo il sindaco a ripensare alla decisione e impegnarsi a porre in essere iniziative culturali e sociali finalizzate a promuovere ulteriormente la cultura antimafia che oramai è patrimonio del comune e del territorio
Chi la premuto il telecomando di Capaci e ha pronunciato la frase “Alliberatevi del cagnuleddo” che ha sancito la morte di Giuseppe Di Matteo
per altro con il patrocinio del Comune dove ha scorrazzato versando sangue e dolore
Abbiamo deciso – conclude Caputo – nel caso il Comune dovesse consentire la presentazione del libro
di recarci al Giardino della Memoria per deporre una corona di fiori e di organizzare un presidio davanti il luogo della presentazione per impedire la incomprensibile iniziativa”
“Questa vicenda è stata strumentalizzata – si è difeso Siviglia su GdS.it – perché sono sicuro che coloro che hanno fatto dichiarazioni non lo hanno letto e non conoscono l'autore del libro
che non elogia Brusca e neanche lo riabilita
Ci sono però alcuni passaggi che vanno divulgati nei luoghi in cui lui é cresciuto
Noi facciamo antimafia e non penso che né Libera
dove il libro verrà presentato il 18 ottobre
siano realtà che vogliono elogiare i delinquenti come Brusca”
Dopo 130 anni di attività chiude “L’antico caffè Ministro”
Lo storico bar di corso Umberto I abbasserà le saracinesche il prossimi 20 giugno
A darne notizia è uno il titolare Lino Parisi
Negli ultimi 11 anni è stato lui a gestire l’attività commerciale da sempre appartenuta alla famiglia Migliore
“Gli incassi – spiega Parisi – sono calati”
A individuare la causa che ha portato alla chiusura è proprio il titolare: “Fino al 2006 la mia attività era in continua crescita – ricorda -
La prima vera crisi l’abbiamo però vissuta con la chiusura al traffico del corso per i lavori di pavimentazione”
fra un intoppo burocratico ed una variante al progetto
Da qui – racconta il barista – non passava più nessuno
Speravamo di riprenderci dopo la riapertura del transito”
Ma intanto Parisi è costretto a licenziare due dipendenti
ma il bar a quel punto deve fare i conti con il restyling di corso Umberto: una carreggiata più stretta e meno posti auto
Davanti l’attigua chiesetta della Provvidenza sono sorte
“E’ diventato quasi impossibile – raccontano alcuni clienti – fermarsi con l’auto
Il rischio è di incappare in una multa da 40 euro”
Un tempo davanti al “Ministro” sostavano le corriere dell’Ast
Oggi il capolinea si è trasferito in periferia
Parisi ci mostra così la contabilità degli ultimi 3 anni: “Ho subito un calo dell’80 per cento”
Lo scorso anno il titolare ha presentato richieste per i contributi straordinari previsti per gli imprenditori che abbiano subito danni per effetto della prolungata chiusura del traffico
Dall’assessorato alla Cooperazione e al Commercio hanno però risposto che “al momento la legge non gode di copertura finanziaria”
E’ così il titolare ha dovuto rinunciare anche a quest’ultima speranza
“Vorrei – ci dice – che si sapesse che ho lottato con dignità fino alla fine”
sono ricoperti da vecchie fotografie che raccontano un pezzo di storia jatina
E così a dirsi dispiaciuto per la chiusura è anche il sindaco Giuseppe Siviglia: “Il bar Ministro sorge nel cuore del centro abitato
Sono certo che con una diversa gestione e puntando ad una nuova clientela potrebbe rinascere”
E così il sindaco “imprenditore” lancia la sfida: “Se i titolari sono disponibili
sono pronto a prenderlo in gestione”
Giornale di Sicilia del 10 giguno 2010 pag.31
E' successo nel centro che serve anche il comune di San Giuseppe Jato
Ad aggredire l'operaio due uomini arrivati a bordo di una motoape: "O ce li fai buttare o te li scarichiamo qui davanti"
avrebbero detto prima di fratturagli il setto nasale
Il sindaco Cannella: "Ferma condanna per il gesto
Pretedevano di scaricare due elettrodomestici nel Ccr ma
lo avrebbero colpito con un pugno in faccia rompendogli il naso e lasciandolo per terra tramortito
È successo ieri al Centro comunale di raccolta dei rifiuti che si trova nell'area artigianale San Cipirello dove il responsabile
è stato aggredito da due uomini che sono stati identificati dai carabinieri
La vittima della violenza è stata ricoverata al Civico di Palermo con un lieve trauma cranico e la frattura del setto nasale
che condanna fermamente il gesto e annuncia l'intenzione di costituirsi parte civile nell'eventuale processo che sarà celebrato
L'episodio si è verificato nella tarda mattinata di ieri nel Ccr gestito dall'ufficio Aro "Jato ambiente" che serve i cittadini dei comuni di San Cipirello e San Giuseppe Jato
A spiegare come sono andate le cose è il sindaco Cannella
"Da quello che abbiamo ricostruito - spiega a PalermoToday - sono arrivati due uomini a bordo di una motoape su cui c'erano due frigo e altri rifiuti speciali sostenendo che avrebbero dovuto scaricare lì
che poi è il responsabile del personale
ha notato un accento strano da cui si evinceva che non si trattasse di gente del posto e dunque gli ha spiegato che non avrebbero potuto gettare nulla nel Centro"
"Allora ti scarichiamo tutto qua davanti"
Dopo uno scambio di battute uno di loro si sarebbe scagliato contro l'operatore sferrandogli un pugno sul naso e facendolo stramazzare al suolo
Poco dopo sarebbe arrivato un camion con due operatori della New System che hanno trovato il responsabile a terra
e i due presunti aggressori che avrebbero ammesso le proprie responsabilità
Nel giro di qualche minuti sono intervenuti i carabinieri
che hanno identificato e portato in caserma i due della motoape
e un'ambulanza del 118 che ha accompagnato il ferito al pronto soccorso del Civico
"Condanno fermamente questo episodio vergognoso e più in generale ogni forma di violenza - afferma il sindaco Cannella - che è assolutamente inconcepibile
Abbiamo lottato tanto per cercare di estirpare la mafia dal nostro territorio
ma anche questo genere di comportamenti non sono da meno
Attendiamo di conoscere la prognosi dall'ospedale e poi valuteremo come procedere
intanto esprimo vicinanza all'operatore della New System che ha subito la violenza"
Il 58enne è stato dimesso nel tardo pomeriggio di ieri ed è tornato a casa in attesa che il naso sgonfi per programmare
l'intervento chirurgico per ridurre la frattura
al Centro aggregativo giovanile di via La Pira a San Giuseppe Jato
uno era mio fratello Giuseppe” di Francesca Bommarito.L’iniziativa “letture virtuose”
organizzata dall’associazione di promozione sociale Kaleidos Cultura e Natura
rientra tra le attività del progetto “I Giovani e la Valle dello Jato”
A dialogare con l’autrice del libro saranno l’avvocato Maria Luisa Vaccaro e il giornalista Leandro Salvia
un commando di killer di Cosa nostra uccise il capitano Mario D’Aleo
l’appuntato Giuseppe Bommarito e il carabiniere scelto Pietro Morici
Tutti e tre in servizio alla compagnia di Monreale
che tre anni prima aveva visto morire per mano mafiosa un altro valoroso capitano: Emanuele Basile
ucciso a Monreale la sera del 4 maggio del 1980
A ricostruire l’intera vicenda è Francesca Bommarito
sorella dell’appuntato ucciso in via Scobar
Il volume è un diario doloroso che scorre sul filo delle investigazioni
ricostruisce le tappe e i retroscena di una storia archiviata frettolosamente e a lungo dimenticata
Il volume racconta come la sua esecuzione faceva parte di un disegno ben preciso per eliminare un uomo integerrimo
avendo lavorato a fianco del capitano Basile
era la memoria storica dell’Arma in un territorio in cui imprenditoria e mafia stringevano accordi
Il libro d’inchiesta cita una precisa e coraggiosa relazione di servizio firmata da Bommarito
Le indagini di cui era a conoscenza riguardavano
il mandamento mafioso di San Giuseppe Jato
La replica del sindaco Siviglia: "Allarme infondato
nessun paziente rimarrà scoperto"
CittadinanzaAttiva-Tribunale per i diritti del malato di San Giuseppe Jato e San Cipirello
insieme alla Segreteria Regionale hanno segnalato all’Asp di Palermo- servizio Cure Primarie e Distretto 41- i gravi disagi che stanno vivendo tanti cittadini di San Giuseppe e San Cipirello che da gennaio scorso sono impossibilitati
dopo il pensionamento del proprio medico di medicina generale
“massimalisti” e non possono assistere altri pazienti
"Abbiamo sollecitato - scrivono in una nota - il direttore del Dipartimento Cure Primarie
il direttore del Distretto sanitario 41 e il Direttore Sanitario dell’Asp a trovare urgentemente una soluzione al grave problema che affligge tante famiglie Jatine
"Non possono rimanere senza Assistenza Sanitaria di base – dichiara Paolo Franzella
coordinatore dell'assemblea Territoriale di Cittadinanzattiva Valle dello Jato - i numerosi anziani e malati cronici per i quali l’assistenza sanitaria di primo livello è assolutamente essenziale e imprescindibile"
Gli fa eco Agostino Fascellaro responsabile del Tribunale del Malato che ha dichiarato: "In tanti si sono rivolti al nostro Sportello per manifestare questi disagi e per sollecitare un nostro intervento presso le Autorità Sanitarie competenti
Siamo convinti - continua ancora Fascellaro che a nessun Cittadino può essere negato il diritto a essere curato ed essere preso in carico dal Medico di Medicina Generale. Auspichiamo l'intervento dell'Asp perché la normalità del servizio di cure primarie possa essere ripristinata il prima possibile"
A stretto giro arriva la replica del sindaco di San Giuseppe Jato
"Non è vero - afferma Giuseppe Siviglia - che mancano i medici di base a San Giuseppe Jato e a San Cipirello
La notizia del contrario è falsa e priva di fondamento
La capienza tra la popolazione e i medici di base non è stata ancora superata
Noi sindaci siamo le autorità sanitarie locali e per questo vogliamo tranquillizzare i cittadini preoccupati di vedersi negato un diritto fondamentale
qual è quello dell’assistenza sanitaria
Siamo in contatto con il direttore del distretto sanitario di Partinico
che ci ha confermato che nessun paziente rimarrà scoperto”.
7 gennaio – Era stato accusato dai funzionari del Comune di Monreale di avere turbato la libertà degli incanti relativi ad una gara indetta per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti
Quel giorno intervennero i carabinieri della Compagnia di Monreale arrestando l’imprenditore titolare di una impresa con sede a San Giuseppe Jato che restò in carcere un giorno
adesso per l’imprenditore jatino interviene la prescrizione
I fatti risalgono al 18 novembre 2015 quando il Comune di Monreale pubblicò un bando di gara con partecipazione aperta per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti
imprenditore con sede in San Giuseppe Jato
Al momento dell’apertura delle buste la commissione di gara composta da cinque funzionari del Comune di Monreale escluse l’impresa di A.B
sostenendo che la stessa non risultava invitata dagli uffici comunali
consegnava alla commissione di gara la lettera di invito contenente anche il numero di protocollo della presentazione dell’offerta
chiedeva la riapertura del verbale e l’esame dell’offerta presentata dalla sua azienda
stesse bloccando con minacce le operazioni di gara
chiedevano l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Monreale
Nel frattempo anche l’imprenditore chiamava i carabinieri denunciando le gravi irregolarità dell’ufficio di gara
I militari intervenuti traevano in arresto A.B
che l’indomani veniva tratto a giudizio per la udienza di convalida del fermo
gli avvocati Salvino e Giada Caputo sostenevano la fondatezza delle ragioni dell’imprenditore e il giudice non convalidava il fermo disponendone la immediata scarcerazione
nel frattempo presentava ricorso al Tar per chiedere l’annullamento delle operazioni di gara.Dopo il rinvio a giudizio i due difensori tramite l’esame di alcuni testimoni riaffermavano che A.B
anche perche’ al momento delle contestazioni i verbali sarebbero stati gia’ redatti e conclusi
Nel frattempo il Comune di Monreale si era costituito parte civile
Il giudice monocratico al termine della udienza di oggi in accoglimento della richiesta formulata dagli avvocati Salvino e Giada Caputo ha disposto la prescrizione del reato
Cita il salmo responsoriale il pastore Tommaso Di Lorenzo per esprimere tutta la gioia della comunità evangelica jatina nell’inaugurare il centro cristiano “Amore e fede”
è in grado di ospitare oltre trecento fedeli con un ampio parcheggio seminterrato
Un’opera da 800 mila euro interamente finanziata dalla comunità evangelica
Sabato e domenica scorsi si sono tenute le diverse cerimonie di inaugurazione
A tagliare il nastro è stato il sindaco Davide Licari: “E’ un’opera di cui il nostro paese deve andare fiero perché è stata interamente progettata e costruita da professionisti e maestranze locali – fa notare il primo cittadino – e perché testimoni la libertà di espressione e di culto”
Quello inaugurato nei giorni scorsi è il primo stralcio del progetto
i cui lavori erano iniziati nel giugno del 2011
Il progetto prevede –infatti- anche una seconda fase
vincolata però alla necessità di raccogliere nuovi fondi necessari a realizzare un altro edificio di 800 metri semicircolare a due elevazioni circondato da alberi
L’opera è stata progettata dall’architetto Mario Rizzo e dagli ingegneri Vincenzo Timotini e Giuseppe Macaluso
Il terreno su cui sorge la Chiesa evangelica è stato concesso dal Comune per 99 anni
In cambio sono state realizzati il prolungamento di via La Pira e le opere di urbanizzazione
L’accordo venne siglato negli anni in cui a guidare il Comune era l’ex sindaco Giuseppe Siviglia
che ha preso parte all’inaugurazione di sabato sera
Era presente alla cerimonia anche il sindaco di San Cipirello
E dire che appena due anni fa il progetto aveva rischiato di scatenare una “guerra” di religione per via di un’edicola sacra privata che venne rimossa
Il tabernacolo dedicato alla Madonna si trovava
al confine con l’area in cui sorge adesso il Centro cristiano evangelico
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Giovanni Brusca si racconta” sarà presentato a San Giuseppe Jato
il luogo in cui il killer di Cosa nostra è nato e cresciuto
Lo annuncia il sindaco di San Giuseppe Jato
in cui Brusca dialoga con il sacerdote e racconta il suo percorso
“Don Cozzi mi ha chiesto la mia opinione: secondo me si pone un problema di moralità e per questo è necessario presentarlo nel Comune dove ha vissuto l’uomo che il 23 maggio 1992 premette il telecomando che fece saltare in aria il giudice Falcone
la moglie e gli uomini della scorta – ha spiegato Siviglia -
Non potevo esimermi dall’invitare don Cozzi; decideremo insieme la data nei prossimi giorni”
“Ritengo che sia giusto presentarlo da noi per scuotere le coscienze della cosiddetta zona grigia
affinché anche queste persone passino dalla parte della legalità e collaborino con le Istituzioni
Bisogna educare le nuove generazioni alla legalità – ribadisce Siviglia – e mi auguro che presentandolo anche a San Giuseppe Jato possa cambiare qualcosa”
Da lunedì acqua a giorni alterni in alcuni quartieri di San Cipirello e San Giuseppe Jato
che gestisce il servizio di erogazione idrica.“A seguito della riduzione delle quantità d’acqua prelevabili dalle fonti in uso ed accumulabile ai serbatoi comunali – si legge in un comunicato – il servizio verrà rimodulato”
zona di Via Mazzini alta (Cozzo – Quartiere Svizzero – Via Mazzini Alta – Via Roma Alta – Corso Trento lato Posta – Zona sotto Montagna Via Polizzi e Via Randazzo)
a giorni alterni dalle ore 8 alle 11 e 30.Nella zona di va Mazzini bassa (via Mazzini bassa – C.da Bassetto – Via Roma Bassa – Quartiere Europeo – Corso Trento lato Caserma – Corso Trieste Basso ) dal 02 luglio a giorni alterni dalle ore 8 alle 11 e 30
a giorni alterni dalle 06.40 alle 11.30 nelle zona alta – lato Palermo (compresa fra Via Palermo
cimitero (fornito da Serbatoio Alto) e nella zona bassa del paese (a monte di Via Dello Stadio zona bassa compresa tra Vittorio Emanuele III
Via Europa (fornito da Serbatoio Basso).Nella zona alta dal versante che guarda a San Cipirello (Corso Umberto I
Via Monte Jato (fornito da Serbatoio Alto) e nella parte Bassa a valle di Via Dello Stadio (zona bassa compresa fra Via Mazzini – Via L
In contrada Traversa (tra Viale Primavera – Via Francia – Via Germania – Via Cap
D’Aleo – Via Impastato – Via Mattarella – Via Emanuela Loi (fornito da Adduttore Figurella Italiano) dall’ 1 luglio
l’erogazione avverrà per due giorni a settimana
perché guardando questa scala è come essere avvolti dall’amore”
A dirlo è il sindaco Giuseppe Siviglia che ieri ha inaugurato un intervento di Street art sulla scalinata di via Luigi Sturzo
A dipingere le alzate dei gradini sono stati gli artisti locali Ornella Schirò e Roberto Matranga
Ad aiutarli i giovani dell’associazione Athena
che insieme al locale circolo Acli ha presentato al Comune il progetto di riqualificazione urbana
“Non è solo una scala ma un’opera d’arte – fa notare con orgoglio Leonardo Grillo dell’associazione Athena -
Rappresenta quattro elementi della natura che si fondono con il senso dell’amore”
L’aria è rappresentata dal cielo; il fuoco dal sole; la terra dalle rocce e l’acqua dal mare
“Quattro elementi che fanno splendere il paese”
commenta Giuseppe Turdo del circolo Acli “Pio La Torre”
L’opera accoglie uno dei “cunti” tratto dal libro “400A” di Salvo Piparo.
rientra tra le iniziative della cosiddetta “democrazia partecipata”
che era stata bersaglio di critiche da parte dell’opposizione per i criteri e le modalità di selezione dei progetti
A promuovere l’intervento dal titolo “L’Amore riflesso nell’essenza della natura” è stato invece il consigliere comunale di maggioranza Pietro D’Agostino: “Siamo riusciti a restaurare – fa notare – una scalinata che era oggetto di atti vandalici e di degrado”
Le tre rampe che collegano via Palermo con via Vittorio Emanuele III per anni sono state il “vespasiano” della movida jatina
oltre a ospitare spaccio e consumo di sostanze stupefacenti
Il risultato finale del lavoro durato diversi giorni è stato accolto con entusiasmo “gandhiano” dal sindaco Siviglia: “Sarebbe bello – ha detto – poter realizzare tante di queste opere
i cui colori rappresentano il nostro carattere
Perché noi in questa valle siamo persone che ci vogliamo bene
altruisti e soprattutto non diffondiamo mai odio
in una insolita San Giuseppe Jato descritta come una novella “Philadelphia”
si è registrato un gesto di distensione tra maggioranza e opposizione: il presidente del Consiglio comunale Tonino Luizza
dopo aver sottoscritto il referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata
ha posato per una foto insieme ai consiglieri d’opposizione Maria Luisa Vaccaro
avevano preso parte all’inaugurazione dell’opera di Street art
L’annuncio del sindaco di San Giuseppe Jato di voler organizzare in paese la presentazione di un nuovo libro su Giovanni Brusca non è piaciuto al gruppo consiliare di minoranza Uniti per Cambiare
I Consiglieri comunali Liborio Maurizio Costanza
Maria Luisa Vaccaro e Rossana Ferrante in una nota scrivono “di avere appreso con sconcerto le dichiarazioni del primo cittadino il quale crede che con questa scelta “si possono scuotere le coscienze della cosiddetta zona grigia…”…e si possono “…educare le nuove generazioni alla legalità…”
Noi siamo invece convinti che – prosegue la nota dell’opposizione – per scuotere le coscienze e per educare alla legalità vi sia bisogno dell’esempio positivo di donne e di uomini che per i loro ideali di libertà e di giustizia sono stati vittime della mafia
Sono questi i modelli a cui ispirarsi e da portare come esempio
così oltraggiata dalle gesta proprio di chi oggi si vorrebbe nuovamente raccontare
Questa è la nostra convinzione di donne e di uomini jatini che esprimiamo senza timore alcuno
Speriamo lo comprenda anche il sindaco – conclude la minoranza – e colga quanto meno l’inopportunità di dare ancora voce
Per il primo cittadino di San Giuseppe Jato Giuseppe Siviglia: “questa vicenda è stata strumentalizzata
perché sono sicuro che coloro che hanno fatto dichiarazioni contro la presentazione del libro su Giovanni Brusca a San Giuseppe Jato non lo hanno letto e non conoscono l’autore
Il libro non elogia Brusca e neanche lo riabilita
Ma ci sono alcuni passaggi che vanno divulgati nei luoghi in cui lui é cresciuto
Noi facciamo antimafia e ritengo che l’antimafia unisca e non divida
siano realtà che vogliano elogiare i delinquenti come Brusca”.
Siviglia inoltre afferma : “non mi impressionano né i presidi che vogliono organizzare
né tanto meno il fatto che si vogliano rivolgere alle commissioni Antimafia regionale e nazionale
Ben volentieri aspetterei il loro orientamento
sempre ammesso che un fatto del genere – conclude – possa essere preso in considerazione dalle autorevoli commissioni”
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