È stato colto in flagranza di reato mentre cercava di allontanarsi a bordo di un furgone carico di materiale edile rubato: protagonista di questo furto
sventato grazie alla prontezza dei Carabinieri
pluripregiudicato residente a San Pietro Clarenza
ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva
effettuato alle prime ore del mattino dai militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania
è scattato a seguito di una segnalazione giunta al 112
Gli operatori della Centrale Operativa hanno
comunicato con le gazzelle dislocate sul territorio e
dove un imprenditore 57enne di Aci Catena aveva stato allestito un cantiere per la costruzione di villette
l’equipaggio ha scorto il furgone sospetto già in fase di manovra per allontanarsi
i Carabinieri gli hanno sbarrato la strada
che ha tentato invano di accelerare la fuga
i militari dell’Arma hanno bloccato l’uomo e lo hanno messo in sicurezza
procedendo a esaminare quanto aveva già caricato sul furgone: circa 1.000 profilati in ferro per cartongesso da tre e quattro metri
quattro sacchi da 25 kg di bicomponente cementizio
un martello da carpentiere e una prolunga elettrica da 15 metri
sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari
è stata recuperata e restituita al costruttore che ha ringraziato i Carabinieri per il tempestivo intervento che ha impedito che un ingente danno economico venisse inferto a un’attività produttiva del territorio
confermando l’impegno quotidiano dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania nella prevenzione e nel contrasto ai reati predatori
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti
Cronaca Catania,Cronaca Sicilia,Prima Pagina
coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta tra il 2021 e il 2023
ha evidenziato l’egemonia del clan nei comuni di San Pietro Clarenza e Belpasso
Le investigazioni hanno rivelato il ruolo di Orazio Giuseppe Santonocito
soprannominato il “macellaio di San Pietro Clarenza”
che avrebbe gestito il racket delle estorsioni e il recupero crediti
esercitando un controllo paragiurisdizionale sugli imprenditori locali con metodi intimidatori e violenti
La sua macelleria equina sarebbe stata il punto di incontro per gli affiliati e il luogo in cui si pianificavano le attività illecite
Le estorsioni non riguardavano solo il denaro
ma anche beni destinati agli affiliati detenuti
considerato il braccio destro di Santonocito
si sarebbe occupato dello spaccio di marijuana
usato anche come strumento per impedire l’ingresso di gruppi criminali rivali
Durante le indagini sono stati eseguiti tre arresti in flagranza per estorsione mafiosa
con la cessazione delle richieste illecite a un imprenditore locale
L’operazione prende il nome di “Old Horse” proprio dall’attività lavorativa di Santonocito
nato a San Pietro Clarenza (CT) il 19/08/1968;
nato a Piazza Armerina (EN) il 07/08/1968;
nato a San Pietro Clarenza (CT) il 30/07/1953;
Free Press Online è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Catania n.2/2020 del 02/03/2020
Cronaca Catania
Cronaca Sicilia
Palazzo degli Elefanti
Regione Siciliana
Politica
Sport
Cultura e Spettacolo
Eventi e Manifestazioni
Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso dell'associazione Le Aristogatte
annullando l'ordinanza del Comune di San Pietro Clarenza
che vietava la somministrazione di cibo a uccelli selvatici
in particolare ai piccioni e a cani e gatti randagi
Il Tar di Catania ha accolto il ricorso dell'associazione Le Aristogatte
annullando l'ordinanza del Comune di San Pietro Clarenza
in particolare ai piccioni (Columbia livia domestica)
Il provvedimento comunale era stato impugnato dall’associazione per difendere i diritti degli animali e combattere il maltrattamento degli stessi
L’avvocato Floriana Pisani del Foro di Catania
ha sottolineato che la normativa nazionale
supportata dalla legge regionale Sicilia n
garantisce il diritto di chiunque di alimentare gli animali vaganti
è vietato impedire o ostacolare l'accudimento degli animali randagi
una pratica che non è proibita dalla legge
purché non venga arrecato danno agli animali
l’emissione di ordinanze simili costituisce una violazione della libertà dei cittadini
che non devono sottostare a limitazioni non previste dalla legge
Con la sentenza il Tar ha dichiarato irragionevole il divieto imposto dal Comune di San Pietro Clarenza
I giudici hanno affermato che vietare la somministrazione di cibo ai cani randagi comporta il rischio di ridurre gli animali alla fame
costringendoli a rovistare tra i rifiuti o a manifestare comportamenti aggressivi per procurarsi il cibo
sarebbe da considerarsi crudele e in violazione delle norme che tutelano il benessere degli animali
La sentenza del Tar ha ribadito che chiunque
ha il diritto di nutrire gli animali randagi
e che nessuna ordinanza comunale può impedire questa attività
molte amministrazioni comunali continuano a emettere ordinanze simili
costringendo le associazioni animaliste a ricorrere alle aule giudiziarie per far valere i diritti degli animali
Il caso di San Pietro Clarenza segue quello di Camporotondo Etneo
dove una simile ordinanza è stata recentemente sospesa dal Comune stesso
ma non prima che scatenasse una reazione politica
alcuni esponenti della Regione Sicilia hanno presentato un’interrogazione parlamentare contro le ordinanze comunali che vietano l'alimentazione degli animali randagi
ribadendo la necessità di tutelare i diritti degli animali
La signora Vera Russo (presidente Le Aristogatte) dichiara che l’associazione avendo tra le finalità statutarie il benessere degli animali e tra i suoi principi etici il divieto assoluto di accettare maltrattamenti a danno degli animali aveva deciso di impugnare l’ordinanza per dare un segnale forte alla collettività al fine di sensibilizzarla sul disvalore legale ma soprattutto etico di questo tipo di ordinanze comunali
che compromettono il diritto degli animali a essere trattati con dignità e rispetto
L’egemonia della famiglia mafiosa SANTAPAOLA-ERCOLANO nei Comuni di San Pietro Clarenza e Belpasso
con interessi nelle estorsioni per il recupero crediti e nello spaccio di droga
è stata disvelata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania che all’alba di oggi
supportati dalla Compagnia di Intervento Operativo C.I.O
hanno eseguito su tutta la Provincia di Catania
un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere
nei confronti di 9 soggetti indagati per “associazione a delinquere di stampo mafioso a carattere armato
detenzione e cessione di stupefacenti aggravate dal metodo mafioso”
ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna
condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania da marzo 2021 ad aprile 2023
col coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia
trae origine dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia nonché dalle risultanze investigative emerse da precedenti operazioni quali la “Sotto Scacco” e la “Black Lotus”
We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions
You will find detailed information about all cookies under each consent category below
The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site
We also use third-party cookies that help us analyze how you use this website
and provide the content and advertisements that are relevant to you
These cookies will only be stored in your browser with your prior consent
You can choose to enable or disable some or all of these cookies but disabling some of them may affect your browsing experience
Necessary cookies are required to enable the basic features of this site
such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences
These cookies do not store any personally identifiable data
Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website
These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors
Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns
GLPress
Ha destato parecchia curiosità la celebrazione di un matrimonio avvenuta in questa settimana nella chiesa di San Pietro Clarenza
ha sposato la ex vice sindaca dello stesso centro
Nessuno scandalo: l’ex don Caruso si era già dimesso e la moglie non era più vice sindaca
Il paese ha ben accolto le nozze (foto in alto l’uscita dalla chiesa)
Al centro delle curiosità degli ultimi giorni c’è una vicenda particolare avvenuta a San Pietro Clarenza
Si tratta della celebrazione di un matrimonio
fuori dal comune perchè vede coinvolte due figure abbastanza importanti per il paesino di appena ottomila abitanti: don Nunzio Caruso e Mariagrazia Santonocito
Il primo (come si intuisce dal prefisso “don”) è l’ex parroco di San Pietro Clarenza che
dopo avere interrotto i suoi voti ecclesiastici
si innamora e prende in moglie niente poco di meno che l’ex vice sindaca dello stesso comune (mai sposata prima e non separata)
Come nella commedia degli anni ‘50 Don Camillo e l’onorevole Peppone politica e religione si incontrano
dando però un’epilogo assai diverso alla vicenda
per il bene della propria comunità: Caruso si è occupato di creare punti aggregativi – soffermandosi sulle attività per giovani tra cui l’oratorio – mentre Santonocito
si è occupata della parte amministrativa del suo territorio
La comunità di San Pietro Clarenza ha sempre dimostrato il proprio affetto per queste due figure polari tant’è che
quando don Caruso fu trasferito all’ospedale Cannizzaro di Catania per assistere i malati
i cittadini si mobilitarono per riaverlo tra loro
Nonostante una petizione di duemila firme (tra cui anche quella della vice sindaca) il trasferimento non venne approvato
E proprio in virtù di quest’affetto che gli abitanti del borgo hanno gioito per l’insolito – ma pur sempre a lieto fine – destino della coppia
Oggi nessuno dei due ricopre alcun tipo di carica (anche se Caruso continua a fare religione tramite l’attività di docente di religione nelle scuole statali) ma non ci sono dubbi circa il loro impegno nei confronti della cittadinanza
© 2015 GLPress | Designed by DAVISION | Powered by WordPress
Dossier ricostruisce il ritorno al potere del capo clan
Dalla sua attività di vendita di carne equina
l'uomo avrebbe riorganizzato il gruppo mafioso gestendo estorsioni
traffico di droga e consolidando il controllo sul territorio
Leggi le domande frequenti dei nostri utenti
Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia
i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Catania
con il supporto della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del XII Reggimento “Sicilia”
hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo nei confronti di nove persone
tutte indagate per associazione a delinquere di stampo mafioso armato
condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania tra marzo 2021 e aprile 2023
con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia
trae origine dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e dalle risultanze investigative emerse da precedenti operazioni
tra cui “Sotto Scacco” (2021) e “Black Lotus” (2019)
Tali operazioni avevano già permesso di ricostruire l’organigramma di gruppi criminali affiliati alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano
operativi in diversi comuni della provincia etnea
in particolare Belpasso e San Pietro Clarenza
condotte anche mediante intercettazioni e altri strumenti tecnici
avrebbero consentito di raccogliere gravi elementi indiziari sulla sussistenza
operatività ed egemonia della famiglia Santapaola-Ercolano nei territori di San Pietro Clarenza e Belpasso
con particolare influenza nei settori delle estorsioni e del traffico di stupefacenti
è stata ricostruita l’organizzazione del gruppo
oltre a gestire le proprie attività illecite
avrebbe mantenuto rapporti con altre organizzazioni mafiose e utilizzato metodi intimidatori e violenti per imporre la propria egemonia sul territorio
Seguendo il tipico modus operandi delle organizzazioni mafiose
il gruppo avrebbe alimentato una cassa comune
destinata anche al sostegno degli affiliati detenuti
nella quale confluivano i proventi di estorsioni e traffico di stupefacenti
L’operazione è stata denominata “Old Horse” (Vecchio Cavallo) in riferimento all’attività lavorativa del principale indagato
titolare di una macelleria equina a San Pietro Clarenza
già dal 2016 Santonocito ricopriva il ruolo di referente della famiglia Santapaola-Ercolano per i territori di San Pietro Clarenza e Belpasso
La macelleria non sarebbe stata solo un’attività commerciale
ma anche un luogo di incontro per gli affiliati e di convocazione delle vittime di estorsione
noto nell’ambiente criminale come “il macellaio di San Pietro Clarenza”
sarebbe stato citato durante le azioni estorsive per intimidire le vittime e costringerle a cedere alle richieste illecite
avrebbe svolto funzioni “paragiurisdizionali”
intervenendo in questioni di recupero crediti per conto di imprenditori locali
ricorrendo a minacce e violenza per ottenere indebiti vantaggi economici
Le estorsioni contestate agli indagati non riguardavano solo somme di denaro
tra cui generi alimentari destinati agli affiliati detenuti
Sebbene il traffico di stupefacenti non fosse l’attività principale del gruppo
l’indagine ha evidenziato il ruolo di Alfio Caruso
Questo avrebbe avuto anche la funzione di impedire l’ingresso di altri gruppi criminali nei territori di San Pietro Clarenza e Belpasso
sono stati eseguiti tre arresti in flagranza di reato per estorsione aggravata dal metodo mafioso
è stato possibile interrompere un’attività estorsiva in corso ai danni di un imprenditore locale
vicenda per la quale è già intervenuta una sentenza di condanna in primo grado nei confronti di alcuni imputati
Le indagini hanno inoltre portato al sequestro penale di nove carte tachigrafiche
ma che venivano utilizzate regolarmente per eludere i controlli sui tempi di guida degli autotrasportatori
L’operazione “Old Horse” ha rappresentato un duro colpo per l’organizzazione criminale
ma ulteriori attività di controllo e investigazione sono già programmate nei prossimi mesi per monitorare la situazione sul territorio
PERSONE DESTINATARIE DELLA MISURA DELLA CUSTODIA IN CARCERE:
nato a San Pietro Clarenza (CT) il 19/08/1968;2
nato a Piazza Armerina (EN) il 07/08/1968;6
nato a San Pietro Clarenza (CT) il 30/07/1953;9
Per tutta la tratta che da San Pietro Clarenza porta a Misterbianco cumuli di immondizia in assenza di illuminazione stradale
I carabinieri denunciano 18 persone residenti nei tre comuni
Sono in tutto 18 i “furbetti” che in casa avevano acqua e luce gratis
scoperti e denunciati all’Autorità giudiziaria
dai carabinieri di Gravina di Catania e Camporotondo Etneo
in collaborazione con il personale delle società Acoset e con i tecnici della E-distribuzione
Il primo accertamento ha interessato un complesso abitativo di Gravina per il quale
non risultava un corrispondente e adeguato numero di contratti per la fornitura di acqua
L’ispezione ha consentito di accertare come
avessero praticato dei bypass che permettevano l’allaccio diretto alla condotta idrica principale
a discapito di tutti i cittadini onesti e causando danni per circa 20.000€ alla società idrica
i militari dell’Arma hanno svolto verifiche assieme ai dipendenti della società elettrica nazionale e
i tecnici hanno accertato che i contatori erano stati manomessi
erano stati collegati dei cavi che consentivano di prelevare la corrente elettrica a monte del contatore
in modo che i consumi non venissero contabilizzati e le bollette fossero leggerissime
però per la società elettrica che ha stimato ammanchi per circa 10.000 euro
rappresentano un pericolo per l’incolumità pubblica
perché la manomissione degli impianti
che nel caso dell’energia elettrica avviene spesso mediante l’introduzione di un cavo per realizzare l’allaccio abusivo
esclude tutti i dispositivi antinfortunistici
con grave rischio di corto circuiti responsabili
I tecnici dell’Acoset e dell’Enel hanno ripristinato lo stato di legalità e sicurezza rimuovendo le manomissioni e installando nuovi contatori
mentre tutti gli inquilini irregolari dovranno affrontare un processo per furto aggravato
che ha portato a 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere
ha messo in luce come la cellula del clan Santapaola-Ercolano di Belpasso e San Pietro Clarenza fosse ancora operativa
Fondamentali le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia
detenzione e cessione di stupefacenti aggravate dal metodo mafioso"
condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gravina di Catania da marzo 2021 ad aprile 2023
è nata in seguito alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia
un proseguimento delle operazioni "Sotto Scacco" e "Black Lotus"
che avevano consentito di ricostruite l'organigramma dei gruppi criminali locali affiliati al clan Santapaola-Ercolano ed attivi anche a Belpasso e San Pietro Clarenza
Il blitz "Old horse" ha messo in luce come questa cellula fosse ancora operativa
anche a garanzia dell'egemonia dei Santapaola-Ercolano nei territori di San Pietro Clarenza e Belpasso
il settore delle estorsioni e dello spaccio di droga
i ruoli e la struttura gerarchica di questa articolazione che
oltre a gestire le proprie attività
sarebbe stata in grado anche di mantenere rapporti con altre organizzazioni
senza lesinare l'uso di azioni intimidatorie e violente per affermare la propria egemonia sul territorio
I soldi incamerati dalle estorsioni e dal traffico di droga avrebbero alimentato una cassa comune destinata anche al sostegno degli affiliati detenuti
Il nome dell'operazione "Old Horse" (vecchio cavallo) fa riferimento all'attività lavorativa di Orazio Giuseppe Santonocito
ritenuto il principale indagato e titolare di una macelleria equina a San Pietro Clarenza
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti
già dal 2016 avrebbe ricoperto il ruolo di responsabile della famiglia mafiosa catanese per i comuni di San Pietro Clarenza e Belpasso.
oltre a essere la sua attività commerciale
sarebbe stata anche il luogo in cui si svolgevano le riunioni con gli affiliati per pianificare le attività criminali e convocare le vittime di estorsione
Orazio Giuseppe Santonocito era infatti indicato dagli indagati come il "macellaio di San Pietro Clarenza" durante le azioni estorsive
La sua figura sarebbe stata evocata come chiaro richiamo al potere dei Santapaola per intimidire le vittime e costringerle a pagare
Lo stesso Santonocito si sarebbe occupato in prima persona di recupero alcuni "crediti"
intervenendo in alcune vicende che alcuni imprenditori che richiedevano il suo intervento e mettendo in atto vere e proprie intimidazioni
Nei diversi episodi estorsivi monitorati dagli inquirenti e contestati agli indagati in relazione al pagamento di alcuni debiti
sarebbe emerso il versamento di somme di denaro e consegna di beni
tra cui persino generi alimentari da destinare agli affiliati detenuti in carcere
pur non essendo la principale attività del gruppo
sarebbe stato gestito da Alfio Caruso anche allo scopo di impedire l'ingresso di altri clan criminali nel territorio di San Pietro Clarenza e Belpasso
Caruso è inoltre ritenuto il braccio destro di Santonocito
Durante le indagini sono stati eseguiti tre arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso
"liberando" dall'incubo del pizzo un imprenditore e sorprendendo i suoi aguzzini mentre incassavano il denaro
Questo ulteriore procedimento ha già portato ad una condanna di primo grado nei confronti degli imputati
tra cui anche Orazio Giuseppe Santonocito e Alfio Caruso
Tra le misure cautelari spicca quella di Orazio Giuseppe Santonocito
che utilizzava la sua macelleria equina come base operativa per pianificare estorsioni e traffico di droga
Sono 9 le persone arrestate dai carabinieri nel Catanese con l'accusa di associazione mafiosa armata, estorsione e traffico di droga aggravati dal metodo mafioso. L'indagine, denominata "Old Horse", ha svelato l'egemonia del clan Santapaola-Ercolano nei comuni di San Pietro Clarenza e Belpasso
Al vertice del gruppo c'era Orazio Giuseppe Santonocito
titolare di una macelleria equina usata come base operativa per pianificare attività criminali e intimidire le vittime di estorsione
Nove persone sono state arrestate dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania che ipotizza i reati di associazione mafiosa armata
acquisto e cessione di stupefacenti aggravati dal metodo mafioso
L’operazione è stata denominata “HOLD HORSE”
Sotto scacco i comuni etnei di San Pietro Clarenza
è ritenuto a capo dell’organizzazione e Belpasso
Il servizio sul link Sicilia News con i nomi degli arrestati
in alto il video fornito dal Comando provinciale dei carabinieri di Catania…
Nove persone sono state arrestate dai carabinieri di Catania in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo che ipotizza i reati di associazione mafiosa armata
condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Gravina di Catania da marzo 2021 ad aprile 2023
nasce da dichiarazioni di collaboratori di giustizia e dalle risultanze investigative emerse da precedenti operazioni
come la “Sotto Scacco” e la “Black Lotus” eseguite nel 2021 e nel 2019
Gli accertamenti avrebbero permesso di evidenziare l’egemonia della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano
nei comuni di San Pietro Clarenza e Belpasso
con interessi nelle estorsioni per il recupero crediti e nello spaccio di droga
sono stati impegnati oltre 100 carabinieri del Comando provinciale di Catania supportati dalla Compagnia di intervento operativo del XII reggimento “Sicilia”
E’ stata ricostruita l’organizzazione del gruppo
il gruppo era in grado anche di mantenere rapporti con altre organizzazioni criminali
ricorrendo ad azioni intimidatorie e violente per affermare l’egemonia sul territorio
Seguendo il tipico modus operandi dei clan mafiosi
gli indagati alimentavano una cassa comune destinata anche al sostegno degli affiliati detenuti
In questa cassa confluivano i proventi delle estorsioni e del traffico di droga
Il nome dell’operazione “Old Horse” (vecchio cavallo) deriva dall’attività lavorativa di Orazio Giuseppe Santonocito
Santonocito ricopriva il ruolo di responsabile della famiglia catanese di Cosa nostra per San Pietro Clarenza e Belpasso
oltre a essere la sua attività commerciale
era anche il luogo in cui si riuniva con gli affiliati per pianificare le attività criminali e convocare le vittime di estorsione
così come lo chiamavano gli affiliati del clan durante le azioni estorsive
veniva spesso citato per evocare il potere del vertice santapaoliano e intimidire le vittime
Santonocito si occupava in prima persona delle estorsioni
incentrate principalmente sul recupero crediti
intervenendo nelle vicende che coinvolgevano gli imprenditori che richiedevano il suo intervento
nel contesto della mediazione mafiosa relativa al pagamento dei debiti
il gruppo riceveva non solo somme di denaro ma anche beni
seppure non fosse l’attività prevalente del gruppo
che impediva anche l’ingresso di altri gruppi criminali nel territorio di San Pietro Clarenza e Belpasso
nato a San Pietro Clarenza (Ct) il 19/08/1968;
In via Regione Siciliana 12 a San Pietro Clarenza rotatoria
blocchi di cemento lasciati sulla strada evidentemente a causa di qualche incidente precedente
E' stato lasciato tutto all'abbandono
Gravissima la mancanza di segnalazione stradale
non aveva mai ottenuto la registrazione sanitaria obbligatoria per questo tipo di attività
I carabinieri della stazione di Camporotondo Etneo
hanno effettuato controlli a tappeto sugli esercizi commerciali di San Pietro Clarenza
con l'obiettivo di tutelare la salute dei consumatori
L'attenzione si è concentrata in particolare su una pescheria che
Durante un'ispezione igienico-sanitaria
non aveva mai ottenuto la registrazione sanitaria obbligatoria per questo tipo di attività
L'esercizio commerciale risultava quindi abusivo e
il titolare è stato sanzionato con una multa di 3.000 euro
è stata disposta la chiusura immediata del locale
con diffida da parte dell'Asp di Catania a non proseguire l'attività
Cataniatoday è anche su Whatsapp. Clicca qui per seguire il nostro canale
Discariche a cielo aperto ci troviamo di fronte all'isola ecologica di San Pietro Clarenza-Camporotondo
Home / Primo piano / Polizia Penitenziaria: giurano 1.326 allievi agenti
Concluse venerdì scorso le attività didattiche del 184° corso di formazione per allievi agenti di Polizia Penitenziaria
Nelle prossime due settimane 1.326 aspiranti poliziotti sosterranno gli esami e poi pronunceranno il fatidico “lo giuro” nelle scuole di formazione e negli istituti di istruzione dell’Amministrazione Penitenziaria
Questo il calendario delle cerimonie di giuramento:
Da febbraio prenderanno servizio nelle sedi di assegnazione
“La Parrocchia è viva e sta cercando di dare fiducia e fede in un momento che per il mondo è così difficile”
Così Marco Privitera descrive l’iniziativa della via Crucis vivente di San Pietro Clarenza (CT)
una rievocazione della Passione di Cristo che lo ha visto – nella serata del Venerdì Santo 2025 – protagonista nel ruolo di Gesù
Con lo sfondo dell’Etna in eruzione e una folla di fedeli pronti ad avvicinarsi alla Pasqua con animo penitente ma spera.. Leggi l’articolo per intero su qds.it
Le mediazioni nella restituzione di ingenti somme di denaro sarebbero una sorta di specializzazione di Orazio Santonocito
il referente dei Santapaola-Ercolano per la zona di San Pietro Clarenza e Belpasso
Ritornato al potere dopo 27 anni di detenzione
avrebbe acquisito un ruolo centrale in diverse controversie di natura economica emerse nel blitz "Old Horse"
Giornata intensa quella di ieri per il presidente dell’Unione sindacati di polizia penitenziaria (Uspp) Giuseppe Moretti
sceso da Roma insieme al vice presidente Francesco Laura che
accompagnati dal vice presidente Francesco D’Antoni e da molti dei dirigenti della Sicilia
Giornata intensa quella di ieri per il presidente dell’Unione sindacati di polizia penitenziaria (Uspp) Giuseppe Moretti, sceso da Roma insieme al vice presidente Francesco Laura che
accompagnati dal vice presidente Francesco D’Antoni e da molti dei dirigenti della Sicilia
hanno prima effettuato una visita sui luoghi di lavoro presso la casa circondariale di Catania Bicocca e poi si sono recati presso la scuola di formazione e aggiornamento di San Pietro in Clarenza dove hanno incontrato gli allievi agenti e i vice ispettori che stanno frequentando i rispettivi corsi di formazione
L’attenzione si è rivolta a verificare la salubrità dei luoghi di lavoro del circondariale catanese che come dichiara il Presidente Moretti “si presenta con diverse problematiche strutturali a cominciare dalla assenza di una caserma e di uno spaccio funzionante e che
richiederebbe interventi straordinari per eliminare le infiltrazioni presenti in alcuni ambienti di lavoro ed in particolare presso la mensa dei detenuti”
Dopo la visita il presidente Uspp insieme a tutti gli altri delegati
ha incontrato gli allievi agenti del 183° corso e i vice ispettori presso scuola di San Pietro in Clarenza dove oltre a presentare l’offerta di tutela e i servizi messi a disposizione dall’organizzazione
ha illustrato ai partecipanti le principali rivendicazioni dell’organizzazione ed in particolare la necessità che “si dia seguito in primo luogo ad arruolamenti straordinari e massicci anche riducendo il corso di formazione degli allievi
a misure urgenti per riportare ordine e sicurezza registrando già alcuni successi rispetto alle rivendicazioni portate avanti come l'istituzione di un reato specifico per chi organizza
promuove e partecipa a rivolte in carcere e come l’istituzione dei G.i.o (gruppo di Intervento operativo)
ma anche rispetto all’emanazione di un manuale operativo che consentirà interventi omogenei in materia ripristino delle legalità e del rispetto delle regole penitenziarie
"Incontri pieni di significato in cui abbiamo spiegato il nostro modo di tutelare la Polizia Penitenziaria a 360° rappresentando tutta la categoria dall’ultimo agente al primo dirigente superiore"
il figlio di un membro dei Santapaola Erocolano avrebbe cercato di intimidire un dirigente della nota società di spedizioni per impedire la rescissione del contratto con la Gifra srl
chiedendo poi una "buonuscita" e l'ottenimento di altri appalti
Gli agenti della questura di Catania hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di I.F
come disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale etneo
in quanto ritenuti vicini al clan Santapaola Ercolano
Secondo quanto ricostruito dalle indagini della squadra antiestorsioni
ritenuto storico appartenente al clan mafioso etneo
Avrebbe agito con i due dipendenti della Gifra srl
per esercitare pressioni su un dirigente della nota società di spedizioni Brt
in seguito all'estromissione dell'azienda locale Gifra dalle attività di facchinaggio
come si legge in una nota della Procura di Catania
lo avrebbero costretto a recarsi a casa di I.F
pur non avendo in maniera diretta interessi economici sulla Gifra
lo avrebbe minacciato di gravi ritorsioni qualora la collaborazione con la nota azienda di spedizioni fosse stata interrotta
Le indagini sono nate proprio dalla denuncia presentata da quest'ultimo
Sempre nel corso delle indagini sono state acquisite prove sulle reiterate pressioni intimidatorie e minacce gravi esercitate da parte di P.V
ed amministratore di fatto della Gifra srl) nei confronti dei rappresentanti locali della Brt spa sempre allo scopo di ottenere la revoca della risoluzione del contratto di appalto di servizi stipulato con l'azienda etnea o
l'elargizione non dovuta di una somma di denaro a titolo di "indennità di buonuscita"
con ulteriori richieste di ottenere ulteriori appalti in altre regioni italiane
su richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo
ha quindi disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere
eseguita con l'arresto presso il carcere di piazza Lanza
adottata dallo scalo di Fontanarossa per garantire la sicurezza del traffico aereo
resterà in vigore almeno fino alle ore 22:30
Nel frattempo segnalazioni di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica arrivano da diversi comuni etnei
L’attività vulcanica dell’Etna
registrata oggi, ha portato alla chiusura del settore aereo a Sud del vulcano
con la conseguente interruzione di tutti i voli in arrivo
adottata per garantire la sicurezza del traffico aereo
resterà in vigore almeno fino alle ore 22:30
sono consentite esclusivamente le partenze degli aeromobili già presenti presso l’aeroporto di Catania-Fontanarossa
L’eruzione in corso sta causando disagi anche nei centri abitati situati alle pendici del vulcano
Segnalazioni di una copiosa ricaduta di cenere vulcanica arrivano da diversi comuni etnei
dove una cenere finissima sta progressivamente ricoprendo tetti
creando non pochi problemi alla viabilità e alla popolazione
che collega nuovamente il centro di Catania con quello di San Pietro Clarenza
Un servizio utilissimo e tanto richiesto da cittadini e utenti
tra l’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania spa con il Comune pedemontano
e sottoscritto dall’amministratore unico di AMTS
e dal primo cittadino di San Pietro Clarenza
Proprio i due rappresentanti istituzionali
assieme ad alcuni componenti della Giunta e del Consiglio comunale di San Pietro Clarenza
hanno voluto essere presenti alla prima corsa di oggi
che nell’arco dell’anno è previsto che percorrano circa 20 mila chilometri
con 29 fermate sul territorio del Comune pedemontano
con partenza da piazza Borsellino a Catania
per un totale di 8 corse giornaliere durante il periodo invernale e di 6 durante quello estivo
vista la riapertura delle scuole e il ritorno a lavoro per molti utenti
“Siamo lieti di avere ripristinato con il nuovo accordo un servizio così utile e diretto con il Comune di San Pietro Clarenza e di avere così
risposto concretamente alle tante richieste di utenti e cittadini – ha detto l’amministratore unico di AMTS
siamo lieti tutte le volte che possiamo potenziare e dare una marcia in più al nostro obiettivo prioritario di incrementare la mobilità sostenibile sul territorio metropolitano etneo
Il fatto che molti utenti si possano spostare da e per il capoluogo con i mezzi pubblici significa alleggerire Catania e i Comuni limitrofi dal peso di un traffico che va ridotto drasticamente
8 corse giornaliere (ORARIO FERIALE INVERNALE)
6 corse giornaliere (ORARIO FERIALE ESTIVO)
1) 08:00 – 10:40 – 13:10 – 16:00 – 18:15 – 20:30
4 corse giornaliere (ORARIO FESTIVO INVERNALE ED ESTIVO)
1) 08:00 – 10:40 – 16:00 – 18:15
AZIENDA METROPOLITANA TRASPORTI E SOSTA CATANIA
Capitale Sociale: €17.986.000 I.V - CCIA di Catania - REA CT 329406 - COD
Cronaca Sicilia
Per dei furti in serie emessa la custodia cautelare in carcere per due pregiudicati: un 41enne di San Pietro Clarenza e un 45enne catanese
scaturite dalla denuncia per tentato furto all’interno di un’abitazione di Camporotondo Etneo
da li a breve i due avrebbero commesso in totale 7 furti in cantieri ed in abitazioni
I due uomini sono stati ripresi da delle telecamere di videosorveglianza durante il furto in una abitazione a Camporotondo etneo
I due sono stati riconosciutu dai militari
soprattutto per un vistoso tatuaggio che il 45enne aveva nella mano destra
Attraverso prove tecniche gli investigatori hanno tenuto d’occhio i loro spostamenti
i Carabinieri sono riusciti a scoprire che i due malviventi avrebbero posto in essere molteplici condotte furtive
Tutte erano caratterizzate dallo stesso modus operandi.Individuato l’immobile
e se al momento era disabitato entravano in azione
i due complici sarebbero entrati in una villetta di Pedara dopo aver forzato una porta finestra
asportando gioielli del valore di circa 5.500 €
i ladri avrebbero preso di mira un’abitazione di Tremestieri Etneo
nella quale sarebbero entrati forzando la finestra del bagno
si sarebbero appropriati di gioielli e oggetti di valore di circa 5.000 €.Analogamente
i Carabinieri hanno contestato agli indagati il furto del 22 febbraio a Viagrande
a seguito del quale erano stati trafugati orologi e gioielli del valore di 1000 €
I due hanno tentato un furto presso un cantiere edile a San Giovanni la Punta e una rapina presso un cantiere di Gravina di Catania
il 45 enne avrebbe ingiuriato e minacciato l’inquilino di un palazzo situato nei pressi del cantiere per ave dato l’allarme urlando dal balcone
I militari di Gravina di Catania hanno arrestato l’uomo in una scuola di San Pietro Clarenza
i Carabinieri hanno recuperato il flex rubato a Gravina di Catania
I due uomini ora si trovano in custodia cautelare in carcere
Potrebbe anche interessarti: Furto con spaccata a Mascalucia, sventato dai Carabinieri
CATANIA – Il Tar di Catania sta dalla parte de Le Aristogatte
L’associazione aveva impugnato l’ordinanza del Comune di San Pietro Clarenza che vietava a chiunque di somministrare qualsiasi tipo di alimento a uccelli selvatici (in particolare piccioni)
L’avvocata Floriana Pisani aveva rilevato che “secondo la legge è vietato ostacolare
l’espletamento delle attività di accudimento degli animali vaganti e nessuna norma fa divieto di alimentare gli animali randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio”
Il Tar ha accolto il ricorso rimarcando “l’irragionevolezza e la contrarietà del divieto rivolto alla popolazione ha evidenziato il principio che privare i cani randagi del cibo somministrato da occasionali fornitori della strada equivale a ridurli alla fame
a costringerli a rovistare tra i rifiuti o
a diventare aggressivi per procurarsi cibo e questo rappresenterebbe un trattamento crudele di detti animali
chiunque può somministrare cibo e non solo i volontari
“Le Aristogatte – dichiara la presidente Vera Russo – avevano deciso di impugnare l’ordinanza per dare un segnale forte alla collettività”
Published 3 mesi ago redazione3 mesi ago • Bookmarks: 37
“Siamo certi – dichiara Gioacchino Veneziano Segretario Generale UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia – che il periodo percorso in attività di tirocinio operativo presso il carcere Pietro Cerulli di Trapani ha permesso ai sei Allievi Vice Ispettori di Polizia Penitenziaria di ampliare l’esperienza già acquisita in altre sedi di addestramento
essenziale per poter assumere a fine di maggio le funzioni proprie del ruolo degli Ispettori”
“il coordinamento dell’attività formativa a Trapani – chiosa il sindacalista della Uil di settore in Sicilia – è stata affidato all’Ispettore Superiore di Polizia Penitenziaria Giuseppina Graceffa
Poliziotta di lunga e grande esperienza professionale
che ha istruito gli Allievi Vice Ispettori le tante materie previste
di ordinamento penitenziario e minorile e di esecuzione penale”
“inoltre,-conclude Gioacchino Veneziano della UILPA Polizia Penitenziaria – per aumentare il potenziale di conoscenza e di preparazione
gli Allievi Vice Ispettori di Polizia Penitenziaria hanno avuto incontri formativi presso il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Questura di Trapani inserendoli nell’ambito di scambi previsti professionali dai consolidati rapporti istituzionali tra le tre forze dell’ordine per analizzare in attività di affiancamento le azioni specifiche
al fine di rafforzare il ruolo della Polizia Penitenziaria come parte integrante e proattiva del sistema penale e giudiziario”
gli allievi Vice Ispettori di Polizia Penitenziaria termineranno il periodo di tirocinio a Trapani il 7 febbraio p.v
rientrando alla scuola di Polizia Penitenziaria di San Pietro Clarenza di Catania
LA SEGRETERIA REGIONALE UILPA POLIZIA PENITENZIARIA SICILIA
More »
Published 10 ore ago - 23 bookmarks
Published 10 ore ago - 21 bookmarks
Published 10 ore ago - 15 bookmarks
Published 11 ore ago - 16 bookmarks
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato
email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento
Δdocument.getElementById( "ak_js_1" ).setAttribute( "value"
Published 2 settimane ago - redazione
Published 9 ore ago - redazione
Al Teatro Golden “Sali o Scendo?” dall’8 al 18 maggio una commedia irresistibile con Damnilo De Santis, Roberta Mastromichele e con Beatrice Fazi, Piero Scornavacchi, Chiara Canitano Teatro Golden dall’ 8 al 18 maggio 2025 Danilo De Santis e Roberta Mastromich... More »
Published 12 ore ago - 26 bookmarks
© 2025. Giornale L'Ora
Direttore Responsabile Dall'Acqua Roberto OnG Roma n° 079336 ___________________ Registrazione al tribunale di Palermo
By using this site you agree to the use of cookies, more info.
HOME | LA REDAZIONE
Catania – Sin dalle prime ore della mattinata oltre 100 carabinieri del comando provinciale di Catania
con il supporto dalla Compagnia di intervento operativo Cio del XII Reggimento “Sicilia” stanno eseguendo
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 persone
Sono indagate per “associazione a delinquere di stampo mafioso a carattere armato
detenzione e cessione di stupefacenti aggravate dal metodo mafioso”
col coordinamento della Direzione distrettuale antimafia
trae origine dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia nonché dalle risultanze investigative emerse da precedenti operazioni quali “Sotto Scacco” e la “Black Lotus”
Gli accertamenti avrebbero permesso di evidenziare l’egemonia della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano nei comuni di San Pietro Clarenza e Belpasso, con interessi nelle estorsioni per il recupero crediti e nello spaccio di droga
è stata ricostruita sulla base degli indizi raccolti
sarebbe stato in grado anche di mantenere rapporti con altre organizzazioni criminali
ricorrendo ad azioni intimidatorie e violente per affermare la propria egemonia sul territorio.
seguendo il tipico modus operandi delle organizzazioni mafiose
avrebbe alimentato una cassa comune destinata anche al sostegno degli affiliati detenuti
In questa cassa confluivano i proventi delle estorsioni e del traffico di stupefacenti.
Il nome dell’operazione “Old Horse” (vecchio cavallo) deriva dall’attività lavorativa di Orazio Giuseppe Santonocito
titolare di una macelleria equina a San Pietro Clarenza
l’uomo ricopriva il ruolo di responsabile della famiglia catanese di Cosa Nostra per i comuni di San Pietro Clarenza e Belpasso
sarebbe stato anche il luogo in cui si riuniva con gli affiliati per pianificare le attività criminali e convocare le vittime di estorsione.
II “macellaio di San Pietro Clarenza”
così come lo chiamavano gli affiliati del clan durante le azioni estorsive
veniva spesso citato per evocare il potere del vertice santapaoliano e intimidire le vittime
costringendole a cedere alle richieste illecite
Santonocito si sarebbe occupato in prima persona di attività estorsive incentrate principalmente sul recupero crediti intervenendo nelle vicende che coinvolgevano gli imprenditori che richiedevano il suo intervento svolgendo indebitamente funzioni “paragiurisdizionali”, avvalendosi di metodi intimidatori e a volte ricorrendo direttamente all’uso della violenza.
Nei diversi episodi estorsivi allo stato contestati agli indagati nel contesto della mediazione mafiosa relativa al pagamento dei debiti
sarebbe emerso il conseguimento per il sodalizio di indebite utilità consistite non solo in somme di denaro ma anche nella consegna di beni, ad esempio generi alimentari
da destinare agli affiliati detenuti.
seppure non attività prevalente del gruppo
sarebbe stato esercitato dall’indagato Alfio Caruso
anche al fine di impedire l’ingresso di altri gruppi criminali nel territorio di San Pietro Clarenza e Belpasso.
A sostegno del quadro indiziario sono stati eseguiti
per” estorsione aggravata dal metodo mafioso”
con la contestuale cessazione dell’attività estorsiva nei confronti di un imprenditore locale (nel relativo procedimento è già intervenuta sentenza di condam1a in primo grado nei confronti degli imputati
tra cui proprio Santonocito e Caruso)
sono state contestate agli indagati ulteriori condotte poste in essere ai danni della vittima e non contestate in occasione dell’arresto in flagranza.
“POP Il Giornale Popolare” è una testata giornalistica edita da Emmepiedizioni P.Iva 10746390151
registrata in data 3 luglio 2019 con atto n°147 presso il Registro della Stampa del Tribunale di Milano
Redazione via Roma 28A – 20057 Assago Milanofiori (Milano) – Telefono: +39.0283533405 r.a
– E-mail: info@ilgiornalepopolare.it – Pec: edizioniemmepi@pecimprese.it
Managedserver.it
Depositphotos
I vigili del Fuoco lo hanno individuato e portato in salvo grazie all'elisoccorso
l'uomo non era riuscito più a fare ritorno
La segnalazione partita dal compagno uscito a caccia con lui
Ancora un disperso tra i cacciatori di funghi tra le campagne di Capizzi e Caronia
Dopo il ritrovamento di ieri mattina oggi è stato individuato e recuperato in apparenti buone condizioni fisiche l'uomo di 60 anni
che era uscito dalla propria abitazione per andare a funghi ma le avverse condizioni meteo e la nebbia gli hanno fatto perdere la strada del ritorno.
La chiamata al Nue (numero unico di emergenza) 112 è arrivata intorno alle 14 da parte del suo compagno di ricerca
che ha fornito anche il numero del cellulare della persona dispersa
La sala operativa ha inviato sul posto i vigili del Fuoco del distaccamento di Sant'Agata Militello e attivato il Reparto Volo di Catania
è riuscito a mettersi in contatto con il sessantenne
tramite il cellulare che nel frattempo si era agganciato a una cella telefonica
Necessario per il ritrovamento e il recupero l'impiego dell'elicottero dei Vigili del Fuoco in servizio presso il Reparto Volo di Catania
che grazie alle coordinate fornite dal diaperso
lo ha raggiunto in una radura e con l'impiego del verricello da parte del personale elisoccorritore del “Drago 142” L'uomo è stato issato a bordo dell'elicottero ed è stato condotto in zona sicura e affidato a personale sanitario per gli accertamenti del caso
L’intervento si è concluso intorno alle 17.
Due giorni fa la notte di terrore per un anziano disperso anche lui mentre era a caccia di funghi.
“Un grande risultato che premia i sacrifici fatti dalla società e dagli atleti in questo anno che è stato fantastico per la ASD SAN PIETRO CLARENZA” ha dichiarato il prof
Franco Bandieramonte commentando la vittoria del Campionato di Società di Marcia Juniores maschili 2022
ACQUAVIVA (342 punti) e gli atleti delle FIAMME GIALLE G
SIMONI (274 punti) che prima della tappa di Alberobello erano considerati i favoriti
usciti però poi di scena con la mancata partecipazione di Grottammare. “Con il ritiro degli atleti delle Fiamme Gialle abbiamo capito che potevamo essere sconfitti solo dai giudici e per questo abbiamo condotto una gara in sicurezza dove Salvatore Manera
in maniera puntuale e tecnicamente precisa
hanno portato a termine la propria gara” continua Bandieramonte che esalta la bontà di un progetto che ha reso il comune in provincia di Catania una eccellenza della Marcia nell’atletica siciliana
una sorta di isola felice dove grazie alla presenza di tecnici validi
al sostegno di una amministrazione comunale sensibile alle tematiche giovanili e ad una promozione che vede coinvolta la scuola del territorio i giovani possano dedicarsi allo sport scegliendo in tranquillità quello che meglio si addice
al calcio abbiamo anche una squadra di hockey su prato che attira maggiormente i ragazzini” continua il prof
Bandieramonte che sottolinea come la marcia sia una disciplina ad appannaggio maggiormente delle ragazze
“Il fatto che le ragazze siano più propense al sacrificio e che abbiano un carattere generalmente più forte rispetto ai ragazzi li porta a scegliere questa disciplina che
ma che sicuramente non è un gioco” continua il prof
Bandieramonte che sottolinea l’ottimo secondo posto delle atlete siciliane battute solo dalle pugliesi della AMATORI ATL
ACQUAVIVA negli Assoluti femminili del Campionato Italiano di Società di Marcia 2022
Un vivaio molto ricco di promettenti atleti e atlete che porterà ancora tanti successi per San Pietro Clarenza e per la Sicilia dell’atletica leggera
“Il 2023 sarà l’anno della consacrazione per la marcia in Sicilia
I risultati dicono che stiamo facendo un buon lavoro e questo può solo essere da sprono per migliorarci partendo dalla promozione che è fondamentale per scoprire i giovani talenti di oggi che diventeranno i campioni di domani” conclude il prof
Siciliarunning da dieci anni è al servizio dei suoi lettori
Per continuare ad informare e a informarti Siciliarunning ha bisogno del tuo sostegno
CATANIA – La donna investita si “trovava a terra”
la persona che guidava l’auto che ha tamponato lo scooter della signora “è andata via dalla scena immediatamente
e quindi senza dare il tempo alla donna ferita di annotare o comunque memorizzare numero di targa o altro” e “nessun dubbio esiste sulla dinamica dell’incidente”
Lo scrive la quinta sezione del tribunale civile di Catania
che ha condannato il fondo di garanzia vittime della strada a risarcire il danno biologico da 143 mila euro alla signora
oltre al danno patrimoniale per spese mediche e per lo scooter e per quelle legali
L’incidente stradale era avvenuto l”8 luglio 2015 sulla via Regione siciliana di San Pietro Clarenza
Dopo la denuncia contro il pirata della strada è stato acquisito il video di un commerciante della zona
ma senza permettere di identificare il pirata della strada
Archiviato il processo penale per non esser risultato noto il conducente del veicolo
è stato promosso il giudizio civile nei confronti del Fondo di garanzia vittime della strada che si è opposto all’indennizzo
Ma da un’altra prova testimoniale è risultato che la signora era a terra
impossibilitata a muoversi: quindi non poteva dirsi colpevole della mancata identificazione dell’investitore
Nove persone sono state arrestate dai Carabinieri del comando provinciale di Catania in esecuzione di un'ordinanza cautelare emessa dal gip del capoluogo etneo
I reati ipotizzati nell’operazione denominata 'Hold Horse' sono associazione mafiosa armata
Gli accertamenti avrebbero permesso di evidenziare l'egemonia della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano
Sono stati impegnati oltre 100 carabinieri del comando provinciale di Catania supportati dalla compagnia di intervento operativo del XII reggimento 'Sicilia'
In particolare è stata ricostruita l'organizzazione del gruppo
del quale sono stati identificati i vertici
Il gruppo sarebbe stato in grado anche di mantenere rapporti con altre organizzazioni criminali
ricorrendo ad azioni intimidatorie e violente per affermare la propria egemonia sul territorio
Il gruppo avrebbe inoltre alimentato una cassa comune a sostegno degli affiliati detenuti in cui confluivano i proventi delle estorsioni e del traffico di droga
Il nome dell'operazione deriva dall'attività lavorativa di Orazio Giuseppe Santonocito
titolare di una macelleria equina a San Pietro Clarenza - che gli affiliati chiamavano 'il macellaio di San Pietro Clarenza durante le estorsioni - che già dal 2016 avrebbe ricoperto il ruolo di responsabile della famiglia catanese di Cosa Nostra per San Pietro Clarenza e Belpasso
La macelleria sarebbe stata anche il luogo in cui si riuniva con gli affiliati per pianificare le attività criminali e convocare le vittime di estorsione
Santonocito si sarebbe occupato in prima persona di attività estorsive incentrate principalmente sul recupero crediti intervenendo nelle vicende che coinvolgevano gli imprenditori che richiedevano il suo intervento
avvalendosi di metodi intimidatori e a volte ricorrendo alla violenza
Nei diversi episodi estorsivi contestati nel contesto della mediazione mafiosa relativa al pagamento dei debiti sarebbe emerso il conseguimento per il sodalizio non solo di somme di denaro ma anche di beni
seppure non attività prevalente del gruppo
ritenuto sulla base degli indizi raccolti braccio destro di Santonocito
Durante le indagini sono stati eseguiti tre arresti in flagranza di reato per estorsione aggravata dal metodo mafioso facendo così cessare una estorsione nei confronti di un imprenditore locale
per la quale sono stati condannati in primo grado Santonocito e Caruso
Per questa estorsione sono state contestate agli indagati altre condotte poste in essere ai danni della vittima e non contestate in occasione dell'arresto in flagranza
ANTIMAFIADuemilaAssociazione Culturale Falcone e Borsellino Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000Privacy e Cookie policy
la Festa della Mostarda rappresenta l’evento più significativo e rappresentativo del Comune di San Pietro Clarenza
Essa trae la sua forza principale proprio dalla mostarda di fico d’india
da alcune famiglie clarentine in particolare
La Festa si sviluppa in tre giornate ricche di una serie di eventi folkoristici attinenti al tema del fico d’india e di altri simboli della tradizione siciliana
ripetutamente i “maestri della mostarda clarentina” illustrano sia mediante video che dimostrazioni dal vivo la preparazione del prodotto nelle sue diverse fasi
Oltre agli stand prettamente legati alla mostarda
viene realizzato anche un mercatino di artigianato locale contornato da vari spazi riservati all’animazione (per grandi e piccoli) e spettacoli serali
A fare da cornice all’intera Festa il Caseggiato Mannino
un casolare settecentesco antistante piazza della Vittoria e Via Risorgimento su cui si svolge il tutto
Infine la serata conclusiva prevede la presenza di un ospite dello spettacolo noto a livello nazionale
Appuntamento dall'8 al 10 settembre 2017
Gravissimo incidente stradale nella mattinata di oggi
uno studente di 19 anni del Polivalente di San Giovanni La Punta
ha perso la vita in un impatto mortale all’incrocio tra via Palermo e via Cefalù
La comunità locale è scossa dalla tragedia
mentre emergono dettagli sulla dinamica dell’incidente
Marco viaggiava a bordo di uno scooter SH Honda quando è entrato in collisione con una Citroen C3
che ha coinvolto la fiancata lato passeggero della Citroen
è stato così violento che il giovane centauro è stato sbalzato diversi metri dal luogo della collisione
I primi soccorritori che si sono fermati sulla scena hanno immediatamente chiamato il 118
ma purtroppo per Marco Cocuzza non c’è stato nulla da fare
e nonostante gli sforzi del personale sanitario
il giovane è stato dichiarato morto sul posto
l’anziano conducente dell’auto coinvolta è rimasto ferito ed è stato trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso del Policlinico di Catania con diverse contusioni
La comunità locale è addolorata dalla perdita di un giovane così promettente
mentre le autorità stanno cercando di fare chiarezza sulla dinamica precisa dell’incidente
La strada è rimasta chiusa per un paio di ore per permettere le operazioni in totale sicurezza
L’uomo è stato condotto nel carcere di Catania
San Pietro Clarenza e non solo è avvolta dal dolore in seguito alla tragica scomparsa prematura di Marco Cocuzza
avvenuta ieri in seguito a un grave incidente stradale
Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità
L’incidente coinvolse l’Honda Sh su cui viaggiava Marco e una Citroen C3
L’impatto violento non ha lasciato scampo al giovane
Anche l’anziano alla guida dell’auto rimase ferito nell’incidente e fu trasportato d’urgenza al Policlinico di Catania
ha condiviso il suo profondo dolore sui social
pubblicando una toccante foto di lei insieme al figlio con la didascalia commovente: “Principe
La pubblicazione ha suscitato una valanga di messaggi di cordoglio da parte di amici
La comunità locale è rimasta sconvolta dalla perdita di Marco
un giovane che ha lasciato un segno indelebile con il suo sorriso contagioso
Numerosi sono stati i messaggi di solidarietà e supporto alla famiglia Cocuzza da parte di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere Marco durante la sua breve
Le indagini sulle dinamiche precise dell’incidente sono ancora in corso
Cronaca Catania
l’impresa appaltatrice dei lavori di miglioranento
adeguamento sismico e messa in sicurezza della scuola elementare in via Cardinale Dusmet
Da diversi giorni le maestranze della ditta assegnataria hanno abbandonato i lavori di ripristino della scuola elementare ICS Elio Vittorini in via Cardinale Dumet a San Pietro Clarenza
ciò a lungo termine potrebbe arrecare gravi disagi non solo ai bambini ma all’intero plesso scolastico
Ad oggi non si conosce la motivazione ma pare che lo stop dei lavori sia dovuto ad una questione economica
<< Il RUP ed il direttore dei lavori avrebbero dovuto intraprendere delle iniziative volte alla messa in mora della ditta per poi dare inizio alla procedura che prevede la rescissione del contratto – spiega il gruppo consiliare di minoranza “Per San Pietro Clarenza” -; speriamo che il tutto possa risolversi nel migliore dei modi per il bene del Comune
dei nostri piccoli e delle generazioni future >>
L’impresa ha vinto la gara d’appalto l’anno scorso con un ribasso di oltre il 30% dell’importo netto iniziale
ha richiesto i giustificativi dovuti all’anomalia riscontrata nella fase di ribasso voluta dalla U.R.E.G.A.
ossia la commissione di gara e vautazione per lavori al di sopra della soglia
A quel punto la ditta ha giustificato il ribasso dimostrando di avere un utile consono all’attività di impresa e così
la ditta si è apprestata ad inaugurare il cantiere
Il gruppo consiliare di minoranza aggiunge: << Quando hanno avuto inizio i lavori
i cittadini non erano al corrente dello stato di insolvenza della ditta che poco dopo ha richiesto il primo sal lavori (da cui è stato decurtato il 20%
Contemporaneamente il Comune ha iniziato a ricevere continui “avvisi di pignoramento” sulle somme che avrebbe dovuto dare alla ditta – azioni legali promosse dai creditori della ditta inadempimente nei confronti dei fornitori -
Come prevede la legge il Comune anzichè pagare la ditta dovrebbe soddisfare i creditori per evitare il pignoramento dei lavori eseguiti
La ditta in difficoltà ha quindi sospeso i lavori violando il patto con il Comune “abbandonando” il cantiere scolastico con il rischio di sciacallaggio ed incidenti
avviare la procedura di rimozione dall’incarico e scegliere la seconda ditta classificata nella gara >>
l’ingegnere progettista esecutivo a capo dei lavori
non ha ancora emanato una diffida per la ditta esecutrice
La comunità Clarentina resta in attesa di ulteriori aggiornamenti
Chiara Lucia Germenà (OdG Sicilia N^ 177881)
Giornalista e Dott.ssa in “Lingue e Letterature Comparate”
Appassionata di cultura e spettacolo: “Se non mi trovi cercami a Teatro”
Il collegamento sarà ufficialmente operativo a partire dal prossimo lunedì
in concomitanza con la riapertura delle scuole dopo la pausa estiva
San Pietro Clarenza e Catania sono più vicine
grazie al rinnovo dell’accordo siglato nella giornata di ieri tra il Comune pedemontano e l’Amts
che ha ripristinato il tanto richiesto percorso del 556
che collega infatti il centro storico del capoluogo con il paese alle pendici dell’Etna
Il collegamento sarà ufficialmente operativo a partire dal prossimo lunedì
e prevede un totale di 29 fermate sul territorio di San Pietro Clarenza
oltre a quelle comprese sul territorio catanese
per oltre 30 mila chilometri percorsi nell’arco dell’anno
Otto in tutto le corse giornaliere nel periodo invernale e 6 nel periodo feriale estivo
ieri nei locali del Comune di San Pietro Clarenza
sono stati l’amministratore unico dell’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania spa
Presenti all’incontro anche rappresentanti della Giunta
del Consiglio comunale e della Polizia Locale
nell’ambito di un’attività investigativa delegata ai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania
ha posto fine alle continue richieste estorsive ai danni di un imprenditore di 44 anni
procedendo all’arresto di SANTONOCITO Orazio Giuseppe
La vittima era da tempo pressata dal NOTARRIGO
la società di calcio della città di Acireale in qualità di presidente onorario
Nonostante la presenza della vittima all’interno dell’asset societario calcistico fosse durata solo pochi mesi
NOTARRIGO presentava all’ex socio una cartella esattoriale di 80mila euro
Nonostante le rimostranze dell’imprenditore
che riteneva ingiusta quella “ingiunzione di pagamento”
le richieste di denaro divenivano sempre più pressanti e
reiterate anche per il tramite di SANTONOCITO Orazio Giuseppe
esponente della famiglia mafiosa dei Santapaola – Ercolano con competenze su San Pietro Clarenza
avvalendosi della collaborazione di CARUSO Alfio
intimava più volte alla vittima di raggiungerlo presso la sua macelleria di San Pietro Clarenza
imponendogli di saldare il debito con rate da 800,00 euro cadauna
che avvenivano presso la macelleria che le telefonate tra la vittima e i suoi aguzzini
durante le quali SANTONOCITO consigliava all’imprenditore “di curarsi la salute” e di “non scordarsi mai degli amici buoni” perché altrimenti sarebbe “stato cosa da appendere nei croccia”
ovvero i ganci ai quali i macellai appendono gli animali macellati.Il giorno stabilito per la consegna del denaro
i Carabinieri intervenivano presso la macelleria di SANTONOCITO
il quale rimaneva all’interno dell’esercizio commerciale
CARUSO e NOTARRIGO venivano tratti in arresto per estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso
ristretti presso la casa circondariale di Catania Bicocca ove tuttora si trovano dopo la convalida del Giudice per le indagini preliminari
Il denaro recuperato nelle tasche di SANTONOCITO veniva restituito all’imprenditore
I militari hanno effettuato controlli alla circolazione stradale nei confronti di 27 persone e diversi veicoli
Sei di questi sono stati sottoposti a sequestro con conseguente elevazione di sanzioni per violazioni al codice della strada
supportati dal 12° Reggimento “Sicilia”
a seguito dell'attività di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa, hanno concentrato la loro attenzione in una zona dell’immediata periferia del centro cittadino di San Pietro Clarenza articolando un dispositivo che ha consentito di effettuare controlli a veicoli e a persone e di verificare la presenza presso la propria l’abitazione di numerose persone sottoposte a misure restrittive
Nell’ambito dello stesso servizio i militari hanno effettuato controlli alla circolazione stradale nei confronti di 27 persone e diversi veicoli
Sei di questi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo con conseguente elevazione di sanzioni amministrative nei confronti degli automobilisti per violazioni al codice della strada per un importo complessivo di 4.330 euro
Bene l’Etnatletica San Pietro Clarenza nella 2^ prova dei Campionati di Società di Marcia organizzati dall’Atletica Grottaglie in collaborazione con il Comitato Regionale Fidal Puglia
Sul percorso ad anello allestito nei pressi dello stadio
la compagine del tecnico Franco Bandieramonte ha conferma tutta la qualità del suo organico
ottenendo nella 10 km Allieve la terza piazza
dietro solo Fiamme Gialle Simoni e Gruppo Città di Genova. Nella 10 km Allievi quarto posto (11 le squadre andate a punti). Infine nella 10 km Junior femminile quinto posto.
Nella 4 km Cadette 23° posto per Marta Finocchiaro; nella 10 km Allievi 6° Salvatore Manera e 13° Francesco Platania. Nella 10 km Allieve 5° posto di Damiana Grazia Lagona
17° di Giulia Bandieramonte e 22° di Maria Sofia Giudice. Nella 10 km juniores femminile 17a Roberta Di Grazie e 23a Giorgia Agata Bruno.
SOCIETARI – Impegnati anche i giovani nella città delle ceramiche per la seconda tappa dei Societari di specialità
all’interno della manifestazione organizzata dall’Atletica Grottaglie nei dintorni dello stadio comunale D’Amuri
La 15 km juniores vede l’affermazione di Emiliano Brigante (Trieste Atletica) in 1h05:52 al termine del confronto con Daniele Breda (Atl
terzo il campione indoor Pietro Pio Notaristefano (Atl
Dieci chilometri invece per le under 20 con Anna Ferrari (Atl
49:58) che precede Alessia Titone (Safatletica Piemonte
già a segno quest’anno nella 20 km e al coperto
successo di Diego Giampaolo (Fiamme Gialle Simoni) in 45:38 e Giada Traina (Atl
nel primo appuntamento del Trofeo nazionale under 16
primo posto di Omar Moretti (Libertas Unicusano Livorno
6 km in 29:08) ed Elisa Marini (Cus Macerata