L’iniziativa rientra in una più ampia strategia dell’amministrazione comunale volta alla manutenzione ordinaria e alla sensibilizzazione civica
“La crescita della nostra comunità si misura anche dalla cura che dedichiamo al nostro ambiente.” Con queste parole il sindaco Ilaria Abagnale ha commentato l’intervento di manutenzione svolto nei giorni scorsi in alcune strade del territorio comunale
sottolineando l’importanza di una gestione attenta e responsabile degli spazi pubblici
sono state effettuate operazioni di pulizia programmata delle caditoie in via Torquato Tasso
un intervento mirato non solo a migliorare il decoro urbano
ma soprattutto a garantire maggiore sicurezza per cittadini e automobilisti
prevenendo allagamenti e disagi in caso di pioggia
“Un piccolo ma importante gesto – ha dichiarato Abagnale – per mantenere le nostre strade più sicure e più belle
Continuiamo a lavorare insieme per una comunità più pulita e più viva.”
con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza e di responsabilità tra i cittadini
che invita alla collaborazione e al rispetto degli spazi comuni come base per una città più sostenibile e vivibile per tutti
Servizi giornalistici video e testuali 24 ore su 24 dall'Agro Nocerino Sarnese
Valle dell'Orco e Valle Metelliana e Salerno Nord
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diacono: il primo aveva già da tempo superato indenne le vessazioni della persecuzione di Decio per aver confessato la fede in Cristo; nuovamente arrestato insieme al dilettissimo compagno
morirono insieme a molti altri trafitti con la spada
che negli Atti degli Apostoli è annoverato tra i profeti e dottori della Chiesa che era in Antiochia
che succedette a san Cutberto e rifulse per la conoscenza delle Scritture
l’osservanza dei precetti divini e soprattutto la generosità nelle elemosine
insieme a san Raimondo di Penyafort e a Giacomo I re di Aragona
si ritiene abbia fondato l’Ordine della Beata Maria della Mercede per il riscatto degli schiavi; durante la dominazione degli infedeli si adoperò alacremente con fatica e dedizione per ristabilire la pace e liberare i cristiani dal giogo della schiavitù
che sotto la regina Elisabetta I per il loro sacerdozio furono appesi alla forca alle porte delle loro abitazioni e poi fatti a pezzi con la spada
che istituì in questa città la sede episcopale e per circa cinquant’anni si dedicò con tutto se stesso a consolidare e accrescere la Chiesa in un’ampia area dell’America settentrionale fino al golfo del Messico
vergine del Terz’Ordine di San Francesco
vi fondò la nuova famiglia delle Suore Francescane Missionarie
si consacrò interamente al Signore e al prossimo e istituì le Figlie di Sant’Anna Madre di Maria Immacolata
gli infermi e l’infanzia abbandonata
nel volto dei quali contemplava Cristo povero
beati Enrico Kaczorowski e Casimiro Gostynski
deportati durante l’occupazione militare della Polonia da parte di persecutori dell’umana dignità
nel campo di prigionia di Dachau in una camera a gas persero la vita per la fede in Cristo
è più concentrato sulla doppia curva che immette su Piazza del Patriarcato che sulla sua candida maestosità
Eppure quella sua bianchissima facciata domina l’odierna Piazza del Patriarcato
a incorniciare un edificio di culto che da quasi sette secoli è “la chiesa dei Patriarchi”
quando i suoi battenti riapriranno alla città dopo alcuni lavori di restauro
fino in tempi recenti varcavano la soglia di questa chiesa per ammirare esposizioni e mostre
Allestimento la cui rimozione lascia ora intravedere i lacerti di affreschi trecenteschi e le tombe dei patriarchi
perché se ci si può chiedere dove siano sepolti i seicenteschi Francesco ed Ermolao II Barbaro
oltre a Dionisio e Daniele Dolfin (ultimi due Patriarchi di Aquileia
il cenno del capo va proprio verso la bianca facciata di Sant’Antonio
La chiesa è di proprietà dell’Arcidiocesi di Udine
sotto la gestione dell’attiguo Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo e
a differenza di quanto narra la vulgata comune
«Con la benedizione e l’inaugurazione della rinata chiesa di Sant’Antonio abate – ha affermato l’arcivescovo mons
successore diretto di quegli antichi Patriarchi –
l’Arcidiocesi di Udine restituisce un bene prezioso alla fruizione di tutta la città di Udine
un luogo che potrà essere nuovamente ammirato e apprezzato in tutta la sua maestosità artistica e la sua valenza storica»
La data scelta per la riapertura della chiesa di Sant’Antonio non è casuale
come ricorda lo stesso Arcivescovo: «La chiesa è un luogo di arte e incontro in continuità con l’attiguo Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo che proprio in questa chiesa
inaugurava la sua nuova sede nel Palazzo patriarcale»
un secondo motivo di festa: il trentennale dell’apertura del Museo diocesano nella sede del palazzo patriarcale
che fino ad allora era ospitato nell’ex seminario di viale Ungheria
trovava quindi la sua collocazione attuale grazie all’opera congiunta dei compianti mons
che in quell’occasione – come riporta la rivista museale Vultus Ecclesiae – espresse «soddisfazione per quanto realizzato e per vedere finalmente conclusa quell’operazione culturale tenacemente voluta e perseguita»
Lamba a tornare sull’evento inaugurale: «Con l’inaugurazione della chiesa di Sant’Antonio abate si ricrea con il Museo un ampliato percorso storico e artistico affinché
la nostra cultura e devozione espresse con le opere lì custodite possano essere fiorente veicolo per una pastorale della bellezza
sempre più necessaria in questi tempi e sempre più vicina alle comunità in cammino»
Quella del 29 aprile non sarà dunque una festa per la sola chiesa di Sant’Antonio
ma per tutto il complesso museale diocesano
che ora potrà contare su un novero di spazi complementari e contigui tra loro dal punto di vista culturale
per lungo tempo adibito a luogo per mostre d’arte
presentava proprio a tale scopo una struttura espositiva che
inibiva la completa visione del contesto dell’aula» spiega la conservatrice del Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo
«La rimozione dell’allestimento – prosegue Nobile – ha permesso una riqualificazione degli ambienti
consentendone la completa visione d’insieme e la conseguente messa in luce dei trecenteschi affreschi e del settecentesco altare maggiore che risultavano in precedenza oscurati nella loro visione d’insieme
La rimozione dei vecchi tendaggi inseriti degli anni ‘90 e l’adeguamento illuminotecnico concorrono a dare una nuova luce alla chiesa
La restituzione dell’originaria pavimentazione in terrazzo alla veneziana
ricrea l’armonico dialogo tra questa e le pareti affrescate»
Interventi importanti che però costituiscono solo la prima “tranche” di lavori ancora in programma
«In previsione vi è il restauro dell’esterno
che comprende la balaustra e le statue lapidee le cui superfici risentono purtroppo dello smog cittadino
In attesa di restauro vi è anche la lastra tombale del patriarca Dionisio Dolfin
la quale merita una particolare attenzione non solo per la conservazione del bene
ma anche come atto dovuto nei confronti di un patriarca che fu importante mecenate per la città di Udine»
i locali interni potranno ospitare le prime esposizioni nella rinnovata veste
come afferma in conclusione Dania Nobile: «Alla riqualificazione si affianca la programmazione degli eventi legati al progetto “AbitUdine al confronto” che vedrà fino a tutto il 2026 la sua sede espressiva proprio in questa chiesa»
Il progetto di riqualificazione promosso dall’Arcidiocesi di Udine con il supporto del Museo Diocesano è stato possibile grazie all’importante sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per mezzo dei programmi regionali cofinanziati PR FESR 2021-2027 e del finanziamento su L.R
che per questioni di sicurezza vedrà la partecipazione di un numero ristretto di invitati
prevede una benedizione della restaurata chiesa e i discorsi di rito
A inframmezzare i vari momenti saranno alcune esecuzioni corali da parte della Cappella musicale della Cattedrale di Udine
un edificio in stile gotico risalente al XIV secolo; fu consacrata dal patriarca Nicolò di Lussemburgo
Dopo il trasferimento del patriarca dal castello di Udine al nuovo palazzo
si svilupparono gli edifici che furono adibiti a Ospedale di Sant’Antonio
la cui gestione medica fu affidata agli Antoniani
comunemente chiamato “casa di Sant’Antonio”
diverrà col tempo sede del Patriarca e nei secoli si evolverà in quello che oggi conosciamo come Palazzo patriarcale
residenza vescovile e sede del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo
La facciata della chiesa fu realizzata tra il 1731 ed il 1734 da Giorgio Massari
su commissione del patriarca Dionisio Dolfin
Vi si trovano le nicchie di due statue delle allegorie della Carità e della Giustizia
e in un ovale posto sopra il portale d’ingresso
il busto di Dionisio Dolfin dedicatogli dal nipote e successore Daniele Dolfin e scolpito da Giovanni Maria Morlaiter
Al centro del timpano si ammira lo stemma comune dei patriarchi Dolfin (con i celebri tre delfini) mentre a coronamento sono le statue di Sant’Antonio abate
e ai lati quelle di due santi protomartiri Ermagora e Fortunato in abiti vescovili – una scelta precisa volta a ricordare le origini della diocesi di Aquilea –
All’interno della chiesa si trovano le tombe di quattro tra gli ultimi patriarchi di Aquileia: sulla parete destra sorgono i monumenti funebri di Francesco Barbaro e Ermolao II Barbaro; e a terra le più semplici lapidi di Dionisio Dolfin e Daniele Dolfin
La chiesa è priva dell’altare a mensa post-conciliare: sull’altare maggiore svetta la statua di sant’Antonio abate
opera di Giovanni Maria Morlaiter del 1737
Alle pareti della chiesa sono riaffiorati ampi lacerti di pitture trecentesche
residuo di quello che doveva essere uno spettacolo d’arte per chi varcava la soglia; tra queste opere risplende ancora oggi la Madonna in trono col Bambino e santi
scoprire che in questi giorni là dove si dovrebbe difendere e promuovere la coscienza popolare
si cerca invece il modo meno appariscente e più furbo di…
E quale impegno sociopolitico per i cristiani?»
in programma nel mese di maggio nel Centro Paolino…
Mercoledì 7 maggio: inizio del Conclave che eleggerà il successore di Francesco
La data del solenne “extra omnes” alle porte della Cappella Sistina è scritta con inchiostro indelebile nelle agende…
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Al Borgo Sant’Antonio Abate di Napoli
venerdì 28 febbraio 2025 si è tenuta la sfilata per il primo Carnevale sociale del quartiere sul tema: “porte e confini – aperture Vs chiusure – diritti e cura”
Un’iniziativa realizzata grazie al progetto Criscito, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale. Il progetto “Criscito” continua a rafforzare i legami tra bambini e bambine
Il Carnevale è stato portato in strada dalla gente a conclusione dei laboratori artistici realizzati e coordinati dall’Associazione IF-ImparareFare
impegnata da anni sul territorio con progetti sociali riservati a bambini
le risate dei bambini si sono imposte con prepotenza sullo scroscio delle acque partenopee
in modo autonomo e assolutamente indipendente
condiviso con le scuole e con il territorio (commercianti
bambini e bambine); lo scopo era utilizzare la maschera come simbolo di trasformazione e cambiamento e
auspicare alla “catarsi” del singolo e della comunità
L’iniziativa è stata finalizzata a promuovere la cittadinanza attiva di bambini e bambine
È stata un’esperienza collettiva che ha stimolato riflessioni su paure
desideri e sulla possibilità di rendere il quartiere un luogo più accogliente per tutti
Il primo Carnevale sociale del quartiere ha visto la presenza attiva dell’intera comunità e la collaborazione di più realtà su tutto il territorio
realizzati anche grazie ai materiali donati dagli abitanti e dai commercianti del mercato del quartiere
sono stati veicolo di espressione e creatività condivisa
si sono sentiti parte di qualcosa di più grande
a contatto con le loro radici: “La nostra è una città che ha un privilegio enorme
cioè che vive ancora la strada e quindi dobbiamo fare di tutto affinché la strada sia un posto educativo.”
Programma dei Solenni Festeggiamenti 10 gennaio 2025 - 20 gennaio 2025
Programma dei Solenni Festeggiamenti in Onore di Sant'Antonio Abate.
Si ricorda che le iscrizioni alla CAVALCATA saranno aperte fino a venerdì 17 GENNAIO
Prevista la tradizionale benedizione degli animali domestici
L’assessorato all’Agricoltura della Città di Trecate organizza
la tradizionale festa dedicata a sant’Antonio abate
<<figura che suscita particolare devozione – ricordano il sindaco Federico Binatti e l’assessore Fortunata Patrizia Dattrino – in quanto considerato protettore degli animali domestici e del mondo contadino>>
L’iniziativa è patrocinata dal Consiglio regionale del Piemonte
dal Comune di Sozzago e dall’Agenzia turistica locale “Terre dell’Alto Piemonte”
<<Il programma – aggiungono in proposito il sindaco e l’assessore – prevede il ritrovo degli agricoltori in piazzale Antonini alle 10: da qui i trattori sfileranno per le vie cittadine per raggiungere la chiesa parrocchiale
dove alle 11 sarà celebrata la messa con la benedizione dei prodotti offerti dagli agricoltori e del dono che sarà fatto agli agricoltori in ricordo della giornata
NO - 28069Codice Fiscale: 80005270030Partita IVA: 00318800034
PEC: trecate@postemailcertificata.it Centralino Unico: +39 0321776311
L’Orchestra “Antonio Vivaldi“ e il Coro Amici del Loggione Teatro alla Scala sono in Sant’Antonio Abate venerdì 11 aprile per il “Concerto di Pasqua
In programma pagine di Bach (Concerto Brandeburghese n
Coro e Orchestra) e Bruckner (“Ave Maria“ Wab 6 per Coro; “Te Deum“ Wab 45 per Soli
I solisti sono i soprani Elisa Maffi e Antonella Romanazzi
il tenore Riccardo Benlodi e il basso Alessandro Ravasio
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luci calde e profumi familiari si diffondono per l’Italia
soprattutto nelle comunità agricole e il motivo è una celebrazione che risale a secoli fa: la festa di Sant’Antonio Abate
Questo giorno speciale non è solo un momento di fede
ma anche una vibrante testimonianza della cultura rurale italiana
dove antiche tradizioni e modernità si incontrano in un perfetto connubio
è una figura venerata per il suo spirito di sacrificio e devozione
Antonio donò tutte le sue ricchezze ai poveri e si ritirò nel deserto per dedicarsi alla preghiera
affrontò numerose tentazioni del demonio
alle quali resistette grazie alla sua incrollabile fede
È considerato il fondatore del monachesimo e il suo nome è sinonimo di protezione e guarigione
Nel cuore delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate
i fedeli portano i loro compagni a quattro zampe
alle chiese locali per ricevere la benedizione
Questa tradizione è particolarmente sentita nelle comunità agricole
dove gli animali sono considerati membri della famiglia e risorse preziose per il lavoro quotidiano
Le chiese si riempiono di una sinfonia di versi e muggiti
mentre i sacerdoti impartiscono la benedizione e offrono parole di conforto ai proprietari
in particolare nelle zone più rurali
il 17 gennaio si festeggia il Santo protettore degli animali (Getty Images)
Un altro elemento centrale della festa sono i falò
Accendere un fuoco in onore di Sant’Antonio rappresenta un atto di devozione e speranza
un modo per scacciare il freddo dell’inverno e accogliere la nuova stagione
Sono diverse le località legate particolarmente la festa: a Novoli
attorno al quale si svolgono festeggiamenti con musica e spettacoli pirotecnici
crea un’atmosfera molto suggestiva che richiama l’intera comunità a partecipare
la festa di Sant’Antonio Abate è molto sentita
dove la giornata viene celebrata con grande devozione con tradizioni antiche e moderne che si intrecciano
Le processioni in onore di Sant’Antonio Abate sono un altro momento saliente delle celebrazioni
Le statue del santo vengono portate in processione per le vie del paese
accompagnate da canti religiosi e bande musicali
È un’occasione per manifestare la propria fede e rafforzare il senso di appartenenza alla comunità
Alcune località organizzano anche feste patronali
con fiere e mercati dove è possibile assaporare specialità gastronomiche e acquistare prodotti artigianali
La festa di Sant’Antonio Abate è anche un momento per celebrare la gastronomia locale
si preparano piatti tradizionali in onore del santo
si preparano i “filson” o “filsoni”
dolci tipici realizzati con farina di mais e zucchero
che vengono condivisi con amici e familiari
si usa cucinare gli “uccelletti di Sant’Antonio”
dolcetti ricoperti con una glassa di zucchero che hanno la caratteristica forma di uccellino
rappresentando per la tradizione gli uccelli che portavano il pane al santo durante il suo eremitaggio
si prepara un biscotto secco profumato all’anice
dalla forma che ricorda il bastone del santo
la tradizione prevede la preparazione di dolci come i galani
dolci fritti a base di riso cotto nel latte
per esempio, celebra il santo con un piatto rustico e sostanzioso
Si tratta di una preparazione a base di legumi
accompagnati da verdure di stagione e carne di maiale
la festa di Sant’Antonio Abate è caratterizzata dalla preparazione di ciccioli
spesso accompagnati da pane abbrustolito e vino locale
La celebrazione di Sant’Antonio Abate rappresenta un punto di incontro tra fede e cultura
un’occasione per riscoprire le proprie radici e celebrare l’armonia tra uomo e natura
Le tradizioni legate a questa festa vogliono rafforzare il legame con la terra e con gli animali
ricordando l’importanza della cura e del rispetto per tutte le creature
tra campane che suonano e falò che ardono
molte comunità italiane si uniscono in un momento di riflessione per onorare il passato e guardare al futuro con un pizzico di speranza in più
è stata denunciata la scomparsa di una 28enne di Angri (SA)
allontanatasi da casa per motivi ancora da chiarire
La sua automobile è stata rinvenuta a Castellammare di Stabia
mentre la donna è stata successivamente trovata a Vico Equense
dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia
La giovane è stata affidata alle cure dei sanitari del 118 mentre si cerca di capire se si sia trattato di un allontanamento volontario oppure se qualcuno l’abbia costretta con la forza
Bisogna anche ricostruire i suoi spostamenti per comprendere come abbia raggiunto il territorio di Vico Equense
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Arcidiocesi di Udine
La sua bianchissima facciata domina l’odierna Piazza del Patriarcato
molti varcavano la soglia di questa chiesa per ammirare esposizioni e mostre
Allestimento la cui rimozione lascia ora intravedere i lacerti di affreschi trecenteschi e le tombe dei patriarchi: la chiesa
ospita le tombe di Francesco ed Ermolao II Barbaro
La chiesa è di proprietà dell’Arcidiocesi di Udine, sotto la gestione dell’attiguo Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo ed è un edificio ancora consacrato
La data scelta per la riapertura della chiesa di Sant’Antonio non è casuale: il 29 aprile del 1995 – esattamente trent’anni fa – si inaugurava la nuova sede del Museo diocesano nel Palazzo patriarcale
Dettaglio di una delle statue del cancello del sagrato – oggetto di futuro restauro – con
All’interno della chiesa si trovano le tombe di quattro tra gli ultimi patriarchi di Aquileia: sulla parete destra sorgono i monumenti funebri di Francesco Barbaro ed Ermolao II Barbaro; e a terra le più semplici lapidi di Dionisio Dolfin e Daniele Dolfin
L’ultimo Vescovo a celebrare la Messa in questa chiesa fu mons
Dopodiché l’edificio fu destinato a un uso non liturgico
Decisiva con le sue reti Marianela Tarbuch
Lettera aperta al riconfermato Sindaco di Trapani all'indomani dell'esito elettorale
ci conosciamo per soli motivi professionali e non certamente per amicizia (laddove per amicizia si intende un rapporto che va oltre il lavoro e si ciba di intimità e confidenze che, appunto
e mi sento di scriverti questa lettera aperta da cittadino trapanese che vuole concederti un’altra chance. Il voto di domenica e lunedì
ti ha chiaramente detto che non sei riuscito ad entrare nel cuore dei trapanesi
Sinceramente non ricordo di un così diffuso sentimento di antipatia nei confronti di un Sindaco di Trapani e faccio sto lavoro da trent’anni
C’è un problema e io non voglio iscrivermi al partito di quelli che dicono che il problema sei necessariamente tu
Ma serve un cambio netto e radicale per ricostruire il rapporto di pace che bisogna assicurare a questa città
non mi riferisco alla pace fra quanti fate politica
quella non mi importa e non mi impaurisce.Mi impaurisce
il sentimento di scoramento che ho percepito nei trapanesi
In te e nei tuoi collaboratori.Eppure io so che sei uno che lavora e si dedica h24 alla causa che sposa
diversamente da chi bazzica nelle stanze della Cosa Pubblica (come un giornalista
E vuole vedere che c’è davvero amore per questa città e per i suoi cittadini. Trapani ti vuole vedere in giro e vuole vedere il sudore dei collaboratori che sceglierai
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A causa delle forti raffiche di vento che si sono abbattute su tutto il territorio comunale
si sono verificati diversi danni: abbattuti alberi caduti sostegno e cavi dell’alta tensione
distrutte recinzioni solo per citarne quelli più vistosi
Tante le chiamate in municipio alla protezione civile e ai vigili del fuoco
Gli interventi sono stati tempestivi da parte della protezione civile
come stabilito dal COC ( Centro Operativo Comunale)
sarà attiva una pattuglia della Polizia Municipale anche nelle ore notturne
con interventi tempestivi in ogni zona della città
Protezione Civile e Polizia Municipale sono impegnati in maniera continua
Voglio ringraziare tutti i dipendenti comunali
la nostra Polizia Municipale e i volontari della Protezione Civile per il grande lavoro che stanno svolgendo con prontezza
dedizione e spirito di servizio» ha reso noto il sindaco
Intervenuti anche i vigili del fuoco per la caduta di calcinacci da un palazzo disabitato in via P
Diverse criticità anche sul territorio di Sant'Antonio Abate a causa di forti raffiche di vento
«Stiamo già intervenendo sulle aree a rischio e nelle prossime ore continueremo con i dovuti controlli e verifiche
tra pochi minuti sarà firmata un’ordinanza di chiusura di entrambi i parchi pubblici e del Cimitero
che resteranno inaccessibili fino all’avvenuta messa in sicurezza e all’esito delle verifiche tecniche
per proteggere sé stessi e gli altri» ha scritto sui social il sindaco Ilaria Abagnale
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Appuntamento il 16 e il 17 gennaio a Pignola con i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate
Il programma è ricco di eventi legati alle tradizioni popolari
Il 16 sera oltre alla processione del Santo sarà accesa la tradizionale “fanoja di Sant’Antonio” con la raccolta di legna da parte della cittadinanza
poi ci sarà la classica sagra degli strascinati con il sugo di pezzente e l’intrattenimento musicale con il gruppo “Sesto liscio vero”
Pignola si animerà con il classico palio degli asini e dei muli
unica vera tradizione che da sempre caratterizza questo evento grazie alla storia tramandata dalle famiglie dei mulattieri
Al termine della corsa dei muli si darà avvio al Carnevale storico con l’associazione “Young Minds – Events&Co.” che
in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Il Sipario”
sfilata di Carnevale con la partecipazione di Euroband Street Band
Gran finale con la Compagnia InCanto che porterà in scena “La Bella e La Bestia”
Contatti e indirizziViale Vincenzo Verrastro
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In occasione della festività di Sant'Antonio Abate
la città di Fiumicino renderà omaggio alla tradizione con un evento speciale
patrocinata dal Comune di Fiumicino e organizzata dalla Pro Loco di Focene
a partire dalle 10 di fronte allo stabilimento "Lido del Carabiniere"
La giornata prenderà il via con una passeggiata a cavallo e alle 13
Mario Baccini, si terrà la tradizionale "Benedizione di tutti gli animali.”
L’evento è gratuito e aperto a tutti
Comune di Fiumicino Piazza Gen. C.A. Dalla Chiesa, 78 - 00054 - Fiumicino Codice Fiscale: 97086740582 Partita IVA: 02305601003 PEC: protocollo.generale@pec.comune.fiumicino.rm.it Centralino Unico: 06.65210.245
La benedizione degli animali verrà impartita alle ore 12,15 a piazza della Trinità, davanti il Santuario della Madonna Liberatrice.
Cod. Univoco Area Amministrativo-Finanziaria:SVLKZI
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La gara si è svolta con il favore di condizioni meteo ottimali e assenza di vento. Il percorso di gara (400 metri con boa di virata a metà percorso) prevedeva tre corsie d’acqua. Le batterie di gara sono state sei, più una finale tra i migliori tempi della categoria studenti superiori. Ha aperto la competizione la batteria dei ragazzi della scuola media su percorso ridotto, al primo posto i ragazzi del Gruppo Remiero LNI di Porto San Paolo.
Hanno altresì gareggiato equipaggi misti (maschi e femmine) di categoria Senior realizzando tempi straordinari al di sotto dei tre minuti. Ancora al primo posto i rematori Senior della LNI Porto San Paolo e il Gruppo Remiero di Golfo Aranci alla piazza d’onore.
Immediatamente dopo, nel Piazzale della chiesa di San Michele Arcangelo (quartiere Ospedale Giovanni P. II) manifestazione di arte marinaresca, con due sfide tradizionali:
Nella mattinata odierna, si è tenuta, convocata dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, su richiesta dei lavoratori del Grand Hotel La Sonrisa, una riunione relativa alle ricadute sui livelli occupazionali, a seguito della revoca delle licenze commerciali nei confronti della società che gestisce la struttura ricettiva.
Nel corso dell’incontro si è preso atto dei provvedimenti giurisdizionali di recente adottati dalla magistratura ordinaria ed amministrativa.
I rappresentanti dei lavoratori hanno manifestato la propria preoccupazione in merito alla perdita dei posti di lavoro, chiedendo al competente Ente comunale l’individuazione di un percorso che consenta la soluzione al problema sociale creatosi.
Resta inteso il rispetto dei provvedimenti statuiti dall’Autorità Giudiziaria.
Come ogni anno l’Università dei Mulattieri e Carrettieri di Velletri organizza i Festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate. Venerato nell’omonima Chiesa, i Festeggiamenti avranno inizio il giorno 14 Gennaio con il programma Religioso che prevede Celebrazioni Eucaristiche, una fiaccolata, il falò in onore di Sant’Antonio e la benedizione degli animali.
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Anche Pisticci fa parte dei tanti comuni lucani in cui si celebra la ricorrenza di Sant’Antonio Abate – venerdì 17 gennaio in piazza Sant’Antonio – che introduce il periodo di Carnevale e riunisce tutta la comunità attorno a falò di grande suggestione
Il calendario degli avvenimenti è già cominciato dal punto di vista della fede con il “triduo” del 14
nella chiesa di San Rocco: rosario alle 18 e messa alle 18:30
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Una piazza ed un grande falò intorno al quale una comunità si riunisce e si ritrova
Il fuoco che riscalda e la sua cenere che dispersa rende fertile e dà speranza
È questo il senso del secolare rito legato al culto di Sant’Antonio Abate che Trivigno si appresta a vivere in settimana partendo dalle celebrazioni religiose in onore del Santo protettore degli animali
ha concesso alla chiesa di Sant’Antonio Abate del piccolo borgo lucano l’indulgenza plenaria dell’Anno Santo per i vivi e per i defunti nei giorni 14
I festeggiamenti si concluderanno sabato 18 gennaio con “La Notte dei Falò e dei Desideri”
un appuntamento che unisce tradizione,— Il centro del paese ospiterà stand di prodotti tipici
laboratori di campanacci e antichi mestieri
Ad accendere l’energia della piazza con sonorità popolari fino a tarda notte saranno Agostino Gerardi
Il ricco programma della serata prevede poi il fire show “La Magia del fuoco”
lo spettacolo piromusicale di fuochi d’artificio e l’ottavo concorso di fotografia digitale “Metti a fuoco…un’emozione”
La tradizione continuerà il 19 gennaio con gli eventi organizzati dall’Amministrazione nell’ambito dell’anno del turismo delle radici
Restituire ad un territorio la propria storia e la propria cultura: è così che l’intera comunità trivignese si prepara a vivere un culto che sente profondamente e affonda le proprie radici nel passato
in un’atmosfera in cui il sacro e il profano
si mescolano fino a fondersi in un evento che rischiara il buio e il freddo dell’inverno
Questo il programma dettagliato delle due giornate
Dalle ore 16.30 e per l’intera serata: Laboratorio dei campanacci ed antichi mestieri; L’angolo degli animali in Piazza Fabrizio Padula
alle ore 17.00: Santa Messa – Cappella di Sant’Antonio Abate
Dalle ore 18.00: Apertura stands enogastronomici – Via Roma
Dalle ore 19 per le vie del borgo:
Maschere di Tricarico e piro-giocoleria itinerante
Ore 19:30-21.30 : Balla con Agostino Gerardi
Dalle ore 21.30 in Piazza Fabrizio Padula: Fire Show: “La Magia del Fuoco” Blackdragon Arte Apulia
A seguire:
Spettacolo piro-musicale: fuochi d’artificio a tempo di musica
-Ore 17.00: Presentazione del libro “Food e Magia – Storie di cibo e incanti in Basilicata” di
Carmensita Bellettieri
l’uomo e la storia”: presentazione del progetto di valorizzazione
del vitigno autoctono asprigno di Ruoti
A seguire: Degustazione di vini e prodotti tipici locali
– Mostra fotografica: le antiche tradizioni di Trivigno e la vita d’un tempo
Piazza Plebiscito: concerto dei Contrappunto
la Pontificia Accademia Ecclesiastica ha celebrato la festa del Patrono
che vede riunirsi tradizionalmente presso l’Alma mater tutti gli ex-alunni presenti a Roma
Durante la preghiera dei Vespri – aperta dall’indirizzo di saluto del presidente dell’Accademia
monsignor Salvatore Pennacchio – il cardinale Giovanni Battista Re
ha rivolto agli alunni di ieri e di oggi una riflessione sull’importanza radicale della preghiera per essere fedeli interpreti del servizio di pace affidato a ciascuno dei presenti
La festa è proseguita con il momento conviviale della cena
che ha visto la presenza di diversi superiori
tra i quali monsignor Edgar Peña Parra
sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato
segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali
vissuta in un clima fraterno fra le diverse generazioni di diplomatici della Santa Sede
è stata benedetta e raggiunta dall’augurio del Santo Padre a tutta la famiglia dell’Accademia
attraverso il dono di una preziosa icona della Madonna di Częstochowa
a cui si è unito spiritualmente con alcuni doni per gli alunni “in partenza” anche il cardinale Pietro Parolin
segretario di Stato e protettore dell’Accademia
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La Parrocchia di Sant’Antonio Abate invita tutti i fedeli a partecipare alle celebrazioni in onore del Santo Patrono
Un programma ricco di momenti di preghiera
celebrazioni e tradizioni per rendere omaggio a Sant’Antonio Abate
protettore degli animali e guida spirituale per la comunità
I festeggiamenti saranno preceduti dal triduo di preghiera
in programma da martedì 14 a giovedì 16 gennaio
La benedizione delle Palme e la Santa messa
hanno dominato la celebrazione della Domenica delle Palme
momento che apre ufficialmente la Settimana Santa e segna l’ingresso nella fase più intensa dell’anno liturgico
i fedeli si sono radunati nella villetta adiacente la chiesa per la benedizione dei rami d’ulivo
presieduta dal parroco Don Nico Porticelli
che ha visto la presenza numerosa di famiglie
uniti nella preghiera e nella condivisione di un simbolo di pace
i presenti in corteo hanno raggiunto la chiesa
per poi proseguire con la celebrazione della Santa Messa
ha visto un coinvolgimento particolare dei più piccoli
che hanno preso posto sui gradini dell’altare
contribuendo a creare un’atmosfera di gioiosa vicinanza e coinvolgimento
Don Nico ha guidato i fedeli in una riflessione profonda sul significato della Domenica delle Palme
ripercorrendo gli ultimi giorni della vita di Gesù
L’intera celebrazione si è svolta in un clima di raccoglimento
pronta a camminare insieme verso la Pasqua
info@ldmcommunication.com
Venerdì 17 gennaio Cesinali celebra Sant'Antonio Abate protettore degli animali e delle campagne aiellesi
Nel giorno di commemorazione del santo riti civili e religiosi s'incontrano:
alle ore 15:00 ci sarà l'accensione del "Focarone" in Piazza Enrico Cocchia e l'arrivo della Banda musicale "Città di Serino";
alle ore 15:30 la benedizione degli animali
una consolidata tradizione locale che ogni anno vede sfilare gli amici a quattro zampe
il parroco esprimerà loro un augurio di salute e protezione; a seguire si formerà la Processione del Santo e la benedizione delle campagne accompagnata dal suono delle campane e dalle preghiere dei fedeli;
alle ore 19:00 ci si riunisce intorno al Focarone per degustare piatti tipici della tradizione locale
frittelle salsicce e altre specialità del posto
La celebrazione di Sant Antonio Abate in quel di Cesinali è una ricorrenza radicata e sentita che ogni anno consolida i legami di comunità tramandando riti religiosi e popolari
Sarà visibile dopo approvazione dalla redazione
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Progetto finanziato e realizzato con fondi della Provincia di Avellino
ASCOLI PICENO – Tutto pronto per la tradizionale festa di Sant’Antonio Abate
in programma venerdì 17 gennaio ma che prevede appuntamenti anche nei giorni successivi
«Una bella festa di tutta la città – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti – che rinnova le tradizioni del nostro territorio e unisce la cittadinanza intorno al culto di Sant’Antonio
Siamo consapevoli dell’importanza di tenere vive le nostre radici e con questi appuntamenti rafforziamo lo spirito di comunità»
Fulcro della festa sarà la parrocchia di San Giacomo della Marca
dove si trova la statua del santo e dove ha sede il comitato organizzativo
Venerdì 17 gennaio il programma religioso prevede la celebrazione delle Messe ogni ora
dalle 8 fino alle 11; poi alle ore 13 ci sarà l’esposizione dell’immagine di Sant’Antonio Abate in Piazza Arringo e alle 15 la tradizionale benedizione degli animali e dei mezzi agricoli
che si concluderà alla parrocchia di San Giacomo della Marca
mentre alle ore 20 si terrà la III cena di Sant’Antonio al ristorante Villa Angelini (per info e prenotazioni 388.8443829 – 328.9696322)
Il vicesindaco e presidente del comitato organizzatore
ha spiegato: «Sarà un momento importante per tutta la città
visto quanto è sentito il culto di Sant’Antonio
Quest’anno la festa prevede anche ulteriori appendici: infatti
grazie alla collaborazione con il Mercatino Antiquario
sabato 18 e domenica 19 nel centro storico si svolgerà la X rassegna dei canti di questua a partire dalle ore 16
mentre domenica 19 nel chiostro di San Francesco alle ore 11 ci sarà la sfilata per cani e proprietari in onore di Sant’Antonio»
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Home » Sparone: la festa di sant’Antonio Abate a cura di Marino Pasqualone
tradizionale patrono delle attività agricole e degli animali
che ha visto la numerosa partecipazione di agricoltori ed allevatori della valle dell’Orco
i quali si sono recati presso la chiesa parrocchiale di Sparone per la S
seguita dalla benedizione da parte del diacono Elio Blessent degli animali e dei numerosi trattori schierati in piazza Municipale
da cui poi i mezzi agricoli hanno sfilato per le vie del paese
con in testa i priori di quest’anno Cristian Aimonetto e Davide Barinotto
si sono ritrovati per proseguire la giornata di festa presso il salone polivalente di Sparone con il pranzo servito a cura del catering Laboroi di Locana
dopo un pomeriggio allietato dalla musica di Marco Picchiottino
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Il 16 e 17 gennaio Tricarico celebra l’antico rito di Sant’Antonio Abate
evento inaugurale del Carnevale 2025 che proseguirà fino al 2 Marzo
profondamente radicata nella tradizione della città arabo-normanna
unisce elementi sacri e folkloristici in un evento di straordinario valore culturale
La celebrazione prende avvio la sera di giovedì 16 gennaio
quando la comunità si raduna alle ore 20:00 presso la chiesa di Sant’Antonio Abate
Il momento culminante della serata è previsto per le ore 21:00 con l’accensione del tradizionale falò
accompagnata dai canti popolari che risuonano nella notte invernale
presso la Casa delle Associazioni in Via Rocco Scotellaro
il suono dei campanacci risveglia il paese
Alle ore 8:00 le Maschere si ritrovano presso la chiesa di Sant’Antonio Abate per la tradizionale colazione comunitaria
La mattinata prosegue con la Santa Messa delle ore 10:00
durante la quale viene impartita la benedizione alla mandria
le maschere compiono i tre giri rituali intorno alla chiesa
momento di profondo significato spirituale e folkloristico
Alle ore 11:00 il corteo delle Maschere si muove dalla chiesa verso il centro storico
per raggiungere Piazza Garibaldi alle 11:40
Il momento più atteso si svolge alle ore 12:00
con la simbolica consegna della mandria al conte e la tradizionale pantomima tra conte e capo-massaro
La sera del 17 segna anche l’inizio del periodo delle serenate
tradizione che vedrà gruppi di musicanti attraversare le vie del paese nelle serate successive
arricchendo l’atmosfera del Carnevale con canti tradizionali e momenti di corteggiamento
domenica 19 gennaio alle ore 12,15 torna la benedizione degli animali a piazza della Trinità
ha previsto come lo scorso anno la parata dei cavalli
la campagna di donazione coperte e cibo per gli amici a quattro zampe del canile comunale
Per consentire lo svolgimento delle suddette iniziative verranno adottate alcune misure riguardanti sosta e circolazione veicolare
Ecco i principali provvedimenti previsti dall’apposita ordinanza emanata dalla polizia locale
Univoco Area Amministrativo-Finanziaria:SVLKZI
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il Parco Naturale di Sant’Antonio Abate è stato teatro di un episodio che ha sollevato non solo preoccupazione ma anche un profondo senso di delusione
Un gruppo di ragazzi ha scavalcato i cancelli
violando l’ordinanza comunale che ne imponeva la chiusura temporanea per motivi di sicurezza legati alle forti raffiche di vento che da giorni interessano il territorio
Non si sono limitati a un ingresso non autorizzato
Hanno sfruttato l’assenza di controlli per mettere in scena una sorta di “spettacolo” auto-registrato
saltando sulle strutture e danneggiando le giostre del parco
forse alla ricerca di una visibilità effimera sui social
esprimendo però prima di tutto la sua preoccupazione per l’incolumità dei giovani coinvolti
“La nostra prima preoccupazione – scrive – non è stato il danno al parco
ma il pericolo che quei ragazzi hanno corso
entrando in uno spazio che in quel momento non poteva garantire sicurezza.”
Ma episodi come questo rischiano di vanificare gli sforzi di un’intera comunità che lavora per mantenere vivi e sicuri gli spazi pubblici
Il parco resterà chiuso ancora nei prossimi giorni
il tempo necessario per ripristinare le condizioni di sicurezza e decoro
affinché torni ad essere un luogo sereno per famiglie e bambini
“Ci auguriamo – conclude Abagnale – che nessuno senta più il bisogno di sfidare le regole per un divertimento che non porta valore
Il rispetto del bene comune è un segno di maturità.” Un messaggio chiaro
che non è solo una condanna ma anche un appello alla coscienza civica: solo attraverso il rispetto reciproco e delle regole si costruisce una comunità forte
In altre parrocchie cittadine si svolgeranno simili celebrazioni per lo più fatte coincidere con le messe della domenica
Venerdì si festeggia Sant’Antonio Abate
La chiesa di Ravaldino a lui dedicata resterà aperta dalle 7.45 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30
alle 10.30 e quella delle 18.30 sarà presieduta dal vescovo Livio Corazza
Al termine di ogni messa verrà distribuito il pane benedetto e saranno effettuate le letture della vita del Santo
Si tratta di una tradizione per lo più rurale
in centro a Forlì riproposta a carattere “urbano”
Per l'occasione sarà proposta un’occasione di riflessione che sarà distribuita a tutti i presenti alle 16.30 di venerdì sotto forma di volantino
"Al momento della benedizione degli animali - spiega il parroco don Nino Nicotra - quest'anno doneremo a chi parteciperà una riflessione sulla protezione degli animali di san Titus Brandsma
frate carmelitano ucciso a Dachau nel 1942 per la sua opposizione al nazismo
A novant'anni da quando furono scritte
le sue parole sono stimolanti per apprezzare la presenza degli animali nella nostra vita e vederli come parte della creazione di Dio”
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In altre parrocchie cittadine le celebrazioni per lo più fatte saranno fatte coincidere con le messe della domenica
dove sarà benedetto il pane alla messa di domenica delle 9.30 e dopo la funzione
sarà possibile la benedizione degli animali domestici
l’altare di Sant’Antonio verrà adornato da tovaglie e vestiario del mondo contadino romagnolo
il protettore degli animali e del mondo agricolo è ricordato in altre parrocchie tra cui Castrocaro
la benedizione degli animali domestici è prevista domenica alle 15.30 sul sagrato della chiesa dedicata ai santi Nicolò e Francesco
il pane benedetto sarà distribuito domenica dopo la messa delle 9.30
la benedizione degli animali si terrà domenica alle 10.30 sul sagrato di San Nicolò e a San Colombano anche con i volontari dell’Ente nazionale protezione animali
Il pane portato dai fedeli sarà benedetto nelle messe dei giorni precedenti
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La benedizione degli animali è una tradizione profondamente radicata nella celebrazione di Sant'Antonio Abate
il santo patrono degli animali domestici e della campagna
è molto sentita in molte regioni d'Italia e in altre parti del mondo
Sant'Antonio Abate è spesso rappresentato con un maialino al suo fianco
simbolo di guarigione e protezione degli animali
Si tratta quindi una cerimonia durante la quale i proprietari portano i loro animali
davanti alla chiesa o in piazze pubbliche per ricevere la benedizione del sacerdote
Questo rito simboleggia la gratitudine per la compagnia e l'utilità degli animali nella vita quotidiana
tra i suoi molteplici interessi nutriva quello della protezione degli animali in un’epoca in cui la sensibilità era assai meno diffusa che ai nostri giorni
Nel pieghevole che sarà distribuito si leggono alcuni brani di una conferenza da lui tenuta all’Università di Nimega nel 1936
intitolata: “Insegnare la prevenzione della crudeltà verso gli animali”
tra l’altro: “Dio ha posto l’animale così vicino all’uomo in modo che
attraverso la sua relazione con l’animale
potesse meglio e più facilmente rispondere ai doveri nelle relazioni con gli altri esseri umani
Gli uomini devono servirsi l’uno con l’altro
Questo servizio deve essere basato sull’amore che essi devono avere l’uno per l’altro”
Inoltre: “L’amore della natura ci aiuta ad amarci e ad amare Dio in una maniera più nobile e profonda
Questo si ottiene in modo molto speciale attraverso l’amore per gli animali
risvegliando in noi l’amore per gli animali
avesse voluto renderci più facile l’amarci gli uni gli altri”.
“O vero miracolo degli Anacoreti” era l’incipit dell’orazione nel retro dei santini di Sant’Antonio abate che non potevano mancare nelle stalle romagnole
sugli animali che servono alla nostra alimentazione”
di un eremita egiziano vissuto intorno al 250
che lasciò tutto per rimanere sulle rive del mar Rosso come anacoreta per più di ottant’anni
Scelse così di abbandonare la vita attiva per allontanarsi dagli uomini e vivere isolato
pregando e lavorando per il proprio sostentamento
essendo il suo consiglio e il suo conforto particolarmente ricercati anche da Costantino e i suoi figli
Morì a 106 anni e fu sepolto in un luogo segreto: “chiedete con cuore sincero quel grande Spirito di fuoco che io stesso ho ricevuto
ed esso vi sarà dato” si legge nel suo testamento spirituale
Nel 561 fu trovato il suo sepolcro e cominciò il viaggio delle reliquie
dove fu costruita una chiesa in suo onore nell’XI secolo
furono convogliate folle di malati che affluivano con lo scopo di ottenere guarigione per intercessione del Santo
La malattia più frequente era l’”ignis sacer”
detto appunto “fuoco di Sant’Antonio”
e per sedarla veniva usato il grasso dei maiali che
la Confraternita religiosa degli Antoniani allevava
I porcellini che portavano una campanella razzolavano e grugnivano tra strade e cortili senza che nessuno potesse toccarli
Da qui deriva tutta una serie di tradizioni popolari che continua tutt’ora: si benedicono le stalle e gli animali domestici che
secondo antichi detti popolari acquisterebbero la capacità di parlare
Sant’Antonio Abate è riconosciuto pure come patrono dei fornai e dei pizzaioli
pertanto il 17 gennaio è un giorno caro a chi ama la pizza
Fabrizio Peloni - Città del Vaticano
"Una società che esprima la compiutezza della creazione
È ciò che ha desiderato e realizzato sant’Antonio Abate
scegliendo di rinunciare alle proprietà che aveva
di lavorare con le proprie mani per procurarsi il pane e di condividerlo con tutti"
si è rivolto agli allevatori italiani
la Messa nella basilica vaticana nella memoria liturgica del protettore degli animali
giorno in cui in Italia ricorre anche la XVIII Giornata dell’allevatore
"Antonio ha seguito il Vangelo ed è la stessa via che indica anche il Giubileo della speranza"
invitando "ad attraversare la Porta Santa che è Cristo"
collegando la figura dell’eremita egiziano con il “senso” dell’Anno Santo
concelebrata da venti sacerdoti assistenti ecclesiastici di Aia (Associazione Italiana Allevatori) e Coldiretti
anche rappresentanze del governo italiano e autorità militari impegnate nei reparti a cavallo e nelle unità cinofile
All’altare della Cattedra il cardinale francescano conventuale
presiedendo per la quarta volta consecutiva il rito che si rinnova annualmente nella festa del santo
ha introdotto l’omelia ricordando il connubio tra la liturgia e la lode al Creato
anche grazie all’opera degli allevatori stessi
menzionando quell’"affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo" della prima Lettura odierna
ha chiarito: "Un riposo — quello del settimo giorno — ben diverso dal non fare niente
custodi del giardino terrestre e allevatori di bestiame che necessita di cure quotidiane
forse portate in cuore questa domanda più di chiunque altro"
il porporato si è recato in piazza Pio XII
per visitare la “Stalla sotto il cielo” allestita da Aia
Al suo arrivo è partita una sfilata di cavalli e cavalieri provenienti dalla rinnovata piazza Pia
Gambetti ha poi impartito la benedizione agli allevatori e ai loro famigliari e ai romani giunti con i propri animali al seguito e si è poi diretto nei box della grande stalla per accarezzare e benedire bovini
in occasione della festa di Sant’Antonio Abate
protettore degli animali domestici e simbolo del legame tra uomo e natura
si sono svolte numerose iniziative in tutta Italia
che hanno visti impegnati anche i volontari di diverse sezioni Enpa
Gli eventi hanno visto una calorosa partecipazione di cittadini
rinnovando una tradizione secolare che affonda le sue radici nel Medioevo
La sezione ravennate dell’Enpa ha promosso una funzione religiosa presso la Basilica di Sant’Agata Maggiore
si è svolta la tradizionale benedizione degli animali presenti
un momento carico di spiritualità e affetto verso i propri amici a quattro zampe
i festeggiamenti hanno raggiunto la loro 142ª edizione
con una grande festa organizzata dal Circolo Sant’Antonio
la statua del santo è stata portata in processione dai frati
dove si sono radunati carri allegorici e gruppi di bambini travestiti in modo fantasioso
la benedizione degli animali ha raccolto un ampio pubblico
seguita da momenti conviviali con cioccolata calda
con i volontari del Rifugio Fidolandya sottolineando il valore della giornata per il rispetto degli animali
il rifugio “Il Giardino di Quark” di Gattinara ha celebrato la giornata con la benedizione degli animali nelle parrocchie locali
un gesto simbolico per ringraziare e proteggere tutti gli amici animali
la sezione Enpa ha organizzato un evento speciale al Parco Canile
Dopo una breve benedizione presso il Museo del Cavallo
i visitatori si sono recati al canile per una seconda cerimonia
Le porte del rifugio sono state aperte per visite guidate
permettendo al pubblico di conoscere meglio le attività svolte dai volontari e i cani in attesa di una famiglia
La sezione locale dell’Enpa di Isernia ha dato appuntamento per domenica 19 gennaio presso la chiesa di San Giuseppe Lavoratore
Monsignor Camillo Cibotti celebrerà la benedizione degli animali
invitando i bambini a portare disegni dedicati ai loro amici a quattro zampe
Per ogni piccolo partecipante è previsto un regalo
un’iniziativa educativa per sensibilizzare i più giovani al rispetto delle creature viventi
Anche Gubbio ha partecipato alle celebrazioni
con una piccola delegazione dell’Enpa presente alla benedizione degli animali
uno dei cani ospitati presso il canile comunale ha ricevuto la benedizione
simbolo del costante impegno verso il benessere degli animali in cerca di una famiglia
i volontari dell’Enpa insieme alle guardie zoofile hanno organizzato la benedizione degli animali presso la Parrocchia Nostra Signora Assunta
Don Maurizio impartirà la benedizione agli animali presenti
ma anche chi non potrà portarli fisicamente potrà riceverla tramite una loro foto
L’evento celebra anche i 40 anni di presenza dell’Enpa a Ovada e si concluderà con un piccolo ricordo per tutti i partecipanti
è associata alla protezione degli animali domestici e delle campagne
La tradizione della benedizione degli animali risale al Medioevo
quando gli agricoltori invocavano la protezione del santo per garantire la salute degli animali fondamentali per il lavoro e la sopravvivenza
Gli eventi organizzati dall’Enpa hanno confermato l’importanza di tramandare questa tradizione
promuovendo nel contempo il rispetto e la cura per gli animali
che rimangono al centro delle attività dell’associazione in tutto il Paese
31/3/1979 e dotato di personalità giuridica
organizzazione di volontariato (ODV) iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore
Associazione nazionale di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio
Il 17 gennaio è l’occasione perfetta per immergersi in uno degli eventi più sentiti della tradizione calabrese: i fuochi di Sant’Antonio Abate sono un’esperienza da non perdere che unisce cultura
La lista delle cose da vedere della Calabria si allunga sempre più: i fuochi di Sant’Antonio sono l’espressione più vivida di una delle feste più rinomate in Calabria
L’affascinante mix di sacro e profano che si vive in Calabria durante la Festa di Sant’Antonio Abate ha come protagonisti indiscussi i fuochi
che illuminano paesi e città la notte del 17 gennaio e richiamano il significato
La celebrazione di Sant’Antonio Abate in Calabria affonda le sue radici nell’antichità, quando i riti del fuoco rappresentavano il passaggio tra il vecchio e il nuovo, simboleggiando la rinascita della natura dopo il solstizio d’inverno
è venerato come protettore degli animali domestici
In Calabria è conosciuto anche come “Sant’Antonio del Fuoco”
proprio per la consolidata usanza di accendere grandi falò in suo onore
I fuochi di Sant’Antonio in Calabria non rappresentano solo una festa
in cui il fuoco diventa l’elemento centrale
Nell’antichità era infatti ritenuto purificatore e simbolo di buon auspicio per il nuovo anno agricolo
In tutta la Calabria i fuochi di Sant’Antonio vengono accesi nella notte del 17 gennaio
regalando spettacoli unici e coinvolgenti per adulti e bambini
Dove trovare i luoghi più importanti dedicati a Sant’Antonio Abate in Calabria
è una delle testimonianze più antiche del culto di Sant’Antonio in Calabria
poiché mescola la tradizione dei fuochi con la celebrazione religiosa
Un’altra meta che non lascerà di certo i visitatori insoddisfatti è la Cappella di Sant’Antonio Abate a Trebisacce
Qui ogni anno il 17 gennaio si svolgono rituali come la benedizione degli animali
mentre in città ci si diverte con giochi popolari e il caratteristico “incanto”
un’asta pubblica di prodotti tipici locali
Oltre ai fuochi di Sant’Antonio e ai giochi di rione, un elemento imprescindibile della Festa di Sant’Antonio Abate in Calabria è senz’altro la cucina regionale tradizionale
In questo periodo dell’anno la cultura contadina celebra il maiale appena macellato
offrendo piatti ricchi e gustosi prima del periodo di Quaresima
Tra le prelibatezze che meritano di essere assaggiate in questa occasione troviamo cotiche e insaccati (salsicce
soppressate e capicolli sono immancabili in ogni tavola)
dei dolci tradizionali a base di fichi secchi
che aggiungono un tocco gustoso alla festa
Per arrivare al quartiere di Archi, consigliamo di percorrere l’autostrada A2 (Autostrada del Mediterraneo) fino a Reggio Calabria se si proviene da Nord, con la possibilità di saltare la fila al casello sfruttando i comodi servizi di telepedaggio
la scelta migliore è invece la Strada Statale SS106 Jonica (Reggio Calabria-Taranto)
se si vuole viaggiare in direzione Cosenza per visitare Trebisacce o Mottafollone la scelta migliore è l’autostrada A2
si può ugualmente optare per la SS106 Jonica
449 - 00142 Roma (RM)P.IVA 09771701001 - Certificato ISO9001 e ISO27001
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si terrà la tradizionale celebrazione del Dì di Sant’Antonio Abate
che quest’anno diventa anche l’occasione per la cerimonia di investitura dei Capitani delle Nobili Magistrature del Gioco del Ponte
promossa dall’Associazione Amici del Gioco del Ponte
ha radici profonde nella nostra cultura“
questa ricorrenza segnava il ritorno della luce
con il sole che riprendeva forza e le giornate si allungavano
il 17 gennaio è legato anche alla storicità del Gioco del Ponte
in quanto in questo giorno si disputava la ‘battagliaccia’
abbiamo deciso di inserire questa data nel calendario delle festività cittadine
con l’aggiunta della cerimonia di investitura dei Capitani delle Nobili Magistrature del Gioco del Ponte
sfileranno in corteo fino alla chiesa di Sant’Antonio per la Messa.“
la cerimonia di investitura dei Capitani delle Nobili Magistrature
seguita alle 17:15 da un corteo storico che
raggiungerà Piazza Sant’Antonio passando per Corso Italia
che avrà luogo alle 18 nella Chiesa di Sant’Antonio
vedrà la partecipazione delle autorità cittadine
del Gonfalone del Comune e dei rappresentanti del Gioco del Ponte in abiti storici
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si rinnova l’appuntamento con la tradizionale celebrazione del Dì di Sant’Antonio Abate
Da quest’anno diventa l’occasione per la cerimonia di investitura dei Capitani delle Nobili Magistrature del Gioco del Ponte
Nella chiesa omonima la celebrazione eucaristica dedicata
Il programma della giornata prevede alle ore 16.15
la cerimonia di investitura dei Capitani delle Nobili Magistrature seguita
da un corteo storico che dal Comune raggiungerà Piazza Sant’Antonio passando per Corso Italia
si terrà la messa propiziatoria alla presenza delle autorità cittadine
del Gonfalone del Comune e dei rappresentanti del Gioco in abiti storici
A renderlo noto è stato il sindaco Ilaria Abagnale
attraverso un messaggio rivolto ai cittadini
il Comune di Sant’Antonio Abate ha comunicato l’annullamento dell’atteso evento “Pasquetta al Marna”
in cui ha spiegato le motivazioni dietro la difficile decisione
“Con grande dispiacere dobbiamo comunicarvi che l’evento è ufficialmente annullato a causa delle condizioni meteo avverse”
non si è basata soltanto sulle previsioni meteorologiche per il giorno di Pasquetta
caratterizzata da piogge e forti venti che hanno già reso impossibili i lavori di bonifica dell’area
Le condizioni climatiche hanno compromesso anche la preparazione logistica
la partecipazione degli artisti itineranti e lo svolgimento dei laboratori dedicati ai più piccoli
“Sappiamo quanto fosse attesa questa giornata – ha aggiunto il sindaco – e proprio per rispetto delle numerose adesioni e dello spirito di comunità che si era già creato
preferiamo rimandare a un momento più favorevole”
l’amministrazione assicura che l’evento non verrà cancellato del tutto
lo spirito sarà lo stesso: una giornata fatta di tradizioni
❤️ Anche a Tivoli si celebra Sant’Antonio Abate
Si terranno Domenica 19 Gennaio i festeggiamenti in onore del Protettore degli animali
dopo il raduno che da Piazza Codro Benedetti arriverà a Piazza Garibaldi
ci sarà il corteo che arriverà all’Anfiteatro di Bleso per la seguente benedizione degli animali
🔵 Si invita tutta la Cittadinanza a partecipare
È quella dell’antico Hospitale Grande di San Marco
e dell’attuale chiesa-cappella vescovile dei Santi Marco e Maria
Questa lunga storia caratterizza quest’anno l’antica festa di Sant’Antonio abate
che si celebra giovedì 16 e venerdì 17 gennaio
L’evento sarà ricordato con una serie di conferenze a tema religioso-sociale nel corso dell’anno a cura dell’Ateneo di Scienze
in collaborazione con la parrocchia di Sant’Alessandro della Croce in Pignolo
a cui è affidata la cura pastorale della chiesa
«Questo anniversario è di grande importanza nella storia religiosa
civile e sociale della nostra città — sottolinea il parroco don Pietro Biaggi —
Le iniziative in cantiere saranno una preziosa occasione per riscoprire questa lunga storia
andata a beneficio delle generazioni di cinque secoli»
La decisione della costruzione dell’Hospitale Grande di San Marco
va ascritta al vescovo di Bergamo Giovanni Barozzi
«I documenti disponibili — sottolinea Maria Mencaroni Zoppetti
vicepresidente dell’Ateneo cittadino — datano al 1474 la fondazione
sul Prato di Sant’Alessandro, dell’ospedale e dell’annessa chiesa
Inizialmente si era pensato di utilizzare l’ospedale legato alla chiesa di Sant’Antonio in Prato
che sorgeva sul luogo in cui si trova Palazzo Frizzoni
che andò a sostituire gli undici piccoli ospedali sparsi sul territorio cittadino».
La scelta di un unico ospedale era largamente condivisa in diverse nazioni
«La decisione — prosegue Mencaroni Zoppetti — avveniva nel contesto di un movimento in atto a livello europeo che affermava la necessità di un grande ospedale per sostituire o accorpare quelli piccoli
spesso incontrollabili sul piano economico
oppure dotati di scarse rendite o carenti dal punto di vista sanitario
Intitolato a San Marco in omaggio alla Repubblica Serenissima di Venezia
a cui la Bergamasca apparteneva fu dotato di numerose rendite ed entrate finanziarie
La costruzione del nuovo ospedale fu una tappa decisamente importante per la nostra città»
La devozione al santo si teneva nell’allora chiesa di Sant’Antonio in Prato o di Vienne
quando chiesa e edifici annessi furono acquisiti dalle monache di Santa Lucia
la devozione a Sant’Antonio fu trasferita nell’attuale chiesa di via Locatelli
Intorno alla sua festa si sono cementate tradizioni molto care alla gente
come la benedizione degli animali e la vendita dei «biligòcc»
Sant’Antonio abate era invocato come protettore dei lavori dei campi
come l’herpes zoster (il «fuoco di Sant’Antonio»).
Anche quest’anno sull’altare maggiore della chiesa viene collocata una grande statua di Sant’Antonio abate
probabilmente scolpita verso la fine del Settecento
festa di Sant’Antonio abate (possibilità di Confessioni): Messe alle 7,30
superiore dei Cappuccini di Borgo Palazzo)
dalle 7 alle 19 benedizione di autoveicoli
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l'incidente è avvenuto in un momento di bassa affluenza
e non c'erano persone in transito sulla strada al momento del distacco delle lamiere
A causa del maltempo e delle forti raffiche di vento
si è verificato un incidente a Sant’Antonio Abate
dove alcune lamiere sono volate via dai tetti di edifici lungo la strada principale del paese
Le lamiere sono state scaraventate sulla carreggiata
creando un serio pericolo per la circolazione
l’incidente è avvenuto in un momento di bassa affluenza
e non c’erano persone in transito sulla strada al momento del distacco delle lamiere
sono intervenuti residenti e forze dell’ordine
che hanno messo in sicurezza la zona e rimosso rapidamente i detriti
evitando che si verificassero danni a persone o veicoli
Le autorità locali hanno raccomandato ai cittadini di prestare attenzione alle condizioni meteorologiche e di segnalare tempestivamente eventuali situazioni di pericolo
si stanno valutando i danni e possibili interventi per prevenire simili incidenti in futuro
(La tradizionale Pira che in tutto il salento è conosciuta con il nome di Fòcara
a Veglie ha un nome tradizionale e nel dialetto locale viene chiamata “Fanòi” sicuramente derivante dal termine Falò)
Veglie rinnova il profondo legame con Sant’Antonio Abate
una figura che da secoli rappresenta un faro spirituale e culturale per la comunità
Le prime testimonianze di questo culto risalgono al XV secolo
Un altro segno tangibile della devozione si trova nella navata centrale della Chiesa Madre di Veglie
dove un affresco del XVI secolo celebra il santo
La devozione dei vegliesi a Sant’Antonio Abate si è intensificata nel corso della storia
trovando momenti di straordinaria espressione durante eventi drammatici
come i bombardamenti anglo-americani della Seconda Guerra Mondiale
gli abitanti di Veglie invocarono l’intercessione del santo per proteggere il paese dagli attacchi al vicino campo di aviazione di Leverano
fu promessa l’edificazione di un luogo di culto dedicato al santo
progetto che si è concretizzato con la costruzione della Parrocchia Sant’Antonio Abate nel quartiere Lupo Monaco
la festa di Sant’Antonio Abate è un momento centrale per la comunità vegliese
unendo tradizione e partecipazione collettiva
simbolo radicato nella tradizione salentina: un grande falò che richiama il senso di comunità e il legame con il territorio agricolo
Ma la festa è molto più di un semplice evento: è il risultato di un impegno condiviso che inizia con la raccolta di fondi
la pianificazione e la partecipazione attiva di tutta la comunità
L’organizzazione della festa rappresenta un’occasione per coniugare tradizione
La sua realizzazione è frutto di un lavoro di grande condivisione tra la Parrocchia attraverso il Comitato Festa
il Comune di Veglie che ne garantisce il Patrocinio e la ProLoco locale
Non si tratta solo dell’accensione del falò
ma di un percorso fatto di momenti di preparazione
eventi culturali e iniziative che coinvolgono i cittadini per giorni
Questa visione amplia il significato della celebrazione
trasformandola in un’esperienza collettiva capace di arricchire il tessuto sociale e culturale di Veglie
Un invito alla comunità – Il programma della festa di Sant’Antonio Abate è pensato per offrire un’occasione di condivisione
rendendo omaggio alla figura del santo e rafforzando il senso di appartenenza
Veglie si prepara ad accogliere tutti con calore e partecipazione
nel segno di una tradizione che continua a vivere e a rinnovarsi
Anche quest’anno i giorni di preparazione alla Festa saranno scanditi da appuntamenti per tutti
ore 17.00 Chiesa Parrocchiale – Santa Messa di apertura dell’ottavario in preparazione alla Festa di Sant’Antonio Abate
ore 18.00 presso Auditorium della Parrocchia – Incontro Pubblico dal titolo “Rigenerazione Olivicola. Sfide e prospettive in un territorio da rilanciare”
ore 9.00 Piazzale antistante la Parrocchia – Estemporanea di pittura “Oliveti nell’arte”
ore 10.00 presso Campo sportivo parrocchiale – “Torneo primi calci Sant’Antonio Abate 2025”
ore 19.00 presso Auditorium della Parrocchia – Incontro di formazione genitoriale “Le funzioni genitoriali nelle fasi evolutive dei figli
Attaccamento e processo di differenziazione ed individuazione”
ore 19.00 presso Auditorium della Parrocchia – Presentazione del libro “Galileo Galilei
Il genio in bilico tra scienza e fede” di Claudio Penna
ore 19.00 Via Pirandello (Piazzale antistante il Palazzetto dello Sport) – Lancio Palloni aerostatici della ditta Pulli Dario
ore 20.30 Via Pirandello (Piazzale antistante il Palazzetto dello Sport) – Festa con gli stand dei produttori olivicoli vegliesi e con la musica degli “Amici simpaticoni del 60”
ore 22.30 Via Pirandello (Piazzale antistante il Palazzetto dello Sport) – “Music Party Night” a cura di Dj Francesco Colucci e Dj Monfré
ore 8.00 Via Pirandello (Piazzale antistante il Palazzetto dello Sport) – Raduno Auto-Moto d’epoca a cura dell’Associazione Arnéo Veicoli Storici
ore 10.00 presso Campo sportivo parrocchiale – “Torneo pulcini Sant’Antonio Abate 2025”
ore 10.00 Sagrato della Chiesa Sant’Antonio Abate – Benedizione degli animali
ore 10.00 Via Pirandello (Piazzale antistante il Palazzetto dello Sport) – Esibizione Archery Club Veglie
ore 17.00 Chiesa Sant’Antonio Abate – Santa Messa
a seguire Processione con il simulacro del santo accompagnata dalla banda “Cadenza APS” (Le vie della Processione: Pirandello
ore 20.00 Via Pirandello (Piazzale antistante il Palazzetto dello Sport) – SI BALLA con “IO TE E PUCCIA”
ore 21.00 Continuazione di Via Pirandello – Spettacolo pirotecnico a cura della ditta Cosma Dario
[…] Veglie celebra il culto di Sant’Antonio Abate: Tradizione
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BENEVENTO - Venerdì 17 gennaio la festa di Sant'Antonio Abate nella Chiesa dell'Angelo
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Venerdì 17 gennaio 2025 anche a Nichelino si festeggia S. Antonio
protettore degli agricoltori e degli animali
Nel pomeriggio alle ore 17,30 è prevista la benedizione degli animali sul sagrato della chiesa antica di Santissima Trinità dove è conservata una statua lignea di Sant’Antonio; alle ore 18,15 la S
La ricorrenza in Italia affonda le radici nelle tradizioni contadine di molti paesi
si ritrovava nel cuore dell’inverno per invocare la protezione del santo già pensando al prossimo raccolto
I ritmi e le stagioni della natura accompagnavano la vita degli uomini
Eremita nel deserto della Tebaide in Egitto
nell’iconografia è spesso raffigurato accanto a un porcellino
perché nel medioevo i monaci di sant’Antonio raccoglievano i maiali
per ricavare cibo per i poveri e unguenti medicamentosi
A Nichelino la tradizione popolare è portata avanti dal sodalizio di Sant’Antonio e negli ultimi decenni la ricorrenza si è caratterizzata per la “benedizione” degli animali domestici: cani e gatti che hanno sostituito mucche
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sarà intronizzato il simulacro del Santo Patrono
al termine di una solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Luigi Pezzuto, arcivescovo e già Nunzio Apostolico
delle autorità civili e militari insieme al comitato festa
l’inizio ufficiale della novena in preparazione alla festa patronale del 16
nella chiesa dedicata al Santo della Tebaide
Quest’anno sarà fra Paolo Berti, religioso cappuccino
a guidare le riflessioni omiletiche sul tema: “Sant’Antonio
Ai consueti appuntamenti quotidiani (messe
adorazioni eucaristiche vespertine dopo la celebrazione delle ore 18.30
incontro di preghiera animato dai giovani (14 gennaio)
la giornata della memoria in ricordo dei caduti in guerra (7 gennaio) e la giornata del malato con l’unzione degli infermi (10 gennaio)
Tre particolari eventi da segnalare durante i nove giorni: due incontri di approfondimento ed un recital musicale
approfondimento sul tema “Verso il giubileo: come può
aiutare la Chiesa?”; interviene don Damiano Madaro
alle ore 19.30 “Santi della porta accanto”, un recital musicale a cura di Daniele Durante
Lunedì 13 gennaio, alle ore 19.30, approfondimento sul tema “Sinodo
famiglia e giubileo: abbracciare il futuro con speranza”; interviene la dottoressa Pina Capozzi
referente diocesano del cammino sinodale delle Chiese in Italia
ogni ora sarà celebrata una Santa Messa a partire dalle 7.30 e fino alle 11.30
la benedizione degli animali in piazza Sant’Antonio; a seguire la processione e la Messa presieduta dal parroco
sante messe ogni ora (sempre a partire dalle ore 7.30)
Alle ore 10.30 la Celebrazione Liturgica sarà presieduta da monsignor Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo coadiutore di Lecce
Alle 18.30 il parroco presiederà la celebrazione nella giornata del ringraziamento
Scrive il parroco don Luigi Lezzi ai fedeli novolesi ed ai devoti: «La speranza non delude
è il testo di indizione dell’anno giubilare
poiché è Lui la via d’uscita dalla mediocrità e dal buio
preparando i tempi di vera civiltà e pace»
Ampio anche il cartellone degli eventi collaterali che saranno presentati il prossimo 8 gennaio
alle ore 10.30, presso la sala conferenze del Rettorato di UniSalento
Sito di Rosario Faggiano con finestra news
al Tribunale di Lecce n° 8 del 10/11/2020
La Sagra della Porchetta, l’evento gastronomico ad ingresso gratuito
è in programma a Sant’Antonio Abate (NA) dall’11 al 19 gennaio 2025
Sant’Antonio Abate sarà in festa fra una settimana esatta per il ritorno della tradizionale Sagra della Porchetta
Buoni propositi del 2025: rivivere la nostra storia
la nostra cultura e le nostre tradizioni più autentiche
riportando dall’11 al 19 gennaio l’evento che più fra tutti celebra il patrimonio immateriale del nostro paese
organizzata in collaborazione con la Pro Loco Paese Mio
una mostra che vi permetterà di visitare “‘O Fucarazzo ‘e Sant’Antuono” per ben tre giorni
Tutto il paese si animerà di mercatini artigianali e vintage
comicità e il gusto unico offerto dai nostri porchettari
Un’esperienza da vivere sul Largo Sandro Pertini
per celebrare assieme la nostra identità culturale
La fiera di Sant’Antonio Abate e la Sagra della Porchetta prevedono sia l’esposizione con la possibilità di acquisto di tante specialità culinarie
ma anche spettacoli musicali ad ingresso libero a Largo Sandro Pertini
il nostro paese si prepara a vivere giorni di grande intrattenimento
Questa sera cominceremo col presentarvi il calendario festivo che affiancherà quello culturale ma con otto serate di musica
La sagra è in programma nell’area mercato di Sant’Antonio Abate Area Mercato in Sandro Pertini
Puoi arrivare a Sant’Antonio Abate agevolmente in auto
Il comune di Sant’Antonio Abate è equidistante da Napoli e Salerno
cui è collegato dall’autostrada A3 Na-Sa
distante circa 1.5 km dal centro cittadino
Ampia disponibilità di parcheggi a pagamento nella zona antistante l’area mercato
La sagra è aperta al pubblico dall’11 al 19 gennaio 2025
Gli spettacoli live sono in programma dalle ore 21:00 alle 22:30
Per maggiori informazioni puoi contattare la pagina Facebook ufficiale dell’evento
Sono un blogger di Napoli che racconta l'arte e i principali eventi culturali in Campania
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