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ROMA (ITALPRESS) – “Ottant’anni fa il 25 aprile 1945 fu l’avvio della insurrezione
destinata a concludersi la settimana successiva con la resa delle truppe naziste e dei loro alleati fascisti
La ritirata verso la Germania vide le colonne tedesche
in Piemonte come in altre parti d’Italia
dove la strage del 29 aprile segnò dolorosamente quei territori
nei giorni più difficili per la Liberazione”
in un messsaggio inviato al sindaco del Comune di Santhià
Angela Ariotti.“La ritirata del 75° Corpo d’armata del III Reich travolse la tregua concordata tra il Comando partigiano ed i Comandi tedeschi: quarantotto furono le vittime tra partigiani e civili della violenza nazista a Santhià e nelle vicine cascine tra il 29 aprile e il 1° maggio 1945 – prosegue -
Solo la spiccata capacità di mediazione del Prevosto
evitò che il prezzo pagato in termini di vite umane fosse ancora più alto
La Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare sottolineando “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche quando ormai la bandiera della libertà sventolava nel Piemonte e nella Lombardia”
testimoni del percorso verso la libertà e la democrazia
giungano i sentimenti della più intensa partecipazione e solidarietà”
– Foto ufficio stampa Quirinale –
Nel fitto calendario di gare podistiche che ogni domenica affollano le strade del Paese scommettere
su una maratona da correre nel territorio vercellese del riso sembrava operazione alquanto azzardata
Invece ancora una volta il Club Super Marathon Italia ha fatto centro con la prima edizione della Maratona di Riso Italiano
che ha visto al via da Santhià quasi 600 partenti distribuiti sulle quattro distanze a disposizione
tre competitive inserite nel calendario nazionale Fidal (maratona
manifestazione non competitiva a passo libero con incasso interamente devoluto al Fondo Edo Tempia
da anni impegnato nell’assistenza ai malati oncologici e nella promozione della prevenzione con visite gratuite
In quello che probabilmente dall’inizio dell’anno è stato il giorno più caldo
sul circuito omologato di 21 km da percorrere una volta per gli atleti iscritti alla mezza maratona e due volte per i podisti della maratona
atleti giunti da tutta Italia e anche dall’estero
Tra le tante storie che racconta un una gara affascinante come la maratona merita un posto di riguardo quella del vincitore
capace di giungere al traguardo con un crono inferiore alle tre ore (2:58’19)
Queste le prime parole del vincitore Maino: «È stata una maratona dura
ma al 30° chilometro mi sentivo bene e così ho gestito bene le forze fino al traguardo
Il mio obiettivo è cominciare a vincere anche nel triathlon»
Secondo posto per Nicolino Catalano (Atletica Solidale) in 3:07’19
terza piazza per Paolo Frigerio in 3:10’36
Nella maratona femminile successo di Annalisa Liberti (Alzaia Naviglio Runners) in 3:24’47
Avis Spinetoli Pagliare) in 3:29’04 e a Simona Bonissoni in 3:59’35
Il commento di Annalisa Liberti: «Questa era la mia tredicesima maratona e la seconda vittoria
molto pianeggiante al netto di un cavalcavia
ma l’organizzazione ci ha dato una grande mano garantendo ristori e spugnaggi»
Nella mezza maratona le vittorie sono andate tra gli uomini a Michele Rossi (Atletica Castello) in 1:13’46 e tra le donne a Carlotta Federica Montanera (Asd Podistica Torino) in 1:27’24
trionfo tra gli uomini di Matteo Lometti (Asd Brancaleone Asti) in 33’27 e tra le donne di Matilde Bonino (Atletica Saluzzo) con il crono di 38’32
Grande la soddisfazione espressa da Paolo Francesco Gino
con parole di elogio per la macchina organizzativa coadiuvata da uno dei soci storici del sodalizio
per un decennio sindaco di Santhià: «La Polizia di Stato
la Protezione Civile e i volontari sono stati il vero fiore all’occhiello di questa manifestazione
L’appuntamento con la seconda edizione della Maratona di Riso Italiano è fissato per il 1° maggio 2026»
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Dal 1° aprile il CUP interno dell’ospedale di Vercelli
per prenotare visite di controllo e prescritte dagli specialisti ospedalieri
sarà aperto dalle 9 alle 16,30 da lunedì a venerdì
Home / Pediatra Santhià: Montanari lascia
i piccoli assistiti passano automaticamente a Giannone dal 23 settembre
Al fine di assicurare continuità di assistenza
tutti gli assistiti in carico al Pediatra uscente saranno temporaneamente assegnati d’ufficio al Pediatra sostituto a decorrere da lunedì 23 settembre
La Dr.ssa Giannone manterrà attivo esclusivamente l’ambulatorio presso la Casa della Salute di Santhià (in Via G
mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13; martedì e giovedì dalle 12 alle 15
L’ufficio segreteria della Dr.ssa Giannone potrà essere contattato telefonicamente, a partire dal 23 settembre, tutti i giorni feriali dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 16 al numero 011/024.31.95 o al seguente indirizzo email pediatracasadellasalute@gmail.com
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Perché tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945
quando l’Italia stava liberandosi dal giogo nazifascista
Santhià pagò con quarantotto vite il prezzo della libertà
anime inermi travolte dall’ultimo spasmo di violenza di un regime morente
A ricordarlo oggi è il Presidente della Repubblica
con un messaggio inviato al sindaco di Santhià
in occasione delle commemorazioni dell’ottantesimo anniversario
Un messaggio che è molto più di un gesto formale: è un abbraccio solenne e commosso a un’intera comunità che porta addosso
"Ottant'anni fa il 25 aprile 1945 fu l'avvio dell’insurrezione
destinata a concludersi la settimana successiva con la resa delle truppe naziste e dei loro alleati fascisti"
mentre in Piemonte e Lombardia già sventolava la bandiera della libertà
le truppe tedesche in ritirata seminavano morte alle loro spalle
travolta dalla violenza cieca del 75° Corpo d'armata del III Reich
che infranse la tregua concordata con il Comando partigiano
un filo sottilissimo di umanità spezzato nel furore di una ritirata carica d’odio e di disperazione
quella del Prevosto monsignor Giovanni Ravetti
capace di una mediazione che – scrive ancora il Capo dello Stato – evitò che il prezzo pagato in termini di vite umane fosse ancora più alto
di fronte a una furia distruttiva che sembrava non conoscere più limiti
Non è un caso se la Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare
riconoscendo a quei cittadini “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche” proprio nel momento in cui la libertà cominciava a rifiorire nel Nord Italia
Ogni 29 aprile si raccoglie attorno alla memoria di quelle vittime
nel silenzio delle cerimonie e nel fruscio delle bandiere issate in piazza
"Alla comunità santhiatese giungano i sentimenti della più intensa partecipazione e solidarietà"
è parte viva della coscienza democratica del nostro Paese
Ricordare oggi la strage del 29 aprile 1945 non è solo un atto di memoria
Ed è un monito: la libertà non è mai gratuita
in cui Santhià vide il buio più profondo… ma anche la prima luce dell’alba
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I biellesi vanno forte nella 10 k con Matilde Bonino che vince tra le donne
Maratona di riso di Santhià: in 364 nelle quattro gare
Alla Maratona di Riso di Santhià andata in scena giovedì 1 maggio vanno forte i biellesi nella 10 km
Tra gli uomini vittoria di Matteo Lometti (Asd Brancaleone Asti) in 33”39’27” a precedere Tommaso Bonino (Futuratl.Piemonte) in 34’55” e Davide Nicco (Apd Pont Saint Martin) in 35’14”
In campo femminile prima Matilde Bonino (Atletica Saluzzo) con il crono di 38’39;32” su Greta Negro (Furutatl.Piemonte) in 39’04” e Roberta Coolongo (Climb Runners) in 42’15”
erano 126 i classificati alla mezza maratona
Nella mezza maratona le vittorie sono andate tra gli uomini a Michele Rossi (Atletica Castello) in 1h13'46”
Davanti a Daniele Pagano (Atl.Susa Adriano Aschieris) in 1h14’49” e a Matteo Biolcati Rinaldi (Pietro Micca Biella Running) in 1h19’44”
Tra le donne prima Carlotta Federica Montanera (Asd Podistica Torino) in 1h27’24”
Vittoria su su Amelita Benchimol Ferreirra (Alzaia Naviglio Runners) in 1h32’09” e Annalisa Campagna (Alzaia Naviglio Runners) in 1h33’39”
lLEGGI ANCHE: Biella, donna soccorsa in casa da pompieri e 118 – FOTO
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Si è spento all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli
Canova fu sindaco di Santhià dal 2001 al 2011
come ricorda Luca Pedrale: «Fui proprio io a portarlo nel movimento fondato da Berlusconi
Era un grande appassionato di politica e una persona con la quale si poteva discutere
Lo avevo visto sabato scorso (5 aprile – ndr)
e si era informato sull’organizzazione del congresso cittadino di Forza Italia
Canova fu anche assessore provinciale e attualmente era consigliere comunale di minoranza a Santhià
Alle ultime elezioni amministrative si era presentato candidato sindaco con una lista civica
In queste ore sono moltissimi i messaggi di cordoglio
Angela Ariotti ha scritto: “L’età ci ha accomunato negli anni di passione politica
ma sempre nel rispetto delle idee dell’altro”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vice di Ariotti
Mattia Beccaro: “Nonostante le differenze delle proprie idee
il rispetto ed il confronto non è mai mancato così come la passione e l’impegno che hai messo in gioco per Santhià e per i Santhiatesi
ha invece voluto ricordarlo così: “Ciao Gil
Sicuramente ti avranno accolto i tuoi amici di Partito con cui tante discussioni avevi intavolato nei tuoi tanti anni di militanza politica e amministrativa
Sei stato il Consigliere comunale di Santhià eletto
ricoprendo per 10 anni l’incarico di Sindaco e per due mandati l’incarico di Assessore e dal 1997 al 1999 mio Vice Sindaco
Inoltre hai ricoperto l’incarico di Assessore Provinciale sotto la Presidenza di Carlo Riva Vercellotti
non sempre concordavamo sulla soluzione dei problemi
ma eravamo entrambi animati dal medesimo intento: il bene della nostra città
Mancherai a molti santhiatesi che hanno avuto modo di conoscerti nella tua qualità di Sindaco o di amico di Associazioni sportive e culturali
Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dall’amministrazione comunale di Santhià
+39 349 7882219
redazione@vercellinotizie.it
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Home » Eventi » Sagre & Fiere » Carnevale storico di Santhià: sfilata e spettacolo pirotecnico
Arriva Gianduja al Carnevale di Santhià e proseguono gli eventi del ricco programma
Il Carnevale Storico di Santhià è un evento unico nel suo genere
Considerato il più antico del Piemonte
affonda le radici in documenti del Trecento e perfino in attestazioni del 1093 riguardanti l’Antica Società Fagiuolesca
il Carnevale trasforma Santhià in un vero e proprio regno della festa
musica coinvolgente e la Colossale Fagiuolata
simbolo della convivialità della manifestazione
Sfilata lungo le vie cittadine con le maschere
i gruppi e le bande cittadine per accogliere l’arrivo di Gianduja
Una delle sfilate più spettacolari del Carnevale
Con la partecipazione di oltre 2000 sfilanti suddivisi tra i 10 carri allegorici
le 2 bande musicali Santhiatesi e il Corpo Pifferi e Tamburi
accompagnati da gruppi mascherati pronti a coinvolgere il pubblico con canti
Ingresso al circuito: € 8,00; Gratuito per residenti e bambini di età inferiore ai 12 anni
Quando il cielo si fa buio la città lo illumina con un grandioso spettacolo pirotecnico in piazza Aldo Moro
La musica anni 90 con guest star: Nathalie Aarts
accompagnate da sei musicisti della Banda Musicale Cittadina
girano per le cascine e le vie della città raccogliendo offerte per l’organizzazione della festa
Se cerchi un Carnevale dove lasciarti andare
ridere fino alle lacrime e immergerti in una tradizione antica ma vivissima
il Carnevale di Santhià è la destinazione perfetta
Ogni giorno di festeggiamento sarà possibile pranzare e cenare presso Santhià Carvè Food Village Street Food in Piazza Aldo Moro
per realizzare la transizione energetica: da area a vocazione agricola e produzioni di pregio a distesa di cave
Il caso della Stazione Elettrica di connessione a Carisio
attivista del Circolo Tavo Burat – Pro Natura di Biella
agricoltore in Carisio e proprietario del terreno oggetto di esproprio per la realizzazione di una grande Stazione Elettrica di connessione di più impianti AV-FV alla rete Terna
di seguito riportiamo la chiacchierata che abbiamo svolto insieme
CAPITOLO 1 Il terreno di Andrea rischia di essere compromesso a causa della costruzione di una centrale elettrica che consentirebbe la connessione di più impianti AV-FV all’elettrodotto di TERNA
L’esproprio per pubblica utilità potrebbe consentire alle aziende energetiche di appropriarsi di terreni agricoli senza che la scelta di tale sito sia stata valutata e decisa a seguito di un’adeguata pianificazione pubblica
La scelta di questo sito è stata di fatto condotta dalle imprese private in base ai propri interessi economici senza considerare le ripercussioni sul paesaggio e sugli agricoltori
Il tutto avviene senza alcuna procedura di evidenza pubblica e sentendo gli stakeholder
con il severo rischio di favorire alte concentrazione di impianti agrivoltaici
nell’asse Carisio-Santhià e nella Valle Dora
sono già presenti grandi impianti operanti nel settore dell’economia circolare come quello della Sacal
con un passato di problemi legati alle emissioni e agli scarti della lavorazione
Oggi quest’area rischia un’ulteriore trasformazione
uno sviluppo incontrollato di campi agrivoltaici o fotovoltaici
Il principale problema legato a questi impianti energetici riguarda la necessità di governare queste trasformazioni per assicurare che non avvenga uno sfruttamento incontrollato del territorio con concentrazioni impiantistiche esagerate
Siamo nella zona di Carisio dove le varie imprese hanno concordato con Terna
in un ambito non partecipato e senza un dibattito pubblico
la collocazione della cabina di trasformazione per conferire l’energia prodotta dai campi fotovoltaici sparsi nell’intorno
all’elettrodotto che qui passa e si raccorda con Turbigo Rondissone
Rondissone è la località con la più alta interconnessione di elettrodotti del Piemonte
Per questo motivo uno dei progetti sperimentali per la fusione nucleare (il progetto Ignitor
l’alternativa italiana a ITER) era stato pensato e collocato proprio in quella zona
Gli impianti nucleari di questa tipologia infatti richiedono per lo start del sistema una quantità di energia elevatissima e Rondissone era idoneo per questa ragione: era il posto dove più linee elettriche convergono rendendo possibile accedere all’energia necessaria per l’avvio degli esperimenti
Concentrazione degli impianti e situazione piemontese: aree idonee
Si tratta di capire come strutturare le linee della rete elettrica nazionale e i punti di connessione a servizio dei campi fotovoltaici/agrivoltaici per evitare che si determinino delle concentrazioni impiantistiche
Se si prevedono pochi punti di connessione gli impianti tenderanno a concentrarsi tutti in una zona
Nel PEAR (programma Energetico Ambientale Regionale) della Regione Piemonte era previsto (così come già fa Terna quando interviene con lavori di modifica
aggiornamento e nuove linee) di condurre idonee valutazioni ambientali (VAS) per definire i punti più adatti per la connessione per questi impianti
Al contrario si è assistito a una concertazione esclusiva tra le aziende e Terna
Le aziende sono ovviamente interessate a ridurre i propri costi e preferiscono avere pochi punti con elevata potenza di trasformazione
La stazione elettrica prevista a Carisio in origine aveva una ridotta capacità nella potenza di carico; nel tempo però si sono aggiunti altri progetti agrivoltaici che hanno portato ad un raddoppio della potenza di carico ed oggi addirittura è prefigurata una ulteriore implementazione
Gli impianti AV-FV proposti sono collocati prevalentemente a nord dell’asse Carisio Santhià
e quindi interessano prevalentemente il biellese
mentre nel vercellese gli impianti sono a ovest
nella zona di Santhià ed Alice Casello; a est invece è presente un altro punto di connessione
e gli impianti interessati son quelli di Masserano
Brusnengo e Castelletto Cervo nel biellese e di Rovasenda
Il problema concreto non riguarda il singolo impianto ma la loro concentrazione complessiva
Nel territorio ci sono due casi emblematici
l’altro a Masserno: in entrambi i casi la continuità di impianti raggiunge uno sviluppo di 3 chilometri lineari
L’insieme delle proposte depositate a novembre 2024 porta
a uno sviluppo lineare di altrettanta dimensione: 3 km lineari per fasce ampie fino a 400-500 m
In altre Regioni sono già stati definiti i criteri per individuare le aree inidonee (dal 2010) e le aree idonee (2024)
La Regione Piemonte ha definito le aree inidonee al fotovoltaico ed agrivoltaico (ma per quest’ultimo ci sono problemi interpretativi nella applicazione) e per le aree idonee è attesa la presentazione di una proposta di legge
che al momento non si sa quando verrà approvata
sussistendo già a livello nazionale dei contenziosi amministrativi sulle competenze delle regioni
Agricoltura: DOP e proposta di Pro Natura al DdL della regione
In queste zone abbiamo una problematica particolare che riguarda le colture DOP
perché questa è un’area di coltivazione del riso DOP e la Regione
oltre ad aver limitato lo sviluppo dei campi fotovoltaici nelle aree agricole su terreni di prima e seconda qualità
però ammetterebbe la possibilità di realizzare l’agrivoltaico
anche nelle aree di prima e seconda qualità
Riguardo al DOP ci sono norme non così vincolanti e quindi bisogna capire che disposizioni adotterà con questa nuova legge
Pronatura Piemonte è intervenuta nella fase di proposte in sede di dibattito di questa futura legge
sollevando la necessità di introdurre dei criteri che valutino la densità relativa
; abbiamo infatti visto che la Regione Puglia ha già un criterio adottato in questa direzione
Il principio è il seguente: se la rete si adattasse alle esigenze di chi vuole produrre solare
aiuterebbe a evitare le concentrazioni impiantistiche
Nella proposta di Pronatura si è suggerito di proporre come accessorio a chi vuole realizzare gli impianti AV-FV sul terreno
di vincolare l’autorizzazione alla realizzazione di almeno il 10% della stessa superficie di pannelli autorizzata su coperture o parcheggi
perché la tendenza delle imprese è investire qua perché è più comodo
Gli impianti AV-FV non determinano un uso irreversibile del suolo
ovvero le superfici destinate a fotovoltaico non sono conteggiate nel consumo di suolo come le superfici impermebilizzate di un edificio o di un parcheggio
La costruzione di un impianto fotovoltaico o agrivoltaico
durerà oltre il periodo di concessione ordinaria (30 anni) e a seguito degli upgrade (cambio dei pannelli) continuerà a essere utilizzato almeno 60-90 anni
a meno che non salti fuori qualche diavoleria che risolva il problema dell’energia
ma al momento la previsione è che il solare sarà una delle fonti da sfruttare per il futuro
Gli investimenti in questo settore hanno portato a un’alterazione del mercato fondiario
in altre zone dai 2 euro ai 2,80 euro al metro quadro
A livello di esproprio invece il valore medio derivato dall’Agenzia delle Entrate è un valore di € 2 qui e € 1,80 a Biella più o meno
Ascoltiamo la testimonianza di Andrea che sta vivendo da protagonista questa vicenda:
Daniele I proponenti gli impianti AV-FV presentano di norma contratti preliminari con le imprese agricole per l’acquisizione dei terreni (o il diritto d’uso della superficie
quarantennale) al valore di 8-10 euro al metro quadro
alterando di fatto il mercato ordinario dei terreni agricoli
Per molte aziende a conduzione familiare senza eredi interessati a proseguire nell’attività di famiglia
la cessione dei terreni per AV-FV è diventata un’ottima opportunità
Andrea I contratti con vendita diretta dei terreni sono in realtà pochi
prevalgono quelli per la sola cessione di superficie (il titolo d’uso)
che alla fine dei 30-40 anni di ciclo rendono le cifre indicate da Daniele
La cessione del diritto di superficie si traduce in un canone annuo che verrà poi pagato all’impresa agricola dalla multinazionale dell’energia che acquisterà dalla ditta proponente (formalmente si tratta di società a responsabilità limitata
costituite all’uopo per ogni campo fotovoltaico da Studi Tecnici di progettazione) il progetto che ha ottenuto il positivo parere di compatibilità ambientale e la relativa Autorizzazione Unica di cui al Decreto 387/2003
Nel mondo dell’energia vige un vero e proprio mercato per fare incetta di impianti autorizzati
In fase di costruzione sarà poi possibile per il nuovo titolare presentare richieste di modifica non più soggette al più severo processo autorizzativo della VIA
c’è chi ha firmato un contratto per un impianto agrivoltaico con 12 m previsti di distanza interfilare da pannello a pannello (questo è un caso verificatosi nelle Marche); si è poi ritrovato a dover coltivare (la gestione delle attività agricole era assegnata al titolare del terreno) tra pannelli con distanza interfilare ridotta a 8 m
è stato trasformato in un impianto fotovoltaico
A fronte delle proteste dell’agricoltore che si è viste ridotte le possibilità di coltivare
è stato imposto l’aut-aut: se voleva coltivare (sto parafrasando) poteva coltivare lì
diversamente avrebbero trovato qualcun altro al posto suo
Però lui il contratto l’ha firmato e oramai se lo tiene così
Purtroppo le grandi imprese energetiche riescono facilmente ad imporre le loro condizioni
a volte dei veri raggiri nei confronti di agricoltori o proprietari terrieri privi di competenze e che non si studiano bene i contratti
Quando parlo di questi contratti con i miei colleghi agricoltori dico sempre loro che “quando una cosa è troppo bella per essere vera”… è troppo bella per essere vera
Daniele Noi abbiamo visto in procedura due tipologie di contratti
chi cede i terreni e chi il diritto di superficie; in quest’ultimo caso
un contratto è stato definito in € 50.000 all’anno per la cessione del diritto di superficie
In altri casi sembra che abbiano ceduto i terreni completamente
Occorre precisare che per la Stazione Elettrica di Carisio il problema dei terreni è diverso perché gli impianti e le strutture di connessione (le cabine e i cavidotti) possono essere oggetto di esproprio per ragioni di pubblica utilità (decreto 387/2003); al momento i terreni per la posa dei pannelli fotovoltaici devono essere acquisiti dal proponente
I terreni di Andrea a Carisio saranno oggetto di esproprio per la realizzazione della Stazione Elettrica (SE)
I cavidotti interrati che interesseranno i terreni di Andrea determineranno una servitù ma la posa di tali cavidotti porterà ad una perdita di uso dei terreni ad oggi prevista in 6 anni di attività colturale
passeranno ad oggi quattro elettrodotti interrati (cavidotti a media tensione 30/36 Megavolt)
Poi transiteranno in queste due risaie prima di arrivare al primo lotto destinato alla SE
Lotto che sarà raddoppiato e triplicato di altre centinaia di metri
per consentire il raddoppio e la triplicazione della SE
come è già prefigurato nei progetti depositati
avverrà la connessione all’elettrodotto ad alta tensione Turbigo-Rondissone
Daniele Il cavidotto dà luogo a una servitù di passaggio e verrà realizzato per lo più su strade di pubblica proprietà
tant’è che le Province hanno incominciato a preoccuparsi per lo sconquasso della rete viaria; i proponenti nemmeno si mettono d’accordo tra loro per realizzare uno scavo e una posa unica
laddove c’è una sovrapposizione di percorso dei cavidotti
Non essendoci alcuna pianificazione lo sviluppo dei progetti parte dalla disponibilità dei terreni; gli studi di progettazione cercano in primis il potenziale agricoltore che cede i terreni
sviluppano il progetto cercando il punto di connessione comune ad altri per dividere i costi
alcuni progetti sono stati opzionati da A2A
un accordo preliminare e se tu ottieni l’autorizzazione e il resto
Lo stesso meccanismo era già in essere con le centraline idroelettriche: alcuni studi tecnici a livello nazionale hanno presentato centinaia di progetti fotocopia
valutando dove c’erano i salti idraulici per poter proporre centraline
contando di rientrare nei costi di investimento e di una buona rendita con la vendita di un più contenuto numero di progetti autorizzati
in particolare nel progetto denominato Madama Live a Salussola
che non si è convenuto un acquisto dei terreni ma un titolo d’uso dei terreni
anche se l’attuale proprietario continua a ribadire di aver “venduto”
se siamo proprio sicuri che queste transizioni siano “l’affare del secolo”
o se siamo di fronte a contratti dove a rimetterci
Daniele: La preoccupazione principale è che le imprese chiedono che vengano variate le attuali disposizioni normative
che si possa procedere anche all’esproprio dei terreni necessari alla posa dei pannelli
Questo cambierebbe radicalmente la situazione
Io non so se le associazioni di categoria si incazzeranno
perché tale eventuale disposizione sarebbe veramente molto grave
se uno vuole continuare a fare l’agricoltore lo può fare ancorché
vi è tutto il peso della servitù di passaggio per più cavidotti e l’esproprio di parte dei terreni per realizzare la SE di connessione
Cosa prevede in loco il progetto – aggiunta BESS
Andrea ci racconta cosa prevede nel dettaglio il progetto che riguarda il suo terreno
anche queste risaie saranno bloccate da 2 a 6 anni per la costruzione della stazione elettrica
E c’è un’altra stazione elettrica qui prossima che viene fatta in esproprio per pubblica utilità; in realtà non è pubblica utilità
ma è ad usum di tre produttori che hanno fatto un loro accordo e vanno a mettere i loro piedi a casa di un altro
Là fanno una stazione comune perché i tre vogliono stare separati dalle connessioni altrui
“stazione comune” come viene nominata volgarmente
gli elettrodotti e quindi gli impianti sono 32 e si andrebbero a connettere e ad aggiungere a tutto il contorno
Nell’arco della distanza dei 500-800 m dalla stazione elettrica
verranno realizzate svariate stazioni di accumulo elettrochimico (sistemi di batterie BESS)
L’ultima volta che sono venuti i tecnici della società proponente volevano verificare dove poter installare queste stazioni di BESS
perché si sono accorti che il fotovoltaico produce di giorno e quindi è un problema perché dà corrente in modo discontinuo
Ovviamente non è che uno fa l’impianto e con l’impianto fotovoltaico lo si obbliga
a garantire la continuità di quella corrente
Gli danno i finanziamenti e fanno fare le BESS ad un altro proponente: cose assurde
Una storia per poter commercializzare anche lo stoccaggio
le risaie di qua verranno utilizzate per erigere due pali
perché le ditte si sono messe in un punto molto lontano dalla linea e per potersi connettere devono realizzare sei tralicci aerei
Se si fossero anche solo spostati di 7-800 m avrebbero avuto molto più vicina la statale per il trasporto delle macchine elettriche e dei materiali
Avrebbero inoltre potuto costruire la stazione sotto all’elettrodotto
così da ridurre i tralicci a due invece che a sei
riducendo pertanto i costi e migliorando la possibilità di trasporto degli elettrodotti stessi perché l’interconnessione era leggermente migliore
Per fare uno degli esempi delle varie alternative che si sono proposte
ci sono anche dei terreni già iscritti per la costruzione di stazioni di trasformazione a piano regolatore
I proponenti queste cose non le hanno viste
Daniele La VAS (Valutazione Ambientale Strategica) dovrebbe essere il procedimento in cui si valutano le alternative
tutti possono intervenire e fare delle proposte
qui sono i privati che hanno concordato con Terna
ma purtroppo regna questa idea che semplificare e velocizzare le procedure sia necessario
per raggiungere gli obiettivi entro il 2050; in questa corsa a semplificare si rischia di “semplicizzare” e di non avere la possibilità di attuare quel corretto scambio partecipativo con gli altri stakeholders
perché non c’è solo l’interesse pubblico alla produzione di energia
ma anche l’interesse pubblico alla tutela ambientale ed alla conservazione di habitat e specie
una garzaia; questa zona umida è una piccola porzione rimasta indenne dall’espansione delle risaie ed è un luogo ideale per la nidificazione di molti uccelli
Le disposizioni europee dispongono non solo la tutela ma un incremento di queste aree umide
lambiscano e in parte interessano direttamente la garzaia
Andrea Questo è un ambiente trofico e riproduttivo per le specie che vivono anche nella garzaia
I boschi che lascio servono anche come ambiente riproduttivo di alcuni animali protetti
per cui lascio e costruisco dei canali per la biodiversità
proprio per lasciare l’ambiente e i rifugi per gli animali
lascio nidificare i Cavalieri d’Italia nelle mie risaie
ed è una cosa bellissima vedere i piccolini
Eppure si vuole distruggere tutto questo corridoio ecologico
CAPITOLO 2 Quello di Andrea non è un caso isolato: come spiega Daniele
una riserva naturale con un ecosistema unico
sta già subendo una trasformazione radicale
i progetti fotovoltaici non si limitano alla semplice installazione dei pannelli
ma comportano anche urbanizzazioni significative: la costruzione degli elettrodotti
cabine elettriche e strade di accesso che frammentano il territorio e alterano la sua funzionalità agricola e ambientale
per cui alcune aziende ottengono autorizzazioni per miglioramenti fondiari agricoli e poi
lo classificano come ex-area mineraria per renderlo idoneo al fotovoltaico
Una strategia che sembrerebbe permettere di aggirare le normative più restrittive sulla protezione delle aree agricole
Limiti dell’agrivoltaico: generatore di profitto e di greenwashing
Daniele Chiaramente occorre consentire gli spazi alla produzione di energia solare
L’agrivoltaico dovrebbe essere la mediazione rispetto al fotovoltaico tout court che non consente un utilizzo del terreno per altri fini
Purtroppo nell’agrivoltaico la normativa ha portato a delle linee guida che non sono così vincolanti e le imprese stanno chiedendo delle modifiche
Per esempio – si parlava prima delle distanze tra i tracker
le file di pannelli – se vuoi fare un agrivoltaico che consenta elevata elasticità nelle scelte colturali l’ideale sarebbe avere i pannelli con una distanza tra loro elevata
e un’altezza minima di 2,10 m con l’inclinazione massima (nei 30 anni di attività dell’impianto potrebbero essere necessarie diverse scelte
magari in un periodo ci vuole la soia perché la chiede il mercato
continuano a proporre uno pseudo agrivoltaico che nemmeno rispetta i parametri delle linee guida e quindi è un agrivoltaico
ma con capi che non riescono nemmeno a passare sotto i pannelli
Anche su questo argomento occorrerebbe che ci fossero dei chiarimenti affinché se dobbiamo fare un investimento
ci sono le BAT (le migliori tecnologie disponibili)
Anche nel campo del solare occorre mettere dei paletti al fine di avere impianti che consentano sul lungo periodo elasticità e la certezza che si possa lavorare il terreno
Purtroppo chi viene qui avanza la propria proposta in comparazione con la risicoltura intensiva che
Paradossalmente ma inverosimilmente l’agrivoltaico proposto pare consentire rese economiche più elevate della risicoltura con arricchimento della componente organica del terreno
Ovviamente i Proponenti magnificano il prodotto ma l’agrivoltaico che propongono è di bassa qualità
non risponde nemmeno al requisito di “avanzato”
e non ha ancora prodotto in zona risultati significativi
Andrea Per aumentare la resa economica ad ettaro giocano sui numeri
mettendo in tutti gli agrivoltaici la produzione di miele
la produzione e la messa in opera di arnie
Nel caso di Juvi sono 900 e qualcosa arnie
senza un impianto per la gestione del miele perché la sua produzione
Ma nella realtà ha bisogno di un’elevata estensione
di conseguenza non puoi concentrare 900 arnie
Oltretutto su un impianto fotovoltaico o agrivoltaico ci sono delle problematiche molto importanti con le api
Le api sporcano i pannelli e subiscono i campi elettromagnetici dell’impianto fotovoltaico e agrivoltaico
C’è stato un caso emblematico quest’estate in Sardegna
dove in un impianto di dimensioni abbastanza elevate a livello di ettari
sono morte letteralmente svariate arnie nel contorno
Sotto al pannello si arriva a temperature anche di 90°C d’estate
quindi bisognerebbe capire bene cosa fare e cosa non fare
l’agrivoltaico può essere una soluzione ma va studiata e costruita bene in base alla coltura
Ci sono colture che hanno bisogno di ombreggiamento e pertanto come soluzione può starci con le dovute distanze
ma le proposte di alcuni agronomi sono molto belle sulla carta
La natura fa quello che vuole e siamo noi che dobbiamo adattarci alla natura
Daniele uno dei proponenti ha avanzato la proposta del noccioleto “in vaso” in un ambiente che è di risaia (terreni argillosi e umidi)
ad una quota di 250 m sul livello del mare…una cosa incredibile
Il noccioleto è una coltura collinare a quota 400-600 m sul livello del mare
Andrea tra l’altro un terreno come questo è letteralmente un bicchiere
perché essendo argilloso trattiene l’acqua
Pensate che un geologo ha scritto invece che è un terreno argilloso che non trattiene l’acqua
il che ci fa capire come tante cose vengano scritte tanto per fare volume di scrittura
Una proposta depositata al Ministero in procedura VIA Nazionale è normalmente costituita da più documenti e relazioni (130-140 documenti); alcuni di questi documenti
Molte volte queste relazioni sono scritte un po’ sommariamente
Che il Ministero non chieda che siano presentati in una forma un po’ più decente la dice lunga
Daniele Queste relazioni sono corpose e ridondanti perché spesso sono redatte con il “copia e incolla”: stessi principi progettuali applicati indistintamente ovunque
multinazionali che travalicano gli operatori italiani
che hanno l’abitudine di stilare documenti compilativi
andando a vedere in letteratura le varie componenti presenti ma senza fare monitoraggi sul luogo
Nella zona delle Baragge (che è Riserva Naturale
ndr) dove ci sono diverse specie protette vengono fatte diverse proposte impiantistiche senza mai considerare se in quel punto sia stata osservata quella specie; viene solo fatta una descrizione generica senza entrare nello specifico
La riserva naturale delle Baragge per sua caratteristica è “a fazzoletti”: c’è un pezzettino a Candelo
Questi poveri fazzoletti hanno subìto tutta una serie di pressioni: adesso verrà realizzato il tratto della Pedemontana San Giacomo di Masserano – Ghemme
mentre lateralmente verranno installati i campi di agrovoltaico
Qui uno dei problemi legati ai pannelli è relativo all’avifauna
favoriscono la presenza di una certa uccellagione
e tra i vari studi a favore o contro questi impianti fotovoltaici c’è la preoccupazione (così come per gli impollinatori) per un loro impatto negativo
Si discute inoltre se le superfici specchianti dei pannelli possano causare incidenti o disturbo: le imprese propongono immancabilmente studi che dimostrano che non c’è nessuna un’ assenza di incidenza ma la materia rimane dubbia
data la presenza di studi che sostengono il contrario
Le associazioni ambientaliste hanno un atteggiamento quantomeno prudente
A livello nazionale solo Legambiente ha un atteggiamento acritico in favore di questa impiantistica
rafforzato dalle collaborazioni con le aziende di settore
Si può certamente promuovere questi impianti e la produzione energetica solare
CAPITOLO 3 Andrea ha deciso di non arrendersi e con tempo
impegno e determinazione ha contestato in sede legale gli accessi non autorizzati ai suoi terreni da parte dei progettisti e ha mappato dettagliatamente le opere previste
A me non è stata proposta nessuna compensazione
con me non ha mai parlato nessuno di questa cosa qui
L’unico contatto che ho avuto è stato un colloquio con gli avvocati nel momento in cui gli ho fatto notare che
oltre ad aver fatto l’accesso non autorizzato l’hanno poi resto “autorizzato” riportandolo nei loro documenti come sopralluogo
hanno presentato agli atti anche le misure catastali
quindi un professionista che ha le misure catastali in mano
[…] Quindi dato che documentalmente lo sapeva perfettamente
L’unica proposta è quella pubblica di quel tentativo di esproprio
visto che un terreno qui di fianco è stato venduto a 6 € e rotti al metro
Oltretutto vorrebbero pagarmi solo i terreni realmente presi
ma la realtà è che mi compromettono tutta la capacità aziendale
Quindi la proposta non può essere neanche presa in considerazione.Andrea ci racconta poi che il sindaco di Carisio si è schierato assolutamente contrario al progetto
ritenendo inaccettabile che il comune debba subire tutti gli oneri senza benefici reali
Il Comune di Carisio oltretutto si è visto arrivare la stazione elettrica
gli elettrodotti e tutte le parti più impattanti
Carisio non può essere il punto di discarica di questi progetti fotovoltaici
e le compensazioni non potranno mai compensare
Andrea io mi sto opponendo ai vari progetti presentati tramite avvocato
ma anche con uno studio diretto e personale ho rispolverato la mia buona vecchia laurea in Scienze Ambientali che avevo preso in passato per mia cultura personale e sto tentando di oppormi all’esproprio studiando le normative e proponendo alternative
Sto spiegando in conferenze o in dichiarazioni pubbliche come
sarebbe meglio crearne di svariati e piccoli che immettano energia in rete; per immaginare un nuovo modello in grado di migliorare la gestione stessa della rete
Una potenza diretta di oltre 2 gigawatt così discontinua (perché il fotovoltaico è discontinuo) che va in rete crea una problematica
invece tanti piccoli impianti che servono direttamente la zona potrebbero essere una soluzione decisamente migliore per la gestione della rete
Anche l’uso di fotovoltaico residenziale con il dovuto accumulo è un altro miglioramento
proprio per il fatto di non dover immettere in rete o prelevare dalla rete in modo discontinuo
Le persone devono incominciare ad utilizzare consapevolmente la corrente cercando di sfruttarla nei momenti e nei modi ideali
non continuando a pensare di utilizzarla senza limiti
Basta con questa idea del “Voglio la corrente ma che la producano gli altri perché io non voglio vedermi un impianto davanti a casa”: no
ognuno si deve prendere la propria responsabilità energetica
Nella mia attività in pubblico cerco di spiegare tutte queste cose
come quella tra ferrovia e autostrada che si trova poco distante da qui
Ci sono piccoli impianti che possono essere realizzati in questi spazi e un agrivoltaico di piccole dimensioni qua e là avrebbe molto più senso di una concentrazione di impianti
A patto che però che sotto gli specchi ci si coltivi e che non si tenga il terreno a prato
Daniele Sulla questione degli accumuli abbiamo due situazioni: l’accumulo diretto in campo
che viene proposto per esempio nell’impianto di Salussola (EG FUCSIA) con dei container di batterie; o
dove l’energia prodotta dai pannelli è già stata convogliata col cavidotto a seguito di una prima trasformazione (cambiano dunque la tipologia delle batterie e dell’accumulo)
Tutti questi processi dovrebbero essere oggetto di maggiore analisi
durante una delle proposte progettuali avevamo suggerito
visto che abbiamo due invasi a Masserano sul torrente Ostola e sul Ravasanella
di realizzare dei bacini a livello inferiore e utilizzare parte del volume d’invaso per fare pompaggio e quindi avere un accumulo idroelettrico anziché elettrochimico
É una delle ipotesi che abbiamo avanzato per proporre delle alternative
Noi interveniamo nelle procedure di VIA anche per apportare migliorie ai progetti
confidando che le nostre proposte possano essere fatte proprie e prescritte dall’autorità
Ci sono degli impianti che vengono proposti senza alcuna accumulo e secondo noi è sbagliato
occorre già in partenza prevedere l’accumulo perché è una necessità da considerare al momento della proposta dell’impianto
Andrea e il motivo per cui non si fa è sempre economico
L’accumulo costruito nell’impianto ha un costo ma non dà un reale guadagno
mentre l’accumulo costruito fuori dall’impianto (vicino o adiacente alle stazioni primarie) offre invece un guadagno diretto di stoccaggio di energia: più energia stocchi e fai passare attraverso l’accumulo
e più hai un guadagno diretto perché la rete elettrica nazionale pagherà per lo stoccaggio dell’energia
tutti noi in bolletta pagheremo per lo stoccaggio fuori impianto
ed è per questo motivo che tendenzialmente i proponenti
non vogliono spendere soldi per l’accumulo
Però se ricevi finanziamenti pubblici devi garantire una continuità della corrente
e quindi a livello normativo sarebbe d’obbligo l’accumulo in base alla potenza dell’impianto (e non in base a calcoli di convenienza)
Daniele L’impianto BESS strutturato presso la cabina di trasformazione può essere più grande (con un rapporto costi/benefici più favorevole) ma si deve tener conto del grosso problema che hanno questi impianti
vale a dire il raffrescamento delle batterie e relativi consumi per il raffrescamento
Vi è sviluppo di calore elevato anche sotto i pannelli in certe condizioni costruttive ed ambientali
I pannelli grandi a inseguimento sono progettati per avere un sistema di raffrescamento sotto il pannello
quindi parte dell’energia è usata a tale scopo
Paradossalmente non sempre conviene realizzare impianti solari nei paesi dove c’è elevata insolazione
a volte conviene farlo in realtà dove le temperature sono più basse a parità di insolazione
Quindi ci sono aspetti tecnici che possono indurre in una direzione o nell’altra
si è sottratto il governo pubblico di queste trasformazioni
(parliamo di impianti di dimensioni di 50 ettari
70 ettari); se ne metto due o tre uno in fila all’altro io cambio completamente la natura di un luogo
le associazioni di categoria e il consorzio si sono espressi in procedura con valutazioni negative
hanno assunto una posizione un po’ più cauta e problematica rispetto ad anni in cui erano più entusiaste nel rilasciare le autorizzazioni
Andrea E’ stato un momento particolare… c’era questo impianto “Comune di Buronzo”
uno dei primi della zona che era già stato presentato a livello provinciale nel 2021 e poi ripresentato nel 2022 a livello ministeriale
e all’epoca avevo la convinzione che ognuno a casa sua può fare quel che vuole
anche se non mi piaceva vedere buttati via i terreni per il fotovoltaico
Nel momento in cui mi sono accorto di persone venute qui a fare foto
adducendo che tutti i rilievi fossero motivati da strada pubblica – ma voi avete visto quanta strada avete fatto per arrivare fino a qui [il terreno di Andrea è a qualche minuto di macchina dalla strada principale
ndr] – sono andato a controllare sul sito del Ministero e ho scoperto il progetto
Diciamo che ho avuto un leggero mancamento quella sera… e ho iniziato a studiare
sono inciampato in alcuni documenti e poi da lì è iniziato tutto
Ho iniziato a chiedere direttamente in provincia contezza del progetto e al contempo ho cercato un avvocato di esperienza che si occupasse di materia amministrativa e ambientale
Ma non è mia abitudine lasciare tutto in mano a qualcuno così ho iniziato a studiare
molte cose tecniche infatti possono sfuggire anche il migliore
Daniele Per noi associazioni ambientaliste l’abitudine è controllare costantemente gli albi pretori e i siti delle valutazioni ambientali: i siti della provincia
della regione e il sito nazionale delle valutazioni ambientali
Poi ci sono gli strumenti straordinari come le VAS
che si seguono sul sito nazionale del Ministero dell’Ambiente
sono i continui cambi delle disposizioni normative e degli incentivi
quattro anni fa normalmente le imprese proponevano impianti sotto i 1.000 kW perché potevano accedere facilmente a un finanziamento e ricadevano in una procedura VIA provinciale
Negli ultimi tre o quattro anni sono variate
si sono fatti degli step cambiando le competenze tra impianti provinciali
regionali e nazionali: prima si andava in VIA nazionale con 10 MW di picco
ora invece si va con 20 MW in nazionale pare che la soglia sia di 300 MW di picco
Il paradosso è che certi impianti che una volta erano soggetti alla procedura VIA ora ne sono esenti
Recentemente è stato autorizzato in Provincia a Biella un impianto di 13 MW senza alcuna procedura VIA
C’è qualche difficoltà perché le norme cercano di semplificare certi processi ma in alcuni casi ne creano di nuovi
Sul sito Nazionale e su quello della Provincia di Biella la documentazione disponibile è totale
e sono caricati in modo quasi immediato tutte le osservazioni
Una lacuna ordinaria nella documentazione è quella relativa alla fine esercizio/concessione
se le aziende sono tenute ad un accantonamento per il ripristino dei luoghi
se non c’è una domanda di rinnovo deve avvenire il ripristino dei luoghi
farvi capire: più o meno sotto non questo argine c’è ancora un palo di una vecchia linea che passava di lì qui circa 70 anni fa: una parte è stata tagliata e portata via e una lasciata lì dov’era
Andrea Hanno già cercato di mettere il vincolo di esproprio su queste aree
La procedura prevede che dopo la valutazione di impatto ambientale si passi all’autorizzazione unica
che dovrebbe essere regionale ma normalmente viene demandata alla Provincia
vale a dire l’ente che metterà il vincolo di esproprio sulle aree interessate
In questo caso la Provincia ha bloccato tutto perché c’erano delle discrepanze importanti sull’elettrodotto e su alcune aree dell’impianto
pertanto dovrà essere portata a termine la procedura di VIA per poter poi inserire le varie prescrizioni
tra cui il fatto che non mi era stata mandata la lettera relativa ai 30 giorni per potermi opporre all’esproprio
Nel caso in cui venga emessa la valutazione di impatto ambientale in uno di questi impianti le ditte proponenti procederanno con l’autorizzazione unica
Se verrà emessa l’autorizzazione unica e quindi il vincolo di esproprio sulle aree
io mi opporrò sicuramente opposizione al TAR e quindi bloccherò il tutto sul nascere
bloccherò tutto perché devono prendere in considerazione le alternative
Nelle mie osservazioni ho mostrato loro con le mappe l’impatto totale nell’area
vedrà installati circa tremila ettari di fotovoltaico nel raggio di 10-15 km dalla stazione stessa
più tutti quegli impianti che tra l’altro hanno una connessione più piccola verso le stazioni primarie
e non darà luogo all’utilizzo diretto della corrente
Daniele sembra quasi che le destinazioni dei terreni in queste province del triangolo nord-est del Piemonte siano così suddivise: nel novarese tutta la logistica e anche nel vercellese in parte
e in questa area qui che è sempre stata un’area a bassa concentrazione abitativa tutta l’impiantistica dei rifiuti ed ora della produzione di energia solare
Gli stessi problemi non sono solo sul fotovoltaico
Daniele E poi ci sono anche situazioni di analfabetismo amministrativo
l’impianto ultimo “EG Fucsia” a Salussola ha visto numerosissime critiche fatte dalle due province di Biella e di Vercelli: il Comune di Salussola ha scritto di pugno del Sindaco e nemmeno da parte dei tecnici
che normalmente sono quelli tenuti a fare le osservazioni
tre frasette in cui si dice “trattateci bene nelle compensazioni”
senza valutare le ricadute che possono avere impianti di questa dimensione sul territorio
Qui [ndr: ci mostra sul telefonino] c’è la mappa della zona di Masserano: non è aggiornata la parte di Salussola
Come vedete questa continuità impiantistica è elevatissima
Il problema è questo: in rosso sono disegnate le linee ad alta tensione
per questo impianto a Masserano non si è scelto il collegamento a questa linea
pur avendo una linea ad alta tensione più vicina a nord che adesso stanno ipotizzando di attrezzare con una apposita SE
arriva il primo progettista e vede la soluzione possibile solo qua
Poi quando si sono accorti che erano in tre o quattro a fare le proposte nell’area e l’ipotesi di realizzare una SE a ridosso della Linea ad Alta Tensione più vicina è diventata possibile
MAPPA
Daniele C’è un progetto a Mottalciata denominato ‘Next’
che porta un cavidotto a un’area in cui le batterie sono site in ex capannoni industriali
Ci sono invece prospettive per il fotovoltaico bislacche: la normativa nazionale ha definito delle aree idonee di massima
C’è ad esempio la possibilità di realizzare fotovoltaico vicino alle aree industriali o artigianali
C’è la facoltà di realizzarlo sopra le discariche o nelle cave
Nelle cave si pone il problema che lo sviluppo degli impianti fotovoltaici potrebbe portare a minori ripristini ambientali
e questo è grosso un problema da considerare
riporto ad esempio l’impianto proposto denominato “Le 7 sorelle” a Masserano/Castelletto Cervo
C’è stata per questa azienda agricola una pratica di miglioramento fondiario tramite attività estrattive (si preleva uno strato di argilla) al fine di conseguire un miglioramento agronomico del fondo
ovvero la rimodellazione di più vasche di risaia in un numero inferiore ma dalle maggiori dimensioni
riducendo i costi produttivi (i sistemi di lavorazione laser delle risaie consentono di avere delle superfici perfettamente piane)
Il problema è che alcuni proponenti per l’impianto fotovoltaico prima fanno fare la trasformazione per questo miglioramento agro fondiario
che proceduralmente è però un’autorizzazione mineraria
una miniera e quindi abbiamo diritto a fare il fotovoltaico”
Ma se l’autorizzazione era per un miglioramento agricolo fondiario…i volponi del fotovoltaico in questo modo non proponevano l’agrivoltaico
agricolturaagrivoltaicoaree idoneecomitati territorialiECOLOGIAECOLOGIA POLITICAENERGIE RINNOVABILIESTRATTIVISMOpiemonteterreni agricoli
Pubblichiamo un’analisi preliminare grazie alla valutazione di Daniele Gamba
attivista del Circolo Tavo Burat e Pronatura di Biella
in merito al Rapporto Energia 2024 della Regione Piemonte
presentato il 15 aprile 2025 dalla Regione stessa
Di seguito una sintesi di quanto uscito dalle due ricche giornate di convegno nazionale No alla Servitù energetica tenutosi a Livorno il 29 e 30 marzo scorsi
Il Convegno No alla Servitù Energetica anche su Radio Blackout
Continua la diffusione del Convegno No alla Servitù Energetica.
Verso il Convegno No alla Servitù Energetica pubblichiamo le puntate del podcast Controvento
realizzato da Radio Onda d’Urto durante il viaggio inchiesta insieme a Confluenza
del quale abbiamo fatto una restituzione qui
In vista del presidio davanti al Tribunale di Torino in occasione dell’udienza sul ricorso presentato da cittadini e associazioni a tutela della riserva naturale del Meisino pubblichiamo questo comunicato stampa in merito all’andamento dei lavori e degli impatti dei cantieri sul territorio
A seguire l’indizione del presidio di giovedì 27 marzo
Verso il Convegno No alla Servitù Energetica che si terrà a Livorno il 29 e 30 marzo ripubblichiamo un articolo di Fabio Balocco apparso sul Fatto Quotidiano
A seguito di una interessante chiacchierata con Elena Gerebizza di ReCommon
associazione che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società
e che introdurrà la seconda sessione del Convegno “No alla servitù energetica” a Livorno il 29 e 30 marzo
a partire dall’esigenza di tracciare un quadro del piano energetico nazionale
riportiamo qui una restituzione in vista della discussione collettiva
emozioni e memoria: è quanto verrà proposto a Santhià mercoledì 7 maggio
con il Concerto Alpino intitolato “Il valore Alpino raccontato e interpretato dalla Banda Musicale Cittadina di Santhià”
L’evento si svolgerà presso lo Spazio Eventi di Santhià
Il concerto sarà un omaggio sentito agli Alpini e ai loro valori di solidarietà
La Banda accompagnerà il pubblico in un viaggio musicale tra marce alpine
arricchiti da momenti narrativi che faranno rivivere episodi significativi della storia alpina
Sarà un’occasione speciale non solo per ascoltare musica di qualità ma anche per ricordare e celebrare l’importante legame che unisce la città di Santhià agli Alpini e alle loro imprese
IVREA - E' completamente operativo il bypass autostradale che evita il transito sui due viadotti della Camolesa
lungo la bretella Ivrea-Santhià che collega l'autostrada A5 Torino-Aosta con la A4 Torino-Milano
Dopo l'apertura della prima corsia in direzione Vercelli e Milano lo scorso 28 febbraio 2025
ora è percorribile anche la seconda corsia
che conduce verso Ivrea e la Valle d'Aosta
nei prossimi mesi potrebbero persistere rallentamenti
soprattutto nei momenti di traffico intenso
l'apertura del bypass segna un passo avanti significativo: i mezzi pesanti possono tornare a circolare senza deviazioni sulla viabilità ordinaria e i veicoli leggeri non devono più fermarsi prima di accedere alla bretella
realizzata in tempi ridotti grazie alla procedura d'urgenza
ha richiesto poco più di due mesi anziché i tre inizialmente previsti
La chiusura della bretella ai mezzi oltre le 3,5 tonnellate
inclusi ritardi per i bus di linea e turistici
la gestione della A5 tra Torino e Quincinetto è passata alla società Itp Spa
subentrata alla precedente concessionaria Ativa
La stessa Itp dovrà ora pianificare la demolizione e la ricostruzione dei due viadotti della Camolesa danneggiati
un intervento fondamentale per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione sulla tratta
presso la Sala Blu del Centro Culturale “Jacopo Durandi” di Santhià
si è tenuta la prima lezione introduttiva dei corsi d’italiano per stranieri
L’iniziativa ha avuto un buon riscontro tra i cittadini stranieri che hanno partecipato numerosi
I corsi di italiano sono finanziati dal “Progetto Petrarca 7”
al quale il Comune ha aderito attraverso il CPIA (Centro Provinciale Istruzione degli Adulti) di Biella e Vercelli
All’avvio era presente il vice sindaco Mattia Beccaro
Le lezioni si svolgeranno nei giorni martedì
mercoledì e venerdì dalle 15:30 alle 18 circa
L’Agenzia di Stampa Parlamentare Agenparl è una delle voci storiche ed autorevoli dell’informazione italiana parlamentare ed è una delle principali news company italiane
Nel 1950 Francesco Lisi fondò la più antica Agenzia giornalistica parlamentare italiana
con il nome di S.P.E.; con l’ingresso nell’ASP (Associazione stampa parlamentare) nel 1953 ne mutò il nome in Agenparl
Dal 1955 affianca con i suoi notiziari il mondo istituzionale
diventando oggi una tra le fonti più autorevoli dell’informazione con i propri prodotti
Dal 2009 il Direttore è Luigi Camilloni che ha proseguito lungo la strada tracciata da Lisi e cioè quella che da sempre ha contraddistinto l’Agenzia
Una formula editoriale veloce ed innovativa che garantisce un’informazione puntuale e degli approfondimenti originali
fare informazione significa mantenere un alto livello di esattezza
ma soprattutto senza far ricorso a formule e luoghi comuni giornalistici
SANTHIÁ (VC) – Atena Luce Gas e Servizi apre un nuovo store a Santhià
che si aggiunge allo store di Vercelli e a quelli di Trino e Cigliano
consolidando così la propria presenza su tutto il territorio provinciale
Il nuovo sportello costituisce un ulteriore punto di contatto per i clienti
che saranno accolti da personale qualificato per scoprire le offerte di fornitura luce e gas
le soluzioni integrate per il risparmio energetico
per l’assistenza per la casa e per l’attenzione alla persona
l’assessore al Bilancio del Comune di Santhià
e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Santhià
Per Atena Luce Gas e Servizi era presente l’amministratore delegato
Questa nuova apertura traduce l’impegno dell’azienda a rafforzare la relazione con i cittadini
con l’obiettivo di essere presente sempre più capillarmente a fianco delle comunità locali in cui opera e proponendo soluzioni innovative capaci di andare incontro alle nuove esigenze emergenti
“Il nuovo store a Santhià – ha dichiarato Paolo Echino
Amministratore Delegato di Atena Trading S.r.l
– è stato progettato per offrire un servizio eccellente
a testimonianza di un impegno concreto sul territorio dell’azienda e del Gruppo Iren: rinnoviamo così la volontà di essere un punto di riferimento grazie alla storica competenza e affidabilità di Atena
con sempre maggiore attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità”
Lo sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30 e il sabato dalle 08:30 alle 12:30. Sarà inoltre possibile prenotare un appuntamento tramite l’app IrenYou, selezionando lo store di Corso Sant’Ignazio. L’elenco di tutti gli store e di tutti servizi è disponibile sul sito www.atenalucegas.it
Aprirà sabato 1° marzo il bypass autostradale che consentirà di riattivare la bretella tra Ivrea e Santhià anche per i mezzi pesanti
A confermarlo in serata una nota del vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi
“Il by-pass sarà riaperto in un senso di marcia
significativo passo verso il ritorno alla normalità per i residenti e le imprese locali tra i caselli autostradali di Albiano e Santhià” spiega Edoardo Rixi
sarà completato il riavvio del traffico con l’apertura del secondo senso di marcia
la comunità locale potrà tornare a godere dei vantaggi economici derivanti dalla fluidificazione del traffico e dal miglioramento della logistica sul raccordo autostradale A4-A5 Ivrea-Santhià”
Nel pomeriggio di oggi l’Assessore regionale Luigi Bertschy
interpellato si limitava a dire: “Sappiamo che i lavori sono in fase avanzata
c’è una costante collaborazione con la società
L’obiettivo è di dare una risposta nel più breve tempo possibile”
Grande soddisfazione per la riapertura viene espressa della Senatrice Nicoletta Spelgatti
“La collaborazione proficua fra il Ministero delle Infrastrutture e la rappresentanza del territorio – commenta la Senatrice – ha portato alla risoluzione di un problema annoso
fortemente voluto dalla Lega sia per superare le criticità rilevate sia dal Piemonte che dalla Valle d’Aosta
garantiremo finalmente una circolazione più rapida e sicura”
Il presidente della Regione Renzo Testolin – assieme all’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy e quello al Turismo Giulio Grosjacques – ha incontrato i vertici del nuovo concessionario autostradale ITP
gestore della ormai famigerata bretella Ivrea-Santhià
Lo stato dei lavori di costruzione del nuovo bypass e la messa in sicurezza definitiva del viadotto Camolesa sono stati al centro del confronto con il presidente Matterino Dogliani e con il direttore tecnico generale Giovanni Salvatore D’Agostino
“Era importante per il Governo regionale attivare una interlocuzione e un confronto con il nuovo gestore autostradale per affrontare le questioni che riguardano direttamente la nostra regione e
in particolare per il trasporto pesante a favore delle imprese e per la viabilità turistica in uscita e in entrata
fortemente rallentata dall’attuale restringimento della careggiata ad Albiano”
“Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul rispetto dei tempi previsti per il completamento del bypass – si legge ancora -
Sarà il primo passo utile per affrontare un lungo periodo
visti i tempi necessari all’adeguamento del viadotto
i cui interventi potranno iniziare con la prossima estate
Il presidente Dogliani e il direttore D’Agostino hanno dimostrato molta attenzione alle preoccupazioni che abbiamo rappresentato
rassicurandoci riguardo alla tempestiva esecuzione delle opere e in particolare del bypass che dovrà garantire una piena e stabile operatività nel medio periodo”
Non c’è ancora una data certa per l’apertura del bypass autostradale che consentirà di riattivare la bretella tra Ivrea e Santhià anche per i mezzi pesanti
l’Assessore regionale Luigi Bertschy ha effettuato un sopralluogo nel cantiere per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori
“A nome del Consiglio abbiamo dato continuità all’azione politica iniziata durante l’estate con la precedente concessionaria per sottolineare l’importanza di questo collegamento verso la Lombardia
ha dichiarato l’Assessore Bertschy questa mattina in Consiglio regionale
rispondendo a un’interrogazione del capogruppo di Rassemblement Valdôtain
“I lavori dovevano iniziare all’inizio dell’autunno per concludersi prima delle vacanze natalizie
Grazie all’intervento delle Regioni coinvolte e del Governo
sottolineando che le operazioni stanno ora procedendo in modo significativo
Al termine dei lavori sarà necessaria l’autorizzazione del Ministero per l’apertura del bypass
“Il Ministero ci ha rassicurato sull’attenzione dedicata alla fase autorizzativa
e ci auguriamo che ciò consenta di accelerare i tempi”
ribadendo l’intenzione di proseguire il dialogo con la nuova concessionaria per garantire il completamento rapido dell’opera
resta centrale la questione della messa in sicurezza o della ricostruzione dei due viadotti della bretella
richiede “un’attenzione più alta”
ha concordato sull’urgenza di risolvere il problema dei viadotti: “Il vero nodo è la sicurezza e il futuro dell’intero collegamento
Auspichiamo che i lavori si concludano quanto prima e che l’attenzione resti alta su tutto l’asse viario”
Chi sperava che il 2025 portasse in dono la fine dei lavori sulla bretella Ivrea – Santhià, risolvendo così le lunghe code generate dal restringimento della carreggiata ad Albiano, si dovrà ricredere. Con un’ordinanza
la società IPT – Ivrea Torino Piacenza
concessionaria delle attività di gestione delle tratte autostradali A5 Torino-Ivrea-Quincinetto
della bretella di collegamento A4/A5 Ivrea-Santhià
della diramazione Torino-Pinerolo e del sistema tangenziale Torinese e della tratta autostradale A21 Torino-Alessandria-Piacenza
ha annunciato la proroga dei lavori e delle conseguenti limitazioni fino al 30 aprile 2025
oltre ai disagi e agli incolonnamenti che si creano ogni qual volta il traffico è più intenso
a pesare è il divieto di circolazione ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate
agli autobus e ai veicoli aventi larghezza superiore a 2,40 metri
nel tratto compreso tra l’interscambio di Pavone e quello di Santhià
in carreggiata Sud (da Ivrea verso Albiano)
e tra l’interscambio di Santhià e lo svincolo di Albiano
in carreggiata Nord (da Santhià verso Ivrea)
gli interventi riguardano l’adeguamento del Viadotto Camolesa
per ragioni di sicurezza e per consentire la rimozione delle limitazioni al transito dei mezzi pesanti attualmente in essere
grazie alla realizzazione di una deviazione provvisoria della viabilità rispetto a quella rappresentata dal viadotto stesso
Una proroga di 4 mesi basterà per il completamento dei lavori
giornalista professionista e mamma di tre pesti
Quando non sono in redazione mi trovate in montagna oppure su un divano con il mio inseparabile ebook reader
Il ponte MORANDI è stato ricostruito in 12 mesi…….
terribile terribile terribile biglietto di ingresso in valle
Io mi chiedo con quale coraggio hanno fatto scattare gli aumenti delle autostrade anche su quel tratto quando la gente è esasperata ogni volta che deve raggiungere la valle
Credo che organizzerò una raccolta di firme per bloccare
l’aumento delle tariffe su quella tratta.
La cosa ASSURDA poi è che sulla A4 i cartelli che indicano l’impossibilità per i camion e pulman di prendere la Ivrea Santià appaiono solo 3 o 4 km prima della deviazione cosi i camion stranieri (polacchi
sloveni ecc) si spostano solo alla fine nella corsia di sx cosi da creare un DISASTRO di coda.
MA NON SI PU0′ indicare 50 km prima che NON si potrà prendere quella uscita??
se ci sono delle penali per i ritardi perché l’impressione è ,come per la galleria per andare al gran San Bernardo ad Aosta che è limitata ormai da quattro anni
Per chi è costretto a viaggiare per lavoro è uno stress
Almeno allargassero un po’ gli imbuti
tanto un mezzo pesante non ci passa comunque
Quegli imbuti sembrano fatti per evitare attentati più che selezionare i veicoli pesanti
email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento
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Santhià si raccoglie attorno a un ricordo che brucia ancora. Nonostante gli ottant’anni trascorsi il 29 aprile rimane un giorno di lutto quando il paesino nel 1945 pagò un prezzo altissimo per la libertà con quarantotto vite tra partigiani e civili che furono spezzate dall’ultimo spasmo di violenza di un regime morente
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al sindaco di Santhià Angela Ariotti in occasione delle commemorazioni dell’ottantesimo anniversario. "Ottant'anni fa il 25 aprile 1945 fu l'avvio dell’insurrezione
La violenza cieca del 75° Corpo d'armata del III Reich infranse la tregua concordata con il Comando partigiano e in quei giorni a Santhià e nelle sue cascine vicine si consumò una delle ultime
quella del prevosto monsignor Giovanni Ravetti
capace di una mediazione che evitò che il prezzo pagato in termini di vite umane fosse ancora più alto. Non è un caso se la Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare riconoscendo a quei cittadini “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche” proprio nel momento in cui la libertà cominciava a rifiorire nel Nord Italia.
Tutti i cantieri sulle autostrade per i ponti festivi e l'estate. La "trappola" è sempre la stessa
0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere
trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017
Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.
segnata da piogge torrenziali e dall’allerta rossa per rischio idrogeologico
la circolazione ferroviaria sulla linea Biella–Santhià resta fortemente compromessa
Tutti i treni risultano soppressi almeno fino alle 8:00 di questa mattina
Le cancellazioni riguardano sia le corse in partenza da Biella San Paolo che quelle da Santhià
inclusi i collegamenti intermedi con fermata a Salussola
La sospensione del servizio è stata comunicata ufficialmente tramite l’app Infomobilità
dove i treni programmati risultano annullati a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito la rete ferroviaria regionale
La situazione è precipitata ieri sera intorno alle 19:00
quando il treno Regionale 11727 in servizio tra Santhià e Biella si è fermato all’altezza di Sandigliano a causa dell’allagamento dei binari
tra cui 35 studenti minorenni di ritorno da una gita scolastica
Per motivi di sicurezza il convoglio non ha potuto proseguire
e tutti i viaggiatori sono stati fatti scendere presso lo scalo ferroviario di Sandigliano
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Biella e i Carabinieri della stazione di Candelo
che hanno gestito le operazioni di evacuazione garantendo un deflusso ordinato
I minori sono stati successivamente affidati ai genitori
La linea resta sotto osservazione da parte dei tecnici
L’evoluzione delle condizioni meteo e lo stato dell’infrastruttura potrebbero determinare ulteriori soppressioni o ritardi nelle prossime ore
I treni Regionali subiscono limitazioni di percorso e cancellazioni, secondo il seguente programma
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L'Ivrea-Santhia riapre ai Tir e ai bus: fine delle code tra Piemonte e Valle d'Aosta
i problemi di traffico sulla Ivrea-Santhià e
«Il viadotto Camolesa riapre sabato 1 marzo» è l'annuncio del viceministro al Mit Edoardo Rixi
anche se in realtà sarebbe più corretto dire che ad aprire saranno i bypass realizzati per "aggirare" il viadotto
Cantieri, ponti, strade e code. Ecco tutte le trappole per gli automobilisti torinesi
toccherà a quello in direzione nord: il più "critico" visto che si tratta di quello che permetterà ai mezzi pesanti di viaggiare in direzione della Valle d'Aosta e quindi del traforo del Monte Bianco e della Francia
dovrebbe avere tra le prime conseguenze anche quella di "alleggerire" il traffico di camion e Tir al Frejus e quindi in Val di Susa
«La comunità locale - sottolinea Rixi - potrà tornare a godere dei vantaggi economici derivanti dalla fluidificazione del traffico e dal miglioramento della logistica sul raccordo autostradale A4-A5 Ivrea-Santhià
con una sensibile riduzione delle code che
Autostrade, il prefetto di Torino vieta ai camion la bretella Ivrea-Santhià
i lavori sono stati più veloci del previsto
Il bypass infatti in origine avrebbe dovuto aprire a fine aprile
visto la chiusura del viadotto Camolesa - per problemi statici - ai mezzi pesanti (compresi i bus di linea) generava periodicamente caos e code
L'apertura del bypass sarà al momento solo parziale
con una sola corsia per senso di marcia: a pieno regime
SANTHIÁ (VC) – Il Carnevale Storico di Santhià anche quest’anno riprende una tradizione secolare documentata almeno dall’XI secolo
ma allo stesso tempo con uno spettacolo ricco di nuove originalità volte a proiettare la manifestazione nel futuro
il periodo Carnevalesco è già stato caratterizzato da numerosi appuntamenti ma la kermesse raggiungerà il suo apogeo con i corsi mascherati in programma domenica 2
Il 27 febbraio un primo assaggio: la sera del Giovedì grasso
al suono dei Pifferi e Tamburi del Carnevale Storico e delle due bande cittadine; lungo corso Nuova Italia
ci sarà un percorso enogastronomico con ventisei stand che offriranno cibi e bevande per tutti
Sabato 1 marzo invece avrà luogo il Cerimoniale Carnevalesco e Consegna delle chiavi della Città
che prevede l’insediamento delle tradizionali maschere popolari Majutin dal PampardùeStevulin ʼd la Plissera
nel momento in cui ricevono dal Sindaco le chiavi della Città ed effettuano il “Proclama al Popolo”
A seguire il tradizionale Ricevimento Popolare: le Maschere
dallo Stato Maggiore Napoleonico e dalla Direzione
si sposteranno al Palacarvè per il Veglione in maschera
e qui un’altra sorpresa del programma 2025: a salire sul palco Saverino Sateriale
nella finalissima de La Corrida con Amadeus
si è aggiudicato il primo premio grazie all’ironico e travolgente “Ballo del MuratoRino”
Severino Sateriale si ripresenterà per la sfilata del giorno dopo
Per lui il Direttore Artistico Paolo Bonanni ha pensato ad un riconoscimento speciale: un Premio Simpatia e Originalità
cabarettista torinese dalla satira pungente
eletto vincitore del Premio Stevu-Majot 2025
Domenica 2 marzo sarà una giornata densa di eventi: in mattinata la Santa Messa speciale delle maschere
e l’arrivo dell’antica statua del Gianduja
al centro della piazza Maggiore e lì resterà per i tre giorni di festeggiamenti
Sarà il pomeriggio a riservare le più ghiotte novità: ad aprire la prima sfilata
che dichiara: «Sono onorata di essere stata invitata a partecipare al Carnevale Storico di Santhià
Sono felice di portare il mio titolo di Miss Italia tra persone gentili e organizzatori di grande competenza ed esperienza
Questo evento straordinario è una celebrazione autentica delle nostre tradizioni
un ponte tra passato e presente che unisce generazioni attraverso cultura
Il 2 marzo avrò il privilegio di vivere da vicino la magia di questa manifestazione unica
colori vibranti e l’energia travolgente di una comunità che custodisce con orgoglio il proprio patrimonio culturale
Essere Miss Italia significa essere testimone e rappresentare la bellezza della nostra storia e delle nostre tradizioni
e il Carnevale di Santhià è un perfetto esempio di come il passato possa continuare a emozionare e coinvolgere
Non vedo l’ora di condividere con voi questa esperienza e di celebrare insieme una giornata preziosa della nostra identità italiana»
questa sarà l’occasione per apprezzare la creatività
che sfileranno insieme allo Stato Maggiore
in ricordo del passaggio da Santhià di Napoleone
ed al notissimo corpo dei Pifferi e Tamburi
seguito dall’appuntamento danzante al PalaCarvè
Lo spettacolo simbolo della tradizione carnevalesca santhiatese: alla “sveglia” di Pifferi e Tamburi nella piazza del mercato
ribattezzata per l’occasione piazza Tere Berri
fin dall’alba vengono accesi i fuochi di 150 grandi caldaie di rame
Per la preparazione della Fagiuolata servono
Una tradizione la cui ricetta è stata depositata con atto notarile per preservarne la storicità
migliaia di commensali attenderanno mezzogiorno in punto
quando gli attendenti e il comandante di piazza
iniziano la distribuzione alla popolazione del pane e del salame
momento dedicato ai più piccoli col Gran Ballo dei Bambini
presso il PalaCarvè; una festa mascherata a base di musica e giochi
e con la distribuzione di classici dolci carnevaleschi
inizierà la suggestiva seconda sfilata notturna di carri e maschere
al termine della quale ci sarà un veglione carnevalesco in maschera
appuntamento con gli antichissimi “Giochi di Gianduja”
che rimandano alle tradizioni popolari medievali: la corsa nei sacchi
la rottura delle pignatte piene di farina o coriandoli
il recupero della mela nella tinozza e tanti altri
A queste sfide sono contrapposte le compagnie carnevalesche
la banda cittadina e il corpo dei Pifferi e Tamburi
Terzo Corso Mascherato alle 14.30: oltre al ritorno delle compagnie carnevalesche della prima sfilata
una grande novità di quest’anno sarà un carro completamente costruito da ragazzi affetti da disabilità dell’associazione Cuori Blu
membro del Direttivo del Carnevale: «La manifestazione si è voluta arricchire di ospiti davvero speciali: siamo entusiasti di far sfilare il loro carro allegorico intitolato “I Viaggi di Ettore”
che rappresenta un universo fantastico dove Ettore atterra per portare un messaggio di inclusione e solidarietà
Il Carnevale Storico di Santhià ha come fondamento la condivisione e siamo da sempre convinti che il ritrovarsi in allegria fa bene
L’inclusione e’ certamente un valore che vogliamo continuare a propugnare in tutte le sue forme
ed avere il progetto di Cuori Blu offre l’opportunità di dimostrare che il Carnevale non solo fa bene
Al termine della sfilata avverrà la proclamazione dei vincitori delle varie categorie e la successiva premiazione
il Carnevale si chiude con il “Rogo del Babàciu”
un pupazzo che viene appeso su una pira e pubblicamente bruciato in piazza Maggiore
Questo è l’evento che segna la fine del Carvè
fra il suono delle campane a lutto e le note di una marcia funebre
che si tramuta dopo poche note in una “monferrina” sfrenata
un ballo che darà spazio all’allegria il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri
SANTHIÁ (VC) – Nella mattinata di oggi
la squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento Volontario di Santhià
insieme a quella Fluviale della centrale di Vercelli
i soccorritori si sono calati nel luogo dove attenzione le ricerche ma la persona non era più presente
Le verifiche e le ricerche del caso sono tuttora in corso da parte degli Enti competenti
Presenti sul posto una pattuglia dei Carabinieri di Santhià
ALBIANO D'IVREA - Buone notizie per gli automobilisti e
per gli autisti dei mezzi pesanti: il bypass del viadotto della Camolesa
lungo la bretella autostradale Ivrea-Santhià
sarà aperto al traffico con un mese di anticipo
Dopo oltre un anno di disagi e restrizioni
i camion e i bus potranno finalmente tornare a circolare liberamente
La riapertura graduale inizierà sabato 1 marzo 2025 con l’attivazione della corsia in direzione Santhià
mentre la settimana successiva seguirà quella in direzione Ivrea
La conferma ufficiale è arrivata direttamente dal viceministro dei Trasporti
«Il by-pass sarà riaperto in un senso di marcia
con la rimozione del restringimento all’altezza di Ivrea garantendo un primo
passo verso il ritorno alla normalità per residenti e imprese locali tra i caselli autostradali di Albiano e Santhià
con la modifica di alcune barriere di sicurezza
sarà completato il riavvio del traffico con l’apertura del senso di marcia anche in direzione nord
con la completa rimozione dei restringimenti
La comunità locale potrà tornare a godere dei vantaggi economici derivanti dalla fluidificazione del traffico e dal miglioramento della logistica sul raccordo autostradale A4-A5 Ivrea-Santhià
verrà eliminato il restringimento di carreggiata nei pressi dello svincolo di Albiano d'Ivrea
che negli ultimi mesi ha costretto i mezzi pesanti a deviare su strade secondarie
Questo ha provocato lunghe code sulla bretella
a causa degli spostamenti turistici da e per la Valle d'Aosta
resterà operativo fino al completamento dei lavori di manutenzione sul viadotto della Camolesa
che necessita di interventi strutturali rilevanti
la riapertura è stata anticipata grazie al rapido avanzamento dei cantieri
riducendo così i disagi per pendolari e autotrasportatori
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Il Carnevale Storico di Santhià ha proclamato i vincitori dei carri di prima categoria
e dei gruppi mascherati a piedi dell’edizione 2025
Primo posto: “Venditori di Fumo” Gruppo Pitu 2.0
Secondo posto: “Appesi a un Filo” Gruppo Butalas
Terzo posto: “Tucumsi I Bali … Arriva la Macumba!” Gruppo Disprà
Quarto posto: “L’ultima mano” Gruppo Scapa’ da Ca’
Primo posto: “ Mani d’Autore” Gruppo I Rubinet
Secondo posto: “Sfilando con le Stelle” Gruppo Funfi
Terzo posto: “An Viagi cun ai Masna….Benvenuti in Africa!" Gruppo Masna’ 2.0
Quarto posto: “ Guinness Grupia” Gruppo Grupia
Premio Speciale Istituito dalla Direzione dei Carnevale Storico in ricordo di Teresio Berri per la miglior performance notturna “Il Bello di Notte”
Titolo “TUCUMSI I BALI...ARRIVA LA MACUMBA!”
Premio Speciale Istituito dalla Compagnia dei Rubinet in memoria del Compianto Ugo Faccioli
Dichiara il Presidente della Pro Loco Fabrizio Pistono
“in una delle edizioni di maggiore successo degli ultimi anni
ancora una volta il Carnevale Storico di Santhia’ ha saputo stupire con la sua creativita’ in un’atmosfera allegra e amichevole
La nostra tradizione millenaria continua ad essere coinvolgente per un pubblico in continua crescita
che proviene non solo dal Piemonte e dalle vicine regioni ma registra l’interesse di tutt’Italia.”
applaudiamo tutti i carristi e maschere a piedi per la loro capacità artistica
e per un impegno che negli anni posso solo definire come incrollabile,” dice Alessandro Caprioglio
“A loro ed al numerosissimo pubblico un sentito grazie e arrivederci al prossimo anno.”
"La valorizzazione delle nostre tradizioni è un elemento imprescindibile per preservare l’identità e la storia del Piemonte
Eventi come il Carnevale Storico di Santhià non solo raccontano le nostre origini
ma rappresentano anche un'importante occasione di promozione culturale e turistica
Sono manifestazioni che rafforzano il senso di appartenenza delle comunità e che
grazie alla passione e all’impegno dei cittadini
mantenendo viva la memoria storica e proiettandola nel futuro," ha commentato l’On.Claudia Porchietto
che ha voluto presenziare alla kermesse lunedì 3 marzo
per la distribuzione della Colossale Fagiouolata
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SANTHIÁ (VC) – Il Carnevale Storico di Santhià ha proclamato i vincitori dei carri di prima categoria
La serata si è conclusa con il suggestivorogo del Babaciu
un rito antichissimo che segna il termine del tempo carnevalesco
Dichiara il Presidente della Pro Loco Fabrizio Pistono: «In una delle edizioni di maggiore successo degli ultimi anni
ancora una volta il Carnevale Storico di Santhià ha saputo stupire con la sua creatività in un’atmosfera allegra e amichevole
che proviene non solo dal Piemonte e dalle vicine regioni ma da tutta Italia»
e per un impegno che negli anni posso solo definire come incrollabile» – dice Alessandro Caprioglio
del Direttivo del Carnevale – «A loro e al numerosissimo pubblico un sentito grazie e arrivederci al prossimo anno»
«La valorizzazione delle nostre tradizioni è un elemento imprescindibile per preservare l’identità e la storia del Piemonte
Eventi come il Carnevale Storico di Santhià non solo raccontano le nostre origini
ma rappresentano anche un’importante occasione di promozione culturale e turistica
Sono manifestazioni che rafforzano il senso di appartenenza delle comunità e che
mantenendo viva la memoria storica e proiettandola nel futuro»
ha commentato l’onorevole Claudia Porchietto
alla distribuzione della Colossale Fagiouolata
ROMA (ITALPRESS) – “Ottant’anni fa il 25 aprile 1945 fu l’avvio della insurrezione
nei giorni più difficili per la Liberazione”
Angela Ariotti.“La ritirata del 75° Corpo d’armata del III Reich travolse la tregua concordata tra il Comando partigiano ed i Comandi tedeschi: quarantotto furono le vittime tra partigiani e civili della violenza nazista a Santhià e nelle vicine cascine tra il 29 aprile e il 1° maggio 1945 – prosegue -
La Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare sottolineando “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche quando ormai la bandiera della libertà sventolava nel Piemonte e nella Lombardia”
giungano i sentimenti della più intensa partecipazione e solidarietà”
Per ricevere notizie ed approfondimenti quotidiani
Home » Events » Fairs & Festivals » Carnevale Storico di Santhià: giobia grass
folklore e la celebre Colossale Fagiuolata
Alle ore 20:30 il Carnevale entra nel vivo con l’arrivo dei Pifferi e Tamburi e delle due bande cittadine
un grande percorso enogastronomico con circa 20 stand offre ai partecipanti cibi e bevande tipici: un vero e proprio luna park del gusto sotto le stelle
Esibizione della spettacolare band Insanity – Il Party Ignorante presso il Palacarvé
Home / Due nuovi medici a Gattinara e Santhià: le modalità per sceglierli
A Gattinara arriva un nuovo medico di base che potrà accogliere 1.500 pazienti
che entrerà in servizio in quell’ambito territoriale a partire da lunedì 17 febbraio
I pazienti privi di medico di base possono scegliere due modalità per sceglierlo come proprio medico di famiglia:
da lunedì 17 inizierà la sua attività la dottoressa Simona Ghisio
I pazienti revocati del Dottor Ganolio già preavvisati dall’ASL con lettere partite la scorsa settimana, possono scegliere un nuovo medico tra quelli aventi ancora posti disponibili utilizzando il servizio di “cambio medico” on line sul portale Salute Piemonte già da domenica 16 o recandosi agli sportelli della Casa della Salute di Santhià a partire da lunedì 17
Tragedia a Santhià: Giovane Straniero Muore Aggrappato a un Treno
un dramma si è consumato sui binari della stazione di Santhià
aggrappandosi disperatamente all'esterno di un treno regionale veloce
un'opportunità che il giovane non voleva lasciarsi sfuggire
l'ultimo nei tabelloni ufficiali di Trenitalia per il capoluogo piemontese
rappresentava forse l'ultima speranza per il giovane di raggiungere la sua destinazione
Ma cosa spinge una persona a compiere un gesto così estremo
È una domanda che riecheggia tra i binari e che le autorità stanno cercando di decifrare
Il giovane si sarebbe aggrappato all'esterno del convoglio
un atto di disperazione che si è trasformato in tragedia
È stato lì che il corpo senza vita del giovane è stato scoperto
in una scena che ha lasciato sgomenti i presenti
La salma è stata recuperata a tarda notte
mentre l'autorità giudiziaria e la Polizia Ferroviaria (Polfer) sono intervenute prontamente per avviare le indagini
La Polfer sta cercando di ricostruire gli eventi di quei fatidici otto minuti tra Santhià e Bianzè
un lasso di tempo che ha segnato il destino del giovane
Le indagini si concentrano non solo sull'identificazione della vittima
ma anche sulle motivazioni che lo hanno spinto a un gesto così estremo
rimane un anonimo protagonista di una tragedia
Questo dramma si inserisce in un contesto già segnato da un altro tragico evento avvenuto solo un mese fa
un 17enne si è tolto la vita gettandosi sotto un treno alla stazione di Vercelli
frequentava un istituto superiore di Vercelli ed era stato ospite di una comunità per minori
sollevano interrogativi sulle condizioni di disagio e solitudine che possono spingere i giovani a gesti estremi
Queste tragedie ci pongono di fronte a una realtà che spesso preferiamo ignorare
Cosa spinge un giovane a rischiare la vita in modo così drammatico
È una questione che va oltre il singolo evento
È un appello alla riflessione per le istituzioni
affinché si possa prevenire il ripetersi di simili tragedie
rimane il dolore per una vita spezzata troppo presto
Schianto fatale: camion si ribalta in autostrada
Raffaele Carlomagno è morto. Il tifo biancoblù perde un fratello
Torino, violenza senza freni: ancora rapine e paura nei quartieri dimenticati
Scontro tra moto: 20enne muore sul colpo
Il viadotto Camolesa riapre sabato 1 marzo
Ad annunciarlo il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti
"Il bypass sarà riaperto in un senso di marcia
significativo passo verso il ritorno alla normalità per i residenti e le imprese tra i caselli autostradali di Albiano e Santhià
sarà completato il riavvio del traffico con l'apertura del secondo senso di marcia"
è chiuso ai mezzi pesanti da oltre un anno
Il bypass appena realizzato garantirà una fluidificazione del traffico e dovrebbe evitare gli ingorghi
L'obiettivo è di giungere nel prossimo fine settimana ad un'apertura parziale del bypass sul raccordo autostradale A4/A5 Ivrea-Santhià
in modo da contenere code e rallentamenti in concomitanza con lo svolgimento del Carnevale di Ivrea e con il grande afflusso di sciatori in Valle d'Aosta
"Il contatto con la nuova società è costante e proficuo
Come Regione Valle d'Aosta avevamo chiesto di seguire il cantiere per il bypass con molta attenzione e così è stato fatto: i lavori sono in fase molto avanzata" sottolinea l'assessore ai trasporti della Regione Valle d'Aosta
in questa prima fase solo in direzione Santhià
sono ancora necessari dei collaudi e delle autorizzazioni che dovrebbero essere completati nei prossimi giorni
"La collaborazione fra il Ministero delle Infrastrutture e la rappresentanza del territorio ha portato alla risoluzione di un problema annoso"
fortemente voluto dalla Lega per superare le criticità rilevate sia dal Piemonte che dalla Valle d'Aosta
garantiremo finalmente una circolazione più rapida e sicura"
la bretella Ivrea-Santhià è stata un nodo critico per la viabilità del Nord-Ovest
con ripercussioni pesanti su pendolari e autotrasportatori
La chiusura ai mezzi pesanti ha provocato ingorghi sulle strade alternative e incrementato il traffico nei comuni vicini
causando disagi per i residenti e rallentamenti significativi nei collegamenti tra Piemonte
L’intervento di ripristino ha richiesto mesi di lavoro
con valutazioni tecniche sulla stabilità della struttura e progettazione di un bypass per consentire la riapertura parziale del traffico
non ha dubbi "si tratta di un passaggio fondamentale per il nostro sistema economico e turistico
La chiusura del viadotto ha impattato pesantemente sulla viabilità
generando costi aggiuntivi per le imprese e disagi enormi per i viaggiatori"
ha sottolineato l’importanza del ripristino della bretella
"Il collegamento autostradale tra Ivrea e Santhià - dice - è essenziale per garantire un flusso efficiente di merci e persone
Lavoriamo affinché il bypass sia solo una soluzione provvisoria e che si arrivi presto alla messa in sicurezza definitiva del viadotto Camolesa"
permangono interrogativi sui tempi necessari per il completamento dei lavori
Le associazioni di categoria e i sindacati dei trasportatori hanno già manifestato preoccupazioni sul rischio di nuovi ritardi e hanno chiesto garanzie sui fondi destinati alla manutenzione e alla sicurezza della bretella
le polemiche non sono mancate: c'è chi accusa le istituzioni di aver lasciato la bretella in condizioni precarie per troppo tempo
e chi denuncia l’assenza di agevolazioni sui pedaggi nonostante i lavori abbiano imposto deviazioni forzate per mesi
Le proteste si sono fatte sentire soprattutto da parte degli autotrasportatori
che lamentano costi maggiori e tempi di percorrenza dilatati a causa della chiusura del viadotto
il Ministero delle Infrastrutture ha ribadito che la sicurezza delle infrastrutture è una priorità assoluta e che verranno predisposti ulteriori controlli per evitare che situazioni simili si ripetano
ha comunicato che continuerà a monitorare lo stato della struttura e a lavorare per l'ammodernamento del tratto
confermando che il bypass sarà attivo fino alla conclusione definitiva degli interventi
L’apertura del viadotto rappresenta quindi un primo passo verso la normalizzazione della viabilità
ma resta il nodo delle tempistiche per il completamento dei lavori di messa in sicurezza
I prossimi mesi saranno decisivi per capire se il bypass riuscirà davvero a garantire la fluidità del traffico senza ulteriori rallentamenti e se finalmente si potrà mettere la parola fine a un’emergenza che ha penalizzato per troppo tempo automobilisti
Autostrada A5, lavori eterni e pedaggi salati: pagare per soffrire
Viadotti della vergogna: il caos sulla bretella Santhià-Ivrea non ha fine
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA VICENDA QUI
SETTIMO ROTTARO - Si sono vissuti momenti di paura questa mattina
dove un uomo ha aggredito a martellate due agenti della polizia di Torino-Settimo
L'episodio è avvenuto nell'area della stazione di servizio di Viverone sud
nel territorio del comune di Settimo Rottaro
Secondo una prima ricostruzione di quanto avvenuto
dopo aver parcheggiato il suo furgone incidentato nei pressi del distributore di benzina
si sarebbe intrufolato in un altro veicolo con persone a bordo minacciandole
A quel punto è intervenuta la polizia stradale
Il transalpino è sceso dal mezzo e ha dato in escandescenze afferrando un martello
per poi scagliarsi contro i due poliziotti
rimasti feriti anche loro nella colluttazione
si sono difesi estraendo la pistola e colpendo l'aggressore
Sul posto è atterrato l'elisoccorso del 118
di cui uno ferito di striscio da un proiettile di rimbalzo
sono stati portati in ospedale per le cure del caso
Il più grave dei due agenti è ricoverato a Torino
è ora chiusa al traffico a partire da Albiano d'Ivrea
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Viadotti della vergogna: il caos sulla bretella Santhià-Ivrea non ha fine
Le lunghe code sulla bretella tra Santhià e Ivrea sembrano destinate a perdurare
quando decine di chilometri di auto si fermano
intrappolate tra due file di new jersey in cemento che bloccano il transito ai mezzi pesanti
Una situazione che ha portato gli utenti dell'autostrada a lanciare una petizione online
chiedendo soluzioni immediate per alleviare i disagi
situati tra i caselli di Santhià e Albiano d’Ivrea
Interdetti ai mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate
questi viadotti hanno costretto l'Ativa Spa
la società che gestisce l'autostrada Torino-Ivrea-Valle d’Aosta
a ipotizzare una variante stradale alternativa
il caos si ripete: code chilometriche si formano a causa dell'obbligo di passaggio per tutti i mezzi tra le barriere di cemento
che impediscono il transito a tir e autobus
Il tratto tra Santhià e la località Mandriotta
I restringimenti si ripetono lungo l'autostrada
ridotta a una sola corsia all'altezza di Quincinetto
con code che iniziano già da Pont-Saint-Martin
Il pericolo di frane aggrava ulteriormente la situazione
costringendo a ulteriori cambi di carreggiata e fermando i tir sulla bretella all’altezza di Albiano
I divieti e i restringimenti agli svincoli di Ivrea e Santhià hanno suscitato polemiche non solo tra gli automobilisti
Il presidente della regione e le associazioni di categoria hanno espresso il loro disappunto
mentre gli utenti esasperati hanno promosso la petizione online "Troviamo una soluzione per le code degli svincoli Santhià e Ivrea"
l’assessore regionale Luigi Bertschy ha effettuato un sopralluogo nel cantiere per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. I lavori
che avrebbero dovuto iniziare all’inizio dell’autunno per concludersi prima delle vacanze natalizie
grazie all’intervento delle regioni coinvolte e del governo
le operazioni stanno ora procedendo in modo significativo
sarà necessaria l’autorizzazione del ministero per l’apertura del bypass. Oltre al bypass
Incidente nel Canavese, 68enne perde la vita: ecco chi era la vittima!
Tragedia sulla SP 460 del Canavese: uomo di 67 anni investito e ucciso
Sottopasso chiuso: San Mauro ostaggio delle manutenzioni
Strade di sangue: 679 vite spezzate tra ciclisti e pedoni nel 2024. Ecco la mappa degli incidenti
SANTHIÁ (VC) – Santhià e tutto il Vercellese tornano ad ospitare una maratona
che riannoda i fili della storia raccogliendo l’eredità della Maratona del Riso
riproponendola con una nuova denominazione – Maratona di Riso Italiano – ma nella stessa data
trascorrere la festa del Lavoro correndo e misurandosi con il cronometro era diventata una piacevole tradizione e il club più amato dal movimento podistico ha deciso di rilanciare quest’abitudine
mettendo sul piatto la propria competenza organizzativa testata in giro per l’Italia
accoppiando alla maratona anche la mezza e la 10 km
che si svolgerà anche nella versione non competitiva
avrà partenza e arrivo in Piazza Zapelloni
da dove verrà dato il via per tutte le prove alle 9
Le iscrizioni costano 60 euro per la maratona
Verranno premiati i primi tre assoluti e di categoria di tutte le distanze e tutti gli arrivati riceveranno un’originale medaglia oltre al pacco gara. Ritrovo alle 7:30 al Marathon Village in Piazza Zapelloni. Ricordiamo che lo scorso anno la Maratona del Riso era stata vinta da Andrea Brondello (Asd Dragonero) in 2h31’25” e da Carolina Gatti (Monza Marathon Team) in 3h29’30”
Per informazioni: Club Super Marathon Italia, www.clubsupermarathon.it
Disagi in vista a Santhià per la chiusura dell’ufficio postale fino al 2 maggio: la notizia ha fatto il giro dei social dopo il post pubblicato dal Comune che ha reso nota la chiusura dal 9 aprile
con il consiglio di usufruire dell’ufficio postale di Tronzano che però
dal lunedì al venerdì dalle 8,20 alle 13,45 e il sabato dalle 8,20 alle 12,45
La causa di questo stop di tre settimane è la necessità di svolgere dei lavori infrastrutturali
«A partire da mercoledì 9 aprile - spiegano da Poste - l’ufficio di Santhià sarà interessato da un intervento di manutenzione straordinaria reso necessario da recenti problemi all’impianto di condizionamento nell’imminenza dell’estate.Durante i lavori i cittadini potranno rivolgersi all’ufficio di Tronzano
è imputabile dunque a un problema imprevisto
Poste ha preferito agire subito anche per dare un servizio adeguato in vista della stagione calda
L’ufficio di Santhià era rimasto chiuso diverse settimane un anno e mezzo fa per svolgere i lavori del progetto Polis-Case dei servizi di cittadinanza digitale
Poste Italiane aveva partecipato al Piano complementare al Pnrr con questo progetto che ha l’obiettivo di favorire la coesione economica
sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne
Grazie a questi lavori l’ufficio oggi ha servizi all’avanguardia
SANTHIÁ (VC) – I militari della Stazione Carabinieri di Livorno Ferraris domenica notte
responsabili di tentato furto aggravato in abitazione
al loro deferimento in stato di libertà per i reati di danneggiamento aggravato
porto di strumenti di effrazione e porto illegale di strumenti atti ad offendere
segnalando la presenza di due soggetti sospetti
intenti ad armeggiare nei pressi della sua auto
impegnati in servizio perlustrativo nella zona
sono giunti prontamente nel luogo indicato
senza tuttavia notare alcuna persona nei paraggi
I militari si sono perciò messi alla ricerca dei due soggetti
all’interno del cortile di un’abitazione privata
che si trovava in prossimità del cancello di ingresso della villetta
è stato immediatamente fermato poiché già impossessatosi di una bicicletta che risulterà provento di reato
intento ad asportare un’ulteriore bicicletta che si trovava nel cortile interno
si riavvicinava alla pattuglia dei carabinieri
pretendendo la restituzione del proprio telefono cellulare
L’incauto individuo veniva immediatamente riconosciuto dagli operanti come colui che si era dileguato poco prima
perquisito e tratto in arresto unitamente al complice
Entrambi volti noti e censiti in banca dati delle Forze di Polizia
sono stati trovati in possesso di arnesi atti all’effrazione (una pinza a doppia cremagliera ed alcuni grimaldelli)
nonché due coltelli e vari oggetti risultati provento di furto e posti sotto sequestro
Un’accurata ispezione dei luoghi adiacenti alla villetta dove sono stati fermati i due individui
ha permesso di constatare la presenza di 11 autovetture parcheggiate in zona
Da alcune di queste sono stati sottratti oggetti personali tra cui degli occhiali di valore
Gli arrestati sono stati quindi condotti presso la Casa Circondariale di Vercelli
è stata applicata loro la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza e l’obbligo di presentazione alla PG
E’ doveroso tuttavia precisare anche in questo caso che
in considerazione dell’attuale fase del procedimento (pendente nella fase delle indagini preliminari) i soggetti deferiti sono da ritenersi presunti innocenti sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
sarà aperto - per ora solo in direzione sud verso Milano - la strada lunga 700 metri che consente di superare la strozzatura del viadotto Camolesa
Il bypass in direzione Milano sulla bretella Ivrea-Santhià
Si va verso una prima normalizzazione del traffico sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià
Grazie a un’inattesa accelerazione dei lavori da sabato 1° marzo (probabilmente anche da venerdì sera)
sarà aperto - per ora solo in direzione sud verso Milano - il bypass lungo 700 metri che consente di superare la strozzatura del viadotto Camolesa
chiuso da oltre un anno al traffico pesante e bisognoso di interventi di ammodernamento
Si tratta di un significativo passo che agevolerà il deflusso della mole di auto prevista in entrata verso Ivrea per il Carnevale e verso le piste da sci della Valle d’Aosta in occasione delle vacanze scolastiche d’inverno
La strozzatura da Santhià verso Ivrea resterà invece ancora in piedi per circa sette giorni; poi anche il senso di marcia verso nord sarà liberato
«La società Itp ha impresso un deciso cambio di marcia
mostrando un atteggiamento di grande attenzione e collaborazione con le istituzioni su un cantiere per noi cruciale – commenta l’assessore valdostano ai Trasporti
Luigi Bertschy -; è un segnale che aiuterà a decongestionare in questa fase il traffico in uscita
permetteranno il passaggio non solo del traffico turistico ma anche di quello pesante di tipo commerciale
Di fatto resterà in vigore una sorta di cantiere stradale ma non più bloccato così come avvenuto sino ad ora»
Bertschy guarda poi alle prossime tappe: «Per noi è fondamentale continuare a lavorare in modo determinato per vedere avviati i lavori di ricostruzione dei due viadotti
Ora è necessario ottenere le autorizzazioni dal ministero dell’Ambiente per avviare entro fine estate il cantiere del loro rifacimento»
La conferma della parziale apertura del bypass è arrivata anche dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti
Edoardo Rixi: «Il bypass sarà riaperto in un senso di marcia garantendo un primo significativo passo verso il ritorno alla normalità per i residenti e le imprese tra i caselli autostradali di Albiano e Santhia - ha dichiarato Rixi -
sarà completato il riavvio del traffico con l'apertura del secondo senso di marcia».Amelio Ambrosi
SANTHIÁ (VC) – Lunedì 6 gennaio Il Carnevale Storico di Santhià
che con i suoi oltre 900 anni di storia è il più antico del Piemonte e fra quelli d’Italia
apre solennemente le celebrazioni con l’inagurazione del Tempo Carnevalesco
il tradizionale giorno nel quale prende il via la stagione delle “Pule del Carvè”
Da questo momento fino all’inizio della Quaresima
formate da ogni Compagnia Carnevalesca cittadina
ognuna accompagnate da sei musicisti della Banda Musicale di Santhià come detta la tradizione
si recheranno di casa in casa per ricevere la questua che andrà a costituire il patrimonio necessario all’organizzazione del Carnevale
Al termine di ciascuna giornata si svolge la “Còngrega”
un cerimoniale costituito da una particolarissima asta che coinvolge i componenti della Squadra avversaria affinché
in un’atmosfera condita da divertimento e scherzi
possano rilanciare il prezzo di quanto raccolto
Il ricco programma di celebrazioni sarà inaugurato la sera dell’Epifania
aperto dalle due maschere-simbolo Stevulin d’la Plisera e Majutin dal Pampardù – impersonati per l’edizione 2024 da Alessandro Trinchero e Giulia Pisani
dallo Stato Maggiore e da tutte le Compagnie di carristi e Gruppi mascherati
sarà seguito dal Corpo dei Pifferi e Tamburi
dalla Banda Musicale Cittadina e dalla Banda Musicale i Giovani
lungo un percorso che si snoderà fra le strade del centro storico
sarà possibile ammirare i bozzetti dei Carri Allegorici e dei Gruppi Mascherati a piedi
che dal 7 gennaio verranno esposti presso le attività commerciali della città
e ascoltare direttamente dai responsabili delle Compagnie di Carristi e dai Gruppi Mascherati il programma completo del periodo carnevalesco
offerta a tutti i partecipanti dell’assaggio della Colossale Fagiuolata del lunedì grasso
e alle 20 il Corpo Pifferi e Tamburi della Città di Santhià
sfilerà lungo le vie cittadine per annunciare la solenne apertura della manifestazione più attesa dell’anno
Il Presidente della Pro Loco e membro storico del Direttivo del Carnevale Fabrizio Pistono dichiara: «Siamo felici di rinnovare anche per il 2025 la grande tradizione del Carnevale Storico di Santhià
che per la nostra cittadina è da secoli motivo di orgoglio e fiore all’occhiello
La sua longevità è la testimonianza di quanto la manifestazione sia sentita
a fine gennaio il risultato del concorso “Disegna il Carnevale”»
In autunno infatti il Comitato del Carnevale aveva indetto il concorso di disegno riservato alle scuole Primarie della città
invitando ogni alunno a disegnare tutti gli aspetti del Carnevale
la colossale fagiuolata e il rogo del ”Babaciu”
che riceveranno dei buoni acquisto da spendere presso le cartolerie locali
Gli elaborati verranno poi esposti presso il Palazzo del Capitano
in una mostra che sarà aperta al pubblico da sabato 1 febbraio
Presso la stessa sede è possibile visitare il Museo del Carnevale Storico di Santhià
Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale del Carnevale Storico di Santhià, all’indirizzo: https://www.carnevalestoricosanthia.com/
La bretella autostradale Ivrea-Santhià si conferma un incubo per pendolari e automobilisti
5/2024 firmata dall’ingegnere Pasquale Dolgetta
Direttore di Esercizio della società concessionaria IPT - Ivrea Torino Piacenza
i lavori di adeguamento del viadotto Camolesa proseguiranno almeno fino al 30 aprile 2025
portando con sé il corollario di limitazioni e disagi che ormai da mesi caratterizzano questa arteria autostradale fondamentale
che fa riferimento a interventi complessi di manutenzione e sicurezza
conferma la chiusura della carreggiata sud (direzione Ivrea-Santhià) e l’utilizzo di un doppio senso di circolazione sulla carreggiata nord
con l’aggiunta di stringenti divieti per i mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate
autobus e veicoli di larghezza superiore ai 2,40 metri
Il documento stabilisce una serie di misure volte a garantire la sicurezza durante l’esecuzione dei lavori
tra cui la chiusura della carreggiata sud con scambio di carreggiata attraverso varchi predisposti ai km 15+370 e 16+450
consentendo il doppio senso di marcia sulla carreggiata nord
Sono inoltre previsti divieti di transito per mezzi pesanti e autobus in entrambi i sensi di marcia
oltre a restringimenti temporanei su svincoli chiave
come quello di Albiano e l’interscambio di Santhià
per reindirizzare i mezzi pesanti verso percorsi alternativi
La carreggiata sud sarà parzializzata con restringimenti mirati a rallentare i veicoli in avvicinamento ai tratti più critici
saranno mantenute fino all’apertura al traffico della deviazione provvisoria
un’opera considerata dal Ministero delle Infrastrutture “immediatamente cantierabile” e per la quale non è necessaria una valutazione di impatto ambientale nella fase attuale
L’intervento sul viadotto Camolesa rientra in un più ampio piano di manutenzione e adeguamento che sembra non avere mai fine
lavori e restringimenti causano code chilometriche e disagi
amplificati dall’impossibilità di utilizzare percorsi alternativi efficienti
la nuova proroga aggiunge altri quattro mesi di sofferenza per gli utenti della bretella
trasformando questa tratta in un simbolo delle inefficienze che affliggono molte infrastrutture italiane
la gestione del traffico è affidata a una rete complessa di subappaltatori: SELCA S.r.l.
responsabile della posa e manutenzione della segnaletica
incaricata del presidio h24 nei punti di restringimento
l’effetto pratico per gli utenti rimane invariato: tempi di percorrenza dilatati e incertezza continua
Le restrizioni più severe riguardano i mezzi pesanti
gli autobus e i veicoli di dimensioni maggiori
il divieto di transito obbliga a deviazioni che incrementano costi di carburante e tempi di viaggio
IPT promette che la deviazione provvisoria porterà sollievo
consentendo la rimozione dei divieti più stringenti una volta completata
la fiducia degli utenti è ormai ai minimi storici
Le proroghe si sono susseguite con cadenza regolare
trasformando un problema temporaneo in una situazione di disagio cronico
originariamente previsto per la fine del 2024
E mentre la società concessionaria si difende parlando di un intervento necessario per la sicurezza
gli automobilisti si chiedono se il termine del 30 aprile 2025 sarà davvero rispettato o se si assisterà all’ennesima proroga
la bretella Ivrea-Santhià si conferma un esempio di come la gestione delle infrastrutture possa trasformarsi in un lungo calvario per utenti e operatori economici
I prossimi mesi saranno decisivi per valutare se le promesse di IPT si tradurranno in risultati concreti o se si dovrà fare i conti con ulteriori disagi e rinvii
Autocarro in fiamme sull’A5: traffico bloccato per ore
Odissea sulla bretella Ivrea-Santhià: traffico in tilt nel giorno dell’Epifania
Ambra Mezzogori vince i 60 Ragazzi femminile (34 partecipanti) con il tempo di 8''75
seguita da Vittoria Opezzo dell'Atletica Vercelli in 9''50 ed Elisa Ordine della Mezzaluna in 9''68
Appena fuori dal podio Marina Sapone dell'Ugb in 9''72 e Anna Iaquinta sempre Ugb in 9''76.Tra i 60 Ragazzi maschile (32 partecipanti) vince Samuele Ghiardi dell'Atletica Strambino in 8.79''
quindi Riccardo Lo Grasso dell'Atletica Rivoli in 9''13
Fuori dal podio Edoardo Rudello della Podistica Robbiese e Mattia Parachini del Gao Oleggio.Negli 80 cadette (39 partecipanti) vince Elisa Ruo Berchiera della Safa con 10''65
a seguire Elisa Pagani de La Fornace in 11'17 a pari merito con Amanda Benso del Gsa Valsesia in 11''17
quarta Ambra Curetella della Safa in 11'26
quinta Arianna Bardini in 11'39 sempre della Safa.Negli 80 cadetti (37 partecipanti) primo Dawins Ratti de La Fornace in 9''81
Francesco Sumbula dell'Atletica Mondovì in 10''
quindi fuori dal podio Leonardo Marinone della Podistica Robbiese e Manuel Antonio Malberta dell'Atletica Strambino.Gli 80 Allieve ha visto Isabella Genta dell'Atletica Strambino vincere in 11'28 su Rebecca Carnevale de La Podistica Robbiese in 11'33
Gli 80 Allievi sono stati vinti da Leonardo Grassi de La Podistica Robbiese in 9''49
quindi Lorenzo Lequio dell'Atletica Mondovì in 9''75
terzo Alessandro Spinazzola dell'Atletica Strambino
quarto Giorgio D'Amico dell'Atletica Strambino e quinto Edoardo Ricca de La Robbiese.Passando al mezzofondo negli 800 Allieve Sofia Granato de La Fornace è prima con 2'34'31
quindi Anna Rita Mamiedi dell'Atletica Mondovì in 2'52'95
terza Beatrice Biesso dell'Atletica Santhià in 3'26''20.Negli 800 Allievi (5 partenti) si impone Luca Barbantani della Podistica Robbiese con 2'11'80
seguito da Giacomo Provera dell'Atletica Mondovì in 2'11''91
quindi Tommaso Carbone della Futuratletica in 2'24'79
Luca D'Apollo dell'Atletica Santhià in 2'25'70
Antonio D'Atteo dell'Atletica Strambino in 2'32''34.I 400 Allievi (13 al via) ha visto Giacomo Provera dell'Atletica Mondovì imporsi con il tempo di 51'32
quindi il compagno di squadra Lorenzo Leoquio secondo in 54'83
terzo Edoardo Ricca della Podistica Robbiese in 55'63
quindi Damiano Bulgari e Nicolò Perino dell'Atletica Strambino
I 400 Allieve con sei partecipanti ha visto la vittoria di Francesca Ferro dell'Atletica Settimese in 1'01''81
a pari merito con Anna Rita Mamiedi dell'Atletica Mondovì
terza Agnese Milelli dell'Atletica Settimese in 1'02''25
quarta Isabella Genta dell'Atletica Strambino
quinta Sofia Veronese e sesta Rachele Brera del Gsa.Nei 300 cadetti (30 al via) Nicolò Borello dell'Atletica Rivarolo chiude in 38''
Francesco Simbula dell'Atletica Mondovì è secondo in 39'86
terzo Marco Pantaleo della Settimese in 40'04
quarto Leonardo Marinone de La Robbiese in 40'48
quinto Lorenzo Marino dell'Atletica Mondovì in 40'77.Nei 300 cadetti femminile vince Elisa Ruo Berchiera in 42'84
seguita da Sophia Sperto dell'Atletica Strambino in 45'47
quarta Rebecca Russo dell'Atletica Strambino in 46'59
quinta Elisa Pagani de La Fornace in 46'61.Nei 300 Ragazzi Mattia Parachini del Gao Oleggio con 46'64 è primo
secondo Samuele Ghiardi dell'Atletica Strambino in 48'18
terzo Matteo Ciliberto del Gsa Valsesia in 50'14
quindi Luca Melodoro del Mezzaluna in 52'57
quinto Mattia Fiori del Gsa in 52'87.Per i 300 Ragazze vittoria di Tea Sicuro del Bugella Sport in 49'63
quindi Noemi Borsotti del Gao Oleggio in 49'72
quindi Sofia Cincotti dell'Atletica Candelo e Flora Biasci della Safatletica.Amanda Benso del Gsa vince la gara di salto in lungo Cadette con la misura di 4,40 metri
seguita da Giulia Monopoli del For Fun Sport Team
terza Elena Anna Rattà della Safa con 4,38
Tra i Cadetti vince Dawins Ratti de La Fornace con 6.25 metri
secondo Alessandro Ponti della Safa in 5,77
terzo Samuel Crespi de La Fornace in 5,60.Nei lanci Allievi Federico Mairano della Robbiese primo con 10,71 metri
secondo Mattia Chiaramello della Safatletica in 9,69
seguito dal compagno di squadra Gabriele Bolognesi in 9.52.Tra le Allieve Edna Morales Avendano dell'Atletica Alessandria piazza la misura di 11 metri
seconda Isabella Pastore della Futuratletica con 9.81
quindi Giada Bassanetti dell'Atletica Alessandria in 9.71.Nel peso Ragazzi vince William Luccisano del Cantù ATletica in 15,85
Alex Miglio del Bellinzago terzo con 9.52 metri
Lancio del peso Ragazze Ambra Mezzogori della Safa prima in 9.53 metri
Marina Sapone seconda dell'Ugb in 8.80 metri
terza Alice Nardi del Gao Oleggio in 7.11.