Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie ROMA (ITALPRESS) – “Ottant’anni fa il 25 aprile 1945 fu l’avvio della insurrezione destinata a concludersi la settimana successiva con la resa delle truppe naziste e dei loro alleati fascisti La ritirata verso la Germania vide le colonne tedesche in Piemonte come in altre parti d’Italia dove la strage del 29 aprile segnò dolorosamente quei territori nei giorni più difficili per la Liberazione” in un messsaggio inviato al sindaco del Comune di Santhià Angela Ariotti.“La ritirata del 75° Corpo d’armata del III Reich travolse la tregua concordata tra il Comando partigiano ed i Comandi tedeschi: quarantotto furono le vittime tra partigiani e civili della violenza nazista a Santhià e nelle vicine cascine tra il 29 aprile e il 1° maggio 1945 – prosegue - Solo la spiccata capacità di mediazione del Prevosto evitò che il prezzo pagato in termini di vite umane fosse ancora più alto La Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare sottolineando “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche quando ormai la bandiera della libertà sventolava nel Piemonte e nella Lombardia” testimoni del percorso verso la libertà e la democrazia giungano i sentimenti della più intensa partecipazione e solidarietà” – Foto ufficio stampa Quirinale – Nel fitto calendario di gare podistiche che ogni domenica affollano le strade del Paese scommettere su una maratona da correre nel territorio vercellese del riso sembrava operazione alquanto azzardata Invece ancora una volta il Club Super Marathon Italia ha fatto centro con la prima edizione della Maratona di Riso Italiano che ha visto al via da Santhià quasi 600 partenti distribuiti sulle quattro distanze a disposizione tre competitive inserite nel calendario nazionale Fidal (maratona manifestazione non competitiva a passo libero con incasso interamente devoluto al Fondo Edo Tempia da anni impegnato nell’assistenza ai malati oncologici e nella promozione della prevenzione con visite gratuite In quello che probabilmente dall’inizio dell’anno è stato il giorno più caldo sul circuito omologato di 21 km da percorrere una volta per gli atleti iscritti alla mezza maratona e due volte per i podisti della maratona atleti giunti da tutta Italia e anche dall’estero Tra le tante storie che racconta un una gara affascinante come la maratona merita un posto di riguardo quella del vincitore capace di giungere al traguardo con un crono inferiore alle tre ore (2:58’19) Queste le prime parole del vincitore Maino: «È stata una maratona dura ma al 30° chilometro mi sentivo bene e così ho gestito bene le forze fino al traguardo Il mio obiettivo è cominciare a vincere anche nel triathlon» Secondo posto per Nicolino Catalano (Atletica Solidale) in 3:07’19 terza piazza per Paolo Frigerio in 3:10’36 Nella maratona femminile successo di Annalisa Liberti (Alzaia Naviglio Runners) in 3:24’47 Avis Spinetoli Pagliare) in 3:29’04 e a Simona Bonissoni in 3:59’35 Il commento di Annalisa Liberti: «Questa era la mia tredicesima maratona e la seconda vittoria molto pianeggiante al netto di un cavalcavia ma l’organizzazione ci ha dato una grande mano garantendo ristori e spugnaggi» Nella mezza maratona le vittorie sono andate tra gli uomini a Michele Rossi (Atletica Castello) in 1:13’46 e tra le donne a Carlotta Federica Montanera (Asd Podistica Torino) in 1:27’24 trionfo tra gli uomini di Matteo Lometti (Asd Brancaleone Asti) in 33’27 e tra le donne di Matilde Bonino (Atletica Saluzzo) con il crono di 38’32 Grande la soddisfazione espressa da Paolo Francesco Gino con parole di elogio per la macchina organizzativa coadiuvata da uno dei soci storici del sodalizio per un decennio sindaco di Santhià: «La Polizia di Stato la Protezione Civile e i volontari sono stati il vero fiore all’occhiello di questa manifestazione L’appuntamento con la seconda edizione della Maratona di Riso Italiano è fissato per il 1° maggio 2026» Runners.it è uno dei siti più importanti in Italia dedicato all'atletica e alla corsa su strada Un sito in cui tutti gli appassionati possono trovare tantissime informazioni sia per ciò che riguarda i risultati delle manifestazioni svolte sia per ciò che concerne le ultime novità nel mondo della corsa le prossime gare in programma e le testimonianze dei protagonisti Contattaci: redazione@runners.it Iscriviti al nostro canale WhatsApp e resta aggiornato su tutte le attività di Runners.it A.S.D. Runners e Benessere - Partita IVA IT05882320483 C.F. 94160890482 - Informativa privacy - Cookie policy si occupa della produzione di principi attivi farmacologici attraverso sintesi chimiche organiche Le materie prime trasportate accedono allo stabilimento attraverso automezzi e vengono stoccate in apposite aree.  sono detenute sostanze/miscele pericolose e le schede di sicurezza sono custodite dal Gestore e mantenute aggiornate nonché dagli enti di soccorso che intervengono al verificarsi di un’eventuale emergenza.  L’area dello stabilimento è una zona urbanistica ad uso produttivo e tutte le altre zone limitrofe sono definite ad uso agricolo “Aree di  insediamento di aziende agricole”.  L’ingresso allo stabilimento si trova sulla strada che porta alla tenuta agricola “S dista circa 3 Km dall’abitato di Santhià.  Per l’individuazione delle zone cui è estesa la pianificazione di emergenza è stata presa in considerazione l’area di 1 (un) Km dalla sede dello stabilimento potenzialmente interessata da eventuali scenari incidentali stimati dal gestore nella notifica prevista dall’art il Piano di Emergenze Esterna è elaborato allo scopo di:  Ogni eventuale osservazione, proposta o richiesta, relativamente a quanto forma oggetto di consultazione, dovrà essere trasmessa a questa Prefettura entro trenta giorni tramite P.E.C. al seguente indirizzo: protocollo.prefvc@pec.interno.it  Dal 1° aprile il CUP interno dell’ospedale di Vercelli per prenotare visite di controllo e prescritte dagli specialisti ospedalieri sarà aperto dalle 9 alle 16,30 da lunedì a venerdì Home / Pediatra Santhià: Montanari lascia i piccoli assistiti passano automaticamente a Giannone dal 23 settembre Al fine di assicurare continuità di assistenza tutti gli assistiti in carico al Pediatra uscente saranno temporaneamente assegnati d’ufficio al Pediatra sostituto a decorrere da lunedì 23 settembre La Dr.ssa Giannone manterrà attivo esclusivamente l’ambulatorio presso la Casa della Salute di Santhià (in Via G mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13; martedì e giovedì dalle 12 alle 15 L’ufficio segreteria della Dr.ssa Giannone potrà essere contattato telefonicamente, a partire dal 23 settembre, tutti i giorni feriali dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 16 al numero 011/024.31.95 o al seguente indirizzo email pediatracasadellasalute@gmail.com Centralino Vercelli: 0161-593111
Centralino Borgosesia: 0163-426111 Questo sito utilizza cookie di profilazione Se vuoi saperne di pi\u00F9 o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui<\/a> Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all\u2019uso dei cookie Perché tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945 quando l’Italia stava liberandosi dal giogo nazifascista Santhià pagò con quarantotto vite il prezzo della libertà anime inermi travolte dall’ultimo spasmo di violenza di un regime morente A ricordarlo oggi è il Presidente della Repubblica con un messaggio inviato al sindaco di Santhià in occasione delle commemorazioni dell’ottantesimo anniversario Un messaggio che è molto più di un gesto formale: è un abbraccio solenne e commosso a un’intera comunità che porta addosso "Ottant'anni fa il 25 aprile 1945 fu l'avvio dell’insurrezione destinata a concludersi la settimana successiva con la resa delle truppe naziste e dei loro alleati fascisti" mentre in Piemonte e Lombardia già sventolava la bandiera della libertà le truppe tedesche in ritirata seminavano morte alle loro spalle travolta dalla violenza cieca del 75° Corpo d'armata del III Reich che infranse la tregua concordata con il Comando partigiano un filo sottilissimo di umanità spezzato nel furore di una ritirata carica d’odio e di disperazione quella del Prevosto monsignor Giovanni Ravetti capace di una mediazione che – scrive ancora il Capo dello Stato – evitò che il prezzo pagato in termini di vite umane fosse ancora più alto di fronte a una furia distruttiva che sembrava non conoscere più limiti Non è un caso se la Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare riconoscendo a quei cittadini “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche” proprio nel momento in cui la libertà cominciava a rifiorire nel Nord Italia Ogni 29 aprile si raccoglie attorno alla memoria di quelle vittime nel silenzio delle cerimonie e nel fruscio delle bandiere issate in piazza "Alla comunità santhiatese giungano i sentimenti della più intensa partecipazione e solidarietà" è parte viva della coscienza democratica del nostro Paese Ricordare oggi la strage del 29 aprile 1945 non è solo un atto di memoria Ed è un monito: la libertà non è mai gratuita in cui Santhià vide il buio più profondo… ma anche la prima luce dell’alba Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce Direttore responsabile: Liborio La Mattina 3474431187 La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017 Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati L’utilizzo dei testi e delle foto on line è LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale I biellesi vanno forte nella 10 k con Matilde Bonino che vince tra le donne Maratona di riso di Santhià: in 364 nelle quattro gare Alla Maratona di Riso di Santhià andata in scena giovedì 1 maggio vanno forte i biellesi nella 10 km Tra gli uomini vittoria di Matteo Lometti (Asd Brancaleone Asti) in 33”39’27” a precedere Tommaso Bonino (Futuratl.Piemonte) in 34’55” e Davide Nicco (Apd Pont Saint Martin) in 35’14” In campo femminile prima Matilde Bonino (Atletica Saluzzo) con il crono di 38’39;32” su Greta Negro (Furutatl.Piemonte) in 39’04” e Roberta Coolongo (Climb Runners) in 42’15” erano 126 i classificati alla mezza maratona Nella mezza maratona le vittorie sono andate tra gli uomini a Michele Rossi (Atletica Castello) in 1h13&#39;46” Davanti a Daniele Pagano (Atl.Susa Adriano Aschieris) in 1h14’49” e a Matteo Biolcati Rinaldi (Pietro Micca Biella Running) in 1h19’44” Tra le donne prima Carlotta Federica Montanera (Asd Podistica Torino) in 1h27’24” Vittoria su su Amelita Benchimol Ferreirra (Alzaia Naviglio Runners) in 1h32’09” e  Annalisa Campagna (Alzaia Naviglio Runners) in 1h33’39” lLEGGI ANCHE: Biella, donna soccorsa in casa da pompieri e 118 &#8211; FOTO Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato Commento * document.getElementById("comment").setAttribute( "id" "a3bd9e62f04def8c44b39acbbe425bc7" );document.getElementById("c328a0527b").setAttribute( "id" Si è spento all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli Canova fu sindaco di Santhià dal 2001 al 2011 come ricorda Luca Pedrale: «Fui proprio io a portarlo nel movimento fondato da Berlusconi Era un grande appassionato di politica e una persona con la quale si poteva discutere Lo avevo visto sabato scorso (5 aprile – ndr) e si era informato sull’organizzazione del congresso cittadino di Forza Italia Canova fu anche assessore provinciale e attualmente era consigliere comunale di minoranza a Santhià Alle ultime elezioni amministrative si era presentato candidato sindaco con una lista civica In queste ore sono moltissimi i messaggi di cordoglio Angela Ariotti ha scritto: “L’età ci ha accomunato negli anni di passione politica ma sempre nel rispetto delle idee dell’altro” Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vice di Ariotti Mattia Beccaro: “Nonostante le differenze delle proprie idee il rispetto ed il confronto non è mai mancato così come la passione e l’impegno che hai messo in gioco per Santhià e per i Santhiatesi ha invece voluto ricordarlo così: “Ciao Gil Sicuramente ti avranno accolto i tuoi amici di Partito con cui tante discussioni avevi intavolato nei tuoi tanti anni di militanza politica e amministrativa Sei stato il Consigliere comunale di Santhià eletto ricoprendo per 10 anni l’incarico di Sindaco e per due mandati l’incarico di Assessore e dal 1997 al 1999 mio Vice Sindaco Inoltre hai ricoperto l’incarico di Assessore Provinciale sotto la Presidenza di Carlo Riva Vercellotti non sempre concordavamo sulla soluzione dei problemi ma eravamo entrambi animati dal medesimo intento: il bene della nostra città Mancherai a molti santhiatesi che hanno avuto modo di conoscerti nella tua qualità di Sindaco o di amico di Associazioni sportive e culturali Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dall’amministrazione comunale di Santhià +39 349 7882219 redazione@vercellinotizie.it Carica un evento Home » Eventi » Sagre & Fiere » Carnevale storico di Santhià: sfilata e spettacolo pirotecnico Arriva Gianduja al Carnevale di Santhià e proseguono gli eventi del ricco programma Il Carnevale Storico di Santhià è un evento unico nel suo genere Considerato il più antico del Piemonte affonda le radici in documenti del Trecento e perfino in attestazioni del 1093 riguardanti l’Antica Società Fagiuolesca il Carnevale trasforma Santhià in un vero e proprio regno della festa musica coinvolgente e la Colossale Fagiuolata simbolo della convivialità della manifestazione Sfilata lungo le vie cittadine con le maschere i gruppi e le bande cittadine per accogliere l’arrivo di Gianduja Una delle sfilate più spettacolari del Carnevale Con la partecipazione di oltre 2000 sfilanti suddivisi tra i 10 carri allegorici le 2 bande musicali Santhiatesi e il Corpo Pifferi e Tamburi accompagnati da gruppi mascherati pronti a coinvolgere il pubblico con canti Ingresso al circuito: € 8,00; Gratuito per residenti e bambini di età inferiore ai 12 anni Quando il cielo si fa buio la città lo illumina con un grandioso spettacolo pirotecnico in piazza Aldo Moro La musica anni 90 con guest star: Nathalie Aarts accompagnate da sei musicisti della Banda Musicale Cittadina girano per le cascine e le vie della città raccogliendo offerte per l’organizzazione della festa Se cerchi un Carnevale dove lasciarti andare ridere fino alle lacrime e immergerti in una tradizione antica ma vivissima il Carnevale di Santhià è la destinazione perfetta Ogni giorno di festeggiamento sarà possibile pranzare e cenare presso Santhià Carvè Food Village Street Food in Piazza Aldo Moro per realizzare la transizione energetica: da area a vocazione agricola e produzioni di pregio a distesa di cave Il caso della Stazione Elettrica di connessione a Carisio  attivista del Circolo Tavo Burat – Pro Natura di Biella agricoltore in Carisio e proprietario del terreno oggetto di esproprio per la realizzazione di una grande Stazione Elettrica di connessione di più impianti AV-FV alla rete Terna di seguito riportiamo la chiacchierata che abbiamo svolto insieme CAPITOLO 1 Il terreno di Andrea rischia di essere compromesso a causa della costruzione di una centrale elettrica che consentirebbe la connessione di più impianti AV-FV all’elettrodotto di TERNA L’esproprio per pubblica utilità potrebbe consentire alle aziende energetiche di appropriarsi di terreni agricoli senza che la scelta di tale sito sia stata valutata e decisa a seguito di un’adeguata pianificazione pubblica La scelta di questo sito  è stata di fatto condotta dalle imprese private in base ai propri interessi economici senza considerare le ripercussioni sul paesaggio e sugli agricoltori Il tutto avviene senza alcuna procedura di evidenza pubblica e sentendo gli stakeholder con il severo rischio di favorire alte concentrazione di impianti agrivoltaici nell’asse Carisio-Santhià e nella Valle Dora sono già presenti  grandi impianti operanti nel settore dell’economia circolare come quello della Sacal con un passato di problemi legati alle emissioni e agli scarti della lavorazione Oggi quest’area rischia un’ulteriore trasformazione uno sviluppo incontrollato di campi agrivoltaici o fotovoltaici Il principale problema legato a questi impianti energetici riguarda la necessità di governare queste trasformazioni per assicurare che non avvenga uno sfruttamento incontrollato del territorio con concentrazioni impiantistiche esagerate Siamo nella zona di Carisio dove le varie imprese hanno concordato con Terna in un ambito non partecipato e senza un dibattito pubblico la collocazione della cabina di trasformazione per conferire l’energia prodotta dai campi fotovoltaici sparsi nell’intorno all’elettrodotto che qui passa e si raccorda con Turbigo Rondissone Rondissone è la località con la più alta interconnessione di elettrodotti del Piemonte Per questo motivo uno dei progetti sperimentali per la fusione nucleare (il progetto Ignitor l’alternativa italiana a ITER) era stato pensato e collocato proprio in quella zona Gli impianti nucleari di questa tipologia infatti richiedono per lo start del sistema una quantità di energia elevatissima e Rondissone era idoneo per questa ragione: era il posto dove più linee elettriche convergono rendendo possibile accedere all’energia necessaria per l’avvio degli esperimenti Concentrazione degli impianti e situazione piemontese: aree idonee Si tratta di capire come strutturare le linee della rete elettrica nazionale e i punti di connessione a servizio dei campi fotovoltaici/agrivoltaici per evitare che si determinino delle concentrazioni impiantistiche Se si prevedono pochi punti di connessione gli impianti tenderanno a concentrarsi tutti in una zona Nel PEAR (programma Energetico Ambientale Regionale) della Regione Piemonte era previsto (così come già fa Terna quando interviene con lavori di modifica aggiornamento e nuove linee) di condurre idonee valutazioni ambientali (VAS) per definire i punti più adatti per la connessione per questi impianti Al contrario si è assistito a una concertazione esclusiva tra le aziende e Terna Le aziende sono ovviamente interessate a ridurre i propri costi e preferiscono avere pochi punti con elevata potenza di trasformazione La stazione elettrica prevista a Carisio in origine aveva una ridotta capacità nella potenza di carico; nel tempo però si sono aggiunti altri progetti agrivoltaici che hanno portato ad un raddoppio della potenza di carico ed oggi addirittura è prefigurata una ulteriore implementazione Gli impianti AV-FV proposti sono collocati prevalentemente a nord dell’asse Carisio Santhià e  quindi interessano prevalentemente il biellese mentre nel vercellese gli impianti sono a ovest nella zona di Santhià ed Alice Casello; a est invece è presente un altro punto di connessione e gli impianti interessati son quelli  di Masserano Brusnengo e Castelletto Cervo nel biellese e di Rovasenda Il problema concreto non riguarda il singolo impianto ma la loro concentrazione complessiva Nel territorio ci sono due casi emblematici l’altro a Masserno: in entrambi i casi la continuità di impianti raggiunge uno sviluppo di 3 chilometri lineari L’insieme delle proposte depositate a novembre 2024 porta a uno sviluppo lineare di altrettanta dimensione: 3 km lineari per fasce ampie fino a 400-500 m In altre Regioni sono già stati definiti i criteri per individuare le aree inidonee (dal 2010) e le aree idonee (2024) La Regione Piemonte ha definito le aree inidonee al fotovoltaico ed agrivoltaico (ma per quest’ultimo ci sono problemi interpretativi nella applicazione) e  per le aree idonee è attesa la presentazione di una proposta di legge che al momento non si sa quando verrà approvata sussistendo già a livello nazionale dei contenziosi amministrativi sulle competenze delle regioni Agricoltura: DOP e proposta di Pro Natura al DdL della regione In queste zone abbiamo una problematica particolare che riguarda le colture DOP perché questa è un’area di coltivazione del riso DOP e la Regione oltre ad aver limitato lo sviluppo dei campi fotovoltaici nelle aree agricole su terreni di prima e seconda qualità però ammetterebbe la possibilità di realizzare l’agrivoltaico anche nelle aree di prima e seconda qualità Riguardo al DOP ci sono norme non così vincolanti e quindi bisogna capire che disposizioni adotterà con questa nuova legge Pronatura Piemonte è intervenuta nella fase di proposte in sede di dibattito di questa futura legge sollevando la necessità di introdurre dei criteri che valutino la densità relativa ; abbiamo infatti visto che la Regione Puglia ha già un criterio adottato in questa direzione Il principio è il seguente: se la rete si adattasse alle esigenze di chi vuole produrre solare aiuterebbe a evitare le concentrazioni impiantistiche Nella proposta di Pronatura si è suggerito  di proporre come accessorio a chi vuole realizzare gli impianti AV-FV sul terreno di vincolare l’autorizzazione alla realizzazione di almeno il 10% della stessa superficie di pannelli autorizzata su coperture o parcheggi perché la tendenza delle imprese è investire qua perché è più comodo Gli impianti AV-FV non determinano un uso irreversibile del suolo ovvero le superfici destinate a fotovoltaico non sono conteggiate nel consumo di suolo come le superfici impermebilizzate di un edificio o di un parcheggio La costruzione di un impianto fotovoltaico o agrivoltaico durerà oltre il periodo di concessione ordinaria (30 anni) e a seguito degli upgrade (cambio dei pannelli) continuerà a essere utilizzato almeno 60-90 anni a meno che non salti fuori qualche diavoleria che risolva il problema dell’energia ma al momento la previsione è che il solare sarà una delle fonti da sfruttare per il futuro Gli investimenti in questo settore hanno portato a un’alterazione del mercato fondiario in altre zone dai 2 euro ai 2,80 euro al metro quadro A livello di esproprio invece il valore medio derivato dall’Agenzia delle Entrate è un valore di € 2 qui e € 1,80 a Biella più o meno Ascoltiamo la testimonianza di Andrea che sta vivendo da protagonista questa vicenda:  Daniele I proponenti gli impianti AV-FV presentano di norma contratti preliminari con le imprese agricole per l’acquisizione dei terreni (o il diritto d’uso della superficie quarantennale) al valore di  8-10 euro al metro quadro alterando di fatto il mercato ordinario dei terreni agricoli Per molte aziende a conduzione familiare senza eredi interessati a proseguire nell’attività di famiglia la cessione dei terreni per AV-FV è diventata un’ottima opportunità Andrea I contratti con vendita diretta dei terreni sono in realtà pochi prevalgono quelli per la sola cessione di superficie (il titolo d’uso) che alla fine dei 30-40 anni di ciclo rendono le cifre indicate da Daniele La cessione del diritto di superficie si traduce in un canone annuo che verrà poi pagato all’impresa agricola dalla multinazionale dell’energia che acquisterà dalla ditta proponente (formalmente si tratta di società a responsabilità limitata costituite all’uopo per ogni campo fotovoltaico da Studi Tecnici di progettazione) il progetto che ha ottenuto il positivo parere di compatibilità ambientale e la relativa Autorizzazione Unica di cui al Decreto 387/2003 Nel mondo dell’energia vige un vero e proprio mercato per fare incetta di impianti autorizzati In fase di costruzione sarà poi possibile per il nuovo titolare presentare richieste di modifica non più soggette al più severo processo autorizzativo della VIA c’è chi ha firmato un contratto per un impianto agrivoltaico con 12 m previsti di distanza interfilare da pannello a pannello (questo è un caso verificatosi nelle Marche); si è poi ritrovato a dover coltivare (la gestione delle attività agricole era assegnata al titolare del terreno) tra pannelli con distanza interfilare ridotta a 8 m è stato trasformato in un impianto fotovoltaico A fronte delle proteste dell’agricoltore che si è viste ridotte le possibilità di coltivare è stato imposto l’aut-aut: se voleva coltivare (sto parafrasando) poteva coltivare lì diversamente  avrebbero trovato qualcun altro al posto suo Però lui il contratto l’ha firmato e oramai se lo tiene così Purtroppo le grandi imprese energetiche riescono facilmente ad imporre le loro condizioni a volte dei veri raggiri nei confronti di agricoltori o proprietari terrieri privi di competenze e che non si studiano bene i contratti Quando parlo di questi contratti con i miei colleghi agricoltori dico sempre loro che “quando una cosa è troppo bella per essere vera”… è troppo bella per essere vera Daniele Noi abbiamo visto in procedura due tipologie di contratti chi cede i terreni e chi il diritto di superficie; in quest’ultimo caso un contratto è stato definito in  € 50.000 all’anno per la cessione del diritto di superficie In altri casi sembra che abbiano ceduto i terreni completamente Occorre precisare che per la Stazione Elettrica di Carisio il problema dei terreni è diverso perché gli impianti e le strutture di connessione (le cabine e i cavidotti) possono essere oggetto di esproprio per ragioni di pubblica utilità (decreto 387/2003); al momento i terreni per la posa dei pannelli fotovoltaici devono essere acquisiti dal proponente I terreni di Andrea a Carisio saranno oggetto di esproprio per la realizzazione della Stazione Elettrica (SE) I cavidotti interrati che interesseranno i terreni di Andrea determineranno una servitù ma la posa di tali cavidotti porterà ad una perdita di uso dei terreni ad oggi prevista in 6 anni di attività colturale passeranno ad oggi quattro elettrodotti interrati (cavidotti a media tensione 30/36 Megavolt) Poi transiteranno in queste due risaie prima di arrivare al primo lotto destinato alla SE Lotto che sarà raddoppiato e triplicato di altre centinaia di metri per consentire il raddoppio e la triplicazione della SE come è già prefigurato nei progetti depositati avverrà la connessione all’elettrodotto ad alta tensione Turbigo-Rondissone Daniele Il cavidotto dà luogo a una servitù di passaggio e verrà realizzato per lo più su strade di pubblica proprietà tant’è che le Province hanno incominciato a preoccuparsi per lo sconquasso della rete viaria; i proponenti nemmeno si mettono d’accordo tra loro per realizzare uno scavo e una posa unica laddove c’è una sovrapposizione di percorso dei cavidotti Non essendoci alcuna pianificazione lo sviluppo dei progetti parte dalla disponibilità dei terreni; gli studi di progettazione  cercano in primis il potenziale agricoltore che cede i terreni sviluppano il progetto cercando il punto di connessione comune ad altri per dividere i costi alcuni progetti sono stati opzionati da A2A un accordo preliminare e se tu ottieni l’autorizzazione e il resto Lo stesso meccanismo era già in essere con le centraline idroelettriche: alcuni studi tecnici a livello nazionale hanno presentato centinaia di progetti fotocopia valutando dove c’erano i salti idraulici per poter proporre centraline contando di rientrare nei costi di investimento e di una buona rendita con la vendita di un più contenuto numero di  progetti autorizzati in particolare nel progetto denominato  Madama Live a Salussola che non si è convenuto un acquisto dei terreni ma un titolo d’uso dei terreni anche se l’attuale proprietario continua a ribadire di aver  “venduto” se siamo proprio sicuri che queste transizioni siano “l’affare del secolo” o se siamo di fronte a  contratti dove a rimetterci Daniele: La preoccupazione principale è che le imprese chiedono che vengano variate le attuali disposizioni normative che si possa procedere anche all’esproprio dei terreni necessari alla posa dei pannelli Questo cambierebbe radicalmente la situazione Io non so se le associazioni di categoria si incazzeranno perché tale eventuale  disposizione sarebbe veramente molto grave se uno vuole continuare a fare l’agricoltore lo può fare ancorché vi è tutto il peso della servitù di passaggio per più cavidotti e l’esproprio di parte dei terreni  per realizzare la SE di connessione Cosa prevede in loco il progetto – aggiunta BESS Andrea ci racconta cosa prevede nel dettaglio il progetto che riguarda il suo terreno anche queste risaie saranno bloccate da 2 a 6 anni per la costruzione della stazione elettrica E c’è un’altra stazione elettrica qui prossima che viene fatta in esproprio per pubblica utilità; in realtà non è pubblica utilità ma è ad usum di tre produttori che hanno fatto un loro accordo e vanno a mettere i loro piedi a casa di un altro Là fanno una stazione comune perché i tre vogliono stare separati dalle connessioni altrui “stazione comune” come viene nominata volgarmente gli elettrodotti e quindi gli impianti sono 32 e si andrebbero a connettere e ad aggiungere a tutto il contorno Nell’arco della distanza dei 500-800 m dalla stazione elettrica verranno realizzate svariate stazioni di accumulo elettrochimico (sistemi di batterie BESS) L’ultima volta che sono venuti i tecnici della società proponente volevano verificare dove poter installare queste stazioni di BESS perché si sono accorti che il fotovoltaico produce di giorno e quindi è un problema perché dà corrente in modo discontinuo Ovviamente non è che uno fa l’impianto e con l’impianto fotovoltaico lo si obbliga a garantire la continuità di quella corrente Gli danno i finanziamenti e fanno fare le BESS ad un altro proponente: cose assurde Una storia per poter commercializzare anche lo stoccaggio le risaie di qua verranno utilizzate per erigere due pali perché le ditte si sono messe in un punto molto lontano dalla linea e per potersi connettere devono realizzare sei tralicci aerei Se si fossero anche solo spostati di 7-800 m avrebbero avuto molto più vicina la statale per il trasporto delle macchine elettriche e dei materiali Avrebbero inoltre potuto costruire la stazione sotto all’elettrodotto così da ridurre i tralicci a due invece che a sei riducendo pertanto i costi e migliorando la possibilità di trasporto degli elettrodotti stessi perché l’interconnessione era leggermente migliore Per fare uno degli esempi delle varie alternative che si sono proposte ci sono anche dei terreni già iscritti per la costruzione di stazioni di trasformazione a piano regolatore I proponenti queste cose non le hanno viste Daniele La VAS (Valutazione Ambientale Strategica) dovrebbe essere il procedimento in cui si valutano le alternative tutti possono intervenire e fare delle proposte qui sono i privati che hanno concordato con Terna ma purtroppo regna questa idea che semplificare e velocizzare le procedure sia necessario per raggiungere gli obiettivi entro il 2050;  in questa corsa a semplificare si rischia di “semplicizzare” e di non avere la possibilità di attuare quel corretto scambio partecipativo con gli altri stakeholders perché non c’è solo l’interesse pubblico alla produzione di energia ma anche l’interesse pubblico alla tutela ambientale ed alla conservazione di habitat e specie una garzaia; questa zona umida è una piccola porzione rimasta indenne dall’espansione delle risaie ed è un luogo ideale per la nidificazione di molti uccelli Le disposizioni europee dispongono non solo la tutela ma un incremento di queste aree umide lambiscano e in parte interessano direttamente la garzaia Andrea Questo è un ambiente trofico e riproduttivo per le specie che vivono anche nella garzaia I boschi che lascio servono anche come ambiente riproduttivo di alcuni animali protetti per cui lascio e costruisco dei canali per la biodiversità proprio per lasciare l’ambiente e i rifugi per gli animali lascio nidificare i Cavalieri d’Italia  nelle mie risaie ed è una cosa bellissima vedere i piccolini Eppure si vuole distruggere tutto questo corridoio ecologico CAPITOLO 2 Quello di Andrea non è un caso isolato: come spiega Daniele una riserva naturale con un ecosistema unico sta già subendo una trasformazione radicale i progetti fotovoltaici non si limitano alla semplice installazione dei pannelli ma comportano anche urbanizzazioni significative: la costruzione degli elettrodotti cabine elettriche e strade di accesso che frammentano il territorio e alterano la sua funzionalità agricola e ambientale per cui alcune aziende ottengono autorizzazioni per miglioramenti fondiari agricoli e poi lo classificano come ex-area mineraria per renderlo idoneo al fotovoltaico Una strategia che sembrerebbe permettere di aggirare le normative più restrittive sulla protezione delle aree agricole Limiti dell’agrivoltaico: generatore di profitto e di greenwashing Daniele Chiaramente occorre consentire gli spazi alla produzione di energia solare L’agrivoltaico dovrebbe essere la mediazione rispetto al fotovoltaico tout court che non consente un utilizzo del terreno per altri fini Purtroppo nell’agrivoltaico la normativa ha portato a delle linee guida che non sono così vincolanti e le imprese stanno chiedendo delle modifiche Per esempio – si parlava prima delle distanze tra i tracker le file di pannelli – se vuoi fare un agrivoltaico che consenta elevata elasticità nelle scelte colturali l’ideale sarebbe avere i pannelli con una distanza tra loro elevata e un’altezza minima di 2,10 m con l’inclinazione massima (nei 30 anni di attività dell’impianto potrebbero essere necessarie diverse scelte magari in un periodo ci vuole la soia perché la chiede il mercato continuano a proporre uno pseudo agrivoltaico che nemmeno rispetta i parametri delle linee guida e quindi è un agrivoltaico ma con capi che non  riescono  nemmeno a passare sotto i pannelli Anche su questo argomento occorrerebbe che ci fossero dei chiarimenti affinché se dobbiamo fare un investimento ci sono le BAT (le migliori tecnologie disponibili) Anche nel campo del solare occorre mettere dei paletti al fine di avere impianti che consentano sul lungo periodo elasticità e la certezza che si possa lavorare il terreno Purtroppo chi viene qui avanza la propria proposta in comparazione con la risicoltura intensiva che Paradossalmente ma inverosimilmente l’agrivoltaico proposto pare consentire  rese economiche più elevate della risicoltura con arricchimento della componente organica del terreno Ovviamente i Proponenti  magnificano  il prodotto ma l’agrivoltaico che propongono è di bassa qualità non risponde nemmeno al requisito di “avanzato” e non ha ancora prodotto in zona risultati significativi Andrea Per aumentare la resa economica ad ettaro giocano sui numeri mettendo in tutti gli agrivoltaici la produzione di miele la produzione e la messa in opera di arnie Nel caso di Juvi sono 900 e qualcosa arnie senza un impianto per la gestione del miele perché la sua produzione Ma nella realtà ha bisogno di un’elevata estensione di conseguenza non puoi concentrare 900 arnie Oltretutto su un impianto fotovoltaico o agrivoltaico ci sono delle problematiche molto importanti con le api Le api sporcano i pannelli e subiscono i campi elettromagnetici dell’impianto fotovoltaico e agrivoltaico C’è stato un caso emblematico quest’estate in Sardegna dove in un impianto di dimensioni abbastanza elevate a livello di ettari sono morte letteralmente svariate arnie nel contorno Sotto al pannello si arriva a temperature anche di 90°C d’estate quindi bisognerebbe capire bene cosa fare e cosa non fare l’agrivoltaico può essere una soluzione ma va studiata e costruita bene in base alla coltura Ci sono colture che hanno bisogno di ombreggiamento e pertanto come soluzione può starci con le dovute distanze ma le proposte di alcuni agronomi sono molto belle sulla carta La natura fa quello che vuole e siamo noi che dobbiamo adattarci alla natura Daniele uno dei proponenti ha avanzato la proposta del noccioleto “in vaso” in un ambiente che è di risaia (terreni argillosi e umidi) ad una quota di 250 m sul livello del mare…una cosa incredibile Il noccioleto è una coltura collinare a quota 400-600 m sul livello del mare Andrea  tra l’altro un terreno come questo è letteralmente un bicchiere perché essendo argilloso trattiene l’acqua Pensate che un geologo ha scritto invece che è un terreno argilloso che non trattiene l’acqua il che ci fa capire come tante cose vengano scritte tanto per fare volume di scrittura Una proposta depositata al Ministero in procedura VIA Nazionale è normalmente costituita da più documenti e relazioni  (130-140 documenti); alcuni di questi documenti Molte volte queste relazioni sono scritte un po’ sommariamente Che il Ministero non chieda che siano presentati in una forma un po’ più decente la dice lunga Daniele Queste relazioni sono corpose e ridondanti perché spesso sono redatte con il  “copia e incolla”: stessi principi progettuali applicati indistintamente ovunque multinazionali che travalicano gli operatori italiani che hanno l’abitudine di stilare documenti compilativi andando a vedere in  letteratura le varie componenti presenti ma senza fare monitoraggi sul luogo Nella zona delle Baragge (che è Riserva Naturale ndr) dove ci sono diverse specie protette vengono fatte diverse proposte impiantistiche senza mai considerare se in quel punto sia stata osservata quella specie; viene solo fatta una descrizione generica senza entrare nello specifico La riserva naturale delle Baragge per sua caratteristica è “a fazzoletti”: c’è un pezzettino a Candelo Questi poveri fazzoletti hanno subìto tutta una serie di pressioni: adesso verrà realizzato il tratto della Pedemontana San Giacomo di Masserano – Ghemme mentre lateralmente verranno installati i campi di agrovoltaico Qui uno dei problemi legati ai pannelli è relativo all’avifauna favoriscono la presenza di una certa uccellagione e tra i vari studi a favore o contro questi impianti fotovoltaici c’è la preoccupazione (così come per gli impollinatori) per un loro impatto negativo Si discute inoltre se le superfici specchianti dei pannelli possano causare incidenti o disturbo: le imprese propongono immancabilmente studi che dimostrano che non c’è nessuna un’ assenza di incidenza ma la materia rimane dubbia data la presenza di studi che sostengono il contrario Le associazioni ambientaliste hanno un atteggiamento quantomeno prudente A livello nazionale solo Legambiente ha un atteggiamento acritico in favore di questa impiantistica rafforzato dalle collaborazioni con le aziende di settore Si può certamente promuovere questi impianti  e la produzione energetica solare CAPITOLO 3 Andrea ha deciso di non arrendersi e con tempo impegno e determinazione ha contestato in sede legale gli accessi non autorizzati ai suoi terreni da parte dei progettisti e ha mappato dettagliatamente le opere previste A me non è stata proposta nessuna compensazione con me non ha mai parlato nessuno di questa cosa qui L’unico contatto che ho avuto è stato un colloquio con gli avvocati nel momento in cui gli ho fatto notare che oltre ad aver fatto l’accesso non autorizzato l’hanno poi resto “autorizzato” riportandolo nei loro documenti come sopralluogo hanno presentato agli atti anche le misure catastali quindi un professionista che ha le misure catastali in mano […] Quindi  dato che documentalmente lo sapeva perfettamente L’unica proposta è quella pubblica di quel tentativo di esproprio visto che un terreno qui di fianco è stato venduto a 6 € e rotti al metro Oltretutto vorrebbero pagarmi solo i terreni realmente presi ma la realtà è che mi compromettono tutta la capacità aziendale Quindi la proposta non può essere neanche presa in considerazione.Andrea ci racconta poi che il sindaco di Carisio si è schierato assolutamente contrario al progetto ritenendo inaccettabile che il comune debba subire tutti gli oneri senza benefici reali Il Comune di Carisio oltretutto si è visto arrivare la stazione elettrica gli elettrodotti e tutte le parti più impattanti Carisio non può essere il punto di discarica di questi progetti fotovoltaici e le compensazioni non potranno mai compensare Andrea io mi sto opponendo ai vari progetti presentati tramite avvocato ma anche con uno studio diretto e personale ho rispolverato la mia buona vecchia laurea in Scienze Ambientali che avevo preso in passato per mia cultura personale e sto tentando di oppormi all’esproprio studiando le normative e proponendo alternative Sto spiegando in conferenze o in dichiarazioni pubbliche come sarebbe meglio crearne di svariati e piccoli che immettano energia in rete; per immaginare un nuovo modello in grado di migliorare la gestione stessa della rete Una potenza diretta di oltre 2 gigawatt così discontinua (perché il fotovoltaico è discontinuo) che va in rete crea una problematica invece tanti piccoli impianti che servono direttamente la zona potrebbero essere una soluzione decisamente migliore per la gestione della rete Anche l’uso di fotovoltaico residenziale con il dovuto accumulo è un altro miglioramento proprio per il fatto di non dover immettere in rete o prelevare dalla rete in modo discontinuo Le persone devono incominciare ad utilizzare consapevolmente la corrente cercando di sfruttarla nei momenti e nei modi ideali non continuando a pensare di utilizzarla senza limiti Basta con questa idea del “Voglio la corrente ma che la producano gli altri perché io non voglio vedermi un impianto davanti a casa”: no ognuno si deve prendere la propria responsabilità energetica Nella mia attività in pubblico cerco di spiegare tutte queste cose come quella tra ferrovia e autostrada che si trova poco distante da qui Ci sono piccoli impianti che possono essere realizzati in questi spazi e un agrivoltaico di piccole dimensioni qua e là avrebbe molto più senso di una concentrazione di impianti A patto che però che sotto gli specchi ci si coltivi e che non si tenga il terreno a prato Daniele Sulla questione degli accumuli abbiamo due situazioni: l’accumulo diretto in campo che viene proposto per esempio nell’impianto di Salussola (EG FUCSIA) con dei container di batterie; o dove  l’energia prodotta dai pannelli è già stata convogliata col cavidotto a seguito di una prima trasformazione (cambiano dunque la tipologia delle batterie e dell’accumulo) Tutti questi processi dovrebbero essere oggetto di maggiore analisi durante una delle proposte progettuali avevamo suggerito visto che abbiamo due invasi a Masserano sul torrente Ostola e sul Ravasanella di  realizzare dei bacini a livello inferiore e utilizzare parte del volume d’invaso per fare pompaggio e quindi avere un accumulo idroelettrico anziché elettrochimico É una delle ipotesi che abbiamo avanzato per proporre delle alternative Noi interveniamo nelle procedure di VIA anche per apportare migliorie ai progetti confidando che le nostre proposte possano essere fatte proprie e prescritte dall’autorità Ci sono degli impianti che vengono proposti senza alcuna accumulo e secondo noi è sbagliato occorre già in partenza prevedere l’accumulo perché è una necessità da considerare al momento della proposta dell’impianto Andrea e il motivo per cui non si fa è sempre economico L’accumulo costruito nell’impianto ha un costo ma non dà un reale guadagno mentre l’accumulo costruito fuori dall’impianto (vicino o adiacente alle stazioni primarie) offre invece un guadagno diretto di stoccaggio di energia: più energia stocchi e fai passare attraverso l’accumulo e più hai un guadagno diretto perché la rete elettrica nazionale pagherà per lo stoccaggio dell’energia tutti noi in bolletta pagheremo per lo stoccaggio fuori impianto ed è per questo motivo che tendenzialmente i proponenti non vogliono spendere soldi per l’accumulo Però se ricevi finanziamenti pubblici devi garantire una continuità della corrente e quindi a livello normativo sarebbe d’obbligo l’accumulo in base alla potenza dell’impianto (e non in base a calcoli di convenienza) Daniele  L’impianto BESS strutturato presso la cabina di trasformazione può essere più grande (con un rapporto costi/benefici più favorevole) ma si deve tener conto del  grosso problema che hanno questi impianti vale a dire il raffrescamento delle batterie e relativi consumi per il raffrescamento Vi è sviluppo di calore elevato anche sotto i pannelli in certe condizioni costruttive ed ambientali I pannelli grandi a inseguimento sono progettati per avere un sistema di raffrescamento sotto il pannello quindi parte dell’energia è usata a tale scopo Paradossalmente non sempre conviene realizzare impianti solari nei paesi dove c’è elevata insolazione a volte conviene farlo in realtà dove le temperature sono più basse a parità di insolazione Quindi ci sono aspetti tecnici che possono indurre in una direzione o nell’altra si è sottratto il governo pubblico di queste trasformazioni (parliamo di impianti di dimensioni di 50 ettari 70 ettari); se ne metto due o tre uno in fila all’altro io cambio completamente la natura di un luogo le associazioni di categoria e il consorzio si sono espressi in procedura con valutazioni negative hanno assunto una posizione un po’ più cauta e problematica rispetto ad anni in cui erano più entusiaste nel rilasciare le autorizzazioni Andrea E’ stato un momento particolare…  c’era questo impianto “Comune di Buronzo” uno dei primi della zona che era già stato presentato a livello provinciale nel 2021 e poi ripresentato nel 2022 a livello ministeriale e all’epoca avevo la convinzione che ognuno a casa sua può fare quel che vuole anche se non mi piaceva vedere buttati via i terreni per il fotovoltaico Nel momento in cui mi sono accorto di persone venute qui a fare foto adducendo che tutti i rilievi fossero motivati da strada pubblica – ma voi avete visto quanta strada avete fatto per arrivare fino a qui [il terreno di Andrea è a qualche minuto di macchina dalla strada principale ndr] – sono andato a controllare sul sito del Ministero e ho scoperto il progetto Diciamo che ho avuto un leggero mancamento quella sera… e ho iniziato a studiare sono inciampato in alcuni documenti e poi da lì è iniziato tutto Ho iniziato a chiedere direttamente in provincia contezza del progetto e al contempo ho cercato un avvocato di esperienza che si occupasse di materia amministrativa e ambientale Ma non è mia abitudine lasciare tutto in mano a qualcuno così ho iniziato a studiare molte cose tecniche infatti possono sfuggire anche il migliore Daniele Per noi associazioni ambientaliste l’abitudine è controllare costantemente gli albi pretori e i siti delle valutazioni ambientali: i siti della provincia della regione e il sito nazionale delle valutazioni ambientali Poi ci sono gli strumenti straordinari come le VAS che si seguono sul sito nazionale del Ministero dell’Ambiente sono i continui cambi delle disposizioni normative e degli incentivi quattro anni fa normalmente le imprese proponevano impianti sotto i 1.000 kW perché potevano accedere facilmente a un finanziamento e ricadevano in una procedura VIA provinciale Negli ultimi tre o quattro anni sono variate si sono fatti degli step cambiando le competenze tra impianti provinciali regionali e nazionali: prima si andava in VIA nazionale con 10 MW di picco ora invece si va con 20 MW in nazionale pare che la soglia sia di 300 MW di picco Il paradosso è che certi impianti che una volta erano soggetti alla procedura VIA ora ne sono esenti Recentemente è stato autorizzato in Provincia a Biella un impianto di 13 MW senza alcuna procedura VIA C’è qualche difficoltà perché le norme cercano di semplificare certi processi ma in alcuni casi ne creano di nuovi Sul sito Nazionale e su quello della Provincia di Biella la documentazione disponibile è totale e sono caricati in modo quasi immediato tutte le osservazioni Una lacuna ordinaria nella documentazione è quella relativa alla fine esercizio/concessione se le aziende sono tenute ad un accantonamento per il ripristino dei luoghi se non c’è una domanda di rinnovo deve avvenire il ripristino dei luoghi farvi capire: più o meno sotto non questo argine c’è ancora un palo di una vecchia linea che passava di lì qui circa 70 anni fa: una parte è stata tagliata e portata via e una lasciata lì dov’era Andrea Hanno già cercato di mettere il vincolo di esproprio su queste aree La procedura prevede che dopo la valutazione di impatto ambientale si passi all’autorizzazione unica che dovrebbe essere regionale ma normalmente viene demandata alla Provincia vale a dire l’ente che metterà il vincolo di esproprio sulle aree interessate In questo caso la Provincia ha bloccato tutto perché c’erano delle discrepanze importanti sull’elettrodotto e su alcune aree dell’impianto pertanto dovrà essere portata a termine la procedura di VIA per poter poi inserire le varie prescrizioni tra cui il fatto che non mi era stata mandata la lettera relativa ai 30 giorni per potermi opporre all’esproprio Nel caso in cui venga emessa la valutazione di impatto ambientale in uno di questi impianti le ditte proponenti procederanno con l’autorizzazione unica Se verrà emessa l’autorizzazione unica e quindi il vincolo di esproprio sulle aree io mi opporrò sicuramente opposizione al TAR e quindi bloccherò il tutto sul nascere bloccherò tutto perché devono prendere in considerazione le alternative Nelle mie osservazioni ho mostrato loro con le mappe l’impatto totale nell’area vedrà installati circa tremila ettari di fotovoltaico nel raggio di 10-15 km dalla stazione stessa più tutti quegli impianti che tra l’altro hanno una connessione più piccola verso le stazioni primarie e non darà luogo all’utilizzo diretto della corrente Daniele sembra quasi che le destinazioni dei terreni in queste province del triangolo nord-est del Piemonte siano così suddivise: nel novarese tutta la logistica e anche nel vercellese in parte e in questa area qui che è sempre stata un’area a bassa concentrazione abitativa tutta l’impiantistica dei rifiuti ed ora della produzione di energia solare Gli stessi problemi non sono solo sul fotovoltaico Daniele E poi ci sono anche situazioni di analfabetismo amministrativo l’impianto ultimo “EG Fucsia” a Salussola ha visto numerosissime critiche fatte dalle due province di Biella e di Vercelli: il Comune di Salussola ha scritto di pugno del Sindaco e nemmeno da parte dei tecnici che normalmente sono quelli tenuti a fare le osservazioni tre frasette in cui si dice “trattateci bene nelle compensazioni” senza valutare le ricadute che possono avere impianti di questa dimensione sul territorio Qui [ndr: ci mostra sul telefonino] c’è la mappa della zona di Masserano: non è aggiornata la parte di Salussola Come vedete questa continuità impiantistica è elevatissima Il problema è questo: in rosso sono disegnate le linee ad alta tensione per questo impianto a Masserano non si è scelto il collegamento a questa linea pur avendo una linea ad alta tensione più vicina a nord che adesso stanno ipotizzando di attrezzare con una apposita SE arriva il primo progettista e vede la soluzione possibile solo qua Poi quando si sono accorti che erano in tre o quattro a fare le proposte nell’area e l’ipotesi di realizzare una SE a ridosso della Linea ad Alta Tensione più vicina è diventata possibile MAPPA  Daniele C’è un progetto a Mottalciata denominato ‘Next’ che porta un cavidotto a un’area in cui le batterie sono site in ex capannoni industriali Ci sono invece prospettive per il fotovoltaico bislacche: la normativa nazionale ha definito delle aree idonee di massima C’è ad esempio la possibilità di realizzare fotovoltaico vicino alle aree industriali o artigianali C’è la facoltà di realizzarlo sopra le discariche o nelle cave Nelle cave si pone il problema che lo sviluppo degli impianti fotovoltaici potrebbe portare a minori ripristini ambientali e questo è grosso un problema da considerare riporto ad esempio l’impianto proposto denominato “Le 7 sorelle” a Masserano/Castelletto Cervo C’è stata per questa azienda agricola una pratica di miglioramento fondiario tramite attività estrattive (si preleva uno strato di argilla) al fine di conseguire un miglioramento agronomico del fondo ovvero la rimodellazione di più vasche di risaia in un numero inferiore ma dalle maggiori dimensioni riducendo i costi produttivi (i sistemi di lavorazione laser delle risaie consentono di avere delle superfici perfettamente piane) Il problema è che alcuni proponenti per l’impianto fotovoltaico prima fanno fare la trasformazione per questo miglioramento agro fondiario che proceduralmente  è però un’autorizzazione mineraria una miniera e quindi abbiamo diritto a fare il fotovoltaico” Ma se l’autorizzazione era per un miglioramento agricolo fondiario…i volponi del fotovoltaico in questo modo non proponevano l’agrivoltaico agricolturaagrivoltaicoaree idoneecomitati territorialiECOLOGIAECOLOGIA POLITICAENERGIE RINNOVABILIESTRATTIVISMOpiemonteterreni agricoli Pubblichiamo un’analisi preliminare grazie alla valutazione di Daniele Gamba attivista del Circolo Tavo Burat e Pronatura di Biella in merito al Rapporto Energia 2024 della Regione Piemonte presentato il 15 aprile 2025 dalla Regione stessa Di seguito una sintesi di quanto uscito dalle due ricche giornate di convegno nazionale No alla Servitù energetica tenutosi a Livorno il 29 e 30 marzo scorsi Il Convegno No alla Servitù Energetica anche su Radio Blackout Continua la diffusione del Convegno No alla Servitù Energetica. Verso il Convegno No alla Servitù Energetica pubblichiamo le puntate del podcast Controvento realizzato da Radio Onda d’Urto durante il viaggio inchiesta insieme a Confluenza del quale abbiamo fatto una restituzione qui In vista del presidio davanti al Tribunale di Torino in occasione dell’udienza sul ricorso presentato da cittadini e associazioni a tutela della riserva naturale del Meisino pubblichiamo questo comunicato stampa in merito all’andamento dei lavori e degli impatti dei cantieri sul territorio A seguire l’indizione del presidio di giovedì 27 marzo Verso il Convegno No alla Servitù Energetica che si terrà a Livorno il 29 e 30 marzo ripubblichiamo un articolo di Fabio Balocco apparso sul Fatto Quotidiano A seguito di una interessante chiacchierata con Elena Gerebizza di ReCommon associazione  che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società e che introdurrà la seconda sessione del Convegno “No alla servitù energetica” a Livorno il 29 e 30 marzo a partire dall’esigenza di tracciare un quadro del piano energetico nazionale riportiamo qui una restituzione in vista della discussione collettiva emozioni e memoria: è quanto verrà proposto a Santhià mercoledì 7 maggio con il Concerto Alpino intitolato “Il valore Alpino raccontato e interpretato dalla Banda Musicale Cittadina di Santhià” L’evento si svolgerà presso lo Spazio Eventi di Santhià Il concerto sarà un omaggio sentito agli Alpini e ai loro valori di solidarietà La Banda accompagnerà il pubblico in un viaggio musicale tra marce alpine arricchiti da momenti narrativi che faranno rivivere episodi significativi della storia alpina Sarà un’occasione speciale non solo per ascoltare musica di qualità ma anche per ricordare e celebrare l’importante legame che unisce la città di Santhià agli Alpini e alle loro imprese IVREA - E' completamente operativo il bypass autostradale che evita il transito sui due viadotti della Camolesa lungo la bretella Ivrea-Santhià che collega l'autostrada A5 Torino-Aosta con la A4 Torino-Milano Dopo l'apertura della prima corsia in direzione Vercelli e Milano lo scorso 28 febbraio 2025 ora è percorribile anche la seconda corsia che conduce verso Ivrea e la Valle d'Aosta nei prossimi mesi potrebbero persistere rallentamenti soprattutto nei momenti di traffico intenso l'apertura del bypass segna un passo avanti significativo: i mezzi pesanti possono tornare a circolare senza deviazioni sulla viabilità ordinaria e i veicoli leggeri non devono più fermarsi prima di accedere alla bretella realizzata in tempi ridotti grazie alla procedura d'urgenza ha richiesto poco più di due mesi anziché i tre inizialmente previsti La chiusura della bretella ai mezzi oltre le 3,5 tonnellate inclusi ritardi per i bus di linea e turistici la gestione della A5 tra Torino e Quincinetto è passata alla società Itp Spa subentrata alla precedente concessionaria Ativa La stessa Itp dovrà ora pianificare la demolizione e la ricostruzione dei due viadotti della Camolesa danneggiati un intervento fondamentale per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione sulla tratta presso la Sala Blu del Centro Culturale “Jacopo Durandi” di Santhià si è tenuta la prima lezione introduttiva dei corsi d’italiano per stranieri L’iniziativa ha avuto un buon riscontro tra i cittadini stranieri che hanno partecipato numerosi I corsi di italiano sono finanziati dal “Progetto Petrarca 7” al quale il Comune ha aderito attraverso il CPIA (Centro Provinciale Istruzione degli Adulti) di Biella e Vercelli All’avvio era presente il vice sindaco Mattia Beccaro Le lezioni si svolgeranno nei giorni martedì mercoledì e venerdì dalle 15:30 alle 18 circa L’Agenzia di Stampa Parlamentare Agenparl è una delle voci storiche ed autorevoli dell’informazione italiana parlamentare ed è una delle principali news company italiane Nel 1950 Francesco Lisi fondò la più antica Agenzia giornalistica parlamentare italiana con il nome di S.P.E.; con l’ingresso nell’ASP (Associazione stampa parlamentare) nel 1953 ne mutò il nome in Agenparl Dal 1955 affianca con i suoi notiziari il mondo istituzionale diventando oggi una tra le fonti più autorevoli dell’informazione con i propri prodotti Dal 2009 il Direttore è Luigi Camilloni che ha proseguito lungo la strada tracciata da Lisi e cioè quella che da sempre ha contraddistinto l’Agenzia Una formula editoriale veloce ed innovativa che garantisce un’informazione puntuale e degli approfondimenti originali fare informazione significa mantenere un alto livello di esattezza ma soprattutto senza far ricorso a formule e luoghi comuni giornalistici SANTHIÁ (VC) – Atena Luce Gas e Servizi apre un nuovo store a Santhià che si aggiunge allo store di Vercelli e a quelli di Trino e Cigliano consolidando così la propria presenza su tutto il territorio provinciale Il nuovo sportello costituisce un ulteriore punto di contatto per i clienti che saranno accolti da personale qualificato per scoprire le offerte di fornitura luce e gas le soluzioni integrate per il risparmio energetico per l’assistenza per la casa e per l’attenzione alla persona l’assessore al Bilancio del Comune di Santhià e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Santhià Per Atena Luce Gas e Servizi era presente l’amministratore delegato Questa nuova apertura traduce l’impegno dell’azienda a rafforzare la relazione con i cittadini con l’obiettivo di essere presente sempre più capillarmente a fianco delle comunità locali in cui opera e proponendo soluzioni innovative capaci di andare incontro alle nuove esigenze emergenti “Il nuovo store a Santhià – ha dichiarato Paolo Echino Amministratore Delegato di Atena Trading S.r.l – è stato progettato per offrire un servizio eccellente a testimonianza di un impegno concreto sul territorio dell’azienda e del Gruppo Iren: rinnoviamo così la volontà di essere un punto di riferimento grazie alla storica competenza e affidabilità di Atena con sempre maggiore attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità” Lo sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30 e il sabato dalle 08:30 alle 12:30. Sarà inoltre possibile prenotare un appuntamento tramite l’app IrenYou, selezionando lo store di Corso Sant’Ignazio. L’elenco di tutti gli store e di tutti servizi è disponibile sul sito www.atenalucegas.it  Aprirà sabato 1° marzo il bypass autostradale che consentirà di riattivare la bretella tra Ivrea e Santhià anche per i mezzi pesanti A confermarlo in serata una nota del vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi “Il by-pass sarà riaperto in un senso di marcia significativo passo verso il ritorno alla normalità per i residenti e le imprese locali tra i caselli autostradali di Albiano e Santhià” spiega Edoardo Rixi sarà completato il riavvio del traffico con l’apertura del secondo senso di marcia la comunità locale potrà tornare a godere dei vantaggi economici derivanti dalla fluidificazione del traffico e dal miglioramento della logistica sul raccordo autostradale A4-A5 Ivrea-Santhià” Nel pomeriggio di oggi l’Assessore regionale Luigi Bertschy interpellato si limitava a dire: “Sappiamo che i lavori sono in fase avanzata c’è una costante collaborazione con la società L’obiettivo è di dare una risposta nel più breve tempo possibile” Grande soddisfazione per la riapertura viene espressa della Senatrice Nicoletta Spelgatti “La collaborazione proficua fra il Ministero delle Infrastrutture e la rappresentanza del territorio – commenta la Senatrice – ha portato alla risoluzione di un problema annoso fortemente voluto dalla Lega sia per superare le criticità rilevate sia dal Piemonte che dalla Valle d’Aosta garantiremo finalmente una circolazione più rapida e sicura” Il presidente della Regione Renzo Testolin – assieme all’assessore ai Trasporti Luigi Bertschy e quello al Turismo Giulio Grosjacques – ha incontrato i vertici del nuovo concessionario autostradale ITP gestore della ormai famigerata bretella Ivrea-Santhià Lo stato dei lavori di costruzione del nuovo bypass e la messa in sicurezza definitiva del viadotto Camolesa sono stati al centro del confronto con il presidente Matterino Dogliani e con il direttore tecnico generale Giovanni Salvatore D’Agostino “Era importante per il Governo regionale attivare una interlocuzione e un confronto con il nuovo gestore autostradale per affrontare le questioni che riguardano direttamente la nostra regione e in particolare per il trasporto pesante a favore delle imprese e per la viabilità turistica in uscita e in entrata fortemente rallentata dall’attuale restringimento della careggiata ad Albiano” “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul rispetto dei tempi previsti per il completamento del bypass – si legge ancora - Sarà il primo passo utile per affrontare un lungo periodo visti i tempi necessari all’adeguamento del viadotto i cui interventi potranno iniziare con la prossima estate Il presidente Dogliani e il direttore D’Agostino hanno dimostrato molta attenzione alle preoccupazioni che abbiamo rappresentato rassicurandoci riguardo alla tempestiva esecuzione delle opere e in particolare del bypass che dovrà garantire una piena e stabile operatività nel medio periodo” Non c’è ancora una data certa per l’apertura del bypass autostradale che consentirà di riattivare la bretella tra Ivrea e Santhià anche per i mezzi pesanti l’Assessore regionale Luigi Bertschy ha effettuato un sopralluogo nel cantiere per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori “A nome del Consiglio abbiamo dato continuità all’azione politica iniziata durante l’estate con la precedente concessionaria per sottolineare l’importanza di questo collegamento verso la Lombardia ha dichiarato l’Assessore Bertschy questa mattina in Consiglio regionale rispondendo a un’interrogazione del capogruppo di Rassemblement Valdôtain “I lavori dovevano iniziare all’inizio dell’autunno per concludersi prima delle vacanze natalizie Grazie all’intervento delle Regioni coinvolte e del Governo sottolineando che le operazioni stanno ora procedendo in modo significativo Al termine dei lavori sarà necessaria l’autorizzazione del Ministero per l’apertura del bypass “Il Ministero ci ha rassicurato sull’attenzione dedicata alla fase autorizzativa e ci auguriamo che ciò consenta di accelerare i tempi” ribadendo l’intenzione di proseguire il dialogo con la nuova concessionaria per garantire il completamento rapido dell’opera resta centrale la questione della messa in sicurezza o della ricostruzione dei due viadotti della bretella richiede “un’attenzione più alta” ha concordato sull’urgenza di risolvere il problema dei viadotti: “Il vero nodo è la sicurezza e il futuro dell’intero collegamento Auspichiamo che i lavori si concludano quanto prima e che l’attenzione resti alta su tutto l’asse viario” Chi sperava che il 2025 portasse in dono la fine dei lavori sulla bretella Ivrea – Santhià, risolvendo così le lunghe code generate dal restringimento della carreggiata ad Albiano, si dovrà ricredere. Con un’ordinanza la società IPT – Ivrea Torino Piacenza concessionaria delle attività di gestione delle tratte autostradali A5 Torino-Ivrea-Quincinetto della bretella di collegamento A4/A5 Ivrea-Santhià della diramazione Torino-Pinerolo e del sistema tangenziale Torinese e della tratta autostradale A21 Torino-Alessandria-Piacenza ha annunciato la proroga dei lavori e delle conseguenti limitazioni fino al 30 aprile 2025 oltre ai disagi e agli incolonnamenti che si creano ogni qual volta il traffico è più intenso a pesare è il divieto di circolazione ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate agli autobus e ai veicoli aventi larghezza superiore a 2,40 metri nel tratto compreso tra l’interscambio di Pavone e quello di Santhià in carreggiata Sud (da Ivrea verso Albiano) e tra l’interscambio di Santhià e lo svincolo di Albiano in carreggiata Nord (da Santhià verso Ivrea) gli interventi riguardano l’adeguamento del Viadotto Camolesa per ragioni di sicurezza e per consentire  la rimozione delle limitazioni al transito dei mezzi pesanti attualmente in essere grazie alla realizzazione di una deviazione provvisoria della viabilità rispetto a quella rappresentata dal viadotto stesso Una proroga di 4 mesi basterà per il completamento dei lavori giornalista professionista e mamma di tre pesti Quando non sono in redazione mi trovate in montagna oppure su un divano con il mio inseparabile ebook reader Il ponte MORANDI è stato ricostruito in 12 mesi……. terribile terribile terribile biglietto di ingresso in valle Io mi chiedo con quale coraggio hanno fatto scattare gli aumenti delle autostrade anche su quel tratto quando la gente è esasperata ogni volta che deve raggiungere la valle Credo che organizzerò una raccolta di firme per bloccare l’aumento delle tariffe su quella tratta. La cosa ASSURDA poi è che sulla A4 i cartelli che indicano l’impossibilità per i camion e pulman di prendere la Ivrea Santià appaiono solo 3 o 4 km prima della deviazione cosi i camion stranieri (polacchi sloveni ecc) si spostano solo alla fine nella corsia di sx cosi da creare un DISASTRO di coda. MA NON SI PU0′ indicare 50 km prima che NON si potrà prendere quella uscita?? se ci sono delle penali per i ritardi perché l’impressione è ,come per la galleria per andare al gran San Bernardo ad Aosta che è limitata ormai da quattro anni Per chi è costretto a viaggiare per lavoro è uno stress Almeno allargassero un po’ gli imbuti tanto un mezzo pesante non ci passa comunque Quegli imbuti sembrano fatti per evitare attentati più che selezionare i veicoli pesanti email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento PiùPress società cooperativaP.Iva 01022690075Registrazione Tribunale di Aosta 11/02 del 1° agosto 2002Iscrizione al ROC (Registro degli operatori della comunicazione) con numero 12623 © Copyright 2024 – Aostasera Edizioni Passage du Verger, 1 – 11100 AostaTel. e fax: 0165 610203 – redazione@aostasera.it Silvia Savoye – s.savoye@piupress.it Concessionaria esclusiva per la pubblicitàTel: 0165 548366publiaosta@netweek.it Servizi informatici forniti da Dmedia Group SpA Soc Unipersonale - Società del Gruppo Netweek S.p.A Santhià si raccoglie attorno a un ricordo che brucia ancora.  Nonostante gli ottant’anni trascorsi il 29 aprile rimane un giorno di lutto quando il paesino nel 1945 pagò un prezzo altissimo per la libertà con quarantotto vite tra partigiani e civili che furono spezzate dall’ultimo spasmo di violenza di un regime morente Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al sindaco di Santhià Angela Ariotti in occasione delle commemorazioni dell’ottantesimo anniversario. "Ottant'anni fa il 25 aprile 1945 fu l'avvio dell’insurrezione La violenza cieca del 75° Corpo d'armata del III Reich infranse la tregua concordata con il Comando partigiano e in quei giorni a Santhià e nelle sue cascine vicine si consumò una delle ultime quella del prevosto monsignor Giovanni Ravetti capace di una mediazione che evitò che il prezzo pagato in termini di vite umane fosse ancora più alto.  Non è un caso se la Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare riconoscendo a quei cittadini “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche” proprio nel momento in cui la libertà cominciava a rifiorire nel Nord Italia.  Tutti i cantieri sulle autostrade per i ponti festivi e l'estate. La "trappola" è sempre la stessa 0116669232 ISSN 2611-2272                                                                                           Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017 Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo. segnata da piogge torrenziali e dall’allerta rossa per rischio idrogeologico la circolazione ferroviaria sulla linea Biella–Santhià resta fortemente compromessa Tutti i treni risultano soppressi almeno fino alle 8:00 di questa mattina Le cancellazioni riguardano sia le corse in partenza da Biella San Paolo che quelle da Santhià inclusi i collegamenti intermedi con fermata a Salussola La sospensione del servizio è stata comunicata ufficialmente tramite l’app Infomobilità dove i treni programmati risultano annullati a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito la rete ferroviaria regionale La situazione è precipitata ieri sera intorno alle 19:00 quando il treno Regionale 11727 in servizio tra Santhià e Biella si è fermato all’altezza di Sandigliano a causa dell’allagamento dei binari tra cui 35 studenti minorenni di ritorno da una gita scolastica Per motivi di sicurezza il convoglio non ha potuto proseguire e tutti i viaggiatori sono stati fatti scendere presso lo scalo ferroviario di Sandigliano Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Biella e i Carabinieri della stazione di Candelo che hanno gestito le operazioni di evacuazione garantendo un deflusso ordinato I minori sono stati successivamente affidati ai genitori La linea resta sotto osservazione da parte dei tecnici L’evoluzione delle condizioni meteo e lo stato dell’infrastruttura potrebbero determinare ulteriori soppressioni o ritardi nelle prossime ore I treni Regionali subiscono limitazioni di percorso e cancellazioni, secondo il seguente programma Dal 2004 raccontiamo la ferrovia in Italia e nel mondo info@ferrovie.info Copyright © Ferrovie.Info Tutti i diritti riservati L'Ivrea-Santhia riapre ai Tir e ai bus: fine delle code tra Piemonte e Valle d'Aosta i problemi di traffico sulla Ivrea-Santhià e «Il viadotto Camolesa riapre sabato 1 marzo» è l'annuncio del viceministro al Mit Edoardo Rixi anche se in realtà sarebbe più corretto dire che ad aprire saranno i bypass realizzati per "aggirare" il viadotto Cantieri, ponti, strade e code. Ecco tutte le trappole per gli automobilisti torinesi toccherà a quello in direzione nord: il più "critico" visto che si tratta di quello che permetterà ai mezzi pesanti di viaggiare in direzione della Valle d'Aosta e quindi del traforo del Monte Bianco e della Francia dovrebbe avere tra le prime conseguenze anche quella di "alleggerire" il traffico di camion e Tir al Frejus e quindi in Val di Susa «La comunità locale - sottolinea Rixi - potrà tornare a godere dei vantaggi economici derivanti dalla fluidificazione del traffico e dal miglioramento della logistica sul raccordo autostradale A4-A5 Ivrea-Santhià con una sensibile riduzione delle code che Autostrade, il prefetto di Torino vieta ai camion la bretella Ivrea-Santhià i lavori sono stati più veloci del previsto Il bypass infatti in origine avrebbe dovuto aprire a fine aprile visto la chiusura del viadotto Camolesa - per problemi statici - ai mezzi pesanti (compresi i bus di linea) generava periodicamente caos e code L'apertura del bypass sarà al momento solo parziale con una sola corsia per senso di marcia: a pieno regime SANTHIÁ (VC) – Il Carnevale Storico di Santhià anche quest’anno riprende una tradizione secolare documentata almeno dall’XI secolo ma allo stesso tempo con uno spettacolo ricco di nuove originalità volte a proiettare la manifestazione nel futuro il periodo Carnevalesco è già stato caratterizzato da numerosi appuntamenti ma la kermesse raggiungerà il suo apogeo con i corsi mascherati in programma domenica 2 Il 27 febbraio un primo assaggio: la sera del Giovedì grasso al suono dei Pifferi e Tamburi del Carnevale Storico e delle due bande cittadine; lungo corso Nuova Italia ci sarà un percorso enogastronomico con ventisei stand che offriranno cibi e bevande per tutti Sabato 1 marzo invece avrà luogo il Cerimoniale Carnevalesco e Consegna delle chiavi della Città che prevede l’insediamento delle tradizionali maschere popolari Majutin dal PampardùeStevulin ʼd la Plissera nel momento in cui ricevono dal Sindaco le chiavi della Città ed effettuano il “Proclama al Popolo” A seguire il tradizionale Ricevimento Popolare: le Maschere dallo Stato Maggiore Napoleonico e dalla Direzione si sposteranno al Palacarvè per il Veglione in maschera e qui un’altra sorpresa del programma 2025: a salire sul palco Saverino Sateriale nella finalissima de La Corrida con Amadeus si è aggiudicato il primo premio grazie all’ironico e travolgente “Ballo del MuratoRino” Severino Sateriale si ripresenterà per la sfilata del giorno dopo Per lui il Direttore Artistico Paolo Bonanni ha pensato ad un riconoscimento speciale: un Premio Simpatia e Originalità cabarettista torinese dalla satira pungente eletto vincitore del Premio Stevu-Majot 2025 Domenica 2 marzo sarà una giornata densa di eventi: in mattinata la Santa Messa speciale delle maschere e l’arrivo dell’antica statua del Gianduja al centro della piazza Maggiore e lì resterà per i tre giorni di festeggiamenti Sarà il pomeriggio a riservare le più ghiotte novità: ad aprire la prima sfilata che dichiara: «Sono onorata di essere stata invitata a partecipare al Carnevale Storico di Santhià Sono felice di portare il mio titolo di Miss Italia tra persone gentili e organizzatori di grande competenza ed esperienza Questo evento straordinario è una celebrazione autentica delle nostre tradizioni un ponte tra passato e presente che unisce generazioni attraverso cultura Il 2 marzo avrò il privilegio di vivere da vicino la magia di questa manifestazione unica colori vibranti e l’energia travolgente di una comunità che custodisce con orgoglio il proprio patrimonio culturale Essere Miss Italia significa essere testimone e rappresentare la bellezza della nostra storia e delle nostre tradizioni e il Carnevale di Santhià è un perfetto esempio di come il passato possa continuare a emozionare e coinvolgere Non vedo l’ora di condividere con voi questa esperienza e di celebrare insieme una giornata preziosa della nostra identità italiana» questa sarà l’occasione per apprezzare la creatività che sfileranno insieme allo Stato Maggiore in ricordo del passaggio da Santhià di Napoleone ed al notissimo corpo dei Pifferi e Tamburi seguito dall’appuntamento danzante al PalaCarvè Lo spettacolo simbolo della tradizione carnevalesca santhiatese: alla “sveglia” di Pifferi e Tamburi nella piazza del mercato ribattezzata per l’occasione piazza Tere Berri fin dall’alba vengono accesi i fuochi di 150 grandi caldaie di rame Per la preparazione della Fagiuolata servono Una tradizione la cui ricetta è stata depositata con atto notarile per preservarne la storicità migliaia di commensali attenderanno mezzogiorno in punto quando gli attendenti e il comandante di piazza iniziano la distribuzione alla popolazione del pane e del salame momento dedicato ai più piccoli col Gran Ballo dei Bambini presso il PalaCarvè; una festa mascherata a base di musica e giochi e con la distribuzione di classici dolci carnevaleschi inizierà la suggestiva seconda sfilata notturna di carri e maschere al termine della quale ci sarà un veglione carnevalesco in maschera appuntamento con gli antichissimi “Giochi di Gianduja” che rimandano alle tradizioni popolari medievali: la corsa nei sacchi la rottura delle pignatte piene di farina o coriandoli il recupero della mela nella tinozza e tanti altri A queste sfide sono contrapposte le compagnie carnevalesche la banda cittadina e il corpo dei Pifferi e Tamburi Terzo Corso Mascherato alle 14.30: oltre al ritorno delle compagnie carnevalesche della prima sfilata una grande novità di quest’anno sarà un carro completamente costruito da ragazzi affetti da disabilità dell’associazione Cuori Blu membro del Direttivo del Carnevale: «La manifestazione si è voluta arricchire di ospiti davvero speciali: siamo entusiasti di far sfilare il loro carro allegorico intitolato “I Viaggi di Ettore” che rappresenta un universo fantastico dove Ettore atterra per portare un messaggio di inclusione e solidarietà Il Carnevale Storico di Santhià ha come fondamento la condivisione e siamo da sempre convinti che il ritrovarsi in allegria fa bene L’inclusione e’ certamente un valore che vogliamo continuare a propugnare in tutte le sue forme ed avere il progetto di Cuori Blu offre l’opportunità di dimostrare che il Carnevale non solo fa bene Al termine della sfilata avverrà la proclamazione dei vincitori delle varie categorie e la successiva premiazione il Carnevale si chiude con il “Rogo del Babàciu” un pupazzo che viene appeso su una pira e pubblicamente bruciato in piazza Maggiore Questo è l’evento che segna la fine del Carvè fra il suono delle campane a lutto e le note di una marcia funebre che si tramuta dopo poche note in una “monferrina” sfrenata un ballo che darà spazio all’allegria il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri SANTHIÁ (VC) – Nella mattinata di oggi la squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento Volontario di Santhià insieme a quella Fluviale della centrale di Vercelli i soccorritori si sono calati nel luogo dove attenzione le ricerche ma la persona non era più presente Le verifiche e le ricerche del caso sono tuttora in corso da parte degli Enti competenti Presenti sul posto una pattuglia dei Carabinieri di Santhià ALBIANO D'IVREA - Buone notizie per gli automobilisti e per gli autisti dei mezzi pesanti: il bypass del viadotto della Camolesa lungo la bretella autostradale Ivrea-Santhià sarà aperto al traffico con un mese di anticipo Dopo oltre un anno di disagi e restrizioni i camion e i bus potranno finalmente tornare a circolare liberamente La riapertura graduale inizierà sabato 1 marzo 2025 con l’attivazione della corsia in direzione Santhià mentre la settimana successiva seguirà quella in direzione Ivrea La conferma ufficiale è arrivata direttamente dal viceministro dei Trasporti «Il by-pass sarà riaperto in un senso di marcia con la rimozione del restringimento all’altezza di Ivrea garantendo un primo passo verso il ritorno alla normalità per residenti e imprese locali tra i caselli autostradali di Albiano e Santhià con la modifica di alcune barriere di sicurezza sarà completato il riavvio del traffico con l’apertura del senso di marcia anche in direzione nord con la completa rimozione dei restringimenti La comunità locale potrà tornare a godere dei vantaggi economici derivanti dalla fluidificazione del traffico e dal miglioramento della logistica sul raccordo autostradale A4-A5 Ivrea-Santhià verrà eliminato il restringimento di carreggiata nei pressi dello svincolo di Albiano d'Ivrea che negli ultimi mesi ha costretto i mezzi pesanti a deviare su strade secondarie Questo ha provocato lunghe code sulla bretella a causa degli spostamenti turistici da e per la Valle d'Aosta resterà operativo fino al completamento dei lavori di manutenzione sul viadotto della Camolesa che necessita di interventi strutturali rilevanti la riapertura è stata anticipata grazie al rapido avanzamento dei cantieri riducendo così i disagi per pendolari e autotrasportatori Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di altri siti, per inviare messaggi pubblicitari mirati. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui Se accedi a un qualunque elemento sottostante questo banner acconsenti all’uso dei cookie Il Carnevale Storico di Santhià ha proclamato i vincitori dei carri di prima categoria e dei gruppi mascherati a piedi dell’edizione 2025 Primo posto: “Venditori di Fumo” Gruppo Pitu 2.0  Secondo posto: “Appesi a un Filo” Gruppo Butalas  Terzo posto: “Tucumsi I Bali … Arriva la Macumba!” Gruppo Disprà Quarto posto: “L’ultima mano” Gruppo Scapa’ da Ca’  Primo posto: “ Mani d’Autore” Gruppo I Rubinet  Secondo posto: “Sfilando con le Stelle” Gruppo Funfi  Terzo posto: “An Viagi cun ai Masna….Benvenuti in Africa!" Gruppo Masna’ 2.0  Quarto posto: “ Guinness Grupia” Gruppo Grupia  Premio Speciale Istituito dalla Direzione dei Carnevale Storico in ricordo di Teresio Berri per la miglior performance notturna “Il Bello di Notte” Titolo “TUCUMSI I BALI...ARRIVA LA MACUMBA!” Premio Speciale Istituito dalla Compagnia dei Rubinet in memoria del Compianto Ugo Faccioli Dichiara il Presidente della Pro Loco Fabrizio Pistono “in una delle edizioni di maggiore successo degli ultimi anni ancora una volta il Carnevale Storico di Santhia’ ha saputo stupire con la sua creativita’ in un’atmosfera allegra e amichevole La nostra tradizione millenaria continua ad essere coinvolgente per un pubblico in continua crescita che proviene non solo dal Piemonte e dalle vicine regioni ma registra l’interesse di tutt’Italia.” applaudiamo tutti i carristi e maschere a piedi per la loro capacità artistica e per un impegno che negli anni posso solo definire come incrollabile,” dice Alessandro Caprioglio “A loro ed al numerosissimo pubblico un sentito grazie e arrivederci al prossimo anno.” "La valorizzazione delle nostre tradizioni è un elemento imprescindibile per preservare l’identità e la storia del Piemonte Eventi come il Carnevale Storico di Santhià non solo raccontano le nostre origini ma rappresentano anche un'importante occasione di promozione culturale e turistica Sono manifestazioni che rafforzano il senso di appartenenza delle comunità e che grazie alla passione e all’impegno dei cittadini mantenendo viva la memoria storica e proiettandola nel futuro," ha commentato l’On.Claudia Porchietto che ha voluto presenziare alla kermesse lunedì 3 marzo per la distribuzione della Colossale Fagiouolata Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A Powered by Miles 33 SANTHIÁ (VC) – Il Carnevale Storico di Santhià ha proclamato i vincitori dei carri di prima categoria La serata si è conclusa con il suggestivorogo del Babaciu un rito antichissimo che segna il termine del tempo carnevalesco Dichiara il Presidente della Pro Loco Fabrizio Pistono: «In una delle edizioni di maggiore successo degli ultimi anni ancora una volta il Carnevale Storico di Santhià ha saputo stupire con la sua creatività in un’atmosfera allegra e amichevole che proviene non solo dal Piemonte e dalle vicine regioni ma da tutta Italia» e per un impegno che negli anni posso solo definire come incrollabile» – dice Alessandro Caprioglio del Direttivo del Carnevale – «A loro e al numerosissimo pubblico un sentito grazie e arrivederci al prossimo anno» «La valorizzazione delle nostre tradizioni è un elemento imprescindibile per preservare l’identità e la storia del Piemonte Eventi come il Carnevale Storico di Santhià non solo raccontano le nostre origini ma rappresentano anche un’importante occasione di promozione culturale e turistica Sono manifestazioni che rafforzano il senso di appartenenza delle comunità e che mantenendo viva la memoria storica e proiettandola nel futuro» ha commentato l’onorevole Claudia Porchietto alla distribuzione della Colossale Fagiouolata ROMA (ITALPRESS) – “Ottant’anni fa il 25 aprile 1945 fu l’avvio della insurrezione nei giorni più difficili per la Liberazione” Angela Ariotti.“La ritirata del 75° Corpo d’armata del III Reich travolse la tregua concordata tra il Comando partigiano ed i Comandi tedeschi: quarantotto furono le vittime tra partigiani e civili della violenza nazista a Santhià e nelle vicine cascine tra il 29 aprile e il 1° maggio 1945 – prosegue - La Repubblica ha attribuito alla popolazione di Santhià la Medaglia di bronzo al valor militare sottolineando “il triste e doloroso privilegio di subire le ultime rappresaglie tedesche quando ormai la bandiera della libertà sventolava nel Piemonte e nella Lombardia” giungano i sentimenti della più intensa partecipazione e solidarietà” Per ricevere notizie ed approfondimenti quotidiani Home » Events » Fairs & Festivals » Carnevale Storico di Santhià: giobia grass folklore e la celebre Colossale Fagiuolata Alle ore 20:30 il Carnevale entra nel vivo con l’arrivo dei Pifferi e Tamburi e delle due bande cittadine un grande percorso enogastronomico con circa 20 stand offre ai partecipanti cibi e bevande tipici: un vero e proprio luna park del gusto sotto le stelle Esibizione della spettacolare band Insanity – Il Party Ignorante presso il Palacarvé Home / Due nuovi medici a Gattinara e Santhià: le modalità per sceglierli A Gattinara arriva un nuovo medico di base che potrà accogliere 1.500 pazienti che entrerà in servizio in quell’ambito territoriale a partire da lunedì 17 febbraio I pazienti privi di medico di base possono scegliere due modalità per sceglierlo come proprio medico di famiglia: da lunedì 17 inizierà la sua attività la dottoressa Simona Ghisio I pazienti revocati del Dottor Ganolio già preavvisati dall’ASL con lettere partite la scorsa settimana, possono scegliere un nuovo medico tra quelli aventi ancora posti disponibili utilizzando il servizio di “cambio medico” on line sul portale Salute Piemonte già da domenica 16 o recandosi agli sportelli della Casa della Salute di Santhià a partire da lunedì 17 Tragedia a Santhià: Giovane Straniero Muore Aggrappato a un Treno un dramma si è consumato sui binari della stazione di Santhià aggrappandosi disperatamente all'esterno di un treno regionale veloce un'opportunità che il giovane non voleva lasciarsi sfuggire l'ultimo nei tabelloni ufficiali di Trenitalia per il capoluogo piemontese rappresentava forse l'ultima speranza per il giovane di raggiungere la sua destinazione Ma cosa spinge una persona a compiere un gesto così estremo È una domanda che riecheggia tra i binari e che le autorità stanno cercando di decifrare Il giovane si sarebbe aggrappato all'esterno del convoglio un atto di disperazione che si è trasformato in tragedia È stato lì che il corpo senza vita del giovane è stato scoperto in una scena che ha lasciato sgomenti i presenti La salma è stata recuperata a tarda notte mentre l'autorità giudiziaria e la Polizia Ferroviaria (Polfer) sono intervenute prontamente per avviare le indagini La Polfer sta cercando di ricostruire gli eventi di quei fatidici otto minuti tra Santhià e Bianzè un lasso di tempo che ha segnato il destino del giovane Le indagini si concentrano non solo sull'identificazione della vittima ma anche sulle motivazioni che lo hanno spinto a un gesto così estremo rimane un anonimo protagonista di una tragedia Questo dramma si inserisce in un contesto già segnato da un altro tragico evento avvenuto solo un mese fa un 17enne si è tolto la vita gettandosi sotto un treno alla stazione di Vercelli frequentava un istituto superiore di Vercelli ed era stato ospite di una comunità per minori sollevano interrogativi sulle condizioni di disagio e solitudine che possono spingere i giovani a gesti estremi Queste tragedie ci pongono di fronte a una realtà che spesso preferiamo ignorare Cosa spinge un giovane a rischiare la vita in modo così drammatico È una questione che va oltre il singolo evento È un appello alla riflessione per le istituzioni affinché si possa prevenire il ripetersi di simili tragedie rimane il dolore per una vita spezzata troppo presto Schianto fatale: camion si ribalta in autostrada Raffaele Carlomagno è morto. Il tifo biancoblù perde un fratello Torino, violenza senza freni: ancora rapine e paura nei quartieri dimenticati Scontro tra moto: 20enne muore sul colpo Il viadotto Camolesa riapre sabato 1 marzo Ad annunciarlo il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti "Il bypass sarà riaperto in un senso di marcia significativo passo verso il ritorno alla normalità per i residenti e le imprese tra i caselli autostradali di Albiano e Santhià sarà completato il riavvio del traffico con l'apertura del secondo senso di marcia" è chiuso ai mezzi pesanti da oltre un anno Il bypass appena realizzato garantirà una fluidificazione del traffico e dovrebbe evitare gli ingorghi L'obiettivo è di giungere nel prossimo fine settimana ad un'apertura parziale del bypass sul raccordo autostradale A4/A5 Ivrea-Santhià in modo da contenere code e rallentamenti in concomitanza con lo svolgimento del Carnevale di Ivrea e con il grande afflusso di sciatori in Valle d'Aosta "Il contatto con la nuova società è costante e proficuo Come Regione Valle d'Aosta avevamo chiesto di seguire il cantiere per il bypass con molta attenzione e così è stato fatto: i lavori sono in fase molto avanzata" sottolinea l'assessore ai trasporti della Regione Valle d'Aosta in questa prima fase solo in direzione Santhià sono ancora necessari dei collaudi e delle autorizzazioni che dovrebbero essere completati nei prossimi giorni "La collaborazione fra il Ministero delle Infrastrutture e la rappresentanza del territorio ha portato alla risoluzione di un problema annoso" fortemente voluto dalla Lega per superare le criticità rilevate sia dal Piemonte che dalla Valle d'Aosta garantiremo finalmente una circolazione più rapida e sicura" la bretella Ivrea-Santhià è stata un nodo critico per la viabilità del Nord-Ovest con ripercussioni pesanti su pendolari e autotrasportatori La chiusura ai mezzi pesanti ha provocato ingorghi sulle strade alternative e incrementato il traffico nei comuni vicini causando disagi per i residenti e rallentamenti significativi nei collegamenti tra Piemonte L’intervento di ripristino ha richiesto mesi di lavoro con valutazioni tecniche sulla stabilità della struttura e progettazione di un bypass per consentire la riapertura parziale del traffico non ha dubbi "si tratta di un passaggio fondamentale per il nostro sistema economico e turistico La chiusura del viadotto ha impattato pesantemente sulla viabilità generando costi aggiuntivi per le imprese e disagi enormi per i viaggiatori" ha sottolineato l’importanza del ripristino della bretella "Il collegamento autostradale tra Ivrea e Santhià - dice - è essenziale per garantire un flusso efficiente di merci e persone Lavoriamo affinché il bypass sia solo una soluzione provvisoria e che si arrivi presto alla messa in sicurezza definitiva del viadotto Camolesa" permangono interrogativi sui tempi necessari per il completamento dei lavori Le associazioni di categoria e i sindacati dei trasportatori hanno già manifestato preoccupazioni sul rischio di nuovi ritardi e hanno chiesto garanzie sui fondi destinati alla manutenzione e alla sicurezza della bretella le polemiche non sono mancate: c'è chi accusa le istituzioni di aver lasciato la bretella in condizioni precarie per troppo tempo e chi denuncia l’assenza di agevolazioni sui pedaggi nonostante i lavori abbiano imposto deviazioni forzate per mesi Le proteste si sono fatte sentire soprattutto da parte degli autotrasportatori che lamentano costi maggiori e tempi di percorrenza dilatati a causa della chiusura del viadotto il Ministero delle Infrastrutture ha ribadito che la sicurezza delle infrastrutture è una priorità assoluta e che verranno predisposti ulteriori controlli per evitare che situazioni simili si ripetano ha comunicato che continuerà a monitorare lo stato della struttura e a lavorare per l'ammodernamento del tratto confermando che il bypass sarà attivo fino alla conclusione definitiva degli interventi L’apertura del viadotto rappresenta quindi un primo passo verso la normalizzazione della viabilità ma resta il nodo delle tempistiche per il completamento dei lavori di messa in sicurezza I prossimi mesi saranno decisivi per capire se il bypass riuscirà davvero a garantire la fluidità del traffico senza ulteriori rallentamenti e se finalmente si potrà mettere la parola fine a un’emergenza che ha penalizzato per troppo tempo automobilisti Autostrada A5, lavori eterni e pedaggi salati: pagare per soffrire Viadotti della vergogna: il caos sulla bretella Santhià-Ivrea non ha fine TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA VICENDA QUI SETTIMO ROTTARO - Si sono vissuti momenti di paura questa mattina dove un uomo ha aggredito a martellate due agenti della polizia di Torino-Settimo L'episodio è avvenuto nell'area della stazione di servizio di Viverone sud nel territorio del comune di Settimo Rottaro Secondo una prima ricostruzione di quanto avvenuto dopo aver parcheggiato il suo furgone incidentato nei pressi del distributore di benzina si sarebbe intrufolato in un altro veicolo con persone a bordo minacciandole A quel punto è intervenuta la polizia stradale Il transalpino è sceso dal mezzo e ha dato in escandescenze afferrando un martello per poi scagliarsi contro i due poliziotti rimasti feriti anche loro nella colluttazione si sono difesi estraendo la pistola e colpendo l'aggressore Sul posto è atterrato l'elisoccorso del 118 di cui uno ferito di striscio da un proiettile di rimbalzo sono stati portati in ospedale per le cure del caso Il più grave dei due agenti è ricoverato a Torino è ora chiusa al traffico a partire da Albiano d'Ivrea Per rimanere sempre aggiornato con le notizie di Quotidiano Canavese, scarica la nostra APP gratuita disponibile sugli store online per tutti i telefoni smartphone oppure iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere sul telefono gli aggiornamenti Viadotti della vergogna: il caos sulla bretella Santhià-Ivrea non ha fine Le lunghe code sulla bretella tra Santhià e Ivrea sembrano destinate a perdurare quando decine di chilometri di auto si fermano intrappolate tra due file di new jersey in cemento che bloccano il transito ai mezzi pesanti Una situazione che ha portato gli utenti dell'autostrada a lanciare una petizione online chiedendo soluzioni immediate per alleviare i disagi situati tra i caselli di Santhià e Albiano d’Ivrea Interdetti ai mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate questi viadotti hanno costretto l'Ativa Spa la società che gestisce l'autostrada Torino-Ivrea-Valle d’Aosta a ipotizzare una variante stradale alternativa il caos si ripete: code chilometriche si formano a causa dell'obbligo di passaggio per tutti i mezzi tra le barriere di cemento che impediscono il transito a tir e autobus Il tratto tra Santhià e la località Mandriotta I restringimenti si ripetono lungo l'autostrada ridotta a una sola corsia all'altezza di Quincinetto con code che iniziano già da Pont-Saint-Martin Il pericolo di frane aggrava ulteriormente la situazione costringendo a ulteriori cambi di carreggiata e fermando i tir sulla bretella all’altezza di Albiano I divieti e i restringimenti agli svincoli di Ivrea e Santhià hanno suscitato polemiche non solo tra gli automobilisti Il presidente della regione e le associazioni di categoria hanno espresso il loro disappunto mentre gli utenti esasperati hanno promosso la petizione online "Troviamo una soluzione per le code degli svincoli Santhià e Ivrea" l’assessore regionale Luigi Bertschy ha effettuato un sopralluogo nel cantiere per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. I lavori che avrebbero dovuto iniziare all’inizio dell’autunno per concludersi prima delle vacanze natalizie grazie all’intervento delle regioni coinvolte e del governo le operazioni stanno ora procedendo in modo significativo sarà necessaria l’autorizzazione del ministero per l’apertura del bypass. Oltre al bypass Incidente nel Canavese, 68enne perde la vita: ecco chi era la vittima! Tragedia sulla SP 460 del Canavese: uomo di 67 anni investito e ucciso Sottopasso chiuso: San Mauro ostaggio delle manutenzioni Strade di sangue: 679 vite spezzate tra ciclisti e pedoni nel 2024. Ecco la mappa degli incidenti SANTHIÁ (VC) – Santhià e tutto il Vercellese tornano ad ospitare una maratona che riannoda i fili della storia raccogliendo l’eredità della Maratona del Riso riproponendola con una nuova denominazione – Maratona di Riso Italiano – ma nella stessa data trascorrere la festa del Lavoro correndo e misurandosi con il cronometro era diventata una piacevole tradizione e il club più amato dal movimento podistico ha deciso di rilanciare quest’abitudine mettendo sul piatto la propria competenza organizzativa testata in giro per l’Italia accoppiando alla maratona anche la mezza e la 10 km che si svolgerà anche nella versione non competitiva avrà partenza e arrivo in Piazza Zapelloni da dove verrà dato il via per tutte le prove alle 9 Le iscrizioni costano 60 euro per la maratona Verranno premiati i primi tre assoluti e di categoria di tutte le distanze e tutti gli arrivati riceveranno un’originale medaglia oltre al pacco gara. Ritrovo alle 7:30 al Marathon Village in Piazza Zapelloni. Ricordiamo che lo scorso anno la Maratona del Riso era stata vinta da Andrea Brondello (Asd Dragonero) in 2h31’25” e da Carolina Gatti (Monza Marathon Team) in 3h29’30” Per informazioni: Club Super Marathon Italia, www.clubsupermarathon.it Disagi in vista a Santhià per la chiusura dell’ufficio postale fino al 2 maggio: la notizia ha fatto il giro dei social dopo il post pubblicato dal Comune che ha reso nota la chiusura dal 9 aprile con il consiglio di usufruire dell’ufficio postale di Tronzano che però dal lunedì al venerdì dalle 8,20 alle 13,45 e il sabato dalle 8,20 alle 12,45 La causa di questo stop di tre settimane è la necessità di svolgere dei lavori infrastrutturali «A partire da mercoledì 9 aprile - spiegano da Poste - l’ufficio di Santhià sarà interessato da un intervento di manutenzione straordinaria reso necessario da recenti problemi all’impianto di condizionamento nell’imminenza dell’estate.Durante i lavori i cittadini potranno rivolgersi all’ufficio di Tronzano è imputabile dunque a un problema imprevisto Poste ha preferito agire subito anche per dare un servizio adeguato in vista della stagione calda L’ufficio di Santhià era rimasto chiuso diverse settimane un anno e mezzo fa per svolgere i lavori del progetto Polis-Case dei servizi di cittadinanza digitale Poste Italiane aveva partecipato al Piano complementare al Pnrr con questo progetto che ha l’obiettivo di favorire la coesione economica sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri e nelle aree interne Grazie a questi lavori l’ufficio oggi ha servizi all’avanguardia SANTHIÁ (VC) – I militari della Stazione Carabinieri di Livorno Ferraris domenica notte responsabili di tentato furto aggravato in abitazione al loro deferimento in stato di libertà per i reati di danneggiamento aggravato porto di strumenti di effrazione e porto illegale di strumenti atti ad offendere segnalando la presenza di due soggetti sospetti intenti ad armeggiare nei pressi della sua auto impegnati in servizio perlustrativo nella zona sono giunti prontamente nel luogo indicato senza tuttavia notare alcuna persona nei paraggi I militari si sono perciò messi alla ricerca dei due soggetti all’interno del cortile di un’abitazione privata che si trovava in prossimità del cancello di ingresso della villetta è stato immediatamente fermato poiché già impossessatosi di una bicicletta che risulterà provento di reato intento ad asportare un’ulteriore bicicletta che si trovava nel cortile interno si riavvicinava alla pattuglia dei carabinieri pretendendo la restituzione del proprio telefono cellulare L’incauto individuo veniva immediatamente riconosciuto dagli operanti come colui che si era dileguato poco prima perquisito e tratto in arresto unitamente al complice Entrambi volti noti e censiti in banca dati delle Forze di Polizia sono stati trovati in possesso di arnesi atti all’effrazione (una pinza a doppia cremagliera ed alcuni grimaldelli) nonché due coltelli e vari oggetti risultati provento di furto e posti sotto sequestro Un’accurata ispezione dei luoghi adiacenti alla villetta dove sono stati fermati i due individui ha permesso di constatare la presenza di 11 autovetture parcheggiate in zona Da alcune di queste sono stati sottratti oggetti personali tra cui degli occhiali di valore Gli arrestati sono stati quindi condotti presso la Casa Circondariale di Vercelli è stata applicata loro la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza e l’obbligo di presentazione alla PG E’ doveroso tuttavia precisare anche in questo caso che in considerazione dell’attuale fase del procedimento (pendente nella fase delle indagini preliminari) i soggetti deferiti sono da ritenersi presunti innocenti sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI sarà aperto - per ora solo in direzione sud verso Milano - la strada lunga 700 metri che consente di superare la strozzatura del viadotto Camolesa Il bypass in direzione Milano sulla bretella Ivrea-Santhià Si va verso una prima normalizzazione del traffico sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià Grazie a un’inattesa accelerazione dei lavori da sabato 1° marzo (probabilmente anche da venerdì sera) sarà aperto - per ora solo in direzione sud verso Milano - il bypass lungo 700 metri che consente di superare la strozzatura del viadotto Camolesa chiuso da oltre un anno al traffico pesante e bisognoso di interventi di ammodernamento Si tratta di un significativo passo che agevolerà il deflusso della mole di auto prevista in entrata verso Ivrea per il Carnevale e verso le piste da sci della Valle d’Aosta in occasione delle vacanze scolastiche d’inverno La strozzatura da Santhià verso Ivrea resterà invece ancora in piedi per circa sette giorni; poi anche il senso di marcia verso nord sarà liberato «La società Itp ha impresso un deciso cambio di marcia mostrando un atteggiamento di grande attenzione e collaborazione con le istituzioni su un cantiere per noi cruciale – commenta l’assessore valdostano ai Trasporti Luigi Bertschy -; è un segnale che aiuterà a decongestionare in questa fase il traffico in uscita permetteranno il passaggio non solo del traffico turistico ma anche di quello pesante di tipo commerciale Di fatto resterà in vigore una sorta di cantiere stradale ma non più bloccato così come avvenuto sino ad ora» Bertschy guarda poi alle prossime tappe: «Per noi è fondamentale continuare a lavorare in modo determinato per vedere avviati i lavori di ricostruzione dei due viadotti Ora è necessario ottenere le autorizzazioni dal ministero dell’Ambiente per avviare entro fine estate il cantiere del loro rifacimento» La conferma della parziale apertura del bypass è arrivata anche dal viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi: «Il bypass sarà riaperto in un senso di marcia garantendo un primo significativo passo verso il ritorno alla normalità per i residenti e le imprese tra i caselli autostradali di Albiano e Santhia - ha dichiarato Rixi - sarà completato il riavvio del traffico con l'apertura del secondo senso di marcia».Amelio Ambrosi SANTHIÁ (VC) – Lunedì 6 gennaio Il Carnevale Storico di Santhià che con i suoi oltre 900 anni di storia è il più antico del Piemonte e fra quelli d’Italia apre solennemente le celebrazioni con l’inagurazione del Tempo Carnevalesco il tradizionale giorno nel quale prende il via la stagione delle “Pule del Carvè” Da questo momento fino all’inizio della Quaresima formate da ogni Compagnia Carnevalesca cittadina ognuna accompagnate da sei musicisti della Banda Musicale di Santhià come detta la tradizione si recheranno di casa in casa per ricevere la questua che andrà a costituire il patrimonio necessario all’organizzazione del Carnevale Al termine di ciascuna giornata si svolge la “Còngrega” un cerimoniale costituito da una particolarissima asta che coinvolge i componenti della Squadra avversaria affinché in un’atmosfera condita da divertimento e scherzi possano rilanciare il prezzo di quanto raccolto Il ricco programma di celebrazioni sarà inaugurato la sera dell’Epifania aperto dalle due maschere-simbolo Stevulin d’la Plisera e Majutin dal Pampardù – impersonati per l’edizione 2024 da Alessandro Trinchero e Giulia Pisani dallo Stato Maggiore e da tutte le Compagnie di carristi e Gruppi mascherati sarà seguito dal Corpo dei Pifferi e Tamburi dalla Banda Musicale Cittadina e dalla Banda Musicale i Giovani lungo un percorso che si snoderà fra le strade del centro storico sarà possibile ammirare i bozzetti dei Carri Allegorici e dei Gruppi Mascherati a piedi che dal 7 gennaio verranno esposti presso le attività commerciali della città  e ascoltare direttamente dai responsabili delle Compagnie di Carristi e dai Gruppi Mascherati il programma completo del periodo carnevalesco offerta a tutti i partecipanti dell’assaggio della Colossale Fagiuolata del lunedì grasso e alle 20 il Corpo Pifferi e Tamburi della Città di Santhià sfilerà lungo le vie cittadine per annunciare la solenne apertura della manifestazione più attesa dell’anno Il Presidente della Pro Loco e membro storico del Direttivo del Carnevale Fabrizio Pistono dichiara: «Siamo felici di rinnovare anche per il 2025 la grande tradizione del Carnevale Storico di Santhià che per la nostra cittadina è da secoli motivo di orgoglio e fiore all’occhiello La sua longevità è la testimonianza di quanto la manifestazione sia sentita a fine gennaio il risultato del concorso “Disegna il Carnevale”» In autunno infatti il Comitato del Carnevale aveva indetto il concorso di disegno riservato alle scuole Primarie della città invitando ogni alunno a disegnare tutti gli aspetti del Carnevale la colossale fagiuolata e il rogo del ”Babaciu” che riceveranno dei buoni acquisto da spendere presso le cartolerie locali  Gli elaborati verranno poi esposti presso il Palazzo del Capitano in una mostra che sarà aperta al pubblico da sabato 1 febbraio Presso la stessa sede è possibile visitare il Museo del Carnevale Storico di Santhià Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale del Carnevale Storico di Santhià, all’indirizzo: https://www.carnevalestoricosanthia.com/ La bretella autostradale Ivrea-Santhià si conferma un incubo per pendolari e automobilisti 5/2024 firmata dall’ingegnere Pasquale Dolgetta Direttore di Esercizio della società concessionaria IPT - Ivrea Torino Piacenza i lavori di adeguamento del viadotto Camolesa proseguiranno almeno fino al 30 aprile 2025 portando con sé il corollario di limitazioni e disagi che ormai da mesi caratterizzano questa arteria autostradale fondamentale che fa riferimento a interventi complessi di manutenzione e sicurezza conferma la chiusura della carreggiata sud (direzione Ivrea-Santhià) e l’utilizzo di un doppio senso di circolazione sulla carreggiata nord con l’aggiunta di stringenti divieti per i mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate autobus e veicoli di larghezza superiore ai 2,40 metri Il documento stabilisce una serie di misure volte a garantire la sicurezza durante l’esecuzione dei lavori tra cui la chiusura della carreggiata sud con scambio di carreggiata attraverso varchi predisposti ai km 15+370 e 16+450 consentendo il doppio senso di marcia sulla carreggiata nord Sono inoltre previsti divieti di transito per mezzi pesanti e autobus in entrambi i sensi di marcia oltre a restringimenti temporanei su svincoli chiave come quello di Albiano e l’interscambio di Santhià per reindirizzare i mezzi pesanti verso percorsi alternativi La carreggiata sud sarà parzializzata con restringimenti mirati a rallentare i veicoli in avvicinamento ai tratti più critici saranno mantenute fino all’apertura al traffico della deviazione provvisoria un’opera considerata dal Ministero delle Infrastrutture “immediatamente cantierabile” e per la quale non è necessaria una valutazione di impatto ambientale nella fase attuale L’intervento sul viadotto Camolesa rientra in un più ampio piano di manutenzione e adeguamento che sembra non avere mai fine lavori e restringimenti causano code chilometriche e disagi amplificati dall’impossibilità di utilizzare percorsi alternativi efficienti la nuova proroga aggiunge altri quattro mesi di sofferenza per gli utenti della bretella trasformando questa tratta in un simbolo delle inefficienze che affliggono molte infrastrutture italiane la gestione del traffico è affidata a una rete complessa di subappaltatori: SELCA S.r.l. responsabile della posa e manutenzione della segnaletica incaricata del presidio h24 nei punti di restringimento l’effetto pratico per gli utenti rimane invariato: tempi di percorrenza dilatati e incertezza continua Le restrizioni più severe riguardano i mezzi pesanti gli autobus e i veicoli di dimensioni maggiori il divieto di transito obbliga a deviazioni che incrementano costi di carburante e tempi di viaggio IPT promette che la deviazione provvisoria porterà sollievo consentendo la rimozione dei divieti più stringenti una volta completata la fiducia degli utenti è ormai ai minimi storici Le proroghe si sono susseguite con cadenza regolare trasformando un problema temporaneo in una situazione di disagio cronico originariamente previsto per la fine del 2024 E mentre la società concessionaria si difende parlando di un intervento necessario per la sicurezza gli automobilisti si chiedono se il termine del 30 aprile 2025 sarà davvero rispettato o se si assisterà all’ennesima proroga la bretella Ivrea-Santhià si conferma un esempio di come la gestione delle infrastrutture possa trasformarsi in un lungo calvario per utenti e operatori economici I prossimi mesi saranno decisivi per valutare se le promesse di IPT si tradurranno in risultati concreti o se si dovrà fare i conti con ulteriori disagi e rinvii Autocarro in fiamme sull’A5: traffico bloccato per ore Odissea sulla bretella Ivrea-Santhià: traffico in tilt nel giorno dell’Epifania Ambra Mezzogori vince i 60 Ragazzi femminile (34 partecipanti) con il tempo di 8''75 seguita da Vittoria Opezzo dell'Atletica Vercelli in 9''50 ed Elisa Ordine della Mezzaluna in 9''68 Appena fuori dal podio Marina Sapone dell'Ugb in 9''72 e Anna Iaquinta sempre Ugb in 9''76.Tra i 60 Ragazzi maschile (32 partecipanti) vince Samuele Ghiardi dell'Atletica Strambino in 8.79'' quindi Riccardo Lo Grasso dell'Atletica Rivoli in 9''13 Fuori dal podio Edoardo Rudello della Podistica Robbiese e Mattia Parachini del Gao Oleggio.Negli 80 cadette (39 partecipanti) vince Elisa Ruo Berchiera della Safa con 10''65 a seguire Elisa Pagani de La Fornace in 11'17 a pari merito con Amanda Benso del Gsa Valsesia in 11''17 quarta Ambra Curetella della Safa in 11'26 quinta Arianna Bardini in 11'39 sempre della Safa.Negli 80 cadetti (37 partecipanti) primo Dawins Ratti de La Fornace in 9''81 Francesco Sumbula dell'Atletica Mondovì in 10'' quindi fuori dal podio Leonardo Marinone della Podistica Robbiese e Manuel Antonio Malberta dell'Atletica Strambino.Gli 80 Allieve ha visto Isabella Genta dell'Atletica Strambino vincere in 11'28 su Rebecca Carnevale de La Podistica Robbiese in 11'33 Gli 80 Allievi sono stati vinti da Leonardo Grassi de La Podistica Robbiese in 9''49 quindi Lorenzo Lequio dell'Atletica Mondovì in 9''75 terzo Alessandro Spinazzola dell'Atletica Strambino quarto Giorgio D'Amico dell'Atletica Strambino e quinto Edoardo Ricca de La Robbiese.Passando al mezzofondo negli 800 Allieve Sofia Granato de La Fornace è prima con 2'34'31 quindi Anna Rita Mamiedi dell'Atletica Mondovì in 2'52'95 terza Beatrice Biesso dell'Atletica Santhià in 3'26''20.Negli 800 Allievi (5 partenti) si impone Luca Barbantani della Podistica Robbiese con 2'11'80 seguito da Giacomo Provera dell'Atletica Mondovì in 2'11''91 quindi Tommaso Carbone della Futuratletica in 2'24'79 Luca D'Apollo dell'Atletica Santhià in 2'25'70 Antonio D'Atteo dell'Atletica Strambino in 2'32''34.I 400 Allievi (13 al via) ha visto Giacomo Provera dell'Atletica Mondovì imporsi con il tempo di 51'32 quindi il compagno di squadra Lorenzo Leoquio secondo in 54'83 terzo Edoardo Ricca della Podistica Robbiese in 55'63 quindi Damiano Bulgari e Nicolò Perino dell'Atletica Strambino I 400 Allieve con sei partecipanti ha visto la vittoria di Francesca Ferro dell'Atletica Settimese in 1'01''81 a pari merito con Anna Rita Mamiedi dell'Atletica Mondovì terza Agnese Milelli dell'Atletica Settimese in 1'02''25 quarta Isabella Genta dell'Atletica Strambino quinta Sofia Veronese e sesta Rachele Brera del Gsa.Nei 300 cadetti (30 al via) Nicolò Borello dell'Atletica Rivarolo chiude in 38'' Francesco Simbula dell'Atletica Mondovì è secondo in 39'86 terzo Marco Pantaleo della Settimese in 40'04 quarto Leonardo Marinone de La Robbiese in 40'48 quinto Lorenzo Marino dell'Atletica Mondovì in 40'77.Nei 300 cadetti femminile vince Elisa Ruo Berchiera in 42'84 seguita da Sophia Sperto dell'Atletica Strambino in 45'47 quarta Rebecca Russo dell'Atletica Strambino in 46'59 quinta Elisa Pagani de La Fornace in 46'61.Nei 300 Ragazzi Mattia Parachini del Gao Oleggio con 46'64 è primo secondo Samuele Ghiardi dell'Atletica Strambino in 48'18 terzo Matteo Ciliberto del Gsa Valsesia in 50'14 quindi Luca Melodoro del Mezzaluna in 52'57 quinto Mattia Fiori del Gsa in 52'87.Per i 300 Ragazze vittoria di Tea Sicuro del Bugella Sport in 49'63 quindi Noemi Borsotti del Gao Oleggio in 49'72 quindi Sofia Cincotti dell'Atletica Candelo e Flora Biasci della Safatletica.Amanda Benso del Gsa vince la gara di salto in lungo Cadette con la misura di 4,40 metri seguita da Giulia Monopoli del For Fun Sport Team terza Elena Anna Rattà della Safa con 4,38 Tra i Cadetti vince Dawins Ratti de La Fornace con 6.25 metri secondo Alessandro Ponti della Safa in 5,77 terzo Samuel Crespi de La Fornace in 5,60.Nei lanci Allievi Federico Mairano della Robbiese primo con 10,71 metri secondo Mattia Chiaramello della Safatletica in 9,69 seguito dal compagno di squadra Gabriele Bolognesi in 9.52.Tra le Allieve Edna Morales Avendano dell'Atletica Alessandria piazza la misura di 11 metri seconda Isabella Pastore della Futuratletica con 9.81 quindi Giada Bassanetti dell'Atletica Alessandria in 9.71.Nel peso Ragazzi vince William Luccisano del Cantù ATletica in 15,85 Alex Miglio del Bellinzago terzo con 9.52 metri Lancio del peso Ragazze Ambra Mezzogori della Safa prima in 9.53 metri Marina Sapone seconda dell'Ugb in 8.80 metri terza Alice Nardi del Gao Oleggio in 7.11.