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Vari successi del Vicenza Calcio negli anni e le adunate nazionali degli alpini
Si terrà domani pomeriggio a Santorso il funerale di Marino Zaltron
il 57enne morto sabato 26 aprile dopo essere precipitato dal tetto del capannone a fianco dell’abitazione di famiglia
La cerimonia funebre si svoglerà alle 15,30 nella Chiesa di Santa Maria di Santorso
La salma partirà dall’ospedale dell’Alto Vicentino
i genitori e gli altri familiari hanno voluto ringraziare pubblicamente i vigili del fuoco di Schio accorsi subito sul posto sabato mattina
sabato mattina Zaltron intorno alle 9 era salito sul tetto del capannone agricolo per riparare
un buco presente sulla copertura in eternit
facendolo precipitare all’interno del capannone da 6-7 metri di altezza
hanno dato immediatamente l’allarme e sul posto sono giunti velocmente vigili del fuoco di Schio e un’ambulanza del Suem 118
I sanitari hanno tentato le manovre rianimatorie
Cede il tetto di un capannone: morto un uomo di 58 anni
Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Piovene Rocchette per i rilievi del caso: attraverso informazioni e testimonianze
La ricostruzione delle cause di quanto accaduto lascia pochi dubbi
tanto che il magistrato ha dato subito il nulla osta alla sepoltura del 57enne
Zaltron era conosciuto in paese e aveva collaborato con l’amministrazione comunale anche recentemente per la sistemazione di alcuni fossi della zona
dove per alcuni anni aveva gestito una macelleria
Lascia nella disperazione la moglie Marzia Dellai e il figlio Edoardo
L’Eco Vicentino è una testata giornalistica
L'incidente è avvenuto nella mattinata di sabato a Santorso
Un 58enne è rimasto vittima di un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina
l'uomo è precipitato dal tetto di un capannone da un'altezza di circa 6 metri. A dare l'allarme sono state alcune persone che si trovavano nelle vicinanze.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118
i Vigili del fuoco e i tecnici dello Spisal oltre che i carabinieri ma per l'uomo non c'era più nulla da fare
l'uomo era salito sul tetto dello stabile per organizzare alcuni lavori quando la copertura ha ceduto sotto ai suoi piedi
“Piangiamo l’ennesima morte sul lavoro - ha dichiarato il segretario generale di Uil Veneto Roberto Toigo - piangiamo l’ennesima caduta dal tetto di un capannone
Proprio poche ora fa richiamavo l’attenzione sulla sicurezza
in vista della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro che si celebra il 28 aprile
dopo l’incidente in cui un uomo di 58 anni ha perso la vita a Santorso
La casistica degli infortuni nella nostra regione parla chiaro
e questa circostanza è una delle più frequenti
È necessario dare gambe a quanto previsto nel nuovo protocollo su salute e sicurezza costruito con la Regione Veneto: formazione
investimenti: solo così possiamo impedire il ripetersi di queste tragedie”.
L’Amministrazione Comunale di Santorso e Alto Vicentino Ambiente annunciano una modifica all’orario di apertura e chiusura dell’ecocentro di Santorso
La variazione prenderà il via da mercoledì 4 settembre 2024
il nuovo orario prevede un anticipo dell’apertura del sabato pomeriggio: non più dalle 16.00 alle 18.00 bensì dalle 14.00 alle 16.00
“Grazie alla sinergia tra Alto Vicentino Ambiente e l’Amministrazione Comunale è possibile garantire maggiore affidabilità
sicurezza ed efficienza dei servizi per i cittadini del nostro territorio
La variazione di orario dell’ecocentro rientra tra le azioni messe in atto per migliorare il servizio complessivo di raccolta e gestione dei rifiuti.” – afferma il Direttore Generale di AVA
Vai alla pagina dedicata all’Ecocentro di Santorso
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Un uomo di 58 anni è morto questa mattina a Santorso (Vicenza) precipitando dal tetto di un edificio
A dare l'allarme sono state alcune persone che si trovavano nelle vicinanze: sul posto è giunta dopo pochi minuti un'ambulanza dell'ospedale Alto Vicentino
i cui sanitari che hanno prestato alla vittima le prime cure sul posto
ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano
Sono arrivati anche i vigili del fuoco di Schio
i carabinieri di Piovene Rocchette e i tecnici dello Spisal dell'Ulss 7
l'uomo era salito sul tetto dello stabile per organizzare alcuni lavori quando
la copertura della struttura ha ceduto sotto ai suoi piedi
un capannone ad uso agricolo in via Stradelle
Secondo quanto ricostruito l'uomo sarebbe salito sul tetto per verificare alcune infiltrazioni d'acqua
allo scopo di provvedere ad ordinare dei lavori da svolgere nelle settimane successive
Non avrebbe valutato che il rivestimento non poteva reggere il suo peso
Durante le fasi di rianimazione da parte dei sanitari presente sul posto anche il figlio del 58enne
che era andato a cercarlo in quanto non rispondeva al cellulare
Per tutti i pazienti che soffrono delle forme più gravi di emicrania
una novità importante arriva dall’ospedale di Santorso
dove è stata avviata nei giorni scorsi - tra i primi ospedali in Veneto - la somministrazione delle terapie mediante anticorpi monoclonali per via endovenosa
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dove un operaio di circa sessant'anni ha perso la vita in seguito a un grave incidente sul lavoro
L’uomo stava lavorando sul tetto di un capannone quando
ma l’intervento dei soccorritori del Suem 118
dei tecnici dello Spisal e dei carabinieri non è bastato: all’arrivo dei sanitari
Le autorità hanno avviato gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica e verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro
L’episodio riaccende l’attenzione sul tema delle morti bianche
una piaga ancora troppo presente nel nostro Paese
Tragedia sul lavoro a Pieve di Soligo, Anila Grishaj morta sul colpo schiacciata da un macchinario: tre indagati
Incidente sul lavoro a Sona: Uil Veneto esprime sgomento
Tragedia sul lavoro a Trevenzuolo: Fiom chiede giustizia
quello in cui ha lavorato finché è stata in grado di farlo
capo infermiera dell’Ulss 7 Pedemontana nella struttura sanitaria di Santorso ed ex assessore ai servizi sociali di Valli del Pasubio
Era stata colpita dieci mesi fa da una forma severa di leucemia
dopo che già l’anno precedente aveva dovuto affrontare altri gravi problemi di salute
L’ultimo saluto a Fabiola Pozzer si terrà lunedì 3 marzo alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Valli del Pasubio
oltre ai medici dell’ospedale di Santorso Stefania Fortuna e Luigi Tessaro e tutto il reparto di oncologia
anche il personale del reparto di medicina A3 ed ematologia del Sant’Orsola di Bologna
I parenti chiedono a chi le voleva bene di evitare i fiori ma devolvere invece eventuali offerte alla missione di padre Christian Carlassare in Sud Sudan
La caposala ricoverata per Covid-19: “Ringrazio i miei colleghi in prima linea”
l’eccellenza della terapia semi intensiva medica attivata nel 2022 all’ospedale Alto Vicentino di Santorso
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per un sabato le “quattro” moschettiere politiche al femminile del Partito Democratico
hanno fatto da apripista questa mattina a Santorso
all’ingresso principale dell’ospedale Alto Vicentino
al sit in organizzato dal Pd con la presenza della segretaria nazionale
in visita in diverse località venete in queste ore
Un luogo simbolico scelto per evidenziare il focus della “sanità pubblica e universale” come recita la locandina che ha pubblicizzato il ritrovo
Una giornata grigia sul piano del meteo quella che ha accolto qualche centinaio di aderenti alla manifestazione
tra bandiere tricolori con il simbolo del partito di centrosinistra e qualche sindaco del Vicentino
con la partecipazione anche di Coalizione Civica e di altre sigle e associazioni del territorio
Tra i temi toccati nel corso della tarda mattinata
è stata la segretaria nazionale Schlein a puntare il dito contro la gestione del sistema sanitario italiano
affermando che “4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi”
contestando la premier Giorgia Meloni quando dice che “di aver messo più soldi nella sanità
ma non è il dato assoluto che bisogna controllare che normalmente cresce di anno in anno
Su un problema riscontrato anche nel locale da ogni utente vicentino
spicca l’accusa diretta alla gestione: “l’impossibilità di fissare una visita e le liste di attesa sono fatte ad arte per dirottare sul privato
Tra la citazione dell’operato di Tina Anselmi
e l’evidenza di “diseguaglianze territoriali per cui chi vive in zone montane ha meno possibilità di cura”
il sit-in si è poi sciolto senza alcun momento di tensione
All’ospedale di Santorso sono presenti oggi solo otto radiologi
la metà rispetto a quelli operativi otto anni fa
Una situazione che ha portato ad appaltare il servizio a privati e che sta creando disagi ai pazienti
La denuncia della perdita di qualità e risorse umane di un servizio che è stato un’eccellenza della struttura sanitaria dell’Ulss 7 Pedemontana arriva dal consigliere comunale di Schio di Coalizione Civica
“Molti cittadini – spiega Cunegato – ci hanno comunicato le loro difficoltà con la ditta che ha vinto l’appalto a radiologia
Spesso si aspettano moltissimi giorni per ricevere un referto
Così abbiamo deciso di capire che cosa è successo a questo reparto”
“Quando esisteva ancora l’Ulss 4 Alto Vicentino – spiega il consigliere comunale scledense – ed era nato l’ospedale di Santorso
la radiologia del nostro territorio era una vera e propria eccellenza
Secondo le schede ospedaliere dovrebbero esserci 18 radiologi
i raggi e le ecografie per 12 ore al giorno
il servizio era talmente efficiente da aver scongiurato galleggiamenti e liste d’attesa
seppur con una quota fisiologica di convenzionati
venivano eseguiti rispettando le priorità indicate nelle impegnative
Ci rendiamo conto di che cosa è successo in pochi anni alla sanità del nostro territorio
Come abbiamo fatto a compromettere l’efficienza di un sistema così virtuoso?”
nell’ultimo anno ci sono state quattro dimissioni!”
“Purtroppo – prosegue l’esponente di Coalizione Civica Schio e del Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino – è un circolo vizioso
se ci sono pochi professionisti chi rimane fa una vita durissima
Oggi ci sono rimasti a Santorso solo otto radiologi
uno dei baricentri dell’ospedale è alla frutta
Non si può dire lo stesso per i reparti di Vicenza e di Bassano che godono di uno staff medico di numero adeguato
Ormai la maggioranza dei turni è appaltato ad una ditta esterna (con budget ultramilionario) che utilizza le strutture e le apparecchiature dell’Ulss
e quindi la maggior parte dei servizi è esternalizzata
Questo fenomeno rende più debole il reparto e dipende da fondi non certi
tale appalto rende un servizio peggiore”
“Un reparto di radiologia robusto – è la conclusione di Cunegato – è la premessa per avere una sanità del territorio che funzioni
Un dato appare eloquente rispetto alla privatizzazione della sanità: se nell’ospedale pubblico di Santorso
che serve un territorio di 183mila abitanti
nel solo centro dei Poliambuloatori San Gaetano a Thiene ce ne sono 12
Così il diritto alla salute di tutte e tutti è compromesso
Pretendiamo al più presto delle risposte e delle soluzioni di qualità”
Fuga di medici dall’ospedale di Santorso: il saldo in due anni segna -26
A Santorso il Natale inizia con una giornata imperdibile! Domenica 1 dicembre, il cuore del paese si trasformerà in un vivace villaggio natalizio, animato da oltre 50 hobbisti e produttori locali.
Dalle ore 10:00, su una vasta area pedonale di 500 metri che si snoda da Villa Rossi lungo via Alessandro Rossi fino a Piazza Aldo Moro, saranno aperti gli stand degli espositori. Un’occasione per scoprire idee regalo uniche, creazioni artigianali e prodotti tipici locali.
Nel pomeriggio, l’atmosfera si farà ancora più magica. Alle 15:30 lungo via A. Rossi arriverà il Ludobus, che intratterrà i bambini con giochi tradizionali e spettacoli. E alle 16:00, sotto i portici di Villa Rossi, Babbo Natale sarà pronto ad accogliere i più piccoli, raccogliere le loro letterine e regalare un momento indimenticabile.
Alle 11:30, l’Amministrazione Comunale terrà un momento ufficiale per lo scambio di auguri e per ringraziare i tanti volontari delle associazioni locali che rendono possibile questo evento da oltre 15 anni.
«Tra le ricchezze di questo paese c’è sicuramente la voglia di collaborare dei tanti volontari che hanno lavorato per la realizzazione di questa giornata natalizia – afferma il Sindaco Giorgio Baù – Come amministrazione siamo loro grati e siamo orgogliosi che questo periodo natalizio inizi all’insegna dell’unione tra le persone».
sabato 11 gennaio 2025 al Museo Archeologico9 Gennaio 2025 1 minuto di letturaCon orgoglio si inaugura la mostra “Incunaboli a Santorso”: dal 11 al 19 gennaio 2025 si potranno ammirare quattro libri stampati ai piedi del Summano nel 1475
In Biblioteca civica prima e in sala mostre del Museo Archeologico dell’Alto Vicentino poi – sarà presentata la preziosa esposizione
Mostra che celebra i 550 anni del primo libro a stampa vicentino che vide la luce nel laboratorio di Santorso
Si tratta di un anniversario importante che l’Amministrazione Comunale di Santorso intende celebrare con un percorso didattico che avrà come fulcro le teche con i 4 incunaboli prodotti con la tecnica della stampa a caratteri mobili a Santorso, tra il 1474 e il 1475, dai proto-tipografi Leonardo Acate e Giovanni del Reno e oggi custoditi dalla Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza
oltre a costituire per Santorso un primato importante
segna una tappa fondamentale per la diffusione del libro inteso come oggetto e per la circolazione delle conoscenze
ospitata al Museo Archeologico in Piazza Aldo Moro
sarà visitabile nei weekend dell’11-12 e 18-19 gennaio 2025
Dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Info e prenotazioni in biblioteca di Santorso (Tel: 0445 649570)
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Santorso (VI)
MMpubblicità di Monica Milano - via Lombardia
10 - 36015 Schio (VI) - P.Iva 04449720244 - C.F
MLN MNC 67L58 L840M - REA VI-404849 - Vicenzareport
Da Natale nella Pediatria dell’Ospedale di Santorso
per i piccoli e le piccole pazienti che non sono allettati
c’è una nuova attrazione: due motociclette elettriche giocattolo
con le quali destreggiarsi in inseguimenti e sorpassi
alcuni magari sognando di essere in MotoGP e soprattutto di (...)
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“Con questo quadro clinico il rischio di complicazioni era molto più alto del normale – spiega Giuseppe Portale
Chirurgia Generale dell’ospedale Alto Vicentino -
anche perché il punto sul quale dovevamo intervenire era vicino alla via urinaria
dunque c’era anche il rischio di lesionarla
Grazie alla collaborazione con la dott.ssa Stefania Fortuna
abbiamo proceduto ad una trasfusione di piastrine prima dell’intervento e anche nei giorni successivi abbiamo monitorato con grande attenzione il livello di piastrine
mentre l’intervento vero e proprio è stato comunque condotto con tecnica mininvasiva
“Con ogni probabilità – continua Portale – ripercorreremo questo caso in una pubblicazione scientifica
perché la concomitanza delle due patologie rappresenta un caso davvero unico e l’esperienza acquisita con questo intervento
può essere utile ai colleghi di altri ospedali
nella preparazione delle procedure chirurgiche su pazienti con queste patologie”
“Innanzitutto auguro al paziente una pronta ripresa – commenta il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -
Questo caso così particolare dimostra ancora una volta la competenza dei nostri specialisti e la loro capacità di lavorare in team
affrontando anche sfide complesse con le migliori garanzie per i cittadini”
con un appalto di oltre un milione di euro per un anno
“L’impegno della direzione dell’Ulss 7 Pedemontana per il potenziamento della Radiologia dell’ospedale di Santorso è continuo
così come per tutti quei reparti degli ospedali la cui dotazione organica è in fase di completamento”
afferma una nota stampa ufficiale dell’azienda socio sanitaria diretta da Carlo Bramezza
“Questo naturalmente dipende dalla disponibilità di medici all’assunzione che
non consente ancora di avere un numero di specialisti in grado di completare la dotazione organica dei tre ospedali (come
è avvenuto per diverse specialità)” prosegue il comunicato
“Questi investimenti – commenta il direttore generale Carlo Bramezza – non sarebbero stati possibili restando fermi al modello della piccola azienda socio-sanitaria locale
per la quale qualcuno continua a manifestare una nostalgia che non trova riscontro nella realtà
Così come non trova certo riscontro parlare di ‘crisi’ della Radiologia di Santorso”
Ospedale Santorso, Cunegato: “Metà radiologi rispetto al 2016, appalto milionario ai privati”
Sarà domani mattina nella chiesa arcipretale di S.Angelo di Piove di Sacco l’ultimo saluto ad Annaelena Contin
pediatra di soli 34 anni in forza all’ospedale di Santorso
pure medico e dipendente dell’Ulss 8 Berica nell’ospedale di Vicenza
Annaelena Contin aveva prestato servizio sei mesi in Mozambico come volontaria con il Cuamm: lì aveva portato tutta la sua professionalità ma anche la sua grande umanità
prima di approdare all’ospedale dell’Alto Vicentino nel 2022
Viveva con la famiglia a Piove di Sacco e nel nosocomio della cittadina padovana si è spenta sabato scorso
Quando s’incontrano running e trail ne esce una concentrazione di fatica
ospiti di BreakPoint che volentieri si fa vetrina per un grande evento fissato per domenica 4 maggio 2025
per i cultori del genere delle corse di montagna
che richiama il mai strachi dal dialetto ammiccando alla lingua veneta
E che in rampa di lancio chiama pure gli impavidi appassionati di parapendio anche loro “affezionati amici” del Monte Summano
Presidente del Delta Sport Performance Federico Campana
del Runners Team Zanè Stefano Dalla Vecchia
tutti con denominatore comune Santorso e il “suo” monte simbolo dell’Altovicentino
di godersi i paesaggi naturali che lo stesso Summano offre e
Nell’intervista a quattro voci ospitata a Radio Eco Vicentino si parla poi ascese verticali
di dislivelli e di chi affronta tutto questo addirittura vestito in maschera
così come da tradizione dall’evento originario Maistrack ideato da Matteo
“Un evento unico nel suo genere” come afferma Federico Campana
per andare a scovare chi è il più “matto” tra partecipanti o organizzatori
nuove terapie all’avanguardia1 Aprile 2025 3 minuti di letturaTra i primi ospedali in Veneto
è partita la somministrazione delle terapie monoclonali per endovena ed è stata già autorizzato anche l’utilizzo di farmaci alternativi per via orale
dove è stata avviata nei giorni scorsi – tra i primi ospedali in Veneto – la somministrazione delle terapie mediante anticorpi monoclonali per via endovenosa
direttore dell’U.O.C. di Neurologia dell’ospedale Alto Vicentino
Questi farmaci neutralizzano selettivamente il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP)
una neuropeptide implicato nella fisiopatologia dell’emicrania
Bloccando l’interazione del CGRP con i suoi recettori
riducono la sensibilità neuronale agli stimoli algogeni
contribuendo così a modulare la trasmissione del dolore associato agli attacchi emicranici
Questi farmaci esistono già da alcuni anni e hanno dimostrato di essere efficaci: la novità con cui siamo ora partiti sta nelle modalità di somministrazione: fino a oggi venivano somministrati tramite una iniezione sottocutanea
mentre ora siamo in grado di somministrarli anche per via endovenosa
il che garantisce un’azione più rapida e allo stesso tempo una maggiore efficacia e durata nel tempo della terapia
Infatti mentre l’iniezione sottocutanea deve essere ripetuta una volta al mese
per via endovenosa una sola somministrazione di mezz’ora dà una copertura per tre mesi
Tuttavia a differenza della puntura sottocutanea
la somministrazione per via endovenosa deve essere fatta in ospedale
in quanto è necessario un attento monitoraggio medico e infermieristico per i possibili effetti collaterali (seppure rari)
nel rendere possibile l’introduzione di questa nuova terapia
ha dunque il Day Service dell’ospedale di Santorso
gestito dalla Medicina Generale diretta dal dott
«Siamo tra i primi a partire grazie al fatto che a Santorso possiamo contare su Day Service di alto livello
che rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per l’erogazione delle terapie innovative antiemicraniche e per la gestione di tutte le altre terapie neurologiche di secondo livello
nell’ambito della sclerosi multipla e delle malattie neuromuscolari
Grazie a un’organizzazione efficiente e alla supervisione clinica specializzata
il Day Service garantisce appropriatezza terapeutica
monitoraggio continuo e presa in carico multidisciplinare
assicurando ai pazienti un percorso terapeutico sicuro
Sempre all’ospedale di Santorso è in arrivo anche un’altra novità per i pazienti che soffrono di emicrania: la Regione del Veneto ha infatti autorizzato l’utilizzo di un nuovo farmaco che sfrutta un meccanismo di azione differente
agendo sul recettore CGRP a livello metabolico
e ha il vantaggio di poter essere assunto per via orale: si tratta dunque di un’alternativa pensata per i pazienti ago fobici
Queste nuove terapie rappresentano il fiore all’occhiello di un percorso di presa in carico che all’ospedale di Santorso vede la presenza di un ambulatorio dedicato per le Emicranie
che attualmente vede 74 pazienti in cura con la terapia di secondo livello a base di anticorpi monoclonali
fino a oggi tramite iniezioni sottocutanee
e oltre un centinaio in cura con altre terapie di primo livello
«Poter ora contare su una modalità di somministrazione ancora più efficace
rappresenta una grande opportunità per essere di aiuto ai pazienti
considerando che l’emicrania può essere una patologia estremamente invalidante: questa nuova terapia per molti pazienti può rappresentare dunque una svolta importante verso una qualità di vita migliore»
Una novità che rappresenta un’ulteriore elemento qualificante per l’ospedale di Santorso
come sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza: «L’introduzione di queste nuove terapie
conferma una volta di più l’eccellenza dell’ospedale di Santorso e l’impegno dei suoi medici
a continuare a crescere introducendo sempre nuove metodiche e tecnologie per migliorare ulteriormente l’assistenza ai pazienti
Bombardi per questo ulteriore risultato e con il dott
Marchetti per gli standard raggiunti dal Day Service di Santorso
che è un riferimento per mobilissimi pazienti e una struttura preziosa anche per il supporto che garantisce a diversi reparti
inclusa la Neurologia come nel caso specifico
È la dimostrazione che quando parliamo di innovazione nei modelli organizzativi non si tratta di teoria
ma di cambiamenti che possono portare concrete e positive ricadute per i pazienti»
Comunicato stampa n.67 – 1 aprile 2025
E’ “sbarcato” in Altovicentino nell’ormai lontano 2007 e lavora nelle corsie dell’ospedale Alto Vicentino di Santorso sin dalla sua inaugurazione il dottor Luca Callegarin
designato in questi giorni come nuovo responsabile dell’Uos Terapia Intensiva Cardiologica (conosciuta con acronimo Utic) per il polo del distretto 2 dell’Ulss 7 Pedemontana
la nuova guida dell’unità operativa vanta una lunga esperienza nel delicato settore sanitario
Laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova
nello stesso ateneo ha conseguito le specializzazioni in Cardiologia e in Anestesia e Rianimazione
approfondendo la sua formazione con percorsi di formazione in ecocardiografia e neurosonologia clinica
è stato medico presso la Cardiac Care Unit del Massachusetts General Hospital di Boston
Nel corso della carriera ha prestato servizio negli ospedali di Rovigo (tirocinio)
Padova per 7 anni e al San Bortolo di Vicenza per altri 8
Nel capoluogo berico sotto la guida del dottor Dan si è occupato di rianimazione generale e gestione delle sale operatorie Cardiochirurgia
assumendo competenze di terapia intensiva generale
Nel 2007 il trasferimento all’ospedale di Santorso
in qualità di medico specialista presso l’Unità Operativa di Cardiologia
Da citare tra le tappe professionali l’impegno speciale nel 2020
con incarico di responsabile una terapia semintensiva Covid per la ventilazione non invasiva delle polmoniti e successivamente
una volta usciti dalla fase più acuta della pandemia
ha ottenuto un incarico di alta specializzazione in terapia intensiva cardiologica
con due prestigiose borse di studio ricevute per studi mirati sei suoi settori di competenza
Callegarin ha partecipato a numeri corsi e conventi in qualità di docente ed è autore di varie pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali
“L’incarico rappresenta per me un riconoscimento dell’impegno profuso
e rappresenta la naturale prosecuzione del lavoro svolto fino a oggi – commenta il dott
che mi auguro di continuare a svolgere in modo sempre migliore per i pazienti
La professione medica per me è una grande passione prima ancora che un lavoro e questo mi porta a essere particolarmente sensibile anche alle innovazioni: confido nel mio nuovo ruolo di assicurare ai pazienti la migliore presa in carico
anche con l’adozione delle metodiche e tecnologie più avanzate man mano che si rendono disponibili”
L’ospedale di Santorso segna un passo importante nell’innovazione tecnologica con l’introduzione della chirurgia robotica nel reparto di ortopedia
Si tratta di una svolta che apre nuove prospettive per i pazienti
garantendo interventi di protesi più precisi e meno invasivi.
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L’ospedale di Santorso si dota di un nuovo servizio: un ambulatorio di consulenza nutrizionale rivolto in particolare ai pazienti oncologici o affetti da patologie croniche intestinali ed epatiche
La sua attivazione è stata possibile grazie al sostegno di Fondazione FabbricareSalute
che ha destinato al progetto la somma di 50 mila euro per i prossimi due anni
“FabbricareSalute – commenta il presidente Pietro Sottoriva – è al fianco dell’ospedale Alto Vicentino
La proposta di partecipare ad un progetto che vede
ma che vuole determinare anche la qualità della vita ha visto tutti i soci della Fondazione convinti del sostegno
dobbiamo ringraziare Latterie Vicentine che attraverso il suo presidente Alessandro Mocellin ha messo a disposizione l’importo per avviare l’iniziativa
il motore sono medici e infermieri che con l’appoggio della Direzione dell’Ulss 7 hanno individuato una opportunità per i pazienti”
Un progetto nato quindi dalla volontà di offrire ai pazienti una presa in carico sempre migliore
la biologa nutrizionista che è stata incaricata di gestire il nuovo servizio
già lavorava presso l’Oncologia di Vicenza e parallelamente collaborava anche con la nostra Gastroenterologia per i pazienti affetti da malattie croniche: dunque ha competenze specifiche sulle esigenze nutrizionali dei pazienti con patologie oncologica e non solo”
Una corretta nutrizione è di fondamentale importanza anche per i pazienti della Gastroenterologia
Lucio Cuoco: “Il nuovo servizio sarà dedicato in particolare ai pazienti afferenti ai nostri ambulatori affetti da malattie metaboliche del fegato
malattia celiaca e malattie infiammatorie croniche intestinali
In generale voglio inoltre sottolineare che le alterazioni dello stato nutrizionale nelle malattie dell’apparato digerente sono molto frequenti ma purtroppo spesso sottostimate
Esse impattano significativamente sulla qualità di vita dei pazienti
ne condizionano il decorso clinico e la risposta alle terapie specifiche”
Comune-info
Roberta Ferruti 20 Settembre 2024
Siamo partiti da diverse parti d’Italia per giungere a Santorso (Vi) dove
un evento promosso dal “Mondo nella Città”
l’organizzazione che gestisce diversi progetti di accoglienza diffusa SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) nell’Alto Vicentino
Sapevamo che sarebbe stato un incontro interessante
il programma era ben strutturato e la giornata del sabato un’occasione di ascolto e di partecipazione di spessore
ma non erano soltanto queste le ragioni che hanno fatto sì che in tanti ci fossimo ritrovati in questo comune di circa seimila abitanti del Veneto laborioso e
il modello SAI e si è battuto contro la criminalizzazione del fenomeno migratorio
C’era tanta curiosità ma anche desiderio di incontrare questo sindaco a casa sua
In questa parte d’Italia dove l’impronta industriale è significativa
l’accoglienza e l’inclusione sociale funzionano davvero
Tra Schio e Santorso ogni angolo è caratterizzato dal passaggio di Francesco Rossi che agli inizi dell’Ottocento avviò i primi opifici disegnando inevitabilmente l’urbanistica e il tessuto sociale di quelle zone
Erano anni in cui la fabbrica era il nucleo intorno al quale ruotava tutto e alcuni industriali avevano realizzato strutture per supportare la vita dei lavoratori
la cittadina di Schio e il territorio limitrofo si sono sviluppati intorno agli stabilimenti Lanerossi che il figlio Alessandro ha successivamente rilevato e con nuovi investimenti è diventata una delle maggiori industrie italiane
A Santorso oltre a diversi edifici risalenti a quell’epoca – voluti e fatti costruire da Alessandro Rossi – c’è un parco meraviglioso
unico nel suo genere per la presenza di alberi e piante rare e di incredibile bellezza
il parco Rossi oggi è stato finalmente recuperato
è aperto e completamente gratuito ed è attrezzato per essere visitato anche da persone con disabilità
un “intreccio” tra laboriosità e solidarietà
Intrecci Meticci è stato un caloroso abbraccio tra noi “forestieri” e la comunità tutta
con momenti d’incontro occasioni conviviali
La colazione del primo giorno è stata preparata a casa della signora Graziella
la fornaia di montagna che dopo quarant’anni di attività ha ceduto il passo e il forno refrattario ai più giovani che continuano l’opera di produzione di pani e dolci con grani antichi e biologici
si fa un bel po’ di strada per arrivarci ma è sempre molto richiesto e a metà mattina c’è spesso il tutto esaurito
Con la grazia e la naturalezza di un evento familiare
siamo stati accolti in questa casa adiacente la bottega del pane dove ci è stato raccontato il lavoro di una vita
la storia familiare che si intreccia con quella del monte Summano
dei pastori e dei contadini che producono grani autoctoni
Il nostro amico Franco aveva portato le sue marmellate
l’assessora Francesca aveva fatto il caffè e poi ovviamente pani e dolci fatti in casa
Cosa c’entra tutto questo con un convegno sulle migrazioni
È quel magico semplice intreccio di sentirsi tutti dalla stessa parte
Aprire le proprie porte per condividere non solo l’indispensabile ma per far sentire l’altro veramente a casa
come si fa quando arriva qualcuno a cui si vuol bene
Un’emozione ripetuta anche il giorno successivo
questa volta a casa di Francesca Doppio (neo assessora) che tra mille impegni personali e istituzionali ci ha seguito
ospitato in casa sua preparandoci di buon mattino la colazione
il marito Mauro alla macchina del caffè per tutti quelli che man mano arrivavano anche se non si sapeva quanti fossero
Sino all’ultima sera dove quelli di noi rimasti si sono ritrovati a casa di Franco Balzi a fare cena
senza programmazione ma con il desiderio di stare insieme
meccanismi ben oliati che si capisce appartengano alla quotidianità di chi vive questo territorio
al loro modo di relazionarsi con chi arriva da altre terre
Tre giorni di incontri e confronti perciò molto particolari dove la comunità ha fatto sentire la propria presenza e noi abbiamo avuto la percezione di condividerne l’intimità
In questo clima si sono aperti i lavori del sabato
Giorgio Bau’ con anni di esperienza al fianco del sindaco uscente di cui è stato vicesindaco
è apparso visibilmente commosso e ha rinnovato l’impegno a tenere vivi i principi di solidarietà e accoglienza che hanno costituito la storia più recente di Santorso
In quella bolla pacifica e solidale in cui eravamo avvolti stridevano gli argomenti trattati: le immagini dei CPR
la deriva dell’accoglienza e del sistema SAI
Gli intrecci meticci improvvisamente suonavano come nodi scorsoi
Una giornata pesantissima a cui siamo giunti sguarniti
L’assurdità delle politiche migratorie europee tutte incentrate sulla difesa da un nemico di cui bisogna evitare l’avanzata con ogni mezzo
Noi che da anni ci incontriamo e confrontiamo su questi temi non riusciamo ancora a capacitarci
Risposte e proposte ne sono uscite ma era forte la sensazione che cadessero ancora una volta nel vuoto e che quel mondo fatto di incontri e accoglienza non trovasse spazio nel macrocosmo miope della “grande” politica istituzionale
un meticciato in evoluzione perché i tempi lo richiedono
sembrerebbe pura utopia eppure esperienze concrete ce ne sono
molte erano rappresentate nel convegno di Santorso: l’esperienza di Ciac Onlus di Parma
della Don Vincenzo Matrangolo di Acquaformosa (Cs)
per citarne solo alcune ma Recosol ne potrebbe elencare molte altre tra i suoi iscritti
Ci siamo ritrovati in questo punto di un Veneto che le cronache ci restituiscono come inospitale e refrattario ai cambiamenti per scoprire che Santorso sta andando in direzione ostinatamente contraria e da anni sta scrivendo un’altra storia
quella che vorremo fosse replicata ovunque
passeggiate e momenti di buona musica con le canzoni di Fabrizio De Andrè reinterpretate da Andrea Filippi e di danza con le tarantelle de Icumpari4 venuti appositamente da Scisciano per condividere l’energia della musica popolare partenopea e molto altro ancora il popolo di Intrecci meticci si è ritrovato in un bel melting pot dove nessuno era più forestiero (e nessuno voleva più ripartire)
Serve per non perdere di vista che non tutto è perduto
e poi ti ritrovi con in mano solo stracci di violenza e aggressività
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“Pizze” salatissime quelle preparate, se così si può dire, dalle Fiamme Gialle attive in zona Altovicentino nei confronti della gestione di un’attività di ristorazione – una pizzeria – di Santorso, in seguito a un controllo che ha fatto emergere una condotta sistematica illecita per quanto riguarda la forza lavoro.
Erano otto i dipendenti o collaboratori che, secondo la ricostruzione del gruppo di Guardia di Finanza di Schio, negli ultimi sei mesi hanno prestato la loro opera con diverse mansioni all’interno – e anche all’esterno per la verità, per la consegna delle pizze a domicilio – del locale. Tutti senza possedere alcun contratto di collaborazione regolare, senza quindi la previsione di contributi previdenziali e con le problematiche relative alla sicurezza.
A far scattare gli approfondimenti è stata “a monte” la rilevazione di una giovane addetta alla consegna casa per casa dei “piatti” preparati nella pizzeria. E’ stata trovata in difetto per quanto riguarda la documentazione a controprova del rapporto di dipendenza, di fatto “assunta” in nero. Una condotta, in questo caso, che perdurava da almeno sei mesi.
Si tratta di quattro incunaboli prodotti con la tecnica della stampa a caratteri mobili a Santorso, tra il 1474 e il 1475, dai proto-tipografi Leonardo Acate e Giovanni del Reno nel loro laboratorio di Santorso (che adesso è un’abitazione) in via della Stamperia. Usualmentesono custoditi dalla Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza.
Ospitata al Museo Archeologico in Piazza Aldo Moro, la mostra è visitabile sabato 18 e domenica 19 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Le visite guidate gratuite sono previste il sabato e la domenica alle 10,30 e alle 16. Ingresso gratuito. Info in biblioteca di Santorso (tel: 0445 649570).
teatro e cucina24 Ottobre 2024 1 minuto di letturaA Santorso
canto popolare e leggende venete inaugurano un mese di eventi sulle tradizioni
La musica popolare veneta della Bandabrian è la protagonista di un concerto gratuito con canti e balli
domenica 27 ottobre alle 17.30 – al Teatro del Centro Giovanile di Santorso
Si tratta del primo appuntamento dell’interessante Festival “Turismo delle radici” promosso dal Comune di Santorso in collaborazione con l’Unione Montana e finanziato con un bando del Ministero Affari Esteri
Questi primi eventi si inseriscono in un un progetto più ampio che si pone l’obiettivo di sensibilizzare sull’emigrazione italiana
Di raccontare e mettersi in relazione con le comunità di concittadini emigrati all’estero
E di creare un’offerta turistica con agevolazioni mirate rivolta ai viaggiatori delle radici
Mira inoltre a promuovere la conoscenza delle tradizioni
della storia e del dialetto delle comunità locali
Dando valore ai piccoli borghi che sfuggono al turismo di massa
Possiamo poi già segnare in agenda lo spettacolo “L’uomo dalle 12 colombe” con SCHIO TEATRO 80 per la sera di sabato 9 novembre
A parlare di tradizioni non può mancare la cucina: La cucina delle radici, martedì 12 e 19 novembre, è un corso di cucina tradizionale guidato da Amedeo Sandri e PierGiorgio Casara, che culminerà venerdì 22 novembre con La cena delle radici (prenotazioni obbligatorie a info@cooperativaecotopia.it)
Le attività relative al progetto Turismo delle radici proseguiranno fino ai primi mesi del 2025
Info in biblioteca civica (0445 649570 – biblioteca@comune.santorso.vi.it)
In copertina una foto del gruppo Bandabrian che suonerà domenica 27 ottobre
Ufficio Stampa Comune di Santorso (VI) http://www.comune.santorso.vi.it/web/santorso/
Si è risolto con successo all’ospedale di Santorso un delicato intervento chirurgico d’urgenza svolto congiuntamente da un’équipe composta dagli specialisti di Otorinolaringoiatria e di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ulss 7 Pedemontana
su un paziente di 35 anni che si era presentato al Pronto Soccorso con sintomi di infezione e una evidente massa al collo che aveva ormai compromesso i muscoli della mandibola
al punto da non riuscire più ad aprire la bocca
Subito i sanitari hanno compreso la complessità del quadro clinico
optando per un intervento d’urgenza: «All’origine dell’infezione vi era un ascesso ad un dente del giudizio che era stato evidentemente trascurato – spiega Edgardo Andreotti
Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Santorso -
L’infezione è progredita al punto da formare nel collo una massa di secrezioni infette grossa come un’arancia
compromettendo la funzionalità della mandibola e soprattutto con il rischio che l’infezione arrivasse alla zona toracica
ma devo dire che la loro frequenza è in aumento da un paio di anni
e l’esito può essere perfino mortale se non si interviene tempestivamente
e questa condizione clinica rende il decorso delle infezioni potenzialmente molto più grave e rapido»
In sala operatoria gli specialisti della Chirurgia Maxillo-Facciale hanno rimosso il dente
risolvendo così la causa del problema e consentendo ai colleghi di ORL di drenare in sicurezza la massa di secrezioni infette
Il paziente ha quindi trascorso tre giorni in Terapia Intensiva
dove è stato costantemente monitorato in attesa che venissero ripristinate pienamente le sue funzioni metaboliche
«Sul piano clinico questo caso ci ricorda l’importanza di non sottovalutare certi sintomi
in particolare eventuali tumefazioni o neo-formazioni a livello del collo o nella bocca – conclude il dott
mentre sul piano organizzativo voglio sottolineare la grande collaborazione esistente con la Chirurgia Maxillo-Facciale
Proprio su questo aspetto si sofferma il dott
direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale dell’UILSS 7 Pedemontana: «Come noto siamo presenti a Santorso per l’attività ambulatoriale
mentre gli interventi chirurgici normalmente vengono eseguiti al San Bassiano
ma in questo caso abbiamo ritenuto opportuno non spostare il paziente
così è stata la nostra équipe a recarsi a Santorso per operare
portando da Bassano in casse sterili l’attrezzatura specifica
perché davvero oggi lavoriamo come un’unica azienda: per noi Santorso non è un altro ospedale
è come se fosse un altro reparto a qualche chilometro dalla nostra sede»
Un concetto evidenziato anche dal Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza: «Esiste solo il paziente
che in questo caso necessitava di due specialisti e abbiamo fatto in modo che quegli specialisti fossero pronti ad assisterlo
In generale questo caso conferma l’importanza della stretta collaborazione esistente tra tutti i nostri ospedali
frutto di un percorso di unificazione aziendale che oggi possiamo dire compiuto
chiediamo di fare squadra non solo all’interno delle singole strutture
ma anche con i colleghi degli altri ospedali
sostenersi l’un l’altro sul piano organizzativo
e oggi possiamo dire che gli esempi in tal senso sono davvero molti
Tutto questo naturalmente a beneficio dei pazienti
L’Emodinamica dell’ospedale di Santorso ha un nuovo responsabile: il dottor Moemen Mohammed
La nomina è stata ufficializzata nella mattinata del 28 marzo
segnando un importante passo avanti per il reparto specializzato in interventi cardiovascolari
ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Malattie Cardiovascolari presso l’Università di Minia
proseguendo la sua formazione presso il policlinico universitario
dove ha ottenuto un dottorato in Medicina Sperimentale con focus sulla diagnostica cardiovascolare per immagini
Ha poi approfondito le proprie competenze con un master di II livello in “Terapia Transcatetere delle Cardiopatie Strutturali” all’Università di Padova
Dopo un’esperienza presso l’ospedale di Conegliano (ULSS 2) dal 2016 al 2021
dove ha consolidato la sua carriera come cardiologo interventista
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche a livello nazionale e internazionale
il dottor Mohammed ha partecipato come docente a congressi di settore
presentando casi clinici e procedure interventistiche avanzate
«Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine al Direttore Generale Carlo Bramezza
al dottor Giovanni Morani e al dottor Sergio Cozzi per la fiducia accordatami – ha dichiarato il neo-responsabile dell’Emodinamica –
Il nostro reparto può contare su una squadra compatta ed entusiasta
affiancata da un personale infermieristico altamente qualificato e di straordinaria umanità»
Soddisfazione anche da parte della Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana
il dottor Mohammed si è distinto per le sue competenze professionali – ha sottolineato il Direttore Generale Carlo Bramezza –
Sono certo che saprà guidare al meglio un servizio di grande responsabilità
che opera in regime d’urgenza e che questa Direzione ha già potenziato nel 2021 con l’introduzione dell’Emodinamica H24
rispondendo a un’esigenza sentita dal territorio»
Da Assisi a Roma a piedi in sei giorni di cammino
sulle tracce del percorso compiuto da San Francesco
per raccogliere fondi per l’Oncologia dell’ospedale di Santorso: è questa l’impresa sportiva e solidale realizzata da Luca Cortese
culminata in una donazione di circa 2.700 euro che è stata formalmente consegnata questa mattina all’Ulss 7 Pedemontana durante una breve cerimonia all’interno del reparto dell’ospedale Alto Vicentino
sia sul piano spirituale sia per i paesaggi in cui abbiamo camminato
raccontando la nostra esperienza sui social così da raccogliere donazioni
Voglio ringraziare l’Associazione Raggio di Sole e il gruppo podistico che ci ha sostenuto
ma soprattutto quanti hanno voluto contribuire all’iniziativa con una donazione”
spiega Franco Bassan direttore dell’Unità Operativa Complessa Oncologia dell’Ulss 7 Pedemontana
sarà utilizzato per finanziare progetti di formazione per il personale
ma anche per contribuire a iniziative rivolte direttamente ai pazienti: “Da una parte la formazione continua è essenziale
perché i progressi della scienza medica sono fortunatamente costanti
Dall’altra tramite l’Associazione Raggio di Sole vengono messi a disposizione dei pazienti molti servizi e attività che hanno una grande importanza a supporto dei trattamenti strettamente sanitari: penso al counseling psicologico
molto utile ad esempio per mitigare gli effetti negativi della chemioterapia
e poi tutta una serie di attività sportive su misura per le possibilità dei pazienti
come il nordic walking o la ginnastica in acqua
con programmi mirati che tengono conto delle caratteristiche del malato e che portano benefici fisici e allo stesso tempo creano preziose occasioni di socialità e confronto che sono essenziali”
“La nostra associazione – spiega per l’Associazione Raggio di Sole la presidente Claudia Guido – collabora da molti anni con l’Ulss 7 e siamo lieti di avere contribuito a questo progetto
Accanto alle attività rivolte ai pazienti voglio sottolineare proprio l’importanza di sostenere anche la formazione del personale
l’Associazione Raggio di Sole e quanti hanno sostenuto l’iniziativa con una donazione – commenta il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -
Il fatto che da un’esperienza difficile sul piano umano come la malattia sia nato un gesto di così grande generosità
che a propria volta ha spronato l’attenzione e saputo coinvolgere molti altri cittadini
la dice lunga sul rapporto anche umano che si crea tra le nostre équipe e i pazienti con i loro familiari
Anche questo significa fare buona medicina ed essere bravi medici: saper costruire quella alleanza tra medico e paziente che è essenziale e che spesso passa in secondo piano
perché si tende a parlare di tecnologie e metodiche innovative
ma il fattore umano rimane una risorsa fondamentale
perché il nostro compito è prendere in carico non semplicemente il malato
Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita all’Università degli Studi di Padova
Tonello vanta la specializzazione in Medicina Interna e un master universitario di II livello in Medicina Vascolare
Inizi di carriera nel settore sanitario all’ospedale di Castelfranco
prima del trasferimento nel 2022 in Altovicentino
con l’incarico di responsabile dell’Unità di Medicina D’Urgenza presso l’ospedale Alto Vicentino
Pubblicazioni e articoli sulle riviste scientifiche italiane e internazionali arricchiscono il curriculum
in particolare su trattamento medico del tromboembolismo venoso e patologie vascolari aterosclerotiche
oltre alla riduzione di quelle condizioni cliniche che rappresentano i principali fattori di rischio cardiovascolare
Ha inoltre partecipato come relatore o docente ad oltre un centinaio di corsi
congressi e altri eventi di formazione per medici e infermieri
“È un incarico che mi onora – sottolinea Tonello – sia per il testimone che mi lascia il dottor Apolloni
che ha rappresentato una figura cardine nel Dipartimento Medico e nell’azienda in questi anni
sia per il ruolo nel prestigioso ospedale San Bassiano
Confido di poter dare il mio contributo per il bene dei pazienti e di collaborare in modo proficuo con tutti i medici e infermieri della Medicina Generale in sinergia con le altre Unità Operative che rappresentano già una eccellenza aziendale”
“Auguro al dottor Tonello buon lavoro per il nuovo incarico – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza -
Andrà a dirigere un reparto strategico del San Bassiano
che prende in carico grande varietà di pazienti
con la necessità di una preparazione molto ampia e allo stesso tempo una grande capacità di collaborazione con i colleghi delle altre specialità
con le sue competenze professionali e la sua esperienza unite al suo entusiasmo
potrà apportare un contributo importante nel garantire i più elevati standard di assistenza per i nostri pazienti”