che dal 2006 vive sotto protezione per le minacce ricevute dalla criminalità organizzata
ha parlato di un momento molto difficile che sta vivendo
Ha detto di soffrire di continue crisi di panico
di sentire di avere sprecato la sua vita e di sentirsi in colpa per le conseguenze che le sue scelte hanno avuto sulla vita dei suoi familiari e dei suoi affetti
Fin dal 2006 se ne sono dovuti andare nel Nord Italia
Non sono riusciti ad aprirsi e si sono isolati
Ha dovuto fronteggiare le insinuazioni: loro figlio
Saviano ha aggiunto di soffrire il peso e la solitudine di essere diventato uno scrittore «simbolo»
sostanzialmente privato della possibilità di sbagliare e di contraddirsi
dopo il successo e la popolarità di Gomorra
il libro pubblicato nel 2006 in cui raccontò le storie e i funzionamenti della camorra
Ha detto di vivere come un «incubo» senza via di uscita i condizionamenti che tutto questo ha avuto sulle sue relazioni sociali e sentimentali
In un passaggio dell’intervista ha anche fatto riferimento alle polemiche con il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini, che da anni critica l’uso di scorte che giudica inutili
«Mi ha messo in una situazione assurda: come se la scorta fosse un merito
Ma ci sono persone terribili che vengono scortate»
Ha aggiunto di sentirsi «schiacciato tra due forze
Una per cui rischio la vita; l’altra per cui non sono morto
Secondo lui il fatto che sia vivo viene interpretato «come la negazione del pericolo: “Ma come
E questa condizione ha indotto in lui «il pensiero ricorrente: la mia vita non finirà bene
Ha citato infine lo scrittore inglese e suo amico Salman Rushdie, da 35 anni perseguitato da fondamentalisti islamici, accoltellato a New York nel 2022 in un attacco in cui perse la vista dall’occhio destro. «Eppure ora Rushdie si sente sollevato: non possono più dirgli che la fatwa, la condanna a morte, fosse tutta una messinscena».
Il velivolo più elementare e familiare nell’esperienza comune è un pezzo di storia dell’aviazione e un modello ancora utile per lo sviluppo di aerei senza motore
Lo sostiene l'Economist in un editoriale sorprendente e perentorio, argomentando che i benefici sarebbero maggiori dei costi
Che cosa dice la scienza di uno dei gesti più diffusi al mondo e allo stesso tempo più socialmente condannati
Chi SiamoPrivacyGestisci le preferenzeCondizioni d'usoPubblicitàIl Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano, 419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980
Dopo aver chiarito la sua intenzione di denunciare certe malefatte allo scopo di restituire alla sua Napoli la luce che merita - «Quelli che mi accusano di aver sputtanato Napoli
perché da tutto il mondo ci vogliono venire?» -
Saviano si rattrista anche per essere diventato un simbolo
Ma cos'è che manca davvero a Roberto Saviano
la clausura è un incubo; e lo è anche dover sempre mentire per difendere gli spazi privati
Le mie relazioni amichevoli e amorose sono compromesse da come io ho deciso di vivere la mia condizione
E la visibilità è la fine di ogni gesto intimo
anzi nessun sentimento sopravvive alla gabbia
«Dovrei sparire e basta; ma una parte di me pensa di dargliela vinta a tutti coloro che hanno cercato di fermarmi
che tornano dalla trincea e quello che sanno fare è solo sparare
Vorrei non sentire così forte di aver buttato questa che ho»
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Politica per la qualità
lo scrittore ha reso noto quello che è il bilancio della sua vita
Dopo l'intervista concessa al Corriere della sera in cui sostiene di avere la sensazione di avere "sprecato la mia vita"
Roberto Saviano è stato ospite di Fabio Fazio per presentare il suo ultimo libro e ha ripetuto pressoché le stesse cose
che ormai lo accompagna e dal quale sembra incapace di separarsi
lo scrittore ha detto a Che tempo che fa che quella sensazione è "il prezzo che si paga
il vedere la propria figura in una specie di immagine fissa per cui attaccarti
di fatto impedisce la possibilità di libertà"
Dichiara di aver patito "per le conseguenze che la mia famiglia ha dovuto subire per le mie scelte
anche questo constante massacro che ormai viene considerato ordinario"
Un massacro che riguarda "chiunque si espone
chiunque sa che sarà critico verso il potere
paga un prezzo che un’artista o uno scrittore non dovrebbe pagare mai: la libertà di poter scrivere"
Quindi il ragionamento di Saviano scivola su un leitmotiv a lui particolarmente caro
ossia l'insinuazione che non viva in democrazia: "La differenza tra democrazia e regime è questa: poter avere una posizione
quando hai una posizione politica ne paghi le conseguenze
"significa aver speso gran parte della tua vita in un’immagine
se sbagli stai compromettendo gli impegni della tua vita"
Roberto Saviano non è uno scrittore: è un martire
ma la via crucis che ha dovuto percorrere e che ieri ha rivelato al Corriere della Sera
facendosi intervistare dal giornale per cui scrive e che lo paga
la rassegna stampa podcast del 6 maggio con Flaminia Camilletti
Il risultato delle elezioni in Romania dimostra ciò che da tempo cerco di spiegare
Eliminare un partito o un candidato usando i giudici non ha come conseguenza la cancellazione del consenso che il movimento o il leader politico in questione ha accumulato
il Teatro Colosseo si prepara ad accogliere una delle voci più intense e coraggiose della letteratura italiana contemporanea
Roberto Saviano torna sul palco con un recital potente e profondamente toccante: L’amore mio non muore
tratto dal suo nuovo romanzo in uscita per Einaudi
Al centro del racconto c’è una figura che non possiamo dimenticare: Rossella Casini
uccisa nel silenzio e nell’ombra dalla violenza della ‘ndrangheta
Il suo corpo non è mai stato ritrovato
Saviano ne ricostruisce la vicenda con la forza che lo contraddistingue
La storia d’amore tra Rossella e Francesco Frisina – un ragazzo legato a una famiglia mafiosa – diventa una storia d’amore assoluto
ma anche un racconto di coraggio e tragedia
Rossella crede che l’amore possa cambiare le cose
Crede che la verità possa essere detta
Ma in un mondo governato dal silenzio e dal controllo
quel gesto d’amore si trasforma in condanna
Saviano dà forma a una narrazione intensa
Un modo per ricordare e per continuare a chiedere giustizia
L’amore mio non muore è più di uno spettacolo: è un atto di resistenza attraverso la letteratura
un tributo a chi ha avuto il coraggio di sfidare l’invisibile e il potere
anche quando tutto intorno parlava di morte
Biglietti:Poltronissima € 38,00 / Poltrona € 38,00 / Galleria A € 33,00 / Galleria B € 32,00
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Per segnalare alla redazione eventuali errori nell’uso del materiale riservato
scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi
Roberto Saviano dice di avere la sensazione «di aver sbagliato tutto» in un momento della sua vita che considera tra i più difficili
In una lunga intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera
lo scrittore confessa il suo periodo critico soprattutto sul piano personale
A cominciare dal senso di colpa con la propria famiglia
che ha pagato il prezzo delle sue scelte di vita
Passando per il rapporto mai semplice con Napoli e i napoletani
divisi tra chi lo vede come un simbolo di riscatto e chi invece lo accusa di aver «sputtanato la sua terra»
Dover vivere sotto scorta poi lo costringe a enormi rinunce
a cominciare dalle sue relazioni amorose e amicali
con cui Saviano dice di dover convivere costantemente
Quando pochi giorni fa ha partecipato ai funerali di sua zia Silvana, «una seconda madre»
Saviano racconta di aver riprovato la sensazione di «aver sbagliato tutto»
Alla funzione per sua zia praticamente non c’era nessuno: «I miei vivevano a Caserta
loro nipote aveva diffamato la sua terra…»
A chi lo accusa di aver «sputtanato Napoli»
Saviano invita a riflettere su quanto invece oggi la città sia rinata con il boom di turismo: «È esplosa la vita
Dice di non potersi permettere di sbagliare
perché da scrittore è diventato un simbolo
«la cosa peggiore che può succedere a uno scrittore»
condannato all’ergastolo nella Turchia di Erdogan
Frutto del fatto che quando «le tue parole
Saviano dice di vivere la sua situazione come se fosse all’ergastolo: «Vivo recluso
E oggi anche se uno scrittore come lui finisce in tribunale «non ha lo stesso effetto» che in passato
Saviano rimpiange il fatto che le sue «relazioni amichevoli e amorose sono compromesse da come io ho decido di vivere la mia condizione
Quel che gli manca di più è l’amore: «Quando voglio bene a una persona
quando una persona mi vuole bebem il rapporto è sabotato
Per quanto ammetta di influenzare con le sue opinioni, Saviano dice di essere più vittima del potere: «Mi hanno portato in tribunale il capo del governo, il suo vice Salvini, il ministro Sangiuliano. Con Sangiuliano ho vinto, con la Meloni ho perso
La premier lo querelò per averla insultata: «Volevo creare scandalo con quella parola
Definire le Ong taxi del mare per me era un’infamia
ma vado fiero delle parole del giudice che come attenuante ha ricordato nella sentenza l’ “alto valore morale delle critiche mosse”»
Dopo che lo scrittorie iraniano Salman Rushdie è stato accoltellato
Saviano che dice di conoscerlo da anni lo ha rivisto a Torino e gli ha detto: «Ti vedo più leggero»
E infatti lui «si sente sollevato – continua lo scrittore – non possono più dirgli che la fatwa
A lui invece verrebbe imputata proprio la colpa di esserci ancora: «Il fatto che continui a vivere viene letto come la negazione del pericolo: “Ma come
che era certo di non superare i 30 anni quando era ventenne subito dopo il primo successo
ammette che per lui è «impossibile stare senza gocce»
«Le 5 del mattino sono il momento più difficile della giornata
La frase più stupida che sento è: “Se davvero volevano ucciderlo
Da qui il pensiero ricorrente: la mia vita non finirà bene
Tanto da aver anche pensato al gesto estremo in passato
Saviano non sa concretamente come possa mai uscire dalla sua condizione attuale
per quanto è combattuto con il timore di «dargliela vinta a tutti coloro che hanno cercato di fermarmi»
Mettermi in testa tutti i capelli possibili… – scherza – un me diverso
La patente per la moto ha potuto sfruttarla solo lo scorso anno in Svizzera: «È stato bellissimo»
Ora sta prendendo quella da camionista: «Sogno di fare come Erri De Luca
Vorrei non sentire così forte di aver buttato questa che ho – conclude Saviano – Una volta incontrai il pentito Carmine Schiavone che svelò un piano contro di me
I carabinieri mi misero i microfoni addosso
Il boss mi disse: “Tu e io siamo uguali
un ex boss che diceva di me: “Io e te abbiamo lo stesso destino”
comprendere il male non significa farne parte; ma se vedi l’abisso
Schiavone mi disse proprio così: “Tu credi che si dimentichino di te
Trasformare qualcuno in simbolo a vita significa condannarlo a deludere
sarà sempre al di sotto di quello che a un simbolo viene chiesto»
quello che si consegna all’intervista di Aldo Cazzullo
con una doppia pagina di confessioni sulla sua vita “sotto scorta” che lo ha portato
a vivere una sindrome claustrofobica dettata dall’impossibilità di vivere una vita normale
Oggi lo scrittore di “Gomorra” si spinge fino ad ammettere di “aver sbagliato tutto” e confessa a Cazzullo di vivere una fase di grande prostrazione personale
a cominciare dal senso di colpa con la propria famiglia
Gli fa male anche pensare alle accuse dei napoletani che non gli perdonano di aver “sputtanato la sua terra” e di aver contribuito a creare miti cinematografici incarnati dai boss della camorra
“Vivo recluso, senza vederne la fine. E oggi anche se uno scrittore come lui finisce in tribunale non ha lo stesso effetto che in passato… Mi hanno portato in tribunale il capo del governo, il suo vice Salvini, il ministro Sangiuliano. Con Sangiuliano ho vinto, con la Meloni ho perso, con Salvini i processi sono in corso”. La premier lo querelò per averla insultata, la definì “bastarda”
lui fu condannato e anche oggi non se ne dichiara pentito
“Volevo creare scandalo con quella parola
ma vado fiero delle parole del giudice che come attenuante ha ricordato nella sentenza l’ alto valore morale delle critiche mosse”…
Saviano soffre di atttacchi di panico
“Le 5 del mattino sono il momento più difficile della giornata
La frase più stupida che sento è: ‘Se davvero volevano ucciderlo
Tanto da aver anche pensato al gesto estremo in passato”
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ha aperto uno squarcio sulla sua quotidianità blindata
sul prezzo intimo e collettivo della sua esposizione
Roberto Saviano parla di un’identità che gli è stata cucita addosso e che
«Sprecare la vita significa aver speso gran parte della tua vita in un’immagine
Il fatto stesso di essere diventato «simbolo» gli ha negato la possibilità di cambiare
se sbagli stai compromettendo gli impegni della tua vita»
Dietro la visibilità, c’è un conto salato: isolamento
«Anche questo costante massacro che ormai viene considerato ordinario
È una riflessione amara su cosa significhi oggi esporsi pubblicamente
«Chiunque sa che sarà critico verso il potere
paga un prezzo che un artista o uno scrittore non dovrebbe pagare mai: la libertà di poter scrivere»
In un mondo in cui «conta quanto sei virale
solo la consapevolezza amara di una vita vissuta per scelta
(immagini www.discoveryplus.it)
approfittando di una dinamica inusuale e continuando nel merito delle dichiarazioni di Saviano
Come fa notare lo stesso Belpietro, l’intervista arriva poche settimane prima dell’uscita del nuovo romanzo dello scrittore napoletano
Un libro in cui la tematica dell’amore e dell’impossibilità di amare riveste un ruolo importante
così come nell’intervista concessa da Saviano
racconta Saviano a Cazzullo per spiegare quando la vita sotto scorta gli impedisca di viver una vita normale
tanto nelle relazioni familiari quanto in quelle amorose
“Da quel che si capisce la ragazza l’ha mollato
e lui non soltanto non se ne fa una ragione ma dà la colpa alla camorra”
che prova con risultati alterni a smontare qualunque parola dello scrittore
Per il direttore della Verità Saviano vorrebbe ammantarsi di un’aura che non è in grado di reggere
quello dell’intellettuale perseguitato
il premio Nobel che scrisse Arcipelago Gulag mentre stava in Siberia
lui non sta al fresco – e ancora – è un detenuto che viaggia”
Uno dei passaggi più critici dell’intervista è quando Saviano confessa di aver pensato al suicidio e
gravato da una vita che non gli concederebbe nulla
ammette di pensare di aver sbagliato tutto
che ha questo punto insinua il dubbio che non si tratti di una trovata pubblicitaria in vista dell’appuntamento in libreria
la butta in caciare tirando in ballo Maurizio Costanzo e l’attentato della bomba in via Fauro a Roma a cui sopravvisse nel 1992: “Nonostante l’attentato
ogni giorno andava in trattoria e di sera al teatro Parioli e di certo non è campato facendo la vittima”
Roberto Saviano si confessa come mai fatto prima nel salotto di Che tempo che fa
Il giornalista fa una prima stima della sua vita e
dice: «Ho la sensazione di aver sprecato la mia vita
di fatto impedisce la possibilità di libertà
Ho patito molto anche per le conseguenze che la mia famiglia ha dovuto subire per le mie scelte»
Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari
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“Ieri ho pubblicato sulla mia pagina Fb l’intervista di Aldo Cazzullo a Roberto Saviano
nella quale lui parla della sua crisi personale
della sua depressione e perfino dei suoi istinti suicidari
ma ciò che mi ha stupito è la quantità di commenti negativi
che gli contestano di avere l’attico a New York
di aver aiutato la camorra… Ma ciò che più mi colpisce è che non sono napoletani o camorristi
Saviano è un simbolo ma ha più nemici che amici…“
che si è mostrato sbalordito per le reazioni dei suoi follower
Credeva di unire le persone nell’affetto e nel sostegno allo scrittore di “Gomorra” e invece s’è ritrovato a fronteggiare uno shit storm
Lo scrittore a Cazzullo racconta di vivere un momento difficile in cui sente di aver sbagliato tutto e ripercorre alcuni anni passati particolarmente tosti e i drammi familiari legati alla sua scelta sostenendo: “La mia famiglia ha solo pagato
loro nipote aveva diffamato la sua terra….”
Sulla sua terra Saviano dice di aver acceso una luce
Tornando indietro negli anni e al suo difficilissimo vissuto fa una considerazione piuttosto difficile
ammette di aver provato davvero paura per la sua vita: “Nel 2006 avevo ventisei anni
che mi avrebbero ammazzato nel giro di cinque anni”. Una vita
quella di Saviano, che ha toccato anche l’amore e inevitabilmente ogni rapporto: “Qualsiasi incontro lo devo fare in casa
E la visibilità è la fine di ogni gesto intimo”
Una solitudine che sembra essere amplificata dunque anche nella sfera dei sentimenti: “Nessun sentimento sopravvive alla gabbia”
aggiunge: “Quando una persona mi vuole bene
Anche i processi giudiziari non lasciano tregua
sempre sul Corriere leggiamo le sue parole: “Mi hanno portato in tribunale il capo del governo
con Salvini i processi sono in corso”
Dalla politica alla scrittura, Saviano fa sapere ad Aldo Cazzullo che sta continuando a scrivere
anche se ammette: “Vorrei interrompere il lavoro
E confida al giornalista di aver pensato
tra le crisi di panico che fanno lottare la mente e la vita
anche al suicidio. “Quante volte ho pensato: basta
La risposta del mio corpo fu una scarica di nervi
E capii che la soluzione non era quella”
prima mitizza e poi distrugge: “In Italia diciamo: tu devi cadere come me”
Di luce. Come diceva l’amica e amata scrittrice femminista Michela Murgia
scomparsa di recente: “Ogni scelta d’amore ha il diritto d’essere riconosciuta e non subire stigma”
Parole che Saviano sente ancora vive anche se non trova più la Murgia dov’era ma “so che ovunque io vada è con me”
Lo scrittore nella strana intervista al Corriere sembra un uomo in balia delle sue contraddizioni
Spiega di essere consapevole «che trasformare qualcuno in un simbolo a vita significa condannarlo a deludere»
Non gli sfuggirà che la differenza non è di poco conto
la promozione a tinte fosche che precede il lancio del suo nuovo libro
l’elogio del proprio scontento che nemmeno la funzione simbolica (ipse dixit) della propria esistenza riesce a mitigare
Domenica 4 maggio Roberto Saviano ha rilasciato al Corriere della sera
una lunga intervista ad Aldo Cazzullo che ha tutti gli stilemi dello sfogo
procede per accumulazione confondendo piani e umori
L’autore campano è scontento di se stesso
ma cerca una patente auto consolatoria nell’essere diventato metafora universalmente riconosciuta nella lotta contro mafie e camorra
chiuso com’è nella sua comfort zone narrativa
l’uomo è in balia delle sue contraddizioni che
non fosse per le goccine che prende ogni mattina
avrebbero già portato alle estreme conseguenze il suo afflato distruttivo
Così Saviano snocciola il rosario di fallimenti che lo inducono a considerazioni estreme: ha sprecato la vita
Oppure viaggiare nel più assoluto anonimato
fare come il suo collega Erri De Luca che si mise al volante di un camion di viveri e partì verso l’ex Jugoslavia in guerra
Una catarsi che però sembra essergli preclusa perché il vivere eternamente sotto scorta gli impedisce ogni liberà di movimento
Non però quel giro a cavallo di una moto in Svizzera fatto la scorsa estate
percorso di traslazione verso un’altra vita possibile
e di questi tempi sembra un paradosso che un uomo baciato dal successo e dalla ricchezza sia in balia dei fantasmi della singolanza
ricordava Kingsley Amis al giovane figlio Martin che non combinava nulla con le donne
deve sin qui la salvezza al suo narcisismo
sentimento che però rischia di essere messo alla corda dal procedere inquieto dell’esistenza
Al fatto di immolare corpo e mente alla causa di combattente a oltranza del crimine
Per cui ogni sua fuga o cedimento sembrerebbero una resa
Così lo scrittore si aggrappa al monumento della sua indispensabilità
È questo il senso che viene consegnato al lettore alla fine delle due paginate di intervista: sono solo
la mia vita è un tormento tra attachi di panico e paranoie
sono pressoché convinto di aver sbagliato tutto
me lo chiede il mio personaggio che è più forte di me
anche nella consapevolezza «che trasformare qualcuno in un simbolo a vita significa condannarlo a deludere»
Anche al mestissimo Saviano di oggi non sfuggirà che la differenza non è di poco conto
Numero di partita IVA e numero d'iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano
Registrazione della testata giornalistica Lettera43 presso il Tribunale Ordinario di Milano
Ha raccontato il sangue della camorra nel celebre “Gomorra”
i giovani killer delle “paranze” criminali
le passioni e i tradimenti nelle vite dei boss della malavita
e gli eroi che si sono opposti alla mafia nel suo romanzo biografico su Giovanni Falcone “Solo è il coraggio”
Ora narra il dolore seminato dalla ‘ndrangheta in una vita normale
e la lotta disperata per l’amore e la giustizia di una giovane donna innamorata
Lo scrittore Roberto Saviano sarà lunedì 12 al TAM Teatro Arcimboldi per una serata spettacolo in cui racconta il suo nuovo romanzo
È una storia realmente accaduta negli anni Settanta – Ottanta
ma la contestazione giovanile non c’entra: Rossella Casini è una studentessa di Firenze
una ragazza dalla vita normale in un’epoca in cui nelle strade
Ma non è questo a cambiare la vita di Rossella
come racconta Saviano nel suo libro: si innamora di un altro studente
Ma la famiglia di Francesco è legata a una potente ‘ndrina
cioè una famiglia malavitosa affiliata alla ‘ndrangheta
della Piana di Gioia Tauro: e durante una vacanza a Palmi
la ragazza è testimone di una faida tra le due ‘ndrine che si contendono il territorio e gli affari della ‘ndrangheta
ferito gravemente in uno degli attacchi della faida
la ragazza rimane sola contro la ‘ndrangheta
Rossella Casini sparisce sul tragitto per tornare a casa
Roberto Saviano porta a Roma "L’amore mio non muore"
Scopri la storia di Rossella Casini e come partecipare il 9 giugno 2025
Roberto Saviano torna sul palco con un racconto che unisce letteratura
in scena il 9 giugno 2025 all’Auditorium Conciliazione di Roma
è un viaggio nella storia di Rossella Casini
Un evento per riflettere sul coraggio che sfida la violenza
tra le pagine di un libro (Einaudi) e la potenza del teatro
Saviano in recital a Roma con una storia vera di amore e mafia
Biglietti da € 32,20: evento unico per cultura e impegno sociale
Prenota ora su TicketOne
Tratto dall’omonimo libro in uscita a maggio per Einaudi
Leggi anche: Notte Europea dei Musei 2025 a Roma: arte a €1 fino a tardi
di Olivia Cristofori roma@vivere.it
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"Ho la sensazione di aver sbagliato tutto" dice Roberto Saviano in una lunga intervista concessa ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera
Una sensazione che ha provato "ai funerali di mia zia Silvana
Non erano nemmeno funerali: non c’era nessuno
HuffPost crede nel valore del confronto tra diverse opinioni
Partecipa al dibattito con gli altri membri della community
il festival di letteratura nato nel 2014 e diretto da Matteo Cavezzali
che si svolge tra Ravenna Lugo e altri comuni della Bassa Romagna
mercoledì 21 maggio alle 21 al Pavaglione di Lugo, Roberto Saviano racconta una storia vera e profondamente toccante: L’amore mio non muore (Einaudi)
nel quale Saviano dà voce a chi spesso resta senza
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Home // Cronaca // Saviano: “Ho sprecato la mia vita
NAPOLI – Roberto Saviano si confessa senza filtri
L’uomo che ha acceso i riflettori sulla criminalità organizzata
che con Gomorra ha cambiato il modo di raccontare il potere delle mafie
oggi si sente prigioniero della sua stessa battaglia
E la sua voce si incrina quando parla di amore
e di quel pensiero oscuro che ogni tanto torna: «Ho pensato al suicidio
pensavo che mi avrebbero ammazzato entro cinque anni
senza vedere la fine di questa reclusione»
Saviano racconta che la sua famiglia ha pagato il prezzo più alto
«I miei si sono dovuti trasferire lontano da Caserta
La solitudine è diventata una compagna ingombrante: «Esisto per quello che rappresento
Diventare un simbolo è la condanna peggiore per uno scrittore
Chi mi sta vicino finisce risucchiato nella mia bolla di tensione e paura
Frequentarmi significa prendere una posizione
Il dolore più recente è la perdita di Michela Murgia
amica e complice intellettuale: «La nostra amicizia mi ha dato vita
Mi ha insegnato che ogni scelta d’amore ha diritto a essere riconosciuta
Ho commesso un errore madornale: mi sono perso l’aspetto ludico della vita che Michela sapeva regalare»
«L’altro giorno ho denunciato sui social l’infiltrazione della ’ndrangheta nelle curve calcistiche
Le cause legali si accumulano: contro il premier Meloni
Ma intanto i cannoni sono sempre puntati contro di me»
che racconta la storia vera di Rossella Casini
«È la storia d’amore più incredibile che abbia mai incontrato
Ma l’ombra più cupa resta quella delle crisi di panico e dei pensieri suicidi: «Alle cinque del mattino è il momento peggiore
ma poi ho capito che quella non era la via»
che squarcia il velo di chi è stato trasformato in simbolo
Lo riporta corriere.it
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Stato Donna è l'inserto di Stato Quotidiano che parla al femminile
Con decine di storie e volti di donne che raccontano il mondo attuale
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ROMA Roberto Saviano dice di avere la sensazione «di aver sbagliato tutto» in un momento della sua vita che considera tra i più difficili
Quando pochi giorni fa ha partecipato ai funerali di sua zia Silvana
Alla funzione per sua zia praticamente non c’era nessuno: «I miei vivevano a Caserta
condannato all’ergastolo nella Turchia di Erdogan
Saviano dice di vivere la sua situazione come se fosse all’ergastolo: «Vivo recluso
Quel che gli manca di più è l’amore: «Quando voglio bene a una persona
quando una persona mi vuole bene il rapporto è sabotato
Per quanto ammetta di influenzare con le sue opinioni
Saviano dice di essere più vittima del potere: «Mi hanno portato in tribunale il capo del governo
ma vado fiero delle parole del giudice che come attenuante ha ricordato nella sentenza l’ “alto valore morale delle critiche mosse”»
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Clamoroso post di Roberto Saviano nelle sue storie Instagram di ieri durante la partita Bologna-Inter che si stava giocando allo stadio Renato Dall’Ara del capoluogo emiliano
Lo scrittore antimafia ha esultato per la rete segnata allo scadere del recupero dall’attaccante rossoblu Riccardo Orsolini
Saviano ha postato sul suo account le immagini riprese dal televisore del goal del Bologna che ha portato alla sconfitta dell’Inter
così agganciata in cima alla classifica dal Napoli che aveva conquistato a fatica tre punti a Monza
Ma poi ha aggiunto un carico davvero pesantissimo sulla squadra avversaria
che difficilmente resterà in silenzio di fronte ad accuse così gravi e assai poco circostanziate
Lo scrittore napoletano Roberto Saviano ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera
ha parlato delle sue crisi di panico e ha confessato di aver pensato anche al suicidio
Le 5 del mattino sono il momento più difficile della giornata
Una per cui rischio la vita; l’altra per cui non sono morto
La frase più stupida che sento è: “Se davvero volevano ucciderlo
Da qui il pensiero ricorrente: la mia vita non finirà bene
Come diceva Majakovskij: mi chiedo se non sarebbe meglio mettere il punto di una pallottola alla mia fine
puoi misurare davvero cosa significa impugnare una pistola e rivolgerla contro te stesso
ma da allora mi ripeto: da questa storia non ne esci"
Ecco una selezione delle novità in libreria presentata questa settimana dall'AdnKronos
In 'Ogni maledetta mattina' Alessandro Piperno s’interroga sul senso del proprio mestiere
su quella specie di richiamo al tavolo da lavoro
non meno potente del richiamo della foresta
che costringe ogni santo giorno chi scrive a passare ore chino su una tastiera nel tentativo di portare a casa il necessario per sopravvivere
o forse soltanto di itinerari artistici esemplari
Piperno si affida all’esperienza di alcuni grandi scrittori del passato
immaginando per ciascuno di essi una motivazione preliminare all’atto di scrivere
Cinque buone ragioni per mettersi al lavoro
Bernhard – solo alcuni degli autori chiamati a testimoniare in questo libro – aderirono per realizzare se stessi e il proprio mondo poetico
per tradurre attraverso un gesto responsabile gli appelli lanciati dal mondo
per inseguire il proprio piacere o perché animati da una genuina sete di conoscenza
ciascuno degli scrittori presi in considerazione ci ricorda che scrivere non è un diritto
'Chiedimi chi erano i Beatles' di Pier Luigi Bersani
"Se c’è qualcosa che vi urta nel profondo
e collegate l’impegno a un pensiero
Magari con l’aiuto di chi ha frequentato la politica per tutta una vita e dovrebbe dedicarsi a seminare e non a raccogliere"
quello di Pier Luigi Bersani - autore di 'Chiedimi chi erano i Beatles
in libreria con Rizzoli - che nasce da un viaggio lungo tutta l’Italia e dalle conversazioni avute
Oltre l’identità' di Omri Boehm
"Abbiamo tutti una certa confidenza con il canone dei diritti dell’uomo"
"ma molto più di rado ci si imbatte nella domanda se esistano ancora i doveri umani"
È questo il nucleo etico che il filosofo vuole rimettere al centro: i diritti senza doveri diventano strumenti di rivendicazione
Nel percorso che attraversa il pensiero di Kant
la tradizione biblica e l’esperienza storica americana
Boehm rivendica l’originaria forza rivoluzionaria dell’universalismo: "Seguire il dovere assoluto non genera obbedienza
È l'universalismo radicale che anima figure come John Brown
il combattente abolizionista che pagò con la vita il suo rifiuto della schiavitù
"C’è qualcosa di più spaventoso di Caino che uccide Abele"
"è Washington che uccide Spartaco" – e Boehm riprende questa immagine per parlare di una democrazia tradita quando rinnega i suoi principi
Universalismo radicale si confronta criticamente anche con le derive contemporanee: "Oggi
sia la destra che la sinistra tendono a sostituire l’universalismo astratto con identità concrete: tradizione da un lato
che Boehm porta senza sconti a entrambe le polarità del dibattito pubblico
bollano le critiche all'identitarismo come "suscettibilità bianca"
Boehm replica che "non si tratta solo di qualche aneddoto succoso"
ma di una deriva che mette a rischio la stessa possibilità di lottare per una giustizia universale
E ammonisce: "Non ha senso decostruire un concetto disumanizzante di razza e contemporaneamente celebrare la distruzione del concetto di umanità"
che si interroga su cosa significhi davvero oggi combattere per i diritti senza svuotarli di senso
"Il destino dell’universalismo è legato al destino dell’idea che esista una legge non fatta dagli uomini
rischia di dimenticare proprio quando ne avrebbe più bisogno
è professore di filosofia e presidente di dipartimento alla New School for Social Research di New York
I suoi libri sono acclamati dalla critica e nel 2024 ha ricevuto il prestigioso Premio del libro di Lipsia per la comprensione europea
'Cartella clinica' di Serena Vitale
autrice di libri sempre brillanti quanto rigorosi
torna in libreria dal 6 maggio con 'Cartella clinica' (Sellerio)
Nell’aprile del 1958 sua sorella Rossana
studentessa del Conservatorio e già valente pianista
inizia a guardarsi allo specchio con insistenza
preoccupata di avere gli "occhi storti" – quegli occhi che da sempre cerca di cavare alle bambole che le vengono regalate
"Voci" squarciano le sue notti: inesistenti quanto
È l’esordio della "sindrome schizofrenica": Rossana ha appena compiuto diciassette anni
nell’ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà
Cartella clinica è il romanzo-indagine sulla malattia della sorella
Le prime manifestazioni di insania che i familiari non riconoscevano ancora come tali
dolorose: "Ad ogni ritorno la vedevo cambiata
senza l’“ina” finale: lobotomia"
Serena Vitale ricostruisce quegli anni con lucidità
guidata da un invincibile impulso alla ricerca: ripercorre le cartelle cliniche
le anamnesi di cui individua paradossi e contraddizioni
le incrocia con i propri ricordi di bambina: un maglione squarciato
quasi sempre al pianoforte – in cui Rossana infila spilli negli occhi
le bambole accecate…L’alternanza di documenti e memorie ci consegna fatti a lungo tenuti segreti
autobiografia e insieme racconto familiare in cui troviamo indimenticabili comparse (il nonno con le sue amanti
il padre violinista con le sue "stramberie")
mentre una domanda – dubbio di scrittrice
tormento di sorella – aleggia su tutto: "Ma io dov’ero?"
È una lunga lettera d’amore alla sorella perduta
'Vincente o perdente' di Ornella Vanoni e Pacifico
Ma ora mi sembra finalmente di averlo scritto di mio pugno"
Più un diario sentimentale che una autobiografia
Pacifico incontra Ornella Vanoni e nasce il libro-confessione
'Vincente o perdente' (La Nave di Teseo)
In ogni pagina emergono il pensiero e le emozioni raccolte e raccontate da una donna e artista incomparabile
Tutta la fragilità e tutta la determinazione che l’hanno resa un’icona per generazioni diverse
che predilige purché non si degradi diventando tristezza
che ancora vede intorno a sé chiudendo gli occhi
Ornella Vanoni si iscrive all’Accademia di Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano a metà anni ’50
Diventa la compagna di Strehler che per lei inventa le “canzoni della mala”
Presto incontra Gino Paoli e si avvicina al cantautorato genovese
Per il suo ruolo da protagonista ne L’idiota con la regia di Achard vince il premio San Genesio come migliore attrice rivelazione del teatro italiano
Negli anni ’70 incontra Sergio Bardotti con cui realizza dischi memorabili come La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria assieme al cantautore brasiliano Vinícius de Moraes e al chitarrista Toquinho
negli anni ’80 collabora con jazzisti americani del calibro di Herbie Hancock e Gil Evans
Vince il premio Tenco nel 1981 e la Targa Tenco nel 1984
autore e cantautore tra i più stimati
ha pubblicato sei dischi e un EP a suo nome
tra cui la Targa Tenco per l’opera prima e premio Grinzane Cavour
Nell’aprile 2015 ha scritto e interpretato con Samuele Bersani il brano Le storie che non conosci
con la partecipazione di Francesco Guccini
Il brano si è aggiudicato la Targa Tenco 2015 come Migliore canzone dell’anno
Nel febbraio 2018 partecipa al festival di Sanremo presentando con Ornella Vanoni e Tony Bungaro il brano Imparare ad amarsi
che riceve il premio per la migliore interpretazione
Nel marzo del 2019 esce il suo ultimo disco
ha lavorato con Gabriele Muccino (Ricordati di me) e Roberta Torre (Sud Side Story)
Per il teatro ha scritto e messo in scena un monologo
dove ha iniziato a collaborare con artisti francesi
Oltre a questo romanzo ha pubblicato una raccolta breve di pensieri
è stato ripubblicato da La nave di Teseo nel 2020
'L'amore mio non muore' di Roberto Saviano
Roberto Saviano torna in libreria dal 6 maggio con 'L’amore mio non muore' (Einaudi)
Rossella Casini ha poco più di vent’anni
ha un padre e una madre affettuosi che non le fanno mancare nulla
La sua è un’esistenza tranquilla
anche se siamo nell’Italia del ’77
le piazze sono animate dalle contestazioni politiche
ci pensa Francesco: lui è uno studente calabrese fuori sede
Il sentimento che nasce fra loro è qualcosa che nessuno dei due aveva mai provato
Rossella scopre che la famiglia di Francesco è legata a una potente ‘ndrina della Piana di Gioia Tauro
assiste allo scoppio di una faida: un vortice di violenza che travolge tutto e tutti
dal quale Rossella sceglie di non scappare
È convinta che il loro amore sia cosí potente da fermare la mattanza
Che sia il lievito necessario per cambiare il corso delle cose
Il 22 febbraio 1981 Rossella Casini sparisce misteriosamente dopo aver annunciato il proprio rientro a casa
è riconosciuta dallo Stato come vittima di ‘ndrangheta
Roberto Saviano ha scritto il romanzo della sua storia
'Le colline di fronte' di Silvia Ballestra
"Il paesaggio è il volto enorme di un gigante che dorme"
Tullio Pericoli è uno degli artisti più significativi del Novecento italiano e uno dei protagonisti della vita culturale del nostro Paese
Nella biografia 'Le colline di fronte'
la scrittrice Silvia Ballestra ce ne restituisce vividamente e a tutto tondo la figura
nel 1961 Tullio Pericoli arriva a Milano "per fare l’artista"
Ha già all’attivo qualche collaborazione e vari estimatori che lo incoraggiano (primo fra tutti Cesare Zavattini)
ma è a tutti gli effetti un provinciale nella città del boom economico
Milano è la capitale dell’editoria
dell’industria culturale e Pericoli entra subito in contatto con giornalisti
illustra i racconti di scrittori famosi che pubblicano per quel giornale nuovo e vivace
espone subito in importanti gallerie milanesi i suoi quadri
si inserisce nella vita intellettuale che rinasce feconda dopo la brutalità della guerra
Inizia un dialogo che durerà tutta la vita con i libri e gli scrittori
Attraverso il racconto dei suoi tanti importanti incontri –l’amico Emanuele Pirella
tavoli magici e ritratti divenuti famosi in tutto il mondo
Silvia Ballestra ripercorre la vita straordinaria di Tullio Pericoli in un contesto intellettuale di ricchezza e varietà irripetibile
'L'eleganza del vuoto' di Guido Tonelli
E' da qualche giorno in libreria con Feltrinelli 'L'eleganza del vuoto
Di cosa è fatto l'universo' del fisico Guido Tonelli
Cosa succede quando la scienza più avanzata incontra le intuizioni dei filosofi antichi
Guido Tonelli ci guida in un percorso affascinante per svelare il mistero più grande dell’universo: il vuoto
filosofi e scienziati hanno discusso la sua esistenza e la sua natura
mentre per Democrito esso era la condizione stessa dell’esistenza degli atomi
Newton lo immaginava come uno spazio assoluto e immobile
mentre Einstein ne smentì l’esistenza con la sua teoria della relatività
e con essa una nuova rivoluzione: il vuoto non è il nulla
ma uno stato brulicante di energia attraversato da fluttuazioni incessanti
una sorta di brodo primordiale da cui tutto può nascere
Oggi sappiamo che il vuoto è il vero protagonista della storia cosmica: da esso è scaturito il Big Bang
ed è nel vuoto che si nascondono le forze che regolano l’universo
portandoci a esplorare le rivoluzioni che hanno rovesciato la nostra concezione della realtà
Ci accompagna nei laboratori in cui la fisica delle particelle tenta di decifrare i segreti della materia
ci fa viaggiare tra i paradossi quantistici e le intuizioni dei più grandi pensatori
per dimostrare che il vuoto è tutt’altro che un’assenza: è una presenza sottile e potente
Un racconto che sfida le nostre certezze e apre nuove domande su ciò che siamo e da dove veniamo
'Uscimmo a riveder le stelle' di Licia Troisi
Con Marsilio è in libreria 'Uscimmo a riveder le stelle' di Licia Troisi
La comunità degli astrofisici è riunita in Lapponia per un convegno internazionale nel quale confrontarsi e presentare gli ultimi risultati sulla nostra comprensione dell’universo
giovane ricercatore che lavora in uno dei più grandi e prestigiosi osservatori astronomici del mondo
la studentessa di Fisica che gli è stata affibbiata dalla sua capa
un metro e novanta e capelli color del deserto
un 'lungaccione' senza alcun segno particolare – neppure dal punto di vista della carriera scientifica
sussurra una vocetta nella sua testa –
e limitarsi a osservare due cose: i corpi celesti e il corpo di Mariela
il medico cubano che ha conosciuto l’anno precedente e che è diventata – non si capisce come
esclama la solita vocetta – la sua fidanzata
Nonostante la passione per l’astrofisica
e sperando di eliminare dal suo menu la carne di renna – il convegno si svolge nei paraggi del Circolo polare artico –
Gabriele non vede l’ora di tornare al suo osservatorio
là dove lavora anche Mariela; purtroppo
i suoi sogni si infrangono presto: una scienziata è stata uccisa nella sala dei server
e il principale indiziato è Nasir Legesse
ricercatore etiope che un guardiano ha sorpreso accanto al cadavere
Licia Troisi torna sul luogo del crimine – la comunità degli astrofisici alla quale appartiene – per raccontare come la scienza sia la via cardine per esercitarsi a risolvere dilemmi: quelli teorici
Tra tensione e comicità un giallo appassionato
come l’universo: tanto la strada per l’inferno quanto quella per la conoscenza
Il gigante del Sud' di Stefano Ardito
che con i suoi 2912 metri è la montagna più alta dell’Appennino
fu conquistato nell’agosto del 1573 da un uomo d’avventura straordinario
protagonista poco noto del Rinascimento: Francesco De Marchi
Fu uno dei primi exploit dell’alpinismo europeo
E' la storia che Stefano Ardito racconta in 'Gran Sasso
Il gigante del Sud' pubblicato da Solferino
Oggi il Corno Grande del Gran Sasso è il cuore di un massiccio molto frequentato
dove si possono affrontare passeggiate turistiche o pareti impegnative
centinaia di chilometri di sentieri segnati
Per molti appassionati di montagna del Nord Italia
Un giudizio che vale un po’ per tutto l’Appennino
la catena che forma la spina dorsale del nostro paese
e che affianca a panorami morbidi e boscosi le pareti rocciose e le vette delle Alpi Apuane
luoghi di incomparabile bellezza e difficoltà alpinistiche
accanto alla creatività e al coraggio degli alpinisti in parete
e all’impegno e all’altruismo dei soccorritori in montagna come dopo le catastrofi naturali
trovano posto il lavoro dei pastori e dei boscaioli
quello delle guide alpine e dei maestri di sci
il genio degli artigiani della ceramica di Castelli
Il Gran Sasso non è solo un luogo di natura e di sport
nelle sue valli e talvolta sulle sue cime sono passati la prigionia di Mussolini e la Resistenza
i rovinosi terremoti recenti dell’Aquila e di Amatrice
la valanga di Rigopiano e il prezioso lavoro dei ricercatori che scrutano il cosmo dai laboratori scavati nelle viscere del massiccio
di cultura d’eccellenza che trasforma una grande e silenziosa montagna fatta di roccia e di neve in un luogo di lavoro
Per la nostra rubrica Da vedere in tv segnaliamo stasera
il ritorno dopo la lunga pausa di “Che tempo che fa” sul Nove dalle ore 19,30
Roberto Saviano col suo nuovo libro ‘L’amore mio non muore’
in cui racconta la storia d’amore di Rossella Casini
Elodie che presenterà il suo quinto album ‘Mi ami mi odi’ La popstar
che tornerà presto anche nelle sale col film ‘Fuori’ di Mario Martone
sarà protagonista di ‘The Stadium Show’
che la vedrà esibirsi l’8 giugno a San Siro e il 12 giugno al Diego Armando Maradona – prima donna in assoluto a esibirsi in quello stadio
brano che anticipa il loro settimo album in studio; Ornella Vanoni
in uscita il 6 maggio col libro-confessione ‘Vincente o perdente’
Chiude la serata l’immancabile appuntamento con ‘Che tempo che fa – Il Tavolo’ con Nino Frassica
Attesi in puntata anche la nuova stella del nuoto italiano Sara Curtis
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Una società che peraltro si è costituita parte civile nel processo
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Il messaggio dello scrittore, tifoso del Napoli
Roberto Saviano torna a teatro per raccontare una storia ricolma d’amore, violenza e coraggio.
Nessuno la rivedrà più. Sebbene il suo corpo non sia stato ritrovato, è riconosciuta dallo Stato come vittima di ‘ndrangheta.
Lo spettacolo non può essere inserito nell’abbonamento DUSElibero
1 e 2 GiugnoSATYRICON OFF BISTROT348 7131590MAIN PARTNER
Il noto scrittore ha "festeggiato" il gol che ha permesso al Napoli di agganciare la squadra di Inzaghi
Sta facendo discutere una storia Instagram pubblicata da Roberto Saviano durante la partita Bologna-Inter di ieri
Lo scrittore ha esultato per la rete segnata allo scadere da Orsolini e che ha permesso al Napoli di riagganciare la squadra d'Inzaghi al primo posto in classifica
aggiunge: "contro la curva più ndranghetista del paese
contro una società l’Inter che ha fatto della sua ambiguità con i clan la sua cifra"
Dopo le sue parole sono state tante le reazioni
ma ancora manca quella dell'Inter che - tuttavia - è attesa nelle prossime ore
Direttore Responsabile: Samantha Dell’EderaPer segnalazioni:Cell
+39 375 5535222Email: redazione@borderline24.com
“Un viaggio attraverso una storia vera che non deve essere dimenticata”
del suo nuovo tour teatrale ‘L’amore mio non muore’
tratto dal suo omonimo libro che uscirà il 6 maggio 2025 e che segna il suo passaggio a Einaudi Stile Libero
“Rossella Casini è una giovane studentessa fiorentina che si innamora di Francesco
uno studente fuori sede legato a una famiglia ‘ndranghetista
è certa di poterlo salvare da un destino già scritto
Crede che l’amore possa essere la forza capace di cambiare tutto
Ma questa fede incrollabile si scontra con una realtà più feroce di quanto avesse mai immaginato” racconta Saviano
“Non vedo l’ora di incontrarvi
Il tour prenderà il via a Milano il 12 maggio @teatroarcimboldimilano
12 giugno Auditorium della Conciliazione e Napoli
I biglietti sono disponibili online sulle maggiori piattaforme di ticketing e presso i botteghini dei teatri
Rossella Casini ha poco più di vent’anni
ci pensa Francesco: il sentimento che nasce fra loro è qualcosa che nessuno dei due aveva mai provato
Rossella scopre che la famiglia di Francesco è legata a una potente ‘ndrina della Piana di Gioia Tauro
è riconosciuta dallo Stato come vittima di ‘ndrangheta”
Roberto Saviano: «La Sardegna produce criminali
non mafia».css-8atqhb{width:100%;}.css-t99ioc{width:100%;position:relative;height:auto;}.css-it706k{color:#000000;padding:0px;margin-block-start:0px;margin-block-end:0px;margin:0px;font-family:PoynterOldstyleDisplay-NarRoman;font-weight:normal;font-size:30px;}Lo scrittore: «I soldi vengono nascosti in un magazzino
E il denaro quasi sempre arriva nell'isola
utilizzando ditte di spedizionieri che lo nascondono in doppi fondi
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E il denaro quasi sempre arriva in Sardegna
a ipotizzare quello che sarà dei tre milioni di euro portati via dai banditi dopo l’assalto al portavalori di venerdì scorso sulla Variante Aurelia
Lo spiega sul suo canale You Tube in un video pubblicato ieri
«Gli assalti ai portavalori sono sempre più frequenti e sono un pezzo sempre più fondamentale dell’economia criminale – spiega l’autore di “Gomorra” –
Sono colpi organizzati con una strategia ben precisa
un investimento temporale ed economico importante
Un piano spesso costruito in mesi e mesi di osservazione e informazioni
l’assalto è avvenuto da parte di una banda di rapinatori sardi
Lo sappiamo perché un video ha raccolto alcuni momenti dell’azione e si sentono i banditi con un accento sardo comunicare tra loro»
probabilmente nelle campagne circostanti – prosegue Saviano –
Ma perché le organizzazioni sarde riescono a strutturarsi in gruppi di banditi e assalitori di portavalori e non dentro strutture criminali mafiose
Le organizzazioni criminali mafiose fanno narcotraffico e probabilmente questi soldi
In Sardegna ci sono referenti della ’ndrangheta e della camorra per il mercato interno
In alcuni casi utilizzano la Sardegna come hub
per tenere soprattutto coca e poi farla arrivare sulle coste francesi e catalane
Ma i criminali sardi sono sempre sottoposti al potere delle organizzazioni criminali del continente»
ma non producono mafia – aggiunge lo scrittore –
Le organizzazioni sarde mal sopportano la gerarchia
Possono accettare una gerarchia operativa per quanto riguarda un assalto
Così come l’essere soldato e la presenza di un ufficiale»
E se il denaro non viene investito in cocaina
«Il riciclaggio è abbastanza semplice: hanno società immobiliari
fanno quindi risultare compravendite di piccoli lotti di terra e case
Riescono tramite un giro di fatture false: utilizzano i bar con fatturazione falsa e la strategia in genere è sempre molto prudente: 50mila euro
Gli orologi e le opere d’arte sono poi un settore privilegiato per il riciclaggio
Tanto valore in pochissimo».l Martina Trivigno © RIPRODUZIONE RISERVATA
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“Gol di Orsolini sotto la curva ‘ndranghetista”
Roberto Saviano riaccende i riflettori sull’inchiesta ultras: “Gol di Orsolini sotto la curva ‘ndranghetista”
il Bologna ha sconfitto l’Inter con un gol di Riccardo Orsolini nei minuti di recupero
interrompendo le ambizioni di triplete dei nerazzurri
L’attaccante ha esultato sotto la curva ospite
gesto che ha suscitato l’attenzione di Roberto Saviano
che ha commentato l’episodio sui social media
definendo la curva come “curva ‘ndranghetista”.
L’inchiesta ha messo in luce come alcune curve siano state infiltrate dalla criminalità organizzata
con attività illecite che vanno dalla rivendita di biglietti al traffico di droga
Il caso dell’Inter non è isolato: altre squadre italiane hanno affrontato problemi simili
evidenziando la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni calcistiche e delle forze dell’ordine
come sanno tutti coloro che seguono il calcio con attenzione
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in occasione dell’uscita del suo nuovo libro L’amore mio non muore (Einaudi)
Dall’esperienza ai funerali di Papa Francesco alla memoria dolorosa della sua zia scomparsa
dal prezzo pagato per la scrittura alla condanna della solitudine
Saviano racconta senza filtri la sua vita da recluso
il peso degli attacchi e l’ossessione per la verità
La sua presenza in Vaticano ha destato curiosità
Ma Saviano spiega: «Ero stato anche ai funerali di Wojtyla
E sottolinea quanto la figura di Francesco
Saviano ammette il dolore più intimo: la scomparsa recente della zia
«Ho la sensazione di aver sbagliato tutto»
«I miei genitori si sono sradicati da Caserta per proteggermi
E ancora: «Pensavo di cambiare la realtà con i libri
La condizione di scrittore-simbolo lo opprime: «Esisto per quello che rappresento
quella persona deve restare fuori dalla gabbia in cui tu sei chiuso
Parla anche di pensieri estremi: «Ho pensato al suicidio
ho capito che non era quella la soluzione»
L’amicizia con Salman Rushdie è per Saviano un nodo emotivo forte
L’attacco subito dallo scrittore anglo-indiano ha svelato la verità del pericolo: «È vivo per miracolo
e ora nessuno può più dire che la fatwa era un’esagerazione
L’idea della fuga è ricorrente: «Vorrei una nuova identità
Ma aggiunge con amarezza: «Non ne uscirò mai
Saviano riflette sull’ossessione per la scorta: «In Italia
Racconta l’episodio surreale di una signora che lo accusa in aeroporto di aver mentito sul pericolo perché era da solo
Il suo nuovo libro ricostruisce la storia di Rossella Casini
ragazza fiorentina scomparsa nel 1981 perché si era innamorata del figlio di un boss
raccontata con sguardo letterario e civile
Commuove il ricordo dell’amicizia con Michela Murgia: «Mi ha insegnato a tagliare i lacci ai sentimenti»
Servizi segreti e uomini attorno all’auto di Giambruno: nuove ombre e una nuova interrogazione parlamentare
Trump avverte: forse la pace in Ucraina è impossibile
influencer da oltre un milione di follower e volto noto del Grande Fratello Vip
racconta per la prima volta con dolore e coraggio il suo calvario
controllo ossessivo e minacce che l’ha portata a denunciare l’ex compagno Alessandro Basciano
«Tante volte ho pensato: ma chi me l’ha fatto fare di denunciare
La relazione con Basciano era nata nel 2021 all’interno della casa del GF Vip
la convivenza a Roma e la nascita della figlia Celine Blue sembravano coronare una storia d’amore
«A dicembre 2023 ho ricevuto l’orologio anti-stalker dai carabinieri
Sophie aveva persino assunto una guardia del corpo per tutelarsi
Ma il vero spartiacque è arrivato con la decisione di tornare dalla sua famiglia
le rispondeva con messaggi in cui minacciava il suicidio
Fino all’episodio culminante: «Ha aggredito i miei amici
poi mi ha chiamata dicendo che avrebbe ammazzato anche me»
È stato allora che Sophie ha sporto una seconda denuncia
Il 30 aprile 2025 la Corte di Cassazione ha confermato il divieto per Basciano di avvicinarsi a meno di 500 metri da Sophie e dalla figlia
e gli ha imposto il braccialetto elettronico
ma le prove raccolte — comprese tre anni di chat fornite da Sophie — hanno mostrato
un quadro «più infernale di quanto sembrava»
Sophie si dice distrutta: «Mi sento svuotata
Devo mostrarmi forte per mia figlia e per il mio lavoro
Dopo la scarcerazione di Basciano nel novembre scorso
Sophie ha sentito su di sé lo sguardo del sospetto: «È stato durissimo
ma Sophie Codegoni — con il sostegno dell’avvocata Jessica Bertolina — ha deciso di non rimanere in silenzio
che contribuisce a rompere il muro dell’indifferenza e dell’incredulità intorno alla violenza domestica
Il gip ha archiviato l’indagine sull’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino
scagionando definitivamente il rapper Fedez
che ha chiesto l’archiviazione per assenza di prove a sostegno dell’ipotesi di una rissa
non esistono elementi sufficienti a sostenere l’accusa
e la vicenda non può essere qualificata come una rissa
né tantomeno attribuita con certezza a responsabilità personali del cantante
Il personal trainer Cristiano Iovino non aveva presentato querela e aveva accettato una transazione economica da 10 mila euro
che in una nota dichiarano: «Viene finalmente esclusa ogni responsabilità del nostro assistito
È la miglior risposta al pesante processo mediatico a cui è stato sottoposto da un anno»
Con questa decisione si chiude ufficialmente un capitolo controverso che ha coinvolto il nome dell’artista per mesi
oggetto di speculazioni e attenzione mediatica
senza che vi fosse mai stata una denuncia da parte della persona coinvolta
Una svolta significativa nei casi di separazione e affidamento dei figli arriva da Verona
dove la sezione Famiglia del Tribunale civile ha cominciato ad applicare una misura finora poco utilizzata
prevista dalla riforma Cartabia: sanzioni pecuniarie giornaliere
contenuta nell’articolo 473-bis.39 del Codice di procedura civile
una somma da versare per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione di un provvedimento che riguarda il benessere dei figli
È uno strumento pensato per garantire l’effettività delle decisioni giudiziarie in materia familiare
un padre che si rifiutava di pagare i 300 euro mensili stabiliti per il mantenimento dei figli
sostenendo di avere già sostenuto altre spese
è stato condannato a pagare 100 euro per ogni giorno di ulteriore inadempienza
La minaccia ha funzionato: dopo cinque giorni
e quindi dopo una multa complessiva di 500 euro
una madre che tiene il figlio all’estero impedendo gli incontri con il padre è stata condannata a pagare 200 euro al giorno finché non rispetterà l’ordinanza di far collocare il minore anche presso il padre
A nulla sono valse finora una condanna a 3.000 euro di risarcimento e una sentenza del tribunale stranieroche le intima di rimpatriare il figlio: la donna
continua a ignorare l’ordinanza del settembre 2024
Queste misure — spiega il giudice Massimo Vaccari
estensore di una delle ordinanze — servono a tutelare i minori e a far rispettare l’autorità giudiziaria
Non si tratta di strumenti nuovi in assoluto: già esistevano
ma erano applicabili solo su richiesta delle parti
il giudice può intervenire direttamente quando ravvisa danni o pregiudizi per i figli
Il messaggio ai genitori separati è chiaro: disattendere le decisioni del giudice costa caro
E ora il sistema giudiziario sembra pronto a far valere davvero queste regole
Video hard di una ragazzina di Avellino diffuso in rete
la polizia ha già denunciato tre minorenni ma “il giro è molto più largo”
Morta a 24 anni dopo aver assunto per 2 mesi integratori
Mattarella “revoca” la concessione ai Benetton che pagano i giornali per nascondere la notizia
L’orrore dei video della decapitazione delle due ragazze scandinave in Marocco
i 4 arrestati avevano giurato fedeltà all’Isis
il video della decapitazione di due giovani turiste scandinave a pochi chilometri da Marrakech pubblicato su Facebook: presi alcuni terroristi
Alessandro Bologna alias Franchino il criminale
il boxer che fornisce ai ragazzi le “istruzioni” anti bulli
dopo Zagaria anche Cutolo tornerà a casa sua ad Ottaviano: hanno paura possa contagiarsi
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Lo scrittore Roberto Saviano ricorda sua zia Lalla
In un articolo sul Corriere della Sera dice che lei «non si era sposata e aveva insieme a sua sorella — mia madre — scelto di accudirmi
Aveva quindi scelto me e mio fratello come figli: non le eravamo capitati
tutto ciò che non sarò mai più è segnato dalla sua assenza»
L’autore di Gomorra dice che Silvana lo ha svegliato al mattino
lo ha accompagnato a scuola e gli ha insegnato come tenere forchetta e coltello
mi ha lavato e disinfettato le sbucciature; mi ha insegnato a rompere le uova di cioccolato con un pugno
collezionato insieme le squadre di Subbuteo»
zia Lalla gli ha insegnato i suoi principi: «Un’etica rigorosa
Aveva rifiutato di lavorare in banca e persino di sposarsi
per non dover cedere ad altri alcun potere su di sé
in una dinamica che accade in molte famiglie italiane: due sorelle che diventano due madri per i nipoti
forse si trova «con le quattro tartarughe d’acqua dolce
con Merlino l’ultimo gatto vissuto troppo poco
la cagnolina boxer con cui ha vissuto in simbiosi.»
Saviano dice che zia Lalla «non era mai riuscita davvero
né perché avessi deciso di finirci in mezzo: camorra e processi
Non voleva troppo indagare nel mio animo; ha sofferto in silenzio
Sono andate via da Caserta lei e mia madre
Tutto veniva setacciato per trovare un appiglio contro di me
Mentre la sua famiglia ha dovuto cambiare città e mutare abitudini
E lei e la madre lo hanno anche difeso dalle battute «sull’aver rovinato la reputazione di una terra
il «si è arricchito sulle sventure» le consumavano di rabbia
che avevano visto la vita ridursi a un torsolo
Silvana provava a seguirmi e ad assistermi quando
le scorte mi spostavano continuamente: lo faceva cucinando»
E infine: «Mai mi perdonerò che Silvana si sia chiusa anche per questo: non voleva commerciare col mondo che aveva ferito così tanto suo nipote-figlio per scelta»
E questo «l’ha portata a scivolare in una depressione che è stata prodromica alla demenza a corpi di Lewy»
Non sono stato capace di trovare parole che riuscissero davvero a incontrarti nel profondo
perché non erano le parole che volevi da me
vedendo la tua smorfia per un mio vestito sbrindellato: smorfia sorniona identica a quella che ho ritrovato sul tuo volto poco fa
l’ultima che ho visto prima che il legno sigillasse la tua pace
La mia vita — quella silenziosa che per essere compresa non necessitava parole ma solo sguardi — è finita con te»
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Lunedì 12 maggio 2025 alle ore 21.00 al Teatro degli Arcimboldi di Milano (viale dell'Innovazione 20) torna in scena Roberto Saviano che debutta con il suo nuovo spettacolo L'amore mio non muore ispirato alla vicenda di Rossella Casini: il recital
Rossella Casini è una studentessa fiorentina di Psicologia
figlia unica di una normale famiglia di città; la madre è una piccola commerciante che ha ereditato un po' di soldi
La sua vita scorre tranquilla fra l'università e gli svaghi giovanili
all'improvviso: è il novembre 1977 e Rossella conosce Francesco Frisina
In estate Francesco e Rossella vanno insieme a Palmi
che però nascondono un terribile segreto
Rossella scopr epresto che i Frisina sono legati alla potente 'ndrina dei Gallico
da poco entrata in guerra con quella dei Condello
invece di andarsene Rossella sceglie di rimanere
convinta che questo amore possa addirittura fermare la faida
La sua decisione si rivelerà fatale
Il 22 febbraio 1981 Rossella Casini sparisce misteriosamente da Palmi dopo aver telefonato al padre e aver annunciato il suo rientro a Firenze
Sebbene il suo corpo non sia stato ritrovato
è riconosciuta dallo Stato come vittima di 'ndrangheta
Biglietti (esclusi diritti di prevendita): platea 35 euro, galleria 30 euro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare via email la biglietteria del Teatro degli Arcimboldi
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avrà un "epilogo che sarà probabilmente nel sangue"
Non è la prima volta che Roberto Saviano si scaglia contro Elon Musk e le sue attività imprenditoriali e politiche ma in questo caso
la violenza con cui lo scrittore campano attacca il patron di Tesla è del tutto inaudita
L’autore di Gomorra decide di affidare al suo profilo social un commento su Musk
Prima definendolo un “furbo miliardario” e poi
mettendo nero su bianco che “la sua fine sarà una fine terribile e violenta”
“La fine di Elon Musk sarà una fine violenta”
esordisce Saviano guardando i suoi follower
è presto detto: “Ciò che sta construendo intorno a sè
non potranno che portare a una caduta violenta “
tira in ballo anche il presidente americano
Che però aggiunge senza timore: “Il loro epilogo politico sarà probabilmente nel sangue
Cadranno per mano di coloro che hanno esaltato”
Un post condiviso da Roberto Saviano (@robertosaviano_official)
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quelle affidate da Franco Cutolo alla sua pagina Facebook
Franco è il padre di Giambattista Cutolo
il giovane musicista ucciso con un colpo di pistola la sera del 31 agosto scorso
Il post è una reazione a un servizio televisivo di novembre
nel quale – secondo Cutolo – si traccia una cronistoria delle giovani vittime della violenza in città
senza però menzionare Giogiò
«Trovo questa cosa vergognosa – ha detto Franco Cutolo
raggiunto telefonicamente – e spero non sia legata al fatto che tempo fa la mamma di Giogiò lo attaccò pubblicamente
Ma dimenticarsi di mio figlio è un’ingiustizia nei confronti della sua memoria e di ciò che la sua morte ha rappresentato per questa città»
ricordato da molti come un talento gentile
è diventato suo malgrado una figura centrale nel dibattito sulla criminalità minorile
Napoli si è stretta attorno alla sua famiglia
e anche lo Stato ha riconosciuto l’eroismo del giovane musicista
insignendolo della medaglia al valor civile
«Mio figlio è stato l’ammiraglio di questa tragedia che sta vivendo Napoli»
«L’omicidio di Giogiò ha segnato uno spartiacque
Con la sentenza che ha condannato il suo assassino a 20 anni di carcere abbiamo scritto una pagina di storia
Una sentenza che verrà presa come riferimento in casi simili
E proprio da questa tragedia è partito anche un impulso forte per la legge Caivano
che ha eliminato la possibilità della “messa alla prova” per certi reati gravi»
non è solo un atto di amore familiare o di giustizia simbolica
«Credo sia necessario ricordarlo – conclude Franco Cutolo – e ricordarlo sempre
si dice voce della legalità e della lotta contro la criminalità
scorretto e intollerante perché chi dimentica Giogiò
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Roberto Saviano spiega come il nome "Gomorra" sia diventato una potente metafora del male
Saviano sceglie di utilizzare questo nome per rappresentare una città dove l'orrore e la malvagità dominano
una città compromessa dal comportamento degli uomini.
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