Napoli sarà una delle tredici città italiane coinvolte nell’iniziativa nazionale promossa da Plastic Free Onlus e Seconda Chance
che vedrà impegnati fianco a fianco detenuti in permesso premio e volontari nella pulizia del territorio
l’appuntamento sarà in via Caracciolo a Mergellina per ripulire la spiaggia di Sant’Antonio
Protagonisti della giornata saranno alcuni detenuti della casa di reclusione di Secondigliano
coinvolti nell’iniziativa grazie alla collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza e all’impegno condiviso per la costruzione di percorsi di responsabilizzazione e inclusione
L’attività ambientale sarà coordinata da Silvana Maria Rosaria Cantone e Stefano Pugliese
rispettivamente referente provinciale e vice di Plastic Free
promotrice regionale dell’associazione che si occupa del reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti
L’evento di pulizia ambientale rappresenta un’azione simbolica e concreta al tempo stesso
che unisce il rispetto per la natura alla possibilità di riscatto personale per chi ha commesso errori in passato
“Seconda Chance è sempre più un punto di riferimento per la popolazione carceraria che cerca una via per reinserirsi – dichiara Flavia Filippi
presidente e fondatrice dell’associazione – Non si tratta solo di uscire per un paio d’ore a pulire
Queste giornate sono vere e proprie esperienze di comunità: si lavora insieme
si condivide un momento di libertà e di umanità prima di rientrare in carcere
È il primo anno in cui collaborano così tanti istituti penitenziari e questo ci rende orgogliosi: oggi abbiamo una rete attiva in tutta Italia e oltre 520 offerte di lavoro già attivate per i nostri beneficiari”
Un modello inclusivo che si sposa perfettamente con la missione di Plastic Free
come spiega il suo direttore generale Lorenzo Zitignani: “Abbiamo costruito questa sinergia
su un principio semplice: l’associazionismo deve essere aperto a tutti
Le nostre giornate di raccolta ambientale vogliono sensibilizzare
ma anche offrire opportunità di riscatto e di gratitudine
Perché per cambiare il mondo serve il contributo di tutti
L’iniziativa coinvolgerà detenuti provenienti da 16 istituti penitenziari: Ancona Montacuto e Ancona Barcaglione
grazie alla collaborazione della Magistratura di Sorveglianza
delle associazioni locali e di numerosi partner
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Nella foto la vittima Domenico Gargiulo; nei riquadri Antonio Bruno
Tre moventi per un uomo solo: troppi per permettere di salvarsi a Domenico Gargiulo
che pure era soprannominato “l’immortale” come il personaggio Ciro Di Marzio in “Gomorra”
transitato in ben tre clan nel corso della breve vita
era inviso a tutti e nulla poterono i SauttoCiccarelli
Ma a quasi sei anni di distanza i presunti mandanti ed esecutori sono stati smascherati: Antonio Bruno
referente dei Licciardi nel rione Don Guanella
ras del gruppo omonimo con base a Caivano e origini a Secondigliano; Vincenzo Pernice e Vincenzo Caiazzo esecutori materiali
Contro di loro (ferma restando la presunzione d’innocenza) c’è un mix tra indagini tecniche a cominciare dalle immagini di una telecamera sul luogo della scomparsa e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia
Nella ricostruzione della procura antimafia
sulla base delle indagini compiute dalla Squadra mobile della questura guidata dal dirigente Giovanni Leuci e del commissariato Scampia (dirigente Antonella Palumbo con il vice Lorenzo Stabile) Domenico Gargiulo era diventato una specie di croce per il clan Abbinante
pressati affinché si liberassero dello scomodo affiliato da poco accolto
erano tre le ragioni che provocarono l’omicidio
come ha raccontato il pentito Salvatore Roselli
che “Sicc e penniell” avesse spifferato a un investigatore il tragitto di un grosso carico di droga; aveva cambiato più casacche in poco tempo
diventando inaffidabile; indirettamente gli Abbinante lo accusavano di aver provocato l’arresto e la condanna all’ergastolo di Salvatore Baldassarre
che aveva ucciso al suo posto l’innocente Pasquale Romano per un errore di persona
Con l’aggravante che il killer è il nipote di del capoclan Antonio Abbbinante del Rione Monte Rosa
Gargiulo aveva mangiato pane e camorra fin da giovane
Prima era stato un soldato nel clan Abbinante
poi li aveva traditi passando con i Marino delle Case Celesti
Nel 2012 era scampato a due diversi agguati ad opera di affiliati agli Abbinante-Abete-Notturno
maturati nell’ambito della strategia tesa ad uccidere appartenenti alle organizzazioni contrapposte Marino e Vanella Grassi tra loro alleati
Il 15 ottobre 2012 gli esecutori materiali commettevano un errore di persona e al suo posto ammazzarono Pasquale Romano
“Sicc penniell” fu nuovamente vittima di un agguato mentre era in un bar a Scampia
ma la pistola del sicario si inceppò e lui riuscì a fuggire
L’inchiesta vede 31 indagati a vario titolo per mafia
È pure emerso che il clan Licciardi controlla anche il mercato dei veicoli rubati
gestendo la vendita a terzi o la restituzione tramite “cavallo di ritorno”
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Home / Rieducazione / Una chitarra per Vasco Rossi fatta dai detenuti di Secondigliano
Per fare un buon assolo serve la chitarra giusta
Realizzata dai detenuti del carcere di Secondigliano
fa parte dell'”Orchestra del mare”
fatta con il legno delle barche con cui i migranti hanno solcato il Mediterraneo
“È una chitarra molto speciale perché porta con sé il dolore e la speranza di tante umanità in fuga dalla guerra e dalla miseria”, dice il cantautore in un post Instagram. “Metamorfosi” è un progetto della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, presieduta da Arnoldo Mosca Mondadori, che ha all’attivo due laboratori del legno a Milano Opera e a Secondigliano
“trasforma tutto ciò che è ritenuto scarto in armonia e bellezza
che trasforma il dolore in nuova speranza”; una metamorfosi “che cambia anche chi la realizza
Vasco Rossi si aggiunge alla lista di cantanti che hanno già ricevuto la chitarra dell'”Orchestra del mare”. Jovanotti a marzo scorso, e Sting
Il comandante si distingue per aver contrastato traffico di droghe
Ora rischia il trasferimento in un'operazione che solleva dubbi sulle pressioni esterne
uno degli istituti penitenziari più difficili d’Italia
un uomo sta lottando ogni giorno contro un nemico invisibile e pericoloso: l’illegalità
figura centrale nella gestione e nel mantenimento dell'ordine all’interno di questa struttura ad alta sicurezza
ha dimostrato negli ultimi anni una determinazione incrollabile nel contrastare le attività illecite che ancora affliggono il sistema carcerario
La sua azione non è passata inosservata
ha suscitato reazioni che stanno mettendo a rischio la sua posizione e
Grazie alla sua attenta e professionale gestione
sono stati effettuati numerosi sequestri di materiali proibiti: telefoni cellulari
strumenti attraverso i quali le dinamiche illegali all'interno del carcere possono prosperare
Questo lavoro incessante non solo ha reso il carcere di Secondigliano un posto più sicuro per le forze dell'ordine e per i detenuti stessi
ma ha anche dimostrato una cosa fondamentale: la sicurezza e il rispetto delle leggi devono essere sempre garantiti
il comandante ha attirato su di sé l’odio di chi
preferirebbe una gestione più “malleabile” e meno controllata
La sua azione determinata ha portato infatti alla denuncia di detenuti in alta sicurezza
esponenti di gruppi criminali radicati nel territorio
e ciò lo ha trasformato in una figura scomoda per chi avrebbe preferito mantenere intatte le dinamiche di potere che alimentano la vita dentro il carcere
il comandante della Polizia Penitenziaria si trova ora nel mirino di una serie di manovre che sembrano studiate ad hoc per metterlo in difficoltà
ha scosso l'intero corpo di Polizia Penitenziaria
ma anche le autorità e l'opinione pubblica
una scelta così inspiegabile porta a pensare che
potrebbe esserci la volontà di rimuovere una figura che
risulta scomoda per chi ha interesse a mantenere lo status quo
costruite su basi fragili e poco credibili
Molti ritengono che si tratti di un’operazione di discredito
volta a minare la sua credibilità e a forzarlo ad abbandonare l’incarico
in un momento in cui i successi e le azioni messe in campo erano sotto gli occhi di tutti
In un contesto come quello del carcere di Secondigliano
dove l'illegalità e la violenza sono sfide quotidiane
l'intervento deciso di chi è chiamato a garantire l'ordine non può essere ostacolato
non rappresenta solo un elemento di forza all’interno della struttura
ma un simbolo di quella legalità che dovrebbe guidare ogni operazione nel sistema penitenziario italiano
che lo ha reso una figura di riferimento per la lotta contro la criminalità all'interno delle mura del carcere
ci appelliamo al procuratore Nicola Gratteri affinché intervenga tempestivamente per fare chiarezza su quanto sta accadendo
La sua esperienza e il suo impegno nella lotta alla mafia e all’illegalità sono un faro di speranza per chi
si trova a fronteggiare il potere dei clan anche dentro le mura di un carcere
È necessario che si faccia luce su queste dinamiche e che si verifichi se le decisioni in corso siano frutto di pressioni esterne e non della pura ricerca della verità e della giustizia
La sicurezza e la legalità all’interno del carcere di Secondigliano devono essere priorità assolute
Chi si batte contro l’illegalità
chi lavora giorno dopo giorno per garantire che il rispetto della legge prevalga
La rimozione di una figura come il comandante rischia di inviare un segnale sbagliato: quello che la lotta alla criminalità può essere ostacolata o addirittura punita
non deve mai dimenticare i principi di giustizia e legalità
La strada per garantire un carcere più sicuro e rispettoso dei diritti è ancora lunga
ma non possiamo permettere che venga ostacolata da manovre politiche o da pressioni interne
È il momento che chi ha il potere di farlo intervenga
per difendere il lavoro e l’onore di chi si impegna davvero per la sicurezza di tutti
Video 4k e foto – Autorizzazione Enac
droni@agenziagiornalisticaopinione.it
areatecnica@agenziagiornalisticaopinione.it
Da un paio di settimane è scattato l’intervento formativo curato dalla FIP all’interno del Centro Penitenziario “Pasquale Mandato” di Secondigliano
La scorsa primavera la Federazione aveva inaugurato il playground
dopo aver provveduto alla sua ristrutturazione
con la partecipazione di “Fondazione Lottomatica” e la collaborazione dell’Associazione non profit “Seconda Chance”
Questa mattina il coach della Nazionale Femminile Andrea Capobianco ha incontrato cinquanta detenuti/e raccontando loro la propria esperienza umana e professionale e poi rispondendo alle loro domande
Grazie al supporto operativo del Comitato Regionale Campania e del suo presidente Antonio Caliendo
da un paio di settimana e da oggi ogni giovedì
per un paio d’ore il tecnico federale Alfredo De Matteis allena e allenerà una ventina tra detenuti e detenute: “Ragazzi e ragazze che si sono approcciate a queste lezioni con interesse
E’ solo l’inizio di un percorso che speriamo si possa arricchire e ampliare nei prossimi mesi”
“Un grande orgoglio – ha ribadito Antonio Caliendo – finalmente abbiamo risolto tutte le delicate questioni burocratiche correlate a un intervento formativo all’interno di un carcere e siamo partiti
Ringrazio ancora il presidente Petrucci per questa opportunità
è un’attività a cui teniamo particolarmente e che continueremo a curare con estrema attenzione”
“Ci sono esperienze difficili da raccontare
quella di questa mattina a Secondigliano è una di queste
E’ stato toccante poter interagire con alcuni detenuti e detenute
“sentire” il silenzio accompagnare le mie parole
In una quarantina di minuti ho semplicemente raccontato la mia esperienza di allenatore
il percorso che mi ha portato dai campi all’aperto ai Giochi Olimpici con una Nazionale
rimarcando gli aspetti legati al rispetto di se stessi
l’importanza di eliminare gli alibi e quella di reagire all’errore per evitarne altri
Alla fine dell’incontro è stato altrettanto bello vedere questi ragazzi giocare e sorridere ogni volta che facevano canestro
magari dopo aver corretto il tiro precedente”
Un anno fa i colori scelti per il campo erano stati l’Azzurro
Dopo l’inaugurazione a Rebibbia, prosegue il 12 marzo nel carcere di Secondigliano l’iniziativa Libri Liberi
promossa dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità – e in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura
Ai detenuti di Secondigliano Maurizio De Giovanni e Fabrizio Bentivoglio racconteranno e leggeranno Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez
direttrice della Casa Circondariale “Pasquale Mandato” di Secondigliano
La rassegna proseguirà fino al 21 dicembre: in ogni incontro un attore o un’attrice accanto a uno scrittore o a una scrittrice presenteranno i capolavori della letteratura nelle principali carceri italiane
L’incontro successivo sarà il 27 marzo nel carcere di Opera di Milano dove Elisa Fuksas e Elena Lietti proporranno Gli androidi sognano pecore elettriche di Philip K
L’obiettivo della rassegna è offrire ai detenuti la possibilità di immergersi in mondi letterari alternativi e di esplorare le profondità della condizione umana attraverso la lettura
Con il prezioso contributo di attori e scrittori di fama
gli incontri diventano esperienze uniche e irripetibili
in cui le storie prendono vita attraverso letture avvincenti e discussioni appassionate
Sarà incoraggiato il dialogo e il confronto aperto per rendere i detenuti non solo spettatori ma anche protagonisti di questi straordinari incontri
La rassegna si inserisce così in un più ampio contesto di promozione della cultura come strumento di riscatto e rinascita
offrendo una preziosa occasione di riscoperta del sé e del proprio valore all’interno della comunità
Maurizio De Giovanni con Fabrizio Bentivoglio
Donatella Di Pietrantonio con Lino Guanciale
Locandina “Libri Liberi” 2025 a Secondigliano
Locandina programma completo “Libri Liberi” 2025
Associazione a delinquere di stampo mafioso
associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti
detenzione e porto abusivo o di armi da fuoco
Sono i reati che il gip di Napoli contesta a otto indagati nell'ambito di una indagine della polizia sugli assetti criminali nel quartiere napoletano di Secondigliano
che rientra nella sfera di influenza del cartello noto come Alleanza di Secondigliano che fa capo alle famiglie Licciardi
Contini e Mallardo.Il gruppo al centro dell'indagine quello del rione Don Guanella
gli esecutori e il movente dell'omicidio di Domenico Gargiulo
un pregiudicato affiliato al clan Sautto-Ciccarelli ucciso con un colpo alla nuca nel 2019
nel corso della terza faida di Scampia tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012 era transitata nel clan Marino
diventandone un esponente di spicco; Gargiulo nel 2012 era scampato a due diverse agguati proprio da parte del suo ex gruppo
il 15 ottobre di quell'anno al posto suo venne ucciso per uno scambio di persona Pasquale Romano
completamente estraneo alle dinamiche criminali
venne portato nel luogo in cui sarebbe stato ucciso
il suo cadavere venne nascosto nel bagagliaio di un'auto rubata e fatto trovare pochi giorni dopo nel rione Don Guanella
Secondo gli investigatori l'omicidio e' riconducibile ai capi dei due clan
e li collega al clan Abbinante per perseguire strategie criminali comuni ma anche per vendicarsi della condanna all'ergastolo inflitta a Salvatore Baldassarre
nipote del capo clan Antonio Abbinante proprio per l'omicidio di Pasquale Romano e per il tentato omicidio di Gargiulo
L'indagine ha anche documentato come clan Licciardi controlli il 'mercato' dei veicoli rubati
gestendone la vendita o la restituzione al legittimo proprietario dietro riscatto
Ai Licciardi inoltre vanno gli ingenti guadagni dalla gestione delle piazze di spaccio del rione Don Guanella
che riforniscono continuamente di hashish e cocaina
i tempi e le modalità di approvvigionamento
Contestualmente alla notifica delle misure cautelari sono state eseguite anche perquisizioni
ANTIMAFIADuemilaAssociazione Culturale Falcone e Borsellino Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000Privacy e Cookie policy
Home / Rieducazione / Carceri / Secondigliano: “Dall’Io al Noi” una giornata speciale per le donne detenute
Una giornata particolare contro la solitudine
l’isolamento e la marginalizzazione sociale legata alla condizione di carcerate
È quella che hanno vissuto il 3 dicembre le donne dell’Istituto Penitenziario di Secondigliano a Napoli
che nell’ambito del Progetto “Dall’Io al Noi” hanno potuto visitare il Parco archeologico di Pompei e il Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario
Promossa dai Rotary Club di Pompei e di Treviso Terraglio
l’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Garante per la Regione Campania delle Persone private della libertà personale
e ha visto la presenza della Garante nazionale
«Questa giornata per me è un vero dono di Natale – ha dichiarato la Conti -
una bella opportunità di stare con le signore detenute in un momento di massima libertà nello spirito di concreta attuazione dell’art
oltre al confronto con il Governatore del Rotary Club
si è svolto un incontro con il sindaco di Pompei
e successivamente una sfilata di alcuni capi di abbigliamento realizzati dalle donne nel laboratorio di sartoria dello stesso istituto penitenziario nonché l’inaugurazione di una mostra temporanea di questi abiti
Home / Rieducazione / Carceri / Marquez a Secondigliano con Bentivoglio e De Giovanni
La saga della famiglia Buendìa e la favolosa città di Macondo affascinano i detenuti di Secondigliano
“Cent’anni di solitudine”
“Noi guardiamo questa storia come se fossimo presenti – racconta l’autore della saga del commissario Ricciardi -
fissando la nostra attenzione su piccoli particolari
come entrare in un’altra dimensione sensoriale: “Parlando – aggiunge de Giovanni -
un tic della persona con cui stiamo parlando; Garcia Marquez fa così per tutto il racconto”
attore teatrale e interprete di film come “Scialla!” di Francesco Bruni e “Il capitale umano” di Paolo Virzì
I brani che propone ai detenuti sono tratti dal primo capitolo
che parla della prima generazione della famiglia Buendìa: il capostipite
fugge dopo aver ucciso un uomo per futili motivi
Una “libreria itinerante nelle carceri”; così definisce l’iniziativa Giulia Russo
direttrice della casa circondariale di Secondigliano
ringraziando i promotori dell’iniziativa
“Abbiamo una sintesi interistituzionale che coinvolge la cultura nella sua dimensione più alta
il che significa che ancora una volta si avverte questa realtà come un pezzo importante della società”
La rassegna “Libri Liberi” prosegue il suo itinerario a Milano Opera, dove il 27 marzo la scrittrice Elisa Fuksas e l’attrice Elena Lietti proporranno brani da “Gli androidi sognano pecore elettriche” di Philip K. Dick. L’iniziativa, fortemente sostenuta dal guardasigilli Carlo Nordio
è organizzata dalla fondazione De Sanctis e patrocinata dal Ministero
in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura
Credit foto: Alessandra Albertini/Fondazione De Sanctis
Sono in arrivo circa 50 milioni di euro per Scampia e Secondigliano
le due aree di Napoli interessate dal Piano periferie
al centro della riunione a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni
Lo ha spiegato il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi
«Era l'incontro di chiusura rispetto al piano che verrà presentato in Consiglio dei ministri ed è stato molto produttivo
Per quanto riguarda la nostra città - ha aggiunto - l'abbiamo concordato e arricchito passo passo insieme al commissario Ciciliano
Tutto sta procedendo nei tempi e nei modi giusti
con una completa condivisione tra governo e amministrazione comunale
con la riqualificazione del campo rom di Cupa Perillo e la rigenerazione urbana del rione Berlingieri»
Manfredi ha sottolineato che verrà previsto «l'uso di poteri commissariali rispetto agli interventi per quelle realtà periferiche
Non abbiamo ancora una quantificazione definita delle risorse
comunque noi mettiamo a disposizione circa 20 milioni
Città metropolitana e fondi della Prefettura
e pensiamo che ci siano tra i 30 e i 40 milioni che verranno invece dal decreto
Risorse che verranno messe a sistema per realizzare questi interventi in maniera integrata e più rapidamente possibile»
Nel pomeriggio a Palazzo Chigi è in programma una cabina di regia per Bagnoli
Lo ha confermato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi
ha partecipato a una riunione sul Piano periferie
«Verranno approvati alcuni degli ultimi progetti di bonifica e si definiranno dei passaggi molto importanti sugli usi temporanei
sulla definizione delle priorità di intervento anche per avviare la costruzione dei nuovi insediamenti - ha spiegato Manfredi
che è anche commissario straordinario per Bagnoli -
Stiamo procedendo con grande velocità con passi in avanti importanti anche su Bagnoli».
La complessa attività d'indagine ha riguardato gli assetti criminali nel quartiere napoletano di Secondigliano
rientrante nell'ambito della sfera di influenza
indirizzo e controllo del cartello camorristico dell'Alleanza di Secondigliano
che fa capo alle famiglie mafiose dei Licciardi
dei Contini e dei Mallardo ed in particolare il gruppo del Rione Don Guanella
Le indagini - si legge nella nota a firma del procuratore Nicola Gratteri - hanno disvelato i mandanti
il movente e le modalità dell'omicidio di Domenico Gargiulo
affiliato al clan Sautto-Ciccarelli di Caivano
ucciso con un colpo d'arma da fuoco alla nuca nel settembre del 2019
era stata affiliata dapprima al clan Abbinante nel quartiere cittadino "Monterosa"
nel corso della terza faida di Scampia (fine 2011 - inizio 2012)
alla contrapposta organizzazione criminale denominata clan Marino nel quartiere Secondigliano nella zona delle Case Celesti
Nel 2012 era scampato a due diversi agguati ad opera di affiliati al cartello camorristico Abbinante-Abete-Notturno maturati nell'ambito della strategia tesa ad uccidere appartenenti alle organizzazioni contrapposte dei clan Marino e della Vanella-Grassi tra loro alleati
Il 15 ottobre 2012 gli esecutori materiali commettevano un errore di persona e
soggetto completamente estraneo a dinamiche criminali
Gargiulo fu nuovamente vittima di un agguato
ma la pistola si inceppò e riuscì a darsi alla fuga
fu condotto nel luogo in cui sarebbe stato commesso l'omicidio e il cadavere fu nascosto nel bagagliaio di un'autovettura rubata fatta ritrovare I'8 settembre 2019 nel Rione Don Guanella
Il movente dell'omicidio e la riconducibilità della sua esecuzione ai capi dei due clan alleati
appare la dimostrazione del collegamento degli stessi
con il vicino clan Abbinante non solo per perseguire strategie criminali finalizzate al predominio del territorio ma
anche per vendicarsi della condanna all'ergastolo inflitta a Salvatore Baldassarre
per l'omicidio di Pasquale Romano e per il tentato omicidio dello stesso Domenico Gargiulo commessi il 15 ottobre e il 3 novembre del 2012
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scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi
napoli. Continua a macchia d'olio l'espansione dell'associazione La Battaglia di Andrea
arrivata fisicamente anche nella settima municipalità di Napoli
nel quartiere di Secondigliano attraverso l'attivista Elvira Terracciano
già presidente dell'associazione Un Post nel Mondo
«Era da un po' di tempo che se ne parlava e dovevamo solamente ufficializzare - dichiara Asia Maraucci
presidente de La Battaglia di Andrea - tra le varie candidature abbiamo scelto quella di Elvira perché la riteniamo giusta per questo ruolo - prosegue - una ragazza che vive la disabilità all'interno della sua famiglia e quindi ne conosce bene le sofferenze e i problemi quotidiani
Elvira ha dedicato la sua vita ad aiutare le persone fragili creando addirittura laboratori per bambini totalmente gratuiti
La sua forza fa invidia - conclude Maraucci - ha girato tanti posti di Secondigliano per trovare una sede dove organizzare laboratori gratis ma purtroppo ad oggi non ha trovato ancora nessuna soluzione ma nonostante ciò non si arrende e utilizza la sua casa per aiutare questi piccoli
ed è proprio questo gesto che ci ha fatto capire che é la persona perfetta per rappresentarci
Combatteremo insieme a lei per tutelare i diritti dei disabili
saremo ancora più forti nel territorio della settima municipalità e ci impegneremo anche per aiutarla a trovare finalmente una sede dove poter portare avanti le attività che svolge quotidianamente per i bambini disabili che segue nel suo quartiere»
Polizia e carabinieri indagano su tre sparatorie in 24 ore tra Secondigliano e Scampia
in relazione al poco tempo trascorso tra esse
anche per una zona tradizionalmente effervescente
In un caso è stata crivellata di colpi l’autovettura presa a noleggio da un incensurato
negli altri non appaiono chiari i bersagli
In tutte le volte non ci sarebbero nel mirino persone
Ma almeno per il momento i contorni sono nebulosi con una sola certezza: si tratta secondo gli investigatori di azioni di stampo camorristico
si starebbe affacciando pure quella di nuovi venti di guerra
Il primo episodio risale alla notte di martedì ed è avvenuto nel Rione Ises
storicamente sotto l’influenza del clan Abbinante
secondo le vaghe e frammentarie testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine
avrebbero esploso alcuni colpi di pistola in aria per poi allontanarsi a tutto gas
Erano circa le 3 e sul posto sono subito accorse Volanti e Gazzelle mentre la Scientifica compiva i rilievi per acquisire elementi utili alle indagini
Nessuno è rimasto ferito né si sono verificati danni a qualcosa
si sono vissute scene analoghe nell’area delle Case Celesti
zona storicamente sotto l’influsso dei Marino
Anche in quel caso a entrare in azione sarebbero stati due pistoleri in sella a una motocicletta
uno dei quali avrebbe fatto fuoco senza un bersaglio preciso
considerato il controllo del territorio da parte dell’organizzazione malavitosa
L’obiettivo dei malviventi non era uccidere o ferire qualcuno e così è stato
a poca distanza dal corso principale del quartiere
un’autovettura parcheggiata è stata presa di mira da uomini
che hanno esploso contro almeno 4 colpi d’arma da fuoco
sono intervenute diverse Volanti della questura partenopea che hanno rilevato 4 fori sulla carrozzeria e un finestrino infranto
repertati e sequestrati altrettanti bossoli
era stata noleggiata da un incensurato estraneo a contesti malavitosi
Erano le 23 circa e già poco l’utilizzatore della macchina è stato sentito dagli investigatori
La polizia ha anche rapidamente acquisito le immagini della videosorveglianza e di telecamere private posizionate sulla strada
un tempo quartier generale del clan Di Lauro
che lo ha successivamente spostato nel Rione dei fiori
Sia a Secondigliano che a Scampia non si sparava da tempo ed ecco perché i tre episodi hanno alzato il livello d’allarme tra le forze dell’ordine
che comunque non hanno mai mollato la presa nel controllare il territorio e compiere indagini
Il fatto che i clan siano più deboli dopo anni di colpi subiti grazie alle inchieste coordinate dalla procura non deve illudere
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La Polizia Penitenziaria ha effettuato un importante sequestro all'interno del carcere di Napoli-Secondigliano
trovando e confiscando un totale di venticinque telefoni
che evidenzia l'impegno delle forze di sicurezza nel contrasto alla criminalità
è stata accolta con soddisfazione dai rappresentanti sindacali dell'Uspp (Unione Sindacale di Polizia Penitenziaria)
«Sotto la guida della direttrice del carcere e del comandante - spiegano i due sindacalisti - sono stati trovati 16 telefoni nel reparto media sicurezza mentre 9 smartphone invece sono stati trovati giovedì in uno dei reparti alta sicurezza»
«La polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano - ribadiscono - si sta distinguendo nell'attività di prevenzione per i continui ritrovamenti di cellulari e droga
di dotare la polizia di strumenti tecnologicamente avanzati
per schermare le sezioni detentive delle carceri per evitare specie alla criminalità organizzata di mantenere legami con l'esterno»
«A Secondigliano - concludono - nonostante un deficit di organico la polizia penitenziaria si riesce ad assicurare comunque l'ordine e la sicurezza interna»
Marta Bifano: "14 dei detenuti protagonisti non hanno potuto prendere parte alla messa in scena dello spettacolo perché i permessi sono stati rigettati dalla magistratura di sorveglianza"
(ASI) Napoli – Al Trianon Viviani di Napoli fino al 22 Febbraio la messa in scena del riadattamento dell'ultima opera di Shakespeare :La Tempesta
Con la regia di Marta Bifano il teatro ritorna al suo ruolo originario: l'impegno sociale
Protagonisti indiscussi dello spettacolo i detenuti del carcere di Secondigliano; con loro il teatro torna ad essere l'arte che trasforma gli individui e la società "Noi sappiamo che il teatro nasce come strumento didattico e rieducativo- spiega la regista-ed è importante che il teatro non perda questo ruolo
Un ruolo che diventa più autentico quando viene sperimentato per progetti d'inclusione sociale: Dentro le mura di un carcere in cui le persone si mettono in gioco cavalcando le scene
Ma l'obbiettivo fondamentale è portare i carcerati attraverso il teatro fuori dalle mura del carcere!"
Il teatro diventa un approdo che permette di andare oltre le mura e volare verso il futuro
Ma alla prima del 20 Febbraio 14 dei detenuti protagonisti non hanno potuto prendere parte allo spettacolo perché i permessi sono stati rigettati dalla magistratura di sorveglianza
Un comportamento normativo che ha sfaldato un gruppo coeso che fin da Luglio 2024 ha intrapreso con impegno un percorso laboratoriale
tecnica teatrale e costume sono state il pane quotidiano per mesi dei detenuti del Carcere di Secondigliano e lo spettacolo la Tempesta rappresenta il clou conclusivo di un progetto di vasto impegno "questo comportamento è normativo- ha commentato Marta Bifano in proposito alla scelta di revocare i permessi- però io credo che bisognerebbe sfondare questo pregiudizio di fare differenze
Quando si crea un gruppo di lavoro affiatato non bisogna mai sfaldarlo
A livello di oggettivazione di mettere al centro del concetto delle carceri oggi c'è la rieducazione
Nulla può avvenire se non attraverso dei laboratori che insegnano dei mestieri
Noi oltre ad avere insegnato a recitare e a calcare le scene abbiamo avuto il sostegno della Confraternita dei Sartori Napoletani con Tiziana Aiello e il grande Lello Antonelli
abbiamo lavorato con la costumista Francesca Nappo
Queste collaborazioni hanno creato con il Polo Sartoriale della Casa Circondariale dei costumi elisabettiani
Questi ragazzi dopo quando usciranno potranno lavorare nell'ambiente teatrale ,potranno avere delle possibilità di occupazione
Ad esempio ce un ragazzo che è uscito e che è ritornato a fare le prove all'interno del carcere per ritrovarsi con i suoi compagni
Tanto potente è stato il gruppo che abbiamo costruito intorno a questa Tempesta e lui ha un talento straordinario che se lo coltivasse potrebbe diventare un attore professionista a tutti gli effetti
E così anche quelli che abbiamo lasciato oggi dentro nel carcere
ma ho un lutto per quelli che non ci sono!"
Un lavoro immenso fatto insieme dai maestri senza sosta per costruire e compattare un gruppo dal mese di Luglio per la Tempesta che per un problema normativo non ha potuto godere unitamente alla messa in scena dello spettacolo creato dalla loro dedizione
"C'è l'urgenza di una maggiore elasticità !"ha concluso Marta Bifano.
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(ASI) Roma – “Il riesame dell’Aia sull’ex Ilva
si concluderà per i tarantini con un’altra sonora mazzata: altri 12 anni di ciclo integrale a carbone
Periodo storico di forte rinnovamento della Chiesa in cui un giovane di nome Francesco
nato ad Assisi e figlio del ricco mercante ..
In linea con la sua importante e preziosa missione di cura dei bambini e nell’intento di offrire soluzioni concrete ai bisogni delle ..
il maestro Riccardo Muti ha diretto i Berliner Philharmoniker in un concerto straordinario
(ASI) “Sono importanti gli eventi di questa settima come il MacFrut a Rimini e il TuttoFood a Milano
due appuntamenti che confermano la vitalità e il potenziale del comparto agroalimentare ..
(ASI) - Confermato lo sciopero nazionale dei treni per il 6 maggio
Domani si prospetta una giornata particolarmente complessa per chi viaggia in treno e in particolare per i pendolari
(ASI) - Dopo l’annullamento della Corte Costituzionale della Romania delle elezione presidenziali del 24 novembre 2024 per presunte ingerenze russe in fase di campagna elettorale
sono stati avvicinati da una donna la quale
in evidente stato di agitazione e in presenza della figlia minore
ha indicato un soggetto raccontando che
come gà avvenuto in precedenti occassioni
l’aveva minacciata e aggredita fisicamente
53enne della provincia di Caserta si è tolto la vita nel carcere di Secondigliano
Dall'inizio dell'anno in Italia sono già 27 i suicidi tra le persone private della libertà personale
In Campania è il terzo suicidio
dopo i due che ci sono stati nel carcere di Poggioreale»
A dare la notizia è il garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello
«Ogni 3 giorni muore una persona in carcere
Non c'è una sola motivazione che porta al suicidio ma ci sono più concause
credo che il gesto di Pietro non sia dato da un'unica causa
Non parliamo di una logica lineare causa-effetto ma di un sistema complesso
I suicidi in carcere sono un tema scabroso e cruciale
Il tema carcere non può essere ristretto a pochi o connotato ideologicamente
ma riportato sull'utilità della pena»
«Ci deve essere un'effettiva presa in carico delle persone con professionisti dell'ascolto (assistenti sociali
non con soluzioni temporanee e provvisorie
Occorre - avverte infine Ciambriello - restringere la platea dei detenuti presenti in carcere per meglio accudirli
Bisogna essere rispettosi di un dolore che prende i familiari e la stessa comunità penitenziaria
Bisogna riconoscere la dignità in quanto persona al di là del reato commesso»
che nel carcere di Secondigliano-Napoli si è tolto la vita con un sacchetto di plastica attorno alla testa
è il 27esimo suicidio dall'inizio dell'anno
Ma il numero sarebbe sicuramente più alto tenuto conto che si registrano 18 decessi di detenuti - su 81 morti complessivi - con cause in corso di accertamento»
segretario generale del Spp che aggiunge: «Nelle cause in corso di accertamento di solito rientrano casi di inalazione di gas
di uso di stupefacenti o mix di farmaci e decessi avvenuti successivamente in ospedale
Forse questo sistema di classificazione delle morti in carcere può servire ad abbassare il numero dei suicidi per evitare ulteriori allarmi tra i familiari dei detenuti e nell'opinione pubblica più sensibile ma non serve di sicuro a ridimensionare una situazione che si fa sempre più grave»
«Ed è certamente indegno che gli accertamenti per le cause di morte negli istituti penitenziari durino all'infinito e in troppi casi senza esito - continua Di Giacomo - Inoltre
anche l'alto numero delle “altre" morti - 81 sinora e 246 nel 2024 - denota la carenza assoluta di assistenza sanitaria ai detenuti perché rispetto alla popolazione carceraria le morti sono del 500 per cento in più all'incidenza fuori del carcere
Tra l'altro il “piano anti-suicidi" che lo scorso anno è stato finanziato con 10 milioni di euro si è risolto con in media una visita al mese di psicologi o psichiatri per detenuto con problemi mentali o comunque “a rischio"»
«All'inciviltà di un Paese che non è in grado di garantire l'incolumità alle persone che ha in custodia si aggiunge quest'ulteriore esempio di inciviltà
Tutto questo accade mentre si dà ampio clamore alla “non soluzione" quella delle celle-container che dovrebbero servire a ridurre il sovraffollamento e invece potranno ospitare appena 382 nuovi detenuti
il numero equivalente agli ingressi mensili di detenuti
Come si sottovaluta che con i nuovi ingressi c'è bisogno di altre 700 unità di polizia penitenziaria
continua ad affrontare l'emergenza suicidi come quelle del sovraffollamento e della carenza di organici nell'ordinarietà assoluta»
personale della Polizia di Stato ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Secondigliano
gli agenti del Commissariato Secondigliano
le Unità Cinofile antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
unitamente a personale dell’ASL Napoli1 Centro
dell’Ispettorato del Lavoro e i tecnici ENEL
hanno controllato due esercizi commerciali ai cui titolari sono state imposte diverse prescrizioni per carenze igienico sanitarie e
anche per la presenza di lavoratori non in regola; i due titolari sono stati
sanzionati amministrativamente per diverse irregolarità
elevando sanzioni per un ammontare di circa 14mila euro
Poco dopo il ricovero all'ospedale Cardarelli è deceduto anche Salvatore Avolio
Sul caso - prosegue Rai News - indaga la Polizia di Stato
con gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli
sul posto anche gli agenti dell'Ufficio prevenzione generale e del commissariato di Scampia
Il duplice omicidio f aumentare le fibrillazioni tra clan nell'area a Nord di Napoli
ha disposto nell'immediato l'intensificazione dei servizi di controllo del territorio da parte delle Forze dell'ordine
già attivamente impegnati nel presidio dell'area
oggetto anche di frequenti operazioni ad Alto Impatto
la Polizia di Stato ha tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e spaccio un 31enne napoletano con precedenti di polizia
durante i servizi all’uopo predisposti
ha ceduto qualcosa ad un soggetto che si è poi allontanato
tempestivamente intervenuti per interrompere l’iter criminoso
trovandolo in possesso di 26 involucri di hashish del peso di circa 90 grammi
33 bustine di marijuana del peso complessivo di circa 60 grammi
e 230 euro suddivisi in banconote di vario taglio
ROMA - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno effettuato un controllo a Napoli
Grazie ad alcune 'stories' pubblicate su Instagram con immagini di video slot
gli agenti hanno sequestrato 4 apparecchi privi di titoli autorizzativi e non collegati alla rete telematica dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli
Il titolare è stato multato con una sanzione pari a 24mila euro (6mila euro per ogni apparecchio)
05/05/2025 | 16:30 ROMA – Oscar Piastri cala il poker a Miami: quarta vittoria stagionale per l'australiano che
con la seconda doppietta McLaren dell'anno
05/05/2025 | 15:15 ROMA – Tre squadre a pari punti – Juventus
02/05/2025 | 16:40 ROMA - Dopo aver visto sfumare l'opportunità di vincere la Saudi League
il tecnico italiano è stato eliminato anche dalla Champions League Asiatica,..
02/05/2025 | 16:30 ROMA – Venticinque partite senza battere la Juventus
Si è allungato il digiuno del Bologna contro la Vecchia Signora a causa del pareggio di Mbangula..
02/05/2025 | 14:00 ROMA – Le speranze dell'Inter di ritrovare la via per lo scudetto passano inevitabilmente per la vittoria nella sfida di San Siro di sabato sera contro..
30/04/2025 | 16:30 ROMA – Nella corsa alla panchina del Milan nella prossima stagione
30/04/2025 | 14:00 ROMA - Milan e Juventus bussano alla porta di Antonio Conte
Continuano i dubbi legati al futuro dell'allenatore salentino
30/04/2025 | 11:47 ROMA - Il Tar Piemonte ha accolto l’istanza cautelare proposta da un esercente che si era visto negare dal Comune di Torino il trasferimento di gestione (subingresso)..
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Fatto gravissimo quello accaduto oggi nel Centro Penitenziario di Secondigliano
dove un detenuto trans ha ferito due ispettori ed un sovrintendente della Polizia penitenziaria
A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE
“E’ accaduto un fatto gravissimo
denunciano i sindacalisti Raffaele Munno e Donato Vaia. “Il detenuto doveva essere trasferito in altra sede penitenziaria ma si è opposto
prima a parola e poi scagliandosi contro tre poliziotti
che stavano cercando di condurlo alla ragione”. “Si intervenga al più presto perché il Personale di Polizia Penitenziaria di Secondigliano è allo stremo”, concludono i due dirigenti del SAPPE
che esprimono solidarietà ai colleghi feriti. “Non si può continuare così
senza un minimo di sicurezza per i colleghi che vanno a lavorare e non sanno se e quando ritorneranno a casa
senza contusioni o quant’altro”
Solidarietà ai poliziotti feriti ed a tutti i poliziotti di Secondigliano arriva anche da Donato Capece
segretario generale del SAPPE: “Mi preoccupa questo nuovo grave episodio avvenuto nel Centro Penitenziario
Torno a denunciare come la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri siciliane e del Paese
Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni
pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici
le Autorità competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione
Ogni giorno nelle carceri italiane succede qualcosa
ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre
Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano
Anche la gestione dei detenuti con problemi psichiatrici
che hanno invaso le carceri dopo la chiusura degli O.P.G.
merita attenzione ed una urgente e compiuta risoluzione
Certo è che la loro presenza ha fatto aumentare il numero degli eventi critici nelle carceri”
Dura la presa di posizione del SAPPE: “Gli attuali vertici ministeriali
dipartimentali e regionali devono assolutamente porre tra le priorità d’intervento la garanzia dell’incolumità fisica dei poliziotti penitenziari
Non si corra il rischio di lasciare le carceri in mano ai delinquenti
Fare il poliziotto penitenziario in carcere è sempre più pericoloso e noi ci sentiamo abbandonati da tutti”
Vasta operazione della Guardia di Finanza di Napoli con Scico e Polizia penitenziaria mette fine alle attività del gruppo afferente alla cosiddetta "Alleanza di Secondigliano"
Gli uomini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e personale del Nucleo Investigativo Centrale di Roma della Polizia Penitenziaria
in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata
hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P
su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia
nei confronti di tre soggetti di cui due sottoposti alla custodia cautelare in carcere ed uno agli arresti domiciliari
gravemente indiziati di associazione armata di stampo mafioso
estorsione e usura aggravate dal metodo mafioso
frode fiscale e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti
coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli
è emerso che un soggetto appartenente al clan “Lo Russo” operante nei quartieri di Miano
con ramificazioni nelle aree centrali della città di Napoli
sebbene ininterrottamente recluso dal 2010 in seguito ad una condanna all’ergastolo per omicidio premeditato
avrebbe continuato a ricoprire un ruolo carismatico e di vertice all’interno della fazione del sodalizio denominata “ncopp Miano”
comunicazioni whatsapp e mail ed avvalendosi della moglie e del figlio
egli avrebbe continuato a dirigere attività di riciclaggio e di usura
impartendo direttive ai propri familiari e sodali per riscuotere i proventi di attività estorsive
grazie ad una notevole disponibilità di denaro contante
la famiglia dell’indagato avrebbe concesso prestiti a tassi usurari in modo abituale ed organizzato
pretendendone la restituzione con minacce e intimidazioni
ed investendo altresì le somme illecitamente accumulate in orologi di lusso dal valore enormemente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati
reperendoli finanche all’estero (Dubai) con pagamenti in criptovaluta
I familiari del principale indagato avrebbero
fittiziamente intestato a soggetti compiacenti immobili e imprese esercenti il commercio di calzature
nonché l’attività di lavanderia e di trasporto su gomma
sia per eludere l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali sia per finalità speculative e per frodare il fisco attraverso l’utilizzo di false fatture
erano già stati sottoposti a sequestro 8 immobili
90 rapporti finanziari e circa 400 mila euro in contanti per un valore complessivo di oltre 8 milioni di euro.
Il Sappe: «Erano abilmente occultati in un nascondiglio in ambienti comuni ed estremamente ben mimetizzati»
La Polizia Penitenziaria ha sequestrato 18 cellulari tra smartphone e micro-telefonini con cavetti per ricarica e sim card al carcere Secondigliano
A renderlo noto è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
«L'operazione dei Baschi Azzurri e coordinata dal I° Dirigente di Polizia Penitenziaria Gian Luca Colella
è stata eseguita con precisione e intuito investigativo
a conferma dell'efficacia del personale in servizio nell'istituto di Secondigliano uno dei più rilevanti in campo nazionale»
«L'operazione ha riguardato il Reparto Detentivo ad Alta Sicurezza S2 "Ionio" ed ha portato alla scoperta di 18 telefoni cellulari - sequestrati e messi a disposizione della autorità giudiziaria con relativa denuncia contro ignoti - abilmente occultati in un nascondiglio in ambienti comuni ed estremamente ben mimetizzati
a dimostrazione dell'abilità con cui alcuni detenuti cercano di eludere i controlli
perfettamente funzionanti per eventuali comunicazioni non autorizzate con l'esterno» sottolineano
«L'ingresso illecito di cellulari negli istituti è ormai un flusso continuo - denuncia Donato Capece
Non è la prima volta che il Sappe chiede nuovi provvedimenti per inibire l'uso di strumentazioni tecnologiche nelle sezioni detentive
Non si contano più i rinvenimenti e i sequestri di questi piccoli apparecchi
non ultima anche quella aerea a mezzo droni che sempre più spesso vengono avvistati e intercettati
La cosa grave è che denunciamo queste cose ormai da 10 anni e nessuno ha ancora fatto qualcosa»
scrive sui suoi profili social: "Fino a domani 11 aprile
la Biblioteca Guido Dorso di Secondigliano si trasforma in un luogo vivo di incontri
Con la rassegna BISS – Book Into Street
È un’iniziativa importante che porta la cultura tra i cittadini
ragazzi e per ribadire quanto la lettura possa essere uno strumento potente di crescita
Grazie all'impegno della Marotta&Cafiero e di Rosario Esposito La Rossa
Secondigliano si conferma ancora una volta protagonista di un progetto culturale che arricchisce tutta la città
Eventi come questo rappresentano la Napoli che stiamo costruendo: una città che legge
dialoga e disegna il futuro attraverso la cultura tenendo le radici ben piantate nel nostro territorio"
Registrato al Tribunale di Napoli il 27/11/2003 (Reg
Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362.
Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 20362
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da Redazione RNS | Eventi, Spiritualità
ero in carcere e siete venuti a visitarmi…” (Mt 25,40) è il tema del Seminario di Evangelizzazione promosso dal RnS presso il Centro Penitenziario “Pasquale Mandato” di Secondigliano (NA): una esperienza di autentica grazia nel cui ambito
è previsto un tempo di condivisione dal titolo “Testimoni di misericordia”
con l’intervento del presidente nazionale Giuseppe Contaldo su “Rinascere dall’alto” (Gv 3,3)
Lo scorso 9 aprile dodici detenuti nelle sezioni Mediterraneo del medesimo Istituto Penitenziario hanno ricevuto la Preghiera di Effusione
momento culminante di questo Seminario che li ha guidati verso un incontro più profondo con l’amore di Dio
Il cammino è stato accompagnato da tre volontari del Rinnovamento nello Spirito Santo: il coordinatore diocesano di Napoli Luigi Fabozzo
il membro di Comitato diocesano Enzo Polise e la delegata nazionale dell’Ambito Volontariato Imma Buono
insieme a sei fratelli che hanno interceduto incessantemente con la preghiera
con un particolare ringraziamento alla dott.ssa Giulia Russo
Bruno Boccuni e al cappellano del carcere don Giovanni Russo per la disponibilità e la collaborazione
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato
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da Redazione RNS | Mag 5, 2025 | Comunicati Stampa, Spiritualità
“Per una vita nuova” è il titolo del cammino di Evangelizzazione promosso dal RnS nella Diocesi di Vallo della Lucania
da Redazione RNS | Apr 24, 2025 | Bacheca, Eventi, Spiritualità
gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito si uniscono in preghiera per Papa Francesco
con una Santa Messa celebrata alle 12 nella Cappella della Sede Nazionale da don Michele Leone
da Redazione RNS | Apr 21, 2025 | Attualità, Bacheca, Eventi
Il messaggio di auguri pasquali del Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo
Il Rinnovamento nello Spirito Santo conta oltre 1600 Cenacoli Gruppi e Comunità diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale
Cupa vicinale dell'Arco le zone del quartiere più tartassate
"Una serie di furti in appartamento sta seminando il panico nel quartiere di Secondigliano
in particolare nella zona che si estende da via Aspromonte fino a piazza Zanardelli
includendo la strada comunale Cupa Vicinale dell’Arco"
a lanciare l'allarme facendo il triste elenco degli ultimi episodi è Giuseppe Alviti
di recente nominato coordinatore del gruppo civico per Miano
"L’ultimo episodio si è verificato nella serata del 24 febbraio - racconta Alviti - i ladri sono stati sorpresi all’interno dell’abitazione dai proprietari
con tutto quello che ne segue in termini di paura e rischio
Secondigliano come i Camaldoli, dunque, nel mirino dei ladri d'appartamento che a Napoli sembrano agire "per zona"
"I residenti denunciano una situazione insostenibile e chiedono un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell'ordine nelle ore serali - spiega Alviti
che a tale fine rilancia la proposta di un protocollo d’intesa con le guardie giurate che
possono essere sentinelle di legalità in stretto coordinamento con le Forze dell'Ordine"
Traffico di armi e droga e omicidi nelle indagini della Guardia di Finanza che da Bari hanno portato dritte a Napoli
L’operazione - come spiegano in una nota le Fiamme Gialle - costituisce l’epilogo di un’indagine degli investigatori del Gico - Gruppo Investigativo criminalità organizzata di Bari
che ha consentito di svelare l’operatività del clan mafioso Misceo
riconosciuto sul piano giudiziario dalla sentenza definitiva relativa all’operazione denominata 'Ampio Spettro' oltre che da quella emessa dal giudice per le udienze preliminari nel settembre del 2023
Gli investigatori si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche
dichiarazioni di collaboratori di giustizia (di cui - spiegano le Fiamme Gialle - è stata accertata la credibilità e l’attendibilità)
monitoraggio delle aree di interesse operativo mediante telecamere
arresti e contestuali sequestri di sostanze stupefacenti a riscontro del contenuto delle conversazioni intercettate
I finanzieri sono così riusciti a ricostruire dinamiche e azioni del clan individuandone la base operativa per i traffici illeciti - produzione e smercio di stupefacenti
in Puglia, da cui le attività illecite si sarebbero ramificate per raggiungere Bari
avrebbe gestito "punti vendita" di stupefacenti attivi h24
con un singolare linguaggio in codice per gli ordini: “bob” indicava la marijuana
“giubbotto della Versace" o "filo spinato” la cocaina
“limoni” l’hashish mentre “il Papa che arriva da Roma” segnalava l’arrivo di un carico di droga di notevole valore
I soldi venivano indicati con “documenti”
sarebbe stato invece nel carcere di Secondigliano a Napoli
da cui il boss sarebbe riuscito a mantenere stabilmente i contatti con l'organizzazione e a gestirla.
I finanzieri del Comando Provinciale di Bari
coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia
hanno operato con il supporto del Reparto Operativo Aeronavale e del Gruppo Pronto Impiego.
69 gli indagati e 67 i capi di imputazione complessivamente contestati: associazione mafiosa a carico di 18 indagati; 2 associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti (una a carico di 31 indagati
l'altra a carico di 14 indagati); 2 tentati omicidi (di cui 1 duplice) a carico di 13 indagati; 48 delitti legati agli stupefacenti a carico di 42 indagati; 2 delitti in materia di armi a carico di 8 indagati; 9 delitti di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti a carico di 11 indagati; 2 delitti vari di trasferimento fraudolento di valori a carico di 4 indagati; un delitto di resistenza a pubblico ufficiale a carico di un indagato
ritenute gravemente indiziate del reato di traffico e detenzione di stupefacenti
su cui è stata avanzata richiesta di ordinanza cautelare personale
il gip deciderà dopo l’interrogatorio preventivo
l’associazione di tipo mafioso era connotata da un’elevata capacità organizzativa
In particolare avrebbe avuto la disponibilità di una “cassa comune” e di una vera e propria “contabilità d’impresa” oltre ad una rilevante disponibilità di mezzi: finanziari
anche mediante l’utilizzo di cellulari introdotti illegalmente
un canale stabile di collegamento con l'esterno riuscendo così a gestire gli "affari"
da Redazione | 6 Mar, 2025 | Napoli
La Polizia Penitenziaria ha colpito un sistema di comunicazione illegale dei detenuti affiliati alla criminalità organizzata
Dieci smartphone nascosti dietro i televisori del reparto Alta Sicurezza del carcere di Secondigliano sono stati scoperti e sequestrati questa mattina dalla Polizia Penitenziaria nel corso di un’operazione di controllo
L’ala dell’istituto detentivo interessata è quella che ospita i detenuti ritenuti affiliati alle organizzazioni malavitose
Le operazioni sono state coordinate dalla comandante Paudice e dalla direttrice Giulia Russo
che hanno disposto le ispezioni approfondite all’interno delle sezioni detentive
Il sequestro rappresenta un importante successo nella lotta contro l’uso illegale di dispositivi di comunicazione nelle carceri
un fenomeno che continua a destare grande preoccupazione per la sua pericolosità
“La Polizia Penitenziaria del carcere di Secondigliano si sta distinguendo nella lotta contro l’uso illecito dei cellulari
confermandosi un pilastro per il mantenimento della legalità“
I rappresentanti sindacali hanno ribadito la necessità di adottare strumenti tecnologici avanzati
per neutralizzare le comunicazioni non autorizzate all’interno delle sezioni detentive ed evitare che la criminalità organizzata mantenga legami con l’esterno
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di: Valentina Maisto
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