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Nel 2024 è proseguito l’impegno dell’Agenzia nello svolgimento di attività di valutazione
controllo e monitoraggio riferite al polo chimico di Spinetta Marengo e nell’area circostante
Nella tabella sono riassunti i volumi di attività realizzati nel 2024 per ciascun macro-ambito di intervento
Dal confronto con i dati dell’anno precedente (2023)
si evidenzia un significativo incremento di attività (+ 89 sopralluoghi
dettato anche dal verificarsi di situazioni anomale / eventi incidentali che hanno impegnato Arpa nello svolgimento di approfondimenti aggiuntivi e campionamenti straordinari per monitorare l’evoluzione dei fenomeni e gli impatti sulle diverse matrici ambientali (in particolare acque superficiali
Relativamente agli adempimenti che afferiscono all’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)
i controlli sono stati svolti attraverso sopralluoghi e campionamenti sia in ambito ordinario che straordinario e hanno riguardato le diverse matrici ambientali
Gli esiti delle attività di valutazione e controllo sono stati oggetto di relazioni e contributi tecnici trasmessi agli enti competenti a supporto dei procedimenti ammnistrativi e
laddove se ne sono ravvisati i presupposti
Relativamente alla contaminazione della falda
sono state condotte le campagne di monitoraggio trimestrale
nonché alcune campagne di campionamento straordinarie
per l’osservazione dell’evoluzione di situazioni anomale riguardanti in particolare il cC6O4
Complessivamente nel 2024 sono stati prelevati 234 campioni di acque sotterranee
con un netto incremento rispetto all’anno precedente
I campionamenti di Arpa hanno riguardato sia piezometri interni al perimetro di stabilimento
con particolare attenzione a quelli posti lungo la direzione prevalente dell’acquifero superficiale
si conferma che l’area maggiormente interessata dalla presenza di composti PFAS è quella centrale (Plastomeri ed Elastomeri)
Nella tabella sono riportate le concentrazioni minime e massime di PFOA
cC604 e Somma MFS (ADV) rilevate durante le campagne trimestrali nel livello più superficiale della falda (livello A)
A marzo-aprile 2024, sono state rilevate concentrazioni «anomale» di cC6O4 in alcuni piezometri interni
in particolare nel piezometro G con valori superiori a 190.000 µg/l e in alcuni piezometri limitrofi
che sono stati messi in pompaggio (MIPRE) con invio delle acque contaminate al trattamento delle acque di falda (TAF)
Le campagne straordinarie condotte da Arpa nei mesi successivi hanno mostrato una progressiva riduzione delle concentrazioni di cC6O4
nel piezometro G le concentrazioni di cC6O4 sono scese di due ordini di grandezza rispetto al picco registrato nella primavera del 2024
attestandosi comunque a livelli significativi (circa 7.000 µg/l nel mese di agosto
circa 2.320 µg/l nel mese di settembre e circa 8.280 µg/l a gennaio 2025) superiori rispetto ai valori massimi riscontrati precedentemente all’evento anomalo nei punti interni al sito industriale
nel livello più superficiale della falda (livello A)
in quasi tutti i piezometri monitorati da Arpa si rileva la presenza di PFAS (PFOA
cC6O4 e ADV) in concentrazioni superiori al limite di quantificazione (LOQ)
cC604 e Somma MFS (ADV) rilevate durante le campagne trimestrali nel livello A della falda
si trovano valori significativi di PFAS lungo la direzione di deflusso oltre l'area di cattura della barriera idraulica (P5-AMAG
Si segnala che in questi piezometri il PFOA è presente in concentrazioni superiori al valore soglia (0,5 µg/l) stabilito da D.M
6 LUGLIO 2016 in recepimento della direttiva 2014/80/UE sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento
Rispetto alle concentrazioni anomale di cC6O4 rilevate all’interno del sito a partire dalla primavera 2024
i campionamenti straordinari effettuati da Arpa nell’area esterna al perimetro di stabilimento non hanno complessivamente evidenziato fenomeni significativi rispetto ai valori medi storici
posto immediatamente a ridosso della zona di cattura della barriera idraulica
ha mostrato un lieve incremento di concentrazione a luglio 2024 (poi rientrato a partire da agosto) rispetto ai valori delle campagne di monitoraggio ordinarie degli ultimi anni
Sono proseguite per tutto il 2024 le attività di monitoraggio della matrice aria a Spinetta Marengo in punti limitrofi al sito industriale e in altri punti individuati sul territorio
elaborata con i dati registrati dalla stazione meteo installata a Spinetta Marengo presso la cabina di via Genova
evidenzia una direzione prevalente da Sud-Sud Ovest verso Nord-Nord Est
Si osserva altresì una componente in direzione da Ovest verso Est
Il monitoraggio in continuo degli inquinanti acidi ha evidenziato concentrazioni medie mensili (espresse in microgrammi per metro cubo) per i parametri acido cloridrico (HCl) e acido fluoridrico (HF) sintetizzate nella tabella seguente
le concentrazioni medie mensili risultano sempre inferiori a 1,5 µg/m3; il valore massimo rilevato è stato pari a 5,3 µg/m3 nel mese di dicembre
le concentrazioni medie mensili risultano sempre inferiori a 0,7 µg/m3; il valore massimo rilevato è stato pari a 1,3 µg/m3 nel mese di aprile
Precisato che la normativa vigente in materia di qualità dell’aria non stabilisce valori limite per tali inquinanti
si segnala che i valori misurati sono inferiori ai valori di riferimento US-EPA per l’esposizione prolungata (20 µg/m3 per HCl e 14 µg/m3 per HF) e per l’esposizione acuta di breve durata (2.650 µg/m3 per HCl e 820 µg/m3 per HF) della popolazione
Presso la cabina di qualità dell’aria di via Genova
è proseguito anche il monitoraggio dei COV (composti organici volatili) in aria ambiente tramite campionatori passivi
La concentrazione media annuale di cloroformio rilevata nel 2024 è pari a 0,2 µg/mc
tale valore risulta sensibilmente inferiore a quanto osservato negli anni precedenti
in cui il valore medio si attestava rispettivamente a 2,8 µg/mc (anno 2022) e 0,4 µg/mc (anno 2023)
Nel 2024 la concentrazioni media annuale di Tetracloruro di carbonio è risultata pari a 0,3 µg/mc, inferiore quindi a quanto rilevato nelle campagne precedenti (0,4 µg/mc nel 2022 e 0,5 µg/mc nel 2023) e con i valori di fondo determinati a livello regionale da Arpa Piemonte (0,33-0,75 microgrammi/mc in ambiente urbano)
Il Tetracloroetilene risulta presente in tracce
piuttosto stabili anche in confronto con quanto rilevato negli anni precedenti
i dati misurati nell’anno 2024 non si discostano dal fondo ambientale presente a livello regionale (0,35 e 1,9 µg/mc)
Nel 2024 è proseguito il monitoraggio dei PFAS in aria ambiente
Le tecniche di campionamento su cui l’Agenzia ha deciso di focalizzarsi nel 2024
conseguentemente all’analisi dei risultati ottenuti nelle annualità precedenti
hanno riguardato il campionamento passivo delle deposizioni atmosferiche e il campionamento attivo su filtro in fibra di quarzo di PM10
Le attività̀̀ di monitoraggio dei PFAS in aria ambiente tramite campionamenti attivi e passivi hanno permesso di consolidare la sperimentazione ed il confronto tra le differenti metodiche
consentendo di approfondire e perfezionare ulteriormente i metodi di analisi e definire limiti di quantificazione coerenti con gli scopi del monitoraggio
in assenza di metodi ufficiali e valori di riferimento
effettuate già a partire dal 2022 presso 2 siti di misura ubicati a Spinetta Marengo (via Genova e Strada Bolla)
sono state implementate anche presso un punto ubicato nel Comune di Montecastello e un punto ubicato ad Alessandria presso la stazione della Rete Regionale della qualità̀ dell’aria (AL-Volta)
i campioni analizzati nei due siti di Spinetta Marengo hanno evidenziato la presenza di cC6O4 e MFS-N2 (ADV-N2)
con valori mediamente sempre maggiori presso la postazione di via Genova rispetto a quelli di Strada Bolla
non sono più state evidenziate positività per il parametro MFS-N2
la deposizione di MFS-N2 non è mai stata rilevata mentre per il cC6O4 sono state riscontrate tre positività
seppur con valori prossimi al limite di quantificazione
Presso la postazione di Alessandria Volta non sono mai state rilevate positività
I tassi medi di deposizione dei due parametri principali (cC6O4 e MFS-N2)
rilevati presso i 4 punti di misura nel 2024 e nel periodo complessivo di osservazione (marzo 2022-gennaio 2025)
Tassi medi di deposizione di cC6O4 e MFS-N2 - anno 2024 e intera serie storica Spinetta Marengo
Nel 2024 sono stati effettuati campionamenti attivi di PFAS su filtri PM10 presso 4 siti posti a differenti distanze dal polo chimico
tramite campionatori fissi installati all’interno di stazioni della rete di monitoraggio regionale di qualità dell’aria o campionatori trasportabili
sono state condotte misure anche in due siti ubicati in aree non esposte (Dernice-Costa
stazione di qualità dell’aria di fondo rurale ed Asti-Baussano stazione di qualità dell’aria di traffico urbano)
presso i quali non sono mai state riscontrate positività per tutti i parametri considerati
Relativamente alle misure condotte nel 2024
medie e massime di cC6O4 su PM10 2024- Spinetta Marengo
presso la stazione di via Genova si conferma nell’anno 2024 la sua presenza in concentrazioni più ridotte rispetto al C6O4
Mail: protocollo@pec.arpa.piemonte.it
Mail: urp@arpa.piemonte.it
lunedì - martedì - giovedì - venerdì dalle 10.00 alle 12.00mercoledì dalle 14.00 alle 16.00
Circa 1500 persone hanno sfilato in maschera
Il carro di Spinetta Marengo (ALBINO NERI)
ma il Carnevale di Alessandria ha vinto lo stesso
Nonostante il cielo grigio e le prime gocce cadute proprio all’inizio della sfilata partita da piazza Garibaldi
la città si è trasformata in un grande teatro a cielo aperto
carri e travestimenti hanno colorato le strade del centro
A conquistare il primo posto è stato il sobborgo di Spinetta Marengo
che è tornato a sfilare dopo quarant’anni con un carro dedicato ad Alice nel Paese delle Meraviglie
il Bianconiglio e tutti gli altri protagonisti
«Abbiamo impiegato un mese e mezzo per realizzarlo
ma la felicità dei 32 bambini che hanno partecipato ripaga di tutto»
ha raccontato con emozione Cristina Mazzoni
presidente dell’associazione Facciamo Squadra Fraschetta
Sul podio anche l’onda blu di Valle San Bartolomeo
che ha incantato tutti con Mirabee – Le api e il loro alveare
Ma il vero trionfo è stato quello della creatività: ogni gruppo ha portato in scena un piccolo mondo
Non sono mancate le sorprese: dal Paese dei Balocchi di Villa del Foro
fino all’imponente corteo di San Salvatore
che ha portato tre carri e tre gruppi a piedi con il tradizionale Campanone
L’originalità ha avuto un nome ben preciso: Rivarone
che ha trasformato il Carnevale in una parodia della politica americana con il carro «Make Rivarone Great Again» e lo striscione satirico «Da Sale a Rivarone o a nuoto o col barcone»
E poi c’è stata la tenacia di Sezzadio: dopo la disavventura con il loro carro
non si sono arresi e hanno partecipato con un furgoncino
riproponendo tutti i temi delle loro sfilate passate
si incontravano anche le classiche principesse e supereroi e gli attualissimi Squid Game: la varietà dei costumi ha reso ogni angolo della città un piccolo Carnevale a sé
A rendere ancora più frizzante l’atmosfera ci ha pensato Gianni Pasino
che con i suoi versi in dialetto alessandrino ha stuzzicato tutti
ha ironizzato davanti a una folla divertita
sulle liste d’attesa che non subiscono mai tagli e sul rimpasto di Giunta voluto dal sindaco Giorgio Abonante con l’ingresso di Giovanni Barosini
è stato proprio il vicesindaco a ringraziare chi ha sfidato la pioggia per essere in piazza
«Non siamo stati fortunatissimi con il meteo
ma la partecipazione è stata straordinaria»
ha commentato il vicesindaco Giovanni Barosini
«Abbiamo dimostrato che questa città ha voglia di stare insieme e di fare festa
anche il Carnevale è stata una grande vittoria»
tra le vie ricoperte di coriandoli e stelle filanti
allegria e voglia di non prendersi troppo sul serio
Istituzione di appartenenza Regione Piemonte
Piemonteinforma
Agenzia quotidiana di informazione sulle attività della Giunta regionale
Sarà direttamente l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi
come ha annunciato durante la serata svoltasi il 29 ottobre a Spinetta Marengo di Alessandria
a guidare la task force sui Pfas (sostanze perfluoroalchiliche)
“la task force è articolata in una Commissione tecnica
a cui sono attribuiti compiti di valutazione delle attività di monitoraggio e di collaborazione alla gestione dei rapporti con i cittadini e le associazioni
che si occuperà invece degli approfondimenti sul profilo tossicologico
finalizzati alla definizione di un percorso diagnostico-terapeutico per i soggetti maggiormente esposti”
La composizione della task force
- l’elaborazione di una strategia per valutare l’effettivo livello di contaminazione delle fonti di approvvigionamento idrico e degli alimenti
che rappresentano la principale via di esposizione dei cittadini ai Pfas;
- la definizione di un piano di attività per ampliare le persone sottoposte a controllo per verificare il livello di Pfas
al fine di individuare le aree dove sia effettivamente presente una maggiore esposizione a queste sostanze
e per la presa in carico degli esposti alla contaminazione mediante la collaborazione e il coordinamento interdisciplinare tra le diverse professionalità coinvolte;
- la predisposizione di un percorso diagnostico terapeutico che i soggetti maggiormente esposti alla contaminazione da Pfas dovranno seguire;
- l’approfondimento del profilo tossicologico e dell’impatto sull’organismo umano di queste sostanze
La seconda fase del biomonitoraggio dovrebbe iniziare prima del 15 novembre e per la sua attuazione si ricorrerà ad un mezzo mobile
Sui tempi di chiusura non si possono al momento indicare delle date
perché dipendono dai risultati dei primi campioni
La prima riunione si terrà la prossima settimana nel Grattacielo della Regione
“perché deve essere pienamente operativa nel minor tempo possibile
in quanto sui Pfas non c’è un attimo da perdere”
aggiungendo che “l'attenzione della Regione sul problema dei Pfas rimane altissima
perché lo sviluppo economico e la produzione industriale devono essere necessariamente compatibili con l'ambiente e la salute dei cittadini
Come promesso stiamo mantenendo il cronoprogramma prefissato e le qualificate professionalità della task force sono un valido e fondamentale supporto affinché non venga tralasciato alcun aspetto”
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Nello stabilimento della multinazionale belga
i composti chimici hanno contaminato il terreno
Alcuni studi sostengono che queste sostanze siano tossiche per l'essere umano e l'ambiente
ma oggi non esiste un regolamento che le vieti
Un film già visto nelle fabbriche che producevano amianto
Lo scorso aprile in alcuni pozzi all’interno del sito produttivo
utilizzati per misurare eventuali contaminazioni nel terreno
sono stati registrati valori anomali del pfas cC604
che la legge italiana considera ancora non pericoloso
nonostante numerosi studi ne abbiano dimostrato la tossicità
Come d'altronde già avvenuto con altri pfas
Syensqo ha deciso di autodenunciarsi segnalando l’accaduto e
la Provincia di Alessandria ha bloccato la produzione
poi ripartita dopo le operazioni di bonifica
Qualcuno fermi i Pfas
un incidente aveva causato in poche ore lo sversamento di 35 chili di cC6O4
un episodio analogo ma in un lasso di tempo più esteso
era avvenuto allo stabilimento Miteni di Trissino (Vicenza)
che in passato ha prodotto pfas anche per conto di Solvay: tra il 2009 e il 2018 le sostanze inquinanti avevano contaminato l'acqua potabile destinata a più di 300mila persone
con uno sversamento giornaliero di 32 chili
La Miteni ha chiuso i battenti nel 2018 dopo aver dichiarato fallimento e oggi sta per concludersi il processo che vede imputati 15 ex manager accusati
inquinamento ambientale e reati fallimentari
Gli “incidenti” avvenuti nel 2020 e nel 2024 a Spinetta Marengo hanno riacceso il dibattito sui rischi connessi alla produzione e all’utilizzo di pfas
che l'Europa sta cercando faticosamente di vietare. Syensqo ha deciso di correre ai ripari e lo scorso 16 settembre il direttore dello stabilimento Stefano Colosio è andato al Comune di Alessandria insieme a Marco Colatarci
un pezzo da novanta della chimica italiana
che per oltre vent’anni ha rappresentato nei tavoli nazionali e internazionali
Colatarci collabora ancora con la multinazionale belga dopo averne coordinato le scelte industriali in Italia fin dal 2005
ricoprendo per cinque anni ruoli apicali anche in Federchimica e nel settore esteri Abie di Confindustria
Miteni e Solvay, un filo collega gli inquinamenti Pfas
I due manager hanno chiesto e ottenuto dal Comune il permesso di costruire proprio nel luogo dove sono avvenuti gli sversamenti di cC6O4
si tratta di sostituire un reattore utilizzato per produrre i composti, inserito in una vasca che serve a raccogliere eventuali perdite
Le crepe nella vasca avrebbero provocato la fuoriuscita dell’acqua contaminata
I campionamenti nel pozzo più vicino hanno confermato la contaminazione
Syensqo ha tutto l’interesse di non fermare la produzione di cC6O4
fiore all’occhiello dello stabilimento e indispensabile per produrre Aquivion
un composto che fa parte della grande famiglia dei pfas
Aquivion è utilizzato per realizzare celle a combustibile di ultima generazione e batterie a flusso
essenziali per la produzione di idrogeno verde
ricavato dalle fonti rinnovabili a seguito di un processo di elettrolisi
basti pensare che nell’agosto 2023 il ministero del Made in Italy
nell’ambito dell’Accordo per l’innovazione
destinato a finanziare nuove tecnologie utili alla transizione ecologica
ha stanziato un finanziamento da 3 milioni di euro affinché Solvay continui a produrre Aquivion
L’attuale vuoto normativo non consente di potere esercitare pressioni sulle aziende che producono pfas
Eppure la vicenda ricorda molto da vicino quella dell’Eternit
il cemento amianto prodotto per decenni anche in Italia
nonostante una serie di studi scientifici ne avessero denunciato con largo anticipo la pericolosità
Già nei primi anni del Novecento gli scienziati avevano avvertito sui rischi connessi all'inalazione delle fibre di amianto
ma l'allarme fu ignorato per anni e in Italia l'amianto verrà messo al bando soltanto nel 1992
Pfas, l'acqua sotto la Solvay è la più contaminata d'Europa
Peccato fosse ormai troppo tardi: migliaia tra lavoratori e residenti si sono ammalati e continuano ad ammalarsi di mesotelioma
provoca atroci sofferene e non lascia scampo
Intanto al processo in corso al tribunale di Alessandria che vede imputati gli ex direttori di Solvay
gli avvocati della difesa continuano a trattare con le parti civili (più di 300) per trovare un accordo economico. Qualora le parti civili dovessero accattare la proposta di risarcimento uscirebbero dal processo
A fine dicembre l'avvocato di Solvay Giulio Ponzanelli aveva confermato l'intenzione della multinazionale "di intraprendere un percorso che consenta di risolvere concordemente con le parti civili quanto ancora si frappone ad un rapporto sereno tra la società e il territorio”. Il tempo non manca
essendo stata fissata la prossima udienza preliminare al 26 giugno 2025.
InquinamentoPfas
mafie e povertà: chi guadagna e chi si ribella nella Sicilia delle emergenze
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mafie e povertà: nella Sicilia delle eterne emergenze
attori privati e criminali approfittano dei vuoti lasciati dalla politica
Ma nascono anche nuove forme di partecipazione che tentano di affrontare questi problemi dal basso
spiega che negli ultimi rilevamenti nell’aria industriale di Spinetta Marengo
sono stati rilevati Pfas nell’aria anche quando l’impianto della Syensqo (ex solvay) era spento
in particolare a Spinetta nei due punti di rilevamento di strada Bolla e alla stazione di via Genova è stata evidenziata una quantità superiore di C6O4 e di Adv”
A sorprendere l’Arpa un dato in particolare: “Abbiamo rilevato valori
C’è trend in diminuzione ma questo valore non è stato annullato
Non ci aspettavamo di rilevarlo: evidentemente c’è un tema di presenza ubiquitaria
Anche se queste sostanze non vengono utilizzate nelle lavorazioni sono comunque presenti e rilasciate nell’ambiente
anche se in quantità inferiori” spiega Barbero
spiega il dirigente dell’Arpa Piemonte
sono state rilevate minori tracce di queste sostanze che si sono propagate anche a oltre 5 km dal Polo Chimico
in particolare nella postazione vicino all’Istituto Volta: “In questi due casi stiamo parlando di valori sotto ai limiti di quantificazione
corrispondenti a un centesimo rispetto a quelli rilevati in prossimità dello stabilimento
Man mano che ci si allontana abbiamo riscontrato un importante effetto di diluizione”
Barbero spiega che le analisi continueranno nei prossimi mesi
perché “anche se non ci sono limiti normativi di riferimento è importante raccogliere queste informazioni perché consentono di avere il quadro della situazione ambientale attorno al Polo Chimico
quest’anno abbiamo rilevato una riduzione abbastanza generalizzata anche vicino al sito Syensqo”
dai monitoraggi Arpa del 2024 emerge un’altra novità: “Abbiamo cominciato a fare questo tipo di campionamenti dal 2022 sulle deposizioni
Finora non era stato mai rilevato il Pfoa (vietato in Ue dal 2020 per i danni alla salute
Invece a giugno e luglio è emersa questa sostanza anche se in quantità molto piccole
Evidentemente – spiega Barbero – questo tipo di composti è presente all’interno dello stabilimento
ed è possibile che venga rilasciato all’esterno e in piccole quantità
Il Pfoa è stato rilevato nella stazione di via Genova a Spinetta
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L’Arpa ha monitorato l’aria anche ad Asti e a Dernice (un paese tra la Val Curone e la Val Borbera)e in entrambi i casi non sono state rilevate tracce
“Questo elemento evidenzia che la sorgente è lo stabilimento ex Solvay
dal quale queste sostanze vengono rilasciate in aria” spiega il direttore generale di Arpa Piemonte
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VALENZA – La Charity “Nessun Dorma!”
promossa dalla comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo Paolo e Rita Borsellino
continua a sostenere le famiglie degli operai della Expo Inox di Spinetta Marengo colpite dalla crisi occupazionale
Con una raccolta fondi che ha già superato i 1.520 euro
l’iniziativa prevede l’acquisto di buoni spesa Coop da destinare ai lavoratori coinvolti nei licenziamenti annunciati
«Non dobbiamo e possiamo assolutamente… dormirci sopra»
si legge nell’appello lanciato dal preside Maurizio Primo Carandini
che sottolinea l’urgenza di non dimenticare chi è nel bisogno
Il messaggio arriva forte e chiaro: la solidarietà non è stagionale
anche un gesto simbolico e affettuoso: l’acquisto personale del dirigente scolastico di 21 uova di Pasqua presso la Croce Rossa di Valenza
da donare ad altrettanti figli degli operai che rischiano di perdere il posto
La consegna avverrà direttamente al presidio di protesta davanti alla fabbrica
a simboleggiare vicinanza e affetto in un momento difficile
L’iniziativa nasce nel solco dell’impegno civile che contraddistingue l’Istituto Borsellino
da sempre sensibile ai temi della giustizia sociale e della solidarietà attiva
Attraverso la Charity “Nessun Dorma!”
insegnanti e famiglie contribuiscono a costruire una rete di sostegno per chi si trova in difficoltà
valorizzando i principi di cittadinanza responsabile e partecipazione democratica
L’auditorium del Marengo Museum di Spinetta Marengo ha ospitato questa mattina l’atteso incontro tra Federico Riboldi
assessore alla Sanità della Regione Piemonte
i cittadini e i giornalisti per presentare i dati e confrontarsi sulle azioni messe in campo per il monitoraggio sulla presenza di Pfas nell’ambiente e nella popolazione
Presenti anche la Provincia di Alessandria
i Comuni del territorio ed esponenti dell’Asl e dell’Azienda ospedaliero universitaria di Alessandria
dell’Università del Piemonte orientale e di Arpa Piemonte
ovvero gli enti che stanno svolgendo studi e verifiche sulle eventuali contaminazioni da Pfas e che sono stati coinvolti dall’assessore nella creazione di una "task force" sul tema
“Ho deciso di metterci la faccia su uno dei temi che ritengo una priorità per il mio Assessorato per ascoltare la voce delle persone interessate e dare la massima trasparenza sulle azioni messe in atto - ha dichiarato Riboldi - È stata l’occasione per fare il punto su tutti i monitoraggi attivati in questi anni
come quello che Arpa ha inviato proprio in questi giorni sulla presenza di Pfas nell’aria
presentare i risultati della prima fase dei test sulla popolazione
illustrare le novità derivanti dall’autorizzazione avuta da parte del Comitato etico sulla seconda fase di prelievi di sangue nei cittadini”
Per la realizzazione di queste attività i fondi finora stanziati ammontano ad oltre 3 milioni di euro
Come ha puntualizzato Riboldi “si è partiti nell’agosto 2022 con 340.000 euro assegnati all’Asl AL per il biomonitoraggio integrato dell’area di Spinetta Marengo e si è proseguito con i 2 milioni per realizzare laboratori di sanità pubblica per analisi chimiche e microbiologiche ed i 719.000 euro che permetteranno all’Asl AL di realizzare tra il 2024 e il 2026 un progetto strategico che prevede l’aumento delle attività di salute
il rilancio della rete di medicina del lavoro e la ricerca attiva delle malattie professionali”
Il via libera del Comitato etico consentirà di aumentare la platea di potenziali soggetti da sottoporre ai test
con l’allargamento del biomonitoraggio a una distanza maggiore dallo stabilimento di Spinetta Marengo e andare così ad ovviare alle criticità della prima fase dei test
quando su una platea potenziale di circa 120 persone che risiedono o lavorano nelle zone di immediata vicinanza rispetto al polo chimico hanno accettato di sottoporsi ai prelievi di sangue solo in 29
L’assessore ha quindi assicurato che “tutte le proposte provenienti dai vari interventi saranno valutate con serietà”
che “il gruppo di lavoro fornirà ogni mese ai referenti dei comitati di zona i risultati dell’attività svolta ed i progetti che verranno realizzati per la messa in sicurezza dell’ambiente
della popolazione e dei lavoratori” e che “cominceremo il nuovo biomonitoraggio non appena avverranno i primi prelievi per concluderlo entro 36 mesi
Il Cnr chiede nuove analisi per approfondire la presenza di alcune sostanze, tra cui il Tfa, associato anche ai pesticidi Pfas, nel fiume Bormida, a valle del polo industriale Syensqo (ex Solvay) di Spinetta Marengo
A esporre la necessità la ricercatrice Sara Valsecchi dell’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnr
durante una relazione in Commissione Sicurezza e Ambiente del Comune di Alessandria
Come ha riferito la ricercatrice al termine dei campionamenti a monte
in corrispondenza e a valle dello scarico di Solvay
oltre ai Pfas già noti e prodotti dal polo chimico – l’adv e il c6o4 – sono stati rinvenute “tre miscele di composti e tre composti
potrebbero essere prodotti che si generano durante le sintesi dell’Aquivion (il materiale innovativo utilizzato da Syensqo
il cui impianto è stato inaugurato ad aprile 2023
che è un prodotto di degradazione altamente persistente dei pesticidi Pfas e dei gas F
l’Istituto di Ricerca sulle Acque del Cnrr ha fatto alcune richieste
come riportato da Radio Gold Alessandra che ha trascritto l’intervento: “Contattare Syensqo per ottenere gli standard analitici o le miscele tecniche (nel caso gli standard non siano disponibili) per svolgere analisi aggiuntive
Una volta che è confermata la presenza di queste sostanze nello scarico occorrerebbe ampliare le analisi dei vegetali e delle uova e del biomonitoraggio umano sui pfas con i nuovi composti
Consigliamo anche di effettuare il biomonitoraggio umano Pfassia nel sangue che nelle urine per individuare i Pfas a cui la popolazione può essere esposta
sia quelli bioaccumulabili sia quelli rapidamente eliminati per escrezione renale
Infine bisognerebbe chiedere che Syensqo renda pubblici i dossier tossicologici di queste nuove sostanze e dei composti utilizzati in passato e in uso
Sui Pfas adv e C6o4 il Cnr-Irsa ha chiesto a Solvay i rispettivi standard
parte dei dati si possono vedere già sul sito dell’Agenzia Europea per le sostanze chimiche
“Sono presenti i dati aggregati non grezzi
ma sono di proprietà di Syensquo e non possono essere utilizzati
Occorre una condivisione pubblica dei dati
Ho chiesto i dossier tossicologici tempo fa
mi hanno chiesto come venivano utilizzati – spiega Valsecchi – Sia per il c6o4 e che per adv sono stati messi gli standard analitici ma non possiamo utilizzarli per fare altri test: per questo è fondamentale avere i dossier tossicologici
Manca il materiale per fare ulteriori test
è possibile farlo solo per il controllo delle matrici ambientali”
Valsecchi poi precisa cosa il Cnr-Irsa ha tratto dal confronto tra prelievi svolti in diverse fasi: “Abbiano fatto campionamenti a monte e a valle del Bormida
C’è una differenza e si vede benissimo come le concentrazioni di Pfas siano molto più basse prima dello scarico
I nostri dati sono in linea con quelli di Arpa
troviamo gli stessi livelli di contaminazione rinvenuti da Arpa”
ma chiarisce “Dal 2020 al 2021 abbiamo riscontrato una notevole diminuzione di concentrazioni di Pfas nelle acque dello scarico
grazie all’applicazione della legge regionale che ha posto dei limiti
I livelli possono variare a seconda della portata del fiume
più aumenta di portata e più si diluiscono
Abbiamo riscontrato un deciso aumento di carico dei Pfas nella Bormida dopo lo scarico del polo chimico
Valsecchi ricorda anche come negli studi precedenti
nei pesci erano state rilevate “concentrazione elevatissime e veramente importanti di Pfas
nei pesci nei laghi di Garda o di Iseo “non arrivano a 50 microgrammi/chilo”
così come gli studi sulle uova di uccelli selvatici hanno riscontrato la presenza di “molto Pfoa nella uova prese vicino allo scarico Solvay nella Bormida
sono emerse concentrazioni fino a 100 volte maggiori rispetto alle uova di uccelli selvatici rinvenute fuori regione”
La ditta ha avviato l’indagine interna finalizzata ad identificare le cause dell’evento
ALESSANDRIA – Nella tarda serata di ieri
il personale reperibile di Arpa è stato avvisato di una emergenza interna di reparto per fuga di PFIB (perfluoroisobutene) presso lo stabilimento ex Solvay ora Syensqo di Spinetta Marengo (AL)
rientrata nel giro di alcune decine di minuti
Il personale tecnico dell’Agenzia ha comunque effettuato un sopralluogo nelle aree esterne limitrofe al perimetro di stabilimento
prelevando alcuni campioni di aria che saranno sottoposti alle analisi di laboratorio
Nella mattinata odierna i tecnici di Arpa hanno svolto un ulteriore sopralluogo per approfondire l’evento
Sono stati acquisiti alcuni primi elementi inerenti le situazioni che possono avere determinato lo stato di emergenza interno allo stabilimento
le prime ipotesi di cause e le procedure messe atto per la sua gestione
le azioni correttive e le azioni preventive/di miglioramento
L’Agenzia fa sapere che proseguirà gli approfondimenti sulla base delle informazioni acquisite e degli ulteriori elementi di conoscenza che saranno disponibili nei prossimi giorni
Le analisi di laboratorio effettuate sui campioni prelevati in area esterna allo stabilimento il 17 febbraio a seguito dell’evento incidentale presso il polo chimico di Spinetta Marengo
non hanno rilevato presenza di PFIB (perfluoroisobutene) né di altre sostanze organo alogenate
I campionamenti sono stati effettuati in tre punti in area esterna allo stabilimento in posizioni sopravento e sottovento rispetto alle condizioni anemologiche riscontrate durante il periodo dell’evento
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SPINETTA MARENGO – Tenta di sfuggire ai Carabinieri per evitare di essere scoperto in violazione della detenzione domiciliare
È mattina presto (di alcuni giorni fa) quando una pattuglia dei Carabinieri
nota un uomo con atteggiamento sospetto: cappuccio tirato sulla testa
passo veloce e un evidente tentativo di evitare il contatto visivo
l’uomo si dà alla fuga verso un complesso residenziale
riuscendo temporaneamente a far perdere le proprie tracce
I Carabinieri lasciano l’auto e proseguono a piedi
La strategia funziona: il sospetto riappare e
Ne nasce un secondo inseguimento: l’uomo scavalca recinzioni e cancelli
lo rincorrono e gli intimano più volte di fermarsi
Dai controlli è emerso che l’uomo era sottoposto alla detenzione domiciliare
ma si trovava fuori casa senza alcuna autorizzazione
configurando a tutti gli effetti una evasione
dopo aver convalidato l’arresto nel processo per direttissima
ha disposto per l’uomo la nuova sottoposizione al regime detentivo
L’episodio conferma ancora una volta l’efficacia del controllo del territorio da parte dei Carabinieri
capaci di intervenire con prontezza e determinazione anche nei contesti più dinamici
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ALESSANDRIA – Proiezione speciale del film ‘Conclave’ di Edward Berger
propone una serata speciale dedicata alla proiezione del film ‘Conclave’ di Edward Berger
critica cinematografica e presidente della Voce della Luna
Serata in collaborazione con l’associazione di cultura cinematografica La Voce della Luna
il Cinefestival Immersi nelle storie e la Ficc (Federazione Italiana Circoli del Cinema)
La serata intende stimolare una riflessione sul film (candidato per il 2025 a ben otto premi Oscar e vincitore di una statuetta per la miglior sceneggiatura non originale) tratto dal romanzo omonimo di Robert Harris, che si è – a sua volta – ispirato alla salita al soglio pontificio dell’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio
«Prima che diventasse film premio Oscar quest’anno
ebbi l’ispirazione per “Conclave” proprio con l’elezione di Francesco nel 2013
Senza di lui non avrei mai scritto quel romanzo
Vidi quel buon uomo apparire al balcone di San Pietro
Mi chiesi: “Come ci è arrivato lassù?”»
Il Collegio cardinalizio si riunisce in Vaticano per un conclave cruciale: un’elezione destinata non solo a scegliere un nuovo pontefice
sotto lo sguardo dei capolavori di Michelangelo
cardinali provenienti da ogni angolo del mondo si confrontano in un rito avvolto da secoli di tradizione e mistero
È previsto l’ingresso alla proiezione a prezzo ridotto (come da convenzioni adottate) per i tesserati al Cineplex Moderno e all’associazione La Voce della Luna
È possibile tesserarsi direttamente alle casse del cinema
personale tecnico di Arpa ha svolto un primo sopralluogo per acquisire informazioni preliminari circa l'evento di black-out avvenuto nella notte tra sabato e domenica presso lo stabilimento Syensqo (ex Solvay) a Spinetta Marengo- Alessandria
Al momento del sopralluogo di domenica mattina
l'energia elettrica era già stata ripristinata; risultavano nuovamente funzionanti la barriera idraulica e il TAF (trattamento acque di falda)
mentre erano in fase di completamento le procedure di riavvio delle utility
Contestualmente all'effettuazione del sopralluogo
Arpa procedeva ad avviare l'autocampionatore automatico per verificare la qualità dello scarico tramite analisi di laboratorio
è stato svolto un secondo sopralluogo finalizzato ad approfondire le dinamiche dell'evento di black out per individuarne le possibili cause e i potenziali impatti
Nel corso del sopralluogo sono stati prelevati campioni ai diversi pozzetti di scarico interni allo stabilimento
Gli approfondimenti dell'Agenzia proseguiranno nei prossimi giorni anche sulla base degli elementi che la ditta è stata richiesta di fornire.Per quanto concerne le acque sotterranee
sono in corso in questo periodo i campionamenti di monitoraggio trimestrale; nei prossimi giorni si valuterà l'effettuazione di alcuni prelievi aggiuntivi
allo scopo di appurare eventuali effetti determinati dall'evento occorso
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Tragedia sulla statale 10 a Spinetta Marengo: muore una donna di 83 anni
Un tragico incidente si è verificato nel pomeriggio del 24 marzo lungo la statale 10 Padana Inferiore
nel sobborgo alessandrino di Spinetta Marengo
causando la morte di una donna di 83 anni e il ferimento di un uomo di 73 anni
è avvenuto all’altezza del chilometro 99+500
nei pressi della concessionaria Alessandria Auto
in un tratto particolarmente trafficato della rete viaria locale
è deceduta sul colpo a causa della violenza dell’impatto
è stato trasportato in codice verde all’ospedale di Alessandria
A rendere noti i dettagli è stata la centrale operativa del 118
che ha coordinato l’intervento dei soccorsi
Le operazioni di salvataggio si sono rivelate complesse: è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per liberare una delle persone rimaste incastrate tra le lamiere
un’azione che ha richiesto tempo e grande attenzione
L’impatto ha causato gravi disagi alla circolazione
costringendo le autorità a disporre la chiusura temporanea della statale in entrambe le direzioni
La gestione dell’emergenza ha visto impegnati anche gli agenti della polizia locale
che hanno effettuato i rilievi sul posto e stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente
le cause dello scontro non sono ancora del tutto chiare e saranno oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti
L’ipotesi più probabile è che si tratti di un impatto frontale o laterale tra le due vetture
ma solo le perizie tecniche potranno fornire un quadro completo
L’accaduto riaccende i riflettori sulla sicurezza stradale
in una zona spesso teatro di incidenti a causa dell’intenso traffico e della presenza di numerosi incroci e immissioni
La statale 10 è infatti una delle arterie principali che collegano Alessandria con il resto della provincia e la vicina Lombardia
attraversata ogni giorno da un flusso continuo di veicoli
Il drammatico bilancio di questo incidente porta con sé il dolore per una nuova vittima della strada e l’ennesimo richiamo alla prudenza e alla necessità di infrastrutture sicure ed efficienti
non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali
in attesa di conoscere gli esiti degli accertamenti in corso
Mentre la statale è stata riaperta al traffico solo dopo il completamento delle operazioni di soccorso e la rimozione dei veicoli incidentati
resta alta la tensione tra i residenti della zona
che chiedono maggiore attenzione alla viabilità e interventi per prevenire nuovi episodi simili
Corre in tangenziale a Torino: il video diventa virale (VIDEO)
Scontro tra due auto in corso Ferraris, una donna ferita e traffico bloccato per ore
Scontro con due cinghiali sulla statale 460: paura e traffico bloccato nel Canavese
Auto piomba su due pedoni: paura in pieno centro
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3474431187 La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017
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ALESSANDRIA – Verranno celebrati oggi pomeriggio alle 15.30
vittima di un incidente stradale. Lo schianto si è verificato a Spinetta Marengo
ma ogni giorno si recava al lavoro insieme ai figli
Il dramma s è verificato poco prima dell’ora di pranzo quando
La sua vettura è stata urtata dall’Audi condotta da un 73enne di Bosco Marengo
L’automobilista stava percorrendo la strada provinciale in direzione del cavalcavia di Spinetta
A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione messi in atto dai soccorritori del 118
Un dramma che si è consumato davanti ai figli e ai suoi dipendenti
La redazione de “Il Piccolo” porge le condoglianze a tutta la famiglia
condotto su 135 abitanti che vivono entro 500 metri dal polo chimico
SPINETTA MARENGO – A Spinetta Marengo un cittadino su dieci presenta valori di Pfas nel sangue superiori alla soglia di rischio
sono stati resi noti dall’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi durante un incontro pubblico al Marengo Museum
“Massima trasparenza e piena condivisione” – ha ribadito Riboldi ai cittadini di Spinetta e della Fraschetta
garantendo il continuo aggiornamento sui risultati
Questo è stato il quarto incontro negli ultimi mesi
segno della crescente attenzione delle istituzioni alla questione ambientale e sanitaria della zona
il 15% dei partecipanti presenta una concentrazione di Pfas superiore ai 20 microgrammi per litro
La maggior parte (83%) si attesta tra i 2 e i 20 ng/ml
mentre solo il 5% ha valori inferiori alla soglia minima
Il monitoraggio ha rilevato anche la presenza di C6O4 e Adv
due composti per i quali non sono ancora stati stabiliti valori soglia definitivi
il livello di C6O4 ha superato i 0,05 ng/ml
mentre per l’Adv il valore mediano riscontrato è di 2,6 ng/ml
Alla presentazione dei dati erano presenti numerose autorità locali
tra cui i consiglieri regionali del territorio
il sindaco di Montecastello Gianluca Penna e l’assessore Giorgio Laguzzi per il Comune di Alessandria
La sala del Marengo Museum era gremita di cittadini
a testimonianza della preoccupazione diffusa per la situazione sanitaria
Il monitoraggio continuerà nei prossimi mesi
con l’obiettivo di approfondire ulteriormente l’impatto delle sostanze perfluoroalchiliche sulla salute degli abitanti della zona
Le istituzioni hanno assicurato che le informazioni verranno condivise in modo trasparente
mantenendo un dialogo costante con la popolazione
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SPINETTA MARENGO – Tragico il bilancio dell’incidente avvenuto stamani a Spinetta
davanti alla concessionaria Alessandria Auto
Una donna di 83 anni è morta per le lesioni riportate nell’impatto
Un automobilista 73enne è stato trasportato in ospedale in codice verde
Sul posto sono presenti gli agenti della Polizia municipale che stanno effettuando i rilievi di legge per capire la dinamica di quanto accaduto
Incidente mortale stradale lungo la ex Statale 10
all’altezza di Spinetta Marengo. La Polizia municipale ha chiuso la strada all’altezza della prima rotonda
Si tratterebbe di uno scontro frontale tra due auto
Al momento non si conoscono altri particolari
l’intervento dei soccorritori è in corso
La Regione Piemonte è pronta ad avviare la seconda fase del biomonitoraggio avviato nei mesi scorsi insieme all’Asl di Alessandria sulla popolazione residente nei pressi del polo chimico di Spinetta Marengo per verificare la presenza di Pfas nel sangue
La richiesta dovrà essere inviata al Comitato etico per l'autorizzazione di una nuova campagna di esami sulla popolazione
che dovrà ampliare la zona di test rispetto al polo chimico
in modo da valutare le eventuali dinamiche di esposizione
correlate alla distanza dallo stabilimento
E’ anche prevista l’attivazione di un sistema di sorveglianza sanitaria con la possibilità da parte di pediatri e medici di famiglia di sottoporre la popolazione esposta alla misurazione della pressione arteriosa e ad analisi del sangue periodiche e gratuite
per individuare precocemente gli eventuali effetti sulla salute generale dell’organismo
le regole per il raggiungimento degli obiettivi e per l’interazione con gli stakeholder
una breve storia dell’Anas dalla sua nascita risalente al 1928 ad oggi
La sezione illustra la nostra rete stradale e ne evidenzia la strategicità e capillarità
le strade Anas che fanno parte della rete europea TEN-T
i dati del nostro Osservatorio del traffico
La sezione descrive i servizi offerti ai clienti come parte 'core' del nostro business
Anas gestisce le strade e offre servizi a chi le usa per lavoro o per viaggiare
ma anche a chi abita oppure ha un’attività lavorativa nei pressi delle proprie strade
Nella sezione si trovano tutte le informazioni utili per diventare nostro fornitore
Lavorare con Anas significa essere partner di una grande impresa
siamo tra i principali soggetti industriali in Italia e per raggiungere i nostri obiettivi vogliamo scegliere le migliori aziende che possano costruire con noi le strade del futuro
La sezione illustra il nostro impegno nella gestione della viabilità
in cooperazione con le altre strutture preposte alla sicurezza stradale
i nostri piani di interventi stagionali e straordinari e tutte le informazioni utili per chi viaggia in collaborazione con il CCISS Viaggiare Informati e Sicuri
Riaperta al traffico la statale 10 precedentemente chiusa a Spinetta Marengo (AL) causa incidente
la statale 10 “Padana Inferiore” è temporaneamente chiusa al traffico all’altezza del km 99,500 a Spinetta Marengo
Per cause in corso di accertamento due autovetture si sono scontrate e una persona è deceduta
La circolazione è provvisoriamente indirizzata sulla viabilità locale
Sul posto sono intervenute le squadre Anas
i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine per la gestione dell’emergenza e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile
© ANAS S.p.A. 2017 | P.IVA 02133681003 | C.F. 80208450587
ortaggiDa spinettamarengo.syensqo.comA Spinetta Marengo
lo stabilimento ex Solvay produce ancora sostanze perfluoroalchiliche
inquinando il territorio e avvelenando gli abitanti
In Italia non c’è solo un’area vastissima a cavallo tra tre province del Veneto a essere contaminata dai tristemente famosi Pfas
usa e produce sostanze chimiche perfluoroalchiliche
le analisi lo hanno e lo stanno dimostrando
“In questo stabilimento si usano i Pfas in maniera significativa da 25 anni, prima li compravano dalla Miteni di Trissino (quella che oggi è sotto processo
segretario generale della Cgil di Alessandria -
Poi hanno iniziato a brevettarli loro e così hanno inventato l’Adv
che è a catena corta ed è tuttora in produzione
Quest’ultimo proprio perché è un brevetto Syensqo
Oggi lo si rintraccia in giro per il territorio
La Cgil si è costituita parte civile nel primo processo Solvay iniziato nel 2016 e finito nel 2019 in Cassazione per disastro ambientale doloso
poi derubricato in colposo: in quel caso l’inquinamento era da cromo esavalente
La Cgil si è costituita parte civile con un gruppo di Comuni anche nel secondo processo avviato a settembre 2024
L’accusa mossa alla multinazionale: non aver fatto sufficienti interventi dopo la prima condanna
dal bonificare i terreni contaminati all’impedire ulteriori fuoriuscite di inquinanti nelle falde
“Qui c’è un inquinamento ad ampio spettro – prosegue il sindacalista -
Non c’è solo il cancerogeno cromo esavalente
nell’aria che respirano gli abitanti del quartiere
è stata rilevata la presenza di cloroformio stabile
Di recente la Solvay è stata protagonista di gravi episodi di contaminazione da Pfas
come il rilascio di schiume nel fiume Bormida
comprovato dalle indagini di Arpa Piemonte che hanno rivelato alti livelli di contaminazione nelle acque e nei terreni circostanti lo stabilimento
Mentre le ultime ricerche di Greenpeace hanno evidenziato tracce di cC6O4 nelle acque potabili di Torino
della Val di Susa e in alcuni comuni della provincia di Sondrio
Ma che cosa accade all’interno dello stabilimento
che dà lavoro a 600 dipendenti diretti e altri 400 tra indotto e appalti
“Quello che rileviamo noi è che c’è qualcosa che esula dal passato – spiega Armosino -
Mentre alcune patologie colpivano principalmente persone che avevano lavorato e vissuto lì a lungo
oggi dentro e fuori la fabbrica riscontriamo che ci sono ragazzi giovani che si ammalano
Dopo due anni di lavoro sviluppano una patologia: questo vuol dire che ciò che li fa ammalare non è una sostanza usata in passato
ma potrebbero essere i Pfas di ultima generazione
considerato che le indagini epidemiologiche sono tutte datate e che la più recente
che ha evidenziato casi più frequenti di Alzheimer e Parkinson e di malattie del sistema nervoso centrale dei bambini
a novembre scorso ha preso il via il bio monitoraggio degli inquinanti Pfas nel sangue dei cittadini di Spinetta Marengo attivato dalla Regione Piemonte
Una chiamata su base volontaria rivolta a chi abita nelle immediate vicinanze del polo chimico ex Solvay
i primi risultati dovrebbero essere noti a giorni – dice ancora Armosino -
le analisi dovrebbero poi man mano allargarsi fino a un raggio di 5 chilometri dal sito industriale e coinvolgere una popolazione potenziale di 15 mila abitanti
Sono urgenti e necessari un’indagine epidemiologica completa e aggiornata e un protocollo che inserisca le persone nei percorsi di prevenzione già da adesso per tutte le patologie che sono state individuate”
“Bisogna imporre all’azienda la bonifica dei terreni ora
mentre ancora c’è ed è in attività - conclude il segretario della Camera del lavoro di Alessandria -
Se la fabbrica chiude e la multinazionale se ne va
un’eredità pesantissima di veleni e inquinamento che lo Stato non prenderà in mano in uno stabilimento che è grande come una città
Questa società guadagna cifre astronomiche
prodotti usati dalla Nasa e per i satelliti
gomme che costano 24-25 mila euro al chilo
tecnologie avanzate che servono per le batterie a idrogeno
È un’azienda che ha tassi di crescita economica pari a quelli della Cina
Quindi i soldi per fare la manutenzione e bonificare i terreni ce li hanno”
Con l’ordinanza dello scorso mese chi ha partecipato ad autogestioni
manifestazioni e occupazioni potrebbe avere un voto più basso: “Il ministro ritiri il provvedimento o ci rivolgeremo ai tribunali”
si è verificato un incendio all'interno del Polo Chimico di Spinetta Marengo (AL)
già presente sul posto per controlli ordinari
ha prontamente rilevato la presenza di fumo nero che si elevava in atmosfera
mentre da parte della ditta giungevano le comunicazioni telefoniche al personale reperibile
L'evento ha avuto una durata limitata (mezz'ora circa) ed è stato spento dalla squadra anticendio interna allo stabilimento
Per tale ragione non è emersa la necessità di eseguire rilievi della matrice aria
Dalle prime informazioni acquisite sul posto
l'incendio ha riguardato una vasca in cui avviene il pretrattamento chimico-fisico dei reflui provenienti dalla ditta ARKEMA
coinvolgendo tubature e condotti soprastanti e
Sono in corso da parte dei tecnici di Arpa gli approfondimenti per individuare le cause dell'episodio occorso
Ormai le fabbriche si chiudono senza neanche un preavviso. È quanto è successo ai 38 lavoratori della Expo Inox di Spinetta Marengo (Alessandria), azienda produttrice di canne fumarie e sistemi di evacuazione dei fumi, che ha annunciato l’intenzione di dismettere lo stabilimento entro luglio. A motivare la decisione, la forte flessione della domanda dovuta alla cessazione dei bonus governativi e al conseguente calo degli interventi di adeguamento energetico.
Mercoledì 2 aprile i dipendenti (in gran parte nella fascia d’età tra 45 e 50 anni) sono scesi in sciopero per otto ore, organizzando anche un presidio davanti ai cancelli della fabbrica. Lavoratori e sindacati affermano di non essere mai stati messi a conoscenza delle eventuali difficoltà dell’azienda né di aver mai usufruito della cassa integrazione. Per tutti, insomma, la notizia è arrivata inattesa.
“L’azienda ha comunicato i licenziamenti con una pec e senza attivare un percorso di confronto con noi. Una scelta grave e inaccettabile, che colpisce duramente decine di famiglie”, affermano Fiom Cgil e Uilm Uil territoriali, chiedendo “l’attivazione degli ammortizzatori sociali”.
Nell’incontro tra sindacati e azienda che si è tenuto il 2 aprile la Expo Inox avrebbe dichiarato di aver già posto in vendita macchinari e impianto. Avrebbe anche dato la disponibilità a innalzare l’incentivo all’esodo indicato inizialmente, ma la cifra proposta sarebbe stata giudicata dai sindacati ancora insufficiente.
Fiom e Uilm rilevano che "l’annuncio della chiusura e il licenziamento dei 38 lavoratori si somma alle diverse e crescenti crisi aziendali che registriamo sul territorio”. Nella provincia di Alessandria, infatti, solo nell'ultimo anno si sono verificati o sono in corso licenziamenti alla Euromac di Villanova Monferrato, alla Bobst di San Giorgio Monferrato, alla Schiavetti di Stazzano e alla Imet di Tortona.
“Occorre avviare un confronto strutturato a livello sia territoriale sia nazionale sul futuro dell’industria metalmeccanica in Italia”, dicono Fiom Cgil e Uilm Uil Alessandria: “Serve una discussione concreta sulle prospettive, sugli investimenti necessari e sulla tenuta occupazionale. Prima che la situazione diventi irreversibile”.
Con l’ordinanza dello scorso mese chi ha partecipato ad autogestioni, manifestazioni e occupazioni potrebbe avere un voto più basso: “Il ministro ritiri il provvedimento o ci rivolgeremo ai tribunali”
SPINETTA MARENGO – Tragedia della strada questa mattina lungo la strada provinciale. A perdere la vita è stata una donna di 83anni, mentre l’altro automobilista, un 73enne, è stato trasportato in ospedale in codice verde.
Maria Grazia Bianco, 83 anni, era alla guida di una Panda quando è avvenuto lo scontro con l’Audi A3 condotta dall’uomo, residente a Bosco Marengo. Quando i soccorsi sono intervenuti, si sono subito resi conto della gravità delle lesioni. E nonostante abbiano messo in atto lunghe manovre di rianimazione, non sono riusciti a salvarle la vita. Saranno ora gli agenti della Polizia Municipale alessandrina a dover chiarire la dinamica dell’accaduto.
Maria Grazia Bianco abitava a Valmadonna. Questa mattina stava uscendo dalla ditta Sardi (azienda della sua famiglia) per tornare in Alessandria, quando la sua Panda è stata violentemente urtata dall’Audi che percorreva quel tratto di strada da Alessandria verso il cavalcavia di Spinetta.
si è conclusa la prima fase del biomonitoraggio nel sangue degli abitanti del polo chimico
135 su 135 cittadini volontari che si sono sottoposti ad analisi sono risultati positivi all'ADV
un cosiddetto "inquinante eterno"
un Pfas di nuova generazione per il quale al momento non esistono limiti né studi tossicologici certi
A seguire il viaggio di Tv7 nel mondo dei Rifugiati accolti in Italia: il sogno della casa e del lavoro stabile
la storia della famiglia afghana Ahmadi che ha rischiato di finire per strada con i bambini e la storia dell'ingegnere Yohannes Sisai Molla
assunto da una prestigiosa azienda italiana
E poi reportage da Bruxelles dove esplode la "Magritte mania"
Tutti pazzi per il pittore belga: oltre al museo a lui dedicato
l'offerta di un viaggio multimediale nel mondo dell'artista con una mostra immersiva
A Tv7 l'intervista esclusiva a Charly Herscovici
in "Come eravamo": dagli archivi di TV7 del 1968 "La guerra fredda": il boom degli elettrodomestici italiani
che con la caduta delle barriere doganali tra i sei paesi del Mercato Comune invadono Francia e Belgio: per correre ai ripari chiedono di sospendere l'import
È durato meno di un mese e mezzo lo stop della Provincia di Alessandria alla produzione di Pfas cC604 da parte del polo chimico Syensgo (ex Solvay)
che era stato trovato nelle falde acquifere circostanti
Secondo l’ex assessore all’ambiente Claudio Lombardi (membro di Legambiente)
la decisione è arrivata dopo un’accesa discussione con l’Arpa
A riportare la notizia il quotidiano la Stampa
che spiega: “Lo scorso 24 luglio Solvay ha ripreso la produzione e nell’atmosfera di Spinetta
ma anche di una vasta area della Fraschetta fino a Montecastello
Piovera e Alessandria hanno ricominciato a riversarsi i tossici Pfas nell’aria”
“la Provincia ha autorizzato la ripresa della produzione e l’uso del cC604
Ma si apprende anche che ciò è avvenuto dopo un acceso dibattito con Arpa che aveva trasmesso relazioni comprovanti interventi risolutivi delle perdite basandosi non già su attività svolte direttamente ma su studi
controlli ed attività svolti da un perito incaricato da Solvay”
Dopo i controlli ambientali di Arpa Piemonte, che avevano certificato il mancato rispetto delle emissioni di Pfas nell’ambiente, la provincia di Alessandria a inizio giugno aveva inviato a Syensqo
due diffide intimando allo stabilimento chimico di rispettare i limiti di legge consentiti per gli scarichi di queste sostanze
invitandola a rispettare negli scarichi i parametri previsti dall’Autorizzazione integrata ambientale
scesi a 0,5 microgrammi/litro sia per il cC604 sia per le altre sostanza analoghe
L’azienda ha messo in campo una barriera idraulica
“la barriera idraulica non mostra un impianto idoneo a contenere le fuoriuscite interne allo stabilimento”
e la produzione “può essere riprese solo dopo interventi risolutivi comprovati e certificati per un adeguato lasso di tempo”
Intanto il comitato Stop Solvay, Ànemos e Greenpeace hanno scritto alla Regione Piemonte dopo i risultati del monitoraggio indipendente sulla presenza nel sangue della popolazione di Spinetta Marengo dei temuti inquinanti Pfas
chiedendo di individuare prontamente i responsabili dell’inquinamento e di avviare urgentemente una bonifica
Alle preoccupazioni legate al ritorno della produzione di Pfas
per gli abitanti di Spinetta Marengo (Al) se ne aggiunge una nuova: dal polo ex Solvay
è stata registrata una perdita in ambiente di acido fluoridrico
la fuga in aria è stata generata da uno dei reattori dell’area Algofrene
l’impianto dove vengono fatti reagire i gas per produrre i composti fluorurati
Arpa è intervenuta nel pomeriggio analizzando i dati della stazione di monitoraggio ambientale di Spinetta via Genova
dichiarando: “I dati della stazione hanno evidenziato venti provenienti dai settori nord ovest e nordest e dati di acido fluoridrico sotto i limiti di quantificazione”
Arpa ha dichiarato: “Le misure in campo effettuate con strumentazione portatile non hanno evidenziato concentrazioni significative di acido fluoridrico
E’ importante precisare che la pioggia ne ha favorito l’abbattimento
in quanto l’acido fluoridrico è molto solubile in acqua”
Spinetta Marengo, la Provincia di Alessandria riautorizza l’ex Solvay a produrre il Pfas cC604
SPINETTA MARENGO – Le squadre dei Vigili del fuoco con l’autopompa-serbatoio e due autobotti sono intervenuti a Spinetta Marengo per l’incendio divampato in una tipografia.
SPINETTA MARENGO – Se anni fa la produzione del colosso francese degli pneumatici era di 8 milioni di unità
Le previsioni per l’anno che viene non sembrano più rosee: solo quattro milioni di unità
Michelin ha annunciato un piano triennale di riorganizzazione
non si parla di licenziamenti ma di un “percorso di recupero della produttività”
Michelin ha però annunciato quali saranno gli stabilimenti interessati: tra i tanti
Qui lavorano 900 addetti: circolano voci di prepensionamenti
lo stabilimento fu interessato da un lungo periodo di cassa integrazione
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«La ripresa della produzione di PFAS all’intero stabilimento ex Solvay ora Syensqo è una pessima notizia per l’ambiente e le comunità locali
già da anni sacrificate all’inquinamento prodotto dal polo chimico alessandrino»
ha commentato al magazine The Map Report Giuseppe Ungherese
Responsabile della nostra campagna inquinamento
«La decisione della provincia avviene senza fornire adeguate informazioni alla collettività
quali interventi risolutivi comprovati e certificati sono stati messi in atto dall’azienda
Quali sono le garanzie fornite agli enti preposti
Non vorremmo ritrovarci tra poche settimane con i soliti e annosi problemi legati a una barriera idraulica incapace di contenere l’inquinamento»
la società aveva attribuito l’inquinamento a una temporanea perdita del sistema di contenimento dei reflui di produzione
che avrebbe dovuto essere rapidamente risolto in conformità con un’autorizzazione del 2021
Il comune ha fatto sapere che «la riattivazione è stata autorizzata sulla base dei dati presentati da Solvay e dalle analisi dell’Arpa»
quali verifiche e azioni siano state fatte per fermare la dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche pericolose per la salute delle persone
ha denunciato la mancanza di «interventi risolutivi comprovati e certificati» che giustifichino la decisione della Provincia
«la barriera idraulica non mostra un impianto idoneo a contenere le fuoriuscite interne allo stabilimento»
la Solvay è stata coinvolta in gravi episodi di inquinamento da PFAS
Le indagini di ARPA Piemonte hanno rivelato alti livelli di contaminazione nelle acque e nei terreni circostanti lo stabilimento
Alcuni reportage giornalistici hanno identificato il sito di Alessandria come il più inquinato da PFAS in Europa; inoltre
già nel 2007 la Solvay era stata individuata come la principale fonte di PFAS nel bacino del Fiume Po
Ma c’è di più: le nostre ultime ricerche hanno evidenziato tracce di cC6O4 – molecola prodotta esclusivamente nello stabilimento alessandrino – nelle acque potabili di Torino
della Val di Susa e in alcuni comuni della Provincia di Sondrio
Per mettere fine a questo inquinamento diffuso bisogna intervenire alla radice
con una legge nazionale che metta al bando la produzione e l’uso dei PFAS
sostanze inquinanti e pericolose per la nostra salute
Aiutaci a chiedere una legge #ZeroPFAS in tutta Italia
È all’esame del Parlamento il Decreto Legge urgente
già approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 marzo
volto a ridurre i livelli consentiti di PFAS (composti poli e perfluoroalchilici)…
Una vittoria raggiunta grazie alla nostra indagine "Acque senza veleni"
che hanno preso parte alla spedizione per monitorare la contaminazione da PFAS nel nostro Paese
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«Lo scorso 26 luglio la multinazionale ex Solvay oggi Syensqo ha ripreso la produzione del PFAS cC6O4 nel suo stabilimento di Spinetta Marengo
L’azienda ha ottenuto il via libera dalla Provincia di Alessandria, dopo un fermo di oltre 30 giorni imposto alla produzione dello stabilimento chimico a causa dei livelli eccessivi di inquinamento da PFAS rilevati nelle acque e nel suolo circostanti»
Come aveva scritto greenreport.it
la Provincia aveva emesso due diffide indirizzate alla Solvay intimando all’azienda di rispettare i limiti per gli scarichi di queste sostanze chimiche pericolose per la salute e per l’ambiente.
responsabile della campagna inquinamento di Greenpace Italia
ha commentato su The Map Report: «La ripresa della produzione di PFAS all’intero stabilimento ex Solvay ora Syensqo è una pessima notizia per l’ambiente e le comunità locali
già da anni sacrificate all’inquinamento prodotto dal polo chimico alessandrino»
ha commentato al magazine «La decisione della provincia avviene senza fornire adeguate informazioni alla collettività
quali interventi risolutivi comprovati e certificati sono stati messi in atto dall’azienda
Non vorremmo ritrovarci tra poche settimane con i soliti e annosi problemi legati a una barriera idraulica incapace di contenere l’inquinamento»
Secondo The Map Report, la società aveva attribuito l’inquinamento a una temporanea perdita del sistema di contenimento dei reflui di produzione
che avrebbe dovuto essere rapidamente risolto in conformità con un’autorizzazione del 2021
Il comune ha fatto sapere che «La riattivazione è stata autorizzata sulla base dei dati presentati da Solvay e dalle analisi dell’Arpa»
Greenpeace fa notare che «Non ha detto
quali verifiche e azioni siano state fatte per fermare la dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche pericolose per la salute delle persone»
ha denunciato la mancanza di «Interventi risolutivi comprovati e certificati» che giustifichino la decisione della Provincia
contestata anche dalle comunità locali e che «La barriera idraulica non mostra un impianto idoneo a contenere le fuoriuscite interne allo stabilimento»
la Solvay è stata coinvolta in gravi episodi di inquinamento da PFAS
come il rilascio di schiume nel fiume Bormida
Le indagini di ARPA Piemonte hanno rivelato alti livelli di contaminazione nelle acque e nei terreni circostanti lo stabilimento. Alcuni reportage giornalistici hanno identificato il sito di Alessandria come il più inquinato da PFAS in Europa; inoltre
già nel 2007 la Solvay era stata individuata come la principale fonte di PFAS nel bacino del Fiume Po. Ma c’è di più: le nostre ultime ricerche hanno evidenziato tracce di cC6O4 – molecola prodotta esclusivamente nello stabilimento alessandrino – nelle acque potabili di Torino
Per mettere fine a questo inquinamento diffuso bisogna intervenire alla radice
con una legge nazionale che metta al bando la produzione e l’uso dei PFAS
sostanze inquinanti e pericolose per la nostra salute»
Ho preso visione dell’informativa Privacy
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In via Genova a Spinetta Marengo - Alessandria
è attiva la stazione industriale di qualità dell’aria
con cui la Provincia di Alessandria ha rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’attuale società Solvay Speciality Polimers Italy S.p.A
è ubicata a circa 500 m in linea d’aria dal polo chimico ed è dotata di uno strumento per la determinazione simultanea di acido cloridrico e acido fluoridrico e dei principali sensori meteorologici per la determinazione di temperatura
a partire dalla fine del mese di dicembre del 2022
è stata installata una nuova stazione meteo che
consente una migliore valutazione a scala locale dei parametri meteorologici rispetto alla stazione regionale di Alessandria - Lobbi posta a circa 6 Km di distanza
con le misure della nuova stazione si può caratterizzare meglio la distribuzione dei venti nell’area di indagine
La rosa dei venti riferita alla stazione di via Genova nel periodo gennaio 2023-maggio 2023 indica venti prevalenti da Sud verso Nord e da Ovest Sud Ovest verso Est Nord Est
Monitoraggio degli inquinanti acidi nell’anno 2022Le concentrazioni medie mensili (espresse in microgrammi per metro cubo) e le percentuali dei dati validati nell’anno 2022 per i parametri acido cloridrico (HCl) e acido fluoridrico (HF)
Per il parametro acido cloridrico (HCl) i dati determinati mostrano che:
Per il parametro acido fluoridrico (HF) i valori rilevati sono sempre inferiori a 0,7 microgrammi/mc
La normativa vigente in materia di qualità dell’aria non stabilisce valori limite per tali inquinanti
Si riportano quindi di seguito - per confronto - i valori di riferimento US-EPA per l’esposizione prolungata e per l’esposizione acuta di breve durata della popolazione:
Monitoraggio dei composti organici volatili nel periodo maggio 2022 – maggio 2023
A partire dal mese di maggio 2022 fino al maggio 2023
Arpa Piemonte ha monitorato per una intera annualità la presenza di COV (composti organici volatili) in aria ambiente tramite campionatori passivi posti presso la stazione di via Genova a Spinetta Marengo.I risultati ottenuti nel periodo in esame (15/05/22-11/05/23) sono riassunti in tabella
unitamente ai risultati delle precedenti campagne di misura stagionali
La concentrazione media di cloroformio rilevata presso il punto di monitoraggio di via Genova nella campagna annuale maggio 2022-maggio 2023 è pari a 2,4 microgrammi/mc e risulta sostanzialmente confrontabile con i valori ottenuti nelle precedenti campagne di monitoraggio stagionali condotte negli anni 2020-2021
sono compresi tra <0.2 (<DL) e 0.7 microgrammi/mc
i dati misurati nella campagna in oggetto non si discostano dal fondo ambientale presente a livello regionale (0,35 e 1,9 microgrammi/mc)
SPINETTA MARENGO – Ancora un incidente stradale all’incrocio che porta al cavalcavia del sobborgo
Una delle due vetture è finita nel fosso
poco dopo le 6: coinvolte una Panda e una Peugeot Partner
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale alessandrina
Si tratta di una intersezione particolarmente pericolosa dove
si sono verificati sinistri con conseguenze gravi