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La protezione dei diritti dei bambini e degli adolescenti
la lotta alle nuove minacce online e la promozione della sicurezza in rete rappresentano una priorità per le Istituzioni
che opera in questo campo attraverso la Polizia postale e per la sicurezza cibernetica per contrastare la pedofila e la pedopornografia
in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia
la Polizia di Stato ribadisce con forza l’impegno a contrastare queste pericolose forme di reato
che si dimostrano essere in continua evoluzione e senza confini
anche a causa dell’uso distorto dei sistemi di intelligenza artificiale generativa e degli strumenti che rendono gli utenti protetti dall’anonimato online
L'attività di repressione con tecniche all'avanguardia e in modalità undercover (sotto copertura)
hanno condotto gli operatori del settore a risultati significativi nel contrasto al mercato criminale e all'identificazione di molte persone coinvolte in questi traffici illeciti
L’attività di prevenzione ha analizzato oltre 43mila siti internet
di cui 2800 oscurati tramite l’inserimento nella Black List gestita dal CNCPO della Polizia postale
le campagne di formazione preventiva hanno coinvolto un vasto pubblico: oltre 164mila studenti
2.900 genitori e più di 10 mila insegnanti e tra le diverse iniziative
si segnala la mostra fotografica itinerante "SuperEroi"
che illustra il delicato lavoro degli investigatori impegnati nella lotta alla pedopornografia online
La mostra ha già accolto più di 16mila visitatori
l'impegno e la collaborazione internazionale
attraverso lo scambio di formatori della Polizia postale
informazioni e la creazione di task force investigative di contrasto a questi gravi crimini che hanno i minori come vittime
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A Oseja de Sajambre, un piccolissimo comune nella comunità autonoma di Castilla y León, nel nord della Spagna, quasi non si sono accorti dell’enorme blackout che lunedì 28 aprile ha fermato molte attività nel paese: grazie a un sistema d’emergenza attivo da anni il comune è autosufficiente dal punto di vista elettrico
e la scorsa settimana ha continuato ad avere la corrente
Oseja de Sajambre è una località montana di 228 abitanti nel parco nazionale dei Picos de Europa
una catena montuosa che si estende lungo la costa settentrionale della Spagna
dove in inverno le temperature scendono regolarmente sotto lo zero e ci sono forti venti
Per questo ha sempre avuto problemi nel garantire una fornitura costante di energia elettrica: fino a pochi anni fa i blackout
Nella zona ci sono tre piccole centrali idroelettriche. Fino a circa 15 anni fa l’energia che producevano veniva prima inviata alla rete nazionale, e poi reindirizzata verso Oseja de Sajambre. Il risultato però era che anche un piccolo guasto alla rete centrale, o alle infrastrutture della zona, lasciava la città senza corrente. Vari quotidiani spagnoli, tra cui El País
hanno raccontato che tra il 2007 e il 2008 l’amministrazione locale ha risolto il problema facendo collegare direttamente la rete elettrica di Oseja de Sajambre alle centrali idroelettriche
Il passaggio deve essere svolto da un operatore e richiede circa 20 minuti: in quell’intervallo di tempo gli abitanti rimangono effettivamente senza corrente
in occasione del blackout: l’operatore ha collegato normalmente la rete elettrica della città alla centrale
Molti si sono accorti che era in corso un blackout su scala nazionale proprio mentre guardavano la televisione
La rete internet e quella telefonica sono invece state interrotte per ore
Spettatori del Madrid Open durante il blackout (AP Photo/Manu Fernandez)
– Leggi anche: Le scene di altri tempi in Spagna e Portogallo durante il blackout
frazione del comune di Santa Engracia del Jubera con meno di dieci abitanti
che si sono accorti del blackout ascoltando la radio
Negli anni Trenta le migrazioni nel Canale di Sicilia andavano in direzione opposta a quelle di oggi: lo racconta "Mare aperto", il libro di Luca Misculin
All'inizio Jason Belmonte veniva preso in giro: poi ha cominciato a vincere tutto, e ha rilanciato uno sport in crisi
Che cosa dice la scienza di uno dei gesti più diffusi al mondo e allo stesso tempo più socialmente condannati
Quattro aeroporti della capitale sono stati chiusi per alcune ore: l'attacco ha coinvolto anche altre città russe
È una tradizione in cui il cancelliere uscente sceglie tre canzoni: stavolta c'erano anche i Beatles
Il governo degli Stati Uniti offrirà mille dollari e la copertura delle spese di viaggio per incentivare le "autoespulsioni"
Il candidato della coalizione di Marcel Ciolacu non ha passato il primo turno delle presidenziali, vinto dall'estrema destra
Chi SiamoPrivacyGestisci le preferenzeCondizioni d'usoPubblicitàIl Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano
419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980
Sono stati 12 i denunciati dai Carabinieri durante i controlli dal 28 aprile al 2 maggio in Provincia di Pisa
E' stata una settimana intensa di controlli sulle strade della provincia di Pisa quella di questo weekend lungo del primo maggio
con la denuncia da parte dei Carabinieri di ben 12 persone
I soggetti sono stati sorpresi alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti
e in alcuni casi hanno anche rifiutato di sottoporsi agli accertamenti previsti dalla legge
Il bilancio dell'attività evidenzia una "preoccupante tendenza all'assunzione di alcol e droghe prima di mettersi al volante
mettendo a serio rischio la sicurezza propria e degli altri utenti della strada"
che invita quindi a evitare comportamenti così pericolosi
Il primo caso riscontrato risale al 28 aprile a San Miniato
dove un uomo di 42 anni è stato fermato con un tasso alcolemico di 1.24 g/l
La notte del 29 aprile è stata particolarmente intensa a Pisa
Un 48enne è stato denunciato per rifiuto di sottoporsi al drug-test dopo essere risultato positivo alla cocaina
un cittadino straniero di 39 anni è stato trovato alla guida di un autocarro con un elevato tasso alcolemico di 1.69 g/l
Un altro 48enne ha rifiutato di sottoporsi al drug-test preliminare
un 42enne è stato denunciato sia per guida in stato di ebbrezza (1.09 g/l) che per rifiuto dell'accertamento tossicologico dopo essere risultato positivo alla cocaina
fermato la mattina del 30 aprile a San Miniato, pur manifestando sintomi evidenti di assunzione di stupefacenti
si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti
L'uomo aveva da poco denunciato lo smarrimento della patente
ma è stato trovato comunque alla guida
un giovane di 23 anni è stato trovato con un tasso alcolemico di 1.45 g/l
un 55enne è stato denunciato per aver rifiutato sia l'etilometro che il drug- test dopo aver urtato un motociclo in sosta
una donna di 45 anni è risultata positiva all'etilometro con un tasso di 1.58 g/l dopo aver tamponato un'auto parcheggiata
Le operazioni di controllo sono proseguite nella notte del 2 maggio a Pisa
con la denuncia di una donna di 59 anni e di un giovane di 20 anni
entrambi trovati alla guida con tassi alcolemici rispettivamente di 1.49 g/l e 1.13 g/l
un 27enne è stato fermato a Calci con un tasso di 1.07 g/l
In tutti i casi di guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti
le patenti sono state ritirate e i veicoli
sono stati affidati a persone di fiducia o sottoposti a sequestro amministrativo o penale
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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in visita ufficiale a Dacca
dopo un incontro con il suo omologo Jahangir Alam Chowdhury
è stato ricevuto dal Capo del Governo Muhammad Yunus
«Piena convergenza sui temi migratori - ha dichiarato Piantedosi - in particolare sull’importanza di contrastare le reti criminali transnazionali che incentivano ed organizzano il traffico di esseri umani e
sulla promozione di percorsi di formazione-lavoro per i cittadini bangladesi con apposite quote di ingresso regolare per lavorare in Italia
di quote di ingresso regolari e di una cooperazione rafforzata per contrastare le partenze illegali e il traffico di esseri umani
Domani tutto questo verrà formalizzato con la sottoscrizione di un apposito accordo»
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Pierferdinando Casini sarà intervistato da Massimo Giletti
già presidente della Camera dei deputati
indovinerà chi sarà il nuovo Papa
Difficile pensare che si lanci in un pronostico nella puntata de Lo Stato delle Cose
in onda stasera lunedì 5 maggio su Rai 3 e ovviamente condotta da Massimo Giletti
Casini sarà intervistato dal padrone di casa e affronterà questioni di grande interesse internazionale e nazionale
offrendo una riflessione sul ruolo della Chiesa oggi
e ripercorrerà il periodo dell’Europa sotto la presidenza di Donald Trump
evidenziando le sfide politiche e diplomatiche di quegli anni
si soffermerà sull’attualità politica italiana
tracciando un quadro critico e approfondito degli sviluppi recenti nel Paese
Scommesse sul nuovo Papa: i favoriti secondo i bookmaker. Al primo posto Parolin. Tutti gli altri nomi
il confronto politico vedrà la partecipazione di Luigi De Magistris e Susanna Ceccardi
che discuteranno anche della situazione in Germania
dove il partito di estrema destra AfD sarà considerato un pericolo per la democrazia e rischierà lo scioglimento da parte del Parlamento tedesco
un tema di grande attualità europea
Un acceso duello si svilupperà tra Vladimir Luxuria e Francesco Storace sul disegno di legge del Ministro dell’Istruzione Valditara
che propone l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole
subordinata al consenso informato dei genitori
Vladimir Luxuria, dalla transizione alle storie d'amore. L'infanzia difficile e la rivincita tra parlamento e tv
Sarà ricostruito in puntata un episodio drammatico: la morte di una donna di 37 anni
avvenuta all’Ospedale Civico di Palermo dopo un intervento in anestesia totale che
La vicenda non è isolata e un medico ancora in servizio nella struttura deciderà di denunciare pubblicamente la situazione
portando alla luce criticità nel sistema sanitario del Sud
In studio sarà presente Ismaele La Vardera
deputato regionale siciliano ed ex inviato de Le Iene
che approfondirà il caso e le implicazioni più ampie
Nel corso del programma non mancherà un aggiornamento sulla vicenda della Gintoneria di Davide Lacerenza
fenomeno che rappresenta un aspetto oscuro della vita notturna milanese
L’intervento dell’influencer Asia Gianese aiuterà a comprendere le dinamiche sociali e culturali che si celano
offrendo una prospettiva contemporanea e inedita
Morì a 29 anni durante la Seconda guerra mondiale: conferita la cittadinanza onoraria nel ricordo di un giovane militare neozelandese
si affronteranno di nuovo le vicende personali e pubbliche di due figure note della musica italiana: Tony Effe e Fedez
si descriverà come una figura duale
e rifletterà sulle risse che lo hanno coinvolto
inclusa l’ultima in Costa Smeralda con un amico condannato per omicidio
che oltre all’amicizia con il capo ultras Luca Lucci
avrà avuto progetti di affari con lui
Ballando con le stelle, la storia di un grande successo e tutti i vincitori. Si riparte da Sognando: ecco come funziona. La giuria e i concorrenti
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utilizzando anche in modo improprio la decretazione d’urgenza e inaugurando una prassi che autorizza il governo a legiferare in luogo del parlamento
Nel decreto Sicurezza all’esame del parlamento per la conversione in legge ci sono aspetti politicamente censurabili e aspetti democraticamente preoccupanti
in materia di custodia cautelare e di lavoro durante l’esecuzione penale)
il puzzle normativo del provvedimento in esame ha un denominatore teleologico comune: la tutela della sicurezza
Estrarre dal cilindro legislativo figure di reato di nuovo conio; inasprire le pene per quelli già esistenti; criminalizzare anche la protesta non violenta dei soggetti ristretti in condizioni disumane; introdurre ulteriori ipotesi di ostatività alla fruizione delle alternative al carcere; ipertutelare le forze dell’ordine
Coerentemente con il mantra di questa maggioranza
complice una narrazione mediatica allarmistica e sensazionalistica
lucra elettoralmente sulle paure della gente
anche questo provvedimento per più profili distonico rispetto a uno Stato di diritto usa il passepartout della tutela della sicurezza pubblica; locuzione «messa lì a fare da parafulmine» – per dirla con André Gide – e incollata sul provvedimento «come certe etichette con la scritta “sciroppo” o “gazzosa” sulle bottiglie di whisky durante il proibizionismo»
Una lenzuolata di novità normative ad alta illiberalità ed a bassa efficienza
espressione di quel demagogico giustizialismo
che altro non è se non il cugino del populismo che ha studiato legge
è la disinvolta arroganza istituzionale con cui si porta avanti questo intervento nel settore più incidente sulle libertà dei consociati
Il governo si era correttamente incamminato lungo l’unica strada percorribile
quella cioè del disegno di legge sottoposto al confronto parlamentare
gli autorevoli giudizi critici ricevuti da autorità europee
nonché la maldissimulata contrarietà di una parte della compagine governativa a ogni modifica del provvedimento in questione che ne mitigasse la drasticità punitiva e discriminatoria
lo hanno indotto a escogitare un imbarazzante espediente: la scorciatoia del decreto legge
l’ostacolo di una norma costituzionale fondativa della separazione dei poteri
in forza della quale il governo non può di propria iniziativa emanare decreti con valore di legge
«salvo casi straordinari di necessità e di urgenza» (articolo 77 della Costituzione)
Ostacolo scavalcato con disarmante disinvoltura: di colpo tutte le disparate novità sono state immotivatamente “battezzate”
nel preambolo giustificativo del decreto legge
come necessarie e urgenti; ad alcune viene anche attribuita la straordinaria necessità ed urgenza
con ciò implicitamente riconoscendo che le altre non sono nemmeno a parole rispettose della Costituzione
ci si imbatte in disposizioni con cui il governo si autoassegna sessanta giorni (articolo 33) o dodici mesi (articolo 37) per emettere regolamenti volti a disciplinare la materia rispettivamente in oggetto
si avverte quasi un dileggio del precetto costituzionale
Ove con questa operazione si inaugurasse una prassi che autorizza il governo a legiferare in luogo del parlamento
sol che si premuri di affermare tautologicamente l’esistenza della necessità e urgenza del proprio intervento
crollerebbe la colonna portante della nostra democrazia costituzionale: la separazione dei poteri
Si dirà che non è il caso di drammatizzare; che si è trattato di un incidente di percorso
Ci auguriamo davvero che solo di questo si tratti
l’episodio si accompagna ad altre manifestazioni di insofferenza rispetto alle garanzie dello Stato di diritto
quali ad esempio: la frequente delegittimazione della magistratura e di singoli magistrati quando vengono pronunciate sentenze non in linea con l’azione di governo; la pubblica stigmatizzazione e l’oscura intercettazione di giornalisti scomodi; il condizionamento del servizio pubblico televisivo; l’intimidazione nei confronti di chiunque manifesti dissenso
persino di coloro che si limitano a proclamare la fedeltà alla Costituzione nata dalla Resistenza
Sono queste ed altre espressioni di intolleranza rispetto ad alcuni presidi di democrazia che suscitano inquietudine
l’attuale usurpazione da parte del governo della funzione legislativa
Si intuisce il pericolo di una deriva autocratica
«Così come il cane – scriveva Sciascia – sente nella traccia del porcospino
Professore ordinario di Diritto processuale penale all'università La Sapienza di Roma
approfondimento di Raffaele Guariniello già Magistrato e Presidente della Commissione Amianto del Ministero dell’Ambiente
“Si apre una nuova stagione per i preposti in tema di sicurezza sul lavoro
215/2021 aveva posto le premesse e ora finalmente è arrivato l’Accordo Stato-Regioni
in cui trovano applicazione le modalità di formazione dei preposti
pertanto un problema che tanto aveva seminato dubbi e allarmi tra le imprese
Editore di libri e periodici in materia giuridica
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Esami integrativi: dal Consiglio di Stato una forte valorizzazione dell’autonomia scolastica
negli ultimi decenni e fino all’emanazione del D.M
5/2021 – Esami integrativi e gli esami di idoneità nei percorsi del sistema nazionale di istruzione – al centro di dubbi e incertezze interpretative
Questo perché essi erano previsti dall’articolo 192
297/1994 in vista del “passaggio ad una classe corrispondente di istituto o scuola di diverso tipo o di un diverso indirizzo o sezione” ma tale comma era stato abrogato dall’articolo 31
aveva rinviato a successivi regolamenti la disciplina delle modalità di valutazione dei crediti
in caso di passaggi in orizzontale tra percorsi liceali
e a un accordo da raggiungersi in Conferenza Stato-Regioni
da recepire in apposito decreto del Presidente della Repubblica
le corrispondenze e modalità di riconoscimento tra i crediti acquisiti nei percorsi liceali e quelli acquisiti nei percorsi di istruzione e formazione professionale ai fini del passaggio dai primi ai secondi e viceversa (articolo 1
sono stati regolamentati solo i passaggi tra IeFP e istruzione professionale di Stato (da ultimo con il D.M
5 ha ribadito l’obbligatorietà degli esami integrativi
Sul tema è intervenuta la Sezione VII del Consiglio di Stato con la sentenza 9 aprile 2024
3250 che ne ha colto tutta la centralità al fine di “promuovere la dinamicità e duttilità [del sistema di istruzione e formazione
nell’intento di evitare la cristallizzazione delle scelte fatte dallo studente al termine del triennio della scuola secondaria di primo grado […] in una fase
nella quale è altamente verosimile che egli non abbia ancora raggiunto piena maturità ed adeguata consapevolezza culturale”
Detta pronuncia è addivenuta all’annullamento del D.M
ha previsto l’obbligo di partecipare a un esame integrativo per gli studenti che vogliano ottenere il passaggio a una classe corrispondente di altro percorso
articolazione o opzione di scuola secondaria di secondo grado sulla base delle seguenti argomentazioni:
Il Consiglio di Stato prosegue affermando che il venir meno della obbligatorietà degli esami integrativi non dà luogo ad alcun vuoto normativo
né lascia l’alunno “solo in questa delicata fase”
Spetta alle istituzioni scolastiche infatti
calibrare e modulare opportunamente le iniziative da attuarsi sia per il riconoscimento dei crediti che per il recupero dei debiti scolastici
“avuto riguardo agli obiettivi specifici di apprendimento” e “tenuto conto della necessità di facilitare i passaggi tra diversi tipi e indirizzi di studio
di favorire l’integrazione tra sistemi formativi
di agevolare le uscite e i rientri tra scuola
formazione professionale e mondo del lavoro”
che l’ordinamento attribuisce “un ruolo decisivo nell’orientare il giovane
oltre che nel valutarne attitudini e capacità nell’affrontare il nuovo ciclo formativo
individuando – a seconda del contesto disciplinare e degli altri specifici elementi – le modalità ritenute di volta in volta più idonee ad accompagnare detto passaggio
in diverse tipologie di verifiche disposte al fine di sondarne attitudini
ma anche la fermezza di volontà nell’intraprendere il nuovo percorso
potranno essere poste in essere lungo un ampio arco temporale
e non rimanere astrette in un unico e decisivo momento
che potrebbe essere fonte di stress e comunque dall’esito non prevedibile”
intesta chiaramente e senza ombra di dubbio alle scuole la competenza dei passaggi
riconducendoli nel perimetro dell’autonomia didattica alla luce della finalità propria di quest’ultima
ovvero il successo formativo dello studente
L’ANP concorda pienamente con l’interpretazione del Consiglio di Stato che non ha solo il pregio di ribadire la competenza delle istituzioni scolastiche in materia di passaggi tra indirizzi di studio diversi – in accordo con il D.P.R
226/2005 – ma anche quello di far emergere la centralità dello studente e delle sue aspirazioni nella costruzione dei passaggi orizzontali tra percorsi diversi
Per fornire ai nostri iscritti specifiche indicazioni operative
terremo il webinar di approfondimento “Esami integrativi: cosa fare alla luce della sentenza 3250 /2024 del Consiglio di Stato” venerdì 23 maggio 2025 alle ore 16:00
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in attesa delle nuove disposizioni di legge sulla produzione cinematografica
L’Espresso pubblica un’inchiesta sulle condizioni finanziarie dell’industria
introdotta da un editoriale d’autore che denuncia la crisi creativa del settore
allora anche critico cinematografico della testata
firma la prima pagina de L’Espresso intitolata “Cinecittà trema”
il cinema italiano ha già abbandonato da tempo la spinta viva e creativa del neorealismo e non ha ancora conosciuto la rivoluzione de “La dolce vita”
Hollywood invade le sale con i suoi titoli
interessata a non lasciare troppo spazio alla ripresa produttiva nazionale
ma invano: di lì a poco si sarebbero imposti Federico Fellini
Michelangelo Antonioni e poi la grande commedia.
accompagnato da una grande fotografia di Sophia Loren
in quegli anni diretta verso gli Studios californiani
presenta l’inchiesta interna di Mino Guerrini ed Enrico Rossetti e ritrae in realtà un momento di crisi
In quel dicembre 1955 i produttori attendono le nuove disposizioni di legge e intanto
soprattutto a causa della censura ministeriale
selezionano titoli e idee sempre meno rischiosi
non troppo dissimile da quello vissuto dal settore proprio in quest’ultimo anno
mette a rischio la stabilità economica dell’industria
secondo Moravia rivela anche un Paese artisticamente fermo
Scrive infatti: «In Italia a causa del divorzio più profondo e irreparabile tra cultura e classe dirigente
tutto ciò che è vivo è considerato con sospetto e paura da coloro che detengono il potere effettivo».
di Redazione
di Marta Di Donfrancesco
L'edicolaIl rebus della Chiesa - Cosa c'è nel nuovo numero dell'Espresso
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gli studenti diffidano ValditaraIMAGOECONOMICACon l’ordinanza dello scorso mese chi ha partecipato ad autogestioni
manifestazioni e occupazioni potrebbe avere un voto più basso: “Il ministro ritiri il provvedimento o ci rivolgeremo ai tribunali”
Uno studente della Rete degli studenti medi del Lazio ha scelto di inviare una diffida formale al ministro Giuseppe Valditara
chiedendo l’immediato ritiro dell’ordinanza dello scorso mese sull’esame di Stato del 2025
L’ordinanza prevede che “il punteggio più alto nell'ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale possa essere attribuito se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a nove decimi”
potrebbe riguardare in modo particolare i tanti coinvolti in autogestioni
manifestazioni che spesso si accompagnano a un abbassamento del voto in condotta
una scelta che è in forte contrasto con lo statuto delle studentesse e degli studenti
che sancisce come il voto in condotta non possa influire sul profitto scolastico
si legge in un comunicato della Rete degli studenti medi
che è “un primo avvertimento nei confronti del ministro dell’Istruzione: qualora tale provvedimento dovesse colpire degli studenti
il sindacato studentesco sarà pronto a battersi fin dentro le aule dei tribunali”
“Quella del ministro Valditara rappresenta l’ennesima scelta di voltare le spalle alla comunità studentesca
portando avanti una linea repressiva – spiega Paolo Notarnicola
coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi
come sindacato studentesco chiediamo di essere convocati
per confrontarci e discutere sulle scelte che il ministro sta portando avanti in maniera unilaterale”
“Sin da quando il governo Meloni si è insediato
che all’interno della scuola pubblica si traduce con questa ordinanza”
coordinatrice regionale della Rete degli studenti medi
sono state molte le richieste di supporto a seguito di provvedimenti disciplinari e denunce dovute a manifestazioni e occupazioni scolastiche
in crescita rispetto agli anni passati e con delle conseguenze sicuramente più dure”; conclude
Un anno fa nel piccolo centro alle porte di Palermo persero la vita 5 lavoratori
Filca Cisl e Feneal Uil li ricordano con lo svelamento di una targa e una iniziativa sulla sicurezza
aveva appena scaricato della merce quando un mezzo lo ha travolto nel piazzale dell’azienda
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Il nuovo appuntamento con Massimo Giletti e Lo stato delle cose
stasera in tv lunedì 5 maggio dalle 21.20 su Rai 3
Europa al tempo di Donald Trump e attualità politica italiana all'ex presidente della camera Pier Ferdinando Casini
Poi il duello tra Vladimir Luxuria e Francesco Storace sul disegno di legge del ministro dell’Istruzione Valditara
che prevede di inserire tra le materie scolastiche l’educazione sessuale
a condizione che ci sia il consenso informato dei genitori.
Tutto sulla nuova fiction Gerri. Trama, cast e anticipazioni. Il debutto stasera in tv
è morta dopo un intervento in anestesia totale che forse si sarebbe potuto evitare
È successo all’Ospedale Civico del capoluogo siciliano
una delle più importanti strutture sanitarie del Sud
ha deciso di sporgere denuncia e parlarne in televisione
deputato regionale siciliano ed ex inviato de Le Iene.
Un post condiviso da Lo stato delle cose (@lostatodellecoserai)
Si prosegue con la Gintoneria di Davide Lacerenza
perché capire la Gintoneria significa illuminare il giro oscuro delle notti milanesi
l’influencer Asia Gianese. A seguire
che in una recente intervista parla di sé come una specie di Dr
Forse è il suo lato oscuro a spingerlo nelle risse che lo vedrebbero coinvolto
in Costa Smeralda in compagnia di un amico condannato per omicidio
Anche Fedez sembra nascondere un altro volto quando si viene a scoprire che
oltre all’amicizia che lo lega al capo ultras Luca Lucci
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prevenzione assente: contro la pedofilia servono leggi
Oggi è la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia
Puntuali arrivano i comunicati istituzionali
oggi non ci troveremmo di fronte a un’emergenza permanente
non ci sarebbero stati 2.809 casi trattati nel solo 2024 tra pedopornografia e adescamento online
Non ci sarebbe stato bisogno di 144 arresti e oltre mille denunce
Secondo i dati diffusi da Save the Children
nel primo semestre del 2024 le vittime di pornografia minorile in Italia sono quasi raddoppiate: da 75 a 137
Gli episodi di adescamento online sono saliti a 370
con oltre la metà delle vittime tra i 10 e i 13 anni
L’estorsione sessuale digitale – la sextortion – ha coinvolto 127 minori
Crescono anche i casi di revenge porn: erano 29 nel 2023
il termine “educazione sessuale” resta tabù
Mentre i dati raccontano una realtà dove la violenza sessuale passa attraverso legami di fiducia tradita
relazioni abusanti nei contesti familiari e scolastici
L’abuso sessuale sui minori in Italia non è una deriva occasionale
è un sistema che sopravvive nella cecità istituzionale e nelle pieghe di un impianto normativo che reagisce con forza quando il danno è fatto
ma interviene troppo poco e troppo tardi per prevenirlo
persino aggiornato alle nuove forme di criminalità digitale
Ma la risposta continua a essere sbilanciata: dopo
seppur presidio privilegiato di accesso ai minori
non hanno un obbligo nazionale di attivare programmi di educazione sessuo-affettiva
Manca un protocollo operativo vincolante per formare il personale scolastico e sanitario a riconoscere i segnali di disagio
Le ONG – da Telefono Azzurro a Save the Children
da Terre des Hommes al CISMAI – sopperiscono come possono
Ma non può spettare al terzo settore il compito esclusivo di difendere l’infanzia
sono scritte nero su bianco nel report allegato oggi proprio da Save the Children: introdurre per legge programmi obbligatori di educazione affettiva
Formare tutti i professionisti che lavorano con i minori – insegnanti
magistrati – all’individuazione precoce dei segnali d’abuso
Finanziare reti di servizi multidisciplinari per l’assistenza legale
sanitaria e sociale delle vittime e delle famiglie
E poi creare un sistema nazionale di monitoraggio permanente
Il Forteto – la comunità toscana dove per decenni minori affidati dal Tribunale sono stati abusati e manipolati – mostra cosa succede quando le istituzioni non comunicano
l’operazione internazionale che ha smantellato “Kidflix”
una piattaforma con 1,8 milioni di utenti attivi nel dark web
rivela quanto sia cruciale la cooperazione transnazionale
l’utilizzo di tecnologie investigative avanzate
sulle cause sociali e culturali che rendono un minore vulnerabile alla manipolazione
È necessaria anche una nuova cultura pubblica
L’educazione digitale non può essere opzionale
Gli strumenti di parental control non possono sostituire la responsabilità dello Stato
La prevenzione dell’abuso sessuale deve diventare una priorità strutturale della politica educativa
E serve il coraggio di agire anche dove è più scomodo: nei contesti familiari
La difesa dell’infanzia passa anche attraverso lo smantellamento dei miti rassicuranti su casa
Contro la pedofilia non serve un giorno all’anno
Serve la consapevolezza che un Paese che non protegge i propri bambini è un Paese che fallisce la sua stessa civiltà
La società privata di navigazione ha risposto alla nota delle rappresentanze sindacali unitarie
Arriva la risposta di Caronte & Tourist all'annuncio delle Rsu sel secondo stato di agitazione all'azienda privata di navigazione
Decisione nata dopo l'ultimo incontro sul premio di risultato relativo all’anno 2024.
"Riteniamo utile ricostruire la singolare dinamica che ha condotto codesta RSU alla dichiarazione della “seconda fase di raffreddamento dello stato d’agitazione del personale di C&T Spa”
come comunicato con nota del 29 aprile scorso
In data10 febbraio 2025 - segnala la società - la Rsu chiedeva un incontro alla Società
proponendo un ordine del giorno con ben 16 punti
In ragione di impedimenti di natura personale del responsabile delle risorse umane
la riunione si svolgeva il successivo 20 marzo
Come si può evincere dal verbale allegato
tutti i punti venivano affrontati e avviati a soluzione
a seguito dell’insabbiamento di uno degli scivoli dell’approdo di Tremestieri e della successiva dichiarazione di inagibilità da parte della Capitaneria di Porto
la Società era costretta a ridurre il servizio verso quel sito
deviando una parte del traffico sulla tratta Rada San Francesco/Villa Sa Giovanni
con il conseguente temporaneo esubero di personale
Al fine di attenuare l’impatto verso i lavoratori
avviava le procedure previste dalla legge per accedere alle provvidenze del Fondo Solimare – un fondo bilaterale che eroga
una prestazione analoga alla cassa integrazione dei lavoratori di terra – dandone tempestiva comunicazione alle Organizzazioni Sindacali nazionali e regionali e alla RSU
Quest’ultima chiedeva un incontro che veniva effettuato il successivo 2 aprile e che – come dimostra il verbale
anch’esso allegato alla presente – registrava un sostanziale accordo sui punti più delicati
rimandando ai tempi tecnici di valutazione (nel verbale definiti “i prossimi giorni”) la risposta su alcune richieste organizzative avanzate da parte sindacale
avrebbe aggredito un ragazzo italiano di 30 anni rapinandolo del telefonino
Da quanto ricostruito dai poliziotti intervenuti
sembra che i tre presunti aggressori abbiano avvicinato la vittima
i tre presunti rapinatori hanno aggredito il 30enne
colpendolo anche alla testa con una bottiglia di vetro
che ha riportato 5 gg di prognosi a causa dell’aggressione
ha inseguito uno dei tre fino all’intervento
della Volante del Commissariato di Viareggio
mettendolo a disposizione dell’autorità giudiziaria
A seguito delle indagini svolte dagli investigatori del Commissariato di Viareggio
sono stati individuati gli altri due presunti complici
Dolore e commozione per gli appartenenti al corpo della Polizia di Stato
soprattutto quelli della specializzazione in polizia stradale
per la morte dell’ex comandate del distaccamento locale
Giuseppe Pasquetti all’età di 82anni
che lascia nel dolore la moglie Graziella ed i figli Michele ingegnere della Pro-Civ e Lucia ufficiale della Guardia di Finanza
dopo che era andato in quiescenza era stato eletto per tanti anni a presidente della sezione locale dell’Anps (associazione nazionale polizia di stato)
Il decesso è avvenuto all’ospedale di Città di Castello
mentre le esequie avranno luogo martedì 6 maggio alle ore 15,30 presso la chiesa parrocchiale Sant’Andrea di Selci di San Giustino
Il cordoglio alla famiglia giunga anche dalla redazione del Corriere dell’Umbria
La Polizia di Stato continua a dare costante impulso alle attività presidiali sul territorio, al fine di innalzare il livello di percezione della sicurezza in un contesto ambientale complesso e al fine ultimo di rispondere all’esigenze della cittadinanza della Capitanata.
Le attività operative si sono concentrate nelle zone a maggior vocazione aggregativa di giovani e in quelle ove è maggiormente necessaria la presenza delle Forze di Polizia in relazione al degrado urbano e sociale.
Le operazioni hanno portato all’identificazione di 18690 soggetti, di cui 2542 pregiudicati, al controllo di 9513 veicoli.
Nel mese di aprile la sola Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di 26 persone, alla denuncia a piede libero di 37 soggetti, ad un ordine di allontanamento dalle zone rosse, al sequestro di 17150 gr. di sostanza stupefacente, di cui gr. 17097 cannabinoidi, gr. 47 di cocaina e gr. 6 di eroina.
Inoltre, nel solo mese di aprile, il Questore della Provincia di Foggia, al termine di accurate istruttorie effettuate dalla Divisione Anticrimine della Questura ha adottato 24 misure di prevenzione.
Nel dettaglio, sono stati eseguiti 3 ammonimenti, 13 avvisi orali nei confronti di soggetti considerati socialmente pericolosi, con contestuale invito a mantenere una condotta conforme alla legge. In più sono stati irrogati 2 provvedimenti di DASPO sportivi con obbligo di firma e 2 provvedimenti di DASPO Willy, 1 provvedimento di divieto di accesso ad aree urbane e 3 fogli di via con cui è stato disposto il rimpatrio, nel comune di residenza, di altrettante persone.
Infine, all’esito delle attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura, sono stati emessi 5 decreti di espulsione nei confronti di altrettanti soggetti in situazione di irregolarità rispetto alle norme relative all’ingresso e al soggiorno sul territorio nazionale, di cui 2 sono stati accompagnati alla frontiera e 3, invece, presso i Centri di permanenza Per i Rimpatri.
Al netto dei risultati si rammenta come le attività presidiali della Polizia di Stato consentano di rendere un segnale forte ai cittadini di presenza delle Istituzioni e delle Forze di Polizia al servizio della loro tutela e incolumità.
Con l’occasione si ricorda, ancora una volta, la possibilità di veicolare informazioni o richieste di intervento anche in forma anonima attraverso l’applicazione YOUPOL per casi non urgenti, per i quali è indispensabile il ricorso al 112NUE.
Controlla il permesso di soggiorno online.
Due sanzioni per uso personale di sostanza stupefacente.
Verbania. I controlli della Polizia di Stato nel weekend.
Due sanzioni per uso personale di sostanza stupefacente. Uno di loro nascondeva una dose al posto del dente del giudizio.
Nel decorso weekend le pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Verbania hanno proceduto a controlli del territorio serrati in occasione del weekend comprensivo del ponte del primo maggio.
Nello specifico sono state controllate più di 650 persone e 100 veicoli attraverso posti di controllo nei principali punti di snodo della città e di ingresso ed uscita dalla provincia.
Inoltre domenica pomeriggio sono state elevate due sanzioni amministrative per uso personale di sostanza stupefacente.
La Polizia di Stato di Caserta ha denunciato due giovani, di cui un minorenne, entrambi residenti nell’agro aversano, per il reato di ricettazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Casal di Principe, durante i servizi di controllo del territorio, hanno notato, all’esterno dell’ufficio postale di San Marcellino, uno scooter con a bordo due soggetti che, alla vista della volante, hanno provato a scappare. Dopo un breve inseguimento, sono stati fermati e trovati in possesso di una lama appuntita, un passamontagna ed un paio di forbici.
Dopo i controlli di rito, il veicolo è risultato essere provento di furto, mentre, a carico dei due, sono emersi numerosi precedenti per rapina e ricettazione. I due sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria e proposti per la misura del foglio di via obbligatorio dal comune di San Marcellino. Lo scooter è stato sequestrato per la restituzione al proprietario.
Dispositivo di ordine pubblico della Polizia di Stato durante la Fiera
Durante il servizio i poliziotti della Squadra Mobile, di pattuglia appiedata tra la fiera, hanno fermato e sottoposto a perquisizione personale estesa anche al veicolo dove viaggiavano, due giovani italiani di 20 e 25 anni provenienti dall’Abruzzo, nell’intento di parcheggiare per dirigersi in zona viale della Vittoria.
I due ragazzi, che da subito dimostravano un atteggiamento sospetto, venivano sottoposti a perquisizione personale estesa all’auto, che permetteva di rinvenire circa 2.5 grammi di marijuana detenuta illegalmente in tasca e sotto il tappetino dell’auto, per un uso personale. Ai giovani veniva contestata la relativa violazione ammnistrativa per il possesso della sostanza stupefacente e, nel contempo, venivano ritirate le patenti di guida per un periodo di un mese.
Ma anche la tutela costituzionale della libertà di espressione
visto che la condotta rischia di essere usata come un’arma contro le occupazioni
Lo scorso 22 aprile è stata inviata una diffida per contestare la la legittimità della correlazione tra il voto di comportamento e la valutazione finale
I sindacati studenteschi promettono battaglia
Non esporti. Non partecipare. Non formarti un’opinione sui fatti del mondo. E, se invece ce l’hai già, tienila per te. Secondo gli studenti è il messaggio che cerca di trasmettere la scuola del governo Meloni, quella che Giuseppe Valditara da quando è ministro dell’Istruzione e del Merito sta provando a modellare a colpi di riforme
di frequente sostenuti anche da docenti e familiari
Nonostante il timore di ripercussioni che potrebbero inficiare la carriera scolastica
con effetti diretti sulla valutazione: il maggiore peso del voto in condotta viene visto infatti come un deterrente per spingere gli studenti a evitare manifestazioni e proteste
«Il ministro Valditara continua a promuovere una visione autoritaria della scuola
fondata sull’obbedienza e in contrasto con lo Statuto delle studentesse e degli studenti
È gravissimo il precedente che si sta cercando di imporre
introducendo una diretta correlazione tra il voto di condotta e la valutazione all'esame di maturità
viene usato in modo repressivo contro chi esprime dissenso o partecipa alle mobilitazioni»
coordinatore nazionale del sindacato studentesco Rete degli studenti medi
Non soltanto a proposito della riforma del voto in condotta entrata in vigore lo scorso ottobre
pensata per riportare al centro del sistema di valutazione dell’allievo il suo comportamento a scuola
e che già in parecchi casi è stata usata come strumento per zittire chi protesta
Ma riferendosi anche all’ordinanza con cui il ministro
ha definito le modalità di svolgimento dell’esame di Stato
c’è il peso che la condotta avrà anche sulla maturità: chi non raggiunge la sufficienza non sarà ammesso alle prove d’esame
chi ottiene 6 dove dovrà discutere un elaborato di cittadinanza attiva e solidale assegnato dal consiglio di classe
Mentre solo chi avrà un voto pari o superiore a 9 potrà puntare a ottenere il punteggio più alto nella fascia definita in base alla media dei voti
«Pensare di legare il voto della condotta alle valutazioni delle materie vuol dire andare contro il principio su cui si fonda la scuola pubblica
punire per educare non ha mai avuto l’effetto sperato ma anzi sarà l’ulteriore forma di repressione del dissenso»
coordinatrice Rete degli studenti medi del Lazio: «Forse
il ministro non si è accorto di quanto questa ordinanza vada contro lo Statuto degli studenti e delle studentesse e la comunità studentesca che si troverà ad affrontare l’esame di stato tra meno di due mesi»
spiega prima di annunciare la diffida che Matteo Monosilio
studente al quinto anno di un liceo di Roma
con il sostegno del sindacato studentesco e dell’avvocato Michele Bonetti
Per Monosilio il voto in condotta non può avere peso sull’effettivo risultato didattico: «È l’ennesima norma fatta ad hoc per favorire la repressione
Quando ho saputo dell’ordinanza ho provato prima tristezza
infine paura non solo per il mio futuro ma per quello di tutte le generazioni più giovani che non saranno più incentivate a sviluppare il pensiero critico»
Per questo racconta di aver deciso di inviare la diffida
E penso che solo se portiamo avanti azioni collettive possiamo invertire la direzione intrapresa dal governo»
dice sperando che il Mim reagisca al documento inviato
«Con l’obiettivo di abrogare il provvedimento – che
come spiega Bonetti – è in contraddizione con lo Statuto degli studenti e delle studentesse
un decreto del Presidente della Repubblica che prevale sull’ordinanza
“nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto”»
l’articolo 11 dell’Ordinanza ministeriale numero 67 del 31 marzo 2025 a firma del ministro dell'Istruzione e del Merito
è anche in contrasto con i valori della Costituzione che tutela la libertà di espressione
Per Bonetti, da quando l’idea autoritaria di scuola di Valditara sta prendendo piede
sono aumentati i provvedimenti disciplinari nei confronti degli studenti
«non nei confronti chi rompe un vetro durante un’occupazione
ma nei confronti dei rappresentati di istituto o di chi ha promosso l’occupazione»
dice per spiegare che è come se oggi a essere punito fosse più il pensiero che il fatto illegittimo in sé
«Se il ministero deciderà di non ottemperare alla nostra diffida succederà che tutti quelli che non otterranno il punteggio massimo all’esame per via del voto in condotta potranno fare ricorso
Ha lavorato per la redazione de L’Espresso dopo aver iniziato la professione sul campo
Published 23 ore ago redazione23 ore ago • Bookmarks: 17
Castel Maggiore: I Carabinieri della Stazione di Castel Maggiore hanno arrestato un 40enne italiano
accusato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali
dopo essere stato dimesso dalla Casa Circondariale “Rocco D’Amato di Bologna
è stato invitato dai militari presso la Caserma per una notifica
il 40enne ha assunto sin dall’inizio un atteggiamento aggressivo e poco collaborativo nei confronti degli operanti
i quali dovevano notificargli una misura cautelare alternativa al carcere
emessa dalla Procura della Repubblica di Bologna
sostenendo di aver perso il posto di lavoro a causa loro
quest’ultimo li ha aggrediti verbalmente e fisicamente dicendo di volerli ammazzare
i Carabinieri hanno arrestato il 40enne e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna
è stato sopposto al divieto di dimora nel Comune di Castel Maggiore
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Published 1 settimana ago - redazione
“Con il 7,69%, la Lega ottiene un risultato importante nella città metropolitana di Palermo, confermando il valore del lavoro svolto sui territori e la fiducia crescente dei cittadini. A dichiararlo Sabrina Figuccia, Commissario Provinciale di Palermo, che pro... More »
Published 18 ore ago - redazione
Contro la violenza di genere e la dipendenza dalle droghe torna in scena al Teatro Massimo di Palermo “ANNA” il balletto con le coreografie di Vincenzo Veneruso e le musiche di Paolo Buonvino Palermo, 5 maggio 2025. Torna in scena il 6 maggio alle 18:30 al Tea... More »
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Il Fondo di garanzia Mutui per la prima casa, c.d. Fondo prima casa, è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1 comma 48, lett. c)
Il Fondo agevola il rapporto tra il cittadino e la banca offrendo una garanzia pubblica
Consap si occupa dell'esame delle domande trasmesse telematicamente dai soggetti finanziatori per la verifica dei requisiti di accesso alla garanzia del Fondo
Il Fondo Prima Casa è rivolto ai cittadini che
alla data di presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa
non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero)
salvo il caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte
e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli
L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro
Il Fondo prevede una garanzia pubblica del 50%
L’articolo 1 commi 113 e 115 della Legge n
207 del 30.12.2024 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”
ha disposto dal 1 gennaio 2025 l’accesso al Fondo prima casa “esclusivamente”:
La norma ha inoltre previsto la possibilità di richiedere l’innalzamento della garanzia per coloro che hanno un ISEE qualificato e richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile
Tale previsione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2027 dalla Legge n
207 del 30.12.2024 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027"
La medesima norma ha inoltre previsto che per le domande presentate fino al 31 dicembre 2027
la garanzia elevata può essere riconosciuta
anche nei casi in cui il TEG sia superiore al Tasso TEGM
tra la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente
calcolata nel mese precedente al mese di erogazione
e la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente del trimestre sulla base del quale è stato calcolato il TEGM in vigore
Nel caso in cui il differenziale risulti negativo
i soggetti finanziatori sono tenuti ad applicare le condizioni economiche di maggior favore rispetto al TEGM in vigore
L'immobile per il quale si chiede il finanziamento deve essere adibito ad abitazione principale
non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili)
palazzi) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici 1072/69
La richiesta deve essere inoltrata alle banche o agli intermediari finanziari aderenti all’iniziativa e non direttamente a Consap
È sempre facoltà della banca in base a proprie ed esclusive valutazioni decidere sulla concessione del mutuo e sul ricorso alla garanzia del Fondo
L’iniziativa del Fondo prevede il rilascio della garanzia statale per il finanziamento erogato da una banca esclusivamente per l’acquisto di un immobile adibito ad abitazione principale
Si precisa pertanto che non è possibile la ristrutturazione senza acquisto
allegando un documento di identità (ovvero Passaporto unitamente al Permesso di Soggiorno per cittadini stranieri).Il modulo prevede tre tipologie di acquisto:
Consap comunica alla banca l'esito istruttorio della domanda entro 20 giorni dal ricevimento
comunica a Consap il perfezionamento del mutuo garantito ovvero la mancata erogazione
In caso di inadempimento del mutuatario il Fondo interviene liquidando alla banca l'importo previsto dalla garanzia per poi agire nei confronti del mutuatario stesso per il recupero della somma liquidata
resta l'obbligo di restituire per intero le somme pagate dal Fondo alla banca
il quale provvede al recupero della pagata anche mediante il ricorso alla procedura di iscrizione a ruolo così come previsto al comma 1 e 2 dell'art .8 del Decreto Interministeriale del 31 luglio 2014
Con socio unico capitale sociale 5.200.000,00 int
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il gruppo di giovani ha deciso di fare un'escursione
Durante il cammino l'amara scoperta: il percorso versa in totale stato di degrado
pieno di ostacoli e rischioso per la sicurezza dei viandanti
CORIGLIANO-ROSSANO – Il primo maggio i ragazzi di Rossano Purpurea Giovani hanno deciso di fare un'escursione nelle nostre montagne
Un’occasione di festa in cui «celebrare la bellezza del territorio dedicandogli tempo
La meta scelta dai ragazzi è stata la riserva naturale dei Giganti di Cozzo del Pesco, ma l’esperienza si è rivelata una vera sfida ad ostacoli
in cui il gruppo hasperimentato lo stato di degrado e abbandono di uno dei luoghi più importanti della città
«La giornata – hanno raccontato - è iniziata con una tappa che ci ha riempito di gioia: l'Abbazia di Santa Maria del Patìre era viva
Un segno bellissimo di come il patrimonio culturale calabrese possa ancora unire e attrarre
Quello che doveva essere un viaggio nella meraviglia si è trasformato in un confronto diretto con l'abbandono»
Una spiacevole scoperta che ha lasciato i ragazzi sgomenti: «Già dai primi metri del sentiero ci siamo trovati davanti a uno scenario che non avremmo voluto vedere: alberi caduti da tempo
in alcuni tratti mettendo a rischio la nostra sicurezza
Non cercavamo un sentiero comodo o artificiale
ma nemmeno un itinerario in cui il degrado è diventato la regola»
A venir fuori è soprattutto la rabbia e il rammarico perché coscienti delle enormi potenzialità del territorio: «Quello che abbiamo trovato è inaccettabile per un sito che dovrebbe essere fiore all'occhiello del turismo naturalistico calabrese
Ci siamo chiesti perché un luogo così straordinario sia poco conosciuto fuori dal nostro territorio
Perché i Giganti di Cozzo del Pesco non sono una meta raccontata
La risposta ci è sembrata evidente: mancano attenzione
Manca una gestione che sappia vedere in questo posto non solo degli alberi
ma una storia viva da custodire e condividere»
Poi la denuncia: «Per questo abbiamo deciso di non restare in silenzio
perché la conoscenza e la cura nascono anche dall'indignazione
Allegando questo breve reportage fotografico
lanciamo un appello diretto alle istituzioni
alla Regione Calabria e a chiunque abbia responsabilità nella tutela del nostro patrimonio naturale: non voltatevi dall'altra parte
valorizzare non può significare solo raccontare il bello
ma deve significare anche avere il coraggio di denunciare ciò che non funziona
Perché la bellezza non sopravvive senza cura
e la natura – anche quella più maestosa – ha bisogno della vigilanza di una comunità attenta
Che il silenzio istituzionale lasci spazio all'ascolto
Perché i luoghi come questo non devono essere visitati solo dai pochi che li conoscono
Il messaggio lanciato dai giovani è chiaro
I Giganti del Cozzo del Pesco «non hanno bisogno solo di promozione
come ogni luogo che porta con sé un'eredità preziosa
Abbiamo visto con i nostri occhi che la bellezza c'è
Ma abbiamo anche capito che da sola non basta
La bellezza ha bisogno di mani che la sostengano
Sta a noi decidere se restare in silenzio..
Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse
La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press
Negli anni a seguire muta spirito e carattere
rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino
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Nei 4 mesi presi in esame della Polizia locale di Rimini il 2025 ha fatto registrate complessivamente 96 sanzioni
erano state 140 nello stesso periodo del 2024
L’attività di contrasto alla guida in stato di alterazione psico-fisica
un calo complessivo nel numero delle sanzioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
pur evidenziando alcuni elementi di particolare preoccupazione
Nei 4 mesi presi in esame il 2025 ha fatto registrate complessivamente 96 sanzioni per violazione dell’articolo 186 del Codice della Strada (guida in stato di ebbrezza)
6 conducenti si sono rifiutati di sottoporsi all’alcol test
le sanzioni erano state 140 (un calo del 31%)
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Per quanto riguarda l’articolo 187 (guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti)
con entrambe le persone che hanno rifiutato il test
Più allarmante è il dato relativo ai neopatentati
13 conducenti sanzionati appartenevano a questa categoria
Un calo che si registra anche per le misure accessorie
Nel 2025 si contano infatti 8 sequestri amministrativi
ai quali si aggiungono anche 3 fermi amministrativi
Abbonati alla sezione di inchieste Dossier di RiminiToday
sono state 5 le violazioni notificate a seguito di sinistri stradali
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perché il suo è un lavoro che ama e
vorrebbe diventare «pilota d’aereo»
Romano di nascita ma livornese di adozione
chirurgo vascolare presso l’Ospedale di Livorno
racconta che per lui la medicina è stata «amore a prima vista»
Una passione che cerca di portare avanti con grande consapevolezza
ma un impegno importante da cui dipendono molte vite
«Sono nato e cresciuto a Roma e mi sono trasferito a Livorno undici anni fa
Mio padre è romano; mia madre è nata a Montevideo e poi
si è trasferita a Roma con la famiglia»
«Sono figlio unico di genitori molto amorevoli»
«Mio padre era impiegato e la mamma dirigente della società American Express»
Ho però una compagna con la quale condivido la passione della vita e per la vita stessa
la nostra “cucciola” bracchetta tedesca di nome Nutella»
I nonni sono stati importanti per la sua formazione
Ricordo che il mio nonno materno mi portava a vedere i treni alla stazione e un giorno mi fece salire su una locomotiva
ferma su un binario che doveva essere morto
Ma era solo di scambio e a un certo punto la locomotiva cominciò a muoversi
come mi avesse eroicamente strappato alla corsa impazzita del mezzo
reduce dalla campagna di Russia dopo una lunga prigionia
Ricordo che i suoi occhi parlavano per lui e che aveva dei polpacci più duri di quelli di Coppi
dei nonni ciò che più mi è rimasto dentro è la certezza di essere stato amato»
Perché ha scelto chirurgia vascolare
«Ero interno in un reparto di chirurgia generale e aiuto di un professore che si occupava prevalentemente di chirurgia vascolare
Il mio è stato un colpo di fulmine per una specialità molto tecnica
che richiede una pianificazione chirurgica fine
nonché grande rapidità di esecuzione: emorragia e ischemia sono complicanze che non ti lasciano molto tempo di risoluzione»
Negli anni poi questa chirurgia è migliorata
Con incredibili innovazioni tecnologiche che hanno permesso trattamenti a pazienti prima inoperabili e ridotto notevolmente il rischio
C’è stato bisogno di un grande impegno
è un centro che fornisce prestazioni all’avanguardia»
Con la sua équipe recentemente ha salvato una donna di 83 anni che stava per avere la rottura di un aneurisma
di fronte a una situazione altamente a rischio
si può gridare “Ce l’abbiamo fatta!”
«Nel nostro mestiere conta un po’ tutto e la preparazione è fondamentale
La chirurgia in generale non dà garanzie di successo neanche quando il gesto eseguito è perfetto
Qual è stato il suo giorno più bello come giovane aspirante medico
«Probabilmente quello della proclamazione della laurea
che ha visto ripagati tutti i sacrifici fatti da me e dalla mia famiglia e mi ha permesso di muovere i primi passi nel mondo tanto atteso della medicina»
«Non ricordo un giorno brutto in particolare
Nel nostro lavoro abbiamo sempre a che fare con la sofferenza
Ma questi sono anche i momenti che ci permettono di forgiarci
fornendo un aiuto più consistente nel tempo»
ma più passa il tempo e più me ne vengono in mente tanti
Nelle poche ferie che abbiamo io e la mia compagna siamo sempre iperattivi: snowboard o immersioni
Difficilmente stiamo fermi a prendere il sole..
Se dovesse parlare di lei a una persona che non la conosce cosa direbbe
Ma ai suoi pazienti si pone dall’alto del suo potere medico o punta più sul livello umano
«Senza alcun dubbio scelgo la seconda opzione
che ha sempre dato spazio al mio modo di agire
non solo nel lavoro: preferisco connettermi con il prossimo
Nella professione medica questa è l’unica cosa che possiamo garantire a chi ci sta di fronte: non siamo infallibili
ma possiamo far sentire al paziente la nostra vicinanza
non dobbiamo mai scordare che il paziente è prima di tutto una persona e non solamente una malattia da combattere
del dolore del malato deve essere il punto centrale per una corretta terapia
la cortesia e l’umanità devono esserlo
Ritengo indispensabile il rapporto di squadra e
Se dovesse cambiare mestiere cosa sceglierebbe
soprattutto in alcuni momenti difficili della mia vita e ci penso tuttora
perché nel nostro Paese la medicina te la fanno praticare con moltissima fatica..
Poi però succede come quando hai una scarpa rovinata
Ho la sensazione che pregi e difetti in me siano stati mescolati proprio per fare il medico
Una mostra per raccontare i primi 5 anni di "Una boccata d'arte"
Fondazione Elpis presenta Dove non sono mai stato
la mostra che Fondazione dedica ai primi cinque anni di vita di Una Boccata d’Arte
il progetto artistico diffuso nato nel 2020 da un’idea di Marina Nissim
allestita negli spazi di Fondazione Elpis a Milano
si propone come racconto corale e stratificato di un’esperienza che ha coinvolto cento artisti e cento borghi italiani
uno per ciascuna delle venti regioni italiane
Nato come risposta al silenzio imposto dalla pandemia
Una Boccata d’Arte ha scelto fin da subito un formato radicalmente decentrato: portare l’arte contemporanea fuori dai grandi centri urbani
lontano dalle rotte del turismo culturale e dai consueti spazi istituzionali
Innescando un processo che è insieme artistico
il progetto ha invitato gli artisti a vivere temporaneamente nei paesi
costruendo un dialogo con le comunità e i luoghi
e restituendo l’esperienza in forma di interventi artistici
cinque anni In cinque anni di progettualità attiva
Una Boccata d’Arte ha prodotto un archivio vivo
plurale e in costante trasformazione: opere
Ha attraversato l’Italia nella sua diversità più profonda: dai paesi lacustri a quelli di montagna
dai villaggi medievali alle aree interne popolate da poche decine di abitanti
I progetti hanno affrontato una molteplicità di temi – dalla mancanza di infrastrutture di base all’isolamento geografico e culturale
dal progressivo spopolamento delle zone rurali all’invecchiamento della 2 popolazione – fino alla sopravvivenza delle lingue e dei dialetti
e alla riformulazione delle identità comunitarie
Particolare attenzione è stata dedicata a un fenomeno sempre più diffuso: la turistificazione dei borghi
quella “borgomania” di cui scrive Antonio De Rossi nella raccolta di saggi Contro i borghi
che interroga criticamente il rischio di trasformare luoghi abitati in semplici destinazioni da cartolina
Una Boccata d’Arte ha scelto di agire in ascolto
creando relazioni autentiche tra artisti e comunità e generando interventi capaci di restituire valore ai territori attraverso uno sguardo attento
Una Boccata d’Arte ha scelto di intervenire anche in quei luoghi che sono invece lontani dai soliti tracciati turistici o dagli itinerari dell’arte
in cui le ricchezze culturali e identitarie sono ancora tutte da scoprire
Al cuore del progetto c’è la relazione diretta e la collaborazione con le comunità territoriali esistenti
Gli artisti si sono immersi nel tessuto locale
saperi e in questo processo sono stati fondamentali i curatori regionali
spesso rappresentate da giovani professionisti provenienti dai territori in cui Una Boccata d’Arte si trova a operare
che hanno facilitato i rapporti con la cittadinanza e le istituzioni locali
Molti di questi curatori sono in contatto costante con Fondazione Elpis e danno vita a una rete di circa 40 professionisti con un’alta specializzazione
che costituisce una piattaforma di scambio dinamica e in costante aggiornamento
attiva oltre le finestre di tempo necessarie per la realizzazione dei diversi progetti
le esperienze sviluppate sui territori hanno lasciato tracce permanenti
a oggi sono circa 40 le opere donate dagli artisti o acquisite da enti pubblici: elementi che compongono un itinerario artistico diffuso
attivo tutto l’anno e che testimonia la portata reale dell’esperienza di Una Boccata d’Arte sui territori in cui ha portato e sviluppato i propri progetti
La storia di Una Boccata d’Arte include anche episodi in cui progressivamente si sono sviluppate le condizioni perché gli interventi diventassero parte integrante del paesaggio cittadino
spingendo le comunità a percepire queste evidenze artistiche come nuovi elementi del patrimonio comune
Un processo di condivisione e di appropriazione che non è per nulla scontato e che Una Boccata d’Arte ha potuto osservare evolversi in maniera diversificata e unica in ciascuna comunità
Ad aprire la strada nel 2020 è stata Whalebone Arch
scultura in terra dell'Impruneta realizzata da Claudia Losi ed esposta a Presicce-Acquarica in provincia di Lecce
unica opera permanente della prima edizione
Negli anni successivi l’itinerario dei borghi si è arricchito con installazioni
Per citarne alcune: le sculture sommerse di Giulia Mangoni che celebrano la resilienza del salmerino alpino viandante
posizionate all’interno di diverse fontane a San Lorenzo Dorsino in Trentino-Alto Adige; l’albero in bronzo ispirato alla figura storica del buffone
frutto di una collaborazione tra Diego Miguel Mirabella e la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli di Agnone in 3 Molise
la più antica in Italia; il cancello in ferro laccato concepito da Diana Policarpo per una nicchia all’ingresso dell’antica porta del castello di Montegridolfo in provincia di Rimini; l’insegna al neon viola con cui Villiam Miklos Andersen ha riattivato gli spazi di una storica latteria nel cuore di Serre di Rapolano
sulle colline senesi; l’arco luminoso dedicato ai minatori di Abbateggio (Abruzzo) da Agnese Spolverini; per arrivare alle tre opere - un monumentale pavimento in marmo che riporta una riflessione di Lawrence Wiener sul tempo e due scritte in lingua italiana e farsi incise sulle pareti di edifici - che Mohsen Baghernejad Moghanjooghi ha donato al Comune di Santa Severina in Calabria
in cambio dell’impegno del Sindaco a piantare 1.900 alberi: uno per ogni abitante
Come si racchiude in un unico spazio qualcosa che accade simultaneamente in venti luoghi diversi
dall’entroterra alpino alle isole mediterranee
là sono non cerca di restituire un quadro esaustivo
ma propone un montaggio sensibile e trasversale di materiali e opere
un percorso che si sviluppa per accumulo e per affioramento
La mostra si apre già all’esterno della Fondazione
dove sono installate alcune opere nate nei borghi e successivamente trasposte a Milano
proveniente da Pietragalla (Basilicata); il neon di Margherita Moscardini da Corinaldo (Marche); una statua in cemento della serie Phone User di Judith Hopf; le sculture di Agostino Quaranta dedicate al ritorno onirico del lago Fucino e un fregio in ferro di Binta Diaw
nato da una tappa piemontese del progetto; la scultura di Lucia Cantò
realizzata a Malamocco nella laguna veneziana
gli spazi della Fondazione sono stati ripensati in relazione ai contenuti della mostra
oltre alle torri-sogno di Matteo Nasini realizzate per il borgo di Soverato Vecchia (Calabria)
bozzetti e opere su carta offre una lettura intima e processuale del progetto: dal bozzetto di Gaia Di Lorenzo
che ritrae il portale del Palazzo Ducale di Pietramontecorvino (Puglia)
fino ai “disegni performativi” di Antonio Della Guardia
pensati come istruzioni per azioni poetiche in montagna
o ai grandi tondi pittorici su carta di Alice Visentin
che evocano presenze sospese legate al borgo di Avise (Valle d’Aosta)
In questa sezione si aggiungono due nuove produzioni site-specific: il disegno cartografico di Simone Carraro
pensato come una mappa allegorica del progetto Una Boccata d’Arte e l’installazione site-specific di Mattia Pajè che attiva il vano scale con un grande disegno murale e tre opere su carta
che proseguono il racconto di Pila Thinkerwiller
il cuore documentale della mostra: un ambiente immersivo che propone una selezione di video
materiali d’archivio prodotti nei cinque anni del progetto
Si va dalle opere video di Fabrizio Bellomo
ai documentari degli interventi di Baratto & Mouravas
fino a un grande montaggio video continuo che attraversa tutti e cento i progetti
Una serie di sculture modulari in gommapiuma
realizzate da Sabrina Melis nel borgo carnico di Sutrio
diventano display per accogliere pubblicazioni
libri d’artista ed edizioni nate durante il progetto: oggetti che testimoniano la vitalità editoriale e la dimensione discorsiva di Una Boccata d’Arte
IL PRIMO PIANO: UN’INSTALLAZIONE D’ARCHIVIO Il primo piano è interamente dedicato a un’installazione del collettivo Atelier Tatanka
di progettazione grafica e di stampa risograph con base a Bologna
che ha lavorato sull’enorme archivio fotografico di Una Boccata d’Arte (oltre 3.000 immagini)
reinterpretandolo e dando forma a una mappa visiva del progetto: un atlante in cui le fotografie selezionate evidenziano installazioni
Ragionando sul concetto di geografia dell’arte
Atelier Tatanka ha utilizzato un approccio analitico per ripercorrere l’archivio alla ricerca di testimonianze raggruppabili intorno ad alcuni concetti chiave: territorio
Un lavoro di rilettura e riscrittura che restituisce la densità plastica e relazionale del progetto
aprendosi a nuove possibilità interpretative
là sono è un’esplorazione visiva
poetica e critica di Una Boccata d’Arte come pratica artistica situata e trasformativa: un progetto che ha messo in relazione artisti e territori
La mostra non intende concludere un percorso
ma rilanciare una riflessione su come l’arte possa agire nel presente
Una Boccata d’Arte si conferma come una delle esperienze più diffuse e radicate nel panorama culturale italiano
Una sala del piano interrato sarà interamente dedicata alle pubblicazioni realizzate nel corso di questi 5 anni
In molti casi si tratta di vere e proprie opere editoriali che sono nate nell’ambito o contestualmente alcuni dei progetti nei borghi Queste pubblicazioni non seguono rigide linee guida di formattazione e composizione
ma al contrario rivelano soluzioni molteplici per poter raccontare l’esperienza artistica
5 Per l'occasione l'opera di Sabrina Melis La sera
costituita da una serie di sculture in gommapiuma
L'intreccio diventa suono 2024; Caterina Morigi MARCHE Sibillina 2024; Beatriz de Rijke MOLISE The Sacred Ordinary 2024
La mostra sarà accompagnata da un libretto di sala disponibile tra le sale espositive
I contenuti dell’esposizione saranno il soggetto del prossimo numero di “Periodiko”
il magazine annuale redatto e pubblicato da Fondazione Elpis che racconta per immagini e testi le esperienze più emblematiche promosse dall’Istituzione
là sono è affiancata da un programma pubblico di tre performance dal titolo Voices a cura di Threes che si articola in tre appuntamenti in calendario mercoledì 21 maggio
Threes è un’agenzia creativa nata nel 2012 a Milano con cui Fondazione Elpis porta avanti una collaborazione di lungo periodo
finalizzata alla realizzazione di progetti interdisciplinari che pongono in relazione musica
per ognuna delle trascorse cinque edizioni di Una Boccata d’Arte
Threes ha condotto esplorazioni sonore in tre delle venti regioni coinvolte
allo stesso modo Threes presenta tre azioni che coinvolgono tre artisti che utilizzano la voce come mezzo espressivo e che in passato hanno partecipato a Una Boccata d'Arte: (21 maggio) Elena Rivoltini
che aveva operato a Bassiano in provincia di Latina nel 2024
il cui intervento si era tenuto a Guardialfiera in provincia di Campobasso nel 2024
che aveva lavorato a Gesualdo in provincia di Avellino nel 2021
«Battaglia Terme - conferma la Sindaca Stefania Malparte - ha dimostrato
di essere un piccolo grande gioiello capace di stupire e coinvolgere»
Oltre 7mila presenze per Canale Fiorito 2025: Battaglia Terme si conferma cuore fiorito dei Colli Euganei
Successo straordinario per l’edizione 2025 di Canale Fiorito
l’evento primaverile organizzato il 1° maggio nel borgo storico di Battaglia Terme: oltre 7.000 persone hanno invaso le vie del paese
tra cittadini e tantissimi visitatori provenienti da tutto il Veneto
curiosi di scoprire il fascino di un luogo unico ai piedi dei Colli Euganei
il centro cittadino e il canale si sono trasformati in una grande mostra-mercato di fiori
con annessa galleria d’arte a cielo aperto: oltre 150 tra espositori
musicisti e associazioni hanno animato vie e piazze
regalando a tutti i presenti una giornata di cultura
natura e divertimento senza intoppi né disagi nella logistica
Grande soddisfazione anche per le attività economiche locali: bar
gastronomie e ristoranti sono rimasti aperti per tutta la giornata
Presi letteralmente d’assalto gli stand gastronomici del Circolo NOI e del Calcio Real Terme
così come le altre attività commerciali lungo le vie del paese
La tradizione fluviale del paese è tornata protagonista grazie al Circolo Remiero “El Bisato”
che ha trasportato oltre 170 visitatori lungo il Canale Battaglia su imbarcazioni storiche veneziane
offrendo un’esperienza unica nel suo genere
I curiosi e gli appassionati hanno anche potuto usufruire di visite guidate al Museo della Navigazione
una grande Caccia al Tesoro cui hanno preso parte decine di ragazzi e adulti e le visite a Villa Selvatico e al Castello del Catajo che hanno registrato numerose presenze
così come la mostra “Fiorire” al Parco Pietro D’Abano
con le opere degli studenti dell’Istituto Comprensivo Carrarese Euganeo
«Vedere il nostro paese così vivo
colorato e attraversato da migliaia di persone entusiaste è stata un’emozione indescrivibile
Canale Fiorito 2025 - conferma la Sindaca Stefania Malparte - è stato un successo straordinario
e il merito va condiviso con tutte le anime che compongono Battaglia Terme: forze dell’ordine
hanno reso possibile questa giornata indimenticabile
Ringrazio uno per uno tutti coloro che hanno creduto in questo evento
che con passione e dedizione hanno mostrato il volto migliore del nostro borgo
Insieme abbiamo dato vita a un’esperienza autentica
di essere un piccolo grande gioiello capace di stupire e coinvolgere»
Secondo i dati della Società Italiana di Nefrologia
in Italia circa il 10% della popolazione è affetto da una qualche forma di malattia renale cronica
Un semplice esame delle urine per capire lo stato di salute dei reni e prevenire l’insorgere di malattie renali croniche
È l’obiettivo della campagna di prevenzione “Ai tuoi reni quanto ci tieni?” che le farmacie del network CorofarSalute di Forlì e provincia
sempre più consapevoli del loro ruolo sul territorio
offrendo ai propri utenti la possibilità di effettuare un test mirato completamente gratuito.
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Secondo i dati della Società Italiana di Nefrologia
in Italia circa il 10% della popolazione è affetto da una qualche forma di malattia renale cronica
Questo perché la malattia è silenziosa nelle fasi di esordio e dà sintomi solo negli stati più avanzati
la più importante delle quali è la depurazione del sangue
Una perdita progressiva della funzione renale porta alla necessità di accedere alla dialisi e al trapianto con ripercussioni gravi sulla vita delle persone e costi importanti per il Sistema Sanitario Nazionale (oggi le malattie renali drenano circa il 3% del Fondo Sanitario Nazionale)
Da qui la necessità di arrivare a una diagnosi il prima possibile
specialmente in presenza di fattori di rischio come familiarità
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Le farmacie del network CorofarSalute di Forlì e provincia si fanno dunque promotrici della campagna di prevenzione
mettendo a disposizione uno screening gratuito delle urine per controllare la funzionalità renale
si potrà ritirare il kit con la provetta e le istruzioni per l’uso
Riconsegnando il campione di urine alla propria farmacia
secondo le modalità e le fasce orarie indicate
si potrà ottenere una prima valutazione attraverso la ricerca di proteinuria (la presenza di proteine passate nelle urine perché non filtrate dai reni) e di ematuria (la presenza di sangue)
L’esame delle urine aiuterà a capire se si sta subendo la riduzione della funzionalità dei reni e
a indirizzare il cittadino al proprio medico curante o allo specialista nefrologo
La campagna di screening andrà avanti per tutto il mese di maggio
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L’Agenzia di Stampa Parlamentare Agenparl è una delle voci storiche ed autorevoli dell’informazione italiana parlamentare ed è una delle principali news company italiane
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con il nome di S.P.E.; con l’ingresso nell’ASP (Associazione stampa parlamentare) nel 1953 ne mutò il nome in Agenparl
Dal 1955 affianca con i suoi notiziari il mondo istituzionale
diventando oggi una tra le fonti più autorevoli dell’informazione con i propri prodotti
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la Romania) in virtù del proprio diritto penale: le due condizioni sono cumulative
tutti i reati di frode fiscale lesivi degli interessi economici della Spagna sono stati commessi in tale Stato membro
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Lo scorso fine settimana la Polizia di Stato ha eseguito numerosi controlli nel lungomare cittadino dove è abitudine fermare le auto anche in seconda fila e sui marciapiedi
oltre agli equipaggi del Commissariato di Pubblica Sicurezza
quelli della Polizia Stradale e della Polizia Locale
Il fenomeno della sosta selvaggia era stato segnalato da numerosi cittadini al Commissariato
evidenziando come era difficile per le persone fare anche una semplice passeggiata senza dover effettuare uno slalom tra le auto in sosta
Le segnalazioni hanno riguardato principalmente le zone dove sono presenti alcuni locali frequentati da giovani che
sono soliti lasciare le auto in qualsiasi modo
E’ bene ricordare che le conseguenze della violazione della quiete e dell’interesse pubblico possono essere imputate anche al gestore del locale frequentato da avventori che poi
stazionano davanti all’esercizio producendo schiamazzi e confusione anche a tarda ora
a discapito della quiete e dell’interesse pubblico
Gli obblighi in capo ai gestori dei locali
previsti dalle vigenti disposizioni in materia di orari
sono posti anche al fine di prevenire condizioni di disturbo alla quiete pubblica e
al fine di promuovere comportamenti atti a favorire il rispetto della convivenza civile e a migliorare la vivibilità nei centri urbani
Gli assembramenti di numerosi avventori all’esterno di uno o più locali agevolano al contrario comportamenti pregiudizievoli degli interessi pubblici tutelati
Tutto ciò può comportare provvedimenti amministrativi che possono prevedere anche la chiusura temporanea del locale all’esterno del quale si manifestino tali comportamenti
Le pattuglie intervenute hanno identificato 30 persone
controllato 25 mezzi ed elevato 31 contravvenzioni al codice della strada
principalmente per sosta negli attraversamenti pedonali e sui marciapiedi
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"L'esserci sempre" della Polizia di Stato
Successo per il 'Villaggio della legalità' di Ancona
iniziativa voluta dal questore Cesare Capocasa e organizzata in concomitanza con la Fiera di San Ciriaco sabato 3 maggio
Grandi e piccoli hanno conosciuto le specialità della Polizia e le attività che svolgono quotidinamente donne e uomini in divisa
operando per la sicurezza della comunità
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Consegnate sedute e un tavolo in acciaio per la sala prelievi del reparto di oncologia
Donazione all’ospedale di Terni nel ricordo di Sandro Andreani
lunedì mattina sono state donate due sedute da quattro posti e un tavolo servitore in acciaio inox per la sala prelievi.
Presenti durante la donazione il primario del reparto Sergio Bracarda
la caposala Cristina Proietti e il responsabile delle donazioni Leonardo Fausti.
Il messaggio della famiglia Andreani: “Oggi sarebbe stato il suo compleanno
La donna dovrà adesso rispondere dell'ipotesi di reato di evasione dai domiciliari
Eppure avrebbe dovuto starci visto che era sottoposta alla misura della detenzione domiciliare
Ha 32 anni la donna di Canicattì che è stata denunciata dai carabinieri alla procura della Repubblica di Agrigento
La giovane dovrà adesso rispondere dell'ipotesi di reato di evasione dagli arresti domiciliari.
in ogni paese e città della provincia
controllano quanti sono sottoposti a misure cautelari o sono in stato di detenzione domiciliare
così come è stato appunto a Canicattì
quando il "sorvegliato" non viene trovato in casa
spesso arrivano anche i provvedimenti di aggravamento delle precedenti misure.
“Ha segnato cinque gol che hanno portato tre vittorie consecutive
Scott McTominay è stato premiato miglior giocatore del mese di aprile. A dare l’annuncio è stata l’Aic (Associazione Italiana Calciatori) attraverso un comunicato ufficiale
Il centrocampista del Napoli è stato votato dai suoi colleghi militanti in Serie A e in Serie B
“Da quando l’Associazione italiana calciatori ha istituito il premio di calciatore del mese di Serie A e di Serie B in collaborazione con Ultimo Uomo
Il calcio è uno sport in cui ci si può mettere in mostra in molti modi: segnando gol
partecipando in maniera eccellente alla fase creativa
anche facendo poche cose ma importantissime e per questo non è mai facile scegliere cosa e chi premiare
Scott McTominay si è stagliato indubbiamente sopra tutti gli altri calciatori della Serie A”
“Con cinque gol segnati sui sette totali del Napoli, da centrocampista, cinque gol che hanno portato tre vittorie consecutive. Nove punti che hanno permesso alla squadra di Conte di scavalcare l’Inter in testa alla classifica, e arrivare alla volata finale con un vantaggio piccolo ma importantissimo. A Napoli ormai è McTominay-mania
ma c’è altro: lo scozzese ha fatto tutto questo nel momento più difficile della stagione”
Il giocatore arrivato dal Manchester United nella giornata odierna ha vinto anche il premio di giocatore del mese votato da i tifosi della propria squadra
ma per McTominay potrebbe arrivare anche un terzo premio
lo scozzese è in lista per il titolo di POTM della Serie A
Oltre al giocatore del Napoli per il premio in questione sono presenti anche Diao (Como)
I giudici hanno stabilito che un Comune non può vietare né limitare gli affitti brevi per chi li gestisce in forma non imprenditoriale: fino a 30 giorni consecutivi e non più di 3 case
Il Consiglio di Stato ha stabilito che un Comune non può vietare né limitare gli affitti brevi gestiti da privati in forma non imprenditoriale
mettendo un freno alle restrizioni che recentemente sono prolificate in più parti d’Italia
Con l’aiuto degli esperti dello studio legale e tributario Qlt Law&Tax
cerchiamo di capire come la decisione del Consiglio di Stato possa impattare la materia
che sia esercitata in forma non imprenditoriale
riconducibile al diritto del proprietario e alla libertà contrattuale
non ricade nell’ambito dell’articolo 19 della legge n
241 del 1990 e non è soggetto a poteri prescrittivi ed inibitori della pubblica amministrazione” (sentenza n
La decisione – sintetizzano da Qlt Law&Tax – in sostanza chiarisce che questo genere di affitti
non sono equiparabili a un’attività ricettiva di carattere professionale
ma restano confinate nell’ambito del diritto privato
tutelando così le ragioni di chi affitta senza pretesa di intraprendere un’attività di carattere commerciale
La legge consente ai privati di affittare i propri immobili per periodi fino a 30 giorni (anche più volte l’anno)
se svolta in forma non imprenditoriale (per non più di tre unità immobiliari per proprietario)
purché non accompagnata da servizi tipici delle strutture ricettive
come colazione o pulizie durante il soggiorno
Il Consiglio di Stato è stato chiamato a pronunciarsi sulla legittimità di un regolamento comunale che ha introdotto restrizioni sugli affitti brevi (il divieto di operare in alcune zone o l’obbligo di una specifica autorizzazione)
sostenendo che queste locazioni devono essere trattate come attività ricettive e non come semplici contratti di locazione tra privati
Il Consiglio di Stato ha escluso che i Comuni possano vietare o imporre restrizioni alle locazioni brevi aventi carattere non imprenditoriale
sottolineando che questi contratti sono regolati esclusivamente dal diritto privato
non rientrano nelle disposizioni che disciplinano le attività ricettive
queste stesse attività non possono essere soggette a restrizioni o obblighi autorizzativi da parte delle autorità locali
le quali non hanno alcuna competenza normativa in materia
Ribadendo il diritto a destinare liberamente la propria proprietà immobiliare all’attività di affitto di breve durata per finalità turistiche (purché non svolta in modo imprenditoriale)
la sentenza consente di contrastare efficacemente eventuali normative locali restrittive
garantendo così un maggiore e più agevole utilizzo dei patrimoni immobiliari privati
Chi gestisce un'attività ricettiva vera e propria
dovrà continuare a rispettare gli obblighi imposti dalle norme nazionali e locali
Tra questi obblighi ci sono la registrazione presso le autorità competenti (Comune o Regione)
il possesso di licenze o autorizzazioni specifiche
igiene e accessibilità previsti dalla legge
la raccolta e la gestione dei dati dei clienti in base alle normative sulla privacy
che comprendono la dichiarazione dei redditi derivanti dall’attività e l’emissione di ricevute fiscali o fatture
questi operatori devono garantire la presenza di personale qualificato e la corretta manutenzione delle strutture e dei servizi offerti
I Comuni avranno la possibilità di intervenire esclusivamente sugli aspetti edilizi e urbanistici degli immobili destinati agli affitti brevi
come la conformità alle normative di sicurezza e urbanistica
ma non potranno imporre limitazioni dirette all’attività di locazione turistica privata di breve durata
né stabilire altri vincoli o restrizioni sull'autonomia dei proprietari
è prevedibile che molti dei Comuni che hanno ad oggi introdotto normative di questo tenore provvederanno a modificarle per evitare contenziosi dal probabile esito negativo
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Lo ha detto il 5 maggio Elisabetta Gardini nel corso di una visita istituzionale alla casa circondariale e alla casa di reclusione di Padova in compagnia del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove oggi 5 maggio a Padova per una visita istituzionale alle strutture penitenziarie della città
accompagnato dall'onorevole Elisabetta Gardini
Nel corso della mattinata c'è stata la visita alla Casa di Reclusione
seguita dalla visita alla Casa Circondariale
«Con il Governo Meloni – ha detto Delmastro – il mondo penitenziario ha finalmente trovato ascolto
Abbiamo invertito la rotta rispetto agli anni di abbandono»
«La presenza del Sottosegretario a Padova – aggiunge Gardini – è un segnale concreto di un impegno che non è fatto di promesse
Chi difende la legalità ha oggi al proprio fianco lo Stato»
«Quella odierna - ha puntualizzato Elisabetta Gardini - è stata un' occasione preziosa di ascolto e confronto con il personale penitenziario
con la direzione e con chi ogni giorno vive e lavora in un contesto complesso
tra difficoltà croniche e straordinario senso del dovere
Fratelli d'Italia dimostra di essere dalla parte di chi serve lo Stato
Non ci limitiamo alle parole: siamo al lavoro per rafforzare un sistema penitenziario più giusto
Un sistema che tuteli la dignità di tutti
ma non dimentichi mai il principio di responsabilità»
Gardini ha concluso: «La presenza del sottosegretario Delmastro è la conferma di un impegno concreto: non lasciamo soli gli agenti di Polizia Penitenziaria nè i direttori degli istituti e vogliamo condizioni migliori per chi deve reinserirsi nella società nel rispetto della legalità
al fianco dell’Italia che crede nella giustizia
nel merito e nella certezza della pena»
riassume e commenta lo stato di salute del comparto dell’intermediazione del credito nel 2024 utilizzando due parametri: il giro d’affari di agenti e mediatori e la percentuale di mutui e cessioni del quinto sul volume totale
In occasione del convegno 2025 dell’Oam “Il futuro dei professionisti del credito tra digitalizzazione ed evoluzione normativa: opportunità e rischi secondo l’analisi Oam-Prometeia”
l’istituto di ricerca ha presentato la seconda edizione del rapporto Oam-Prometeia “Professionisti del credito: mercato
Ai microfoni di SimplyBiz Alessandro Carpinella ripercorre le tre principali sfide/opportunità che si presentano per i protagonisti del settore
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La Polizia di Stato in due distinte operazioni antidroga ha arrestato due tarantini rispettivamente di 38 e 59 anni ritenuti entrambi presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
Il costante controllo del territorio e la profonda conoscenza del panorama criminale del capoluogo ha permesso ai Falchi della Squadra Mobile di effettuare alcune perquisizioni volte al ritrovamento di sostanze stupefacenti
i poliziotti hanno proceduto alla perquisizione in casa di un incensurato tarantino di 38 anni sospettato di aver avviato una proficua attività di spaccio di cocaina
non ha prodotto nell’immediato i risultati sperati
ma il successivo controllo di uno stanzino posto sul terrazzo di pertinenza dell’abitazione ha permesso di recuperare 10 grammi di cocaina già in dosi e tutto il materiale per il suo confezionamento
Il 38enne è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari
I poliziotti hanno rintracciato per strada un 59enne con piccoli precedenti in materia di droga per poi procedere ad una perquisizione presso il suo domicilio in via Lago d’Iseo
Con l’ausilio del Team Cinofili della Polizia di Frontiera di Brindisi
i Falchi sono riusciti a recuperare all’interno di un mobile del soggiorno circa 300 grammi di cocaina in gran parte già suddivisa in dosi oltre a tutto il necessario per il loro confezionamento
L’attività ha permesso di rinvenire ben nascoste nell’armadio della camera da letto poco meno di un migliaio di cartucce di vario calibro oltre a 4 caricatori vuoti
Il 59enne è stato arrestato ed accompagnato presso la locale casa Circondariale
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