SUSA – MOMPANTERO – Una giornata di sole ha illuminato le celebrazioni del 25 aprile
ottantesimo anniversario della Liberazione
che quest’anno hanno visto unire idealmente i comuni di Susa e Mompantero in un percorso di memoria e riflessione
Le commemorazioni hanno preso il via nella mattinata a Coldimosso
La cerimonia ufficiale si è svolta con la solenne deposizione di una corona d’alloro al cippo che ricorda i caduti
Un momento particolarmente toccante è stato il ricordo del professor Angelo Ainardi (1923-2017)
figura storica della Resistenza e instancabile animatore delle passate celebrazioni a Coldimosso
ha sottolineato l’importanza di custodire e difendere i valori e gli ideali che animarono il sacrificio di tanti giovani per la conquista della libertà e della democrazia
“per salvare la nostra nazione”
Un pensiero commosso è andato ai cinque partigiani trucidati in quella frazione il 9 marzo 1945 per rappresaglia e all’altro combattente fucilato a Carmagnola il 5 febbraio dello stesso anno
Le celebrazioni si sono poi spostate nel cuore di Susa. La Cattedrale di San Giusto ha accolto un momento di preghiera e riflessione con la celebrazione della Santa Messa officiata da Don Sergio Blandino
un corteo composto dalle autorità civili e militari
dalle associazioni ex combattenti e d’arma
dall’Anpi e dalla vibrante Fanfara ANA Val Susa
ha sfilato per le vie del centro cittadino
La manifestazione ha raggiunto il suo culmine davanti al Monumento ai Caduti
La cerimonia è iniziata con lo schieramento dei gonfaloni di Susa e Mompantero
e dei vessilli e labari delle associazioni d’Arma e del volontariato locali
Dopo il solenne alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno d’Italia
è stata deposta una corona d’alloro sulle note commoventi del Piave e nel silenzio rispettoso
in onore di coloro che hanno immolato la propria vita per l’unità
Il Sindaco Genovese ha quindi preso nuovamente la parola
sottolineando il significato profondo di questa ricorrenza e l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni la memoria di quei tragici eventi e il valore della libertà conquistata
Particolarmente significativa e sentita è stata la partecipazione attiva ed entusiasta degli studenti dell’Istituto Comprensivo Susa Scuola Primaria di Corso Couvert
dei giovani protagonisti del progetto “Il Treno della Memoria 2025” e del Gruppo Teatro Insieme
a testimonianza di un impegno vivo nel coltivare la memoria storica
La celebrazione si è svolta alla presenza delle massime autorità civili e militari della città e del territorio
tra cui i Sindaci di Susa e Mompantero con i rispettivi Vicesindaci e rappresentanti delle amministrazioni comunali
i comandanti delle forze dell’ordine locali e provinciali e i rappresentanti delle numerose associazioni d’Arma e del volontariato
le commemorazioni a Susa sono proseguite con l’apertura del Sacrario dei Caduti in via Madonna delle Grazie
offrendo un ulteriore spazio di raccoglimento e ricordo per onorare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà
ha rappresentato per Susa e Mompantero un momento di profonda condivisione e di rinnovato impegno verso i valori della libertà
un patrimonio prezioso da custodire e tramandare alle future generazioni
Riapre la sede Santagostino di Milano Susa che era momentaneamente chiusa per un guasto alle tubature.
Tutte le attività ambulatoriali sono state ripristinate
Per qualsiasi informazione puoi contattarci:
Ci scusiamo nuovamente per il disagio e ti ringraziamo per la comprensione
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Stiamo eseguendo alcuni interventi di manutenzione straordinaria
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Diocesi di Torino
Benvenuti nel sito della Chiesa Cattolica di Torino
E’ in programma 𝗱𝗮𝗹 𝟱 𝗮𝗹 𝟵 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 2025 a Napoli il viaggio riservato ai presbiteri di Torino e Susa. Un’occasione di formazione e fraternità da vivere assieme
Mete del viaggio saranno luoghi sacri e siti di interesse culturale
Il programma è stato messo a punto dall’Opera diocesana pellegrinaggi di Torino: IN ALLEGATO tutti i dettagli e i costi di partecipazione
Al pellegrinaggio avrebbe dovuto partecipare anche il card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, ma ha dovuto rinunciare a causa del decesso di Papa Francesco e ai conseguenti impegni che lo tratterranno in Vaticano
Ulteriori informazioni presso l’Opera diocesana pellegrinaggi – corso G. Matteotti 11 Torino – Tel. 011.5613501 – info@odpt.it – www.odpt.it
Pubblicato da Giorgio Brezzo | Appuntamenti
Comincia a prendere forma e a emergere il nuovo grande centro sportivo denominato Legends Arena
su iniziativa di aziende investitrici private
uno spazio per il beach volley ed almeno tre campi destinati allo sport del padel
sino coinvolti anche i nomi di ex campioni di calcio come David Trezeguet
che è già intervenuto per visitare la nuova struttura
I primi ad esordire nei nuovissimi spazi saranno i gestori della palestra Evolution di Fabio Dolce
che si è già trasferita dalla sua vecchia sede di corso Stati Uniti nell’ex capannone dell’Italcoge che si trova appunto in corso Couvert
L’inaugurazione avverrà proprio sabato 15 marzo
“Vogliamo dare il benvenuto a tutti i nostri amici e clienti festeggiando l’apertura con una serie di iniziative
presentando i nuovi locali e le nuove attrezzature– spiega Dolce-; abbiamo dunque previsto un ricco apericena
accompagnato da una serie di spettacoli dal vivo
che comprenderanno anche un’esibizione della scuola di danza torinese Duende
con il corpo di ballo guidato dal coreografo Salvino Aiosa
abbiamo deciso di offrire alcune promozioni”
e l’iscrizione gratuita anziché a 35 euro”
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ma un’occasione per immergersi nella bellezza del paesaggio della valle
riscoprire antichi tracciati e vivere un’esperienza all’insegna del benessere e del divertimento
senza limiti di età o preparazione atletica specifica
con l’obiettivo di promuovere l’attività fisica e la scoperta del territorio in modo conviviale e rilassato
Avigliana – Susa km 40 ca (senza passaggio alla Sacra di San Michele); dislivello 800 D+ Il percorso si svolgerà su sentieri
strade bianche ed asfaltate e seguirà in parte il percorso ufficiale della via Francigena tra Avigliana e Susa
Le varianti inserite dall’organizzazione hanno lo scopo di garantire maggior sicurezza possibile ai partecipanti evitando il più possibile l’attraversamento e/o la percorrenza di strade ad alta densità di traffico
Lungo tutto il percorso si troveranno indicazioni segnaletiche riportanti il logo dell’evento e verranno apposti cartelli con i km percorsi per meglio identificare la propria posizione e la distanza dall’arrivo
Le tracce sono rese disponibili al solo scopo di indicazione dei percorsi e possono essere oggetto di successive modifiche
Avigliana – Sacra di San Michele km 12 ca; lungo il sentiero 502 – Via Crucis da Sant’Ambrogio di Torino; dislivello 600 D+ Il percorso si svolgerà su sentieri
SUSA – La Pro Loco di Susa è lieta di annunciare l’evento “Adelaide“
un’occasione per celebrare la figura storica di Adelaide di Susa
la potente contessa medievale che ha lasciato un segno indelebile nella storia italiana
la Pro Loco invita tutti a un’anteprima speciale che si terrà venerdì 17 maggio presso il suggestivo Castello di Susa
dimora storica dedicata proprio ad Adelaide
verranno svelati per la prima volta al pubblico i nomi della Contessa Adelaide e del Conte Oddone di Savoia designati per l’edizione 2025 dal Pro Loco stesso
L’evento inizierà alle ore 19.30 con la “Cena al Castello“
un’esclusiva esperienza conviviale per la quale è necessaria la prenotazione anticipata
Gli ospiti saranno intrattenuti dalle vivaci esibizioni dei Giullari del Diavolo
che con la loro energia creeranno un’atmosfera festosa e coinvolgente
La serata sarà inoltre arricchita dall’inaugurazione della significativa mostra “Matilde di Canossa e Adelaide di Susa“
Questa importante esposizione culturale metterà in luce le vite e le straordinarie imprese di queste due figure femminili chiave del Medioevo
Ulteriori dettagli sulla mostra saranno forniti in un successivo comunicato stampa
la cui realizzazione è affidata quest’anno all’estro dell’artista Francesco Gallo
rappresenta un momento culminante per onorare la storia e le tradizioni medievali di Susa
che diverrà l’ambito drappo del torneo
promette di incarnare lo spirito e l’essenza della manifestazione
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modernità di facciata: Porta Susa deserta e Caselle isolata
architetture avveniristiche e promesse di sostenibilità
quella dei tramezzini confezionati e delle navette che arrancano nel traffico
È qui che si consuma un paradosso tutto sabaudo
dove il design corre veloce ma i collegamenti arrancano
e i viaggiatori si ritrovano in una città che si racconta internazionale
ma funziona come una provincia disorganizzata
il gioiello futuristico inaugurato nel 2013 con una spesa pubblica da 79 milioni di euro
Doveva essere la nuova porta d’accesso alla città
Oggi è una galleria di vetro fredda e spoglia
dove si entra e si esce senza nemmeno la possibilità di comprare un giornale
l’offerta gastronomica è indegna persino di una stazione secondaria
qui passano milioni di passeggeri ogni anno
ma poi non si offre neanche un servizio di accoglienza
un'informazione per i visitatori o un punto di ristoro degno della terza città d’Italia
Una struttura pensata per il 2030 con servizi degni degli anni ‘90
Nessun collegamento ferroviario diretto con Torino
nessuna integrazione reale con il resto della rete
Solo un trenino locale lento e inaffidabile
o navette che si perdono tra le code dell’ora di punta
Si promette una soluzione “entro tre mesi”
ma nel frattempo chi vola da Caselle deve organizzarsi come se partisse da un paesino di montagna
nel rimpallo delle competenze: RFI da una parte
L’unica speranza sembra riposta nei privati
che con i loro grattacieli potrebbero portare un po’ di linfa — sempre che i soldi facciano anche girare le idee
La verità è che Torino ha tutte le carte per essere un modello europeo
ma manca la volontà — o forse il coraggio — di metterla davvero in pratica
E finché a Porta Susa si berrà il caffè in piedi con una brioche incartata
e da Caselle si viaggerà solo se si ha un’auto o tanta pazienza
Torino resterà una città moderna solo nel rendering dei progetti
Torino-Ceres, la svolta definitiva: la linea sarà riattivata completamente entro il 2026
Mobilità sostenibile nel Gran Paradiso: un investimento per il futuro
Pavone Canavese assediata da TIR e incuria: la Provincia promette, ma non decide
A Torino “AI Vision 2025”: all’Inalpi Arena arriva Elon Musk. E ci sarà anche Salvini
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Il match di ieri sera ha fatto entrare la competizione nel vivo e secondo il tecnico bianconero
la vera sfida è partita proprio da lì: «Sapevamo che il risultato di Gara 1 era un risultato “non sincero” perché la Lube non si era espressa ai suoi livelli: oggi è partita veramente la serie
da rimproverarci abbiamo “mentalmente” l’abbandono nel secondo set (non è che a fine anno si ricordano i parziali dei set
però quello poteva essere pericoloso per il set successivo); invece tecnicamente siamo stati un po’ insipidi nell’attacco di posto quattro»
Si torna subito al lavoro puntando ad innalzare ulteriormente il livello
«Adesso bisogna liberare la mente – aggiunge il tecnico – poi bisogna trovare le parole giuste
Che la vera serie sia iniziata ieri sera lo conferma anche Oleh Plotnytskyi
che all’EurosuoleForum si è laureato mvp del match con una prestazione piuttosto continua in tutti i set
ma soprattutto per la sua incisività in battuta (7 ace di cui i 3 consecutivi che hanno aperto il tie-break indirizzando
Lo schiacciatore bianconero aveva presentato le insidie del match nella conferenza pre-gara e al termine della maratona di oltre due ore e mezza di ieri sera
ha confermato che tutto ciò che i Block Devils si aspettavano
lo hanno ritrovato in campo: «Ci aspettavamo una partita così perché loro
Potevano migliorare e l’hanno fatto: oggi hanno giocato molto bene
è stato un match molto duro e bravi noi che siamo rimasti in partita; abbiamo sprecato qualche occasione ma oggi ha vinto la squadra
Il servizio in avvio del tiebreak è stato importante
ma oggi anche loro hanno battuto molto bene e lo dico io che
dico che la loro battuta è stata molto potente
E’ difficile stare lì per due ore e mezza e ricevere con quei battitori che hanno
Domani la squadra ha in programma una doppia seduta
divisa tra sala pesi e palla al mattino e allenamento tecnico tattico sul taraflex nel pomeriggio
Nel frattempo prosegue la vendita dei biglietti per il terzo atto di questa serie di Semifinali play Off
E’ possibile acquistare i tagliandi in tutti i punti vendita abilitati e on line
SIMONE GIANNELLI POST GARA 2 A PIACENZA: «DOBBIAMO E VOGLIAMO ESSERE PIU’ FORTI MENTALMENTE»
CHAMPIONS CONFERMATA ANCHE PER LA PROSSIMA STAGIONE: PERUGIA ESPUGNA PIACENZA AL TIE-BREAK
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il comitato “Insieme per il Rosa” per l’ottima riuscita del presidio sotto l’U.S.R
Piemonte che ha visto la partecipazione di oltre 250 persone
Nonostante l’adesione allo sciopero abbia raggiunto una percentuale vicina al 90% delle lavoratrici e dei lavoratori del liceo Norberto Rosa di Susa rileviamo che il Dott
direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale
ha deciso che non potevano far parte della delegazione i rappresentanti delle OO.SS promotrici dello sciopero
Questo atto crea un precedente allarmante nella gestione delle relazioni sindacali da parte della pubblica amministrazione e ha avuto come unico risultato il mancato incontro con qualsiasi delegazione
delle studentesse e dei rappresentanti del comitato è stata unanime: O TUTTI O NESSUNO
Chiediamo al Ministro dell'Istruzione e del merito
di intervenire per ristabilire un minimo di correttezza nella gestione delle relazioni sindacali all’interno dell’U.S.R
Durante il presidio abbiamo ribadito le richieste già contenute nella proclamazione della giornata di sciopero:
Al termine del presidio si è deciso che se non verrà sostituito il Dirigente reggente entro il 1° marzo 2025 la mobilitazione procederà con:
Insieme ed uniti in difesa del Liceo Norberto Rosa di Susa
Attiva il Carnevale alla corte di Adelaide e quest’anno si presenta in tre vesti
con una sfilata allegorica a cura dell’associazione Cuori Blu- Autismo Susa
in collaborazione con le Scuole Primarie dell’Istituto Comprensivo segusino
al parco “Giuseppe Pognante” (in via Berenfels
La manifestazione è ispirata alla storia di “Alice nel paese delle meraviglie” ed è organizzata come sempre dal gruppo Scout Agesci Susa 1°
Somis” ed il gruppo dei catechisti delle parrocchie di Susa
l’associazione Pro Susa distribuirà la merenda a tutti i partecipanti
All’ingresso verrà inoltre organizzata una raccolta straordinaria di cibo non deperibile che verrà consegnata alla Caritas parrocchiale
una replica della sfilata “Susa in maschera”
a partire dalle 14.30 sempre da piazza della Repubblica
Pubblicato da Bruno Andolfatto | Cronaca
La serie TV di Susanna Nicchiarelli in onda su Rai il 15
È realizzata interamente in Piemonte tra la Val di Susa
la Val Chisone e diversi comuni delle Alpi piemontesi nel 2023
Lo ricorda Uncem Piemonte in qualità di storico partner della Film Commission
“Una produzione – si legge in un comunicato dell’Unione dei Comuni e degli Enti Montani – amblematica per le nostre montagne”
come diceva Piero Calamandrei in un passaggio più volte citato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
“se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione
andate nelle montagne dove caddero i partigiani…”
“Fuochi d’Artificio” di Susanna Nicchiarelli
storia di quattro ragazzi negli anni della Resistenza antifascista
è una serie prodotta da Domenico Procacci e Laura Paolucci per Fandango e Costanza Coldagelli per Matrioska in collaborazione con Rai Fiction
realizzata interamente in Piemonte tra febbraio e agosto 2023 con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund e con il contributo del FESR Piemonte 2021-2027 – Bando Piemonte Film TV Fund
la Val Chisone e diversi comuni delle Alpi piemontesi sono protagonisti assoluti della storia: il Forte di Exilles (coinvolto tramite l’Associazione “Amici del Forte di Exilles” e Regione Piemonte)
alla frazione Rochemolles (Comune di Bardonecchia)
grazie alla Rete regionale di Film Commission Torino Piemonte e grazie alla collaborazione con Uncem Piemonte
Hanno collaborato attivamente alla realizzazione della serie anche Città Metropolitana
Una forte componente piemontese anche nella troupe
con professionisti locali (circa 40) impiegati in tutti i reparti
Francesco Centorame e il valsusino Bruno Rolando
Appuntamento su Rai 1 in prima serata il 15
Del cast fanno parte anche alcuni cittadini valsusini
A dicembre poco più di 1.100 persone migranti sono state assistite da medici e mediche nell’ambulatorio allestito al rifugio Fraternità Massi di Oulx
vicino al confine tra l’Italia e la Francia
Alcune di loro avevano sintomi da ipotermia e congelamento
altre fratture e traumi dovuti alle cadute nel tentativo di oltrepassare la frontiera
sostenendo che la sospensione è motivata dalle minacce terroristiche e dall’attività delle «reti criminali che facilitano l’immigrazione irregolare e il contrabbando»
le persone migranti sono tornate a rischiare la vita in montagna
Da oltre dieci anni Oulx (si pronuncia ulcs) è uno dei punti di riferimento nel percorso seguito dai migranti provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa
Ogni anno migliaia di persone si fermano qui per qualche ora o alcuni giorni per prepararsi ad attraversare la frontiera in uno dei punti più cruciali e pericolosi delle rotte migratorie
La maggior parte di loro è diretta in Germania e nel Nord Europa
Fino al 2021 arrivavano soprattutto dai Balcani. Erano persone afghane, pakistane e iraniane che prima di entrare in Italia rimanevano bloccate per mesi nei campi tra la Bosnia e la Croazia
dove spesso venivano picchiate e maltrattate dalla polizia
Migranti in una galleria in Val di Susa (AP Photo/Daniel Cole)
A Oulx hanno iniziato ad arrivare soprattutto persone partite dal Marocco
dal Camerun e dalla Costa d’Avorio seguendo la rotta del Mediterraneo centrale e in minima parte la rotta balcanica
In alcuni periodi i minori non accompagnati costituiscono il 20 per cento degli arrivi
Prima di salire sui pullman verso il paese di Claviere
il punto di partenza del cammino verso il confine
quasi tutte le persone si fermano al rifugio Fraternità Massi
aperto nel settembre del 2018 e gestito dalla fondazione cattolica Talità Kum
A loro viene offerto un letto dove dormire o riposarsi
Negli anni associazioni e volontari sono riusciti a procurare giacche pesanti e scarponi doposci per affrontare il freddo e la neve nei mesi invernali
L’assistenza sanitaria viene garantita dalle associazioni Medici per i diritti umani e Rainbow for Africa
La diaconia valdese offre invece assistenza legale gratuita
L’ingresso del refettorio del rifugio Fraternità Massi (Marco Alpozzi/LaPresse)
I giudici hanno riconosciuto lo scopo sociale dell’occupazione
– Leggi anche: La protesta No TAV è passata attraverso le generazioni
Dal 2015, quando la Francia ha sospeso per la prima volta gli accordi di Schengen, decine di persone sono morte nel tentativo di entrare in Francia dalla Val di Susa. Molte sono morte assiderate dopo essere cadute ed essersi ferite nei boschi
ma diversi migranti sono morti anche nei mesi estivi quando le temperature in montagna sono comunque basse
firmato tra la Francia e l’Italia nel 1997
tutti i migranti che vengono trovati in territorio francese tra il confine e Briançon vengono riportati in Italia e affidati alla polizia italiana
Ci sono altri due modi per tentare di entrare in Francia
Il primo consiste nel salire sul treno che dalla Val di Susa porta in Francia
ma ogni carrozza viene controllata dai poliziotti che chiedono i documenti soprattutto in base al colore della pelle
I treni sono fermi dall’agosto del 2023 a causa di una frana: le corse
anche in questo caso controllato prima di entrare nel tunnel del Frejus
Sul grande piazzale fuori dalla galleria c’è un container
una sorta di posto di blocco della polizia italiana e francese
Qui i respingimenti vengono fatti direttamente in territorio italiano
in modo piuttosto eccezionale per le leggi che regolano responsabilità e autorità delle frontiere
Migranti in attesa di salire sul bus che li porterà a Claviere (Marco Alpozzi/LaPresse)
Durante i controlli la polizia francese consegna ai migranti irregolari un documento chiamato refus d’entrée
In seguito le persone vengono riportate in Italia e affidate alla polizia italiana che le invita a presentarsi in questura per formalizzare la domanda di asilo
Quasi tutte preferiscono tentare di passare di nuovo la frontiera
anche in occasione di grossi eventi sportivi o in altri casi straordinari
Dal 2015 la Francia rende ordinaria questa straordinarietà: ha rinnovato la sospensione di sei mesi in sei mesi
– Leggi anche: C’era una volta l’area Schengen
i migranti che arrivano in Francia passando illegalmente per le frontiere con paesi confinanti che fanno parte dell’Unione Europea non possono essere respinti subito
ma devono poter «beneficiare di un certo termine per lasciare volontariamente il territorio»
Il Consiglio di Stato francese ha preso atto di questa sentenza il 2 febbraio del 2024
le persone hanno potuto superare la frontiera a piedi lungo le strade
La polizia francese faceva firmare loro un documento con cui dichiaravano di voler presentare domanda di asilo in Francia
«Per buona parte del 2024 le persone non hanno dovuto inerpicarsi sulle montagne
non sono state costrette a passare la notte fuori al freddo o a scappare dalla polizia»
coordinatrice medica dell’associazione Medici per i diritti umani che opera al rifugio Massi di Oulx
«Abbiamo assistito persone che avevano problemi di salute dovuti al viaggio fino a Oulx: nessuno rischiava più la vita alla nostra frontiera»
Un migrante cammina su uno dei sentieri che portano in Francia (AP Photo/Daniel Cole)
Dall’inizio di novembre la polizia è tornata a controllare la frontiera come in passato
e la libertà di movimento prevista da Schengen è stata sospesa ancora per sei mesi
Un'idea che funziona: usare le api come deterrente per proteggere i raccolti dagli elefanti, al posto di costosi recinti elettrificati o dei cacciatori
La macchia nera che sembra ingrandirsi in realtà – indovinate? – è ferma, ma trae in inganno le nostre pupille
È solo una definizione introdotta da una vecchia legge italiana, non legata a un tipo di birra in particolare: e ci sono altri luoghi comuni da sfatare
La qualità dell'aria è migliorata, e si sente, ma nelle acque e nei terreni circostanti le cose sono peggiorate
Il sindacato interno dice che sono stati inseriti troppi dipendenti poco competenti e senza concorso
Riccardo Claris è stato accoltellato durante una rissa nata da una lite sul calcio: è stato arrestato un tifoso dell'Inter
Ha riaperto tra molte proteste da poco più di un mese è c’è già stata una rivolta, su cui però non vengono date informazioni
Chi SiamoPrivacyGestisci le preferenzeCondizioni d'usoPubblicitàIl Post è una testata registrata presso il Tribunale di Milano
419 del 28 settembre 2009 - ISSN 2610-9980
ritengono fondamentale un’azione coordinata e sinergica tra i diversi comuni del territorio per affrontare efficacemente la questione
In quest’ottica hanno promosso una deliberazione che sarà condivisa con gli altri membri dell’Unione
al fine di definire un ordine del giorno comune
L’obiettivo primario di questa iniziativa è coinvolgere attivamente il Governo e la Regione Piemonte nella tutela della salute dei cittadini e nella salvaguardia dell’ambiente della Valle di Susa
I sindaci sottolineano che la condivisione della deliberazione a livello di Unione non preclude in alcun modo la possibilità di intraprendere azioni autonome e specifiche sul proprio territorio
La volontà comune e dichiarata è quella di pervenire all’eliminazione completa dei PFAS dalle acque della valle
noti per la loro persistenza ambientale e potenziale tossicità
rappresentano una seria minaccia per la qualità delle risorse idriche e per la salute pubblica
La deliberazione promossa rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e un’azione concreta per affrontare l’emergenza PFAS nella Valle di Susa
Si auspica una risposta pronta e collaborativa da parte delle istituzioni regionali e nazionali
al fine di garantire la sicurezza e la salubrità dell’acqua per tutti i cittadini e la protezione del prezioso ecosistema alpino
abito a Roma ma da sempre trascorro le vacanze nella splendida Val Susa nel comune di Meana
In un periodo dove fanno “notizia” purtroppo vicende di malasanità
vorrei portare la mia esperienza e ringraziare il pronto soccorso dell’Ospedale di Susa
In data 25 settembre 2024 sono stata vittima insieme a mio figlio di un serio incidente stradale
Una macchina ha travolto la ns auto facendoci ribaltare e uscire fuori strada distruggendo il ns veicolo
Trascorsi pochi attimi sono arrivati sia ambulanza che una pattuglia dei carabinieri
Portati all’ospedale di Susa abbiamo avuto subito assistenza
Sia mio figlio che io siamo stati tempestivamente visitati e sottoposti a tutti gli accertamenti necessari
dalle analisi del sangue alle ecografie ,radiografie e esami cardiologici
una umanità e una scrupolosità che veramente mi ha “commosso”
Desideriamo ringraziare tutto lo staff presente quel giorno in particolare la dottoressa Chiara Scaletti
le/gli infermieri di cui non ricordiamo il nome (personalmente ricordo Dante con una mano delicatissima nei prelievi) e il personale presente a vario titolo compresi gli operatori che nei giorni seguenti mi hanno fornito con sollecitudine i referti dato che dovevamo rientrare a Roma
che guidando l’ambulanza ci ha portati all’ospedale ma soprattutto ci ha confortato insieme con gli altri operatori
Un grazie a don Sergio Blandino che è venuto a portarci una parola di conforto
che per ben otto ore è stato presente in pronto soccorso e ci ha riportato a casa….un “angelo”
Infine i carabinieri della stazione di Susa
ragazzi giovani che prestano servizio spesso lontano da casa
i danni fisici sono stati di moderata entità e ringraziamo la Madonna del Rocciamelone per averci salvato la vita
in particolare mio figlio Lorenzo che è un organista (aveva fatto un concerto nella splendida cattedrale di Susa) per non aver riportato danni che avrebbero potuto compromettere la sua carriera musicale
Con l’augurio di rivederci in Val di Susa e con l’invito a non distrarsi in macchina per evitare danni a persone la cui unica colpa è di essere nel momento e nel posto sbagliato
Ricordiamo anche che il personale sanitario dai medici agli infermieri e agli operatori sono sottoposti spesso a turni massacranti …ma ci salvano la vita
Al suo esordio assoluto nel campionato italiano
Usowics arriva direttamente dal club polacco del GKS Katowice
quest’anno retrocesso dalla PlusLiga alla seconda lega polacca
«Dopo la stagione così pesante a Katowice non mi aspettavo che potessi arrivare qua a Perugia
Spero che soddisferò tutte le aspettative che mi dà l’allenatore e davvero aiuterò la squadra per raggiungere gli obbiettivi.»
Ventisette anni compiuti il 13 agosto scorso
garantendo un alto livello di allenamento anche in settimana
ha dichiarato di avere una particolare attitudine a muro: «Secondo me penso che sono un centrale più offensivo
Mi sento bene in attacco ma anche muro è mio punto di forza
Spero che potrò mostrare tutto questo sul campo
tutti quelli che sono i miei punti di forza»
Dopo aver incontrato e salutato i suoi nuovi compagni
accompagnato dal suo connazionale Kamil Semeniuk
che da oggi sarà la sua nuova casa fino alla fine della stagione:
«Ho già visto che l’atmosfera è qua veramente “top level” e che i tifosi saranno soddisfatti
Non vedo l’ora di iniziare in Palabarton Energy con i nostri tifosi spettacolari
Ho avuto la possibilità di vedere qualche partita della Sir Susa Vim Perugia dalla Polonia e l’atmosfera durante le partite è di altissimo livello
prima non avevo la possibilità di stare una società così
Sono molto eccitato e dal momento in cui ho saputo che c’era la possibilità di giocare in Perugia
Tradotto in poche parole: da quando ha saputo che sarebbe arrivato a Perugia Łukasz era talmente impaziente di raggiungere il gruppo da non riuscire a dormire
Ed è questo lo spirito giusto per entrare a far parte della grande famiglia Sir Susa Vim Perugia
La società augura al neo-giocatore buon lavoro
AccediGiovani morti per niente
Torino, 7 marzo 2025 – Alla fine l’esame genetico ha confermato quello che era diventato più di un sospetto: sono di Mara Favro le ossa ritrovate in un dirupo a Gravere
era scomparsa la notte tra il 7 e l’8 marzo 2024 da Chiomonte
dopo aver terminato il turno nella pizzeria dove lavorava
Il ritrovamento
Il ritrovamento risale a un paio di settimane fa, quando gli investigatori che battevano le zone impervie tra Susa e Chiomonte, nel Torinese, hanno notato un paio di occhiali da sole identici a quelli di Favro
Da tempo l’area veniva perlustrata perché il telefono della donna
aveva agganciato proprio una cella della zona
Qualche giorno dopo sono emersi altri reperti ossei
in quantità tale da poter ricomporre uno scheletro
Le analisi del Dna disposte dalla procura della Repubblica di Torino hanno dato un risultato chiaro: quel corpo smembrato è di Mara
Per sapere come sia morta sarà necessario eseguire l’autopsia
L’ipotesi è che sia stata gettata nel burrone da qualcuno
che secondo indiscrezioni sarebbero state rilevate sulle ossa
Nell’inchiesta aperta per omicidio e occultamento di cadavere sono indagati dalla scorsa estate il titolare della pizzeria
Le loro versioni su cosa sia successo quella sera non combaciano
più volte intervistato dalla trasmissione Chi l’ha Visto
ha sempre sostenuto che Mara dopo il lavoro aveva preso un passaggio da Esposito per tornare da Chiomonte a Susa
Sarebbe poi tornata al locale però perché aveva dimenticato le chiavi
è un selfie mandato dal suo telefono ad alcuni suoi contatti: si vede il volto di Mara con gli occhi sgranati in mezzo al buio
Al lato della foto si intravedono delle strisce rosse che qualcuno ha sovrapposto alle bande rosse del depuratore di Gravere
E’ proprio dietro al depuratore che sono state trovate le ossa
Fino alle 6:00 dell’8 marzo dal cellulare della donna sono partiti dei messaggi
definisce ‘strani’ o contraddittori rispetto a quanto la 51enne aveva detto nei giorni precedenti alla sua sparizione
Qualcuno ha usato il suo telefono per depistare
Dalla scomparsa di Mara al suo ritrovamento è passato un anno
partita mesi dopo la denuncia dei familiari
All’inizio infatti gli inquirenti avevano ipotizzato un allontanamento volontario
Ipotesi che fin dall’inizio era apparsa poco credibile ai parenti
Tutto quello che è successo dopo non ha fatto che confermare le loro convinzioni
fino ad oggi che la morte di Favro è una verità sancita da un laboratorio
Leggi anche: Segni di percosse sul corpo di Alex Marangon, ma l’autopsia non chiarisce il giallo
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I soliti sospetti Le precedenti ordinanze delle prefetture per sfiancare il movimento No Tav e sistemare «balordi e sbandati»
emettendo una circolare del tutto analoga a quella di ieri di Piantedosi
SalvaRegalaLinkCondividiScaricaI soliti sospetti Le precedenti ordinanze delle prefetture per sfiancare il movimento No Tav e sistemare «balordi e sbandati»
Michele GambirasiLa circolare con cui il ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha invitato le prefetture all’istituzione di zone rosse in vista della notte di Capodanno ha precedenti del tutto analoghi
a introdurre con un’ordinanza il divieto di stazionamento nel parco della Montagnola nel capoluogo emiliano
L’anno successivo fu seguito dalla prefetta di Firenze
che estendeva la misura a vaste aree della città
ha emesso una misura simile a quella di ieri
con l’obiettivo di portare guerre a «sbandati e balordi»
Ma il territorio che più è stato oggetto di tali misure
e che ne mostra in controluce il dato politico securitario e repressivo
Nell’area del cantiere del Tav Torino – Lione tra il 2011 e il 2022 ci sono state 49 ordinanze prefettizie che hanno vietato l’ingresso e lo stazionamento nell’area individuata
nonché la circolazione nelle zone limitrofe
con l’obiettivo di sfiancare il movimento No Tav
Addirittura nel marzo 2019 il prefetto di Torino vietava le iniziative del movimento non perché pericolose per l’ordine pubblico
ma in quanto «finalizzate a tenere visibile la presenza concreta dell’attivismo territoriale»
LA NORMA su cui si poggiano le decisioni prefettizie è l’articolo 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
emanato nel 1931 in pieno regime fascista e mai del tutto abrogato
Ancorché lo stesso articolo è stato dichiarato parzialmente incostituzionale da più di una sentenza
Ciò consente di adottare provvedimenti indispensabili per la sicurezza pubblica nei casi di urgenza o di grave necessità
ma in molti casi viene utilizzato in modo strumentale come normativa «anti-degrado» o
avvocata e sociologa del diritto specializzata nella materia
definisce «giuridicamente illegittimo e politicamente discutibile: dà alle forze dell’ordine un superpotere nell’individuazione dei soggetti pericolosi
Proprio per questi motivi nel 2019 il Tar della Toscana annullò l’ordinanza del prefetto dopo un ricorso promosso dall’associazione di consumatori Aduc
non potendovi rintracciare i motivi di urgenza o stratta necessità
Anche in quel caso Salvini agitò la polemica contro i giudici
dichiarandosi pronto ad impugnare la sentenza
nonostante questa non decretasse la fine definitiva delle zone rosse
queste sono tornate a essere in vigore già prima della circolare di Piantedosi di ieri
Il 10 ottobre sono state reistituite dalla prefetta Francesca Ferrandino
dopo che il 30 settembre la sindaca Sara Funaro aveva partecipato a un incontro in prefettura con presente anche lo stesso Piantedosi
Ora non prevedono più il divieto di transito per chi vi fosse allontanato con il cosiddetto «mini-Daspo» di 48 ore
Una misura che in questi primi mesi ha prodotto 66 allontanamenti
«È una norma inefficace dal punto di vista della sicurezza
che colpisce solo l’ultimo tassello della catena» dice Dmitrij Palagi
consigliere comunale fiorentino nel gruppo Sinistra Progetto Comune
Invece questi misure non colpiscono la criminalità organizzata: chi è sotto effetto di sostanze non si fa di certo inibire da una zona rossa»
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Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento
Abbiamo visto in anteprima i primi due episodi della serie diretta da Michele Alhaique
La vita in divisa e quella al di là di casco e visiera ci parlano di conflitto
con la musica potente e crescente dei Mokadelic nelle orecchie
E' così che lo spettatore conoscerà o rincontrerà (nel caso di Mazinga-Giallini) i personaggi in divisa protagonisti di ACAB
Pochi minuti del primo episodio e tutti i protagonisti del racconto sono già là
c'è Fabrizio Nardi (Pietro Fura
c'è il personaggio di Salvatore Lovato (Pierluigi Gigante) e un volto femminile
novità rispetto al film: è Marta Sarri
interpretata da Valentinà Bellè.
Solo in un secondo momento si vedrà anche Adriano Giannini
nei panni del caposquadra di Senigallia Michele Nobili che molto presto - già nel primo episodio - farà il suo arrivo nella Capitale e dovrà vedersela con la squadra romana
dovrà fare i conti con la squadra del Reparto Mobile di Roma
rimasta orfana del suo capo: una squadra che fa fatica a restare entro i limiti
c'è un caposquadra ferito (Fura) e un ragazzo in coma; c'è una bodycam andata persa e dei ragazzi aggrediti in un'area in cui la celere non sarebbe dovuta mai arrivare
un nuovo caposquadra: cambiano le carte in tavola e qualcuno inizia a vacillare.
Per accendere i riflettori sugli scontri tra manifestanti e polizia non serviva di certo una serie tv
è andare al di là della divisa
C'è Mazinga che non ha rapporti con il figlio
il quale ha deciso di dare alla figlia in arrivo il cognome della madre
unica a riuscire a strappargli il sorriso in una vita difficile
con un ex - il padre dell'adolescente - con cui non ha assolutamente un buon rapporto
di cui nei primi due episodi si percepisce la rabbia che ha dentro
tornato a Roma per stare vicino alla famiglia
dopo anni di pendolare tra Roma e Sinigallia
che cerca di separare lavoro e vita privata
Hanno qualcosa di rotto tutti questi personaggi
che cerca di mettere da parte quando indossa il casco
per entrare nella "guerra tra poveri" - per riprendere l'espressione utilizzata dallo stesso Marco Giallini nel corso della conferenza stampa - che c'è là fuori
che tutti i giorni viene sbattuto in faccia dai telegiornali al Reparto Mobile di Roma
con i tifosi in via del Corso e la squadra della celere
nonché quello che ci accompagnerà - come anticipato da Giannini in conferenza stampa - nel resto della serie
nuovo caposquadra del Reparto Mobile di Roma
la "Senigallia rosa" come la chiama Mazinga
urla in faccia Marco Giallini ad Adriano Giannini nel corso del secondo episodio
Ed è questa una delle scene più potenti
che lascia intendere come tra i due il rapporto non sarà semplice.
la solitudine di Salvatore che sembra mettere da parte tutti i sentimenti per proteggersi chissà da cosa
C'è una vita-non vita dietro quel casco e quella visiera
che Michele Alhaique - regista della serie
che qui è produttore esecutivo - prova a raccontare
"La macchina da presa non seguiva pedissequamente le azioni esteriori
ma è come se volesse seguire interiormente i personaggi
Ed è così che ACAB ci porta al di là di quella divisa
E mentre durante gli scontri quei poliziotti della celere sembrano tutti uguali
dietro ognuna di quelle visiere c'è una storia
Figli che hanno bisogno di genitori che non ci sono mai
uomini e donne che hanno bisogno di raccontarsi
il secondo episodio - l'ultimo che abbiamo visto in anteprima - culmina in un abbraccio e un pianto
Il perché lo scopriremo solo andando oltre..
SUSA – La squadra dell’Atletica Susa Adriano Aschieris torna dalla trasferta di Limana (Belluno) con due prestigiosi titoli italiani Master nella corsa in montagna
A conquistare la maglia tricolore sono stati due atleti di grande esperienza e talento: Pierpaolo Fontan (classe 1955)
che si è laureato campione italiano nella categoria M80
I due “veterani” della corsa in montagna hanno dimostrato ancora una volta la loro eccellente forma fisica e la loro passione per questa disciplina impegnativa
Sul tracciato di 8,5 chilometri con circa 500 metri di dislivello positivo
Fontan e Cericola hanno saputo interpretare al meglio il percorso
staccando gli avversari e tagliando il traguardo tra gli applausi
Ottime prestazioni sono arrivate anche da Raffaello Tosa e Antonio Votano
che si sono piazzati rispettivamente all’8° e al 14° posto nella competitiva categoria M70
confermando l’alto livello degli atleti dell’Atletica Susa Adriano Aschieris
Alcuni di questi atleti saranno già nuovamente in gara giovedì 1 maggio a Fenis (AO)
in occasione dei Campionati italiani di Km Verticale Assoluti
dove saranno in palio anche i titoli delle categorie Master
Un’ulteriore occasione per i portacolori dell’Atletica Susa Adriano Aschieris di brillare e portare a casa nuove soddisfazioni
Questo doppio successo nei Master di corsa in montagna è un motivo di grande orgoglio per tutta la società e per l’atletica piemontese