un oggetto minuscolo ma potenzialmente letale
e una corsa contro il tempo che si conclude con un intervento chirurgico delicatissimo
È la drammatica vicenda accaduta a Teverola
dove un bambino di appena due anni è stato ricoverato d’urgenza dopo aver ingerito una piccola batteria a disco
A dare l’allarme è stata la sorellina maggiore
che ha notato strani sintomi nel fratellino
Subito è scattata la corsa al pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” di Aversa
i medici hanno disposto il trasferimento immediato all’ospedale pediatrico “Santobono” di Napoli dove una radiografia ha confermato la presenza della batteria incastrata nell’esofago
Si è tentato il recupero tramite endoscopia
ma ogni tentativo è risultato vano: l’oggetto era saldamente aderente alla parete interna
Immediatamente è scattata l’emergenza chirurgica
direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Pediatrica d’Urgenza
un’équipe multidisciplinare ha proceduto all’intervento
accedendo all’esofago attraverso una complessa incisione cervicale
stava per compromettere strutture vitali come la trachea e l’aorta
Ora il piccolo paziente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione
i medici fanno sapere che non è più in pericolo di vita
lo stesso pronto soccorso ha accolto un altro bimbo
anch’egli vittima dell’ingestione di una batteria
è stato possibile estrarre l’oggetto senza necessità di ricorrere alla chirurgia
Si tratta di episodi tutt’altro che isolati
sempre più diffuse nei giocattoli e in tanti oggetti di uso quotidiano come orologi
rappresentano una minaccia subdola: una volta ingerite
rilasciano piccole scariche elettriche che
l’acido cloridrico può provocarne l’esplosione
con conseguenze devastanti per la salute dei bambini
È per questo che pediatri e chirurghi rilanciano l’allarme: “Serve maggiore consapevolezza tra genitori
baby-sitter e chiunque si occupi della cura dei più piccoli
Questi oggetti devono essere tenuti fuori dalla loro portata
Solo una prevenzione attenta può fare la differenza”
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Dai filmati delle telecamere al pedinamento dei carabinieri
Aveva nascosto la droga in un centro sportivo abbandonato a Teverola
Per questo un 21enne di Trentola Ducenta è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
il giovane era riuscito a sfuggire ai controlli dopo che
aveva ceduto una dose di stupefacente ad un altro ragazzo
poi identificato e segnalato in Prefettura
Dalla visione delle telecamere presenti in zona
i carabinieri sono riusciti a risalire alla targa dell'auto e al conducente
E’ stato quindi eseguito un servizio di osservazione e pedinamento durante il quale il giovane è stato notato recarsi più volte in un centro sportivo in disuso
Bloccato all’uscita del centro sportivo
del quale il giovane aveva le chiavi del cancello d’ingresso
è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare a seguito della quale i carabinieri hanno rinvenuto
una pochette contenente due bustine di hashish
due bustine di marijuana del peso complessivo di 7,1 grammi
nonché la complessiva somma in denaro contante di 1.355 euro
La perquisizione è stata poi estesa anche al centro sportivo dove
all’interno di un container ivi ubicato e del quale il giovane deteneva le chiavi
i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 361 grammi di hashish
oltre a diverso materiale per il confezionamento ed il taglio e quattro block notes utilizzati per la contabilità dell’illecita attività
Il giovane è stato arrestato e posto ai domiciliari.
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùInvestimenti
di Vera Viola
Si completa il finanziamento alla società Fib Spa (gruppo Seri Industrial S.p.A.) finalizzato alla realizzazione del mega impianto di Teverola 2 (in provincia di Caserta) per la produzione di celle al litio
La capogruppo Seri Industrial ha comunicato che ieri (25 novembre 2024)
il ministero delle Imprese e del Made in Italy – Direzione Generale per gli incentivi alle imprese – ha emanato un secondo decreto di concessione
L’importo del contributo ammonta a euro 88.796.478,16
e va ad integrazione delle agevolazioni già concesse con il decreto 8 marzo 2022
il valore complessivo delle agevolazioni a fondo perduto per l’intero progetto
è una società quotata sul mercato EXM di Borsa Italiana
La mission di Seri Industrial è accelerare la transizione energetica verso la sostenibilità e la decarbonizzazione
Il Gruppo opera attraverso tre società: Seri Plast
attiva nella produzione e nel riciclo di materiali plastici per il mercato delle batterie
il packaging ed il settore idro-termosanitario; Fib
nella produzione e nel riciclo di batterie al piombo e al litio per applicazioni trazione
oltre che nella progettazione di impianti per il riciclo delle batterie; Menarini
unica azienda italiana attiva nella produzione di mezzi di trasporto pubblico
con una particolare attenzione alla transizione verso la mobilità sostenibile mediante la realizzazione di autobus elettrici
in un’area ex Whirlpool è attivo lo stabilimento in cui
Viene denominato “Teverola 1” per differenziarlo dal “Teverola 2”
pilastro del progetto Ipcei dell’Unione europea per la transizione ambientale che gode di un finanziamento statale
L’installazione è programmata per il 2025 e l’avvio della produzione per il 2026: avrà una capacità di 8 gigavattora
Recentemente il gruppo ha anche rilevato Industria italiana autobus di Flumeri (Avellino)
il podcast che vi racconta le notizie che muovono i mercati
Vera Violavice caposervizio
Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici
App disponibile su:Google Play App store
Teverola – Aveva trasformato un centro sportivo in disuso in un nascondiglio per la droga
Un 21enne è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Trentola Ducenta con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
L’operazione è scattata nella giornata di ieri
al termine di un’attività investigativa avviata dopo un episodio avvenuto due giorni prima
era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre
cedeva droga a un altro ragazzo poi segnalato alla Prefettura
ma l’analisi dei filmati ha permesso ai militari di risalire alla targa del veicolo e
I carabinieri hanno quindi avviato un servizio di osservazione e pedinamento
durante il quale il 21enne è stato notato entrare più volte in un centro sportivo abbandonato nel territorio di Teverola
è stato trovato in possesso delle chiavi del cancello e
nella sua auto sono stati rinvenuti hashish
quattro cellulari e la somma in contanti di 1.355 euro
La perquisizione è proseguita all’interno della struttura
dove in un container chiuso a chiave sono stati sequestrati 361 grammi di hashish
materiale per il confezionamento e quattro block notes utilizzati per la contabilità dell’attività illecita
Per il 21enne è scattato l’arresto con successiva collocazione agli arresti domiciliari
L’indagine prosegue per chiarire eventuali collegamenti con altri soggetti attivi nel territorio
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Teverola (Caserta) – Un centro sportivo in disuso
trasformato in base logistica per l’attività di spaccio: è quanto scoperto dai carabinieri della stazione territoriale di Trentola Ducenta che
con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
L’indagine è scattata dopo un episodio avvenuto due giorni prima
era riuscito a sfuggire a un controllo dei militari dopo aver ceduto una dose a un coetaneo
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio hanno permesso ai carabinieri di identificare il veicolo e
è stato attivato un servizio di osservazione e pedinamento
che ha condotto gli investigatori fino a Teverola
il giovane era stato visto più volte entrare in un centro sportivo abbandonato
di cui non risultava essere né proprietario né gestore
ma del quale possedeva le chiavi del cancello
è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare
i militari hanno rinvenuto una pochette contenente due bustine di hashish (per un peso complessivo di 12,6 grammi) e due di marijuana (7,1 grammi)
quattro telefoni cellulari e 1.355 euro in contanti
probabile provento dell’attività di spaccio
La perquisizione è poi proseguita all’interno del centro sportivo
In un container situato all’interno della struttura
sono stati trovati altri 361 grammi di hashish
materiale per il confezionamento e il taglio delle dosi
e quattro block notes riportanti appunti contabili legati all’attività illecita
Il giovane è stato tratto in arresto e sottoposto alla misura dei domiciliari
in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria
Hanno iniziato a collaborare con la giustizia Salvatore De Santis e Francesco De Chiara coinvolti nella maxi inchiesta della Dda partenopea che ha smantellato l'organizzazione messa in piedi dai boss
Salvatore De Santis detto o’ buttafuori
48enne di Gricignano d’Aversa e Francesco De Chiara
37enne di Aversa hanno scelto di collaborare con la giustizia
Le loro dichiarazioni al vaglio degli inquirenti della Dda di Napoli e allo scadere dei 180 giorni si deciderà se le testimonianze rese siano credibili o meno
I due sono stati coinvolti nell’operazione dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Caserta coordinata dalla Dda di Napoli che ha sgominato il clan Picca
Rientrano nella rose dei 42 destinatari delle misure cautelari disposte dal gip partenopeo poichè accusati di associazione a delinquere
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti
Salvatore De Santis con un passato da esattore nelle fila della fazione di Bidognetti e poi in quelle del clan Picca-Di Martino è stato anche arrestato per il tentato omicidio della compagna avvenuto nel 2022
'o buttafuori sarebbe stato uno dei fedelissimi del boss Aldo Picca per il quale avrebbe svolto buona parte delle attività criminali tra cui le estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti
l'imposizione di slot machine e vigilanza privata ma anche l'affaire della droga per il quale avrebbe versato nelle casse del clan una quota settimanale
Nell'ambito di quell'inchiesta i carabinieri del nucleo investigativo di Caserta scoprono l'episodio di violenza nei confronti della compagna
De Santis avrebbe investito la donna con l'auto schiacciandola contro un cancello presente lungo la strada
La vittima riportò la frattura dell'anca e del bacino
alla malcapitata sarebbe stato impedito di recarsi in ospedale
De Santis la portò a casa per evitare di essere denunciato
Dalle intercettazioni è emerso che la donna andò in ospedale solo dopo un mese dall'investimento
Francesco De Chiara all’interno del sodalizio criminale era colui il quale gestiva i traffici di droga
La droga veniva acquistata da De Santis a Sant’Antimo e piazzata nell’agro aversano
Il prezzo dello stupefacente andava oscillava dai 40 ai 70 euro a dose e i sodali riuscivano a guadagnare anche 1000 euro al giorno
La droga poteva essere pagata anche mediante pos mobili
mediante il sistema Sumup o mediante le tessere del reddito di cittadinanza
Se qualche acquirente vantava un debito veniva pestato nella peggiore delle ipotesi o gli venivano ritirati i documenti in suo possesso al momento dell’acquisto e restituiti solo dopo il saldo
Alcune cessioni avvenivano a domicilio mediante l'utilizzo di una Jeep Renegade presa a noleggio o camuffate come fatture inoltrate per l’acquisto di indumenti prelevati da un negozio di abbigliamento utilizzato dal clan
numerose strade del comune di Teverola sono completamente al buio
creando disagio e preoccupazione tra i residenti
La zona interessata è quella che collega via Madama Vincenza a via Piave di Carinaro
Un tratto stradale condiviso tra i comuni di Teverola e Carinaro
il lato Carinaro dell’illuminazione funziona regolarmente
mentre quello di Teverola è completamente spento
I cittadini segnalano la situazione ormai da alcune notti
temendo per la sicurezza stradale e personale
Alcuni cittadini hanno scritto alla nostra redazione per segnalare il problema
Teverola (Caserta) – I livelli di polveri sottili (PM10) hanno superato i limiti consentiti per un numero allarmante di giorni
posizionando la città al primo posto in Campania per inquinamento atmosferico
secondo i dati forniti dalla centralina di rilevazione in via San Lorenzo
In risposta a questa critica situazione e in ottemperanza alla legge regionale numero 36 del 2020
l’amministrazione comunale di Teverola
ha deciso di adottare misure a salvaguardia della salute pubblica
A partire dal 23 marzo e per le successive tre domeniche
il traffico veicolare sarà interrotto dalle ore 9 alle 12.30
Mezzi pubblici e veicoli per finalità sociali saranno esentati dai divieti
mira a ridurre l’inquinamento atmosferico
principale causa dell’elevata concentrazione di PM10
agenzia regionale per la protezione ambientale
ha registrato valori di PM10 che superano il limite di 50 microgrammi per metro cubo
con un numero di sforamenti del limite massimo annuale (35) che ha raggiunto quota 38
L’amministrazione Caserta ha fatto sapere che questa è solo la prima di una serie di azioni volte a migliorare la qualità dell’aria
è prevista l’elaborazione di un piano traffico per limitare il ristagno dei veicoli e la sensibilizzazione dei cittadini verso una mobilità sostenibile
si invita la popolazione a utilizzare con parsimonia gli impianti di riscaldamento a biomassa e a preferire pellet certificato per i generatori di calore
L’Arpac installerà un laboratorio mobile per monitorare la situazione
mentre il consiglio comunale del 27 discuterà ulteriormente le misure da adottare
anche alla luce di una recente diffida della prefettura di Caserta relativa al bilancio di previsione
L’obiettivo finale è quello di ridurre il numero di veicoli in circolazione e incentivare l’uso di mezzi di trasporto a basse emissioni
Teverola (Caserta) – Il gip del Tribunale di Napoli Nord ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari all’ex sindaco di Teverola
coinvolto nell’inchiesta sul presunto sistema di corruzione al Comune di Teverola tra il 2019 e il 2021
con al centro la cosiddetta “lottizzazione Schiavone”
che lo scorso 12 novembre ha portato all’esecuzione di otto misure nei confronti di professionisti
Tra questi l’altro ex sindaco Tommaso Barbato
il tecnico Gennaro Pitocchi e l’ex assessore Pasquale De Floris
I primi due sono stati sottoposti ad obbligo di firma
La motivazione del provvedimento del gip riguarda la dichiarazione di inutilizzabilità – stabilita in sede di Riesame e confermata dalla Cassazione dopo il ricorso della Procura – delle intercettazioni telefoniche finite tra gli atti dell’inchiesta
provenienti da un’indagine della Direzione distrettuale antimafia sugli interessi del clan dei Casalesi nelle amministrazioni pubbliche dell’agro aversano
Le accuse di corruzione scaturite da quelle intercettazioni
non riguardano ambienti di camorra ma sono legate ad esclusivi interessi personali degli indagati
In precedenza erano state annullate anche le contestazioni sulla nomina di Alessandro Pisani come responsabile dell’area tecnica comunale
figura che secondo gli inquirenti faceva parte del presunto sistema corruttivo
Il provvedimento adottato dalla giunta per limitare l’inquinamento
strade chiuse al traffico di domenica per tre ore
Questa una prima soluzione trovate dall’amministrazione comunale di Teverola ai continui sforamenti dei valori di Pm10 nell’aria registrati dalla centralina di via San Lorenzo
gli sforamenti hanno già superato il massimo previsto su scala annua
Sicuramente una situazione complicata e che va va affrontata con decisione
La giunta ha quindi deciso di istituire le domeniche ecologiche
ovvero una serie di giornate in cui alcune strade principali della città saranno chiuse al traffico per tre ore
per proseguire il 30 marzo e il 6 aprile: dalle 9 alle 12:30 è previsto il divieto di transito a tutti i veicoli privati destinati al trasporto di persone e merci in via Roma dall’intersezione con via Provinciale Teverola-Casaluce fino a via Roma con l’intersezione con via della Repubblica (Aversa)
via Campanello e Corso San Francesco.
Fondi per il gruppo Seri per l'ampliamento del Gigafactory
E' stato perfezionato il finanziamento in pool di 150 milioni al gruppo Seri per l'ampliamento della prima Gigafactory italiana per la produzione di celle e batterie al litio
assistito dalla garanzia Archimede di Sace
la controllata Fib Spa del gruppo Seri ha gia' avviato il primo stabilimento in Italia per la produzione di Moduli
Celle e Accumulatori a litio ed il primo in Europa da aziende europee
Il finanziamento ha lo scopo di supportare una parte dei costi relativi ad un piu' ampio programma di investimenti (progetto Teverola 2) aventi ad oggetto un significativo ampliamento dell'attuale impianto recentemente avviato
Il progetto Teverola 2 si inserisce nell'ambito del Progetto europeo Ipcei Batterie 1 che ha come obiettivo quello di sostenere la creazione di una filiera di batterie litio-ione europea per un'economia decarbonizzata che favorisca la transizione energetica
lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni
Le batterie sono state identificate come tecnologia abilitante necessaria e l'obiettivo e' quello di dotare l'Europa di una propria industria
per non dipendere esclusivamente da forniture e filiere di Paesi terzi
Il progetto prevede investimenti per circa 505 milioni di euro da realizzare attraverso le agevolazioni concesse dalla Commissione Europea
La Gigafactory e' in corso di realizzazione presso la medesima area industriale dell'impianto Teverola 1
dove il gruppo ha gia' avviato una linea altamente innovativa per lo sviluppo e la produzione di celle Lfp e moduli per batterie al litio
con capacita' installata iniziale di circa 300 MWh/annui per applicazioni Ess
La Gigafactory avra' una capacita' produttiva annua stimata in circa 8 GWh
in grado di soddisfare la crescente domanda del mercato
Al fine di promuovere la gestione efficiente delle risorse naturali e lo sviluppo di processi di economia circolare
lo sviluppo di una linea pilota per il riciclo delle batterie esauste al litio e il recupero della materia attiva
si prevede il trattamento di 50 t/al giorno di batterie a fine vita
L'obiettivo e' replicare il modello di business del segmento delle batterie al piombo
grazie alla lunga esperienza del gruppo Seri nel settore
Sotto la lente di ingrandimento gli incarichi affidati prima a Botti
Questa la chiave delle presunte manovre illecite che hanno portato all’inchiesta della procura di Napoli nord a carico di amministratori
imprenditori e dirigenti del Comune di Teverola su un giro di tangenti per i permessi a costruire
Gli inquirenti fanno luce sulla figura dell’architetto Nicolino Botti
come responsabile dell’ufficio Tecnico nel settembre del 2022
portando a critiche forti e denunce da parte del gruppo allora indipendente (oggi eletto in opposizione) Teverola Sostenibile
Successivamente il Ministero competente aveva espresso parere negativo alla sua collocazione nell'ufficio Tecnico per superati limiti di età
in una conversazione con un dipendente del parlamento
sottolineava la necessità di avvicinare una donna
poi identificata come una funzionaria del Dipartimento della Funzione Pubblica - Ispettorato per la funzione Pubblica (non indagata)
ovvero colei che aveva segnalato al Municipio l’illegittimità della nomina
l'architetto stava cercando di avvicinare l'ispettore del Ministero per farle ‘correggere’ il diniego
Dalle intercettazioni e dagli incontri nello studio dell’ingegnere Gennaro Pitocchi (anche lui indagato e ora ristretto ai domiciliari)
sarebbe emerso che Botti avrebbe sì lavorato a titolo gratuito al Comune
essere pagato per ‘vie traverse’
Teverola (Caserta) – La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Napoli Nord contro la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli
che aveva annullato parte delle contestazioni alla base delle misure cautelari nei confronti di alcuni esponenti politici e tecnici coinvolti nell’inchiesta sul presunto sistema di corruzione al Comune di Teverola tra il 2019 e il 2021
Tra gli indagati figurano gli ex sindaci Tommaso Barbato e Biagio Lusini
l’ex assessore Pasquale De Floris e il tecnico Gennaro Pitocchi
come riporta oggi “Il Mattino”
ha subito una svolta con il pronunciamento della Cassazione
che ha avallato la linea difensiva presentata dagli avvocati Alessandro Caputo e Luigi Iannettone per De Floris e Barbato
Giuseppe Stellato per Lusini e Maurizio Abate per Pitocchi
La Procura generale ha accolto le argomentazioni della difesa
decretando l’inammissibilità del ricorso
le cui motivazioni ufficiali verranno depositate nei prossimi giorni
L’esito del processo ha consolidato il quadro delineato dal Riesame: attualmente
mentre Barbato e Pitocchi sono soggetti al solo obbligo di firma dopo la revoca della misura cautelare della quale
Nel caso dell’ex assessore Pasquale Buonpane
la Procura ha scelto di non procedere con il ricorso
confermando così l’annullamento del divieto di dimora stabilito dal Riesame
Uno degli aspetti cruciali della decisione riguarda la dichiarazione di inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche provenienti da un’indagine della Direzione distrettuale antimafia
poi confluite nel procedimento condotto dalla Procura di Napoli Nord
Questo elemento ha contribuito alla decadenza di diverse accuse
tra cui quella relativa alla presunta consegna di 15mila euro da parte di Lusini a Barbato e Buonpane
sono state annullate le contestazioni sulla nomina di Alessandro Pisani come responsabile dell’area tecnica comunale
L'incidente nei pressi dell'uscita di Teverola
il mezzo pesante fermo al centro della carreggiata
Un camion è uscito fuori strada all'uscita Teverola dell'Asse Mediano.
Da chiarire le cause dell'incidente al termine del quale il mezzo pesante si è posizionato di traverso al centro della carreggiata impedendo il transito delle auto
gli occupanti del tir sono usciti dall'abitacolo
L'incidente ha provocato la paralisi del traffico lungo l'arteria con code in aumento.
Teverola (Caserta) – Dramma nel centro di Teverola
dove una donna di 49 anni è stata trovata priva di vita sul terrazzo della sua abitazione
La scoperta è avvenuta dopo che i familiari
preoccupati per la mancanza di sue notizie
che viveva da sola dopo la perdita del marito
deceduto lo scorso anno per un malore improvviso
il corpo era appeso a una corda fissata all’inferriata del terrazzo del primo piano
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione
i Vigili del fuoco del distaccamento di Aversa e i sanitari del 118
i quali non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso
la donna viveva un periodo di grande sofferenza
segnato dal lutto per la scomparsa del marito
titolare di una macelleria molto conosciuto in zona
L’intera comunità è sotto shock per la tragica notizia
che ha lasciato sgomenti vicini e conoscenti
La Suprema Corte ha confermato il provvedimento del Riesame con l'annullamento di alcune imputazioni
Respinto il ricorso della Procura di Napoli Nord che aveva impugnato il provvedimento del Riesame che aveva annullato alcune accuse
nei confronti di alcuni indagati nell'ambito dell'inchiesta sui permessi a Teverola.
Alla base della decisione del Riesame l'inutilizzabilità di parte delle intercettazioni che erano state disposte nell'ambito di un procedimento della Dda e poi confluite in quello di Napoli Nord
I giudici napoletani avevano confermato l'ordinanza limitatamente ai permessi a costruire di via Fratelli Bandiera (contestata agli ex sindaci Biagio Lusini e Tommaso Barbato) e modificando l'imputazione di corruzione in quella meno grave di corruzione per l'esercizio della funzione per Lusini e il tecnico Gennaro Pitocchi
l'imputazione relativa alla cosiddetta 'lottizzazione Schiavone'
con una presunta mazzetta da 15mila euro ipotizzata dalla Procura
Con il provvedimento della Suprema Corte viene confermato l'annullamento della misura cautelare
disposto in sede di Riesame e impugnato dalla Procura
Nel frattempo il gip di Napoli Nord ha revocato la misura degli arresti domiciliari sia nei confronti dell'ex sindaco Tommaso Barbato (difeso dagli avvocati Luigi Iannettone e Alessandro Caputo) sia nei confronti del tecnico Gennaro Pitocchi (difeso dagli avvocati Giovanni Cantelli e Maurizio Abbate)
Per entrambi la misura è stata sostituita con quella meno afflittiva dell'obbligo di firma.
riguardano la lottizzazione sull’area di proprietà dell’imprenditore Angelo Schiavone
la struttura della società Agribio e i lavori in via Roma
Il ruolo chiave per gli inquirenti è quello dell'ex sindaco Lusini
durante il mandato amministrativo di Barbato
avrebbe impartito ordini all'ufficio tecnico dove ci sarebbero stati dirigenti pronti a esaudire le sue richieste
E gli amministratori si sarebbero attivati per garantire il buon esito degli interventi ricevendo in cambio
Un nuovo passo avanti per la transizione energetica italiana: è stato perfezionato un finanziamento in pool da 150 milioni di euro destinato al Gruppo Seri
finalizzato all’ampliamento della prima Gigafactory italiana per la produzione di celle e batterie al litio
Il finanziamento – assistito dalla garanzia Archimede di Sace – vede coinvolti UniCredit in qualità di Global Coordinator
Bnl Bnp Paribas e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) nel ruolo di Mla
che punta a sostenere parte degli investimenti previsti dal “Progetto Teverola 2”
estensione del primo impianto già operativo sul territorio
La controllata Fib del Gruppo Seri ha infatti già attivato a Teverola il primo stabilimento in Italia per la produzione di moduli
Il nuovo piano di ampliamento si inserisce nell’ambito dell’Ipcei Batterie 1 – l’Importante Progetto di Comune Interesse Europeo – volto a costruire una solida filiera europea delle batterie agli ioni di litio
elemento chiave per favorire la decarbonizzazione e la transizione verso fonti di energia rinnovabili
mobilità elettrica e riduzione delle emissioni
in fase di realizzazione nella stessa area industriale del primo (per un totale di 265mila metri quadrati)
con una capacità produttiva stimata in circa 8 GWh annui
progettata per soddisfare una domanda di mercato in costante crescita
Nello stabilimento è già operativa una linea di ultima generazione per la produzione di celle Lfp e moduli al litio
con una capacità installata iniziale pari a circa 300 MWh all’anno
destinata ad applicazioni nel campo dell’energy storage (Ess)
Ma “Teverola 2” guarda anche all’economia circolare: il progetto prevede lo sviluppo di una linea pilota dedicata al riciclo delle batterie al litio esauste e al recupero della materia attiva
con una capacità di trattamento stimata in 50 tonnellate al giorno di batterie a fine vita
Un passo fondamentale verso la gestione sostenibile delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale
“Ringraziamo il Global Coordinator UniCredit
Bnl Bnp Paribas e Cdp per il finanziamento concesso
Sace per la garanzia emessa e gli advisors Legance
– aggiunge Civitillo – in un contesto di mercato e geopolitico difficile
Il sostegno ricevuto rafforza la nostra convinzione che il sistema bancario e le istituzioni debbano supportare le imprese italiane ed europee per accrescere la loro competitività e colmare un divario tecnologico figlio di politiche industriali troppo attendiste
Stiamo vivendo una transizione energetica e industriale epocale
Civitillo ha voluto concludere ringraziando anche il team coinvolto nell’operazione: “Istituti finanziari e advisor sono fondamentali
ma lo sono ancora di più le persone che vi lavorano
quando mettono al servizio delle imprese non solo la loro competenza
Un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha portato all’arresto di un luogotenente dei carabinieri
originario di Teverola (Caserta) e residente ad Aversa
accusato di aver favorito il clan camorristico della 167 di Arzano in cambio di denaro e altri benefit
L’indagine ha coinvolto anche tre esponenti di vertice dell’organizzazione criminale – Aldo Bianco e Giuseppe e Mariano Monfregolo – delineando un sistema di corruzione e connivenza che si sarebbe protratto per anni
il militare – all’epoca in servizio presso la tenenza di Arzano
e dal 2021 alla Dia di Napoli – avrebbe ricevuto un compenso mensile di mille euro
oltre a pagamenti straordinari fino a tremila euro e una serie di favori
cambio di pneumatici e forniture di abbigliamento e vino pregiato
Ma la vera moneta di scambio erano le informazioni riservate: il carabiniere avrebbe rivelato dettagli su indagini in corso
notifiche di provvedimenti restrittivi e persino il posizionamento delle telecamere utilizzate dagli inquirenti per monitorare i movimenti del clan
l’omissione nella registrazione di una misura di sorveglianza speciale nei confronti di un boss
che avrebbe poi beneficiato di una falsa relazione di buona condotta
il militare avrebbe avvisato alcuni esponenti del clan di un’imminente operazione della Procura di Napoli
permettendo la fuga di due indagati e facendo sparire prove compromettenti
condotte dai pm Giuliano Caputo e Simone de Roxas
si sono avvalse di intercettazioni ambientali e delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia
che hanno confermato il ruolo chiave del carabiniere all’interno del sistema di protezione garantito al clan
ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro indagati
contestando reati che vanno dalla corruzione continuata alla rivelazione di segreto d’ufficio
I monologhi di Lusini e la 'reunion' in pizzeria per pianificare la sostituzione di Di Bello con Vargas
Siete capaci di rinnovargli anche l'incarico"
arrestato nell'ambito dello scandalo permessi
voleva allontanare il dirigente dell'ufficio tecnico Ulderico Di Bello che non si sarebbe piegato alle richieste dell'ex primo cittadino.
Per questo sarebbe stato cacciato dal Comune
avrebbe più volte avanzato riserve sia sul Puc di Teverola sia sulla concessione amministrativa della pratica riguardante i permessi sui terreni di Pasquale Schiavone
l'ex sindaco Tommaso Barbato e l'ex assessore Pasquale Buonpane.
La decisione viene assunta durante un incontro in una pizzeria di Aversa
Un incontro al quale avrebbero partecipato Lusini
Nel corso della "reunion" Lusini avrebbe rappresentato ai partecipanti che Schiavone si sarebbe "recato" da loro in assenza di ciò che voleva
ossia il permesso di costruire; non certo per motivi amichevoli
dal momento che aveva dato il "contributo" e quindi esigeva la contro prestazione.
Di Bello viene sostituito all'inizio del 2021
Al suo posto viene nominato a capo dell'ufficio tecnico Davide Vargas
Dopo la nomina Barbato di Vargas avvisa Lusini
dopo la nomina Vargas avrebbe messo mano a tutte le pratiche edilizie che si erano arenate
Il Riesame conferma parzialmente l'ordinanza per Lusini
Misura annullata per Buonpane: 'Assenza gravi indizi'
Gli ex sindaci Tommaso Barbato e Biagio Lusini restano ai domiciliari
Misura confermata anche per il tecnico Gennaro Pitocchi
Lo ha deciso il tribunale del Riesame dinanzi al quale gli indagati nell'ambito dell'inchiesta sui permessi a Teverola hanno impugnato il provvedimento cautelare emesso dal gip di Napoli Nord
annullato alcune delle contestazioni di corruzione nei confronti dei tre indagati
tra cui quella ipotizzata da 15mila euro per la 'lottizzazione Schiavone'.
i giudici dell'ottava sezione (presidente Purcaro) hanno confermato l'ordinanza limitatamente ai permessi a costruire di via Fratelli Bandiera (contestata a Lusini e Barbato) e modificando l'imputazione di corruzione in quella meno grave di corruzione per l'esercizio della funzione per Lusini e Pitocchi (difeso dagli avvocati Giovanni Cantelli e Maurizio Abbate) relativamente ai permessi a costruire rilasciati prima del 2023
Annullata la misura del divieto di dimora per Pasquale Buonpane
Per il Riesame non sussistono i gravi indizi che hanno portato all'applicazione della misura cautelare
hanno disposto la revoca dei domiciliari anche per Pasquale De Floris
con l'annullamento dell'imputazione sulla lottizzazione Schiavone
Tra i difensori impegnati nel procedimento figurano
Lusini e Barbato ai domiciliari con Pitocchi e De Floris
Otto misure cautelari per l'inchiesta sulla presunta corruzione all'ufficio tecnico di Teverola
I carabinieri stanno dando esecuzione ai provvedimenti - tra arresti domiciliari e divieto di dimora - firmati dal gip Daniele Grunieri su richiesta della Procura di Napoli Nord.
Agli arresti domiciliari due ex sindaci: Biagio Lusini e Tommaso Barbato (che si è dimesso dalla carica di vicesindaco per via dell'inchiesta)
Con loro saranno ristretti in casa anche il tecnico Gennaro Pitocchi e l'ex consigliere Pasquale De Floris (che pure si è dimesso)
Divieto di dimora nel comune di Teverola per l'altro ex consigliere coinvolto Pasquale Buonpane (anche lui ha presentato le dimissioni in seguito all'indagine)
Alessandro Pisani e Teresa La Palomenta (moglie di Pitocchi)
Respinta la richiesta d'arresto per gli altri indagati (15 le richieste inizialmente formulate dalla Procura)
Minacciati dipendenti e direttore per farsi aprire la cassaforte e portar via il bottino
Quattro anni di reclusione per Pasquale Palma
ritenuti responsabili della rapina all’ufficio postale di via Cavour di Teverola avvenuta il 25 luglio scorso
E’ quanto disposto dal tribunale di Napoli Nord in sede di rito abbreviato
Il giudice ha inflitto le pene per i due componenti ‘maggiorenni’ della banda di rapinatori
è finito davanti al tribunale per i minorenni di Napoli
La Procura normanna aveva chiesto per i due rapinatori la pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Marano di Napoli
assistiti dall’avvocato Luigi Poziello
hanno fatto irruzione nella filiale di via Cavour con passamontagna e guanti neri
Una volta dentro hanno costretto dipendenti e clienti a stare fermi e in piedi in angolo
per poi dirigersi dal direttore e minacciarlo per farsi aprire la cassaforte
All’esterno c’ era il terzo complice pronto per scappare
dove una persona è deceduta in un distributore di carburante
a due passi dall’area mercato e dal cimitero cittadino
pare che la persona abbia accostato la macchina nel piazzale del distributore
Ma si tratta di un’ipotesi ancora da accertare
Sul posto due volanti dei carabinieri e un’ambulanza
Teverola (Caserta) – “Ma statt zitt nu poc tu…azz oh…parl semp…par a chiccherenell ‘ncop o c****”
pronunciata ieri dal consigliere indipendente Biagio Pezzella all’indirizzo dell’esponente dell’opposizione Pasquale Gnasso
che ha suscitato numerose reazioni di indignazione
sia per la volgarità che per la presunta matrice omofoba
“Omofobia è anche quando istituzione tace” – “Quando l’insulto capita sul marciapiede
L’omofobia è questo: quando l’istituzione tace dinanzi a questo tipo di violenza”
ricevendo una serie di attestati di solidarietà che condannano severamente l’episodio
“Teverola in Testa” chiede provvedimenti severi – A cominciare dal suo gruppo “Teverola in Testa”
guidato da Dario Di Matteo: “Esprimiamo la nostra più ferma condanna nei confronti delle offese omofobe rivolte al nostro consigliere Pasquale Gnasso da parte del consigliere Biagio Pezzella
Tale comportamento non solo è indegno di chi ricopre una carica pubblica
ma rappresenta un attacco ai valori di rispetto
inclusività e civiltà che dovrebbero essere alla base di ogni comunità democratica
Teverola è una città che merita il meglio dai propri rappresentanti istituzionali: serietà
responsabilità e un impegno concreto per il bene comune
Le parole offensive pronunciate dal consigliere Pezzella non solo feriscono il nostro collega
inviano un messaggio negativo e pericoloso
e rischiano di compromettere la fiducia nelle istituzioni
In un momento storico in cui i diritti e l’uguaglianza sono valori fondamentali
è inaccettabile che vengano compiuti gesti o pronunciate parole che discriminano o umiliano
Offendere una persona per il suo orientamento sessuale non è solo un atto vile e retrivo
ma anche una violazione del principio di dignità che è alla base della nostra Costituzione
Chiediamo con forza che il presidente del Consiglio prenda provvedimenti netti e inequivocabili contro tali comportamenti
inclusa l’espulsione dall’aula che il consigliere non ha rispettato
e che la maggioranza prenda una posizione chiara e decisa per condannare quanto accaduto
è una colpa che pesa tanto quanto l’offesa stessa
È necessario che chi rappresenta i cittadini dimostri
di voler costruire una comunità basata sul rispetto reciproco
sulla coesione sociale e sull’inclusione
riteniamo doverose le dimissioni del consigliere Biagio Pezzella
il cui comportamento è incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre
I cittadini di Teverola meritano rappresentanti che sappiano promuovere e incarnare i valori di uguaglianza
Teverola In Testa si impegna a continuare a lavorare per una comunità che sappia valorizzare ogni individuo e rifiutare con forza ogni forma di discriminazione
Siamo vicini a Pasquale Gnasso e a tutte le persone che
ogni giorno affrontano con coraggio le difficoltà legate a pregiudizi e stereotipi
L’inclusività non è un valore negoziabile: è una condizione imprescindibile per il progresso di Teverola e per garantire un futuro di dignità e rispetto per tutti”
Teverola Sostenibile: “Pagina ignominiosa” – A nome dell’altro gruppo di minoranza
il capogruppo Alfonso Fattore ha commentato: “Oggi
è stata scritta un’altra pagina ignominiosa nella storia amministrativa di Teverola
approfittando di un momento di confusione generale
dovuta agli scambi accesi della discussione
si è rivolto con un il linguaggio inaccettabile e gravemente offensivo verso il consigliere Gnasso
ma totalmente inadeguato a qualsivoglia livello
figuriamoci se adottato in un contesto istituzionale e all’interno di quella che dovrebbe essere la massima espressione del principio di rappresentanza di una comunità
Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza al collega e amico Gnasso”
La condanna dei parlamentari – Il caso ha registrato anche le reazioni di alcuni parlamentari
Il deputato del Pd Stefano Graziano ritiene “un comportamento del genere inaccettabile in un consesso istituzionale
una grave violazione dei principi di rispetto e decoro
Il sindaco Caserta e il consigliere Pezzella devono chiedere scusa pubblicamente o rassegnare immediatamente le dimissioni”
A rilanciare il video dell’attacco di Pezzella sulla sua seguitissima pagina Facebook anche il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra
Francesco Emilio Borrelli: «Un comportamento del genere
inaccettabile in un consesso istituzionale
è una grave violazione dei principi di rispetto e decoro
Purtroppo la nostra società regredisce ogni giorno sempre più e le pubbliche assise ne sono un triste termometro»
Indignazione è stata espressa anche dal deputato Agostino Santillo del Movimento 5 Stelle: «Non è possibile tollerare toni del genere
linguaggi scurrili e insulti che offendono la dignità della persona»
Pezzella: “Chiedo scusa ma la mia non era un’accusa di stampo omofobo” – Pezzella
in serata ha chiesto scusa tramite una nota
sottolineando di aver agito per rabbia ma che la sua frase non aveva nulla di omofobo: “Stavo ponendo all’attenzione del Consiglio Comunale
attraverso una interrogazione/comunicazione
la questione relativa al campo sportivo di Teverola
ho ricevuto da tantissimi concittadini varie segnalazioni in merito all’impossibilità dell’utilizzo del campo sportivo per fini agonistici in quanto il Comune di Teverola
aveva ceduto all’Asi parte del terreno del suddetto campo sportivo rendendo lo stesso non utilizzabile per usi agnostici
con toni accessi e offensivi della mia persona
ha replicato deviando il discorso su questioni diverse da quella da me prospettate
Mentre cercavo di replicare più volte venivo interrotto dal consigliere Gnasso
Irritato dal comportamento di quest’ultimo
il quale continuava a interrompermi pretestuosamente
mi sono rivolto nei suoi confronti usando il termine in napoletano ‘Chicciriniello’ (‘Gallo’) …copp o c…o
Espressione napoletana volta ad indicare l’atteggiamento di intromissione ini fatti altrui
Ben lontano da me era rivolgere offese omofobe nei confronti di chi ha diversi orientamenti sessuali
Subito ho posto le mie scuse nell’ambito del Consiglio comunale
rendendomi conto di aver avuto un atteggiamento non consono all’Assise
nei miei confronti è stata posta in essere una campagna diffamatoria a mezzo stampa
travisando in modo palese il significato della mia affermazione
dalle immagini del Consiglio si evince con chiarezza che la mia espressione è stata una esternazione di rabbia
all’interno di un Consiglio che aveva assunto toni offensivi nei confronti della mia persona e alle continue interruzioni poste in essere dal Consigliere Gnasso
Tale atteggiamento è secondo me dovuto a distogliere l’attenzione sulla problematica da me sollevata sul campo sportivo e sulle responsabilità di alcuni amministratori i quali hanno agito contro l’interesse della propria comunità
chiedo scusa a chi si è sentito offeso dalla mia affermazione
pronto a difendere il mio onore anche attraverso azioni giudiziarie
che non era mia intenzione rivolgere offese omofobe ma è stata una reazione incontrollata a delle continue provocazioni subite nel corso del Consiglio comunale”
ma Teverola non passi per città incivile e omofoba” – Pur condannando la frase di Pezzella ed esprimendo solidarietà a Gnasso
il sindaco Gennaro Caserta vuole però chiarire alcuni passaggi
nessuno aveva rilevato niente rispetto a quell’episodio
la polemica si è scatenata qualche ora dopo quando qualcuno ha postato il video sui social
mi sembra che tale polemica sia stata costruita”
che poi specifica: “Non capisco per quale motivo dovrei dimettermi (il riferimento è alle dichiarazioni del deputato Graziano
ndr.) visto che Pezzella da mesi si è dichiarato indipendente e non fa più parte della nostra maggioranza”
Caserta esprime forte disapprovazione per quelle pronunciate da Pezzella
facendo sapere che “stamattina mi ero ripromesso di chiamare sia Gnasso
per invitarlo a utilizzare in futuro un linguaggio più consono al ruolo che ricopre
nel rispetto della sede istituzionale e dei suoi componenti
incontrando entrambi quando sono stati intervistati dal Tgr Campania”
che non passi un messaggio negativo: “Teverola non è una città omofoba
la sua comunità si è sempre distinta per rispetto
Quanto accaduto in Consiglio è un caso isolato e lavoreremo per assicurare che episodi simili non si ripetano
promuovendo un clima di rispetto reciproco e tolleranza
Ma per farlo c’è bisogno anche della volontà dell’opposizione che spesso in Consiglio utilizza parole pesanti e offensive nei confronti miei e della maggioranza”
il primo cittadino fa sapere l’amministrazione si sta attivando
tramite la consigliera Francesca Simonelli
per l’istituzione della Commissione Pari Opportunità
“uno strumento fondamentale – conclude Caserta – per promuovere il rispetto
l’inclusione e la sensibilizzazione su tematiche di uguaglianza e diritti”
l’ultima tappa dell’iniziativa “A tu per tu con i prodotti tipici campani” che ha portato il progetto “CrescereBIO” nelle scuole primarie della Campania
coinvolgendo oltre 1200 alunni delle quarte e quinte classi
ha attraversato anche Mignano Montelungo e Galluccio nel Casertano
per concludersi proprio nell’istituto comprensivo teverolese “Ungaretti”
“CrescereBIO” è promosso dalla Regione Campania grazie al “Fondo mense scolastiche biologiche”
azienda attiva dal 2006 nel settore agroalimentare
specializzata in analisi microbiologiche e chimiche
giovani esperti hanno fatto visita a 14 scuole campane
accompagnando i bambini alla scoperta dei prodotti tipici regionali attraverso un linguaggio semplice e coinvolgente: quello di un fumetto realizzato appositamente
la regina delle mele: la Melannurca Campana Igp
distribuita agli alunni e tracciata dal campo alla tavola grazie al lavoro del Consorzio di Tutela della Melannurca Campana Igp
«Avvicinare i bambini ai cibi sani è sempre stato importante per il Consorzio – ha spiegato Giuseppe Giaccio
presidente dell’organismo di tutela – ed è per questo che sosteniamo questo tipo di iniziative»
L’attività non si è fermata tra i banchi: grazie a un QR Code stampato sulla confezione della Melannurca
Collegandosi al link si accede a un opuscolo informativo
pensato per stimolare riflessioni condivise su temi chiave come educazione alimentare
sostenibilità ambientale e valorizzazione del cibo di qualità territoriale
«E’ un’opportunità – ha sottolineato Nicola Caputo
assessore all’Agricoltura della Regione Campania – per incrementare la consapevolezza del legame tra cibo e salute e per valorizzare le nostre produzioni
molte delle quali vantano spiccate proprietà benefiche
È un’iniziativa che si pone nel solco del lavoro che l’Assessorato all’Agricoltura porta avanti per accrescere la qualità dei prodotti e la loro funzionalità alla salute
la Campania si fa portavoce di un’alimentazione sana e di qualità»
il progetto prevede anche “Sfida ai fornelli”
un contest gastronomico pensato per gli studenti più grandi delle classi quarte degli Istituti Professionali per i Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (Ipssoa) e degli Istituti Professionali di Stato per i servizi Alberghieri e della Ristorazione (Ipsar)
Gli studenti sono chiamati a ideare un piatto originale che valorizzi i prodotti tipici campani
Il piatto vincitore avrà l’onore di essere inserito nei menu delle mense scolastiche
chiudendo idealmente il cerchio tra educazione
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giochi a premi e intrattenimento in programma Giovedì5 dicembre al Medì shopping Centre di Teverola (Caserta)
per festeggiare l’apertura di 5 nuovi store nel centro commerciale del gruppo Marican che continua dunque a crescere sempre di più: i nuovi punti vendita sono quelli di Vega bags
tagli del nastro e specchi selfie con foto da poter ritirare in tempo reale
tutti i visitatori avranno la possibilità di giocare e vincere premi e
per chi all’ingresso del Centro Medì ritirerà il Golden ticket
Un’anteprima è prevista già Sabato 23 novembre alle ore 17 per l’inaugurazione di Vega bags alla quale parteciperà Sal Da Vinci sulle note della sua hit “Rossetto e caffè”
la borsetta creata dagli artigiani del brand
Il Medì si conferma dunque non solo un Centro Commerciale ma anche luogo di incontri e divertimento: sono numerosi infatti
gli eventi organizzati per attrarre un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo
Pasqua e Halloween con allestimenti tematici
attività per famiglie e promozioni speciali
agli eventi promozionali con vip e personaggi pubblici per attirare nuove fasce di clientela
e alle fiere e ai parchi a tema per la gioia dei grandi e piccoli ospiti del Centro
che celebrerà i 20 anni dalla propriainaugurazione Venerdì 29 novembre
sono 45 e spaziano dall’abbigliamento alla tecnologia
con una media di 3,1 milioni di ingressi all’anno
Grazie alla sua posizione strategica e all’ambiente moderno e accogliente
il Medì shopping centre si qualifica come punto di riferimento in continua crescita per lo shopping e il tempo libero e come un polo attrattivo pronto a crescere ulteriormente con nuovi partner strategici
ha avviato una trasformazione ambiziosa investendo consistenti risorse per modernizzare gli spazi
migliorarel’esperienza dei visitatori e attrarre nuovi brand di alto profilo
L’investimento di 20 milioni di euro in 4 anni si traduce in una architettura rinnovata con facciata ridisegnata
creazione di aree comuni con nuove zone relax
aumento degli spazi commerciali per nuovi brand
impianti fotovoltaici e sistemi diclimatizzazione eco-friendly per efficienza energetica e sostenibilità
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La decisione del gip dopo che la Cassazione ha reso note le motivazioni sul materiale captato
Revocati gli arresti domiciliari all'ex sindaco di Teverola Biagio Lusini
Lo ha deciso il gip Berrino che ha accolto l'istanza di revoca della misura cautelare presentata dal legale dell'ex fascia tricolore
Alla base della decisione del gip l'inutilizzabilità di parte delle intercettazioni che ha portato all'annullamento
che era stato impugnato dalla Procura in Cassazione con la Suprema Corte che ha respinto il ricorso.
erano state disposte nell'ambito di un'altra indagine
sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi nelle zone di Lusciano e Teverola
con la camorra che avrebbe tentato di influenzare le attività del Comune anche tramite il voto di scambio
Il materiale captato è stato inviato alla Procura di Napoli Nord che ha poi aperto l'inchiesta per corruzione relativa alcuni permessi a costruire
sarebbero "avulse da contesti di criminalità organizzata e volte a realizzare interessi degli indagati"
Teverola (Caserta) – Gli anziani al centro delle politiche sociali
nell’ambito degli interventi e iniziative di socializzazione a favore dei cittadini della terza età
ha organizzato una visita guidata al santuario di San Nicola a Bari per tutti i teverolesi over 65
promossa dall’assessore alle Politiche Sociali
che stamattina con bus granturismo si sono recati a Bari dove hanno potuto visitare il centro storico e la chiesa di San Nicola di Bari
La gita proseguirà per Alberobello dove pernotteranno in hotel
per continuare a vivere l’esperienza anche domani con la visita guidata alle Grotte di Castellana
Gli over 65 che hanno potuto partecipare alla visita guidata
sono stati selezionati attraverso un bando ufficiale
saranno realizzate ulteriori iniziative per i cittadini della terza età
è in calendario un visita guidata presso il santuario di San Giovanni Rotondo
promossa dall’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Caserta
è un segnale importante che dimostra una grande attenzione al benessere degli anziani
oltre a offrire loro l’opportunità di scoprire o riscoprire luoghi di interesse culturale e storico della Puglia
– dichiarano all’unisono i componenti del gruppo Teverola Futura – Momenti come questo
richiesti anche dai rappresentanti dei pensionati
favoriscono la socializzazione e il rafforzamento del senso di comunità”
Teverola (Caserta) – Mozione di sfiducia al sindaco Gennaro Caserta
E’ quella protocollata dal gruppo di opposizione “Teverola in Testa” composto dal capogruppo Dario Di Matteo
il documento non sarà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale dal momento che occorre la sottoscrizione dei due quinti dell’Assise
La replica della maggioranza – Intanto
sui social si e registrata la replica del gruppo di maggioranza “Teverola Futura”: «Il 27 marzo si e svolto il Consiglio Comunale per l’approvazione del Dup e del Bilancio di Previsione 2025/2027
Il sindaco ha ringraziato pubblicamente sia la maggioranza compatta che l’opposizione collaborativa
ciascuna nel proprio ruolo come e giusto che sia per la crescita della nostra città
Mentre noi pensavamo sinceramente che fosse stata una bella pagina del nostro iter amministrativo
nel pieno di una sana espressione di democrazia
Dario Di Matteo – capogruppo di Teverola in Testa – prima di entrare in consiglio comunale aveva protocollato una mozione di sfiducia al sindaco co-firmata da Pasquale Gnasso e Antonio Omar Menale
Con atteggiamento doppiogiochista e ipocrita
hanno preso parte al Consiglio Comunale con finto spirito di collaborazione e solo allo scopo di minare ancora una volta l’Amministrazione
Un’ulteriore mossa che ci fa pensare più all’accanimento contro il sindaco e l’amministrazione che al bene del paese
La mancata trasparenza o astuzia sta nell’uso del protocollo che è al piano terra con deposito a mano della mozione di sfiducia
al protocollo informatico con la sua famosa postilla “con notifica a tutti a carico della segreteria dell’Ente”
Comprendiamo tutto e rispettiamo il ruolo di uno che fa opposizione
Volendo ricordare alla cittadinanza il percorso politico di Dario Di Matteo
ci dobbiamo focalizzare su delle date fondamentali: 2012: e stato messo in condizione di abbandonare l’amministrazione in cui occupava incarico di responsabilità; 2015: eletto sindaco
è stato sfiduciato tre anni dopo anche da parte della sua stessa maggioranza; 2019: si è candidato a sindaco
perdendo le elezioni; 2023: è riuscito ad insinuarsi in qualche crepa della maggioranza facendo sciogliere il consiglio comunale e condannando l’intera comunità a 15 mesi di commissariamento; 2024: si è candidato a sindaco e ancora una volta non è stato eletto; 2025: sta provando in ogni modo a creare la famosa crepa in cui insinuarsi e questa mozione e solo l’apice di questi 9 mesi di opposizione ostacolante a prescindere
Ammesso che ancora non sia chiaro che scopi abbiano Di Matteo
Gnasso e Menale nel contrastare così ostinatamente questa amministrazione
alla cittadinanza chiedendoci: per fare del bene al popolo bisogna per forza essere sindaco
Perché è quanto appare dagli atteggiamenti di Di Matteo
Quali sono gli scopi che lo portano a necessitare della poltrona prima che a mirare al bene della comunità
gli ricordiamo due cose: per raggiungere il suo obiettivo bisogna avere la fiducia del popolo che
non riesce ad ottenere; se continua da 10 anni ormai a rivestire la carica di vicepresidente Asi e Gisec
allora forse è quello il suo posto; posizione dalla quale potrebbe comunque fare qualcosa per Teverola
Per quanto concerne le motivazioni poste a base della mozione
esse sono state tutte illustrate continuamente anche nell’ultimo Consiglio comunale che
ha dato come frutto l’approvazione del bilancio di previsione e con esso la possibilità di mettere in essere il programma di “Teverola Futura” per migliorare il nostro paese
bisogna ringraziare Di Matteo e la sua compagnia che hanno permesso nel 2023 l’insediarsi di una commissione prefettizia per 15 mesi in cui questa comunità ha solo avuto problemi e blocchi
Vogliamo dare un consiglio a Di Matteo che a quanto pare non riesce a guadagnarsi né la fiducia del popolo né quella delle sue squadre che difatti cambiano continuamente; gli chiediamo di iniziare a collaborare non solo con questa maggioranza ma anche con le sue file
a tutta l’opposizione suggeriamo di stare sereni perché l’amministrazione c’è
Regional Manager Sud di UniCredit: “Siamo lieti di aver contribuito in modo decisivo al successo di questa operazione
che consentirà al nostro Paese di disporre di un impianto di produzione ad alta tecnologia di dimensioni tali da contribuire a ridurre in modo significativo la dipendenza dai combustibili fossili
Per UniCredit la finanza sostenibile è essenziale per sostenere la transizione energetica
fornendo soluzioni concrete per accelerare il percorso dei nostri clienti e delle comunità in cui operiamo verso un futuro più equo e sostenibile”
Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo: “Sostenere i piani di crescita di una realtà importante come il Gruppo Seri significa per noi che siamo parte della Banca dei Territori favorire interventi destinati a sostenibilità
innovazione e transizione green nell’intero Mezzogiorno
Progettualità che continuiamo a supportare per rafforzare il tessuto imprenditoriale campano attraverso risorse finanziarie e strumenti per accompagnare
le aziende del territorio nelle scelte di investimento di lungo periodo
Un impegno certificato dai dati: lo scorso anno abbiamo erogato alle imprese campane quasi un miliardo di euro di finanziamenti”
Responsabile Large Corporate e Finanza Strutturata di BNL BNP Paribas:“La sinergia tra le nostre specializzazioni e la presenza diretta sul territorio ci permette di essere particolarmente vicini ai nostri clienti e
supportando operazioni di valore strategico e nazionale come questa del Gruppo Seri
accompagnando investimenti in innovazione in grado di rispondere alle transizioni ed evoluzioni del business
Ciò anche grazie ad un approccio trasversale in seno al Gruppo BNP Paribas”
Responsabile Relazioni Business Imprese Centro-Sud di Cdp: “Questa operazione contribuisce alla creazione della prima Gigafactory italiana sostenendo la costituzione di una filiera europea per le batterie al litio
Siamo molto soddisfatti di aver dato il nostro contributo
a un’iniziativa che rappresenta un chiaro segnale di come le realtà del Mezzogiorno siano una risorsa importante per generare un impatto positivo sia sul territorio nazionale sia in tutta Europa”
Regional Director Sud di Sace: “Siamo orgogliosi di supportare un progetto così innovativo e cruciale per la transizione energetica del nostro Paese
La nostra garanzia Archimede contribuisce a rendere possibile la realizzazione della prima Gigafactory italiana
un passo fondamentale verso l’autonomia nella produzione di batterie al litio
Collaborare con il Gruppo Seri e le principali banche italiane ed europee dimostra il nostro impegno per un’economia sostenibile e circolare
Questo progetto incarna la visione di un futuro più verde e indipendente”
mercati: il quotidiano delle imprese campane
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Un autoarticolato si è intraversato sull’Asse Mediano
E’ accaduto nel primo pomeriggio di oggi
I Vigili del Fuoco del comando provinciale
sono intervenuti dopo le segnalazioni dei passanti
che ha terminato la corsa occupando l’intera sede stradale
Per la rimozione del mezzo e il ripristino della viabilità si è reso necessario l’utilizzo di un’autogrù
Dopo le operazioni di messa in sicurezza e sgombero della carreggiata
mentre le autorità stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente
il contenuto dell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare ‘Teverola in Testa’
durante il Consiglio comunale del 9 gennaio scorso
riguardante la riassegnazione della palestra in via Pecorario al Team Improta
Pur ringraziando coloro che si sono fatti promotori di tale richiesta
ci tengo a sottolineare che ne ero totalmente all’oscuro
né che la stessa mi è stata sottoposta preventivamente al fine di concordarne i contenuti”
Ad affermarlo è il maestro di arti marziali Antonio Improta
titolare dell’omonima associazione sportiva
“Credo profondamente nei valori dello sport a cui ho dedicato la mia vita e che ho cercato di trasmettere nelle nuove generazioni
– dichiara il maestro – Valori come impegno
Agire con rispetto verso gli altri è importante tanto nello sport quanto nella vita quotidiana
ho sempre avuto contatti continui con le varie amministrazioni succedutesi
le quali non mi hanno fatto mai mancare il loro appoggio
Mi sono interfacciato con le stesse sempre in prima persona e mai per interposta persona”
“Non voglio – sottolinea Improta – che la mia persona
siano oggetto di una strumentalizzazione di carattere politico da parte di chicchessia
Ritengo – conclude – che sia quantomeno doveroso
da parte di chi intende coinvolgermi in qualsiasi iniziativa
chiedere il mio consenso e/o adesione a tale progetto”
Lavori pubblici al vicesindaco Brunzo, il Bilancio a Cipriano, alle tre donne vanno Edilizia scolastica, Servizi sociali e Affari generali
Il Sindaco ha inoltre voluto ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte del primo esecutivo: "Voglio esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti gli assessori uscenti per l'impegno e il lavoro svolto. Grazie per il vostro impegno".
AccediUna Chiesa in uscita
I carabinieri hanno notificato i quattro arresti (foto di repertorio)
Caserta, 12 novembre 2024 – Arrestati per corruzione e lottizzazione abusiva i due ex sindaci di Teverola, Biagio Lusini e Tommaso Barbato. Ai domiciliari anche l’ex capogruppo Pasquale De Floris e il tecnico Gennaro Pitocchi. È il terremoto giudiziario che questa mattina ha sconvolto la cittadina del Casertano, da mesi sotto i riflettori della procura per la costruzione del complesso residenziale di Parco Iris, finito sotto sequestro insieme a un immobile di via Fratelli Bandiera.
L’area agricola era stata resa edificabile dal piano urbanistico approvato in consiglio comunale. L'inchiesta, coordinata dalla procura di Napoli Nord, ha portato all'applicazione di otto misure cautelari – quattro arresti domiciliari e quattro divieti di dimora nel Comune di Teverola – eseguite dai carabinieri di Aversa, per diverse ipotesi di corruzione e di abusi edilizi. Nell’inchiesta figurano altri sette indagati, tra politici locali, dipendenti comunali e costruttori.
Secondo la procura, l’ex sindaco Biagio Lusini avrebbe avuto il ruolo di mediatore tra amministratori, imprenditori e tecnici. Era lui a dettare la linea anche durante il mandato di Tommaso Barbato, contro il quale aveva perso le elezioni nel 2019, e sempre lui ad avere consegnato a Barbato di diverse somme di denaro che Lusini aveva ricevuto dai costruttori finiti sotto indagine. E sempre lui l’imprenditore di fatto della società che doveva realizzare il complesso edilizio del Parco Iris.
I permessi a costruire venivano rilasciati soltanto dopo numerosi contatti tra gli amministratori e i beneficiari, spesso con l'intermediazione di tecnici comunque pienamente coinvolti e consapevoli della irregolarità delle loro condotte. Un meccanismo con diverse condotte corruttive ricostruite dalla procura che vedeva coinvolto l'ex sindaco, insieme a componenti della giunta e del Consiglio comunale, oltre a imprenditori e altri privati cittadini.
Tra i quattro arrestati, sono finiti ai domiciliari gli ex primo cittadini Biagio Lusini e Tommaso Barbato, quest'ultimo è stato vice-sindaco fino ad inizio ottobre nell'attuale amministrazione guidata da Gennaro Caserta. Arrestato anche l'ex capogruppo in consiglio comunale Pasquale De Floris, dimessosi come Barbato all'inizio del mese scorso, e il tecnico privato Gennaro Pitocchi, in passato dirigente in diversi Comuni.
I carabinieri del reparto territoriale di Aversa hanno eseguito anche quattro misure del divieto di dimora per l'ex consigliere comunale di opposizione Pasquale Buonpane, per l'imprenditore Angelo Morra, per Teresa La Palomenta, compagna di Pitocchi, e il figlio della donna, Alessandro Pisani.
I fatti riguardano la gestione dell'ufficio tecnico del Comune di Teverola e i permessi a costruire rilasciati per la realizzazione del Parco Iris, un complesso residenziale sottoposto a sequestro giudiziario insieme ad un altro immobile realizzato in via Fratelli Bandiera.
Questi ultimi, dietro l'accettazione della promessa di una consistente somma di denaro, "operavano al fine di far ottenere i titoli edilizi al proprietario dei terreni, grazie all'interessamento del responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale da loro stessi chiamato a ricoprire l'incarico nella compagine amministrativa comunale".
In una nota della procura aversana si parla di un "contesto a dir poco inquietante" con una attività amministrativa illecita che si sarebbe protratta per lungo tempo e nella quale "i rapporti tra pubblico e privato erano saldamente finalizzati ad ottenere vantaggi, nella costante violazione delle leggi che disciplinano l'azione amministrativa".
L'attività d'indagine, eseguita nell'anno 2023, avrebbe fatto emergere un quadro "ancor più grave rispetto a fatti accertati precedentemente", nel triennio 2019-2021, confermando la "totale gestione della macchina amministrativa da parte di soggetti esterni, con la complicità del sindaco", risultato "materialmente al soldo di tutto l'entourage politico/imprenditoriale gravitante nell'orbita dei soggetti indagati".
Questi ultimi, lo scorso ottobre, hanno rassegnato le proprie dimissioni a seguito di interrogatorio da parte del gip del tribunale di Napoli Nord conseguente la richiesta di applicazione di misure cautelari a loro carico avanzata dalla procura.
Robin Srl Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Svolta nell’inchiesta sul presunto sistema di corruzione al Comune di Teverola legato
alla cosiddetta “lottizzazione Schiavone”
dai carabinieri di Aversa nei confronti di professionisti
imprenditori e amministratori pubblici teverolesi
ritenuti gravemente indiziati in relazione a diverse ipotesi di corruzione e di abusi edilizi
Ai domiciliari gli ex sindaci Biagio Lusini e Tommaso Barbato
il tecnico Gennaro Pitocchi e l’ex consigliere Pasquale De Floris
Divieto di dimora per l’ex assessore Pasquale Buonpane
Teresa La Palomenta (compagna di Pitocchi) e Alessandro Pisani
figlio di quest’ultima e per diverso tempo dirigente dell’ufficio tecnico comunale a Teverola
Respinta la richiesta d’arresto per altri indagati
svolta per diversi anni e rivelatasi particolarmente proficua sin dalle sue prime battute
è stata eseguita mediante l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali
associate a servizi di osservazione e pedinamento e si è giovata di rilevanti acquisizioni di atti e documenti al Comune di Teverola
Nell’arco temporale in cui si sono svolte le indagini
è emerso come gli amministratori al vertice del Comune di Teverola hanno asservito la loro funzione agli interessi privati
ponendo in essere condotte contrarie ai loro doveri di ufficio e/o assecondando le richieste dei privati in cambio di denaro e di altre diverse utilità
sono stati rilasciati a seguito di numerosi contatti tra gli amministratori e i beneficiari
spesso con l’intermediazione di tecnici comunque pienamente coinvolti e consapevoli della illiceità delle loro condotte
ricostruite condotte corruttive che vedevano coinvolti l’allora primo cittadino
alcuni componenti della Giunta e del Consiglio Comunale e vari imprenditori e privati cittadini e sono stati individuati precisamente gli atti amministrativi oggetto dell’interesse dei corruttori
Le vicende corruttive descritte nell’ordinanza cautelare emergevano nitidamente dalle operazioni di intercettazione eseguite sull’utenza e all’interno del veicolo di uno degli indagati
poi divenuto consigliere comunale di minoranza dell’amministrazione dell’epoca
Lo stesso pianificava una rilevante attività di speculazione edilizia presso una vasta area agricola ubicata nel territorio comunale di Teverola
divenuta edificabile attraverso la rivisitazione del piano urbanistico comunale approvato in Consiglio Comunale
ricoprendo la duplice veste all’epoca dei fatti sia di consigliere comunale di minoranza che di imprenditore di fatto della società che doveva realizzare il complesso edilizio
nella piena consapevolezza dell’illiceità dell’intero progetto edificatorio di cui è stato
fungeva da mediatore tra il proprietario dei terreni agricoli oggetto dei permessi di costruire e figure apicali della giunta comunale come il sindaco Tommaso Barbato e l’assessore ai Lavori pubblici
dietro l’accettazione della promessa di una consistente somma di denaro
operavano al fine di far ottenere i titoli edilizi al proprietario dei terreni
grazie all’interessamento del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale da loro stessi chiamato a ricoprire l’incarico nella compagine amministrativa comunale
Gli investigatori hanno delineato un contesto a dir poco inquietante ed una attività amministrativa illecita protrattasi per lungo tempo in cui i rapporti tra pubblico e privato erano saldamente finalizzati ad ottenere vantaggi
nella costante violazione delle leggi che disciplinano l’azione amministrativa
ancor più grave rispetto ai fatti accertati precedentemente nel triennio 2019/2021
confermando la totale gestione della macchina amministrativa da parte di soggetti esterni
risultato materialmente al soldo di tutto l’entourage politico/imprenditoriale gravitante nell’orbita dei soggetti indagati
a seguito di elargizioni di denaro contante e di altre utilità eseguite su sue spasmodiche richieste
demandando le sue funzioni ad un consigliere comunale di opposizione
che determinava tutte le scelte strategiche
economiche e amministrative del Comune di Teverola
plasmandole in funzione dei propri esclusivi interessi economici
al pieno controllo dell’intera giunta comunale
da semplice segretario del suo partito senza cariche amministrative
svolto nella procedura di nomina pilotata dei vari dirigenti d’area negli uffici comunali strategici
con conseguente rimozione di quelle figure in qualche modo avverse o invise
Il ruolo ricoperto dagli indagati non investiti formalmente di funzioni amministrative era così noto da divenire un affidabile e necessario punto di riferimento dei cittadini teverolesi che
somme di denaro al sindaco che operava con la complicità del consigliere comunale di minoranza già dimessosi
è la circostanza per cui gli indagati sono riusciti a portare avanti il proprio progetto criminoso in un arco temporale lungo
che ha visto avvicendarsi due amministrazioni comunali
nonostante gli stessi abbiano ricoperto nel tempo cariche diverse: a seguito delle elezioni svoltesi nel giugno 2024
quello che nelle prime fasi delle indagini era stato sindaco del Comune di Teverola
veniva rieletto quale consigliere e nominato vicesindaco
il precedente assessore ai Lavori pubblici
veniva eletto consigliere comunale in quota minoranza
un ex consigliere di minoranza veniva rieletto consigliere comunale in quota maggioranza
rassegnavano le proprie dimissioni a seguito di interrogatorio da parte del Gip del Tribunale di Napoli Nord conseguente la richiesta di applicazione di misure cautelari a loro carico avanzata dalla Procura della Repubblica
Contestualmente alla esecuzione delle misure cautelari personali
i carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Aversa hanno dato esecuzione anche al decreto di sequestro preventivo dell’intera struttura immobiliare
in località “Madama Vincenza” in parte ancora da realizzare e le unità immobiliari oggetto di compravendita
nonché al sequestro preventivo del fabbricato per civile abitazione in via Fratelli Bandiera a Teverola
L'incidente in serata in via Roma a Teverola
Momenti di paura nella serata di mercoledì a Teverola
Un'auto si è ribaltata in via Roma
nei pressi del ristorante "Il vecchio monastero"
su cui sono in corso accertamenti da parte delle forze dell'ordine intervenute sul posto dopo la segnalazione di decine di presenti che hanno assistito poi alle operazioni di soccorso.
leader del gruppo di opposizione “Teverola in testa”
ha recentemente tenuto una diretta Facebook per aggiornare i cittadini sulla situazione politica attuale
Di Matteo ha inoltre richiamato l’attenzione su alcune problematiche locali
Ha ribadito l’impegno del suo gruppo nel monitorare l’operato dell’amministrazione e nel proporre soluzioni concrete per il bene della comunità
Il Tar ha accolto il ricorso presentato da Giuseppina Caputo
consigliera comunale di opposizione del gruppo “Teverola Sostenibile”
contro il diniego tacito del Comune di Teverola rispetto a una richiesta di accesso agli atti amministrativi riguardanti il campo sportivo situato nella zona Asi del territorio comunale
era finalizzata all’ottenimento della documentazione completa sull’impianto sportivo
da anni chiuso e oggetto di numerose segnalazioni da parte dei cittadini
dal Comune non è giunta alcuna risposta entro i termini previsti dalla legge
contro cui la consigliera ha deciso di ricorrere per vie legali
assistita dall’avvocato Vincenzo Pecorario
Nella camera di consiglio del 13 febbraio scorso
il collegio giudicante – composto dalle magistrate Maria Laura Maddalena (presidente)
Gabriella Caprini (consigliere) e Maria Grazia D’Alterio (relatore ed estensore) – ha ritenuto fondate le ragioni della ricorrente
Il tribunale amminsitrativo ha infatti riconosciuto che
Caputo aveva pieno titolo a ottenere le informazioni richieste
ai sensi dell’articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali (Decreto legislativo 267/2000)
oltre che della legge 241/1990 in materia di accesso agli atti
ribadisce un principio già consolidato in giurisprudenza: i consiglieri comunali hanno diritto di accesso a tutta la documentazione amministrativa utile allo svolgimento del proprio mandato
salvo che le richieste non risultino palesemente generiche
l’istanza era pienamente motivata e finalizzata a verificare la gestione dell’impianto sportivo comunale
nell’ottica del controllo democratico e dell’esercizio delle prerogative istituzionali
i giudici amministrativi hanno ordinato al Comune di Teverola di consegnare alla ricorrente
l’ente è stato condannato al pagamento delle spese legali
Teverola (Caserta) – Nuovo sit-in dei lavoratori impegnati nel settore della raccolta dei rifiuti
precedentemente alle dipendenze della società “La Gardenia”
hanno manifestato per rivendicare l’assunzione completa delle maestranze coinvolte nel recente passaggio di cantiere
A guidare la protesta è stato il sindacato di riferimento
che ha sollecitato un confronto con l’amministrazione comunale per affrontare “le criticità legate a alcune esclusioni dal processo di assunzione”
riflette la determinazione nel portare avanti le loro istanze
il passaggio di gestione del servizio è avvenuto pochi giorni fa
con il subentro della società “Isvec” al posto di “La Gardenia”
non tutti i contratti sono stati confermati
Nonostante l’intenzione iniziale della nuova azienda di mantenere in organico tutti i 17 dipendenti
è emerso che uno di essi non possiede i requisiti richiesti
avendo lavorato in precedenza con la qualifica di bracciante agricolo invece che di operatore ecologico
Un dettaglio che ha impedito il pieno assorbimento del personale
anche in vista della nuova gara d’appalto
che è in fase di espletamento presso la Centrale Unica di Committenza (Cuc) nolana
Il nuovo capitolato prevede un organico di 15 unità: 14 operatori “storici” e uno da selezionare dalla lista dell’ex Consorzio Unico di Bacino (Cub)
Una vicenda che intreccia aspetti sindacali
amministrativi e personali poiché l’eccedenza nelle assunzioni include anche parenti di ex amministratori locali