Andiamo avanti seguendo quello che ci ha detto il nostro legale.» Simonetta Farnedi è determinata
il 30 giugno 2025 sarà l’ultimo giorno in cui i cittadini di Gorle potranno gettare i loro rifiuti nella piattaforma ecologica di via Lombardia a Torre Boldone
«Gorle continuava a pagare su un vecchio contratto e adesso non stava pagando
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 MARZO
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I soccorritori della stazione della Media Valle Seriana
sono stati allertati per soccorrere un uomo di 71 anni che si è sentito male su un sentiero
vicino alla località Casel di Amis in territorio di Torre Boldone
Sul posto sono intervenuti quattro tecnici del Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e i Vigili del fuoco
Sulla base della valutazione delle condizioni di salute effettuate dal personale del 118
L’uomo è stato posizionato sulla barell a e trasportato in luogo aperto per il recupero con il verricello
Poi è stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo
118 24121 Bergamo - E' vietata la riproduzione anche parziale Iscritta al Registro Imprese di Bergamo al n.243762 | Capitale sociale Euro 10.000.000 i.v
per celebrare la speranza e aprire spazi di meditazione: la parrocchia di Torre Boldone
in occasione delle Settimane della Cultura della Diocesi
in programma per venerdì 28 marzo alle 20.45
che rientra in un programma più ampio di iniziative pensate per il periodo della Quaresima
“Ogni anno nei venerdì di Quaresima organizziamo iniziative culturali che utilizzano di anno in anno linguaggi diversi per accompagnare la riflessione – spiega Rosella Ferrari
Quest’anno il programma prevede tre serate musicali
in calendario nei venerdì 21 e 28 marzo e 4 aprile”
La seconda è quella che rientra anche nelle iniziative delle “Settimane”
Ad esibirsi sarà in questa occasione il duo Podera-Mezzanotti
allieva e poi insegnante del Conservatorio di Bergamo
figlia d’arte del chitarrista Giovanni Podera
opera in duo con il chitarrista Raffaele Mezzanotti
anch’egli diplomato al Conservatorio di Bergamo
“Le loro esibizioni in duo sono sempre emozionanti – riferisce ancora Rosella -
Michela Podera ha una raffinatezza notevole
Spazieranno nella storia della musica in maniera coinvolgente e intelligente
scegliendo pezzi di epoche diverse con gusto”
Il programma musicale della serata prevede composizioni classiche di autori come Bach
Giuliani e un omaggio al brano “Il cammino di ogni speranza”
Non mancherà l’Ave Maria di Schubert per chiudere la serata in preghiera
Fabio Santini leggerà alcuni brani di letteratura
dedicati proprio al tema della speranza – spiega ancora Rosella Ferrari -
Si alterneranno così momenti di musica e di lettura
scelti in modo da intrecciarsi strettamente
per suscitare insieme riflessioni sul tema”
L’appuntamento sarà nella chiesa parrocchiale di Torre Boldone
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CHI SIAMO Scopri di Più…
di
Mattinata complicata per i pendolari della Valle Seriana
Sono segnalati problemi anche alla linea Teb
dopo quelli al traffico per l’incidente al Ponte del Costone
A causa di un guasto alla linea aerea di alimentazione
il servizio della tramvia TEB risulta temporaneamente limitato nel tratto compreso tra Bergamo e Torre Boldone
La circolazione dei tram è attualmente garantita solo tra Bergamo e Torre Boldone
mentre nella tratta da Ranica ad Albino è stato attivato un servizio sostitutivo con autobus navetta
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Torre Boldone (Bergamo), 24 marzo 2025 – Due adulti e due ragazzini sono rimasti vittima di una intossicazione da monossido di carbonio, lo scorso weekend, nella Bergamasca. Si tratta di una donna di 48 anni e un uomo di 49, di un ragazzino di 15 anni e di una ragazzina di 13.
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Si parte lunedì 12 maggio: semaforo verde continuo all’intersezione di via Martinella con via Correnti e modifiche sia sul lato ovest (Bergamo) sia sul lato est (Torre Boldone/Gorle) di via Martinella
una volta giunti all’incrocio con il semaforo non sarà più possibile attraversare la Sp 35 per entrare a Gorle
con la possibilità di tornare sulla via Correnti in direzione Clusone dal rondò delle Valli
Nel primo tratto di via Martinella sul lato est
verrà abolito il doppio senso di marcia e trasformato in un senso unico in direzione Gorle
Le auto che da Bergamo procedono verso la Val Seriana
all’incrocio potranno quindi svoltare a destra in via Martinella verso Gorle
il semaforo all’intersezione via Martinella/via Correnti diventerà rosso per le auto e a chiamata per pedoni e ciclisti che intendono attraversare la provinciale
Questa la sperimentazione che fino al 25 maggio hanno deciso di avviare il Comune di Bergamo e la Provincia in alternativa alla chiusura messa in atto dal Comune di Gorle dai primi di marzo degli accessi al paese da via Trento e da via Martinella dalle 7 alle 9 del mattino per i non residenti
per le pesanti ricadute che avrebbero avuto sul traffico in uscita dai paesi maggiormente interessati
per alleggerire il centro del paese dal traffico e migliorare così la qualità dell’aria
La nuova sperimentazione è stata illustrata ieri sera ai cittadini di Torre Boldone durante un’assemblea pubblica convocata dall’amministrazione di Torre unitamente a Comune e Provincia di Bergamo e molto partecipata soprattutto dai residenti di via Martinella
dal 5 maggio) – ha confermato Massimiliano Rizzi
Poi partirà la sperimentazione con cui si valuteranno i flussi e la perdita o meno di tempo
«Siamo molto interessati al nodo della via Martinella – ha precisato Marco Berlanda
assessore alla Mobilità del Comune di Beramo – e abbiamo una forte motivazione per risolvere la questione
La prima esigenza è quella della sicurezza perché il percorso pedonale della Martinella è troppo rischioso e
quella di facilitare la mobilità sulla provinciale»
Alle diverse obiezioni da parte dei presenti sui termini del progetto è stato ribadito dagli amministratori presenti che si tratta appunto di una sperimentazione
«Sappiamo che il traffico sulla Sp 35 è soprattutto generato da un sovraccarico di traffico sulla provinciale e non ci aspettiamo che questa sperimentazione risolva tutto il problema – ha dichiarato Silvano Armellini
dirigente della Mobilità del Comune di Bergamo -
Potrebbero esserci code maggiori più a valle
Per questo abbiamo chiesto alla Provincia di tenere monitorato anche questo fattore»
Anche la sindaca di Torre Boldone Simonetta Farnedi ha ribadito che si tratta di una sperimentazione: «Dopo il mese in previsione
si potrà fare un bilancio e decidere il da farsi
Prima di dare giudizi vediamo come va la sperimentazione che è frutto di un progetto studiato da Comune e Provincia»
Presenti all’incontro anche il consigliere regionale Jacopo Scandella
presidente della Comunità montana Valle Seriana
«Noi temiamo che quella che loro chiamano sospensione
venga usata come pretesto per dire che il progetto è in pausa quindi non serve il referendum»
il leader della lista di opposizione “Abitare”
alza i toni contro il sindaco e la sua amministrazione: «Questo non ha senso
La questione non riguarda piccole o grandi modifiche
Quindi per noi è fondamentale la consultazione popolare e ci sembra evidente che in paese l’idea sia ben chiara contro questa nuova costruzione»
Il sindaco Luca Macario non sembra molto d’accordo con questa affermazione: «Molta gente ci ha ringraziati per i video sul mio profilo facebook in cui spiego cosa sta succedendo
Siamo riusciti a fare chiarezza in un contesto in cui c’era molta confusione e le persone non erano state informate come dovevano
quindi non avevano assolutamente capito la questione
Ecco perché ho ricevuto tanti apprezzamenti e tanti ringraziamenti»
Per rimarcare il loro dissenso verso il progetto di un nuovo supermercato nell’area verde che affianca le poste
le minoranze hanno indetto una raccolta firme della quale Marcelli è estremamente soddisfatto: «Sta andando al di là di ogni aspettativa
Pensiamo di superare le mille sottoscrizioni
con due semplici banchetti abbiamo raccolto più di 400 adesioni
Nel frattempo anche i commercianti si stanno adoperando nella raccolta di moduli per le firme
Nei prossimi giorni continueremo con i gazebo e la distribuzione di volantini informativi
L’obiettivo è spingere il sindaco a convocare un Consiglio comunale straordinario per approvare un referendum popolare in cui si chiede ai cittadini se vogliono o meno questo nuovo edificio»
Su questo punto il sindaco Macario resta guardingo: «Solo quando le firme verranno consegnate in comune valuteremo cosa fare»
Marcelli entra nello specifico della questione progettuale: «Il nostro consigliere Ivano Premoli è stato all’ufficio tecnico e ha preso visione dei rilievi tecnici avanzati dall’amministrazione
Il progetto presentato è carente di alcune rilevazioni specifiche come le distanze dal torrente Gardellone e la mancanza di alcune autorizzazioni
Nei prossimi giorni li analizzeremo meglio anche grazie ad alcuni nostri tecnici
Intanto l’azienda Iperal ha 90 giorni per rispondere ai rilievi»
Anche il primo cittadino Macario conferma che: «I rilievi sono molti
sono veramente specifici e riguardano dei tecnicismi
ma sono consultabili solo dai consiglieri comunali
È per questo che abbiamo preferito diffondere un nostro comunicato con il quale non si entra nel dettaglio e nel tecnicismo
Nel dibattito si inserisce anche Andrea Migliorini segretario comunale della Lega
Il leader del Carroccio locale ribadisce che «siamo sfavorevoli a questo progetto
Non vogliamo altro consumo di aree verdi e secondo noi quella zona va tutelata solo per attività sportive
Perciò anche noi partecipiamo alla raccolta firme per fermare la costruzione di questo nuovo supermercato»
Il Gardellone è sempre più asciutto a causa della siccità
Macario sfodera l’arma nuova degli “appunti di Luca” per comunicare direttamente con i propri cittadini
Le minoranze rispolverano il vecchio e buono strumento della raccolta firme per ottenere un referendum popolare
Nel frattempo Iperal si avvale della facoltà di non parlare argomentando che «si tratta di un progetto ancora in valutazione
pertanto al momento non abbiamo la possibilità di rilasciare alcuna dichiarazione»
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di
ordinaria amministrazione per gli automobilisti della Valle Seriana
L’effetto della chiusura di Gorle è sotto gli occhi di tutti: tempi di percorrenza che si sono allungati drasticamente e i primi dati sul traffico arrivano dai comuni limitrofi
La chiusura di due varchi di accesso ha portato a un netto aumento di veicoli in transito sulla provinciale 671
Alla chiusura degli accessi da Gorle nell’ora di punta della mattinata
si sono opposti i Comuni di Torre Boldone e Ranica
esprimendo tutte le loro perplessità e auspicando l’annullamento della sperimentazione
“Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Gorle ha sottolineato più volte l’effetto positivo sulla viabilità del Comune (circa 650 veicoli al giorno in meno) delle chiusure al traffico messe in atto ai varchi con Ranica e Torre Boldone – riporta il comunicato dei due paesi -
Peccato che non si sia chiesta dove questo traffico
come tanti automobilisti hanno constatato e come è emerso anche dalle rilevazioni dei passaggi tramite telecamere
sull’asse della vecchia provinciale fra le vie Marconi
sullo snodo di via Bugattone (con un incremento di 200 veicoli) e su altre vie secondarie fra Ranica e Torre
aggravandone ulteriormente il congestionamento”
“Prima della sperimentazione avviata da Gorle
sulle principali direttrici di traffico in bassa Valle Seriana si registravano già diverse criticità dovute a incidenti
chiusure della galleria di Montenegrone e lavori in corso
chiudere i percorsi alternativi non può che peggiorare la situazione
Se tutti i Comuni adottassero limitazioni al traffico
la situazione già critica diventerebbe insostenibile
Ferme restando le competenze sulle strade comunali delle singole amministrazioni
il buon senso e un corretto comportamento avrebbero richiesto a Gorle di condividere con i Comuni limitrofi decisioni che comportano criticità per gli stessi
Sarebbe stato opportuno attendere l’esito dell’intervento
per snellire il traffico all’incrocio tra le vie Correnti e Martinella”
Gli automobilisti hanno manifestato tutta la loro rabbia sui social
Nel gruppo “Viabilità in Valle Seriana” è stato suggerito di scrivere al Comune di Gorle per sottolineare tutte le difficoltà incontrate
una volta deciso di avviare la sperimentazione – concludono i sindaci di Ranica e Torre Boldone -
l’amministrazione di Gorle non si è nemmeno preoccupata di installare o concordare l’installazione di opportune segnalazioni sulle chiusure in corrispondenza dei varchi con il proprio territorio e alle uscite della SP 35
Per martedì 18 marzo è previsto un nuovo incontro sull’argomento in Prefettura
Ci auguriamo che in quella occasione non ci venga comunicato che la sperimentazione di Gorle diventerà una scelta definitiva”
«Dato atto che il Comune di Gorle non ha assolto al pagamento di tutte le somme dovute per l’utilizzo del Centro di raccolta e che ogni azione bonaria stragiudiziale è risultata essere infruttuosa – si legge nella delibera del 20 febbraio – si dispone il termine finale della concessione d’uso del Centro di raccolta comunale al 30 giugno 2025
qualora entro tale termine Gorle non assolva
al pagamento del debito pregresso e ancora pendente nei confronti di Torre»
L’utilizzo da parte di Gorle della piattaforma ecologica di Torre è questione di vecchia data
in vista della scadenza della convenzione quinquennale del 2019
aveva deliberato di non procedere con il rinnovo della convenzione
dando a Gorle un anno di tempo per organizzarsi
Complice un ricorso al Tar verso il Comune di Torre
avviato dalla società che aveva in gestione la piattaforma e il servizio di raccolta dei rifiuti
la questione della condivisione della piattaforma con Gorle si è trascinata fino ad oggi
Arriva ora la delibera di Torre: nel documento di Giunta si ricorda che nel 2023 era stato dato incarico legale per il recupero coattivo delle somme dovute da Gorle
che la convenzione per la gestione del Centro di raccolta sottoscritta dai due Comuni non è più in essere dal novembre 2024
e che si era disposto di non procedere al rinnovo della convenzione; che la gara d’appalto per il Servizio di igiene urbana è stata indetta e aggiudicata limitatamente al territorio di Torre per 5 anni per un importo di quasi 3 milioni di euro a favore di Aprica spa in raggruppamento con Bergamelli srl
Nella delibera si ricorda anche che Gorle aveva chiesto di poter ancora utilizzare il centro nell’ottobre 2024 e che la Giunta con decorrenza dal mese successivo aveva concesso «l’uso temporaneo e non in regime di proroga
ferme le proprie autonome competenze di materia di modalità di gestione dell’impianto»
«Lo scorso dicembre avevamo concordato che ci saremmo rivisti a fine gennaio per affrontare i nodi dei costi»
al solo fine di consentire a Gorle l’attivazione delle procedure atte a garantire il pagamento diretto dei costi – continua la delibera – è stato autorizzato eccezionalmente e solo in via temporanea l’anticipo delle somme da parte di Torre in favore di Aprica
con obbligo di rivalsa nei confronti di Gorle per i mesi di gennaio
E dato atto che «in assenza di un titolo giuridico che giustifichi l’erogazione di somme in nome e per conto di altro ente
dall’1 aprile nessuna somma afferente lo smaltimento di Gorle potrà più essere erogata da Torre ad Aprica»
essendo quindi in atto un contenzioso - c’è una citazione nei confronti del Comune di Gorle del gennaio 2025 - ha scelto di non fare dichiarazioni
Secondo il sindaco di Gorle Giovanni Testa «la piattaforma assolve un servizio primario ed indifferibile
e ogni eventuale interruzione rappresenta una interruzione di pubblico servizio
Testa comunque rassicura «tutti i cittadini circa il fatto che il servizio verrà espletato senza interruzioni
Torre aveva dato incarico a uno studio per il recupero delle somme dovute da Gorle per l’utilizzo della piattaforma
Continuate con la nuova amministrazione a guida Farnedi
Ma a gennaio 2025 è arrivata la citazione in giudizio a Gorle
«La presunta iniziativa preannunciata da Torre Boldone – commenta Testa – stupisce perché quando ci siamo incontrati
per affrontare alcune problematiche inerenti la piattaforma ecologica
fintanto che Gorle non sarebbe stata in grado di avere una propria piattaforma ecologica o non avesse trovato soluzioni alternative
non vi sarebbero stati problemi a proseguire nella condivisione della piattaforma
Sempre lo scorso dicembre avevamo concordato che ci saremmo rivisti a fine gennaio per affrontare i nodi dei costi
Non comprendo perché Torre Boldone abbia deciso di intraprendere un’azione giudiziaria
senza neppure attendere l’esito dei colloqui in corso
che avrebbero forse potuto evitare un contenzioso giudiziale
Posso dire che nei giorni scorsi ho provato a contattare telefonicamente la sindaca di Torre Boldone per parlare della questione ma non ho ricevuto risposta né sono stato richiamato
sono sempre disponibile ad un confronto sereno»
cioè da quando gli elettori di Torre Boldone hanno emanato con il voto la loro sentenza
premiando Simonetta Farnedi e punendo il sindaco uscente Luca Macario
i sentimenti espressi sono divergenti: l’umore di chi auspicava il ribaltone è ottimo
mentre quello di chi puntava alla continuità con le amministrazioni del duo Macario/Sessa è pessimo
Negli ultimi dieci giorni qualcosa è però cambiato
lo è tuttora…) ha avuto la sua prima delusione e in chi era deluso è emersa una sorta di rivalsa sulla ‘sentenza’ degli elettori
E a determinare questo ‘ribaltone di umori’ sono state due sentenze (quelle vere
fatte da giudici): una del Consiglio di Stato e una del TAR di Brescia che
usando un’espressione un po’ semplicistica
hanno ‘dato ragione’ alla vecchia Amministrazione su due temi su cui si è discusso e polemizzato: il mega parco fotovoltaico e la zonizzazione acustica
Il parco fotovoltaico Partiamo dalla prima questione
La Giunta Macario aveva sostenuto il progetto della Comunità energetica rinnovabile (CER) Imotorre con la realizzazione di un enorme parco fotovoltaico dotato di oltre 6.300 pannelli solari
Il paese si era diviso e a molti non era piaciuto il fatto che un’area verde venisse coperta da questi pannelli solari
Le minoranze erano critiche e il Parco dei Colli
che aveva messo in dubbio la regolarità dell’iter autorizzativo
aveva presentato ricorso al TAR nella speranza di bloccare il progetto
A fine agosto la sentenza dei giudici amministrativi aveva fatto esultare i critici e si era parlato di bocciatura del progetto
Anche noi ne avevamo parlato sull’edizione di Araberara del 6 settembre: “Il TAR ‘oscura’ il mega parco fotovoltaico”
c’era quella della vecchia maggioranza di centrodestra
che aveva sottolineato come non si trattasse di una bocciatura
che ha accolto l’appello presentato dalla società Imotorre rigettando la sentenza del TAR
Il ribaltone giudiziario è stato una doccia calda per i sostenitori del progetto e una doccia gelata per gli oppositori
“Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
dichiara il ricorso di primo grado irricevibile e inammissibile”
L’ex sindaco Luca Macario ha espresso tutta la sua soddisfazione in un video postato sui social
nel quale ha lanciato qualche frecciatina: “Questo progetto è stato sempre contestato dall’attuale Amministrazione
mette un punto a questa vicenda e rende giustizia a quello che è stato il nostro lavoro
Infatti – sottolinea Macario – nella sentenza si afferma in maniera inequivocabile che le pretese del Parco dei Colli non solo sono irricevibili dal punto di vista formale
ma soprattutto sono inammissibili perché infondate
Quindi io sono ovviamente molto felice di questo
perché chi oggi guida il paese non ha esitato un minuto
questa sentenza rende giustizia e viene riconosciuto il buon lavoro che abbiamo svolto e che le accuse che ci erano state mosse erano totalmente infondate”
La maggioranza Anche l’attuale gruppo di maggioranza ha commentato la sentenza e ha risposto a Macario: “L’installazione in Via Imotorre nasce con un concetto opposto rispetto alle CER tradizionali
si scambiano energia: questo è un investimento di un privato su una grande area agricola
la cui energia prodotta viene distribuita in tutta Italia
che aveva fortemente caldeggiato l’installazione di migliaia di pannelli fotovoltaici in area verde
avrebbe potuto dialogare con i cittadini della zona e sentire il parere degli enti interessati
ma non l’ha fatto: decisione politica (ma ricordiamo che all’indomani della sentenza del TAR contro il Comune l’ex maggioranza si era affrettata a scaricare sull’Ufficio tecnico la responsabilità)
Dal video postato sui social dal consigliere di minoranza Macario dopo la sentenza definitiva è evidente l’assoluta volontà di scontro con l’attuale Amministrazione: afferma che noi in campagna elettorale avremmo fatto ‘disinformazione’ o ‘giocato con la paura delle persone’ o addirittura ‘promesso di smantellare l’impianto’
si riferisce al piano di zonizzazione acustica
Il tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso presentato da alcuni cittadini
Il gruppo di minoranza che sosteneva la Giunta Macario canta vittoria: “I fatti parlano chiaro
Il TAR ha confermato la correttezza del nuovo piano di zonizzazione acustica del nostro Comune
Per mesi siamo stati bersaglio di critiche infondate
false accuse e promesse elettorali prive di basi reali
la giustizia mette fine a questa farsa: il TAR ha dichiarato legittimo e conforme alle normative il nostro piano
smontando ogni tentativo di delegittimare il nostro operato
Abbiamo sempre agito per il bene della comunità
e soprattutto la fiducia che ci avete accordato
Chi ha scelto la strada della disinformazione per raccogliere consenso elettorale oggi deve fare i conti con la realtà
Lo schema è quello dei vasi comunicanti: se si chiude un canale allora il flusso di liquido oppure
I dati del Comune di Torre Boldone sugli effetti del «test dei varchi» di Gorle mostrano proprio questo: in paese a Torre Boldone
con un incremento almeno dell’8% rispetto al periodo pre-test
L’amministrazione comunale ha svolto un proprio «contro studio»
nel quale ha analizzato dal 3 marzo (giorno in cui è partita la sperimentazione di Gorle) e fino al 19 marzo i passaggi giornalieri di veicoli sui quattro assi che da Torre Boldone consentono l’arrivo a Bergamo
Una rilevazione anche più ampia della fascia in cui vige il divieto di Gorle – attivo dalle 7 alle 9 – perché estesa dalle 6,30 alle 9,30
evidenziando come le ripercussioni vadano oltre le due ore previste dal divieto di circolazione
Il risultato complessivo dei transiti giornalieri nei 16 giorni presi in considerazione riporta quindi
precisamente dell’8,8% e che tiene conto anche dei primi due giorni di sperimentazione del 3 e 4 marzo
quando il traffico era pressoché assente per via della chiusura delle scuole a causa delle vacanze di Carnevale
è arrivato in alcune giornate a toccare anche la soglia del 10%
In totale si è passati da 4.077 passaggi medi nel periodo antecedente al provvedimento ai 4.435 conteggi del post ordinanza
La situazione varia poi nel dettaglio in base ai singoli sbocchi che da Torre Boldone conducono in città
Il 27 marzo è in programma un nuovo incontro in Prefettura tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella vicenda di Gorle
in via Ranica: qui l’aumento è addirittura del 33%
pari a 154 veicoli (quasi la metà della somma dei 358 passaggi)
con i transiti cresciuti in media da 459 a 613
a dimostrazione della difficoltà negli spostamenti vissuta specialmente di chi arriva da Ranica
Cresce anche l’intasamento su via Colombera
utilizzata per ricollegarsi alla strada provinciale 35
dove si assiste a un +18% (sono solo 9 i veicoli in più
dai 48 passaggi medi prima del test ai 57 passaggi dopo l’avvio)
L’aumento non è molto significativo invece in via Reich
la strada che porta in via Corridoni a Bergamo
dove il tasso è pari al 3% con 59 passaggi in più (in unità
la via risulta già sovraccaricata da un notevole flusso di auto
È importante anche la variazione su via Bugattone
anch’essa snodo fondamentale per raggiungere la strada provinciale 35 tramite via Correnti: la crescita in questo caso è dell’8%
con un numero di passaggi in più molto alto
L’incremento del traffico interno al paese preoccupa
ma ancora di più quello sulle strade sovracomunali
Il riverbero della chiusura delle vie Trento e Martinella a Gorle
che hanno provocato maggiori incolonnamenti sulla provinciale 35
sollevano un tema di pericolosità in caso di gravi emergenze sulle strade: un aspetto che alcuni sindaci dei Comuni dell’hinterland est – a cominciare da Torre Boldone – hanno già sottolineato nella giornata di giovedì durante l’audizione in Regione convocata dalla Commissione Territorio
e che verrà portato all’attenzione anche del prefetto di Bergamo
Il 27 marzo è in programma infatti un nuovo incontro in Prefettura tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella vicenda di Gorle
ciò che attira l’attenzione è un grazioso negozio che all’apparenza vende abbigliamento e articoli per la prima infanzia
un interno ricco di oggetti e un certo via vai negli orari d’apertura
un Charity Shop - negozio che vende oggetti usati per raccogliere fondi per beneficenza
Tutto ciò che «La Cosa Giusta» vende arriva infatti da donazioni private dei cittadini di Torre Boldone o dei comuni limitrofi
in alcuni casi da negozi che chiudono o che vogliono dare nuova vita alle eccedenze di magazzino
in rare occasioni ho scovato vestiti ancora con il cartellino
ora volontaria referente de «La Cosa Giusta»
per farmi raccontare la preziosa storia dietro a quelle vetrine
Durante l’intervista le interruzioni delle altre volontarie o di chi frequenta il negozio sono quasi piacevoli: questo è un negozio vivo
e il giro dei donatori si è ampliato molto negli ultimi anni
Il progetto nasce nel 2016 per sostenere la Comunità de «Il Mantello» di Torre Boldone che quest’anno festeggia il suo ventesimo anniversario
Inizialmente non c’era un negozio vero e proprio
solo il coraggioso progetto di un paio di volontarie
che diedero il via a una richiesta di donazione di vestiti per vestire le ospiti della Comunità
La risposta dei cittadini di Torre Boldone fu inaspettatamente generosa
così le volontarie decisero di metterla a frutto rimettendo in circolo l’eccedenza degli abiti donati
La prima vendita di vestiti usati prese vita in uno spazio adiacente alla Comunità «Il Mantello»
ma con il crescere dell’attività le volontarie riuscirono ad aprire un primo
Il circolo virtuoso a quel punto era avviato
alimentato da chi donava e dall’instancabile lavoro delle volontarie che mettevano anima e cuore nel progetto
Qualche mese dopo si liberò uno spazio a Torre Boldone
e da allora «La Cosa Giusta» si è traferita vicinissima al suo luogo d’origine
Quando «La Cosa Giusta» è nata la clientela era composta principalmente da persone bisognose; Josette e le volontarie hanno assistito negli anni a un ampliamento dei compratori: giovani
anche persone che economicamente non hanno difficoltà ma che credono fortemente nell’economia circolare
«È molto bello vedere che la nostra clientela è cresciuta tantissimo
Siamo un negozio fortunato: tanta gente viene a farci visita
Soprattutto perché – racconta Josette – il progetto è nato un po’ come una prova»
Il risparmio è una delle cause che spinge le persone ad avvicinarsi a «La Cosa Giusta»
il racconto prosegue «Riusciamo a mantenere dei prezzi ottimi rispetto a quello che c’è sul mercato
perché noi siamo a costo zero – escluso affitto e poche altre spese
Dobbiamo ringraziare la gente che crede in modo tangibile in questo progetto»
Queste parole hanno un immediato riscontro
perché mentre intervisto Josette in negozio si anima di acquirenti
mentre le volontarie sistemano con cura sugli scaffali la merce arrivata negli ultimi giorni
ma anche lo staff che mantiene attivo questo charity shop
Josette spiega: «Siamo partiti da 5 volontari
ora c’è una trentina di persone volontarie che ruota attorno al negozio
Ci sono anche altri due negozi de “La Cosa Giusta”
uno a Dalmine – nato prima rispetto a quello di Torre Boldone - e uno a Brescia
Stessa causa e stessa Organizzazione di Volontariato
che a oggi conta 106 volontari e volontarie: chi si occupa dello smistamento in magazzino
chi vive di più il negozio e il contatto con la clientela
Tra i tre negozi “La Cosa Giusta” c’è una fitta rete di comunicazione
che consente di supplire a grandi linee alle esigenze della clientela
in un circolo virtuoso anche dietro le quinte
“La Cosa Giusta” non è gestito solo donne in pensione - perché Josette racconta - abbiamo tra le nostre fila un’insegnante di trent’anni che fa alcuni turni di volontariato»
Anche alcune donne della Comunità «Il Mantello» hanno un ruolo attivo all’interno del negozio
così che possano riavvicinarsi a un contesto di vita sociale
«Noi volontarie siamo molto contente: grazie a questo progetto di economia circolare le ragazze in Comunità hanno un aiuto fantastico
non indifferente… così si riescono ad attuare progetti interessanti per loro»
Vedendo il negozio così attivo e pieno di abbigliamento per tutte le età la domanda nasce quasi spontanea
nonostante Josette abbia già in parte risposto: come arriva tutto questo materiale sugli scaffali
«Abbiamo la fortuna di ricevere parecchia merce e quindi di fare una buona scelta nel momento in cui proponiamo abbigliamento o oggetti da vendere - durante l’intervista c’è via vai nel negozio
- La cosa che ci stimola come volontarie è il bello di questo negozio
La causa per cui siamo nate rimangono le ospiti della Comunità “Il Mantello”
Si vengono a creare dinamiche con clienti affezionati
Il negozio in via Torquato Tasso può contare su un Punto di Raccolta in Via Imotorre
dove viene consegnata dai donatori e dalle donatrici la maggior parte degli oggetti – specialmente quelli ingombranti
Da lì viene poi portata in negozio a seconda alle esigenze del momento e alla stagionalità
L’abbigliamento e gli oggetti per la casa all’interno del negozio sono esposti con ordine
ed è una gioia per gli occhi perdersi tra gli scaffali
o un pezzo impensato ma che fa al caso nostro
Ma è con un po’ di pazienza e un’attenta ricerca che
a «La Cosa Giusta» ci si imbatte i tesori più inaspettati: sacchi copri-piumoni
coperte per lettini e persino tappeti per animali
Queste ultime sono le creazioni de «Le Camille»
un gruppo di volontarie che rielaborano scarti di tessitura
avanzi di tappezzeria e “bauli delle nonne” in tutto ciò che si può creare con dei tessuti
scarti di tessitura e ritagli che arrivano dalla produzione di tessili per la casa… grazie a vecchie macchine da cucire industriali
Perché la maggior parte di loro ha un passato nell’industria dell’abbigliamento
Josette mi mostra un copri-piumone fatto da «Le Camille»
con federe per cuscini rosse: è stata creata unendo tra di loro strisce di stoffa da 40 cm l’una
che proprio una manifattura di tessili per il letto ha scartato
sulla stoffa stampata: lì è scritta la storia di riscatto di un tessuto che altrimenti sarebbe stato l’ennesimo scarto industriale finito in un inceneritore
ma i loro lavori sono i prodotti vengono poi venduti attraverso «La Cosa Giusta»
Josette mi svela con un sorriso che le piacerebbe conoscere uno sceneggiatore che abiti per una settimana nel negozio
i legami che si creano in quelle quattro mura
E con “mondo” intende anche nazionalità varie: la proposta è così ampia che attira i gusti e le necessità più diverse
l’altro giorno è arrivato un bambino con un gioco
spiegando che lo voleva donare – attraverso il negozio – a un altro bambino»
L’ennesima conferma dell’anima preziosa di questo luogo
cittadinanza attiva e riuso con una naturalezza contagiosa
Acquistare presso «La Cosa Giusta» non aiuta solo a risparmiare
fa del bene anche all’ambiente e soprattutto alle ospiti de «Il Mantello»
Qui ridare una seconda vita ha un significato potente
ma che supporta anche la complessa realtà delle donne in cerca di riscatto che vivono in Comunità
è arrivata: la sperimentazione del Comune di Gorle sui varchi di via Trento e via Martinella si chiuderà venerdì 2 maggio
sarà istituito un senso unico verso Gorle sul lato est di via Martinella e l’obbligo di svolta a destra verso il rondò delle Valli dal lato ovest
per evitare che i flussi di traffico s’incrocino
«Avevamo chiesto di anticipare la chiusura al 28 aprile
a questo punto valuteremo se iniziare il test lo stesso 2 maggio essendo un venerdì - ha detto l’assessore alla Mobilità di Bergamo Marco Berlanda -
e così rischiamo di avere meno di un mese utile per raccogliere dati
Il compromesso sulla fine del test e sulla possibilità di intervenire sul semaforo della Martinella applicando il verde continuo
è stata raggiunta proprio tra Berlanda e il sindaco di Gorle
poi le fatiche e le pressioni sono fatte per essere portate dagli amministratori»
Dalla risposta celere di Gorle sull’accettazione della chiusura anticipata del test dipendeva anche la decisione della Provincia di accantonare l’ipotesi di ricorso al Tar contro il provvedimento
pare difficile che Via Tasso decida di procedere
anche solo per le tempistiche lunghe del responso
«Mi riservo di rimandare la decisione a lunedì dopo avere incontrato i miei uffici
Aspettiamo anche una risposta alla diffida
con la sperimentazione sulla regolamentazione del semaforo all’intersezione via Martinella/via Correnti - che verrà reso appunto verde continuo -
la circolazione per gli automobilisti cambierà di nuovo
Contestualmente al test sul semaforo- dal quale sarà sempre possibile per i pedoni chiamare il rosso per attraversare - verranno introdotte alcune modifiche sia sul lato ovest (Bergamo) sia sul lato est (Gorle) di via Martinella
per chi arriva da via Corridoni a Redona una volta giunti all’incrocio con il semaforo non sarà più possibile attraversare la Sp 35 per entrare a Gorle ma sarà obbligatoria la svolta a destra per ricollegarsi al paese più avanti
Nell’area est di via Martinella verrà abolito il doppio senso di marcia e trasformato in un senso unico in direzione di Gorle
ma solo per i primi 100 metri circa della strada
Le auto che da Bergamo procedono sulla provinciale verso la Val Seriana
all’incrocio potranno infine svoltare a destra in via Martinella verso Gorle
per ridare fluidità alla percorrenza della sp 35 rendendola l’asse principale di scorrimento
Leggi anche: L’aumento del traffico a Torre Boldone
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Bergamo, 5 novembre 2024 – Incendio alla scuola primaria Iqbal Masih di Torre Boldone, nella Bergamasca. Il rogo è divampato intorno alle 5 di questa mattina e, per questo, l’istituto di via Donizetti è rimasto chiuso e i 244 alunni che lo frequentano sono rimasti a casa.
Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco del comando di Bergamo. Dopo aver spento le fiamme, i vigili del fuoco hanno proceduto alla messa in sicurezza dell'area interessata dal rogo. La scuola non è agibile poiché ha subìto significativi danni da fumo e calore.
A casa sono quindi rimasti i bambini dell'istituto, per un totale di 244 scolari: secondo le prime informazioni, pare che il rogo sia scoppiato a causa di un cortocircuito. L'allarme è partito dal sensore dell'ascensore e arrivato al tecnico reperibile dell'ufficio tecnico comunale, che è andato sul posto e ha avvertito i vigili del fuoco. I vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile la scuola principalmente per via della fuliggine presente nell'istituto.
I tecnici della manutenzione sono già al lavoro e in Comune, a Torre Boldone, nella mattinata si è verificata una riunione per capire le tempistiche di riapertura della scuola.
Da subito il Parco dei Colli aveva sollevato dubbi sull’iter autorizzativo
che non avrebbe tenuto in conto il valore paesaggistico delle aree interessate vincolate al parere del Parco stesso
e che mancassero alcuni passaggi obbligatori per legge
A sostegno del ricorso presentato dal Parco dei Colli
le cui abitazioni insistono sulla zona di realizzazione del parco fotovoltaico
preoccupati anche della ricaduta dell’operazione sul mercato immobiliare della zona
«La Cer Imotorre è intervenuta nel procedimento avanti di Consiglio di Stato – ha ricordato Luca Savi
presidente e avvocato difensore della società davanti al Consiglio di Stato - anche per sostenere la prevalenza dell’interesse pubblico nonché il grave danno alla collettività derivante dallo spegnimento dell’impianto sia in termini ambientali
vale a dire per il sostegno alle fasce deboli mediante gli incentivi del Gestore dei Servizi Energetici devoluti in parte al Comune e
non ultimo economici per la perdita degli ingenti incentivi per i membri della CER
Da sottolineare infatti che per chi aderisce a una Comunità Energetica c’è un risparmio in bolletta
In pratica più energia si auto-consuma direttamente e più si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta
«La società esprime la propria soddisfazione per la sentenza emessa in tempo record dal Consiglio di Stato – ha dichiarato il legale rappresentante della società Imotorre Srl proprietaria dell’impianto
la piena legittimità del percorso autorizzativo sulla base del quale è stato realizzato il proprio impianto
Una sentenza che rende giustizia e soddisfazione a tutti i professionisti tecnici e legali coinvolti e
Soddisfazione è stata espressa anche da Luca Macario: «Il Consiglio di Stato ha stabilito che il nostro Comune ha operato in piena legittimità
rigettando le pretese del Parco dei Colli di Bergamo perché illegittime e infondate nel merito
e riconoscendo la validità della nostra decisione di autorizzare l’impianto
Quello che allora era visto come un progetto contestato e divisivo
oggi si dimostra essere un esempio di buona amministrazione
attenta alle esigenze energetiche ed economiche della comunità»
Macario non ha perso l’occasione per togliersi un sassolino dalle scarpe:«Chi oggi guida il paese non ha esitato a cavalcare la disinformazione per minare il lavoro svolto dal nostro gruppo
giocando con le paure e le incertezze dei cittadini
viene riconosciuto che tutte le accuse mosse contro la nostra amministrazione erano prive di fondamento»
Laconica invece la dichiarazione rilasciata dal Parco a voce del suo vicepresidente Angelo Colleoni: «Il Parco prende atto della sentenza
Riteniamo che tale sentenza non entri nel merito dei temi sollevati e si limiti a verificare le tempistiche di presentazione del ricorso da parte del Parco
Il Parco ha presentato ricorso solo quando aveva a disposizione tutto il materiale richiesto come la sentenza del Tar ha confermato»
dove nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 gennaio è stato fatto saltare il bancomat della filiale Bper in via Carducci
non lontano dalla fermata della linea T1 Bergamo-Albino
Ancora da quantificare il bottino del furto
In azione una banda con la tecnica del botto
che hanno lanciato l’allarme: «All’inizio pensavamo fosse un petardo
uno di quelli avanzati dai festeggiamenti per il nuovo anno
l’odore di polvere da sparo era fortissimo»
il colpo sarebbe stato messo a segno da un gruppetto di 3 o 4 persone
che in pochi minuti hanno forzato con degli attrezzi la porta della filiale e poi hanno fatto saltare il bancomat con l’esplosivo
la polizia locale di Torre Boldone e i carabinieri di Bergamo
Al vaglio delle forze dell’ordine le telecamere presenti nella zona
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investita da un furgone in retromarcia: gravissima donna di 55 anniLa donna portata in codice rosso in ospedale
In poche ore in Lombardia una serie di incidentiLa donna è ricoverata in gravi condizioni a Bergamo (Immagine d'archivio)
21 novembre 2024 - - Giornata di sangue e morte sulle strade lombarde
Questa mattina alle 10,44 a Torre Boldone in via Carducci
un pedone è stato investito da un furgone in retromarcia
E' stata trasportata in codice rosso all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Un incidente che si aggiunge allo scontro fra auto e furgone sulla Milano-Meda dove ha perso la vita
un 56enne rimasto incastrato tra le lamiere della sua vettura
Altra vittima, sempre questa mattina, giovedì 21 novembre 2024, a Mandello del Lario in provincia di Lecco dove in un incidente tra uno scooter e un’automobile è morto Tiziano Talarico, 59enne di Valmadrera.
La vita di Annalisa Colleoni è scandita da questi tre paesi
Nei suoi otto decenni lei ha ricoperto tanti ruoli: mamma
E lei li ha ricoperti rimanendo sempre se stessa
con una indiscutibile propensione all’ascolto
Annalisa si trova nella sua casa di Coccaglio
Insieme al marito Giuseppe Manzoni ha infatti deciso alcuni anni fa di lasciare Torre Boldone per avvicinarsi al loro unico figlio
che è medico legale ed è sposato in terra bresciana
Riavvolge i nastri della memoria e torna indietro nel tempo
ma io ero troppo piccola per capire cosa stava accadendo
L’ho poi saputo in seguito dai racconti dei miei genitori
Ponte Nossa in quel periodo era infatti un paese industrializzato”
mentre altri sono morti quando erano ancora piccoli
lui è stato sindaco di Ponte Nossa dal 1946 al 1963”
che lei stessa ha vissuto alcuni decenni dopo
“Ho poi frequentato le Medie a Clusone e le Magistrali al ‘Secco Suardo’ di Bergamo
che è originario di Urgnano; ci siamo fidanzati e ci siamo sposati”
Perché avete deciso di andare ad abitare laggiù
Io non ero ancora di ruolo come insegnante
perciò era indifferente abitare in un paese o in un altro
nel 1966 siamo andati a vivere a Torre Boldone e ci siamo rimasti fino al 2021
Il paese che fa da collante tra la città di Bergamo e la Val Seriana era molto diverso da quello attuale
Posso dire di aver visto la primavera di Torre Boldone
perché all’epoca c’erano solo 3.000 abitanti
mentre quando sono andata via ce n’erano quasi 9.000”
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«In attesa che vengano messe in atto tutte le azioni utili a rendere di nuovo agibile la palazzina – ha precisato ancora Piazzoli – abbiamo trovato, in accordo con la dirigenza della scuola, degli spazi funzionali all’attività scolastica che dunque può riprendere. La salute dei nostri bambini è la priorità, ma capiamo anche le difficoltà delle famiglie nel doversi riorganizzare nella gestione dei propri figli».
I lavori riguardano la rimozione del corpo ascensore, ma anche la bonifica delle pareti, grazie alla ritinteggiatura, e anche quella dell’aria per la quale sono necessari più giorni: «Ci stiamo muovendo su indicazione dell’Ats che, per la qualità dell’aria, ha detto che deve essere superata quella che è stata definita “molestia olfattiva”, vale a dire – ha spiegato Piazzoli – quel cattivo odore che può provocare malessere e colpi di tosse».
Il problema principale creato dall’incendio, molto probabilmente innescato da un corto circuito, è stata la fuliggine che ha impregnato i muri dell’area interessata dal rogo rendendo l’aria irrespirabile
Il mitico Gino Bartali avrebbe così commentato la sentenza dei giorni scorsi del TAR di Brescia sull’enorme parco fotovoltaico di Torre Boldone: “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.
Il TAR ha accolto il ricorso del Parco dei Colli sottolineando due fondamentali mancanze al progetto dell’impianto fotovoltaico: l’autorizzazione paesaggistica e il parere della Soprintendenza, obbligatorio ma non vincolante. Quindi, è tutto da rifare.
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Tre squadre dei vigili del fuoco del Comando di Bergamo sono intervenute, intorno alle ore 4 del mattino di martedì 5 novembre a Torre Boldone, in via Donizetti, per un incendio scoppiato nel vano ascensore della scuola primaria «Iqbal Masih».
Dopo aver spento le fiamme, i vigili del fuoco hanno proceduto alla prima messa in sicurezza dell’area interessata dal rogo. La scuola attualmente risulta non fruibile poiché ha subìto significativi danni da fumo e calore.
A casa sono quindi rimasti i bambini dell’istituto, per un totale di 244 scolari: secondo le prime informazioni, pare che il rogo sia scoppiato a causa di un corto circuito. L’allarme sarebbe partito dal sensore dell’ascensore e arrivato al tecnico reperibile dell’ufficio tecnico comunale che è andato sul posto e ha avvertito i vigili del fuoco.
I vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile la scuola principalmente per via della fuliggine presente nell’istituto.
Nel pomeriggio il Comune ha pubblicato un’ordinanza nella quale si legge che la scuola resterà chiusa fino a giovedì. Nella giornata di mercoledì 6 novembre si deciderà quali saranno i prossimi passi da seguire per riprendere le lezioni regolarmente.
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di
Una ragazza di 18 anni è rimasta ferita in un incidente stradale
questa mattina (martedì 26 novembre) a Torre Boldone
È successo poco dopo le 10.30 in via don Luigi Palazzolo
Per i soccorsi sono state inviate sul posto l’automedica e un’ambulanza della Croce Rossa di Seriate
La diciottenne è stata assistita sul posto e poi trasportata in ospedale
con codice giallo all’ospedale di Seriate
Le ‘nozze d’argento’ tra il Comune di Torre Boldone e la sua storica segretaria comunale Elena Ruffini
Nel suo quarto di secolo la dottoressa ha avuto a che fare con sindaci e amministrazioni di diverso colore
dal centrosinistra (Annalisa Colleoni e Claudio Piazzalunga) al centrodestra (Claudio Sessa e Luca Macario)
in una realtà come quella di Torre Boldone che non è delle più tranquille sotto il profilo politico/amministrativo
con la nuova Amministrazione guidata dalla neo sindaca Simonetta Farnedi
l’onda del cambiamento ha colpito anche la segreteria comunale
Nell’ultima seduta conciliare è stata infatti approvato lo scioglimento della convenzione con Rovetta e Sedrina e
è stato dato il via libera alla nuova convenzione con il vicino Comune di Alzano Lombardo per l’esercizio in forma associata delle funzioni di segretario comunale
Traduzione: la dottoressa Ruffini deve lasciare il suo incarico a Torre Boldone dopo un quarto di secolo e a un solo anno dalla pensione
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 23 AGOSTO
Un improvviso incendio nel vano ascensore ha paralizzato l’attività didattica della scuola primaria di Torre Boldone
verificatosi alle prime ore di martedì 5 novembre
riaccende i riflettori sull’importanza della sicurezza negli edifici scolastici
Le fiamme sono state individuate grazie al sistema di allarme dell’ascensore
che ha prontamente allertato il personale tecnico comunale.
Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco di Bergamo che
hanno dovuto dichiarare l’edificio temporaneamente inagibile a causa dei danni provocati dal fumo e dal calore.
l’origine dell’incendio sarebbe da attribuire a un corto circuito
Il Comune ha emesso un’ordinanza di chiusura fino a giovedì
riservandosi di valutare nella giornata di mercoledì le successive azioni necessarie per il ripristino dell’attività scolastica
Questo episodio solleva importanti riflessioni sulla sicurezza nelle scuole italiane
gli ascensori e i sistemi antincendio necessitano di manutenzione costante e verifiche periodiche per garantire l’incolumità di studenti e personale
La presenza di sistemi di rilevazione automatica
si è rivelata fondamentale per prevenire conseguenze più gravi
dimostrando l’importanza di dotare le strutture scolastiche di tecnologie moderne per la sicurezza.
L’evento evidenzia anche la necessità di mantenere protocolli di emergenza efficienti e personale preparato a gestire situazioni critiche
elementi che in questa circostanza hanno permesso un intervento tempestivo ed efficace
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Last Updated on 6 Novembre 2024 by Rosalia Cimino
ci si chiede come fare per affrontare le incombenze del giorno seguente
La routine quotidiana che prima veniva talvolta etichettata come noiosa e detestabile
viene a mancare e le azioni di tutti i giorni ora sono difficili da compiere
La sensazione è di stravolgimento profondo
La percezione dell’impotenza umana di fronte alla natura
gli abitanti di Torre Boldone si sono svegliati e hanno visto le loro certezze scorrere per le strade del paese
le rogge storiche che attraversano per lungo e per largo il paese
hanno rotto gli argini a causa della pioggia torrenziale delle ore precedenti e hanno invaso scantinati e vite degli ignari cittadini addormentati
le vie erano imbrattate da un’immensa spennellata fangosa punteggiata da grandi pozzanghere
Sugli pneumatici delle auto parcheggiate dalla sera prima
si scorgevano i segni sporchi lasciati dall’acqua
ammettono gli abitanti del Condominio Borghetto
Proprio lì a fianco corre la Seriola e la piena ha evitato la rampa dei garages per un soffio
A testimonianza di quanto la disgrazia fosse passata lì vicina
melma e detriti di legna rendevano il piazzale inaccessibile
È cominciato tutto prima delle cinque di mattina
“Verso le quattro ero a letto e sentivo un rumore che mi sembrava quello del vento
mi sono svegliata e ho visto sulla strada scorrere un fiume di acqua
che abita in via Roma in una delle case proprio a fianco della Seriola
Vincenzo de Paoli verso il centro del paese
“La serranda del garage è stata danneggiata dalla furia dell’esondazione
Abbiamo dovuto aspettare che smettesse di piovere e che si abbassasse il livello dell’acqua per entrare
I muri interni mostrano il segno delle acque
era ancora buio.” In questo piccolo lasso di tempo se ne sono andati i ricordi di una vita: “avevamo tante cose qui sotto: libri
ma mentre guardavo quel fiume in piena che scorreva fra le case
non abbiamo neanche avuto il tempo di lavarci la faccia
di realizzare cosa stava succedendo.” È difficile
non cedere allo sconforto in una situazione del genere
sta lavorando in modo instancabile per ripulire la sua casa e salvare quanti più oggetti possibile
“Il lavoro più grosso è stato spalare via tutto il fango che è rimasto quando le acque si sono ritirate”
lo sguardo che spazia sulla sua grande taverna devastata
hanno la scorza dura e lo hanno già dimostrato: “abbiamo cominciato subito a pulire
a portare tutto fuori e non abbiamo ancora finito
abbiamo dovuto buttare via tutto.” Il cortile invaso da oggetti infangati racconta di persone che non si arrendono
aspettano il momento in cui torneranno al loro posto
“Già per il fatto che siamo qui a raccontarla
“Abbiamo ritirato ieri l’automobile dall’officina
Era nel garage al momento dell’alluvione e l’acqua l’aveva sollevata da terra
Abbiamo dovuto cambiare un po’ di pezzi e far ripulire gli interni
La moto elettrica però non funziona e nemmeno il mio amato CIAO.” Lei non osa
Anche il meccanico sta facendo i conti con le conseguenze dell’esondazione e lei si mette nei suoi panni: “posso solo immaginare cosa sta passando”
Questi eventi tragici possono anche “tirare fuori qualcosa di buono dalle persone” e lei ricorda con gioia i vicini che l’hanno aiutata e le persone che le hanno riscaldato il cuore con una frase gentile
le emozioni sono forti e pretendono di essere raccontate: “Quel giorno ho avuto i miei momenti di sconforto
C’era mia suocera che cercava di spronarmi
ma vedere tutti i nostri oggetti devastati
avevo l’esigenza di dover sistemare tutto il più velocemente possibile per tornare alla vita di prima.” C’è
Quando la vita ti costringe a mettere in discussione tutte le certezze
è difficile ricominciare a narrare la propria storia
Ritrovare la serenità per vedere sé stessi proiettati nel futuro
Silvia ha scelto una citazione di uno scrittore giapponese che le piace tanto: racconta di resilienza e di vento di burrasca e ricorda che non si esce dalla tempesta uguali a come si è entrati
sa che la sua nuova vita sta cominciando adesso
Sa che questa dolorosa parentesi non sarà mai dimenticata e sarà il punto di partenza per i nuovi capitoli del suo libro
La burrasca è passata e lei ne sta uscendo
pronta per tracciare la linea di congiunzione fra il passato ed il futuro che l’attende
in vista dell’incontro in Prefettura del giorno successivo
auspicando che la scelta non diventi definitiva
A Gorle si parla di 650 veicoli in meno ogni giorno
ma non - secondo Ranica e Torre Boldone - di «dove questo traffico
sullo snodo di via Bugattone (solo quest’ultimo 200 veicoli in più) e su altre vie secondarie fra Ranica e Torre
aggravandone ulteriormente il congestionamento»
«Prima della sperimentazione avviata da Gorle
sulle principali direttrici di traffico in bassa Valle Seriana già si presentavano diverse criticità dovute anche a incidenti
E se tutti i Comuni mettessero in atto limitazioni al traffico
Ferme restando le competenze per le strade comunali delle singole amministrazioni
il buon senso e un corretto comportamento avrebbero richiesto a Gorle di condividere con i Comuni limitrofi decisioni che implicano criticità per gli stessi
E avrebbero suggerito di attendere l’esito dell’intervento
per snellire il traffico all’incrocio fra le vie Correnti e Martinella»
una volta deciso di avviare la propria sperimentazione
l’amministrazione di Gorle non si è nemmeno preoccupata di installare o concordare l’installazione di opportune indicazioni sulle chiusure in corrispondenza dei varchi con il proprio territorio e alle uscite della SP 35
Ci auguriamo che in quella occasione non ci venga comunicato che la sperimentazione di Gorle diventerà una scelta definitiva»
concludono le amministrazioni di Ranica e Torre Boldone
“La nostra è una scuola che ormai da 30 anni trasmette la passione per la danza – esordisce Serena Brignoli
fondatrice e direttrice artistica di Modern Ballet -
di qui sono passati tantissimi allievi ed allieve
che le insegnanti della scuola hanno accompagnato durante la loro crescita all’insegna del motto ‘Danza
Divertiti.’ Un traguardo che andava festeggiato
per cui abbiamo deciso di farci anche un bel regalo di compleanno
e cioè una nuova sede che abbiamo inaugurato sabato 7 settembre scorso”
Dopo aver utilizzato le palestre del comune di Torre Boldone, si sentiva infatti l’esigenza di trovare una nuova casa
una scuola che diventasse il centro della danza
a due passi dalla città. La nuova sede si trova in Largo delle Industrie
9 nella zona industriale di Torre Boldone: dispone di un ampio parcheggio
è facilmente raggiungibile da Bergamo e dai paesi limitrofi
di due sale danza e di una sala attrezzata per il Pilates
“La Modern Ballet non è solo una scuola di danza
è un ambiente protetto in cui i ragazzi e le ragazze si sentono liberi di esprimere la loro personalità nel rispetto di sé
dei compagni e delle insegnanti – spiega Brignoli -. Molti genitori iscrivono i loro figli a danza per fargli fare movimento e poi accade la magia: scoprono un mondo nuovo
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBRE
Il Comune di Gorle monitora il traffico che attraversa il centro del paese
E punta il dito contro gli automobilisti che utilizzano alcune strade di penetrazione come vie alternative per evitare code lungo la provinciale 35 della Valle Seriana in direzione di Bergamo
per garantire migliori standard di vivibilità
considerato che l’alta pressione del traffico nelle ore di punta è responsabile di smog e disagi a ciclisti e pedoni
l’amministrazione ha lanciato una sperimentazione anti-traffico
l’istituzione di sensi obbligatori (altrimenti detti «chiusura dei varchi»
ndr) su due vie di accesso al centro di Gorle: in via Martinella
che gli automobilisti utilizzano come valvola di sfogo dalla sp 35
al cosiddetto «semaforo della Martinella»; e in via Trento
giungendo dalla località Viandasso di Ranica
Tutto questo non vale per i residenti di Gorle
il transito in senso opposto su queste vie dal centro di Gorle verso Torre Boldone e Ranica
la Polizia locale e il personale ausiliario
«La situazione è insostenibile – sottolinea il sindaco Giovanni Testa –
La sperimentazione fa seguito alla Conferenza di servizi del 15 settembre 2023 (con i Comuni di Scanzorosciate
considera gli studi del traffico attivati negli ultimi anni sulle nostre strade
per perseguire un miglioramento della sicurezza e della qualità dell’aria nel centro urbano
Il territorio di Gorle è attraversato ogni giorno da una impressionante quantità di traffico
non solo nella direttrice est-ovest attraverso il ponte sul Serio
ma anche nella direttrice nord-sud dalle vie Martinella e Trento verso il centro del paese
Questo flusso non è diminuito nonostante il miglioramento dello scorrimento del traffico nel nodo del Rondò delle Valli
che consente al traffico della Valle Seriana di scavalcare la rotatoria mediante il nuovo ponte
Abbiamo quindi atteso un po’ di tempo per consentire al nuovo “scavalco” di assorbire il maggiore flusso di traffico sovracomunale
in attesa di auspicati futuri investimenti da parte degli enti superiori per realizzare la sempre più annunciata strada di penetrazione da est (che sarà in galleria nel tratto di Gorle adiacente ai quartieri Bajo e Bajo 2)
si rende necessaria un’azione di contenimento del traffico nell’attraversamento del paese
Si pensi che il rapporto fra traffico nelle ore di punta e traffico alla domenica è di 1 a 10
Noi non siamo la “tangenziale” del traffico sovracomunale
il vaso comunicatore dell’hinterland est di Bergamo»
«Non temiamo polemiche – aggiunge l’assessore all’Ambiente Salvatore De Rosa –
Il bene salute è garantito costituzionalmente
I nostri cittadini vanno difesi nella loro vivibilità urbana»
alla luce dei dati forniti dalle telecamere in loco – continua il sindaco Testa – si vedrà se proseguire nelle chiusure o avviare un confronto con gli enti superiori