Primo round di playout Promozione a vantaggio delle due squadre che hanno giocato la prima sfida in casa
La Lanteri di Rusani si aggiudica la gara d'andata battendo il Tonara
Stesso risultato per il successo dell'Idolo targato Podda contro l'Uta Calcio
I barbaricini di Succu e i campidanesi di Saba dovranno ora vincere - con qualsiasi risultato perché non valgono i gol in trasferta e lo scarto da recuperare è quello minimo - la propria sfida in casa nel match di ritorno per non dover abbandonare la categoria
qualora al termine dei due incontri (andata e ritorno) i tempi regolamentari terminassero in parità (non sono previsti tempi supplementari)
retrocederà in Prima categoria la squadra classificatasi al 15° posto
LANTERI-TONARA 1-0 [3' st Nieddu (L)]
con i sassaresi che battono di misura il Tonara
e fanno un bel passo in avanti verso la salvezza avendo due risultate su tre nella sfida a Su Nuratze di domenica prossima
con la prima occasione che arriva solo al 20'
quando Babou calcia verso la porta difesa da Manfredi
con Trogu che però spara alto sulla traversa
il risultato si sblocca: Tomaso Nieddu pesca dal cilindro una conclusione pazzesca dai 30 metri
con Manfredi che si fa cogliere di sorpresa e non riesce ad opporsi
ma le cose per gli ospiti si complicano al 60'
quando Casula lascia i suoi in dieci uomini a causa di un doppio giallo
ma nel finale concede agli avversari una ghiotta occasione
con Noli che però non riesce a completare un rapidissimo contropiede
I rossoneri ora devono vincere il match di ritorno
Anche nel girone A la squadra che ha chiuso al 15° posto si aggiudica gara1 ed è l'Idolo a fare festa grazie al successo
che durante la stagione hanno rischiato di non disputare il playout per eccesso di distacco dalla quintultima
scendono in campo con il coltello tra i denti e partono a razzo
salta Piras con un numero d'alta scuola e poi elude l'intervento di Firinu: a quel punto non rimane altro da fare che depositare la sfera in fondo al sacco
quando bomber Amorati calcia verso la porta di Salis
L'ultima occasione della prima frazione parte dai piedi di Medde
che per poco non trova il raddoppio per i suoi
ma le occasioni non mancano: Bottegal non trova il tempo per battere a rete da ottima posizione; l'Idolo cerca il raddoppio
ma l'Uta limita i danni ed ora si giocherà il tutto per tutto nei prossimi 90'
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Cagliari
datacenter di Frankfurt am Main (Germania)
Contributi pubblici percepiti dalla testata
La Guardia di Finanza di Taranto ha sequestrato un’azienda che opera nella riparazione dei veicoli industriali
il cui titolare è accusato di bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale
Transporeon potenzia la piattaforma telematica Freight Marketplace con nuove funzioni per spedizionieri e vettori: più efficienza
e uso dell’intelligenza artificiale per la sicurezza
Webfleet ha presentato Secure Truck Parking
un’applicazione sviluppata con Bosch per gestire la sosta sicura dei veicoli industriali in tutta Europa
Il Governo ha accolto le richieste delle imprese e introduce un nuovo calendario per l’obbligo assicurativo sulle catastrofi
Acronis sta rilevando che il gruppo di ciberspionaggio cinese Silk Typhoon sta colpendo i sistemi informatici si società ed enti che forniscono servizi di logistica e gestiscono infrastrutture di trasporto
Il 16 aprile 2025 Uta ha presentato Edenred Drive
una piattaforma digitale unificata per una gestione più sicura
semplice e veloce del rifornimento e dei servizi stradali
È un’applicazione per smartphone disponibile gratuitamente per iOS e Android in nove lingue
che unifica in un’unica interfaccia funzioni che prima erano distribuite su applicazioni separate
offrendo una gestione centralizzata e intuitiva per il rifornimento
la localizzazione delle stazioni di servizio e la sicurezza delle carte carburante
Uta Edenred Drive integra le funzioni di Uta EasyFuel
la carta carburante digitale di Uta Edenred
lo strumento per trovare in tempo reale le stazioni convenzionate
la disponibilità dei servizi accessori e i tipi di carburante offerti
di risparmiare tempo e migliorare la programmazione delle soste
potendo contare su informazioni aggiornate e dettagliate direttamente dal proprio dispositivo
l’applicazione adotta un sistema di autenticazione a due fattori – con pin e riconoscimento biometrico – e consente il ripristino del pin della carta carburante in caso di smarrimento
un accorgimento essenziale per evitare interruzioni del servizio in viaggio
Tra le funzionalità principali dell'applicazione spicca Uta EasyFuel
che esegue il pagamento del rifornimento direttamente alla pompa
In questo modo l’autista evita la coda alla cassa e si riduce sensibilmente il rischio di furto dei dati sensibili legati alla carta fisica
Uta EasyFuel è attualmente operativa in oltre 4.000 stazioni di rifornimento distribuite in otto Paesi europei
Per aumentare ulteriormente il livello di protezione
una funzione che permette di bloccare temporaneamente la carta carburante
L’utente può decidere di attivarla per una finestra temporale di sessanta minuti
utile a effettuare una transazione specifica
al termine della quale la modalità di sicurezza si riattiva automaticamente
Questo blocco può essere gestito direttamente dal conducente o dal gestore della flottar tramite il portale Uta Service Center
Un aspetto interessante di Uta Edenred Drive è la possibilità di usarla anche da parte di utenti non registrati
Pur offrendo tutte le funzioni quando associata a una carta carburante Uta
l’applicazione è utile anche per chi non è cliente
la ricerca delle stazioni consente di trovare rapidamente il punto di rifornimento più vicino lungo il proprio percorso
mostrando informazioni dettagliate su carburanti disponibili
orari e servizi speciali – come parcheggio per camion o lavaggio veicoli – all’interno dell’estesa rete europea convenzionata con Uta
L’azienda ha annunciato che l’applicazione si evolverà nei prossimi mesi
Tra le funzioni in fase di sviluppo ci sono l’espansione delle opzioni di navigazione e dei filtri
l’introduzione di una hotline per guasti attiva 24 ore su 24 e l’integrazione con Uta eCharge
che troverà i punti di ricarica per veicoli elettrici
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Usare la carta carburante sullo smartphone dotata di nuove funzioni di sicurezza e utilizzabile in 4.000 stazioni in Europa (Italia compresa) e disporre al tempo stesso di tante altre informazioni utili per sapere la stazione di rifornimento più vicina
gli orari ed eventuali altri servizi come il parcheggio
È questo il principale vantaggio della nuova app lanciata dalla società del gruppo Edenred
disponibile gratuitamente e in nove lingue
Si chiama UTA Edenred Drive ed è la nuova app per smartphone creata da UTA Edenred per unire in un’unica applicazione sia le funzionalità delle app UTA Edenred fino a ieri separate
UTEdenred Drive mette insieme le funzionalità della carta carburante digitale UTA EasyFuel® e quelle di UTA Stationsfinder
utile per individuare stazioni di rifornimento
prezzi e servizi nella rete di accettazione UTA
General Manager di Edenred Mobility EMEA e CEO di UTA Edenred
l’app «integra alcune funzioni che semplificano la vita quotidiana dei conducenti»
la si può scaricare gratuitamente nell’app store di iOS e Android
ed è dotata di autenticazione a due fattori
con PIN e sistema di riconoscimento biometrico opzionale
Se il PIN della carta carburante viene dimenticato
può essere tranquillamente ripristinato
UTA EasyFuel serve essenzialmente a pagare le transazioni per il rifornimento direttamente alla pompa tramite smartphone
In questo modo non si rischia che altri intercettino i dati della carta e si evitano eventuali code alla cassa
E poi si può usare in oltre 4.000 stazioni di otto paesi
Le reti che la accettano sono per HEM/Tamoil
Ma l’elenco si allunga man mano che UTA stringe nuovi accordi con nuove reti.
Quando si parla di carte carburante la sicureza non è mai troppa
Ecco perché nell’app UTA Edenred è stata inserita la funzione UTA che serve proprio a proteggere la carta da eventuali abusi
Per esempio consente di bloccare la Card per prevenirne l’utilizzo o
quando bisogna effettuare una transazione di rifornimento
trascorsi i quali viene ripristinata automaticamente la modalità di sicurezza
L’attivazione può essere eseguita dal conducente tramite l’app o dal gestore della flotta tramite l’UTA Service Center
Come tutte le app anche UTA Edenred Drive è un work in progress
E già sin d’ora si sa che presto saranno ampliate le funzioni di navigazione e le opzioni di filtro
verrà aggiunta una hotline di assistenza guasti 24h
mentre la funzione UTA eCharge® permetterà di localizzare i punti di ricarica durante il viaggio.
Le app per la mobilità di UTA Edenred servono a sfruttare al massimo la carta carburante UTA
Ciò non toglie che si possano utilizzarle anche senza avere un account cliente UTA
ma soltanto per usufruire dei suoi servizi
trovare la stazione di rifornimento più vicina lungo il tragitto
sapere i carburanti di cui dispone e i prezzi di vendita
gli orari in cui è aperta e gli eventuali servizi di cui dispone (come il parcheggio per autocarri) possono servire a tutti
Una perquisizione straordinaria condotta nel carcere di Uta ha portato al sequestro di otto telefoni cellulari
abilmente nascosti all’interno di alcune celle
A darne notizia è la UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna
che ha elogiato l’efficacia e la professionalità del personale impegnato nell’operazione
il personale della Polizia Penitenziaria di Uta ha dimostrato grande dedizione e competenza
portando a termine una complessa attività info-investigativa”
ha dichiarato il segretario generale regionale
“I cellulari sono stati immediatamente sequestrati e sono in corso indagini per individuare i responsabili.”
Cireddu ha colto l’occasione per tornare a denunciare il grave problema del sovraffollamento nell’istituto di Uta
Ha espresso apprezzamento per le prime iniziative del nuovo Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria
che ha avviato un piano di alleggerimento del carcere attraverso l’invio di detenuti verso le colonie agricole di Mamone
“È una soluzione che chiediamo da anni – ha sottolineato – ma è fondamentale che non arrivino ulteriori detenuti dalla penisola
La situazione delle carceri sarde è già al limite e non reggerebbe un ulteriore carico”
Cireddu ha infine ribadito l’urgenza di rafforzare l’organico della Polizia Penitenziaria
sottolineando i rischi per la sicurezza degli agenti in un contesto di sovraffollamento e carenze strutturali: “Non possiamo accettare che i nostri operatori vengano lasciati soli a gestire situazioni al limite
con responsabilità che rischiano di avere ricadute anche a livello penale”
Il segretario ha concluso esprimendo il pieno sostegno del sindacato agli agenti protagonisti dell’operazione: “A loro va il nostro plauso e la nostra gratitudine
È anche grazie a operazioni come questa che si continua a garantire legalità e sicurezza negli istituti penitenziari”
IT03410570927 Testata registrata presso il tribunale di Cagliari n
La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione
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presso la Casa circondariale di Uta (Strada provinciale n.1 Km 1,805 presso Seconda strada Ovest Zona Industriale Macchiareddu)
il vescovo monsignor Giuseppe Baturi presiederà la Santa messa di Paqua per i detenuti
quadri e sculture che tracciano il percorso artistico del Maestro
mettendo in luce il suo profondo legame con la Natura
si terrà un dialogo sull'artista a cura dell’archeologo Nicola Dessì
per approfondire il significato della sua opera
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Il calendario degli eventi e degli appuntamenti da non perdere
Aprile 2025
Questa mattina un giovane algerino si è tolto la vita nella Casa circondariale di Cagliari
Salgono così a nove i decessi nelle carceri italiane in questo primo scorcio del 2025
Parlano la garante per i diritti dei detenuti
e la presidente del Tribunale di sorveglianza di Cagliari
di Luigi Alfonso
che ancora una volta scuoterà le coscienze di pochi
Il nuovo suicidio avvenuto oggi nella Casa circondariale di Uta (Cagliari) è il secondo caso nell’arco di appena venti giorni
salgono a nove i decessi in Italia in questo primo scorcio del 2025
segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria
Un giovane di origine algerina stamane ha preferito togliersi la vita
gli agenti della Polizia penitenziaria non fossero riusciti a intervenire in tempo per salvare un 21enne italiano»
garante dei diritti delle persone private della libertà personale per la Sardegna
non assumono i farmaci perché non sono seguiti come si dovrebbe»
Molte persone non dovrebbero stare dentro un carcere perché non sono in grado di superare le fasi più acute delle loro patologie
ma io non so più come fare per richiamare l’attenzione delle istituzioni
«L’ingresso in carcere è il momento peggiore
presidente del tribunale di sorveglianza di Cagliari
è un fatto traumatico che può spingere a gesti estremi
Anche l’uscita dal penitenziario è molto difficile
e purtroppo lo stesso clima si registra anche in altre carceri
La causa principale è una: il sovraffollamento»
spesso piene di detenuti che hanno gravi problemi di salute mentale
che andrebbero seguiti con la massima attenzione
approfittano dell’assenza temporanea dei compagni di cella per togliersi la vita
Il personale penitenziario è insufficiente e i detenuti sono diventati dei numeri
Non faccio altro che ricevere telefonate delle mamme di giovani detenuti tra i 20 e i 23 anni
le quali temono che i figli commettano un gesto estremo da un momento all’altro
Da anni aspettiamo un provvedimento concreto
non solo del ministro competente ma anche del Parlamento
In Aula votano alla cieca ciò che i vertici dei partici dicono di votare
quando si susseguirono numerose manifestazioni sulla situazione penitenziaria
ebbi modo di vedere la partecipazione delle massime istituzioni
a cominciare dall’allora presidente della Repubblica
tantissimi politici si interessavano della questione perché capivano ciò che chiedeva la nostra Costituzione
ma il suo messaggio è stato disatteso: occorreva un coro a più voci
e le poche che ci sono state non sono provenute dal Parlamento
Se la politica non vuole dare un segno di clemenza
spiegare e soprattutto attuare soluzione alternative
ha detto che una soluzione passa per le comunità terapeutiche
ma il numero è assolutamente insufficiente
soprattutto quelle per le doppie diagnosi: non ci sono le risorse finanziarie»
I dati ufficiali del ministero di Giustizia parlano da soli
è ulteriormente lievitato) a fronte di una capienza di 51.312 unità
è fuorviante: secondo l’indagine indipendente svolta nei mesi scorsi dal Garante nazionale
si contano soltanto 46mila posti disponibili
Gli stranieri rappresentano un terzo circa della popolazione penitenziaria complessiva: 19.694 al 31 dicembre scorso
Per restare alla Casa circondariale di Uta
c’erano 749 detenuti ma la capienza autorizzata è di 561 posti regolamentari
«Gli stranieri sono i più fragili tra i fragili»
il tasso di sovraffollamento risulta in costante crescita e ha assunto carattere strutturale e non episodico: al 31 dicembre 2021 i detenuti in Italia erano 54.134
nell’arco di tre anni sono cresciuti di 7.727 unità
non servirà neppure costruire nuove carceri perché non riusciranno ad assorbire i nuovi ingressi
I provvedimenti presentati di recente dal governo non hanno prodotto alcun effetto»
sostiene che molti extracomunitari in Italia vivono di espedienti e finiscono col delinquere
«Solitamente delinquono perché sono in condizioni di assoluta marginalità»
Quando si vive in condizioni di deprivazione
In Sardegna è un fenomeno limitato perché gli extracomunitari sono pochi
ma nelle grandi città il dato è consolidato
E comunque le migrazioni non possono essere arrestate: per dieci che ne porti in Albania
mille entrano in Italia con navi e barconi
Se non li accogliamo e li integriamo in maniera efficace
finiscono nelle mani della criminalità organizzata
in buona parte dei penitenziari abbiamo una situazione di enorme sofferenza dovuta al sovraffollamento carcerario
che riduce gli spazi e le opportunità trattamentali e di lavoro
bisognerebbe accompagnare queste persone con progetti individualizzati e di supporto socioassistenziale»
Se non ci sarà un intervento urgente ed efficace
Anche il Papa ha fatto riferimento a misure come l’amnistia e l’indulto
non vedo perché non si possa fare anche oggi»
Credit: foto d’apertura Agenzia Sintesi – Luca Pasqualin. La foto di Maria Cristina Ornano è tratta da un video del convegno di Area Democratica del 2023
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Il Ministero dell’Ambiente e quello della Cultura hanno respinto il progetto di una centrale fotovoltaica da 220 ettari a Uta
in un’area agricola e archeologica di alto valore storico
In una decisione attesa e fortemente sostenuta dalla galassia ecologista sarda impegnata contro la speculazione energetica
ha respinto il progetto per una mega-centrale fotovoltaica da oltre 96 MWp nella campagna di Uta
avrebbe coperto più di 220 ettari di terreno agricolo
un’area di grande valore storico e paesaggistico con testimonianze archeologiche di epoca nuragica
L’associazione ambientalista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha in merito espresso soddisfazione per la decisione
esito anche delle osservazioni dettagliate che il GrIG ha presentato nella fase di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.)
“È un progetto fuori luogo e inutile per la collettività”
che ha denunciato l’iniziativa come “un tipico caso di speculazione energetica“
La zona individuata è parte del ricco paesaggio archeologico sardo e ospita numerosi siti
tra cui il villaggio di Mitza Padentina e l’area protetta di Su Niu de su Pilloni
comprende numerosi Nuraghi e un villaggio nuragico – Mitza Padentina – tutelati per legge con vincolo culturale
La stessa Relazione Archeologica presente nello studio di impatto ambientale evidenzia un “rischio archeologico alto” nella vasta area intorno al Nuraghe Taccori, con presenze archeologiche di epoca nuragica e di epoca romana. Si tratta – come evidenziato dal GrIG – di un esempio del tipico paesaggio archeologico della Sardegna
la decisione del Ministero rappresenta quindi una vittoria per chi lotta per una gestione sostenibile e rispettosa del territorio
sottolineano come la diffusione incontrollata di parchi eolici e fotovoltaici possa rappresentare una forma di speculazione energetica che danneggia la collettività
a vantaggio esclusivo delle società energetiche
Un panorama che andrebbe a svantaggio anche di una transizione energetica necessaria
ma piegata così a logiche capitalistiche che allontanano la primaria funzione di riduzione degli impatti e tutela ambientale
Una situazione che è stata evidenziata anche dalla Soprintendenza speciale per il PNRR
secondo cui in Sardegna “è in atto una complessiva azione per la realizzazione di nuovi impianti da fonte rinnovabile tale da superare di ben sette volte quanto previsto come obiettivo da raggiungersi al 2030 sulla base del FF55
tanto da prefigurarsi la sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica oltre il fabbisogno regionale previsto”
Se fossero approvati i tutti progetti di centrali per la produzione di energia da rinnovabili vi sarebbe – come sottolineato più volte dal GrIG – “un’overdose di energia prodotta
la capacità totale di trasporto energetico non supererebbe i 2.400 MW
Un surplus energetico quindi insostenibile
che in molti casi non potrebbe essere conservato o utilizzato
Attualmente, l’Isola ha già una potenza installata di circa 1.926 MW – 1.054 MW di energia eolica più 872 di energia solare fotovoltaica, dati Terna, 2021 –
mentre la capacità potenziale delle nuove installazioni eoliche e solari proposte ammonta a oltre 28.000 MW
Le istanze di connessione di nuovi impianti presentate a Terna s.p.a
al 31 agosto 2021 risultavano infatti complessivamente pari a 5.464 MW di energia eolica più altri 10.098 MW di energia solare fotovoltaica
ovvero 15.561 MW di nuova potenza da fonte rinnovabile
a cui devono sommarsi i diciannove progetti per centrali eoliche offshore finora presentati
che dichiarano una potenza pari a 13.185 MW
cioè quasi quindici volte i megawatt esistenti
rappresenta quindi un passo importante verso una gestione rispettosa del territorio e delle sue peculiarità (anche) culturali e storiche
Il caso ha contribuito a sollevare questioni più ampie sulla regolamentazione e pianificazione delle aree destinate all’energia rinnovabile, in tempo di discussione sulle aree idonee
resta di fondamentale importanza non solo l’individuazione e previsione dei beni ambientali e storico-culturali da tutelare quanto più possibile con i provvedimenti di vincolo previsti dalla legge
ma anche definire in modo puntuale le aree idonee e non idonee all’installazione di impianti fotovoltaici o eolici
evitando che l’Isola sia costretta a un’ennesima servitù
La bocciatura del progetto di Uta apre quindi uno spiraglio verso un futuro in cui la transizione energetica venga portata avanti nel rispetto delle peculiarità dei territori
con una gestione oculata dei progetti rinnovabili che possa rispondere alla domanda energetica e alla tutela ambientale
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
Il Movimento per la Pratobello ’24 ha realizzato un testo – che pubblichiamo integralmente – che replica a una serie di dubbi rispetto alla proposta di legge
sui quali anche noi ci siamo soffermati nel corso di questi mesi in cui il tema della speculazione energetica si è affermato in maniera prioritaria all’interno dell’agenda politica e mediatica sarda e non solo
Tyrrhenian Link: nella Sardegna da mesi in lotta contro le servitù energetiche fioccano i “No” contro le volontà di sovradeterminazione di luoghi e comunità
A ribadire il proprio dissenso allo sfruttamento delle campagne è anche il Comitato No Tyrrhenian Link di Selargius
da tempo impegnato in una battaglia in difesa del territorio contro un progetto ritenuto speculativo
A seguire riportiamo una prima ricostruzione tecnica realizzata dal comitato attraverso delibere e documenti istituzionali delle azioni di Terna S.p.A
Se con “colonizzare” si intende quel processo che occupa e plasma un territorio con insediamenti a scopo di sfruttamento economico
parlare di colonizzazione come esito di un assalto eolico che agisce su economie locali e spazio pubblico plasmandole in funzione di necessità che arrivano da lontano
è necessario per comprendere le lotte che arrivano dai territori
L’attivista indipendentista Franciscu Pala analizza un intervento fatto dall’indipendentista Gavino Sale
secondo cui la soluzione ai progetti eolici senza freni in Sardegna è farsi comunità
guardando all’assalto come – appunto – colonizzazione
Sottoscrivibile nei Comuni di residenza fino al 16 settembre
la “Pratobello ’24” è una proposta di legge di iniziativa popolare che mira a porre un freno alla speculazione energetica in territorio sardo
Conosciuta come “Legge di Pratobello”
nelle ultime settimane la campagna firme è entrata nel vivo
superando le diecimila firme necessarie per arrivare all’attenzione del Consiglio regionale
Aggiornati sempre sugli argomenti del cambiamento
abbiamo 5 newsletter con diversi temi e frequenza
“Italia che Cambia” è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n
24323 ©2012-2025 Associazione Italia Che Cambia
Sede rinnovata e nuovi servizi per la clientela, grazie al Progetto “Polis”
ha riaperto al pubblico l’ufficio postale di Uta
nell’area della Città Metropolitana di Cagliari
come in altri 112 uffici postali della Sardegna Meridionale
è già possibile richiedere direttamente a sportello i primi tre certificati INPS (cedolino della pensione
15 diversi certificati anagrafici resi disponibili da ANPR
oltre che effettuare la prima richiesta e il rinnovo del passaporto elettronico
Gli interventi nell'ufficio postale di Uta
l’iniziativa di Poste Italiane finalizzata a promuovere la coesione economica
sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti
L’ufficio postale di Uta è a disposizione dei cittadini con il consueto orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35
La Promozione si prende la prima domenica di maggio per le sfide decisive dopo la fine della stagione regolare,
Per i playoff c'è il primo turno con le sfide incrociate dei due raggruppamenti: il Tortolì
2ª in classifica nei girone A (nella foto) riceve la visita del Coghinas
3ª in classifica nel girone B e recente vincitrice della Coppa Italia battendo ai rigori il Lanusei mentre l'Usinese
2ª in classifica nei girone B ospita il Sant'Elena
Qualora i tempi regolamentari terminassero in parità
passerà in finale la miglior squadra classificata al termine del campionato.
Parte anche la doppia sfida playout per singolo girone in modo da avere la terza squadra retrocessa: la prima gara si gioca in casa della quartultima (15ª classificata)
Idolo per il girone A e Lanteri per il girone B e il ritorno verrà disputato sul campo della quintultima (14ª classificata)
Uta Calcio per il girone A e Tonara per il girone B
al termine dei due incontri (andata e ritorno)
i tempi regolamentari terminassero in parità (non vale la regola delle reti segnate in trasferta e non sono previsti tempi supplementari)
retrocederà in Prima categoria la squadra classificatasi al 15° posto.
TORTOLI-COGHINAS 2-1 dts [46' pt Mateucci (C)
LANTERI-TONARA 1-0 [Nieddu (L)] finale
Sabato 25 gennaio dalle 19 si terrà il tradizionale “Fogadoi de Sant’Antoi” e la benedizione degli animali
L’appuntamento sarà l’occasione per rinnovare la devozione a Sant’Antonio abate e vivere momenti di socialità degustando i piatti tipici della tradizione grazie ai menù a base di cotiche
Particolare attenzione anche ai più piccoli e ai fabici con proposte culinarie a loro dedicate come patatine e pietanze accompagnate da ceci; piatti preparati dall’associazione “Is coidoris di Uta”
L’organizzazione prevede l’accensione del fuoco nei pressi della parrocchia di Santa Giusta subito dopo la benedizione impartita da don Roberto Maccioni agli animali che verranno portati dai loro padroni nel piazzale della chiesa nell’ omonima piazza
L’accesso all’area del fuoco sarà possibile dalla retrostante via Sant’Ambrogio
La serata proseguirà con il momento enogastronomico al coperto grazie al confortevole capannone presente nel piazzale dell’oratorio
Per l’occasione nel tratto della strada S
Ambrogio interessato verrà istituito il divieto di transitivo con autoveicoli per garantire la
Un momento di unione molto sentito da tutta la Comunità
oltre che un’occasione per sostenere il grande impegno necessario a mantenere in vita queste importanti tradizioni culturali e di fede come la festa di Santa Maria
l’evento più importante che si svolge a Uta nella prima settimana di settembre
Il parroco di Uta don Roberto Maccioni commenta così: «Secondo un antico racconto
andò all’inferno per rubare il fuoco e farne dono agli uomini
è antica tradizione che si accenda il falò in suo onore
dando così il via al tempo di carnevale che finirà il 4 marzo
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A Uta vanno avanti spediti i lavori del nuovo polo scolastico che accoglierà gli studenti di elementari e medie
Realizzato con i fondi del progetto regionale Iscol@ da 11 milioni di euro
è il primo edificio scolastico a impatto zero
«Le scuole del nuovo millennio di Uta
ospiteranno oltre seicento alunni: dalle elementari alle medie
i lavori procedono speditamente e si conta di concluderli entro il prossimo anno»
spiegano il sindaco Giacomo Porcu e l’assessora comunale alla pubblica istruzione Marta Manca
Nei 4 ettari all'ingresso del paese è prevista anche la realizzazione di edifici per svolgere attività ricreative all'aperto
L’assessora comunale ai lavori pubblici e vicesindaca Michela Mua, annuncia ulteriori investimenti per completare il nuovo plesso scolastico: «All’interno dello stesso lotto
è previsto un altro progetto finanziato con 7 milioni di euro
includerà anche le scuole dell'infanzia»
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Primo suicidio dell’anno nel carcere di Uta
dove un detenuto di 49 anni si è impiccato
presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme Odv
“Inizio d’anno tragico nella Casa Circondariale di Cagliari-Uta dove un detenuto di 49 anni si è tolto la vita impiccandosi- scrive in una nota alla stampa -
Nonostante l’immediato tentativo dei Medici del 118
aveva più volte manifestato grave disagio con atti di autolesionismo per cui era costantemente monitorato
che ha suscitato vivo sgomento nell’Istituto
si è verificato nelle prime ore del mattino
Caligaris fa notare che “il primo suicidio del 2025 nella Casa Circondariale riporta l’attenzione sulle gravi condizioni di sovraffollamento”
E sottolinea: “Non si può più tacere su quanto avviene nei nostri Istituti Penitenziari dove persone fragili
Occorrono – conclude – serie iniziative per garantire il diritto alla salute in luoghi adeguati ai bisogni di chi è in difficoltà per problematiche psichiche
temo che andremo incontro ad altri episodi drammatici”
Informativa privacy Sardiniapost
Gli apparecchi sono stati confiscati e le indagini sono in atto per accertare l'identità di chi li ha introdotti e per quale scopo siano stati utilizzati
Otto dispositivi mobili sono stati rinvenuti occultati all’interno delle celle del penitenziario di Uta
La scoperta è avvenuta nel corso di una perquisizione straordinaria condotta dalla polizia penitenziaria
esito finale di una complessa attività investigativa tuttora in corso
Gli apparecchi sono stati confiscati e le indagini sono in atto per accertare l’identità di chi li ha introdotti e per quale scopo siano stati utilizzati
Il segretario generale della Uil Pa polizia penitenziaria
evidenziando la grave problematica del sovraffollamento che affligge la casa circondariale Ettore Scalas
“La percentuale di occupazione è insostenibile
Accogliamo con favore l’azione intrapresa dal nuovo provveditore
che sta finalmente dando il via ad un processo di sfollamento dell’istituto attraverso la valorizzazione delle tre colonie agricole presenti in Sardegna
L’invio di detenuti da Cagliari e Sassari verso queste strutture rappresenta un primo passo importante”
“Auspichiamo vivamente che il dipartimento non invii ulteriori detenuti dalla penisola poiché ciò porterebbe ad una situazione di vera e propria esplosione degli istituti sardi
anche la politica sarda deve farsi sentire e pretendere che negli istituti penitenziari della nostra regione sia garantita la legalità
tanto per gli operatori quanto per i detenuti”
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La Polizia Penitenziaria ha condotto un'altra operazione all'interno della casa circondariale di Uta che ha permesso di scoprire la presenza di droga e di un cellulare
Ennesima operazione della Polizia Penitenziaria all’interno della casa circondariale di Cagliari
dove il personale del reparto ha individuato e sequestrato sostanze stupefacenti e un telefono cellulare
interrompendo così un traffico illecito
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) ha reso nota l’operazione attraverso il segretario regionale della Sardegna
che ha sottolineato come il personale “nonostante il costante sovraffollamento e la nota carenza di organico” continui a garantire la sicurezza all’interno dell’istituto
gli agenti hanno scoperto 65 grammi di cocaina nascosti nell’intercapedine del quadro luci
sono stati rinvenuti un telefono cellulare
94 grammi di hashish e 17 grammi di cocaina
Fais ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro della Polizia Penitenziaria
evidenziando come gli agenti “ogni giorno svolgono con professionalità i propri compiti istituzionali”
ha aggiunto: “Più del 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga” e che ”nonostante l’Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all’avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all’esterno
i drogati detenuti in carcere sono tantissimi”
“Riteniamo sia preferibile che i detenuti tossicodipendenti
spesso condannati per spaccio di lieve entità
per attuare ogni sforzo concreto necessario ad aiutarli ad uscire definitivamente dal tragico tunnel della droga e
a non tornare a delinquere” conclude Capece
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Arriva finalmente un risultato atteso 12 anni dalla Comunità utese
Risalgono al dicembre 2012 i vincoli idrogeologici presenti nel territorio utese a seguito dell’approvazione definitiva del Piano stralcio delle fasce fluviali
Successivamente vennero individuate nuove aree di vincolo nel 2019 a seguito dell’approvazione del Piano di gestione del rischio alluvioni
Un tema molto sentito e dibattuto in paese
L’Amministrazione comunale da subito aveva espresso la volontà di rivedere Lo studio che condusse a quel quadro vincolistico proponendo di cambiare il parametro di valutazione
In sintesi si chiedeva di utilizzare un metodo coerente con il territorio pianeggiante del Comune
rispetto a quello “adottato nelle Alpi Giulie” come quello vigente
Il Sindaco: “Si chiude positivamente un percorso iniziato nel 2012 e che è sempre stato un punto fondamentale della nostra azione amministrativa sin dalla nostra elezione nel 2015
Finalmente migliaia di utesi vedono riconosciuto il loro diritto ad un corretto utilizzo del territorio
Sia chiaro la sicurezza delle persone è sempre stata il faro a cui orientarsi
Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto frutto di un approccio tecnico basato su un metodo di calcolo delle aree soggette ad allagamento bidirezionale e della raccolta di migliaia di nuovi rilievi sul posto
rendendo un quadro coerente con la realtà dei luoghi”
Uno studio pilota in Sardegna verificato anche dall’università di Cagliari
Un processo seguito con la massima collaborazione con l’Autirità di Bacino regionale
In sintesi il presupposto è quello che l’acqua
qualora gli argini del Fluminimannu non reggessero in caso di alluvione
si distribuisca in maniera omogenea nel territorio con una velocità e altezza via via decrescente con un minore impatto d rischio per le persone
Le zone a massimo rischio HI3 e HI4 nel centro urbano sono quasi del tutto scomparse
I prossimi passi: le zone che in precedenza venivano classificate in HI4
ora risultano nella nuova classificazione HI star che consente un utilizzo edilizio consapevole e rispettoso di alcune prescrizioni che a breve verranno deliberate dal Consiglio comunale
“Centinaia di concittadini potranno finalmente riavere il diritto ad utilizzare le loro proprietà potendo
soddisfare l’esigenza abitativa dei figli
o adeguare le proprie case al crescere della famiglia
Si potrà frazionare un immobile o cambiare la destinazione urbanistica
Saranno previsti anche una sorta di premi per chi accrescerà la sicurezza degli immobili in essere
In sintesi potremo finalmente avere un patrimonio edile utilizzabile in maniera più sicura e meno esposta al rischio idrogeologico”
I prossimi passi: “Presenteremo un ulteriore studio che preveda la realizzazione di opere di mitigazione di lieve impatto e agevole costruzione in grado di azzerare quasi completamente il rischio residuale
Anche questa proposta sarà possibile grazie all’approvazione di questo nuovo studio bidimensionale”
92 detenuti destinati al regime della massima sicurezza"
presidente dell’associazione "Socialismo Diritti Riforme"
Entro il mese di novembre 2025 anche all’interno del Villaggio penitenziario di Cagliari-Uta verrà aperto il reparto del 41 bis
accelerazione nel completamento dei lavori del padiglione che ospiterà
all’interno del Villaggio Penitenziario di Cagliari-Uta
Dopo un lungo periodo di stasi infatti i lavori sono ripresi a ritmo serrato facendo ritenere che entro l’anno
altri 92 detenuti destinati al regime della massima sicurezza”
presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”
“A rendere fondata la previsione di un’imminente apertura della sezione destinata ai detenuti ristretti al 41bis – afferma – la visita a sorpresa di Antonio Bianco
responsabile della Direzione Generale per la Gestione dei Beni
dei Servizi e degli Interventi in materia di Edilizia Penitenziaria
nell’Istituto Penitenziario “Ettore Scalas”
ai margini dell’area industriale di Macchiareddu di Cagliari
finalizzato a verificare lo stato dei lavori
era presente anche Ernesto Napolillo della Direzione Generale Detenuti e Trattamento
personalità di primo piano nel Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”
Contro il blocco deciso dal Ministero contro la realizzazione di un parco fotovoltaico a Uta
“La società romana Diomede ha notificato il ricorso al Tar Sardegna avverso il D.M
adottato di concerto con il Ministero della Cultura
che ha concluso negativamente il relativo procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) del progetto per la realizzazione di una centrale fotovoltaica a terra con potenza superiore a 96 MWp
proposta dalla società romana Diomede s.r.l
su un’estensione di oltre 220 ettari di area agricola densa di testimonianze archeologiche prevalentemente di epoca nuragica in località Serra Taccori
Lo rende noto il Gruppo intervento giuridico che in una nota precisa
“Oltre alle carenze progettuali e di analisi del territorio emerse nel corso del procedimento di Via – spiegano –
l’area individuata è un esempio del tipico paesaggio archeologico della Sardegna
Nel sito il sito preistorico di Su Niu de su Pilloni ci sono numerosi Nuraghi e un villaggio nuragico (Mitza Padentina) tutelati per legge con vincolo culturale
La stessa “Relazione Archeologica” presente nello studio di impatto ambientale evidenzia un rischio archeologico alto nella vasta area intorno al Nuraghe Taccori
con presenze archeologiche di epoca nuragica e di epoca romana”
Secondo il Grig “sarebbe stato un impianto di produzione energetica decisamente fuori luogo e per giunta inutile per la collettività
un tipico caso di speculazione energetica – spiegano gli ambientalisti in una nota – L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico
già intervenuta nel procedimento di Via con specifico atto di intervento (31 marzo 2023)
farà la sua parte anche davanti al Tar Sardegna per la difesa del paesaggio rurale archeologico del territorio sardo interessato
che non può e non dev’essere asservito – al pari del resto d’Italia – a una monocoltura industriale energetica palesemente sovradimensionata rispetto alle reali esigenze”
"Il sistema sanitario della Casa Circondariale di Cagliari-Uta con un sovraffollamento al 132,5% è agonizzante"
Lo denuncia Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” che ancora una volta è incaricata di dare voce ai gravi disagi che si vivono dietro le sbarre
nel principale Istituto Penitenziario dell’Isola.
"Assente il responsabile dell’area sanitaria
i servizi alle persone private della libertà sono totalmente inadeguati
nonostante gli sforzi e l’abnegazione dei pochi Medici e Infermieri in campo
Familiari e detenuti esprimono viva preoccupazione per la situazione”
continua su una nota.“Abbiamo appreso che sempre più spesso – osserva – mancano i medici del 118 al punto che per le prossime tre notti non ce ne sarà alcuno
Saltano spesso anche i turni pomeridiani con assenza di medici in servizio per carenza di personale
anche perché è andato in pensione uno dei medici a 38 ore e non è stato sostituito
per garantire la presenza della medicina dei servizi
Gravissima l’assenza degli specialisti di cardiologia
dermatologia e diabetologia ma anche quella di oculistica ed ecografia”
“Nonostante le ripetute segnalazioni – sottolinea Caligaris – la Asl non sembra in grado di dare risposte e nonostante sia stato indetto un nuovo bando per individuare un coordinatore per la sanità penitenziaria di Cagliari-Uta
attualmente l’Istituto ne è totalmente privo con pesanti conseguenze sui detenuti
Sono infatti pronte ma senza firma le relazioni sanitarie richieste dai Magistrati di Sorveglianza per autorizzare eventualmente misure alternative e/o sospensione della pena per gravi motivi di salute fisica e/o psichica
Ciò soprattutto nei casi di incompatibilità con la presenza in carcere per i detenuti con gravi disturbi psichiatrici
La situazione rende difficile l’intera gestione del carcere anche perché detenuti e familiari non trovano risposte alle istanze degli avvocati”
"È poi particolarmente delicata la situazione di detenute/i che provengono da altri Istituti Penitenziari
Si tratta di persone che non risultando negli elenchi della Asl non possono essere sottoposti a Rx al loro ingresso nella casa circondariale
Ciò comporta il loro invio in ospedale con dispendio di inutili risorse anche da parte della Polizia Penitenziaria
Insomma la sanità penitenziaria nel principale istituto della Sardegna – conclude Caligaris – appare al tracollo ma non sembra interessare davvero le Istituzioni”
«Dopo la morte di sei milioni di api
per un’isola di calore provocata dagli impianti fotovoltaici che ci circondano
corre ai ripari per salvare la sua azienda
Il servizio completo su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale
per un’isola di calore provocata dagli impianti fotovoltaici che ci circondano
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Eolico
Sos Sardegna
Fotovoltaico
Api
A denunciare la situazione è stata Maria Grazia Caligaris dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme" che sottolinea la mancanza di medici: "Per le prossime tre notti non ce ne sarà alcuno"
La situazione sanitaria nelle carceri sarde, in particolare a Uta, continua ad essere oggetto di grandi polemiche
A sottolineare i disagi è stata Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme“
“Il sistema sanitario della Casa Circondariale di Cagliari-Uta con un sovraffollamento al 132,5% è agonizzante – spiega Caligaris – Assente il responsabile dell’area sanitaria
i servizi alle persone private della libertà sono totalmente inadeguati
nonostante gli sforzi e l’abnegazione dei pochi Medici e Infermieri in campo
Familiari e detenuti esprimono viva preoccupazione per la situazione”
“Abbiamo appreso che sempre più spesso – prosegue – mancano i medici del 118 al punto che per le prossime tre notti non ce ne sarà alcuno
anche perché è andato in pensione uno dei medici a 38 ore e non è stato sostituito”
Caligaris poi conclude: “Niente è stato fatto
Gravissima l’assenza degli specialisti di cardiologia
dermatologia e diabetologia ma anche quella di oculistica ed ecografia”
NEWSARDE.IT Il quotidiano online della Sardegna
UTA > Sull’ennesimo suicidio avvenuto nel carcere di Uta
ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia
“Le morti nelle carceri sono un fallimento dello Stato – scrive Testa -
Lo avevo incontrato due giorni prima che compisse il gesto disperato
Aveva catturato la mia attenzione perché a differenza di altri non chiedeva niente.”
“Quando si entra nelle sezioni le richieste d’aiuto sono interminabili e si levano disperate da tutte le celle come fossero gironi infernali – prosegue la Garante dei detenuti -
Era seduto pensieroso davanti alla finestra della sua cella
come se quella dimensione non fosse per lui
lo facevano apparire come un corpo estraneo all’interno di un contenitore di dolore
Mi ha detto che stava leggendo un libro che teneva sulla branda e che aspettava il nulla osta per poter andare in comunità
Il compagno di cella si preoccupava per lui
ripeteva in continuazione che non stava bene e che aveva già tentato il suicidio.”
era in custodia cautelare e si trovava in carcere per il fallimento a vari livelli anche delle agenzie territoriali
In tanti in questi giorni ci siamo sentiti in colpa
ci siamo domandati se ognuno di noi avesse potuto fare di più
Penso alla mamma che è venuta a saperlo da una chat di famigliari di altri detenuti che hanno postato un articolo di giornale e ha subito sospettato si trattasse di suo figlio
Quando la chiamo ho poche parole di conforto per la madre
la tentazione è quella di chiedere scusa.”
“Abbiamo fallito tutti ed è inaccettabile che noi operatori a vario titolo dobbiamo sentirci in colpa a causa di un sistema che non funziona
Di un sistema che fa strage di diritto e di vite umane
Di un sistema che induce alla morte più che a riprendersi la vita
Non si può continuare ad assistere a questa carneficina quotidiana
E non dobbiamo essere noi operatori a chiedere scusa ma uno Stato assente e cinico che ha deciso di nascondere il disagio all’interno di contenitori oramai illegali che producono morte e disperazione
Mi rifiuto di accettare che il carcere produca morte anziché riabilitazione
Mi appello ancora al Ministro della Giustizia affinché comprenda che ogni giovane che evade dal carcere togliendosi la vita è anche e soprattutto un suo fallimento.”
a esigere che anche chi ha sbagliato goda di una detenzione improntata allo Stato di Diritto e che la pena rispetti il senso di umanità – conclude la Garante Irene Testa -
Anche se siamo stanchi e scoraggiati continueremo imperterriti a batterci affinché si interrompa questa flagranza criminale e criminogena
di uno Stato che si volta dall’altra parte.”
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CNSTG.NET – Testata registrata al nr 07/2020 del Tribunale di Sassari
Direttore Responsabile: Pasquale Paqujto Farina
lorighittas con la farina di semola rimacinata sono alcune delle specialità di pasta fresca semplice o all’uovo
Sono le prelibatezze che da martedì pomeriggio (4 marzo) vedranno impegnate 5 detenute della sezione femminile della Casa Circondariale di Cagliari-Uta
Promosso dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme”
sarà curato dalla chef oristanese Laura Sechi
titolare del ristorante “Vitanova” di Cagliari che
ha presentato la cultura culinaria sarda alla conferenza sulla longevità in Australia
che si avvale dei prodotti della Crai Sardegna Supermercati e del sostegno finanziario della Grendi Holding Spa Benefit
è nato grazie alla collaborazione della Direzione
dell’Area Educativa e della Sicurezza della Casa Circondariale di Cagliari-Uta
Articolato in cinque appuntamenti di 2 ore ciascuno
finalizzata all’illustrazione delle caratteristiche delle materie prime farine
ripieni e una parte pratica con la cottura della pasta associata ai condimenti
A conclusione del corso sarà rilasciato un attestato
Ad affiancare la chef Laura Sechi sarà Maria Cristina De Cortes
“Il progetto – ha spiegato Sechi – non è fine a se stesso
anche se sono evidenti le caratteristiche educative e culturali che lo sottendono
a partire dal rispetto delle norme igieniche
vuole però offrire una opportunità di futuro alle corsiste
Sempre più spesso gli alberghi dell’isola richiedono personale esterno per il confezionamento di prodotti artigianali di qualità e la pasta fresca
Acquisire competenze apre alla possibilità di realizzare una piccola azienda familiare
Ovviamente è necessaria anche la certificazione Haccp
a garanzia del rispetto di tutte le condizioni igieniche obbligatorie
per questa importante tappa auspichiamo un supporto da parte della ASL o delle associazioni di categoria a cui rivolgiamo un appello”.“Abbiamo accolto con particolare favore la nuova proposta di SDR ODV – ha sottolineato il Direttore dell’Istituto Marco Porcu – perché guarda al futuro delle nostre ospiti con l’intento di renderle più autonome nella prospettiva di un concreto recupero sociale attraverso il lavoro autonomo”
“Le Mani in pasta – ha evidenziato Giuseppina Pani
responsabile dell’Area Educativa – si configura come un progetto importante per diversi aspetti
Innanzitutto valorizza il lavoro delle donne
spesso poco considerato e relegato esclusivamente alla sfera privata della famiglia
specialmente quelli legati alla tradizione
sono un valore aggiunto nella nostra società
Dentro c’è anche la cultura della cooperazione
dell’affinamento delle tecniche della manipolazione e del rispetto dei prodotti
Il fatto che a condurlo sia una donna chef è un altro punto a favore di questa iniziativa”
“Il fatto che le persone partecipanti siano solo 5 – osserva Maria Grazia Caligaris
presidente di Socialismo diritti riforme – può far ritenere che abbia un’incidenza modesta sul contesto dei numeri importanti che si registrano nella detenzione della Casa Circondariale
In realtà le persone coinvolte rappresentano circa il 15% delle donne detenute una prospettiva quindi molto significativa per una realtà
che incontra difficoltà ad accedere a corsi professionalizzanti
Poter contare sul sostegno della Grendi Benefit e la CRAI
è un punto di forza che rende orgogliosa Socialismo diritti riforme”
ha fotografato i 44 gradi registrati dal termometro della struttura
Il sovraffollamento complica le cose e favorisce la diffusione delle malattie
che in Sardegna nei mesi estivi non è certamente una novità
sta creando parecchi problemi negli istituti penitenziari dell’Isola
all’interno del carcere di Uta (Cagliari) ha segnato i 44 gradi centigradi
in occasione di una delle sue periodiche visite alla Casa circondariale
«I detenuti erano stipati in celle da sei metri quadrati per due
per un totale di quattro detenuti per cella»
di sicuro peggiorato da quando si stanno eseguendo imponenti trasferimenti dai penitenziari del Nord a quelli del Sud Italia
si è aggiunta in quasi tutte le sezioni una quarta branda»
Anche il personale di Polizia ormai è allo stremo delle forze
tanto che alcuni degli agenti più anziani ipotizzano di chiedere il pensionamento anticipato
un ispettore è riuscito ad accompagnarmi nelle varie sezioni»
tossicodipendenti e disabili gravi sono allocati in celle non a norma
Far vivere la comunità penitenziaria in queste condizioni
Si punisce la malattia e si rinchiude il disagio
Siamo davanti ad una emergenza umanitaria che è a un punto di non ritorno
È in corso un processo di disumanizzazione e degrado
di privazione dei diritti fondamentali dell’uomo
venga a visitare le nostre carceri: per deliberare occorre conoscere
i problemi di chi ogni giorno vive in questo inferno»
Irene Testa poi parla di un altro problema
«Il sovraffollamento non crea soltanto disagi legati alle altissime temperature
che condizionano non solo i detenuti ma anche coloro che lavorano in queste strutture»
«Creano le condizioni ideali per la diffusione di virus e malattie di vario genere
Proprio nelle scorse settimane ho denunciato un caso accertato di Tbc nel carcere di Bancali
Si trattava di tubercolosi polmonare attiva
Altri casi di positività sono stati trattati con le opportune terapie
ma la situazione desta una certa preoccupazione perché è una patologia che va ad aggiungersi al già lungo elenco di problematiche che denunciamo da anni
la maggior parte dei detenuti arrivato dalla penisola non aveva sostenuto le specifiche visite per la Tbc prima di giungere in Sardegna
E qui non ci sono le celle per isolare i pazienti malati
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale
dell’attivismo civico e del Terzo settore
Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie
la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune
Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci
Infanzia
Dopo le dimissioni della Direttrice sanitaria non è stata presa alcuna contromisura e la garante denuncia: "Emergenza inaccettabile"
La situazione sanitaria del carcere di Uta continua ad essere al collasso
a maggior ragione dopo le dimissioni della Dirigente sanitaria
A denunciare i gravi fatti accaduti è stata Irene Testa
garante dei detenuti della regione Sardegna
uno dei grandi problemi riguarda anche il trattamento riservato ai detenuti con patologie psichiatriche: “Molto spesso sono confinati in celle lisce
“Questo è il percorso loro riservato
piuttosto che da un’assistenza sanitaria
dal sistema penale: costretti a dormire in una branda in ferro anziché poter essere curati nelle strutture idonee a trattare il disagio”
“In un tale clima di abbandono generale da parte delle Istituzioni si acuiscono ancor più i gravi problemi legati alle dimissioni della Dirigente sanitaria
ormai di alcune settimane addietro – ha proseguito Testa – È una situazione che paralizza l’intero istituto con oltre 750 detenuti”
“Una tale condizione rappresenta un’emergenza inaccettabile che deve essere risolta nell’immediato” sottolinea ancora la garante
chiedo alla Procura Generale di intervenire su quella che si configura come una grave violazione dei diritti umani e di privazione del diritto alle cure che deve essere garantito a tutti
anche a chi è privato della libertà personale”
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Un detenuto ha appiccato il fuoco in una cella e due agenti della Polizia Penitenziaria sono rimasti feriti
Lo definisce un “macello” il segretario regionale Sappe della Sardegna
La situazione al carcere di Uta è fuori controllo e il sindacato denuncia l’ennesimo atto di violenza
“Non vi sono più le condizioni di lavoro adeguate di sicurezza” tuona Fais
“Serve un intervento di sfollamento dei detenuti”
A far scatenare ancora una volta l’ira del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria
a seguito del quale il personale è dovuto ricorrere alle cure sanitarie
Fais spiega che “nella serata di ieri alle ore 22
un detenuto straniero proveniente da Roma Rebibbia
già resosi responsabile di aver provocato un incendio nella Sezione Isolamento alcuni giorni fa dove erano rimasti coinvolti alcune decine di poliziotti intossicati e ricoverati in ospedale
ha ripetuto nuovamente lo stesso gesto appiccando un incendio
L’intervento del personale ha evitato che la situazione generasse in peggio
in quanto l’uomo minacciava il personale e chiunque si avvicinasse alla sua persona con un cavo elettrico”
A farne le spese due poliziotti che “hanno dovuto ricorrere alle cure mediche”
Al sovraffollamento con “oltre 760 detenuti presenti su una capienza massima tollerabile di 500”
si aggiunge inoltre che “sono presenti diversi detenuti facinorosi stranieri che continuano a destabilizzare l’ordine e la sicurezza dell’istituto”
Il segretario del Sappe conclude la sua denuncia rimarcando che “la Casa circondariale di Cagliari è l’unica in regione dove continuano a trasferire detenuti dal resto della penisola
continuando a rendere sempre più ingestibile la struttura
Riteniamo che non bisogna più attendere ma occorre agire nella direzione di un urgente sfollamento della struttura poiché non è tollerabile ed accettabile le condizioni di lavoro basate in aggressioni e oltraggio che quotidianamente subiscono i poliziotti di Uta”
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