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La città scelta quest’anno rappresenta una sintesi quasi ideale dell’economia in profonda trasformazione
in cui tradizione e innovazione si fondono
aprendo grandi opportunità di sviluppo
ma anche costringendo il tessuto socio produttivo a pagare il prezzo del cambiamento
come sottolinea lo slogan nazionale “Uniti per un lavoro sicuro”
un impegno «prioritario come la salvaguardia della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro»
Appuntamento giovedì alle 9.30 in piazza XXXI Martiri a Valenza
Alle 10 il corteo percorrerà corso Garibaldi e arriverà ai giardini di viale Oliva
Non mancherà la musica con l’associazione Aleramica Alessandrina e la Bandarotta Fraudolenta di Alessandria
si alterneranno gli interventi dei delegati dei settori metalmeccanico ed edile «in rappresentanza dei settori particolarmente colpiti dalla crisi»
Dopo i saluti del sindaco della città dell’oro
segretario generale Cisl Alessandria- Asti e Claudio Bonzani
si concluderà con l’intervento di Ivana Veronese
segretaria nazionale Uil con delega alle politiche attive e passive del lavoro
alla salute e sicurezza sul lavoro e amianto
«Si parlerà - spiegano Armosino
Ciani e Bonzani - ovviamente del comparto orafo in cui ci sono aree di criticità
ma anche il positivo consolidamento di grandi marchi che stanno sviluppando mercati e facendo crescere l’occupazione
Non mancheranno cenni ad altre realtà della provincia che stanno attraversando situazioni di crisi: dall’Ibl di Coniolo all’Expo Inox di Alessandria
dall’Ims di Casale alla Bundy di Borghetto di Borbera
la manifestazione si svolgerà nel Palazzetto dello sport di Valenza
Il Primo Maggio 2025 si presenta «all’insegna di qualche preoccupazione in più
Resta pendente il problema dei dazi statunitensi che alimentano ulteriore incertezza che certo non favorisce gli investimenti» dice Ciani
Che aggiunge: «Un comparto in crescita e sviluppo è quello della logistica rispetto al quale rimane la preoccupazione per la qualità del lavoro
Sul fronte della sicurezza l’Italia ha un problema enorme
spesso mancano controlli preventivi e certezza della pena»
Bolzani e Armosino sono sulla stessa linea d’onda
oltre che sui temi generali anche su aspetti come quello del problema dell’integrazione dei lavoratori stranieri
che determina «ricadute sul lavoro e sulla qualità del lavoro»
Sul fronte dei servizi e della capacità del tessuto locale di gestire i processi in corso
in particolare quello legato alla crescita della logistica e dell’indotto collegato
Cisl e Uil rilanciano «l’emergenza abitativa in alcune città
Ad Alessandria e a Valenza la situazione resta critica
mentre Casale Monferrato appare più disposta ad affrontare e gestire il problema»
L’analisi delle organizzazioni sindacali confederali non nasconde criticità storiche
come le difficoltà di aziende in realtà decotte da tempo e non più in grado di stare sul mercato
e riprende alcune sottolineature legate alla logistica
le condizioni medie di lavoro degli autisti
la carenza di servizi adeguati e la necessità «di profili professionali qualificati e retribuiti in modo adeguato
superando le logiche dei subappalti»
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ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIndustria orafa
di Filomena Greco
Bulgari amplia l’area produttiva di Valenza
Il marchio guidato da Jean-Christophe Babin inaugura il nuovo sito che rende quella in Piemonte la più grande fabbrica di gioielli al mondo
ha scommesso sulle potenzialità del distretto orafo italiano di Valenza e punta a raddoppiare la capacità produttiva entro il 2029
anno di apertura del polo produttivo italiano
con l’ingresso a regime di 500 nuovi addetti che portano il numero totale di lavoratori a quota 1.600-1.700
Gli investimenti dal 2017 hanno raggiunto i 100 milioni di euro
Talento e innovazione sono al centro del progetto di Bulgari che ha presentato anche la Scuola Bulgari - realizzata in collaborazione con il polo Tarì di Caserta - che avrà sede sempre a Valenza e sarà il primo centro di formazione della Maison aperto al pubblico
Si affiancherà alla esistente Bvlgari Jewelry Academy
attiva dal 2017 nella formazione dei nuovi artigiani
Con un’espansione di quasi 19mila metri quadri
la Manifattura Bvlgari raggiunge una superficie complessiva di 33mila metri quadri
«Con la nostra produzione contribuiamo al risultato dell’Italia come quarto esportatore globale nel mondo»
nella cerimonia di inaugurazione del sito c’è Toni Belloni
che ricorda i numeri del Gruppo in Italia - sei maison
66 atelier produttivi e 18mila addetti diretti in Italia
con 4mila imprese dell’indotto - e conferma gli impegni
seppur in un contesto di grande incertezza
«Alle difficoltà si risponde facendo sempre meglio» aggiunge Belloni
che commentando poi il sorpasso in Borsa di Hermès: «È un fatto che ci pungola a fare sempre meglio e risolvere i nostri nodi»
il podcast che vi racconta le notizie che muovono i mercati
«Abbiamo investito 500 milioni nel corso del 2024 - ribadisce Belloni - si tratta di un impegno eccezionale legato ai numerosi progetti in campo
Non commento le incertezze attuali ma ribadisco la nostra fiducia nelle prospettive del settore lusso a medio e lungo termine
La scelta di ampliare il sito produttivo di Valenza
nasce dall’esigenza di aumentare la capacità produttiva e dalla volontà «di integrare - spiega - nuovi mestieri e competenze
Continueremo a lavorare con il nostro centinaio di fornitori ma questo ci permetterà di migliorare su innovazione e efficienza»
Alla presentazione di Valenza hanno partecipato anche la vicepresidente del Piemonte
e la sottosegretaria Fausta Bergamotto: «I talenti vanno promossi e supportati
L’Italia offre opportunità di crescita e lavori di successo
questo dobbiamo comunicare ai nostri giovani»
La sottosegretaria Fausta Bergamotto ha ricordato l’impegno del Governo a sostegno del made in Italy e delle eccellenze italiane: «Lo stato - dice - deve essere accanto a chi investe e produce»
Filomena Grecoredattrice
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La più grande manifattura di gioielli e preziosi del pianeta Otto anni fa
Bulgari aveva aperto in questa stessa location quella che allora era diventata la più grande manifattura d’Europa per la gioielleria e i materiali preziosi
Si trattò cioè della prima vera fabbrica in cui vennero riunite tutte le professioni e raccolti tutti i mestieri della manifattura orafo-gioielliera del marchio romano
Il nuovo stabilimento ha una superficie totale di 33.000 metri quadrati
ripartiti in tre edifici alimentati da energia al 100% rinnovabile
sono stati infatti aggiunti due nuovi edifici di 19.000 metri quadrati
I posti di lavoro passeranno da 1.100 a più di 1.600
Bulgari sarà così in grado di raddoppiare la produzione entro il 2029
quadruplicandola rispetto al 2017 (quando i dipendenti erano 370)
investendo nel talento delle nuove generazioni di artigiani e dando vita alla Scuola Bulgari
il primo centro di formazione della Maison aperto al pubblico e dedicato alla gioielleria
che si affiancherà alla già esistente Bulgari Jewelry Academy
attiva dal 2017 nella formazione dei nuovi artigiani della Maison
in cui operano i maestri più esperti che insegnano ai nuovi assunti
Prima su materiale non prezioso e poi su materiale prezioso
Tutto questo rende la Manifattura Bulgari un ecosistema unico nel suo genere
“Nel 2017 abbiamo aperto la prima tranche dello stabilimento e abbiamo subito creato l'Accademia
perché avevamo bisogno di assumere circa 700 nuovi orafi
che aggiunge un 60% in più di ambienti alla struttura
è chiaro che dovevamo dedicare ancora più spazio alla formazione
Perciò abbiamo creato insieme alla Tarì Design School di Napoli (che ne avrà la gestione
che è l’istituto che insegna i fondamentali dell'arte orafa e che supporterà gli studenti migliori con delle borse di studio
Dopo due o tre mesi lo studente o la studentessa vanno all'accademia
È un percorso di più o meno 18 mesi al termine del quale si può cominciare a lavorare
per poi poter arrivare anche a Roma a creare arte
ha precisato a FashionNetwork.com Jean-Christophe Babin
“La crescita dei dipendenti di oltre 600 unità costituirà un impegno molto gravoso
però sarà facilitato dell'apertura della scuola
e sarà dotata della capacità di sfornare un'ottantina di nuovi orafi all’anno
più ovviamente le varie collaborazioni con scuole orafe italiane
ci aiuterà a raggiungere la piena occupazione di questo stabilimento”.“La Scuola di Bulgari è il primo centro di formazione professionale dedicato alla gioielleria della nostra maison
è aperta al pubblico e al momento offre due corsi di formazione: oreficeria e incastonatura”
ha spiegato all’inaugurazione valenzana Roberto Chilelli
“Gli studenti potranno apprendere tutte le tecniche necessarie per creare gioielli partendo da zero
Bulgari si impegna a trasmettere il savoir-faire della nostra maison alle future generazioni di orafi con passione e competenza
ma Bulgari sosterrà economicamente gli studenti più meritevoli”
“All'interno della scuola gli studenti impareranno tutte le tecniche orafe e sono previsti anche dei moduli di gemmologia e disegno tridimensionale
Non occorrono requisiti scolastici pregressi per iscrivervisi
Se una persona ha la passione per questo mestiere
Poi chiaramente ci sono tecniche che richiedono anni e anni di esperienza per poterle perfezionare
il quale poi si è soffermato sulla già avviatissima Academy di Bulgari
che ha un 55% di donne e un'età media di 39 anni tra chi ne fa parte
l'età media dei primi 370 assunti era di 42 anni
“Il processo di selezione per l’Academy viene effettuato da specialisti di Bulgari presso scuole orafe esterne (da settembre anche presso La Scuola interna) su tutto il territorio italiano”
“Ormai però stiamo andando a trovare ragazzi in scuole europee
soprattutto”.L’alta gioielleria di Bulgari tutta nel quartiere EUR
a Roma Al fianco di quest’apertura di Valenza con superfici più che raddoppiate
Bulgari ha inoltre rivelato a FashionNetwork.com che sta facendo partire un progetto legato all’alta gioielleria
per triplicare la propria capacità produttiva in quel segmento
“Il progetto sta partendo in questi giorni
Sposteremo l'attività dallo spazio attualmente occupato dai nostri orafi
in un palazzo storico situato nel quartiere periferico dell’EUR di Roma”
“L’obiettivo è raddoppiare i 60/70 orafi che oggi abbiamo attivi nella Capitale"
In questo edificio verrà trasferita anche una parte della divisione gioielli di Bulgari precedentemente situata negli uffici del marchio lungo il fiume Tevere
"Avere gli artigiani vicini ai designer nello stesso sito faciliterà tantissimo gli scambi creativi e di organizzazione aziendale - precisa il CEO - perché la collaborazione artigiano-designer è molto molto stretta e quasi quotidiana
Il maestro gioielliere non si limita a realizzare gioielli pregiati
In questo sito vi sarà anche un'area di ospitalità per i clienti
che potranno scoprire i retroscena dell’alta gioielleria in condizioni di prima classe”
che dunque punta a creare un polo integrato della gioielleria di Bulgari all’EUR
è ancora subordinato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni
mentre tutto è ancora da decidere per gli interni
“Tornando alla Manifattura Bulgari di Valenza
essa incarna la visione olistica della Maison per i suoi siti produttivi
trasmissione del know-how e benessere dei dipendenti"
Un traguardo fondamentale nella strategia di integrazione verticale di Bulgari
che punta a sovrintendere l'intero processo produttivo all'interno di un ambiente di lavoro che favorisca innovazione e miglioramento continui
"In questo sito produttivo abbiamo attirato persone di 31 cittadinanze diverse
arricchendo culturalmente il territorio circostante
Questa sinergia di persone brillanti e pratiche virtuose riflette un approccio globale al lusso
in cui tutto e tutti sono interconnessi in un processo di crescita reciproca e in un approccio condiviso di give back e di restituzione alla comunità”
Il CEO ci ha indicato che l’America - oltre a Cina
Medio Oriente ed Europa - sarà una delle principali priorità per l'azienda
in quanto per gli americani Bulgari è un marchio più desiderabile che mai ed è uno di quelli di gioielli che crescono di più da un paio di anni a questa parte
Elena Chiorino, Vicepresidente della Regione Piemonte, è intervenuta all’inaugurazione sottolineando che “il 15 aprile era la giornata nazionale del Made in Italy e penso che essere qui oggi a raccontare un'eccellenza che cresce
ma che ci evidenzia anche l'importanza di quel saper fare che è proprio dei nostri artigiani e che in più si preoccupa di formazione tenendo conto del fatto che sono i talenti quelli che devono essere promossi e supportati
“La manifattura di Bulgari a Valenza è importante per i giovani
che a volte rischiano di sentirsi demotivati immaginando che in questo territorio non vi siano opportunità
consentendo di ribadire loro che invece le possibilità di esaudire i propri sogni le hanno”
“Poi l’attenzione alla sostenibilità di questo stabilimento è la dimostrazione del fatto che si può fare industria avendo anche rispetto dell'ambiente
A tutto questo va aggiunto il fatto che il Governo sta aiutando moltissimo le regioni per implementare il successo dei territori e la crescita del Paese”.Un ampliamento con un approccio eco-sostenibile Il nuovo sito di Valenza è stato progettato con un approccio completamente sostenibile
seguendo principi di efficienza energetica per ridurre drasticamente l'impatto ambientale
preservando al contempo il territorio circostante e la sua biodiversità
L'ampliamento della Manifattura include soluzioni che soddisfano fino al 50% del fabbisogno energetico dell'impianto
con la restante parte coperta al 100% da fonti di energia rinnovabile
i nuovi edifici integrano impianti tecnologici aggiuntivi progettati per mantenere la stessa impronta carbonica del complesso originale
come un campo geotermico che fornisce circa 800 kWh di energia termica per il riscaldamento ed il raffreddamento tramite 100 sonde geotermiche estese fino a 200 metri di profondità
sono stati installati oltre 4.100 pannelli fotovoltaici sul tetto dell'edificio centrale e nelle aree di parcheggio
La nuova estensione si integra perfettamente con l'ambiente circostante
ed è stata costruita utilizzando tecnologie innovative e materiali a basso impatto con l'obiettivo di ottenere la certificazione LEED GOLD (Leadership in Energy and Environmental Design)
il più rigoroso standard mondiale per gli edifici sostenibili
già conquistato dalla Manifattura inaugurata nel 2017.Inoltre
Manifattura Bulgari ha fissato un nuovo primato in ambito di responsabilità sociale d'impresa
protezione ambientale e catena di custodia delle materie prime lungo tutta la filiera: da gennaio 2022
utilizza esclusivamente oro certificato RJC COC (Responsible Jewelry Council Chain of Custody) per tutte le sue creazioni di gioielleria
diventando il primo gioielliere a realizzare il 100% delle sue creazioni utilizzando solo oro proveniente da fonti completamente certificate
L’ampliamento dello stabilimento di Valenza, la più grande manifattura di gioielleria al mondo.
Dettaglio della nuova facciata della Manifattura Bylgari
L'Accademia si propone di formare le nuove generazioni.
Disegni delle fasi di lavorazione di un anello Bvlgari.
Dettagli della lavorazione di una collana Bvlgari.
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Bulgari punta sul Made in Italy e inaugura l’ampliamento della sua manifattura di Valenza
oggi il più grande sito monomarca al mondo per la produzione di gioielleria preziosa
A otto anni dall’apertura e a meno di tre dall’annuncio del progetto
la maison romana raddoppia gli spazi e accelera la crescita
La struttura raggiunge i 33 mila metri quadrati
con l’obiettivo di superare i 1.600 artigiani entro il 2029 e quadruplicare la capacità produttiva rispetto al 2017
L’intero sito è alimentato da energie rinnovabili
con oltre 4.100 pannelli fotovoltaici e un sistema geotermico all’avanguardia
il primo centro formativo aperto al pubblico
che si aggiunge alla Jewelry academy interna
Un investimento di lungo termine che rafforza il controllo della filiera
valorizza il talento artigiano e proietta la tradizione orafa italiana nel futuro
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il ceo Jean-Christophe Babin e Toni Belloni
a sottolineare l’importanza strategica del progetto all’interno della filiera produttiva del lusso del gruppo francese
Un sistema integrato e radicato nei territori
che proprio in Italia trova i suoi asset chiave in settori come l’alta gioielleria
Valenza diventa così un nodo cruciale di questo ecosistema virtuoso
A confermare il valore sistemico dell’investimento anche la presenza del sottosegretario al Mimit-Ministero delle imprese e del Made in Italy
che ha ribadito il ruolo centrale del comparto orafo per il Made in Italy industriale e per la competitività del Paese
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Video reportage e news da Monferrato e dintorni
La bacheca del For.Al “Vincenzo Melchiorre” di Valenza si è arricchita nei giorni scorsi di altri due prestigiosi riconoscimenti
nell’occasione ottenuti nell’ambito delle iniziative promosse dal Rotary
A seguito della partecipazione al concorso Rotary – Legalità e Cultura dell’Etica infatti
la scuola valenzana si è aggiudicata il primo e il secondo premio nella categoria “Manifesto” rispettivamente con gli studenti Christian Pagella e Angelo Migliano Aguirre che frequentano il primo anno del corso Operatore alle lavorazioni dell’oro e dei metalli preziosi
I ragazzi sono stati accompagnati dalla responsabile di sede di Valenza
e dalla presidente del Rotary Club Valenza
Mariangela Pedri; si sono recati alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
presso la quale si è svolta la cerimonia di premiazione nell’ambito del forum “Il Rispetto”.
quest’anno giunto alla quattordicesima edizione
era “Il culto della forza e dell’aggressività è in preoccupante aumento tra i giovani: la società
la scuola e la famiglia sono chiamate a prevenire e affrontare il problema
contrastando la violenza giovanile anche attraverso la valorizzazione delle differenze di genere”
Gli studenti della scuola di via Raffaello hanno realizzato un manifesto che
come previsto dal bando di concorso (che contemplava anche elaborati scritti
spot multimediali e scatti fotografici) doveva ispirarsi al tema proposto
oltre ad essersi cimentati con ottimi risultati al concorso
hanno altresì avuto un’opportunità di approfondire la loro conoscenza del mondo Rotary e dei programmi che il club di servizio dedica alle nuove generazioni
“Due risultati eccellenti – commentano soddisfatti Alessandro Traverso e Veronica Porro
rispettivamente presidente e direttore generale di For.Al – quelli raggiunti da Christian e Angelo
che si vanno ad aggiungere a quelli raggiunti anche negli anni precedenti nell’ambito delle iniziative del Rotary
cui la nostra scuola partecipa sempre con grande piacere”
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Riempi la tua giornata con le ultime news dal Monferrato e dintorni
Oggi il corteo del Primo Maggio nella città del settore orafo in crisi
Primo Maggio a Valenza (FOTOSERVIZIO CASTELLANA)
Città dell’oro segnata in questi ultimi mesi dalla crisi del settore
La manifestazione provinciale indetta da Cgil
Cisl e Uil a Valenza «per un lavoro sicuro»
attualmente in crisi: è in atto una profonda trasformazione con grandi brand che vi hanno portato benessere e sviluppo
ma anche piccole e medie aziende artigiane con difficoltà e cassa integrazione
Tanti al corteo che ha attraversato la città
VALENZA – I sindacati hanno scelto Valenza per la festa del Primo Maggio
Una decisione non casuale perché oltre Colla si avverte la crisi del distretto orafo
con 600 lavoratori in cassa integrazione (e alcuni hanno esaurito gli ammortizzatori sociali)
Ovvio che il tema “oro” sia stato al centro del dibattito
sul palco allestito ai giardini di viale Oliva dove si è conclusa la manifestazione partita da piazza XXXI Martiri e animata dalla Bandarotta Fraudolenta e dagli sbandieratori dell’Associazione Aleramica
E dunque si è parlato del mondo del gioiello alle prese con un po’ di problematiche
soprattutto per i piccoli artigiani (i grandi brand
in una realtà anomala dove c’è sia chi perde il lavoro sia chi assume
il Primo Maggio non si possono dimenticare realtà produttive come l’ex Ilva di Novi o l’Ibl di Coniolo che sono in sofferenza
né si può ignorare com’è cambiato il mondo dell’occupazione in una provincia dove la parte del leone la sta facendo la logistica che
non garantisce “lavoro di qualità”
il futuro pare “inquinato” da un’intelligenza artificiale da gestire: che metta a repentaglio posti di lavoro è piuttosto chiaro
così come è evidente che non si è ancora fatto abbastanza in fatto di sicurezza sul lavoro (in media in Italia muoiono più di tre persone al giorno e
sulla scorta di quanto annunciato dai sindacalisti Franco Armosino (Cgil)
Marco Ciani (Cisl) e Claudio Bonzani (Uil) al momento di presentare i temi dell’iniziativa odierna
Bvlgari ha ampliato la sua attività manifatturiera a Valenza
inaugurando il più grande sito produttivo di gioielleria al mondo
Un traguardo che proietta la maison romana verso l’impegno per l’innovazione
la sostenibilità e l’eccellenza artigianale
La società è impegnata in progetti per salvaguardare l’ambiente: fonti di energia rinnovabile
fino al posizionamento di dieci alveari che hanno iniziato a produrre miele Bvlgari
Ci sono oltre un milione di api nelle dieci arnie installate nel bosco adiacente
un’area ricca di specie arboree autoctone dove il brand è impegnato in un processo di riforestazione
La sostenibilità è il fulcro di tutto il progetto
ma anche attraverso il benessere e l’ergonomia degli spazi e attraverso il work-life balance
con un innovativo programma di welfare per il personale
Progettata e realizzata in tempi record per essere sostenibile
la nuova manifattura utilizza energie rinnovabili e sistemi per minimizzare l’impatto ambientale: un impianto geotermico e oltre 4.100 pannelli solari consentono un’impronta ambientale quasi nulla di emissioni di carbonio
L’edificio copre fino al 50% del proprio fabbisogno energetico e la quota restante è soddisfatta attraverso fonti 100% rinnovabili
Inoltre sono presenti sistemi ottimizzati per il trattamento dell’aria
così come politiche plastic-free e sistemi di gestione dell’acqua
per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente e
la manifattura Bvlgari è passata da 370 a oltre 1.100 dipendenti
Una forte spinta occupazionale per il territorio di Valenza
Questo progetto non solo rafforza la posizione di Bvlgari nel distretto orafo valenzano
ma è un esempio della capacità di attrazione del Piemonte per investimenti internazionali
per la formazione delle nuove generazioni di artigiani ed un approccio al lavoro di qualità
Attualmente sono presenti in azienda dipendenti di 31 nazionalità
Il 55% della forza lavoro è costituita da donne
La manifattura di Valenza punta a raddoppiare la sua capacità produttiva entro il 2029
L’Academy è nata nel 2017 e vanta già 35 edizioni di corsi e 700 esperti artigiani formati fino a oggi
È nata anche la scuola Bvlgari: un centro di formazione dedicato ai giovani che a settembre darà il via ai primi corsi di oreficeria
Bvlgari finanzierà con borse di studio il percorso degli allievi più meritevoli
Ci saranno fasi di progettazione Cad e corsi manuali in laboratorio con i maestri specializzati
Tutto il percorso didattico sarà curato in collaborazione con il Tarì di Marcianise
altro distretto d’eccellenza per l’arte orafa italiana
“Siamo l’unico brand di gioielleria al mondo che vanta tutta la sua produzione nel proprio paese
orgogliosi della nostra italianità in tutto e per tutto”
“E altro orgoglio per noi è l’utilizzo esclusivo di oro certificato Rjc CoC: questo rappresenta un primato nel settore
una scelta importante che ha un grande valore per noi
Ci attiviamo non solo per certificare tutti i nostri processi interni
ma anche quelli dei nostri partner fornitori
La manifattura Bvlgari di Valenza incarna la visione olistica della maison per i suoi siti produttivi
trasmissione del know-how e benessere dei dipendenti
Un traguardo fondamentale nella strategia di integrazione verticale di Bvlgari
che punta a sovrintendere l’intero processo produttivo all’interno di un ambiente di lavoro che favorisce innovazione e miglioramento continui
Con artigiani provenienti da oltre 30 paesi
la manifattura Bvlgari è un vivace crocevia di culture
animato da una passione condivisa per l’eccellenza
in cui tutto e tutti sono interconnessi in un processo di crescita reciproca e in un approccio condiviso di ‘give back’ e di restituzione alla comunità”
l’impegno e gli investimenti di un’azienda che continua a puntare su nuove aperture
formazione e assunzioni divengono ancor più rilevanti
In occasione del taglio del nastro della nuova manifattura
presidente di Lvmh Italia (Bvlgari fa parte di Lvmh dal 2012)
esempio virtuoso dell’impegno del gruppo Lvmh in Italia
è stato costruito sul lavoro fatto nel secolo precedente dalle tantissime persone che hanno contribuito e continuano contribuire a mantenere l’identità italiana e distintiva di Bvlgari
Anche in questo momento di incertezza globale
confermiamo la nostra fiducia nella crescita del mercato del lusso nel medio e lungo termine
e continuiamo a puntare sul territorio italiano: l’educazione all’arte e alla cultura
la predisposizione alla creatività e la flessibilità continuano a renderlo un sistema del bello senza pari”
LEGGI ANCHE: “Andare oltre il tempo significa creare oggetti che rimangono eterni”
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La Negrini CTE Acqui Terme non vuole mollare e
ci tiene a giocare al massimo delle forze gara 3 delle finali dei play off
La Rinascita Lagonegro ha già vinto due partite e le basta una sola vittoria per conquistare la promozione
ma la Pallavolo La Bollente farà il possibile affinché ciò non avvenga e per allungare la serie il più possibile
L’ultima chance per rimettere tutto in discussione è domenica 4 maggio alle ore 18:00 al Palazzetto di Valenza
L’eventuale gara 4 si farebbe domenica 11 maggio a Villa d’Agri
mentre la “bella” che deciderebbe la promozione in caso di due successi a testa nelle gare precedenti sarebbe domenica 18 maggio a Valenza.“La situazione è molto difficile dopo le due sconfitte
Dovremmo mettere in campo tutte le energie che abbiamo
Allungare la serie potrebbe essere determinante
finché la pallavolo ci darà la possibilità noi ci proveremo
I giocatori che durante la stagione hanno spinto al massimo non sono al massimo della forma ma noi stiamo facendo il possibile per arrivare al meglio della condizione
Domenica avremo due obiettivi: uno pallavolistico
che è allungare la serie il più possibile e l’altro affettivo che è regalare la vittoria al nostro pubblico
So che da Lagonegro verrà molta gente e anche dal nostro pubblico mi aspetto una grande partecipazione e un sostegno fino alla fine” commenta coach Michele Totire
Tutte le gare saranno trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube della Lega Volley
VALENZA – Quest’anno sarà Valenza a ospitare la festa provinciale dei lavoratori organizzata da CGIL
con appuntamento fissato per giovedì 1° maggio in piazza XXXI Martiri
Lo slogan scelto a livello nazionale è “Uniti per un lavoro sicuro”
sottolineando l’importanza della salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
tema centrale e prioritario per i sindacati
il corteo si muoverà alle ore 10 lungo Corso Garibaldi accompagnato dalla musica della Bandarotta Fraudolenta di Alessandria e dall’Associazione Aleramica Alessandria
saliranno sul palco i tre Segretari Generali provinciali:
Ad aprire i lavori porteranno il loro saluto il Sindaco di Valenza
e il Presidente della Provincia di Alessandria
Le conclusioni della mattinata saranno affidate a Ivana Veronese
Con deleghe su temi cruciali come salute e sicurezza sul lavoro
Veronese offrirà una panoramica sulle sfide attuali e future per i lavoratori
Uno dei focus dell’evento sarà la situazione del comparto orafo di Valenza
città che continua a distinguersi come distretto dell’oro
crescono le difficoltà per le realtà artigiane
prezzo dell’oro in aumento e ricorso agli ammortizzatori sociali
Durante gli interventi si parlerà anche delle crisi che colpiscono altre imprese del territorio:
IBL di Coniolo
con 70 esuberi annunciati su 176 lavoratori complessivi
in seguito a un crollo dei prezzi nel mercato del legno
che ha dichiarato 38 licenziamenti collettivi
Situazioni di cassa integrazione che perdurano alla Bundy di Borghetto Borbera e all’ex Ilva
Particolare attenzione sarà riservata alla sicurezza sul lavoro: nel 2019
un infortunio mortale aveva già richiamato la necessità di interventi più efficaci
la festa provinciale dei lavoratori si terrà presso il Palazzetto dello Sport di Valenza
con comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti
VALENZA – Habemus Papam, la formula che annuncia l’elezione di un nuovo Pontefice
sarà pronunciata da Dominique Mamberti
fu incaricato di chiudere la Porta Santa del Duomo di Valenza
L’evento segnò la chiusura dell’Anno Giubilare per i 400 anni del Duomo
La chiusura è stata celebrata con una Santa Messa Pontificale presieduta proprio dal cardinale francese
la Cappella Musicale Lauretana ha partecipato all’evento con un concerto
Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica
sarà il secondo ‘annunciatore’ francese consecutivo dopo che
ad annunciare l’elezione di papa Francesco era stato il cardinale Jean-Louis Tauran
il cardinale è nato in Marocco, il 7 marzo 1952
da genitori francesi trasferitisi in patria poco tempo dopo la sua nascita
si iscrive alla facoltà di giurisprudenza di Strasburgo
quindi segue i corsi di post-grado presso l’università di Paris II
ottenendo i diplomi di studi superiori di diritto pubblico e di scienze politiche
ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIn lavorazione
si è ridimensionato dopo la crisi del 2009 e poi è ripartito grazie anche alla spinta delle grandi maison del lusso come Bulgari
con circa 2.500 addetti che saranno interessati nei prossimi mesi dalla cassa integrazione su un totale di 6mila
La crisi che attraversa il distretto orafo di Valenza da qualche mese riguarda soprattutto le micro e piccole imprese e gli artigiani
Si tratta di una crisi legata in parte al mercato
ma è anche collegata ad un modello industriale che sta cambiando pelle
«Questa crisi dovrà essere gestita e affrontata in maniera corale
così potrà generare nuove opportunità per il territorio» chiarisce Alessia Crivelli
referente di Confindustria Alessandria per il comparto orafo e vicepresidente nazionale di Federorafi
Ieri c’è stato un incontro tra le parti sociali - artigiani
industriali e sindacati - per fare il quadro della situazione e mettere a punto eventuali strategie per affrontare una crisi che sta peggiorando nel corso dei mesi e che richiede risposte urgenti
«Il problema è duplice - analizza Maurizio Cantella
segretario della Fiom di Alessandria - perché da un lato ci sono i volumi produttivi in calo nel comparto
dall’altro c’è il rischio che a pagare il prezzo siano le imprese più piccole
che rappresentano la ricchezza e l’unicità del nostro distretto industriale»
che segue un periodo di crescita a due cifre per l’intero comparto
sta spingendo i player più grandi a ridurre le forniture esterne
con ricadute sull’intera filiera produttiva
Da qui il calo delle produzioni in capo alle aziende artigiane e alle Pmi
A questo problema però se ne aggiunge un altro
che riguarda la capacità delle imprese della filiera orafa di adattarsi ad un contesto industriale diverso
certificazioni e sostenibilità avranno un ruolo crescente
«Una delle peculiarità delle nostre imprese - sottolinea Alessia Crivelli - è la lavorazione delle pietre e l’alta gioielleria
un comparto dove la maestria artigiana si unisce da sempre alla creatività
Questo patrimonio industriale va tutelato in una fase di forte riallineamento del mercato
che finisce per colpire la fascia più alta del mercato orafo»
La crisi sta colpendo dunque le imprese più piccole che nel medio termine vanno sostenute
Della questione si sta occupando la Regione Piemonte e la vicepresidente Elena Chiorino che a ridosso del Natale ha organizzato un primo incontro e ha riconvocato il tavolo per il il distretto orafo di Valenza il prossimo 6 febbraio
«Abbiamo il dovere di tutelare quell’artigianato di filiera che è espressione di unicità ed eccellenza» ammette Chiorino
Due sono le esigenze che sembrano emergere in questa prima fase
per contenere i rischi legati al rallentamento in corso
Serve sostenere i redditi dei lavoratori che dovranno affrontare periodi con ammortizzatori sociali ed entrate ridotte e serve accompagnare la trasformazione delle imprese più piccole della filiera
insiste sulla necessità di adottare misure straordinarie a supporto imprese
«È essenziale in questa fase prevedere incentivi fiscali
sostegni finanziari dedicati e interventi di semplificazione burocratica
oltre a investimenti mirati nella formazione per aggiornare le competenze indispensabili ad affrontare le nuove sfide del mercato» ha sottolineato il presidente regionale Giovanni Genovesio
«La priorità - ribadisce Alessia Crivelli - è quella di mantenere la rete di filiera
serve lavorare insieme per affrontare la criticità in corso e per rilanciare la manifattura orafa»
Le parti torneranno a incontrarsi prima del tavolo regionale del 6 febbraio per definire il quadro e mettere nero su bianco una serie di strumenti concreti per sostenere il distretto valenzano
«Siamo pronti come Regione - assicura la vicepresidente Chiorino - a mettere in campo ogni strumento
Lavoriamo con il territorio per garantire ai lavoratori il massimo supporto»
le piccole e medie aziende del distretto orafo di Valenza
sono 2.357 i lavoratori in cassa integrazione alle dipendenze delle aziende contoterziste
per lo più di piccole dimensioni (meno di dieci addetti che rappresentano circa l’80% del totale imprese) e una quindicina di media grandezza (da 15 a 49 addetti che sono invece il 15%). La situazione è peggiorata a partire dall’estate scorsa
ma è esplosa in tutta la sua gravità nel mese di dicembre 2024
“Solo nell’ultimo mese - dicono dalla Cna di Valenza - sono arrivate richieste per il fondo di solidarietà artigiana Fsba (la cassa integrazione) da un centinaio di aziende che assistiamo”.
Ma che cosa sta succedendo a un comparto produttivo che proprio a Valenza fa segnare numeri da record e continua ad attrarre i grandi marchi del lusso? Secondo la Camera di Commercio provinciale gli addetti complessivi del Distretto Orafo di Valenza sono attualmente 5.789 suddivisi tre le oltre 750 aziende del territorio
Nei primi 6 mesi del 2024 l’export dell’intero distretto è cresciuto dell’1,1%
11 in più dello stesso periodo dell’anno precedente
Nel 2023 Valenza ha realizzato esportazioni per circa 1,9 miliardi di euro
Sempre a Valenza c’è una concentrazione di grandi marchi del lusso che hanno trovato il loro ambiente ideale per produrre e svilupparsi
che a Valenza ha realizzato lo stabilimento produttivo più grande di Europa
e che proprio quest’anno dovrebbe arrivare ad occupare 1.400 persone
Le cause della crisi delle pmi del distretto orafo alessandrino sembrano diverse: si va dall’aumento dei costi alle difficoltà dell’accesso al credito
dalla frenata del mercato cinese al conflitto Russia-Ucraina. Ma il motivo principale va forse ricercato in un vero e proprio cambio di paradigma
“Siamo di fronte apparentemente a un paradosso - spiega il segretario generale della Cisl Alessandria-Asti
Marco Ciani - perché assistiamo da un lato a una espansione dei grandi player del settore e dall’altra alle difficoltà dei piccoli produttori che mettono in cassa integrazione i propri dipendenti
L’orafo di Valenza è ormai diventato un settore maturo e questo comporta necessariamente una maggiore concentrazione del mercato
I piccoli produttori artigiani per poter sopravvivere sono obbligati a unirsi e a fare sistema”
Della crisi del distretto orafo di Valenza si è parlato lo scorso 27 dicembre
promosso dalla vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte
le rappresentanze sindacali e datoriali e le organizzazioni del settore
“In questa trasformazione - ha detto Chiorino - abbiamo il dovere di tutelare quell’artigianato di filiera che è espressione di unicità ed eccellenza
Siamo pronti come Regione Piemonte a mettere in campo ogni strumento possibile
penso alle Accademie di filiera per la formazione
Ora lavoriamo uniti e insieme al territorio per garantire ai lavoratori il massimo supporto possibile”. Il 6 febbraio prossimo è previsto al grattacielo della Regione
un incontro con tutte le parti interessate per fare il punto e mettere in campo tutti gli strumenti necessari per aiutare aziende e lavoratori del distretto
non c’è cosa migliore che riprendere in mano i classici del pensiero liberale
SOLO PER GLI ABBONATI
Cosa c’entra il genio pittorico del Caravaggio con il XX secolo e la cultura artistica italiana del ‘900
E' una delle figure più controverse e affascinanti della Chiesa cattolica del Novecento
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Il distretto orafo tra crisi e trasformazione
le difficoltà delle piccole imprese e il ruolo dei grandi gruppi
centro nevralgico dell’oreficeria italiana
sta attraversando un periodo di profondi cambiamenti
Se da un lato le difficoltà economiche stanno mettendo a dura prova molte imprese
dall’altro emergono segnali di evoluzione che potrebbero delineare un nuovo scenario per il settore
le richieste di ammortizzatori sociali hanno raggiunto le 2.796 prestazioni erogate per un totale di circa 984.000 euro
Un dato che si unisce a quello di più di 130 aziende che hanno richiesto supporto
per alcune aziende le settimane di cassa integrazione disponibili stanno già terminando
spingendo alcune realtà a chiedere contributi straordinari per poter continuare le attività
Il rischio di perdita di posti di lavoro è concreto
in particolare per gli artigiani e le piccole imprese che non dispongono degli stessi ammortizzatori sociali delle grandi aziende
Il problema principale risiede nella trasformazione del modello produttivo
L’arrivo dei grandi gruppi ha modificato la struttura del distretto: molte piccole aziende
sono diventate contoterziste e di conseguenza vulnerabili alle fluttuazioni del mercato
Alberto Pastorello segretario Uilm Alessandria
Maurizio Cantello di Fiom Cgil conferma questa analisi
sottolineando come le richieste di cassa integrazione abbiano coinvolto lavoratori in gran parte impiegati in piccole e medie imprese
Alcune aziende hanno già esaurito le settimane di cassa straordinaria
questo momento non è da vedere come una crisi irreversibile
referente di Confindustria Alessandria e vicepresidente nazionale di Federorafi
sottolinea infatti che il settore è in una fase di riassestamento
la Regione Piemonte sta investendo in corsi di riqualificazione professionale per permettere ai lavoratori di acquisire competenze utili per ricollocarsi in altre aziende o settori correlati
Alessia Crivelli referente di Confindustria Alessandria vicepresidente nazionale di Federorafi
Il ruolo della formazione e dell’innovazione è cruciale anche secondo Piero Gulminetti di Confartigianato Imprese Alessandria
che invita le aziende anche a diversificare i propri clienti
è necessario un vero e proprio cambiamento culturale: le imprese devono investire sulla propria autonomia e sulla capacità di posizionarsi direttamente sul mercato
senza dipendere esclusivamente dalle commesse dei grandi gruppi
Piero GulminettiConfartigianato Imprese Alessandria
Le istituzioni locali sono quindi pienamente consapevoli della situazione e stanno lavorando
sono stati avviati tavoli di confronto per garantire un sostegno immediato alle aziende in difficoltà e favorire la riconversione professionale dei lavoratori
identificare le competenze necessarie alle aziende e attivare corsi di formazione mirati
sindacati e associazioni di categoria è indubbiamente un segnale positivo di coesione all’interno del distretto
La chiave per il futuro del distretto orafo sembra risiedere quindi nell’equilibrio tra tradizione e innovazione
Se questa trasformazione verrà gestita con una strategia chiara e una visione a lungo termine
Valenza potrà non solo superare le difficoltà attuali
ma rafforzarsi e continuare a splendere nel panorama internazionale
The gold district between crisis and transformation: small business struggles and the role of large groups
Economic difficulties are challenging many businesses
but signs of evolution suggest a shifting industry
social safety net requests reached 2,796 payments
involving 730 workers and over 130 companies
Some businesses are already running out of furlough weeks
particularly for small artisans without the protections of larger firms
A changing production model has made small businesses more vulnerable
The arrival of large groups has reshaped the district
turning many independent producers into subcontractors
companies without their own product lines are struggling,” says Alberto Pastorello of Uilm Alessandria
Maurizio Cantello of Fiom Cgil adds that small and medium-sized businesses
the sector is adjusting rather than declining
according to Alessia Crivelli of Confindustria Alessandria
“Geopolitical tensions impact markets
and training efforts are advancing.” The Piedmont Region is investing in worker retraining to help relocation within the sector
Piero Gulminetti of Confartigianato Imprese Alessandria stresses the need for businesses to diversify: “Relying solely on big brands without building an identity increases vulnerability to crises.”
and trade associations are collaborating to support struggling businesses
The future of Valenza’s gold district depends on balancing tradition and innovation
With a clear strategy and long-term vision
the city can not only overcome current difficulties but also strengthen its position on the international stage
I want to learn goldsmiths from the masters of the craft in Valenza
Where do I start from and who should I contact
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La richiesta è partita dalle minoranze di Palazzo Pellizzari ed è stata accolta dalla maggioranza
"Sicuramente è un momento molto particolare per Valenza e per alcune imprese"
Regione che con il vicepresidente Elena Chiorino ha lavorato da subito bene".Dall'assessore regionale Enrico Bussalino
con in videocollegamento la vicepresidente Chiorino
è arrivata la conferma dell'impegno a supporto di imprese e lavoratori: "Dobbiamo tutelare e valorizzare l'artigianato orafo
che rappresenta il cuore pulsante della tradizione valenzana
ma anche i grandi gruppi industriali che hanno scelto questo territorio per investire e crescere
contribuendo allo sviluppo economico dell'intero Piemonte"
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CREDIT VILLAGE
Entro un paio d’anni Valenza completerà il progetto museale intrapreso dall’Amministrazione ad inizio mandato
A meno di un anno dall’inaugurazione del Centro Espositivo dell’Arte Orafa Valenzana
il sindaco Maurizio Oddone ha infatti annunciato che
a seguito della richiesta di finanziamento all’interno della Programmazione finanziaria del Ministero della Cultura
un contributo importante per Valenza”
per proseguire i lavori di ripristino e di allestimento a fini museali dello spazio della chiesa sconsacrata nel complesso di San Domenico (ex Carducci)
La presentazione del progetto in Municipio
alla presenza dell’assessore ai Beni Culturali
entusiasta per il risultato di “quattro anni di lavoro per un arrivo che è anche una partenza”
Tra ottobre e novembre si avvierà il cantiere per le prime opere di smantellamento e ragionevolmente entro un paio di anni è prevista l’inaugurazione di un’opera di cui si parla da trentacinque anni in città e che finalmente intravede la concretizzazione
Al contributo ministeriale vanno sommati quelli della Fondazione Cral
“orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione dell’opera e gratitudine verso questa squadra che ha lavorato bene e che auspico possa continuare nella sua opera” ha dichiarato il presidente notaio Luciano Mariano
della Fondazione Mani Intelligenti di 25mila
rappresentata da Alessandra Boano che ha portato i saluti della presidente Alessia Crivelli
di circa 150mila euro come ha ricordato il dirigente Marco Cavallera
L’area interessata dai nuovi interventi si costituirà come uno “scrigno”
che offrirà al visitatore un’esperienza unica di immersione nel mondo altamente qualificato dell’artigianato orafo valenzano
Il progetto espositivo andrà ad aggiungersi alle due aree tematiche già fruibili presso il Centro Espositivo dell’Arte Orafa Valenzana dedicate alla gemmologia e alla grafica
“La realizzazione del museo è stato uno degli obiettivi che questa Amministrazione si è posta sin dall’inizio del mandato
Il museo che ci impegniamo a realizzare è concepito come spazio contemporaneo e innovativo
capace di raccontare la nostra tradizione orafa con i saperi professionali accumulati nella nostra città e il valore storico-artistico che essa porta con sé” hanno aggiunto il sindaco e l’assessore
Il museo sarà “un gioiello dentro un gioiello architettonico” ha aggiunto l’architetto Luca Dal Pozzolo
curatore del progetto mentre per l’associazione Amici del Museo è intervenuto il professor Alessandro Montaldi
curatore delle mostre promosse fino ad oggi nel centro espositivo inaugurato il maggio scorso
Gli Ambulanti di Forte dei Marmi: le bancarelle del mercato di qualità più famoso d’Italiatornano a grande richiesta nell’Alessandrino con tutto il meglio del Made in Italy artigianale e le ultime tendenze della moda
si potranno ammirare di nuovo le ormai mitiche “boutique a cielo aperto” dell’originale Consorzio domenica 30 marzo a VALENZA
in Corso Garibaldi (con partenza da Piazza Antonio Gramsci)
per un’attesa iniziativa con il patrocinio dell’amministrazione comunale.Dunque
un’occasione da non perdere assolutamente per i tanti appassionati del genere che l’hanno a lungo reclamata
come sempre all’insegna dello shopping più glamour e conveniente
"Per il secondo anno consecutivo Valenza ospita il famoso mercato de "Gli Ambulanti di Forte dei Marmi - commentano il Sindaco Maurizio Oddone e l'Assessore ai Beni Culturali Alessia Zaio –.Ci aspettiamo che domenica 30 marzo un pubblico numeroso di valenzani e non si recherà nel centro storico della nostra città per fare shopping e passare una lieta giornata di intrattenimento
Avvicinare sempre di più la comunità dei valenzani alla loro città e attirare un pubblico proveniente dai centri zona limitrofi è una missione e un obiettivo che
ci poniamo come costante nel nostro lavoro e nella progettazione delle iniziative per la città"
come al solito,un autentico spettacolo di bancarelle
che faranno rivivere le magiche atmosfere del Mercato del Forte
sinonimo di genuinità e qualità artigianale garantita.Sui grandi banchi di vendita è infatti possibile trovare il meglio della tradizione toscana ed italiana dell'artigianato di qualità: abbigliamento
pelletteria di altissima fattura artigianale (borse e scarpe),la migliore produzione nazionale di cashmere
La qualità è sempre rigorosamente declinata anche con la massima convenienza
Bandite per statuto imitazioni e "cineserie" di scarso pregio
è sui banchi de "Gli Ambulanti di Forte di Marmi" che si trovano le nuove tendenze della moda
spesso riprese anche da tanti fashion blog e magazine femminili.
(Gli Ambulanti di Forte dei Marmi® a Firenze)
Non a caso il Consorzio (depositario delmarchio unico
originale e registrato “Gli Ambulanti di Forte dei Marmi”),nato per primo nel 2002 dall’unione di alcuni dei migliori banchi storicamente e tuttora presenti nello storico e famoso (nel mondo) mercato di Forte dei Marmi
con lo scopo di renderne itinerante lo spettacolo nelle piazze nazionali
è stato da allora oggetto di diversi tentativi di imitazione
"Il nostro è un invito – spiega il Presidente del Consorzio
Andrea Ceccarelli – a diffidare di ogni tentativo di imitazione e valutare
la qualità delle nostre merci e l'immagine coordinata delle nostre bancarelle
Il nostro marchio è ormai sinonimo di shopping esclusivo e conveniente".
(Gli Ambulanti di Forte dei Marmi® a Venezia)
Per conoscere nel dettaglio il calendario completo delle date dei mercati dello show itinerante de "Gli Ambulanti di Forte di Marmi®", è possibile consultare l’unico sito web ufficiale (attenzione ai "fake") www.gliambulantidifortedeimarmi.it, dal quale si accede anche alla pagina Facebook da ormai 200mila fans reali e certificati
agli altri social media ed alla App del Consorzio
Evento-Mercato di qualità con "Gli Ambulantidi Forte dei Marmi®”
- Domenica 30 marzo– Corso Garibaldi (con partenza da Piazza Antonio Gramsci) – VALENZA (Alessandria)
con orario continuato anche in caso di maltempo
Registrazione al Tribunale di Casale Monferrato (ora Tribunale di Vercelli) al n
Editore Fradil SrlsIscrizione nel Registro degli Operatori di Comunicazione (Roc) al numero 36202
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